TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 134 - DOMENICA 29 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Susanna Camusso
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Susanna Camusso. La leader della Cgil a Campobasso, per la Marcia per il lavoro, non ha mancato di mandare qualche bordata anche al presidente della giunta regionale, Frattura, sui problemi della sanità e per l'assenza di piani industriali e di rilancio delle attività produttive. Da troppo tempo, infatti, la Regione è ferma proprio sulle problematiche dell'occupazione mentre il tessuto produttivo non riesce a farcela da solo ad uscire da una perniciosa e continuativa crisi economica.
Il Tapiro del giorno a Domenico Ioffredi
Il Tapiro del giorno lo diamo a Domenico Ioffredi. Il delegato alla Cultura della Regione Molise non riesce proprio ad uscire fuori dal limbo delle cose da risolvere. Ora c'è la questione della biblioteca Albino di Campobasso ma il problema è ben più ampio ed abbraccia anche le altre strutture sul territorio. Non sarebbe male, a questo punto, una proposta di legge per la gestione complessiva del patrimonio rappresentato dalle biblioteche. A proposito, però, che fine ha fatto il Forum della Cultura? Quali i risultati?
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29 giugno 2014
TAaglio lto
L'Osservatorio economico statistico regionale, a leggerlo con attenzione, offre molte note da prendere in considerazione per migliore lo stato delle cose
Riaccendere i motori dell’economia utilizzando con acume le risorse che sono ancora reperibili
Occorre una nuova linfa intellettuale e politica per aprire la porta che mette in comunicazione il mondo universitario e quello imprenditorialea
Rischio depressione. Le statistiche e le analisi economiche disegnano un Molise sconfortante. Produciamo poco, esportiamo poco. Manchiamo di infrastrutture. Strade, ferrovie sono abbondantemente al di sotto degli indici nazionali e del Mezzogiorno. E per di più, dobbiamo vedercela con la sfavorevole congiuntura internazionale. Condizione scopertamente scomoda per uscire dalla quale, al di là delle tante ricette ammannite dai soliti soloni dell’economia, sarebbe istruttivo leggere con metodo e continuità i rapporti dell'Osservatorio economico statistico regionale. La situazione molisana poteva migliorare allora, può ancora migliorare adesso, a condizione che si sappia impostare una strategia di sviluppo di lungo periodo che consenta di riconvertire risorse e energie e dare nuova linfa vitale alle potenzialità economiche e produttive che sono ancora in campo. Puntare ad esempio all'internazionalizzazione - un pallino del presidente dalla giunta regionale al tempo in cui ha retto le sorti delle Camere di Commercio molisane – sarebbe un nuovo modello di fare impresa, con vedute più ampie, con maggiore coraggio e con maggiore determinazione. Naturalmente ciò non esclude, anzi include, la presenza di una politica che aiuti le imprese minori ad organizzarsi, ad ag-
gregarsi facendo rete, per superare le difficoltà di accesso ai mercati esteri dovute alle ridotte dimensioni. Fondamentale per le piccole come per le grandi imprese, esaltare il “made in italy” quale garanzia di qualità, ma a questo traguardo rimane imprescindibile la tutela e il sostegno delle istituzioni. Obiettivo che non può prescindere da una impostazione programmatica di largo respiro, che metta in continua sintonia il pubblico e il
Sanità, un taglio che fa male
Il Piano previsto dalla Regione spazza via ospedali e servizi
CAMPOBASSO. Ecco l'unica cura adottata dalla politica per il sistema sanitario regionale: il taglio dei posti letto. Tagliare i posti letto, però, non significa razionalizzare la spesa sanitaria. Anzi. In questo modo il sistema rischia di implodere. Negli ultimi 10 anni sono stati tagliati oltre mille posti letto in Molise ma le spese sono lievitate lo stesso. Con il nuovo piano saranno in tutto 959 (in linea con gli standard nazionali, tre ogni mille abitanti), così suddivisi: 228 al Cardarelli di Campobasso, 141 al Veneziale di Isernia, 258 al San Timoteo di Termoli, 25 al Caracciolo di Agnone, 116 alla ex Cattolica, 101 al Neuromed, 54 a Villa Ester, 40 a Villa Maria. Niente più ricoveri ordinari dunque a Larino e Venafro dove però ci saranno posti letto per riabilitazione, day ospital e osservazione breve. E' vero, una sanità avanzata non potrà più prescindere da sacrifici degli ospedali come li conosciamo oggi, ma nell'ottica di una modernizzazione e di territorializzazione della medicina. Ma non sarebbe stato più onesto prevedere due
aree di intervento: la diagnostica, diffusa capillarmente sul territorio per fare in modo che ogni cittadino abbia la possibilità di ottenere una diagnosi tempestiva senza doversi spostare dal luogo in cui vive e lavora e la seconda area, la medicina terapeutica, che deve puntare su ospedali altamente tecnologici e specializzati e organizzati in alcuni casi in modo da garantire ricoveri brevi e un ampio ricambio di pazienti? Questa sì che avrebbe portato ad una rivoluzione copernicana della sanità che comunque richiede investimenti, razionalizzazioni e non tagli. E, scusate, non ci vuole mica uno scienziato per capire che il Cardarelli portato a 220 posti letto dagli attuali 292 e la ex Cattolica ridotta a un 'volgare' centro servizi che integrazione potranno avere? Altro che Polo della Salute a Campobasso, altro che Campobasso centro portante del sistema. E continueremo a dover andare raminghi per altre terre per essere considerati pazienti da curare.
privato, scinda le responsabilità, mobiliti le sinergie e acceda in pianta stabile all'innovazione e dia fondo alla ricerca scientifica. Riaccendere i motori. Utilizzando con acume le risorse che sono ancora reperibili e aprire con nuova linfa intellettuale e politica la porta che mette in comunicazione il mondo universitario e quello imprenditoriale. Ciò impone che la Regione esca dall’indeterminismo in cui è impantanata e chi la guida riesca una volta per tutte a dimostrare di essere capace di innovare la politica con le doti professionali e la sensibilità dell’operatore economico che lo hanno distinto nella fase di anticamera. L’Osservatorio Economico-Statistico Regionale ha avuto qualche merito nel dare informazioni. Occorre che riprenda il ruolo di coscienza della politica regionale, per aiutarla nelle scelte programmatiche più opportune. E chissà se il presidente Frattura ricorda di aver affermato più volte, e in più occasioni al tempo della sua permanenza al vertice della Camera di Commercio di Campobasso e dell’Unioncamere, che il Molise deve puntare su un modello di sviluppo dinamico e attento alla qualità. Valeva per i suoi interlocutori allora, oggi vale soprattutto per lui. Dardo
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TAaglio lto
29 giugno 2014
La segretaria nazionale della Cgil, Camusso, alla manifestazione
"Il lavoro deve essere priorità" "Basta con le incertezze, anche la Regione si muova"
CAMPOBASSO. Una massiccia affluenza di presenze era stata annunciata dalle sigle CGIL, Cuisl e Uil per la Marcia per il Lavoro. Sono state circa 4mila le persone arrivate da tutto il Molise ieri. La marcia da piazza San Francesco ha raggiunto Piazza Pepe per il comizio con la presenza del segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso. Il segretario nazionale ha toccato un pò tutti i settori in crisi nazionali, per quanto riguarda il Molise un accenno alle grandi vertenze come Gam, Ittierre e Zuccherificio. Un monito è stato lanciato anche al governatore Paolo Frattura, si attendono risposte urgenti dal governo regionale per le vertenze aperte. "Questa è una grande giornata per il Molise - dice la sindacalista -, perché la richiesta di questa piazza piena di gente è che si torni a parlare di lavoro e si affrontino i problemi che determinano una così grande disoccupazione e incertezza. Questa grande manifestazione vuole anche essere un segnale alle amministrazioni regionali del fatto che il lavoro è la questione principale". Il leader nazionale della Cgil, la voce isolata che fa
opposizione vera al governo Renzi, Susanna Camusso, suona la carica e arringa la folla che la segue ammirata e grata. "Il Molise - sprona -, non si arrenda. Nessuno può giocare con il destino di tante famiglie". A Renzi manda a dire: "Basta con i decreti che tagliano senza sostegno alle persone. Il governo è ancora in tempo: non emetta il decreto sugli ammortizzatori universali". Sulla questione della sanità, poi, la Camusso ha sottolineato come non si possa fare a meno del sistema pubblico. "Noi vogliamo tornare alla trasparenza del servizio pubblico e lo diciamo al governo che ogni volta boccia un piano di rientro. E ogni volta che si boccia un piano di rientro in una regione sulla sanità il risultato è che i cittadini pagano più ticket e più addizionali e hanno meno risposte in termini di sanità. Il tema della sanità non lo si affronta in termini di cosa possiamo privatizzare più in fretta, lo si affronta facendo investimenti per il benessere dei cittadini. Dico una cosa che è difficile da dire per chi si occupa quotidianamente di lavoro: se c'è un numero che fa paura è quello dei 9 milioni di
italiani che hanno rinunciato a curarsi. Quando si arriva a questo punto, la disperazione non ha più la forza della reazione".Bisogna - rincara -, mettere all'ordine del giorno il fatto che il lavoro non lo si aspetta, lo si costruisce, decidendo cosa fare del nostro Paese a cominciare dal Molise. Bisogna costruire una politica industriale, non si può semplicemente affidarla alle imprese che provano a sopravvivere". Numerosi i sindaci che hanno partecipato alla manifestazione con in testa Antonio Battista sindaco del Capoluogo di regione e Rosario De Matteis Presidente della Provincia di Campobasso.
Lettera aperta
Che fine faranno i lavoratori di Funivie Molise? Con la presente vorrei far presente una situazione che dura da tempo a Campitello Matese che riguarda i dipendenti di Funivie Molise Spa. I dipendenti hanno continuato a lavorare sulla stazione sciistica pur non percependo gli stipendi per quasi tutta la stagione invernale in modo da comunque offrire un servizio agli appassionati della montagna ( che comprano i biglietti in prevendità) e di non far fare l'ulteriore "brutta figura" alla nostra Regione facendo chiudere la stazione con dello sciopero del personale. Mandare via dei turisti dalla montagna sarebbe modo per non fargli tor-
nare più credo. I dipendenti stagionali di Funivie Molise Spa lamentano il mancato pagamento degli stipendi di Febbraio, Marzo ed Aprile nonostante le promesse dei politici locali e Regionali per mandare avanti la stagione invernale 2013-2014. A chiusura della stagione invernale in data 30 Aprile i dipendenti erano ancora senza stipendi. Di seguito i dipendenti hanno organizzato una manifestazione per il giorno 22 Maggio. In data 21 maggio i dipendenti sono stati chiamati al Comune di San Massimo da parte del Sindaco Fulvio Manfredi Selvaggi
che gli ha comunicato di aver avuto una conversazione con l’Avvocato Lalli dipendente della Regione Molise che chiedeva ai dipendenti di non manifestare e che sarebbero stati liquidati nel giro di 10 giorni. Sicuramente questo “intervento” è stata fatta per evitare che si manifestasse nei giorni precedenti alle elezioni Europei 2014. Adesso i dipendenti si chiedono perché Funivie Molise Spa creditore nei confronti dei albergatori di Campitello Matese che hanno presi ski-pass già ad un prezzo agevolato e mai pagati non chiede i pagamenti degli stessi o faccia un decreto ingiuntivo sui loro beni?
I dipendenti chiedono un’amministrazione capace di gestire l’unica stazione del centro sud paragonata nei tempi passati a Cortina D’Ampezzo, i dipendenti sono stanchi di nomine dovute a promesse politiche o “trombati della politica”. La stagione estiva è ormai saltata ed è a rischio anche la prossima stagione invernale 2014-2015 per la mancata manutenzione degli impianti per carenza di fondi. Intanto minacciano di bloccare la strada SS17 in occasione dell’arrivo del Santo Padre il giorno 5 Luglio visto che il silenzio non ha portato nessun effetto positivo.
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29 giugno 2014
TAaglio lto
I territori rurali italiani vengono violentati ogni giorno. Occorre allora riscoprire le nostre radici per fare in modo che alcune gemme che stanno sbocciando in questi ultimi anni possano dare nuove foglie e nuovi frutti
Essere dalla parte di un mondo sconfitto, l’agricoltura, ma non ancora scomparso
Il messaggio che Alfonso Pascale ha lanciato al Molise, con la presentazione del suo libro “Radici & Gemme” a Montemitro, piccolo delizioso paese di origine slava posto su una collina che scende verso il Trigno per poi risalire quelle, subito alte, dell’Abruzzo, è stato accolto da un numeroso pubblico, molto attento. Un libro molto bello e interessante nella sua capacità di raccontare la storia degli ultimi 150anni di questo nostro Paese ponendosi dalla parte di un mondo sconfitto, quello dell’agricoltura e delle campagne del dopoguerra - con le grandi emigrazioni, in ogni angolo del mondo, che hanno colpito le campagne italiane, e la industrializzazione, che ha preso il sopravvento dopo gli anni ’60 e colto l’attenzione sia della politica che del mondo della cultura. Il messaggio del libro “Riscoprire le nostre radici per fare in modo che alcune gemme che stanno sbocciando in questi ultimi anni possano dare nuove foglie e nuovi frutti” è un messaggio che ha trovato terreno fertile in questa parte della campagna del Molise, stretta tra due tratturi e segnata da un’agricoltura in mano a coltivatori tenaci e capaci, e si va diffondendo nelle altre parti del territorio di una Regione che conserva ancora la gran parte dei valori della ruralità. Ben 136 paesi sparsi sui quattromila, poco più, chilometri quadrati di superficie di cui oltre la metà considerati montagne e, le rimanenti,
colline, con le pianure non più grandi di un fazzoletto che le statistiche non hanno ritenuto degne di considerazione. Ben 136 paesi , dicevo, molti dei quali piccoli borghi, circondati da vigne e olivi, orti e seminativi, boschi e foreste, a significare il carattere di città-campagna del Molise che, nell’anno appena trascorso, ha festeggiato il suo 50° anniversario dopo il distacco, nel dicembre del 1963, dall’Abruzzo e il suo riconoscimento di ventesima regione italiana. La presentazione del libro di Pascale è stata solo l’ultima di una serie d’iniziative, concentrate tutte sul valore e il significato del territorio che, in mancanza di un freno legislativo e, soprattutto, culturale, continua a essere violentato, sprecato, perso, per colpa del cemento e, oggi, dei rifiuti tossici. Nel caso del Molise, per colpa di una “Stalla” di 12.000 manze, pensata dalla Granarolo e appoggiata dalle forze di governo nazionale e locale, in una realtà piccola, delicata, dove basta poco per stravolgerla, annientando le sue conquiste e, così, cancellando la sua identità. Per non parlare di una programmazione di altre mille e più pale eoliche che si andrebbero ad aggiungere alle migliaia già installate; cinque centrali a biomasse e la decisione presa dal governo sotto la pressione dei parlamentari locali di realizzare un’autostrada che, si badi bene, non avrà, per i prossimi cinquant’anni, né un inizio né una fine, visto che il primo tratto di poche decine di chilometri è quello centrale. Il Molise,
come del resto la gran parte dell’Italia, è colpito da simili assurdità, che sono, poi, alla base di tante scelte fatte e che, ancora si vanno facendo, tutte all’insegna dello spreco e degli ingenti profitti. Prima della presentazione a Montemitro di “Radici & Gemme”, il libro che mi ha fatto rivivere i miei cinquant’anni e più di vita spesi per l’agricoltura, il territorio, la sostenibilità, ci sono stati altri interessanti eventi e incontri con al centro la questione territorio, oggi per me primaria, convinto come sono che solo partendo da questo scrigno e dal tesoro che esso nasconde, si può ripartire e uscire dalla crisi profonda. Non abbiamo altro per programmare il futuro nostro e delle nuove generazioni. Sta qui la necessità di difenderlo questo nostro territorio, non solo dal procedere incalzante delle ruspe, ma anche dalla negligenza e dalla stupidità, per avere così la possibilità di organizzarlo, raccontarlo e valorizzarlo. Bisogna fare presto se si vuole conservare un bene che è storia, cultura, ambiente, paesaggio, tradizioni, cioè un insieme di valori e di risorse che - come scrive a chiusura del suo libro, Alfonso Pascale - serve alle gemme per riappropriarsi delle radici. Come per dire che non c’è futuro senza il presente e senza il passato e che sta in questa continuità la vita, ossia la rinascita di cui ha bisogno il Molise, il Paese. Pasquale Di Lena
L'intervento
Che fine faranno le Biblioteche? di Carmine Aceto
La crisi economica e sociale si è radicata ed estesa dalle nostre parti, in questo ultimo anno, con particolare forza, probabilmente agevolata dalla mancanza congenita di visioni prospettiche capaci di fare il conto con il reale, che scontiamo in tutti i settori, soprattutto però in quelli pubblici. La dismissione o il depotenziamento dei servizi culturali e d’istruzione di base continua a ridurre fortemente la qualità della vita dei cittadini e amplia a dismisura la diseguaglianza sociale. In un contesto locale come quello molisano, sarebbe ancora più drammatico se, rinviando all’infinito determinati problemi, si arrivasse, nostro malgrado, anche allo smantellamento o alla noncuranza della rete bibliotecaria provinciale campobassana. Un depauperamento dei servizi che potrebbe essere dovuto a tante componenti amministrative, ancora irrisolte a livello nazionale, vedi decreto svuota Province, e che nei prossimi mesi metterà a repentaglio, concretamente, la situazione lavorativa di decine di figure
professionali che lavorano in questo settore. Il servizio bibliotecario è un servizio da intendere e considerare come una continua e qualificata fonte di risorse informative e di documentazione. Si ha a che fare, insomma, che piaccia o meno, con la conoscenza e la ricerca, ma anche con la tutela e la conservazione dei beni e delle informazioni, tutte risorse fondamentali e indispensabili per un’idea di ripresa e di futuro sviluppo. Ecco cosa dovrebbe indurre a pensare il termine cultura, invece di essere identificato troppo spesso come qualcosa di superfluo per la vita di una comunità sociale, dovrebbe essere un indicatore delle potenzialità di sviluppo, crescita e conoscenza di un paese. Le biblioteche pubbliche campobassane, hanno dimostrato nei fatti di essere state capaci di diventare luoghi del sociale, posti dove l’accesso all’informazione è un diritto primario garantito e curato dal personale che vi opera per tutti i cittadini. Proprio perché nessuno ritiene possibile salvare il nostro mondo
attuale con interventi miracolistici, andrebbe affrontata per tempo una situazione che rischia, in un paio di mesi, fine febbraio al massimo, di deflagrare a scapito di chi lavora, di chi frequenta e di chi utilizza le biblioteche locali. Affrontare il problema prendendolo per le corna, una volta tanto, sarebbe la cosa da augurarsi in vista delle prossime scadenze, riposizionando il servizio bibliotecario in un quadro di sviluppo culturale più ampio, valutandone con precisione finalmente il ritorno in termini di impatto sociale sul territorio, formulando nuovi approcci per la risoluzione delle problematiche inerenti la contrazione delle risorse finanziarie disponibili per questi settori da parte degli enti preposti. E qui entriamo proprio in un primo punto di merito al quale il tourbillon amministrativo nazionale dovrà dare una risposta immediata, non più rimandabile: chi si occupa delle biblioteche provinciali dal momento che il settore cultura non sarà più di competenza delle Province? E, soprattutto, chi se ne occuperà qui in Molise?
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TAaglio lto
29 giugno 2014
Urgente è un piano per la cantierizzazione dei lavori per rendere più veloci e puliti i collegamenti con Roma e Napoli
Ferrovie, si passi all'elettrificazione CAMPOBASSO. A Roma potremmo non arrivare proprio più con gli attuali locomotori a diesel delle ferrovie. Troppo inquinanti e con problemi di tenuta meccanica. Allora si passi alla previsione progettuale dell'elettrificazione della rete tra Campobasso e Roccaravindola. Se si vuole affrontare con serietà il problema del trasporto ferroviario in Molise é assolutamente inopportuno lanciare, invece, cortine fumogene, come il raddoppio della Termoli-Lesina proposta dall'assessore Nagni, per nascondere la situazione precaria delle nostre reti ferroviarie e l'assoluta inerzia del Governo centrale, competente in materia. Il Molise non ha bisogno di quel raddoppio ferroviario, ma piuttosto di una velocizzazione della sua rete ferroviaria, così come ha bisogno di elettrificare la linea per Roma e Napoli. Inoltre, realizzando la Metropolitana Leggera da Campolieto
a Campobasso e da Bojano al capoluogo regionale si creerebbe un efficiente servizio di collegamento. Efficienti dotazioni di infrastrutture di comunicazioni e di trasporto costituiscono il punto di partenza per creare le condizioni essenziali di sviluppo per il Molise. Ma a ciò non sembra siano interessati né il Governo del Paese, né quello regionale, per come è dimostrato dalle decisioni assunte sull'utilizzo dei Fonsi Fas, che, anziché essere impiegati per colmare le carenze che si registrano nel nostro sistema infrastrutturale, economico e dei servizi, saranno destinati a ripianare parte del deficit sanitario. Così come c'è la necessità di un programma di ammodernamento e di investimento per contribuire a creare moderne linee ferroviarie per il 21° secolo, migliorare i viaggi, tagliare le emissioni di anidride carbonica e di rilanciare l'economia.
E parliamo della necessità della elettrificazione della rete ferroviaria Campobasso-Roccaravindola che consentirebbe di arrivare a Roma Termini in due ore e 20 minuti. Un investimento previsto di 150 milioni di euro anche perchè c'è la necessità di alzare alcune gallerie. Rispetto al motore diesel, i treni elettrici sono: più veloci;silenziosi; ecologici in quanto producono meno emissioni di CO2 e l'inquinamento atmosferico; maggiore affidabilità; più leggeri producono minor usura delle rotaie; più efficaci quindi minori costi per il trasporto di merci; disponibili più posti passeggeri,meno costosi da acquistare, gestire e mantenere. Tipicamente un treno collegato alla rete elettrica emette tra il 20% e 35% in meno di carbonio rispetto al treno diesel. E' questa la scommessa che deve accompagnare una competente programmazione regionale e nazionale.
L'intervento
Precari Protezione civile, perchè colpevolizzare i sindacati?
Dopo aver appreso dalla stampa e da alcune emittenti televisive locali le dichiarazioni espresse dal Comitato dei precari dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile (ARPC) e in particolare le affermazioni fatte dal neo presidente dello stesso (peraltro assente a tutti i tavoli tenutisi sinora sulla questione dei lavoratori dell’Agenzia), i segretari della FP CGIL la CISL FP e la UIL FPL, smentiscono fermamente quanto dichiarato nell’intervista. Le organizzazioni sindacali, hanno sempre operato in
piena coscienza e diligenza per la tutela dei lavoratori interessati, non essendo con ciò alcuno autorizzato a ritenere accettabili o possibili comportamenti che si collochino al di fuori delle norme e della correttezza delle relazioni sindacali che tra l’altro deve fare i conti con le risorse economiche a disposizione. Purtroppo non rientra certo nelle competenze sindacali la definizione della dotazione organica dell’Agenzia che di contro spetta all’organo politico e gestionale.L’ordine della graduatoria, scaturisce da sistemi di valutazione definiti nel bando di selezione, va rispettato, a meno che non si evinca una lesione della valutazione espressa (e quindi una lesione di un diritto soggettivo) che va tutelato nelle sedi competenti. La FP CGIL la CISL FP e la UIL FPL hanno presentato in tutti i tavoli istituzionali, proposte positive, (anche qualche giono fa) che vanno nella direzione della salvaguardia della piena occupazione di tutti i lavoratori che si sono utilmente (sic!) collocati in graduatoria. A tal espresso fine, rendono noto di avere, già da tempo, inoltrato formale richiesta di riapertura di un tavolo di verifica circa la possibilità di ottenere risorse aggiuntive per procedere ad ulteriori assunzioni. Di certo resta l’impotenza e il rammarico di non potere sovvertire le regole del bando che non sono modificabili a posteriori.Svolgiamo il nostro ruolo con il doveroso e non
solo formale rispetto della posizione dei lavoratori interessati finalizzato ad un più ampio piano occupazionale. Con rammarico constatiamo l’attività di Comitati, nati per “l’occasione”, che preferiscano facili proclami anziché un costruttivo e fattivo apporto che abbia lo scopo di salvaguardare il collettivo piuttosto che il singolo. E’ per questo che percepiamo come strumentale e null’affatto significativa l’affermazione secondo cui le OO.SS. avrebbero “gettato nel dimenticatoio” o “sottovalutato la portata della battaglia” dei lavoratori dell’ARPC, lavoratori che, invece, hanno preferito organizzarsi in comitati autonomi, piuttosto che rivolgersi e confrontarsi nelle sedi sindacali, da cui avrebbero attinto notizie più certe e spiegazioni più tecniche. Comunque, è bene che loro sappiano che la nostra attività di tutela collettiva per la loro ricontrattualizzazione è ancora in itinere, consapevoli della drammaticità delle loro situazioni, in virtù solo dello spirito e della mission sindacale di tutela dei più deboli. Al comitato, invece, ci verrebbe da chiedere quali sono i risultati ottenuti, prima di criticare il nostro operato.Il rispetto delle regole, rappresenta l’unica effettiva tutela per i lavoratori oltre alla mobilitazione per dare voce e sensibilizzare per la soluzione dei problemi mantenendo alta l’attenzione sullo stato di disagio di tante famiglie interessate da questa vertenza.
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Spettacolo
28 giugno 2014
Il trionfo artistico di Domenico Fratianni
Una delle più belle mostre di sempre rimarrà aperta alla Casa delle Cultura per tutta l’estate
C’è voluto un uomo di forte tempra per illuminare le sale dell’ex Gil. Sorride di piacere il lungo percorso della quadreria dell’antologica di Domenico Fratianni. Il quale ha messo insieme il meglio della sua feconda produzione artistica nei 50 anni di attività. Due le sezioni: colori e incisioni. Da una parte le tele con gli oli sgargianti che accecano il visitatore; dall’altra le acqueforti che sono l’altro grande amore del nostro corregionale, che si è spinto nella monumentale esposizione nei locali della Casa della Cultura, dopo aver mostrato le sue incisioni a Roma ai visitatori di tutto il mondo. Fratianni coltiva da sempre l’amore per i colori forti, figli degli studi dei grandi maestri che gli hanno inculcato la passione e consigliato di spandere sulle tele pennellate pesanti, tali da far sembrare vivi personaggi e paesaggi che sono la gioia dei suoi occhi. Non serve essere un critico d’arte per comprendere mezzo secolo di connubio con l’arte per Fratianni. Anche il profano non può fare a meno di sentirsi felicemente attratto dai suoi colori brucianti, dalla luce che ogni quadro sprigiona. L’ispirazione è veritiera, non evocativa, con una puntualità e una intensità che hanno fatto aggallare le fragili verità umane. Per la forza espressiva si mostra in equilibrio con i grandi del passato, un po’ Van Gogh un pò Guaguin . Le fonti dirette dei dipinti di Fratianni sono i borghi molisani, i
campanili a punta, i minuscoli paesi aggrumati sul colle, la distesa sul costone di Agnone, le facce ora sofferte ora serene dei laboriosi corregionali, arrivando sino al mare. In modo da abbracciare la sua terra in tutte le direzioni e secondo la sua orografia. Quest’ultima impresa, senza dubbio è la più completa delle pur frequenti e felicemente recensite esposizioni di Fratianni. Che, in silenzio, per anni, ha sognato questo momento culturale di alta portata. In cui la sezione incisoria non va considerata la sorella povera delle sue opere. L’incisione si porta appresso l’etichetta di essere il lato B dell’arte del pittore. Eppure il lavoro di bulino, gli acidi, il torchio, la mano che corre veloce sul liquido per farlo muovere secondo percorsi voluti, segnano l’irrequietezza d’animo dell’artista. Che, anzi, ha mostrato di amarla profondamente l’acquaforte, come conferma la sua ferma decisione nel tenere in piedi la Biennale dell’incisione che è giunta alla sesta edizione e ogni volta lo ha visto combattere in fase organizzativa nelle vesti di direttore artistico tormentato da notti insonni per timore di non poter offrire ai visitatori una
percorso espositivo degno delle attese. E’ stata sempre la location a dare a Fratianni i maggiori grattacapi. Oggi però, può essere sereno: Molise cultura c’è. Offre i suoi eleganti spazi. Anche in funzione di quello che sarà la settima Biennale. Il visitatore si goda la croccante antologica. E segua l’esposizione a passo tardo e lento, in modo da potersi soffermare sui particolari. Senza limitarsi al semplice colpo d’occhio. Per imprimere nelle pupille i 150 quadri che rimarranno appesi alle pareti per tutta l’estate. (ge.ve.)
150 opere tra tele e incisioni formano un camminamento che non ha precedenti in Molise
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Campobasso
29 giugno 2014
Arriva papa Francesco, Campobasso si rifà il look Sicurezza e decoro della città. A questo punta l’amministrazione comunale in vista della visita del papa in programma per sabato con una serie di eventi che si terranno in pieno centro. Le autorità civili e religiose hanno individuato l’itinerario ufficiale che verrà percorso dal Pontefice nel corso della visita nel capoluogo e nell’ambito dei compiti attribuiti ai singoli enti coinvolti nell’organizzazione dell’evento, all’amministrazione comunale spetterà quello di garantire la percorribilità in sicurezza delle strade individuate nell’ itinerario. Dal sopralluogo effettuato lungo il percorso, sono state individuate una serie di criticità e di problemi che devono essere assolutamente risolti entro sabato per assicurare alla città le condizioni minime di decoro e tra gli interventi ritenuti prioritari c’è il ripristino della pavimentazione dei marciapiedi lungo viale Manzoni, via Mazzini, piazza Cesare Battisti e via Monte Grappa, aree che rientrano nel percorso che papa Francesco percorrerà con la “Papa mobile”.Inoltre c’è da ripristinare e mettere in sicurezza alcuni punti luce nell’area dell’ex Romagnoli dove sarà installato il palco da cui papa Francesco celebrerà la santa messa e il Comune dovrà anche sigillare i chiusini che coprono i sottoservizi presenti lungo il percorso. Il tempo stringe, mancano solo sei giorni all’arrivo del papa e quindi i lavori devono essere fatti con una certa urgenza. Per non avere sorprese l’amministrazione ha coinvolto le imprese di fiducia, quelle che hanno sempre dimostrato professionalità, affidabilità e competenza e che dovranno riuscire a soddisfare pienamente, puntualmente e soprattutto, con urgenza, le esigenze dell’amministrazione.
Una foto per Francesco, Click organizza il concorso
L’associazione Culturale “Click” di Campodipietra, in occasione della visita del Papa in Molise prevista per il 5 luglio 2014 organizza il Concorso Fotografico “Una Foto per Francesco” Il concorso fotografico è interamente dedicato al viaggio in Molise di Sua Santità Papa Francesco e quindi la visita alla città di Campobasso e la celebrazione della Santa Messa, la visita al Santuario di Castelpetroso e l’incontro con i giovani molisani, la visita alla città di Isernia. Lo scopo del concorso è quello di cogliere in uno scatto espressioni, emozioni, sguardi, abbracci, saluti, riflessione, gioia, fede, ecc. ecc. ossia qualunque segno esprima Papa Francesco in Molise. Il Concorso è aperto a tutti gli appassionati di fotografia, di qualsiasi età, e ai professionisti. Il termine ultimo per le iscrizioni è venerdì 4 luglio 2014. Il regolamento e il modulo di iscrizione sono scaricabili all’indirizzo web associazioneculturaleclick.wordpress.com Primo premio €.200,00
Santo Padre in città, la polizia municipale rinforza l’organico Esattamente tra sei giorni, sabato 5 luglio, Campobasso accoglierà papa Francesco e la città sarà invasa da fedeli e visitatori. La polizia municipale si sta organizzando per garantire la sicurezza di veicoli e pedoni, gestire l’evento al meglio e consentire ai pellegrini di entrate e uscire dal capoluogo con la massima tranquillità. Per far questo però serve personale e l’organico della municipale è
in deficit. In pratica riesce ad assicurare solo la gestione ordinaria e quindi bisogna necessariamente reclutare nuove forze. Per far fronte ai problemi legati alla visita del papa il dirigente della polizia Franco Primiani ha già coinvolto la Regione Molise, gli altri Comandi di polizia municipale della Provincia, la Protezione civile, l’Anas , la polizia provinciale e le associazioni di volontariato per reclutare
personale necessario a coadiuvare il Comando di Campobasso nelle attività di viabilità e controllo del territorio. Ad oggi, però, non si può sapere con certezza quante persone verranno messe a disposizione dalle istituzioni coinvolte e quindi, nel dubbio, è meglio rinforzare l’organico di Campobasso potenziando il servizio di viabilità del Comando del capoluogo.
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Campobasso
29 giugno 2014
Torna Campobasso in fiera, nella zona industriale la 62esima edizione E’ l’ultima domenica del mese di giugno e puntuale torna, nella zona industriale, Campobasso in fiera. L’evento, giunto alla 62esima edizione, costituisce un importante volano per rivitalizzare sul territorio l’attività del commercio ambulante, soprattutto alla luce della concorrenza svolta dalla grande distribuzione che ha acuito negli ultimi anni le difficoltà del settore: La varietà dell’offerta merceologica nell’ambito dell’iniziativa “Campobasso in Fiera” assicura al cittadinoconsumatore la possibilità di effettuare acquisti a prezzi convenienti così da fronteggiare la crisi economica derivante dalla perdita dei posti di lavoro nell’industria manifatturiera. L’evento mira a realizzare alcuni degli obiettivi perseguiti dall’amministrazione comunale nel settore e cioè: valorizzare l’attività commerciale su aree pubbliche ponendo un freno a tutte quelle ini-
ziative che, direttamente o indirettamente, possano squalificare il settore e comportare effetti distorsivi della concorrenza; contrastare, in modo efficace, l’abusivismo commerciale, molto diffuso nel comparto; favorire lo snellimento delle funzioni di gestione delle iniziative mercatali straordinarie, attraverso, ad esempio, la possibilità di affidarne la gestione anche ai privati in forma associata o consortile; migliorare l’attrattiva dell’iniziativa mercatale straordinaria, assicurando un più ampio mix merceologico, affinando la specializzazione e qualità del servizio resi dagli operatori del commercio su aree pubbliche, in un ambito integrato, anche dalla presenza dell’artigianato e soprattutto delle produzioni agro-alimentari locali; affinare la capacità del commercio al dettaglio su aree pubbliche di reggere il confronto con il canale della grande distribuzione, così rafforzando la competitività delle imprese del settore.
Bimbi con disturbo dell’apprendimento, arriva il campus ah hoc I Dsa o Disturbi Specifici dell'Apprendimento si manifestano nell'incapacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. Per leggere o per scrivere, i soggetti con DSA devono impiegare al massimo le energie e le capacità attentive, poiché non riescono a farlo in maniera automatica. Di conseguenza si stancano rapidamente, commettono errori, imparano con fatica e, anche se sono intelligenti, spesso finiscono per perdere la motivazione e l'autostima. Negli ultimi anni si è assistito ad un incremento di interesse e di attenzione intorno al tema dislessia e, parallelamente, si vanno affermando forme di collaborazione fra scuola, professionisti e genitori, anche se la strada da percorrere è ancora lunga. Ma la sfida è volerla percorrere. In tale contesto, Dai Sprint all'Apprendimento propone un Campus sperimentale condotto da figure professionali con esperienza nel settore che guideranno i bambini e i ragazzi in un percorso laboratoriale che è stato pensato per aiutarli a riacquistare fiducia nelle proprie capacità e interesse per l'apprendimento in un contesto ludico non scolastico. Il Campus vuole essere un'esperienza formativa ed educativa con l’obiettivo di avviare i ragazzi ad un percorso di crescita verso l'autonomia, attraverso l’utilizzo di tecniche e strumenti informatici compensativi e di ausilio all’ap-
prendimento, e di favorire la motivazione e rinforzare l’autostima, mediante la condivisione di esperienze di gruppo. Il Campus, riservato a bambini e ragazzi con Dsao con sospetto Disturbo Specifico dell'Apprendimento dai 6 ai 14 anni di età, si terrà nella zona di Campobasso dal 7 al 12 luglio 2014 presso i locali dell'Oratorio di Ferrazzano. I bambini e i ragazzi saranno impegnati per 5 ore al giorno al mattino (dalle 8.30 alle 13.30) con momenti ricreativi e ludici che intervalleranno le varie attività laboratoriali. I laboratori saranno condotti da operatori esperti del settore: - Dott.ssa Alessandra Passarella, Psicologa-Psicoterapeuta, Specializzata in Psicopatologia dell'Apprendimento - Dott.ssa Antonella Petrella, Psicologa-Psicoterapeuta, Specialista in diagnosi e riabilitazione dei disturbi cognitivi - Dott.ssa Valentina Primiani, Terapista della RP, Specializzata in età evolutiva. Il Campus si avvarrà del contributo di un tecnico informatico e di un insegnante di inglese che permetteranno ai ragazzi di avvicinarsi a contenuti specifici in modo divertente e comprendere l’efficacia degli strumenti informatici e delle strategie compensative per acquisire una maggiore auto-
nomia nello studio. Particolare attenzione verrà data al laboratorio sulle emozioni con lo scopo di sviluppare ed accrescere la capacità di riconoscere, identificare e gestire consapevolmente le emozioni per dare voce al proprio sentire e vivere così in armonia con sè stessi e con gli altri. Uno spazio pomeridiano sarà riservato alla formazione/informazione dei genitori, al fine di promuovere occasioni di incontro, di confronto e di scambio, un altro spazio sarà destinato ad un'uscita sul territorio con i bambini ed i ragazzi ed il pomeriggio di sabato sarà dedicato alla chiusura del Campus e ai saluti come momento di riflessione e condivisione del percorso realizzato insieme alle famiglie. Per informazioni ed iscrizioni contattare la Dott.ssa Valentina Primiani al numero 3398510420.
CetLab, domani convegno finale Domani alle 11 nella sala consiliare di Palazzo Magno si terrà il convegno finale del progetto CertLab. L’iniziativa sull’Orientamento al lavoro e sostegno all'occupabilità è stata finanziata dal Ministero dell'Interno - Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione attraverso il Fondo Europeo per l'Integrazione di cittadini di Paesi Terzi (FEI) annualità 2012. Si rivolge a cittadini extracomunitari regolarmente presenti sul territorio con pregressa esperienza nel settore dell'agricoltura e nel settore dell'assistenza alla persona. Le attività progettuali prevedono le seguenti azioni: accoglienza, orientamento al lavoro di primo e secondo livello, percorso di certificazione delle competenze e scouting. CertLab è stato finanziato alla Provincia di Campobasso Ente capofila del progetto in partenariato con A.Re.S. - Agenzia Regionale Servizi scarl.
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Termoli
29 giugno 2014
“Troppi lavori di seguito” I cittadini indignati per le continue interruzioni dovute alla chiusura delle strade
TERMOLI. Ieri mattina il primo tratto del lungomare Cristoforo Colombo era interdetto al traffico per via del fatto che era in programma il rifacimento della segnaletica stradale e il ripristino degli stalli di parcheggio sia liberi che a pagamento. Fin qui nulla di strano, era comunque un lavoro che andava rifatto dopo i lavori di fognatura che ne avevano stravolto il vecchio assetto, ma in un paese di mare che aspetta anche e soprattutto il fine settimana per vedere un po’ di movimento turistico, che senso ha programmare lavori legittimi e utili ma nel venerdì?
“Ogni giorno se ne inventano una nuova a questo paese…”, “Ce lo dicano dove possiamo andare, sembra che chi si alza prima la mattina decide “Ora hanno chiuso pure
Chirurgia, interventi sempre meno invasivi
Palcoscenico di livello a Termoli per la medicina del terzo millennio TERMOLI. Per una mattina Termoli e la sua galleria civica in piazza Sant’Antonio trasformate in un palcoscenico di livello per la medicina del terzo millennio. Professionisti e luminari delle realtà sanitarie del Molise a confronto su una tematica molto interessante e per certi versi sorprendente: le tecniche mini-invasive e la chirurgia robotica. Un evento organizzato dall’Asrem con il contributo della Fondazione Giovanni Paolo II e la Lilt, dove medici stimati come Giovanni Scambia e Piero Modugno, tra gli altri, hanno illustrato gli enormi passi in avanti compiuti in questo senso dalle chirurgie di genere. A dispetto dei luoghi comuni, la sanità italiana è seconda solo agli Stati Uniti per questa branca, che mira a ridurre i disagi dei pazienti sia nell’intervento chirurgico sia per le conseguenze di patologie particolari, come ha spiegato il primario di Chirurgia vascolare della Fondazione Giovanni Paolo II Piero Modugno. La chirurgia robotica rappresenta la
nuova frontiera della chirurgia mini-invasiva. Il chirurgo opera seduto alla console, corredata di un visore ad alta definizione, che fornisce immagini elaborate in 3D, aggiungendo una profondità realistica alla visione del campo operatorio. Il chirurgo utilizza due manipoli, posizionati sotto il display, con i quali può controllare l’endoscopio e gli strumenti robotici, mantenendo le mani ed i polsi posizionati in linea con gli occhi. Il sistema traduce perfettamente i movimenti della mano, del polso e delle dita del chirurgo in simultanei e precisi movimenti degli strumenti chirurgici. I pedali posti alla base della console consentono il controllo della strumentazione ausiliaria chirurgia (elettrocauterizzazione, ultrasuoni, etc.) e includono un meccanismo di “frizione” (clutch mechanism) che consente di riposizionare in linea i manipoli rispetto ai bracci robotici per una maggiore ergonomia e coordinazione oculomotoria.
qua?”. “ Adesso dove devo andare per scendere alla Cala?”. “E basta non si riesce più a vivere tranquilli in questo paese …”… questo il tenore delle proteste di alcuni
automobilisti davanti allo sbarramento della strada in questione per il rifacimento della segnaletica. A voi lasciamo i restanti commenti forti della certezza che nessuno vuole
mettere in discussione il lavoro da fare ma aggiungere disagi a quelli già esistenti per la viabilità sul lungomare sembra puro autolesionismo.
Registro tumori, a breve i primi risultati Incontro a San Giacomo degli Schiavoni per l'importante risultato raggiunto
SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI. A pochi giorni dal suo avvio, è tempo di parlare del Registro tumori ai cittadini in un incontro importate, con diverse decine di curiosi, che ieri ha avuto luogo in piazza Roma a San Giacomo, seguito da diverse decine di persone alla presenza di rappresentanti di Libera Molise e della fondazione “Milani”. A dare il via all’incontro pubblico è Concetta Chimisso del cordinamento ambiente salute la quale, dopo un exsursus storico sulla sua personale esperienza, ha descritto le motivazioni che l’hanno portata a scendere in campo e, a partire dalla Turbogas, ha raccontato i primi passi della protesta che ha portato a iniziare un lungo lavoro di sensibilizzazione, informazione e raccolta firme per parlare dei dati di mortalità. “Ricordo l’occupazione dei binari, le proteste per la Turbogas e il nostro indirizzarci verso una ricerca epidemiologica che, nonostante la mancanza di fondi, la facemmo con la fondazione Ramazzini (2001) ma poi tutto si fermò perché cambiò il governo regionale”. Partenze e frenate che non hanno mai stoppato l’azione dei volontari che sempre hanno dato il massimo; a dare seguito alle dichiarazioni di Chimisso è Marcella Stumpo che ha subito voluto evidenziare quanto “la classe medica non abbia brillato per partecipazione”. Per Franco Sorrentino di Libera:“Dobbiamo essere lo stimolo, il pungolo affinché non si fermi questo procedimento. Che cosa può essere utile se non l’informazione esatta e così, dobbiamo, come popolazione, stare nel fianco delle istituzioni”. Impegni e urgenze per tessere la rete e non abbandonare la lotta soprattutto adesso che il registro ha mosso i primi passi. “La situazione attuale – dichiara Marcella Stumpo a monte dell’incontro – è che sono partite le registrazioni dei primi pazienti e il dottor Fabrizio è convinto che già a fine luglio si potrà avere qualche informazione. Ovviamente, sappiamo che sarà un lavoro lunghissimo che darà una fotografia stabile della situazione soltanto tra quattro o cinque anni ma per noi è fondamentale che sia partito”. “Quello che chiedevamo dal 1995, quasi 20 anni, sembra abbia im-
boccato la dirittura d’arrivo – continua Stumpo – dico sembra perché dopo tanti rinvii e tanta politica degli annunci, un pizzico di diffidenza serve anche ad evitare delusioni. Come Fondazione siamo molto felici e vogliamo prenderci anche il merito di questa conclusione perché se non avessimo insistito tanto testardamente probabilmente le istituzioni avrebbero continuato a fare finta di niente com’è stato per 19 anni. Ed è importante che abbiamo ottenuto di poter partecipare periodicamente agli incontri e rendere, quindi, questa ricerca una ricerca “dal basso” con la popolazione, com’è stata l’indagine epidemiologica che abbiamo realizzato come fondazione nel 2010. Ciò, senza dubbio, vuol dire che forse qualcosa comincia a cambiare, le risposte non saranno solo sui siti web o nei cassetti della Regione ma saranno patrimonio di tutti e di questo noi ci facciamo garanti insieme a Libera (presidio di Larino) e alle altre quindici associazioni che hanno aderito alla nostra chiamata per ottenere un incontro con il presidente Frattura”. Non v’è dubbio tra gli attivisti:“il registro tumori sarà un grosso strumento giuridico perché i dati contenuti in esso saranno considerati nell’ambito di un procedimento giudiziario per eventuali danni ambientali o alla salute saranno gli unici considerati attendibili da un Tribunale”. “Non vogliamo – il monito di Stumpo – però che accada, come in altre regioni, che la presenza del registro tumori diventi un alibi per far atterrare nuovi insediamenti industriali che questa terra non può assolutamente reggere, su questo le associazioni vigileranno nella maniera più assoluta”. “La richiesta del registro – ha concluso – è nata sempre dalla richiesta di uno sviluppo sostenibile e condiviso, quello che questa regione non ha mai avuto e deve servire a dare risposte per il passato e per il futuro ma non dev’essere alibi di scelte industriali discutibili e che purtroppo continuano e lo vediamo con le lotte continue che il territorio deve fare la storia del Comitato No Stalla e del Comitato No Eolico Selvaggio sono lì a dimostrarcelo. Noi stiamo ollaborando al Forum dei Territori Molisani, territorio inteso come patrimonio comune”.
Termoli
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29 giugno 2014
Centauro perde la vita a 19 anni Il giovane ha perso il controllo della moto che si è schiantata contro un muro MONTENERO DI BISACCIA. Ancora una vittima della strada e si tratta ancora di un giovane. Un centauro di 19 anni rimasto vittima di uno schianto con la sua moto poco dopo le 10.30. Sul posto 118, Misericordia e carabinieri. Era in sella al suo scooterone, quando transitando in via Argentieri, vicino al civico 378, ha perso d’improvviso il controllo della sua Yamaha 250 ‘X max’ e si è schiantato contro il muretto di un’abitazione privata, all’ingresso di un’officina meccanica. Ha perso la vita sul colpo il 19enne Giamarco Pezzotta, un ragazzo stimato da tutti a Montenero di Bisaccia, attivo anche nelle opere parrocchiali e forse proprio alla chiesa di San Paolo si stava dirigendo per dare una mane all’organizzazione della festa di quartiere. Lo schianto non ha lasciato scampo al ragazzo, a causa delle lesioni interne subite nell’impatto contro la cancellata fissata sul muretto dove è
andato a sbattere col motociclo il 19enne. Uno strazio vissuto in diretta dal papà, che seguiva in macchina il giovane centauro ed è stato proprio lui a soccorrerlo per primo, accorgendosi della situazione disperata. L’incidente è avvenuto poco dopo le 10.30. Allertati subito, sono giunti sul posto i medici del 118 e i volontari della Misericordia, insieme ai carabinieri della stazione di Montenero di Bisaccia e alla polizia municipale. Purtroppo nonostante il 19enne sia stato condotto nell’ambulanza, i tentativi di rianimarlo sono stati vani e fatale è risultato lo schiacciamento del torace contro l’inferriata. La salma del ragazzo è stata poi trasferita col nulla osta del magistrato di turno della Procura di Larino all’obitorio del cimitero del paese, in attesa delle decisioni riguardo l’eventuale esame autoptico o la semplice ricognizione esterna, operazioni propedeutiche alla restituzione del feretro alla famiglia.
“Il Molise guardi L'intervento Se la democrazia è un optional all’Albania” TERMOLI. Coraggio, intuizione, fantasia, talento e volontà. Se si possiedono queste credenziali nessun traguardo è precluso e bene lo sanno gli imprenditori che ieri pomeriggio si sono radunati all’hotel Europa per prendere parte al meeting sulle nuove opportunità in Albania. Una missione potenziale messa a fuoco alla sala convegni dell’hotel Europa grazie a tre organizzazioni di settore, l’Acem, rappresentata da Corrado Di Niro; l’Api Molise con Matilde Iosue e Maria Grazia d’Adante per l’Amies. Insieme a loro i relatori provenienti direttamente da Tirana e dagli altri centri albanesi hanno illustrato le possibilità di investimento ad una platea mista di rappresentanti istituzionali e di capitani d’impresa del Basso Molise e non solo. In sala anche l’assessore regionale alle Attività produttive Massimiliano Scarabeo, l’assessore provinciale Rita Colaci e l’ex presidente del consiglio comunale Alberto Montano. Proprio dalle parole di Scarabeo è stata evidenziata l’avventura positiva di un imprenditore della provincia di Isernia che a 70 anni ha avuto l’intuizione di de localizzare parte della sua attività in Albania e di ottenere dalle commesse locali transfrontaliere il 60% del suo fatturato. Insomma, occorre coraggio e anche la fantasia di mettersi in discussione e i talenti che ci sono potrebbero valorizzarsi oltre la cortina di una impasse socio-economica che qui in Molise non si riesce ad allentare. Fondi, contributi, capannoni e una invidiabile leva fiscale, le quattro attrattive che gli investitori molisani potrebbero sfruttare. Da qui l’idea di mettere in rete le associazioni imprenditoriali verso un partenariato geo-politicamente innovativo, come ribadito un mese fa anche dal vice ministro per l’Agricoltura albanese che in road-show visitò Puglia e Molise.
In principio furono i governi di Michele Iorio a disastrare la Sanità del Molise. Con l’intento di risanarla, il governo centrale ci ha inviato sub-commissari e commissari che hanno dovuto lasciare il proprio incarico perché inquisiti dalla magistratura per loro pregresse attività. Poi è stata la volta del commissario Basso e del sub-commissario Rosato, il cui piano fu sconfessato persino dal soggetto attuatore da essi stessi designato, se è vero come è vero che Carmine Ruta ne rivoluzionò i contenuti sulla base di una indagine condotta sulle condizioni ed il reale fabbisogno di servizi della popolazione Molisana. Metodo che nessuno, come lui, si è mai degnato di seguire prediligendo le quattro mura di una stanza tra le quali esercitare un lavoro da mediocre ragioniere sistematicamente bocciato dal Tavolo Tecnico. Bocciatura che registriamo anche oggi, dalle notizie diffuse dagli organi di informazione, in merito ai Programmi Operativi, approvati con il DCA n. 21 del 4 giugno scorso, che ricalcano quasi pedissequamente proprio lo stesso piano redatto da Basso e che nella nuova versione è stato sottoscritto da Antonio Lastoria, sul cui incarico grava un’ipotesi in inconferibilità, dal Commissario ad acta
Paolo Di Laura Frattura, il più grande “voltagabbana” che i Molisani ricordino, e dal sub-commissario ad acta Nicola Rosato. Di quest’ultimo, l’Associazione “Comitato Civico Frentano”, vuole qui stigmatizzare le gravissime dichiarazioni rilasciate a margine della riunione tenutasi presso il Tavolo Tecnico a Roma. Declinando, vilmente, la propria responsabilità per l’insuccesso dovuto anche al suo operato, il sub-commissario Nicola Rosato, non solo vuole arrogarsi il diritto di stabilire che i Comitati Civici non possano ricorrere alla giustizia amministrativa in materia di Sanità, ma addirittura mette in discussione (“anche i giudici dovrebbero rendersi conto”) la competenza dei Giudici allorquando decidano in difformità dalle sue
prescrizioni. Parole di una gravità inaudita! Ma fino a prova contraria viviamo in una Repubblica democratica e per i “Pinochet” qui non c’è spazio. L’Associazione “Comitato Civico Frentano” chiede perentoriamente a Nicola Rosato di rassegnare le proprie istantanee dimissioni. Richiesta cui si dovrebbe associare l’intera classe politica considerate le istigazioni al cambiamento che il subcommissario rivolge ai Molisani, i quali “si ostinano a non capire che devono cambiare la situazione anche attraverso l’elezione di chi li rappresenta”. In questo, però, è difficile dargli torto! Associazione “Comitato Civico Frentano”