ANNO IX - N° 120 - DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Concetta Iacovino
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Concetta Iacovino. Nota imprenditrice di Campobasso meglio conosciuta per il marchio Irgomme, oggi presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio, è riuscita a portare in porto l'ennesimo ottimo risultato per il premio che ha voluto a sostegno del lavoro delle donne. Così anche ieri, nella giornata di premiazione, è riuscita a far cogliere il vero messaggio di quanto posto in campo. Un plauso, dunque, in un momento di difficoltà proprio del mondo imprenditoriale molisano.
Il Tapiro del giorno a Nicola Cefaratti
Il Tapiro del giorno lo diamo a Nicola Cefaratti. E' stato in silenzio per quattro anni e nel suo carnet di assessore al Comune di Campobasso ha potuto mettere ben poco, per non dire niente. Nelle ultime settimane, invece, il gran risveglio. Preannuncia altre cinque rotatorie in città, ha, finalmente, ridotto i dossi illegali disseminati lungo le strade anche se continua a restare nel limbo della programmazione. Sembra, per davvero, che la smania elettorale gli stia giocando un brutto tiro. Ma i cittadini di Campobasso non hanno, mica, l'anello al naso.
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27 ottobre 2013
Il consigliere Nunzia Lattanzio preoccupata per il primato molisano
"Bambini obesi, c'è la proposta di legge" CAMPOBASSO "Ho proceduto al deposito della Proposta di Legge rubricata ‘Interventi in materia di obesità infantile e giovanile’. Nei prossimi giorni saranno avviate consultazioni ed incontri, con gli esperti del settore, al fine di concordare eventuali interventi di modifica e/o integrazione del dettato normativo". Così il consigliere regionale, Nunzia Lattanzio che ha preso spunto dai recenti dati che portano il Molise al primo posto per percentuale di soggetti interessati dalla problematica. Consigliere, come si articola la proposta?"La proposta di legge affronta l’emergenza dell’obesità infantile e giovanile considerata dagli esperti in materia, come una tra le più grandi emergenze sanitarie dei Paesi industrializzati e di tutto il Globo. Sovrappeso ed obesità sono definiti dall’Organizzazione mondiale della sanità come condizioni di anormale o eccessivo accumulo di grasso corporeo che presenti un rischio per la salute. Secondo la scienza medica il 70 % - 80% degli adolescenti obesi diventerà un adulto obeso. Dal 2000 la richiamata OMS ha inserito nella definizione anche la correlazione con più alte percentuali di mortalità e morbilità. Fattori biologici, psicologici e socio ambientali sono da considerare come tra le principali cause agenti".
E' uno dei problemi ritenuti seri. "La Carta Europea sull'Azione di Contrasto all'Obesità (adottata dalla Conferenza ministeriale ad Istanbul nel 2006), con intervento degli Stati membri, riconosce che l'epidemia di obesità “crea uno dei più seri problemi per la salute pubblica nella Regione Europea”, con tendenza particolarmente allarmante nei bambini e negli adolescenti, e con gravi conseguenze anche sullo sviluppo economico e sociale.Una vera e propria epidemia, di carattere “reversibile”, se affrontata con l'adozione di azioni congiunte utili a modificare i determinanti culturali, sociali, economici ed ambientali degli stili di vita comunemente assunti, che può dare risultati ottimali di rientro e di rideterminazione". I dati molisani fanno pensare. "Lo studio internazionale HBSC (Health Behavour in School-Aged Children) rileva che “la percentuale di sovrappeso trova una diversa distribuzione nelle regioni italiane con un andamento crescente del fenomeno passando dal Nord al Sud. Solo in tre regioni il dato medio è inferiore a quello internazionale del 14%, ed è la Campania (32%) a presentare la percentuale più elevata”. Il Molise si attesta con una percentuale molto alta: “per i ragazzi quindicenni maschi pari al 32% e femmine 21%, undicenni
maschi al 31% e femmine 17%, tredicenni maschi al 27% e femmine 17%”, con punte maggiorate rispetto alla media nazionale". C'era già stato un tentativo programmatico. "La nostra Regione già per il triennio 2008-2010, approvava con DCR 9 luglio 2008, n.190, il relativo Piano sanitario con richiamo alla disciplina dei disturbi
“Un clistere praticare, poi si deve salassare, infin convien purgare” di Massimo Dalla Torre Il titolo scelto per questo nuovo intervento non è il frutto di elucubrazioni notturne di disturbati mentali, bensì, il refrain, usiamo una parola entrata nell’uso comune, della ricetta dettata dal professor Diaforius, uno dei personaggi del “malato immaginario” di Molière, pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin per dare sollievo ad Argante. Titolo che ci permettiamo di prendere in prestito per commentare quello che sta accadendo nel complesso e purtroppo malatissimo pianeta sanitario molisano. Un pianeta che certamente farebbe “pendant” con i mali del protagonista della commedia del commediografo francese che morì in scena per un colpo apoplettico. Affezione che fu scambiata per una finzione scenica
che, finzione non era, perché a distanza di pochi giorni “il dissacratore del regno del re sole” morì, era il 17 febbario 1673. Di secoli ne sono passati e di malati anche, ma mai come quelli, se non si corre prontamente ai ripari, ci riferiamo allo stato di “coma de passè” della sanità molisana, che potrebbero “terminare” per le incongruenze della situazione che si è venuta a creare nel Molise. Incongruenze che da molto tempo hanno messo in seria difficoltà un settore che è in attesa del distacco definitivo dei macchinari che lo tiene in vita, se di vita si può parlare. Un settore che, invece solo se si volesse, ma a quanto pare non c’è volontà, potrebbe rappresentare un fiore all’occhiello di questa regione per le basi che in passato sono state gettate. Basi che avevano presupposti forti tant’è
che strutture di eccellenza, leggasi Cattolica, hanno costruito, peccato che ora rischia di chiudere i battenti, dando sollievo a chi era costretto ai viaggi della speranza pur di risolvere le “affezioni” che evidentemente non era possibile curare, prima dell’arrivo dell’alto centro di specializzazione. Basi che oggi vacillano pericolosamente per la non “revisione” ma soprattutto per il “non rinforzo” che potrebbe rimettere in opera quello che esiste senza dover apporre all’ingresso il cartello con su scritto “chiuso definitivamente per mancanza di mezzi soprattutto finanziari”. Parole che rappresentano la chiosa di un discorso che non giustifica assolutamente una situazione inammissibile e inaccettabile. Parole che, con tristezza e amarezza, i licenziamenti di quarantacinque unità della Fondazione Giovanni
del comportamento alimentare nell’ambito degli atti normativi relativi alla tutela della salute mentale. Il Piano auspicava l’incremento e lo sviluppo dei servizi per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare, con attuazione ed implementazione degli interventi sulla prevenzione e cura dell'obesità e gestione integrata del diabete".
Paolo II, sono la prova più evidente, che i proclami fatti da tutte le forze politiche, nessuno escluso hanno il valore del “due di coppe”. Simbolismo da gioco di carte che danneggia solo ed esclusivamente la collettività e di conseguenza chi quotidianamente con spirito di abnegazione cerca soluzioni alla vexata quaestio sanità contraddistinta non da un H rossa che sta per Ospedale ossia salvezza ma da un H nera ossia morte. Sanità che, nonostante le dimostrazioni, i cortei, gli incontri, è l’unica vittima di chi non ha programmato o non ha voluto programmare per motivi a noi sconosciuti. Materia delicata la programmazione sanitaria che fa da spalla, nonostante l’assurdo della questione, agli strali lanciati all’indirizzo di chi forse nell’inerzia totale non ha provveduto alla quadratura del cosiddetto “cerchio“ non magico tanto per intenderci; peccato però che non ci si rende conto che le cure che si vorrebbero mettere in atto è solo un palliativo per i mali che affliggono la sanità Molisana. La quale, tra conti in rosso scarlatto, tavoli romani di concertazione, incontri tra le parti, sta per esalare l’ultimo respiro. Un ultimo anelito di vita che si spegne lentamente tra accuse e baruffe tra le parti anche se il dottor House vista la situazione direbbe: “la soluzione è facile basta risolvere il puzzle della vita delle strutture che si prendono cura del paziente”.
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Ruby tre, la vendetta:
Come comprare la ex-Sam con i soldi della Regione Ancora una volta ci ricaschiamo. Noi molisani siamo delle teste dure, ma talmente dure che nessuno riuscirà mai a farci cambiare idea. Come quella che la ex-Sam, Arena, Solagrital, Gam, o come cavolo vorranno chiamarla domani, debba esistere e sussistere esclusivamente a carico delle casse pubbliche. La storia va avanti da decenni. Prima con Grigolini, che venne a Bojano e realizzò la Sam coi i soldi della Cassa del Mezzogiorno e della Regione. Appena finirono le sovvenzioni pubbliche, la famiglia Grigolini, imprenditori del pollo calati da Verona, sparirono, tornando a casa loro in riva all’Adige. C’è stata poi la lunga stagione di Dante Di Dario, o Ruby Uno. Fu lui a trasformare l’intuizione di Grigolini in un’autentica macchina da guerra per fare affari e soldi. L’era di Ruby Uno è durata anni e anni ed è finita solo quando, di fronte all’ennesimo rimescolamento delle carte societarie e debitorie, Michele Iorio si ruppe le scatole e mandò al quel paese Di Dario, inviando a Bojano, ad aggiustare i cocci, la premiata ditta Pontarelli & Giallorenzo, subito battezzata Ruby Due. Intanto, Di Dario, l’imprenditore venafrano aveva accumulato una vera e propria fortuna, per decine di milioni, lasciando una valanga di debiti alla Regione. Come Grigolini, più di Grigolini. E così arriva il tempo del consolato Pontarelli & Giallorenzo. Due personaggi in cerca d’autore, ma molto vicini alle persone che contano. La carriera del primo è un vero e proprio curriculum da prima, seconda e terza repubblica. Partito come geometra da Rocchetta a Volturno, è diventato prima consigliere diplomatico di Iorio e poi presidente della Gam. Non si conoscono sue precedenti esperienze alla
Farnesina o alla guida di imprese. Epperò Iorio lo ritenne idoneo a raccogliere l’eredità di Dante Di Dario. Pontarelli pensò bene di portarsi appresso, come braccio destro, Angelo Giallorenzo, ex dirigente dell’Ittierre, epurato dai Commissari forse per una strana vicenda giudiziaria in cui era incappato: un affare di fatturazioni internazionali e riciclaggio di capitali a Madeira, pensate un po’. Ah dimenticavo, Giallorenzo è il marito della segretaria di Pontarelli, quindi sua persona di fiducia. Insomma un paio di tipini a posto a cui Iorio affidò la ex Sam, pensando sicuramente di fare bene. Infatti è finita con gli operai fuori dai cancelli e con l’azienda a un passo dal fallimento. Ma, c’è sempre un ma. Questa volta i salvatori della Patria arrivano dalla Sicilia. Sono i fratelli Leocata. Tipi tosti e a posto, con un’azienda da far invidia, in quel di Ragusa. Ma i fratelli Leocata, trovati da Pontarelli & Giallorenzo, hanno subito messo le cose in chiaro. Entriamo sì, ma i soldi per rifare gli impianti ce li deve mettere la Regione. E così è stato. La Regione Molise prenderà dieci milioni dai fondi comunitari dello Sviluppo Rurale e li darà ai fratelli Leocata. In sostanza la ex-Sam se la ricomprerà ancora una volta la Regione. Dopo aver comprato già per tre volte gli stessi capannoni e le stesse attrezzature industriali. È questo il bello del Molise. Fare affari con la Regione, tanto i soldi ce li mette sempre lei. A, a proposito, i dieci milioni in questione dovevano andare agli agricoltori e agli allevatori del Molise. Ma che fa, andranno a Leocata che compera (si fa per dire) la exSam. Nic. Zac.
Sabrina la colomba, tradisce Silvio con Angelino Dichiarazioni non ne ha fatte. Se n'è guardata bene per non compromettersi perchè in Molise è solita fare, come si dice a Venafro, Marco e Maddalena. Ovvero, stare lì e stare qui, come da tempo Patriciello insegna. Ma le immagini l'hanno, come dire, sputtanata (in senso metaforico). Infatti sui Tg della 7 la bella Sabrina è stata mandata in onda mentre lasciava Palazzo Grazioli insieme ad Angelino Alfano. Il bello è che, mentre uscivano, hanno incontrato Verdini e, sorrisi sulle labbra, si sono anche baciati. Ricordare Giuda è pletorico. L'antefatto è l'ultimo incontro tra Berlusconi e la delegazione delle Colombe, ovvero i filogovernativi del Pdl
che vedono come il fumo negli occhi il distacco dalle poltrone ministeriali. Le Colombe che non hanno partecipato alla riunione dell'Ufficio di Presidenza dove Berlusconi ha ritirato fuori Forza Italia, mandando al cimitero il Pdl. Ebbene la Colomba Sabrina, al momento della scelta, non ha saputo resistere al richiamo della sua poltrona da sottosegretario e ha detto addio a Berlusca, abbandonando Palazzo Grazioli insieme al suo nuovo Patron, Angelino Alfano. Del resto che Sabrina fosse una Colomba era già risaputo a Roma in quanto al Governo era stata indicata da Lupi, ministro delle Infrastrutture, e capofila delle Colombe. Ora, campo libero per Iorio che
praticamente resta da solo al fianco di Berlusconi. Di Giacomo sta con Quagliariello, Sabrina con Alfano e Patriciello con il resuscitato Casini nel Partito Popolare Europeo. Solo Iorio non ha tradito.
Facciolla, il Pd e l’ambientalismo dell’ultima ora Ascoltare o leggere le parole dell’assessore all’Agricoltura e all’Ambiente sulla costituzione del Parco del Matese fa davvero sorridere. Non fosse altro perché, mentre il governo regionale con a capo Frattura, parla a Legambiente spalleggiando l’iniziativa, i soci dello stesso Frattura presentano un altro progetto: costruire una centrale a biomasse proprio nell’area del Parco del Matese. Sarà, ma sembra difficile che quell’area possa essere oggetto di entrambe le iniziative. Ma, Frattura a parte, ci si chiede: come credere alle parole del buon Vittorio Facciolla? Causa la nostra ignoranza, infatti, ci si chiede cosa ha fatto Facciolla, da manager del Consorzio industriale di Termoli, in rapporto a: biomasse della C&T (che sono anche soci del presidente Frattura per la biomasse a Campiochiaro con il marito del capo di Gabinetto di Frattura stesso), in rapporto alla Turbogas e, soprattutto in rapporto alle industrie chimiche di Termoli che sono quelle maggiormente inquinanti. E sempre in rapporto a queste ultime, anche nel partito di Facciolla, il Pd, pare non esserci una coerenza di comportamento. Il responsabile Ambiente del grande Partito Democratico, infatti, è Pasquale Marcantonio di Guglionesi. E cosa fa nella vita Marcantonio? E’ manager della Momentive Performance Materials Specialties S.r.l. di Termoli da agosto del 1995. Ossia una delle industrie chimiche del Nucleo industriale di Termoli. Il che, francamente, é alquanto inspiegabile a livello di credibilità del grande Partito Democratico. Così come, sempre nello stesso partito, ci sarebbe bisogno di una seduta spiritica per sentire una parola dagli Ecodem tanto cari a Petraroia. Infine, tornando nel Matese, sarebbe gradevole ascoltare l'opinione del presidente del Nucleo industriale di Bojano. Gianluca Colalillo, dopo aver lasciato il centrodestra con cui si è candidato alle regionali, si è avvicinato al Pd perdendo la voce. Dopo l'avversione iniziale al progetto biomasse dei soci di Frattura, quando Frattura non era ancora governatore, oggi non ha più parole. Ma in fondo il silenzio, oltre ad essere d'oro, è anche chiaro: il Molise aveva bisogno di una marcia in più. Quindi con il centrosinistra una volta si viaggia a Turbo (gas) una volta si viaggia a bio (mas).
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"Per la farmaceutica
si torni alla Qei" La Fiom Cgil scrive alla Regione per il ripristino del servizio. "Non faccia finta di non sapere" CAMPOBASSO. "Tavoli, chiacchiere e promesse, ma zero soluzioni ai problemi dei lavoratori. E’ questa la fotografia impietosa dell’operato di quel governo regionale che avrebbe dovuto segnare il cambio di passo del Molise. Ora vogliamo soltanto ricordare una delle tante vertenze critiche: quella della QEI srl – Molise Dati". Lo sostiene il segretario della Fiom Cgil, Giuseppe Tarantino. "Per chi non ricorda o non sa, la società QEI è l’esecutrice del famoso Progetto MEF, quello che avrebbe dovuto far risparmiare alla Regione Molise circa 8 milioni di euro all’anno attraverso il controllo ed il monitoraggio della spesa farmaceutica convenzionata. Un progetto che avrebbe dovuto fare del Molise il centro nevralgico di una struttura nazionale con la realizzazione di impianti tecnologici in regione e conseguente occupazione di un gran numero di unità lavorative e un risparmio, a
livello nazionale, di 6-7 miliardi di euro all’anno (ben più dei 4 miliardi incassati con l’IMU sulla prima casa). Ma a causa di una forte opposizione di Federfarma Molise e di una pochezza decisionale del precedente governo regionale, come tutti quanti abbiamo potuto vedere nei numerosi servizi della nota trasmissione televisiva LE IENE, l’appalto non ha avuto esecuzione, condannando alla disoccupazione i 14 lavoratori molisani appositamente assunti e formati e decretando così perduti gli oltre 4 milioni di euro che la Regione Molise ha investito nella fase iniziale del progetto. Per fortuna almeno la giustizia, anche se lentamente, nel frattempo ha camminato. E questo nuovo governo regionale cosa fa? Per ora poco più di niente, nel solco di quello che lo ha preceduto. Un tavolo si è tenuto il 19 luglio scorso. Nell’incontro è
stata fatta la cronistoria del progetto per informare dettagliatamente i dirigenti e l’Assessore al Lavoro (assente, peraltro). Ma noi ci chiediamo: chi, all’epoca dei fatti, era all’opposizione ha dimenticato tutto quello che già sapeva sulla questione, avendo, nella scorsa legislatura, preso posizioni pubbliche sulla salvaguardia dei lavoratori? Il Progetto MEF è lo stesso, non è cambiato nulla e le questioni sono le stesse. E i dirigenti? I nostri hanno la memoria molto corta, se bisogna ricordargli tutto della vertenza, dopo che nell’ultimo biennio sono stati una decina i tavoli convocati in assessorato". La Fiom-Cgil, pertanto, chiede al Presidente della Regione e agli Assessori competenti, di dare seguito, dunque, a quanto stabilito nel precedente tavolo del 19 luglio e convocare urgentemente un nuovo incontro con tutte le parti coinvolte nella vertenza.
L'intervento
Riordino della Croce Rossa Italiana, un pro Il 17 ottobre presso la Sede del Comitato Reg.le CRI Molise, sito a Campobasso, i dipendenti civili della CRI del Molise si sono riuniti in Assemblea Sindacale con il seguente ordine del giorno: Riordino della CRI – D.Lgs 178/2012 – Privatizzazione - Mobilitazione. In un momento in cui la crisi attanaglia tutto il ceto sociale, l’Ente CRI che da sempre è stato baluardo di sostegno alla società si vede ridimensionare nelle funzioni, disorientare nell’organizzazione con danno gravissimo agli utenti più bisognoso, tutto ciò a discapito del pubblico impiego per un una privatizzazione selvaggia. La Croce Rossa nella provincia di Campobasso svolge le seguenti attività, di cui si riportano i dati relativi all’anno 2012: Servizio di trasporto infermi con autoambulanza sono stati effettuati circa n° 200 servizi; Servizi di attività sanitarie per manifestazioni e attività sportive - sono stati effettuati circa n° 60 servizi; Servizio 118, in convenzione con la ASREM di Campobasso - sono stati effettuati servizi per Km 17.724; Assistenza agli indigenti con distribuzione di viveri e vestiario per circa 1800 unità, numero cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, anche in considerazione dei flussi migratori – sono stati effettuati per la distribuzione nella provincia circa Km 3.857 per un totale di Kg. 37.931,30 di prodotti alimentari ; Corsi di formazione Sanitaria nelle Scuole, negli Enti, nelle Aziende ed alla popolazione tra cui L. 81/08, Ma-
novre di disostruzione pediatrica, BLSD e PBLSD per un totale di circa N° 20 corsi; Corsi di formazione per personale volontario CRI – n° 6 corsi; Donazione del sangue – N° 140 donazioni effettuate. Tali attività vengono svolte grazie all’apporto dei 779 Volontari, (dati riferiti sempre alla provincia di Campobasso e all’anno 2012), ma la garanzia della rispondenza alle vigenti normative delle procedure amministrative, di gestione, di contabilità viene assicurata dai n° 5 dipendenti appartenenti al comparto della Funzione Pubblica (EPNE). Con la mobilitazione odierna si intende ribadire con forza la richiesta di almeno un anno di proroga all’applicazione della riforma. Il tempo necessario per una riorganizzazione seria della CRI e per la definizione condivisa dei punti essenziali : 1 - livelli dei servizi, 2 - fabbisogni di personale, 3- tutela dei lavoratori precari. La proroga servirebbe anche per permettere al Governo di utilizzare la delega legislativa contenuta del DDL Lorenzin del 26.07.2013. I sindacati hanno più volte rappresentato come il Decreto 178/2012, relativo alla riorganizzazione della Croce Rossa Italiana, non recependo l’art.70 della legge 833/78, pregiudica la garanzia e la qualità del servizio pubblico in settori delicati come l’assistenza e il soccorso, determinando oltretutto un serio pericolo per centinaia di lavoratori che vedono a rischio il loro posto
di lavoro e la loro altissima professionalità. Dal DDL in oggetto si apprende la volontà del Ministro e del Governo di adottare sia un testo unico della normativa vigente sugli enti vigilati dal Ministero della Salute, sia un decreto legislativo limitatamente alle norme concernenti la Croce Rossa Italiana. Pur considerando positivamente quanto dal Ministro previsto nel DDL ritenendo che questa dovrà essere l’occasione per arrivare finalmente ad una vera riforma della CRI, non possiamo sottacere che la fretta di poter giungere a quella che dovrebbe far nascere una nuova Croce Rossa meglio organizzata e meglio funzionale ai territori possa inficiare quanto di buono o di buon proposito era riservato. Come è noto gli effetti negativi del Decreto 178 sono già sono già in atto e ancor di più si concretizzeranno a partire dal prossimo dicembre. CGIL FP CISL FP UIL PA
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27 ottobre 2013
Logiche di profitto e sconsideratezze politiche
di Pasquale Di Lena Non è la prima volta che approfitto delle pagine di Teatro Naturale per parlare del Molise, il mio Molise, la terra dove sono nato e dove sono tornato dopo quarant’anni di vita, tra Firenze e Siena, in Toscana. Una Regione dalla forte impronta rurale, con l’agricoltura che rappresenta ancora l’attività prevalente e vede i seminativi dominanti sui prati, pascoli e colture legnose, soprattutto olivo; dalla ricca biodiversità, la più elevata in Italia, che rischia uno sconvolgimento totale se è realizzato il progetto “Granmanze” della Granarolo. L’azienda che, con una srl con capitale di 10.000 euro ed in cui la Granarolo detiene solo una quota del 10%, ha la possibilità di utilizzare finanziamenti per 23 milioni di euro che sono, poi, i soldi dei cittadini italiani, europei e molisani messi a disposizione dalle rispettive istituzioni. Il progetto di una stalla di 2 milioni di metri cubi, cioè l’utilizzo di una superficie di quasi 100 ettari per accogliere, non 100 o 200, ma 12.000 manze. E, in più, un consumo esagerato di acqua pari a 2,5 milioni di metri cubi/anno, che è il consumo di un comune di 30/35 mila abitanti e, non basta, anche, 1.300 ettari e più di terreno per la produzione di foraggio oltre a quello che serve per la paglia. Ho scritto in cifre “dodicimila” manze proprio per significare una cosa enorme e, nello stesso tempo, abnorme per il territorio molisano; la crisi che viviamo, che è – lo dico ai politici, ai vari livelli, che non ancora lo hanno capito - una crisi frutto di megalomania e di sprechi; l’ambiente, già messo in crisi da altri insediamenti, e il paesaggio, già imbrattato da pale eoliche. Una struttura sproporzionata, oggi, per paesi come Gli Stati Uniti d’America, che sta pagando le conseguenze dei super allevamenti al chiuso come all’aperto. Una struttura esagerata che, domani, di fronte al rischio di un abbandono (la rimessa eventuale della srl è di 10.000 euro e, come abbiamo visto, di 1000 euro della Granarolo di Bologna), sarà quasi impossibile smontare. Un monumento alla scarsa sensibilità e lettura del Molise da parte di chi, oggi come ieri, con la generosità dell’indiano che regala oro per un fondo di bottiglia, ha messo a disposizione della Granarolo la propria terra in cambio di un pugno di mosche e futuri problemi, se non disastri. MONUMENTO AL PROFITTO. Un monumento alla logica del profitto per il profitto propria del neoliberismo che è entrato nel cuore e nella mente di chi oggi governa il Molise e il Paese, incuranti della situazione pesante che vive il mondo e, soprattutto, il Paese. Un monumento alle parole di un Ministro dell’Agricoltura che parla di difesa del territorio, valore della tipicità, della biodiversità e della sostenibilità e, poi, fa passare un progetto che ruba un territorio irrigato e da sempre fonte di biodiversità e eccellenze che, se messo nelle condizioni di farlo, può dare molto all’immagine dell’agricoltura italiana. Un monumento all’avidità e alla spregiudicatezza, con la Granarolo che neanche ha pensato di realizzarlo a fianco al proprio stabilimento di produzione e trasformazione del latte, cioè nei pressi di Bologna, ma lontano ben 500 chilometri e, cioè, prima in Puglia e poi nel piccolo Molise, dove, come si è potuto vedere, non ci sono numeri per ribellarsi a gente che pensa solo al profitto e al potere. Una bomba che può trovare una sua moltiplicazione con il bisogno di smaltire il letame mediante centrali a biomasse e cioè fonti di diossina, che al Molise, insieme alla stalla, lascerebbero solo macerie in cambio di trenta dinari, in pratica trenta posti di la-
Gran Manze, la distruzione del Molise
voro, uno in più uno in meno non importa, che vengono raddoppiati da altri trenta posti dati dall’indotto. MONUMENTO POLITICO. I promotori di questa disavventura per il Molise vedono in testa l’attivo senatore Ruta con a fianco l’assessore all’Agricoltura e all’Ambiente, sostenitore non pentito delle pale eoliche, e un seguito di politici e amministratori e tifosi, che stanno giocando tutti sulla fame di lavoro, soprattutto dei giovani. Un ricatto che oggi fa presa, nel Molise come in tutto il Pese, venduto com’è il progetto come opportunità per tante famiglie disperate che reagiscono come quello che sta cadendo in un precipizio, cioè,potendo, si attaccherebbe anche a un filo d’erba. Promotori che vendono quest’ opportunità come la strada possibile che apre al futuro il Molise, non dicendo, però, che è un futuro di impoverimento di tutte le risorse che il Molise ha, soprattutto la sua agricoltura e le sue aziende agricole e zootecniche, che con questa bomba finiscono per scomparire, così com’è successo per i piccoli negozi con i supermercati. Tutto questo in un momento in cui c’è bisogno, non di scelte improvvisate e sconsiderate, ma di una programmazione partecipata con scelte ben ponderate, che partono dalle risorse e dai valori del territorio, in primo luogo la sua ruralità e la sua agricoltura, per un Molise, che ha tutto e tutto di grande qualità. Un Molise che si proietta (senza costi aggiuntivi) a essere una regione interamente a coltivazione biologica, e, grazie a un’attenta strategia di marketing, luogo di attra-
zione e incontro di consumatori che hanno la capacità di vivere il gusto della bontà e della bellezza. Penso ai suoi oli e ai suoi vini, i latticini e i formaggi, i salumi e gli insaccati come la Ventricina di Montenero di Bisaccia o bontà come la Pampanella di San Martino in Pensilis, il brodetto di pesce di Termoli, la ciabbotta dei suoi orti o il tartufo che, soprattutto bianco, è tanto di fronte al resto delle regioni italiane. Penso ai suoi paesaggi e alla ricchezza di chiese e monumenti dei suoi piccoli centri che, insieme, meriterebbero anche una piccola parte di tutta l’attenzione che i politici oggi riservano alla mega stalla della Granarolo, alle pale eoliche e, domani, alle biomasse. E, pensando a queste bontà e a queste bellezze, penso anche al bisogno di attenzione e di sostegno che il mio Molise ha, certo da parte dei miei corregionali, ma, tenendo conto del numero di molisani, da parte, soprattutto, di quanti vogliono diventare amici di questa mia terra con la possibilità di viverla con le sue sorgenti di acque minerali, le sue passeggiate sul Monte Miletto o sul Monte Meta, lungo il mare Adriatico non lontano dalle isole Tremiti e dal Gargano o sulle dolci colline che sopportano i paesi. C’è bisogno di moltiplicare le voci, di solidarietà e reciprocità, per vincere una battaglia che è innanzitutto una battaglia di civiltà prim’ancora di uno sviluppo sostenibile per un territorio che, in quanto a quantità, ha poco da dare, ma tante emozioni da far vivere e raccontare.
Grandi manze, grandi affari Che sotto la vicenda grandi manze ci sia il trucco è fin troppo scontato. A parte le difese d'ufficio fatte da Roberto Ruta, quello della Granarolo è un business pernicioso e lucroso in cui almeno in due ci si vogliono buttare. In primis la Granarolo che non riesce ad allocare altrove questa struttura, altamente inquinante e maleodorante, a causa dei dinieghi delle altre regioni. Al secondo posto l'affare lo farà chi, o quelli che, venderanno i terreni alla multinazionale del latte. Si sussurra che, quei terreni, siano già stati opzionati da un imprenditore che poi li rivenderà alla Granarolo. Insomma, il Di Dario di turno, anche se è un nome che non c'entra niente con l'affare. Con il grande affare. L'impressione negativa che si ricava da tutta la faccenda è che il Centrosinistra sta dando l'immagine di una coalizione nata sugli affari. Ognuno fa i suoi e gli altri, invece di sorvegliare, come da mandato popolare, si lanciano anche loro nei vari business. E allora c'è chi privilegia l'energia e il settore immobiliare; chi si butta sui trasporti e sulle reti ferroviarie; chi sulle grandi manze e sui consorzi.In sostanza, io lucro, tu lucri, egli lucra. E tutti restiamo zitti. O no....? Tic. Tac.
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Campobasso
27 ottobre 2013
Completamento piscina Colle dell’Orso, la gara va deserta La struttura resterà fatiscente, nessuna proposta per il progetto di finanza Non è pervenuta alcuna proposta, la gara per il completamento della piscina di Colle dell’Orso è andata deserta. L’amministrazione prende atto della mancata presentazione di proposte relative all’intervento di completamento e gestione della piscina comunale di Colle dell’Orso. Il Comune affidandosi al progetto di finanza credeva di potersi liberare di un’opera che da tempo giace incompiuta e che ormai è diventata fatiscente. Purtroppo, però, le cose non sono andate bene e nessuno ha risposto alla chiamata del Comune. Eppure la struttura , con una spesa complessiva non inferiore a un milione di euro, avrebbe potuto essere rivalutata e sfruttata attraverso la gestione. L’impianto, infatti, è dotato di una vasca che consente lo svolgimento delle at-
tività regolate dalla Fin in quanto conforme per dimensioni alle misure previste dalla stessa Federazione, per le gare di nuoto nazionali e regionali, di pallanuoto e di nuoto sincronizzato; inoltre è presente una vasca adatta ai bambini dai 3 ai 4 anni
Giornata ecologica a Parco dei Pini Fare Verde invita i cittadini a riappropriarsi delle aree verdi abbandonate Si svolgerà questa mattina la giornata ecologica promossa da Fare Verde Campobasso, per la riqualificazione dell’area “Parco dei Pini” compresa tra via XXV Aprile e via Berlinguer, il “parco mancato” che da oltre 20 anni versa in condizioni di completo abbandono nonostante si trovi in pienissimo centro, in un frequentatissimo quartiere e a pochi passi dalle scuole elementari e materne di via Crispi. Vegetazione spontanea completamente incolta, assenza di qualsiasi arredo o complemento, viali mattonati ormai inglobati dalle erbacce, cordoli e panchine di cemento armato grossolani e decisamente antiestetici, fontana pubblica, benché predisposta, mai installata, rifiuti di ogni sorta nascosti dappertutto; così si presenta oggi quello che potrebbe e dovrebbe essere un parco urbano di quartiere, con tutte le potenzialità per diventare un luogo di ritrovo, svago e socialità per bambini, anziani e famiglie. Anche gli ultimi, imponenti, pini presenti nella parte alta dell’area, ver-
sano in condizioni precarie ed alcuni di loro sono da anni morti senza che nessuno si sia posto il problema di eliminarli per agevolare la corretta crescita di quelli adiacenti e scongiurare rischi per la pubblica incolumità derivanti da eventuali cedimenti dei tronchi secchi. L’area in questione è parte integrante della lottizzazione “Parco dei Pini” ed attualmente non risulta ancora pubblica poiché di pertinenza di una impresa edile subentrata al costruttore iniziale; il complesso residenziale, nonostante sia abitato ormai da almeno un ventennio, non ha però mai visto completare quell’area verde attrezzata, prevista dai progetti originari nonché dalle norme urbanistiche, che doveva essere realizzata contestualmente agli appartamenti, probabilmente a titolo di parziale scomputo degli oneri di urbanizzazione. Sono comunque gravi ed evidenti le compiacenti responsabilità da parte delle tante amministrazioni succedutesi negli ultimi decenni, che nessuna azione di vigilanza hanno posto in es-
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
sere affinché l’area verde venisse tempestivamente completata e consegnata alla collettività finita ed “a regola d’arte”, non certo come si presenta ancora oggi dopo venti anni di assoluto immobilismo. Sull’esempio virtuoso di altre realtà analoghe, l’associazione Fare Verde propone quindi ai cittadini, ed in particolar modo quelli residenti nelle adiacenze, di cominciare un percorso di partecipazione attiva e riappropriazione degli spazi urbani, per rivalutare e riqualificare un’area che merita certamente maggiori attenzioni di quelle finora ricevute. Questa mattina dalle 9.30, volontari e residenti della zona, si ritroveranno per una mattinata ecologica all’insegna dell’impegno civico e del volontariato, per dare una ripulita al parco e piantarvi nuovi alberi, nonché discutere e valutare le forme, le iniziative e le proposte per restituire decoro e vivibilità all’area, affinché torni ad essere un vero Parco dei Pini a disposizione del quartiere e dell’intera cittadinanza.
che affrontano il primo contatto con questa disciplina, di uno spazio per la ginnastica, di una zona servizi e di gradinate per circa 150 spettatori. La struttura ha una superficie coperta di circa 1.425 metriquadri per un volume complessivo di 8600 metricubi.
Campobasso amica del benessere psicologico
L’Ordine degli Psicologi del Molise organizza, dal 4 al 9 novembre “La settimana del benessere psicologico in Molise – Città amiche del Benessere Psicologico”. L’obbiettivo prioritario dell’iniziativa è quello di avvicinare i cittadini al mondo della psicologia, ad una psicologia che promuove stili di vita volti allo sviluppo delle risorse degli individui e dei contesti relazionali nei quali essi si muovono e vivono. L’amministrazione comunale aderisce all’iniziativa impegnandosi ad organizzarla e a mettere a disposizione la sala consiliare per le conferenze e ad affiggere i manifesti in città. L’iniziativa è volta a migliorare le condizioni che favoriscono il benessere psicologico attraverso l’adozione di stili di vita che riducono i fattori di rischio nei gruppi e nella comunità.
Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
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Campobasso
27 ottobre 2013
“Il commercio langue, via Cimino” CAMPOBASSO. Dopo la mozione di sfiducia presentata nei confronti dell'assessore comunale di Campobasso all'Urbanistica, Nicola Gesualdo, i consiglieri Michele Ambrosio e Salvatore Colagiovanni hanno ritenuto di dovere chiedere la sfiducia anche per l'assessore Giuseppe Cimino. Peraltro, lo stesso, sei mesi fa è stato scaricato già dal sindaco Di Bartolomeo dal suo assessorato ai Lavori pubblici. Oggi, invece, è a capo di quello al Commercio. A partire dalla data del suo insediamento, però, nessun atto è stato assunto se non lo spostamento della Fiera mensile di Confesercenti dal centro alla zona nord di Campobasso dove, peraltro, già insistono i centri commerciali. Così i tre consiglieri comunali hanno ritenuto che per "quanto attiene alle altre deleghe conferite commercio, attività produttive, artigianato, turismo, farmacie, servizi di emergenza sanitaria non si è registrato l'auspicato più proficuo perseguimento degli obiettivi programmatici nè tantomeno alcuna azione positiva di rilancio dell'azione di governo e dell'immagine del-
I consiglieri Ambrosio e Colagiovanni chiedono le dimissioni dell'assessore che da sei mesi ha paralizzato la struttura
l'istituzione stessa", chiedono al sindaco di revocare a Giuseppe Cimino la delega in questione. Del resto, sono sei mesi che l'assessore non dà segni di vita politica e amministrativa e proprio il settore del
commercio a Campobasso sta conoscendo la fase più buia della sua storia con la chiusura di non pochi esercizi. E' chiaro che l'assenza di una qualsiasi programmazione da parte del Comune ha finito con il contri-
Differenziata, perchè i Comuni non pagano? Dal 1 luglio cinque amministrazioni hanno avviato il servizio ad oggi, però, la Ecogreen avanza già quasi un milione di euro
CAMPOBASSO. Furono tutti felici e contenti per la partenza del sistema di raccolta differenziata dei rifiuti nell'area del Fortore. Cinque Comuni, 12mila abitanti, 6500 utenze per un investimento di 3 milioni e 800mila euro: sono questi i numeri del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti che dal primo luglio è diventato operativo nelle amministrazioni che fanno parte dell’Unione dei Comuni del Tappino (Riccia, che è capofila e Campodipietra, San
Giovanni in Galdo, Gildone e Jelsi). Ad aggiudicarsi la gara d'appalto la Ecogreen di Campobasso. Una raccolta porta a porta funzionale, che sta dando i suoi risultati, la gente è contenta dello svolgimento ma...ma la ditta che ha anticipato i soldi per l'acquisto dei bidoni, per l'assunzione del personale rigidamente delle aree interessate, dei mezzi per la raccolta non ha percepito, fino a questo momento, nemmeno un euro. Eppure, sarebbe fuori di qualcosa
come un milione di euro. Ma l'amministrazione di Riccia che risulta essere la capofila del progetto, non avrebbe dovuto già procedere alla liquidazione per il servizio fin qui svolto? Non avrebbe dovuto avere già in cassa i soldi relativi? Sono interrogativi che pesano sul bilancio della società Ecogreen che sta seguendo alla lettera il capitolato con evidente soddisfazione dei cittadini. E le amministrazioni non pagano? C'è di che riflettere e pensare.
buire a determinare questo stato con pericolose ricadute sul tessuto economico cittadino. Così i consiglieri Ambrosio e Colagiovanni hanno deciso di chiedere al Sindaco la revoca della delega.
A Campitello 118 da ‘capogiro’ Per l'ambulanza una spesa da 180mila euro nonostante la Guardia medica CAMPOBASSO. La sanità, ormai, è nel vortice del caos. Basta leggere una piccola delibera per capire che stiamo viaggiando dritti contro il muro. L'Asrem ha istituito il servizio di Guardia Medica e di 118 a Campitello Matese dall'8 dicembre 2013 al 27 aprile 2014. A pagina 4 della delibera, possono essere letti i costi stimati ( per 5 mesi circa). Il solo118 che sarà presente come specificato in delibera unicamente dalle ore 8 alle ore 18, cioè per il periodo in cui si scia, costerà 180 mila euro! Poichè c'è la Guardia medica (spesa 83mila euro) perchè spostare un equipaggio completo del 118 a Campitello Matese sottraendolo ad altra sede? Non sarebbe stato più opportuno e molto più economico mandare solo un'ambulanza nella stazione sciistica e al bisogno ricoverare eventuali infortunati o persone colpite da malanni gravi in base al giudizio del medico di Guardia medica lì presente? Non sarebbe stato un bel risparmio in questi tempi di magra? Belle domande come quelle ancora in attesa di risposta per gli ospedali, la Cattolica e la medicina del territorio. Un caos che colpisce chi è costretto a dover ricorrere al sistema sanitario regionale.
I vostri ๏ฌ gli metteteli sulla buona strada. Alla sicurezza pensiamo noi.
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6.10 6.10 6.35 7.00 7.00 77.25 .25 9.10 9.10
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CORSE COR SE CAMPOBASSO CAMPOBASSO BOJANO BOJANO ISERNIA VENAFRO VEN AFRO ROMA ROMA
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110.00 0.00 9 9.35 9.10 9. 10 8 8.45 77.00 .00
14.30 14.30 114.05 4.05 13.40 13.40 113.15 3.15 111.30 1.30
116.30 6.30 116.05 6.05 115.40 5.40 115.15 5.15 113.30 3.30
18.00 18.00 117.35 7.35 117.10 7.10 116.45 6.45 115.00 5.00
21.30 21.30 21.05 21.05 20.40 20.15 20. 15 118.30 8.30
TERMOLI - CAMPOBASSO PERUGIA - SIENA - FIRENZE CORSE COR SE
G : DDAL AL LLUNEDร UNED ALL ALLAA DOMENIC DOMENICAA E FES FESTIVI TIVI F : DDAL AL LLUNEDร UNED AL SSABATO ABATO FERIALI
TERMOLI - ISERNIA - ROMA F
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6.05 6.23 7.35 7.35 77.45 .45 8.10 8.10
7.30 7.30 77.48 .48 9.00 9.10 9. 10 9.35
9.00 9.18 9. 18 10.30 10.30 10.40 10.40 111.05 1.05
14.00 14.00 114.18 4.18 15.30 15.30 15.40 15.40 16.05 16.05
17.00 17.00 117.18 7.18 18.30 18.30 18.40 18.40 19.05 19.05
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CORSE COR SE TERMOLI TERMOLI SAN SALVO SALVO MARIN SAN MARINAA ISERNIA ISERNIA VENAFRO VENAFRO ROMA R OMA
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15.55 15.55 115.37 5.37 114.25 4.25 114.15 4.15 113.50 3.50
19.15 19.15 118.57 8.57 17.45 17.45 17.35 17.35 17.10 17.10
19.15 19.15 118.57 8.57 17.45 17.45 17.35 17.35 17.10 17.10
23.25 23.077 23.0 221.55 1.55 221.45 1.45 221.20 1.20
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CAMPOBASSO - TERMOLI - RIMINI FORLร - IMOLA - BOLOGNA CORSE COR SE
CORSE CO ORSE
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5.00 5.25 5.55 6.25 7.45 7.45
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14.15 14.15 14.40 14.40 15.10 15.10 15.40 15.40 117.00 7.00
CAMPOB CAMPOBASSO A ASSO BOJJANO BOJANO ISE ERNIA ISERNIA VENAFRO VEN NAFRO NAPOLI NAPOLI A
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111.15 1.15 10.50 10.50 110.20 0.20 9.50 8.30
118.25 8.25 18.00 18.00 17.30 17.30 17.00 17.00 15.40 15.40
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CAMPOBASSO CAMPOBASSO TERMOLI TERMOLI SSAN AN SALVO SALVO MARIN MARINAA RIMINI R IMINI FORLร FORL IMOLAA IMOL BOLOGNA B OLOGNA
6.50 77.50 .50 8.10 8.10 12.10 12.10 13.00 13.00 113.45 3.45 14.30 14.30
CAMPOBASSO - ISERNIA - NAPOLI F
23.50 22.50 22.25 21.55 21.55 21.30 21.30 30 221.00 1.00 117.30 7.30 116.05 6.05 115.00 5.00
IL SER SSERVIZIO VIZIO ร SVOLTO SVOLTO NEI GIORNI FERIALI DI LUNEDร LUNED - MERCOLEDร MER M COLED - VENERDร VENERD
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TERMOLI TERMOLI CAMPOBASSO CAMPOBASSO BBOJANO OJANO ISERNIA VENAFRO VENAFRO CCASSINO ASSINO PERUGIA PER UGIA SIEN A SIENA FIRENZE
6.00 6 77.00 .00 77.25 .25 77.55 .55 8.20 8 20 8 8.50 12.20 12.20 113.45 3.45 114.50 4.50
IL SER SERVIZIO VIZIO ร SVOLTO SVOLLTO DAL DAL LLUNEDร UNED AL SSABATO ABATO NEI GIORNI FERIALI
23.00 22.00 21.40 21.40 117.40 7.40 116.45 6.45 116.05 6.05 115.20 5.20
IL SER SERVIZIO VIZIO ร SVOLTO SVOLTO NEI GIORNI FERIALI DI LUNEDร LUNED - MERCOLEDร MERCOLED - VENERDร VENERD CAMPOBASSO - TERMOLI - PESCARA CORSE
CORSE C ORSE FERIALI
4.35 5.40 5.50
6.30 77.35 ..35 77.45 ..45
6.30
7.00 7.00
7.40 7.40 8.05
8.10 8.10
9.10 9. 10
7.45 7.45 8.50 9.00
8.005 8.05
8.05
11.00 11.00
9.15 9.15 9.440 9.40
9.15 9. 15 9.40 10.05 10.05
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12.35 12.35 13.40 13.40 13.50 13.50
14.10 14.10
14.15 14.15
116.00 6.00
17.15 17.15
119.55 9.55
15.20 15.20
15.25 15.25 115.50 5.50
117.10 7.10
18.25 18..25
21.05 21.05
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20.35 221.40 1.40 21.50 21.50
16.55 16.55
8.05
8.05
11.00 11.00
77.25 ..25
9.15 9. 15 99.40 40 10.05 10.05
9.15 9.15 99.40 40
12.10 12.10
12.35 12.35 13.40 13.40 13.50 13.50
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CORSE C ORSE FERIALI
77.25 .25 6.20 6.05
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117.10 7.10
115.20 5.20
18.20 18.20 118.45 8 45 8.45 119.50 9.50
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CAMPOBASSO CAMPOBASSO Z. IND. TERMOLI TER MOLI TERMOLI MARINAA SSAN AN SSALVO ALVO MARIN VASTO VAS A TO AACQUALAND CQUAL AND PESCARA PESC ARA
115.25 5.25 114.20 4.20 114.00 4.00
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CORSE C ORSE FESTIVE
6.15 6.15
CAMPOBASSO CAMPOBASSO Z. IND. TERMOLI TERMOLI TER MOLI MARINAA SSAN AN SSALVO ALVO MARIN VASTO VAS A TO AACQUALAND CQUAL AND PESCARA PESC ARA
115.20 5.20
17.15 17.15
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114.10 4.10
116.05 6.05 115.40 5.40
15.25 15.25 115.50 5.50
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117.35 7..35 116.30 6.30 116.20 6.20
18.25 18.25 117.20 7.20 117.10 7.10
119.55 9.55 118.50 8.50 18.40 18.40
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18.40 18.40 118.10 8.10 117.45 7.45
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Isernia
27 ottobre 2013
Università, da rivedere le linee Gli assessorati regionali competenti pensano a possibili soluzioni Il 25 ottobre si è svolto presso l’Assessorato all’Università e alla Ricerca, un confronto tra le rappresentanze del Consiglio degli Studenti dell’Università del Molise, le associazioni universitarie, l’Assessore ai Trasporti, Pierpaolo Nagni, i dirigenti e funzionari dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione e dell’E.S.U. ed il Vice Presidente della Giunta Regionale, Michele Petraroia. Proseguendo la serie di riunioni sui temi del diritto allo studio, è stato affrontata la questione dei collegamenti con le diverse sedi universitarie della regione e in particolare con quelle distaccate di Termoli, Isernia e Pesche. Alle osservazioni degli studenti sulla carenza di corse e altri disagi ha risposto l’Assessore Nagni che è intervenuto sia sull’istanza di biglietto chi-
lometrico integrato tra treno, corse extraurbane e trasporto pubblico urbano, e sia sul collaudo della strada di collegamento tra Isernia e Pesche che
San Vincenzo, una jam session E' Emilio Izzo a proporla per non fare chiudere l'area archeologica
ISERNIA. "E' mia intenzione organizzare una jam session per tutti gli artisti, qualunque sia la musa che li ispiri, per domenica 3 novembre alle ore 10.30 davanti agli scavi di San Vincenzo alVolturno per dare un contributo artistico-culturale alla riapertura, al rilancio e alla valorizzazione del meraviglioso sito monastico altomedivale vergognosamente chiuso dalla dirigenza dei beni cultuali molisani". E' il messaggio di Emilio Izzo della Uilbac dopo quanto accaduto nell'area archeologica. "Sarebbe un bel gesto e una grande prova di sensibilita' che spesso solo uomini e donne di cultura e di spettacolo sanno dare. tutti, musicisti, cantanti, scrittori, poeti, attori, pittori, mimi, saranno accolti con affetto per l'affetto che vorranno portare in quell'area bersagliata da una politica culturale ignobile! Contattatemi in qualsiasi modo, per mail emilcult@libero.it, per telefono 347 64 02 951, ma fatelo!" "Gli scavi che chiuderanno domani, per l’ennesima assurda decisione dei vertici molisani dei beni culturali, rappresentano un impoverimento non solo culturale ma anche economico per l’intera Valle del Volturno, con gravi ripercussioni per tutta la regione già fortemente provata dalla situazione occupazionale, sempre più attanagliata tra chiusure, licenziamenti, cassa integrazione e disperazioni familiari". Così Emilio Izzo della Uiltucs. " E così, invece di attivarsi in tutti i modi per ampliare l’offerta culturale e la valorizzazione per una nuova possibile occupazione, dirigenti venuti da lontano, con titoli di carta ma senza passione, sentimenti e scrupoli, fanno il bello e cattivo tempo in attesa di andare in luoghi più ambiti, dimenticando che territori come i nostri sono rari, di unica bellezza e certamente non meritano negligenze e pressapochismo da conquistatori di carriere e mercenari di curriculum".
sarà completato entro il 30 novembre, con conseguenti facilitazioni dei tempi di percorrenza e miglioramento delle modalità di raggiungimento della sede di
Pesche. A seguire sono state avanzate proposte di modifica della legge n.1/1995 sul diritto allo studio su più parti dell’articolato da
parte dell’associazione studentesca 2k8, ed è stata esaminata la possibilità di riorientare 300 mila euro ad implementazione delle borse studio e/o a favore degli studenti sotto altre forme. Le parti si sono aggiornate sulla questione del piano triennale di indirizzo di studio che oggettivamente si scontra con il taglio drastico di fondi a livello nazionale assolutamente deleterio soprattutto per i piccoli Atenei e per le Università del Mezzogiorno. Si tratta di riflettere bene sulle prospettive dell’Università del Molise tenendo conto di questo contesto critico e problematico, ma senza rinunciare a disegnare un futuro innovativo per un polo d’eccellenza universitario del Molise, attrattivo, efficiente e competitivo.
“Basta con l’uccisione degli orsi” La denuncia viene dal Centro fauna dedicato ad Altobello Ancora un orso ucciso! Una giovane femmina che tra qualche anno avrebbe potuto generare preziosi cuccioli per la sopravvivenza della esigua popolazione appenninica. Quest’ultimo episodio segnala una progressione preoccupante. Se dividiamo infatti l’intervallo temporale, della statistica relativa agli orsi rinvenuti morti tra il 1971 ed il 2012, in periodi di sette anni, notiamo come ai primi due cicli turbolenti nella vita del Parco con rispettivamente 22 e 26 decessi, ne sono seguiti altri due dei quali il primo con “soli” dodici morti ed il secondo in ripresa con diciassette vittime. L’ultimo, quello che stiamo vivendo (2006-2013), registra una brusca accelerazione con ben venti perdite, quattro nel solo 2013. È difficile trarre valutazioni così a caldo, oltretutto i dati andrebbero indagati con maggiore attenzione, ma un elemento balza agli occhi: l’ultimo lasso di tempo considerato si sovrappone perfettamente al periodo di vigenza del “Piano d'azione nazionale per la conservazione dell'Orso marsicano” meglio conosciuto come PATOM, firmato all’Aquila il 5 luglio del 2006.
Sarà anche una sfortunata coincidenza, ma noi siamo sempre più convinti che questo strumento, così come congegnato e attuato, sia inefficace e non serva allo scopo per cui è stato ideato, ovvero alla salvaguardia della popolazione di orso bruno marsicano. Purtroppo i risultati, nudi e crudi, sono sotto gli occhi di tutti. Torniamo quindi a sottolineare la necessità, non più rinviabile, di porre mano alla realizzazione di una banca del seme dell’orso bruno marsicano valutando, senza preconcetti e con un pool di esperti
internazionali, la fattibilità di un programma di conservation breeding così come sollecitato nell’appello dello scorso mese di gennaio. Ci auguriamo inoltre che l’Ente Parco, nella programmata campagna di catture, inserisca nel protocollo il prelievo di liquido seminale agli esemplari maschi intercettati. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo, non è più tempo di rimpallo di responsabilità, ognuno si deve assumere le proprie e chi ha potere decisionale si risolva ad intervenire subito, con soluzioni coraggiose ed innovative.
Termoli
12 27 ottobre 2013
Gran manze: Ciarniello, Fabrizio e Sprocatti chiedono consiglio monotematico TERMOLI. La minaccia “Gran manze” sembra proprio ancora viva al punto che il consigliere comunale Annibale Ciarniello, quale primo firmatario nonché promotore, unitamente ai colleghi consiglieri Gennaro Fabrizio e Ivo Sprocatti hanno protocollato una richiesta di consiglio comunale monotematico sul tema. “Premesso che ormai da diversi mesi si sente parlare della realizzazione di una grande stalla di 12.000 manze – scrivono i consiglieri -, che darebbe un primato europeo al Molise, nel territorio tra San Martino in Pensilis, già gravato di pale eoliche oltre Guglionesi e Larino, la popolazione è seriamente preoccupata da tale insediamento che, qualora si realizzi, comporterà solo disagi e minimi, per non dire nulli, vantaggi. L’insediamento occupe-
rebbe ben 100 ettari del già di per se piccolo territorio molisano, molto probabilmente con un’enorme colata di cemento necessaria alla realizzazione dei
luoghi adibiti ad ospitare le 12000 manze e l’insediamento determinerebbe un consumo di oltre 700 litri di acqua al giorno per non parlare del determi-
nante impatto ambientale dovuto agli escrementi degli animali il cui smaltimento diverrebbe difficoltoso se non impossibile oltre il maleodore
che verrebbe percepito per decine di chilometri”. Ciarniello, Fabrizio e Sprocatti poi citano altri due aspetti non meno importanti: “I rifiuti solidi e liquidi prodotti dalla presenza di 12000 bovini equivarebbe a raddoppiare la popolazione molisana e pochissimi saranno i posti di lavoro destinati alla popolazione molisana in quanto gran parte dei lavoratori saranno tecnici provenienti direttamente dalla Granarolo”. Per tutti questi motivi e ricordando che Termoli si è già pronunciata con un “no” secco all’accettazione del progetto, i tre consiglieri comunali chiedono la convocazione dell’assise civica monotematica o alternativamente di inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale con argomento “Gran Manze”.
Copertura in eternit, chiusa la palestra Schwaizer
Riprese televisive in porto, ordinanza della Capitaneria
TERMOLI – Da venerdi mattina, e fino a nuova disposizione, è chiusa la palestra della scuola media “Schweitzer”. La decisione è stata presa dal sindaco Antonio Basso Di Brino per dare il via alle verifiche sul tetto di eternit. Il provvedimento è scattato dopo che il Settore Ambiente ha diramato una nota con la quale invita l’Arpa Molise ad eseguire i rilievi necessari per la verifica dell’eventuale presenza di amianto sulla copertura della palestra che ha una copertura di 450 metri quadri ed è utilizzata dal 1990.
TERMOLI – Rai Uno, il 29 ottobre a partire dalle ore 15, effettuerà nel porto e precisamente nei tratti di banchina del molo Nord e Nord-Est compreso riprese televisive per il programma “Easy Driver”. Per questo motivo la Capitaneria di Porto ha emanato una propria ordinanza per regolamentare la circolazione e sosta degli autoveicoli. Pertanto sui tratti di “banchina” il giorno delle ri-
prese dalle 8 alle 24 e, comunque fino al termine delle riprese televisive, è vietata la fermata e la sosta in genere, anche sugli stalli presenti presso la banchina del molo Nord-Est, compresi quelli destinati ai veicoli autorizzati. La circolazione veicolare nell’ambito portuale, e più precisamente sui tratti di banchina interessati dalle riprese, sarà modificata secondo le indicazioni presenti lungo le
corsie di marcia, o fornite dagli agenti al traffico presenti sul posto. Per il periodo necessario alle riprese televisive la circolazione sulle banchine dei moli Nord e Nord-Est (esclusa la strada di collegamento con il molo SudEst) sarà interdetta. Sono esclusi dai divieti, oltre ai mezzi che fanno capo all’organizzazione ed assistenza delle riprese televisive, quelli della
Disdetta contratto di lavoro, sciopero dei dipendenti bancari Anna Musacchio nuova presidente della Fidapa TERMOLI – Il prossimo 31 ottobre sciopereranno i dipendenti delle banche di Termoli e dei centri limitrofi. La decisione è stata presa durante l’assemblea che si è tenuta nella Galleria civica convocata da tutte le sigle sindacali. L’astensione dal lavoro è stato motivato dopo che l’Abi ha disdetto il Contratto nazionale di lavoro. “I loro interessi non possono calpestare i nostri diritti - ha sottolineato Alessandro Faggella, rappresentante della UIL Credito e Assicurazioni (Uilca) -. I banchieri ci dicono che siamo vecchi
e incapaci di adattarci alle nuove esigenze produttive. Ma se guardassero alla loro, di età, scoprirebbero di essere non solo la classe dirigente più miope di sempre, ma anche la più anziana d’Europa. Ci dicono che devono tagliare ancora i loro costi, scaricando il conto sui lavoratori”. Ma che scopo ha risparmiare tanto se poi non si dà credito sulle imprese? “Forse a coprire i loro buchi di bilancio – ha terminato Faggella – e le loro politiche del credito assolutamente scollegate dai bisogni del territorio”.
TERMOLI – Anna Musacchio è il nuovo presidente della Fidapa di Termoli e subentra a Titti Lezzoche. Il passaggio di consegne è avvenuto durante la prima riunione mensile del biennio 2013-2015. Nella stessa riunione è stato ufficializzato anche il nuovo direttivo che è composto da: Esmeralda Pettine (vice presidente), Nuccia Spadaro (segretaria), Dolores Baldi (tesoriera); dai revisori dei conti Ida De Luca, Diana Luciani e Saveria Madera; dai consiglieri Nicoletta Battista, Lina Battista, Ada Ciccarelli e Fernanda Pugliese.
Capitaneria di Porto, delle Forze di Polizia, di soccorso ed emergenza, nonché quelli espressamente autorizzati al transito/accesso con specifico provvedimento rilasciato dalla Capitaneria. Infine ad esclusione dei veicoli in emergenza, la velocità di percorrenza delle corsie di marcia dovrà essere particolarmente ridotta e comunque non superiore a 30 Km orari.
Chiamata d’imbarco per un marittimo LITORALE – La Capitaneria di Porto di Termoli ha diramato una chiamata d’imbarco per un marittimo con qualifica di mozzo-marinaio a bordo del motopesca "Papà Antonio" iscritto nei registri navi minori e galleggianti dell’ufficio marittimo di Rodi Garganico. Gli interessati dovranno presentarsi negli uffici della Capitaneria di Porto alle ore 9 del 29 ottobre muniti di libretto di navigazione, tesserino di iscrizione nel registro dei pescatori, certificato medico di visita preventiva di imbarcoe per i soli marittimi muniti di libretto di navigazione (1a ctg della gente di Mare), visita biennale in corso di validità.
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Termoli
27 ottobre 2013
Audizione settore saccarifero commissione Agricoltura Camera e Senato ROMA - Unionzucchero e CGBI - Confederazione Generale dei Bieticoltori Italiani, in rappresentanza della filiera bieticolo-saccarifera nazionale, in occasione dell'audizione presso la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, hanno espresso forte delusione per l'esito dei negoziati PAC riguardanti la OCM zucchero. La conclusione del regime delle quote, anticipata al 30 settembre 2017, riduce drasticamente i tempi a disposizione delle imprese, agricole e di trasformazione, per adeguarsi al nuovo contesto di mercato. La filiera bieticolo-saccarifera nazionale, dopo gli enormi sacrifici seguiti alla devastante riforma del 2006, ribadisce la ferma volontà di continuare a mantenere la propria attività di produzione saccarifera nazionale, agricola e industriale. Chiede, quindi, che tutte le Istituzioni italiane valutino con attenzione la situazione del settore per individuare le misure più idonee a non disperdere una capacità produttiva importante per l’economia e l’occupazione del Paese. In particolare si chiede di consentire una produzione nazionale di qualità, nel rispetto di ogni regola sociale
e ambientale, di approvvigionare stabilmente il mercato di una commodity strategica quale lo zucchero, evitando una completa dipendenza dalle importazioni UE ed extra UE e assicurando produttori, industria e consumatori di difendersi dalla volatilità delle speculazioni internazionali. Per perseguire tali obiettivi, tra le misure e politiche necessarie, è indispensabile adottare le soluzioni enunciate successivamente. Occupazione: 2.000 addetti diretti (senza contare il trasporto e l'indotto) che trasformano le barbabietole di quasi 10.000 aziende agricole nazionali, presenti in numerose Regioni del Sud, del Cen-
tro e del Nord Italia. E' comunemente considerato che, nel settore bieticolo-saccarifero, ogni impiego diretto genera 5 impieghi indiretti (Fonte: CEFS). Fatturato: intorno a 700 milioni di euro (2011, escluso lo Zuccherificio del Molise). Consumi: stabile intorno a 1 milione 650 mila tonnellate consumate in Italia. Oltre il 75% dello zucchero è destinato all'industria della trasformazione per la produzione di cibi e bevande; la parte residua (25% circa), viene distribuito dalla Grande Distribuzione Organizzata (supermercati e negozi) e dal sistema HoReCa (Hotel, Ristoranti e Bar). L'erogazione delle somme (pari a 51 mi-
Convocazione Predisposizione registro del Consiglio assistenti familiari e del volontariato sociale comunale GUGLIONESI – Il Consiglio comunale è stato convocato in sessione straordinaria di prima in seduta pubblica per lunedì 28 ottobre alle ore 17 ed in seconda convocazione per mercoledì 30 ottobre sempre alle 17, presso la sala consiliare del Municipio. L’assose dovrà discutere per l’approvazione gli argomenti iscritti all’ordine del giorno: la concessione diritto di superficie all'Iacp per la realizzazione di n.3 alloggi di edilizia economica e popolare; nomina e sostituzione vice presidente del consiglio comunale; modifica regolamento della commissione consiliare permanente per l'esame delle norme regolamentari e per la pianificazione territoriale e nomina componenti; approvazione del regolamento per l'applicazione del tributo comunale sui rifiuti e del tributo comunale sui servizi indivisibili (Tares); piano finanziario della gestione del servizio dei rifiuti urbani per l'anno 2013.
BASSO MOLISE – Il coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale di Termoli, dottor Nicola Malorni, rende noto che è possibile presentare domanda per essere inseriti negli elenchi dei registri assistenti familiari e del volontariato sociale. Le domande, poste all’attenzione del dottor Malorni, si devono presentare all’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale Sociale di Termoli in via Madonna Grande a Portocannone, con consegna a mano presso l’ufficio protocollo oppure con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno (non fa fede il timbro postale) entro le ore 17 del prossimo 31 ottobre prossimo. Ai Registri potranno essere iscritte le persone con capacità acquisita o a seguito di idoneo corso di formazione documentabile con attestati da allegare alla domanda; entrambi i Registri sono aggiornabili con delibera del Comitato dei Sindaci e tenuto conto delle esigenze programmatiche dell’Ambito Territoriale Sociale di Termoli.
CAMPOMARINO – La statale 16, in territorio di Campomarino, presenta un incrocio molto pericoloso che porta al Lido dopo aver superato il passaggio a livello ferroviario. Un incrocio spesso luogo di incidenti, anche a causa della differenze tra le due strade, (velocità di percorrenza, tipologia di veicoli, quote). Tra il Comune di Campomarino e la società “Rete ferroviaria italiana” Spa del Gruppo Ferrovie dello
lioni di euro) non ancora corrisposte, relative agli aiuti nazionali 2009 e 2010. Misure di supporto e sostegno al progetto, in fase di elaborazione, finalizzato all’accrescimento della competitività del settore bieticolo. La richiesta, da parte del Governo Italiano alla Commissione Europea, di costituire un fondo specifico finalizzato ad attenuare l’inevitabile impatto sociale conseguente ad un'eventuale ulteriore ristrutturazione del settore. Ciò avvalendosi di risorse finanziarie già presenti nel bilancio comunitario FEOGA e senza ulteriori oneri a carico degli operatori che proseguono la produzione saccarifera. Il controllo a che la Commissione, da qui al 2017 e anche oltre, assicuri un uso degli strumenti a sua disposizione esclusivamente al fine dell’equilibrio del mercato europeo dello zucchero ed evitando che, per effetto dei più recenti Regolamenti, soggetti estranei ad esso, senza alcun titolo né qualifica, possano operarvi per fini non trasparenti o per mera speculazione. Associazione Nazionale Bieticoltori
Zuccherificio, aggiornamento campagna bieticola 2013 BASSO MOLISE - Lo stabilimento di Termoli, unico zuccherificio operativo nell'area sud, nell’anno in corso ha amministrato una superficie di circa 6.050 ettari. I conferimenti sono stati avviati l’11 luglio e si sono conclusi il 31 agosto, con 51 giorni di lavorazione. I livelli polarimetrici medi comunicati dalla società saccarifera si attestano su 17,77%, accompagnati da apprezzabili performance quantitative, che consentono di consolidare una produzione media di saccarosio di 8,83 tonnellate per ettaro. La situazione generale sul conferimento per lo Zuccherificio del Molise con dati relativi ai soci ANB aggiornati al 17 ottobre 2013. Stima conferimenti (%) 100 %; Polarizzazione media (%) 17,49; Tara media (%) 9,38; Peso Radici t/ha # 5 0,5; Saccarosio t/ha # 8,8; P.S.D. (%) 90, 11. Il dato “tara media” comprende anche il valore della “terra di restituzione”; # I dati relativi alla produzione di radici e di saccarosio sono valori stimati.
IdV, prevista nei primi giorni di dicembre la visita in regione del segretario nazionale MONTENERO DI BISACCIA - Si è svolta a Roma la prima riunione tra i coordinatori regionali e il segretario nazionale IdV Ignazio Messina al fine di fare il punto sulla situazione politica locale e nazionale nell’ambito di questa nuova fase di rilancio dell’Italia dei Valori. L’incontro è stato anche occasione per stabilire alcuni step in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. “Il partito - ha riferito il segretario regionale del Molise Cristiano Di Pietro – sia per quanto riguarda le amministrative nei Comuni superiori a 15.000 abitanti, sia per quanto riguarda le oramai vicine elezioni per il Parlamento Europeo, si presen-
terà con il suo nuovo simbolo. Si è parlato poi, anche degli impegni legati alla riorganizzazione dell’IdV in Molise dove, dopo il congresso regionale, ci si appresta a celebrare anche le sessioni provinciali di Isernia e Campobasso, previste per il 9 e 10 novembre. Un altro momento importante di rinnovamento del partito e di
condivisione con gli iscritti – ha sottolineato il segretario Cristiano Di Pietro - gli impegni futuri sono molti e, tra questi, anche il rilancio dell’iniziativa di raccolta firme in merito alla proposta di legge contro il gioco d’azzardo. Occorrono 50.000 sottoscrizioni ed è per questo che torneremo in piazza con i nostri gazebo fino alla metà di dicembre. In Molise - ha concluso Di Pietro - la nuova fase dell’Italia dei Valori è già partita e procede spedita verso il futuro. Siamo pronti a confrontarci con spirito costruttivo con le altre forze politiche di coalizione al fine di poter affrontare al meglio i prossimi impegni elettorali che ci aspettano”.
Realizzazione della rotatoria al bivio della stazione ferroviaria Stato, sono intercorsi rapporti per l’individuare delle modifiche necessarie; la RFI ha trasmesso uno studio di fattibilità dell’opera. Visto che i lavori di messa in sicurezza e adeguamento della sede stradale interessano un lungo tratto Statale 16 che ricade in parte nelle territorio comunale campomarinese e in parte in quello do Ter-
moli, l’Anas e i Comuni di Campomarino e Termoli, nel rispetto delle relative competenze, hanno avuto degli incontri preliminari al fine di condividere le soluzioni progettuali degli interventi. Lo studioi di fattibilità comprende la realizzazione di una rotatoria e di un sovrappasso della linea ferroviaria per eliminare il passaggio a
livello. Ma per realizzare le opere l’amministrazione comunale di Campomarino non ha fondi a disposizione e, pertanto, ha deliberato di accettare il contenuto della bozza di convenzione con la società Anas a patto che la stessa Anas metta a disposizione i necessari fondi alla realizzazione delle opere.
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27 ottobre 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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