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ANNO IX - N° 144 - GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno agli studenti dell’Unimol

L'Oscar del giorno lo assegniamo agli Universitari. Meno male che ci stanno almeno gli studenti che all'Ateneo molisano ci tengono. Stanno sollecitando i vertici istituzionali perchè possano restare in piedi le piccole Università. Al contrario della politica, che dell'Unimol non importa nulla, almeno gli studenti ci provano a sottolineare che proprio in un momento di crisi congiunturale come questa che stiamo vivendo è giusto e doveroso battersi per il mantenimento di una struttura che resta un faro acceso.

Il Tapiro del giorno a Salvatore Di Pardo

Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Di Pardo. Il consulente della Regione Molise questa mattina sarà impegnato al Tar in dodici cause. Cosa c'è di strano, direte? Di Pardo è il difensore delle dodici aziende in causa contro la Regione Molise della quale l'avvocato è consulente. Niente di male, per carità. Ma come è possibile che si possa essere consulente di un ente pubblico e, nello stesso tempo, controparte? Ben dodici realtà che accusano la Regione di essere inadempiente. Ma il consulente non è proprio Salvatore Di Pardo?


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Dal 22 novembre (al primo dicembre) a Roma è in atto (per pochi intimi) la manifestazione “Molise, un’altra Storia” Organizzata dalla Associazione “Forche Caudine” con ben altri intenti, s’è trasformata in una magniloquente occasione di protagonismo L’Associazione “Forche Caudine” (il Circolo dei molisani a Roma), in collaborazione col Comune di Roma (VIII Municipio), con la Regione Lazio, con la confederazione nazionale artigiani del Lazio (Cna) e con l’associazione “Millepiani, dal 22 novembre sta dando vita, fino al 1 dicembre, ad una interessante manifestazione “Molise, un’altra Storia”. Un nugolo di amministratori molisani si va svolgendo in passerella nella capitale, protagonista di incontri, dibattiti, mostre, work-shop, e performance varie. Un crescendo che il (vice ?) presidente della Regione Molise, Petraroia, lestamente, suo solito, ha tradotto in una magniloquente occasione di protagonismo e visibilità per sé e per le principali istituzioni molisane, per gli operatori economici, per le associazioni e per gli esperti “coinvolti anche emotivamente da un appuntamento bello e gratificante”. C’è da credergli, ma dovrebbe spiegare anche come mai il programma della manifestazione, che vedeva come capofila istituzionale il Formez, e un calendario scandito in progressione dalla mostra “LeoPapp” di Leonardo Pappone presso il salone Cna di via Massaia, dall’esposizione di mostre sul Molise in diversi siti del quartiere Garbatella, da un convegno sull’intellettuale molisano Baldassarre Labanca a cura del Centro studi Alto Molise di Agnone, dalla presentazione dei libri “Un paradiso triste” di Francesco Paolo Tanzj e “In uno sguardo” di Marcello Pastorini, da esposizioni librarie (sul Molise o di autori molisani in alcune biblioteche della Capitale), enogastronomiche e artigianali (al mercato Garbatella di via Passino con prodotti molisani d’eccellenza), sia diventato in un battibaleno una marcia trionfale per la Regione, per le Province e per altre

istituzioni locali e rappresentanze molisane. Quale miracolo di tempestività ha fatto capire che l’occasione romana era da non perdere? Secondo Petraroia, “Parlare bene del Molise a livello nazionale, con eventi utili a promuovere il nostro territorio, aiuta tutti i molisani nessuno escluso”. Un po’ deboluccia la giustificazione, ma potrebbe essere meglio compresa se avrà la bontà di fare sapere anche il costo del parlar bene del Molise a livello nazionale. Cert’è che col corposo rimpolpamento di eventi, incontri, dibattiti, mostre e workshop in cui oggi, 28 novembre, si cimenterà Massimiliano Scarabeo (“L’apporto degli imprenditori molisani allo sviluppo economico di Roma” - Sic! –ndr); domani, 29 novembre, Paolo di Laura Frattura (“Opportunità Molise: una sfida per il Mezzogiorno”), Luigi Mazzuto (“I Castelli del Molise”), Vittorino Facciolla (“Lazio e Molise, armonie e sapori”), Luigi Brasiello (“ I campi d’internamento a Isernia” – Sic! –ndr), Michele Petraroia (“Lazio-Molise, un ponte di solidarietà”), Nico Ioffredi (“Valorizzazione dei siti archeologici del Molise”), Vincenzo Niro, Filippo Monaco, Domenico Di Nunzio e Antonio Di Brino (“Omaggio a Jacovitti”), la manifestazione “Molise, un’altra storia” lo è diventata per davvero un’altra storia. Tutta molisana. Ovvero: improvvisazione e protagonismo fine a se stesso. Il Circolo dei molisani a Roma in queste valutazioni non c’entra, avendo impostato un programma sto-

rico-culturale con protagonisti uomini e realtà di tutt’altra natura e spessore rispetto a quelli che sono successivamente intervenuti e assurti a inopinati protagonisti. Dimenticavamo. Il 30 novembre Rosario De Matteis racconterà ai romani “I Musei della Provincia e il territorio di Campobasso” e Pierpaolo Nagni “La mobilità sostenibile nel Molise”. La creatività dei molisani avrà in Mauro Gioielli e in Franco Valente rappresentanti di tutto rispetto.

L'intervento

Contrari al quinto assessore Non si allarghi la Giunta per superare la slealtà degli uomini di Vincenzo Cotugno* Ho letto con stupore le dichiarazioni rilasciate da Giovanni Muccio, leader del Guerriero Sannita, che esorta la maggioranza di centro-sinistra a procedere con l’allargamento della Giunta regionale perché il sottoscritto possa ottenere il “quinto assessore”. Sono certo che le dichiarazioni di Muccio, per il quale ho sempre nutrito stima e simpatia, siano state rese in buona fede. Ma, visto che in questi giorni la vicenda “quinto assessore” è ritornata d’attualità e sembra che non si possa parlarne senza fare un riferimento diretto alla mia persona, credo che siano opportune alcune precisazioni. E mi piace farle oggi, giorno in cui il Tribunale di Campobasso dovrà pronunciarsi sulla mia eleggibilità. Alle elezioni regionali del febbraio scorso RIALZATI MOLISE ha ottenuto un consenso notevole, tanto da diventare – pur essendo un movimento civico – il secondo partito della coalizione. In qualsiasi maggioranza, in qualsiasi paese normale, solo per questo avrebbe meritato un posto in Giunta e non uno qualunque, ma come spesso accade per i partiti maggiori che non hanno espresso il Presidente, avrebbe dovuto meritare la Vice Presidenza della

Giunta regionale se non la Presidenza del Consiglio. Ma a questo dato di lista si aggiunge anche il ben noto dato personale, avendo io riportato oltre 4000 preferenze, risultando così il più votato fra i candidati del centro-sinistra e primo degli eletti. Ebbene, nonostante questi risultati, nonostante i numeri e nonostante il fatto che la nostra lista (e forse il mio consenso) siano stati determinanti per la vittoria del centro-sinistra, al momento della formazione del governo regionale siamo stati “silurati” e peggio è stato fatto al momento della elezione del Presidente del Consiglio, allorquando è

stata scritta una pagina nerissima della politica molisana … Ebbene, alla luce dei fatti e dei numeri qui ricordati, io rivendico per RIALZATI MOLISE, da sempre, un ruolo in prima linea nel governo della Regione Molise: lo rivendico perché ci spetta, perché ce lo siamo guadagnati sul campo, affrontando una campagna elettorale durissima durante la quale siamo stati costretti a difenderci (in perfetta solitudine) da attacchi di ogni genere. Ma alla fine il successo ci ha sorriso e solo la slealtà degli uomini ha potuto negare ciò che la determinazione e la passione di migliaia di molisani avevano conquistato. Ciò detto, il ruolo al quale ho sempre pensato e che il nostro movimento merita non è quello del “quinto assessore”, bensì quello del “primo”: una Giunta che sia rispettosa della volontà popolare uscita dalle urne avrebbe dovuto annoverare al primo posto un esponente di Rialzati Molise e poi gli altri. E questa resta la mia posizione. Non ho mai chiesto uno “strapuntino” né per me né per il movimento che rappresento e men che meno potrei sedere su uno scranno sapendo che è stato ricavato sull’argilla di quelle che, già tempo addietro, ebbi a definire “alchimie normative”. RIALZATI MOLISE non specula sulla pelle dei molisani e non intende farsi cucire addosso il mar-

chio della “casta”: ecco perché ribadiamo la nostra contrarietà alla nomina del “quinto assessore” e all’allargamento della Giunta regionale. Noi di questa Giunta dobbiamo essere parte perché lo meritiamo e perché così hanno voluto migliaia di elettori molisani. Ringrazio quanti in questi mesi hanno voluto manifestare nei miei confronti stima e solidarietà per l’accanimento irragionevole (e inspiegabile) che mi è stato riservato. Ma in questo momento drammatico, con centinaia se non migliaia di famiglie che si apprestano a “non” festeggiare il Natale perché davvero non hanno più di che vivere, l’ultimo dei miei pensieri è il famigerato “quinto assessore”. Noi di RIALZATI MOLISE vogliamo che il Molise ritorni ad essere terra prospera e ricca, dove le famiglie possano ritrovarsi e non disperdersi in cerca di lavoro; dove i giovani possano costruire con coraggio e speranza il loro futuro e non temere il momento in cui dovranno abbandonare le loro case. Noi vogliamo lavorare al rilancio della nostra terra: questo solo ci interessa. Per finire, mi sia consentita una battuta: il nostro partito è il secondo della coalizione, io sono risultato il primo degli eletti: mi dite perché dovremmo accontentarci di essere “quinti”…?! * Consigliere regionale Rialzati Molise


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Il golpe: Berlusconi fuori dal Senato e la sinistra brinda Pronto a subentrare il pidiellino Ulisse Di Giacomo oggi del Nuovo centrodestra. Bagno di folla in via del Plebiscito: a sostegno del cavaliere c’erano circa 20mila cittadini ROMA. "Nessuno di noi può stare più tranquillo sui propri diritti, sui propri beni e la propria libertà. E allora restiamo in campo. Non disperiamoci se il leader del centrodestra non sarà più senatore: ci sono altri leader di partito che non sono parlamentari e mi riferisco a Renzi e Grillo che dimostrano che anche da fuori si può continuare a battersi e combattere per la nostra libertà". E’ questo un estrapolato del discorso che ieri Berlusconi ha pronunciato in via del Plebiscito dove ad attendere il Cavaliere c’erano i suoi supporters pronti a dimostrare solidarietà al proprio leader nel giorno della cadenza. E dopo 20 anni di lotta in cui la politica si è affidata alla magistratura, finalmente la sinistra ce l’ha fatta: Berlusconi, dalle 17.42 di mercoledì 27 novembre 2013, non è più parlamentare molisano. A Palazzo Madama subentrerà Ulisse Di Giacomo che però non ha aderito a Forza Italia ma farà parte del gruppo Nuovo centrodestra, in compagnia con il suo sottose-

gretario di Stato Sabrina De Camillis. Inizia così il governo delle ristrette intese, con Forza Italia che passa all’opposizione e con Berlusconi che in attesa di far valere la sua innocenza nelle aule giudiziarie impegnerà il suo tempo continuando a fare politica. Lo ha detto chiaro e tondo il Cavaliere che lui non si ritira. Il parallelismo con Renzi e Grillo, che fanno politica fuori dal Parlamento, la dice lunga su ciò che il governo Letta/Alfano debba aspettarsi da questa lunga campagna elettorale. Perché se sarà vero che il governo intende avanti per tutto il 2014 c’è da considerare che la vita non sarà facile. E mentre Berlusconi è in piazza con i suoi 20mila fedeli, in Senato il presidente Grasso dichiara aperta la votazione elettronica. Alle 17.42, Piero Grasso dichiara chiuso il voto. Silvio Berlusconi è decaduto. Per la sinistra è il trionfo della legalità, per il centrodestra (vecchio e nuovo) è il giorno di lutto della democrazia.

Sanità, Frattura ancora bocciato a Roma Il tavolo tecnico osserva la nomina del dg Lastoria: è incompatibile CAMPOBASSO. Venerdì nero per il Molise. Frattura incassa l’ennesima bocciatura al tavolo tecnico ministeriale della Sanità. Sono almeno tre le osservazioni ricevute: l’aumento del deficit, visto che il commissario ad acta (Frattura) non ha utilizzato i fondi a disposizione nel settore Sanità. Altra nota dolente è il mancato dialogo tra Frattura e chi la struttura che lo ha nominato commissario. In particolare ci si era impegnati ad inviare a Roma i piani attuativi, entro il 10 novembre, e ad oggi i tecnici ministeriali non sanno ancora cosa vuol fare Frattura con la Sanità molisana. Ma la nota dolente è caduta sulla decisione di Frattura di nominare alla direzione generale della sanità regionale Antonio Lastoria. Una nomina incompatibile visto che lo stesso dottor Lastoria è dipendente della struttura privata Cattolica. A breve sarà pubblicato il verbale del tavolo

tecnico così da poter attingere maggiori informazioni anche se qualcuno sussurra, tra le conclusioni, il probabile ricorso al così detto articolo 2. Ossia un avvertimento di rimozione dal ruolo di commissario. Intanto sempre in tema di sanità ci si chiede: cosa c’è dietro le dimissioni del direttore generale dell’Asrem Angelo Percopo? Sembrerebbe che la richiesta di dimissioni sia stato sempre un dictat romano, il che non sarebbe una novità. Percopo resterà al suo posto fin quando Frattura non avrà nominato il successore ma intanto qualcuno mormora che il direttore generale abbia allacciato un’amicizia piuttosto stretta con il senatore del Pd Roberto Ruta. Il che aprirebbe al dottor Percopo le porte in qualche altro ruolo di vertice in qualche altro settore. Irene Corsini


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A detta di tutti: "I parchi del Molise: un'occasione di sviluppo", ma la Regione è presa dalla vergogna delle indennità dei consiglieri, dei portaborse, del quinto assessore e del letame delle 12mila giovani manze della Granarolo

Il territorio regionale annovera tre riserve naturali (Collemeluccio, Montedimezzo e Pesche), due aree protette (l’oasi di Guardiaregia e l’oasi di Casacalenda) e uno spicchio di Parco nazionale (Abruzzo, Lazio e Molise). All’apparenza sembra virtuoso, attento al valore ambientale e naturale, e fortemente impegnato a preservarlo e a valorizzarlo. All’apparenza. Perché nei fatti è ben altra musica. A girare lo sguardo intorno vediamo decine e decine di pali eolici sui crinali più interessanti dal punto di vista paesaggistico, centinaia di ettari di terreno boschivo andati in fumo, cave estrattive e discariche a cielo aperto. Inoltre, furtive e capziose forme di inquinamento hanno avvelenato il terreno, le acque e l’aria, rese possibili da una scarsa e insufficiente opera di prevenzione e controllo. L’espansione delle costruzioni in assenza di piani territoriali e di piani regolatori, avviene sotto il segno della speculazione, il cui danno maggiore è reso dalla sottrazione di aree di pregio ambientale, da un inurbamento selvaggio e, quindi, dall’abbassamento del livello della qualità della vita. Dinanzi ad un quadro complessivo di questa fatta, le tre riserve naturali, le due aree protette, e lo spicchio di Parco nazionale

rappresentano poca cosa rispetto ad una reale volontà e capacità di considerare il territorio una risorsa e un’occasione di crescita. Dicono niente. Cioè non riescono a incentivare e a rafforzare l’idea del Parco del Matese, che per decenni è stata e rimane l’idea guida del progetto di salvaguardia e sviluppo del territorio molisano in versione ambientalista, in versione turistica e in versione economica, di un’economia fondata su produzioni cosiddette di nicchia. Non riescono in quanto esse stesse non danno un’immagine dinamica alla gestione né coi numeri e le statistiche a dimostrare vantaggi economici. Probabilmente il difetto è nel manico, nella penuria di risorse, nella oggettiva difficoltà di contrastare il trend della speculazione e le sue molteplici forme e convenienze. Ma non per questo l’idea del Parco del Matese, che per ampiezza e per caratterizzazione assomma molte altre peculiarità e specificità rispetto alle riserve naturali, alle oasi e alla porzione del Parco nazionale che ci appartiene, la si può impunemente mettere in archivio. Ovvero, rinunciare aprioristicamente a creare occasioni di crescita e di sviluppo che sono proprie dei Parchi naturali di grande di-

mensione, ben strutturati, e a ridosso di grandi aree urbane. Ciò che preoccupa è l’indifferenza generale se non addirittura con qualche risentimento di troppo da parte dei molisani che, vivendo a ridosso del Parco, ritengono che verrebbero lesi i propri interessi. Preoccupa ugualmente l’episodicità con cui emergono e affondano, ciclicamente, la proposta del Parco del Matese e l’appeel turistico - ambientale - naturalistico del Molise, senza pervenire ad una determinazione. Da circa un ventennio nelle aule consiliari delle maggiori istituzioni locali e territoriali l’argomento è oggetto di discussione, per poi scomparire nel nulla. Finora, con risultati pari alla loro modesta coscienza politica e personalità amministrativa, si sono cimentati sindacalisti, consiglieri regionali e qualche assessore di transito all’ambiente. Il cui lascito è una sequenza di proposte di legge e di frettolose retromarce. Qualche anno fa, sull’idea del Parco s’è spesa finanche l’Università del Molise protagonista, con il Consiglio regionale Unipol, di un convegno a Isernia dal titolo “I parchi del Molise: un’occasione di sviluppo“. La partecipazione scientifica al dibattito dava un contribuito sostanziale alo spessore del progetto, ma anche questa circostanza s’è dispersa nel nulla. Né ha avuto esito diverso l’iniziativa del consigliere consigliere regionale Riccardo Tamburro, prima che uscisse di scena per dar luogo alla maggioranza di centrosinistra che governa il Molise. Dal convegno ad oggi non s’è mossa foglia. Continuiamo pertanto a tenerci le tre riserve naturali, le due aree protette e lo spicchio di Parco nazionale in assoluta carenza di prospettive e d’iniziative. Frattanto proliferano i pali eolici, i boschi bruciano, le cave s’ingrandiscono, così le discariche e le furtive e capziose forme di inquinamento che sono sfuggite e sfuggono al controllo. E il Molise allegramente va verso la deriva del degrado ambientale, tutto preso e compreso nella vergogna delle indennità dei consiglieri regionali, dei portaborse, del quinto assessore e del letame delle 12mila giovani manze. Dardo

L’intervento

Finiamola con la liturgia dei no di Mauro Natale Qualche giorno fa abbiamo ringraziato pubblicamente la Granarolo Spa per aver scelto il Molise sul progetto Gran Manze. Lo abbiamo fatto, inviando una lettera al Presidente Gianpiero Calzolari, perché da anni non riscontravamo un’attenzione di investitori extra regionali per il nostro territorio e perché crediamo fortemente nel valore dell’impresa, quale leva di sviluppo dei territori sia sotto il profilo della ricchezza che produce (pil), sia dal punto di vista occupazionale. Apprendiamo oggi che il sindaco di Termoli Antonio Di Brino, facendosi paladino dell’ambiente, esprime pubblicamente la sua contrarietà all’ampliamento della MOMENTIVE, una grande e importante azienda chimica insediata da anni nel Nucleo Industriale della cittadina adriatica. Leggendo la notizia, ci viene spontaneo chiedergli: come pensa sia cresciuta economicamente Termoli dagli anni Settanta ad oggi? Solo grazie al turismo

e alla pesca, o anche grazie alla Fiat e ad altre industrie importanti provenienti da fuori regione? Ci piacerebbe sapere, inoltre, da chi ha il compito di promuovere lo sviluppo dell’impresa in Molise (Presidente della Giunta regionale, assessori preposti, presidenti dei Nuclei Industriali, Sindaci e consiglieri comunali): come pensate di farlo? Come immaginate di creare posti di lavoro, andando oltre l’occupazione negli uffici della pubblica amministrazione? Quali segmenti o assi di sviluppo pensate siano compatibili con la vocazione (quale essa sia, ancora non lo sappiamo!) della regione Molise? Come pensate di fare “contratti di sviluppo”, se non ci sono aziende in grado di partecipare, con investimenti propri, a simili progetti? A me, consentitemi di dirlo, sembra assurdo lo sbarramento di fuoco fatto in queste ultime settimane sul progetto Gran Manze, laddove il Trentino Alto Adige - che è una regione a vocazione turistico-ambientale molto più del Molise ospita sul suo territorio ben 7,83 vacche

per Km quadrato (stando ai dati facilmente reperibili sul web). A confronto, le 12.000 manze della Granarolo, in aggiunta a quelle già presenti, significherebbero per la nostra regione una media di 7,36 manze a Km quadrato. E allora! Piuttosto che dire no, perché non avanzare proposte alternative, per esempio puntando a distribuire l’intero allevamento su un territorio più vasto, creando dei moduli che possano interessare più aree del Molise, riattivando magari anche tutte quelle strutture rurali in disuso? Ci sembra che ci siano enormi pregiudizi, che non giovano allo sviluppo del Molise! Per noi di Confindustria - lo ripeto il problema non sono né le manze né la Granarolo. E’ l’atteggiamento ostile nei confronti dell’industria che ci avvilisce e ci sgomenta, laddove per anni in questa regione si è parlato di sviluppo industriale quale “volano di crescita del territorio”. Che idea avete di futuro? Come pensate di creare ricchezza e posti di lavoro? Come pensate di rendere attrattivo que-

sto territorio ad investitori provenienti da fuori regione, se l’atteggiamento prevalente è di chiusura e di ostacolo a qualsiasi attività? Lo sapete che le aziende del Nucleo Industriali di Termoli hanno chiesto ai preposti uffici regionali una certificazione ambientale (AIA) nel 2006, ben 7 anni fa, e non ancora la ricevono? Come si può immaginare di resistere in tali avverse condizioni di contesto? Con le sagre e le tradizioni paesane? Con iniziative volte al rilancio della patata, della cipolla o di chissà cosa? Sarebbe il caso di “staccare la spina” a questa regione che, come dimostra ancora oggi, non è in grado di guardare al futuro, creando le condizioni migliori per dare occupazione e opportunità di impresa a chi vuole investire qui. Ripiegati su noi stessi, attenti alla cura del solito orticello sotto casa, andiamo avanti, senza capire che il futuro è altro e che se vogliamo essere altro dobbiamo aprirci al nuovo, metterci in discussione e rischiare qualcosa. * Presidente Assindustria Molise


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In occasione dell'incontro dei Rettori degli Atenei del Sud con il ministro

Unimol, lezioni sospese simbolicamente Gam, nessuna prospettiva? Per l'amministratore delegato il rischio è la chiusura. E la newco?

CAMPOBASSO. Oggi, le attività didattiche dell'Università del Molise sono simbolicamente sospese, dalle ore 15.00 alle ore 15.15, in concomitanza dell’incontro tra i Rettori del Centrosud ed il Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza, convocato per discutere sui riflessi negativi che l’applicazione dei parametri sulla distribuzione delle risorse e sull’assegnazione dei punti organico determina sulle prospettive di sviluppo degli Atenei meridionali. Intanto gli studenti dell'Università degli Studi del Molise, in merito al Decreto criteri e contingente assunzionale delle Università statali per l’anno 2013, emanato dal Ministero dell'Università, si uniscono al coro di richieste di revisione dello stesso, in ottica meno penalizzante per gli Atenei del Meridione e in particolare per l'Ateneo molisano. "L'Università rappresenta per il Molise una delle poche occasioni di crescita culturale e sociale, ma senza una programmazione che tenga conto delle ridotte dimensioni dell'Ateneo, della scarsità

di finanziamenti da parte di privati e delle difficoltà che quotidianamente si incontrano in territori svantaggiati rispetto al resto d'Italia, si finirebbe col far ricadere sugli studenti e sulle famiglie i maggiori oneri derivanti dalla diminuzione dell'intervento statale e pian piano alla scomparsa delle piccole realtà accademiche, le quali, invece, andrebbero tutelate con interventi ad hoc". Così scrivono in una nota, Alessia Venditti - Presidente del Consiglio degli Studenti - Unimol, Renato Freda - Rappresentante degli Studenti in Consiglio d'Amministrazione - Unimol e Luigi Petrella - Rappresentante degli Studenti nella Conferenza Regione-Università. "Chiediamo dunque l'aggiustamento dei paramenti utilizzati per l'attribuzione dei punti organico e della quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario, oltre che una generale rivisitazione dei parametri di valutazione, che tengano anche conto delle oggettive differenze tra i contesti in cui sono inseriti i vari Atenei italiani.

CAMPOBASSO. Possibile mandare alla chiusura la Gam di Bojano e allo sfacelo l'intero settore avicolo perchè in questi mesi nessuno si è mosso per dare forma a un piano industriale e a costituire un percorso per la nascita di una newco? In queste ore febbrili gli incontri per cercare di non fare franare un sistema che dà lavoro a 580 persone. Possibile che il pollo molisano, che cresce in un ambiente sano, che è stato giudicato il migliore tra quelli sul mercato debba finire bruciato sul fuoco dell'inerzia politica? 4 ottobre 2013 Nicola Baranello viene nominato amministratore unico della Gam. "Con lui coroneremo per il meglio il processo di exit strategy della Regione nell’accompagnamento che sempre abbiamo assicurato per il rilancio dell’azienda e di tutta la filiera avicola molisana", ebbe a scrivere il presidente Frattura. Dall'11 novembre pende in Consiglio regionale la richiesta di una riunione d'urgenza sul sistema avicolo alla quale non è stata data risposta. 26 novembre 2013, l'ingegnere Baranello dichiara che la Gam chiude. Era questa la strategia di uscita della Regione? E gli impegni assunti per la costituzione di cooperative per salvare il salvabile che fine hanno fatto? Scrivere proposte di legge per istituzionalizzare i portaborse o per portare il quinto assessore è stato possibile è delineare un piano industriale e mettere nero su bianco la costituzione della newco nessuno ha pensato a farlo? E si ha anche il coraggio di scrivere al Ministro, col cappello in mano, per chiederne l'intervento a fronte di nessun atto adottato? Questa non è politica. E' incapacità politica allo stato puro. Ammantata, purtroppo, dall'arroganza di badare solo al mantenimento dei propri privilegi che non fa pensare nemmeno un attimo a famiglie gettate sul lastrico, che non porta a riflettere nemmeno per un momento che dietro a quelle storie ci sono bambini e ragazzi che avrebbero il diritto a crescere nella prospettiva di un futuro. Fare i 'Grandi' serve poco quando poi si è piccoli di cuore e arroganti di testa.

L’associazione culturale Limiti Inchiusi, col patrocinio della Provincia e la collaborazione di Aratro, presenta il progetto artistico “Vis a Vis”

Domani, Oratino apre un interessante capitolo dell’Arte contemporanea in Molise Ospiti gli artisti Morwenna Kearsley e Martin Elden La scozzese Morwenna Kearsley e il sudafricano Martin Elden, artisti, saranno presentati ai molisani nell’ambito del progetto sperimentale Vis a Vis (Fuoriluogo 16) patrocinato dalla Provincia di Campobasso su proposta e partenariato tecnico-scientifico dell’Associazione culturale “Limiti Inchiusi”, domani, alle ore 17,30, presso l’Auditorium “Altobello” di Oratino. Paese che con la sua ricca dote storica e artistica apre un interessante capitolo sull’arte contemporanea in Molise. Una

lunga transizione che Oratino può assecondare con larghezza di esempi e citazioni, e una sensibilità collettiva che gli viene dalla sua consolidata tradizione artistica, peraltro tutt’ora viva e presente, raccolta e raccontata da Dante Gentile Lorusso in pregevolissime pubblicazioni. Morwenna Kearsley e Martin Elden risiederanno in paese, in tempi successivi e diversi, e a conclusione della permanenza lasceranno una propria opera a testimonianza della loro esperienza artistica e

di vita vissuta. Vis a Vis è una brillante, stimolante performance curata da Silvia Valente, storica e critica d’Arte, tra l’altro relatrice alla cerimonia di presentazione con il consigliere regionale delegato al turismo, Domenico Di Nunzio, con Lorenzo Canova, docente dell’università del Molise, con Massimo Palumbo, direttore del Museo all’aperto Kalenarte di Casacalenda e il già ricordato Dante Gentile Lorussso. L’idea di catapultare in realtà diverse tra loro il seme dell’arte contemporanea con

opere di artisti provenienti da ogni angolo della terra, è una spinta alla modernità su linee espressive di rigorosa valenza filtrata dalla Valente, da Limiti Inchiusi e dall’Archivio delle arti elettroniche, Laboratorio per l’arte contemporanea dell’università del Molise. Ospitare artisti del mondo per uno scambio di esperienze, di emozioni, di valori, è un esperimento intrigante sotto diversi profili (artistici, umani e culturali), che Oratino si appresta a realizzare avendo con sé l’implicito assenso della collettività locale e l’interessata curiosità dei molisani che amano l’Arte.


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Campobasso

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Il mercatino di Natale trasloca dall’ex Romagnoli a piazza Municipio I donatori (di midollo osseo) non sono mai abbastanza È questa la ragione per cui, sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre torna nelle piazze italiane l’edizione 2013 di ‘un panettone per la vita’ Inizia domenica il “Mercatino tradizionale di Natale” che quest’anno si sposta in piazza Municipio. Sono stati gli operatori commerciali a chiedere il trasferimento dall’ex stadio Romagnoli a piazza Vittorio Emanuele per creare un’area mercatale omogenea da destinare alla commercializzazione di oggetti-

stica ed articoli di decorazione natalizia. L’intento è quello di ravvivare il centro cittadino e di valorizzare il tessuto commerciale e produttivo ed è per questo che l’amministrazione comunale ha deciso di accogliere la proposta degli operatori commerciali e assegnare i box che dovranno essere smontati il 10 gennaio. Gli

operatori commerciali, inoltre, hanno offerto la propria disponibilità a collaborare con eventuali manifestazioni ed eventi che si terranno nel centro città in occasione delle festività natalizie. Ancora nulla di certo ma molto probabilmente l’amministrazione comunale darà spazio agli artisti locali che avranno l’arduo com-

pito di ravvivare il centro cercando di rialzare l’umore dei cittadini tartassati dal Governo centrale e locale. Nessun trasloco, invece, per la pista di pattinaggio sul ghiaccio che, come l’anno scorso, sarà allestita nel parcheggio dell’ex stadio Romagnoli e resterà aperta anche nelle ore serali fino a mezzanotte.

Rapina alla sala slot, in 5 arrestati Avevano fatto il colpo al California Slot in zona industriale CAMPOBASSO. Alle prime ore di ieri mattina, gli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Campobasso hanno tratto in arresto cinque persone, quattro uomini ed una donna, che avrebbero messo a segno una rapina ai danni di una sala slot di Campobasso. Dopo minuziose indagini, gli agenti sono riusciti a risalire all’identità

Fermati dalla Squadra Mobile 4 originari di San Severo e uno di Agnone

degli autori del colpo: sono quattro persone originarie di San Severo ed un molisano di Agnone. Le cinque persone arrestate questa mattina, prima che sorgesse il sole, hanno agito ieri, intorno alle 23.40 perpetrando la rapina ai danni della sala California Slot, sita nel nucleo industriale del capoluogo molisano, nei pressi del Cinema Maestoso. Dopo il colpo i cinque si sono allontanati a bordo della propria auto ma sono stati individuati e fermati ad un posto di blocco allestito dalla Polizia Stradale dopo la segnalazione della rapina. Sul posto anche la squadra Volante e la Squadra Mobile che ha provveduto ad arrestare le cinque persone ed a condurle in carcere

CAMPOBASSO. Sono i numeri a parlare per i tanti giovani di buona volontà del nostro Paese. A settembre, in una sola giornata, 4.787 di loro sono stati iscritti al Registro Nazionale dei Donatori di Midollo Osseo (IBMDR), grazie all’iniziativa “Ehi, tu! Hai midollo?”, giornata di sensibilizzazione svoltasi nelle piazze d’Italia che ha visto in azione, assieme ai volontari ADMO, medici e clown di corsia. E 1.311 sono state le promesse di donazione, da “esaudire” successivamente.Un risultato al di sopra delle aspettative, che permette - a tante persone in attesa di un trapianto di midollo osseo - di poter riagguantare la propria vita. Ma se ci si sofferma a pensare che la leucemia, solo in Italia, colpisce 1.500 nuovi pazienti l’anno e che, nel caso il donatore di midollo non sia un familiare, la compatibilità con la persona malata ha un rapporto di 1 a 100.000, si comprende come ci sia ancora molto da fare. I volontari ADMO, però, non si stancano di sperare. Perché sanno che l’Italia è un Paese da primati. Ed è per questo che sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre, i volontari dell’Associazione Donatori Midollo Osseo tornano nelle piazze italiane con l’iniziativa istituzionale ‘un panettone per la vita’. Nei gazebo e nei desk ADMO allestiti per l’occasione, dove spiccano panettoni e pandori racchiusi in eleganti confezioni, è possibile chiarire dubbi e ricevere tutte le informazioni necessarie per diventare donatori di midollo osseo. E permettere così a bambini, giovani, uomini e donne affetti da un tumore del sangue d’iniziare a pensare al grande dono che stanno per ricevere. Grazie a persone di buona volontà che, con un puro atto d’amore, possono ridare loro la vita.


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Campobasso

28 novembre 2013

Sta per scadere un anno di centrosinistra alla guida del Molise e non si fa che parlare di quinto assessore, delle vergognose indennità percepite dai consiglieri regionali, dagli assessori e dai presidenti della giunta e del consiglio regionali, delle migliaia di giovani vacche da allevare, dei milioni di metri cubi di letame da smaltire. Chi ci salverà dal disastro? La metropolitana leggera (ancora in progettazione), il tunnel di collegamento del terminale delle autocorriere con via Insorti d'Ungheria (saltato), il sovrappasso stradale del passaggio a livello di via S. Giovanni (saltato), il sottopasso di Via Mazzini (bloccato dal Patto di stabilità), la realizzazione della sede regionale (da ridiscutere, a babbo morto), la qualificazione ambientale dello Scarafone (saltato), il recupero edilizio dell’ex mattatoio comunale (saltato), l'adeguamento funzionale del centro fieristico di Selva Piana (da fare), il recupero funzionale dell’ex Gil (l’unico fatto), la realizzazione del primo stralcio della tangenziale Nord (da fare). Questi che abbiamo elencati sono progetti, finanziamenti e opere inclusi in un programma stilato e sottoscritto nella fase storica in cui Palazzo San Giorgio e Palazzo Moffa si davano la mano. E sono stati oggetto di un apposito convegno. Sarebbero ancora progetti, finanziamenti e opere da discutere (magari in un nuovo ed apposito convegno) se Palazzo san Giorgio e Palazzo Moffa fossero meno distanti dai problemi d’interesse collettivo e meno reciprocamente disposti a

non darsi fastidio. Mai, nella storia politica e amministrativa locale, si sono visti così tanti sottintesi, tanto strumentalismo, tante cautele quanti ne mostrano Paolo di Laura Frattura e Gino Di Bartolomeo. Il primo prigioniero innanzitutto delle sue contraddizioni politiche e culturali, quindi di una maggioranza raccogliticcia, aggressiva, coerente solo nella ricerca di vantaggi economici e di privilegi; il secondo, prigioniero della mentalità dell’amministratore della Prima repubblica catapultato nel caos amministrativo e gestionale di un comune sovraccarico di debiti e povero di progetti. La conclusione del convegno fu: “ Abbiamo tracciato un percorso chiaro, oggettivamente pensato e programmato. Chi vorrà cambiarlo, dovrà dire perché”. Non solo quel percorso è stato cambiato, ma per gran parte annullato, con l’aggravante che colui o coloro che avrebbero dovuto dire perché (Peppe Di Fabio e Gianfranco Vitagliano), sono improvvisamente diventati afoni, sordi e ciechi. Neanche il più bravo dei giallisti italiani saprebbe risolvere l’arcano politico e amministrativo che ha portato all’impoverimento programmatico

del capoluogo e alla sua inarrestabile decadenza socio-culturale. In assenza, infatti, di un colpevole, dobbiamo rassegnarci a considerare ciò ch’è accaduto un colpo maligno del destino. Nessun colpevole, infatti, per il fallimento dell’Accordo di programma quadro (Apq), per il Polo sanitario, per la Cittadella dell’economia, per il Sistema di mobilità (corridoi europei 1 e 8), per il Polo universitario, per il Patto territoriale, per la Società di trasformazione urbana (Stu), per i Contratti di quartiere, per la Nuova governance pubblico-privato. Vorremmo ardentemente sperare che chi legge si rendesse conto di ciò che poteva essere e non è stato; fallimento addebitabile solo alla inadeguatezza degli amministratori. Un cumulo così rilevante di cose da fare avrebbe avuto bisogno di una classe politica in grado di assicurare procedure tecnico-amministrative fluide, rapide e conclusive. Purtroppo le tante cose possibili da fare sono cadute in mani (inadatte allo scopo) di Michele Iorio e di Peppe Di Fabio, in prima battuta, quindi ora nelle mani di Paolo di Laura Frattura e di Gino Di Bartolomeo. Lo sviluppo tecnolo-

gico e le esigenze della modernità (di pensiero e d’azione) hanno tempi rapidissimi e una città che doveva (e deve) recuperare tantissimo in fatto di modernizzazione e di funzionalità avrebbe dovuto tesaurizzare al massimo la congiuntura politica e amministrativa che aveva portato alla composizione dell’elenco delle cose possibili da fare, peraltro assicurate dalla chiarezza degli intenti e dalla certezza delle cifre, invece di farsele scappare. Alcuni di quei progetti, di quelle opere di quei finanziamenti sono recuperabili, possono essere rimessi in piedi e fatti ripartire. Ma come dicevamo, occorrono tempi rapidissimi, chiarezza d’intenti e forte determinazione. Sta per scadere un anno di centrosinistra alla guida del Molise e non si fa altro che parlare di quinto assessore, delle vergognose indennità percepite dai consiglieri regionali, dagli assessori e dai presidenti della giunta e del consiglio regionali, delle giovani vacche da allevare, dei milioni di metri cubi di letame da smaltire. Domandiamo, e domandiamoci, chi ci salverà dal disastro? Dardo



ANNO IX - N° 144 - GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



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Isernia

28 novembre 2013

Percorribile tutte le Provinciali Per il presidente Mazzuto "uno sforzo nonostante i pochi soldi a disposizione" ISERNIA. La Provincia di Isernia ha reso noto che sono percorribili quasi tutti gli 850 chilometri della rete stradale provinciale. In particolare, in seguito alle operazioni di sgombero neve messe in campo dall’ente di via Berta, questa mattina sono state riaperte al traffico, con un’apposita ordinanza, le strade provinciali n°82 di Staffoli e n° 87 Montesangrina nel tratto che va da Vastogirardi a Capracotta. Strade queste ultime sulle quali nella giornata di ieri si erano verificate le maggiori emergenze, insieme al tratto che va da Prato Gentile a Pescopennataro e che tornerà transitabile a partire del primo pomeriggio.

È tornata alla normalità anche la situazione sulla strada provinciale Sangrina dove nelle scorse ore si era verificato, a causa della presenza della neve, il blocco di una ventina di tir. Il Presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, ha inteso sottolineare l’impegno messo in campo dall’ente che, nonostante le difficoltà economiche, è riuscito comunque a garantire lo sgombero neve. “Un risultato – ha spiegato Mazzuto – che è stato reso possibile grazie al comportamento corale, strategico e strumentale dell’intera struttura provinciale e, in particolare, dei gruppi operativi che si occupano della manutenzione stradale”.

L'intervento.

“Troppe le crisi aziendali” Ittierre, troppi i dubbi L'assessore Petraroia scrive al ministro ma la Regione non fa nulla

di Massimo Saluppo Sbirciando nel bilancio 2012 della TURKSWOOD LIMITED, possibile acquirente della ITTIERRE, leggo che il capitale sociale è di Euro 59.000 circa e ha dichiarato un utile di Euro 147.000 c.a. contrariamente a quanto riportato da alcune testate di utili di 50milioni di Euro......ma vi è di più. il bilancio 2011 riporta un capitale sociale di Euro 119,40 e un utile di esercizio 86.000. ancora: un amministratore della TURKSWOOD è la Sig.ra Carolina D'Dores Pereira, che così non dice nulla, ma risulta essere anche amministratore della ITALIAN MANUFACTURING LTD e della EYEPLUSPLUS EUROPE LTD unitamente, guarda caso, in entrambe le Società, a Giorgio e Mauro Gagliardi e soprattutto a AVTAR SINGH KAINTH e KRISHMA KAINTH. omonimia oppure parentela al KAINTH che ha sottoscritto l'accordo con Bianchi? I soci della TURKSWOOD? 5 persone fisiche tra i quali la stessa PEREIRA. gli altri SANTABEN ANGELA KAINTH, KRISHMA KAINTH, KISHAN KAINTH, SUMITRA THANKOR, DAVID TAYLOR (amministratore) e PEREIRA. NON è FINITO QUI. la TURKSWOOD al contrario di quanto pubblicato, ha una SIC CODES (standard industrial classification - il nostro codice ISTAT) -ALTRE ATTIVITA' DI TELECOMUNICAZIONI- altro che MODA !!!

CAMPOBASSO. Prende il via il corso qualificato per Energy Manager organizzato dall’Azienda Speciale SEI della Camera di Commercio di Isernia, in collaborazione con gli Ordini professionali degli Ingegneri, degli Architetti e con il Collegio dei Geometri della provincia di Isernia. Tale attività rientra nelle azioni previste dal progetto “La Città delle Energie. Efficienza energetica e fonti rinnovabili: binomio vincente”

ISERNIA. E' l'assessore regionale Michele Petraroia a tratteggiare la gravità delle crisi aziendali che si registrano sul territorio provinciale. Per questo, ha scritto al ministro chiedendo un intervento complessivo attraverso uno strumento programmatico. E la Regione? Questa la lettera: "I dati sull’esplosione del ricorso alla cassa integrazione e agli ammortizzatori sociali, sommati alle conclusioni del recente Rapporto della Banca D’Italia sull’andamento dell’economia regionale, confermano la necessità di adottare scelte straordinarie a sostegno delle imprese che incentivino un percorso di reindustrializzazione del territorio a partire dall’Area di Crisi “Bojano – Isernia – Venafro”. Al Molise occorre una riflessione pacata sulle attività di produzione agricola ed industriale che in stretta osservanza delle vigenti normative di legge

sulla sostenibilità e sulla compatibilità ambientale, non penalizzi tali attività d’impresa e non renda difficoltosi nuovi investimenti produttivi in tali settori. Garantita preliminarmente ed in modo assoluto la sicurezza sanitaria delle comunità locali, il nostro territorio può e deve agevolare chi opera nell’industria e in agricoltura per tutelare migliaia di posti di lavoro e sostenere un progetto di sviluppo di ampio respiro per il futuro che non può reggere senza l’apporto determinante delle imprese agricole ed industriali. Ritengo opportuno che le parti sociali si rendano protagoniste di una nuova fase di programmazione che individui nel distretto produttivo “Bojano – Isernia – Venafro” una possibile risposta di prospettiva alle crisi drammatiche della GAM, dell’ITTIERRE, e delle aziende del Nucleo Industriale di Venafro.

Energy manager al via Il corso qualificato è stato organizzato dalla Camera di commercio cofinanziato dall’Accordo di Programma MISEUnioncamere, il cui obiettivo, tra l’altro, è quello di sensibilizzare le imprese locali e i professionisti sulle tematiche legate al risparmio e all’efficienza energetica. Il corso della durata di 66 ore

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

avrà inizio il prossimo 13 dicembre e si concluderà entro la fine del mese di gennaio 2014. Gli interessati, che hanno già inviato la manifestazione di interesse, devono inviare la domanda di partecipazione entro il 7 dicembre p.v. secondo

Il contributo fattivo delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali insieme alle amministrazioni locali può aprire il territorio a nuove occasioni di investimento e di occupazione garantendo il reimpiego di migliaia di unità lavorative espulse dalle filiere in crisi del tessile, dell’avicolo e del metalmeccanico. Sollecito le parti sociali e le associazioni cooperative ad assumere insieme alle amministrazioni locali un ruolo determinante nella costruzione di questa possibile opportunità del “CONTRATTO DI SVILUPPO” superando un intervento sulle singole vertenze aziendali che oggettivamente sono più difficili da affrontare in assenza di uno strumento di programmazione negoziata che metta a disposizione risorse aggiuntive, abbattendo i costi d’impresa e incentivando la creazione di nuovi posti di lavoro".

le modalità illustrate sul bando pubblicato sul sito camerale www.camcomisernia.net. Al corso saranno ammessi un numero massimo di 50 partecipanti secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande, da far pervenire sulla PEC dell’Azienda Speciale SEI. In caso di numero di domande superiori sarà organizzata una seconda edizione che avrà inizio a febbraio 2014.

Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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Termoli

28 novembre 2013

Significativi passi in avanti verso il dragaggio del porto” Dragaggio, Regione e Capitaneria insieme per la sicurezza TERMOLI - Presso la Capitaneria di Termoli si è riunito il tavolo tecnico inerente il dragaggio del porto a cui hanno partecipato il Comandante della Guardia Costiera termolese, Capitano di Fregata Antonio Nasti, l’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Molise Pierpaolo Nagni, l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Termoli Vincenzo Sabella, la Dottoressa Anna Di Lallo, Dirigente area IV della Regione Molise. Significativi passi avanti sono stati posti in essere nell’articolato percorso amministrativo inerente il dragaggio del Porto. L’Assessore Nagni ha sottolineato di aver avviato un mirato approfondimento in merito alla verifica dell’eventuale copertura economica relativa ai lavori e che tale approfondimento è in corso di definitiva ultimazione. L’Assessore inoltre ha fatto presente che si sarebbe riservato di far conoscere, appena terminato l’iter amministrativo, l’esito dell’approfondimento.

TERMOLI - Proseguono gli incontri del tavolo tecnico per il dragaggio del porto. Al termine della riunione finalizzata a definire il percorso da seguire per l’escavo dei fondali nel bacino portuale termolese, l’assessore Pierpaolo Nagni ha rilasciato una dichiarazione. “Un intervento che attende di essere realizzato da oltre 10 anni che speriamo ora di poter concretizzare. Siamo attualmente in una fase di confronto tra tutti gli attori interessati e l’impegno assunto oggi dalla Regione Molise è stato quello di verificare le

Ampliamento Momentive: per il parere la giunta chiede nomina di un professionista TERMOLI – La Giunta comunale ha approvato la delibera con la quale si autorizza il Dirigente del Settore Ambiente – Mobilità a procedere all’adozione degli atti necessari al conferimento dell’incarico di redazione del parere di competenza del Comune di Termoli, da rendersi nell’ambito della Richiesta di Pronuncia di Compatibilità Ambientale con procedura di Valutazione di Incidenza, relativa all’ampliamento dell’impianto della Momentive Performance Materials Specialties Srl. L’iniziativa, già anticipata dal sindaco Di Brino nei giorni scorsi, è stata approvata in considerazione del fatto che la redazione di un parere di questa importanza presuppone il coinvolgimento di figure professionali dotate di elevata competenza tecnico-scientifica, al fine di valutare il progetto presen-

tato dalla società che intende produrre all’interno del perimetro dello stabilimento termolese una sostanza chimica classificata come silano organofunzionale e denominata Nxt, impiegata come additivo nella mescola degli pneumatici per migliorarne le prestazioni. Il deposito della documentazione da parte della Momentive introduce il periodo di consultazione collettiva, durante il quale chiunque vi abbia interesse, cittadini anche non residenti, oppure libere associazioni anche non ambientaliste, possono formulare osservazioni utili alla Valutazione, presentandole alla sede dell’Arpa di Campobasso entro il 30 dicembre 2013, termine entro il quale deve pervenire anche il parere del Comune di Termoli in qualità di Ente all’interno del cui territorio ricade il nuovo impianto.

Corso da Pizzaiolo. Si inizia il 2 dicembre TERMOLI – Inizierà il 2 dicembre la terza edizione del corso per Pizzaiolo di 50 ore, 8 di teoria e 42 di pratica, con attestato di frequenza regionale, organizzato dall'Associazione Commercianti Molise aderente Confesercenti. Ad oggi 5 allievi del primo corso di giugno 2013 e 3 allievi del secondo corso di ottobre 2013 stanno lavorando nel settore. Inoltre 10 allievi tra il primo e secondo corso stanno effettuando tirocini formativi in pizzerie termolesi e molisane. Una percentuale che sfiora il 50%. Quella del “Pizzaiolo” è senza dubbio una delle figure professionali che offre maggiori opportunità occupazionali in Italia ed all’estero. I Corsi sono autorizzati dalla Regione Molise e al termine

del corso, gli allievi riceveranno un attestato di frequenza regionale valido per tutta la vita e riconosciuto sia in Italia che all'estero. L’Associazione Commercianti Molise intende principalmente creare un collegamento tra domanda e offerta di lavoro e per questo ha avviato una collaborazione con l'Associazione "Un Paese per Giovani" e l'ente di formazione accreditato "Scuola e lavoro per dare agli allievi l'opportunità di partecipare a tirocini formativi post corso. Per informazioni ed iscrizioni sul sito web www.corsipizzaiolo.info o presso la sede di Termoli in Via Cavour, 9 (zona stazione ferroviaria ed Università del Molise) tel. 0875.706044

varie possibilità per dare avvio ai lavori di ripulitura dei fondali, in modo da poter garantire ai pescatori un accesso più facile alla struttura. Il tutto - ha concluso Nagni - in un quadro di stretta e fattiva sinergia con la Capitaneria di Porto/Guardia Costiera di Termoli”. Nell’ambito della riunione, il Comandante Nasti ha inteso poi ringraziare la Regione Molise per l’attenzione dedicata alla questione rimarcando, in particolare l’acutezza e la professionalità dimostrata dall’Assessore ai Lavori Pubblici Pierpaolo Nagni.

Incontro pubblico con Gianni Cuperlo TERMOLI - Le primarie dell’8 Dicembre per l’elezione del prossimo Segretario Nazionale del Partito Democratico sono alle porte. Il Comitato "Basso Molise per Cuperlo" promuove per venerdì 29 Novembre, a partire dalle 17,30 a Termoli, un evento pubblico a sostegno della candidatura di Gianni Cuperlo a Segretario Nazionale del PD. Interverranno per l'occasione l'On. Giovanni Battafarano per la “Costituente delle Idee” e il prof. Leandro Limoccia, tra i maggiori referenti di Gianni Cuperlo in Campania e Presidente di "Collegamento Campano contro le camorre, per la legalità e la nonviolenza". Prima dell'avvio dei lavori verrà inaugurata la sede termolese del Comitato in via Fratelli Brigida n. 101. L'evento, aperto ad iscritti, simpatizzanti del PD, aderenti alle altre forze politiche del centrosinistra, semplici cittadini, vedrà la partecipazione dei dirigenti regionali del Partito Democratico. Giovanni Vittorio Battafarano è un politico italiano. Docente alle scuole medie superiori entra in politica ed è sindaco di Taranto dal 1983 al 1985 per il Partito Comunista Italiano. Viene eletto alla Camera dei Deputati nella lista dei Progressisti per la XII Legislatura e aderisce al Gruppo PDS. Nel 1996 viene eletto nella lista dell'Ulivo al Senato della Repubblica per la XIII aderendo al Democratici di Sinistra . Ricandidato nel 2001 viene rieletto per la XIV Legislatura. Battafarano è stato Capo della Segreteria Tecnica del Ministro al Lavoro, Cesare Damiano. Nella sua attività parlamentare è stato relatore della L. n. 68/1999 e della L. n. 328/2000. Attualmente è Coordinatore A.N.P.I. per il Mezzogiorno e presidente dell'A.N.P.I. della Provincia di Taranto. Leandro Limoccia, avvocato, mediatore, dottore di ricerca, svolge attività didattica e scientifica presso il Dipartimento di Scienze Politiche "Jean Monnet" della Seconda Università di Napoli. E' stato Vice Presidente Nazionale di Libera e Responsabile Nazionale della Formazione. Attualmente è il Presidente del Collegamento Campano contro le camorre per la legalità e la nonviolenza "G. Franciosi" ONLUS. Comitato Basso Molise per Cuperlo


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Termoli

28 novembre 2013

No a Gran Manze, Confindustria attacca il sindaco Di Brino Termoli – Il Consiglio comunale di Termoli, a maggioranza, ha detto no all’insediamento dell’allevamento Gran Manze in basso Molise e il sindaco Antonio Basso Di Brino viene “condannato” da Confindustria per la decisione. A farlo è in prima persona il presidente di Confindustria Molise, Mauro Natale, che ha scritto un duroi documento. “Apprendiamo che il sindaco di Termoli Antonio Di Brino, facendosi paladino dell’ambiente, esprime pubblicamente la sua contrarietà all’ampliamento della Momentive, una grande e importante azienda chimica insediata da anni nel Nucleo Industriale della cittadina adriatica. Ci viene spontaneo chiedergli: come pensa sia cresciuta economicamente Termoli dagli anni Settanta ad oggi? Solo grazie al turismo e alla pesca, o anche grazie alla Fiat e ad altre industrie importanti provenienti da fuori regione? Ci piacerebbe sapere, inoltre, da chi ha il compito di promuovere lo sviluppo dell’impresa

in Molise (Presidente della Giunta regionale, assessori preposti, presidenti dei Nuclei Industriali, Sindaci e consiglieri comunali): come pensate di farlo? Come immaginate di creare posti di lavoro, andando oltre l’occupazione negli uffici della pubblica amministrazione? Quali segmenti o assi di sviluppo pensate siano compatibili con la vocazione (quale essa sia, ancora non lo sappiamo!) della regione Molise? Come pensate di fare “contratti di sviluppo”, se non ci sono aziende in grado di partecipare, con investimenti propri, a simili progetti?”. E in riferimento alle Gran Manze della società Granatrolo Natale ritiene che “lo sbarramento di fuoco fatto in queste ultime settimane sul progetto Gran Manze è fuori luogio laddove il Trentino Alto Adige - che è una regione a vocazione turisticoambientale molto più del Molise ospita sul suo territorio ben 7,83 vacche per Km quadrato (stando ai dati facilmente reperibili sul web). A confronto, le 12.000 manze della

Granarolo, in aggiunta a quelle già presenti, significherebbero per la nostra regione una media di 7,36 manze a Km quadrato”. Poi la stilettata che dovrebbe almeno avere una risposta da parte di Di Brino: “Piuttosto che dire no, perché non avanzare proposte alternative, per esempio puntando a distribuire l’intero allevamento su un territorio più vasto, creando dei moduli che

possano interessare più aree del Molise, riattivando magari anche tutte quelle strutture rurali in disuso? Ci sembra che ci siano enormi pregiudizi, che non giovano allo sviluppo del Molise! Per noi di Confindustria - lo ripeto - il problema non sono né le manze né la Granarolo. E’ l’atteggiamento ostile nei confronti dell’industria che ci avvilisce e ci sgomenta, laddove per anni in questa regione si è parlato di sviluppo industriale quale “volano di crescita del territorio”. Che idea avete di futuro? Come pensate di creare ricchezza e posti di lavoro? Come pensate di rendere attrattivo questo territorio ad investitori provenienti da fuori regione, se l’atteggiamento prevalente è di chiusura e di ostacolo a qualsiasi attività? Lo sapete che le aziende del Nucleo Industriali di Termoli hanno chiesto ai preposti uffici regionali una certificazione ambientale (AIA) nel 2006, ben 7 anni fa, e non ancora la ricevono? Come si può immaginare di resistere in tali

Maltempo, Messa in sicurezza argini del Biferno: rinviate Di Brino sollecita la realizzazione delle opere le udienze in tribunale LARINO – Tutte rinviate le udienze in programma ieri ed oggi presso il Tribunale di Larino. La decisdione è stata presa dal presidente del Tribunale frentano, Enzo Turco, accoigliendo la richiesta avanzata dal consiglio degli avvocati. La richiesta è una conseguenza del meteo avverso di questi giorni e per evitare disagi agli interessati. Di conseguenza slitta anche l’udienza per cause di lavoro che si terrà 11 dicembre.

BASSO MOLISE – Il Sindaco Basso Antonio Di Brino torna a sollecitare la conclusione dell’iter procedurale necessario per la realizzazione delle opere finalizzate alla messa in sicurezza degli argini del fiume Biferno. In una lettera inviata al presidente della Regione Molise, al presidente del Cosib, al Direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, al Segretario generale dell’Autorità di Bacino dei fiumi Trigno, Biferno e minori, Saccione e Fortore, al Consigliere regionale delegato alla Programmazione e all’Autorità di Bacino e, per conoscenza, alla Prefettura di Campobasso e alla Procura della Repubblica di Larino, facendo seguito alla precedente nota del 01 agosto 2013 indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed al Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, On. De Camillis, con la quale si esprimevano le preoccupazioni sul ritardo accumulato nella definizione dell’iter procedimentale finalizzato alla realizzazione dei lavori di messa in sicurezza degli argini del fiume Biferno, Di Brino ha sollecitano gli Enti coinvolti

a vario titolo nel procedimento, affinché vengano portate a termine, in breve tempo, tutte le procedure di propria competenza necessarie alla realizzazione delle opere. Il sindaco Di Brino e il dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune di Termoli Silvestro Belpulsi hanno rappresentato il carattere di urgenza, sia in termini di pericolo per l’incolumità di persone e cose che un evento calamitoso potrebbe provocare, sia in termini economici in caso di perdita del finanziamento concesso e riduzione della capacità di attrazione del nucleo industriale nei confronti di nuovi insediamenti con conseguente dislocamento altrove delle attività esistenti. “Eventuali danni derivanti da eventi calamitosi determinati dalla mancata realizzazione delle opere, indifferibili ed urgenti, di messa in sicurezza del fiume Biferno – ha scritto nella nota Di Brino – saranno ascrivibili, esclusivamente, a responsabilità dei soggetti inadempienti e nel caso di accertamento di responsabilità da parte dell’Autorità Giudiziaria, il Comune si costituirà parte civile”.

Fai Cisl:“Il risanamento del territorio grande business per l’italia onesta” ROMA - "Come un inesorabile destino è tornato l'autunno con il suo seguito di alluvioni, smottamenti e morti e con la... molto efficiente macchina del pronto soccorso – ha dichiarato Augusto Cianfoni, segretario generale della Fai Cisl. Hanno ragione, come tante altre volte, l'Anbi e il suo Presidente Gargano che invocano attenzione alle statistiche quando certificano che i mesi autunnali siano sempre stati quelli in cui si registrano i più gravi disastri. Purtroppo – continua il segretario - né gli effimeri Governi della cosiddetta Prima Repubblica né quelli velleitari ed evanescenti della Seconda hanno mai saputo riconoscere valore economico e occupazionale agli investimenti per la manutenzione ordinaria del Territorio attraverso pertinenti opere idraulico agrarie e forestali. La peggiore politica e la sodale Burocra-

zia nazionale e regionale hanno privilegiato la prodiga spesa ricorrente, spesso collusa e disonesta, delle riparazioni dopo i disastri. Così è avvenuto che la Protezione Civile è assurta a vero e proprio Ministero dei lavori pubblici. Ora, come in questi giorni, il disco rotto di queruli governatori regionali torna a suonare per chiedere “grandi piani di prevenzione ecc.. ecc!”. “Occorre che qualcuno dica no - Conclude Cianfoni -. Non le spendaccione Regioni ma l'Europa e gli Stati nazionali si facciano carico di un grande Piano trentennale di restauro del territorio. Prima ancora della legge elettorale o di altre finte priorità declamate dalla politica serve demolire l'attuale Titolo V della Costituzione e riconsegnare allo Stato l'unicità delle politiche ambientali e idrogeologiche. L'Italia, ha certificato più volte la Banca

centrale, spenderebbe cinque volte di meno per manutenere il territorio rispetto a quanto spende ogni anno per ricostruirlo dopo le calamità e a questa negativa condizione concorre lo sfarinamento di questa delega alle Regioni. Occorre insistere su quanta occupazione può scaturire da una pianificazione almeno trentennale delle opere idraulico agrarie e forestali se gestite secondo rigorosi criteri di impresa, oggi del tutto estranei nella maggior parte degli uffici regionali. Si riuniscano i due Ministeri dell'Ambiente e della Coesione Territoriale e si affidi ad essi questo grande progetto industriale che l'Europa deve sostenere e deve affrancare dal Patto di stabilità. Se l'Italia vuole finalmente uscire dal disastro economico e occupazionale – continua Cianfoni - deve sperare di trovare nel Governo in carica persone

che abbiano una visione più ampia di quella populista della questua IMU o IVA. Rompere il gesso della consuetudine e osare idee nuove è il vero giuramento sulla Costituzione che ogni politico deve fare. Invece che pontificare sulla spesa inutile dei forestali siciliani, calabresi, della Campania o della Sardegna, una Politica seria si proporrebbe di suscitare la pianificazione di metodi imprenditoriali per impegnarli, a cominciare dai loro dirigenti, alla sfida rigorosa della produttività in opere di manutenzione giornaliera dei boschi, dei terreni fragili, dei torrenti e dei fiumi: se ne avrebbero immediati risultati economici e occupazionali dando respiro alla grave questione sociale che giorno per giorno rischia di finire nel tritacarne di tutte le demagogie di cui si nutre da sempre la parte peggiore di questo sfortunato Paese".

avverse condizioni di contesto? Con le sagre e le tradizioni paesane? Con iniziative volte al rilancio della patata, della cipolla o di chissà cosa?”. Natale conclude ricordando che Confindustria Molise ha espresso il proprio parere favorevole sull’insediamento delle Gran Manze e specifica i motivi: “Lo abbiamo fatto inviando una lettera al Presidente Gianpiero Calzolari, perché da anni non riscontravamo un’attenzione di investitori extra regionali per il nostro territorio e perché crediamo fortemente nel valore dell’impresa, quale leva di sviluppo dei territori sia sotto il profilo della ricchezza che produce (pil), sia dal punto di vista occupazionale». Se si continua a dire no a tutto, come sta accadendo, «sarebbe il caso di staccare la spina a questa regione che, come dimostra ancora oggi, non è in grado di guardare al futuro, creando le condizioni migliori per dare occupazione e opportunità di impresa a chi vuole investire qui”.

Scopritermoli, divieto di transito dei veicoli lungo il percorso TERMOLI – Il prossimo 8 dicembre si svolgerà la manifestazione podistica non competitiva “Scopritermoli la corsa dell’Immacolata”. In merito, dopo aver rilasciato l’autorizzazione, l’amministrazione comunale ha emanato una propria ordinanza con la quale sospende la circolazione stradale dei veicoli di ogni ordine e grado per il giorno della manifestazione lungo il percorso che verrà attraversato dai podisti, ad accezione dei veicoli in servizio di Polizia, di Pronto Intervento e di Soccorso. L’orfinanza scatta alle 10 e interessa Cprso Nazionale, Via Roma,Via Cristoforo Colombo (contromano), nuovo parcheggio Cristoforo Colombo, giro di boa, Via del Mare, Via Firenze, Via Volturno,Via Tevere,Via Arno,Via Sangro, Via Giappone, Via del Mulinello, Ingresso Parco G. La Penna con giro interno e uscita dai campi da tennis, Via del Mulinello,Via Tremiti,Viale Marinai D’Italia, Porto, Via Aubry, Borgo Vecchio, Corso Nazionale, Piazza Vittorio Veneto ove avrà termine dopo circa due ore. Il responsabile della manifestazione,dovrà predisporre servizi di vigilanza con personale munito di apposito distintivo di riconoscimento, con cui presidiare ogni intersezione che ricade lungo il percorso di gara, nonché attuare tutte le misure di prevenzione che risultassero necessarie per l’incolumità dei cittadini e dei partecipanti. La Polizia Municipale è incaricata di predisporre adeguati servizi di viabilità assicurando la precedenza nelle intersezioni al passaggio dei partecipanti e la sospensione della circolazione per la durata della gara non competitiva.


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Spettacolo

28 novembre 2013

Big band on stage

LIVE & DISCO CAMPOBASSO - Questa sera al Plaza Cafè (piazza S.Francesco), torna il giovedìaperitivo dalle 20.00. Selezioni a cura di Massimo Petrarca. Domani invece, il live di Nancy Cardo e Mario Petrecca presso Noir Lounge Pub in via Ferrari. Mari&Monti domani presenta il ‘venerdì live’ con il trio Fabio Testa (voce, armonica), Francesco Cipullo (piano), Giulio Ferri (basso).

I musicisti del conservatorio Perosi questa sera al teatro Savoia, tributo al maestro Roberto Mancini CAMPOBASSO - Come sempre, quando serve un linguaggio universale, quando si ha bisogno di trovare il collante tra bisogno ed offerta, la musica è l’unica protagonista che mette tutti d’accordo. Questa sera la Big Band del conservatorio Perosi di Campobasso si esibirà al teatro Savoia a favore dell’associzione IRIS (Insieme per Realizzare Iniziative di Solidarietà nella Prevenzione Cura e Ricerca in Ginecologia Oncologica-onlus). IRIS promuove progetti e studi che forniscono suggerimenti e linee guida nel campo dell’oncologia ginecologica, affiancando le donne e le loro famiglie nella gestione dei bisogni emotivi, sociali ed amministrativi legati alla patologia. Dunque la Big Band al fianco delle donne , per supportarle nei momenti meno felici della vita. I solisti dell’orchestra sono: Aldo Bassi

(tromba), Gianni Savelli (sax tenore), Marco Zurzolo (sax alto), Chiara Izzi (voce), Daniela Terreri (voce). L’ensemble nasce nel 2005 da un’idea di Roberto Mancini (scomparso l’anno scorso) per scopi eminentemente didattici. Saranno eseguite, tra le altre, musiche di Cole Porter, George Gershwin, Billy Joel, Sam Theard, Gene De Paul . Gli altri musicisti: Vladimiro D’Amico, Gianni Di Iorio, Pino De Vivo, Angelo Trane, Adriano Piva, Vittorio Magrini, Manuel Concettini, Roberto Di Carlo, Rocco Di Cicco, Tonino Iamele, Alessio Lalli, Aldo Iosue, Stefano Scalzi, Giuseppe Ferrante, Giuseppe Rosa, Massimo Bucci, Nicola Corso, Alberto Romano. L’evento sarà aperto dalla Sassifunky band con un aperitivo musicale. A seguire, l’ìngresso in sala con un’offerta spontanea.

Eventi Forche Caudine

Ricerca sugli emigrati ‘invisibili’ CAMPOBASSO - Sabato 30 novembre, il terzo appuntamento del ciclo d'incontri organizzato dalla biblioteca "P. Albino" per i cinquant'anni dell'autonomia regionale, verrà dedicato ai molisani in Germania. Sarà l’occasione per presentare il testo Molisani in Germania. Ricerca sugli emigrati “invisibili”, Quaderno 2 del CSM, di Antonio Fanelli, Alessandra Fratejacci e Frank Heins. La Germania è l’approdo europeo più recente dei migranti molisani, dopo che nel secondo dopoguerra alla radicata traiettoria transoceanica si è affiancata una direttrice di espatrio verso l’Europa. All’incontro di sabato 30 novembre, che come al solito si terrà presso la sala conferenze della biblioteca “P. Albino”, con inizio fissato per le ore 17.00, interverranno: Gino Massullo, Glocale. Rivista molisana di storia e scienze sociali; Antonio Fanelli, Università di Siena - Dottorato di ricerca in Antropologia, Storia e Teoria della Cultura; Franco Pezzotta, Parroco di Montecilfone.

ROMA - Molti gli appuntamenti in programma, organizzati dall’associazione “Forche Caudine” in Roma. Il cartellone prende il via oggi con un ritrovo di molisani preso il Cna alla Garbatella. Sino al 1° dicembre, una serie di incontri, convegni, presentazione di libri, seminari, artigianato. Non manca la musica, con il live de Il Tratturo sabato prossimo, a chiusura di una giornata sul Molise e di temi come “Un Molise creativo”, “Molise in mobilità sostenibile”, “Molise-Lazio, un ponte di solidarietà”.

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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28 novembre 2013

Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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0874.698012 VERRANNO ACCETTATI SOLO GLI ANNUNCI PRESENTATI CON DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO VALIDO. ROTOSTAMPA MOLISE SI RISERVA DI MODIFICARE PAROLE O FRASE RITENUTE POCO IDONEE ALLA PUBBLICAZIONE NELLA SEZIONE DEGLI ANNUNCI



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