27 giugno 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 132 - VENERDÌ 27 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Manuela Petescia

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Manuela Petescia. La direttrice di Telemolise, da un po' di tempo a questa parte, sta realizzando una serie di editoriali assai 'pepati' sull'inattività del governo regionale a partire dalla questione del lavoro. Ma anche, su alcuni collegamenti diretti tra interessi personali del presidente Frattura in ordine ad alcune questioni come il complesso de Le Torri o gli impianti a biomasse. Una serie di editoriali che, tra l'altro, rafforzano quanto da noi scritto su queste colonne nei mesi passati.

Il Tapiro del giorno a Vincenzo Cotugno

Il Tapiro del giorno lo diamo a Vincenzo Cotugno. In merito alla questione dei lavori di ristrutturazione del viadotto Callora, nei pressi di Bojano, appaltato alla Nidaco, è stato il senatore Di Giacomo a domandarsi il perchè non sia stato rispettato il capitolato d'appalto che prevedeva l'utilizzo di un impianto semaforico per evitare la chiusura dell'importante arteria con tutte le conseguenze negative per imprese e famiglie. Già, perchè? Non sarebbe stato più semplice procedere con tale sistemazione invece di determinare il caos che si registra?


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27 giugno 2014

La vicenda dell’ingegnere Mauro Tufilli alla Comunità montana Trigno Medio-Biferno è tutta nelle sentenze dei tribunali e nella negativa ostinazione degli amministratori a non applicarle

L’Italia delle carte bollate, della burocrazia, della giustizia dal passo lento e degli amministratori che ne fanno uso ed abuso Vicenda e storia amministrativa straordinarie, che l’ingegnere Mauro Tufilli, con il suo intervento, provvede a completare rispetto all’articolo apparso su questa testata il primo giugno nel quale, seppure intuendo la straordinarietà della vicenda e della storia, mancavano alcuni elementi perché potessimo affermare che si trattava di cattiva amministrazione e di spreco di denaro pubblico: uno spaccato della pubblica amministrazione che siamo lieti di aver fatto emergere, seppure con qualche inevitabile smagliatura, soprattutto sul ruolo e sulla figura del commissario liquidatore della Comunità montana Trigno Medio-Biferno Antonio Pardo D’Alete, che questa vicenda e questa storia amministrativa l’ha poi in sostanza conclusa. L’intervento di Tufilli, come detto, chiarisce i fatti e dimostra cosa può accadere nella pubblica amministrazione quando interferiscono motivazioni di natura personalistica e il disinteresse verso l’equità e la trasparenza. Sembra impossibile che una Comunità montana possa aver creato un contenzioso di così vasta portata senza che emerga un responsabile e/o una causa che lo possa giustificare. Eppure è così. Come aiuta a capire lo scritto che segue. “ La Comunità Montana Trigno Medio Biferno, con delibera di giunta 41 del 14 febbraio 1995 bandiva un Concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di un posto di responsabile dei servizi tecnici urbanistici – prima qualifica dirigenziale – Dpr 333/1990; il Commissario liquidatore della Comunità Montana Trigno Medio-Biferno, Pardo Antonio D’Alete, finalmente ha deciso, riparando alle omissioni dei precedenti amministratori dell’Ente, di ottemperare compiutamente alla decisione della Suprema Corte di Cassazione espressa nella sentenza 01399 del 25.11.2008, che nel rigettare il ricorso dell’Ente, ha confermato quanto stabilito con sentenza della Corte di Appello di Campobasso numero 64 del 17.03.2004 che testualmente recita: “Conferma il diritto di Tufilli Mauro ad essere assunto alle dipendenze della Comunità Montana Trigno Medio-Biferno di Trivento con decorrenza dal 7.02.1997 con il profilo professionale di Responsabile dei servizi urbanistici – 1^ qualifica dirigenziale, con correlata costituzione del rapporto di lavoro con l’anzidetta decorrenza, nonché ribadita la condanna della Comunità Montana appellata, in persona del legale rappresentante pro-tempore al risarcimento, in favore del Tufilli, dei danni dallo stesso

subiti per la ritardata assunzione, determina tali danni, in via equitativa ed al netto delle somme percepite dal medesimo nello stesso periodo nell’espletamento dell’attività liberoprofessionale, in misura pari al 100% delle retribuzioni che il predetto avrebbe dovuto percepire dal 7.02.1997 con la maggiorazione della rivalutazione monetaria e degli interessi legali……….”. La verità documentale di questa lunga e straordinaria storia dell’ingegnere Tufilli, dipendente della Comunità Montana Trigno Medio Biferno dal 7 febbraio1997 è un esempio, purtroppo non raro, di cattiva amministrazione e spreco di denaro pubblico. I fatti, comprovati dalle sentenze fino alla suprema Corte di Cassazione ed al Consiglio di Stato, dimostrano quanto sia stato complesso è difficoltoso salvaguardare per l’interessato i propri diritti in presenza di pubblici amministratori che “non rischiando di tasca propria” per una sorta di accanimento giudiziario, contro la persona, hanno ostinatamente rifiutato di accettare le decisioni del giudice ordinario e del giudice amministrativo, aditi nei diversi tempi e modi, che hanno ripetutamente dichiarato la Comunità montana soccombente condannandola ad un risarcimento economico che nel corso del tempo è aumentato ammontando al 31dicembre 2013 a 236.740,03 euro (interessi e rivalutazione monetaria aumentano fino all’effettivo pagamento) a cui vanno aggiunti 79.896,04 euro che la Comunità montana sta pagando all’Inps per la ricostruzione della posizione previdenziale per il periodo dal 7 febbraio 1997 al 30 settembre 2009. Periodo che è stato determinato a seguito del ricorso al giudizio di ottemperanza resosi necessario dopo i numerosi vani tentativi diretti ad ottenere un adempimento spontaneo delle decisioni del giudice. La Comunità montana essendo stata condannata nei diversi gradi di giudizio al pagamento delle spese legali deve affrontare una ulteriore spesa di circa 100.000 euro oltre al pagamento del Commissario nominato dal Tribunale di Campobasso nella persona del Prefetto di Campobasso che a sua volta ha delegato Scipione Lombardi. Invece di fare il “mea culpa” per l’esoso danno economico arrecato alla Comunità Montana si sono cercati elementi faziosi ed inutili pretesti per discreditare il Commissario liquidatore, Pardo Antonio D’Alete, che, per non rendersi corresponsabile politicamente, giuridicamente ed economicamente dell’intera

vicenda, non ha fatto altro che prendere atto delle sentenze esecutive e, da buon padre di famiglia e corretto amministratore, applicarle. Il tutto al fine di non causare ulteriore danno erariale all’Ente e senza alcun “do ut des”. Per inciso il Commissario D’Alete e l’ingegnere Tufilli si sono conosciuti a seguito della nomina del D’Alete a Commissario liquidatore della Comunità montana. Ultima notazione: per la Comunità montana oltre al danno anche la beffa in quanto se l’ingegner Tufilli fosse stato correttamente assunto nel lontano 7.02.1997 avrebbe potuto progettare per l’ente risparmiando sulle competenze professionali. Questa è l’Italia delle carte bollate, della burocrazia, della giustizia dal passo lento e degli amministratori che ne fanno uso ed abuso. Dardo

"Viadotto Callora, e il semaforo?"

Il senatore Ulisse Di Giacomo interviene sul capitolato d'appalto

CAMPOBASSO. "I lavori di manutenzione su Viadotto Callora sono stati banditi con base d’ asta di circa 3 milioni di euro e aggiudicati, sembra con un ribasso del 33%, a circa 2 milioni di euro". Lo sostiene il senatore Ulisse Di Giacomo che interviene sulla dibattuta questione dei lavori sul viadotto Callora nei pressi del bivio di Bojano. "Il capitolato d’ appalto, per quanto mi è dato conoscere, prescrive

quanto segue: "Sulla SS. 17 dovrà’ essere garantita la sicurezza dei lavori, come della circolazione stradale, adottando le prescrizioni presenti nel Piano di Sicurezza. Le attività’ si svolgeranno in presenza di traffico regolamentato a senso unico alternato con impianto semaforico". Allora - prosegue Di Giacomo - se l’appalto e’ stato aggiudicato sulla base di queste prescrizioni, chi ha deciso di chiudere al

traffico la SS 17? E ancora, significa che il capitolato d’appalto e’ stato modificato in alcune sue prescrizioni ad aggiudicazione avvenuta? Sarebbe opportuno e doveroso dare queste risposte ai cittadini molisani vessati e costretti per un anno intero a percorsi stradali alternativi, fastidiosi e pericolosi, come sarebbe un obbligo dire chiaramente chi si è assunta questa responsabilità".


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Quale Molise 27 giugno 2014

Troppe le crisi aperte in regione. Ma saranno presentate al Papa?

per il santo Padre?

CAMPOBASSO. Il Papa arriva in Molise ma quale la re- sé, i protagonisti in negativo. Tirando le somme, il 2014, gra- giovani, appalti per le imprese e aumenti di quote di mercato altà che si vorrà fargli vedere? Difficile immaginare per i mo- vato dagli appesantimenti fiscali, dai tagli lineari e dal man- per le aziende”, se formulati da personaggi che nella paslisani un 2014 peggiore dell’anno che lo ha preceduto, tenimento oltraggioso dei privilegi delle caste che costellano sata legislatura regionale si sono iscritti stabilmente al regieppure la possibilità che accada va presa in seria conside- le istituzioni e la Pubblica Amministrazione e i vari altri Or- stro degli scettici, ma capaci di acrobatiche evoluzioni razione sulla scorta delle oggettive difficoltà economiche dinamenti, invita a rassegnarci al peggio dopo esserci ubria- dialettiche in un senso e nel suo contrario. che permangono (anzi si aggravano). Le complicate, costo- cati ad ogni nuovo anno di auspici falliti e di speranze Tutto questo, forse, sarà sottoposto al Papa in visita al sissime, vertenze amministrative e sindacali che investono deluse. Molise? Tutto questo eviterà di portare sul palco tante figure la Gam a Boiano , lo Zuccherificio a Guglionesi, l’Ittierre a Di nessuna consistenza appaiono peraltro i commenti che che nulla hanno a che fare con i problemi, reali, del Molise? Isernia e la Fiat a Termoli sono nodi ancora tutti da scio- alludono a un 2014 con “nuove opportunità di impiego per i I.A. gliere ed alcuni (Solagrital e Zuccherificio in particolare) con esiti che propendono al peggio. Altre situazioni riguardano il caso Esattorie, della Molise Dati, dei 100 precari della Protezione civile, dei dipendenti della Biblioteca Albino di Campobasso. Senza parlare della sanità, dell'edilizia e di altri settori in crisi. A ciò si aggiungano la chiusura delle Comunità montane e la liquidazione dell’Ersam con il peso di Pessima caduta di stile del vescovo Bregantini e della delegazione vaticana: ma questi chi li ha chiamati? milioni di euro e di centinaia di soggetti da sistemare, e il quadro delle complessità e delle compliCAMPOBASSO. Essere cacciati in malo modo, con parole sarcastiche e, per dobbiamo lavorare...". I giornalisti e gli operatori, evidentemente, erano lì a tracazioni è (quasi) completo. Intorno a questi giunta, in un luogo aperto al pubblico non deve essere il massimo per chi la- scorrere qualche ora in allegria e, per giunta, senza aver pranzato. problemi sono anni che la politica e la pubblica amvora, spesso in condizioni economiche difficili. E' quanto è accaduto ai giorUna reazione ingiustificabile e ingiustificata perché il programma della viministrazione si arrovellano senza risultati utili. nalisti e agli operatori accorsi all'eliporto della Facoltà di Agraria in via De sita del Papa (con i tempi e le contraddizioni della Curia di Campobasso, a Dal che è facile concludere che Solagrital-ZucSanctis per l'arrivo, nel primo pomeriggio di ieri l'altro, della delegazione va- cominciare dalla scelta del luogo in cui si dovrebbe tenere la messa del Papa, cherificio-Ittierre-Fiat-Comunità montane ed Ersam ticana, guidata dal prefetto, monsignor Leonardo Sapienza, per il sopralluogo che ormai tutti conoscono) era stato presentato alla "famigerata" stampa in saranno ancora questioni e ferite aperte e gli uomini da effettuare sul percorso che Papa Francesco seguirà il prossimo 5 luglio pompa magna e lì, c'era da scommetterci, i giornalisti e gli operatori erano dei partiti e della politica che in questa lunga e innella sua visita a Campobasso. stati più che graditi. E il "povero" papa Francesco ancora lì a parlare di soconcludente transizione verso una Repubblica (che "Ma questi chi li ha chiamati...? Mandateli via!", ha detto Bregantini a voce brietà e di non ricercare la gloria personale. Ma da quest'orecchio, alcune alte sia la seconda o la terza non importa) meno comalta (e per questo tutti i presenti hanno potuto sentire) girandosi verso la de- sfere ecclesiastiche che dovrebbero dare l'esempio ai fedeli, proprio non vopromessa e più onesta, stanno dando il peggio di legazione vaticana, tra il sarcastico e il divertito. I diplomatici della Santa gliono sentire. Sede, a loro volta, hanno detto ai rappresentanti della stampa: "Andate via, Antonio Di Monaco

Sopralluogo del Prefetto vaticano all'Università, ma giornalisti e operatori non sono graditi

Dal Papa solo autorità e prescelti?

Lettera aperta

di Vincenzo Musacchio Caro Papa Francesco, ti hanno già scritto in tanti e la mia lettera forse è superflua ma sento comunque di doverla scrivere. In Molise fervono i preparativi per il tuo arrivo che a me sembra più una parata di autorità e di “prescelti” che un incontro con la collettività, quella vera, quella che crede, che combatte duramente e qualche volta vince, ma che spesso, troppo spesso perde. Qui non vedrai chi lotta la corruzione e diffonde la legalità da anni ma probabilmente stringerai mani di corrotti o addirittura di

condannati che per il loro ruolo, e solo per quello, avranno il privilegio di baciare la tua mano. Faranno di tutto per farti ignorare la realtà che vive questa regione per paura che tu sappia la verità. Come Presidente della Commissione Anticorruzione del Molise comunque sono davvero felice che i molisani possano vederti. Per te nutro una profonda stima poiché hai scelto di porti non come maestro di dottrina, ma come esempio, come autentica guida morale e spirituale a prescindere dalla fede professata. Mi entusiasmi perché rianimi, motivi, infondi fiducia, indicando criteri per rileggere e

convertire le “pratiche religiose” in fatti concreti. In fondo, nei tuoi primi mesi di pontificato non hai fatto altro che incoraggiare e spronare la Chiesa ad uscire dal ripiegamento su se stessa e dai discorsi autoreferenziali, nella convinzione che solo “mettendosi in gioco” si fa esperienza concreta e si realizza il bene comune. Nel tuo libro “Guarire dalla Corruzione” affermi con grande lucidità che la corruzione è diversa dal peccato, perché per il peccato c’è sempre perdono, per la corruzione no. Dalla corruzione è necessario guarire. Ed è un cammino faticoso, dove persino la parola di Dio stenta a far breccia. Per i

corrotti quindi è previsto l’inferno. Per i corrotti non c’è salvezza. Una meditazione morale, complessa e profonda che apprezzo molto. Un’idea che, se pur da presupposti diversi, anche la nostra associazione persegue in Molise da quasi tre anni e che vede nelle tue parole la conferma dei nostri sforzi nel difficilissimo cammino di lotta alla corruzione. Caro Papa Francesco, certamente non ci incontreremo in terra molisana per cui ti auguro ogni bene sperando che continuerai ad essere inflessibile contro i corrotti! Grazie papa Francesco.


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27 giugno 2014

Diritti della persona, la legge La proposta regionale è stata presentata dai consiglieri Lattanzio, Fusco e Manzo

CAMPOBASSO. Le consiglieri regionali Angela Fusco Perrella, Nunzia Lattanzio e Patrizia Manzo hanno presentato, la proposta di legge ‘Istituzione del Garante regionale dei diritti della persona’. A presentare la legge ci ha pensato il consigliere regionale Nunzia Lattanzio: “Il garante sarà una misura per rafforzare i diritti della persona, dopo che in Molise abbiamo avuto gli esempi della figura del difensore civico, oggi abrogata, e del tutore dei minori. Il garante non si sovrapporrà, ma affiancherà quest’ultima figura. Il nostro progetto di legge, già inviato in Quarta Commissione e il cui relatore è il consigliere Sabusco, potrà essere integrato anche dalle vostre proposte. L’individuazione della figura del Garante dovrà passare

per il Consiglio regionale, a maggioranza qualificata dei due terzi dei consiglieri. Sarà emanato un avviso pubblico e chiunque avrà determinati requisiti potrà iscriversi nell’elenco, salvo poi dover passare per il voto dell’aula. La nomina sarà fiduciaria e, dunque, potrà essere revocata in qualsiasi momento”. “Vi accingete a vivere un’esperienza straordinaria – ha affermato Angela Fusco Perrella alle donne neoelette nei consigli comunali dei centri molisani –, intesa come crescita umana e professionale. A noi spetta il compito di legiferare, a voi invece quello di mettere in campo la vostra professionalità, per fare crescere e sviluppare le comunità in un momento di grande emergenza. Noi vorremmo lanciare due iniziative: la creazione di una rete di

"I pre-saldi, discriminatori"

Per l'Adiconsum così come sono ora, i saldi non hanno più senso di esistere

CAMPOBASSO. All’arrivo delle prime segnalazioni di inizio dei pre-saldi, Adiconsum ribadisce come i saldi, così come sono ora, non hanno più senso di esistere.

La normativa sui saldi viene disattesa dagli stessi commercianti che, attraverso sms e mail, promuovono dei pre-saldi ai clienti più affezionati mettendo loro a disposizione la

elette negli enti locali e l’istituzione del Garante regionale dei diritti della persona". Intervento, nel corso della conferenza stampa, anche del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Patrizia Manzo: “Mi congratulo con voi – riferendosi alle amministratrici dei comuni molisani – per esservi messe in gioco. Il nostro obiettivo comune sono le pari opportunità. La rete tra le elette sarà un importante veicolo per confrontarsi. La partecipazione alla politica attiva, infatti, è importante, soprattutto se lo si fa con trasparenza. La proposta di legge, che presentiamo oggi, invece è una grande opportunità e, per questo motivo, vi chiedo di attenzionarla, per proporre suggerimenti”.

merce migliore e i capi con tutte le taglie, creando in tal modo una discriminazione tra gli acquirenti. Per questo Monia Felice, presidente regionale Adiconsum Molise, chiede l’apertura di un Tavolo concertativo con Confcommercio e Confesercenti che affronti il tema di una reale liberalizzazione del settore per una maggiore tutela dei consumatori e delle aziende sane.

Per l'adiconsum, comunque, queste le regole per evitare di venire truffati in periodo di saldi: 1. verificare i prezzi almeno una settimana prima dell’inizio ufficiale dei saldi 2. fare attenzione ai saldi con percentuali troppo elevate 3. diffidare degli importi scritti col pennarello senza indicazione del prezzo originale.

Il via libera dell'Unione europea garantirà al Molise opportunità ghiotte di investimento

Euroregione adriatica, un nuovo piano CAMPOBASSO. Per il Molise nuove e numerose opportunità nei settori del turismo, della pesca e della valorizzazione di tutto ciò che è legato al mare: le ha elencate a Bruxelles, dopo il via libera della Commissione europea alla strategia e al piano d’azione ad hoc della Macroregione Adriatico-Ionica, e alla vigilia dell’approvazione del parere Eusair al Comitato delle Regioni Ue, il presidente della Regione Molise e dell’Euroregione Adriatico-Ionica, Paolo di Laura Frattura.Per il presidente Frattura

il via libera Ue rappresenta il riconoscimento che mancava in ambito europeo di un partenariato stabile già esistente nell’area. “Con i partner dell’Euroregione Adriatico-Ionica – ha spiegato il governatore – , oggi al comitato esecutivo abbiamo fatto il punto sulla comunicazione della Commissione europea e sui piani d’azione locali”. Importante, a suo avviso, dunque, puntare adesso su progetti concreti.“Un’ipotesi attualmente al vaglio – ha anticipato Frattura da Bruxel-

les –, è quella di un’infrastruttura di collegamento con Albania e Montenegro, la connessione potrebbe portare energia, fibra anche acqua. Un collegamento di questo tipo risolverebbe un loro problema e costituirebbe un’opportunità per noi: da loro l’acqua si riversa in eccesso a valle del Lago di Scutari e provoca inondazioni. Noi potremmo stoccarla nelle dighe del Molise – ha concluso il presidente –, con un aumento della portata e dei serbatoi per le regioni limitrofe”.


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"Il lavoro, una priorità" 27 giugno 2014

Domani a Campobasso la segretaria nazionale della Cgil, Camusso per la marcia per l'occupazione

CAMPOBASSO. Nel corso di una conferenza stampa i vertici regionali delle Sigle CGIL, CISL e Uil hanno spiegato nel dettaglio quanto accadrà sabato mattina, in occasione della marcia sul lavoro. Nella sede della CISL i trE rappresentanti di dette sigle organizzatrici hanno illustrato come si svolgerà la manifestazione. Mauro Sasso della Cisl, nella sua introduzione ha ricordato che “l’ evento rappresenta il momento culminante e conclusivo di un percorso articolato che ci ha visti impegnati su diversi fronti con incontri, tavoli, momenti pubblici e manifestazioni.Da settembre ad oggi, infatti,

abbiamo lavorato tanto per cercare di individuare le criticità da affrontare e immaginare gli strumenti da mettere in campo.Sabato mattina arriveranno persone da molti paesi. Ci attendiamo circa 40 pullman oltre alle auto private ed ai cittadini di Campobasso che sicuramente accorreranno in piazza per ascoltare Susanna Camusso. Abbiamo pensato ad una marcia che vuole simboleggiare l’unione di tutti, pensionati, giovani, studenti, lavoratori e disoccupati uniti dal comune obiettivo di un lavoro per tutti e condizioni di vita migliori. Inoltre abbiamo raccolto l’adesione di circa 30 sindaci che partecipe-

ranno con la fascia tricolore ed il loro gonfalone in segno di vicinanza al mondo del lavoro. Non poteva mancare, ha aggiunto Sasso, Monsignor Bregantini sempre presente alle iniziative a favore del lavoro e dei più deboli. Ci saranno poi le due province oltre che Enti, Istituzioni ed Associazioni con l’Anpi, la Società Operai di San Martino in Pensilis e la nuova organizzazione di lavoratori agricoli Clean Economy che raccoglie appunto soggetti diversi che operano nel settore primario. La presenza della Camusso, naturalmente darà una vetrina importantissima all’evento ed la Molise intero e chiederemo a Lei di portare

Chi ritarda l'iter dei Fondi per i giovani?

all’attenzione dei tavoli nazionali i drammi che attanagliano le aziende molisane, cercando il riconoscimento delle aree di crisi. L’appoggio nazionale, segno di attenzione anche al lavoro svolto dal sindacato regionale, sarà fondamentale per ottenere i riconoscimenti statali necessari per ricominciare a far ripartire le produzioni”. Sandro del Fattore della CGIL ha aggiunto :“In Molise i numeri sono drammatici con un tasso di disoccupazione che supera il 18% a fronte di un 13% nazionale e quello giovanile che sfonda il 50%. La situazione è insostenibile e le Istituzioni devono darci risposte concrete. Il lavoro deve essere il punto di ripartenza e la presenza della Camusso sarà utile ad alzare il volume sulle vertenze Ittierre e Gam, per citare le maggiori, ma senza tralasciare le altre minori. Inoltre l’occasione sarà utile per richiedere il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga. Dopo la marcia di sabato 28 giugno continueremo a lavorare sulla piattaforma unitaria che abbiamo creato e vogliamo risposte concrete”. Ha concluso il rappresentante Cisl, Gianni Notaro ” ha sottolineato come il Molise offra un modello di unità sindacale che partendo da analisi e confronti è giunto a creare una piattaforma rivendicativa sul lavoro.Attorno all’evento si sta creando attenzione. Abbiamo lanciato una sfida coinvolgendo quanti più soggetti possibile. Nel 2008 avevamo 112.00 occupati, oggi ne contiamo 95.000. questo dato deve far riflettere e su questo bidsogna lavorare. Questa è una sfida che lanciamo, dalla nostra parte abbiamo più generazioni che cercano risposte”.

L'intervento

di Costanza Carriero In Molise ci sono circa 15.100 giovani, nella fascia dai 15 ai 29 anni, non inseriti in percorsi di studio, formativi o lavorativi (definiti NEET). Questo numero impressionante per la nostra realtà molisana, e che – purtroppo – non tiene conto della ulteriore consistente fascia dai 30 ai 40 anni, è stato individuato al fine del progetto denominato “Garanzia Giovani” da poco approvato definitivamente in Parlamento. Una attività formativa mirata ad aiutare i nostri giovani a trovare la propria strada lavorativa, nella consapevolezza che “imparando” il mestiere si apprezza, si comprende meglio e si migliora l’impegno profuso.Alla Regione Molise sono stati assegnati, per sviluppare il progetto “Garanzia Giovani”, ben euro 7.673.740,00 (quale regione definita “in transazione”), un badge di tutto rispetto se messo a frutto nel migliore dei modi senza dispersioni in rivoli strani e utilizzato esclusivamente in favore dei giovani e delle imprese che li accolgono per questo percorso formativo. Ci auguriamo che non succeda come, penosamente, siamo stati abituati nel

passato non troppo lontano!Per attuare al meglio questo progetto, non serve contrapposizione tra pubblico e privato, ma collaborazione piena tra i Servizi al lavoro, Centri per l’impiego pubblici e operatori privati accreditatiCerto alcuni ritardi si registrano anche per la nostra Regione, in quanto facente parte di quel gruppo di regioni che hanno emanato il regolamento ma senza avere attivato l’Albo (unitamente a Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Trento, Lazio, Campania e Puglia), ma accelerando si può recuperare senza grandi difficoltà. Più rapidamente si agisce, più avremo modo di recuperare un pochino di quel gap di fiducia ed interesse verso la politica da parte dei cittadini ed in particolare dei giovani! In questa fase è fondamentale la comunicazione, in ogni sua forma, anche per convincere quei giovani sfiduciati – e sono tanti – che ora c’è una proposta concreta e non solo sulla carta. Ora bisogna agire anche per insegnare loro che sono protagonisti del proprio futuro.I campi d’azione dove il giovane può esercitare il talento sono molteplici: la stessa formazione, lavoro dipendente, lavoro autonomo, autoimpresa, auto impiego,

alternanza scuola/lavoro e servizio civile. Bisogna crederci, non rinunciare ai propri sogni e avere il coraggio di mettersi in gioco e con “Garanzia Giovani” si può fare. Vediamo come.Il programma si delinea come un PON Nazionale in capo al Ministero del Lavoro, con la collaborazione, oltre che delle Regioni, anche di INPS, Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, quali organismi Intermedi che agisco tramite Convenzione. Le risorse sono state recentemente assegnate alle Regioni (per il Molise i sopracitati 7.637.740,00 euro) che autonomamente predispongono i piani attuativi con interventi mirati su alcune misure rispetto ad altre, valutando anche se l’erogazione dei servizi ai giovani debba essere completa titolarità pubblica attraverso i Centri per l’Impiego, oppure se i CPI possano avvalersi degli altri operatori pubblici e privati. La Regione Molise sembrerebbe in ritardo, pur recentemente avendo ripartito i fondi nelle singole misure, non avendo ancora attivato l’Albo regionale degli operatori pubblici e privati (art. 7 del D.Lgs 276/2003 e ss.mm.ii.).

L’accesso al programma, dovrà avvenire tramite registrazione del giovane interessato al progetto sul portale nazionale collegato a: www.cliclavoro.gov.it o sui portali regionali dedicati in cooperazione applicativa con il sistema nazionale (cliclavoro).Dopo la registrazione, sarà convocato dallo Youth Corner del servizio competente (CPI o soggetto accreditato) per realizzare il colloquio di “profilatura” e per stipulare il Patto di Servizio che codifica gli impegni del giovane e del servizio che lo prende in carico. Orientativamente dal colloquio di profiling/patto di servizio decorreranno i circa 4 mesi entro cui il servizio competente deve “garantire” una “via d’uscita”, ossia proporre al giovane o il reinserimento in percorsi di studio/formazione compreso un tirocinio, oppure un contratto di lavoro a tempo indeterminato, determinato, di somministrazione o apprendistato, oppure ancora un anno di servizio civile o percorsi di mobilità lavorativa anche transnazionale.I Servizi e le misure di politica attiva, quindi, sono così sintetizzabili: accoglienza, presa in carico e orientamento, formazione specialistica con premialità per successiva occupazione; accompagnamento al lavoro o ad una esperienza di lavoro; apprendistato; tirocini; servizio civile; autoimprenditorialità e autoimpiego; mobilità territoriale e transazionale; bonus occupazione. Insomma un metodo innovativo per aiutare i giovani a farsi strada nel mondo


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Campobasso

27 giugno 2014

Chiusura Albino, interviene l’associazione italiana biblioteche: “Bisogna riorganizzare il servizio” In merito al tavolo tecnico convocato per oggi dall’assessore regionale al Lavoro Michele Petraroia e dal consigliere delegato alla Cultura, Domenico Ioffredi, l’Aib Associazione Italiana Biblioteche sezione Molise prende posizione sottolineando innanzitutto il gravissimo danno alla cittadinanza qualora dal 1° luglio 2014 una delle biblioteche più importanti della Regione Molise dovesse sospendere i servizi e chiudere. Ma nel contempo precisa che tutte biblioteche necessitano di professionalità specializzate per poter fornire un adeguato servizio ai loro utenti, e che nello specifico caso della biblioteca “P.Albino” l’Amministrazione provinciale debba e non possa esimersi dall’indire una nuova procedura di bando, in base alle norme di legge vigenti. Il nuovo presidente AIB Molise Francesca Carnevale: “Comprendiamo perfettamente quali siano le difficoltà nelle quali si dibatte la biblioteca, vogliamo però ricordare che, a causa della riorganizzazione delle Province, tutte le biblioteche provinciali sono nella

medesima condizione e gran parte di esse hanno trovato soluzioni al problema. Nello specifico, a fronte delle difficoltà di tante amministrazioni di indire nuovi bandi di gara, come previsto dal Codice dei contratti pubblici, per i lavoratori esternalizzati, hanno riorganizzato il personale interno, utilizzando i dipendenti sottoutilizzati delle amministrazioni e riorganizzato i servizi,

riuscendo a conservare l’operatività delle strutture, onde evitare l’interruzione di pubblico servizio”. E’ questa la soluzione ponte indicata che sino a settembre/dicembre potrebbe permettere alla biblioteca “P.Albino” di Campobasso diretta da Vincenzo Lombardi di tutelare il servizio alla cittadinanza. Tuttavia, per tutelare i posti dei lavoratori, interni ed

esternalizzati, nel lungo periodo si dovrà valutare di riorganizzare le strutture provinciali, nello specifico Campobasso e Isernia, in un’ottica di cooperazione con il territorio, come previsto dal D.Lgs 1542, che individua nelle stesse province riorganizzate, un ente guida che possa svolgere quel ruolo di coordinamento organizzativo e di risorse, indire nuovi procedure di gara e

Ricorsi elettorali: Scasserra disinteressato, Montella prosegue da solo

Il promotore della lista Campobasso Nuova prende le distanze dai consiglieri del Polo civico che hanno deciso di rispettare la volontà dei cittadini senza appigliarsi a vizi formali Andrea Montella, promotore della lista Campobasso Nuova che alle scorse amministrative ha sostenuto il candidato sindaco del Polo Civico Michele Scasserra, dopo aver assistito alle operazioni di controllo della commissione elettorale, ha evidenziato una serie di incongruenze che l’hanno spinto a consultare i legali per verificare se sussistono i presupposti per avviare i ricorsi. La posizione di Montella, dunque, è decisamente in contrasto con quella dei consiglieri neo eletti del Polo civico che l’altro ieri, nel corso della conferenza stampa convocata per annunciare le loro intenzioni in qualità di esponenti dell’opposizione, hanno precisato di non essere

affatto interessati ai ricorsi elettorali. A evidenziare questo aspetto sono stati in particolare Michele Scasserra e Francesco Pilone. Entrambi, infatti, hanno ribadito che le elezioni si vincono nelle urne e non nei tribunali. Tali affermazioni hanno fatto scattare Montella che, nel prendere le distanze dagli esponenti del Polo Civico, ha ribadito la sua ferma intenzione di ripristinare la regolarità del voto laddove dovessero emergere errori e vizi. “Credo che il candidato sindaco alle ultime elezione comunali di Campobasso Michele Scasserra nella conferenza stampa dell’altro ieri abbia fatto confusione tra

l’opportunità di non mettere in discussione il risultato elettorale, che lo ha visto perdente rispetto a Battista e a Cinque Stelle (Scasserra per altro ha preso addirittura meno voti delle liste che lo appoggiavano), e la validità di tutto il procedimento elettorale rispetto ai tanti vizi che lo hanno caratterizzato. Sul primo punto – afferma Montella - oggettivamente non ho niente da dire, i numeri parlano da soli: una sconfitta è una sconfitta e va accettata com’è, anzi, bisogna riflettere, analizzare e interrogarsi perché si è realizzata. Sul secondo punto, quello dei vizi di forma e di contenuto che hanno reso il procedimento elettorale non perfetto, invece, penso, in

concorsuali , consentendo ai bibliotecari professionisti di esercitare la professione. L’Associazione Italiana Biblioteche sezione Molise rimane dunque a disposizione della Biblioteca Provinciale “P.Albino”, nostra socia e si rende disponibile a sostenerla e supportarla in questo momento di grande difficoltà, fermo restando le more di legge e i regolamenti vigenti

uno stato di diritto, e in una regione come il Molise che ha visto ben due scioglimenti del consiglio regionale per le stesse ragioni, ci sia molto da dire e da fare. Di questi argomenti – prosegue Montella - mi sarebbe piaciuto discutere in privato tra i vari esponenti del Polo Civico a ridosso delle elezioni in un sereno e leale confronto. Non c’è stata l’occasione perché Scasserra, capo della coalizione, non ha ritenuto di convocare nessun incontro preferendo fare ogni ragionamento e confronto con suoi collaboratori o amici. Ma il problema della linearità del percorso elettorale è un problema di tutti, della democrazia e non solo dei perdenti e dei vincenti. Liquidarlo come fa Scasserra con una conferenza stampa, dicendo di parlare a nome di tutti, non appare giusto. Del resto è interesse anche di Battista, vincitore delle elezioni, sapere se il risultato conseguito è ineccepibile oppure è inficiato dalla necessità di andare ad un secondo turno con il candidato dei grillini. Ci sono state tante incongruenze, tante stranezze, tanti dati matematici incoerenti, l’ultima scoperta la stranezza su la dichiarazione di collegamento tra la lista Lab e il candidato sindaco Battista, che io credo, e lo credono in tanti, diversamente da Scasserra, dovrebbero esser chiariti, non da una conferenza stampa, ma dalla Magistratura Amministrativa, l’unica titolata a farlo. Dunque - conclude Montella - ben venga un ricorso dei Grillini”.


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Campobasso

27 giugno 2014

Nessuno prima ha dovuto misurasi con la politica e i suoi addentellati clientelari contemporaneamente alla riorganizzazione delle strutture interne di Palazzo san Giorgio

Giunta e dirigenza: due problemi in uno per il sindaco Battista La struttura dirigenziale di palazzo san Giorgio non è stata mai così precaria. L’avvocato Antonio Calise è andato in pensione e non si hanno indicazioni su chi e come possa essere surrogato sugli stessi livelli d’esperienza e professionali; la dottoressa Maria Veronica Gallinaro se ne andrà da qui a qualche mese lasciando scoperto ancora una volta il settore bilancio e ragioneria; il settore urbanistica e la Polizia urbana sono temporaneamente retti dall’architetto Paola Lozzi e dal comandante Franco Primiani, in regime di prorogatio. Danno continuità e sicurezza il settore Lavori pubblici con Peppe Giarrusso e quello delle risorse umane con Nicola Sardella. Le norme in vigore vietano di ipotizzare di ricorrere ad un direttore generale e, all’esterno, anche alla possibilità di individuare qualità professionali necessarie per una dirigenza che, come detto, deve essere per molta parte ricomposta. Campobasso non supera i cinquantamila abitanti e questo sarà un handicap per molte altre situazioni amministrative e gestionali. Campobasso non cresce; crescono i comuni dell’hinterland; brutto segno. La preclusione a dotarsi di un direttore generale al sindaco chiude la strada che lo avrebbe portato ad Antonio Ia-

Se vuole porsi al servizio della collettività, non avrà altra scelta che mettere subito in chiaro l’opzione di mandare tutti a casa alle prime riottosità, ai primi rigurgiti di qualunquismo, ai primi mal di pancia

cobucci che l’allora assessore la bilancio Battista, oggi primo cittadino, ha avuto modo di apprezzare per la capacità di agire e di decidere. Il punto dolente sarà dunque la sutura tecnica del settore finanziario: il motore dell’amministrazione o il Cavallo di Troia. Dipenderà a chi potrà essere affidato. Tutto ciò preoccupa il sindaco più di quanto possano preoccuparlo le difficoltà che sta incontrando per chiudere la composizione della giunta che grossomodo, compresa la presidenza del consiglio, dovrebbe interessare da vicino i consiglieri Pietro Maio, Alessandra Salvatore, Bibiana Chierchia (Pd), Salvatore Colagiovanni (Idv), Massimo Sabusco (Udc), Maurizio D’Anchise (Comunisti italiani), Sabino Iafigliola (Popolari per l’Italia). Giunta e dirigenza: situazioni non facili per chi, come Battista, vuole dare un segnale di novità attraverso l’esaltazione della logica, del buonsenso, della pragmaticità. Difficoltà, dunque, su due fronti

per il primo cittadino. Nessuno prima di lui ha dovuto misurasi con la politica e i suoi addentellati clientelari contemporaneamente alla riorganizzazione della dirigenza che, ora come allora, a Palazzo san Giorgio ha mostrato essere di scarso rilievo tecnico (fatte le debite eccezioni, naturalmente, e tra queste quella di Giarrusso e Sardella appaiono incontestabili), di modesta personalità, di incerta iniziativa. Dal che n’è disceso, e Battista teme che continui a discendere, la modestia dei risultatati, la vaghezza progettuale, la evanescenza delle risorse reperite e reperibili attraverso i canali propri, i canali nazionali e i canali europei. Se si aggiunge l’eventualità di una giunta su basi politiche tremolanti (i transfughi da destra, ovvero Colagiovanni, Iafigliola e Sabusco, sono tutti da inquadrare e da sperimentare sul piano della coerenza e dell’affidabilità) e una maggioranza in cui già serpeggia il

malumore, non è azzardato pronosticare un avvio in salita per il primo cittadino. Il quale, se davvero vorrà mantenere inalterata l’immagine di personaggio che non usa la politica e le cariche istituzionali per avanzamenti di “carriera”, ma vuole porsi al servizio della collettività, non avrà altra scelta che mettere subito in chiaro l’opzione di mandare tutti a casa alle prime riottosità, ai primi rigurgiti di qualunquismo, ai primi mal di pancia. Un proposito sempre adombrato, peraltro, ma mai applicato. Battista potrebbe essere l’eccezione. Di problemi ne conta a bizzeffe: di natura urbanistica, edilizia, finanziaria, economica, strutturale, culturale, gestionale, di mobilità, di sicurezza, di programmazione. Può scegliere nel mazzo ,senza tema di sbagliare. Aspettiamolo alla prova. Fin qui ha avuto il buonsenso di parlare poco e di muoversi con cautela. Dardo

Pulp day tra divertimento e solidarietà

Questa sera lo staff di Pulp e tutti gli amici rinnoveranno l’appuntamento presso il locale storico di Piero per manifestare la loro amicizia nel giorno del suo compleanno. Il PULP DAY inizierà nel pomeriggio alle ore 16 con Bonzo, Nicola Ciaccia e Rosa Socci che insieme ai ragazzi della “Casa Famiglia don Giovanni Battista” completeranno il murales presente sulla parete esterna del locale. Quindi, open party dalle 19; alle ore 21.30 la “foto storica”, la prima di una lunga serie di foto che faranno parte dell’album dei ricordi del Pulp. Vuole essere una giornata in cui si vorrà abbracciare tutto ciò che ha fatto parte di Piero e quindi come non ricordarlo col sor-

riso attraverso il racconto di aneddoti che hanno caratterizzato la sua vita e la vita di chi gli è stato accanto. La sua Motoguzzi California Vintage, verrà esposta nel locale già da alcuni giorni precedenti l’evento. Piero e Pulp sono sempre stati sinonimo di solidarietà e anche questa volta si unirà la gioia dello stare insieme col sostegno a chi ha bisogno di un aiuto quindi, il ricavato della serata sosterrà il costo di un corso d’arte per i ragazzi della “Casa Famigliadon Giovanni Battista” . Gli amici e i dj storici del Pulp si alterneranno tutta la serata per un lungo dj-set.



TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 132 - VENERDÌ 27 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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Isernia

27 giugno 2014

Per Huscher chiesti 22 anni di carcere Per il pubblico ministero la morte dello scenografo fu "omicidio volontario"

ISERNIA. Pesanti condanne sono state chieste dal pm Elisabetta Ceniccola per i sei medici che si sono occupati di Alberto Verso, il famoso scenografo e costumista morto nel maggio 2007 nell'ospedale di Isernia dove era ricoverato per i postumi di un intervento chirurgico. Il pm ha chiesto la condanna a 22 anni di reclusione per omicidio volontario del cardiochirurgo Mario Albertucci, a 12 anni del chirurgo Cristiano Huscher per omicidio preterintenzionale, e a tre anni di reclusione ciascuno per omicidio colposo dei medici Massimo Sandro Petrella,

Luca Iorio, Andrea Mingoli e Filippo Maria Salvatori. Secondo l'accusa fu Albertucci a consigliare l'intervento proponendo sia il chirurgo sia la struttura sanitaria e per questo è accusato di omicidio volontario. Tutti i medici sotto processo sono accusati di avere "nelle rispettive qualità e con diverse azioni e/o omissioni, tutte in rapporto di causalità con l'evento lesivo" - si legge nel capo d'imputazione - cagionato la morte del famoso scenografo. Dopo il rigetto da parte della Corte di una serie di richieste istruttorie supplementari fatta dalla

difesa di alcuni degli imputati, il pm Elisabetta Ceniccola ha rassegnato le sue conclusioni in una requisitoria durata 4 ore. "Quello che è accaduto a Verso era prevedibile - ha sostenuto il pm - Gli fu consigliato l'intervento; mai gli fu prospettata un'alternativa all'intervento chirurgico. Lui non è stato messo nelle condizioni di decidere; non ha deciso lui. Non era un intervento che poteva curare il paziente dalla patologia che aveva; le linee guida mediche del periodo, poi, escludevano l'intervento chirurgico in casi del genere". A metà luglio la sentenza.

“Brasiello si dimetta” La scuola per rilanciare l’alto Molise

L'opposizione critica l'immobilismo della Giunta che paralizza la città

ISERNIA. Ancora una volta salata la seduta del Consiglio comunale di Isernia. Solo 13, infatti, i consiglieri di maggioranza che si sono presentati in aula vanificando la regolare convocazione dell'assise. L'opposizione di centrodestra ha sferrato un duro attacco alla maggioranza e al Sindaco arrivando a chiedere le dimissioni proprio di Brasiello. "Siamo in presenza di una maggioranza che non è capace di amministrare e che sta paralizzando la città perchè

non ha obiettivi da raggiungere e progetti da realizzare. Per questo, diventa difficile qualsiasi confronto politico con un'amministrazione che non ha una sua progettualità". Il centrosinistra, invece, ha respinto le accuse sottolineando che la mancanza di numero legale non è legata a problemi politici ma il frutto di incomprensioni. "E responsabilità sono da addebitare anche a un passato che ancora pesa sulle casse comunali".

Ittierre, c'è la cassa integrazione

Il ministero del Lavoro ha firmato il decreto di concessione del trattamento

ISERNIA. Dando seguito agli impegni assunti nei giorni scorsi, il Ministero del Lavoro ha firmato ieri il Decreto di concessione del trattamento di cassa integrazione straordinaria per l’ITTIERRE e domani lo stesso Decreto sarà trasmesso all’INPS per avviare le procedure per il pagamento delle spettanze ai

lavoratori. Il Vicepresidente della Giunta Regionale, Michele Petraroia, prende atto con soddisfazione della concessione della CIGS ed auspica un rapido iter istruttorio da parte dell’azienda e dell’INPS onde accelerare il materiale accredito delle spettanze ai dipendenti dell’ITTIERRE.

E' questa la sfida lanciata dall'associazione Tradizioni e sviluppo di Agnone ISERNIA. Partire dal rilancio della scuola come riferimento sociale per lo sviluppo e la crescita del territorio dell’area interna dell’Alto e Medio Sannio (la zona territoriale che ruota intorno alle città di Agnone, Frosolone e Trivento). È questa la sfida lanciata dall’associazione “Tradizioni e Sviluppo” di Agnone – un gruppo coeso di professionisti ed imprenditori con l’obiettivo di migliorare e potenziare i servizi del territorio, a partire dalla cultura e dall’identità locale – che chiama a raccolta, presso il Teatro Italo Argentino, Lunedì 30 giugno 2014, tutte le forze attive dell’area per un appuntamento che mira alla creazione concreta di una nuova progettualità condivisa. Dalle parole bisogna passare ai fatti. L’area interna dell’Alto e Medio Sannio per rinascere ha bisogno di creare le condizioni per uno sviluppo integrato di servizi ed opportunità, attraverso la capacità di fare rete, porre le basi per una nuova cultura funzionale alle esigenze del territorio e le sue disparate potenzialità. Il mantra da seguire è la scuola, il luogo dove si formano le nuove generazioni e il posto in cui nascono esperienze e dove vanno stimolate attività extrascolastiche creando i presupposti per migliorare la vita sul territorio, dare nuova linfa ad iniziative e servizi. Mettendo la scuola al centro della vita sociale si deve innescare un circolo virtuoso da cui i più disparati settori del territorio e le persone che hanno scelto di viverci possono trarre beneficio. L’intento dell’ap-

puntamento del 30 giugno, a cui sono invitati tutti i cittadini, rappresentanti del mondo della scuola, amministratori, professionisti ed imprenditori di differenti categorie, è quello di partire dall’analisi della realtà scolastica attuale e del rapporto della scuola con il territorio, per delineare insieme – attraverso proposte davvero concrete – nuove prospettive fattive ed efficaci per cambiare l’imminente futuro dell’area, tracciandone in modo pratico lo sviluppo socioeconomico. Come può la scuola cambiare le sorti del territorio? Attraverso la collaborazione e le idee non solo di chi è già dentro l’istituzione scolastica, ma anche del mondo produttivo, sociale ed imprenditoriale che è apparentemente fuori dalla scuola, ma che può invece interagire e costruire con essa le basi di un nuovo futuro. L’iniziativa è finalizzata a supportare l’istituzione scolastica per sviluppare nuovi percorsi che inne-

schino un sistema valido di servizi, che – a prescindere dall’aggiudicazione o meno del “progetto prototipo” sulle aree interne (relativo alla programmazione europea 2014 – 2020) -, invertano la rotta dello spopolamento. Nuovi servizi per la scuola significano una rete di trasporti più efficace (integrando mezzi su gomma e treno), la possibilità per i genitori di vivere al meglio le opportunità offerte dal territorio, la capacità di sfruttare le grandi potenzialità ambientali e culturali esistenti (dall’agroalimentare all’artigianato, dalla zootecnia alla natura, turismo e archeologia, sport invernali, …) e valorizzare i punti di forza del territorio che lo identificano e distinguono da altre aree. Il potenziale c’è, basta unire gli intenti e progettare insieme. Il convegno al Teatro Italo Argentino, infatti, non sarà solo un incontro per analizzare e riflettere, ma soprattutto per proporre ed interagire.


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Termoli

27 giugno 2014

Arrestato un 32enne per droga

Rimarrà in carcere l'uomo fermato dagli uomini della Finanza TERMOLI. Rimarrà in carcere il 32enne albanese arrestato dai baschi verdi del Goa della Guardia di Finanza lunedì pomeriggio in via Mulino a Vento a Termoli. La ‘centrale’ di spaccio a domicilio che l’immigrato aveva allestito è stata considerata materia sufficiente per la convalida dell’arresto e per la conferma della custodia cautelare in carcere. L’udienza di convalida si è tenuta ieri mattina, a mezzogiorno, davanti al Gip del tribunale di Larino Maria Paola Vezzi. Un fenomeno, quella del narcotraffico e dello spaccio, che sta assumendo di nuovo connotati di profondo allarme sulla costa.

Auto contro un muro, Se la città diventa autoscontro grave neonata Di notte Termoli si trasforma in piste per scorribande pericolose Rimarrà in carcere l'uomo fermato dagli uomini della Finanza TERMOLI. Una bimba di pochi giorni in gravi condizioni per ferite lacero-contuse alla testa e altri quattro feriti, tra cui due bambini, è il drammatico bilancio di un incidente stradale avvenuto tra le 12 e le 12.15 sulla strada provinciale 167 tra Ururi e il bivio di Larino. Una famiglia composta da una madre, tre figli e la nonna viaggiava su una Citroen C3 nera in direzione Ururi, per raggiungere Serracapriola, il paese di residenza. A causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia la conducente ha perso il controllo dell’auto, andando a schiantarsi contro un muretto laterale. La vettura si è ribaltata e sono rimasti feriti tutti gli occupanti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Larino, i vigili del fuoco e il 118 di Santa Croce di Magliano.

Le prime cure sono state prestate da una dottoressa allertata proprio dai militari dell’Arma e da subito le condizioni della neonata sono apparse serie, a causa delle lesioni conseguenti al trauma cranico subito durante lo schianto. In sopralluogo è giunto anche il maggiore della compagnia frentana Alessandro Dominici. Tre le ambulanze giunte per soccorrere i feriti, la signora anziana è stata trasportata all’ospedale Vietri di Larino, la madre e i tre figli al pronto soccorso del San Timoteo di Termoli. I sanitari del nosocomio di viale San Francesco hanno diagnostica un trauma cranico e una frattura al femore per la piccola, disponendone l’immediato trasferimento in eliambulanza.

TERMOLI. Termoli di notte diventa un gigantesco “autoscontro” dove molti automobilisti o motociclisti fanno a gara per andare a sbattere contro qualsiasi oggetto inanimato gli si para davanti. Non sappiamo con precisione se questo accade per gioco, distrazione o se più gravemente per eccessi di sostanze che adulterano le capacità cognitive umane, fatto sta che non passa tempo che bisogna registrare questo tipo d’incidenti; il più recente lunedì con un impatto su una fioriera pubblica, qualche fine settimana fa, invece, alla rotonda tra via Corsica e Via Egadi un’auto si è schiantata prima contro il cordolo della rotonda finendo la sua corsa nell’insegna al neon e sfondando poi il suo cancello di entrata di proprietà di un salone rivendita di auto. Ma alcune set-

timane prima, tra corso Nazionale e corso Umberto I, una Golf ha divelto uno dietro l’altro tutti cartelli pubblicitari messi sul marciapiede. L’ultima impresa l’abbiamo ieri mattina “vittima”, la cancellata a protezione dell’isola ecologica a scomparsa, sita nel piazzale del porto, ecco come è stata ridotta dall’impatto di qualche vettura

che l’aveva presa di mira … certo la colpa di averla ridotta cosi non la possiamo addebitare al forte vento rovente di Garbino che è soffiato e allora chi sarà il prossimo a salire sul grande Autoscontro Termoli? Il giro, come sembra, è gratuito e non è come dice un noto proverbio: chi rompe paga perché qui si rompe “a gratis”.

Zuccherificio, il 5 luglio si accendono i forni Ufficialmente al via la campagna bieticolo-saccarifera. Sarà ancora di transizione TERMOLI. Mancano poche settimane all’avvio della campagna bieticolo-saccarifera 2014. L’accensione dei forni, come da tradizione, dovrebbe avvenire allo Zuccherificio del Molise il prossimo 5 luglio (nel giorno della visita di Papa Francesco) e i primi con-

ferimenti di barbabietole da zucchero sono attesi per l’11 luglio, quando cominceranno ad arrivare i tir col prezioso tubero dolciastro. Per allora tutto dovrà essere a posto, parliamo degli impianti, che sia i dipendenti fissi che gli avventizi stanno cercando di lustrare e rimettere in sesto a dovere, per

avere una stagione di trasformazione agroindustriale senza intoppi. Non così possiamo affermare per la governance della Newco, che dopo le dimissioni rassegnate dall’amministratore delegato Alberto Alfieri, vive ancora nell’interregno della prorogatio, con la procura speciale nelle mani di Nicola

Baranello, l’uomo di fiducia del governatore Frattura e della giunta regionale. Una campagna di transizione, con poche migliaia di ettari di seminativi, giusto per arrivare in autunno e provare a cedere gli asset della vecchia Spa, dopo ben 4 procedure andate deserte nel giro di dodici mesi.


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Termoli

27 giugno 2014

“Il piano traffico va rivisto”

Sono i balneatori di Termoli a chiedere al Sindaco una nuova programmazione TERMOLI. “Il piano traffico va rivisto”, è questo l’imperativo che stamane ha avviato l’incontro tra i balneatori che hanno voluto porre l’attenzione sui limiti legati alle scelte della politica. “Questo turismo va resettato e ri-settato”, il monito dei partecipanti parsi più che mai uniti e intenti a “far cambiare le cose”. Parcheggi, navetta, la nuova viabilità e progetti arenati da tempo, come la litoranea Termoli-Campomarino, sono stati temi cardine di una trattazione a tratti concitata che ha portato i balneatori a imporre l’esigenza di attuare azioni precise e concrete, considerando che “l’intero comparto è più che mai in crisi”. Tra le proposte ha trovato convergenza quella di bloccare la segnaletica o attuare flash mob ma anche l’ipotesi di protestare non pagando la Tasi (tassa sui servizi di cui le attività balneari non godono). Questi temi, a detta di Pietro D’Andrea saranno al centro della richiesta di un consiglio comunale monotematico di prossima convocazione. “La politica sul turismo è improvvisata e la situazione è giunta all’osso perché oggi paghiamo le conseguenze di progetti errati e approssimativi”, hanno dichiarato “gli addetti ai lavori” che individuano come una delle gocce che ha riempito il contenitore della protesta le continue “scelte politiche contestabili e non idonee al turismo”.“Pa-

ghiamo noi la navetta per andare incontro ai turisti” hanno suggerito “ma non intendiamo pagare la Tasi” perché vogliamo spostare il malumore dei cittadini non sugli imprenditori balneari, ma sull’azione politica in atto. Ieri, intanto, a palazzo comunale ha avuto luogo un incontro tra i rappresentanti di categoria e il sindaco: “All’incontro con Sbrocca abbiamo scoperto un nuovo piano parcheggi ancor peggiore del precedente, perché riduce di un terzo i parcheggi auto a favore di quelli degli scooter. Obiettivo degli amministratori, quindi, è stato solo quello di limitare scooter sui marciapiedi che, tra l’altro, imperversano nel percorrere la pista ciclabile nel senso contrario di marcia”. Semplici, quindi, le richieste dei balneatori che vogliono “maggior controllo e un incremento dei servizi di trasporto per evitate ingorghi e quant’altro”; piccola polemica, infine, è legata agli ambulanti i quali “offrirebbero i nostri stessi servizi a prezzi inferiori: chi li controlla? Chi ci tutela?”.Concludendo l’assemblea, Pietro d’Andrea ha dichiarato: “La nostra è una battaglia che mira alla tutela dei clienti. Le politiche ci hanno dato prova che i nostri amministratori non conoscono i temi turistici e le nostre istanze. Se le cose restano tali e questi servizi ci vengono negati (illuminazione, viabilità e parcheggi) noi

faremo disobbedienza fiscale perché il pagamento della Tasi non sarebbe in alcun modo giustificato. Per questo chiederemo un consiglio monotematico aperto al pubblico”. Intanto giunge in mattinata la nota ufficiale del comune di Termoli: “Parcheggi, navette e cestini portarifiuti. I balneatori del lungomare nord incontrano il sindaco Sbrocca”. Ieri, 25 giugno, gli operatori balneari che hanno le loro attività interessate dai lavori di messa a punto del lungomare nord hanno incontrato il sindaco Sbrocca. A convocarli è stato proprio il primo cittadino per ascoltare consigli e suggerimenti mirati a migliorare la circolazione e la fruibilità del lungomare nord.Tanti i temi affrontati nell’arco delle oltre due ore di incontro, prio-

Comune, una Giunta da comporre

Contrasti all'interno dei partiti rendono difficile il percorso politico

TERMOLI. Due settimane con oggi dalla proclamazione degli eletti e almeno una in più delle previsioni per compilare e decidere quali siano le caselle della giunta al comune di Termoli per il sindaco Angelo Sbrocca. Nemmeno ieri è stata la volta buona per il primo cittadino, che ormai sta viaggiando verso il consiglio comunale d’esordio impiegando più tempo di quello che avrebbe voluto per chiudere la partita della nuova squadra di governo. La novità del giorno è stata la fibrillazione negli ambienti del Partito democratico, da sempre cartina di tornasole della coalizione, vuoi per il peso specifico di natura politica, che di quello consiliare, un terzo degli eletti battono bandiera arancione. Incredibilmente, ma non sappiamo se per spinta dell’establishment regionale o del

circolo unito a parte del gruppo consiliare, la scelta del Pd dovrebbe andare nella precisa direzione indicata dal sindaco Sbrocca nella riunione informale di domenica scorsa lungo il corso nazionale.Ossia, non assessore e presidenza del consiglio, ma due assessori e l’altra grande innovazione sul dibattito interno è quella che dovrebbe essere superata l’ipotesi della rosa di nomi da somministrare a Sbrocca lasciando a lui l’onere della scelta, ma indicando direttamente due eletti che potessero soddisfare anche questa precisa richiesta da parte dello stesso primo cittadino. Scenario interessante, anzi intrigante, poiché metterebbe in gioco anche il meccanismo delle surroghe in casa democrat da lunedì sera. Ma chi potrebbe affiancare

Sbrocca nell’esecutivo, considerando che senza la guida dell’assemblea consiliare ci sarebbe anche la nomina a vice sindaco? Sicuramente in ballo c’è la prima eletta Manuela Vigilante, che avrebbe dovuto prendere il posto di quello che fino a febbraio era di Alberto Montano, ma anche tra gli eletti, certo sarà un maschio, così da lasciare libere altre due caselle uomo-donna per l’altra metà della giunta, la battaglia è ancora accesa. Un cambio di strategia che andrà a incidere anche sulle altre liste, di cui una dovrà sacrificare la visibilità in esecutivo per accontentarsi della presidenza del consiglio e forse per questo la quadra si troverà o nel pomeriggio di oggi o addirittura domani, a sole 72 ore dal debutto in assise civica.

ritariamente è stato affrontato il tema della diminuizione dei parcheggi dovuta alla nuova sistemazione del lungomare. I balneatori, incontrando il consenso del sindaco, hanno proposto l’attivazione di un servizio di navette dedicato ai turisti che copra l’intero circuito del lungomare con tappa al parcheggio del cimitero. È stato inoltre proposto di individuare un paio di soste delle navette, in concomitanza con l’orario di arrivo dei bus extraurbani, al terminal bus.Il sindaco Sbrocca ha garantito il suo impegno a convocare la ditta fornitrice del servizio di trasporti urbani per verificare disponibilità e costi di trenini e navette che possano garantire il servizio e ha garantito, qualora il servizio potesse

realizzarsi, una comunicazione comunale efficace per pubblicizzarlo al meglio. Gli operatori hanno anche suggerito la volontà di contribuire qualora si proponessero dei servizi di abbonamento navetta. Altro suggerimento arrivato dagli operatori balneari è stato quello di posizionare sul lungomare rastrelliere per biciclette e aumentare i cestini portarifiuti. Si è discusso a lungo, con progetto alla mano, della possibilità di modificare l’attuale stato dei parcheggi, di quelli dedicati agli scooter, di quelli per le auto, di parcheggi a pagamento e della possibilità di aumentare quelli gratuiti. Sindaco e balneatori hanno discusso anche di potenziare le attività ricreative sul lungomare anche impegnandosi a creare e comunicare eventi (da inserire eventualmente nel cartellone dell’estate termolese) e hanno chiesto che venga rivista l’ordinanza che attualmente prevede la fine di eventi musicali a mezzanotte. Dai balneatori sono state chieste facilitazioni procedurali per la realizzazione delle passerelle che consentano ai disabili l’accesso ai lidi. Il sindaco Sbrocca ha dato la massima disponibilità. Nel corso dell’incontro è stata convocata anche la ditta che ha eseguito i lavori sul lungomare ed è stata invitata a rimuovere i residui di cantiere ancora in giacenza.

Zona artigianale a Larino Dopo oltre un decennio di attesa avviate le procedure per il collettore fognario

LARINO. Finalmente, dopo oltre un decennio di attesa, sono state avviate le procedure per la realizzazione del collettore fognario della Zona Artigianale di Monte Arcano. L’opera ha subito un iter complesso a causa della necessità inderogabile di costruire parte della impianto nella proprietà di un privato. In seguito all’interessamento dell’Amministrazione comunale, che ha provveduto a ridefinire meglio alcuni atti amministrativi pregressi, ed alla concreta disponibilità dell’attuale proprietario si è potuti giungere ad un accordo che permetterà, nel giro di qualche mese, di fare partire i lavori e ridare dignità alla Zona Artigianale di Larino in cui sono presenti alcune importanti realtà. Infatti gli immobili presenti in tali aree (opifici ad uso artigianale ed alcuni edifici rurali posti nelle immediate vicinanze) pur essendo provvisti di condotta fognante, in assenza del collettore principale di raccordo tra la zona artigianale e la condotta comunale a servizio del carcere, sono costretti a servirsi di fosse biologiche per lo smaltimento delle acque nere, mentre quelle meteoriche defluiscono liberamente nei piazzali e lungo le strade, creando danni alle strutture stradali ed alle campagne limitrofe. Per questo l’Amministrazione comunale si è attivata fin dall’inizio ad approfondire i problemi che da molto tempo affliggono i titolari di attività artigianali nonché i cittadini che risiedono in questa zona ed oggi possiamo dire con soddisfazione di essere riusciti a superare tutte le criticità presenti in quell’area con la speranza di potere dare inizio ai lavori in un arco di tempo molto ristretto. (tra pochi giorni sarà conclusa la gara di appalto). Inoltre i lavori previsti nel progetto, redatto all’arch. Pasquale Cordigliere, prevedono anche la ristrutturazione degli impianti di sollevamento di Cappuccini inferiore e Cappuccini superiore, al fine di eliminare le problematiche connesse al funzionamento degli stessi. Tali impianti, da anni evidenziano una serie di criticità tra cui, in quello di Cappuccini inferiore, la perdita di funzionalità per corrosione delle strutture in ferro di copertura della vasca e la mancanza di acqua corrente.



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opinioni

27 giugno 2014

Il documento

L’ambiente ferito nelle terre dell’illegalità di Gennaro Barone* E’ questo il Documento scaturito dalla tavola rotonda cui hanno partecipato numerosi Presidenti di Ordine delle Regioni Abruzzo, Campania , Molise e Puglia al termine del Convegno “L’ambiente ferito nelle terre dell'illegalità. Inquinamento delle catene alimentari, interferenza sul genoma umano” che si è svolto a Termoli il 31 maggio scorso e che ha fatto seguito a due importanti iniziative che hanno coinvolto la Commissione Nazionale “Professione, Salute e Ambiente, Sviluppo economico” della Federazione Nazionale degli Ordini e l’ISDE (Associazione Medici per l’ambiente) centro-sud. La larga partecipazione di cittadini e di personale impegnato in Sanità, ha confermato il crescente interesse della collettività verso le problematiche inerenti la tutela dell’ambiente intesa anche come tutela della salute, visto lo strettissimo legame, ormai acclarato, esistente tra numerosi inquinanti e gravi patologie. Uno dei significati più pregnanti dell’iniziativa termolese (patrocinata dalla nostra Federazione Nazionale) è stato il coinvolgimento di numerosissimi medici e degli Ordini Professionali di quattro regioni tra loro confinanti, purtroppo accomunate dalla piaga dell’inquinamento del territorio, spesso accertato e in qualche caso ipotizzato. Un coinvolgimento che ha voluto testimoniare l’impegno della professione medica nella tutela dell’ambiente derivante da precisi dettami deontologici e che porta inevitabilmente ad un allargamento della funzione sociale della medicina. Infatti il medico, essendo il primo testimone delle evidenti ricadute che il danno ambientale provoca sulla

salute umana inserita nell’ecosistema, non può restarne indifferente. Dalla tavola rotonda che ha concluso il proficuo convegno e che è stata coordinata dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti della regione Molise dott. Antonio Lupo, è emersa la necessità di chiedere alle istituzioni competenti, proprio in virtù del ruolo di organo ausiliario dello stato svolto dagli Ordini provinciali dei Medici, politiche chiare ed inequivocabili a tutela del territorio, che partano dal presupposto di orientarsi verso un forte ripensamento sull’attuale modello di sviluppo e dell’intero sistema economico al fine di riconoscere la

La Tintilia molisana fa bene

di Pasquale Di Lena La conferma della qualità e bontà di questo vino viene da un’indagine approfondita sulle caratteristiche fisiche, chimiche e sensoriali dei vini monovarietali prodotti con uve della cv.“Tintilia”, portata avanti da alcuni ricercatori, guidati dal prof. Massimo Iorizzo, del Dipartimento di Agricoltura,Ambiente e Alimenti dell’Università del Molise. Un grande vitigno, introdotto nel Molise al tempo dei Borboni, che onora il Molise, il territorio di origine del suo prezioso vino, e dà immagine, dopo il salvataggio fatto con il riconoscimento della Doc “Molise”, alle aziende che lo imbottigliano. Ora vive di un suo disciplinare di produzione quale Doc o Dop “Tintilia del Molise”. Sono stato, grazie all’esperienza maturata nella direzione dell’Enoteca Italiana di Siena, il primo ad aver pensato al recupero, agli inizi degli anni ’90 del secolo scorso, del vitigno molisano per eccellenza, laTintilia, noto, soprattutto nella parte centrale del Molise, per le sue caratteristiche di tingere, cioè colorare di rosso il vino che, normalmente da queste parti, come nel territorio isernino, è sempre stato di colore bianco per un più facile adattamento al clima dei vitigni a bacca bianca. Un primato che alimenta ancor di più il mio orgoglio di molisano e la mia gratitudine per la istituzione senese, figlia, nel 1960, dell’Ente Mostra Vini che, dal 1933 al 1960, aveva organizzato l’unica e più importante Mostra-Mercato dedicato ai Vini Tipici e di Pregio. Dopo l’apertura dell’Enoteca, una struttura promozionale dei vini a denominazione di origine e di qualità a carattere permanente, il testimone è passato alVinitaly diVerona, da tempo punto di riferimento dei vitivinicoltori italiani e dei consumatori rappresentati da giornalisti, importatori, ristoratori e enoteche di ogni angolo del mondo. Una premessa necessaria per capire l’amore e la passione dei molisani per il loro vino “Tentije” o “Tentèie”, al femminile come la mitica “Barbera” piemontese, che stava per significare “vino rosso”. Il lavoro portato avanti dai cinque ricercatori del DiAAA dell’Università del Molise, M. Iorizzo,V. Macciola, B.Testa, S.J. Lombardi e A. De Leonardis, riportata dalla rivista scientifica, Springer, con il titolo “Physicochemical and characteristics of red wines from the rediscovered autochthonousTintilia grapesvine in the Molise region(Italy)”, rende omaggio ai caratteri di grande qualità della DocTintilia.A conferma di questo giudizio i risultati ottenuti grazie allo studio e analisi di tredici campioni, rappresentativo dell’attuale produzione regionale, di vino Tintilia, annate 20092012, di cui otto provenienti dalle principali cantine imbottigliatrici di “Tintilia del Molise” Doc o Dop, mentre i restanti cinque erano vini prodotti in laboratorio con uve “Tintilia” e ceppi di lievito selezionati custoditi nella collezione del DiAAA.Tutti i campioni sono stati sottoposti ad analisi sensoriali da parte di un panel di assaggiatori coordinati dal dott. Francesco Iapaolo dell’ASPI (Associazione Sommeliers Professionale Italiana). Dai “dati analitici – recita la ricerca – il vinoTintilia appare come un vino molto corposo, tendenzialmente alcolico; non molto acido, ma con un potente potere tampone che ne garantisce freschezza e stabilità; ricco di sostanze fenoliche, soprattutto flavonoli e antociani ed infine, con colore equilibrato in tonalità giallo/rossa”. Un giudizio che ha trovato la sua conferma anche nell’analisi sensoriale con attributi alquanto positivi per l’aspetto visivo (limpidità, tonalità e intensità colorante), franchezza olfattiva e gusto armonico. In pratica un profilo fisico – chimico e organolettico del vino “Tintilia del Molise” abbastanza distintivo e con peculiarità adatte a soddisfare i consumatori di vino più esperti ed esigenti. Si è detto dell’acidità e dell’effetto tampone, c’è da aggiungere che i vini Tintilia sono risultati tendenzialmente alcolici (14,2%grado alcolico medio), con una componente fenolica molto ricca a testimoniare la qualità del vino a, anche, la sua bontà, sapendo quanto contano, una volta assunti, i polifenoli contenuti in un vino rosso nel controllo di alcune patologie croniche e degenerative quali Alzheimer, arteriosclerosi, diabete e alcuni tumori. Una grande capacità antiossidante, quindi, che rendono il vino Doc o Dop “Tintilia del Molise” un prezioso amico del consumatore, soprattutto quello che ha la fortuna di poterlo bere ai pasti tutti i giorni.

centralità del binomio ambiente/salute. In particolare viene richiesto: -Rispetto, in ogni caso, del principio di precauzione in base al quale va comunque evitato tutto ciò che rappresenta un rischio per la salute, anche se solo ipotizzato. -Una corretta gestione dei rifiuti in tutti i comuni, con raccolta differenziata “porta a porta” e iniziative volte alla riduzione, al riuso e al riciclaggio degli stessi. -Un controllo capillare del territorio per evitare e reprimere discariche abusive e dispersione di inquinanti nell’ambiente. -Una maggiore attenzione per la qualità

dell’acqua e dell’aria con drastica riduzione del traffico urbano e creazione di vaste isole pedonali. -Creazione di piani energetici regionali che rispettino l’ambiente. -Eliminazione di ogni forma di nocività negli ambienti di lavoro evitando l’ignobile alternativa, laddove dovesse esistere, “o salute o lavoro”. -Incentivazione di colture biologiche e adozione di una severa regolamentazione dell’uso dei pesticidi. -Maggiore attenzione all’esposizione a campi elettromagnetici, evitandone la prossimità a scuole e a centri ad alta densità di popolazione o di presenza di bambini, riesaminando la opportunità di avere aree wireless nelle scuole. Da ultimo si è unanimemente concordato di sollecitare alle competenti istituzioni la attivazione, dove ancora assente, del registro tumori, strumento purtroppo in uso “a macchia di leopardo” sul territorio nazionale nonostante la riconosciuta e imprescindibile utilità per una concreta e corretta prevenzione in ambito oncologico, vista la genesi ambiente-correlata di molti tipi di neoplasie. Sono queste le proposte scaturite dal convegno e dalla tavola rotonda dei Presidenti di Ordine delle quattro regioni citate, a tutela della salute dei cittadini che vivono nel contesto sociale nel quale operano i medici. Sono proposte, tra l’altro, in perfetta sintonia con i programmi portati avanti dall’ISDE (Associazione Medici per l’ambiente) con cui sono stati condivisi i programmi e gli obiettivi della iniziativa svoltasi a Termoli. *Presidente OMCeO di Campobasso

L’intervento

Finalmente l’Agenzia Regionale per il Turismo

di Antonio Vincenzo Monaco Finalmente leggo con piacere che a livello regionale si comincia a pensare ad una “Agenzia Regionale per il Turismo” che dovrebbe sostituire gli attuali EPT e altri organismi privi di risorse e carenti di programmazione. Una proposta, quella dell’Agenzia Regionale per il Turismo, che mi son permesso di fare e sostenere da qualche anno in tantissime mie dichiarazioni pubbliche. Per me questa è la strada da seguire, non ne vedo altre. Un unico organismo, retto da persone competenti, che devono essere in grado di dare una minima idea di programmazione, con la speranza di ipotizzare concretamente un modello di sviluppo per il nostro Molise e per le aeree regionali più vocate al turismo. Credo in questa idea, ma essa è sostenibile e praticabile se resta fuori dalle logiche politiche che nell’ultimo decennio sono state poco produttive e poco soddisfacenti in termini di proposizione, in termini di programmazione ed in termini di promozione della nostra Regione. Purtroppo è accaduto, e continua ad accadere, che le esigue risorse finanziarie per il turismo e per il marketing territoriale vengono destinate ed utilizzate in maniera non soddisfacente alle esigenze del territorio e delle aspettative degli operatori del settore turistico. Vanno posti dei correttivi, in termini di destinazione di risorse, che oltre a dover essere sufficientemente incrementate, devono essere realmente destinate alla promozione del nostro territorio ricco, ricchissimo di attrattive. Credo che se la Regione vuole veramente intraprendere la strada dell’Agenzia Regionale del Turismo, tutti coloro che vivono le tantissime realtà regionali legate all’economia turistica, devono tirare un

sospiro di sollievo e devono essere coinvolte in un processo di programmazione che deve venire dal basso e non più imposto da nessuno. Oggi si sta prendendo coscienza che la collegialità è lo strumento indispensabile per raggiungere alcuni risultati. Da poco si è costituito il Sistema Turistico Locale “Alto Molise e Mainarde”, il primo della Regione Molise, che vede coinvolto numerose amministrazioni locali e tantissimi operatori economici. Si stanno facendo altri tentativi di associazionismo quali “Le perle degli Appennini” che guardano al di là dei confini regionali e guardano verso importanti località abruzzesi. Di queste ore è il prezioso riconoscimento dell’Unesco per le riserve di Collemeluccio e Montedimezzo, frutto di un lungo lavoro dei Comuni dell’Assomab. Sono in corso altre importanti iniziative che vedranno coinvolte diverse amministrazioni e operatori che andranno nei prossimi mesi e nei prossimi anni a interagire a livello regionale, nazionale e intracomunitario per la gestione dei fondi europei per il periodo 2014 – 2020. In questo contesto è evidente che per il comparto turismo, è indispensabile avere un unico organismo, un riferimento che deve fare da collante, da unione, da coordinamento sia per le attività che oggi si programmano “a vista”, sia in previsione di una programmazione futura che non può ulteriormente mancare il bersaglio. Tutti i segnali positivi che vanno verso le aggregazioni, verso il superamento dei campanili devono rappresentare una svolta ovvero la consapevolezza che bisogna andare avanti uniti, senza prevaricazioni. L’associazionismo rappresenterà, ne sono certo, il sostegno fondamentale per le attività dell’ipotetica Agenzia Regionale per il Turismo, che spero possa vedere la luce nel più breve tempo possibile.



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