ANNO IX - N° 95 - SABATO 28 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Piero Notarangelo
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Piero Notarangelo. A via Genova il dirigente del Servizio ricerca e Innovazione, Pietro Notarangelo, uno dei suoi collaboratori, l'ing. Luigi Zarlenga, raccolgono personalmente tutti i toner usati per consentirne il riciclo e un corretto smaltimento. A loro si è aggiunto anche il direttore della Protezione Civile e dell'Avvocatura Regionale, Alberta De Lisio. Lo slogan è : "Noi facciamo la differenza....!" Un passaggio non secondario proprio mentre si fa un gran parlare di risparmi, razionalizzazione e tutela ambientale.
Il Tapiro del giorno a Aldo Patriciello
Il Tapiro del giorno lo diamo a Aldo Patriciello. Si è fidato a spada tratta del presidente Paolo Frattura che ora lo sta ampiamente ripagando non nominando Cotugno assessore e tagliando le sue stesse strutture. Nel contempo l'europarlamentare del Pdl ha preferito firmare la petizione per il Referendum sulla Giustizia Giusta direttamente a Roma evitando di farlo in Molise dove sostiene il centrosinistra. Ancora una volta ha preferito il doppio passo cercando di stare con un piede in due scarpe. Bell'esempio di politica dinanzi ai problemi reali della gente.
REGIONE Interrompono il silenzio anche i sindacati, chiesto un incontro con la Regione A PAG. 5
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L’indiscrezione. Il Molise rischia un’altra mannaia a causa del precedente creato proprio dal centrosinistra regionale
Sanità, Roma commissaria il commissario
Al discorso in atto sulla riorganizzazione dei servizi alla Regione Molise, nei giorni scorsi s’è aggiunto il documento elaborato dal Comitato unico di garanzia (il Cug), la cui parte incisiva è nella figura del vice-presidente Mariarosaria D’Elisiis, consegnato all’assessore al personale perché ne tenga conto per il prosieguo del lavoro contrassegnato da una serie di Stop & Go che non dice bene. Un documento farcito di timidezza. Peccato. Potendo il Cug essere uno strumento di confronto libero da sudditanza psicologica e di ossequio al potere. Ma nel Cug sussistono interessi personali che poco collimano con la libertà di giudizio necessaria per arrecare un contributo di concretezza al tentativo di modificare, rendendola più snella e funzionale, la macchina organizzativa regionale. L’assenza di verbi coniugati all’indicativo a tutto vantaggio dell’uso del condizionale, rende il documento una probabilità e non già la volontà di con-
correre al miglioramento. Qualcosa comunque il Cug l’ha elaborata e l’ha scritta. Ad esempio: “ Dall’esame della delibera di giunta 376 del 26 luglio scorso ( Ipotesi di nuovo atto di organizzazione delle strutture dirigenziali della giunta regionale ai sensi della legge regionale 23 marzo 2010, numero10), si evidenzia che le strutture del gabinetto e della giunta sono sproporzionate rispetto alle rimanenti per cui potrebbero essere accorpate l’ avvocatura e le politiche strategiche il partenariato. Le risorse strumentali potrebbero (e dalli col condizionale! – ndr) essere razionalizzate al meglio attraverso sportelli, raggruppando uffici periferici in sedi opportune anche in ottica di risparmio della spesa (ad esempio utilizzando i locali delle dismesse Comunità montane). Anche il bilancio e le finanze potrebbero essere accorpati per una migliore organizzazione, così che la dotazione dei capitoli, in entrata e in uscita, potrebbero essere armonizzati contabilmente. Inoltre, nelle aree ( in cui è suddivisa l’organizzazione
regionale – ndr) appare evidente un accavallamento di competenze, sicché le stesse potrebbero essere raggruppate per materia come ad esempio Politiche comunitarie – Fers – Por – Cipe, in un unico servizio che possa gestire al meglio le risorse proprio in funzione della semplificazione e dell’ottimizzazione e l’armonizzazione delle competenze stesse”. Nel documento si leggono altri passaggi di una certa incidenza (una maggiore distinzione tra il ruolo degli organi d’indirizzo da quelli di gestione, oppure come raggiungere in concreto funzionalità, efficienza ed economicità nella gestione dei servizi e degli uffici mediante la responsabilizzazione e la professionalizzazione del personale incaricato, oppure ancora l’adozione di un regolamento interno anche per il personale Co.co.co che contempli dettagliatamente le modalità di partecipazione ai compiti istituzionali e alle missioni). Da tutta questa impalcatura pare debba scaturire una riduzione dei servizi da 74 a
Frattura non è credibile e dopo appena sei mesi si cerca il sostituto: il è più gettonato è Andrea Urbani
69 (ridicolo!), e rimanere fuori la rivisitazione, con il relativo adeguamento delle “leggi scandalo” 26 settembre 2005, numero 30, e 2 ottobre 2006, numero 33, alle norme vigenti. Due leggi figlie naturali del più vieto clientelismo politico e di strumentalismo sindacale, che hanno generato una superfetazione impressionante di uffici e capi-uffici al punto, per esemplificare il concetto, che un ottavo livello direttivo debba occuparsi della gestione dell’orologio (entrate ed uscita del personale e relativi permessi) di competenza di un quarto livello, invece di produrre atti amministrativi o tecnici, determinazioni e disposizioni. Un cancro, le due leggi, che ha divorato ogni forma di legittimità, di equilibrio, di trasparenza e di equità, appesantendo oltre misura la spesa pubblica. Di questo nessuno accenno perché “Tout va très bien, Madame la Marquise”. Anche al Comitato unico di garanzia. Chissà se possa andar bene alla spending rewie. Dardo
L'intervento Nella sua comune definizione, rinvenibile facilmente nel famoso dictionarum Treccani, il termine Portaborse indica ‘Chi si presta, in genere allo scopo di ottenere in cambio favori o vantaggi, a lavorare per personaggi autorevoli o influenti, con un atteggiamento esageratamente ossequioso e servile (identificato comunemente dal gesto di portare loro la borsa)’. In Italia e nel Molise è possibile vedere operare la figura dell’assistente/Portaborse con riferimento al mandato elettivo del singolo deputato o consigliere. Le norme che prevedono la figura dell’assistente/Portaborse non risultano chiare e puntuali per trasparenza e correttezza di gestione contabile e finanziaria, a danno del lavoratore, fatta salva la disciplina del Parlamento Europeo che fissa una tipologia contrattuale con griglia salariale ben definita. Per le richiamate ragioni , la polemica in corso. La storia racconta non poche vicende di malcostume nelle quali parenti ed amici sono stati favoriti nel ruolo, in palese violazione dell'alto senso etico e civile. Episodi di grave nepotismo che hanno gettato
Anche i “portaborse” pensano una luce bieca sull’intera vicenda per cui oggi, in ogni luogo, si discute e ci si indigna. La lodevole iniziativa molisana che vide contemplare, con legge 3 giugno 2002, n. 7, all’art. 7, la previsione del ‘fondo dell’assistenza alle attività istituzionali dei titolari del diritto di iniziativa legislativa’, al fine di supportare l’attività istituzionale del singolo consigliere e favorire l’occupazione e l’esperienza professionale di tanti Cittadini molisani, risulta messa sul banco degli imputati unitamente agli stessi Consiglieri regionali. Siamo tre “Portaborse”, nel significato “professio-
nale” del termine, e, sin dall'inizio della nostra nuova esperienza lavorativa, i compiti che ci sono stati affidati hanno preteso impegno e dedizione. Il contratto di forma privatistica che abbiamo sottoscritto ci ha consentito l'ingresso in un mondo vivo nella sua estrema dinamicità ma anche gravoso di doveri e responsabilità. Possiamo affermare, con onestà, che la politica vista dal suo interno, se operata con serietà, così come svolta dal nostro consigliere-datore, è uno degli impegni più nobili ed alti, è espressione di interessi pubblici, è connotata di affanni e preoccupazioni per il carico
di lavoro, è analisi attenta di atti, è progettualità legislativa, è preparazione di interventi opportuni e spesso obbligati, è percezione attenta delle istanze e dei bisogni civici, è studio delle vicende che riguardano le amministrazioni pubbliche e partecipate, è controllo e verifica delle procedure che sottendono le azioni politiche. Il resto, se ci sarà consentito, dobbiamo ancora scoprirlo. Ecco perchè ci sentiamo offesi e lesi nella nostra dignità, sia quando ci si identifica in lacchè o galoppini che quando, dimentichi della nostra natura di donne e uomini decorosi, si pensa al nostro contributo lavorativo come frutto di scambio o di favoritismi. Abbiamo avuto una buona opportunità e rischiamo di perderla per ragioni di cui non portiamo colpe e che forse affondano le proprie radici in altrui pregresse responsabilità e superficialità. Noi, siamo stati scelti secondo il criterio del merito e dell’onestà, siamo Cittadini liberi del nostro Molise e per il Molise vorremmo continuare a lavorare. Tre portaborse
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Siamo al paradosso Disavanzo in Sanità? E’ tutta colpa
della struttura commissariale Il presidente della Regione e commissario ad acta attacca ciò che prima difendeva: i ministeri CAMPOBASSO. “La Sanità è una delega delle Regioni. Se le Regioni creano disavanzo è giusto che paghino i cittadini. Ma il disavanzo creato in Molise negli ultimi sei anni è da attribuire alla gestione commissariale. Perciò ritengo doveroso chiamare in causa la gestione commissariale perché risponda non solo del disavanzo economico ma soprattutto della qualità dei servizi offerti”. Si esprime così il presidente della Regione e commissario ad acta della Sanità, Paolo di Laura Frattura, che ieri in una conferenza stampa ha deciso, contrariamente a quanto fatto in passato da lui e dalla coalizione di centrosinistra, difendere l’autonomia regionale nella gestione della sanità. E lo fa nel giorno in cui il ministero del Tesoro ha confermato l’aumento delle tasse per i molisani: Irap, Irpef e benzina. “La Regione – annuncia Frattura – contesterà questa decisione facendo presente – appunto – che deve essere la gestione commissariale – a caricarsi delle proprie responsabilità – Non lo dico io, lo dice la sentenza della Corte Costituzionale numero 219 del 2013”. Sempre il Commissario Frattura accusa i ministeri della Salute e dell’Economia di interferire, scorrettamente, anche nelle diatribe giudiziarie. Riferendosi in particolare alla questione del direttore generale nella lotta tra il dottor Carmine Ruta e il dottor Angelo Percopo con quest’ultimo che l’ha spuntata anche al Consiglio di Stato. “La questione riguarda loro – dice Frattura – Per quanto riguarda me io ho attivato una procedura ad evidenza pubblica – per scegliere il nuovo direttore Asrem o Commissario come si legge dalla delibera di Giunta – Mi pia-
cerebbe sapere – precisa il presidente della Regione – come hanno scelto il dottor Ruta i sub commissari Basso e Rosato visto che hanno avuto cinque mesi di tempo per individuare il soggetto attuatore e sono stati capaci – solo – di definire un decreto che è stato sospeso”. Frattura sa perfettamente che a Roma stanno pensando di commissariare il commissario e sta preparando la strada per giustificarsi di fronte alla popolazione molisana. Deve mediaticamente apparire come il martire della situazione per non perdere credibilità. Ma in fondo, per un signore che è stato capace di affermare diminuire la pressione fiscale per i cittadini e di dimezzare le indennità degli eletti, facendo poi l’esatto contrario, non è difficile cambiare linea anche sulla Sanità. Così oggi Frattura, e di conseguenza il centrosinistra, attaccano i ministeri perché vogliono venire a dettar legge in Molise. Attaccano ciò che fino a ieri hanno difeso, ossia l’atteggiamento dei ministeri che volevano dettar legge in Molise. “Calpestando i galletti si rischia di mettere in discussione il proprio ruolo – risponde Frattura alla domanda se corre il rischio di un commissariamento – Io mi sono candidato per guidare la Regione non per fare il commissario. Se sarò rimosso difenderò in maniera più determinata i molisani”. Finalmente Frattura parla da presidente. Finalmente mostra i muscoli come degna guida della coalizione di centrosinistra. Finalmente Frattura parla come Michele Iorio. Ma allora perché in passato il Pd non ha fatto fronte comune a Roma con Iorio per salvare l’autonomia regionale in tema di Sanità contro Roma? Perché si sono persi tutti questi anni? La sola motivazione politica di distruggere Iorio non è mediocre e riduttiva rispetto all’interesse primario dei molisani di diritto alla salute e di autonomia regionale? red.pol.
Fregato e mazziato Poverino Carlo Veneziale. Credeva davvero di entrare in Consiglio regionale come promessogli da Frattura e Leva quando si è candidato. E forse nominandolo amministratore unico della Finmolise il governatore avrà finanche ribadito di mantener fede all’impegno preso. Ma sai com’è? Per fare gli assessori sospesi e i consiglieri supplenti, vista la mancanza di disponibilità alle dimissioni di quel diavolo di Scarabeo, ci vuole ancora un po’ di tempo. Lui, Frattura, si dice che per convincere il giovane Carlo si sia scomodato persino a fare pressioni sullo zio Marcello. Sì, lui, l’ex presidente della Giunta regionale. Già, perché Carlo proprio non ne voleva sapere di rientrare tra i trombati premiati. Frattura ce l’ha fatto. Per un po’ di tempo, almeno tre anni, ha sistemato il giovane di Isernia. Però povero Carlo. Cornuto e mazziato. Non solo non si vede riconosciuto l’impegno profuso in campagna elettorale con il ruolo di consigliere, ma per la responsabilità che si è accollato alla Finmolise guadagnerà una vera miseria rispetto al ruolo mancato. Solo 48mila euro lordi all’anno. E basta. E pensare che se fosse seduto a Palazzo Moffa prendere così, senza far nulla, senza muovere un dito, senza proferire parola, senza assumersi alcuna responsabilità civile o penale, intascherebbe 11mila euro al mese, 132mila euro all’anno solo per le indennità e senza aggiungere altro come le 2.450 euro (sempre mensili) dell’articolo 7. Invece, con tutti gli oneri a carico, non arriva neppure a guadagnarne la metà. Povero ma felice. Almeno si spera. Giovanna Ruggiero
D’Alete a Molise Acque, il dado è tratto La nomina da parte del governatore scatterebbe a ottobre per non incappare nella violazione del decreto Monti CAMPOBASSO. Giochi quasi fatti per il vertice di Molise Acque. Altra nomina, altro trombato del centrosinistra in pole position. Si era già detto ma oggi, secondo indiscrezioni, la volontà di Paolo Frattura sembra andare verso la scelta di Antonio Pardo D’Alete. Lui, l’ex consigliere regionale, si dice faccia l’anticamera a via Genova un giorno sì e l’altro pure per evitare il rischio di perdere il
treno. Secondo i bene informati il ritardo sulla nomina deriverebbe da una scadenza: 14 novembre. E’ quella infatti la data che bisogna raggiungere per fare in modo che non ci sia conflittualità tra la nomina di d’Alete e il decreto Monti. Altrimenti Frattura rischia di incappare nello stesso errore giuridico che lo ha portato prima a nominare Tamburro al vertice della Protezione Civile e, dopo
il ricorso dell’Osservatorio sulla legalità tramite gli avvocati De Ritis e Massimo Romano, a sollevare il coordinatore provinciale di Rialzati Molise dall’incarico. In effetti, quel decreto 39 del 2013, sta creando parecchi impicci al governatore con le nomine. Figurarsi che anche Carlo Veneziale al vertice di Finmolise sembra in contrasto con questo decreto ma evidentemente il giovane di Isernia è ben visto nel settore politico tant’è che nessuno solleva questioni. Bene, con D’Alete il buon Frattura vuole fare le cose per bene. Perché possa essere nominato devono trascorrere due anni dall’ultima carica ricoperta in Consiglio regionale. E l’ex
consigliere termina l’attesa proprio ad ottobre vista la sua mancata rielezione nelle elezioni regionali del 16 e 17 ottobre. Ma dal momento che la proclamazione degli eletti è avvenuta solo il 14 novembre, Frattura dovrà attendere l’arrivo del mese dei morti per far resuscitare in ambito politico il buon D’Alete. Ovviamente, come per Veneziale, anche per D’Alete non si tratta di dare un contentino ai trombati delle elezioni. Questa era una caratteristica solo di Michele Iorio. E per l’ex consigliere del Pd siamo sicuri si tratterà di motivazioni meritocratiche, per l’impegno profuso da sempre verso il Molise e i suoi cittadini.
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4 28 settembre 2013
L’opera risanatrice dei commissari liquidatori. Esemplare quella in atto alla “Molise centrale”
Comunità montane: un mondo amministrativo fondato su crediti promessi e debiti inesigibili I 100 e passa dipendenti costretti a bivaccare in attesa che la Regione Molise si decida a stabilire dove collocarli, con quali compiti e responsabilità, entro la fine dell’anno Comunità montane in liquidazione: dura sono ormai tre anni l’operazione e molto tempo occorrerà per chiudere definitivamente i battenti di questi enti di secondo grado che avrebbero avuto una funzione in una regione prevalentemente montuosa, e non l’hanno avuta, per via di una classe politica regionale che non ha voluto mollare niente sul piano delle deleghe. Ci sono comunità montane, per dire, in Campania, con funzioni importanti che consente ad esse di svolgere un ruolo di vicinanza territoriale di rilievo nella gestione dei servizi e della programmazione territoriale. Nel Molise sono in liquidazione. Una condizione di provvisorietà che conferma lo stato confusionale degli amministratori regionali. Se avessero le idee chiare e la volontà di applicarle non consentirebbero alla Comunità montane di permanere nello stato liquidatorio ad libitum. Una Comunità montana in particolare, la “Molise centrale”, lascia capire in cosa consiste e come sia complicato
chiudere i conti: in entrata e in uscita. Alludiamo al commissario liquidatore, l’avvocato Domenico Marinelli, già sindaco di Petrella Tifernina. Dalla sua missione stanno venendo fuori risvolti amministrativi e situazioni gestionali tutt’altro che piacevoli su ciò ch’è stata l’attività dell’ente. Debiti contratti e non onorati; servizi realizzati e non ristorati. Per cui si vede costretto ad un andirivieni di ordinanze di cui, per fare un esempio, prendiamo quella di luglio scorso, la numero 38, con la quale ha dato incarico all’avvocato Assunta Sulmona di recuperare la somma di 101.907,97 euro corrispondente al canone di servizio di conferimento dei rifiuti solidi urbani dell’anno 2012 svolto in favore dell’Unione dei comuni della Vale del Tammaro. Conscio, il commissario Marinelli, di dover poi affrontare lo stesso problema per il servizio di conferimento del 2013. Altri 104.907, 00 euro. Dall’entità delle somme da recuperare si evince quanto sia stata faticosa l’attività
istituzionale delle Comunità montane nel corso della gestione ordinaria e quanto poco corrispondente ai propri obblighi sia stato, ed è, il comportamento dei comuni, singoli o associati. La catena degli inadempimenti che ha portato le Comunità montane del Molise ad estinguersi è lunga e complessa. Inizia dalla Regione, che non ha dato le deleghe né i finanziamenti, e si conclude coi comuni che non hanno pagato le quote associative e i servizi. Un mondo amministrativo fondato su crediti promessi e su debiti inesigibili non poteva non andare a ramengo. Storia amara di una realtà suddivisa in 10 Comunità montane, in decine di dipendenti, in un nugolo di consulenti, finita nel disinteresse generale. Compito del liquidatore, che il commissario Marinelli dimostra di aver preso alla lettera, è di recuperare i crediti maturati e di onorare i debiti contratti, ciò nel più breve tempo possibile, anche per via giudiziaria. Di questo passo, però, come dicevamo all’inizio, ci sarà molto ancora da
fare e molto tempo da impiegare prima di scrivere la parola fine sulla deludente esperienza delle Comunità montane del Molise. Da cui discende a chiare lettere la deludente gestione e sistemazione dei 100 e passa dipendenti costretti a bivaccare in attesa che la Regione Molise si decida a stabilire dove collocarli, con quali compiti e responsabilità. Dardo
Lettera aperta
Assessore Nagni, non dimentichi le agevolazioni per i disabili di Giorgio Simonetti* Egregio Assessore, quella che viviamo in questi mesi è, a detta degli analisti, la più grave crisi economica dal dopoguerra ad oggi e forse la più duratura della storia contemporanea. E sono tante le autorevoli voci che si sono susseguite sulle cause e sui possibili rimedi e le regolari discussioni sui tempi di uscita da essa e della capacità dei singoli Stati dell’Unione Europea a trovare la giusta strategia politico-economica da inserire in una organica strategia comune, in un generale quadro di equi rapporti tra Stati, che sia capace di salvaguardare l’autonomia e la dignità delle popolazioni ad essi appartenenti. E parlo volutamente di sola Europa, perché pare che l’economia degli Stati Uniti, nonostante l’enorme deficit pubblico abbia ripreso una marcia dai progressi accettabili, in grado di consolidare la ripresa. Così come le economie dei Paesi emergenti, che in assenza di nuove Bolle Speculative finanziarie che rischierebbero di accendere una nuova crisi, appaiono consolidate non ai parametri della prima metà dello scorso decennio quando l’indice della loro ricchezza prodotta cresceva a numeri doppi, ma comunque in grado di garantire certezze indispensabili per l’ attuazione di investimenti pub-
blici e privati. Nella impossibilità di quantificare con precisione durata e complessiva grandezza, noi Operatori del Sociale, trovandoci quotidianamente ad affrontare questioni legate a bisogni primari di salariati e pensionati, lavoratori incolpevolmente espulsi dal sistema produttivo, inoccupati, disoccupati, lavoratori in mobilità ed altre categorie fortemente disagiate, crediamo utile sostenere le reali necessità di queste categorie con provvedimenti amministrativi concreti che possano essere di conforto per costoro e che possono essere classificati come il tentato mantenimento di un tenore di vita decoroso. Provvedimenti talvolta semplici, supportati anche da sopportabili costi per l’Ente o l’Istituzione che li emana e li attua. Provvedimenti che in altre aree del Paese sono ritenuti oramai acquisiti, una volta intuita e successivamente certificata la loro utilità. Infatti riuscire a confrontarci costantemente con i nostri omologhi di altre Regioni ci permette, raccogliendo i risultati delle loro buone esperienze, di importare quelle buone pratiche che a fronte, come dicevo, di costi sostenibili, riescono a rendere meno onerose le quotidiane difficoltà delle categorie a cui facevo riferimento poc’anzi. L’attuazione di tariffe agevolate sui mezzi del Trasporto Pubblico, garantirebbe a chi non ha reddito
o lo ha visto drasticamente ridursi nei mesi o negli anni scorsi, di continuare a beneficiare di un Diritto riconosciuto, qual è il diritto alla mobilità, immaginando le difficoltà a mantenere e ad usare, con ridotti mezzi finanziari, il mezzo privato per gli spostamenti obbligati quali, visite mediche, approvvigionamento di prodotti alimentari per se e/o per la propria famiglia, spostamenti sul territorio per la ricerca di un nuovo posto di lavoro e per tutte quelle pratiche periodiche e quotidiane. Le modalità di attuazione delle auspicate agevolazioni, potrebbero essere studiate dalla Struttura che Lei dirige, oltre, se lo riterrà opportuno, da questa e da altre Organizzazioni territoriali e dalle Associazioni a difesa degli utenti e dei consumatori. Sarebbe come dare pieno compimento alla nostra funzione sociale, alleggerendo il carico di rinunce quotidiane a quella parte di popolazione molisana, che è stata colpita dalla perdita del posto di lavoro o che nonostante tutti gli sforzi immaginabili non riesce a trovare una collocazione lavorativa. Sono certo che vorrà considerare e valutare quanto sopra suggerito, considerandolo non come un sacrificio per le limitate capacità delle casse regionali, ma come un utile aiuto in una delicata fase della vita economica della nostra Regione. *Segretario Confederale Cgil Trasporti
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5 28 settembre 2013
Interrompendo un silenzio inquietante che durava da mesi Cgil, Cisl e Uil escono dall’anonimato chiedendo un confronto con la Regione sul tema del lavoro e dello sviluppo economico Ciò all’indomani di un documento degli Industriali fiduciosi del modus operandi della nuova classe dirigente molisana Loro, i regionali del centrosinistra, sono convinti di essere una rappresentanza politica democratica, aperta al confronto, disposta a raccogliere le istanze delle forze sociali ed economiche. Se fosse come diciamo, non avremmo in cronaca la richiesta continua di incontri, confronti, raccordi, alla ricerca di una possibilità che dia alla Regione l’occasione di prendere coscienza di quanto grave e largo sia il malcontento e agli interlocutori di capire quanto incerto, ondivago e, spesso, inconcludente sia l’impegno di chi governa. Non stiamo ad elencare i soggetti che hanno chiesto di essere quantomeno ricevuti e possibilmente ascoltati. Il loro stato di frustrazione, anche se non dichiarato ma intuibile, lo hanno riassunto le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil che, fuori da ogni metafora, hanno redatto e sottoscritto un documento in cui mettono in risalto il ritardo della Regione nell’avviare la fase di concertazione sui problemi relativi allo sviluppo e all’occupazione e, in modo eclatante, al mancato avvio della programmazione dei fondi europei per il settennio 2014-2020. Cosa che avrebbe dovuto fare anche l’Associazione degli industriali ma non l’ha fatto in quanto s’è detta fiduciosa del modus operandi della nuova classe dirigente molisana e delle azioni messe in campo dall’attuale governo regionale considerate dei puntini da cui alla fine verrà fuori un disegno compiuto, diverso dai puntini posti volutamente qua e là, che avevano- ahi loro - dovuto osservare e commentare fino allo scorso anno. Con interlocutori di questa fatta è facile per la Regione traccheggiare e restare a galla. Ma i problemi e le questioni poste da Cgil, Cisl e Uil sono di una drammaticità tale che neanche facezie degli industriali riescono ad alleggerire. Eccoli i problemi e le questioni posti al presidente della giunta regionale che suonano condanna alle dilazioni, alle incertezze, ai rimandi che lo stanno colpevolmente caratte-
rizzando. “I dati nazionali sulla disoccupazione, in particolare quella giovanile, sono allarmanti. Per il Molise sono ancora più preoccupanti: aumenta del 2% il tasso di disoccupazione rispetto al 2012; la disoccupazione giovanile tocca il 42%; la cassa integrazione ordinaria e straordinaria ha un incremento pari a 624216 ore; sono aperte diverse crisi aziendali.” Pertanto, esigenza irrimandabile è “garantire il sostegno al reddito, difendere il lavoro che c’è e crearne di nuovo. Tutti gli sforzi e le azioni vanno indirizzate in questa direzione, garantendo il sostegno al reddito e il futuro occupazionale delle aziende in crisi e utilizzando al meglio la programmazione 2014-2020 dei fondi comunitari. Quest’ultima rappresenta, infatti, un’occasione di primaria importanza per prospettare un nuovo sviluppo della regione Molise fondato su politiche industriali che facciano della qualità e dell’innovazione dei prodotti il proprio asse portante; su un piano di risanamento idrogeologico del territorio; sulla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale della regione; su un piano delle infrastrutture materiali (a partire da quelle su ferro) e immateriali (oggi il Molise registra una bassa presenza di reti a banda larga)”. Un documento sicuramente critico nei confronti dell’inerzia del governo regionale, ma abbastanza all’acqua di rose, come del resto è costume dei sindacati quando di fronte hanno la sinistra e, però, in questo caso, una pseudo sinistra. Di cui non possono, senza poi doversi contraddire, svelare le magagne di un successo elettorale legato al trasformismo di gran parte della destra becera e di taluni poteri forti a sostegno di un candidato presidente passato due volte all’esame delle urne con Forza Italia per due volte bocciato. Dardo
Gam, incontro in Prefettura I sindacati preoccupati per le mancate risposte da parte della Regione CAMPOBASSO. Presso la Prefettura di Campobasso si è tenuto un incontro alla presenza del prefetto Di Menna, del Presidente della Regione Molise, Di Laura Frattura , di Rossi dell’Assessorato al Lavoro, dell’Inps Giorgilli e di Bernardo della Gam. Nel confronto i sindacati Cgil, Cils, Uil e Ugl e le RSU hanno ribadito con forza la necessità della continuità aziendale e dell’inquadramento della Gam in industria al fine di ottenere gli ammortizzatori sociali in grado di supportare l’azienda in un precorso di continuità. Hanno inoltre evidenziato che gli importi della CISOA liquidati dall’Inps sono ridotti rispetto a quanto rassicurato dalla Gam; in merito a questo chiediamo all’azienda di sanare in tempi rapidissimi tali differenze salariali che hanno causato ai lavoratori un ulteriore danno economico in una situazione già troppo esasperata. La Regione Molise ha fissato nella giornata di lunedì 30 settembre una riunione di Giunta per trovare la soluzione che permetta di cambiare l’inquadramento dell’azienda e ha confermato l’impegno a ricercare la soluzione industriale che garantisca la continuità aziendale e la filiera. "Presteremo grande attenzione - chiudono i sindacati - affinchè gli impegni assunti dalla Regione Molise siano tempestivamente rispettati".
"Ex Cattolica, la beffa delle beffe" A parlare sono i 45 infermieri in procinto di licenziamento CAMPOBASSO – A pochi giorni dal fatidico 31 ottobre 2013 abbiamo ascoltato la voce dei 45 infermieri in procinto di licenziamento da parte della Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso. Si sta avvicinando la data ultima per il vostro licenziamento, quale è il vostro stato d’animo? “Siamo 45 infermieri responsabili del fatto che la struttura ci sta usando per raggiungere altri obiettivi, noi continuiamo a lavorare anche se mentalmente è veramente difficile tenuto conto che le lancette dell’orologio girano molto velocemente e il 31 ottobre si avvicina inesorabile. La beffa delle beffe è che dobbiamo formare i colleghi che dal 1° novembre dovranno sostituirci, e questo lo troviamo ancora più assurdo“. Questa situazione ha influito negativamente sui servizi offerti dalla struttura sanitaria? “La Fondazione sta riducendo tutte le attività per permettere alla struttura di non collassare dal primo di novembre con l’uscita di noi 45. Il loro obiettivo è dimostrare che sono in grado di “reggere” alla nostra dipartita, ma lo si fa semplicemente riducendo drasti-
camente l’attività, basti pensare come lavoravano gli ambulatori prima e come lavorano oggi. Bisogna tener presente che gli ambulatori sono la porta di ingresso dei pazienti in ospedale, da quando gran parte degli infermieri in ambulatorio (trasferiti nei reparti) sono stati rimpiazzati con colleghi che lavorano ad orario ridotto, come si può gestire l’utenza?“ Razionalizzazione del servizio, ma quali le conseguenze? “Fino al mese di luglio 2013 il personale del blocco operatorio svolgeva turni di reperibilità festive e notturne divise per specialistica: due infermieri per la cardiologia interventistica, due per la cardiochirurgia e due per la chirurgia e ginecologia oncologica. Tale numero di personale era determinato dal fatto che dovevano esserci per ogni specialità la propria equipe in caso di urgenza/emergenza. Con la “razionalizzazione” del personale infermieristico determinato dalla Direzione le reperibilità vengono gestite da un infermiere per specialistica, ciò significa che se per esempio scatta l’urgenza nelle sale di chirurgia il personale infermieristico è tutto occupato per quel determinato in-
tervento e non si ha personale reperibile per le sale delle altre specialistiche“. Quali sono le difficoltà nel dover far apprendere nuove tecniche ai vostri colleghi? “In sala operatoria, i colleghi che ci devono sostituire anche se sono ben volenterosi non hanno il tempo necessario per poter apprendere tutto in così poco tempo, basti pensare che per diventare uno strumentista di sala operatoria completo bisogna che passi almeno un anno. E quindi cosa succede? Succede che per le reperibilità siamo sempre e solo noi a coprire i turni, come ad esempio la reperibilità del 15.09.2013 dove dalle ore 24:30 sino alle 7:30 del mattino seguente si ritrovavano a lavorare tre infermieri (in esubero) su un intervento di cardiochirurgia ad alta complessità“. Il futuro quale sarà secondo voi? “Ci chiediamo come mai una struttura che dice di avere un esubero di personale non riesca comunque a raggiungere il budget dato dalla Regione, ciò non avviene solo da quest’anno, anche negli anni passati si è verificata la stessa situazione, noi tutti ci chiediamo come può la Fondazione arrivare ad utilizzare questo benedetto budget dato dalla Regione se adesso gli mancherà anche la forza lavoro“.
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Campobasso
28 settembre 2013
Cittadini tartassati e confusi tra Tares, Imu e la nuova Service tax Tares, la rate da pagare sono tre, la prima è scaduta il 31 luglio, la seconda scade lunedì, la terza il 31 ottobre mentre il conguaglio è fissato al 31 dicembre. Così ha deliberato il Consiglio lo scorso giugno ma il pagamento del conguaglio quasi certamente slitterà a marzo. Il Consiglio comunale ha accolto la proposta del gruppo Costruire Democrazia che, in vista delle numerose scadenze fissate per dicembre ha ritenuto che fosse opportuno cercare di rinviar il pagamento del conguaglio della Tares a marzo anche perchè la rata sarà più cara a causa della maggiorazione di 30 centesimi al metro quadrato che andrà direttamente allo Stato.
Resta un dubbio: i Comuni, infatti, possono rinviare al 2014 il pagamento dell’ultima rata Tares di quest'anno ma devono riscuotere entro fine anno la maggiorazione di 30 centesimi a metro quadro per i assicurare all'Erario il miliardo di gettito atteso. La questione, quindi, è ancora poco chiara e a complicarla si aggiunge il pagamento della seconda rata Imu fissata per dicembre ma forse abolita e l’arrivo della Service Tax. Al posto di Imu e Tares, nel 2014 ci sarà la Service tax, calcolata in base alle dimensioni del fabbricato e alla quantità di rifiuti che è in grado di produrre. La Service tax si comporrà di due parti:
la Tari e la Tasi, che varieranno in base alla quantità di rifiuti che il fabbricato può produrre e alla dimensione dello stesso. La
Dopo due anni il colonnello Finanza lascia il timone perché diretto a Palermo.
Cambio al vertice del Comando Militare Esercito “Molise”, arriva Tricarico CAMPOBASSO. Si è svolta ieri mattina, nel piazzale Militare Esercito “Puglia”, dove ha ricoperto l’incadella caserma “ Gabriele Pepe”, la cerimonia di av- rico di Capo di Stato Maggiore. Nato ad Acquaviva vicendamento del comandante militare Esercito delle Fonti in provincia di Bari, ha alle sue spalle un ricco curriculum. “Molise” tra il colonnello Giuseppe Laureato in Scienze strategiche e Natalino Finanza e il colonnello in Scienze internazionali e diploGiuseppe Maria Giovanni Tricamatiche, master in Scienze straterico. L’evento, avvenuto alla pregiche e diploma di senza del comandante della perfezionamento in ComunicaRegione Sud generale Corrado zione pubblica e istituzionale e Danzini, delle autorità militari e pubblica informazione è anche civili, si è svolto nell’ottica della giornalista pubblicista. massima sobrietà. Così, dopo due Nella sua carriera ha ricoperto inanni, il colonnello Finanza lascia il carichi di prestigio oltre ad aver Molise perché diretto ad un nuovo Giuseppe Maria ricevuto numerose onorificenze incarico a Palermo, presso il CoGiovanni Tricarico tra le quali quella di Cavaliere delmando Regione Militare Sud. l’Ordine al Merito della RepubAl suo posto, il colonnello Tricablica. rico che proviene dal Comando
Corte dei conti, improvvisa scomparsa di Mario Casaccia ROMA. E’ scomparso immaturamente Mario Casaccia Magistrato scomodo che denunciò per danno erariale dirigenti pubblici, ministri e portaborse nell' ambito di scandali colossali, come i fondi neri dell' Iri, le carceri d' oro e gli appalti truccati dell' ente Ferrovie. Alzò il tiro sul palazzo, e fu rimosso dall' incarico di viceprocuratore della Corte dei conti "per incompatibilità ambientale", ma il Tribunale amministrativo regionale del Lazio annullò, per "eccesso di potere", il trasferimento d' ufficio, che fu deliberato dal consiglio di presidenza della stessa Corte il 4 luglio del 1990. Dopo la vittoria al TAR si riaprirono a Casaccia passato nel frattempo al Secit, il Servizio dei superispettori tributari - le porte della magistratura contabile. Non volle restare nel nucleo agguer-
rito di 007 del Fisco che indagavano sulla correttezza dell' apparato tributario del Paese, ma tornò nell' ultimo avamposto rimasto a tutela delle casse pubbliche, "drenate" con frequenza crescente da un esecutivo che spendeva e spandeva, un Parlamento in cui imperversavano le lobby e un management pubblico talvolta disinvolto. Fu proprio Casaccia, del resto, a denunciare - nell' atto di citazione relativo allo scandalo delle carceri d' oro - che in Italia "l' illecito da tangenti ha raggiunto un valore di 27 mila miliardi, pari al 3% dell' intero prodotto interno lordo", e a denunciare che "la tangente è un ingente costo che viene traslato in un ingiusto profitto, a mo' di moltiplicatore dei ricavi". Si tratta cioé di un onere che pesa, alla fine di un perverso circuito finanziario, sulle tasche dei
contribuenti. Come si ricorderà, lo scandalo delle carceri d' oro vide coinvolti gli ex ministri Franco Nicolazzi e Clelio Darida, nonchè l' ex segretario particolare di Signorile, Rocco Trane. L' allora viceprocuratore Casaccia aveva avanzato una richiesta di risarcimento per danno erariale di oltre 2 miliardi, in relazione agli appalti concessi alla Codemi di Bruno De Mico per la costruzione e la ristrutturazione di alcuni istituti di pena nel Nord dell' Italia. Ma forse per la sua eccessiva "solerzia", Casaccia fu rimosso dall' ufficio procura. Dopo quasi due anni, la giustizia lo ha ripagò, dandogli totale ragione. Al mio concittadino, anche a nome della Redazione dovevo questo pensiero. Al fratello, Prof. Michele, già Primario di Cardiologia all’Ospedale “Molinette” di Torino le più sentite condoglianze.
nuova imposta sarà incassata dal Comune che avrà ampi margini di manovra, nel rispetto del federalismo fiscale. I tetti massimi
verranno comunque fissati a livello statale, in modo da evitare di accrescere il carico fiscale dei contribuenti.
Open day, per la seconda volta la Croce Rossa di Campobasso si mostra e… dimostra Tutto pronto per la seconda edizione dell’Open Day promosso dal Comitato provinciale della Croce Rossa di Campobasso. L’evento in programma per domani in piazza Pepe sarà un’occasione che avrà come obiettivo quello di far conoscere alla popolazione le diverse componenti della Croce Rossa e i numerosi servizi svolti sul territorio locale. La manifestazione si pone, inoltre, come un buon pretesto per divulgare qualche nozione di primo soccorso e disostruzione pediatrica. Dopo gli ultimi tragici avvenimenti di cronaca che hanno riguardato da vicino anche il Molise, l’attività divulgativa dei volontari sarà volta a dare soprattutto dimostrazioni ai partecipanti delle manovre da mettere in atto in caso di ostruzione e conseguente soffocamento da corpo estraneo nelle vie aeree dei più piccoli. Secondo i dati del Sip, Società Italiana di Pediatria, ogni anno, infatti, in Italia all’incirca cinquanta bambini perdono la vita per aver ingerito accidentalmente corpi estranei come palline, caramelle, giochi etc. In questi casi è, perciò, fondamentale un rapido e mirato intervento con semplici manovre di primo soccorso. Proprio per tale motivo, i volontari, dopo aver seguito specifici corsi di formazione ed esser diventati Istruttori di Manovre di Disostruzione, domenica scenderanno in piazza per insegnare ai familiari dei più piccoli le giuste tecniche per prevenire prematuri decessi. Un attività ormai consolidata per la Croce Rossa del Molise, i cui volontari sono da tempo impegnati su tutto il territorio regionale al fine di sensibilizzare e “formare” la popolazione. Ovviamente durante l’Open Day Cri i Volontari non saranno impegnati solo in tale attività. Nel corso della giornata di domani sarà, infatti, allestito un vero e proprio “villaggio” con varie postazioni e servizi. Tutto a disposizione dei cittadini completamente a titolo gratuito. Dalla misurazione della pressione arteriosa, al rilevamento del proprio gruppo sanguigno, al giusto comportamento da avere in caso di incidente domestico. Nel villaggio targato Cri ci sarà anche spazio per i bambini, ai quali sarà dedicata un’apposita area Baby Parking.
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Campobasso
28 settembre 2013
Gesualdo e Di Bartolomeo: razionalizzare l’applicazione della legge regionale numero 30 del 2009 (Piano casa) e riappropriarsi della titolarità di programmare lo sviluppo del territorio.
In materia urbanistica e di gestione del territorio non è mai troppo tardi destarsi dal sonno Uscire dal ventennale precariato urbanistico che ha generato la più grave distruzione del territorio urbano e sub-urbano, il maggior numero di abusi edilizi, i peggiori (per la collettività) accordi di programma e la peggiore (fin qui) utilizzazione del Piano casa Due punti da risolvere per l’amministrazione comunale di Campobasso: come razionalizzare l’applicazione della legge regionale numero 30 del 2009 (Piano casa) e come riappropriarsi della piena ed assoluta titolarità di programmare lo sviluppo del territorio cittadino. Due momenti di riflessione in seno alla maggioranza di Palazzo san Giorgio su impulso a riflettere da parte dell’assessore all’urbanistica Gesualdo, preoccupato degli effetti dirompenti del Piano casa se non opportunamente interpretato e realizzato. L’assenza di una diretta partecipazione comunale ha prodotto una serie di interventi edilizi che hanno punteggiato la città in termini di volumi e di architettura che non le fanno onore. Il Piano Casa e un obbrobrio generato dalla foia costruttiva del governo Berlusconi, convinto di dare un contributo alla ripresa economica. La Regione Molise lo ha deliberato al netto di buongusto e senso della misura, varando una legge ad abundantiam, pilotata, al solito, dall’esterno, dai poteri forti e da taluni individuabili Tycoon, che se applicata così e semplicemente dall’amministrazione comunale di Campobasso, potremmo trovarci ad abitare in una realtà urbana profondamente manomessa e mutata, con grave carenza di servizi e infrastrutture. In avvio la legge regionale 30 non ha avuto molta fortuna; il riscontro sul piano pratico è stato flebile, anche perché la legge comunque andava approfondita e verificata. Quindi è intervenuto ancora il legislatore di Palazzo Moffa ad aggiustare il tiro con la legge 21 del 9 settembre 2011. I tempi di applicazione comunque si vanno restringendo (febbraio 2014) e si vanno delineando gli interventi di maggiore impatto sia nel recupero edilizio che degli impianti industriali e si fanno sempre più ardite le richieste di cambio di destinazione d’uso. Il quadro complessivo si va facendo fosco e sin dal primo giorno in cui ha messo piede nell’assessorato a Palazzo san Giorgio Nicola Gesualdo ha tirato fuori dal cassetto a legge, ha esaminato le richieste e s’è reso conto della necessità di una razionalizzazione da parte dell’amministrazione per vol-
CAMPOBASSO. Nel pomeriggio alle ore 16:00 il comitato “Villa de Capoa” invita la cittadinanza a vivere un pomeriggio divertente, immersi nella pace del verde, assieme agli artisti, ai musicisti, ai fotografi, ai volontari e a tutti coloro i quali hanno voglia di esprimersi, giocare, socializzare o semplicemente rilassarsi in Villa De Capoa. Il Comitato “Villa de Capoa” ritiene che il parco omonimo è da sempre un'opera
gere anche all’interesse pubblico ciò che dell’interesse privato il Piano casa distribuisce con eccessiva generosità. Punto di vista condiviso dal Sindaco al quale, si può capire, arrivano richieste e messaggi subliminali, la cui decifrazione è tradotta nei metri cubi in più che si vogliono realizzare e, come accennato, nel cambio di destinazione d’uso. Ciò da parte dei grandi capitali perché la povera gente, il proprietario di un appartamento, dal Piano casa ha potuto e potrebbe cavare lo stretto necessario. Capannoni industriali e metri cubi abitativi da raddoppiare , lottizzazioni da rimuovere e da ampliare, abusi edilizi da recuperare, zone omogenee da delimitare costituiscono materia impellente e incandescente per la maggioranza di Palazzo san Giorgio finalmente destata dal sonno e dall’indifferenza ai problemi urbanistici e per questo chiamata a intervenire, a prendere coscienza dello stato delle cose e a scegliere la strada da
fare per rispondere allo spirito della legge 30 (…. la Regione promuove misure straordinarie per il sostegno del settore edilizio, attraverso interventi finalizzati al miglioramento della qualità abitativa, per preservare, mantenere, ricostruire e rivitalizzare il patrimonio edilizio esistente … poi nella sostanza è tutt'altra musica!) e per restituire alla città e al territorio un minimo di razionalità urbanistica e di qualità edilizia (negando la realizzazione di obbrobri mastodontici, tipo le due torri di Vazzieri e gli altri insediamenti d’intorno, figli dell’indifferenza degli amministratori alla gestione del territorio e figli di ciò che l’indifferenza ha generato con le riclassificazioni delle aree e dei suoli). La sollecitazione a destarsi dal sonno, stando allo scambio di vedute tra il sindaco e l’assessore all’urbanistica, dovrebbe confluire dapprima nel gruppo di maggioranza, quindi nelle commissioni permanenti e infine in consiglio comunale. Allo scopo di uscire (peccato che lo si faccia allo scadere della consigliatura) dal ventennale precariato urbanistico (ma i dirigenti dove sono stati?) che ha generato, senza colpo ferire, la più grave distruzione del territorio urbano e sub-urbano, il maggior numero di abusi edilizi, i peggiori (per la collettività) accordi di programma e la peggiore (fin qui) utilizzazione del Piano casa. L’ambiente delle imprese e degli affari non lesina maldicenze, motivo in più per Gesualdo e Di Bartolomeo per mettere un freno alla deriva delle speculazioni sulle rendite di posizione e dei terreni, per razionalizzare il ruolo e la funzione dell’amministrazione comunale in maniera trasparente, per rispondere con la forza della ragione e delle leggi alla inveterata prepotenza degli affaristi. Specie se assumono anche funzioni pubbliche. Dardo
C'è vita in Villa de Capoa! Nel pomeriggio manifestazioni organizzate dal Comitato per riqualificare l'area verde d'arte, patrimonio dell'intera comunità di Campobasso, purtroppo negli ultimi anni gli orari di apertura ridotti, la chiusura della villa nei giorni festivi, e il degrado delle componenti arboree e architettoniche, hanno gradualmente sottratto la villa alla sua funzione originaria. Come citta-
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dini di Campobasso vogliamo riportarla al suo ruolo di risorsa aperta a tutti, luogo di attrazione turistica e centro di attenzione e fruizione della popolazione. Perciò invitiamo l'amministrazione comunale a riaprire la Villa de Capoa la domenica e nei giorni festivi, mostrando
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quante sono le persone che ci tengono e la grandissima versatilità di uno spazio centrale e pulsante della cità, una grandissima “piazza verde” che può diventare contenitore di eventi importanti e diversi o spazio pubblico libero vissuto in maniera autentica da ciascun cittadino.
CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA
Spettacolo
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28 settembre 2013
Oggi, trovare il tempo per leggere Il mercato editoriale è in caduta libera. Oltre 13.000 le biblioteche in Italia 46 delle quali dello Stato. Nel Molise resitono 15 strutture aperte, due nel capoluogo di Charles N. Papa CAMPOBASSO - La velocità dei tempi moderni, non permette sempre, di comprare un buon libro, andare a casa, sedersi sulla poltrona, e concedersi il tempo di una buona lettura. La biblioteca, intesa come spazio fisico dedicato ai libri, è un luogo in via d’estinzione. In Italia. Sul territorio italiano se ne contano circa 13.000 di cui 46 dello Stato. Come per i dischi, anche i libri risentono dell’evoluzione tecnologica come gli e-book, la possibilità di leggere in rete, di scaricare qualunque tomo da internet. Nel capoluogo, le vicissitudini legate alla Bibliomediateca e all’Albino, sono di interesse pubblico, in quanto, chi risente della contrazione dell’offerta, oltre ai lavoratori delle due biblioteche, sono i fruitori ultimi, giovani studenti (e non solo), che perderanno un diritto acquisito negli anni, quello alla cultura, allo studio e alla lettura. Ne parliamo con Carmine Aceto, responsabile comunicazione di Altrimedia, società che opera nel settore bibliotecario. Parliamo subito dello stallo sulla situazione delle biblioteche, che succede? “In Italia si paga lo scotto per i mancati investimenti fatti, in termini di risorse professionali ed economiche in questo settore, nel corso degli anni. Non si è puntato su idee di sviluppo sociale che includessero l’aspetto culturale, educativo e sociale, che le biblioteche pubbliche sanno incarnare, per far crescere qualitativamente la vita dei cittadini. Adesso la spendig review, lontana dall’essere la soluzione di tutti i mali del passato, sta segando letteralmente le gambe al mondo culturale ed educativo che, soprattutto a livello di governo nazionale, viene visto come superfluo. A dispetto di tutto ciò, le biblioteche sono ancora vive e vegete, provano a portare avanti visioni culturali aperte e sostanzialmente gratuite, destinate a tutti. Detta così
sembra una pazzia utopistica, visto il contesto economico nel quale ci ritroviamo, ma dobbiamo puntare sull’utopia, sul sogno che le biblioteche sanno coltivare, per ridisegnare le future priorità della nostra società”. Che futuro hanno i professionisti dei settori bibliotecari? “Chi lavora in questo settore non credo che abbia mai vissuto periodi di vacche grasse, ma il futuro lavorativo è spesso frutto di tante coincidenze, opportunità e, soprattutto, impegno nell’aggiornarsi”. Dopo tanti anni di biblioteca, quale il tuo pensiero sui lettori, si legge, cosa si legge? “Leggere è una manifestazione concreta di libertà ed è anche un atto che può determinare la nostra crescita personale, per questo, al di là delle statistiche che lasciano sempre il tempo che trovano, la gente continua ad avvicinarsi alla lettura con lo stesso atteggiamento e la stessa fiducia. I generi passano, come le mode e le tendenze, la voglia di trovare nella lettura un mezzo per ampliare il proprio universo non solo immaginifico è rimasta intatta nei secoli”. La fruizione cartacea del libro, è in caduta libera? “In caduta libera è il mercato editoriale, soprattutto in Italia, ancorato a dinamiche produttive che tendono a mantenere in piedi privilegi e status quo non più attuabili nell’era digitale. Questo non solo per l’aspetto della fruizione delle storie da parte dei lettori, ma per il mutamento dei mezzi produttivi. Se l’editoria classica non affronterà a viso aperto la nuova fase di sviluppo, con investimenti e progetti a medio e lungo termine, si ritroverà a discutere ancora, in tavole rotonde asfittiche, su quanto è romantico l’odore della carta, mentre il mondo, non solo quello dei giovani o degli avanguardisti dell’editoria digitale, sarà andato in fuga irrimediabilmente”. I giovani che rapporto hanno con la tecnologia applicata alla lettura, tipo gli e-book?
Cinque giorni alla Gil
Oggi pomeriggio dalle 16.00
Forum regionale
Riapre villa De Capoa
CAMPOBASSO - Cinque giornate per il Forum regionale dedicato alla Cultura. Sono invitati tutti coloro che, nei diversi ambiti, a vario titolo, producono cultura. L’iniziativa è curata dal consigliere regionale delegato alla Cultura, Domenico Ioffredi.
CAMPOBASSO - Oggi dalle 16.00, l’associazione ambientalista “Fare verde”, realizza un cartellone di eventi sino a sera, per il recupero di villa De Capoa. Una serie di momenti ludici dalla musica allo sport, alla lettura alla fotografia.
“A differenza di quanto generalmente si creda, i giovani, almeno in Italia, non sono così educati a livello digitale. Infatti, non bisogna confondere i “tecnofans”, ovvero coloro che vivono ossessivamente la moda dettata dagli strumenti tecnologici, con quanti, invece, sanno utilizzare consapevolmente il mondo digitale come fonte informativa e di sviluppo personale e professionale. In Italia, dagli ultimi dati, l’uso della Rete è addirittura sceso rispetto al passato, colpa di politiche miopi nel settore delle infrastrutture, vedi wifi, ma anche colpa della poca educazione digitale che si attua nelle scuole per tutta una serie di ragioni che, purtroppo, hanno sempre come denominatore comune la scarsità di risorse economiche”. Tu sei anche uno scrittore, ora hai pronto il nuovo romanzo, di cosa si tratta? “Pronto è davvero una parola grossa, però sono a buon punto. Per ora posso dirti con certezza il titolo, “Le cose sbagliate”, e che il mondo della biblioteca, privo però di auree magiche alle quali ci ha abituato tanta letteratura contemporanea, ne è parte integrante”. Quali sono le richieste degli editori oggi, a quale pubblico si rivolgono? “Sarebbe sbagliato fare di tutt’erba un fascio, ma oggigiorno, prima di parlare di editori, bisognerebbe tracciare un solco e definire chiaramente la differenza tra editori puri, quelli che investono di tasca propria sugli autori e sui libri che fanno uscire con il proprio marchio, e quelli che si occupano di editoria a pagamento. La differenza, come si può ben intuire, è tutt’altro che trascurabile e determina anche la produzione culturale nel nostro paese”. Per chiudere, un libro da leggere? “Provate a iniziare “La verità sul caso Harry Quebert” dello scrittore di origine svizzera Joel Dicker, Premio Goncourt 2012, e sono pronto a scommettere che non vi fermerete se non quando sarete arrivati all’ultima pagina”.
Appuntamenti BOJANO - Torna la programmazione al Cat Woman, sulla ss17. Oggi serata caraibica. Salsa, bacahata, merengue, balli di gruppo, reggaeton, denbow. A seguire revival ‘70/’80/’90. Info 331 3096823. PETACCIATO - Oggi alle 22.30 al risto-pub Tequila sull’Adriatica, live di cafè Wha!. BARANELLO - Al Barocco Cafè, il bar in contrada Gaudo, stasera live la tribute band dei Litfiba, Vendette. ISERNIA - Prsso l’hotel La Tequila, oggi è “Up to date”. Dalle 0.00 alle 6.00 cinque dj a rotazione. Ingresso euro 12,00. CAMPOBASSO - Giovedì 3 ottobre al De Anima wine bar restaurant, serata aperitivo in musica. Dalle 20.30 alle 22.30 buffet, a seguire live&dj set. Info 3383188333.
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ISERNIA
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Isernia
28 settembre 2013
La Regione non stanzia nuovi fondi per il fitto e le sedi di Facoltà potrebbero trovare allocazione all'interno dell'ex Liceo.
L’Università al Fascitelli ISERNIA. L'Università a Isernia potrebbe essere davvero ospitata all'interno del Liceo "Fascitelli" in fase di ristrutturazione. "Esprimo soddisfazione – aveva detto Luigi Mazzuto presidente della Provincia di Isernia – per gli sforzi compiuti nell’individuazione di una soluzione che garantisca continuità e futuro alle sedi isernine dell’Università degli Studi del Molise. Terremo alta la guardia sul territorio e sui suoi presidi principali, a tutela della dignità storica, sociale ed economica della nostra Provincia. Sono fermamente convinto del fatto che investire nell’università e, più in generale, nell’istruzione può invertire la rotta del trend negativo che affligge la nostra economia. Eppure sempre più spesso da Roma si affannano a tagliare le spese più facilmente aggredibili, tra cui quelle destinate alla cultura e all’istruzione. Decisioni queste, che si ripercuotono per effetto domino a livello locale, con conseguenze dannose per il tessuto socio-economico delle popola-
zioni. Grande sensibilità ha dimostrato il Governo regionale a individuare risorse da destinare al mantenimento dell’operatività delle sedi universitarie nel centro storico di Isernia. Rimane in piedi, però, la questione delle strutture da individuare una volta che si dovrà riconse-
gnare alla Curia diocesana l’attuale sede di via Mazzini. Una soluzione potrebbe essere individuata nel destinare l’edificio del Liceo classico ‘Fascitelli’ di corso Garibaldi, in fase di ristrutturazione, a sede principale delle università di Isernia. La struttura appare quanto mai ade-
guata a una tale destinazione d’uso. La sua centralità, innanzitutto, favorirebbe il collegamento a mezzi di trasporto pubblici su rotaia o su gomma, raggiungibili a piedi nel giro di pochi minuti. L’autorevolezza storica e architettonica dell’edificio, inoltre, faciliterebbe una naturale attribuzione al ‘Fascitelli’ di sede universitaria centrale della città di Isernia. Sono molteplici, insomma, gli aspetti vantaggiosi. È necessario, però, che vi sia una convergenza di intenti e costante confronto sul futuro dell’università di Isernia, in primis da parte di tutti gli amministratori del territorio, non solo quanti operano nella città di Isernia, ma almeno di tutti quei comuni che ricadono nell’hinterland isernino. Difficoltà di carattere logistico possono e devono essere superate mediante accordi interistituzionali, – ha concluso il presidente della Provincia – per garantire non solo il potenziamento dell’offerta formativa sul territorio, ma per incrementarne gli indirizzi di studio”.
La Corte d'Appello riduce la condanna al procuratore sportivo.
Il marchio Ospitalità
Pasquini, dimezzata la pena
La Camera di Commercio avvia il progetto di Sportello Turismo
ISERNIA. La Corte d’appello di Campobasso ha dimezzato la pena ad Andrea Pasquini, il procuratore sportivo di origini aretine condannato per violenza sessuale nei confronti di quattro minori che frequentavano la comunità “Valentino Mazzola” di Miranda. Dai 7 anni e otto mesi inflitti in primo grado dal tribunale di Isernia, si è scesi a quattro anni. Ma questo verdetto apre nuovi scenari su un caso giu-
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diziario molto complesso, che in qualche modo si intreccia con l’analoga (ma piu’ pesante) condanna comminata al 48enne toscano in Moldavia, dove attualmente si trova in stato di reclusione. Due vicende molto simili tra loro: in entrambi i casi l’imputato è stato accusato da quattro minorenni. Soddisfatto per il consistente sconto di pena ottenuto l’avvocato di fiducia di Pasquini, Franco Mastronardi.
ISERNIA. La Camera di Commercio di Isernia, nell’ambito del progetto “Sportello Turismo” Fondo perequativo Unioncamere, in collaborazione con Is.Na.R.T. - Istituto Nazionale Ricerche Turistiche -, a breve attiverà il marchio “Ospitalità Italiana”, progetto di sistema delle Camere di Commercio Italiane, volto alla certificazione delle strutture ristorative e agrituristiche della Provincia, che vogliono distinguersi per qualità dei servizi e per accoglienza. Il marchio “Ospitalità Italiana” riconoscimento facoltativo non obbligatorio, annuale e rinnovabile, diventa una garanzia per il turista, assumendo anche le caratteristiche di investimento promozionale e commerciale, offrendo una serie di indubbi vantaggi sia per gli esercenti che per i turisti. “Ospitalità Italiana” fornisce ai clienti attuali e potenziali una valutazione obiettiva del livello di servizio offerto e rappresenta una garanzia sia per le aziende che per gli ospiti: visibilità, chiarezza di immagine, garanzia di qualità, facilità di scelta, condivisione del sistema di valori tra chi offre e chi compra. L’insieme delle imprese riunite sotto il comune logo "Ospitalità Italiana" consente infine di comunicare al potenziale cliente gli sforzi dell’impresa verso la qualità, e questa scelta (e con essa il concetto di tutela dell’ospite) rappresenta un’opportunità e una sfida per l’intero sistema turistico italiano. Pertanto, la Camera di Commercio di Isernia, invita le aziende interessate a partecipare al progetto per l’ottenimento della certificazione “Ospitalità Italiana” e a prendere visione dei rispettivi Bandi di selezione, dei disciplinari e dei moduli di adesione, consultando il sito www.camcomisernia.net. Per ulteriori informazioni contattare gli uffici della Camera di Commercio di Isernia ai numeri: 0865 455214 – 455212. Saranno ammesse al progetto le prime 11 domande secondo l’ordine cronologico di arrivo. La partecipazione al progetto è totalmente gratuita. L’adesione va comunicata entro e non oltre il 7 Ottobre c.a.
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Termoli
28 settembre 2013
Governo sblocca i fondi per servizi assistenziali, nessuna interruzione in bassomolise Di Brino illustrerà alla stampa la vicenda “blu costruzioni” TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino invita i giornalisti alla conferenza stampa che si terrà martedì 1 ottobre alle ore 10,30 presso la sala consiliare del Municipio. Nel corso dell’incontro con gli operatori dell’informazione, il primo cittadino illustrerà i contenuti di una lettera aperta alla cittadinanza: il documento fornirà ulteriori elementi per fare chiarezza su fatti ed episodi che hanno contraddistinto la vicenda “Blu Costruzioni”.
TERMOLI – “Non ci sarà nessuna interruzione dei servizi socio-assistenziali nell’ambito di zona di Termoli”. Lo ha comunicato il vice presidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, dopo aver appreso dal Prefetto di Campobasso che il Direttore Generale del Ministero del Lavoro, Raffaele Tangorra, ha annunciato l’avvenuta firma del Decreto di concessione del Ministero del Tesoro del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali per l’annualità 2013. “Al Molise saranno trasferiti nei prossimi giorni 2,4 milioni di euro che la Regione assegnerà ai 7 ambiti territoriali – ha detto Petraroia – e la positiva evoluzione della vicenda
a livello nazionale ha consentito di acquisire certezze sulla disponibilità dei fondi e ha agevolato la ricerca di soluzioni tecniche su anticipi finanziari già allo studio da parte della Regione sia diret-
tamente che per il tramite di Finmolise, intervenuta alla riunione con l’Amministratore Unico, Carlo Veneziale. In aggiunta il Direttore Regionale del Servizio per le Politiche Sociali si era già
attivato con i preposti uffici della programmazione e delle finanze per individuare altri percorsi di trasferimento di fondi agli Ambiti Territoriali”. Ma non è tutto perché il Presidente del Comitato dei Sindaci del Basso Molise, Luigi Mascio, ha comunicato al Prefetto che sono arrivati dalla Regione Molise nella cassa dell’Ambito Territoriale 102mila euro per l’ultima rata del 2012 e 156mila euro di pagamenti pregressi del Comune di Termoli. Dunque pare che sia scongiurata la sospensione del servizio in basso Molise e il punto della situazione sarà fatto in altra riunione dissata per il 15 ottobre su proposta di Michele Petraroia.
Riunione di maggioranza al Comune per valutare tre aspetti della legislatura
Presentata mozione sul bando manutenzione verde pubblico
TERMOLI – Mostra ottimismo il sindaco di Brino sul futuro della sua maggioranza. L’orientamento è scaturito al termine della riunione di maggioranza che si è tenuta giovedi per valutare tre aspetti che sono emersi ultimamente: revoca del presidente del Consiglio comunale, dimissioni dell’assessore all’Urbanistica, Bruno Verini, e l’allargamento della Giunta. Sul primo punto Di Brino non ha avuto esitazioni: “Abbiamo ragionato sulla questione della revoca del presidente del Consiglio e verificato se ha la maggioranza dei consensi per andare avanti e la risposta è stata positiva”. Sul secondo punto il primo cittadino è stato abbastanza freddo riferendo che Bruno Verini non ha preso parte alla riunione per motivi di salute ma ribadito che: “Gli eletti non dovrebbero tornare a casa, a meno che non assumano comportamenti non in linea con la maggioranza. Verini ha avuto un comportamento politicamente non corretto, nei miei confronti e del gruppo di maggioranza. Se ci sono stati dei ritardi che hanno rallentato il lavoro dell’Urbanistica, se ne poteva parlare prima, così avremmo trovato delle soluzioni. Devo valutare se ancora sussiste un rapporto di fiducia, e confrontarmi con il gruppo del Pdl e con la maggioranza”. Infine sull’argamento della Giunta ha detto che l’esecutivo va risistemato, con la nomina di altri due assessori ma non ci sarà un rimpasto. “Ci sarà un’integrazione in tempi brevi, Conto di nominare i due nuovi assessori prima dell’approvazione in Consiglio del bilancio, che dovrebbe avvenire tra la fine di ottobre gli inizi di novembre”.
TERMOLI – I Consiglieri comunali di opposizione hanno presentato al presidente del Consiglio e per conoscenza al Sindaco una mozione sulla manutenzione del verde pubblico con la quale impegnano il primo cittadino e l’amministrazione comunale a far rispettare il bando e soprattutto il contratto di appalto. I Consiglieri di opposizione fanno presente che nel capitolato speciale d’appalto “descrizione dei lavori ed oneri della ditta appaltatrice” è riportato che “Contestualmente allo sfalcio, anche in corrispondenza di cigli stradali e scarpate, le aree dovranno essere ripulite dai rifiuti raccolti (carte, vetro, escrementi, mozziconi di sigarette, plastica, ecc.) ed i materiali raccolti dovranno essere depositati negli appositi contenitori stradali o in quelli presenti nei giardini, con i criteri della raccolta differenziata in mancanza vanno conferiti al Centro di Raccolta (Ecocentro) di Termoli”. Ma ciò non avverrebbe considerato che spesso nelle aree dopo lo sfalcio rimangono rifiuti di ogni genere.
Movimento 5 Stelle, nuove iniziative del GdL Sanità TERMOLI - Il Movimento 5 Stelle Molise, con la presenza dei consiglieri regionali, Patrizia Manzo e Antonio Federico, e del referente del gruppo lavoro sanità, il dottor Giuseppe Berardi, ha tenuto un incontro pubblico con la cittadinanza sulla sanità e sulle attività del gruppo di lavoro e quelle future. Un tour informativo che interesserà tutta la Regione Molise, l’istituzione di un servizio per raccogliere le segnalazioni dei cittadini e degli operatori del settore, l’esposizione dettagliata di alcuni strumenti quali il Fascicolo Sanitario Elettronico e il Registro Tumori, con i quali si potrebbero trarre benefici dal punto di vista della corretta programmazione, della riduzione di spesa, dell’individuazione di eventuali anomalie, anche non di carattere sanitario, tali da spostare l’attenzione sulle vere cause di particolari patologie.Vediamo in dettaglio le iniziative del tour informativo e dell’infomail a servizio dei cittadini. Il Movimento 5 Stelle pone al centro della sua azione politica i cittadini e le istanze da loro sollevate assumendo il ruolo, tramite gli eletti, di portavoce all’interno delle istituzioni, al fine di ridurre il distacco tra queste due entità e ridare dignità a quel popolo sovrano troppo spesso scavalcato nei processi decisionali. L’intenzione è quella di tenere una serie di incontri, un tour informativo, nei principali centri della regione, in particolare dove sono presenti strutture sanitarie (Campobasso, Termoli, Isernia, Venafro, Larino e Agnone). Le finalità di questi incontri pubblici saranno quelle di raccontare l’idea di sanità del MoVimento, promuovere i propri progetti operativi, principalmente il Fascicolo Sanitario Elettronico e l’attivazione del Registro Tumori sui quali si lavora da molto tempo. Inoltre si vuole trarre beneficio dal confronto con i cittadini e con gli operatori del settore in quanto perfetti conoscitori delle realtà territoriali e delle esigenze e criticità.
Mostra di pittori di una famiglia termolese nel Novevcento TERMOLI – Questa sera alle 18,30, presso l’Officina Solare Gallery in Via Marconi, sarà inaugurata la mostra di Vincenzo e Angiolino Palombo, una famiglia di pittori nel Novecento termolese a cura di Tommaso Evangelista; un evento inserito nella Nona Giornata Nazionale del Contemporaneo organizzata dall'AMACI. L’esposizione dei lavori di Vincenzo e Angiolino Palombo segna per la galleria Officina Solare un’apertura verso la città di Termoli e la sua storia artistica poiché va ad indagare le opere di due pittori, padre e figlio, che hanno segnato quasi un secolo di storia locale. In assenza di approfonditi studi specifici, se si escludono gli atti del convegno Vincenzo Palombo, pittore svoltosi a San Martino in Pensilis il 19 Agosto 2004 e la “traccia di presenza” riportata dallo studioso Dante Gentile Lorusso nel suo fondamentale testoAttraversamenti. Sulla cultura artistica nell’Ottocento molisano1, l’analisi non può che vertere su dati stilistici e formali, ovvero su una lettura puntuale delle opere in relazione alle limitate note biografiche. La mostra resterà aperta fino al 10 ottobre e si può visitare tutti i giorni dalle 18,30 alle 20,30.
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Termoli
28 settembre 2013
Estorsione, arrestato pregiudicato della provincia di Foggia LARINO - Nella trascorsa nottata i Carabinieri del Comando Provinciale di Campobasso hanno portato a termine una brillante operazione arrestando, per estorsione a seguito di rapina (cavallo di ritorno) , un pregiudicato della provincia di Foggia. L’indagine era scaturita dalla denuncia presentata lo scorso 22 settembre presso la Stazione carabinieri di Larino da un imprenditore agricolo ultraottantenne, residente a Termoli. L’uomo aveva rappresentato che la sera precedente, mentre si trovava da solo in una abitazione rurale di sua proprietà sita in località “Piane di Larino”, tre individui travisati, di cui uno armato di coltello, si erano introdotti in casa e lo avevano co-
stretto a consegnare loro la somma contante di 1.400 euro. I tre si erano successivamente allontanati a bordo dell’autovettura Suzuki Jimmy in uso all’anziano, il quale era rimasto talmente scioccato dalla brutta avventura da non essere riuscito ad allertare nell’immediatezza le forze dell’ordine. Attesa la gravità dell’evento e l’eccezionalità dello stesso (il fenomeno delle rapine in abitazione è scarsamente diffuso in provincia), considerate altresì le circostanze nelle quali lo stesso si era verificato che portavano ad attenzionare anche la persona offesa dal reato, una volta appresa la “notitia criminis” venivano immediatamente attivati i servizi di controllo del terri-
torio a cura dei Carabinieri di Larino e di Termoli, nonché veniva allertato il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Campobasso per il necessario supporto tecnico-scientifico alle indagini. I primi accertamenti portavano a ritenere che l’episodio criminoso fosse collegato ad una estorsione il cui responsabile si identificasse in un pregiudicato della vicina provincia di Foggia, e in particolare della località di Serracapriola. Infatti nei giorni successivi giungeva la richiesta estorsiva della somma di 5000 euro per la restituzione dell’automezzo; l’attività d’indagine proseguiva fino alla notte scorsa, quando il dispositivo attuato dai Carabinieri si stringeva lenta-
mente ma inesorabilmente intorno ad un soggetto, successivamente intercettato e bloccato in agro di Ururi (CB) mentre riceveva la somma di denaro dalle mani dell’estorto. L’uomo, identificato in D.C.A., 28enne, manovale di Serracapriola (FG), pregiudicato, veniva tratto in arresto in flagranza del reato di estorsione mentre l’automezzo veniva recuperato in agro di Serracapriola. Le indagini, coordinate dalla Procura di Larino, tese all’individuazione di eventuali complici sono tuttora in corso a cura degli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Larino e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Campobasso.
Questa sera incontro pubblico sull’acqua
Convegno “Residenze per la salute mentale: modelli a confronto”
TERMOLI - Ripubblicizzazione dell’acqua è il tema di un incontro aperto alla cittadinanza che si terrà alle 19 di oggi in via XXIV Maggio 51. “E’ importante mettere subito in moto la complessa macchina amministrativa – dice Marcella Stumpo a nome del comitato Acqua bene comune - che porterà a realizzare il mandato popolare che il Consiglio comunale tutto ha voluto rispettare e rendere effettivo. Se non si parte subito i dodici mesi di proroga alla Cea Gestioni non saranno sufficienti, e forse siamo già in ritardo. Invitiamo pertanto tutti coloro che hanno partecipato alle tante iniziative degli anni e dei mesi scorsi, e in genere tutti coloro che come noi ritengono che l’acqua non possa e non debba essere considerata una merce, ad essere presenti. Sedersi insieme a parlare, discutere e progettare il futuro è il primo passo della democrazia partecipata”. All’incontro sono stati invitati il Sindaco, il Presidente del Consiglio, l’Assessore all’Ambiente e l’Assessore ai Lavori Pubblici.
CASACALENDA - Nuovo importante evento scientifico e occasione di confronto tra operatori e ricercatori, a Casacalenda, sabato 28 Settembre, alle ore 9, presso le strutture del Centro della Comunità, in Via Kennedy. La Nardacchione Società Cooperativa Sociale organizza, in collaborazione con il Centro di Salute Mentale di Termoli, una giornata di studio sul tema “Residenze per la salute mentale: Modelli a Confronto”. “La giornata nasce come conclusione di un ciclo di formazione interna tenuto presso le strutture casacalendesi gestite dalla Cooperativa Nardacchione - afferma la presidente della cooperativa sociale, Carmen Vaccaro - a coronamento di una serie di eventi che hanno visto le stesse strutture protagoniste in ambito locale, come in occasione del Festival MoliseCinema, con l'organizzazione della tavola rotonda dal titolo Cinema e Follia”. Il convegno sarà occasione anche per un confronto con i rappresentanti politici regionali, per conoscere e discutere l'evoluzione degli aspetti socio-sanitari molisani, con la presenza del vice presidente ed Assessore alle Politiche Sociali, Petraroia. La giornata è patrocinata dalla Regione Molise, dall'Assessorato alle Politiche Sociali, dalla Provincia di Campobasso, dal Comune di Casacalenda e dall'Ordine dei Medici e Odontoiatri provinciale. Modererà le due sessioni Angelo Malinconico, direttore del Centro di Salute Mentale di Termoli, che afferma: “La giornata di studi nasce dall'esigenza di riflettere
Campomarino ha aderito all’iniziativa puliamo il mondo CAMPOMARINO - L’assessore all’Ambiente del Comune Romeo Sabatini, di concerto con il Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo ed alla collaborazione delle associazioni locali di volontariato ha aderito, anche per l’anno 2013, all’iniziativa ambientale “Puliamo il Mondo”, promossa a livello nazionale da Legambiente. Lo slogan dell’edizione 2013 è: Diventare custodi del proprio territorio per assumere un ruolo da protagonista nella tutela dell’ambiente e del paesaggio. Con questo spirito la giornata ambientalista, giunta alla ventiduesima edizione, ha visto partecipi 60 alunni della scuola secondaria di primo grado, in particolare due classi della seconda media di Campomarino. I "volontari per l'ambiente" hanno svolto attività di pulizia della Pineta ma anche recupero dell'ambiente avendo cura di separare i rifiuti per frazioni differenziate. Puliamo il mondo rappresenta un esempio concreto per favorire comportamenti più corretti, incentivare le buone pratiche, sviluppare, nelle future generazioni, il rispetto per l’ambiente e la collaborazione nella difesa del territorio affinché i cittadini si sentano sempre più partecipi e sensibili alle tematiche ambientali.
Notizie in Breve LARINO - Il Procuratore della Repubblica Dott. Ludovico Vaccaro ed i Sostituti incontreranno gli organi di stampa, il prossimo 10 ottobre alle ore 10,30 presso gli uffici della Procura di Larino al 5° piano, per illustrare l'andamento dell'Ufficio nell'ultimo anno. LARINO – L’unione dei Comuni del Basso Biferno ha il nuovo presidente. Si tratta di Franco Pallotta, sindaco di Montecilfone. La nomina è stata votata all’unanimità durante il Consiglio dell’Unione che si è tenuto a Larino. Franco Pallotta subentra al sindaco di Larino, Francesco Camilleri, che ha terminato il suo mandato. LARINO - Il Centro di Servizio per il Volontariato "il Melograno" organizza un "Corso di formazione amministrativo - contabile/fiscale". Il Corso, rivolto a coloro che nelle Associazioni hanno responsabilità gestionali, si svolgerà martedì 1 e mercoledì 2 ottobre dalle ore 17 alle 19 presso la Sala della Comunità a in largo Pretorio.
sulla attuale situazione delle residenze terapeutiche psico-sociali (Comunità, Case-famiglia, Appartamenti protetti) e, in senso più specifico, sulla realtà territoriale molisana, a 35 anni dalla “legge 180”. Tale riflessione appare un utile momento teorico che porta con sé riflessi pratici ed applicativi ineludibili nella loro relazione con il lavoro svolto quotidianamente all'interno delle strutture di riabilitazione. La presenza dei tre direttori di Unità Operative Complesse territoriali del Molise (Veltro, Tartaglione e il sottoscritto) e dell’Assessore Petraroia, nonché di rappresentanti del privato sociale regionale, di utenti e familiari, sarà una grande occasione di confronto, ai fini della costruzione di una rete efficace e della concretizzazione di un Progetto Obiettivo per la salute mentale”. Con inizio alle 9, i relatori proporranno spunti riguardanti i vari modelli di intervento nel
contesto di comunità. Prenderanno la parola psichiatri, psicologi, operatori della “Nardacchione”: Barone, De Crescente, Malinconico, Piedimonte, Prezioso, Riefolo, Tartaglione, Veltro. La giornata di studi prevede una strutturazione in due parti: nella mattinata interventi più specifici dell'ambito psichiatrico, epidemiologico, ma anche etico, in riferimento alla questione della riabilitazione psico-sociale; nel pomeriggio la stessa questione sarà affrontata dal vertice del modello psico-dinamico. Entrambi gli approcci pongono al centro della propria riflessione e del relativo intervento un modello di soggettività complesso e stratificato, intorno a cui si costruiscono proposte di emancipazione individuale e di lotta ai pregiudizi e allo stigma, che hanno caratterizzato le grandi acquisizioni dei diritti civili nei decenni passati. La consapevolezza dell'importanza di queste problematiche è tanto più forte proprio se posta in rapporto all'evoluzione del confronto tra modelli scientifici, i quali animano e determinano le forme pratiche degli interventi e dei progetti di comunità; di più, appare di interesse diretto l'organizzazione di un discorso orientato coerentemente verso l'acquisizione degli strumenti e delle prassi specifiche, in vista di una seria riflessione sul lavoro riabilitativo e sul ruolo stesso che le strutture riabilitative rivestono nel contesto sociale, geografico, storico. Indispensabile quindi l’interrogarsi, per poter procedere verso il cambiamento e l'innovazione.
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Sport
28 settembre 2013
Panoramica sulle quattro “sorelle” molisane impegnate nella 5^ di andata della D.
Il Termoli alla ricerca del terzo successo Turno scomodo per l’Agnone che ospita la forte Ancona, viaggiano Boiano (Amiternina) e Isernia (Celano) di Mauro Palladino Troppo facile il pronostico di un quotidiano locale che ha indicato il Termoli favorito nel girone di D. Ovviamente mettendolo in relazione alle altre squadre molisane, vale a dire Agnone, Bojano e Isernia. Ma sarebbe un controsenso circoscrivere il valore della formazione del centro marittimoal piccolo circuito regionale. I giallorossi sono forti e consapevoli dei propri mezzi, tanto da poter puntare alla vittoria del campionato. La cui conquista non sarà certo facile, come nulla è facile nella vita. Una vita che è a forma di montagna, una volta si scende e una volta si sale, caricandosi pesanti pesi sulle spalle. Genchi e Miani sono due pedine forti. Paragonabili a due perfetti artiglieri che sparano con pezzi pesanti, per abbattere le difese avversarie. Giacomarro, appena tor-
Serie D gir.F 5^ GIORNATA AMITERNINA-BOJANO CELANO-ISERNIA CIVITANOVESE-GIULIANOVA FERMANA-SULMONA MATELICA-MACERATESE AGNONE-ANCONA ANGOLANA-RECANATESE TERMOLI-FANO VIS PESARO-JESINA
CLASSIFICA CIVITANOVESE P. 8; TERMOLI, VIS PESARO, ANCONA (-1), AGNONE, GIULIANOVA P. 7; SULMONA P. 6; FERMANA, AMITERNINA, FANO, MATELICA, MACERATESE, JESINA P. 5; RECANATESE, CELANO, BOJANO P. 4; ANGOLANA P. 2; ISERNIA P. 0
Eccellenza 4^ GIORNATA CLITERNINA-MONTAQUILA G.DAUNA-MONTENERO ROCCARAVINDOLA-S. CAMPANO ROSETO-GAMBATESA SANTELIANA-ALIFE FORNELLI-VAIRANO VASTOGIRARDI-CAMPOBASSO VENAFRO-POZZILLI
nato, ha restituito la fiducia all’ambiente, senza nulla togliere a Trillini che s’è presentato pieno di buoni propositi, difficili da raggiungere. Gli adriatici aspettano sul proprio campo, da cui si vede l’azzurro del mare, il Fano che ha due punti in meno: 7 contro 5. La differenza, come si può notare è minima, ma anche le partite giocate sono appena 4. Sette sono le reti se-
E
Continua il braccio di ferro Fornelli in casa e lupi a Vastogirardi Diamo per scontato che il Fornelli vinca ancora. Davanti il calendario gli pone il Vairano che non sembra una squadra di guerrieri. Il campo “neutro” per i lavori al proprio terreno da gioco non dovrebbe minimamente togliere il pungiglione ai fornellesi che sembrano giocare con una scioltezza da lasciare stupiti. Anche se la vittoria con il Sesto Campano è arrivata pochi minuti prima del finale. Diamo per scontato che il Campobasso faccia altrettanto a Vastogirardi dove l’al-
CAMPOBASSO P. 9; VA-
STOGIRARDI, VENAFRO, S. CAMPANO,
MONTENERO, GAMBATESA, P. 6; ROALIFE P. 4; G. DAUNA. ROCCARAV. VAIRANO, SANTELIANA P. 3; CLITERNINA E POZZILLI P. 1. MONTAQUILA P. 0
arrivo di un gruppo con basi irpine che ha già avuto qualche sfortunata esperienza in altre sedi (leggi Licata); poi l’atterraggio dell’allenatore nuovo che spera di far meglio del collega Renna prima congelato e poi esonerato. C’è anche una storia legata al direttore generale che ha contribuito ad aumentare la temperatura. In questo clima può accadere di vedere giocare i biancocelesti alla grande o assistere alla loro quinta resa stagionale. Che sarebbe una vera sciagura a livello tecnico e soprattutto per l’ambiente che sembra non aver gradito l’arrivo di De Benedictis la cui posizione sembra non essere ancora del tutto chiara, nel senso che pare che non ci sia stato nulla di ufficiale, anche se la trattativa è giunta quasi alla conclusione.
Calcio eccellenza.
CLASSIFICA FORNELLI
gnate dalla squadra della nostra regione, una in meno ne hanno realizzate i marchigiani che hanno subito cinque reti, due in più dei nostri giovanotti. AGNONE Il celebrato Termoli, a ben vedere, ha gli stessi punti della squadra di Masciotra che domenica scorsa si è concessa una domenica di “svago”. Solo così si possono giustificare i tre gol subiti fuori dal proprio guscio, sul campo dell’Amiternina che ha offerto il meglio di sé nel secondo tempo, in cui ha tracimato con l’un-due-tre. Ma ora è un’altra musica: di fronte c’è l’ambiziosa squadra di Ancona che sembra la più attrezzata tra le 18 che sono state inserite nel Girone F. Sul proprio campo gli altomolisani sanno trovare meglio le distanze, anche per le ridotte misure del terreno da gioco che risulta molto ve-
loce e quindi al tempo stesso non certo gestibile: chi meglio gioca su quel campo vince. Quindi ci vorrà la partita “perfetta” per mandare a casa a mani vuote i dorici, unici imbattuti con la Civitanovese. BOJANO Difficile capire come potrà comportarsi il frastornato Bojano sul campo dell’Amiternina a cui il calendario assegna la seconda consecutiva partita casalinga, dopo quella con l’Agnone. I problemi sotto il Matese sono tali e tanti che fare punti con il clima che si respira sembra essere una vera e propria impresa. A cui la quadra allenata da Berlinghieri non intende sottrarsi. ISERNIA Abbiamo lasciato per ultima la formazione pentra che chiude la classifica senza punti. In settimana è successo un po’ di tutto:
SETO E
Carmine Guglielmi
lenatore Palazzo lavora bene, senza stress e con lo spirito libero. I rossoblù hanno un altro coefficiente tecnico rispetto agli altomolisani. Ma si sa che le partite bisogna vincerle in campo non con la raccolta delle figurine. Farina però non è uno sprovveduto e ha capito come modulare i suoi ragazzi a cui chiede sempre il massimo. Invitandoli a giocare con la testa, senza scoprirsi: prima o poi data la ricchezza dei suoi attaccanti il gol è destinato ad arrivare. Si cerca la terza forza del campionato. Che al momento non è dato di sapere. Bene ha fatto sin qui il Venafro, così pure il Sesto Campano. Ma siamo ben lontani da Fornelli e soprattutto Campobasso. Per questo crediamo che le due battistrada cammineranno a lungo appaiate, tirando fuori i muscoli forse proprio nel primo dei due scontri diretti, in programma alla settima giornata a Selva Piana, il 20 ottobre..
FOTONOTIZIA Domani mattina 30^ edizione della mezza maratona Tappino-Altilia con 1000 partecipanti.
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28 settembre 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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