28 agosto 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 173 - GIOVEDÌ 28 AGOSTO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a La Stampa

L'Oscar del giorno lo diamo a La Stampa. Proprio nell'edizione di ieri il giornale torinese ha puntato il dito sulla questione del concordato preventivo del gruppo Arena. E il punto è tutto su questo passaggio del gruppo Arena, debitore nei confronti della Gam/Solagrital di qualcosa come 30 milioni di euro, la cui proposta di sfalcio di debiti per ben 18 milioni di euro è stata approvata, senza remora alcuna proprio dalla regione Molise per il tramite degli organi sociali di Gam e Solagrital. Chissà se in Giunta regionale qualcuno l'avrà letto.

Il Tapiro del giorno a Angela Fusco Perrella

Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Angela Fusco Perrella. Crisi lavorativa e conseguente aumento della povertà, violenza sulle donne, disagio giovanile, mobbing ma anche disabilità in genere sono fenomeni sociali estremamente complessi e necessitano di una serie di interventi sistematici per garantire una corretta armonizzazione del vivere in società. E la Fusco Perrella che propone? "L’istituzione dello psicologo del territorio, visto non solo come una figura professionale sanitaria ma anche sociale". Non è uno scherzo, è per davvero la sua proposta.


2 28 agosto 2014

TAaglio lto

Annunciato per settembre il congresso che metterà fine alla gestione commissariale

La Uil molisana cambia pelle per essere più forte e incisiva Alla Regione che non è riuscita a rendere efficiente la macchina burocratica e a ridurre in termini sostanziali la spesa pubblica (il carico finanziario dei consiglieri, degli assessori e dei presidenti di giunta e di consiglio è oggettivamente esorbitante e in netto contrasto con la condizione generale dei molisani), viene addebitato il mancato efficace utilizzo dei fondi strutturali delle politiche di coesione E’ la Uil, nel Molise, a darsi, per prima, un nuovo assetto, una nuova organizzazione, forse una nuova politica sindacale. Premesse che vanno ad arricchire l’attesa per il congresso regionale annunciato nel corso del mese di settembre con una grossa dose d’ottimismo dal vice segretario nazionale Carmelo Barbagallo. Fin qui il sindacato socialdemocratico è stato il più solerte ed attivo nella messa a punto di valutazioni economiche e di proposte nei confronti degli apparati produttivi e, soprattutto, della Regione Molise spesso e volentieri sollecitata a muoversi, a reagire alle difficoltà della crisi economica con maggiore determinazione e convinzione nelle proprie prerogative programmatiche e gestionali. Ha mostrato così una maggiore autonomia di giudizio e di atteggiamento rispetto alla Cisl e alla Cigil senza peraltro venir meno allo spirito unitario della triplice. Pertanto, va al congresso una forza sociale che si sente viva, partecipe e responsabile. Decisa, come abbiamo accennato, a reperire energie, intelligenze e personalità che siano in grado di aumentare il profilo di forza sociale moderna, responsabile, attiva e presente sulle questioni, nessuna esclusa, che investono lo sviluppo economico, la

crescita sociale, e il lavoro. Con il congresso si chiuderà - come ha tenuto a sottolineare Barbagallo - un periodo di gestione straordinaria nel corso del quale è stata messa a punto la macchina organizzativa. Agli aspetti prettamente interni, la Uil molisana ha posto molta attenzione all'attuale situazione sociale ed economica regionale denunciando le carenze più vistose (scarsa capacità di innovazione) e suggerendo gli interventi maggiormente necessari (riduzione del carico fiscale in misura tale da favorire la ripresa economica nonché premessa della creazione di nuovi posti di lavoro) ribadendo che la diminuzione del prelievo sui redditi da lavoro avrebbe come primo effetto quello di aumentare il reddito disponibile e di rilanciare i consumi, mentre la detassazione degli utili reinvestiti, consentirebbe la crescita e lo sviluppo di quelle imprese che scommettono sulla innovazione e sulla ricerca e che valorizzano, al tempo stesso, il capitale umano. Ma ad una Regione che non è riuscita nel corso dell’anno e mezzo di governo a rendere efficiente la macchina burocratica e a ridurre in termini sostanziali la spesa pubblica (il carico finanziario dei consiglieri , degli assessori e dei presidenti di giunta e di consiglio è oggettivamente esorbitante e in netto contrasto con la condi-

zione generale dei molisani), viene opportunamente e giustamente dalla Uil addebitato il mancato efficace utilizzo dei fondi strutturali delle politiche di coesione, che avrebbero potuto e potrebbero contribuire a mitigare gli effetti della crisi economica sul tessuto produttivo locale, rilanciando le prospettive di crescita. Il congresso che si annuncia sarà quindi carico di motivazioni, di sollecitazioni, di riflessioni che, sì, riguarderanno l’organizzazione e la funzionalità interna della segreteria regionale che verrà eletta, ma certo non mancherà di caricarsi della necessità di lanciare una gomena (non solo dialettica) agli organi amministrativi regionali perché venga riscoperto ”il valore del lavoro attraverso il superamento delle fratture sociali, dell’indifferenza e del disinteresse verso gli altri, la vita pubblica, la politica come capacità di governare i fenomeni e tracciare le prospettive di sviluppo”. Una finestra appena socchiusa che però si vuole spalancare sulla complessa realtà molisana per cercare insieme , in unità d’intenti, di uscire, seppure lentamente, dalla condizione di stallo in cui attualmente si mortificano non poche speranze, non poche energie, risorse e intelligenze. Dardo

L’intervento

“Il Molise ha bisogno di una svolta concreta” di Carmelo Barbagallo Sulla base dell’andamento degli indicatori congiunturali fino ad ora disponibili, in Molise continuano ad emergere segnali di perdurante debolezza dell’attività economica. In particolare, gli ordini e la domanda sono giudicati ancora insoddisfacenti dalla maggioranza degli imprenditori, mentre le attese sull’economia restano ancora depresse. In un clima di perenne incertezza lavorativa le aspettative verso il futuro dei lavoratori molisani, dunque, sembrano influenzate negativamente da tali circostanze. Il costante ridimensionamento dell’attività economica, che ha interessato tutti gli ambiti produttivi, ha messo in luce le ataviche criticità dell’economia molisana frenata da carenze infrastrutturali, da una scarsa capacità di innovazione nonché da una difficoltà di penetrazione nei mercati esteri. Premesso ciò, dal momento che la pressione fiscale oggi è a livelli altissimi, ai massimi possibili, la richiesta preminente che viene rivolta alla politica da parte dei lavoratori e pensionati (ma anche da parte degli imprenditori e dei lavoratori autonomi, per la verità!) consiste nella riduzione del carico fiscale in misura tale da favorire la ripresa economica, che è al contempo conseguenza e premessa della creazione di nuovi posti di lavoro. La diminuzione del prelievo sui redditi da lavoro, infatti, attraverso l’incremento delle detrazioni per lavoratori e pensionati (e con un contenimento delle imposizioni locali, questione questa tutta di competenza della politica molisana), avrebbe come primo

effetto quello di aumentare il reddito disponibile e di rilanciare i consumi, mentre la detassazione degli utili reinvestiti consentirebbe la crescita e lo sviluppo di quelle imprese che scommettono sulla innovazione e sulla ricerca e che valorizzano, al tempo stesso, il capitale umano. Non guasterebbe, in aggiunta, una oculata gestione della spesa pubblica (anche questa vicenda con risvolti nazionali ma anche locali) con una maggiore efficienza della P.A. insieme ad un efficace utilizzo dei fondi strutturali delle politiche di coesione destinati alla regione, che potrebbe contribuire a mitigare gli effetti della crisi economica sul tessuto produttivo locale, rilanciando le prospettive di crescita. Purtroppo, oggi, possiamo constatare con certezza (ma anche con sconforto) che la incessante crisi economica ha polverizzato la coesione e la solidarietà sociale, anche in questo territorio che da sempre si caratterizza per il valore attribuito alla famiglia, alla vicinanza nei piccoli paesi che caratterizzano questa regione, alla solidarietà verso le persone in stato di bisogno. In questo momento storico il compito del Sindacato tutto, e della Uil in particolare, è quello di riscoprire il valore comune del lavoro attraverso il superamento delle fratture sociali, dell’indifferenza e del disinteresse verso gli altri, la vita pubblica, la politica come capacità di governare i fenomeni e tracciare le prospettive di sviluppo. La Uil, anche in Molise, in ogni piccola realtà comunale è impegnata a stare vicino ai lavoratori, ai pensionati ed ai cittadini, interpretandone i bisogni e rappresentandone le istanze, offrendo loro

servizi di qualità in grado di aiutare ognuno nel momento del bisogno e per la realizzazione dei diritti individuali e collettivi. Chi immagina che le Organizzazioni sindacali siano indifferenti agli effetti della crisi sbaglia e di grosso: in un Paese che deve cambiare per tornare a crescere anche il sindacato deve rinnovarsi. Infatti anche la Uil sta operando una grande riorganizzazione al proprio interno, rivedendo gli assetti e la gestione del sindacato stesso, favorendo la dislocazione territoriale ma tenendo sempre intatta la sua capacità di intervento sui problemi del lavoro e l’efficienza dei suoi servizi e delle sue strutture. La Uil del Molise già si è mossa in questa direzione, vantando numerose sedi sindacali anche nei piccoli comuni ed in ogni fabbrica e luogo di lavoro sono attivi centinaia di delegati di questo sindacato. Ma non solo: abbiamo analisi dei problemi, proposte da presentare e sostenere in tutte le sedi con determinazione e autorevolezza (una per tutte: la dichiarazione dell’Area di crisi Venafro-Isernia-Bojano!), capacità di mobilitazione, protagonismo dei quadri sindacali unito alla voglia di riscatto dei lavoratori e dei pensionati che alla UIL scelgono di iscriversi. Proprio a corollario di quanto detto, ci apprestiamo nel prossimo settembre a organizzare il nostro Congresso Regionale, attraverso il quale sarà eletto il nuovo gruppo dirigente che guiderà il Sindacato negli anni a venire, terminando un periodo di gestione straordinaria della UIL molisana nel corso del quale abbiamo avuto modo di “mettere a punto la macchina”. La certezza mia, in qualità di dirigente nazionale che per qualche tempo si è occupato più da vicino del Molise, è che da tale grande ed importante appuntamento si ripartirà in maniera compatta e determinata, con un segretario generale capace di guida autorevole, con più giovani e più donne nel gruppo di comando che si affiancano o si avvicendano ai dirigenti di più lunga esperienza. Il Molise che ha bisogno di una svolta concreta, e magari anche di una salutare scossa, potrà contare su una UIL presente e impegnata. Per tutti è una promessa, per chi si oppone al cambiamento è una minaccia.


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3 28 agosto 2014

Consiglio regionale in seduta d'urgenza sui previsti tagli alla Corte d'appello

Il risveglio dal sonno

CAMPOBASSO. C'era bisogno dell'ennesimo taglio di una struttura pubblica perchè il Consiglio regionale del Molise si svegliasse dal sonno profondo? E dov'è la politica capace di comprendere il presente, di anticipare le mosse, di costruire una nuova ossatura regionale, di guardare avanti? Al contrario, la pochezza istituzionale ha fatto sì che assistesse in silenzio all'impoverimento strutturale e funzionale da parte di un Governo che ha deciso di stringere la cinghia prendendosela con le realtà economiche, sociali e culturali più deboli. Il Molise si presta in tutta la sua dimensione geografica, demografica ed economica ad essere sacrificato alla nuova politica di contenimento e di razionalizzazione della spesa pubblica. Il Molise dei disastri industriali configurati nel dato numerico dei cassintegrati, dei senza lavoro, dei fallimenti commerciali, del vorticoso buco sanitario, dei servizi sociali al lumicino, della politica della casa mortificata dagli sfratti, delle pale eoliche a centinaia in attesa che diventino migliaia, dell’ambiente naturale costantemente a rischio inquinamento; con il fardello dei finanzia-

menti europei lasciati a metà; con i gestori della cosa pubblica dediti alle divagazioni (la giunta a cinque) e alle banalità che contornano la ricostruzione post-terremoto e non alla fatica dell’impegno e della dedizione alla causa per cercare di mettere riparo alle carenze e agli errori, e per trovare il punto di leva per sollevarlo dalla crisi. Siamo certi che oggi il manipolo di persone benestanti che governa il Molise alzerà la voce, ricorrerà all’armamentario della peggiore demagogia per denunciare l’ennesima ingiustizia, l’ennesima penalizzazione a nostro danno da parte di un potere centrale bieco, cieco, e cinico. In questo sapersi lamentare daranno il meglio di sé stessi. L’unica cosa in cui finora hanno eccelso. Aiutando i molisani finalmente a chiedersi in che mani sono finiti e quale sorte ingrata gli venga riservata. Se non sarà trovato l’antidoto a questa perniciosa transizione politica e amministrativa per davvero sarà la fine di quel Molise che i nostri avi ci hanno lasciato e che una classe politica imbelle ha distrutto.

Crisi lavorativa? Ci vuole lo psicologo La consigliera Fusco Perrella presenta una proposta di legge in merito CAMPOBASSO. Sapete qual è la soluzione che la politica regionale vuole dare alla crisi lavorativa, all'aumento della povertà, al disagio giovanile? L'istituzione del servizio di psicologia. Non è uno scherzo. Leggiamo insieme, per non sbagliare: "La presente proposta di legge – sostiene la proponente consigliera Angiolina Fusco Perrella - nasce dall’esigenza di rispondere a quelli che sono i bisogni concreti dei cittadini, in un contesto sociale spesso toccato da profondi disagi e difficoltà quotidiane che non permettono di creare le condizioni di vita più favorevoli alla cittadinanza. In virtù di questo si propone l’istituzione dello psicologo del territorio". Domani è un altro giorno.Ve la ricordate Rossella O’Hara nel finale di “Via col vento” che pronunciava questa frase? Crisi lavorativa, precariato e incertezza, crescita economica rallentata, disagio giovanile.A ben guardare, la spensieratezza politica nei confronti del futuro sfoggiata con nonchalance dalla nostra consigliera regionale non convince un granché. Ma la politica, scusate, non dovrebbe essere responsabilità, come duplice proiezione, verso l’altro e verso il futuro e poi ancora progettualità, identità, e moderazione? Io la penso classicamente: la responsabilità della politica come capacità di progettare un futuro: dire che domani non è un altro giorno significa impegnarsi oggi per costruire il futuro. Non serve lo psicologo. Ci vuole la Politica.

L’intervento

Se va a finire il diritto alla salute di Donato Frate* Non vogliamo assolutamente essere noiosi o ripetitivi. Ma ascoltando i notiziari degli ultimi giorni o leggendo articoli sul web, siamo spronati a tornare sull'argomento. Parliamo, nello specifico, della recente chiusura dell’ ambulatorio di Ostetricia ubicato nel distretto sanitario del vecchio Ospedale. Sempre in tema di sanità ed in particolare di “tagli alla sanità”, va ripetuto l’aspetto relativo all’’art. 32 della “Costituzione italiana”, il quale, articolo, recita

testualmente: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.” Lo stillicidio che da anni subisce la sanità molisana non è più tollerabile! Non si può più sopportare questo! Le associazioni i movimenti, i comitati, devono iniziare un concreta mobilitazione “in

sinergia” oltre alle azioni legali, serve una generale mobilitazione, per CHIEDERE CON FORZA LO SBLOCCO DEL TURN OVER! LA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE PRCARIO CHE IN TANTISSIMI ANNI HA RAGGIUNTO UNA ECCELENTE QUALIFICAZIONE! LA GARANZIUA DEI SERVIZI MINIMI ESSENZIALI PRESSO LA STRUTTURA DELL’OSPEDALE VIETRI DI LARINO! LA EQUA RIDETERMINAZIONE DEI POSTI LETTO TRA PUBBLICO E PRIVATO! La garanzia del diritto alla salute del cittadino và al di lò di ogni conto “ragioneristico” La domanda che poniamo è se con questi tagli VIENE GARANTITO IL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CITTADINI? Ma possiamo tranquillamente continuare! Emodinamica di Termoli! Sentendo le ipotesi di chiusura del servizio …. ribadisco....viene garantita la salute dei cittadini?

Allora concludendo: con la salute dei cittadini-contribuenti non si possono fare scelte di natura puramente ragionieristica! Si devono valutare le singole realtà, la eventuale non vulnerabilità, dal punto di vista sismico, dei complessi ospedalieri! Si deve valutare attentamente il numero di residenti nelle varie zone dove vengono tagliati i posti letto! Non parliamo poi del rapporto tra pubblico e privato! Non và tralasciata la distanza chilometrica per raggiungere i centri di rianimazione ed emodinamica! Insomma, non possiamo, all’insegna del risparmio, mettere a rischio la salute e la stessa vita dei cittadini-contribuenti. Si rinnova l’appello alla mobilitazione generale! Per quanto riguarda lo scrivente, non è esclusa anche l’inizio d uno sciopero della fame, al fine di sensibilizzare chi di competenza! *Coordinatore e responsabile comunicazione


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4 28 agosto 2014

“CIAO TOMMASO” di Massimo Dalla Torre Ho voluto attendere qualche ora, prima di scrivere queste poche cose, forse senza senso, perché ci sono notizie che non vorrei mai commentare specialmente se riguardano la scomparsa di un collega. Dipartita che e’arrivata inaspettata e che vigliaccamente ti priva dell’indirizzo di chi ha condiviso con te la passione per questo lavoro. Un lavoro che, se non si ama profondamente, non si comprende, nonostante permette di conoscere uomini e cose e dopo un primo momento di adrenalina pura ti lascia il vuoto dentro e costringe a voltare pagina e ad andare avanti anche se con riluttanza. Una pagina che, in questo caso, se dipendesse da me, sarebbe meglio non riempire perché le parole si affastellano nella mente tanto da non permettere di mettere nero su bianco; eppure bisogna farlo per ricordare chi ha condiviso ideali, gioie e amarezze cercando di dare una spiegazione anche alle cose più inusitate. Questa no. Questa non volevo scriverla: la scomparsa improvvisa di Tommaso di Domenico uomo prima di

essere un politico DOC ma soprattutto giornalista che ho apprezzato per la sua eleganza, sagacia, signorilità, intelligenza e per come si porgeva al lettore, all’interlocutore. Per questo e’ difficile dover scrivere di lui perché significa scrivere di chi non si e’ mai fermato davanti a nulla anche se sapeva di attirare le critiche dei cosiddetti “opportunisti” che, nel nostro piccolo mondo arcaico, pullulano e rendono arduo e difficile il lavoro di cronisti di provincia. Fortunatamente Tommaso li conosceva, li studiava, li soppesava tanto da mettere in risalto il lato nascosto senza però mai varcare il limite di guardia. Questo era Tommaso. Ora che non ho più il privilegio di confrontarmi e parlare con lui che ha risposto a un editore con la “E” maiuscola cui prima o poi dovrò dare conto per l’operato umano, sarà difficile andare avanti anche se sono sicuro che nella redazione in cui e’ ora continuerà a porre l’attenzione che metteva ogni qualvolta si chiedeva il parere su quanto scritto. Ciao Tommaso, grazie di aver permesso di apporre la mia firma affianco a quella tua.

Larivera e Perretta ricordano la figura di Tommaso Di Domenico

"Idee e concetti volti al futuro" CAMPOBASSO. Non solo la politica ha voluto ricordare la figura di Tommaso Di Domenico. Tra gli imprenditori sono stati Giuseppe Larivera e Enrico Perretta a significare la loro vicinanza alla famiglia. "Con Tommaso - ha sottolineato Larivera - abbiamo avuto non pochi momenti di confronto e di discussioni tematiche sul capitolo dei trasporti pubblici. Il suo argomentare è stato sempre pronto rispetto alle problematiche sociali legate al settore e, soprattutto, a quelle delle fasce più deboli come di studenti e pendolari. Un politico aperto al confronto e ai suggerimenti e capace di giungere facilmente alla mediazione e alla sintesi. Il Molise perde un altro pezzo della sua storia". Anche per l'imprenditore Enrico Perretta, la scomparsa di Tommaso Di Domenico rende la politica molisana più povera d'idee. "Era un uomo di progettualità e capace di racchiudere le sue idee in un concetto legislativo. Non poche le sue riflessioni e i suoi pensieri sulla società molisana e le capacità insite in essa per guardare al domani. Una politica che sapeva il fatto suo e, non a caso, tanto ha contribuito nella crescita del Molise. Per questo, mi sento vicino alla famiglia".

Numerosi ancora i messaggi di cordoglio per la morte di Tommaso Di Domenico

"Un uomo sincero e democratico" CAMPOBASSO. Numerosi ancora i messaggi di cordoglio per la morte di Tommaso Di Domenico. "In un giorno così triste, in questo momento di forte dolore siamo accanto ai familiari di Tommaso. Prima che un politico e un giornalista che ha sempre operato con competenza e professionalità , Tommaso era soprattutto un uomo che sapeva farsi voler bene. Il nostro pensiero va ai suoi familiari, alle tante persone che gli hanno voluto bene ed alla figlia Iris, amica e collega. A loro giunga il nostro sentito cordoglio”. Cosimo Santimone Consigliere nazionale Ordine dei Giornalisti, Vincenzo Cimino Consigliere nazionale Ordine dei Giornalisti. "Per dire, a modo mio, arrivederci a Tommaso Di Domenico. La sua intelligenza non sopporterebbe frasi, ancorchè sentite, di circostanza. La sua vicenda umana racconta la grande passione per la politica seconda solo all’amore per la famiglia.Vivacità intellettuale, capacità di governo e visione d’insieme che

lo hanno reso un protagonista indiscusso ed un fuoriclasse della politica molisana.Capace di grandi slanci, di sentimenti d’amicizia autentici.Alla moglie, alle figlie e alla famiglia tutta le mie sentite condoglianze. Roberto Ruta “Come Coordinatore regionale di Sinistra Ecologia Libertà del Molise voglio ricordare il rapporto di amicizia e di stima che mi legava a Tommaso Di Domenico, uomo che ha attraversato intere stagioni politiche distinguendosi per la sua capacità di mediare le situazioni, intraprendere azioni, studiare soluzioni per il bene del Molise e dei molisani. E’ stato avversario politico coriaceo mai con modi esasperati, è stato anche alleato sincero nelle alterne stagioni del centrosinistra. A Tommasino piaceva guardare sempre avanti, con la sua verve brillante, con il suo naturale brio, una dote che ne ha fatto un uomo politico senza ombre nonchè pungente editorialista della stampa locale. Alla sua famiglia il cordoglio mio e del partito che

rappresento.” Gigino D’Angelo Coordinatore regionale Sinistra Ecologia Libertà del Molise. L’onorevole del Pd Laura Venittelli manifesta dolore e tristezza per la scomparsa di Tommaso Di Domenico e si associa al lutto che ha colpito i suoi familiari. “Nessuno potrà dimenticare il contributo del professore, giornalista, uomo politico ed esponente di spicco delle istituzioni molisane che ha dimostrato un attaccamento profondo alla nostra meravigliosa terra rendendola un posto migliore per i molisani e non. Che il ricordo di questo grande personaggio pubblico ci accompagni e ci mostri la strada per un’azione politica significativa”. Questo il messaggio inviato dal deputato richiamando le comuni origini del popolarismo cattolico. Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis si associa al dolore che ha colpito la famiglia Di Domenico, per la prematura scomparsa dell’amico fraterno Tommaso. “Un dolore immenso per me sia come po-

litico che come uomo in quanto oltre all’attività amministrativa, eravamo coetanei tanto che studiammo insieme a Napoli. Insieme a scuola, insieme nella Democrazia Cristiana, insieme sindaci in Comuni vicini, insieme in Consiglio regionale per tanti anni, insieme nei momenti della vita ed insieme nelle vittorie come nelle sconfitte. Un cordoglio che estendo alla moglie, alle due figlie, ai familiari tutti, a nome mio e dell’Amministrazione provinciale. Di lui mancherà quel modo di fare gioviale, la battuta con tinta filosofica, il suo amore per il Molise e l’accanimento con il quale credeva nell’autonomia della Regione. Un consigliere regionale, un assessore ligio al dovere, preparato, un politico della vecchia scuola che aveva immagazzinato bene i metodi e le strategie della Democrazia Cristiana. La politica perde quindi un esponente di spicco, ma a perdere è che anche l’informazione vista la sua passione poi sfociata nel giornalismo di approfondimento. ”.


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5 28 agosto 2014

Chi li ha visti? Hanno avuto il loro momento di gloria. Peccato sia stata effimero. Ma, per le intenzioni e la volontà espresse, e per la determinazione fatta trasparire nella circostanza, avrebbero meritato sorte migliore. Quantomeno un seguito tangibile. La sortita infatti era parsa seria e convinta. Chiedevano “largo ai giovani” in politica, un rinnovamento in grado di corrispondere all’urgenza di nuove energie da mettere in campo in prossimità delle primarie per scegliere il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra a Campobasso. Erano in tanti: Aldo Fabio Venditto, Luca Mitri, Luigi Di Lallo, Stefano Mancinelli, Bledi Plaku, Giuseppina Cristinzio e Mario Cifelli per l’ Italia dei Valori; Andrea Vertolo, Fabio Barca, Michele Testa, Alessia Trasmundi e Gian Piero Cesario per il Partito dei Comunisti italiani; Antonella Mainelli, Gianluca Caiazzo e Alessandra Fiorella per Sinistra Ecologia e Libertà e Davide Vitiello, Luca Iosue, Francesca Di Cristofaro e Antonio Tomassone per il Partito Democratico. Solo alcuni di loro ancora galleggiano nei gruppi consiliari regionali; gli altri appena il tempo di apparire, quindi nell’abisso dell’anonimato. Peccato. Chissà dove sono e cosa fanno, cosa è rimasto di quella volontà e di quella necessità di rinnovare. Se continuano a credere che siano le proposte a generare con-

senso in politica e non il contrario. Loro, chiedendo di prendere parte alle primarie avrebbero voluto affermare il cambiamento e considerarsi linfa vitale nello stagno della politica locale. Di fatto, gli è stato impedito. Sicché, soggetti peraltro di ottima caratura intellettuale e professionale oltre che decisamente volitivi e impegnati in questa loro rincorsa al cambio generazionale in politica, contro il conservatorismo e il mantenimento di rendite di posizione, sono stati impietosamente dispersi. Il rischio di creare una frattura profonda all’interno dei partiti della coalizione, e nella coalizione stessa, li ha neutralizzati sul nascere. C’è rimasta impressa però la chiarezza delle loro intenzioni e la esplicita inequivocabile volontà di porsi ” in opposizione al leaderismo strisciante che dispone senza confrontarsi o alla rete che demolisce senza proporre”. Magari fossero riusciti nell’intento. Oggi non assisteremmo, impigliati nella ragnatela delle convenienze personali, della concordata spartizione del potere, della sagra

delle ipocrisie, allo spettacolo di una classe politica che, pur di sopravvivere, non si fa scrupolo di cambiare colore politico, appartenenza ideologica e programmi e, per sovrappiù, dare lezioni di morale civica. Chissà dove sono e cosa fanno, se hanno mantenuto la schiena dritta o si sono piegati alle contingenze, passando da paladini del “rinnovamento coraggioso e non procrastinabile, fondamentale per non ripetere gli errori strategici del passato” a sostenitori più o meno espliciti di questo o di quello tra gli improvvidi reggitori del potere. Avevamo creduto che la pietra buttata nello stagno della politica locale avrebbe fatto sì che i cerchi concentrici raggiungessero i satrapi delle segreterie dei partiti cui appartenevano, muovendoli dall’inazione. Nemmeno per sogno. Un’altra occasione per cambiare se n’è andata in fumo. Dardo

La Gam finisce sulle pagine nazionali Ad occuparsi dell'azienda avicola molisana è il quotidiano La Stampa

CAMPOBASSO. Il tempo si sa è galantuomo. E lo è soprattutto con i galantuomini. Purtroppo non lo è con le migliaia di famiglie di Bojano ridotte sul lastrico dall’incredibile vicenda della Gam/Solagrital, da noi denunciata, senza alcun esito apprezzabile, in decine di articoli ed approfondimenti negli ultimi anni. Oggi, con il triste primato di società pubblica più sfasciata d’Italia, la Gam approda sulle prime pagine di un giornale nazionale, autorevole e apprezzato: La Stampa di Torino.

Che è andato dritto al punto. E il punto è tutto sul concordato preventivo del gruppo Arena, debitrice nei confronti della Gam/Solagrital di qualcosa come 30 milioni di euro, la cui proposta di sfalcio di debiti per ben 18 milioni di euro è stata approvata, senza remora alcuna proprio dalla regione Molise per il tramite degli organi sociali di Gam e Solagrital. Una cosa mai discussa in Consiglio regionale, dai lavoratori, dai sindacati, da nessuno. Quello che il giornalista poi non cita sulla vi-

cenda, e su cui stiamo preparando un nuov oarticolato dossier, è che anche i 12 milioni residui sono soldi di cui la Regione, anche con il nuovo governo regionale, sembrerebbe poter fare tranquillamente a meno. E farne tanto a meno che non vuole neanche prendersi il marchio Arena, almeno per recuperare qualcosa. Il Presidente Frattura, in consiglio regionale, ha precisato nel corso della presentazione del piano industriale del nuovo polo avicolo che il marchio Arena costa troppo per poterlo acquisire la Regione. E i 12 milioni di forniture e servizi a suo forniti al gruppo Arena e mai pagati, ancora esistenti dopo lo stralcio dei 18 che fine hanno fatto? Lo sapremo solo vivendo o seguendo questa piccola e ormai frustrata, sul punto, testata. Ecco intanto il testo relativo al pollo molisano del pezzo de la Stampa di Francesco Spini: “Se vogliamo vedere il peggior affare che un ente pubblico possa fare, e vogliamo considerare solo le società con un patrimonio di un certo riguardo (sopra il milione di euro), bisogna partire dai polli. I polli della Gestione Agroalimentare Molisana, in breve Gam. Nelle carte di Cottarelli, la società – che per

la verità da qualche mese ha i lucchetti alle porte – vanta un primato non invidiabile, tra le aziende dalla redditività all’incontrario. Il rendimento del capitale investito dagli azionisti – i poveri contribuenti della Regione Molise – è stato negativo per il 691,92%. Nel 2012, anno a cui si riferiscono i numeri delle banche dati a cui ha attinto il commissario per la spending review, ha perso 14,5 milioni di euro, con un patrimonio netto di 2,1 milioni. Quella della Agripol, poi Sam, quindi Solagrital infine Gam è una storia intricata in cui per anni il pubblico sostiene i costi (e le perdite) e il privato con cui l’azienda era in affari – il gruppo Arena – ne tare, finché può, i benefici. Poi il business precipita e anche Arena finisce in difficoltà. Inspiegabilmente Gam dà l’ok al concordato che riguarda Arena dove, a fronte di 28-30 milioni di euro di crediti che vanta dalla stessa Arena, la società pubblica rinuncia a riceverne 18 e accetta di avere il resto non in contanti, ma in azioni Arena. L’esito? La giunta regionale chiede la procedura concorsuale anche per Gam (è stata ammessa a luglio) e centinaia di allevatori di polli molisani rischiano di restare senza un soldo dei crediti vantati”.




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Campobasso

28 agosto 2014

E’ del 31 luglio 2014 il pignoramento eseguito presso una banca locale dagli Avv.ti Aldo e Carmine De Benedittis del Foro di Campobasso. I fatti. una sentenza del Tribunale di Campobasso una banca locale veniva condannata a restituire oltre 200.000,00 euro ad un correntista in conseguenza dell’illegittima applicazione della capitalizzazione trimestrale degli interessi,spese e commissioni di massimo scoperto,oltre interessi legali e spese processuali. Non avendo avuto riscontro, gli Avv.ti De Benedittis provvedevano a notificare l’atto di precetto intimando il pagamento di quanto dovuto entro 10 giorni dalla notifica ,pena il pignoramento delle somme. Neanche davanti a questo atto formale la banca ha inteso restituire il maltolto. In data 31 luglio l’Avv. Aldo De Benedittis si recava, con l’Ufficiale Giudiziario di Campobasso, presso la sede dell’istituto di credito,per procedere al pignoramento delle somme intimate con l’atto di precetto. Cosa questa,di fronte al rifiuto di pagamento, prontamente effettuata dall’Ufficiale Giudiziario al quale la banca consegnava un libretto di deposito a risparmio. “Ora passeremo immediatamente alla fase di assegnazione con apposita istanza al Giudice dell’Esecuzione di Campobasso.” Questo episodio riveste un’impor-

Banca pignorata

tanza notevole poiché nella fattispecie è coinvolta una banca. Le banche quando devono avere dai correntisti non perdonano, soffocandoli con decreti ingiuntivi,atti di precetto,pignoramenti mobiliari ed immobiliari,mettendo letteralmente in ginocchio gli stessi.Quando sono loro a dover pagare ( o meglio,a restituire quanto illegittimamente percepito) oppongono resistenza e fanno del tutto per ritardare la restituzione. Noi non ci fermeremo qui e continueremo questa battaglia contro i

poteri forti al fine di tutelare i correntisti e gli oppressi dal sistema bancario e per il rispetto della legalità,grazie anche alle numerosissime sentenze emesse in Italia e ad una giurisprudenza ormai consolidata in materia Chi ha avuto nel corso degli anni passati scoperti di conto corrente con contratti stipulati prima del 2000 può richiedere la restituzione di ingenti somme pagate indebitamente alle banche! Ciò è possibile anche per i rapporti di conto corrente già

Commercio in città, la “giungla” degli scontrini I campobassani sono sempre più attenti e pronti a evidenziare le stranezze che accadono nel capoluogo. “Vorremmo segnalare una tendenza che purtroppo sta prendendo piede presso vari confesercenti sul territorio di Campobasso, in particolare presso quelli di generi alimentari: la stampa di un biglietto che elenca semplicemente gli articoli, magari indicandone la quantità, ma senza il prezzo, né tanto meno una numerazione progressiva o il numero di Partita Iva. L’altro giorno eravamo in fila presso un negozio di via Mons. Bologna e, vedendo che una signora anziana era caduta nel tranello, all’uscita le abbiamo spiegato come funziona. Essendo state gabbate anche noi, ormai abbiamo imparato la lezione e, al di là del fatto che il commerciante sia un tuo amico piuttosto che ti racconti quanta poca voglia di studiare ha suo figlio, adesso stiamo attente affinché stampi il secondo biglietto, ossia lo scontrino vero e proprio. Un comportamento del genere non fa altro che aumentare la nostra indignazione nei confronti di una piaga che sta affliggendo il nostro Paese da anni e nei confronti della quale nessun Governo ha inteso studiare misure efficaci di prevenzione e repressione. Se discuti del tema con le varie Partite Iva, ti dicono che sono subissate di tasse. Nessuno lo mette in dubbio, ma proviamo a vedere la cosa sotto un’altra prospettiva: se tutti pagano le tasse, tutti potranno avere il diritto a pagarne meno, perché finalmente lo Stato avrà le giuste risorse per ridistribuire il carico fiscale e quindi creare equità sociale. In secondo luogo, nel momento in cui decidono di aprire un’attività sono ben consapevoli del fatto che c’è un’oppressione fiscale notevole, quindi non possono cavarsela dicendo che esiste “un’evasione di sopravvivenza”. In terza analisi, non sono gli unici ad essere oppressi, perché il lavoro dipendente lo è altrettanto, solo che non può sfuggire perché ha la ritenuta alla fonte. In quarto luogo –e questo ci riporta al tema di cui sopra- se non vogliono avere un carico eccessivo, non devono fare altro che cominciare ad emettere scontrini e ricevute fiscali! Negli USA le partite IVA comunicano delle previsioni d’incasso

all’inizio dell’ anno fiscale, ci sono incentivi e premi per chi paga le tasse, l’evasore fiscale viene considerato un appestato che ha anche i suoi “bracci” appositi all’interno delle strutture carcerarie, come i pedofili e gli stupratori. In Francia si scaricano persino determinate attività sportive, quindi si incentivano gli utenti a chiedere le ricevute alle strutture che erogano tali servizi. E l’elenco potrebbe continuare. Un po’ di tempo fa, se ricordate, sulle reti RAI veniva frequentemente trasmesso uno spot che paragonava l’evasore fiscale ad un parassita. Un grosso esponente dell’Agenzia delle Entrate, intervistato, disse che lo spot fu sospeso perché l’attore veniva effettivamente scambiato per un evasore quando girava per strada, non avendo più un minimo di privacy.Vogliamo anche crederci, ma trasmettere messaggi come quello sopra citato non è affatto sbagliato per creare un clima d’opinione, cambiare lo status mentis di molti cittadini, far uscire allo scoperto i furbi, ridare al Paese risorse e dignità. Tutto va di moda, anche certi messaggi, e questo non fa che inquinare ulteriormente un clima malato. Tra le priorità del Governo attuale sentiamo parlare di giustizia e scuola. La parola fisco non è stata ancora pronunciata, e questo la dice lunga sulla volontà istituzionale di trovare le risorse che possano permettergli di crescere, progredire, essere un Paese normale. Tuttavia, a questo tema bisognerà dare spazio prima o poi, perché i nodi verranno al pettine quando ci si accorgerà che con i tagli agli stipendi dei politici, alle auto blu, alle dismissioni dei beni demaniali non si va tanto lontano se si vogliono aumentare le pensioni minime, gli aumenti degli stipendi, la rimodulazione del cuneo fiscale. Che non si voglia toccare un certo bacino elettorale è evidente. Che non si vogliano toccare le banche, fonti di finanziamento dei partiti, lo è ancora di più, ma allora diciamoci onestamente: chiudiamo l’Italia per inconcludenza e non piangiamoci più addosso!” Magdalena e Mario Palladino Livia Chirulli

estinti,purchè non siano decorsi 10 anni dalla loro chiusura o estinzione.La ripetizione dell’indebito può essere richiesta fin dall’inizio del rapporto contrattuale (quindi,a ritroso,anche da 10,20 o 30 anni) purchè si sia in possesso della documentazione contabile di riferimento (estratti conto). Massima attenzione per i correntisti a cui è stato notificato un Decreto Ingiuntivo! Nella maggior parte dei casi dalla rielaborazione del conto corrente risulta un credito a favore e non un

debito,oppure l’eventuale debito si riduce di somme consistenti. Opporsi sempre entro 40 giorni dalla notifica del Decreto Ingiuntivo. Per ulteriori informazioni rivolgersi allo Studio Legale De Benedittis in Via Mazzini n.40/B,86100 Campobasso – Filiale ADUSBEF onlus tel./fax 0874/66599 -- 0874/698473 – e-mail: aldo.de.benedittis @alice.it oppure avv.debenedittis@tin.it. Chi ha avuto nel corso degli anni passati scoperti di conto corrente con contratti stipulati prima del 2000 può richiedere la restituzione di ingenti somme pagate indebitamente alle banche! Ciò è possibile anche per i rapporti di conto corrente già estinti,purchè non siano decorsi 10 anni dalla loro chiusura o estinzione.La ripetizione dell’indebito può essere richiesta fin dall’inizio del rapporto contrattuale (quindi,a ritroso,anche da 10,20 o 30 anni) purchè si sia in possesso della documentazione contabile di riferimento (estratti conto). Massima attenzione per i correntisti a cui è stato notificato un Decreto Ingiuntivo! Nella maggior parte dei casi dalla rielaborazione del conto corrente risulta un credito a favore e non un debito,oppure l’eventuale debito si riduce di somme consistenti. Opporsi sempre entro 40 giorni dalla notifica del Decreto Ingiuntivo.

A scuola di turismo, 57 giovani pronti a partire con il progetto della Provincia Ieri mattina il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis ha incontrato gli studenti degli istituti alberghieri di Termoli, Vinchiaturo e del Professionale “Cuoco” di Campobasso, che hanno aderito al progetto “A Scuola di Turismo- AST ECVET” relativo al programma europeo “Leonardo Da Vinci” – annualità 2013. Durante l’evento socio culturale il presidente ha salutato i ragazzi ed il corpo docente: “Ritengo che le nuove generazioni abbiano bisogno di confrontarsi con i loro coetanei e con altre culture europee e non. Lavorare, studiare e fare volontariato all’estero è un esperienza che sicuramente li arricchirà e li farà crescere a livello personale e professionale. Uno dei programmi europei – ha aggiunto De Matteis - che permettono questa mobilità internazionale è il progetto “Leonardo Da Vinci”, quello a cui abbiamo partecipato come Provincia di Campobasso. Oggi abbiamo illustrato le opportunità offerte dal nostro pro-

getto denominato “A Scuola di Turismo” che permetterà a 57 giovani di svolgere 1 mese di tirocinio all’estero nel settore turistico in diversi Paesi: Spagna, Francia, Malta, Regno Unito. L’incontro è necessario al fine di illustrare gli aspetti tecnici e operativi indispensabili per la partenza e per lo svolgimento del tirocinio. Ringrazio i dirigenti scolastici delle scuole che hanno aderito al progetto: la prof.ssa Maria Chimisso dell’IPSEOA “Federico II di Svevia” di Termoli, il prof. Giancarlo Marra dell’IPSEOA “Matese” di Vinchiaturo e la prof.ssa Anna Di Monaco dell’Istituto Professionale di Stato “Vincenzo Cuoco” di Campobasso. Infine mi congratulo con l’organismo di coordinamento del progetto, l’Associazione Reattiva di Campobasso, che svolge sempre il proprio lavoro in modo esemplare. Sicuramente giovani altamente formati e preparati, anche grazie ad esperienze internazionali, potranno contribuire meglio allo sviluppo socio-economico locale”.


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Campobasso

28 agosto 2014

Territorio sotto controllo con i servizi straordinari della polizia Le strategie straordinarie di prevenzione e controllo del territorio poste in essere dalla Polizia di Stato lungo il litorale adriatico al fine di contrastare specifiche fenomenologie di criminalità diffusa, quali rapine e furti, hanno consentito di dare una immediata risposta a queste tipologie di reati, evidenziandosi per essi un notevole decremento, e di garantire il soddisfacimento delle attese di sicurezza da parte della collettività. Perdurando la stagione estiva, si è deciso di dare continuità a tale specifica progettualità, programmando ulteriori mirati servizi straordinari di controllo del territorio nelle

Isola ecologica, l’amministrazione invita i cittadini a disfarsi dei rifiuti ingombranti Nell’ambito di un più ampio progetto dell’Amministrazione comunale relativo ad una campagna volta a sensibilizzare i cittadini al rispetto dell’ambiente e alla cura della propria città, il Comune di Campobasso informa che presso il Centro Raccolta Comunale dei rifiuti urbani (cosiddetta “Isola Ecologica”) in contrada Santa Maria de Foras gestito dalla S.E.A. S.p.a., è possibile conferire, in maniera gratuita, rifiuti ingombranti, elettrodomestici e molte altre tipologie di rifiuti raccolti in maniera differenziata. Il Centro è aperto tutti i giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore 13,00. Ulteriori informazioni sono acquisibili sul sito della Società partecipata del Comune sul sito web (www.seacb.it) o, telefonicamente, preso la sede amministrativa della Società stessa al numero 0874/62286.

località balneari molisane. Contemporaneamente, però, stante il rientro dei cittadini dalle vacanze, si è deciso di attuare la descritta straordinaria strategia anche nel Capoluogo e nei comuni dell’hinterland. Numerose le pattuglie della Questura e dei Reparti impiegati in tale specifica attività, che ha consentito di identificare 496 persone e controllare 313 auto/motoveicoli. Ventiquattro gli esercizi pubblici, tra cui sale da gioco, bar e circoli privati, sottoposti a specifiche verifiche di natura amministrativa, al termine delle quali tre di essi sono stati sanzionati in quanto non in re-

Si svolgeràoggi a Pietracatella la festività di San Giovanni Battista. Una tradizione consolidata al paese che rappresenta, sotto alcuni aspetti, la festa di chiusura degli appuntamenti estivi pietracatellesi. Il programma religioso di venerdì prevede alle ore 10 la Santa Messa Solenne, presieduta da don Giuseppe Di Iorio, cui seguirà la tradizionale processione accompaganta dal complesso bandistico di Pietrelcina. In serata invece, dalle ore 20.30, si svolgerà la Sagra dei maccheroni, carne e salsiccia alla brace. In piazza Santa Maria si ripete una festa accompagnata non solo dal buon cibo - prodotto in loco - ma anche da tanta musica. La tradizione, da un po' di anni, è quella di accompagnare la sagra con buona musica salentina: la pizzica. Anche quest'anno il comitato festa non ha deluso le aspettative dei tanti, pietracatellesi e non, che per una serata si muovono al ritmo della taranta immergendosi nelle sonorità pugliesi. Dalle ore 21, ad aprire la serata muicale, ci sarà l'esibizione del gruppo molisano delle Zattere Volanti (Antonello Astore, chitarra; Pina di Rosa, voce; Giovanni carugno, basso; Walter Occhionero, chitarra; Francesco Tamaro, tastiere; Simone Tamaro, sassofono; Toni

gola con le norme di legge vigenti in materia. Un cittadino rumeno di 30 anni, con precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio, è stato denunciato in stato di libertà per furto aggravato, in quanto trovato in possesso di numerosi capi di abbigliamento, ben nascosti all’interno della sua auto, risultati essere stati asportati in un centro commerciale di Lanciano. Si è, inoltre, proceduto a denunciare a piede libero altro giovane trovato alla guida di una moto senza patente. I servizi straordinari continueranno anche nelle prossime settimane.

Pietracatella in festa

Cerri, batteria). Le ZV, band nata dall'incontro di ragazzi adolescenti in un piccolo paese di provincia (Colletorto), quest'anno hanno ottenuto buoni risultati tra cui il 2° posto al Mama’s Forest Festival rassegna musicale organizzata dal locale Mama’s in via Scardocchia a Campobasso - e il 2° posto al Music live premio"Giampiero Paviolo" di Guardialfiera dove hanno ottenuto il premio speciale per la miglior voce solista. Sarà la loro musica folk rock ad aprire la serata e a preparare il

pubblico all'esibizione di Antonio Castrignanò. Direttamente da Melpignano, luogo simbolo per gli amanti della pizzica, Castrignanò si esibirà a Pietracatella per presentare il suo ultimo lavoro 'Fomenta-Ilenu de Taranta'. Il musicista salentino, voce e tamburo de La Notte della Taranta, ha suonato e collaborato con artisti come Stewart Copeland, Mauro Pagani, Giuliano Sangiorgi, Negramaro, The Chieftains, Goran Bregovic, Ballakè Sissoko, Ludovico Einaudi,

Marcan Dede e tanti altri, esibendosi su palchi e festival di grande prestigio internazionale. Fomenta, il suo nuovo progetto discografico, rappresenta un'ulteriore svolta nella sua proposta artistica che lo vede coinvolto nelle incursioni elettroniche maturate insieme al produttore e dj turco Mercan Dede. La sua musica legata alla tradizione incrocia i suoni della contemporaneità tracciando un percorso moderno della pizzica tarantata salentina.


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Termoli

28 agosto 2014

Vasto controllo del territorio Le strategie di prevenzione poste in essere dalla Polstrada TERMOLI. Le strategie straordinarie di prevenzione e controllo del territorio poste in essere dalla Polizia di Stato lungo il litorale adriatico al fine di contrastare specifiche fenomenologie di criminalità diffusa, quali rapine e furti, hanno consentito di dare una immediata risposta a queste tipologie di reati, evidenziandosi per essi un notevole decremento, e di garantire il soddisfacimento delle attese di sicurezza da parte della collettività. Perdurando la stagione estiva, si è deciso di dare continuità a tale specifica progettualità, programmando ulteriori mirati servizi straordinari di controllo del territorio nelle località balneari molisane. Contemporaneamente, però, stante il rientro dei cittadini dalle vacanze, si è deciso di attuare la descritta straordinaria strategia anche nel Capoluogo e nei comuni dell’hinterland. Numerose le pattuglie della Questura e dei Reparti impiegati in tale specifica attività, che ha consentito di identificare 496 persone e controllare 313 auto/motoveicoli. Ventiquattro gli esercizi pubblici,

Il vento favorisce i roghi Un incendio di vaste proporzioni ha interessato una vasta area in contrada Ramitelli CAMPOMARINO. Le temperature alte di queste ore hanno contribuito a far divampare nuovi roghi in Basso Molise. Un incendio di proporzioni tutto sommato non vaste è scoppiato stamani in via Merlot, una zona di contrada Ramitelli a Campomarino. A intervenire sono stati i votra cui sale da gioco, bar e circoli privati, sottoposti a specifiche verifiche di natura amministrativa, al termine delle quali tre di essi sono stati sanzionati in quanto non in regola con le norme di legge vigenti in materia. Un cittadino rumeno di 30 anni, con precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio, è stato denunciato in stato di libertà per furto aggravato, in quanto trovato in

possesso di numerosi capi di abbigliamento, ben nascosti all’interno della sua auto, risultati essere stati asportati in un centro commerciale di Lanciano. Si è, inoltre, proceduto a denunciare a piede libero altro giovane trovato alla guida di una moto senza patente. I servizi straordinari continueranno anche nelle prossime settimane.

“Musica in borgo”: applausi senza fine TERMOLI. “L’invito a far cessare la guerra a Gaza, il desiderio di far riflettere i tanti convenuti al concerto d’apertura di Musica in borgo”: è così che ha preso il via quest’ultima rassegna d’agosto. Nulla di sensazionale, solo la certezza che dopo quelle parole espresse da Adam Ben Ezra, ci sarebbe stato un evento di straordinaria fattezza. Lo preannunciava la platea, composta e attenta, il palco, maestoso e impeccabile e le luci, soffuse e delicate e così, il pizzico alla prima corsa è il comprendere che davanti c’era un musicista con la “m” maiuscola: Adam Ben Ezra non ha tradito le attese e con convinzione si è mostrato al pubblico quale un fenomeno del contrabbasso, al punto da mescolare con opportuni equilibrio, suoni jazz a voce, sapori della nostra terra a ritmi tanto mediterranei quanto israeliani e palestinesi. Un applauso scrosciante per lui al termine del concerto che anticipava, con non

poca attesa, l’arrivo del nostrano Antonio Forcione; questi, chitarra alla mano, ha miscelato tecnica sopraffina a una maestosa capacità di tenere il palco riuscendo a far “emozionare” ciascuno soprattutto (e ancor più) con l’arrivo di Sarah Jane Morris, voce grintosa, profonda e senza barriere. Simpatia, professionalità, folla immane e a costo zero: nessuna lezione di “come si fa” ma la certezza che non occorre spendere migliaia di euro per aggraziare i palati dei termolesi. Un trio indimenticabile che ha anche condiviso il palco per diversi brani e che va già archiviato perché questa sera, con il secondo appuntamento della rassegna, si cercherà di bissare il successo attraverso la voce e la musica di Rosalia De Souza e Maurizio Di Fulvio Trio. Le note, la voce, la cattedrale, il borgo, la buona musica e la gratuità: bel biglietto da visita per Termoli, un evento che convince e non è da perdere in alcun modo.

lontari del Cvp di Campomarino, che hanno raggiunto l’area interessata dalle fiamme con il pick-up in dotazione e hanno domato l’emergenza, spegnendo il fuoco e riportando la situazione alla normalità prima che il fronte potesse estendersi andando ad investire vegetazione arborea.

“Troppi gli scippi” A denunciare gli accaduti il consigliere Luigi Romano CAMPOMARINO. Due episodi di scippo (o furto con strappo, come lo identifica il codice penale) in pochi giorni a Campomarino. A denunciarlo è stato il consigliere comunale di minoranza Luigi Romano. “Ieri mattina c’è stato lo scippo di una collanina d’oro ai danni di un’anziana con seri problemi di deambulazione in traversa Abruzzi da parte di un giovane, che dopo lo scippo, sembra sia fuggito a piedi. Alcuni giorni fa stesso episodio a Nuova Cliternia. In pochi giorni due scippi, speriamo che la videosorveglianza riesca a dare la possibilità alle forze dell’ordine di individuare i ladri che approfittano di persone anziane e disabili, facili prede di questi delinquenti”.

Arriva Miss Costa Adriatica L'evento nazionale si avrà il 31 agosto a Campomarino TERMOLI. Nell’estate 2014 la bellezza sfila sotto le insegne del prestigioso concorso Miss Costa Adriatica 2014, evento nazionale prodotto da “Lo Spettacolo della Musica” con Antonio de Vivo, al quale parteciperanno tutte le sette regioni che affacciano sul Mare Adriatico (Puglia, Molise, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia). In ogni regione, si sono svolte le diverse tappe terri-

toriali che hanno insignito decine di ragazze del titolo regionale. Tutte le vincitrici delle tappe, si sfideranno tra loro nella finale nazionale che si terrà a Termoli, presso la struttura all’interno del Parco Comunale “Teatro Verde”, il prossimo 6 settembre. Per il Molise sono state organizzate nove tappe regionali e le vincitrici che si sono aggiudicate la fascia di Miss Costa Adriatica Molise sono

le seguenti: Satia Mignogna, Rafaella Genarelli, Ornella Ciavarella, Clarissa Sappracone, Sara Ziruolo, Monia Valerio e Lucia Vitiello. Ci sarà un’ultima finale regionale in Molise per consegnare alle vincitrici regionali del Molise la targa con la partecipazione alla finale nazionale, a cui parteciperanno come ospiti anche le vincitrici regionali di Puglia ed Abruzzo e si svolgerà a Campomarino Lido il prossimo 31 agosto 2014


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Termoli

28 agosto 2014

Termoli a misura di bambini La cittadina adriatica non presenta punti di svago per i più piccoli. Parte la proposta TERMOLI. Un vero e proprio Tday, quello in programma domani pomeriggio a Termoli e ora capirete anche cosa significhi la T. Merito di una donna coriacea, la 34enne Simona Barone, ormai termolese d’adozione nonostante i natali ad Apricena. Vive nella nostra città da quando ha 6 anni. Ora è sposata con due splendidi bimbi, di 5 anni e mezzi e quasi due e ha un marito premuroso, Sebastiano, che la sostiene in questa battaglia: Termoli dei bambini. Da settimane lancia dei post su Facebook con cui denuncia il degrado in cui è caduta la città,

lei che frequenta piazza Monumento, uno dei pochi posti che potrebbe essere adatta per far trascorrere del tempo ai bimbi, ma in realtà nasconde comunque insidie e scarso decoro. Da qui la scossa, o si pensa a dover andare via da Termoli, o si cerca di dare battaglia e creare un luogo a dimensione per i figli. Si è recata in Largo Martiri delle Foibe, all’assessorato alle Politiche sociali per esternare il proprio disappunto e le hanno detto di metterlo per iscritto, al che, riflettendo, ha pensato che il suo pensiero singolo poco avrebbe potuto

incidete, meglio sarebbe stato coagulare e coalizzare dissenso e famiglie, verso un obiettivo comune: migliorare Termoli e renderla davvero a misura di bambino. Da qui l’idea di un incontro esplorativo, convocato per domani pomeriggio, alle 16.15 all’I-bar di piazza Monumento. “Non so cosa fare coi bambini e questo non è pensabile vivendo in una città come Termoli, che deve offrire alle famiglie ben altre possibilità, altrimenti davvero non rimane che andarsene. Proprio per evitare questa decisione drastica ho lanciato l’idea e ora domani vedremo quanto interesse ci sarà sul progetto”. E’ stato creato un gruppo chiuso su Facebook e un altro su Whatsapp, si attendono almeno una ventina di genitori, ma forse è una stima per difetto. Lontani anni luce dalla politica, perché la città deve tornare in mano ai residenti, tra gli scopi dell’iniziativa quella di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica a cambiare la mentalità del posto, investendo in strutture idonee e inculcare il rispetto di tutto ciò che ci circonda, perseguendo il benessere dei figli.

Parte il festival del mare E' la Pro loco di Termoli che vuole aprire un nuovo capitolo della nautica locale TERMOLI. “Festival del Mare”: si chiama così la nuova sfida della Pro Loco di Termoli che vuole aprire un nuovo capitolo della nautica locale. L’iniziativa consta in un’area all’interno del porto turistico Marina di S. Pietro che ospiterà camper, barche, moto d’acqua e canoe. Da qui nasce l’idea di un mercatino dell’usato curato direttamente dal proprietario, quali venditori della propria barca o camper, per ottenere un posto espositivo telefonare al numero 3248699522 oppure inviare un’email a prolocotermoli@libero.it con i dati del mezzo: “tipo

mezzo, lunghezza, larghezza, dati e recapiti del proprietario”. Un Festival a 360 gradi che strizza l’occhio al “Gusto” e al “Tempo libero” e così, sul fronte gusto si evidenzia quanto l’idea sia nata con l’obiettivo di far emergere le tipicità e le territorialità che contraddistinguono il nostro territorio. Ricette regionali, nazionali e perché no europee. Le eccellenze gastronomiche del nostro paese, che ci ricordano la cucina della nonna, meritevoli di essere valorizzati e tramandati alle giovani generazioni anche per il loro valore storico e culturale.

Festival del Tempo Libero, infine, con spazi assegnati per un festival come il tempo libero, non sono sufficienti, tale festival abbraccia tante attività: lo sport, il fai da te, viaggi e tanto altro. In questo contesto abbiamo voluto inserire una parte di quanto detto, inserendo il fai da te, la lettura, la Pittura, il tiro con l’arco, la musica, lo spettacolo, le escursioni\viaggi nella nostra regione, con lo stand delle Pro Loco e per finire l’hobbismo. L’appuntamento a partire dal 18 settembre al 21 settembre 2014 al Porto Turistico di Marina di S. Pietro a Termoli.

Zuccherificio, produzione allungata Buona la campagna saccarifera che consentirà la produzione fino all'8 settembre

TERMOLI. Maggiore conferimento di bietole rispetto ai programmi iniziali e minore resa del prodotto, questo l’andamento della campagna saccarifera allo Zuccherificio del Molise. Logica conseguenza un allungamento dei tempi di durata della lavorazione che dalle quattro settimane preventivate all’inizio della trasformazione diventeranno quasi sette. La produzione da parte dei coltivatori che hanno messo a dimora in Puglia, Molise,Abruzzo e Marche il prezioso tubero sta risultando superiore alle previsioni, di almeno 3-400mila quintali. E’ probabile che la produzione arriverà sino all’8 settembre, giorno in cui si dovrebbero spegnere i forni accesi alla fine della seconda decade di luglio. Tuttavia, non ci sono solo aspetti positivi, visto l’allungamento della campagna. Infatti le rese di polarizzazione non sono in linea con le attese e fino a questo momento, con 1,8 milioni di quintali trattati, sono state estratte 15mila tonnellate di zucchero, a cui sottrarre il cosiddetto volano di fabbrica.

Fiat, si pensa al futuro I sindacati hanno organizzato la prima assemblea dei dipendenti TERMOLI. Il ritorno all’attività dei dipendenti dello stabilimento Fiat di Termoli prelude anche alla ripresa dell’attività sindacale tra i metalmeccanici. La Rsa di Fim, Uil, Fismic e Ugl, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e contrattuali (Ccsl di primo livello del 13 dicembre 2011) ha convocato un’ora e mezza di assemblea retribuita per tutti i dipendenti di Rivolta del Re per la giornata di domani, 28 agosto. Per i lavoratori del primo turno e per gli impiegati l’assemblea avrà luogo dalle 9.45 alle 11.15, per il secondo turno dalle 14 alle 15.30 e per l’ultimo turno dalle 22 alle 23.30. In discussione temi importanti come il rinnovo del contratto di lavoro, l’analisi della situazione nel gruppo Fiat-Chrysler e all’interno dell’insediamento produttivo termolese. Parteciperanno all’assemblea il segretario nazionale Fim-Cisl Ferdinando Uliano, il segretario territoriale Uilm Antonio Di Pardo, dirigenti territoriali esterni e rappresentanze sindacali fuori turno delle parti sociali richiedenti.



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