28 giugno 2013

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ANNO IX - N° 24 - VENERDÌ 28 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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POLITICA

Il Pdl denuncia “Tamburro è incompatibile con la carica” A PAG. 4

L’Oscar del giorno al dottor Ermanno dell’Omo

REGIONE

Sicurezza dei cittadini, situazione non allarmante A PAG. 5

L'Oscar del giorno lo assegniamo al dottor Ermanno dell’Omo, una celebrità nel campo scientifico, personaggio di profonda umanità, sorretto dalla fede cattolica che lo aiuta nel dare assistenza e sollievo ai malati, che pratica con grande intensità, che riceverà il Premio Coni Cultura 2013. Premio meritatissimo ad una figura professionale, come diciamo, di alto profilo morale, nonché espressione di una cultura poliedrica anch’essa manifestata con garbo, eleganza e incisività. Grazie a Dell'Omo l'oculistica molisana si è segnalata in campo nazionale.

POLITICA

Turismo, una legge di promozione mai fatta A PAG. 2

Il Tapiro del giorno a Carmelo Parpiglia

CAMPOBASSO

La Mobile arresta 3 Rom per prestiti a ‘strozzo’ A PAG. 7

Il Tapiro del giorno lo diamo a Carmelo Parpiglia. Il consigliere regionale dell'Idv ha prontamente appreso il linguaggio che si parla nella sua maggioranza. Basta dire che le colpe sono tutte della passata amministrazione e questo basta per risolvere tutti i problemi. Così ha fatto in occasione dell'incontro con i dirigenti delle strutture sanitarie private. Sta di fatto, però, che nessuna indicazione programmatica è uscita fuori dall'incontro. Solo la consapevolezza che le colpe appartengono alla vecchia Giunta. Ma oggi, come si fa ad andare avanti?


2 28 giugno 2013

TAaglio lto

Sono vent’anni che il turismo molisano è stato lasciato andare alla deriva, con gli Enti provinciali commissariati e l’Azienda di Termoli a vivacchiare

230mila euro per il turismo e parlano di programma di promozione Con quella cifra, nelle regioni in cui il turismo è un argomento serio, provvedono alle piccole spese di rappresentanza. Finalmente, però, si fa largo l’idea dell’Agenzia regionale per il turismo

Alla delibera della giunta regionale che ha stanziato 230mila euro per le attività turistiche 2013 hanno avuto l’improntitudine di darle la dignità di un Programma di promozione del turismo. Con quella cifra, nelle regioni in cui il turismo è un argomento serio e una componente essenziale del prodotto interno lordo (Pil), provvedono alle piccole spese di rappresentanza. La giunta regionale in carica dunque non s’è distaccata di un millimetro dalla pochezza programmatica e gestionale delle giunte precedenti. Né, peggio ancora, ha modificato il contenuto ìlare delle dichiarazioni dell’assessore al ramo il cui contenuto vacuo e vago ci piace riportarlo per intero: “ Credo molto nelle peculiarità del nostro territorio e nella capacità imprenditoriale di chi già opera nel comparto turistico (perciò siamo messi così male! –ndr). Il turismo quale fonte di entrate per l’economia della nostra regione che, con le peculia-

rità legate al territorio, alla natura e all’ospitalità, deve rappresentare il volano della ripresa del Molise. Di questo sono particolarmente convinto”. I 230mila euro tra l’altro sono il risultato di un residuo attivo di 50.813 euro del capitolo 53148 del bilancio 2011, e di un residuo di 229.177 euro del capitolo 53170 del bilancio 2009. Alla pochezza delle risorse non si sono fatti scrupolo di aggiungere la sfrontatezza di far passare lo stanziamento come una espressione della volontà dell’esecutivo capeggiato da Frattura. Sono soldi non spesi in passato, che dovrebbero trovare destinazione a sostegno (generico) del turismo scolastico (60mila euro), del turismo sociale (50mila), degli eventi fieristici (20mila), delle manifestazioni più radicate e rappresentative (20mila), degli eventi regionali (60mila/ vuoi vedere che ci attingono per i 50anni della Regione!- ndr), e dei progetti speciali (20mila). Con un briciolo di dignità istituzionale, il presidente Frattura, l’assessore Scarabeo e gli altri componenti l’esecutivo, avrebbero dovuto rifiutarsi di apporre la propria firma sull’atto deliberativo lasciando il compito ad uno dei tanti dirigenti con una propria determinazione. E’ tempo di smetterla con le prese in giro e con i rattoppi. Sono vent’anni che il turismo molisano è stato lasciato andare alla deriva, con gli Enti provinciali commissariati e l’Azienda di Termoli lasciata vivacchiare. Vent’anni senza produrre una legislazione ad hoc che riuscisse ad armonizzare gli operatori turistici, che desse obiettivi, che fosse sorretta da un programma a lungo termine e, soprattutto, da un plafond finanziario adeguato. Il turismo è servito a riempire la bocca agli amministratori di tutti i livelli e di tutti i ran-

ghi; gente che sulla materia trova facile andarsene per i rami, non avendo un’idea, ch’è una, né una cultura turistica sulle specificità ambientali, paesaggistiche, storico-artistiche del Molise. Pappagalli. In questo quadro di negatività a cambiare indirizzo sta per intervenire un fattore esterno al turismo, un fattore economico-sociale: la questione del personale del Korai, un ente strumentale della Regione che ha trattato e, per quanto può, tratta d’ambiente e, tangenzialmente, di turismo. Pur di dare a quel personale un’alternativa alla annunciata chiusura dell’ente, all’assessore Nagni , che ne ha parlato al presidente Frattura, è tornata alla ribalta l’idea già vecchia di 10 anni di istituire un’Agenzia turistica regionale, eliminando gli Enti provinciali per il turismo e l’Azienda di soggiorno di Termoli. Un solo riferimento amministrativo e gestionale, un solo perno intorno al quale far ruotare la programmazione turistica, un solo volano per dare dinamismo e incisività allo sviluppo del turismo molisano. Idea, anche questa, in quanto valida, quindi impegnativa, lasciata in parcheggio da una classe politica regionale che non ha saputo cogliere, né, probabilmente, ha voluto cogliere, le poche occasioni che le sono state date. L’Agenzia era una di queste. Che, come diciamo, grazie alle pressioni generate dalla situazione di precarietà di alcuni enti strumentali e sub-regionali, è stata accolta come manna dal cielo. Potendo, a costo zero, dare certezza di lavoro a chi rischia di perderlo e, finalmente, uno strumento programmatico e operativo al turismo. Dardo

La Lettera

Progetto Gran Manze, penalizzati i nostri allevamenti di Antonio Di Giorgio* Caro senatore Ruta, sono venuto a conoscenza del progetto Gran Manze in un incontro con la direzione Gran Latte Soc. Coop Agricola che fornisce il latte vaccino al gruppo Granarolo e controlla la gestione della società. In tale occasione, in qualità di socio, ho già espresso parere contrario.Con la presente ribadisco tutte le mie perplessità a riguardo del progetto in questione:La pianura Padana è un’area con un grosso sovraccarico di bestiame per unità di superficie agricola (Uba/Ha). Gli allevatori di quest’area, promotori del progetto Gran Manze, intendono sostituire il bestiame giovane con altre fattrici per poter aumentare la produzione di latte, aggirando l’emergenza nitrati con lo spostamento del bestiame giovane nel Sud Italia.Il trasferimento del bestiame giovane dalle regioni del Nord Italia alle regioni del Sud comporte-

rebbe la diffusione massiccia di tutte le influenze bovine (IBR, Parainfluenza, BVD, sinciziale, ecc.) in aree attualmente indenni da tali epizoozie. Tale provvedimento causerebbe, in primo luogo, l’immediata diffusione di epidemie letali per tutta la zootecnia delle regioni meridionali.Gli agricoltori del Basso Molise, al momento, non sono interessati all’utilizzo dei reflui zootecnici, che in Regione sono già abbondantemente disponibili. L’abbondanza è tale che gli allevatori di specie avicola sono costretti a pagare lo smaltimento (nella piana del Fucino) della pollina prodotta nei propri allevamenti.Inoltre, a breve, le quote latte verranno abolite con conseguente liberalizzazione della produzione. La liberalizzazione, insieme al trasferimento del bestiame giovane, comporterà un aumento della produzione soltanto nelle zone più vocate (come la Pianura Padana) con conseguente ribasso del prezzo del latte

alla stalla. Tali ribassi andrebbero a colpire proprio tutti quegli allevamenti di montagna e del Sud Italia che, loro malgrado, lavorano in zone svantaggiate. Infine, la realizzazione di questo progetto premierà esclusivamente gli allevatori del Nord Italia, in particolare coloro che non hanno mai rispettato la legalità delle quote latte.Conseguentemente penalizzerà gli allevatori del Molise e di tutto il Sud Italia provocando l’inevitabile chiusura degli allevamenti, l’abbandono delle campagne, l’ulteriore degrado del territorio, oltreché un nuovo incremento della disoccupazione.Lo scopo della presente è quello di richiamare l’attenzione della politica e della cittadinanza sul progetto Gran Manze. Tale proposta anziché fornire un contributo valido all’economia regionale, causerebbe soltanto una serie di danni irreparabili al già fragile settore agricolo della regione. *Presidente Confimpresa Agricoltura Molise


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3 28 giugno 2013

La nomina di Cotugno sembra uscita dalla penna dell'ex assessore regionale

Programmazione, l'ombra di Vitagliano CAMPOBASSO. Sono stati i colleghi di Informa Molise a intravedere l'ombra di Gianfranco Vitagliano, ex assessore regionale alla Programmazione aleggiare sulla decisione del presidente Frattura. "Dopo oltre tre mesi di passione e di fibrillazione sembra che il governo regionale abbia risolto l'ultimo grande ostacolo politico che aveva di fronte a sé: Rialzati Molise e la sua giusta richiesta di partecipare da protagonista alla gestione politica e amministrativa regionale. Avevamo suggerito una strada simile tempo fa (coinvolgimento non formale ma sostanziale di Vincenzo Cotugno su tematiche di tipo economico, a lui più affini) dopo lunghe e inutili fibrillazioni si è arrivati all'unica quadratura possibile, visto lo scenario e la temperie del momento. Detto questo la vicenda si presta ad alcune altre riflessioni e notazioni, importanti per il prosieguo del governo Frattura. Come dicevamo la soluzione scelta era l'unica possibile ed è importante che sia stata presa con il consenso di tutti i protagonisti e con un forte spirito di collaborazione per governare in un momento così difficile. Sul piano dell'immagine (fermo restando le notazioni formali precedenti) la nomina del consigliere delegato è un buon successo di Frattura, che si pone come uomo del dialogo, dell'inclusione e della collaborazione tra tutti a prescindere dai misurini della politica e dei manuali Cencelli. Sul piano politico la soluzione rappresenta l'ennesima vittoria del senatore Ruta e del suo Partito Democratico. E questo per due ordini di ragioni. In primo luogo perché la Giunta regionale (dove il Pd conta ben due assessori) non viene toccata. In secondo luogo perché le competenze attribuite a Cotugno (la programmazione) erano nella disponibilità di Frattura e quindi la

ricomposizione è avvenuta tutta a carico del Presidente della Giunta non di altri. Andiamo adesso, invece, agli aspetti più problematici meno visibili ma non meno presenti. Perché, ci chiediamo, accanto al presidente Frattura c'era l'assessore Facciolla, e solo lui (oltre ovviamente a Cotugno)? E qui deve intervenire l'informazione giornalistica, la notizia che non c'è nei comunicati stampa o nelle conferenze stampa. Da nostre fonti certe, anzi certissime, c'è un un dialogo abbastanza fitto tra Paolo Frattura con l'ex assessore alla programmazione, Gianfranco Vitagliano. Sappiamo che Vitagliano, dopo lunghi anni di gestione quasi solitaria del bilancio e delle casse regionali non si voglia certo rassegnare al ruolo di pensionato di lusso. Si sa che con Frattura c'è sempre stato un rapporto personale, dialettico e vivace. Si sa anche che è normale che un nuovo governo debba anche cercare di capire da chi c'era prima come funzionano le cose. Le nostre fonti ci dicono però che anche Vittorino Facciolla intesse un dialogo abbastanza significativo con l'ex assessore alla programmazione. Anche qui nulla di male. Notoria è la loro vicinanza a prescindere dalla politica, vicinanza che nasce all'interno del Consorzio Industriale di Termoli, feudo politico di Vitagliano e luogo dove Facciolla rivestiva e riveste ruoli amministrativi di primo piano. Ma guarda caso ieri sera viene creato un consigliere delegato alla programmazione ossia viene creata una figura che plasticamente riporta in vita un ruolo per cui è stato noto e famoso proprio Gianfranco Vitagliano. E guarda caso a dare il via a questa scelta ci sono proprio le due persone nel governo regionale che con Vitagliano hanno rapporti personali passati e attuali. La sensazione che questa scelta abbia visto l'ex assessore nel ruolo, piuttosto

La questione del quinto assessorato rinviata a dopo l’estate

L’ingresso di Rialzati Molise, una Babele di contraddizioni CAMPOBASSO. Basta indugiare per un attimo con lo sguardo verso il problema dell'ingresso in giunta regionale di Rialzati Molise per avere uno spaccato quanto mai esaustivo della nostra Regione, racchiusa in una babele di contraddizioni costruite ad arte con il solo scopo di produrre l’illusione che si stia cercando di cambiare tutto, mentre invece ogni cosa continua a restare esattamente nella posizione di partenza. Eppure la domanda che chiunque non può evitare di porsi risulta di una semplicità disarmante: perché si è parlato di azzeramento delle deleghe quando solo quella della Programmazione è stata consegnata a Cotugno? Risulta perciò evidente al di là di ogni ragionevole dubbio come l'accaduto sia una situazione

creata ad arte da alcuni soggetti politici che proprio sfruttando lo stato di emergenza permanente riescono a perseguire con successo i propri obiettivi. Ormai di politica ne è rimasta, per davvero, ben poca. La decisione assunta dal presidente Frattura con il consigliere delegato alla Programmazione, rimanda la questione del quinto assessore a dopo l'estate. Troppo forti le contraddizioni interne e, soprattutto, le contrapposizioni in campo. Bisognava fare e fare in fretta anche per non far vedere troppo in giro, ai molisani, che una delle vere prerogative di questa maggioranza fosse solo la conquista di un altro assessorato. E' meglio rinviare l'argomento per dimostrare che tutto cambia per non cambiare niente.

complesso, di consigliere ombra e/o di consulente esperto è più di una semplice suggestione di inizio estate. Ma a questo punto dobbiamo dare noi il caveat. Il Molise di Vitagliano, caro Paolo Frattura, non era il Molise di tutti. Il Molise di Vitagliano era un Molise che ha impegnato milioni o meglio miliardi di euro della programmazione regionale ed europea per partorire una sistema sociale allo sfascio, tassi di disoccupazione altissimi, grandi aziende in fallimento o in post fallimento, un sistema di pubblica amministrazione regionale ipertrofico, inefficiente e costoso. Non sarà colpa personale di Vitagliano ma la sua responsabilità politica è evidente, chiarissima, limpida. Il Molise di Vitagliano non lo vogliamo più e non crediamo che, con tutto il rispetto per le sapienzalità dell'ex assessore alla programmazione, le sue ricette possano o debbano trovare ancora albergo in un governo che deve guardare in faccia la dura realtà del Molise. Con sfide di questo genere, sfide che fanno tremare i polsi i consiglieri cui affidarsi faranno certamente la differenza".

Lettera aperta al Presidente della Regione Molise

Le amministrazioni cambiano... i privilegi... rimangono? di Vittorio Granitto* Ancora una volta dopo anni di lotte, incontri, discussioni, promesse e poi ancora smentite... denunce e ...finalmente...avviene la pubblicazione della ormai aberrata e aberrante graduatoria, osteggiata per anni, dai così detti “ Sindacati Confederali” che si ponevano di traverso per la pubblicazione, con tutte le forze esercitabili. Loro hanno sempre visto nella stessa, non un diritto legittimo per lavoratori avventizi ( è questo il termine che si usava e si usa ancora oggi nella nostra categoria per definire lavoratori precari)ma,una cristallizzazione delle tessere sindacali e un blocco o ostacolo al potere non più esercitabile insieme ai palazzi della politica.Finalmente diremo: le cose stanno cambiando? Niente affatto !La delibera della giunta regionale n°882 del 29-07-2008 e successivamente modificata con DGR n° 64 del 15-022010, la giunta regionale, nella seduta del 25 maggio 2013, con deliberazione n°240 ha provveduto alla pubblicazione dell'elenco degli ammessi e dei non ammessi degli operai forestali qualificati per le attività di cantieristica forestale e di antincendio boschivo.Bene...la graduatoria esiste, l'elenco è completo...quindi...quindi le premesse sono tali da far presagire che si continua a chiamare gli operai per lo svolgimento delle mansioni su dette seguendo l'agenda dei privilegi, in mano non solo ad alcuni politici di turno, ma a funzionari, ex funzionari e aiuto di ex funzionari. A questo punto io mi chiedo: Chi gestisce questo elenco?Quale criterio di scelta viene utilizzato nella richiesta degli operai dell'antincendio?Vorrei capire a questo punto, perchè nella nostra regione prima si stabiliscono le regole e poi... bisogna sperare che non vengano disattese?!Signor Presidente della Regione Molise, vi invito ad attivare tutti i canali di controllo, perchè... la politica cambia davvero, quando, anche i privilegi... sono solo un lontano ricordo. *Operaio forestale autonomo


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4 28 giugno 2013

Per il Pdl la sua nomina è in palese violazione delle norme

“Come si giustifica

Tamburro?" CAMPOBASSO L’opposizione di centrodestra a Palazzo Moffa ha presentato una nuova interrogazione che pretende di fare luce sull’ennesima vicenda purtroppo piena di incognite e che impegna l’attuale Governatore a conferire presto in Aula. Come giustifica, infatti, il Presidente Paolo Frattura la nomina dell’ingegner Tamburro a Direttore generale dell’Agenzia regionale Protezione Civile? Considerando che è in palese violazione dell’art.7 del decreto legislativo 39/2013? Nello specifico, la norma sancisce che non possono essere conferiti incarichi a coloro che nei due anni precedenti siano stati componenti della Giunta o del Consiglio regionale che conferisce l’incarico. Ma non solo: quali sono i punti contestati all’architetto Giarrusso? Visto che l’art.3 comma sesto della legge regionale 12/2012 prevede una risoluzione anticipata solo “in caso di gravi e reiterate violazioni di legge, di inosservanza degli indirizzi e delle direttive regionali, di mancato raggiungimento degli obiettivi o di gravi irregolarità gestionali tali da compromettere il buon funzionamento dell’Agenzia”. Il provvedimento di sospensione dell’architetto Giarrusso del 5 giugno 2013, a firma del Presidente della Giunta regionale Frattura, è tra l’altro in violazione della legge 12/2012, in

quanto prevede che tale provvedimento non può essere un atto monocratico ma è di competenza della Giunta regionale. “Il caso - ha precisato Nicola Cavaliere - non solleva soltanto problemi, di per sé già essenziali, di legalità e rispetto delle norme. Perché, da quanto si è appreso nelle ultime ore, il repentino cambio al vertice sta procurando diversi disagi all’interno dell’Agenzia e a discapito del personale”. “Il Presidente Frattura - ha concluso l’esponente del Popolo della Libertà - non può certo pensare di risolvere le beghe interne alla sua maggioranza attraverso scelte che rischiano di avere pesanti conseguenze, sia formali che sostanziali, sul funzionamento di una struttura nata per garantire un servizio fondamentale alla collettività e che non può essere ridotta a merce di scambio politico”.

La Cgil chiede un tavolo di dibattito sulle aree storiche

Beni Culturali, riaprire il confronto CAMPOBASSO. Che sia un momento di grande difficoltà non è certo solo espressione di una valutazione sindacale. Noi ci aspetteremmo dall’Amministrazione e dai suoi dirigenti progetti di riorganizzazione dei cicli produttivi, di rilancio dell’attività del ministero, di potenziamento dell’offerta dei servizi ai cittadini".Lo sostiene il segretario Funzione pubblica della Cgil, Nicola Farina. "Ci aspetteremmo insomma che si tornasse a progettare innovazione per riqualificare i servizi, che si facesse funzionare la tutela sul territorio e si potesse garantire la migliore fruibilità del nostro patrimonio ai cittadini. E’ innegabile che la ormai cronica carenza di personale, il blocco del turn over, la costante riduzione dell’organico hanno un impatto sensibilmente negativo sul buon andamento degli uffici e sulla organizzazione del lavoro stesso. Ma nonostante questo, noi vorremmo, non solo da vecchi nostalgici, rivedere il nostro ministero nel suo ruolo fondamentale ed essenziale a beneficio (e non è certo un paradosso) dell’economia del nostro Paese convinti che il nostro Patrimonio non ha eguali al mondo! Orgogliosi di essere pubblici dipendenti tutt’altro che fannulloni! Convinti altresì che per migliorare il servizio, per la stessa efficienza del servizio, occorre un rapporto sinergico e propositivo anche con le OOSS". E riportando tutto al nostro territorio vogliamo rammentare a noi stessi prima che ai nostri potenziali interlocutori che nel nostro Molise è una realtà il museo Paleolitico di Isernia, l’ insediamento dell’homo aeserniensis, uno dei siti archeologici più importante d’Europa. Particolarità più significativa del sito è che gli strumenti paleolitici si trovano in associazione a resti di animali estinti, a residui di glaciazioni e del passato geologico. Continuiamo a ricordare la grandiosa Abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno di epoca alto-medioevale, altro esempio della storia di questi luoghi. E tutto questo rimane quasi sconosciuto alla maggior parte del pubblico! Mentre potrebbe essere uno dei motori principali dell’economia molisana. Traino di un “turismo culturale” che stenta a decollare! "In buona sostanza, Regioni piccole come il Molise potrebbero essere, proprio in questo momento così delicato il punto di rilancio di questo ministero e certamente non servirebbero grandi investimenti per ottenerlo".

La lettera

Perchè prendersela con i medici di guardia? di Vittoria Gentile Sono un medico di Continuità Assistenziale e sono disgustata dalla recente manovra regionale per risanare il debito enorme che la Regione Molise è riuscita a fare in questi anni di malgoverno della Sanità. Si è deciso pertanto di tagliare lo stipendio, non solo dei Medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta ma anche di noi Guardie mediche del 20%, ora, secondo queste eccelse menti, com'è possibile paragonare stipendi di 9000 euro e più dei colleghi generalisti e dei pediatri con i 2300-2500 dei medici di Continuità Assistenziale? Senza contare che questi ultimi si trovano a lavorare per lo più di notte,e, in alcune sedi, in veri e propri tuguri, senza tutela alcuna, con auto proprie spesso rigate dal teppistello di turno con la conseguente manutenzione a spese proprie. Tutto ciò essendo spesso considerati medici di serie B e meri servitori del popolo. Si parla tanto di potenziare il territorio e le proposte che si leggono prevedono nella grande maggioranza il coinvolgimento dei MMG,vedi l'esempio degli H24, in cui i colleghi generalisti dovrebbero recarsi a turno a fare cosa? A visitare pazienti già seguiti dai propri medici, non conoscendone la storia clinica e con la conseguente richiesta di

esami (magari inutili) e aumento ulteriore degli sprechi nella sanità? In verità le azioni da intraprendere sarebbero tante e diverse, dovrebbero essere guidate dalla razionalità e dal buon senso, da studi e controlli Veritieri e Seri della spesa sanitaria stessa, si vedrebbe che i veri sprechi sono negli Ospedali (privati soprattutto), nei ricoveri inappropriati, in una classe dirigenziale inetta che si spartisce i soldi nostri per 'auto premiarsi' di obiettivi mai raggiunti, in una dirigenza Asrem totalmente assente e disinteressata per ciò che succede al suo interno; in un sistema clientelare che ha fatto della Sanità una fucina di voti di scambio. Per non parlare di dirigenti della sanità andati in pensione che con petulanza pretendono di avere contratti di consulenza che incredibilmente (considerato il debito sanitario) gli vengono concessi in barba alle possibilità di crescita dei giovani. Tutto ciò è vergognoso. E noi dovremmo immolarci per continuare a mantenere tutto questo? Perché questa classe dirigenziale che ha portato la Sanità regionale allo sfacelo, non taglia il proprio super stipendio non dico del 20%, ma anche solo del 10% considerato il numero abnorme di dirigenti che abbiamo? Quando inizierà una seria programmazione sanitaria, e si finirà di 'spremerci' come limoni?


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28 giugno 2013

Il punto della situazione in Molise è stata fatta in Prefettura

Sicurezza, pochi i pericoli CAMPOBASSO. Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza, presieduta dal Prefetto Francescopaolo Di Menna, al fine di aggiornare l’analisi e la valutazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nella regione, nonchè tracciare linee di indirizzo e coordinamento, coerenti con gli obiettivi strategici definiti a livello nazionale, per le attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminosi e, in generale, per le iniziative volte a rafforzare la sicurezza pubblica nel contesto regionale. Sono intervenuti il Prefetto di Isernia, il Questore di Campobasso, il Vice Questore Vicario di Isernia – in rappresentanza del Questore - , i Comandanti regionali e provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i Comandanti provinciali del Corpo Forestale dello Stato. Esaminato e approfondito ogni aspetto d’interesse, si è concordemente considerato che il quadro emerso risulta tuttora ampiamente soddisfacente e, comunque, non evidenzia particolari elementi di allarme, per l’assenza, anzitutto, di manifestazioni criminali radicate e di specifica gravità, con riguardo così alla crimina-

lità comune, come alla criminalità organizzata. Tuttavia, è stato confermato l’indirizzo di massima attenzione e vigilanza, al quale è costantemente informata l’azione delle Forze di Polizia, nei confronti di qualsiasi segnale che possa rivelare presenze e infiltrazioni di gruppi criminali. Con preoccupazione si è rilevato, inoltre, il perdurare dell’acuta e prolungata crisi che ha investito settori produttivi fondamentali per l’economia regionale, condividendosi l’esigenza di potenziare e affinare le iniziative di contrasto alle condotte delittuose – tra le quali l’usura e l’estorsione - che dalla difficile congiuntura economica potrebbero essere incentivate. Con tali obiettivi prioritari e per il consolidamento complessivo della sicurezza pubblica, sarà dato il maggiore impulso possibile, in stretto raccordo tra le Forze di Polizia e con l’organico concorso delle Polizie locali per l’impiego ottimale delle risorse disponibili, alle attività di prevenzione generale e controllo del territorio, in una cornice di rinsaldata collaborazione interistituzionale e piena vicinanza a tutte le espressioni della comunità molisana.

“Rotola, rotola, rotola”

Con questo refrain di una vecchia canzone degli anni 50 cantata da Gianni Meccia, tra l’altro di origine molisana, vorremo continuare il percorso intrapreso con voi con la speranza di non disturbare qualche “personaggio” che non gradisce quello che scriviamo, perché diciamo la verità. Un percorso che ci permette, di aprire una finestra, se pur immaginaria, in un’epoca in cui, l’Italia si aggiudicava “la lira d’oro” grazie alla politica attuata da Luigi Einaudi, prima Governatore della Banca d’Italia, poi Presidente della Repubblica. Una Nazione che non immaginava assolutamente alle “pensate” che in queste ore, in nome di fantomatici benefici, stanno per essere attuate senza sapere che porteranno vantaggi unicamente “ai soliti noti”. Una nazione

ignara che la nostra regione, ancora collegata all’Abruzzo a distanza di anni, si sarebbe letteralmente sfaldata causa varie distonie che ne hanno modificato profondamente l’aspetto e l’assetto. Una regione in cui gli echi dei grandi avvenimenti arrivavano e arrivano tuttora ovattati, dove il lento scorrere del tempo accompagnava e accompagna il quotidiano di genti dedite unicamente al lavoro, fatto di sacrificio. Una regione che, per le peculiari caratteristiche che tuttora ci contraddistinguono dal resto della Nazione, seppe meravigliare gli alpini che, in seguito alla nevicata record del 1956, una volta arrivati in alcuni paesi dell’Alto Molise per soccorrere le genti, rimasero attoniti e si preoccuparono per l’assenza della popola-

zione che, in barba alle intemperie bivaccavano allegramente nelle cantine intercomunicanti. Una regione che si affacciava piena di entusiasmo all’idea d’indipendenza e si apprestava a dare il proprio contributo fattivo al Paese, in cui si viaggiava sulla mitica “500” dagli sportelli contro vento. Una regione che per anni, a causa della sua colorazione politica, unitamente al Veneto fu appellata “il piccolo Vaticano”. Una realtà che ci riporta alla mente immagini, che emergono dalle nebbie del tempo soprattutto quando si scovano nei cassetti delle nostre nonne le vecchie fotografie che ci rammentano come “le cose di pessimo gusto” della poesia, “Il salotto buono di nonna Speranza” di Guido Gozzano non stonano, anzi, fanno bella mostra in un mondo, dove tutto è caos, tutto è malaffare, tutto è compromesso. Immagini che dovrebbero far meditare, anzi ragionare, chi vuol imporci a tutti i costi il “proprio credo”. Immagini da non accantonare come un giocattolo non più di moda che, lacero e sporco, è abbandonato in un vecchio baule che presto la polvere ricoprirà. Immagini che, se pur lentamente, hanno permesso di costruire un’identità che difficilmente potrà essere cancellata da chi, nella tracotanza e nell’arroganza, crede di essere “il padrone delle ferriere”, per citare il titolo di un libro che sicuramente molti di voi avranno letto. Immagini che non ci permettano di diventare la caricatura di noi stessi, perché le caricature, nonostante suscitino ilarità, mostrano soltanto il lato grottesco delle cose e questo il Molise e i Molisani in particolare non lo meritano affatto. Massimo Dalla Torre

Decreto lavoro, un passo in avanti" Per l'onorevole Venittelli il disegno del governo è da ritenersi positivo CAMPOBASSO. “L’approvazione oggi in Consiglio dei Ministri del pacchetto lavoro è un chiaro segnale dell’attenzione che questo Governo ha nei confronti dei giovani”. Con queste parole la parlamentare molisana Laura Venittelli ha commentato quello che da più parti è stato definito come un inizio alla ripresa, soprattutto occupazionale dei giovani appunto. “ Il solo fatto che sono stati, trovati e stanziati, 80 milioni di euro per il rifinanziamento delle misure per l'autoimpiego e autoimprenditorialità – dice l’onorevole Venittelli - 80 milioni di euro per il rifinanziamento del Piano di Azione e

Coesione, 168 milioni di finanziamento per borse di tirocinio formativo a favore di giovani che non lavorano, non studiano e non partecipano ad attività di formazione, significa che un numero congruo di disoccupati può iniziare a pensare a un futuro diverso”. “ Il testo approvato stamane dal consiglio dei ministri rappresenta una svolta nelle politiche sin qui perseguite, non solo vengono stanziate risorse importanti per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, in particolare nel mezzogiorno, ma si danno vere opportunità anche a coloro che sono stati espulsi da tutti i processi produttivi", conclude Laura Venittelli.


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Campobasso

28 giugno 2013

CAMPOBASSO. Su disposizione del Giudice Teresina Pepe, sono stati emessi tre ordini di custodia cautelare, due in carcere ed uno ai domiciliari, a carico di tre persone appartenenti alla comunità Rom del capoluogo. Angelo Cirelli, con precedenti analoghi, di anni 40, Silvana Sellini di anni 37 ed Emilia de Rosa di anni 65. Queste le tre persone che dovranno rispondere del reato di usura dinanzi ai giudici. "La metodologia era sempre la stessa, ha riferito il Capo della Mobile Annicchiarico in conferenza stampa, si concedevano prestiti, di piccola entità, che poi innescavano una restituzione in rate mensili con interessi che partivano dal 400, fino ad arrivare al 1000 %. Il dato particolare, poi, è che agli occhi delle vittime, gli usurai si ponevano quali intermediari che dovevano rispondere a terzi, a loro volta, quindi non risultando i diretti beneficiari della restituzione del denaro prestato. Addirittura, in uno

Il tasso di interesse superava il 400% della somma prestata

Usura, arrestati tre Rom dei casi su cui si è indagato, una delle donne condotta in carcere, minacciò una vittima di denunciarlo per violenza sessuale, qualora non onorasse il debito contratto." Dunque un vortice di disperazione, che ha coinvolto commercianti ed artigiani di Campobasso e Cercemaggiore, che andava avanti ormai da un anno. Alcuni esempi sono stati por-

tati all'attenzione della stampa da Annicchiarico e dal Sostituto Oriente: "Per un prestito di 5000 euro, una vittima ne ha restituiti 30.000, un'altra per uno di 700 ne ha resi 2550 in cinque mesi, un'altra ancora, a fronte di una concessione di 4.000 euro, dopo i 19.000 riconsegnati, ancora non riusciva ad estinguere il debito. Il tutto, condito da atteggiamenti intimidatori, da visite continue

Raccolta straordinaria del Banco di Solidarietà di Campobasso

“Condividere i bisogni per condividere il senso della vita” CAMPOBASSO. Il Banco di Solidarietà di Campobasso, in collaborazione con altre Associazioni no-profit e caritas parrocchiali convenzionate con la Fondazione Banco Alimentare, ha organizzato una raccolta straordinaria di prodotti alimentari che si svolgerà nell’intera giornata di sabato 29 giugno c.a. a Campobasso presso i supermercati CONAD, del Centro Commerciale “Centro del Molise” e FA-

MILA di Via S. Giovanni. In questo momento di crisi economica generalizzata, cresce sempre di più il numero di persone che si rivolgono alle associazioni caritative per chiedere un aiuto alimentare. L’iniziativa permetterà al Banco di Solidarietà di Campobasso di continuare a sostenere le famiglie in stato di bisogno attraverso la distribuzione dei prodotti raccolti alle associazioni liberamente convenzionate e rafforzare lo scopo educativo per il quale è nato: “condividere i bisogni per condividere il senso della vita”. Infatti, il Banco di Solidarietà è un’Associazione senza scopo di lucro che ha un duplice interesse: intervenire con un’azione diretta, personale e gratuita dei propri aderenti, nei settori dell’assistenza sociale e della beneficenza per rispondere concretamente al bisogno alimentare di molte persone sul nostro territorio; sviluppare una cultura della solidarietà ed un’educazione alla condivisione attraverso una reciprocità educativa che riguarda, oltre la famiglia assistita, anche il volontario, per cui ogni cittadino senta proprio il bisogno dell’altro che gli è accanto, accorgendosi di una esigenza ancora più vera e profonda: conoscere il senso della propria vita.

presso le attività commerciali e le abitazioni, con fare minaccioso e ricattatorio, insieme a numerose telefonate non proprio cortesi, che abbiamo avuto modo di ascoltare". Questo, complessivamente, l'epilogo di una serie di episodi legati alla disperazione economica di persone che non riescono più a tirare avanti, che le banche e gli istituti tradizionali non accettano più come

clienti, ma che comunque hanno esigenze di vita e di lavoro. Un forte appello viene dai vertici della Mobile, affinchè, "Non si giunga a tale soluzione, in quanto non offrire una via di uscita, bensì un aumento dei problemi già esistenti. Ed un invito a quanti purtroppo sono caduti nella trappola dell'usura a farsi avanti e denunciare i propri aguzzini".

A fil di voce

E’ finita anche la stagione dei play boy Se n’è andato all’inizio della sua stagione, l’estate. Stiamo scrivendo di Gigi Rizzi. Da leggersi obbligatoriamente senza pausa. Il simbolo del fascino italiano. Gigi Rizzi, lo scriviamo per i lettori più giovani, è stato il play boy più ammirato e invidiato nei favolosi anni Sessanta. Il 68, poi, è stato il suo anno gaudente, avendo messo su una storia estiva in costa azzurra che lo vide far coppia fissa con Brigitte Bardot che i predetti giovani avranno al massimo sentito nominare, senza sapere che cosa si sono persi. Campobasso, nel suo piccolo, ha avuto i suoi play boy di provincia. Roba di piccola taglia, ma sempre di play boy si è trattato. Erano anni ruggenti e la meglio gioventù di casa nostra si lanciò in maniera rapace, senza pause. Di adorabili canaglie ce ne sono state tante, ma la più famosa è stata senza dubbio Enzo Di Tempora, un professionista distinto che ha fatto stragi di cuori. Di Tempora non legò il suo nome a un singolo fatto gossipparo, ma mise nel suo “rosario” giovani procaci e donne formate. Di altro livello è stato Angelino u’ re che si autoproclamò play boy del Bar Centrale. Delle sue conquiste si racconta ancora oggi, benché ci siano stati pochi riscontri oggettivi. Fatto sta che si è andati avanti nel mitizzare quel tipetto minuto che stringeva il pacchetto di Marlboro box in mano e che aveva bisogno spesso della sponda di un amico per pagarsi l’aperitivo. Altri play boy ci sono stati, anche se sono mancate le grandi storie. Ma qualcuna particolarmente pruriginosa vide protagonista uno dei campobassani più ammirati di sempre, il professor Carile, un medico specialista di primo livello. Leandro piaceva un po’ a tutte le donne, specie alle signore. Molte delle quali perdettero la testa per lui. E in troppe piansero al suo prematuro funerale. (pi.pò)


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Campobasso

28 giugno 2013

Come risparmiare soldi e fonti energetiche con l’illuminazione pubblica e gli impianti di riscaldamento nelle scuole.

Il Comune attende invano risposta dalla Regione Molise Progetti e richieste di finanziamento si vanno sommando a Palazzo san Giorgio in materia di efficienza e razionalizzazione delle fonti energetiche, con la guida tecnica dell’ingegnere responsabile dei Lavori pubblici Rodolfo Cocozza. Energia: settore che, gestito con attenzione e oculatezza, può determinare un notevole risparmio finanziario alla traballanti casse comunali. Ci lavora da tempo l’ingegnere e non demorde dinanzi ai possibili inciampi di procedura com’è accaduto per il bando che prevedeva l’installazione di pannelli fotovoltaici sui maggiori edifici pubblici comunali andato purtroppo deserto. Idea apprezzabile sia sotto il profilo strettamente tecnico che amministrativo. Stranamente il bando non ha sollecitato l’inte-

Gli interventi fanno capo al progetto integrato strategico urbano (pisu) e ai programmi operativi regionali (por) resse dell’imprenditoria, ma può essere rinnovato. Come si spera. Intanto, accennavamo, vanno prendendo forma e consistenza altri progetti che mirano a contenere l’uso dell’energia elettrica (per un verso) e a razionalizzare le fonti energetiche (per l’altro verso). Due distinti finanziamenti,

uno attinge ai fondi per i progetti integrati strategici urbani (Pisu); l’altro fa riferimento ai fondi PorFesr (2007-2013). Il meglio attrezzato è sicuramente il primo, dell’importo di 1.090.000 euro, con cui l’amministrazione comunale intende migliorare la rete dell’illuminazione pubblica utilizzando

lampade a basso consumo d’energia (Led). Con questa soluzione – è stato calcolato – si avrebbe una notevole riduzione dei costi e, dicono, una migliore luminosità, il che non guasta (Campobasso di notte ha un aspetto cimiteriale). Diverso, perché più complicato, il discorso che riguarda la raziona-

lizzazione delle’uso delle fonti di energia collegato ai fondi Por-Fesr gestiti dalla Regione Molise. Che, lo sanno anche le pietre, manca di agilità amministrativa e rapidità di decisione. Infatti, la richiesta di finanziamento è partita da Palazzo san Giorgio il 25 ottobre 2012 ed attende ancora risposta. Gli interventi previsti riguardano la riqualificazione degli impianti termici della scuola elementare D’Ovidio, della scuola media Montini, della scuola materna ed elementare di Via Leopardi, della scuola media D’Ovidio e della scuola media Petrone, nonché gli impianti fotovoltaici al Centro fieristico di Selvapiana, alla scuoa media Petrone, alla scuoal media D’Ovidio, alla scuola materna ed elementare di Via Leopardi e alla scuola media Montini.

Giovani come consumatori consapevoli

A Ermanno Dell’Omo il premio Cultura 2013

Gli incontri formativi alla Camera di Commercio insegnano a conoscere meglio il mercato economico

Non solo sport.Anche cultura. Il Comitato regionale del Coni presieduto magistralmente da Guido Cavaliere agisce su un largo ventaglio di compiti e di occasioni. E lo fa con estrema cura. Come nel caso dell’assegnazione del Premio Cultura 2013 all’oculista Ermanno dell’Omo, una celebrità nel campo scientifico, personaggio di profonda umanità, sorretto dalla fede cattolica che lo aiuta nel dare assistenza e sollievo ai malati, che pratica con grande intensità. Premio meritatissimo ad una figura professionale, come diciamo, di alto profilo morale, nonché espressione di una cultura poliedrica anch’essa manifestata con garbo, eleganza e incisività. La branca oculistica con dell’Omo ha visto il Molise segnalarsi in campo nazionale e l’ospedale di Larino, dove il dottore ha operato per decenni, assurgere a livelli di qualità altissimi, meta di pazienti provenienti da ogni parte d’Italia. Il Premio gli verrà ufficialmente consegnato il 4 luglio, alle ore 18, nella sala di rappresentanza del Coni in Via Carducci 4, a Campobasso

CAMPOBASSO. Sono 180 i ragazzi degli Istituti Scolastici che hanno partecipato, con interesse e curiosità, agli incontri formativi organizzati dalla Camera di Commercio di Campobasso, in materia di sicurezza, trasparenza e corretto funzionamento del mercato economico. Il Sistema camerale da sempre, infatti, promuove interessanti attività a favore dei giovani per renderli consumatori consapevoli e per avvicinarli sempre di più alla conoscenza delle reali dinamiche che caratterizzano lo scenario economico. Numerosi argomenti sono stati approfonditi durante gli incontri sulle attività svolte dall’Ente in materia di trasparenza e correttezza del mercato: -la tutela della fede pubblica e della concorrenza tra le imprese, attraverso la metrologia legale e gli organismi di controllo; - la tutela della proprietà industriale, con la registrazione di idee innovative in marchi e brevetti; - l’attività d’informazione sull’etichettatura dei prodotti, soprattutto in materia vitivinicola ed energetica, per consentire al consumatore di conoscere le carat-

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teristiche del prodotto che sta acquistando; - la sicurezza dei prodotti in molti settori (abbigliamento, calzature, giocattoli, occhiali da sole, prodotti elettrici), grazie alla diffusione di una cultura dell’acquisto sicuro e consapevole, che renda, anche i consumatori più giovani, informati e responsabili; - la mediazione, strumento di risoluzione alternativa delle controversie civili e commerciali che evita il ricorso in tribunale e facilita il raggiungimento di un accordo attraverso l’aiuto di mediatori preparati, un tariffario predeterminato, tempi contenuti e certi, nonché le numerose agevolazioni fiscali. Gli istituti Scolastici coinvolti sono stati: • Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali Socio Sanitari “V. Cuoco” di Campobasso; • Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “L. Pittarelli” di Campobasso; • Istituto Tecnico Commerciale “G. Boccardi” di Termoli; I ragazzi -afferma il Presidente della Camera di Commercio di Campobasso Amodio De Angelis-

CAMPOBASSO-NAPOLI

hanno mostrato grande interesse ed entusiasmo per le tematiche affrontate, così a conclusione dell’incontro è stato rilasciato a ciascuna classe un attestato simbolico di “Testimonial dei consumatori”. Gli studenti, infatti, dopo aver risposto correttamente ad un questionario somministratogli dal personale dall’Ente camerale, hanno dimostrato di essere dei bravi consumatori, coscienti anche delle problematiche legate alla contraffazione. Il Presidente De Angelis conclude affermando -E’ stato possibile portare avanti queste attività di formazione anche grazie alle iniziative “Mediare Conviene” , “Acquista Sicuro” e “Consumatore Informato”, promosse dalla Regione Molise e dall’Unioncamere Molise, finalizzate non solo a potenziare le azioni di vigilanza e controllo del mercato, ma anche a promuovere, tra i giovani, la conoscenza della mediazione, nonché dei danni economici e sociali derivanti dall’acquisto di prodotti contraffatti e l’importanza di effettuare acquisti consapevoli”.

CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA



ANNO IX - N° 24 - VENERDÌ 28 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA L’Oscar del giorno a Giuseppe Di Pangrazio

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Giuseppe Di Pangrazio consigliere regionale dell'Abruzzo. E' da tempo, e lo ha rifatto ancora ieri, a preoccuparsi del tratto ferroviario Isernia-Sulmona. Proprio perchè ancora una volta si parla della soppressione di questa opera ferroviaria, è tornato ad occuparsene al di là delle chiacchiere che continuano ad essere fatte in Molise. Non a caso, questa volta, ha scritto all'assessore Petraroia nella speranza che qualcosa possa muoversi concretamente e non lasciare il tutto alla mercè del tempo.

Il Tapiro del giorno a Luigi Mazzuto

Il Tapiro del giorno lo diamo a Luigi Mazzuto. Dopo avere minacciato le dimissioni per la vicenda rimpasto della Giunta, ora è calato il silenzio sull'attività della Provincia mentre più forti si fanno gli interessi politici a livello nazionale per chiudere le piccole realtà come quella di Isernia. Ma anche sul fronte squisitamente partitico, il Pdl, non si hanno tracce di Mazzuto come coordinatore nonostante quanto accaduto alle Comunali del capoluogo pentro e a Venafro. Ma la politica non vuole chiarezza negli atteggiamenti?

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Isernia

28 giugno 2013

“Carpinone-Sulmona, non va chiusa” Il consigliere abruzzese Di Pangrazio scrive all'assessore Petraroia ISERNIA. Il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio è tornato sulla questione della tratta ferroviaria Sulmona-Carpinone, inviando, insieme al collega consigliere regionale Giovanni D’Amico, una lettera all’Assessore della Regione Molise Michele Petraroia. I consiglieri hanno informato l’assessore sull’esito delle audizioni svoltesi il 25 giugno scorso in IV commissione (Industria e Commercio) cui sono stati invitati il Presidente della Sangritana Pasquale Di Nardo, un rappresentante della RFI, dott. Pallotta e due rappresentanti di una Associazione promotrice della riapertura della tratta ferroviaria Sulmona- Carpinone. Di Pangrazio, nella lettera, esprime seria preoccupazione per quanto riferito dal dott. Pallotta circa le spese necessarie per la manutenzione ordinaria e straordinaria della linea. Si tratterebbe di 1 milione di euro per la prima e due milioni di euro per la seconda, divenuta ormai indispensabile a causa del disuso determinato dalla sua chiusura. E’inoltre emerso dalle audizioni che dal primo ottobre 2013, il deviatoio presente presso la stazione di Carpinone potrebbe essere definitivamente soppresso, provocando l’interruzione della tratta ferroviaria a Carpinone ed impedendo di fatto il collegamento con altre città. La tratta ferroviaria Sulmona-Carpi-

none oltre ad essere una delle più antiche e suggestive, costituisce importante linea di comunicazione tra l’Abruzzo interno ed il Molise interno. Le prospettive drastiche di chiusura – afferma Di Pangrazio- ci preoccupano seriamente per l’impatto negativo che potrebbero avere sui territori da noi rappresentati, ho chiesto quindi all’assessore Petraroia di attivarsi per quanto possibile, anche in veste di vicepresidente della Regione Molise, al fine di tentare di risolvere la preoccupante situazione che un simile scenario potrebbe aprire sia sul territorio abruzzese sia su quello molisano.

Entrambi, in passato, abbiamo promosso iniziative congiunte in merito alla questione Sulmona-Carpinone, proprio per questo motivo ho chiesto la Sua disponibilità a partecipare nei prossimi giorni ad una riunione tra rappresentanti della Regione Abruzzo e rappresentanti della Regione Molise per fare il punto della situazione, coinvolgendo eventualmente anche esperti della sangritana, per capire se c’è possibilità di riapertura della tratta ferroviaria. Auspichiamo che la richiesta venga accolta e che la questione venga risolta nel più breve tempo possibile

Domani, sarà possibile visitare l'area sottostante la Cattedrale.

Archeologia sotto le stelle

Gli agenti della Polizia provinciale aiutano il piccolo animale ferito.

Cucciolo di capriolo messo in salvo CASTELPETROSO. Sono stati gli agenti della Polizia Provinciale di Isernia ad intervenire prontamente nell’agro di Castelpetroso, dove un cucciolo di capriolo di circa un mese era stato gravemente ferito ad una zampa. Nascosto nell’erba alta con la madre e altri due fratelli, il piccolo ungulato non è riuscito a fuggire con il resto della famiglia, perché colpito accidentalmente dalla barra falciante di un mezzo agricolo manovrato dal proprietario del terreno. È stato quest’ultimo a lanciare l’allarme alla Polizia Provinciale che, giunta sul posto, ha prelevato la bestiola per trasportarla con urgenza al Centro temporaneo di soccorso alla fauna in difficoltà di Breccelle. Il medico veterinario Anto-

nio Liberatore, responsabile della struttura, attivata grazie ad una convenzione tra Provincia e Asrem di Isernia, ha medicato la grossa ferita riportata dal cucciolo alla zampa posteriore sinistra e ha provveduto, attraverso un intervento chirurgico, ad amputare l’altro arto posteriore per evitare il rischio cancrena. “Nei prossimi giorni sarà necessario praticare un ulteriore operazione – ha dichiarato il dottor Liberatore – per sistemare il moncone della zampa. È ovvio che il capriolo non potrà essere rimesso in libertà una volta guarito, perché sarebbe facile preda di altri animali e avrebbe, viste le sue menomazioni, serie difficoltà ad approvvigionarsi del cibo”. Il cucciolo di ca-

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di Giuseppe Saluppo

priolo necessita di essere nutrito con il biberon e il latte gli viene somministrato due volte al giorno dai due agenti Domenico Di Sandro e Michele D’Ambrosio che, sin da subito, si sono occupati di lui. “Appena siamo giunti sul posto – hanno affermato i due agenti – ci siamo resi conto della gravità delle ferite riportate dalla bestiola. Temevamo il peggio, perdeva molto sangue ed era evidente che avesse solo poche settimane di vita. Non credevamo che riuscisse a sopravvivere. Il dottor Liberatore ha fatto il possibile per strapparla alla morte e, alla fine, ce l’ha fatta. Il piccolo capriolo sta bene, è molto vivace, ha tanta fame. Ci stiamo adoperando, per assicurarci che possa recuperare in fretta”.

ISERNIA. Un’iniziativa per conoscere uno dei gioielli del patrimonio archeologico isernino: si tratta di “archeologia sotto le stelle”, evento programmato per sabato prossimo, 29 giugno 2013. In quell’occasione l'area archeologica sottostante la Cattedrale rimarrà aperta dalle 21 fino alle 24 e verranno effettuate guide per gruppi di massimo venti persone alla volta. L’area resterà aperta per tutto l'arco della serata. L’iniziativa è promossa dall’associazione “Isernia tra archeologia e cultura”, nata spontaneamente sul popolare social network facebook (dove c’è naturalmente è ancora molto attiva) il cui fondatore e presidente Luca Inno, da tempo organizza occasioni per promuovere la conoscenza del patrimonio archeologico e architettonico locale, ma anche per portare all’attenzione pubblica eventuali emergenze e problematiche.

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Termoli

28 giugno 2013

Acqua bene comune, il consiglio comunale ha approvato la ripubblicizzazione del servizio idrico TERMOLI – Tanti applausi in aula da parte dei componenti di associazioni e comitati per il voto unanime del Consiglio comunale che ha approvato la modifica dello statuto comunale per il riconoscimento dell’acqua bene comune e la ripubblicizzazione del servizio idrico. Comunque, come ha spiegato il sindaco Di Brino, la gestione privata del servizio scate a fine giugno ma sarà prorogato per un anno, in attesa di completare l’iter. Nella stessa seduta l’assise civica ha anche approvo l’ordine del giorno per con-

Politiche sociali: le attività del centro minori e famiglie si trasferiscono sulla spiaggia TERMOLI – Le attività ludiche e ricreative del Centro Minori e Famiglie del Comune di Termoli si trasferiranno a breve sulla spiaggia. Lo rende noto l’assessorato alle Politiche sociali e i venticinque bambini ospiti della struttura, in compagnia delle educatrici, saranno infatti ospiti per tutto il mese di luglio della Cala dei Longobardi, sulla spiaggia di Rio Vivo. “L’iniziativa – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali Fernanda De Guglielmo – è stata pensata per arricchire di stimoli e novità le giornate estive di questi bambini. Siamo particolarmente grati per la sensibilità dimostrata dal signor Pio Rampa, titolare dello stabilimento balneare interessato da questo progetto, per aver raccolto immediatamente la nostra idea e per aver concesso la disponibilità, a costo zero, a questi bambini e alle loro famiglie di godere di momenti di gioia e spensieratezza”.

Chiamata d’imbarco per un mozzo-marinaio TERMOLI - La Capitaneria di porto ha diramato la chiamata di un marittimo con la qualifica di mozzo – marinaio da imbarcare a bordo del motopesca “Nuovo Silicio”. Gli interessati dovranno presentarsi oggi, venerdi 28 giugno alle 9,30, negli uffici della Capitaneria di Termoli munito di: libretto di navigazione o foglio di ricognizione; tesserino di iscrizione nel registro pescatori; certificato medico di visita preventiva d’imbarco e per marittimi muniti di libretto di navigazione (1° categoria della gente di mare), visita biennale in corso di validità.

ferire la cittadinanza onoraria all’ammiraglio Felicio Angrisano, l’alto ufficiale della Marina Militare che per molti anni è stato a capo della Capitaneria di Porto di Termoli lasciando segni molto positivi. Per alcune eccezioni poste dai revisori dei conti, non si è votato sull’abolizione della tassa di soggiorno, argomento rinviato alla prossima seduta del Consiglio comunale. Infine, da sottolineare, che il Consigliere Camaioni, fuoriuscito dalla maggioranza, si è seduto nei banchi dell’opposizione.

Una pagina di alta politica: da oggi a Termoli l’acqua è un bene comune TERMOLI - Plaudiamo alla pagina storica di democrazia scritta a Termoli con la modifica dello Statuto comunale che riconosce il servizio idrico integrato di interesse generale privo di rilevanza economica, (l’acqua fuori dal mercato ed i profitti fuori dall’acqua) istituendo anche una commissione tecnica per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato con la presenza di due autorevoli esponenti del forum dei movimenti per l’acqua: Marco Bersani e Renato Di Nicola. I Consiglieri comunali a unanimità hanno votato per dare attuazione al referendum del giugno 2011: il miglior modo di festeggiare il 2° anniversario. Tutto questo è stato reso possibile al

lavoro sociale di tanti soggetti, tra questi in particolare la Fondazione Lorenzo Milani ed il comitato voci libere, che con pazienza e perizia hanno costruito un dialogo costruttivo. In questa particolare fase politica ed economica in cui gli enti locali vengono continuamente messi in difficoltà da tagli indiscriminati, riappropriarsi dei beni comuni rappresenta un inversione di tendenza che consentirà alla cittadinanza tutta ed alle future generazioni di avere un futuro. Un nuovo modo di fare politica dal basso e orizzontale da coloro che vogliono rialzare sé stessi e l’intera comunità cittadina. Rivoluzione Democratica Molise

Isole ecologiche: il Consiglio di stato conferma le ragioni del comune TERMOLI – L’Amministrazione comunale informa che il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), ha respinto l’appello proposto dal Condominio Murena sulla vicenda relativa all’installazione dell’isola ecologica sul Lungomare Nord. I magistrati del Collegio giudicante hanno ritenuto non sussistenti i presupposti per la concessione della misura cautelare.

“Questa Ordinanza del Consiglio di Stato – ha dichiarato il Sindaco – certifica ancora una volta la legittimità delle iniziative adottate alla nostra Amministrazione. Voglio ribadire che le isole ecologiche servono a migliorare la qualità della vita dei cittadini e non a peggiorarla, agevolando il conferimento di determinate categorie di rifiuti, come ad esempio carta, plastica e ve-

tro. Spero che i residenti del Condominio Murena e quelli di altre zone di Termoli interessate dall’installazione delle isole ecologiche, possano apprezzare nel prossimo futuro la bontà di questa iniziativa e che finalmente si possano rasserenare gli animi, nella consapevolezza di aver contribuito al benessere complessivo della cittadinanza termolese”.

Concluso con pieno successo il progetto “Hair Styling” TERMOLI - Si è concluso presso la Comunità “Il Noce” il progetto “Hair Styling”- Corso di in-formazione realizzato dalla Consigliera di Parità della Provincia di Campobasso, Filomena Matteo, in collaborazione con la Presidente della Banca del Tempo “Generazioni…in Tempo” di Termoli, Teresa De Rosa, che ha goduto del patrocinio della Provincia di Campobasso, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Banca del Tempo “Generazioni … in Tempo” di Termoli. La finalità del Progetto è stata quella di favorire il reinserimento sociale e lavorativo dei soggetti ospiti della Comunità “Il Noce” di Termoli, mediante la “costruzione-ricostruzione” delle capacità relazionali degli elementi di socializzazione attraverso la partecipazione attiva ad attività svolte da soggetti esterni portatori di valori solidali. Gli obiettivi finali, quali il far emergere-riemergere la fiducia in se

stessi e negli altri; il favorire il rispetto di semplici regole; lo stimolare l’interesse per le informazioni presentate durante il percorso; il far emergere eventuali attitudini che possano poi, eventualmente, essere spese nel mondo del lavoro, sono stati pienamente conseguiti. I moduli didattici preventivati, della durata di 40 ore, trattati dagli insegnanti: Cleofino Casolino sul tema “La tecnica professionale di acconciatore”; professoressa Carmela De Angelis per “Elementi di conversazione in lingua inglese”; professor Donato Palermo per “Elementi di scienze e di chimica”; profesoressa Rosalia Laura Ruggiero per lezioni sui temi “La Comunicazione” e “L’acconciatura nelle epoche antiche”, sono stati portati a termine completamente con grande entusiasmo dei partecipanti. Una cerimonia toccante e densa di valore umano quella che ha concluso i lavori del progetto, durante la

quale sono stati consegnati gli attestati di frequenza ai partecipanti, dei quali ci è gradito ricordare i nomi: Marcello, Valerio, Francesco, Marius, Mirko, Fabrizio, Roberta e Lucio. Un ricordo grato meritano anche gli operatori della Comunità “Il Noce” di Termoli: Marco Cataldo, Marilena Mattia, Rossella Vergarito, Maria Antonietta Viglione, Fabrizio De

Lellis, Lucia Catinaro e Antonio De Lellis (Presidente), che nel silenzio svolgono un lavoro delicato e impegnativo. Un pranzo preparato dagli ospiti della Comunità, al quale hanno partecipato gli operatoti, i docenti, e gli organizzatori ha concluso i lavori del progetto “Hair Styling” in un clima di festosa e serena gioia.


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Termoli

28 giugno 2013

Bancarotta della più famosa balera di Rimini, chiesto rinvio a giudizio per tre avvocati molisani RIMINI - E’ iniziata nella città del litorale romagnolo l’udienza preliminare a carico di tre avvocati molisani che sarebbero coinvolti nel fallimento della famosissima balera la Torre Folk di Sant’Andrea Besanigo avvenuto nel 2009. Con l’accusa di bancarotta fraudolenta e riciclaggio (quest’ultimo reato è stato cancellato dal pm) nell’aprile del 2011 scattò l’arresto ai domiciliari per tre avvocati molisani: Antonella Manes di Larino, Nicolino Mattiaccio di Campobasso e Nicola De Curtis di Guglionesi. Insieme a loro coinvolti nella vicenda altre sei persone per le quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio e in questi giorni è in fase di svolgimento l’udienza preliminare e poi sarà il giudice a decidere se mandare a processo gli indagati. Secondo l’accusa,

dopo la dichiarazione di fallimento della balera, uno dei due soci della società "Ristorante dancing La Torre sas" - nonché legale rappresentante Giovanni Matteotti, 51enne imprenditore di origini fiorentine, con alcuni complici, avrebbe eseguito diverse operazioni ai danni dei creditori, ovvero: occultato e dissimulato la reale proprietà degli immobili personali, distratto gli immobili dell'azienda fallita, occultato e dissimulato la reale proprietà delle quote societarie, distratto la liquidità attraverso prelievi in contanti e/o emissione di assegni circolari, sottratto in parte i libri e le altre scritture contabili, tenuto le rimanenti scrittura in modo tale da rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento finanziario. Secondo l’accusa la mente

di tutto sarebbe l'avvocato 48enne Nicola De Curtis, aiutato a sua volta dai colleghi Nicolino Mattiacciodi 47 anni e Antonella Manes, di 41 anni. Altri indagati sono Antonio Fiorentino, 56enne di Campobasso indicato come uno dei prestanome; Stefano Tamburini, 52 anni imprenditore di Riccione; Antonio Petrelli 40enne di cattolica; Veronique Mulatori, 30enne di Riccione ed Elisabetta Maggi (tutti furono ristretti ai domiciliari). Tra gli indagati, che all’epoca vennero sottoposte all’obbligo di dimora nei comuni di Saludecio e Misano Adriatico la 42enne Agata Fugaro e la 41enne Marinella Ceci. Il curatore fallimentare della Torre Folk ha annunciato la costituzione di parte civile nel possibile processo per chiedere il risarcimento dei danni.

Lo Zuccherificio del Molise avvia la produzione Progetto Gran Manze, TERMOLI – Boccata di ossigeno per le maestranze dello Zuccherificio del Molise e la campagna saccarifera può avere inizio. L’amministratore delegato del Nuovo Zuccherificio srl, Alberto Alfieri, è riuscito ad assicurare all’opificio termolese l’approvvigionamento di Gas per dare il via alla lavorazione delle barbabietole da zucchero.

Non sarà L’Eni a fornire il propellente naturale ma la GdfSuez. Alfieri ha infatti comunicato al presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura il raggiunto accordo e che la campagna inizierà l’11 luglio con la rituale cerimonia dell’accensione dei forni. Un altro problema quindi è stato risolto e la produzione di zucchero avrà inizio

procurando sollievo alle maestranze e le loro famiglie, alle parti sociali e anche alla stessa azienda. In totale sono 6200 gli ettari coltivati a barbabietola che sarà conferita nello stabilimento termolese per essere trasformata, 200 i lavoratori stagionali e 50 gli avventizi che verranno impiegati.

A Roma lo sciopero dei lavoratori, partenze da Termoli, Campobasso, Isernia e Venafro TERMOLI – Anche la Fiom Cgil Molise ha organizzato dei pullman per trasportare oggi a Roma i lavoratori del Gruppo Fiat, aziende del Movimento Terra, degli Autobus, dell’Indotto e Componentistica, per partecipare allo sciopero di 8 ore. “Quello che sta accadendo in tutti gli stabilimenti dell’auto del gruppo Fiat – è riportato in un documento del sindacato - è inaccettabile: la direzione aziendale aumenta le ore di cassa integrazione per chi non è al lavoro e contemporaneamente aumenta ritmi produttivi e cadenze per chi è in fabbrica ed i rischi per la salute e la sicurezza. Tutti gli stabilimenti dell’auto sono in cassa integrazione (con la sola eccezione di Modena) e le ristrutturazioni stanno riducendo drasticamente la capacità

produttiva”. Durate la manifestazione di Rola la Fiom Cgil intende avanzare alcune richieste al Governo centrale: che convochi urgentemente un tavolo nazionale con la presenza della Fiat per garantire il futuro occupazionale e produttivo, a partire da Termini Imerese; venga approvata una legge (la prposta del sindacato è stata depositata presso le due Camere del parlamento) sulla rappresentanza che garantisca la democrazia e il diritto dei lavoratori a poter decidere col voto sui contratti; il ministero del Lavoro promuova l’utilizzo dei contratti di solidarietà e garantisca la corretta procedura di esame congiunto per la cassa integrazione e che controlli il rispetto delle prescrizioni di legge a partire dal criterio di massima rotazione tra i la-

voratori a parità di mansione senza discriminazione alcuna; l’abolizione dell’articolo 8 che consente la derogabilità delle leggi e dei contratti; il governo, anche attraverso le risorse messe in campo dalla Commissione europea, attivi politiche di incentivazione della produzione di auto ecologicamente compatibili (riduzione delle emissioni di Co2) e sicure per i cittadini; il rispetto delle sentenze dei tribunali italiani per il ritorno al lavoro dei delegati ingiustamente non reintegrati in fabbrica. Dal Molise le partenza sono state fissate alle ore 5 da piazza Donatori di Sangue a Termoli, alle 6 dal Bivio Ingotte ( area di servizio Agip) a Campobasso, alle 6,50 dall’Hotel Europa a Isernia e alle 7,10 all’incrocio semaforico di Venafro.

no di Confimpresa Agricoltura Molise BASSO MOLISE - Sono venuto a conoscenza del progetto Gran Manze in un incontro con la direzione Gran Latte Soc. Coop Agricola che fornisce il latte vaccino al gruppo Granarolo e controlla la gestione della società. In tale occasione, in qualità di socio, ho già espresso parere contrario, ribadendo tutte le mie perplessità a riguardo del progetto in questione. La pianura Padana è un’area con un grosso sovraccarico di bestiame per unità di superficie agricola (Uba/Ha). Gli allevatori di quest’area, promotori del progetto Gran Manze, intendono sostituire il bestiame giovane con altre fattrici per poter aumentare la produzione di latte, aggirando l’emergenza nitrati con lo spostamento del bestiame giovane nel Sud Italia. Il trasferimento del bestiame giovane dalle regioni del Nord Italia alle regioni del Sud comporterebbe la diffusione massiccia di tutte le influenze bovine (IBR, Parainfluenza, BVD, sinciziale, ecc.) in aree attualmente indenni da tali epizoozie.Tale provvedimento causerebbe, in primo luogo, l’immediata diffusione di epidemie letali per tutta la zootecnia delle regioni meridionali. Gli agricoltori del Basso Molise, al momento, non sono interessati all’utilizzo dei reflui zootecnici, che in Regione sono già abbondantemente disponibili. L’abbondanza è tale che gli allevatori di specie avicola sono costretti a pagare lo smaltimento (nella piana del Fucino) della pollina prodotta nei propri allevamenti. Inoltre, a breve, le quote latte verranno abolite con conseguente liberalizzazione della produzione. La liberalizzazione, insieme al trasferimento del bestiame giovane, comporterà un aumento della produzione soltanto nelle zone più vocate (come la Pianura Padana) con conse-guente ribasso del prezzo del latte alla stalla. Tali ribassi andrebbero a colpire proprio tutti quegli allevamenti di montagna e del Sud Italia che, loro malgrado, lavorano in zone svantaggiate. Infine, la realizzazione di questo progetto premierà esclusivamente gli allevatori del Nord Italia, in particolare coloro che non hanno mai rispettato la legalità delle quote latte. Conseguentemente penalizzerà gli allevatori del Molise e di tutto il Sud Italia provocando l’inevitabile chiusura degli allevamenti, l’abbandono delle campagne, l’ulteriore degrado del territorio, oltreché un nuovo incremento della disoccupazione. Lo scopo della presente è quello di richiamare l’attenzione della politica e della cittadinanza sul progetto Gran Manze.Tale proposta anziché fornire un contributo valido all’economia regionale, causerebbe soltanto una serie di danni irreparabili al già fragile settore agricolo della regione. Antonio Di Giorgio, Presidente Confimpresa Agricoltura Molise

La Goletta Verde di Legambiente approda a Termoli LITORALE – E’ previsto per il 5 luglio la tappa del tour 2013 della Goletta Verde che attraccherà nel porto di Termoli per discutere con esperti e amministratori di pesca sostenibile, cementificazione della costa, qualità delle acque, scarichi fognari e accessibilità ai servizi turistici per i disabili. Anche quest’anno la campagna itinerante di Legambiente, che ogni estate realizza un monitoraggio sullo stato di salute del mare e dei litorali italiani, tocca la coosta moli-

sana. Per il ventottesimo anno consecutivo, la storica imbarcazione ambientalista, realizzata anche con il contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio Oli Usati, ritorna a navigare per schierarsi contro i “pirati del mare”. Un viaggio che si concluderà il 18 agosto in Toscana, dopo più di 30 tappe da nord a sud della Penisola per dar seguito alle tante battaglie in difesa dell’ecosistema marino e del territorio che Legambiente porta avanti dal 1986, denunciando, infor-

mando, coinvolgendo i cittadini con l’auspicio di promuovere esempi positivi all’insegna della sostenibilità ambientale. A bordo dell’imbarcazione viaggia un team di biologi che conducono il monitoraggio scientifico a caccia dei punti più critici riguardo la mancata depurazione; raccolgono le segnalazioni dei cittadini denunciando le situazioni che mettono maggiormente a rischio le nostre acque. Legambiente, inoltre, mette a disposizione di cittadini e turisti il

servizio SOS Goletta che consente di inviare segnalazioni di situazioni di inquinamento del mare e dei laghi. Per lanciare l’SOS ci si può collegare a www.legambiente.it/sosgoletta o inviare un SMS o MMS al numero 346.007.4114 con una breve descrizione della situazione e le informazioni utili per individuare il luogo esatto. Da Termoli Goletta Verde salperà il 6 luglio per fare rotta verso il porto di Barletta.


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Spettacolo

28 giugno 2013

Tutti in una notte Quali sono le figure che preparano il divertimento e quelle che lo costruiscono di Charles N.Papa Vi siete mai chiesti cosa c’è dietro ad una serata in discoteca? Avete mai pensato che, entrati nel locale, qualcuno deve pur aver pensato all’ordine, alla preparazione della sala, alla scelta della musica, a coordinare la sicurezza, a predisporre le figure che si muovono all’interno del locale. Ma questo qualcuno chi è? Chi si lambicca il cervello per tenere in fila tutte queste persone? Beh va subito detto che è un lavoro di squadra. Ovvio a capo di tutto vi è il propietario del locale che, se è nelle sue corde, predispone e sceglie personalmente i lavoratori altrimenti vi è il cosiddetto direttore artistico, titolo del quale, in molti, senza ragione, se ne appropriano. In realtà, almeno in Molise il da, non cura il campo delle fattibilità di un progetto, non discerne le spese economiche nelle varie categorie, non analizza contenuti, non si indirizza ad un target, non cura le indicazioni del committente, non sceglie un indirizzo artistico a lungo termine. In genere si riduce a coordinare i pr, a gestire parte della comunicazione (se giornalista), o a ideare eventi di varia natura. Anche il termine pr viene usato a sproposito in Molise. Ma già di suo il termine pr non può essere usato in discoteca per il solo fatto che le pubbliche relazioni sono una funzione aziendale (sono nate a questo scopo). Oggi, si tende a misurare la “capacità di stabilire e mantenere una reciproca comprensione tra un'organizzazione e il suo pubblico” (di Stuart Turner) con i parametri di sbarbati 18enni che, per il solo fatto di portare i flyers in giro per negozi, si cuciono addosso il termine pr. Abbiamo visto dunque sino ad ora, come la notte si appropri indebitamente di figure e nomi, ma proseguiamo il viaggio. Prima di aprire la discoteca, i barman, dal pomeriggio, devono caricare i frigoriferi e preparare il ghiaccio, controllare che le bottiglie di havana, rum, whisky, e tutto il reparto analcolico, sia sufficiente a reggere la notte. Se i cocktail sono buoni, il 50% della serata è ok. Il capo pr fa un veloce giro di ricognizione con la sua squadra, per verificare se la città è stata bat-

tuta tutta nei suoi punti nevralgici, se vi sono prenotazioni di tavoli, parcheggi, se tutte le telefonate ad amici sono state eseguite, se, in caso di concerto, le prevendite hanno ancora biglietti disponibili o meno. Tutte le prenotazioni le smista il capo palchetto (in genere donna) che assegna tavoli e divanetti in base alle esigenze di ognuno. Fattore importante è quello della sicurezza, i responsabili di tale settore (devono essere muniti di permesso prefettizio) sono coloro che vigilano sull’ afflusso del pubblico all’ingresso, che coordinano le file (in genere paganti, accreditati, vip). La loro preparazione è affidata ad un loro responsabile ma si ricorda che solo la Polizia può intervenire sulla sicurezza pubblica e nessun’altro. Oggi, la nuova disciplina è regolata dalla legge del 15 luglio 2009, n.94 “Disposizioni in materia di pubblica sicurezza”. Il primo impatto dei clienti in genere, è con i parcheggiatori i quali, con qualunque condizione atmosferica, sono lì, all’ingresso o nel campo, a dirigere il traffico, ad accompagnare sino al posto singolo chi ha prenotato e non solo. Il più delle volte fanno tenerezza, molte altre volte fanno incazzare. Vi è poi il fulcro dell’intera organizzazione, il discjockey, il dj, colui che assembla tutto il lavoro dell’intera organizzazione, colui sul quale confluisce l’esito (buono o no) della serata. Il suo lavoro spinge sulle emozioni del pubblico. La sua capacità, bravura, ad interagire con chi è presente in pista, determina il gradimento dei clienti verso il locale e verso il dj. Al fianco del dj, a dare forza ed energia alla musica c'è il vocalist. E' lui a dare la carica alla pista con la voce, e lo fa bene se non scade in banalità o doppisensi volgari. Nel corso della notte, impalpabili, ci sono coloro che raccolgono solo bicchieri e bottiglie vuote. Un lavoraccio. Il light j invece, a volte si coordina con il dj per decidere l’impostazione delle luci. Fondamentale la fantasia e le capacità tecniche. Queste dunque le figure che lavorano alla riuscita di una serata. Quando entrate in un locale quindi, pensate a quanto è stato già fatto e quanto resterà da fare al vostro andar via.

Al Bar Centrale questa sera il live dei Blue quartet & Chiara Izzi CAMPOBASSO - Come ogni venerdì al Bar Centrale, la serata di degustazione è abbinata alla musica live. Oggi a tavola prosciutti S.Daniele e Parma, uno stagionato nistrano di 18 mesi. Si esibiranno dal vivo i Blue Quartet e Chiara Izzi, ore 21.30. Info 3292456711.

Gino Fastidio, il cantante robotronico di “Made in sud”, martedì a Cercemaggiore Al via oggi la Festa di San Amanzio JELSI - Prende il via oggi la due giorni dedicata a San Amanzio. Il programma prevede alle 17.00 la gara delle carrozze con i cuscinetti, spettacolare quanto divertente. In serata il concerto di Fasi Rem. Nell’area ristoro, un vitello intero allo spiedo e birra a caduta.

Inaugura il Sun Village CERCEMAGGIORE - Il gradimento di “Made in sud” da parte di telespettatori che ricercano al seconda serata, è aumentato nel corso della programmazione settimanale. Prima “Zelig”, poi “Colorado”, e la tv si tinge di cabaret, di comicità ristretta, coin un numero sempree maggiore di artisti che condensano il loro show in tre minuti, come dire ‘o la va o la spacca’. La formula della velocità, delle intersecazioni tra personaggi nello stesso momento, la formula vincente di entrambe le trasmissioni. “Made in sud”, oltre a “Zelig” e “Colorado”, ha una cosa diversa, meno spocchia. Gigi&Ross conducono uno show senza ambire a diventare star mediatiche, gli stessi comici, molti al primo lavoro. Insomma “Made in sud”, in due parole, è più simpatica. Tra i comici che si alternano sul palco, sicuramente Gino Fastidio, è tra quelli che riscuotno più successo. Il cantante robotronico, con la chitarra robotronica e la tastiera kikazz, ha creato il tormentone sdeghedè. Martedì 2 luglio Gino Fastidio sarà a Cercemaggiore. A partire dalle 22.00 il suo show.

VINCHIATURO - Inaugura questa sera il Sun Village presso hotel Le Cupolette a Vinchiaturo. Il primo appuntamento, a bordo piscina, prevede un live dalle 22.00 e a seguire un dj set di commerciale e house con Alex C. e Jackie Brown. Info e prenotazione tavoli 3925067966.


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Sport

28 giugno 2013

Spunta il nome di un professionista-imprenditore nei panni del salvatore.

Nelle mani di Angelo Di Stefano L’ortopedico di Petrella possiede una ricchezza provata, non fasulla come quella di qualcun altro Da un’ipotesi all’altra. Mentre il tempo scorre. E si avvicinano le scadenze che non sarà possibile superare. Ma se per caso si dovesse trovare anche in extremis la quadra ci sarebbero ancora possibilità di usufruire di un ingresso di servizio. Dal Palazzo si sono svegliati anche di Di Bartolomeo e De Benedittis, rispettivamente sindaco e assessore allo sport. C’è voluto il grimaldello dei media per farli uscire dalla tana. Meglio così, ora anche loro hanno tirato il petto in fuori. E sono pronti a dare una mano ai colori della nostra squadra che poi sono quelli della nostra città. Giornalisti, tifosi, intellettuali, uomini della strada: tutti hanno una ricetta. Ma nessuno sino a ora ha i soldi per comprare le medicine. Un medico, un vero medico, intendiamo, Angelo Di Stefano, solo omonimo del suo più tristemente famoso Johnny potrebbe prendersi cura del Campobasso calcio. Per quel che se ne sa Di Stefano è un professionista solvibile (per le grandi cifre), grazie non solo al suo lavoro ma a una base familiare, a cui ha concorso da sempre la sua fascinosa signora, regina della madre lingua Inglese. Le cronache riferirono anni fa di Angelo Di Stefano che insieme a Marco Pulitano provò a

entrare nel mondo del calcio per fare impresa e sport. Ma in quel frangente non fu preso sul serio dal sindaco che aveva vedute diverse. Forse perché illuso dalla forza di Capone che un po’ alla volta è andata esaurendosi. Sino alla stucchevole conclusione. Un’altra ipotesi è venuta a galla proprio ieri: fusione tra Campobasso e Bojano. Il club bifernino ha il titolo ma non i soldi; quel che resta di quello rossoblù segnala che non è rimasto né titolo né soldi. Come si vede siamo a valori bassini. Ci vorrebbe a questo punti un tipo alla Ricucci, in grado di far crescere come un sufflè la finanza creativa. Sembra che tocchi a Parpiglia trovare la strada per mettere insieme rossoblù e biancorosso. In modo da non perdere il titolo e da non lasciare i tifosi del Campobasso per la quarta volta con il cerino in mano. Certo, siamo alla canna del gas. Per mesi siamo andati appresso a Di Palma e lo stesso Capone ha contribuito ad aumentare l’ammuina. Con un minimo di chiarezza forse una soluzione migliore si sarebbe potuta trovare. (pi.pò)

Il professionista qualche anno fa chiese al Comune la gestione dell’area di Selva Piana senza ottenerla

Il coraggio del direttore sportivo.

Ciccone: “Torno anche in D per vincere subito” Michele Ciccone è rimasto legato alla città. E gli brucia l’anima vedere come si sono messe le cose. La salvezza buttata a mare. Per colpe non tecniche, ma amministrative. E poi quella strana discesa in campo di Di Palma che non contento dei danni che ha fatto si permette di illudere ancora qualche tifoso dichiarando di essersi impegnato a perfezionare la modulistica. Dimenticando di dire che alle carte non ha accluso neppure un euro. Com’è nel suo brand. Il vicentino di casa nostra si è anche inventato un paio di soci che gli dovrebbero far sapere le risposte. Ma quali? Ciccone, molto più pragmaticamente, invece, annuncia che “anche in D si può ricominciare, per vincere il campionato e trovarci nella C unica l’anno prossimo”. Ma bisogna fare un miracolo. Con Di Stefano o con altri soggetti. Purchè si passi dalle parole ai fatti. Ci sono diverse strade per approdare in D. Quella di fondersi col Bojano è una; l’altra consiste nel costituire una nuova società e dietro pagamento di 300mila euro partecipare al campionato.

Il retroscena.

Franco Mancini non ha mai creduto in Di Palma

Nella frenesia di raccontare anche quello che non c’è abbiamo finito con l’omettere una sacrosanta verità. Riguarda la posizione di uno stimato professionista che in molte stagioni si è speso nello sport locale, dando la precedenza al calcio rossoblù. Intendiamo parlare dell’avvocato Franco Mancini chiamato in causa da Capone proprio il primo giorno in cui fu fissato un appuntamento dal notaio Giordano. Anche per un atto di cortesia Franco non si tirò indietro. Durante la lunga seduta più volte sollecitò Di Palma a venire allo scoperto. Ma di fronte alla reticenza del vicentino a scoprire le batterie (risultate poi scariche) allargò le braccia e si arrese. Da quel momento Mancini non ha raccolto altri inviti da parte di Capone. E anche se le immagini di repertorio hanno riproposto la riunione da Giordano va chiarito che si è trattata dell’unica volta. Quando è stato stipulato l’atto di trasferimento di quote tra Capone e Di Palma, Mancini non c’era, né nella altre sedute intermedie. Evidentemente gli era bastata la prima riunione per tastare il polso dell’imprenditore che gira senza il libretto degli assegni in tasca. Questo solo per chiarezza di cronaca.



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