ANNO IX - N° 94 - VENERDÌ 27 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno ad Enrico Perretta
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Enrico Perretta. Già pronto il suo nuovo programma per la Raccolta differenziata nei paesi dell'area Fortore. Si parte da San Giovanni in Galdo. L'azienda molisana sta imponendosi in questo settore con risultati davvero eccezionali. Passaggi non sempre facili in una terra avara di risultati e che, troppo spesso, non premia chi vi lavora. Questa volta, però, la pazienza, l'impegno e la professionalità hanno pagato e l'imprenditore molisano sta per raccogliere quanto seminato.
Il Tapiro del giorno a Nico Ioffredi
Il Tapiro del giorno lo diamo a Nico Ioffredi. Chiude il teatro Savoia e il consigliere delegato cosa fa? Convoca un Forum sulla cultura. Per non essere, evidentemente, da meno dell'assessore Petraroia che convoca tavoli su tavoli, il consigliere delegato alla cultura convoca il Forum. Una specie di replica di un sistema piramidale sullo stile governativo, per produrre interminabili discussioni che alla fine rischiano di risultare illeggibili e inconcludenti. Non sarebbe stato meglio pensare a come risolvere la questione ed evitare la chiusura del Teatro?
REGIONE Anche i servizi sociali del basso Molise a rischio interruzione A PAG. 5
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27 settembre 2013
Presentato all’assessore al personale il documento di analisi e di proposta del Cug sull’ipotesi di riorganizzazione dei servizi regionali
Il Comitato unico di garanzia della Regione Molise ha dovuto fare i conti con la propria timidezza e l’ossequio al potere Da tutta questa impalcatura pare debba scaturire una riduzione dei servizi da 74 a 69 (ridicolo!), e rimanere fuori la rivisitazione, con il relativo adeguamento delle “leggi scandalo” 26 settembre 2005, numero 30, e 2 ottobre 2006, numero 33, alle norme vigentis Al discorso in atto sulla riorganizzazione dei servizi alla Regione Molise, nei giorni scorsi s’è aggiunto il documento elaborato dal Comitato unico di garanzia (il Cug), la cui parte incisiva è nella figura del vice-presidente Mariarosaria D’Elisiis, consegnato all’assessore al personale perché ne tenga conto per il prosieguo del lavoro contrassegnato da una serie di Stop & Go che non dice bene. Un documento farcito di timidezza. Peccato. Potendo il Cug essere uno strumento di confronto libero da sudditanza psicologica e di ossequio al potere. Ma nel Cug sussistono interessi personali che poco collimano con la libertà di giudizio necessaria per arrecare un contributo di concretezza al tentativo di modificare, rendendola più snella e funzionale, la macchina organizzativa regionale. L’assenza di verbi coniugati all’indicativo a tutto vantaggio dell’uso del condizionale, rende il documento una probabilità e non già la volontà di concorrere al miglioramento. Qualcosa comunque il Cug l’ha elaborata e l’ha scritta. Ad esempio: “ Dall’esame della delibera di giunta 376 del 26 luglio scorso ( Ipotesi di nuovo atto di organizzazione delle strutture dirigenziali della giunta regionale ai sensi della legge regionale 23 marzo 2010, numero10), si evidenzia che le strutture del gabinetto e della giunta sono sproporzionate rispetto alle rimanenti per cui potrebbero essere accorpate l’ avvocatura e le politiche strategiche il partenariato. Le risorse strumentali potrebbero (e dalli col condizionale! – ndr) essere razionalizzate al meglio attraverso sportelli, raggruppando uffici periferici in sedi opportune anche in ottica di risparmio della spesa (ad esempio utilizzando i locali delle dismesse Comunità montane). Anche il bilancio e le finanze potrebbero essere accorpati per una migliore organizzazione, così che la dotazione dei capitoli, in entrata e in uscita, potrebbero essere armonizzati contabilmente. Inoltre, nelle aree ( in cui è suddivisa l’organizzazione regionale – ndr) appare evidente un accavallamento di
competenze, sicché le stesse potrebbero essere raggruppate per materia come ad esempio Politiche comunitarie – Fers – Por – Cipe, in un unico servizio che possa gestire al meglio le risorse proprio in funzione della semplificazione e dell’ottimizzazione e l’armonizzazione delle competenze stesse”. Nel documento si leggono altri passaggi di una certa incidenza (una maggiore distinzione tra il ruolo degli organi d’indirizzo da quelli di gestione, oppure come raggiungere in concreto funzionalità, efficienza ed economicità nella gestione dei servizi e degli uffici mediante la responsabilizzazione e la professionalizzazione del personale incaricato, oppure ancora l’adozione di un regolamento interno anche per il personale Co.co.co che contempli dettagliatamente le modalità di partecipazione ai compiti istituzionali e alle missioni). Da tutta questa impalcatura pare debba scaturire una riduzione dei servizi da 74 a 69 (ridicolo!), e rimanere fuori la ri-
visitazione, con il relativo adeguamento delle “leggi scandalo” 26 settembre 2005, numero 30, e 2 ottobre 2006, numero 33, alle norme vigenti. Due leggi figlie naturali del più vieto clientelismo politico e di strumentalismo sindacale, che hanno generato una superfetazione impressionante di uffici e capi-uffici al punto, per esemplificare il concetto, che un ottavo livello direttivo debba occuparsi della gestione dell’orologio (entrate ed uscita del personale e relativi permessi) di competenza di un quarto livello, invece di produrre atti amministrativi o tecnici, determinazioni e disposizioni. Un cancro, le due leggi, che ha divorato ogni forma di legittimità, di equilibrio, di trasparenza e di equità, appesantendo oltre misura la spesa pubblica. Di questo nessuno accenno perché “Tout va très bien, Madame la Marquise”. Anche al Comitato unico di garanzia. Chissà se possa andar bene alla spending rewie. Dardo
Lettera aperta al Presidente della regione Molise Paolo Di Laura Frattura e all’Assessore alle Politiche Sociali Michele Petraroia di Cirino Pasqualini* E’ da qualche mese che il Presidente della giunta regionale ci aveva promesso un’audizione ma siamo stati più volte rinviati a data da destinarsi e ad oggi tutto tace. Leggiamo invece di audizioni concesse a comitati presieduti da autorità politiche che, forse, più autorevoli di noi, sono in grado di rappresentare i problemi che viviamo ogni giorno, oserei dire, ogni minuto. Che cos’è l’autorevolezza? Forse è la credibilità che deriva dall’essere appartenenti allo stesso partito? Oppure è il peso che ognuno acquisisce alla fine di una campagna elettorale? Noi non possiamo appartenere a queste categorie di persone perché, anche se è solo uno slogan, la salute non è né di destra né di sinistra. Abbiamo provato anche ad accedere all’at-
Grave che non ci riceviate tenzione dell’assessore Petraroia tramite e-mail, ma considerata l’impossibilità ad essere ricevuti, ahimè, ancora una volta siamo rimasti senza alcuna risposta. In compenso veniamo a conoscenza del rinnovo del Comitato Regionale per la promozione e la tutela della salute, tramite le news che l’assessore in oggetto invia periodicamente. Non siamo mai stati coinvolti
mentre un’associazione di Termoli (scelta da chi?) ci rappresenta ma senza informarci dei lavori. Assessore Petraroia è questa la concertazione? E’ un tavolo per pochi e chiuso? Il confronto non è più necessario? Siamo sconfortati e questa lettera è solo la manifestazione di una delusione che segue ad un periodo di fermento, quando eravamo convinti che
qualcosa è sempre possibile fare anche nei periodi di crisi. Che la crisi stia definendo o perpetuando le consuetudini di gestione del bene comune da parte solo di alcuni graditi? Questa lettera aperta è l’epilogo di un percorso fatto di tentativi fallimentari di dialogo ma non è la conclusione delle nostre attività che sono sempre finalizzate a fronteggiare problemi gravi da cui nessuno potrà allontanarci. Concludiamo dicendo che chi ci rappresenta non ci sostiene, ma non per questo ci sentiamo soli. Non lo saremo mai sia perché la nostra esperienza ci mette a servizio di altri che come noi vivono una condizione di dolore, sia perché ci permette di partecipare alla vita della nostra comunità da cui ogni giorno attingiamo stimoli e motivi per continuare. *Associazione Vivere insieme
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27 settembre 2013
Chiudono tutto e noi dobbiamo
pagargli lo stipendio d’oro Frattura e il “Molise di tutti” non si occupa di niente tranne che aumentare tasse e indennità CAMPOBASSO. Gam, Zuccherificio, Ittierre, ospedali, Orchestra regionale, Teatro Savoia, Università, Piccole medie imprese, aziende edili, Piani sociali di zona. Tutto Ko. Il governo regionale non muove un dito, è fermo, immobile, inerme dinanzi alle difficoltà che, chi oggi ci governa, avrebbe già dovuto sapere come risolvere. A quest’ora, dopo 7 mesi dal cambio della guardia, un assaggio di lavoro costruttivo si sarebbe già dovuto avere. E’ presto per criticare Frattura e i suoi? No. E’ presto per vedere risultati già arrivati al traguardo, ma è fin troppo tardi nell’esprimere un’opinione sull’immobilismo di chi crede che governare il Molise vuol dire solo guadagnare lauti stipendi. Tutti i molisani, a prescindere dal colore politico, dovrebbero chiedersi: ma perché i nostri soldi, quelli sudati dal lavoro quotidiano che fa vivere a stento le famiglie, devono servire per pagare lo stipendio d’oro di questi governanti? Dov’è il loro lavoro? Dove sono i risultati del loro impegno? In qualunque azienda, se un lavoratore non produce, viene mandato a casa. Perché chi ricopre cariche istituzionali può permettersi di fare ciò che vuole, ossia nulla? Anche se, a pensarci bene, qualcosa lo hanno fatto, altre faccende le stanno valutando, per la realizzazione di altre ancora c’è da attendere un altro po’. Di che si parla? Si sono aumentati lo stipendio di oltre mille euro. Chi guadagna di meno, tra i consiglieri regionali, prende 11mila euro. Chi guadagna di più, come i presidenti di Giunta e consiglio, ne intascano 12mila. E come se non bastasse a queste cifre si aggiunge l’altra somma di 2.450 euro. Poi arriviamo al lavoro per i molisani e prendiamo ad esempio l’Università. Il ministro Maria Chiara Carrozza ha dichiarato l’altro ieri che la soluzione ai problemi non è chiudere ed ha aggiunto: “Per il Molise soprattutto, perché, anche se i cittadini non se ne rendono conto, è l’unica possibilità che è rimasta alla Regione per non diventare un “ospizio diffuso”. E forse è questo ciò che sembra voler realizzare il “Molise di tutti”, cioè del centrosinistra, visti i tagli ai fondi per l’Ateneo. Se lo sguardo lo rivolgiamo sulla sanità, le cose non cambiano. Frattura prima tace sul Piano sanitario che è osteggiato da tutti gli amministratori a prescindere dal colore politico, poi dice che il Piano lo ha già cestinato, poi va a Venafro e dice che ci sarà la rianimazione e il pronto soccorso sapendo di
mentire, poi va a Termoli e dice che potenzierà il San Timoteo ed effettuerà drastici tagli su Campobasso, poi va ad Agnone dove gli fanno notare che il Piano Basso però salvaguardava il Caracciolo e allora afferma che salvaguarderà quella parte del Piano. E intanto l’unica certezza è che il commissario Frattura emana decreti che vengono puntualmente impugnati da chi gli elargisce consigli sul tema che poi è l’avvocato che impugna quegli stessi atti al Tar per conto dei suoi clienti tra cui troviamo gli esponenti politici della maggioranza, o comunque esponenti a cui movimenti civici di governo sono collegati da rapporti familiari. Poi ci sono i soldi per gli stipendi dei consulenti , come quelli spesi per l’amica del governatore, l’avvocato Carmela Lalli. Lei ha il compito di mettere in campo politiche che risolvano i problemi delle società partecipate. Tra cui la Gam. Quindi, per non fare nulla, Frattura con i soldi dei molisani paga 65mila euro fino a dicembre a chi dovrebbe risolvere i problemi. E per gli aspetti economici? Anche lì il governatore ha bisogno di chi elargisce consigli, e nomina Paolo Verì, commercialista termolese indagato per la gestione Zuccherificio insieme ad altri 16 (l’udienza ci sarà fra tre giorni). Stavolta però con il modico stipendio di 16mila euro. Questo è il risultato raggiunto ad oggi. Poi c’è quello da fare, come aumentare la Giunta regionale da 4 a 5 assessori perché la mole di lavoro è talmente tanta che la Giunta non ce la fa a sostenerne il carico. E gli assessori non solo devono aumentare di numero dopo essersi aumentati lo stipendio, ma devono anche sospendersi dalla carica di consigliere così da poter essere rimpiazzati dai primi dei non eletti che entrerebbero come consiglieri supplenti. Così, avremo un Consiglio ridotto l’anno scorso con Iorio d 30 a 20, e rialzato da Frattura da 20 a 25. Effettivamente, solo a pensarle queste soluzioni, è un lavoraccio. Bisognerebbe dare il ruolo di “consi-
gliere alla fantapolitica” a qualche meritocratico amico. Ma anche per i cittadini il centrosinistra ha fatto molto e tanto sta continuando a fare. Ha aumentato ancora Irap, Irpef e bollo auto dal 1 gennaio 2014, e a breve approderà in Consiglio regionale la proposta di legge per l’aumento delle tasse per le concessioni regionali per ristoranti, farmacie, stabilimenti balneari e tante altre attività. Sulla delibera di Giunta per quest’ultimo aspetto c’è scritto “da approvare con urgenza” perché serve a recuperare l’evasione fiscale. Eh già, in effetti le tasse devono aumentare perchè su quasi la metà dell’indennità aumentata e percepita, i nostri eletti non pagano le tasse e quei soldi li intascano belli puliti. Per cui la domanda viene spontanea: perché i molisani devono pagare gli stipendi d’oro a questi governanti? Almeno, se proprio devono intascarli i soldi dei cittadini, facessero qualcosa. Altrimenti quando arriverà da Roma sarà meglio far trovare un gran bel cartello: “Benvenuti in Molise, l’ospizio diffuso per eccellenza”. giorug
Primo Ottobre giorno del riscatto dei molisani liberi dai condizionamenti del potere politico Chiedersi se un popolo assuefatto ad essere assistito dal sistema politico e dalle sue molteplici diramazioni nella Pubblica amministrazione e nei settori dell’economia sarà mai capace di ribellarsi e di manifestare contro coloro che di quel sistema politico sono i detentori e i manovratori, non è affatto una domanda peregrina. Ce la poniamo temendo che quel popolo assuefatto e assistito si possa tenere
lontano dalla manifestazione indetta dai cittadini indignati del Molise contro chi ha deliberato a proprio favore l’aumento delle indennità (i consiglieri regionali) e contro il popolo l’aggravamento delle tasse, delle imposte e dei bolli. L’affronto è stato impudente e, crediamo anche imprudente. Perché, contro ogni pessimistica previsione sugli assuefatti e gli assistiti, può accadere che le coscienze civili ancora vive possano avere
un sussulto di dignità e farsi protagoniste di un giorno denso di senso democratico e di rivendicazione sociale. Al di là dell’entità della partecipazione popolare, un plauso incondizionato va dato a quel manipolo di uomini liberi (e forti) coordinati da Giuseppe Mattucci che si sono assunti l’onere di appellare e di appellarsi al popolo perché possa riprendersi ciò che la peggiore casta politica regionale gli ha tolto. Il primo ottobre quindi va conside-
rato e vissuto quale discrimine di un Molise allegato al potere e dal potere mantenuto, e un Molise che tenta il riscatto. La mattina del primo ottobre, nei pressi di Palazzo Moffa, si potrà realizzare lo spirito rivendicativo di una entità sociale non più disposta a tollerare gli abusi e le prevaricazioni della casta politica, decisa, tra l’altro, a non farsi più da parte cedendo il passo ai furbi, agli approfittatori, e ai lenoni della politica.
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L'Università del Molise prevede un intervento per le famiglie con cassintegrati o in mobilità
Unimol, esonero tasse per studenti disagiati
Unimol, esonero tasse per studenti disagiati L’Università del Molise prevede un intervento per le famiglie con cassintegrati o in mobilità CAMPOBASSO. Il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi del Molise hanno deliberato di concedere, esclusivamente per l’a.a.2013/14 ed eccezionalmente per le note condizioni di disagio economico del Paese e delle famiglie, le seguenti esenzioni da tasse e contributi universitari, entro il limite di un budget di importo non superiore agli esoneri che si potrebbero attribuire a n. 100 studenti collocandoli nella prima fascia di contribuzione: 1) L’esonero totale da tasse e contri-
buti universitari - ad eccezione della tassa regionale e dell’imposta di bollo agli studenti immatricolati che abbiano almeno un genitore in stato di disoccupazione, mobilità o cassa integrazione (ordinaria, straordinaria, in deroga). Per avere diritto all’esenzione devono possedere un ISEEU – riferito ai dati reddituali dell’anno 2012 - non superiore a 25.000,00 euro. 2) L’esonero totale da tasse e contributi universitari - ad eccezione della tassa regionale e dell’imposta di bollo agli studenti iscritti in corso che abbiano almeno un genitore in stato di disoccupazione, mobilità o cassa integrazione (ordinaria, straordinaria, in deroga). Per avere diritto all’esenzione devono possedere un ISEEU – riferito ai
dati reddituali dell’anno 2012 - non superiore a 25.000,00 euro e devono aver conseguito almeno n. 15 CFU nell’anno accademico precedente – anche se sostenuti in sessioni straordinarie - alla data del 10 agosto 2013. Lo stato di disoccupazione, mobilità o cassa integrazione deve essere posseduto per almeno sei mesi nell’arco dei dodici mesi precedenti la data di presentazione della domanda di esenzione. L’esonero totale è esteso anche a studenti lavoratori che si trovino nello stesso stato di crisi occupazionale purché siano annoverati, in quest’ultimo caso, nella categoria degli studenti economicamente indipendenti, con residenza esterna all’unità abitativa della
famiglia di origine, da almeno due anni rispetto alla data di presentazione della domanda, in alloggio non di proprietà di un membro della sua famiglia di origine, e con redditi da lavoro dipendente o assimilati fiscalmente dichiarati, da almeno due anni, non inferiori a € 6.500,00 con riferimento ad un nucleo familiare di una persona. Gli studenti che vorranno usufruire delle predette esenzioni dovranno consegnare apposita istanza, entro e non oltre il 10 ottobre 2013, al Settore Diritto allo Studio-Tasse e Contributi, allegando: 1) autocertificazione dello stato di disoccupazione, mobilità o cassa integrazione; 2) autocertificazione ISEEU.
Fondi rurali, accelerare la spesa La Coldiretti rilancia la necessità di velocizzare gli impegni finanziari regionali CAMPOBASSO. Mentre i dati relativi all’impegno dei fondi del Piano di Sviluppo Rurale del Molise sollecitano una accelerata nella rendicontazione, osserva la Coldiretti Molise, la estenuante e complicata trattativa per la riforma della Politica Agricola Comune manifesta qualche segno positivo per gli agricoltori del Molise. Infatti, la maggiore Organizzazione Agricola registra che, al 31 agosto 2013, la Regione Molise ha speso il 54,22% delle risorse complessive del Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013, ed all’interno di queste ci sono circa 9,5 milioni di euro, relativi agli impegni presi nel periodo 2007/2011, che se non verranno spesi entro il 31 dicembre prossimo, sono a rischio di disimpegno da parte della Comunità Europea. Ne scaturisce, quindi, la necessità che l’assessore Facciola, insieme alla struttura tecnica dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, acceleri, così come si sta impegnando a fare, le procedure di rendicontazione, la disposizione dei nuovi bandi e la rimodulazione all’interno delle misure, per spostare risorse da interventi che non hanno avuto adeguata capacità di spesa su interventi che hanno ricevuto più
domande rispetto ai fondi in dotazione. La Coldiretti Molise esprime, poi, soddisfazione per l’accordo politico raggiunto dal team dei negoziatori di Parlamento, Consiglio e Commissione sulla proposta di regolamento di riforma della Politica Agricola Comune. La proposta iniziale, anche per un più deciso impegno del Governo e del Ministro dell’agricoltura è andata migliorando, secondo la Coldiretti, per gli agricoltori italiani e molisani. Certamente, osserva Coldiretti Molise, rimane un taglio importante ai finanziamenti destinati all’agricoltura, ma l’applicazione nazionale, demandata al Ministro delle Politiche Agricole, potrà compensare il disagio nell’orientare le risorse verso i veri agricoltori. L’accordo valorizza, infatti, il ruolo dei veri imprenditori agricoli, stabilendo che possano beneficiare dei sostegni solo gli agricoltori attivi e, come richiesto da Coldiretti, saranno gli Stati membri a definire gli aventi diritto. Vi sarà, infatti, una lista negativa obbligatoria di coloro che non possono beneficiare dei pagamenti diretti, che comprende aeroporti, servizi ferroviari, acquedotti, servizi immobiliari, sportivi e ricreativi, campeggi, con discrezione per gli Stati membri di ampliare tale lista. La cosiddetta convergenza interna, ovvero il passaggio dal sistema storico del valore dei titoli ad un nuovo regime che li riassegna su basi più equilibrate, viene attuata - spiega la Coldiretti Molise con un’adeguata flessibilità nell’arco dell’intero pe-
riodo di applicazione della riforma. Per la prima volta viene deciso di applicare, su base obbligatoria il capping (tetto agli aiuti), almeno al 5% per gli importi superiori a 150.000 euro, con la possibilità di applicare una % di riduzione maggiore su base volontaria. Gli Stati membri possono graduare l’importo su cui applicare la percentuale di riduzione in base all’impiego del fattore lavoro, comprese le imposte e i contributi sociali. E’ stato ampliato il menù di misure, escludendo le colture permanenti dalle aree di interesse ecologico, che riguarderanno le aziende con più di 15 ettari a seminativi. Sono quindi salvi, come richiesto da Coldiretti, tutti i frutteti, i vigneti, gli uliveti, molto diffusi in Molise. Gli Stati membri possono, inoltre, decidere di applicare un pagamento ridistributivo a integrazione del pagamento di base per i primi ettari di ogni azienda. Per quanto riguarda i giovani agricoltori, viene prevista l’obbligatorietà per gli Stati membri di concedere un premio annuo alle persone fisiche che non hanno più di 40 anni di età nell’anno della presentazione della domanda del pagamento di base. L’intesa dà anche risposte positive alle richieste di Coldiretti sulla necessità di un sostegno, nell’ambito dello sviluppo rurale, per le filiere corte ed i mercati locali, nonché alla promozione per il loro sviluppo. Inoltre, è stato confermata la misura sul finanziamento alle assicurazioni contro le avversità atmosferiche, nonché la possibilità di costituire fondi mutualistici in caso di crisi di mercato.
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27 settembre 2013
Il Tutore dei minori
ha dato l’allarme: interruzione dei servizi sociali nel basso Molise, a partire dal primo Ottobre Ancora un motivo per chiedersi se sia giusto ed equo, moralmente accettabile, che si paventi l’interruzione dei servizi sociali e l’assessore Petraroia, i suoi ineffabili colleghi, il presidente Frattura e i consiglieri regionali prendano decine di migliaia di euro al mese Abbiamo il sospetto che Petraroia abbia qualche merito sulla nomina della signora Erminia Gatti a Tutore dei minori regionale se nel contesto di un accorato comunicato stampa in cui si dice fortemente preoccupata per l’interruzione dei servizi sociali nel basso Molise, a partire dal primo Ottobre, a seguito della drastica riduzione fondi dello Stato alle Regioni per le politiche socio-assistenziali, gli riserva una particolare citazione: “Sono al fianco dell’assessore Petraroia per sollecitare la convocazione di un tavolo inter-istituzionale per verificare le condizioni di ogni possibile soluzione, anche con un patto di solidarietà tra settori che hanno competenze affini”. Crediamo che se sussistano le ragioni, si chieda un tavolo inter-istituzionali e non ci si pone a fianco ad un assessore per sollecitarne la convoca-
zione. Frase fuori contesto rispetto al resto del comunicato in cui, ripetiamo, la Gatti elabora concetti ed esterna preoccupazione in linea col ruolo che la legge le assegna, “di vigilanza sull’assistenza prestata ai minori ricoverati in istituti educativo-assistenziali, in ambienti esterni alla propria famiglia, o sulle attività delle strutture sanitarie, sociali e socio-assistenziali convenzionate con la Regione, per la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. Ed in linea col ruolo che ricopre opportunamente e saggiamente rileva che “chi siede nelle pubbliche istituzioni ha il dovere di moltiplicare gli sforzi per trovare ogni opportuna soluzione”. La Gatti, ripetiamo, si batte “per coloro che non hanno voce”, per i minori, tenuta a difenderli attraverso la diffusione della cultura dell’infanzia e dell’adolescenza che rispetti i loro diritti.
Battersi per questi nobili fini ha poco a che fare con lo stare a fianco dell’assessore Petraroia (specialista in tavoli inter-istituzionali) per sollecitarne la convocazione. Con l’autorità del ruolo e per le responsabilità che quel ruolo comporta, più che stare a fianco dell’assessore, ci sarebbe da chiedergli (all’assessore) se sia giusto ed equo, moralmente accettabile, che si paventi l’interruzione dei servizi sociali nel basso Molise, a partire dal primo Ottobre, e l’assessore, i suoi ineffabili colleghi, il presidente Frattura e i consiglieri regionali prendano decine di migliaia di euro al mese. Signora Gatti, sarebbe sufficiente riportare ad un livello di sanità civile il loro compenso per reperire i fondi che mancano. Giusto un patto di solidarietà tra uomini. Dardo
Italia: una volta Paese del ben godi oggi in stato di indigenza assoluta di Massimo Dalla Torre Dall’inizio della crisi gli italiani che si trovano in una condizione di povertà assoluta sono raddoppiati, tant’è che oggi 4,81 milioni non hanno la disponibilità economica sufficiente ad acquistare beni e servizi essenziali per vivere. Questa è, la fotografia scattata dalla Coldiretti che, drammaticamente riporta in uno studio, la realtà del Paese una volta, del “ben godi”. Fotografia che è stata possibile realizzare sulla base di dati Istat concernenti gli ultimi cinque anni profondamente segnati dalla crisi. Per la confederazione di categoria la situazione più grave si registra nel nord Italia dove l’aumento degli indigenti è stato addirittura del 105 per cento rispetto al mezzogiorno anche se il peggioramento più marcato si è avuto nel
centro Italia con un più 112 per cento. In valori assoluti si contano 2,35 milioni di persone in grave difficoltà nel mezzogiorno, il Molise fortunatamente sotto certi aspetti mantiene ancora anche se i numeri ci sono ostili, 1,78 nel nord e 684mila nel Italia centrale; il che numericamente, vede in una condizione di povertà assoluta, 3,4 milioni di persone. Causa di questa debacle il crollo dei consumi e dei beni essenziali come il cibo che in percentualmente mostra il 16,6 per cento dei nostri connazionali che non può permettersi un pasto adeguato almeno una volta ogni due giorni. Cosa che ricorda le situazioni di emergenza che si verificavano oltre venti anni fa. Il tutto in considerazione che nell’anno 2012 i consumi per i generi alimentari e le bevande sono stati pari a 117 miliardi, ossia mezzo miliardo inferiori a quelli del 1992,
il che ha fatto precipitare vertiginosamente il valore della spesa alimentare, che era rimasto inalterato dal dopoguerra fino a raggiungere l’importo massimo di 129,5 miliardi nel 2007, per poi crollare nuovamente. Ad aggravare ancora di più lo stato di indigenza il non acquisto dei generi alimentari come olio di oliva, pesce, pasta, latte, ortofrutta e carne con un taglio del 4 per cento nella spesa alimentare delle famiglie italiane. Le quali, sempre secondo le analisi condotte dagli esperti, se le cose non dovessero subire un’inversione di tendenza, in un prossimo futuro, che poi tanto prossimo non è, vedrà la popolazione dello stivale privarsi ulteriormente di quei generi che un tempo rappresentavano il “surplus” e che oggi, invece, permette di arrivare, tanto per essere ottimisti, a fine settimana.
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Campobasso
27 settembre 2013
Segretari generali e Revisori dei conti a guardia, per legge, della trasparenza e della legalità
A Palazzo san Giorgio e a Palazzo Magno fila davvero tutto liscio? La gestione delle società partecipate, la esternalizzazione dei servizi e una lunga serie di sentenze dei Tribunali (amministrativi, civili e penali) dimostrerebbero il contrario Deve filare tutto liscio, nella piena legittimità, la vita amministrativa a Palazzo san Giorgio e a Palazzo Magno, simboli del potere comunale e provinciale, se da parte dei segretari generali dei due enti non è stata fin qui sollevata alcuna questione di regolarità amministrativa e contabile nella fase successiva alla svolgimento dell’attività amministrativa. Eppure, dalle cronache locali sono stati e vengono diffusi episodi e circostanze in cui legittimità, trasparenza ed efficienza della Pubblica amministrazione sono sembrati miraggi più che normalità. Molte determine dirigenziali, ad esempio, hanno prestato il fianco a rilievi procedurali, alcuni dei quali poi sono finiti nella valutazione del Tribunale amministrativo con conseguente “condanna” per il Comune, nella quasi generalità dei casi. Più defilata in cronaca la posizione della Provincia. Ciò che vogliamo dire è che
non risulta da nessuna parte che una volta effettuato il controllo (se effettuato), il segretario abbia trasmesso le risultanze al consiglio comunale, o al consiglio provinciale, ai revisori dei conti, ai responsabili dei servizi. Quasi avessero rinunciato al ruolo strategico che con i revisori dei conti gli è stato affidato a garanzia della legalità ed efficienza, vera e propria sfida da vincere, dopo una lunga fase in cui i controlli interni ed esterni nella Pubblica amministrazione si sono rarefatti e addirittura scomparsi. Una fase poco felice d’indebolimento del sistema dei controlli sugli atti degli enti locali iniziata con la legge n. 127 del 1997 (cosiddetta Bassanini-bis) quando fu eliminato il parere preventivo di legittimità del segretario comunale sugli atti deliberativi degli enti locali. A peggiorare le cose ci s’è messo poi il processo federalista e le cattive gestioni degli ultimi anni. Da qui la necessità di con-
trolli più incisivi ed efficienti rispetto a quelli tradizionali. La legge 213/2012, e la legge anticorruzione (legge 190/2012), sono i pilastri di questa nuova stagione amministrativa tesa alla trasparenza, alla legalità e all’efficienza degli enti locali, nella quale figure professionali interne all'ente locale (segretari comunali/provinciali e i revisori dei conti) assumono il ruolo di preminenti pedine del nuovo scacchiere. Da qui il nostro interesse di cronaca per l’assenza di segnalazioni e provvedimenti da parte di questi soggetti nonostante, ad esempio, le società partecipate, le gestioni esternalizzate dei servizi, una lunga serie di sentenze di condanna da parte dei Tribunali (amministrativi, civili e penali) dimostrino che sul piano dell'adeguamento delle procedure di finanza pubblica agli indirizzi di armonizzazione e di coordinamento definiti in ambito governativo ed europeo, c’è tantissimo da
Alla Provincia di Campobasso si discuterà di occupazione e integrazione sociale
Politiche giovanili, il confronto CAMPOBASSO. Lunedì 30 settembre avrà luogo un tavolo di confronto sulle politiche giovanili "youthtalk", alle ore 9:30 presso la Sala della Costituzione della Provincia di Campobasso. Per l'occasione saranno presenti giovani provenienti da diversi Paesi dell'Adriatico e molisani che potranno confrontarsi con gli amministratori locali e i decision makers. L'obiettivo è quello di trovare delle sinergie e strategie da poter suggerire all'Euroregione Adriatica circa le attività rivolte alle nuove generazioni, dall'occupazione all'integrazione sociale. “All'interno del progetto europeo Youth Adrinet - IPA , dedicato alle politiche giovanili di cui la Provincia di Campobasso è partner, è stata creata l'iniziativa dell'Adribus. Lo scopo – dichiara De Matteis - è quello di realizzare in maniera forte e significativa la messa in contatto dei giovani dell'area del bacino dell'Adriatico. Ciò per consentire loro di conoscersi
meglio, di entrare in contatto con le diverse identità sociali e culturali, di confrontarsi sull'attuazione delle politiche giovanili nelle aree di progetto con gli altri giovani, con i forum, con gli operatori dei centri di aggregazione e con gli amministratori e di formulare, assieme a loro, ipotesi su quello che vorrebbero fossero le politiche in loro favore. L' Adribus, con a bordo due ragazzi per ogni partner di progetto più uno staff di comunicatori , sta toccando tappa dopo tappa le varie città partner di progetto. Sono partiti tutti insieme da Gorizia il 18 settembre e poi, passando per l'Istria, la Croazia, l'Albania, attraversando l'Adriatico, risaliranno da Bari di nuovo su fino a Gorizia. L'Adribus arriverà qui da noi domenica 29 settembre per ripartire lunedì mattina alle ore 13,00. La Provincia di Campobasso e il Forum dei giovani si sono attivate per accogliere al meglio i giovani ospiti”.
recuperare. La missione del controllo interno non è affatto uno scherzo mirando essa ad ottenere la garanzia della trasparenza dell'azione amministrativa, dell'efficienza nell'uso delle risorse per evitare ogni forma di spreco, della
legittimità dei comportamenti dell'amministrazione e infine dell'ottimizzazione dell'efficacia e della qualità dell'azione amministrativa. Ma, come in tutte le cose, bisogna essere all’altezza del compito. Dardo
Puliamo il mondo Da oggi a domenica torna Puliamo il mondo, la più famosa iniziativa di volontariato ambientale organizzata da Legambiente “Diventa protagonista! Diventa il custode del tuo territorio”. È l’invito di questa ventunesima edizione di Puliamo il mondo, la più grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente in programma oggi, domani e domenica. Un week-end green che vedrà anche quest’anno tantissimi volontari impegnati per ripulire e recuperare aree degradate e rendere più belle e vivibili le città della Penisola. Una sfida che da ventuno anni richiama cittadini, amministrazioni e scuole a fare un gesto concreto a favore dell’ambiente. «Ognuno di noi, nel suo piccolo, può diventare il protagonista della bellezza dei nostri comuni e il custode di un territorio meraviglioso, troppo spesso sfregiato dall’incuria e dall’abbandono» ha dichiarato il presidente del circolo di Campobasso Giuseppe Faioli, «cittadini diversi per età, professione, passione e nazionalità troveranno l'occasione di voltarsi indietro e provare la soddisfazione di aver lasciato il mondo un po' più bello di quello che era prima». Due le manifestazioni di punta per la Provincia di Campobasso. A Cercepiccola si terra questa mattina la manifestazione dal titolo “Facciamoli sgommare”. Il programma della manifestazione prevede questa mattina alle 10“ Passami uno pneumatico” – “catena umana” per ubicare i pfu nell’area di raccolta.Alle 11 l’incontro con le scuole e presentazione dei lavori svolti seguito dall’intervento del Sindaco sul tema del riciclaggio e alle ore 12,00 l’arrivo del camion e conclusione della manifestazione. A Sant’Elia a Pianisi si terrà oggi pomeriggio la manifestazione “Sradichiamo la guerra, piantiamo la pace” Nel pomeriggio gli alunni della classe quinta della scuola primaria e di tutte le classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo di Sant’Elia a Pianisi – accompagnati dai familiari e dalle associazioni presenti sul territorio si ritroveranno alle 15:30 dinanzi la “Fontana della pace”, monumento di valore storico ed affettivo per la comunità santeliana nonché emblema della pace. Dopo un’introduzione sul senso della giornata e una spiegazione storica sul monumento, i ragazzi, divisi in due gruppi e ‘armati’ di palette e guanti, puliranno piccoli pezzi di mondo rappresentati in questo caso da due villette e un viale. Segno tangibile del loro lavoro saranno alcune piantine che verranno piantate a testimonianza del fatto che solo dove pulizia e pace coesitono si possono gettare basi solide per la nascita di nuove vite e nuovi rapporti che guardino con fiducia al futuro. La manifestazione, infine, si concluderà presso il Convento dei frati cappuccini con i saluti del padre superiore e del parroco.
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Campobasso
27 settembre 2013
Piano triennale delle assunzioni, arriva una chance per i farmacisti comunali La Giunta comunale s’è impegnata a rivedere il Piano triennale delle assunzioni che esclude completamente i farmacisti. Il risultato è stato ottenuto dagli esponenti di Costruire Democrazia nell’ambito della seduta consiliare dedicata al Bilancio di previsione approvato nella tarda serata dell’altro ieri. Attraverso un ordine del giorno i consiglieri Michele Durante, Teresa Cuomo e Michele Coralbo hanno chiesto e ottenuto l’impegno della Giunta all’elaborazione di un piano operativo per l’assunzione e l’inserimento di un numero di farmacisti idoneo. Un numero, cioè, sufficiente a garantire che il servizio svolto nelle tre farmacie comunali sia soddisfacente senza essere sfiancante
per i dipendenti. La carenza di personale delle farmacie comunali è ben nota , attualmente nelle tre strutture lavorano cinque farmacisti a
CAMPOBASSO. Per le prossime elezioni Comunali, all'interno del centrodestra potrebbe spuntarla l'attuale capogruppo del Pdl, Salvatore Colagiovanni sul sindaco uscente, Luigi Di Bartolomeo. Una corsa che potrebbe vedere le Primarie qualora dovesse passare la proposta formulata dall'attuale capogruppo alla Regione, Nicola Cavaliere. Anche se al Sindaco uscente qualcuno
tempo indeterminato e quattro assunti trimestralmente per 27 ore settimanali. Negli ultimi tre anni sono stati collocati a riposo due farmacisti, tra l’altro mai i
sostituiti, e il primo novembre andrà in pensione un altro farmacista che prima di allora dovrà anche fruire di 73 giorni di ferie non godute. Inoltre il 30
settembre cesserà anche il rapporto di lavoro a tempo determinato e parziale di un altro farmacista. In base ai questi dati è facile intuire che, per coprire tutti i turni e assicurare il servizio, il personale deve per forza rinunciare alle ferie e tra ore di lavoro in più e riposi compensativi, diventa particolarmente difficile gestire le situazione. A questo si aggiunge la vendita della farmacia di via Calabria che resta comunque operativa fino all’eventuale alienazione. Quindi per la Giunta comunale è decisamente meglio elaborare un nuovo Piano operativo per non essere costretta, come è già successo, a disporre assunzioni d’emergenza per assicurare l’apertura delle farmacie.
Colagiovanni insidia Di Bartolomeo Nel centrosinistra Battista chiama Ruta e Massa già avvia la sua campagna dovrebbe dire il perchè non è candidabile. Se dovesse esserci un no alla richiesta di candidatura di Di Bartolomeo, perchè la si ritiene ingombrante dinanzi a quanto accaduto in questi anni di sua amministrazione, il centrodestra dovrebbe manifestare la sua consapevolezza rispetto ad una cattiva amministrazione che non ha prodotto risultati. E tutto questo avrebbe un peso non secondario sull'esito elettorale. Se, invece, il centrodestra dovesse ritenere di soste-
Una Rete di liste Civiche, invece, per il giornalista Giuseppe Saluppo
ORARI AUTOBUS
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nere la candidatura del Sindaco uscente Colagiovanni potrebbe lasciare il Pdl per un movimento tutto suo. Sul versante opposto, quello del centrosinistra, c'è una parte consistente dei partiti che non vorrebbe ripetere la negativa esperienza della Regione con la candidatura di Frattura. Per questo, potrebbero tirare fuori Adriana Izzi come emblema della Sinistra. Mentre nel Pd, Augusto Massa si sta già attivando sul territorio e Antonio Battista cerca l'assenso di Roberto Ruta. Quest'ultimo, però, pensa ad Annamaria Macchiarola. Una Rete di liste Civiche, senza apparentamenti politici, è stata, invece, già intessuta dal giornalista Giuseppe Saluppo che parte con la consapevolezza di volere giocare un ruolo alternativo e di rottura rispetto alle amministrazioni che si sono succedute a Campobasso negli ultimi quindici anni.
CAMPOBASSO-NAPOLI
Propone un cambiamento radicale della situazione politica per rilanciare la città innanzitutto dal punto di vista economico. Come dire, stracciamo la pagina e iniziamo a riscrivere sul foglio bianco.
CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA
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Spettacolo
27 settembre 2013
Tutti in villa De Capoa Una giornata dedicata ad uno degli spazi verdi più esclusivi della città di Charles N. Papa CAMPOBASSO - Domani pomeriggio, dalle 16.00, torna a nuova vita villa De Capoa. Il parco più importante e prestigioso della città, per un pomeriggio, si ravviva con una serie di eventi che si spera, non restino isolati alla sola giornata di domani, ma che riportino al suo splendore, una villa nel cuore di tutti gli over ‘40. Quanti, almeno una volta, da ragazzino, non ha passato una sera con la fidanzatina a villa De Capoa? La vitalità del luogo, si perde nel tempo e nei ricordi di chi, a vario titolo, ha realizzato un evento come teatro, musica o sport. Meno di dieci anni fa, grazie all’EPT, va in scena uno spettacolo con Gianfranco D’Angelo e Sandra Milo. Uno degli ultimi eventi ludici nella location di via Petrella (con ingresso anche su piazza Savoia). Altri tempi. Oggi villa De Capoa è tristemente abbandonata al suo destino e degrado. I teenager manco sanno come è fatta. Il chiosco che una volta era lì, è chiuso, non si realizza
nulla e lo spazio verde non è curato. L’associazione ambientalista “Fare verde”, realizza un pomeriggio in villa, e domani, una serie di eventi, saranno il punto di partenza per un futuro che tende alla rinascita del parco. Il programma prevede: muisca dal vivo con chitarristi, violinisti e organettisti itineranti. L’associazione “In vista” curerà scatti fotografici per provetti fotoreporter mentre “MoliStart” curerà una estemporanea per artisti e “Il parco che vorrei”, libero sfogo per bambini che, con la loro fantasia, disegnano il ‘parco che vorrei’. Attraverso l’associazione “Centro storico” invece, una guida turistica racconterà i segreti della contessa De Capoa e della sua villa. In cartellone anche area del baratto, flash mob, animazione con palloncini, area gioco carte e scacchi, sala lettura, passeggiata romantica su percorso stabilito, isola anti stress. Sono disponibili anche le t-shirt di villa De Capoa.
Inaugurazione CAMPOBASSO - Oggi inaugura la stagione 2013/14 il Move club (via Garibaldi). Il venerdì è la serata di punta, ma in programma anche il sabato con la serata funky ed il giovedì a tema. Stasera la novità, è la cena. Sarà infatti possibile sedersi a tavola prima della disco. In consolle Alex C., Andrea Barletta, Emanuele Di Re, Nian Project. Info 3391078305.
Quando scoprirsi diventa motivo di aggregazione CAMPOBASSO - I possessori di spider e cabrio, dopodomani potranno godere di una giornata a loro riservata. Si terrà a Campobasso infatti, il 1° raduno di spider&cabrio, evento riservato ai possessori di auto scoperte di tutte le età e marche. Motivo per ritrovarsi con tanti altri appassionati, per fruire del panorama della vecchia ss87 in direzione Casacalenda. Il raduno nel capoluogo in corso V.Emanuele dalle 9.00 alle 11.30, partenza per Casacalenda, pranzo, rientro dalle 16.00, arrivo nel capoluogo e consegna targhe e medaglie. Info 3935626518.
Appuntamenti CAMPOBASSO - Oggi torna “Aperitive Night Show” al bar Prestige. dalle 20.30 alle 23.00 la cena, a seguire dj set con Uptown. CAMPOBASSO - Stasera alle 22.00 al Caffè Libertine Boutique (via D’Amato), live dei Taraf de Gadjo. Sul palco Giuseppe Moffa, Domenico Mancini e Guerino Taresco. PETACCIATO - Domani alle 22.30 al risto-pub Tequila sull’Adriatica, live di Cafè Wha!. BARANELLO - Al Barocco Cafè, il bar in contrada Gaudo, domani sera live la tribute band dei Litfiba, Vendette. ISERNIA - Prsso l’hotel La Tequila, sabato notte è “Up to date”. Dalle 0.00 alle 6.00 cinque dj a rotazione. Ingresso euro 12,00. CAMPOBASSO - Giovedì 3 ottobre al De Anima wine bar restaurant, serata aperitivo GioveDEEP. Dalle 20.30 alle 22.30 buffet, a seguire live&dj set. Info 3383188333.
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“Fashion night” ISERNIA - Nel cartellone del Settembre isernino, stasera alle 21.00 in piazza Andrea D’Isernia in programma “AC fashion night”, passerella delle collezioni autunno/inverno di tutte le attività locali. A completare l’offerta, intervento di coreografie della Teco Dance.
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Isernia
27 settembre 2013
Associazioni e partiti contro l'impianto istallato nei pressi del bivio di Macchia d'Isernia.
“Quell’autovelox va tolto” ISERNIA. presso la sede del Sindacato Autonomo CSA/F.I.A.D.E.L. di Isernia si è tenuta una conferenza stampa indetta dall’Associazione Sindacale Fiadel dal Comitato Pro Trignina, dal Partico Comunista dei Lavoratori e dall’Associazione Antimafia Caponnetto. All’ordine del giorno vi era la questione Autovelox installato dal Comune di Macchia d’Isernia lungo la SS. 85 lato destro direzione Venafro. I partiti e le associazioni hanno reso noto che la mattina del 05.10.2013 terranno un sit in in Via Kennedy di Isernia ovvero davanti alla Prefettura per chiedere la rimozione dell'autovelox in questione, l’annullamento di tutti i verbali elevati dal Comune di Macchia
d’Isernia, la restituzione dei soldi a chi ha già pagato e la rimozione del Prefetto di Isernia. Questa ultima richiesta è scaturita dal fatto il Prefetto non ha mai inteso rispondere alle istanze e diffide dell’Associazione Sindacale FIADEL e del Comitato PRO TRIGNINA in merito agli abusi segnalati e non ha mai ricevuto i loro rappresentanti. Le Associazioni si sono lamentate perché il Prefetto è tenuto a garantire il corretto impiego delle apparecchiature per il rilevamento della velocità installate lungo le strade della Provincia e per il caso di specie tale garanzia è venuta meno perché l’AUTOVELOX era stato autorizzato dall’ANAS sul lato sinistro ed invece
il Comune di Macchia lo ha installato sul lato destro, era stato autorizzato ad una chilometrica ed invece il Comune lo ha installato ad una chilometrica differente e poi, la distanza tra il segnale prescrivente il limite di velocità e l’AUTOVELOX è inferiore a quella stabilita dalla legge. Pertanto tutti i cittadini/automobilisti/ verbalizzati e non, sono invitati a venire davanti alla Prefettura di Isernia il 5 ottobre 2013 per manifestare contro le suddette ingiustizie. Nel frattempo provvederemo a munirci di ogni eventuale autorizzazione.
Lettera aperta
Ittierre, che dire?
Che dire: tutti i nodi vengono al pettine. Per anni abbiamo preannunciato in televisione e sui quotidiani quello che sarebbe accaduto , ma mai nessuno ci ha dato ascolto tutt'altro siamo stati minacciati , dimenticati e trattati come folli, purtroppo questa non e' una vittoria veder crollare il colosso molisano , ma comunque una rivalsa nei confronti di quelle persone che ci hanno giudicato mele marce , come se quasi quasi fossimo la causa del crollo quindi tenerci a debita distanza dall'azienda . Avevamo annunciato che dopo i corsi pagati dalla Regione"on the job" il comasco avrebbe richiesto la cigs, non
bcvb
avendo soldi per pagare gli stipendi, e voi alla Regione cosa avete fatto per verificare le nostre denunce? Nulla, avete continuato a credere ai falsi bilanci. Fare l'imprenditore con i soldi pubblici sarebbe stato facile per tanti,ma non lo è stato per il signor Bianchi, noi avevamo bisogno di un imprenditore capace a risollevare questa azienda come è accaduto per la Parmalat. Sicuramente tante colpe vanno ai sindacati, la Cgil più di altri "tu Zambianchi proprio tu ti dici sconcertato e di cosa? Tu hai sempre sostenuto questo nuovo imprenditore , più volte hai dichiarato che era il nuovo fiore
all'occhiello del Molise ed ora come lo chiameresti? Come si può definire un sindacalista che non tutela i lavoratori ma, va a braccetto con l'imprenditore? Un appello alla Procura e alla guardia di finanza di Isernia di non accantonare il nostro fascicolo che mette in discussione l'operato dei commissari ministeriali, avente la maggior parte della colpa sul disastro della Ittierre, chiamati a risollevare le sorti di questa azienda cercando un buon imprenditore e di monitorare i suoi progressi, ma non adempiendo ai propri doveri. I dipendenti esclusi Itr
“Terremoto-io non rischio” Campagna nazionale per la riduzione del rischio sismico, 28 e 29 settembre volontari in piazza a Pescopennataro ISERNIA. Per il terzo anno consecutivo, il volontariato di Protezione Civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impegnano insieme per “Terremoto io non rischio”, la campagna informativa nazionale per la riduzione del rischio sismico: oltre 3.200 volontari di 14 associazioni nazionali di protezione civile allestiranno punti informativi “Io non rischio” in 215 piazze, distribuite su quasi tutto il territorio nazionale, per sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico. L’iniziativa è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile e dall’Anpas-Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze, in collaborazione con l’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e con ReLuis-Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica e in accordo con le Regioni e i Comuni interessati.
Sabato 28 e domenica 29 settembre, in contemporanea con le altre piazze in tutta Italia, i volontari dell’associazione ANAI – Gruppo di Volontariato e Protezione Civile – Pescopennataro (IS) partecipano alla campagna “Terremoto io non rischio” con punti informativi allestiti in Pescopennataro, Largo Vittorino da Feltre nella regione Molise per distribuire materiale informativo, rispondere alle domande dei cittadini sulle possibili misure per ridurre il rischio sismico e sensibilizzarli a informarsi sul livello di pericolosità del proprio territorio.
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Termoli
27 settembre 2013
Giunta e presidenza del consiglio, Montano interviene sulle dichiarazioni del Sindaco Chiesta nuovamente la revoca del presidente del Consiglio comunale TERMOLI – Revoca del presidente del Consiglio comunale. I consiglieri di opposizione non si arrendono e per la terza volta chiedono la convocazione del Consiglio comunale. Come si ricorderà nell’ultima assise l’argomento, se pur inserito all’ordine del giorno, non venne discusso perché ritenuto inammissibile per mancanza del deliberato. La decisione scaturi in una dura protesta in aula con l’abbandono della stessa da parte dei consiglieri di minoranza. “La richiesta dei consiglieri di minoranza, fatta in sede di Consiglio comunale, del parere del segretario generale è rimasta inevasa la proposta di revoca è stata iscritta all’ordine del giorno e il proponente non ha avuto nessuna comunicazione della inammissibilità della revoca”.
TERMOLI – Acque sempre più agitate al Comune di Termoli dove le ultime situazioni vedono sempre più traballare la maggioranza che sostiene il sindaco Di Brino. L’ultimo intervento è quello del presidente del Consiglio comunale, Alberto Montano, che pare non abbia gradito le ultime dichiarazioni del primo cittadino. “Leggo a mezzo stampa una dichiarazione del Sindaco Di Brino circa la sua intenzione di avviare una “nuova rivisitazione” della Giunta comunale e della Presidenza del Consiglio. Prendo atto che, dopo i tanti rinvii fatti per non arrivare ad una verifica politica sulla tenuta della maggioranza rispetto ai ripetuti tentativi strumentali di richiesta di revoca del Presidente fatti dall’opposizione, si sia giunti finalmente a capire che il problema è grave e va affrontato sul piano politico. Finalmente si chiarisce che i rapporti interni alla maggioranza e gli equilibri che la sorreggono, frutto di accordi politici ben circostanziati e definiti che hanno permesso al centrodestra di ripren-
Prc: “La scure delle politiche liberiste e degli sprechi si abbatte sui più deboli TERMOLI - Ancora una volta la scure delle politiche liberiste e degli sprechi si abbatte sui più deboli, partendo dai servizi essenziali in ambito socio-assistenziale. Questo, naturalmente, non è che l’inizio! La decisione, operativa dal prossimo 1° ottobre, di sospendere questi servizi sul territorio dell’Ambito Sociale di Zona di Termoli, motivato dalla carenza dei finanziamenti regionali, evidenzia, ancora una volta, quali siano le scelte politiche precise volute da questa classe dirigente. Scelte che mirano dichiaratamente allo smantellamento di ogni parvenza di Stato Sociale. I diritti garantiti per anni dal welfare diventano inaccettabili privilegi a disposizione solo dei più ricchi.Altro che casta! Chi vive con un anziano o con un disabile ben capisce quale dramma rappresenterà il taglio di queste tipologie di servizi che rendono l’esistenza dei malati e delle loro famiglie più dignitosa. Il Partito della Rifondazione Comunista ritiene inaccettabile questa ennesima violenza ai danni dei cittadini, colpiti nei loro bisogni essenziali, e accusa la precedente ed attuale maggioranza di centro-destra (Iorio-Frattura-Patriciello), in linea con le vergognose politiche nazionali, di sfruttare lo spauracchio della crisi per sferrare l’ennesimo criminale attacco allo Stato Sociale e ad ogni idea di socialità per aprire la strada alla privatizzazione dei servizi e all’isolamento dell’individuo. Il circolo di Termoli del PRC invita le forze politiche, i movimenti e le associazioni locali, che condividano la difesa dello Stato Sociale e dei diritti ad esso correlati, ad organizzarsi per costruire una piattaforma comune di lotta. Esprime, inoltre, la massima solidarietà ai lavoratori delle cooperative sociali che stanno perdendo il posto di lavoro e alle loro famiglie, messe in “mezzo ad una strada” da tali scellerate politiche! Per il circolo “Ottobre” del PRC Termoli Il segretario Mimmo Farina
Riaperta la mostra su Paolo Gamba TERMOLI – Ha riaperto i battenti, e resterà aperta fino al 12 ottobre, la mostra su Paolo Gamba, presso i locali dell'episcopio di Termoli a cura della Commissione culturale diocesana. A differenza della prima esposizione, questa sarà riservata agli studenti, in coincidenza con l'anno scolastico da poco iniziato. Paolo Gamba nasce a Ripabottoni, nella diocesi di Larino il 30 ott. 1712 dal pittore Giovan Battista. Si trasferisce a Napoli, alla scuola di Francesco Solimena.Tale esperienza fu possibile grazie all’allora vescovo diocesano G.A.Tria, per il quale eseguì diverse opere. L'esordio risale al 1740 quando firmò una serie di affreschi, alcuni dei quali distrutti, nella chiesa e nella sagrestia del convento dei cappuccini di S. Elia a Pianisi. Nel ventennio successivo, fu intenso il suo lavoro. Vanno ricordate la cupola di S. Francesco a Larino, con gli affreschi dell'Immacolata Concezione e degli Evangelisti (firmati e datati 1747), la decorazione su tela nella parrocchiale di Montorio nei Frentani (intorno agli anni Quaranta); dalla Madonna del Purgatorio in S. Giovanni Battista a Colletorto (firmata e datata 1751) alla Vergine col Bambino e santi in S. Maria Maggiore a Casacalenda (firmata e datata 1752). In questo stesso arco di tempo si devono probabilmente collocare le opere lasciate a Ripabottoni, nella chiesa dell'Immacolata e nella parrocchiale di S. Maria Assunta. Nel 1771 Gamba tornò ad Agnone per realizzare nella chiesa di S. Francesco la sua ultima grande impresa decorativa. Nel 1774 si spostò a Fossalto per affrescare il presbiterio di S. Maria Assunta con gli episodi: il Sacrificio di Isacco, il Trasporto dell'arca santa, Caino e Abele. Nello stesso anno lasciò una Immacolata Concezione circondata dai Quattro Evangelisti nell'abside di S. Martino a Campodipietra. Nel 1779 fu a Matrice dove realizzò due tele nella chiesa di S.Antonio, rispettivamente la Madonna del Carmelo e la Nascita della Vergine. Morì a Ripabottoni il 26 dicembre 1782.
dere il governo della Città, non possono essere derubricati a fatti personali, simpatie o antipatie, così come qualcuno ha artatamente tentato di sostenere. Non ci si trova in Comune a rappresentare se stessi e quindi a regolare le beghe personali o a cercare di ottenere il proprio tornaconto a secondo delle proprie convenienze, scalzando uno per prenderne il posto. Si rappresentano i cittadini, le forze politiche, i candidati non eletti. Si lavora insieme e in accordo tra gruppi politici per realizzare un programma e un progetto amministrativo e si risponde per quello che si fa, ognuno nel proprio ruolo. Se il Sindaco ad un certo punto del suo mandato vuole effettuare una verifica politica perché vede la sua maggioranza debole è giusto che questa si faccia, ma senza dimenticare che, oltre che amministratore, egli è anche il garante politico per quel che riguarda gli impegni e gli accordi raggiunti dai partiti della coalizione nel momento delle scelte su candidature ed elezioni. E questo vale oggi come per il futuro”.
Lottizzazione area Crocifisso, Ecodem chiedono di sospendere lavori TERMOLI - Il locale circolo degli Ecodem (Ecologisti democratici) condividono le proteste sulla realizzazione di una palazzina nei pressi della chiesa del Crocifisso e chiedono la sospensione dei lavori. “Quali sono i vantaggi per la collettività di questa operazione, che parte da un cambio di destinazione, da area a verde ad area per edilizia residenziale e commerciale e che come prevede l’accordo di programma per la riqualificazione urbana dell’area di piazza del Papa, porterebbe il Comune di Termoli ad ottenere in cambio un parcheggio adiacente al palazzo, la sistemazione del parchetto davanti alla chiesa del Crocifisso e a mantenere due ettari e mezzo di terreni? Siamo convinti sostenitori di un nuovo modello di sviluppo indirizzato al risparmio di suolo e che incentivi il settore delle costruzioni verso le riqualificazioni dei fabbricati esistenti, riducendo così la dispersione insediativa e valorizzando e potenziando le infrastrutture e le aree verdi sia nei centri urbani che nelle periferie”.
Paziente in escandescenza, caos al pronto soccorso TERMOLI – Resta coinvolto in un incidente stradale e una volta al Pronto Soccorso, per motivi ancora da chiarire, da in escandescenza ferendo una guardia giurata. E’ accatuto all’alba di ieri mattina nell’ospedale San Timoteo dove era stato trasportato per accertamenti dopo essere stato coinvolto in un incidente stradale. Per motivi ancora da chiarire il paziente, un giovane di Petacciato, in un provviso stato di agitazione ha inveito nei confronti dei medici per poi prendersela con una guardia giurata che ha riportato alcune contusioni. Solo l’arrivo di una pattuglia di carabinieri ha riportato la calma ed ora, in pase al loro rapporto, si saprà se il giovane sarà perseguito penalmente.
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Termoli
27 settembre 2013
Affido familiare: incontro pubblico di sensiblizzazione MONTENERO DI BISACCIA – Si è tenuta presso la sala polivalente in Piazza della Libertà, l’incontro pubblico organizzato dall’A.Psi Molise, Asrem, Regione Molise e Ambito territoriale sociale di Termoli, sul tema “L’affido familiare, tra genitorialità, servizi e territorio”. L’evento, promosso dall’assessore alla Politiche Sociali del Comune di Montenero di Bisaccia Gianfranca Marchesani, ha visto la presenza della dottoressa Isabella De Michele, membro dello staff del progetto dedicato all’affido familiare e psicologa clinica con formazione in psicoterapia familiare, di coppia e individuale. Dopo i saluti del sindaco Nicola Travaglini, il quale ha aperto l’in-
contro rimarcando l’importanza di un progetto mirato al sostegno e alla tutela dei minori che vivono in una realtà familiare carente, è intervenuta la dott.ssa De Michele, la quale ha introdotto l’argomento dell’affido familiare illustrando le finalità del progetto, che nasce dal partenariato tra Ambito territoriale sociale e il Consultorio familiare di Termoli, finanziato dall’assessorato alle Politiche Sociali della Regione Molise. “Dall’analisi dei bisogni rilevati – ha detto tra le altre cose De Michele – è emersa la necessità di implementare le attività di sensibilizzazione e promozione dell’Affidamento familiare nel territorio, al fine di prevenire il ricorso all’istituzionalizzazione e di
fornire le funzioni di supporto informativo alle famiglie affidatarie, in sinergia con l’equipe territoriale integrata multiprofessionale, già operativa sul territorio bassomolisano”. “Auspico che l’argomento dell’affido familiare – ha dichiarato il sindaco Travaglini – venga recepito da un grande numero di monteneresi. La nostra Amministrazione, avendo posto il settore sociale al centro della sua azione programmatica, garantirà il necessario supporto a tutti coloro che intraprenderanno il percorso di disponibilità ad ospitare al proprio interno bambini che hanno, comunque, tutto il diritto a crescere in un contesto di vita soddisfacente”.
Concorso “Scuole che fanno la cosa giusta” Auto e due camion rubati in basso Molise ritrovati in Puglia BASSO MOLISE – I carabinieri di San Paolo di Civitate, durante un servizio di perlustrazione sul territorio, hanno ritrovato una Fiat Panda rubata tre giorni fa lungo la Bifernina, parcheggiata al bivio che conduce a Guglionesi. L’autovettura, di proprietà di un dipendente della Sevel di Val di Sangro, è stata trovata abbandonata in contrada Ferraura, priva di elementi quali la centralina motore e con il blocca sterzo e accensione manomessi; inoltre sono spariti anche la carta di circolazione e il contrassegno assicurativo. Durante lo stesso servizio sono stati rinvenuti anche due mezzi pesanti sempre rubati in basso Molise.
Pastorini presenta il libro “Un anno di devozione” LARINO – Nell’ambito della rassegna letteraria "Un tema, un libro", oggi alle ore 19 Marcello Pastorini presenterà il suo libro "Un anno di devozione". Il volume illustra l’evoluzione del paesaggio e le tradizioni del Molise Frentano arricchito da didascalie di feste, tradizioni e ai cibi rituali ad esse collegati. Nella presentazione ci sarà anche la proiezione della pellicola omonima con testo e regia dell’autore del libro e montaggio di Luigi Bizzarro. La prefazione del libro è stata curata da Michele Colabella, scrittore originario di Bonefro e autore di diversi testi di storia locale e di commedie teatrali.
LARINO - “Scuole che fanno la cosa giusta” è il concorso curato dal Gal “Innova Plus” di Larino e rappresenta una fase del progetto di cooperazione interterritoriale “Territori che fanno la cosa giusta”, incentrato sulle tematiche dell’energia e dello sviluppo sostenibile. In particoplare, con il concorso, si intende sensibilizzare i ragazzi alle tematiche ambientali ed energetiche in un’ottica di sviluppo sostenibile. Il concorso è aperto alle classi quarte delle scuole primarie, delle prime e delle seconde delle scuole medie e agli studenti di ogni classe delle scuole di secondo grado presenti nei comuni appartenenti all’area Leader del Gal Innova Plus di Larino: Acquaviva Collecroce, Bone-
Convegno: “L’ospitalità nelle strutture residenziali per gli anziani” PALATA - L'Auser, circolo "non solo anziani" di Palata, organizza per sabato 5 ottobre alle ore 17 presso la Sala consiliare del Comune, il convegno dal titolo "L'ospitalità nelle strutture residenziali per gli anziani". Coordinati dal segretario del Circolo Auser di Palata, Pasqualino Desiderio, dopo i saluti iniziali del Sindaco, Michele Berchicci e del presidente dell'Auser, Carmelina
Grizzanti, interverranno il dr. Nicola Malorni, Psicologo Clinico e di Comunità, Analista Ordinario dell'Ass.ne italiana di Psicologia Analitica-Roma e della International Association for Analytical Psychology, Coordinatore dell'Ambito Territoriale Sociale di Termoli, e il dr. Mino Dentizzi, Geriatra A.S.Re.M. e Dirigente R.S.A. di Larino. Il dr. Malorni analizzerà il tema
"Residenzialità e promozione del benessere nella persona anziana", mentre il dr. Dentizzi "La qualità della vita nelle residenze per anziani". A seguire il dibattito e le conclusioni cui parteciperanno Michele Petraroia, Vicepresidente Giunta Regionale del Molise e Assessore Regionale alle Politiche Sociali e Paolo Di Laura Frattura, Presidente Giunta Regionale del Molise con delega alla Sanità.
fro, Casacalenda, Civitacampomarano, Colletorto, Guglionesi, Larino, Lupara, Mafalda, Montecilfone, Montelongo, Montorio nei Frentani, Palata, Ripabottoni, Rotello, Santa Croce di Magliano, San Giuliano di Puglia e Tavenna. Gli insegnanti e professori delle classi che parteciperanno al
concorso saranno assistiti da esperti sui temi prescelti: efficientamento e risparmio energetico, uso di fonti energetiche rinnovabili, raccolta differenziata e riciclo, uso delle Ict, alimentazione e sostenibilità. Ogni classe potrà partecipare al concorso con un unico elaborato.
Notizie in Breve TERMOLI - I Consiglieri di opposizione Paolo Marinucci ed Erminia Gatti, in qualità di componenti della VI Commissione “Ambiente, Ecologia e Programmazione Sanitaria”, in merito alla notizia diffusa da alcuni giornali locali di possibili sversamenti in mare nella zona della foce del fiume Biferno hanno chiesto la convocazione della suddetta commissione per trattare i seguenti argomenti: verifica accaduto e richiesta dati ambientali ad ARPA Molise. TERMOLI - Il blog "Il paracadute" (http://ilparacaduteblog.wordpress.com/), promosso da docenti e studenti del Liceo Classico Perrotta di Termoli, promuove un incontro informativo sulla situazione in Siria che si terrà martedì 1 ottobre alle ore 15,30 presso l'Aula Magna del Liceo Classico Perrotta. VASTO - La Capitaneria di Porto ha diramato una chiamata d’imbarco per un marittimo con la qualifica di marinaio da imbarcare sul peschereccio “Mamma Giovanna”. I marittimi interessati dovranno presentarsi negli uffici della Capitaneria di porto entro le 10 del 30 settembre muniti di: Libretto di navigazione; tesserino di iscrizione nel registro pescatori; certificato medico di visita preventiva d’imbarco.
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Sport
27 settembre 2013
L’allenatore rossoblù fa di conto è fissa la quota vittoria.
Per raggiungere la D servono 75 punti Anche se alcuni tifosi ne chiedono addirittura 90 non sarà una passeggiata In Tv domenica sera, durante il solito talck show sportivo, c’è stato un opinionista che ha chiesto a Farina non solo di vincere il campionato, ma di raggiungere la quota record di 90 punti. Vale a dire tutti quelli disponibili. Il mister del Campobasso si è messo a ridere, abbassando con destrezza l’asticella, fissandola a quota 75, 15 in meno di quanto aveva supposto l’esigente giornalista. Conti alla mano, stando ai conti fatti dall’allenatore che abita a Vinchiaturo, la squadra rossoblù si potrebbe permettere, in tutto il campionato, di perdere addirittura cinque partite. O, anche, di restare a mani vuote per quattro e fare tre pareggi.
In pratica delle 30 partite che sono scritte sul calendario la formazione rossoblù ne dovrebbe vincere 23, vale a dire altre 19. Fare i ragionieri con appena 360’ minuti di gioco nelle gambe è utopistico. Bene si faccia a inoculare fiducia e stima nella testa dei giocatori, ma nessuno dimentichi che in campo scendono sempre due squadre. E, a volte, anche la meno forte può fare cose straordinarie. Contro il Campobasso è legge comune: ognuno è deciso a moltiplicare le energie. Per guadagnarsi la gloria di una settimana. Come è accaduto al portiere del Napoli che è stato l’unico a parare un rigore a Balotelli. A Vastogirardi l’allenatore Farina cono-
sce ogni insidia di gioco e di campo. L’anno scorso quando guidava l’Isernia ci ha giocato diverse volte la partita di mezza settimana. E ha avuto modo di conoscere le ottime qualità del collega Palazzo e la grinta che mettono i giocatori del comune che va famoso per i funghi, il tartufo e i prodotti caseari. E che si è saputo fare onore anche in campo calcistico. Quindi faccia bene il Campobasso a non sottovalutare l’impegno. Le partite facili non esistono a nessun livello. Ne sa qualcosa il Napoli che ha appena rischiato di venire battuto al San Paolo dal Sassuolo, reduce dai sette gol subiti in casa dall’Inter.
Francesco Farina
C’è ancora confusione in casa dell’Isernia dove l’arrivo del mister e del DG non hanno convinto.
A Bojano ancora non si vedono i soldi ai giocatori
De Benedictis e soprattutto Guarino non soddisfano i tifosi che hanno scavato nei loro passati
Ma oggi potrebbe arrivare il giorno della paga, per placare anche i più caldi dissidenti
Isernia: ecco Mazzullo di Mauro Palladino Settembre è un mese da ricordare a Isernia. Non certo per cose buone. Troppi pasticci sono avvenuti nel grembo biancoceleste perché si possano dimenticare. Prima di tutto c’è da fare i conti con una classifica che mette ansia (zero punti in quattro partite); quindi è appena il caso di ricordare ciò che è capitato al vertice, in cui dopo una serie di programmi annunciati sono successe troppi fatti che hanno messo in discussione ogni cosa. Un irpino si è accomodato sulla poltrona da dove partono gli ordini societari, subentrando a una dirigenza locale che dopo aver promesso non ha trovato la forza di mantenere gli impegni. La storia del tecnico Renna che è stato messo sulla panca senza convincere nessuno è lì che attesta i segnali di approssimazione. A cui vanno aggiunti i sei giocatori che sono stati “tagliati” su richiesta dello stesso Renna. A cui, dopo una nuova sconfitta, l’hanno prima sospeso per poi trasformare la sospensione in eso-
Santo Mazzullo
nero. A conclusione di una turbolenza d’alta quota ecco l’arrivo di mister Santo Mazzullo, un nome che almeno sulla carta non ha rassicurato nessuno a Isernia. Visto che il suo score lo ha soprattutto impegnato con formazioni giovanili. Mentre, forse, alla squadra pentra sarebbe servito un manico più esperto di salvezza. Perché è inutile ripararsi dietro al paravento delle quattro giornate: il titolo è a rischio. Diciamolo chiaramente. A livello societario, a voler essere proprio sinceri sembra che ci siano
ancora problemi di subentro: qualcosa ancora non è a posto per quanto riguarda l’ingresso di De Benedictis che le carte accreditano come canadese che ha fatto fortuna in Italia e non in patria. E che ha la fissa di prendere le società, come ricordano i suoi trascorsi all’Hirpinia e poi al Licata, società che ha avuto i suoi momenti folgoranti con Zeman in panchina. Monfreda smorza i toni duri e cerca di usare la lima, per poter smussare gli angoli della contestazione. I tifosi più agguerriti non si ritrovano in questa confusione e appaiono poco convinti di De Benedictis. Tanto per non farsi mancare niente ecco spuntare anche il nome di Generoso Guarino come direttore generale. Mentre allo stadio è spuntato anche Carmine Palombo già direttore sportivo del Trivento. Intanto, domenica il campionato chiede all’Isernia di essere più forte della sua gracile organizzazione. Ci sarà da darsi da fare a Celano, per la terza trasferta stagionale. Sperando di cominciare proprio dal terreno marsicano un nuovo cammino.
Niente da fare. I soldi ancora non ci sono a Boiano. E le spettanze slittano nuovamente. Dopo la prestazione deludente di domenica scorsa al Colalillo la squadra bifernina avrebbe avuto bisogno di una sterzata di mezza settimana che, mentre scriviamo, non ha avuto riscontri. Ma oggi potrebbe arrivare la pace. Fa un po’ specie sapere che sotto il Matese ci sia così poca attenzione alle vicende dei giocatori biancorossi. Ma la realtà è quella che è. L’amministrazione comunale che di recente non ha brillato per favorire la pratica calcistica si trova a dover fronteggiare le fronde delle minoranze che appaiono agguerrite più che mai e intenzionate a mettere alle corde l’attuale sindaco. Si pensava che l’arrivo di Di Conza avesse steso un velo sul turbolento passato, ma a quanto sembra le cose non vanno ancora bene. E domenica c’è da fare i conti con la sorprendente Amiternina che domenica ha rifilato tre gol all’Agnone e si è ripromessa di dare lo stesso dispiacere all’altra molisana che il calendario assegna come squadra ospite.
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27 settembre 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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