ANNO IX - N° 119 - SABATO 26 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno alla Coppia
L'Oscar del giorno lo assegniamo alla Coppia. Intriganti, affaristi, si amano alla follia salvo che qualcuno non voglia impadronirsi della quota dell'altro. Si divertono, prendono in giro tutti e si fanno anche a credere. I polli che circolano a frotte allo stato brado ci cascano ad uno ad uno ed alla fine ciascuno si ritrova meno penne di quante ne aveva. Sono iscritti al sindacato Gilda e detestano la Triplice in quando uno dei loro rappresentanti si è trasformato in un invertebrato. A Dio piacendo lunga vita, felicità e successo.
Il Tapiro del giorno ai Consiglieri di maggioranza
Il Tapiro del giorno lo diamo ai consiglieri comunali della maggioranza di Campobasso. Hanno riscoperto il piacere dell'inchino e dell'adulazione in occasione della visita pastorale del presidente Frattura nella diocesi di palazzo San Giorgio. Con molta nonchalance gli passavano vicino, si genuflettevano, classico baciamano e richiesta da clientes. Il Presule ha ascoltato tutti benedicendo e facendo un cenno di assenso ad ogni loro richiesta soprattutto perchè fatta con gli indumenti per l'occasione, vestito, cravatta e scarpe lucide. A noi ci vengono gli occhi lucidi per il pianto. O Tempora o Mores.
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26 ottobre 2013
Attivati i tribunali per recuperare centinaia di migliaia di euro dai Comuni e dalle Unioni dei Comuni
La sorte delle Comunità montane del Molise era segnata: assenza di una politica regionale in favore delle popolazioni montane, assenza di finanziamenti, assenza di deleghe, e servizi svolti non retribuiti Da ente in liquidazione ai sensi della legge regionale 6 del 24 marzo 2011, la Comunità Montana”Molise Centrale” sta dando la misura di quanto complesso sia il lavoro da svolgere in presenza di crediti de esigere (tantissimi) e qualche debito da saldare (alla ditta Orfeo Mazzitelli, ad esempio). Il commissario liquidatore Domenico Marinelli, ch’è avvocato, ha imboccato la strada giudiziaria per venire a capo della situazione creditoria e, per questa sua decisione gli sono particolarmente grati i colleghi incaricati di procedere al recupero dei crediti dovuti per il servizio di smaltimento dei rifiuti e per il recupero delle quote associative di 4 comuni in particolare (Busso, Casalciprano, Matrice e Torella). Da marzo di quest’anno, ad agosto, il commissario non ha fatto altro che decretare e incaricare, con una propensione per gli avvocati in gonnella. Su 7 decreti di nomina, ben 5 sono a favore del gentil sesso (Assunta Testa, Sandra De Lucia, Antonella Grasso, Maria Vittoria Farinacci, Assunta Sulmona) e solo 2
al sesso forte (Tommaso David e Giuseppe Mancini). Comunque, una rotazione molto pronunciata e bilanciata, visti anche i precedenti decreti di nomina. Ma ciò che fa impressione nella pubblica amministrazione è il grado delle inadempienze. Sembra che tutto si debba reggere sui debiti: “Tu non mi paghi e io non pago gli altri”. A non pagare è primo lo Stato, quindi la Regione, le Province e, nella fattispecie, i Comuni: Boiano, Busso, Campodipietra, Macchia Val Fortore, Matrice, Castellino del Biferno,Campochiaro, Baranello, Trivento, Spinete, Torella del sannio, Tufara, Vinchiaturo, Monacilioni, Oratino, Pietracatella, S. Giovanni in Galdo, San Polo . Per la “Molise Centrale” gli incassi da recuperare sono relativi ai servizi resi, e non onorati. In questo caso i comuni della Comunità Montana “Molise Centrale” e gli altri soggetti pubblici (amministrazioni locali e l’Unione di Comuni della Valle del Tammaro) che sono ricorsi al servizio di raccolta dei rifiuti, decidendo di non pagare. Dal che si evince chiaramente come
In liquidazione dal 2011, il personale (oltre 100 unità) a braccia conserte in attesa di conoscere dove andare ulteriormente a svernare il destino delle Comunità montane del Molise fosse segnato fin dal nascere: assenza di politica regionale in favore delle popolazioni montane, assenza di finanziamenti, assenza di deleghe e, per sovrappiù, servizi come la raccolta dei rifiuti non retribuiti. Siamo di fronte a cifre astronomiche. Il contenzioso di maggior peso e di maggiore importo è in atto con il Comune di Campobasso che dovrebbe oltre un milione e mezzo di euro. Gi altri crediti vanno da qualche migliaio a decine di migliaia di euro. Per cia-
scuna situazione una causa. E se tanto dà tanto, conoscendo i tempi biblici della giustizia, non esclusa quella amministrativa, il commissario liquidatore della”Molise Centrale” s’è assicurato l’incarico per parecchio tempo ancora. Il liquidatore, infatti, prima di chiudere i battenti deve redigere il verbale conclusivo del suo mandato, con i conti in ordine in entrata e in uscita. Delle altre Comunità Montane in liquidazione si sa poco. Certamente con un carico di crediti da incassare e di debiti da onorare. Quindi ulteriore dilatazione dei tempi. La pubblica amministrazione, ad ogni livello, si conferma essere la palla di piombo al piede di ogni tentativo di rinascita. Non bastasse ciò che abbiamo scritto fin qui, per le 10 Comunità Montane del Molise in liquidazione è ancora aperto il capitolo del personale: oltre 100 unità che se ne stanno con le braccia conserte in attesa di conoscere dove andare ulteriormente a svernare. Dardo
E adesso… il parco del Matese per tutelare la biodiversità e promuovere la green economy
Il Molise che vogliamo cambia passo e punta sulla natura L’assessore Facciolla spieghi: la strategia politico istituzionale prevede anche centrali a biomasse dei soci del suo presidente Frattura nel Parco del Matese? “E’ giunta l’ora del Parco del Matese, per valorizzare paesaggio, tradizioni e cultura locale e promuovere il nuovo Molise che punta sullo sviluppo del territorio e la conservazione della natura”. E’ questo il messaggio che giunge dal Convegno organizzato ieri a Campobasso presso il Parlamento della Giunta Regionale, da Legambiente, il mensile Il Bene Comune e la Regione Molise, con il patrocinio di Federparchi, durante il quale si è approfondita la discussione sull’istituzione del Parco nazionale del Matese: il tassello ancora mancante nel grande mosaico della natura protetta dell’ Appennino. Il Massiccio del Matese è infatti, una delle principali aree naturalistiche e un corridoio ecologico di fondamentale importanza per la conservazione di specie prioritarie presenti sulla dorsale appenninica: dall’orso, al lupo fino al camoscio appenninico, per queste specie il Matese rappresenta uno snodo fondamentale per
la loro buona conservazione. E la mancanza di un parco e di un sistema di tutela efficace, è oggi il limite più evidente alla buona riuscita di efficaci strategie di conservazione a scala vasta per queste specie. L’importanza del Matese nelle strategie di conservazione nel nostro Paese, è testimoniata anche dall’essere stato individuato come area prioritaria per la conservazione della biodiversità da parte del Ministero dell’Ambiente, oltre ad esser un’area con un indubbio valore storico, culturale e sociale. Grazie alla presenza millenaria dell’uomo, infatti, il Matese è ormai diventato il simbolo territoriale attorno al quale si è formato il senso identitario della stessa Regione Molise. “L’istituzione del Parco nazionale del Matese – hanno commentato Mariassunta Libertucci, presidente di Legambiente Molise e Antonio Nicoletti responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legam-
biente - rappresenta una formidabile opportunità per innescare un nuovo modello di sviluppo economico e sociale per le popolazioni locali, in un territorio che più di altri soffre oggi della crisi economica e dell’assenza di prospettive, attraverso le gestione sostenibile delle sue ricchezze naturali, di paesaggi incontaminati e di produzioni che sono in già parte di una green economy molisana, ma che senza il valore aggiunto che offre un parco non sono adeguatamente valorizzate e riconosciute”. Il punto di partenza della discussione di oggi è stata la verifica dell’attualità della proposta di legge di istituzione del Parco presentata nella passata legislatura dal Senatore Francesco Ferrante, e che oggi necessità di un adeguato sostegno affinché la proposta giunga in porto al più presto ad approvazione. “Ma per raggiungere questo obiettivo – aggiunge l’assessore Vittorino Facciolla – occorre non solo mag-
giore determinazione, ma anche una strategia politico istituzionale che scandisca tempi e obiettivi da raggiungere attraverso un percorso che, partendo dalla condivisione dell’idea di istituire il Parco nazionale del Matese preveda: l’istituzione del Comitato tecnico per il parco Nazionale del Matese la definizione di una proposta di perimetrazione e le misure provvisorie di salvaguardia, e la realizzazione di un dibattito pubblico con le comunità locali interessate per condividere la migliore proposta possibile per il Matese. Con questi presupposti, e con la definizione di un’intesa istituzionale tra la Regione Molise, la Regione Campania e il Ministero dell’Ambiente, si possa giungere presto all'istituzione del Parco”. Questa la nota stampa. C’è solo una domanda per l’assessore Facciolla: la strategia politico istituzionale prevede anche centrali a biomasse dei soci del suo presidente Frattura nel Parco del Matese?
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26 ottobre 2013
La Civitas dei soci di Frattura ripropone la domanda alla Regione dopo lo stop del Tar
Vecchi affari energetici nel nuovo Molise di tutti:
torna la biomasse
nel Matese CAMPOBASSO. Di nuovo un affare energetico, di nuovo una centrale a biomasse, di nuovo i soggetti interessati non sono estranei al presidente della Giunta regionale Paolo di Laura Frattura. I soci delle operazioni energetiche del governatore del Molise tornano sul progetto della biomasse legnosa a Campochiaro, nel bel mezzo di quel parco che intanto il presidente della Regione rilancia, con le note stampa, per esaltare la tre giorni a cavallo attraverso l’oasi Wwf del Parco di Guardiaregia e le suggestive montagne del Matese. Quella centrale era fortemente voluta dal presidente Frattura nelle vesti di imprenditore in società con il suo capo di Gabinetto. Il Tar Molise però, nei primi giorni di giugno 2013, ha bloccato tutto. “L’istruttoria va ripetuta dall’inizio” hanno decretato i giudici amministrativi. Ed ecco che c’è chi, tra i soci di Frattura, ripropone il tutto: sempre la Civitas che fino ad aprile era di proprietà dell’ingegnere marito del capo di Gabinetto del governatore a cui lo stesso Frattura aveva regalato le sue quote. Oggi al marito della Mogavero resta appena lo 0,5% delle quote perché la maggioranza azionaria, il 99,5%, è in capo ad altri soci sempre di Frattura: la C&T Spa. Quest’ultima infatti è una società del settore energetico che controllava pure il 20% della Biocom, ossia la società di cui Frattura deteneva l’altro 80% e che voleva costruire una centrale a biogas a Termoli. Per farlo ha ottenuto un finanziamento regionale di 300mila euro, con l’articolo 15 (ossia il programma messo a punto dalla Regione Molise dopo il sisma del 2002 per favorire la ripresa produttiva). La centrale non è stata costruita per mancanza dell’autorizzazione del Comune di Termoli, la Regione ha chiesto indietro i soldi, Frattura ha portato la Regione in tribunale e ha messo in liquidazione la società che doveva restituire i soldi (a proposito, che fine hanno fatto?). Ed oggi i soci energetici di Frattura sotto la bandiera Civitas, ripropongono la biomasse legnosa a Campochiaro.
LA STORIA: gli intrecci tra affari e politica La storia della centrale parte il 20 luglio del 2010 quando la società Gap Consulting srl “ha chiesto l’autorizzazione unica per la realizzazione e l’esercizio, nella zona del Consorzio per lo sviluppo Industriale Campobasso-Bojano del Comune di Campochiaro, di un impianto di produzione di energia elettrica da biomasse utilizzante biomassa legnosa ed assimilati”. La Gap Consulting, nata il 14 luglio 2005, apparteneva per il 50% all’ingegner Mariolga Mogavero (attuale capo di Gabinetto del presidente della Giunta regionale). L’altro 50% della Gap era di Gilda Maria Antonelli, amica fidatissima del governatore. Il 10 marzo del 2011 la quota di Mariolga Mogavero finisce alla società (Civitas) del suo consorte Luca Di Domenico. Quella di Gilda Maria Antonelli, invece, alla società (Proter) del suo amico fidatissimo Paolo di Laura Frattura. A luglio del 2011 Paolo di Laura Frattura sale in politica, si candida alle primarie del centrosinistra, le vince e si candida a presidente della Giunta regionale per le elezioni del 16 e 17 ottobre 2011. Un mese prima si preoccupa di mettere in liquidazione la Biocom. Alle regionali Vince Iorio e Frattura a novembre 2011 entra all’opposizione. Mentre era consigliere regionale si libera dell’altra società che voleva la centrale a Campochiaro. Il 30 gennaio 2012, infatti, viene protocollata la richiesta dell’amministratore unico della società Gap Consulting (Mariolga Mogavero che era anche collaboratrice di Frattura e prima firmataria del ricorso elettorale) e dell’amministratore unico della società Civitas ( il marito della Mogavero). La richiesta chiedeva di far subentrare la Civitas nel procedimento attivato da Gap. Ossia la Gap in quota Frattura (già consigliere regionale) cede gratuitamente (in regalo) a Civitas il progetto per la realizzazione dell’impianto di Campochiaro. Intanto a risolvere la questione Biocom sul versante dell’energia termolese ci pensa il tribnale. L’11 ottobre 2012 il Tar Molise si pronuncia sul ricorso presentato dalla Biocom di Frattura (80%) e della C&T Spa (20%) contro la Regione Molise. Il motivo? La Biocom, come detto in precedenza, aveva attenuto con l’articolo 15 un finanziamento di 300mila euro
per costruire una centrale a biogas a Termoli. L’avvocato di Frattura era sempre Salvatore Di Pardo (il legale dell’annullamento delle elezioni 2011). Il presidente del Tar era sempre Goffredo Zaccardi (che ha annullato le elezioni regionali ed oggi è capo di gabinetto del ministro del Pd Zanonato). Il 4 dicembre del 2012 Paolo Frattura si dimette da consigliere regionale. Si ricandida a governatore e nel febbraio 2013 vince. Mariolga Mogavero, da collaboratrice fidata, socia nel progetto della biomasse a Campochiaro e prima firmataria del ricorso elettorale ottiene la promozione a capo di Gabinetto del presidente della Giunta. Ma c’è da risolvere la questione della società energetica rimasta sola nelle mani del marito del capo di Gabinetto. Così il 15 aprile 2013 la Civitas viene acquistata quasi tutta (il 99,5% delle azioni) dalla C&t spa, ossia quella società che deteneva il 20% della Biocom di Frattura per la biogas a Termoli che non deve più restituire 300mila euro ai molisani per decisione del Tar. I DUBBI: Frattura può non sapere? A giugno 2013 il Tar Molise si pronuncia anche sulla biomasse a Campochiaro e blocca tutto: l’istruttoria va ripetuta dall’inizio. La domanda viene ripresentata ed oggi i soci fratturiani della C&T, che ha già una centrale a biomasse a Termoli nella zona industriale, vuole costruire la centrale che voleva lo stesso Frattura: un impianto per la produzione di energia elettrica da biomasse legnose della potenza di 0.99 MWe. Tant’è che ad agosto 2013 in Regione si è tenuta la conferenza dei servizi per valutare la (ri)richiesta avanzata dalla Civitas. Intanto il presidente del Consorzio industriale di Bojano, Gianluca Colalillo, dopo l’esperienza politica nel centrodestra si avvicina al Partito Democratico (di cui fa parte anche Frattura). Essendosi opposto in passato alla stessa centrale, come si comporterà oggi? Ovviamente si dovrà ritenere che il presidente della Regione e il suo capo di Gabinetto non fossero a conoscenza della ripresentazione del progetto visto che la società che ne ha riavanzato la richiesta è composta dai vecchi soci del presidente della Regione e dal marito del capo di Gabinetto della presidenza della Regione. Insomma, non si è mica ai livelli di Scajola e Berlusconi che non potevano non sapere? Irene Corsini
Intanto il presidente del Consorzio industriale di Bojano lascia il centrodestra e si avvicina al Pd: che ne pensa del nuovo progetto?
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26 ottobre 2013
“Un clistere praticare, poi si deve salassare, infin convien purgare” di Massimo Dalla Torre Il titolo scelto per questo nuovo intervento non è il frutto di elucubrazioni notturne di disturbati mentali, bensì, il refrain, usiamo una parola entrata nell’uso comune, della ricetta dettata dal professor Diaforius, uno dei personaggi del “malato immaginario” di Molière, pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin per dare sollievo ad Argante. Titolo che ci permettiamo di prendere in prestito per commentare quello che sta accadendo nel complesso e purtroppo malatissimo pianeta sanitario molisano. Un pianeta che certamente farebbe “pendant” con i mali del protagonista della commedia del commediografo francese che morì in scena per un colpo apoplettico. Affezione che fu scambiata per una finzione scenica che, finzione non era, perché a distanza di pochi giorni “il dissacratore del regno del re sole” morì, era il 17 febbario 1673. Di secoli ne sono pas-
sati e di malati anche, ma mai come quelli, se non si corre prontamente ai ripari, ci riferiamo allo stato di “coma de passè” della sanità molisana, che potrebbero “terminare” per le incongruenze della situazione che si è venuta a creare nel Molise. Incongruenze che da molto tempo hanno messo in seria difficoltà un settore che è in attesa del distacco definitivo dei macchinari che lo tiene in vita, se di vita si può parlare. Un settore che, invece solo se si volesse, ma a quanto pare non c’è volontà, potrebbe rappresentare un fiore all’occhiello di questa regione per le basi che in passato sono state gettate. Basi che avevano presupposti forti tant’è che strutture di eccellenza, leggasi Cattolica, hanno costruito, peccato che ora rischia di chiudere i battenti, dando sollievo a chi era costretto ai viaggi della speranza pur di risolvere le “affezioni” che evidentemente non era possibile curare, prima dell’arrivo dell’alto centro di specializza-
zione. Basi che oggi vacillano pericolosamente per la non “revisione” ma soprattutto per il “non rinforzo” che potrebbe rimettere in opera quello che esiste senza dover apporre all’ingresso il cartello con su scritto “chiuso definitivamente per mancanza di mezzi soprattutto finanziari”. Parole che rappresentano la chiosa di un discorso che non giustifica assolutamente una situazione inammissibile e inaccettabile. Parole che, con tristezza e amarezza, i licenziamenti di quarantacinque unità della Fondazione Giovanni Paolo II, sono la prova più evidente, che i proclami fatti da tutte le forze politiche, nessuno escluso hanno il valore del “due di coppe”. Simbolismo da gioco di carte che danneggia solo ed esclusivamente la collettività e di conseguenza chi quotidianamente con spirito di abnegazione cerca soluzioni alla vexata quaestio sanità contraddistinta non da un H rossa che sta per Ospedale ossia salvezza ma da un H
nera ossia morte. Sanità che, nonostante le dimostrazioni, i cortei, gli incontri, è l’unica vittima di chi non ha programmato o non ha voluto programmare per motivi a noi sconosciuti. Materia delicata la programmazione sanitaria che fa da spalla, nonostante l’assurdo della questione, agli strali lanciati all’indirizzo di chi forse nell’inerzia totale non ha provveduto alla quadratura del cosiddetto “cerchio“ non magico tanto per intenderci; peccato però che non ci si rende conto che le cure che si vorrebbero mettere in atto è solo un palliativo per i mali che affliggono la sanità Molisana. La quale, tra conti in rosso scarlatto, tavoli romani di concertazione, incontri tra le parti, sta per esalare l’ultimo respiro. Un ultimo anelito di vita che si spegne lentamente tra accuse e baruffe tra le parti anche se il dottor House vista la situazione direbbe: “la soluzione è facile basta risolvere il puzzle della vita delle strutture che si prendono cura del paziente”.
Lettera aperta
Assessore Facciolla
risponda sulle Gran Manze n considerazione del fatto che i cittadini molisani sono venuti a conoscenza del progetto “Granmanze” dopo l’annuncio, ai primi di giugno c. a., dato dal Sen. Ruta in occasione di una conferenza stampa a Larino. Considerato che i suddetti cittadini non sono mai stati coinvolti né informati di un progetto dalle dimensioni spropositate di fronte a una crisi epocale che attraversa il Paese, l’Europa e il Mondo, causata dallo spreco enorme di risorse per progetti segnati da megalomania e incoscienza come quello che s’intende realizzare nel Molise e per uno sviluppo che si è dimostrato insostenibile, contro l’agricoltura e la sostenibilità alimentare. Ritenuto che tutto il percorso che ha portato alla presentazione del progetto e alla scelta del sito nel Molise per la sua realizzazione, è segnato da silenzio, i cittadini molisani per sapere: 1 - Quando è venuto a conoscenza del progetto della Granarolo? 2 - Quando e a chi è pervenuta la richiesta di una sua realizzazione nel Molise? 3 - Qual’ è il parere dato dalla struttura dei suoi due assessorati? 4 - Quando ha posto all’attenzione della Giunta regionale il progetto per la sua approvazione? 5 - Quando la Giunta regionale del Molise ha approvato il progetto e con quali pareri? 6 - Quali sono gli impegni presi dal suo assessorato e, quindi, dalla Regione Molise? In particolare se ci sono risorse finanziarie che impegnano anche la Regione Molise oltre quelle dell’Ue e del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Se sì, quante e quante sono quelle a carico della Granarolo, dell’Ue e del Governo Italiano.
7 - È vero che per la presentazione del progetto si è resa necessaria l’indicazione del sito e la messa a disposizione di terreni e, nel caso, ha dato la propria disponibilità il Seminario di Larino con i terreni di sua proprietà a Larino in C. da Monte Arcano? 8 - Se sì, perché si parla dei terreni posti lungo il fiume Saccione in agro di San Martino in Pensilis? 9 - In pratica, i terreni scelti sono quelli di San Martino in Pensilis o di Larino? 10 - Qual è la superficie complessiva necessaria per la realizzazione del progetto e qual è quella che verrà cementificata? 11 - Perché una stalla super-intensiva e non 100 e più stalle a dimensione delle aziende, del territorio molisano e delle tradizione millenaria dell’arte casearia della nostra regione così legata alla transumanza? 12 - C’è una valutazione dell’impatto? 13 - Quant’è il carico di letame prodotto? 14 - Quant’è il carico di urine e dove vengono scaricate? 15 - Quant’è il carico di azoto e se è in regola con la normativa vigente riguardanti i nitrati? 16 - Dove verranno prese le professionalità di cui ha bisogno la stalla? 17 - Vista la gamma di alimenti con cui verranno nutrite le manze, dove verranno prodotti? 18 - Quanto viene a costare un posto di lavoro al cittadino europeo, italiano e molisano? 19 - Quali sono la scelte che permettono di assicurare alle 12000 manze uno stato di benessere nel momento in cui si ritroveranno strette l'una alle altre come avviene in tutti gli allevamenti super intensivi e, comunque, di una portata che non ha alcun senso se non il
raggiungimento del massimo profitto? 20 - Quali sono i rischi di pesti e epidemie e quanti e quali i medicinali che servono per prevenire tali rischi? 21 - C’è stata una valutazione sua e da parte di chi con lei ha dato il proprio parere favorevole del valore del territorio messo a disposizione del progetto “Granmanze” e di quanto riceve il Molise in cambio? 22 - È stato preso in considerazione lo stravolgimento di questo territorio e dell’intero territorio molisano sotto l’aspetto agronomico e ambientale? Larino Viva e R@P, con l’approvazione dei partecipanti, il 22 u.s. a Termoli, alla presentazione del libro “Agricoltura e Territorio”.
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TAaglio lto CAMPOBASSO. L’ accordo proposto in data 24 ottobre 2013, in sede Prefettizia, dalla CGIL-CISL-UIL per evitare i, licenziamenti di 45 infermieri della Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II, non viene condiviso da COBAS P.I. e UGL Sanità. “Tale accordo è animato da una logica «proprietaria» del contratto di lavoro. Il contratto di lavoro vigente di fatto è un contratto di lavoro di secondo livello, sottoscritto dalle scriventi fà riferimento al C.C.N.L. del comparto “Sanita”, che ne condivide il modello, la parte normativa, la parte economica e la L. 20.05.1970 N. 300. (Statuto dei Lavoratori) Le proposte per la definizione della vertenza, presentate dalle scriventi e riguardante tutte le forme possibili di ammortizzatori sociali: CIGS in Deroga e Contratto di Solidarietà Difensivo sono rimaste vane, quello che conta non è la volontà dei lavoratori, che sono a favore o contro un accordo o un’intesa, ma il numero di OO.SS. che sono pronte a sostenere le stesse. Le scriventi ribadiscono che l’ipotesi prospettata non è accettabile perché nessuno delle controparti oggi presenti al tavolo è legittimato a sottoscrivere un accordo, senza una rappresentanza reale dei lavoratori della Fondazione Giovanni Paolo II“. Una riduzione della retribuzione dell’8.88% con una parziale restituzione a far data dal 2016 e per la differenza il godimento di 12,50 ore di permessi mensili. Ciò in virtù di un istituto assente nel contratto nazionale di lavoro di settore vigente. “Tale ipotesi di accordo relativo alla riduzione economica lo contestiamo perchè vietato in modo assoluto dall’art. 2103 c.c., infatti è da considerarsi pienamente illegittima alla luce dei seguenti principi: 1) la riduzione della retribuzione deve, innanzitutto, costituire oggetto di un accordo tra le parti: è pertanto necessario il consenso del lavoratore; 2) la riduzione del trattamento economico si accompagnerebbe ad una modifica in peius delle mansioni; 3) la riduzione della retribuzione farebbe scendere il trattamento retributivo
26 ottobre 2013
Duro il giudizio di Cobas e Ugl sull'accordo per i 45 licenziamenti
"Ex Cattolica, un accordo capestro"
complessivo al di sotto dei minimi tabellari, e in tale ipotesi si ravviserebbe una violazione dell’art. 36 della Costituzione“. Il documento di Cobas e Ugl deve intendersi atto di diffida per impedire l’applicazione delle disposizioni dell’accordo che dispongono in modo peggiorativo materie e contenuti già regolati dal Contratto di Lavoro di Secondo Livello ed affermare la volontà dei lavoratori di perseguire il rapporto lavorativo alle stesse condizioni di lavoro finora previste con salvaguardia di eventuali migliorie ottenute individual-
mente all’atto di assunzione o in costanza di rapporto di lavoro in applicazione del principio del favor prestatoris ormai acquisito. “Ma soprattutto vogliamo combattere la pratica ormai diffusa di siglare accordi separati, al fine di cambiare contratti, regole e diritti senza chiedere nulla ai lavoratori e senza far votare i diretti interessati: le lavoratrici e i lavoratori. Noi oggi , in alternativa alla proposta di referendum accettata dai lavoratori, proponiamo il ricorso alla
“Un clistere praticare, poi si deve salassare, infin convien purgare” di Massimo Dalla Torre Il titolo scelto per questo nuovo intervento non è il frutto di elucubrazioni notturne di disturbati mentali, bensì, il refrain, usiamo una parola entrata nell’uso comune, della ricetta dettata dal professor Diaforius, uno dei personaggi del “malato immaginario” di Molière, pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin per dare sollievo ad Argante. Titolo che ci permettiamo di prendere in prestito per commentare quello che sta accadendo nel complesso e purtroppo malatissimo pianeta sanitario molisano. Un pianeta che certamente farebbe “pendant” con i mali del protagonista della commedia del commediografo francese che morì in scena per un colpo apoplet-
tico. Affezione che fu scambiata per una finzione scenica che, finzione non era, perché a distanza di pochi giorni “il dissacratore del regno del re sole” morì, era il 17 febbario 1673. Di secoli ne sono passati e di malati anche, ma mai come quelli, se non si corre prontamente ai ripari, ci riferiamo allo stato di “coma de passè” della sanità molisana, che potrebbero “terminare” per le incongruenze della situazione che si è venuta a creare nel Molise. Incongruenze che da molto tempo hanno messo in seria difficoltà un settore che è in attesa del distacco definitivo dei macchinari che lo tiene in vita, se di vita si può parlare. Un settore che, invece solo se si volesse, ma a quanto pare non c’è volontà, potrebbe rappresentare un fiore all’occhiello di questa regione per le basi
che in passato sono state gettate. Basi che avevano presupposti forti tant’è che strutture di eccellenza, leggasi Cattolica, hanno costruito, peccato che ora rischia di chiudere i battenti, dando sollievo a chi era costretto ai viaggi della speranza pur di risolvere le “affezioni” che evidentemente non era possibile curare, prima dell’arrivo dell’alto centro di specializzazione. Basi che oggi vacillano pericolosamente per la non “revisione” ma soprattutto per il “non rinforzo” che potrebbe rimettere in opera quello che esiste senza dover apporre all’ingresso il cartello con su scritto “chiuso definitivamente per mancanza di mezzi soprattutto finanziari”. Parole che rappresentano la chiosa di un discorso che non giustifica assolutamente una situazione inammissibile e
CIGS in Deroga e il Contratto di Solidarietà Difensivo. Lavoriamo meno = lavoriamo tutti. Ribadiamo che nessun accordo sindacale separato può vincolare la volontà di lavoratori su un diritto derivante dal contratto individuale, e non da «disposizioni inderogabili della legge e dai contratti o accordi collettivi» - esso potrà avvenire solo ed esclusivamente attraverso la redazione di una scrittura privata, sottoscritta direttamente tra datore di lavoro e lavoratore interessato“.
inaccettabile. Parole che, con tristezza e amarezza, i licenziamenti di quarantacinque unità della Fondazione Giovanni Paolo II, sono la prova più evidente, che i proclami fatti da tutte le forze politiche, nessuno escluso hanno il valore del “due di coppe”. Simbolismo da gioco di carte che danneggia solo ed esclusivamente la collettività e di conseguenza chi quotidianamente con spirito di abnegazione cerca soluzioni alla vexata quaestio sanità contraddistinta non da un H rossa che sta per Ospedale ossia salvezza ma da un H nera ossia morte. Sanità che, nonostante le dimostrazioni, i cortei, gli incontri, è l’unica vittima di chi non ha programmato o non ha voluto programmare per motivi a noi sconosciuti. Materia delicata la programmazione sanitaria che fa da spalla, nonostante l’assurdo della questione, agli strali lanciati all’indirizzo di chi forse nell’inerzia totale non ha provveduto alla quadratura del cosiddetto “cerchio“ non magico tanto per intenderci; peccato però che non ci si rende conto che le cure che si vorrebbero mettere in atto è solo un palliativo per i mali che affliggono la sanità Molisana. La quale, tra conti in rosso scarlatto, tavoli romani di concertazione, incontri tra le parti, sta per esalare l’ultimo respiro. Un ultimo anelito di vita che si spegne lentamente tra accuse e baruffe tra le parti anche se il dottor House vista la situazione direbbe: “la soluzione è facile basta risolvere il puzzle della vita delle strutture che si prendono cura del paziente”.
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Campobasso
26 ottobre 2013
Rotatorie, non sono mai troppe Ne arrivano altre cinque, Cefaratti come Totò: “Ma sì, facciamo vedere che abbondiamo” CAMPOBASSO. Rotatorie, non sono mai troppe e infatti ne arrivano altre cinque per migliorare la viabilità del capoluogo, per decongestionare il traffico cittadino e per rendere sempre più sicura la vita dei conducenti d’auto e dei pedoni. A dare l’annuncio è l’assessore Cefaratti. “Dopo quelle di via Kennedy, via Carducci, via Leopardi, via Lombardia, via Marche e via De Gasperi, saranno infatti presto realizzate
Guardia di Finanza: canapa indiana coltivata su area pubblica In azione i Baschi Verdi della Compagnia di Campobasso, Sequestrate tre piante in agro del Capoluogo CAMPOBASSO. Tre piantine di canapa indiana sono state individuate e sequestrate dai Baschi Verdi della Compagnia di Campobasso in Contrada Colle Longo Superiore, nei pressi di un’area pubblica, attrezzata per pic-nic e scampagnate all’aperto. L’attività, sviluppata nell’ambito degli ordinari servizi di prevenzione e repressione dei traffici illeciti di sostanze stupefacenti, è stata preceduta da riservati appostamenti per tentare di circoscrivere e delineare ogni connessa responsabilità. Una segnalazione di reato a carico di ignoti è stata quindi inoltrata alla Magistratura del Capoluogo, per le violazioni previste e punite dal D.P.R. 309/90. Le piante -tutte tra i 20 e i 50 cm.-, erano collocate in appositi vasi e si presentavano ben curate ed in ottimo stato di conservazione. Le stesse, sono state sequestrate dai Militari e poste a disposizione della medesima Autorità Giudiziaria. Contestualmente, i Baschi Verdi hanno monitorato l’intera area adiacente, anche con l’utilizzo di unità cinofile. Analoghi servizi di prevenzione e controllo sono tuttora in corso nell’immediata periferia del Capoluogo
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di Giuseppe Saluppo
nuove rotatorie nelle centrali via Monforte e via Tiberio, in via Friuli, ma anche una in via Colle delle Api, senza dimenticare infine quella prevista presso Piazzale Palatucci. Sarà inoltre razionalizzato l’uso dei passaggi pedonali rialzati e quindi portato a compimento il piano per la sicurezza stradale”. La passione per le rotatorie non è una peculiarità dell’amministrazione in carica, anche la precedente guidata da Di
Fabio aveva una certa propensione per le rotatorie. Un’inclinazione che è stata trasmessa agli attuali amministratori considerando il numero crescente di rotatorie in città. Basta che più di due strade si incrocino ed è ecco l’assessore ci piazza la rotatoria. Cefaratti ricorda Totò nella famosa lettera dettata a Peppino: “ Ma sì, facciamo vedere che abbondiamo… abbundandis in abbundandum”. TeMa
Gran Manze, De Matteis e Di Labbio chiedono chiarezza a Facciolla Manca la comunicazione tra Provincia e Regione, il vertice di Palazzo Magno apprende dalla stampa del progetto di allevamento intensivo Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis e il consigliere delegato alle politiche del lavoro Alessandro Di Labbio chiedono chiarezza all’assessore regionale alle politiche agricole Vittorino Facciola, in merito al progetto “Gran Manze”. “Solo dalla stampa siamo venuti a conoscenza, da qualche mese a questa parte, di un progetto per la creazione di un allevamento intensivo al quale grossi marchi ne sarebbero interessati. Abbiamo anche appreso che l’intenzione della Regione, unitamente ad allevatori, sarebbe quello di destinarvi centinaia di ettari a pascolo, del Basso Molise. Alla luce di quanto letto e per avviare un percorso di confronto e condivisione di un percorso di sviluppo sostenibile ed ecocompatibile, economico, sociale ed ambientale, è opportuno che l’assessore Facciolla dia delle risposte e si avvalga della collaborazione interistituzionale. D’altra parte, dar vita ad un allevamento di cosiffatte dimensioni, comporta problematiche legate soprattutto all’impatto ambientale, all’approvvigionamento di acqua, questioni che si allargano ai trasporti, ai flussi di maleodore, letame…. Insomma, prima di leggere dalla stampa notizie che magari possano non corrispondere pienamente
alla verità dei fatti, gradiremmo essere coinvolti, anche per dare risposte certe ed esaustive ai cittadini che ci pongono domande. D’altro canto, abbiamo letto anche lettere ai parlamentari molisani, dichiarazioni con previsioni di 12 mila manze, abbiamo letto che il territorio
in questione sia quello di San Martino, Ururi e Guglionesi, abbiamo anche letto di perplessità legate all’orografia del Molise, alla sua storia, al paesaggio, agli equilibri dell’ecosistema. Per questi motivi noi chiediamo all’assessore di essere informati con documenti ufficiali”.
Lunedì rubinetti chiusi Interruzione flusso idrico, lunedì per consentire la sostituzione di una saracinesca all'interno del pozzetto in via Trivisonno dalle 8,30 sarà temporaneamente interrotto il flusso idrico alle utenze di via Manzoni,via Leopardi, via Scardocchia e via Gazzani. Il ripristino dell'erogazione idrica avverrà presumibilmente entro I'arco dello stesso giorno salvo imprevisti.
Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
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Campobasso
26 ottobre 2013
Il rispetto della prima convocazione non è nella natura dei consiglieri comunale di Palazzo San Giorgio. In quattro anni non più del numero delle dita di una mano.
Il 29 ottobre conosceremo chi è favorevole alle varianti parziali del Prg e chi invece propende per una programmazione territoriale complessiva Lo scontro decisivo tra i favorevoli e i contrati si avrà il giorno in cui sarà iscritta all’ordine del giorno la riapertura della lottizzazione “Parco dei Pini” Statisticamente risulta che il consiglio comunale di Campobasso s’è riunito in prima convocazione pochissime volte, forse nemmeno il numero delle dita di una mano. Il che afferma quanto scarsa sia la considerazione del proprio ruolo da parte dei consiglieri, quanto conti poco la politica dei singoli gruppi della maggioranza, e quanto sia strumentale invece il ricorso alla seconda convocazione lasciando aperta la possibilità di deliberare (e in taluni casi è capitato) anche con solo 4 consiglieri in aula. Non ha fatto eccezione la convocazione del 23 ottobre andata, infatti, deserta, per carenza del numero legale. Eppure all’ordine del giorno, dopo la messe di interrogazioni e mozioni di puro stampo ideologico (alcune) e propagandistico (altre), erano in discussione ben 11 progetti di variante al Piano regolatore con incorporati interessi economici taluni non indifferenti. Dopo la sortita dei capigruppo Ambrosio, Colagiovanni e Pietrarca contro l’assessore all’urbanistica Gesualdo, accusato di scarsa attenzione ai problemi generali del settore e di particolare disponibilità alle single proposte di variante, c’era attesa di vedere come avrebbe votato la maggioranza in proposito. Ovvero sulla riclassificazione urbanistica di aree ricadenti in zona verde pubblico in contrada S.Vito; sulla riclassifi-
Sabato 19 ottobre a Roma 100 mila persone hanno manifestato contro le politiche di austerity e per il diritto alla casa e al reddito. Tra questi c’era anche un nutrito gruppo di attivisti sociali e famiglie sotto sfratto del Molise. Secondo i dati forniti dal Ministero degli Interni, in Italia sono 67790 le famiglie che nel 2012 hanno avuto un provvedimento di sfratto per morosità. In Molise sono state 1004 la richiesta di sfratti per morosità con un aumento del 2,03% rispetto al 2011. Giovedi 31 ottobre a Palazzo Chigi è convocata la conferenza Stato-Regioni che dovrà dibattere sulla richiesta di una moratoria per gli sfratti. Il governo Letta parla di un ipotetico fondo di 40 milioni per le emergenze abitative, praticamente una inezia e un insulto a fronte delle centinaia di migliaia di sfratti e pignora-
cazione urbanistica in Via Vico; sulla riclassificazione urbanistica delle aree ricadenti nell’ampliamento del Piano di S. Giovanni dei Gelsi; sulla riclassificazione urbanistica delle aree ricadenti in zona M2 (verde con attrezzature sportive pubbliche) in via S.Antonio dei Lazzari; sulla riclassificazione
urbanistica delle aree ricadenti in zona Servizi Generali Cittadini con di Via Scardocchia; sulla riclassificazione urbanistica delle aree ricadenti in zona verde con attrezzature sportive pubbliche inVia Pirandello; sulla riclassificazione urbanistica delle aree ricadenti in zona verde pubblico in contrada FontanaVecchia; sulla riclassificazione urbanistica delle aree ricadenti in zona viabilità di Piano regolatore generale in località Colle dell’Orso; sulla riclassificazione urbanistica di aree ricadenti nelle previsioni in zona destinata a strada del vigente Piano regolatore; sull’intervento costruttivo (ex art. 51 legge n. 865/71) in Via Depretis; sull’intervento costruttivo mediante Piano di recupero di iniziativa privata per gli immobili siti in zona B del vigente PRG in Via Pietrunto e Via Roma. Un pacchetto edilizio niente male, che significa altro cemento in periferia e in città al di fuori di ogni idea di programmazione
territoriale. Argomenti che presumibilmente verranno discussi il 29 ottobre, data dell’aggiornamento della seduta del 23. Pacchetto sul quale, come diciamo, si misureranno i pro -Gesualdo e i contrari dando una indicazione - questa sì importante e decisiva sull’autonomia di giudizio dei consiglieri rispetto alle politiche (vere o presunte) di accomodamento e di favoreggiamento in favore dei costruttori - sulla richiesta di riaprire la lottizzazione “Parco dei Pini” per consentire la realizzazione di tre manufatti commerciali lungo via Quattro Novembre. Argomento già apparecchiato, che sarà inserito in un successivo consiglio comunale, presumibilmente in corrispondenza della formazione preventiva dei 14voti utili per l’approvazione. Per l’approvazione di un atto svincolato da ogni obbligo normativo o regolamentare, totalmente dipendente dalla discrezionalità dei consiglieri nel dire sì oppure no alla cementificazione di Via Quattro Novembre e alla scomparsa del panorama storico che chiunque venga da lato Termoli, entrando in città, ha finora visto ed ammirato. Stando ai precedenti e alla qualità amministrativa dei consiglieri in carica, crediamo che 14 nuovi massacratori della città sarà uno scherzo trovarli. Dardo
Basta sfratti Il governo regionale intervenga urgentemente per una moratoria menti che ormai stanno colpendo altrettante famiglie anche nelle città fino a ieri regno della prosperità dove perdendo il lavoro non si riesce più a pagare l'affitto o la rata del mutuo. Inoltre nella Legge di Stabilità approvata dal governo e in discussione in Parlamento, è previsto la svendita ai privati del patrimonio immobiliare attraverso un superfondo pubblico per vendere caserme, carceri e ospedali. Lo Stato attraverso questo fondo speciale intende aprire ai privati per gestire diversi immobili per un controvalore di 6 miliardi e 100 milioni di euro. Un regalo alla rendita speculativa e un aggravio sulla spesa pubblica. Noi
propongono tutt’altra destinazione d’uso: usare gli immobili in dismissione per destinarli ad abitazioni da utilizzare per l’emergenza abitativa, evitando così nuove cementificazioni.
Inoltre se andiamo a vedere l’operazione messa in cantiere dal governo, emergono ulteriori fattori che fanno ritenere quanto contenuto nella Legge di Stabilità l’ennesimo regalo alla
speculazione e alla rendita immobiliare dei grandi gruppi privati italiani e stranieri. Chiediamo al Presidente della Giunta Regionale, Paolo Frattura di opporsi fortemente, in sede di conferenza Stato-Regioni, a queste politiche speculative che andranno ulteriormente a colpire i ceti sociali più deboli provocando anche un ulteriore danno all’ambiente con le colate di cemento che ne seguiranno, di chiedere l’immediata moratoria per il blocco degli sfratti e di aprire al più presto un confronto con le organizzazioni di settore e le amministrazioni locali per porre un argine all’emergenza abitativa a cui anche i principali centri del Molise sono colpiti. AS.I.A (Associazione Inquilini Abitanti) / USB Unione Sindacale di Base del Molise
AUGURI
AUGURI
Diciotto anni fa è nata una stella! Mario Iannetta. Oggi questa stella brilla sempre di più! Auguri! Un mondo di auguri da tutta la troupe.
Alessia Iademarco si è brillantemente laureata presso l'Università del Molise, in Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro con un bel 110. Un risultato tenacemente voluto e raggiunto dalla giovane campobassana. Gli auguri più vivi, dunque, alla mamma Emilia, al papà Giuseppe, ai nonni, agli zii e ai cugini e familiari tutti. Giungano ad Alessia anche gli auguri della redazione de La Gazzetta del Molise.
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Spettacolo
26 ottobre 2013
La Riserva Moac vola a Cardiff Il collettivo molisano sarà presente sino a domani al Womex, il più importante mercato professionale internazionale della world music di Charles N. Papa
BOJANO - Tra le realtà musicali regionali,la Riserva Moac (Molise Oriente Africa Cuba), occupa certamente un posto di rilievo. La world music, le contaminazioni che fanno crescere il livello della proposta, fanno della Riserva una band che si èarricchita musicalmente, nel corso degli anni, oltre che per una propria crescita naturale, per la voglia di conoscere, di sperimentare, di contaminare, di esplorare. Il percorso musicale del collettivo molisano, parte nel 2003, e poi con il primo disco “Bienvenido” del 2005. Dopo il primo appproccio live in un pub storico della città, l’Amadeus, la Riserva intraprende un percorso artistico che la eleva a band di riferimento molisano, nel circuito indie. Il secondo disco “La musica dei popoli” esce nel 2009, ed è un gran balzo in avanti, un lavoro pieno di suoni, di commistioni, di vecchio e nuovo, di tradizionale e di moderno, di analogico e tecnologico. La Riserva Moac sperimenta, e con suc-
cesso, l’accostamento di suoni moderni con il folk. Un gran balzo in avanti rispetto al primo cd, del quale restano tracce ancorate al passato, con vocalizzi, cori e arrangiamenti molto più folkeggianti. Il terzo lavoro, il singolo “Jackpot”, vede la collaborazione speciale di Erriquez Greppi, leader della Bandabardò. La ciliegina che conferma quanto credito abbia la Riserva in ambito nazionale e non solo, acquisito grazie anche alla partecipazione a molti festival europei e live in Germania, Norimberga, Amburgo, Lipsia, Dresda, Dortmund, Karlsruhe, alcuni tra i posti in cui la Riserva è passata. Sino a domani la Riserva Moac è al “Womex 2014” di Cardiff, il più importante mercato professionale internazionale della world music. L’evento comprende circa 60 concerti con oltre 300 artisti, una fiera espositiva nella regione di 650 aziende provenienti da oltre 90 paesi, oltre a più di 400 giornalisti accreditati nazionali e internazionali.
La sorella di Belen in Molise
Teatro
Cecilia Rodriguez oggi all’Alexander
Stasera al Proscenio
Max Gazzè ad Isernia ISERNIA - Tra i cantautori di nicchia, o comunque meno commerciale, Max Gazzè arriva (ritorna) in Molise con il suo “Sotto casa tour” per una data alla’auditorium di Isernia il 9 novembre. Dopo l’acclamazione all’ultimo Sanremo, Gazzè ha realizzato un tour estivo di successo e intrapresoq quello invernale, nei taetri, con altrettanto successo. Ingresso euro 35,00 e 25,00.
ISERNIA - Oggi e domani al Proscenio, la rassegna teatrale “Mario Scarpetta” prevede lo spettacolo “Nel mondo di Matteo” di Salvatore Mincione Guarino. Ingresso euro 7,00. Spettacoli ore 21,00 (oggi) e ore 18.00 (domani).
Appuntamenti CAMPOBASSO -Stasera al Caffè Marconi live duo Abbruzzese/Nazzaro. BOJANO - Al Cat Woman sulla ss17, serata latina. Play Tony B. CAMPOBASSO - DeepMovement presenta al Move “Playground life”. In consolle Uptown e Diego Colangelo. ISERNIA - Habanero Coffe oggi presenta “Saturady shot”, in consolle Marco Iena. ISERNIA - Inaugura stasera La Mecca (ex Bunker). In consolle i dj Verrecchia/Cucca/Zappitelli/Orsi. Dal Diabolika Leo Bellucci.
CAMPOBASSO - Questa sera alla discoteca Alexander ospite Cecilia Rodriguez, sorella minore di Belen. Per informazioni 3296509450.
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Isernia
26 ottobre 2013
Un gravissimo tentativo messo in atto per itimidire e delegittimare! di Emilio Izzo* Quello che è accaduto ieri mattina presso il sito di Castel San Vincenzo, oggetto di incredibili disposizioni dirigenziali, ha dell’inaudito! La massiccia mobilitazione delle OO.SS., dei sindaci, dei consiglieri regionali, dei parlamentari e della gente comune ha fatto agitare un bel po’ i soprintendenti e i direttori al punto che oggi (giovedì 24 ottobre) il soprintendente competente per settore, unitamente ad un tecnico (venuto da Campobasso a spese dell’erario, in quanto i due presenti sul posto fino a qualche giorno fa, sono stati trasferiti ad Isernia!) si sono recati in un primo momento presso l’area degli scavi, in seguito presso il comune. A fare cosa? Il tentativo, gravissimo e maldestro, è stato quello di intimidire l’unico custode presente, paventando, non tanto velatamente, che anche il personale di custodia, non attenendosi alle disposizioni impartite, potrebbe essere mandato ad Isernia. Ovviamente ancora una volta in assenza di altre figure, sindacato in primis! Da non credere! Ma la parte più “interessante” è data dal tentativo, ancor più grave se possibile, di delegittimare le OO.SS. ed in modo particolare lo scrivente segretario,
tentando di far credere al dipendente che il sottoscritto non conta nulla e non ha legittimità alcuna, forse perché, secondo loro, il tentativo ancora in atto di mandare via lo scrivente segretario, gli ha tolto le sue funzioni e prerogative di difesa del lavoratore! Teneri ed illusi! Ovviamente, il dipendente che si vuol immaginare con l’anello al naso ha ribadito la sua piena fiducia nel sottoscritto ed ha risposto, educatamente, picche! Ma l’atto gravissimo resta, così come risulta evidente che la presente nota viene inviata alle procure competenti per territorio per gli eventuali risvolti penali e, alla procura della Corte dei Conti per l’assurda presenza del tecnico, ricompensato da anni con soldi pubblici del tutto ingiustificatamente, dal momento che i tecnici in servizio sul posto non sono mai stati messi nelle condizioni di operare ed ora, addirittura, trasferiti nonostante la loro abnegazione a tenere aperto un sito così importante. Quest’ultimo aspetto, nient’affatto secondario, aggrava la posizione della dirigenza perché, negli anni precedenti ed ancora ad oggi, il tecnico in trasferta da Campobasso ed altri di diversa provenienza si sono sempre ingiustificatamente e gravemente sostituiti a
I controlli della tenenza delle Fiamme Gialle presso un’azienda di noleggio di autoveicoli VENAFRO. Nuovi controlli della Guardia di Finanza di Venafro che, spulciando i documenti di alcune imprese, ha recuperato a tassazione oltre un milione e mezzo di euro e 350mila euro di Iva non versata. Al termine delle verifiche fiscali portate avanti dalla tenenza di Venafro sono state denuncia due persone. Al centro dei controlli è finita un’impresa operante nel settore del noleggio di autoveicoli che aveva recentemente trasferito la propria sede dalla Campania. "Gli accertamenti eseguiti hanno permesso di rilevare che l’azienda ha omesso di presentare le dichiarazioni ai fini fiscali riguardanti agli anni che vanno dal 2005 al 2011, occultando le scritture contabili obbligatorie allo scopo – secondo l’accusa - di non consentire ai militari di ricostruire l’ammontare dei ricavi conseguiti. L’attività ispettiva si è conclusa con la scoperta di un’evasione fiscale per oltre un milione e 800mila euro, di cui circa 350mila di Iva non versata" dicono dalla Guardia di Finanza. Gli amministratori della società, entrambi residenti nel napoletano, sono stati deferiti alla locale autorità giudiziaria per i reati tributari di “omessa dichiarazione” ed “occultamento di scritture contabili”.
quelli presenti in loco (alla faccia della spending review tanto cara alla locale dirigenza), causando un danno erariale permanente che, a questo punto, varrebbe la pena quantificare, così come per il danno professionale causato ai due tecnici, allontanati con colpevole atteggiamento di ritorsione. Successivamente il soprintendente, seguito dal fido tecnico, si è portato dal sindaco per mettere in atto il secondo tentativo maldestro, quello di cercare di aggraziarsi il primo cittadino cercando di far credere che la situazione di impasse può essere superata affiancando ai custodi una associazione del posto. Ridicolo! Più volte nel passato anche recente tale lodevole prospettiva è stata sottoposta, anche dello scrivente, alla dirigenza senza riceverne mai risposte positive, così come ampiamente ricordato dal sindaco Di Cicco proprio durante la conferenza stampa di lunedì scorso nella quale ha riportato passaggi della risposta ultima ricevuta dal massimo dirigente regionale: ”il bene è mio e faccio quello che credo”! Presenti alla dichiarazione sindaci, stampa, OO.SS. ed altri. Chiaro ed evidente quello che sta accadendo! La dirigenza, vistasi smarcata, in-
vece di ammettere le proprie responsabilità per l’esilarante quanto indegna decisione di chiudere la sede e dimezzare il personale (per un’ulteriore ritorsione), gioca sporco con i custodi rimasti e cerca con tutti i mezzi subdoli di creare ulteriori problemi ai tecnici trasferiti, “foraggiando” altri venuti da lontano! Però, vorrei ricordare che tale auspicabile soluzione, cioè quella di ricorrere alle associazioni, può essere presa in giusta considerazione solo e sempre se venga ripristinata una sede con tutti gli annessi e connessi, non ultimo richiamando in loco i fedeli tecnici dello stato, allontanati senza motivo alcuno e senza i quali non ci sarebbe nessun controllo tecnico ed amministrativo. A tal proposito vale la pena ricordare che, in data 23 ottobre c.a. (ieri), il personale di custodia, lasciato isolato in aperta una campagna, ha inviato una lunga nota alla dirigenza (che sarà resa nota a giorni) nella quale si pongono numerosi quesiti ed inquietanti interrogativi alla dirigenza, la quale, invece che andare in giro a sollevare polveroni (diciamo così), intimidire e delegittimare, farebbe bene a dare risposte. *Segretario Regionale UILBAC Molise
Legalità e diritti nella scuola La manifestazione all'interno del Castello Pandone VENAFRO. Nell’ambito delle iniziative inerenti all’educazione alla cittadinanza, alla legalità e al rispetto e alla valorizzazione dei diritti umani, l’Ufficio Scolastico regionale per il Molise, il Comune di Venafro e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Molise, hanno promosso un percorso informativo e formativo dal titolo “Legalità e diritti umani: dal curricolo scolastico alla vita”. L’intento comune dei soggetti organizzatori è quello di sviluppare un programma di attività volto alla diffusione dei principi della cittadinanza consapevole e attiva e del rispetto dei diritti e delle regole sociali. Gli eventi, rivolti ai dirigenti scolastici, ai docenti, agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, alle famiglie e alla società civile della Regione, si svolgeranno presso il Castello Pandone di Venafro dal 30 ottobre al 16 novembre 2013.
- Mercoledì 30 ottobre 2013, ore 15.30-18.30- Seminario di studio “Legalità e diritti umani: dal curricolo scolastico alla vita” Rivolto ai dirigenti, ai docenti agli studenti, alle famiglie, alle associazioni e alla società civile; Inaugurazione mostra documentale iconografica sui temi delle legalità e dei diritti umani -dal 31 ottobre al 16 novembre 2013, ore 9.00-12.00visite guidate per le scolaresche alla mostra documentale - iconografica sui temi della legalità e dei diritti umani, al Castello Pandone e al Museo Archeologico di Santa Chiara - Mercoledì 6 novembre 2013, ore 09.00-13.00- “I giovani ambasciatori della legalità” Incontro dibattito con gli studenti rivolto agli studenti delle classi III di scuola secondaria di I grado e della scuola secondaria di II grado della Regione; -Martedì 12 novembre 2013, ore 15.30-18.30- “Il diritto all’apprendimento: Bisogni educativi speciali ed azione didattica; Rivolto ai dirigenti, ai docenti agli studenti, alle famiglie, alle associazioni e alla società civile;
Termoli
12 26 ottobre 2013
Celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della istituzione della Regione Molise TERMOLI - Come già anticipato, si svolgerà oggi con inizio alle ore 9,30, presso l’Auditorium del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della valle del Biferno, il secondo convegno promosso dal Consiglio Regionale del Molise, nell’ambito delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della istituzione della Regione Molise. Il comitato costituito appositamente per l’importante ricorrenza, presieduto dal Prof. Giovanni Di Giandomenico, e composto da ex presidenti della Giunta, del Consiglio ed ex consiglieri regionali, ha scelto per l’appuntamento di Termoli il tema “L’economia”. Si farà il punto sulla storia e sulla situazione economica del Molise, ma soprattutto sulle prospettive di sviluppo regionale. All’evento, accreditato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro, ai fini della formazione profes-
TERMOLI – Continua il dibattito per scongiurare la paventata chiusura della VIBAC, azienda del Nucleo Industriale, e il possibile licenziamento di 153 lavoratori. Interventi, riflessioni e proposte si susseguono e uno degli ultimi è quello di Mario Bellotti segretario del circolo PD di Guglionesi, Vincenzo Cordisco consigliere comunale e capogruppo PD Campomarino, Antonello Vigliotti consigliere comunale PD Portocannone e Pasquale Marcantonio responsabile dipartimento energia ambiente PD, i quali hanno diramato una nota. “Davanti alla notizia della chiusura della Vibac non si
Il programma dell’incontro
sionale continua, prenderanno parte importanti personalità del mondo della economia, dell’università e delle istituzioni. Di particolare attualità ed interesse saranno la relazione del Presidente dello Svimez, prof. Adriano Giannola, e l’intervento del Ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia. I lavori saranno aperti e mode-
rati dal Presidente del Consiglio Regionale del Molise Vincenzo Niro che, unitamente all’ufficio di presidenza, ha profuso ogni sforzo per l’allestimento della intera iniziativa che, nel suo ultimo incontro di dicembre, dovrebbe vedere anche la partecipazione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
TERMOLI – I lavori inizieranno alle 10 con i saluti di Gaspero Di Lisa, Presidente dell’Associazione ex Consiglieri Regionali e poi l’introduzione sui “Cinquant’anni di economia molisana” affidata a Giovanni Di Giandomenico, Presidente del Comitato per il 50° anniversario della Regione e Magnifico Rettore dell’Università “Pegaso” di Napoli. Seguirà la relazione: L’economia del Molise: problemi e prospettive, di Adriano Giannola Presidente della Svimez – Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno ePresidente emerito della Fondazione Istituto Banco di Napoli. A seguire gli interventi: “Testimonianza di una grande industria”, Marco Carbonatto Direttore del Plant Fiat di Termoli; “Le imprese e l’occupazione Giovanile”, Francesco Fimmanò Professore ordinario di Diritto Commerciale; “Le criticità del sistema Economico”, Giovanni Di Stasi già Presidente della Regione Molise; “Le filiere agroalimentari come possibile traino dell’economia molisana”, senatore Roberto Ruta. Seguirà l’intervento sul tema: Considerazioni su Sviluppo del Mezzogiorno e Semestre Europeo di Presidenza, di Sabrina De Camillis Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le conclusioni sono affidate a Paolo Di Laura Frattura, Presidente della Regione Molise, e a Carlo Trigilia, Ministro per la Coesione Territoriale.
Salvare la Vibac, l’appello di quattro amministratori può rimanere in silenzio e far finta di niente. Da troppo tempo stiamo assistendo, e subendo, a questa deindustrializzazione del territorio senza nessuna azione che la contrasti o che aiuti a mantenere viva la produzione e il lavoro. Bisogna difendere le imprese e i suoi lavoratori, la sinergia tra loro e le istituzioni è fondamentale per mantenere la pace sociale, diversamente ci ritroveremo a dover fare i conti con un territorio che è già allo stremo economico con, peraltro, uno sviluppo pari a zero. Magari si
potrebbero mettere allo studio alcune proposte operative per un risveglio industriale, anche per giungere in breve all’attuazione di un piano di industrializzazione del territorio, e dare possibilità di lavoro a tutti. Dove già esistenti insediamenti industriali, per esempio, creare zone franche per riuscire ad essere più competitivi e appetibili - rispetto a quegli Stati che ci sottraggono lavoro - attraverso incentivi alle aziende che decidono di investire nel nostro territorio. Altro punto vincente, potrebbe essere
dato dalla riduzione del costo dell’energia. Infatti, non dobbiamo dimenticare la turbogas e l’alta concentrazione di pali eolici del quale il Molise è pieno ma che, di fatto, non portano alcun beneficio economico alle nostre aziende, mentre potrebbe esserci un ritorno economico a favore. In questa fase di crisi e recessione, noi riteniamo fondamentale che i vertici istituzionali trattino affinché il costo dell’energia abbia una forte riduzione per quelle aziende che decidono di venire ad investire o che già ope-
rano sul nostro territorio. Queste solo alcune delle proposte fattibili per evitare che aziende come la Vibac possano chiudere. 153 famiglie messe alla porta in poco tempo e senza ammortizzatori sociali, non è una situazione accettabile e sostenibile. Auspichiamo al più presto una soluzione positiva rispetto a questa drammatica notizia e, per quanto possa essere di conforto, noi saremo vicini ai lavoratori e li sosterremo in tutte le sedi opportune affinché si possa archiviare quanto annunciato”.
Corso di somministrazione Martedì in città le riprese del programma televisivo "Easy Driver" alimenti e bevande ed alimentarista a fine novembre TERMOLI - Con l'approssimarsi della fine dell'anno solare aumentano le opportunità per rilevare attività commerciali nel settore della somministrazione alimenti e bevande o del commercio alimentare. L'Associazione Commercianti Molise aderente Confesercenti attualmente sta già svolgendo un corso di somministrazione Alimenti e Bevande ed Alimentarista che è obbligatorio per chi intende aprire attività in entrambi i settori. Poichè al corso in atto non è più possibile accedere e vista la crescente richiesta, l'Associazione Commercianti Molise si sta attivando per far partire, un nuovo corso per la fine di novembre con iscrizioni possibili entro il prossimo 10 novembre. Il conseguimento della doppia qualifica, con la frequenza di un solo corso, permette di diventare titolari di attività sia nel settore della somministrazione (bar, pizzerie, ristoranti, pub ecc.) che nel settore del commercio alimentare (pescherie, macellerie, frutta e verdura, market ecc.), per aprire le quali è necessario questo specifico requisito professionale. L'Associazione Commercianti Molise aderente Confesercenti, da oltre 15 anni, viene incontro agli aspiranti imprenditori del settore organizzando corsi con docenti altamente qualificati ed al costo più basso della Regione, offrendo tra l'altro un servizio di orientamento all'apertura ed all'accesso al credito agevolato. Per occupare uno degli ultimi posti a disposizione è possibile chiamare lo 0875.706044 o recarsi presso la sede della Confesercenti di Termoli in Via Cavour, 9 (zona stazione ferroviaria ed Università del Molise).
TERMOLI – La Giunta comunale ha approvato la delibera con la quale si autorizzano le riprese televisive per la realizzazione del noto programma di Rai Uno, “Easy Driver”, che si terranno nei giorni 29, 30 e 31 Ottobre sulle strade del territorio molisano, interessando in particolare la città di Termoli nella giornata di martedì 29 ottobre. Il programma andrà successivamente in onda sabato 16 novembre su Rai Uno.Al fine di coordinare al meglio i lavori della troupe televisiva e delle Forze dell’Ordine sul territorio, si è tenuto un apposito incontro operativo presso il Municipio di Termoli, alla presenza della Dirigente del Settore Turismo e Cultura del Comune Norma Peruzzini e di alcuni settori comunali interessati, i rappresentanti del servizio Demanio Marittimo e Opere Idrauliche e Marittime della Regione Molise, la Capitaneria di Porto, la Polizia Stadale e la Polizia Municipale. Il Comune di Termoli ha aderito all’evento fornendo il supporto richiesto, specie dal punto di vista autorizzativo, contribuendo in questo modo a promuovere attività tese a valorizzare il patrimonio del proprio territorio, attraverso iniziative di sostegno allo sviluppo turistico e al marketing territoriale finalizzato alla promozione dell’immagine della città.Alle ore 9 del 29 ottobre saranno realizzate le riprese con due auto di scena presso il Castello Svevo zona Largo Raffaele Di Bitonto; alle ore 10 saranno realizzate le riprese con un auto di scena presso il Belvedere dei Fotografi, dove sarà allestita anche una tavolata con piatti di cucina tipica; alle ore 14 saranno realizzate le riprese con una delle due auto di scena a Piazza della Cattedrale; alle ore 15 saranno realizzate le riprese con una delle due auto di scena presso il Porto, tra il bar Caffè del Porto e il peschereccio “Ter-
moli 002”. Nel corso della giornata saranno inoltre effettuate riprese su alcune strade statali e provinciali, su una barca e nelle vicinanze dei trabucchi. “Abbiamo accolto con piacere la proposta fatta pervenire dalla Rai – ha dichiarato l’assessore al Turismo Michele Cocomazzi – che ha individuato in Termoli la location ove presentare le autovetture del settimanale Easy Driver. Si tratta di una vetrina importante, che ci fornisce l’occasione di far conoscere ancora meglio la nostra città e le sue meravigliose caratteristiche nel panorama nazionale”.
Don Elio Benedetto presenta il suo nuovo cd TERMOLI – Ha completato il suo terzo lavoro musicale Don Elio Benedetto, parroco di Palata ma nativo di Montenero di Bisaccia. Il nuovo cd, ed è il terzo, si intitola “Fides” e sarà presentato questa sera alle 20,30 in un concerto gratuito che si terrà nell’Auditorium "Giovanni Paolo II" della parrocchia di Santa Maria degli Angeli. Ad accompagnarlo nella pergormance il complesso di Luigi Mas, formata da artisti internazionali quali:Agostino Mas, Michele Mele e Dado Iannelli; oresente al concerto anche il regista e autore teatrale Redi Maghenzani. A completamento della serata, al termine dell’esibizione, Don Elio Benedetto sarà festeggiato per il suo quarantesimo anno di presenza nella parrocchia a Palata.
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Termoli
26 ottobre 2013
I consiglieri comunali di opposizione Urbano e Mammarella: alcune risflessioni sulla Fiera d’Ottobre LARINO - “Abbiamo atteso di conoscere i dati tecnici finali prima di esprimere qualche osservazione in merito alla Fiera d’Ottobre che si è da poco conclusa. I riflettori si sono ormai spenti sulla 271esima edizione, uno degli appuntamenti più importanti per la nostra cittadina, non più (ahimè!) da un punto di vista economico e commerciale bensì soprattutto per quella tradizione ed immagine che lega questo evento pluricentenario al nostro territorio e alla storia della nostra città. Un’edizione che a noi non è piaciuta, che ha registrato diversi ed importanti elementi critici da sottolineare, con l’auspicio che le edizioni future si riapproprino davvero in maniera sostanziale e corretta di una Fiera che possa essere definita tale e possa acquisire importanza da un punto di vista sia qualitativo che quantitativo. Partiamo dal dato “espositori”: questa edizione ha visto purtroppo un calo drastico sia per quanto riguarda il numero degli espositori che hanno partecipato sia per quanto concerne la qualità stessa delle merci esposte, dislocate all’interno dei padiglioni senza un ben definito criterio per cui, accanto agli stands delle associazioni e dei servizi di volontariato, trovavano posto merci di ogni tipo. Un mercatone insomma, niente di più delle scorse edizioni con l’aggravante che, mentre la qualità e il criterio di disporre gli espositori è rimasto lo stesso, la quantità ha avuto la peggio. Il solito minestrone di cose già viste. Altro che valorizzazione del territorio e chiacchiere varie! Insomma non vi abbiamo trovato nulla di nuovo, nulla di positivo ma un’idea vecchia riproposta anzi in maniera peggiore, considerato appunto l’evidente calo di presenze registrate. Unico aspetto, di cui diamo atto alla nuova amministrazione, è stato il coraggio di gestire direttamente la fiera, attraverso appunto l’ormai noto Regolamento per i lavori, servizi e forniture in economia (approvato con deliberazione del consiglio comunale n.27 del 13 settembre 2013) che prevede la possibilità di gestire direttamente lavori di importo inferiore ad € 40.000 e dunque consente “l’affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento, previo giudizio di congruità dei prezzi”. Certo una scelta coraggiosa se non fosse che anche a tal proposito c’è un dato importante da sottolineare. Stando infatti ai dati comunicati in Conferenza Stampa l’amministrazione ha superato la soglia dei 40.000 per cui gli affidamenti diretti non erano possibili. Infatti lo stesso Sindaco e vice
Sindaco, come riportato dagli organi di stampa alcuni giorni fa, hanno comunicato i dati finali durante la Conferenza post- fiera, dichiarando un totale di 75 mila euro per le spese; un dato quindi che evidenza l’inghippo che hanno creato nell’organizzazione della Fiera. Coraggio certo ma anche molto caos e molta inesperienza che porta con sé una serie di importanti errori commessi nella gestione diretta dell’evento. Altro aspetto su cui occorre soffermarsi riguarda il calcolo dei proventi – spiega il consigliere Michele Urbano - in cui hanno inserito anche la cifra per l’occupazione di suolo pubblico pagata, durante tutti e cinque i giorni, dagli ambulanti che erano posti all’esterno dell’area espositiva sita invece all’interno del campo sportivo; va detto che negli anni passati – prosegue Urbano questa voce di entrata non è mai stata considerata insieme ai proventi derivati dalla Fiera. Ed è falso che gli espositori non hanno partecipato per via della crisi bensì al contrario molti non sono stati affatto contattati, tantomeno dal call- center, pagato con oltre 4.000 euro. La zona coperta inoltre è stata volutamente ridotta alla metà mentre la zona all'aperto era totalmente vuota. Per questo credo che la ricaduta negativa la avremo sicuramente negli anni a venire, vista la scarsità di espositori e la scarsa qualità delle merci esposte. Non ci sono scuse che reggono! Trovo inutile continuare a celarsi dietro la solita frase del poco tempo avuto a dispo-
Lustri Speciali Arbëreshë URURI - Compie gli anni, oggi, il nostro concittadino Ettore Occhionero. Gli sono accanto per festeggiare i suoi "giovanili" e grintosi Quindici Lustri: la gentile consorte Maria Minotti (già valentissima insegnante, dal 1981 al 2011, presso l'Istituto Comprensivo di San Martino in Pensilis), i figli Luigi (dinamico avvocato del Foro di Termoli-Larino) e Donato (ricercatore dell'Università di Ancona ed eccellente Agronomo), la sorella Giulia e il fratello Tiberio unitamente agli altri strettissimi familiari.A Ettore, infaticabile ed operoso imprenditore agricolo (al pari dei suoi lungimiranti avi Emilio De Rosa, Luigi Licursi e Costantino Occhionero) sempre in linea con la più autentica e meritoria tradizione ururese, giungano i migliori Auguri da parte dei numerosi amici e del nostro giornale. [In lingua albanese] Sòde isht ditëlìndëja qytetàrit jòne Etri Xhixhìnit Ndërjònit. Jan ka àna tij pë të kremtònjën Pesmbëdhjèt Lustre "i trìmsha" dhe i fuqìshëma te tijët: e shòqëja këndshëme Marìja Minotti (tàshëm shum e aftë mësùese, që ka 1981 në ka 2011, prànë Skòlla Shën Mërtìrit), të bijët Luìxhi (i shkàthët ligjëtàr ka gjykati të Tèrmenit-Arìnës) e Dhonàti (kërkimëtàr të Universitètit Ankònës dhe i shkëlqyeshëm Agronòm), e mòtëra Xhùlia dhe i vuàji Tibèri bashk me tièrit të shtrëngùarat afërmavet. Etrit, pa lòdhurrësh e shubërtòr sipërmàrrës bujqë-
sòr (si jòshërat gëjatëvarèhurit tij Mìli Xhaçìndit Lalakèlit, Luvëxhìni Sërafìnit Lëkurëzìravet dhe Kostandìni Xhaçìndit Ndërjònit ) gjithmonë ka sùlku me më të mirën dhe të pakëzùar zakòn rurèze, mbërrijshën më të mirët Urìme ka àna shùmavet shòkëravet dhe ka àna gazetës jòne.
Casa-famiglia, due giorni con la sagra della castagna TAVENNA – Oggi e domani, in piazza Monumento, si terrà la seconda edizione della Sagra della castagna irganizzata dall’Associazione Iktus Onlus con lo scopo di raccogliere fondi per la Casa Famiglia “Lucia e Bernardo Bertolino” che presto, almeno per una parte, sarà messa a disposizione per le emergenze che il territorio propone. Durantela Sagra saranno messe in vendita magliette dell’associazione e distribuite anche bruschette con l’olio nuovo biologico prodotto dai terreni di Iktus. Le degustazioni ci saranno oggi dalle 16 alle 22 e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 21.
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sizione. Il tempo c’è stato. Ci si poteva organizzare partendo dal mese di giugno e non a ridosso dalla fiera. Trovo altrettanto inutile continuare a fare paragoni con la scorsa edizione. Occorre, al contrario, valutare quanto la fiera "vale" se correttamente appaltata”. “La Fiera ha bisogno di progettualità! È un evento che va preparato e organizzato in largo anticipo - asserisce il consigliere Rossella Mammarella -. Mi auguro che si stiano adoperando già da ora per la prossima edizione perché replicare, in un modo o nell'altro quello che è già stato proposto nel susseguirsi degli anni senza importanti successi, non porterà che alla fine di questa importante tradizione. Per poter continuare a vivere e avere ancora oggi ragione di esistere, la Fiera deve essere ricontestualizzata, valorizzandola e differenziandola negli elementi che la rendono inimitabile. Per questo, partirei dall’idea di puntare solo ed esclusivamente su un settore: specializzare la fiera nell’agro-alimentare, dunque puntare ad avere espositori di qualità in questo specifico ambito, abolendo la presenza di merceologie che non hanno nulla a che fare con la tradizione del nostro territorio. Settorializzarla vuol dire renderla capace di essere competitiva e dunque valorizzarla. Inoltre, sarà altrettanto fondamentale lavorare sul nome Fiera d’Ottobre che deve essere capace di richiamare, nell’immaginario collettivo, la stessa Larino; per cui è importante non cambiare di anno in anno il logo della fiera ma cercare piuttosto di promuoverlo, creare percorsi che siano capaci di legare la Fiera d’Ottobre all’intero paese, evitando di concentrare tutto solo nell’area fieristica ma bensì coinvolgendo il borgo storico con percorsi culturali annessi all’agricoltura e alle tipicità locali.Ad oggi purtroppo ciò non è stato reso possibile. Il centro storico, come tutto il paese, è rimasto abbandonato totalmente durante la 5 giorni della Fiera. Elemento che indica come si sia sbagliato a pensarla e a gestirla come evento a sé, quasi dislocata da tutto il resto. Inoltre più che sulla quantità dei visitatori, anche qui, mi baserei sulla qualità.Ad oggi infatti si registrano solo presenze di curiosi, spinti dall' abitudine o dalla mancanza di diversivi piuttosto che dal vivo interesse commerciale; e questo non porta che alla fine di una tradizione che necessita di essere proposta in altra maniera”. I consiglieri Comunali di opposizione Rossella Mammarella e Michele Urbano
Aperte iscrizioni all’associazione Ambiente Basso Molise Il presidente dell’associazione Anbiente Basso Molise, Luigi Lucchese, ha diramato una lettera aperta con la quale annuncia l’apertura delle iscrizioni e spiega le finalità dell’associazione. Come sai bene, da 12 anni Ambiente Basso Molise dimostra il suo impegno costante in tante battaglie, denunciando le politiche ambientali sbagliate e le illegalità ambientali messe in atto sul territorio, ma al tempo stesso proponendo valide alternative e pratiche soluzioni. Le campagne di ABM sono ormai diventate un punto di riferimento per i cittadini che come te si sono resi conto che c’è bisogno di attivarsi per una giusta causa, che riguarda tutti noi: la salvaguardia del territorio in cui viviamo che da tanto, troppo tempo, è oggetto di azioni scriteriate. Continueremo con il nostro impegno nelle vertenze che abbiamo in campo, ma anche con i progetti positivi che da sempre portiamo avanti perché siamo tutti noi cittadini uomini e donne, ragazzi e ragazze, bambini e bambine, che dedicano il loro tempo e le loro energie alla tutela dell’ambiente, alla partecipazione attiva e alla promozione di stili di vita eco-sostenibili. I
soci sono il motore di questa associazione, le cui azioni concrete hanno lo scopo di diffondere una cultura ambientalista, moderna ed efficace e di migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini. Gli obiettivi raggiunti ci incitano a proseguire, ma non ci nascondiamo le pesanti difficoltà che ci separano da una piena attuazione di reali politiche per un territorio sostenibile. Gli interessi in gioco sono molti e troppo spesso le ragioni dell’ambiente soccombono di fronte agli interessi particolari di pochi individui. Perciò dobbiamo essere ancora più forti e incisivi, di più, e meglio organizzati! Perciò l’apporto di ogni singola persona è indispensabile. Se vuoi fare la tua parte, lo puoi fare in molti modi. Il primo, il più semplice e diretto, è quello di iscriverti ad Ambiente Basso Molise. Se poi hai anche un po’ di tempo e voglia per partecipare, le nostre porte sono spalancate. Per il 2014 il consiglio direttivo ha deciso di ridurre il costo della tessera del 50% e quindi ci si potrà iscrivere con solo 10 (dieci) euro. Un caro abbraccio Luigi Lucchese
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Sport
26 ottobre 2013
“A questa città debbo molto” Luigi Splendido, portiere del 1992, pronto per il pieno recupero CAMPOBASSO. Solo un infortunio al ginocchio, al momento, è riuscito a tarpare le ali al giovane portiere in forza al Campobasso calcio, Luigi Splendido classe 1992 originario di San Severo e in predicato di passare al Foggia. Il portierone rossobù, che si è formato nella Beretti del Campobasso, ha già fatto la sua apparizione tra i Lupi nella stagione di C2. Quindi un passaggio in D con il Bojano per tornare ancora nel capoluogo. Del resto lo ha sempre sottolineato "in
questa città mi ci trovo benissimo, la gente è appassionata, ti fa sentire a tuo agio e ti dà quel giusto di carica in più che a un giocatore fa sempre piacere". Un infortunio, però, non gli ha consentito ancora di potere fare valere le sue qualità a difesa dei pali del Campobasso che ha ripreso la sua storia ripartendo dal campionato di Eccellenza. Ma ancora per poco perchè il recupero è prossimo di un ginocchio che ha fatto capricci. "Devo ringraziare il fisioterapista Mar-
cos Domingos che ce l'ha messa tutta per farmi recuperare appieno. Un lavoro perfetto il suo così come la vicinanza e l'abnegazione che ha avuto nei miei confronti. Sono cose che ti fanno piacere soprattutto nei momenti più difficili". Se il pieno recupero lo si deve anche alle mani e alla preparazione del fisioterapista, ora il portierone rossoblù intende ripartire con la sua squadra. "Ho sposato il progetto della nuova società che ha voluto ripartire dai dilettanti per risalire
la china e ricostruire quel mondo che si chiama calcio. Una società ben organizzata, composta da persone valide e capaci che aspirano a crescere. Tanto che non ci si accorge di essere in Eccellenza. Mi fa piacere partecipare a questo nuovo percorso sperando di potere dare pienamente il mio contributo alla causa. La società lo merita, lo meritano i tifosi e una città splendida che mi accolto come un figlio e mi è stata vicina nei momenti più delicati".
Iacovino: “Doppietta grande emozione, Su e giù: ma la testa è già alla Roma” una festa per tutti Tre gol in tre partite. Per Gianni Iacovino, isernino classe 1991, l’approdo in serie A2 è stato di quanto piu’ emozionante ci si potesse aspettare. Dopo due stagioni vissute in Emilia con la maglia della Reggiana, il giovane laterale pentro è tornato a casa per vestire la maglia della squadra che tante volte aveva affrontato nei derby cittadini e che ora sta onorando alla grande: “Il mio sogno era tornare a giocare nella mia città davanti ai miei amici e l’ho fatto addirittura in A2 – dice proprio Iacovino – sabato scorso poi è stato bellissimo realizzare una doppietta davanti a tanta gente contro uno squadrone come il Corigliano. Peccato solo per come è andata a finire perché abbiamo giocato una grandissima partita e meritavamo almeno il pareggio”. I due anni con la Reggiana lo hanno fatto crescere non poco e hanno consegnato all’Aesernia un giocatore pronto per la categoria: “La Reggiana mi ha dato una grande opportunità, quella di lasciare il Molise e iniziare a conoscere il futsal dei grandi. Nella prima stagione di serie B sono stato benissimo ottenendo anche alcune presenze in prima
Mentre gli atleti del settore master sono concentrati in vista della penultima prova del CorriMolise che si disputerà domenica 27 ottobre a Carovilli, i giovani alfieri della Nuova Atletica Isernia sabato scorso a Campobasso hanno fatto incetta di medaglie e record personali nel 12° meeting di fine stagione su pista. Diciassette le “piccole furie rosse”, come sono stati soprannominati simpaticamente dai loro tecnici Silvana, Paolo ed Enrica, i giovanissimi atleti
squadra. L’anno scorso con il cambio di allenatore non ho avuto spazio in A2, ma mi sono tolto la grande soddisfazione di arrivare a disputare le final eight under 21. Quest’anno non ho avuto segnali dalla società e ho preferito tornare a casa dove l’Aesernia mi ha dato questa grande opportunità. E ringrazio sia il presidente che ha creduto in me che i mister Scarpitti e Matticoli che non hanno paura di lanciare gli elementi locali”. Insieme a Valletta, Palumbo, Fusco, D’Alauro, Di Tata, Amico, Russo, Vacca, fa parte di quella nidiata di calcettisti molisani che senza paura stanno affrontando un campionato sconosciuto e difficile come quello di A2. Una bella soddisfazione per loro e per la società che sta credendo in un progetto tanto stimolante quanto complicato: “Con i miei compagni, fatta eccezione per gli stranieri, ci siamo affrontati tante volte in C1 molisana ed è bello ritrovarsi qui insieme in A2 a vestire la maglia dell’Aesernia – dice ancora Iacovino – le difficoltà sono tante perché ovviamente manca l’esperienza, ma sono
convinto che miglioreremo strada facendo aiutati anche dai compagni piu’ esperti che ovviamente sono quelli che devono trascinare la squadra verso la salvezza. Io spero di continuare a dare il mio contributo sudando e lottando per la squadra della mia città. Sono convinto che riusciremo a mantenere la categoria anche se non sarà facile”. Dalla prima all’ultima della classe. Dal Corigliano alla Roma Torrino che sabato prossimo nella Capitale rappresenta il prossimo scoglio da superare: “Non guardiamo la classifica dei nostri avversari perché siamo gli ultimi arrivati e non possiamo permetterci di pensare che in questo campionato esistano partite facili – conclude il laterale isernino – loro hanno un grande nome ed una grande tradizione e sicuramente vorranno sbloccarsi dopo un avvio di campionato difficile. Noi speriamo solo di avere Cuculicchio e magari anche Lopez per giocarci la partita nelle migliori condizioni possibili. Poi sono convinto che se ripeteremo la prestazione di sabato scorso difficilmente non porteremo a casa un risultato positivo”.
Mancano tre settimane alla festa di sport e ci si immerge sempre di più nell’atmosfera novembrina dei giorni di san Martino, quelli delle prime rugiade, della resa delle foglie e della stagionatura del mosto. E mentre l’aria assorbe l’umidità del muschio e l’aroma delle castagne, sale la febbre dell’attesa. Come gli innamorati, si contano i giorni, le ore, i minuti dall’appuntamento. Intanto la macchina organizzativa gira a mille. La Virtus ha messo in campo tutte le proprie forze per non deludere le aspettative.Vuole, ancora una volta, stupire ed emozionare. Il 10 novembre si avvicina a grandi passi e sempre più velocemente. C’è ancora molto da fare: ritirare i prodotti offerti dalle aziende molisane e preparare un mare di pacchi gara; segnalare e addobbare adeguatamente il percorso; allestire gli stand per la consegna dei ristori e dei premi; creare i palchetti per le band musicali che accoglieranno i concorrenti alla partenza, lungo il percorso e all’arrivo; predisporre adeguati servizi igienici e sanitari. E’ da mesi che lo staff organizzativo si riunisce per programmare tutto nei dettagli. Attorno ad una tavola imbandita che ognuno ha provveduto a rifornire, si è dibattuto, spesso animatamente, per concretizzare iniziative e risolvere problemi. Concezioni e punti di vista divergenti, finalizzati comunque e sempre alla crescita e alla riuscita della manifestazione, vengono messi continuamente sul piatto per essere analizzati e discussi. Sabato 26 ottobre c’è il primo banco di prova: la presentazione ufficiale della 40^ Su e Giù, patrocinata dal Comune di Campobasso, dalla Provincia di Campobasso e dall’Assessorato allo Sport della Regione Molise. Alle 17,30, presso la sala conferenza GIL del palazzo della Cultura, in via Milano, a Campobasso, autorità sportive e politiche, addetti stampa, amici, atleti, familiari e tutti coloro che ne avranno piacere potranno rivivere i momenti salienti che hanno caratterizzato nei decenni la manifestazione e salutare quest’ultima, dedicata a padre Luigi Zorzan, una delle figure di maggior rilievo nella storia della Virtus, recentemente scomparso, che si preannuncia davvero eccezionale. Per l’occasione sarà allestita una esposizione di documenti, manifesti, foto e premi delle passate edizioni, a partire dalla prima, quella del 1974. Sarà presentata la medaglia con la quale l’incontenibile maestro Domenico Fratianni ha inteso sintetizzare lo slogan della Su e Giù 2013: “Sport libera tutti”, sarà premiato il bambino autore del bozzetto raffigurante la mascotte della Su e Giù, saranno festeggiati i sindaci che hanno dato il via a tutte le precedenti edizioni, sarà proclamato lo sportivo dell’anno, l’atleta esemplare, l’operatore sportivo. E tanto altro ancora fino … al botto finale: una sorpresa.
La NAI fa incetta di titoli al meeting giovanile di fine stagione I master pronti ad agguantare il CorriMolise NAI, dai 6 ai 14 anni, che si sono fatti valere al campo Nicola Palladino. Fra tutti spicca il risultato nella categoria ragazze di Ilenia Curreddu che nel lancio del vortex è arrivata prima con 40,94 mt, migliorando di 7 mt il suo personale, a questo brillante risultato ha aggiunto anche un’ottima seconda piazza nel salto in lungo. Per la
categoria ragazzi, Riccardo Cifelli si è lasciato tutti alle spalle nei 60 mt piani. Per gli esordienti, buone le prestazioni di Fatia Carmela Chiacchiari, Giulia D’Alonzo e Andrea Melfi, ma il plauso va a tutti i piccoli atleti per l’impegno che quotidianamente mettono tanto nelle gare quanto negli allenamenti. In questi giorni, allenamenti
importanti anche per i master che domenica a Carovilli si giocano una fetta importante di stagione: la società, che guida la classifica del Corri Molise con mille punti di vantaggio sulla seconda, non fa mistero di voler conquistare il circuito regionale con una tappa di anticipo e arrivare, quindi, alla gara conclusiva di Termoli l’8 dicembre con il ti-
tolo già in tasca. Per tale ragione il cross di domenica, che si disputerà su un circuito di 1 km da ripetersi 6 volte, è considerato gara super obiettivo. Sempre domenica, un gruppetto di tesserati NAI raggiungerà Venezia in camper per la maratona, ma non in veste di atleti, bensì di tifosi di Andrea Lalli, per il suo esordio sui 42 km.
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