ANNO IX - N° 68 - MARTEDÌ 27 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Gianluca Cefaratti
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Gianluca Cefaratti. Il sindaco di Campodipietra ha rivolto un appello a tutti i parlamentari molisani perchè si facciano carico delle problematiche che vivono i piccoli Comuni. Ad oggi lo Stato ancora non versa l'intera quota di soldi destinata alle amministrazioni. Ciò rende difficile qualsiasi operazione e mette a serio rischio i servizi. Per questo, il sindaco ha chiesto alla rappresentanza parlamentare un intervento urgente per evitare che i bilanci comunali si appesantiscono fino a precipitare.
Il Tapiro del giorno a Nico Ioffredi
SANITÀ
Percopo resta alla guida dell’Asrem Il Tapiro del giorno lo diamo a Nico Ioffredi. Il consigliere delegato alla Cultura nel governo Frattura, non sembra avere ben chiaro il quadro della situazione del settore. La Fondazione ancora non riesce a capire quale programmazione e strategia dovrà seguire; sul teatro Savoia la sua azione è apparsa lenta ed è intervenuto solo a cose fatte; l'Orchestra stabile del Molise non ha potuto suonare e, pare, si possa profilare l'eventuale soppressione. Continuando così gli spazi culturali e le relative attività rischiano di evaporare.
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CAMPOBASSO
Parcheggi via Manzoni, l’inefficienza continua A PAG. 6
TERMOLI
Rapine a Termoli, istituzioni in allarme A PAG. 12
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2 28 agosto 2013
Il primato politico e culturale del consigliere regionale Nico Ioffredi
Uccidere l’Orchestra stabile del Molise e farsene un vanto Il potere in mani autarchiche diventa un arma micidiale da cui è impossibile difendersi appellando buonsenso e moderazione Sarà infanticidio se, come ha lasciato trasparire e intendere in una delle sue gite fuori porta, tra sagre e tarante, il consigliere regionale Nico Ioffredi, delegato dal cognato presidente della giunta (Paolo di Laura Frattura) alla cultura, l’orchestra stabile del Molise sarà soppressa, cancellata, annullata. Appena nata, solo il tempo di dare un saggio e un assaggio delle sue qualità, e la si vuole uccidere. Un colpo ferale a una delle iniziative prestigiose e identificative della Fonazione Molise Cultura, che, a sua volta, la maggioranza di sinistra ha fin qui posto in castigo, in attesa di renderla un docile strumento politico, utile ad assecondare, chessò, le feste popolari al suono dell’organetto, dei pifferi e dei bufù. Niente Mozart, Beethoven, Brahms, Vivaldi, Verdi, Pergolesi, Bellini, Rossini, Puccini, Schubert, Chopin, Mailer, Listzt, De-
bussy, Rachmanivov, Stravinskij, Nono, Bussotti: chi sono costoro? Roba indigesta per palati improbabili, culturalmente parlando. Lo stanziamento per l’attività dell’orchestra stabile del Molise, fissato con legge regionale, sarà pertanto dirottato alle sagre: della birra, del baccalà, del caciocavallo, dei cavatelli, della “sagna e fagioli” che hanno una loro dignità, un loro motivo di essere, un loro target, una loro utilità (soprattutto politica, se indirizzate a dovere e sostenute con larghezza di contributi). Il popolo non vuole pensieri, vuole divertirsi, mangiare, bere, e passare qualche ora in allegria. L’esponente di sinistra Ioffredi (il consigliere con il papillon, che fa tanto scic!), che ama il popolo assecondandolo in tutte le sue pulsioni, lo sa bene e vuole che la Regione si adegui. Metta, cioè, da parte la musica colta (“Costa troppo, ed è solo per una
parte elitaria della società”) e dia fiato, soldi e sostegno ai comitati festa, alle proloco, alle associazioni di quartiere che, ripetiamo, una loro dignità ce l’hanno, eccome, una funzione sociale, ma non da pretendere che per renderle sempre più dotate finanziariamente, e popolari, venga cancellata una realtà l’Orchestra stabile del Molise - che nel giro di una stagione concertistica aveva assunto la dignità di una grande orchestra, valorizzando professionalità e versatilità artistiche molisane. Non vogliamo scendere al livello del consigliere Ioffredi discutendo della considerazione che egli ha, e vuole affermare, dell’Orchestra e della Fondazione “Molise Cultura”, peraltro presieduta (per legge regionale) dal cognato presidente della giunta; ma non possiamo esimerci dal denunciarne il limite culturale, la faziosità, la parzialità, il carattere ideologico, in
sostanza, la ìnsita sopraffazione. Elementi che abbondano nella nuova classe dirigente di centrosinistra che ha dapprima depresso, quindi compresso, ed ora vorrebbe annullare quel poco di qualità culturale realizzata su presupposti di professionalità e rigore artistico che l’Orchestra stabile del Molise ha rappresentato. Il potere in mani autarchiche diventa un arma micidiale da cui è impossibile difendersi appellando buonsenso e moderazione. Mettendo da parte l’Orchestra e il suo destino, domandiamo perché mai l’auditorium di Via Milano non venga dato alla disponibilità del Conservatorio musicale per appuntamenti musicali cadenzati e per le attività didattiche, preferendo tenerlo chiuso, sottratto alla collettività, mortificato nella sua destinazione. In attesa che vi accedano i corifei della nuova espressione politica molisana. Fin qui, la peggiore che potesse capitare. Pronta a macchiarsi finanche dell’infanticidio dell’Orchestra stabile del Molise. Dardo
Lettera apertal'Orchestra Stabile"
La Regione non blocchi l'Orchestra Stabile" Questa la lettera scritta a luglio di quest'anno ed inviata al presidente della Regione, Frattura per conoscere il destino dell'Orchestra. A questa lettera non è stata data alcuna risposta di M. Pasquale Farinacci Egregio presidente Frattura, mi rivolgo a Lei in prima persona dato che le vicende di chi scrive sono legate da anni a quelle dell’ Orchestra Regionale del Molise, collaborando con essa da tempo come Primo Violino, ma preciso che il mio pensiero è condiviso da molti miei colleghi musicisti, con i quali ci siamo più volte interrogati sulle sorti e sul destino dell’Orchestra. Questa nasce di fatto nel 1998, quando cioè la Regione affida al Conservatorio il compito ( e relativo budget) di creare un ensemble di musicisti, in gran parte locali, per diffondere la cultura ed il repertorio musicale nell’ambito del Molise: la Regionale, in qualche modo, ha rappresentato per anni fonte di reddito e di occupazione per moltissimi musicisti professionisti, molisani e provenienti dalle regioni limitrofe. Quando il governo precedente al Suo, nei primi mesi del 2011, ha ritenuto sensato far confluire l’Orchestra nella Fondazione Molise Cultura molti di noi l’hanno appoggiato con entusiasmo, nella speranza che la gestione da parte di una struttura organizzatrice dedicata potesse far compiere all’Orchestra un sensibile salto qualitativo in avanti: una nuova sede con auditorium, un diverso tipo di contrattualizzazione, un nuovo prestigio artistico faceva ben sperare nella nuova ge-
stione. L’attesa è sembrata interminabile, forse eccessiva, ma, d’altra parte, ben ripagata: un ciclo di produzioni musicali di pregevole livello tra Settembre e Dicembre del 2012 hanno letteralmente vivificato l’autunno del capoluogo molisano, e di certo molti lettori ricordano il fervore generato nei pressi dell’auditorium da concerti di alto profilo culturale; la presenza costante di un caloroso pubblico accorso puntualmente e numeroso ha confermato la bontà delle scelte e la buona organizzazione degli eventi: non ricordo una sola data in cui la sala non sia stata pressoché piena. Per non parlare della stagione 2013: in Febbraio era stato presentato il programma per l’anno in corso e la Fondazione disponeva (e tuttora dispone, da quanto mi è dato di sapere) anche della copertura economica per poterlo realizzare. Era tutto pronto: secondo programma avremmo dovuto inaugurare a Marzo un importantissimo festival a Roma, ad Aprile realizzare la registrazione di un disco per l’etichetta discografica Tactus e si attendeva l’arrivo, durante l’anno, di ottimi solisti e di direttori ospiti che senz’altro avrebbero dato visibilità alla nostra piccola regione. L’Orchestra avrebbe potuto aprirsi al circuito musicale nazionale, compiendo uno storico salto di qualità. Ebbene, mi dispiace molto dover scrivere che quelle ricche opportunità le abbiamo irrimediabilmente perse: inoltre l’interruzione improv-
visa di parecchi mesi non ha certo giovato ad un “organismo” che per crescere e dare il meglio di sé deve lavorare insieme continuativamente; preferiremmo che i politici avessero anche questo genere di sensibilità e priorità quando decidono di questioni relative all’arte. La cittadinanza, d’altra parte, è stata privata di appuntamenti culturali che aveva davvero mostrato di gradire ed ai quali era da anni abituata.Talvolta, ancora troppo raramente, si sente parlare di “indotto economico” legato ad eventi artistici e concerti: non ne trascuri, Presidente, l’importanza e l’ entità a livello locale, e mi permetto di ricordarLe che del budget riservato all’orchestra circa la metà, ad oggi, poteva e doveva già essere stato impiegato: si tratta, grossomodo, di circa 200.000 euro che per la modesta economia regionale non rappresenta una cifra totalmente trascurabile, soprattutto di questi tempi… Spero, concludendo ed augurandoLe buon lavoro, che Lei ponga tra le sue priorità politiche la questione dell’orchestra , dimostrando reale considerazione per l’arte e riconoscendone l’importanza per il nostro capoluogo, da sempre non troppo generoso in fatto di eventi di tal genere: dia prova di politica matura e responsabile , convalidando fattivamente anche percorsi già intrapresi nel passato (magari da altre forze politiche), qualora questi abbiano un reale senso. *Primo Violino dell’Orchestra Regionale
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3 28 agosto 2013
Percopo resta all'Asrem Il commissario Frattura non riconferma Ruta. Ora occorre serenità
CAMPOBASSO. Angelo Percopo potrà continuare a guidare l'Azienda sanitaria regionale. Lo stabilisce il decreto n.27 del commissario alla sanità, Paolo Frattura. Percopo, ricordiamo, era stato sollevato dall'incarico di direttore generale dal commissario Filippo Basso qualche giorno prima che questa andasse via lasciando pieni poteri al presidente della Giunta regionale. Al suo posto, Basso ri-
tenne di nominare Carmine Ruta fino a giugno 2014. A questa nomina si oppose Percopo che a fine luglio ha avuto il riconoscimento della reintegra da parte del Tar Molise. Ruta, però, propose ricorso al Consiglio di Stato che lunedì pomeriggio gli ha riconosciuto di poter rientrare. Nella stessa giornata, però, con suo decreto il commissario Frattura ritiene di "non ratificare o confermare la nomina del dottor Carmine Ruta quale soggetto attuatore...di disporre, con atto separato, l'avvio nei confronti di Angelo Percopo della procedura di decadenza, di avviare, con atto separato, le procedure di evidenza pubblica per l'individuazione del nuovo direttore generale". Fin qui il decreto in attesa di conoscere quali saranno le reazioni degli ambienti ministeriali romani che, certamente, non gradiranno la messa da parte di uno dei loro funzionari. E alle porte c'è il tavolo sul Piano di rientro previsto per il 10 settembre nel corso del quale la Regione dovrà presentare il Programma Operativo con la rimodulazione del sistema ospedaliero. Al momento, dunque, Angelo Percopo potrà continuare a guidare l'Asrem nonostante tutti i tentativi posti in essere per buttarlo giù. Ma è anche l'occasione per cercare di restituire un minimo di tranquillità all'Azienda che, di sicuro, non ha propriamente bisogno di quello che sta accadendo. Una tranquillità, si spera, che potrà consentire al direttore generale di tornare a mettere mano in quelle situazioni scoppiate nelle ultime settimane e legate ai Pronto soccorso. La politica dovrebbe, a questo punto, consentire al manager di poter lavorare in pace salvo, poi, a fare il resoconto di quanto attuato. Al momento la gente chiede serenità e servizi di qualità.
Gam, dopo sei mesi di stop si va avanti con la strategia di Iorio Come da programma, dopo l’approvazione del bilancio si è dimesso il Cda della Gam e la ratifica dell’addio ci sarà il prossimo 10 settembre. La filiera avicola molisana però è alla canna del gas. Ora la Regione Molise dovrà procedere con il da farsi: ricapitalizzazione e nuovo partner. C’è Leocata è vero, ma qualcuno sostiene che i siciliani siano interessati più ai polli che alla lavorazione. Frattura esulta, giustamente, e come un capitano di nave ordina: avanti tutta. Con la speranza che non faccia come Schettino. Perché l’avanti tutta arriva dopo sei mesi di stop. Un fermo che è stato deciso sic et simpliciter dal centrosinistra di via Genova che, oggi, si ritrova ad attuare la strategia messa appunto da Iorio e approvata dal Consiglio regionale
nel 2012. E allora ci si chiede, da un punto di vista politico, perché Frattura non ha dato seguito da subito a ciò che l’assemblea legislativa, massimo organo della Regione, aveva decretato? Anche perché nulla è cambiato da allora. Soldi pubblici ci volevano prima per mantenere in vita la filiera avicola, soldi pubblici bisogna immettere oggi. Sorvoliamo sul fatto che in campagna elettorale l’attuale presidente hanno dichiarato che non avrebbero più usato le risorse dei cittadini nelle società partecipate. La domanda che richiederebbe una risposta vera e precisa, e non il classico politichese, è: se la soluzione era la stessa individuata da Iorio, perché non è stata applicata cinque mesi fa? Red.pol
Chi sono gli impresentabili? E’ davvero encomiabile l’impegno di questo governo regionale nel rilanciare il Molise. Così Domenico Ioffredi, in arte Nico, alla sua storia di coerenntea militanza nella sinistra e alla sua lunga carriera di dentista e marito d’arte, aggiunge un nuovo anello. Che non è quello al naso che tutti in famiglia credono che portino i molisani. Ioffredi è l’uomo giusto, quello con le carte in regola per difendere e rilanciare la cultura. Il pass gli è stato dato a tavola durante un pranzo in famiglia: a capo tavola c’era l’onorevole suocero Fernando Frattura, alla sua destra la consorte (figlia dell’onorevole)mentre prendeva una pausa dal suo lavoro (capo ufficio di Gabinetto del Questore di Campobasso), e alla sua sinistra il figlio dell’onorevole, fratello della moglie, che di mestiere fa il presidente della Giunta regionale. Durante il pranzo, con curriculum alla mano, si è deciso di assegnare la Cultura al dentista in nome di un riconoscimento al partito di Niki Vendola. Dopo aver approvato la leggina ad hoc che aumenta lo stipendio dei consiglieri e quindi anche di sé stesso (perché la miseria che prende un dentista è inenarrabile), proprio non ce la fa a restare in silenzio. Le parole servono per attuare il programma con cui si sono presentati alle elezioni. E lui, occupandosi di cultura, pensa all’orchestra. Non ha dormito la notte per trovare una soluzione di rilancio e a suon di piattini, trombe e tamburi, ne annuncia la chiusura. Costa troppo, si deve risparmiare. Sull’orchestra è ovvio, mica sui costi della politica. I musicisti non hanno mica il diritto di portare l’arte nelle piazze molisani per far ascoltare pezzi di musica classica al popolo che alla Scala di Milano non andrebbe mai, visti i prezzi dei biglietti. Bisogna risparmiare sì, altrimenti come si fanno a giustificare le nomine del cognato Paolo che spende 65mila euro per pagare la consulente Carmela Lalli a risolvere la questione delle società partecipate in maniera differente rispetto al governo precedente, ossia con la stessa strategia? Si deve risparmiare e per farlo è necessario togliere lavoro agli artisti e negare i servizi della cultura, quella vera, ai molisani. Poi magari, chessò, finanziamo le sagre nei paese. Così, visto che c’è la crisi, aiutiamo le famiglie a magiare, magari anche quelle dei 70 musicisti che già quest’anno non hanno intascato un euro visto che nessuno a via Genova ha firmato lo stanziamento dei soldi per la stagione. E i soldi c’erano, non dovevano mica trovarli. Ma si deve risparmiare. Sono ammesse solo manifestazioni per pubblicizzare i prodotti doc molisani: magari rilanciando i baccalà. Irene Corsini
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4 28 agosto 2013
Le associazioni da tempo reclamano un testo in materia
Edilizia, in Molise manca la legge CAMPOBASSO. La materia delle opere pubbliche è stata interessata negli ultimi anni da profonde e radicali modificazioni, sia a livello comunitario che a livello nazionale, che hanno determinato una totale innovazione della disciplina di settore. Da qui, ora, la necessità di un'organica proposta di legge in materia anche in Molise. A sollecitarlo erano state, nei mesi passati, anche le associazioni di categoria per restituire vitalità al settore. Numerosi sono stati infatti gli interventi normativi attraverso i quali si è operato il ridisegno delle procedure finalizzate all’affidamento degli appalti pubblici, onde consentire di operare nell’ambito di regole certe, trasparenti e garanti dell’effettiva concorrenza fra imprese.
L’attuazione dell’articolo 117 della Costituzione rappresenta un’occasione notevole per definire un quadro normativo regionale esaustivo e coerente con le direttive comunitarie, con le norme costituzionali e con quelle della legislazione statale che continuano ad essere applicabili. Dal punto di vista della tecnica normativa, oggi, l’intendimento sarebbe quello di organizzare l’ordinamento normativo regionale in materia, analogamente a quanto avviene in sede nazionale, mediante una legge che enunci principi e che rinvii a disposizioni regolamentari per il completamento della disciplina. In termini generali, pertanto, l’obiettivo cui dovrebbe tendere la legge regionale sui lavori pubblici è
quello di creare un quadro normativo di riferimento stabile, definito e completo, nel rispetto delle peculiarità proprie delle Regioni e nell’ottica di un auspicabile contesto di maggior autonomia e responsabilità degli enti locali e della valorizzazione e della crescita di tutti gli attori, pubblici e privati, coinvolti nel processo di realizzazione di un’opera pubblica. Parallelamente a questo, l’obiettivo più rilevante che una nuova legge dovrebbe prefiggersi è quella di conseguire una più rapida conclusione delle opere attraverso forme di semplificazione e snellimento procedurale, che si rendono necessarie in quanto alcune procedure appaiono troppo onerose quando sono riferite alla maggior
Una vacanza a contatto con la terra La Coldiretti rilancia la sana abitudine della conoscenza del territorio CAMPOBASSO. Se per chi abita nelle grandi città il problema attuale è lo stress da rientro, per i fortunati molisani vi è invece, ancora, il piacere di crogiolarsi nelle tante proposte che il territorio offre nel variopinto, intenso cartellone delle feste tradizionali, sagre ed eventi socio-culturali. Essere in vacanza, infatti, come sottolinea la Coldiretti Molise, non significa necessariamente essere lontani da casa, ma, soprattutto, essere in quel particolare stato di grazia dell’animo che ci fa sentire leggermente distaccati dal quotidiano e disposti a godere di sensazioni, profumi, suoni e percezioni particolari ed inconsuete che i vari paesi del Molise fanno a gara ad offrire, sia a chi rientra dal viaggio fuori regione, sia a chi è rimasto qui, a godersi il proprio territorio e le proprie tradizioni, insieme a chi il viaggio vacanziero lo ha fatto verso il Molise. Filo conduttore dei tanti eventi estivi, nei piccoli e grandi centri molisani, è l’enogastronomia: non c’è evento che non si identifichi con uno o più piatti ti-
pici o tradizionali! E sensibili al palato non sono solo i Molisani, se si considera che un italiano su quattro (26 per cento) in vacanza sceglie i prodotti agroalimentari tipici del territorio come souvenir, secondo quanto comunica la Coldiretti sulla base dei dati Ipr marketing relativi all’estate 2013, mentre l’11 per cento acquista invece oggetti artigianali (ceramiche, tessuti, lavorazioni in legno) mentre gadget, magliette e cartoline interessano il 7 per cento degli italiani. Non da meno sono gli stranieri, dato che nell’estate 2013 si stima che i turisti abbiano speso in Italia oltre un miliardo per l’acquisto di prodotti tipici anche in frantoi, casere, cantine, bancarelle, botteghe o mercati degli agricoltori. Formaggi, salumi, vino, olio, pasta sono alcuni dei souvenir più richiesti dai turisti per portare un ricordo "appetitoso" dai luoghi di vacanza. Una tendenza in rapido sviluppo, favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali
parte dei lavori che vengono realizzati dagli enti locali e che sono di entità tale da non giustificare, in termini di costi-benefici, l’attivazione di tutti gli adempimenti attualmente previsti dalla disciplina statale. Tali forme di snellimento e semplificazione passano attraverso la previsione di un sistema di programmazione delle opere più flessibile di quello sancito dalla legge 109/94, di procedure di affidamento semplificate per le attività tecniche ed i lavori di minore importo, di semplificazione delle forme contrattuali, della conferenza di servizi per la valutazione dei progetti in un unico momento da parte di tutti i soggetti che devono esprimersi a riguardo, di procedure contributive meno rigide di quelle attualmente in vigore e di tutte le altre che dovranno esser più puntualmente definite nella relazione ai singoli articoli della proposta.
che si è verificata nei comuni e contrade, con percorsi enogastronomici, città del gusto, feste e sagre di ogni tipo. Per il Molise, osserva la Coldiretti, dove la tradizione gastronomica è particolarmente ricca e variegata, per elevare a settore economico di spessore il turismo occorre attrezzare la ricettività, l’organizzazione e la promozione dell’offerta. In un territorio a bassissima densità abitativa, come la nostra regione, non è pensabile la costituzione di centri alberghieri, ma occorrono piccole strutture, ramificate sul territorio, integrate con l’ambiente ed in grado di proporre una offerta alternativa e peculiare. Per la Coldiretti Molise tutto questo ha un nome ed una codifica: AGRITURISMO. “Una giusta sinergia tra istituzioni ed imprenditori può e deve costituire la base per il rilancio dell’offerta turistica” è la proposta di TERRANOSTRA, l’associazione per l’agriturismo della Coldiretti. Per Coldiretti Molise offrire una esperienza particolare di relax e di gusto in Molise è una proposta sicuramente appetibile, da costruire con professionalità e coerenza, partendo dalla trasparenza dei menù offerti e dall’utilizzo dei prodotti agricoli di qualità del territorio. Anche perché gustosità non significa necessariamente maggiori costi, lo dimostra bene l’olio extravergine d’oliva, che, se è di alta qualità, costa di più a litro, ma ne basta poco per dare grande aroma, profumo e piacere, abbassando il costo della pietanza ed alzando incredibilmente il sapore.
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5 28 agosto 2013
L’appello già lanciato dal sindaco di Campodipietra è rimasto inascoltato
Rimborso dei libri di testo, la politica tace ma la spesa per le famiglie aumenta A pochi giorni dall’inizio della scuola arriva la nuova ribellione popolare CAMPOBASSO. Inizia il conto alla rovescia per l’inizio del nuovo anno scolastico. Le famiglie sono alle prese con la classica spesa di fine stagione: zaini, grembiuli e, soprattutto, libri. L’Osservatorio nazionale di Federconsumatori ha già calcolato la spesa per l’anno scolastico 2013-2014: si passerà da 488 euro dello scorso anno ai 499,50 euro di quest’anno, con un rincaro del +2,4%. Quest’anno mediamente per i libri + 2 dizionari si spenderanno 521,00 € per ogni ragazzo, il +2,8% rispetto allo scorso anno (calcolo effettuato prendendo in considerazione scuole medie inferiori, licei ed istituti tecnici). Ovviamente a far fronte ai maggiori aumenti, che variano dal 5 al 6%, saranno gli alunni della prima media e del primo liceo. Nel dettaglio uno studente di prima media spenderà me-
diamente per i libri di testo + 2 dizionari 475,78 € (il +5% rispetto allo scorso anno). A tali spese vanno aggiunti +499,50 € per il corredo scolastico ed i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 975,28 €. Un ragazzo di 1 liceo spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 787,05 € (il 6% in più rispetto allo scorso anno) +499,50 € per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.286,55 €. Nonostante la crisi, nonostante i grandi sacrifici delle famiglie, nonostante la politica della solidarietà, la Regione ad oggi ancora non trasferisce ai Comuni. Un problema che puntualmente, ogni anno si ripresenta. A lanciare l’appello è
stato prima un rappresentante delle istituzioni. Gianluca Cefaratti, sindaco di Campodipietra e presidente del Consiglio provinciale, ha evidenziato che “Il Comune di Campodipietra lo scorso anno, attraverso l'utilizzo di fondi propri, anticipo' le risorse alle famiglie. Ad oggi purtroppo visto il quasi assoluto mancato trasferimento di fondi anche da parte dello Stato non siamo in grado di fare la medesima scelta”. E visto che è lo Stato che deve trasferire i fondi, Cefaratti si è rivolto, inutilmente, anche ai rappresentanti parlamentari Ruta, Leva e Venittelli: “Allora cari parlamentari molisani e politici regionali invece di arrovellarsi il cervello su Berlusconi, sul governo
Letta, sulla situazione delle carceri italiane perché non proviamo a dare un aiuto concreto alle famiglie molisane facendo in modo che vengano trasferiti i fondi ai comuni. Invito tutti a condividere e a chi deve dare risposte di attivarsi concretamente e non a chiacchiere”. Né a livello parlamentare, né a livello regionale da parte di qualsivoglia forza politica “grillini inclusi”, c’è stata risposta. Ed oggi ad esternare la propria rabbia sono anche i cittadini. Certo, continuare a vedere che la Giunta regionale, in primis il presidente, sono concentrati solo a disquisire di aumenti di indennità (le loro) e quinto assessore, fa venire una certa orticaria. Soprattutto se le situazioni dei libri di testo si presentano in famiglie i cui coniugi sono impelagati in aziende come Solagrital per cui il contatto con l’immobilismo del governo regionale copre un po’ tutti i settori di vita.
Frattura a Scarabeo: inadeguato a fare l’assessore Missili terra aria tra Venafro e Campobasso: nel Pd scoppia la guerra tra i vertici CAMPOBASSO. C’è qualcosa che non va, e non solo nell’aria. Sarà che parlare con Frattura è quasi impossibile, sarà che suona strano che un assessore regionale, per comunicare con il suo presidente, invia note stampa, ma di certo c’è una guerriglia in atto nel Pd. I soldati? Massimiliano Scarabeo e Paolo di Laura Frattura. La questione? Il pronto soccorso di Venafro carente di ambulanze per le emergenze. Il tema è serio, anche perché riguarda non solo Venafro, ma tutti i pronto soccorso molisani. L’aspetto politico ha risvolti di missili terra aria che viaggiano tra il venafrano e il capoluogo molisano. Frattura non ha digerito la tirata di orecchie di Scarabeo l’assessore che, appena qualche mese fa, si lamentava per l’assenza di carta igienica alle Attività produttive. Tanto che il presidente della Giunta regionale scrive a chiari lettere, nella sua nota stampa di replica: “Non siamo noi a non avere nessuna giustificazione valida, adesso ne ab-
biamo più di una per pensare che lui non si senta in cuor suo adeguato a ricoprire responsabilità di governo”. Già. E’ questa la conclusione a cui giunge Frattura dopo aver letto le dichiarazioni del suo assessore, uomo del suo stesso partito (Pd), che nel parlare di disservizi al Santissimo Rosario Scarabeo afferma: “Ora, è davvero giunto il momento di mettere in atto le azioni programmate per renderlo funzionante secondo gli standard. Questo, oltre che un auspicio è anche un obbligo a cui il Governatore Frattura, delegato alla sanità regionale, deve dare seguito al più presto, per evitare il ripetersi di episodi incresciosi come quello verificatosi ultimamente, al Santissimo Rosario con la mancanza di ambulanze. Certe situazioni non hanno alcuna giustificazione valida, il Presidente Frattura metta in atto, al più presto, ogni azione utile a rendere un servizio necessario come il funzionamento
del Pronto Soccorso, degno dell’importanza che riveste per i cittadini”. E mentre Scarabeo ribadisce: “Se la politica deve dare risposte serie ai cittadini, questo è il momento di farlo, perciò, nel rimarcare l’impegno del Comitato Santissimo Rosario, per la tempestività con cui si è adoperato per risolvere lo sgradevole episodio, ho richiesto un incontro urgente col Presidente Frattura, in presenza anche dello stesso Comitato, per chiedergli di dare seguito agli impegni assunti sul futuro del nosocomio venafrano” Frattura è intervenuto tempestivamente per dire al suo assessore: senti bello, tu non sei buono per questo ruolo. Una sorta di minaccia se il comunicato stampa di Frattura prosegue con “Siamo pronti a persuaderlo del contrario”. Perché se è vero, come è vero, che “Scarabeo dà prova di populismo e demagogia – se è vero come è vero che - Le scelte a suo avviso “deplorevoli” sono scelte condivise da tutti noi. Anche da lui”, altrettanto è vero che Frattura ha detto quello che pensa: Scarabeo è inadeguato al ruolo di assessore regionale. Allora perché lo tiene al suo fianco facendolo lavorare in settori strategici per i molisani?
6 28 agosto 2013
Campobasso
Parcheggi viale Manzoni, le strisce sono blu ma la sosta continua ad essere gratuita E’ trascorso un anno da quando la Giunta comunale ha deciso di modificare l’assetto delle strisce blu ma dopo dodici mesi in viale Manzoni non è cambiato assolutamente nulla. O meglio, il colore delle strisce è stato cambiato subito, da bianche sono diventate blu, ad indicare che nel giro di poco tempo il parcheggio lungo il marciapiede sarebbe diventato a pagamento. Invece, per la gioia degli automobilisti, il parcometro non è stato ancora insatallato e quindi in viale Manzoni, nonostante le aree di sosta siano delimitate da strisce blu, ora un po’ sbiadito, il parcheggio resta gratuito. Il provvedimento risale a un anno fa e fa parte di una delibera di Giunta con cui l’Esecutivo ha cambiato le tariffe del parcheggio a pagamento, quelle degli abbonamenti e anche l’assetto dei parcometri. Decisioni assunte dopo un’attenta analisi della situazione che ha portato la Giunta a introdurre dei cambiamenti come la trasformazione dei parcheggi lungo viale Manzoni nel tratto
compreso tra l’incrocio tra via Monsignor Bologna e via Giacomo Leopardi. Secondo la Giunta era opportuno istituire il parcheggio a pagamento
con una tariffa oraria di 0,50 euro a ora e con un pagamento minimo di 25 centesimi per incentivare l’utilizzo del parcheggio di viale Manzoni dove c’è è una tariffa di dieci centesimi a ora. L’amministrazione sperava in tal modo di ridurre il numero delle auto parcheggiate lungo la strada visto che sia il parcheggio che il viale si trovano alla stessa distanza
dal centro. Ad un anno dalla delibera non è cambiato niente, il parcheggio di via Manzoni continua ad essere vuoto e le auto continuano a sostare gratuitamente lungo la strada visto che il parcometro non è stato installato. Gli automobilisti non si lamentano anche perché la scelta di introdurre la sosta a pagamento lungo viale Manzoni era stata asparamente criticata considerando che la zona, è di fatto, un’area periferica. Teresa Manara
“Al Conservatorio regole chiare per il fondo d’istituto” La Uil sollecita la direzione per il contratto accademico 2012/2013 Il prossimo 30 agosto al Conservatorio di musica “Perosi” di Campobasso sono state convocate le organizzazioni sindacali per la firma del contratto d’istituto relativo all’anno accademico 2012/2013. A tal proposito interviene Andrea Cutillo –Segretario Regionale UIL RUA -(Ricerca Università ed AFAM): “ la contrattazione d’Istituto assume una veste importantissima, anche alla luce del fatto che il governo ha deciso di procrastinare il blocco degli aumenti stipendiali ai pubblici dipendenti. Si tratta di una decisione assurda che fa scivolare il ceto impiegatizio verso la povertà e che lascia, però, inalterati quei privilegi ed i lauti stipendi di cui godono altre categorie del pubblico impiego, il cui
numero è sensibilmente cresciuto in questi ultimi anni; invece di eliminare gli innumerevoli privilegi delle “caste” presenti nel nostro paese, si colpiscono 4 milioni di famiglie molte delle quali oggi ancora hanno in casa figli disoccupati. Per queste motivazioni si andrà incontro ad una serie di azioni di protesta da definire con gli altri sindacati già nelle prossime settimane. Tornando alla contrattazione integrativa del Conservatorio, -prosegue Cutillo-già prima della pausa estiva si sono tenuti una serie di incontri tra l’Amministrazione ed i Sindacati che hanno registrato posizioni ancora divergenti in particolare sui criteri per la distribuzione della compenso da assegnare ai lavoratori. La UILRUA negli anni
scorsi ha sempre partecipato alle varie trattative per il fondo d’istituto con spirito costruttivo, cercando di tutelare le istanze dei lavoratori ed ascoltando, senza preconcetto, quanto riportato dalla parte pubblica. Si è giunti comunque a validi accordi che hanno visto riconosciute molte delle questioni sollevate dai dipendenti. Quest’anno invece rilevo una rigidità nel recepire proposte di buon senso che vadano verso una pari dignità di tutte le figure professionali presenti in Conservatorio, ed un atteggiamento che non sembrerebbe tendere al soddisfacimento di esigenze collettive; mi auguro di sbagliare e che magari ciò derivi da difetti comunicativi e fraintendimenti
tra le parti e che il prossimo 30 di agosto si possa giungere ad un accordo che riconosca il giusto compenso economico ai lavoratori. E’ indispensabile definire un valido impianto normativo, con regole chiare e trasparenti su cui poter lavorare nei prossimi anni anche in maniera più celere in modo da riconoscere il prima possibile, e non alla fine dell’anno accademico come purtroppo accade spesso, il corrispettivo ai lavoratori. In conclusione ci porremo, ancora una volta, con la seria intenzione di sottoscrivere la contrattazione integrativa, laddove essa però contempli, in pieno, il pensiero aristotelico di perseguire il bene comune e non l’interesse dei singoli.
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Campobasso
28 agosto 2013
Decisione apprezzabile ed apprezzata particolarmente dalla imprese che erano state tenute in disparte a favore del solito cartello totalitario.
Al primo sentore che il “Fattore Zeta” potesse colpire ancora il sindaco Di Bartolomeo ha modificato le procedure di un appalto Appalti trasparenti per ridurre l’effetto del “Fattore Zeta” a Campobasso. Che da tempo ha monopolizzato l’aggiudicazione dei lavori pubblici e contro il quale era pronta una sorta di sollevazione delle imprese tenute costantemente fuori dal gioco. Appalti trasparenti, soprattutto ora che l’amministrazione di Palazzo san Giorgio può aprire il cordone della borsa e investire nella manutenzione ordinaria delle strade, dei marciapiedi e degli impianti (rete idrica e fognature). Un bel gruzzolo di milioni di euro spalmati nell’arco di tre anni. Lo strumento è a portata di mano, e non si capisce perché non sia stato usato. Sarebbe stato sufficiente, infatti, applicare con acume e razionalità gli articoli 122 e 123 del Codice degli appalti per evitare qualsiasi forma di monopolio. Che ciò sia vero, lo rileviamo dalla decisione presa dal sindaco Di Bartolomeo di bloccare in autotutela la procedura per l’aggiudicazione dei lavori di rifacimento dei marciapiedi nella zona di Via Principe di Piemonte, e di allargare la base delle imprese partecipanti. Una decisione apprezzabile ed apprezzata particolarmente dalle ditte che erano state tenute in disparte a favore del solito cartello totalitario. Al primo sentore che di nuovo il “Fattore Zeta” avrebbe potuto convogliare anche quest’ultimo appalto, il primo cittadino ha preteso dalla dirigenza dei Lavori pubblici e dell’Ufficio appalti che fosse applicato l’articolo 122 del Codice sopra menzionato (meglio sarebbe stato il 123) per aumentare il livello di trasparenza e la possibilità di aggiudicazione a un maggior numero d’imprese. C’è rammarico se si pensa che molte situazioni sospette si sarebbero potute evitare ed altre migliorare se il Codice degli appalti fosse stato preso costantemente in considerazione ed
applicato nella sua migliore interpretazione. Vale a dire, elencando i lavori che sotto la soglia del milione di euro possono essere aggiudicati con le procedure semplificate degli articoli 122 e 123 del Codice, e utilizzando il metodo del sorteggio e quello della rotazione delle imprese al momento della formulazione degli inviti a partecipare. Cosa che ha fatto ultimamente il primo cittadino non appena, come diciamo, ha avuto sentore che il “Fattore Zeta” avrebbe potuto convogliare ancora in suo favore il lavoro, e la protesta che già gli suona negli orecchi crescere d’intensità. A buoi fuggiti, si vuol chiudere la stalla. Per ravvedersi e dare esempi di trasparenza, non è mai troppo tardi. Crediamo, infatti, che d’ora in poi si vorrà agire con attenzione e, facendo uso delle soluzioni amministrative previste e volute dal legislatore per evitare che nell’ambito dei lavori pubblici si creino monopoli e discriminazioni, assicurare la trasparenza degli appalti. La trasparenza è un obbligo di legge per la pubblica amministrazione e il comune di Campobasso non vanta certo una buona tradizione se, com’è nella cronaca, ha dovuto prendere atto della necessità di cambiare metodo e procedure di un appalto in corso d’opera. Dardo
Appello di un sindaco ai parlamentari molisani e al sottosegretario De Camillis di Gianluca Cefaratti* Le Amministrazioni comunali, soprattutto le più piccole, stanno vivendo momenti drammatici dal punto di vista economico. Faccio riferimento, nello specifico, alla situazione del Comune di Campodipietra di cui mi pregio di essere amministratore da 14 anni, di cui oltre nove in qualità di sindaco. Lo scorso anno il Ministero dell'Economia e Finanza alla data del 27 agosto 2012, ovvero esattamente un anno fa, aveva trasferito all'Amministrazione Comunale la somma complessiva di € 455.615, 65. Ad oggi lo stesso
Ministero ha trasferito per l'anno 2013 la somma di € 121.201,78 vale a dire solo il 26,6 % delle somme attribuite lo scorso anno, vale a dire oltre 334.000 € in meno. Nonostante un bilancio solidissimo, testimoniato negli anni passati da una puntualita' svizzera nei pagamenti nei confronti di Enti, fornitori, imprese, personale dipendente, fornitori ecc. la mancata attribuzione di queste risorse rappresenta per ogni amministrazione una vera e propria disgrazia che comporta enormi difficoltà anche per garantire servizi essenziali alla comunità. E, purtroppo, mi tocca constatare che finora
nessun parlamentare o uomo di governo molisano si sia impegnato per farsi carico di questa problematica che non è, ed è bene ribadirlo, unicamente del Comune di Campodipietra ma davvero di tutte le Amministrazioni Comunali soprattutto di quelle più piccole che ormai sono in taluni casi al tracollo finanziario. Mi augurerei che i parlamentari molisani facciano proprio questo appello e presentino una interrogazione urgente al Signor Ministro dell'Economia affinché vengano erogati in tempi rapidissimi i trasferimenti ministeriali ai comuni *Sindaco di Campodipietra
ANNO IX - N° 68 - MERCOLEDÌ 28 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
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Isernia
28 agosto 2013
“Ss Rosario, Frattura che fai?” Il Comitato dell'ospedale venafrano chiama in causa il presidente sui disservizi VENAFRO. L'episodio che ha scatenato l’ira del Comitato Santissimo Rosario e dell'Assessore Regionale Scarabeo, nasce dalla carenza di personale e mezzi necessari al funzionamento del Pronto Soccorso dell'Ospedale venafrano. L'Assessore dopo la presa di posizione da parte dello stesso Comitato che ha denunciato l'assenza delle ambulanze disponibili per espletare il servizio di pronto intervento, ha sollecitato per la prossima settimana, un incontro col Governatore Frattura in presenza del Comitato Santissimo Rosario. “Certe situazioni non hanno alcuna giustificazione valida, il Presidente Frattura metta in atto, al più presto, ogni azione utile a rendere un servizio necessario come il funzionamento del Pronto Soccorso, degno dell'importanza che riveste per i cittadini.” "Il Pronto Soccorso del Santissimo Rosario ancora una volta oggetto di scelte deplorevoli tali da rendere difficile il lavoro di medici ed infermieri, a tutto discapito della qualità del servizio e dell'incolumità dei pazienti. Ora, è davvero giunto il momento di mettere in atto le azioni programmate per renderlo funzionante secondo gli standard.
Questo, oltre che un auspicio è anche un obbligo a cui il Governatore Frattura, delegato alla sanità regionale, deve dare seguito al più presto, per evitare il ripetersi di episodi incresciosi come quello verificatosi ultimamente, al Santissimo
Rosario con la mancanza di ambulanze. Se la politica deve dare risposte serie ai cittadini, questo è il momento di farlo, perciò, nel rimarcare l'impegno del Comitato Santissimo Rosario, per la tempestività con cui si è adoperato per risolvere
Parco, ampliata l’area Si riapre la discussione sulla zona di protezione esterna Si ridiscute, in questi giorni, della possibilità di ampliare la Zona di Protezione Esterna del Parco nella Valle del Sagittario in modo da considerarla alla stregua di Area Contigua. Il Commissario dell’Ente, Giuseppe Rossi, corrispondendo all’interesse del Comune di Anversa degli Abruzzi a far parte dell’Area Contigua del Parco, manifestato in occasione di incontri con la Direzione dell’Ente, ha già comunicato la “piena disponibilità dell’Ente per fare in modo che la richiesta possa essere senz’altro soddisfatta” in sede di approvazione dell’Area Contigua da parte della Regione Abruzzo. La nota dell’Ente, del 23 luglio 2013, è stata inviata per conoscenza anche al Comune di Vil-
lalago, che aveva mostrato in precedenza il medesimo interesse e con il quale c’era già stata corrispondenza in proposito, e alle due Riserve Naturali della Valle, “Gole del Sagittario” e “Lago di San Domenico”. L’Ente ha anche assicurato la propria disponibilità a sottoscrivere “un Protocollo d’Intesa per un progetto di conservazione del territorio e dell’Orso bruno marsicano” da condividere con i Comuni di Scanno, Villalago, Anversa degli Abruzzi e le due Riserve Naturali. Una cartografia dell’Area interessata, che integra la originale proposta del Parco, è stata rimessa alle parti affinchè possano deliberarne l’approvazione e sollecitare la Regione ad adottare i provvedimenti necessari
per l’approvazione dell’Area Contigua; approvazione ormai improcrastinabile, se si vuole in concreto mostrare interesse e impegno per la salvaguardia dell’orso marsicano. Il Parco ha poi suggerito, date anche le caratteristiche della Valle del Sagittario e della strada che la attraversa, di elaborare, insieme ai gestori delle due riserve, un progetto operativo di segnaletica e cartellonistica informativa. Come è noto, nel Comune di Scanno, era già stata ampliata, con provvedimento del Commissario Rossi del 24 luglio 2012, la Zona di Protezione Esterna, estendendola al territorio di Frattura, la cui superficie dovrebbe anche far parte, ovviamente, della futura Area Contigua.
lo sgradevole episodio, ho richiesto un incontro urgente col Presidente Frattura, in presenza anche dello stesso Comitato, per chiedergli di dare seguito agli impegni assunti sul futuro del nosocomio venafrano. E' impensabile che la direzione dell'Asrem commetta errori così madornali, sottraendo ad un Pronto Soccorso le ambulanze disponibili, così come grave è la carenza di personale addetto al servizio. Simili situazioni non trovano nessuna giustificazione valida, perciò il Presidente Frattura faccia luce al più presto su ciò che accade al Santissimo Rosario, soprattutto mettendo in atto ogni azione utile a rendere un servizio necessario come il funzionamento del Pronto Soccorso, degno dell'importanza che riveste per i cittadini.
Sezione Primavera, si riparte il 2 settembre ISERNIA. A partire da lunedì 2 Settembre 2013 avranno inizio le attività educative per gli alunni iscritti alla Sezione Primavera 2013/2014 del Primo Circolo Didattico “San Giovanni Bosco” di Isernia. Per ogni eventuale informazione ci si potrà rivolgere all’ufficio di segreteria in Corso Garibaldi, 43 in Isernia dalle ore 10,00 alle ore 13,00 oppure visitare il nostro sito www.primocircoloisernia.com.
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Termoli
Rapina alle poste, Di Brino:“Abbiamo fiducia nell’operato degli organi dello Stato” Rapine a Termoli, ieri mattina vertice in Prefettura
TERMOLI – A seguito della rapina effettuata oggi da ignoti presso l’Ufficio Postale di via Mario Milano, il sindaco Basso Antonio Di Brino intende dichiarare quanto segue. “Siamo tutti consapevoli – afferma Di Brino – che il controllo e la sicurezza del territorio sono di competenza di precisi organi dello Stato, individuati nel Prefetto, nel Questore e nell’Autorità Giudiziaria. Per tale ragione confermo la mia massima fiducia nelle autorità competenti e nelle Forze dell’Ordine, invitando i cittadini termolesi a fare lo stesso. Allo stesso tempo non ritengo sia questo il momento di abbandonarsi ai proclami o di creare facili allarmismi, seppure la frequenza dei furti, degli scippi e delle rapine negli istituti bancari e presso le Poste, indurrebbe ad alimentare il livello di preoccupazione nell’opinione pubblica. Sono convinto che gli organi competenti e le Forze dell’Ordine sapranno assumere le necessarie decisioni, al fine di adottare le dovute contromisure nei confronti di questi reiterati episodi criminosi. Ritengo, infine, che tutti i rappresentanti delle istituzioni locali e regionali debbano agire, in momenti come questo, in maniera discreta, silenziosa ed efficace, avendo sempre presente dinanzi a sé la bussola del benessere e della sicurezza di questa città e dei suoi abitanti”. Intanto i carabinieri hanno acquisito i filmati delle telecamere interne a circuito chiuso dell’Ufficio Postale di via Mario Milano, dove è avvenuta l’ultima rapina, che saranno vagliate attentamente. E continua a circolare l’ipotesi che i due rapinatori possano essere termolesi o residenti nell’interland. Supposizione che trae spunto dal loro modo di agire durante la rapina, che ha fruttato 600 euro, e la fuga.
Parcheggio sotterraneo, Sel: "Meglio spostare la stazione ferroviaria in periferia” TERMOLI - L’amministrazione comunale ha intenzione di far realizzare un parcheggio sotto terra in piazza Monumento con 280 posti auto ma non tutti sono concordi. Come nel caso dei componenti del circolo Sel i quali sottolineano che:“Un parcheggio non risolve i problemi degli spazi ristretti del centro né della mancanza di verde pubblico”. Poi lanciano il suggerimento che sarebbe quello di: “Un progetto piú ambizioso e decisamente piú utile – dice il referente di Sel Sandro D’Onofrio - è lo spostamento in periferia della stazione dei treni recuperando grandi spazi in pieno centro da adibire a verde, a servizi, al turismo e al benessere dei cittadini. L’intervento alternativo da noi proposto risolve con semplicità il problema dei parcheggi poiché la grande struttura multipiano già costruita in via Campania, senza piú i binari a separarla dal centro, si troverebbe ad appena cento metri a piedi da Piazza Monumento.A questo si aggiunge l’abbattimento dell’inquinamento acustico dovuto al passaggio dei treni e dell’inquinamento elettromagnetico dovuto all’elettrodotto che alimenta la ferrovia con un miglioramento significativo della qualità della vita non solo del centro ma di interi quartieri ora attraversati dai tralicci. Una nuova stazione dei treni in posizione periferica potrebbe facilmente dotarsi di una navetta elettrica con un circuito di traffico preferenziale che la colleghi al centro e di un ulteriore grande parcheggio da sfruttare, grazie alla navetta, proprio nei periodi di massimo afflusso turistico. Se ben progettata darebbe inoltre impulso economico a zone decentrate della città con grandi benefici. Secondo noi – conclude D’Onofrio - è tempo di scelte coraggiose che facciano fare un grande passo in avanti alla nostra città, entusiasmarsi per un parcheggio ci sembra riduttivo e deludente”.
CAMPOBASSO – In riferimento alle rapine presso gli Uffici Postali ieri mattina, presso la Prefettura di Campobasso, il Vice Prefetto Vicario Paola Galeone ha presieduto una riunione con i responsabili provinciali delle forze di Polizia per un esame congiunto della situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nel Comune di Termoli, con particolare riferimento alle due rapine presso Uffici Postali. Nel rilevare la puntuale applicazione dell’apposita pianificazione predisposta per la intensificazione dei servizi
di vigilanza estiva nelle località costiere, riguardo ai recenti episodi criminosi si è preso atto che sono in corso le indagini, coordinate dalla competente autorità giudiziaria, per la identificazione dei responsabili. Si è convenuto, inoltre, di dare pieno impulso agli specifici dispositivi, già costantemente attuati e ulteriormente potenziati a seguito degli eventi anzidetti, al fine di prevenire e contrastare, con la maggiore efficacia possibile, furti e rapine nelle sedi postali e bancarie e negli esercizi commerciali.
Corso di Somministrazione Alimenti e Bevande e corso di "Aggiornamento" degli attestati di idoneità sanitaria in scadena TERMOLI - Con la stagione estiva che volge al termine tornano a presentarsi occasioni per rilevare o aprire ex novo attività commerciali. La Confesercenti di Termoli informa che nel mese di settembre avrà inizio un corso di somministrazione di alimenti e bevande ed alimentarista. Il conseguimento della doppia qualifica, con la frequenza di un solo corso, permette di diventare titolari di attività sia nel settore della somministrazione (bar, pizzerie, ristoranti, pub ecc.) che nel settore del commercio alimentare (pescherie, macellerie, frutta e verdura, market ecc.), per aprire le quali è necessario questo specifico requisito professionale. La Confesercenti di Termoli, da oltre 15 anni, viene incontro agli aspiranti imprenditori del settore organizzando corsi con docenti altamente qualificati ed al costo più basso della Regione, offrendo tra l'altro un servizio di orientamento all'apertura ed all'accesso al credito agevolato. Per occupare uno degli ultimi posti a disposizione è possibile chiamare lo 0875.706044 o recarsi presso la sede della Confesercenti di Termoli in Via Cavour, 9 (zona stazione ferroviaria ed Università del Molise). La Confesercenti di Termoli informa inoltre dell'imminente scadenza degli attestati di idoneità sanitaria (ex libretto sanitario) per coloro che hanno conseguito l'attestato nel 2008, anno di entrata in vigore della legge. La validità di detti attestati, se conseguiti in Molise, è infatti di 5 anni. Per coloro che hanno frequentato anche il corso specifico, la scadena va calcolata dalla data del conseguimento dello stesso. Con la circolare n. 3/2013 dell'Assessorato Regionale per le Politiche della Salute, si stabiliscono le norme da seguire per il rinnovo degli attestati di idoneità sanitaria. La Confesercenti di Termoli organizzerà nei prossimi giorni, oltre a corsi base e specifici per chi per la prima volta dovrà lavorare nel settore della somministrazione o del commercio alimentare, anche un corso di aggiornamento per coloro i quali hanno gli attestati in scadenza. Anche in questo caso la Confesercenti verrà incontro agli utenti proponendo detto corso di aggiornamento al costo di soli 30 €. La validità dei corsi di aggiornamento, come stabilito dalla circolare 3/2013, è di 3 anni.
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Termoli
28 agosto 2013
Nessuna bonifica alla discarica abusiva alla foce del fiume Trigno Il sindacoTtravaglini replica a Luigi Lucchese
MONTENERO DI BISACCIA - Ad un mese di distanza dalla segnalazione della presenza di una discarica abusiva a cielo aperto alla foce del fiume Trigno,Ambiente Basso Molise fa presente che nulla è cambiato anche se il sindaco Nicola Travaglini aveva disposto la bonifica dell’area. «Sono ormai trascorsi 30 giorni – scrive Luigi Lucchese presidente di Ambiente Basso Molise - e tutte le parole “bellissime” scritte e dette sono rimaste solo parole. La discarica abusiva segnalata è ancora lì e, nonostante il Sindaco del comune di Montenero di Bisaccia abbia risposto tramite i mass media: “Che questa Amministrazione comunale ha disposto, non da oggi e non certo perché sollecitati da un’associazione locale, un controllo costante di quella zona di Montenero, effettuando periodicamente il ritiro di materiale abbandonato da sconosciuti senza scrupoli”; e ancora: “Non comprendo, francamente, la nota polemica di Lucchese nel voler argomentare l’improbabile tesi secondo la quale la nostra Amministrazione non vorrebbe debellare il fenomeno delle discariche abusive, ignorando con troppa semplicità, evidentemente, che non solo stiamo facendo il possibile su questo fronte, ma che abbiamo davvero a cuore la salute dei nostri concittadini”. Lucchese controbatte ricordando che la credibilità di un amministratore “sta nel far seguire i fatti alle parole, noi stiamo ancora aspettando i fatti. Quello che chiediamo al Sindaco sempre che voglia occuparsi anche dei problemi dei comuni cittadini, è d’intervenire subito, senza se e senza ma, evitando che l’immondezzaio alla foce del Trigno, prolifichi ulteriormente, cosi come sta avvenendo”.
MONTENERO DI BISACCIA – Il sindaco Nicola Travaglini intende replicare alle reiterate accuse mosse dal signor Luigi Lucchese, presidente dell’associazione Ambiente Basso Molise, in merito all’immaginata inerzia dell’Amministrazione nei confronti della vicenda relativa all’abbandono di rifiuti. “Sono sbalordito – dichiara Travaglini – dalla semplicità con cui Lucchese riesce ad offendere le persone e, nello specifico, gli amministratori pubblici sugli organi di informazione. Al fine di chiarire quindi all’opinione pubblica quanto accaduto, dato che Lucchese ha scelto di non informarsi presso il nostro Comune sulle azioni intraprese a tale riguardo, comunico che a seguito delle segnalazioni effettuate sia dal presidente dell’associazione Ambiente Basso Molise che da altre persone e a seguito di azioni di monitoraggio costante dei luoghi più a rischio, il sottoscritto e questa Amministrazione si sono mossi con tempestività, arrivando ad individuare i principali responsabili degli abbandoni indiscriminati di rifiuti. Lucchese evidentemente non può sapere che abbiamo segnalato alle autorità competenti diversi soggetti, ai quali saranno comminate sanzioni con l’obbligo di bonificare le aree interessate. Ovviamente se i tempi di ripristino dei luoghi da parte dei privati responsabili non verrà rispettato, il Comune si sostituirà in maniera celere all’opera di bonifica che, comunque, resta attività dispendiosa e che peserà sulle tasche dei cittadini. Avevo immaginato la buona fede da parte di Lucchese nel segnalare attività illegali da parte di privati, ma debbo purtroppo constatare con rammarico – conclude Travaglini – che il presidente dell’associazione Ambiente Basso Molise mira solo alla facile pubblicità sugli organi di informazione e all’attacco personale nei confronti degli amministratori locali. Nonostante tutto, rinnovo ancora una volta l’invito a recarsi presso il nostro Comune per dare suggerimenti e per darci la possibilità concreta di portarlo a conoscenza dell’attività che stiamo conducendo a tale riguardo”.
Al via istituzione gruppo di lavoro GUGLIONESI - L’ Amministrazione comunale, nel rispetto del programma di mandato, intende procedere alla costituzione di un Gruppo di lavoro formato da: amministratori, professionisti, imprenditori, rappresentanti di organismi di categorie e sindacali, esperti. Il Gruppo di lavoro avrà il compito: della redazione di un progetto complessivo di sviluppo per Guglionesi; di intercettare finanziamenti regionali, nazionali ed europei; di favorire il collegamento tra aziende e lavoratori; di individuare e/o suscitare
nuove opportunità di intrapresa. Lo scopo di questo avviso è quello di ottenere, entro il 15 di settembre, adesioni di tutti quelli che intendono avanzare la propria candidatura, precisando che l’elenco di cui sopra è puramente indicativo e quindi è rivolto a tutti quelli che ritengono di potere essere utili a Guglionesi. Le adesioni possono essere inviate, tramite mail a: sindaco@comune.guglionesi.cb.it
Isola ecologica del cimitero come una discarica GUGLIONESI – Ennesima denuncia pubblica da parte del gruppo consiliare di opposizione Unità Democratica. Questa volta il caso si riferisce all’isola ecologica del cimitero che domenica pareva più una discarica a cielo aperto. Lo testimonia la foto divulgata dai componenti di Unità Democratica Bellocchio, Di Carlo e Aristotile. “Evidentemente durante l’estate andrebbe rafforzato il servizio. Guglionesi, unico comune del Molise, rientrano ogni anni centinaia di migliaia di euro. Oltre alla tassa sui rifiuti. Ed il contributo Sorgenia. Questo è il risultato? La solita demagogia della minoranza? Il giudizio lo affidiamo ai residenti di Guglionesi (PDL: il paese delle libertà)”.