TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 159 - MARTEDÌ 29 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Renato Sparacino
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Renato Sparacino. Il coraggioso sindaco di Scapoli, nonostante la Regione gli ha tagliato i contributi per la manifestazione internazionale delle zampogne, è riuscito anche quest'anno ad organizzare l'evento. Lo ha dovuto limitare a sole due giornate ma, in ogni caso, la manifestazione si è avuta chiamando sempre tanta gente. Allora perchè la Regione ha deciso di fare fuori una simile manifestazione che è stata di richiamo internazionale e, soprattutto, ha tenuto in vita la musica della zampogna?
Il Tapiro del giorno a Domenico Ioffredi
Il Tapiro del giorno lo diamo a Domenico Ioffredi. Il delegato alla Cultura, questa volta, si è visto bacchettare dalla famiglia del grande artista campobassano, di recente scomparso, per come è stata allestita la mostra in tutta fretta e furia. Certo, non è la prima volta che il delegato alla Cultura si fa segnalare per risultati non propriamente lusinghieri. Il guaio, però, è che il settore avrebbe necessità di conoscere ben altri interventi e non quelli già messi in campo a partire dalla soppressione dell'Orchestra stabile.
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TAaglio lto
29 luglio 2014
Le straordinarie iniziative del vice presidente della giunta di Palazzo Vitale creano imbarazzo
Qualcuno dica a Petraroia che il presidente della Regione Molise, fino a prova contraria, è Paolo di Laura Frattura La delegazione parlamentare molisana ridotta a ruolo di tappezzeria: informata solo per conoscenza L’assessore regionale alle Politiche sociali, Michele Petraroia, nonché vice presidente, in tale veste crede di poter surrogare la funzione e il ruolo del presidente Paolo di Laura Frattura. Si ostina, infatti, a chiedere incontri istituzionali di livello governativo, a sollecitare accordi di programma, a istituire commissioni in aperto contrasto con le attribuzioni proprie di chi è il legittimo rappresentante della Regione Molise, in quanto eletto tale. Non stiamo qui a ricordare i precedenti. Ci limitiamo a prendere in esame l’ultima clamorosa circostanza in cui il vice presidente si veste da presidente e mette nero su bianco indirizzando una sua propria lettera al sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio dei ministri Graziano Del Rio, al ministro per lo sviluppo economico, Federica Guidi, al ministro per il lavoro, Giuliano Poletti, al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e, per conoscenza, solo per conoscenza, mero gesto di cortesia, alla delegazione parlamentare molisana (senatori Ruta e Di Giacomo; onorevoli Venittelli e Leva) e ai prefetti di Campobasso e Isernia (a che titolo? – ndr), per sollecitare la “Attivazione del confronto con Governo sulla “Vertenza Molise”. La lettera ha preso l’abbrivio dai 24 Contratti di sviluppo stipulati a Roma il 24 luglio che prevedono l’impiego di 1miliardo e 44 milioni di euro per investimenti nelle regioni del Mezzogiorno al fine di promuovere un’occupazione stimata intorno alle 25 mila unità.
Un abbrivio straordinario, colto al volo e fatto proprio per chiedere, lui Petraroia, al Governo di Roma, di coinvolgere il Molise mettendo a frutto l’incontro del 9 luglio avuto con il ministro Guidi nel corso del quale è stato chiesto il riconoscimento dell’area di crisi nel Distretto produttivo (!-ndr) Boiano-
di Davide Vitiello* Garanzia Giovani è oggi la più concreta opportunità a disposizione delle regioni per assicurare una risposta al dramma della disoccupazione giovanile nella fascia di età che va dai 15 ai 29 anni. Occorre continuare da una parte a monitorare le adesioni dei giovani e dall’altra a stimolare la risposta delle aziende private e degli enti pubblici i quali, nel caso del Molise, possono dare un contributo essenziale al progetto. Rappresenta un segnale positivo il fatto che l’Assessorato regionale al lavoro abbia deciso di destinare una parte importante dei 7,5 milioni di euro circa a sua disposizione ( cui andranno ad integrarsi 1,5 milioni di euro circa), per il finanziamento di tirocini (con 3 milioni di euro) e per il servizio civile (con 1.750,340.00 euro) da espletare in modo particolare nel campo del sociale e della valorizzazione del patrimonio culturale e turistico del territorio molisano. Tale elemento può assicurare l’avvio di un percorso di formazione dei giovani non fine a se stesso, ma il più possibile attinente alle specificità del territorio regionale. L’auspicio è che dopo l’approvazione del piano esecutivo Garanzia Giovani, si possa arrivare nel più breve tempo
Isernia- Venafro e la stipula di un Accordo di programma di 200 milioni di euro. Quell’incontro (è stato omesso di dirlo) è stato impalpabile, non ha generato alcunché. E’ stato lasciato nel limbo delle buone, reciproche, intenzioni. Per Petraroia andrebbe ripreso e rimesso in sesto con la partecipa-
zione dei suddetti ministri e sottosegretario alla prescienza del Consiglio dei ministri, delle segreterie nazionali di Cgil, Cisl, Uil “per accelerare l’istruttoria e per approntare un provvedimento di politica economica strategico anche per il territorio molisano”. Se non siamo alla comiche, poco ci manca. Due sono le cose. Una, Petraroia ha tale e tanta stima di sé da ritenersi lui, e solo lui, il diretto interlocutore con gli apparati governativi romani su una questione di portata nazionale che, in quanto tale, non può prescindere dall’essere espressione della volontà del consiglio regionale sancita in una proposta organica e definita e men che mai sottratta alla mallevadoria politica della delegazione parlamentare (altro che informarla per conoscenza!!!). Due, che abbia perso completamente il senso della misura, per cui come un novello Don Chisciotte, lancia in resta, si scaglia contro i mulini a vento. Nell’un caso e nell’altro, la sua azione è destinata a non produrre altro che lo sconcerto nei palazzi romani che si vedono invasi dalle missive petraroiane di nessuna incidenza politica e amministrativa (tanto è vero che non gli hanno mai risposto), oltre che richiesti di interventi che, come per i 24 contratti di sviluppo stipulati per le regioni del Mezzogiorno, discendono da un accordo parlamentare. Per sovrappiù, dobbiamo pensare anche allo sconcerto nella frastornata maggioranza regionale già di per sé solennemente inconcludente. Siccome, però, di mezzo ci vanno il Molise e i molisani si faccia in modo di contenere Petraroia, spiegandogli quali sono i suoi compiti, le sue funzioni e i suoi limiti, e di svegliare il resto della compagnia. Dardo
L'intervento
Lavoro: potenziare il progetto Garanzia Giovani dotandolo di risorse certe anche per i prossimi anni
possibile a un risultato concreto in termini di diminuzione del tasso di disoccupazione giovanile, che in Molise tocca numeri preoccupanti: 15 mila ragazzi tra i 15 e i 29 anni non studiano e non lavorano. Per far questo occorre uno sforzo comune da parte di tutti i soggetti coinvolti. E’ necessario inoltre che la deputazione parlamentare molisana, unitamente alle delegazioni di altre regioni italiane,
solleciti l’attenzione del Governo su questo fondamentale strumento per far sì che le risorse impiegate per il 2014 e il 2015 diventino stabili anche nei prossimi anni. Sarebbe questa la migliore soluzione possibile allo scopo di garantire la giusta continuità ed efficacia ad un progetto che rientra a pieno titolo nell’ambito delle politiche attive del lavoro. *Segretario Giovani Democratici del Molise
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TAaglio lto
29 luglio 2014
Alla mostra Pettinicchi scoppia la polemica per “manifesta incompetenza” degli organizzatori (l’assessorato regionale)
La cultura nelle mani di un dentista? Ecco le conseguenze CAMPOBASSO. Chi è il responsabile del settore cultura alla Regione Molise? L’architetto e presidente di Regione Paolo di Laura Frattura. Ma Frattura ha istituito le figure dei consiglieri delegati. Cioè consiglieri regionali che non hanno potere decisionale o di firma. Giocano a fare gli assessori senza portafoglio e, di tanto in tanto, per le cose ritenute di poco conto, possono anche decidere. Nel settore cultura, ad esempio, il consigliere delegato è un certo Domenico Ioffredi, Nico per gli amici. E di amici ne ha tanti. Più per il merito di essere il fratello di Piero Ioffredi, conosciuto nel capoluogo come il mitico Polpetta, e per essere il marito di Giuliana di Laura Frattura (la sorella del presidente di Regione). Quindi, per farla breve, Frattura nel settore cultura lascia decidere, per le cose che ritiene di poco conto, al cognato. Una di queste cose è la mostra Pettinicchi, con 15 quadri dell’artista che gli organizzatori (Ioffredi a capo) hanno sistemato in un corridoio della
ex Gil a Campobasso. Chi è Antonio Pettinicchi? E’ incisore e pittore molisano, nato nel 1925 a Lucito deceduto lo scorso giugno a Bojano. La sua arte è stata esposta alla Galleria degli Uffizi e alla Galleria nazionale d’arte moderna. “Quattro edizioni della Quadriennale nazionale di Roma – come si racconta su un on line locale - la XXVIII Biennale internazionale di Venezia, sette edizioni della Biennale nazionale della grafica contemporanea di Venezia (dal 1955 al 1967), numerose mostre in collaborazione con il gruppo degli Incisori veneti, oltre alle cinque edizioni del Premio Termoli. Sue opere sono presenti in importantissime collezioni pubbliche e private. Fra queste Ca’ Pesaro, Galleria internazionale d’arte Modena, Venezia; Civica raccolta delle stampe Achille Bernarelli, Castello sforzesco, Milano; Galleria nazionale d’arte moderna, Roma; Raccolta disegni e stampe, Galleria uffizi.L’ultima sua mostra risale all’anno scorso, nella galleria Artes di Campobasso”. Già, la mostra nella galleria Artes dello scorso anno, quando l’allora neo presidente Frattura, cognato del
consigliere delegato alla cultura, ha incontrato l’artista molisano. A maggio 2013 ecco cosa si scriveva: “La partecipazione del neopresidente all'evento - afferma il direttore artistico, Vincenzo Manocchio - testimonia il rinnovato, quanto atteso, impegno istituzionale in favore delle politiche culturali regionali. La scelta del presidente di visitare la personale di un artista molisano di livello, quale Antonio Pettinicchi, si fa simbolica di una sguardo nuovo, lontano dalle logiche ristrette che hanno guidato i rappresentanti istituzionali della cultura locale. Paolo Frattura riconosce in Antonio Pettinicchi lo start up da cui ripartire per il rilancio, la divulgazione e la promozione della cultura nella regione Molise”. Ed oggi, a due mesi dalla morte dell’artista, ecco che secondo Nico Ioffredi “lo start up da cui ripartire per il rilancio, la divulgazione e la promozione della cultura nella regione” è un corridoio della ex Gil. Ecco cosa succede a mettere la cultura nelle mani di un dentista. Vittorio Sgarbi non esiterebbe ad utlizzare le sue finezze linguistiche con un bel "caprone".
Molisani ribelliamoci: LA FIGURACCIA DELLA REGIONE
parte la petizione del figlio dell’artista molisano
A poche settimane dalla scomparsa di uno dei più grandi ed evocativi artisti molisani del Novecento, l’Assessorato alla cultura della Regione Molise, ha avuto l’improntitudine di dedicargli una "mostriciattola" senza né capo né coda, rabberciata per spazio e per impalcatura. Senza criterio (senza chiara curatela), sono state messe in mostra quindici (15) opere del Maestro Pettinicchi, scelte (chissà come e da chi) fra le 87 che illustrano la Divina Commedia, acquistate dalla Provincia di Campobasso nel 1994. Intanto, sulla facciata dell’ex-GIL, campeggia il manifesto della mostra di Domenico Fratianni che si svolge in contemporanea, mentre è assente del tutto l’indicazione dell’esposizione di Pettinicchi. Le opere di quest’ultimo sono affilate in una saletta di dimensioni modeste
quasi fino all’offesa, addirittura di passaggio, per accedere alla mostra di Fratianni, che invece si irradia in tre ambienti ampi e ben strutturati. Tecnicamente, per impianto, quest’iniziativa rappresenta un danno grave per la figura e per l’opera di un vero e proprio caposcuola dell’arte contemporanea molisana, e dunque per l’immagine culturale dell’intera nostra comunità. I sottoscrittori di questo appello chiedono che sia immediatamente chiuso il "corridoio espositivo" dedicato a Pettinicchi presso il palazzo dell’Ex Gil, che siano rimossi dai loro incarichi, per incompetenza manifesta, i responsabili di un’iniziativa tanto improvvida e che ad Antonio Pettinicchi sia dedicato un grande evento espositivo, assegnandone la curatela ad uno dei tanti critici di rilievo nazionale che negli anni si sono occupati del suo lavoro.
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TAaglio lto
29 luglio 2014
L’unica sola rottamazione,
la Costituzione Questa che segue è una nota urgente sulla riforma del Senato di Carlo Smuraglia, presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia
CAMPOBASSO. “In questi ultimi mesi, sotto la voce “riforma”, il Governo Renzi sta portando avanti una rivisitazione della Pubblica Amministrazione che prevede una forma di smantellamento anche delle Camere di Commercio. Nessuna contrarietà nei confronti della “riforma” e quindi del cambiamento in atto, necessario quanto mai in un momento così difficile. Anche l’ente camerale necessita di essere rivisitato e migliorato, ma non si può con un sol colpo procedere alla sua dismissione, colpendo la professionalità, la competenza, la tecnologia acquisita di tante persone che operano al servizio delle imprese. Non crediamo, perciò, che una tale Istituzione meriti così di essere dismessa”. Questa è in sintesi l’opinione espressa in una nota sottoscritta dai dipendenti delle Camere di Commercio, a seguito della manifestazione a Roma in piazza di Pietra che ha visto il coinvolgimento, insieme alle OO.SS. di tutto il sistema camerale, proveniente da ogni dove per porre sul tavolo delle riforme la voce di chi questa realtà la vive tutti i giorni e con le imprese lavora a braccetto. “Riteniamo sia necessario informare l’opinione pubblica di quanto sta accadendo – continua la nota – perché dietro a scelte populiste di apparente ottimizzazione della spesa pubblica, si possono celare ricadute importanti che vale la pena considerare a priori. Le Camere di Commercio, senza dubbio, appaiono “appetitose” per il tesoretto che esse rappresentano. Si tratta però di risorse che non provengono dal cittadino-contribuente ma dal sistema della imprese e nei cui confronti ricadono sul territorio. Ogni impresa iscritta, in cambio di una serie di servizi, paga un diritto annuale che ammonta mediamente a circa 100,00 euro, variabile a seconda della forma giuridica, partendo da una base di 88,00 euro per le imprese individuali a valori più elevati per le società, sulla base del loro fatturato. Ci rivolgiamo, pertanto, agli unici soggetti che sono in grado di valutare e quindi decretare se l’ente camerale è utile oppure no: invitiamo le imprese del nostro territorio a riflettere su cosa accadrebbe se venisse abolito il diritto annuale e, quindi, decretata la chiusura sul territorio delle Camere di Commercio. Oggi, in cambio della quota-media di circa 100,00 il sistema delle imprese può disporre, nel proprio territorio provinciale, di un ente che ha le seguenti caratteristiche: 1) le Camere di Commercio sono “vicine”. La distanza alla quale ci riferiamo riguarda sia la prossimità al territorio di riferimento, sia la grande informatizzazione e la possibilità di accedere con un clik ai servizi e alle informazioni che la stessa eroga. 2) sono “veloci”. La media dei tempi di attesa è la migliore in assoluto rispetto alle altre Pubbliche Amministrazioni 3) sono “informate ed informatizzate”. Il patrimonio dei dati a disposizione delle Camere di Commercio è unico. Basti pensare al Registro delle Imprese,
l’archivio più completo ed aggiornato della realtà produttiva italiana, il cui funzionamento è preso come modello da adottare nel resto d’Europa e che con l’abolizione delle Camere di Commercio potrebbe non continuare ad essere l’esempio di trasparenza dell’anagrafe delle imprese. 4) sono “trasparenti e virtuose” 5) forniscono servizi di grande utilità nell’ambito della Regolazione del Mercato e della Concorrenza, attraverso la “verifica degli strumenti di misurazione” a contrasto del pericolo di frodi (controllo delle pompe di benzina, dei contatori del gas e dell’acqua, delle bilance degli esercizi commerciali), detengono il Registro informatico dei protesti, gestiscono lo Sportello di mediazione e di conciliazione per la risoluzione stragiudiziale delle controversie ( strumento ben più celere ed economico del ricorso alla giustizia ordinaria), forniscono consulenza su bandi e finanziamenti di progetti comunitari e su quelli d’innovazione tecnologica, vigilano sulla sicurezza dei prodotti, la tutela del Made in Italy e svolgono attività in materia di lotta alla contraffazione dei prodotti. Sono inoltre ufficiali roganti per tutte le pratiche di deposito di brevetti e marchi ed in genere di proprietà industriale. 6) Ma soprattutto investono le risorse in entrata a favore della promozione del territorio di competenza. Senza le Camere di Commercio le imprese risparmierebbero i famosi “100 euro annuali” in cambio di servizi non più gratuiti e gestiti non si ancora da chi e da dove e soprattutto non garantiti da quella professionalità e dall’esperienza acquisita da Funzionari altamente preparatie tanto meno da una indiscutibile equità dettata dalla natura giuridica dell’ente stesso. Anche noi – continuano i dipendenti camerali - siamo d’accordo cNon posso assolutamente tacere di fronte al fatto che al Senato si sia deciso di imporre la cosiddetta “ghigliottina” sulla discussione in atto sulla riforma del Senato, fissando il voto conclusivo, quale che sia lo stato dei lavori a quel momento, all’8 agosto.È un fatto che considero molto grave (non ho tempo né modo di concordare queste dichiarazioni con la Segreteria e quindi me ne assumo la personale responsabilità), che dimostra ancora una volta che non si è compreso che la Costituzione e le norme che tendono a modificarla non sono leggi come le altre, ma fanno parte di quel complesso normativo che è la base di tutto il sistema e della stessa convivenza civile. Se la Costituzione impone maggio-
ranze molto qualificate per l’approvazione delle modifiche, se vuole due letture consecutive da parte di ogni Camera, se prevede che tra la prima e la seconda lettura ci deve essere uno spazio “di riflessione” di tre mesi, questo significa che si vuole una discussione approfondita, su tutti i temi, che ciascuno possa riflettere, decidere, votare (anche secondo coscienza), che vi sia dibattito, confronto e meditazione. Non è concepibile imporre, in questo contesto, una “tagliola”, fissare dei tempi stretti e inderogabili per l’approvazione. Altrimenti, sarebbe vanificato proprio lo sforzo del legislatore costituente di fissare quella serie di regole che ho indicato prima.La “ghigliottina” è strumento delicato ed eccezionale per qualsiasi legge; ma, a mio parere, è addirittura improponibile ed inammissibile per leggi di modifica costituzionale. Si obietta che ci sono moltissimi emendamenti e c’è chi fa l’ostruzionismo. La risposta è facile: nella prassi parlamentare sono notissimi anche gli strumenti più volte adottati, nel tempo, per contrastarlo; ma sono strumenti tipicamente collegati ad una prassi “ordinaria”, totalmente diversi dalla ghigliottina, che è – e resta – strumento eccezionalissimo e in ogni caso mai applicabile alle modifiche costituzionali. Perché, dunque, ricorrere proprio allo strumento peggiore e inammissibile (nel caso specifico), in una materia così delicata?Davvero, gli spazi della democrazia, in questo modo, si riducono ancora una volta, tanto più che stiamo parlando di un provvedimento di riforma costituzionale che, inusualmente per questa materia, proviene dal Governo e di una data che per primo ha fissato il Presidente del Consiglio, dunque di un passivo adeguamento almeno di alcuni gruppi parlamentari alla volontà dell’esecutivo.Tutto questo non va bene, non è assolutamente accettabile e delinea prospettive, per il futuro, quanto mai preoccupanti. “Certo, sono anch'io un partigiano, tutti lo siamo nei momenti in cui viene messa in discussione la democrazia. Un articolo che condivido e che riporto soprattutto per chi ha bisogno di sapere come stanno davvero le cose e non si accontenta della propaganda rilanciata dai media. Una risposta chiara a chi si sente preoccupato, a chi si dice stizzito e a chi, approfittando del governo, esegue gli ordini di quelli che vogliono davvero rottamare questa nostra Italia” (Pasquale Di Lena)on il Governo Renzi che sia necessario trovare formule di risparmio a favore delle imprese, soprattutto in questo momento congiunturale particolarmente difficile, ma vere formule di risparmio con interventi semplici, mirati, dagli effetti benefici sia in campo economico che etico, quali per esempio la riduzione dei diritti di segreteria, l’abolizione delle tasse di concessione governativa, e dell’imposta di bollo (di gran lunga superiori al diritto annuale e che vengono incamerati dallo Stato centrale e non dal sistema camerale) che gravano altresì sulle imprese a fronte di cosa? Si ritiene che la riforma delle camere di commercio debba ripartire da qui, dalla piena rappresentatività delle imprese sul territorio procedendo alla reale applicazione della Legge 580/93, prevedendo l’elezione diretta degli organi camerali, che debbono rappresentare una carica a carattere volontario e non retribuite”.
L'intervento
Piano nazionale di edilizia scolastica: le scuole molisane saranno più sicure? di Elvio Petrecca
Con il piano nazionale di edilizia scolastica i Dirigenti scolastici molisani daranno il via all’operazione di “miglioramento” delle nostre scuole. Per molte scuole anche del Molise i soliti ritardi procedurali, ostacoleranno i lavori e a settembre, molte scuole non saranno più belle e tantomeno sicure, che è la cosa più doverosa per un paese che si definisce civile. Sicuramente pochissime saranno nuove, con i limitati finanziamenti stanziati dal piano nazionale. E’ bene chiarire, che quando si parla genericamente d’interventi di messa in sicurezza, ci si riferisce a interventi che rendono le scuole idonee ad avere i requisiti di agibilità statica (sismica), idoneità igienico sanitaria e prevenzione incendi. Come genitori e insegnanti, che mandano i propri figli e condividono con i propri allievi la pericolosità di molte scuole situate in territori a rischio sismico, ci chiediamo:“Le
scuole situate in questi territori avranno tutte, nessuna esclusa, dopo gli interventi, la certificata idoneità sismica?”; “Si darà priorità a interventi finalizzati ad avere la certificazione antisismica?”. Perché non sono stati utilizzati tutti i fondi stanziati per rendere, prioritariamente, tutte le scuole sicure? Siamo molto preoccupati, perché pensiamo che scuole brutte, vecchie e sporche non hanno mai ucciso nessuno, al contrario, scuole simicamente insicure, espongono costantemente gli allievi e il personale a reali pericoli, in un territorio molisano classificato a rischio sismico. A noi sembra che sia stata ideata, seppur necessaria, una veloce operazione di facciata, che non ha previsto nessuna prioritaria indicazione operativa, che taglia fuori regioni e provincie e lascia tutto alla discrezionalità dei comuni che hanno richiesto il finanziamento e ai Dirigenti scolastici che lo riceveranno.Avrebbe fatto bene il Governo a richiedere alle istituzioni territoriali, un piano generale di
sviluppo edilizio, in sinergia con i piani di razionalizzazione e i finanziamenti già stanziati, favorendo nell’erogazione e nell’utilizzo dei fondi, quelle scuole d’’Italia e del Molise, in cui è carente “l’agibilità statica”. Ci auguriamo, che la frettolosità, i pochi finanziamenti e il non aver seguito procedure regolamentate, non porterà anche nella nostra piccola regione, a possibili fenomeni paradossali, discriminatori e delinquenziali. Speriamo di sbagliarci e di non assistere, tra non molto, a un’interpretazione incompleta dell’espressione “scuole sicure” per cui si investiranno risorse, solo in marginali interventi d’idoneità igienico sanitaria o prevenzione incendi, in quelle scuole bisognose di interventi di messa in sicurezza sismica. Sarebbe molto grave scoprire, che sono state fatte complete ristrutturazioni, in scuole che chiuderanno per mancanza di utenti o perché assorbite da altri comuni e che tali interventi, avranno sciupato ingenti risorse e tolto finanziamenti ad altre scuole
che non possono essere messe in sicurezza. Maggiormente gravi, potrebbero essere, quelle situazioni in cui, oltre a dissipate ingenti risorse inutilmente, queste, sono state anche portatrici di fenomeni di corruzione e infiltrazioni malavitose. Ci auguriamo che l’impegno e l’attenzione del governo Renzi verso la scuola, in prospettiva, si concentri nell’elaborare strategie per piani di edilizia scolastica, meno appariscenti e approssimativi che prevedono l’aumento e la distribuzione dei futuri finanziamenti, con norme regolamentate da chiare indicazioni, che s’integrano con degli obbligatori piani di sviluppo edilizio territoriali, finalizzati ad assicurare la sicurezza, la qualità pedagogico - formativa e la razionalizzazione delle risorse anche attraverso linee tendenziali che portano nel tempo, alla creazione di nuove scuole e innovativi poli scolastici territoriali. Ci auguriamo che la politica regionale, “del cambiamento”, si adoperi nel pianificare il futuro della scuola molisana, seguendo logiche coerenti, lontane da perverse nomine politiche direzionali e inefficaci campanilismi, ed eviti situazioni sconcertanti come ad esempio quella che vede la Scuola Di San Giuliano di Puglia semivuota e quelle a sei chilometri di Colletorto e Rotello, con gli alunni ospitati in fatiscenti prefabbricati.
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TAaglio lto
29 luglio 2014
Tutti a guardare il Piano di rientro e nessuno ai guai veri della sanità
Continua lo stillicidio delle liste d’attesa e la disorganizzazione territoriale Il muro del silenzio dell’Asrem si sta dimostrando più tetragono del muro di Berlino. Infatti, non crolla Il male delle liste d’attesa. Sembra incurabile; anzi lo è. Diversamente si sarebbe dovuto avere un miglioramento dopo la sequenza impressionante di denunce di casi limite (mesi e mesi per un elettrocardiogramma; per una visita dall’endocrinologo in media dai quattro ai cinque mesi; per un’ecografia ortopedica non meno di tre). Tempi biblici, ai quali vengono sottomesse, al solito, le fasce sociali più deboli. Chi può, s’avvale delle strutture sanitarie private, anche non convenzionate. E’ il frutto di una accertata disorganizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali, complice la flebile risposta ai bisogni e alle necessità anche del personale che a sua volta difetta di numero e, spesso, di qualità. L’attenzione della gente sulla sanità è tutta obbligata dai media sul Piano di rientro dal deficit, mentre dalla cronaca giornalistica restano fuori i problemi veri, tra cui, ribadiamo, l’abbattimento delle liste d’attesa e la riorganizzazione della medicina territoriale. E’ il caso che il sistema dell’informazione allenti, dunque, la presa sul deficit e sull’andirivieni di commissari e sub commissari, e si dedichi con maggiore impegno alle
faccende della sanità regionale raccogliendo le doglianze, le preoccupazioni, le paure, talvolta i drammi di gente che in attesa di un esame, di un’indagine diagnostica ci lascia la pelle. Una situazione che s’aggrava di giorno in giorno favorita, lo ribadiamo, dalla disattenzione generale e dalla capacità del sistema sanitario a coprire le proprie magagne salvo quando, caso raro però, non si levi una voce dall’interno a farsi sentire. E dall’interno del sistema è tornata ad alzarsi la voce contro le liste d’attesa e le insufficienze organizzative dando anche conto del perché e del per come. Abbiamo letto, infatti, con attenzione, una delle cause e l’ostilità che trova ad essere rimossa. E’ buona regola dove la sanità è gestita con criterio e senso di responsabilità che i responsabili dei vari poliambulatori ogni qualvolta che si formano ritardi esagerati nelle liste d'attesa trasmettono la richiesta all'Asrem regionale attraverso il responsabile di zona. L'Asrem provvede a pubblicare l'elenco di queste richieste e nell'arco di poche settimane gli stessi poliambulatori si avvalgono di specialisti 'ingaggiati'
appositamente per aumentare il numero delle visite e quindi ridurre i tempi di attesa. Nel Molise invece le richieste dei poliambulatori si infrangono contro un muro di silenzio e finiscono nel nulla. Nella casistica delle richieste finite nel nulla c’è stato un tempo in cui i Distretti sanitari della provincia di Campobasso hanno chiesto ore di medicina specialistica ambulatoriale nella misura necessaria, poi responsabilmente ridotta in base alla verifica delle risorse finanziarie disponibili, comunque ore sufficienti a coprire almeno in parte i turni e a ridurre le liste d’attesa. Tutto inutile. Il muro del silenzio si sta dimostrando più tetragono del muro di Berlino. Infatti, non crolla. Per cui le liste s’ingrossano, i tempi d’attesa si dilatano, le necessità dei pazienti restano inevase, il malcontento si radica sempre più a fondo nella coscienza collettiva. Situazione cristallizzata sulla insensibilità di chi gestisce il sistema sanitario nel quale - diciamolo apertamente - in nessun Piano di rientro del disavanzo è scritto di tagliare i servizi agli utenti. Eppure accade. Ciò in quanto si preferisce stare dietro alle polemiche della politica, all’uti-
lità o meno dei commissari ad acta, e alla fanfaluche dei tanti soloni che s’improvvisano maestri, e sono semplici apprendisti stregoni. Accade. Intanto non viene sciolto il nodo degli errori, le cui conseguenze ricadono solamente sulla pelle dei cittadini. Mentre taluni assurdi privilegi economici continuano ad essere elargiti; taluni atteggiamenti incoerenti con lo stato di salute della sanità e delle risorse finanziarie continuano a restare in piedi, contraltari insopportabili agli occhi di chi deve attendere mesi e mesi, e forse morire, prima di un elettrocardiogramma, di un’ecografia, di una visita dell’endocrinologo. Dardo
Lettera aperta
Troppe edicole senza giornali Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata al Prefetto di Campobasso Di Menna a firma dei Consiglieri nazionali dell’ Odg Cimino e Santimone in merito a disservizi sulla distribuzione dei giornali in Molise. Ill.mo Prefetto,come ben ricorderà, l’anno scorso attuammo una forma di protesta pacifica, proprio sotto la Prefettura di Campobasso, nel corso della quale chiedevamo, tra l’altro, un suo intervento a tutela dell’informazione come diritto sancito dalla Costituzione. Per tutta risposta lei ci ricevette subito, e riuscimmo nel giro di pochi giorni a fare in modo che il Consiglio regionale del Molise recepisse, per primo in Italia, la legge dell’equo compenso. E di questo ne siamo fieri e il merito va anche a lei.Proprio da quella riunione emerse anche il problema della distribuzione dei giornali nel Molise, regione dove le testate vendono poco e dopo anche per la sua conformità risulta arduo far quadrare il bilancio per editori, giornalisti, edicolanti e distributore. Ma ora veniamo a noi. Siamo venuti a conoscenza di alcuni gravi disservizi legati alla distribuzione dei giornali a Campobasso città, come nei paesi limitrofi. Edicole che non
hanno potuto garantire un servizio, edicole che non si sono viste recapitare i giornali e di conseguenza rendere vano il lavoro del tipografo, del giornalista e dell’editore. Edicole che hanno sofferto e che hanno fatto figuracce con la gente perdendo soldi ed immagine, edicole mortificate che hanno sospeso il servizio a discrezione di qualcuno che avrà le sue ragioni, ma che comunque lavora in situazione di monopolio. E a noi il monopolio non desta serenità, in nessun settore. Abbiamo saputo di episodi narrati dallo Snag verificatisi a Tufara, Matrice, Ripalimosani e in almeno 4 edicole di Campobasso e persino i sindaci ne sono a conoscenza.Ebbene, non c’è bisogno che sia l’Ordine Nazionale dei Giornalisti o il sindacato Snag a rimarcare la difficoltà in cui tutta l’economia versa, distributore compreso. Per carità, ognuno ha le sue ragioni, ma come Ordine dei Giornalisti, a noi interessa che l’informazione sia fruibile e che non ci siano intoppi nello smistamento del prodotto finale. Senza l’ultimo anello, vale a dire l’arrivo a destinazione del prodotto nell’edicola, il giornalista e l’editore del cartaceo hanno lavorato invano e buttato soldi. Tuttavia, come rappresentanti dell’Ordine Nazionale dei
Giornalisti, non abbiamo l’indice puntato su nessuno, anche perché non spetta a noi processare, multare o screditare nessuno. A noi importa che sia tutelata l’informazione, poi che fideiussioni, richieste di rid obbligatorio, pagamenti puntuali o meno sono tutte clausole che a questo punto chiediamo siano oggetto di valutazione da parte della Guardia di Finanza e delle autorità Giudiziarie preposte, sempre che ce ne sarà bisogno. Partendo però dal fatto che già analoghe difficoltà siano state affrontate sui Monti della Daunia come nel Basso Molise e che questo della distribuzione sia un problema socialmente rilevante, noi chiediamo di partecipare all’incontro che lei sta organizzando in prefettura. E lo vorremmo anche in piena estate, tanto i giornalisti non vanno in ferie, visto che non possono permettersele.Ovviamente l’invito lo estendiamo ai direttori, agli editori ed all’Ordine regionale dei Giornalisti, perché ora come non mai, l’unità fa la forza.Restando in attesa di un pronto riscontro, la ringraziamo per quanto vorrà fare. Dott. Vincenzo Cimino e dott. Cosimo Santimone – Consiglieri nazionali Ordine dei Giornalisti
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Campobasso
29 luglio 2014
Dimensionamento, Flc Cgil: la sentenza del Tar rimescola le carte Domani a Campobasso l’assemblea indetta dal sindacato e dal coordinamento dei precari La sentenza del Tar Molise ha accolto il ricorso della Provincia di Campobasso contro l’attivazione del liceo Sportivo a Larino dell’istituto Omnicomprensivo di Vinchiaturo. “Ciò determinerà un ulteriore caos organizzativo e di gestione degli organici in quelle scuole – commenta la Flc Cgil - è, purtroppo, anche la dimostrazione di come le istituzioni pubbliche non dialoghino tra loro e si contrappongano a colpi di ricorsi, con l’unica conseguenza che a pagare saranno gli studenti ed il personale scolastico. Cosa deciderà il Tar a proposito degli altri ricorsi? Da tempo la Flc Cgil Molise ha chiesto di affrontare questi temi mettendo al centro l’interesse della didattica, della buona scuola da dare agli alunni e non la contrapposizione di campanili. Purtroppo assistiamo a prese di posizioni che contribuiscono a gettare nel caos le scuole. Intanto prosegue la mobilitazione. Il sindacato ed il Coordinamento dei precari della scuola hanno indetto un’assemblea per domani a Campobasso e ha chiesto di incontrare oggi la dele-
gazione parlamentare per condividere proposte concrete sulle iniziative, anche legislative, che essa potrebbe assumere in merito alla garanzia di una scuola pubblica adeguata per gli studenti molisani.
“Il rilancio dell’economia di Campobasso è uno dei primi obiettivi che l’amministrazione deve contribuire a raggiungere per il bene del capoluogo di regione”: sono le affermazioni del consigliere comunale Francesco Pilone, capogruppo di Democrazia Popolare a Palazzo San Giorgio. “Per far risollevare l’economia cittadina – prosegue Francesco Pilone – occorre puntare sul rilancio del commercio cittadino, soprattutto quello degli artigiani e dei piccoli e medi commercianti, che rappresentano il cuore della città. La Regione Molise, come ha comunicato l’assessore alle Attività Produttive, Massimiliano Scarabeo, incontrerà giovedì 31 luglio le associazioni di categoria. Nell’analisi delle problematiche relative al commercio, la strada che sta percorrendo l’ente che dovrà riscrivere la legge sul commercio è quella esatta, dando voce a coloro che quotidianamente sono impegnati in un settore che sta attraversando una profonda crisi. Ritengo, però, che nell’attività di indagine debba essere coinvolta anche la città di Campobasso, capoluogo di regione, nonché centro più popoloso del Molise. È qui che si concentra il fulcro dell’economia regionale e dove si registra con forza la contrapposizione tra piccoli e medi artigiani e commercianti e i grandi colossi della vendita al dettaglio. Per questo motivo, chiedo a coloro che si stanno occupando della questione, ovvero i consiglieri regionali Massimiliano Scarabeo, Carmelo Parpiglia, Francesco Totaro e Angela Fusco Perrella, presenti a un primo incontro con i sindacati Uiltucs, Filcams
L’Ufficio Scolastico Regionale ha comunicato di aver chiesto al Miur 70 posti in più, tra docenti e personale ATA, perché gli organici assegnati non consentono di coprire le richieste fatte dalle scuole. Anzi, sono neces-
sari ulteriori posti di sostegno per garantire ai ragazzi disabili il diritto all’integrazione scolastica ed a un’istruzione individualizzata. Questa disposizione conferma quanto denunciato in più occasioni
dalla Flc Cgil Molise: con i numeri assegnati non è possibile fare scuola in regione. Viene messo in discussione il diritto costituzionale all’istruzione. Gli ulteriori tagli di 40 posti, previsti dal MIUR per il prossimo anno scolastico, documentano la scelta dell’Amministrazione di ridurre gli organici a prescindere. Infatti, il provvedimento di richiesta di nuovi organici avanzato dall’USR Molise, dimostra, inequivocabilmente, che da una parte si riduce e dall’altra si chiedono altri posti per consentire alle scuole di poter funzionare. Le disfunzioni ed i problemi derivanti da queste riduzioni sono sotto gli occhi di tutti: classi pollaio, aumento del numero di ore d’insegnamento, mancanza di risorse per il recupero e per l’integrazione, impossibilità di tenere aperte le scuole per le iniziative programmate, compensi non percepiti per le attività svolte, segreterie ridotte all’osso con disservizi amministrativi conseguenti. In questi ultimi anni le scuole sono state costrette a vivere nell’emergenza. La politica dei tagli e quella delle riduzioni le hanno stremate.
Legge sul commercio, Pilone: “Rilancio delle attività del centro cittadino , prima di tutto”
e Ugl, di voler ascoltare anche le istanze di Democrazia Popolare e, più in generale, del Polo Civico, coalizione di minoranza al Comune di Campobasso. Comprendiamo i limiti posti dal decreto ‘Salva Italia’ e che, ovviamente, la legge regionale non potrà prevaricare, però ritengo che occorra trovare i giusti equilibri, da dover conformare nel nostro contesto imprenditoriale ed economico, che sicuramente non può essere paragonato a quello delle regioni e delle città più popolose e più ricche”. Per Francesco Pilone la nuova legge regionale sul commercio non potrà prescindere dal rilancio delle attività del centro cittadino: “Da alcuni anni chi sta soffrendo maggiormente per la perdurante crisi – ha proseguito il capogruppo di Democrazia Popolare di Palazzo San Giorgio – sono i commercianti che da decenni hanno contribuito allo sviluppo della città. Occorre portare le loro istanze agli organi preposti, trovando un giusto equilibrio tra coloro che sono il cuore e la mente storica di Campobasso e l’esigenza dei centri commerciali, che hanno contribuito a creare posti di lavoro, ma al contempo hanno dato un colpo
di grazia alle attività commerciali del capoluogo. Bisogna dare voce ai piccoli e medi commercianti, dai quali far ripartire l’economia cittadina. Quest’ultimi, spesso, grazie alla qualità dei prodotti offerti alla clientela non possono far fronte alla concorrenza dei grossi colossi, né possono garantire l’apertura sette giorni su sette e a orario continuato. Proprio per questo motivo, occorre trovare i giusti equilibri per contemperare le esigenze di chi opera in città e chi offre la grande distribu-
zione. Noi ci batteremo, seppur il decreto ‘Salva Italia’ preveda l’apertura che io ritengo sia ‘selvaggia’ dell’intera settimana e anche 24 ore al giorno. I numeri offerti dalla Confesercenti, del resto, parlano chiaro. Il ‘Salva Italia’, infatti, ha dato un vero e proprio colpo di grazia alle aziende italiane con la norma che ha creato un grave danno proprio al principio della libera concorrenza. I numeri – ha concluso Francesco Pilone, dopo aver letto uno studio della Confesercenti – parlano di un regime insostenibile per le quasi 800mila imprese italiane del commercio al dettaglio, che dal gennaio 2012 al giugno 2013 hanno subito una vera emorragia di chiusure. Nei primi 18 mesi del decreto ‘Salva Italia’, il settore ha registrato un saldo negativo di quasi 32mila aziende, con la perdita stimata di oltre 90mila posti di lavoro. La città di Campobasso non è stata da meno a questa ecatombe. Proprio per questo motivo, chiedo che la Regione Molise senta, nelle audizioni relative alla nuova legge sul commercio, pure il Comune di Campobasso, anche attraverso l’Anci, in modo da poter portare agli organi preposti le istanze di una città che vuole rinascere”.
Il Tar annulla il provvedimento “anti movida”, Santangelo soddisfatto Il presidente Apem, Paolo Santangelo, esprime soddisfazione per il pronunciamento del Tar Molise, inerente la “Questione Movida”. Il ricorso contro la “Sentenza –
Antirumore”, n. 74 del 18 luglio 2013 con decorrenza 27 luglio 2013, voluta dall’ex sindaco Gino Di Bartolomeo, era stato presentato al Tar nel 2013 da Paolo Santangelo Presidente
dell’Associazione Pubblici Esercizi Molise contro il Comune di Campobasso. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise (Sezione Prima) accoglie il ricorso ed an-
nulla il provvedimento. “ Nonostante la sentenza del Tar – afferma Paolo Santangelo –che in definitiva ha confermato le istanze dei pubblici esercenti, auspico che la nuova amministra-
zione comunale guidata dal Sindaco Antonio Battista voglia aprire un Tavolo di concertazione per discutere delle problematiche del settore e che interessano il centro cittadino”.
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Campobasso
29 luglio 2014
Commissioni consiliari ed ex Romagnoli: argomenti per novelli demagoghi Oggi al consiglio comunale
Sul piano della cronaca dobbiamo essere grati ai consiglieri alla Michele Ambrosio che occupano il tempo appellando la propria intelligenza e suggerendo aggiustamenti migliorativi al proprio impegno istituzionale. Tanto è vero che il consiglio fissato per oggi si occuperà al primo punto all’ordine del giorno della costitu-
Interessante conoscere il pensiero del primo cittadino e quello dell’assessore all’urbanistica per avere il metro di giudizio con cui vorranno traguardare l’obiettivo di Campobasso “Città europea”. Ai fini funzionali vale di più un parco o la sede regionale?
zione delle commissioni consiliari (forse anche della riduzione – ndr) e al secondo dell’ex Romagnoli. Due argomenti, soprattutto quello relativo al Romagnoli, che riveleranno quali e quanti sono i novelli demagoghi che intendono opporsi all’ipotesi della sede regionale per far posto all’onirico progetto di un parco che sia della “Fratellanza”, della “Solidarietà”, della “Speranza”, della “Carità cristiana” o in ricordo della visita di Papa Bergoglio, poca importa. Come non importa che la Regione Molise non debba e non possa “regalare” al comune di Campobasso un suolo che ha acquistato dal comune di Campobasso alla cifra di 6 miliardi di vecchie lire. Si era nel 1985. Né che la razionalizzazione della spesa, meglio nota come Spending review, faccia obbligo alla Regione, ma anche al Comune e alla Provincia, di eliminare i fitti passivi. Per chi non dovesse essere a conoscenza, ricordiamo che la Regione Molise paga a un lotto di locatari ben noto all’ufficio delle imposte oltre tre milioni di euro all’anno, da oltre 40 anni. Probabilmente il gruppo consiliare 5 Stelle queste ed altre cose non le sa. Per essersi affacciato solo di recente sulla scena amministrativa locale. Li aiutiamo a sapere. Sullo stesso punto è interessante conoscere il pensiero del primo cittadino e quello, ancora più interessante, dell’assessore all’urbanistica per avere contezza del metro di giudizio con cui vorranno traguardare l’obiettivo di Campobasso “Città europea”. Ai fini funzionali vale di più un parco, o la sede regionale? Tornando brevemente ai consi-
glieri alla Michele Ambrosio, dobbiamo ammettere che sono dispensatori di pillole di buon senso amministrativo. Ambrosio era solito dispensarle da destra, le conferma da sinistra. Dopo la richiesta della riduzione delle commissioni consiliari (già all’ordine del giorno della seduta del 4 aprile scorso), ecco la proposta di tenere le riunioni dell’assemblea municipale non più di regola nelle ore antimeridiane bensì, al contrario, dalla 15,30 alle
Salotto e Potere: i segreti di Piazza di Spagna Domani a Cosenza la presentazione del libro scritto dalla giornalista molisana Giovanna Ruggiero Salotto e Potere: i segreti di Piazza di Spagna. Questo è il titolo del libro scritto dalla giornalista Giovanna Ruggiero che sarà presentato in conferenza stampa domani alle 12,30 a Cosenza, presso la casa editrice Falco Editore, in Corso Telesio 59. Il racconto ripercorre la storia del fondatore del quotidiano Il Tempo, Renato Angiolillo, passando dalle notizie storiche ufficiali ai segreti della vita di uno degli uomini più potenti d’Italia, della sua seconda moglie Maria Girani in Angiolillo e del salotto di piazza di Spagna. Il libro nasce dall’inchiesta penale “Il tesoro Angiolillo”, condotta dalla Procura di
Campobasso e racchiusa in otto faldoni di 4.500 pagine. Racconta i segreti di una grande famiglia e della sparizione dei gioielli di proprietà Angiolillo. Un tesoro da sempre indossato dalla seconda moglie Maria Girani, di fatto bigama e con un figlio segreto, la cui morte nel 2009 fu omaggiata di un minuto di silenzio alla Camera dei deputati. Perché da Fanfani a D'Alema, da Andreotti a Bertinotti, dal Vaticano alla P2 passando per la CIA fino ai giorni di Prodi e Berlusconi, il salotto di Piazza di Spagna ha nascosto per anni i segreti del potere politico e finanziario italiano. E in quel salotto è
scomparso un tesoro dal valore di oltre 100 milioni di euro, le cui indagini ha fatto emergere un mondo sommerso fatto di paradisi fiscali, figli segreti, testamenti dubbi, matrimoni illegittimi. E in cui il coinvolgimento dei familiari dei due coniugi, Angiolillo e Girani, si scontra con gli intoccabili d'Italia. Una storia di servizi segreti e di lungimiranza imprenditoriale dell'uomo che è il precursore del sistema mediatico italiano, nato appunto dalle idee di Renato Angiolillo e realizzato dopo la sua morte da Silvio Berlusconi. Entrambi accomunati dal braccio destro Gianni Letta.
20,30. Buona idea, soprattutto utile in quanto consentirebbe di garantire un notevole risparmio in termini di costi per i rimborsi diretti o indiretti dovuti ai datori di lavoro privati e pubblici, a fronte delle assenze dei Consiglieri comunali impegnati nelle sedute; di permettere agli uffici ed agli organi politicoamministrativi di ottimizzare tempi e impegni durante la fascia oraria antimeridiana che altrimenti sarebbe sottratta alla normale attività
lavorativa ed istituzionale; di garantire la partecipazione alle sedute consiliari di una platea di cittadini molto più vasta, assicurando altresì una informazione più completa sui temi trattati in Consiglio e, infine, di dar modo ai Consiglieri comunali di svolgere la propria attività lavorativa senza assenze e senza pregiudicare né i cittadini/utenti coinvolti in quell’ambito né il datore di lavoro. La crisi, lo dicono in tanti, serve anche ad aguzzare l’ingegno. Che in questo caso si risolve in una sequenza di valutazioni razionali, soprattutto praticabili oltre che utili ai fini della spesa pubblica e della partecipazione sia dei cittadini alle sedute consiliari che dei consiglieri. Dovrebbe abbassarsi anche la soglia dei consigli andati deserti per mancanza del numero legale o, quantomeno, i motivi per cui si debba ricorrere ad una giustificazione. Finora la nuova amministrazione ha avuto un prologo molto soft; né le opposizioni hanno mostrato segni di insofferenza alla perdita di tempo, alla lentezza con cui si sta procedendo a mettere in moto la macchina amministrativa. Non ci fossero stati questi spunti “organizzativi”, ci sarebbe stato un piattume a dir poco irritante a fare da sfondo all’esordio della nuova amministrazione che, quasi per contrappasso, con l’assessore all’urbanistica Bibiana Chierchia ha prefigurato Campobasso “Città europea”. Stiamo aspettando che l’assessore ci dica con quali strumenti e su quali presupposti crede di potere centrare l’obiettivo. La pazienza non ci fa difetto. Dardo
TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 159 - MARTEDÌ 29 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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Isernia
29 luglio 2014
Il fatto è accaduto alle porte di Pozzilli. A nulla sono valse le recinzioni
Lupi sbranano quattro pecore POZZILLI. Mentre l’intera cittadinanza ancora banchettava in piazza Guglielmo Pepe, in occasione della festa dedicata alla patrona Sant’Anna, i lupi “banchettavano” in località “Pedicone”, alle porte del paese. Scesi in branco dalle montagne, i famelici canidi hanno attaccato un gregge di pecore nel cuore della notte. A nulla sono valse le recinzioni e ben poco hanno potuto i due cani pastore. Quattro le pecore finite sotto le
Concorso fotografico “Frank Monaco”
L'amministrazione comunale di Cantalupo nel Sannio per ricordare il grande artista
L’Amministrazione Comunale del comune di Cantalupo nel Sannio, in ricordo dell’artista di origini molisane Frank Monaco scomparso a Londra nel 2007, organizza il terzo concorso fotografico Frank Monaco nell'arco temporale dal 25 luglio al 30 agosto 2014. Al concorso possono partecipare tutti i maggiorenni anche scolaresche, associazioni, comunità o gruppi di persone. Per la categoria junior potranno partecipare solo i residenti nel comune. L’obiettivo è la valorizzazione del centro storico di Cantalupo e delle sue borgate con particolare risalto per il patrimonio storico, ambientale, naturalistico e delle tradizioni popolari. L’intento del concorso è di raccogliere quante più possibili immagini suggestive che caratterizzano la località e in particolar modo dovrà essere dato risalto al legame tra territorio e abitanti con l'intento secondario di volere altresì riscoprire antichi fontanili e suggestivi angoli nascosti del paese. Frank Monaco è nato a New York il 27 dicembre del 1917 da una famiglia di emigrati molisani di Cantalupo nel Sannio. Ha partecipato alla seconda guerra mondiale nelle file dell'esercito americano, fino al congedo dovuto ad una ferita alla mano destra. Dopo un periodo di studi di arte e giornalismo presso la New York University si dedica alla fotografia.Arriva a Roma nel 1950 e durante alcune visite in Molise ai parenti materni scatta alcune foto di contadini molisani che poi fa vedere casualmente al pittore Afro, di cui era diventato amico. Queste foto sono oggi una delle più importanti testimonianze antropologiche della società contadina molisana e meridionale agli inizi degli anni.
fauci dei lupi. Per le inermi bestiole non c’è stata via di scampo. Sono andate incontro ad una morte orribile, sgozzate e sbranate dalle belve affamate. Questa è la stagione in cui i lupi svezzano le cucciolate, ragione per cui il fabbisogno di carne aumenta notevolmente. Quando la caccia alle prede naturali (cervi, caprioli e piccoli mammiferi) non basta, allora i temerari canidi si spingono in prossimità dei centri abitati, alla ricerca di greggi e pollai.
Facile comprendere la costernazione del proprietario delle pecore, all’alba, quando si è avveduto della strage. L’uomo, superato lo shock iniziale, ha prontamente avvisato le istituzioni competenti. Sul posto si sono così recati i veterinari dell’Asrem, ai quali non è rimasto che prendere atto dell’accaduto e metterlo a verbale. In questi casi sono previsti degli indennizzi a favore di quanti hanno subito il danno.
Autovelox di Macchia, multe cancellate Il Giudice di pace ha già emesso diverse sentenze. La denuncia della Fiadel ISERNIA. In data 15.07.2014 si sono tenute n. 7 (sette) cause innanzi al Giudice di Pace di Isernia avv. Ruscillo, tra l’Associazione F.I.A.D.E.L. e la Prefettura di Isernia, afferenti l’abusivo Autovelox installato dal Comune di Macchia d’Isernia lungo la SS. 85 venafrana e la Prefettura, così come accaduto con le cause precedenti, le ha perse tutte e 7. In data 22.07.2014 se ne sono tenute ancora n. 8 (otto) innanzi al Giudice avv. Zarone e la Prefettura le ha perse tutte e 8 ."Abbiamo ormai superato le 50 (cinquanta) cause e la citata Prefettura non ne ha vinto una. Come si ricorda l’im-
piegato della Prefettura di Isernia Incollingo Antonio, che viene puntualmente in udienza a difendere quell’Autovelox abusivo e puntualmente riporta a casa le sconfitte, aveva riempito di inchiostro circa 10 (dieci) pagine per ogni sua illegittima Ordinanza per respingere i nostri ricorsi fondati e legittimi e per condannare ingiustamente i ricorrenti a pagare il doppio della illegittima sanzione che gli era stata comminata dalla Polizia Municipale del Comune di Macchia d’Isernia. Tutte quelle Ordinanze vengono una ad una annullate dai diversi Giudici di Pace di Isernia".
Londra premia aziende molisane
Si è conclusa la tre giorni della Bellavita expo dedicato alle eccellenze italiane
ISERNIA. Si è conclusa la tre giorni del BELLAVITA EXPO 2014, il più grande Trade Show internazionale dedicato alle eccellenze del made in Italy nella filiera agro-alimentare che si sia mai svolto in Inghilterra con il patrocinio del MISE e il benestare del Parlamento Europeo. L’evento ha visto l’intervento attivo dell’Azienda Speciale SEI della Camera di Commercio di Isernia nel sostenere – nell’ambito del progetto “Scounting e assistenza delle nuove imprese esportatrici” FdP 2013 - la partecipazione di alcune tra le maggiori aziende molisane, già esportatrici, e di alcune matricole. Caseificio Di Nucci, Campi Valerio, Dolceamaro S.r.l., e “Compa-
gnia del Molise”- la Rete delle imprese rappresentata, per il settore food del gruppo, da Italyamo srl, Tenute Fierro, 2F di Filopovici Daniel & C. Sas ed E.F.A.E. Srl, - hanno avuto la possibilità di esporre i propri prodotti e confrontarsi con più di 2000 operatori commerciali, tra italiani e stranieri e con alcuni tra cui i principali buyers del mercato inglese invitati alla manifestazione. Tra questi Harrods, Tesco, Selfridges e Waitrose. L’Old Truman Brewery, vecchia distilleria riconvertita in una cittadella della creatività e spazio espositivo di altre importanti Fiere, ha accolto 276 aziende italiane e più di 6.000 visitatori e ha visto alternarsi master class, tavole rotonde, degustazioni e live showcooking.
I più grandi nomi dell’enogastronomia italiana hanno partecipato alla manifestazione in qualità di Ambasciatori del Made in Italy per portare in UK l’eccellenza italiana. Tra questi Luca Gardini, miglior Sommelier del Mondo 2010, e Fausto Arrighi, critico gastronomico, e direttore della guida Michelin dal 2005: nei tre giorni di training internazionale hanno raccontato della produzione italiana attraverso le due aree tematiche “La passione del vino” e “Le vie del gusto”. “Oggi il valore delle esportazioni del settore food&beverage per quanto riguarda il Made in Italy è pari a 32 milioni di Euro ma il valore totale relativo ai prodotti italiani realizzati all’estero è di oltre 60 miliardi di Euro. Per Bellavita abbiamo sele-
zionato le eccellenze italiane e abbiamo voluto mostrare al mondo i veri produttori italiani” ha dichiarato Aldo Mazzocco di Quiris Media, Fondatore di Bellavita Expo. Soddisfatte le aziende molisane, che hanno avuto modo di creare ed ampliare i loro contatti a livello internazionale, opportunità fondamentale in questo momento di difficile congiuntura economica. Soddisfatto anche il Presidente della Camera di Commercio, Pasqualino Piersimoni, il quale ha assicurato la prosecuzione dell’impegno dell’Ente camerale a favore dell’internazionalizzazione delle imprese con la consapevolezza che essa sia una priorità imprescindibile per gli operatori economici del nostro territorio.
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Termoli
29 luglio 2014
Ex Ipsema, i marittimi a Giulianova
La gestione pensionistica per la marineria termolese spostata in Abruzzo TERMOLI. Il Patronato EPACAColdiretti rende noto che, la necessità di sostituire il criterio del compartimento marittimo di iscrizione della nave con quello generale della residenza degli assicurati, utilizzato dall’INPS per gli altri settori, ha portato l’INPS, con circolare del 17 luglio scorso, alla costituzione di “Poli regionali/interregionali”, per i marittimi, con l’attribuzione alla sede INPS AT Giulianova, delle competenze per i lavoratori, exIPSEMA, residenti in Molise. Impresapesca Coldiretti, in un incontro con la Direzione Centrale Nazionale dell’INPS, ha sollecitato la presenza di sedi baricentriche ai principali bacini di utenza per alcune regioni, tra cui il Molise, con l’attivazione di specifiche strutture a Termoli ed a Pescara, in modo
da evitare ai lavoratori costosi e fastidiosi spostamenti. Dal 1° gennaio 2014, l’Inps è subentrato, nella gestione diretta delle attività relative all’accertamento e riscossione dei contributi ed all’erogazione delle prestazioni
di malattia, maternità, disabilità, donazione di sangue e midollo osseo, per il personale marittimo assicurato all’ex IPSEMA. L’Istituto, con circolare congiunta INPS-INAIL, a dicembre scorso, evidenzia il Patronato EPACA-Col-
A Petacciato il Fratino d’oro
Assegnato il prestigioso riconoscimento agli amici dell'Ambiente
PETACCIATO. Ogni anno scopriamo qualche amico dell’Ambiente in più e in questo contesto di degrado assoluto in cui il nostro territorio vive, per scelte sballate negli anni e per offese continue, è sempre una piacevole sorpresa. Cambia la location per la manifestazione estiva simbolo dell’associazione Ambiente Basso Molise, che da Palazzo Norante a Campomarino per l’edizione 2013 si è trasferita al Lido La Risacca, al confine tra Petacciato e Termoli. Premio Fratino d’oro e appunto amico dell’Ambiente, che in questa
annualità 2014 ha visto tributare meriti a un trittico osiamo dire perfetto. Sì, perché se Ambiente Basso Molise è simbolo col suo presidente dell’ecologismo dinamico e mai genuflessivo, chi conosce Luigi Lucchese lo sa bene, importante che siano stati rinvenuti nella società costiera amministrazioni (quella di Termoli), privati imprenditori (Pollice) e cittadini semplice (Antonio Del Vecchio) che ciascuno per la propria parte svolge un lavoro di tutela e rispetto del patrimonio naturalistico sul territorio. Stavolta i riconoscimenti sono stati a doppia
mandata, perché a supportare Abm c’è stato il Lions club Termoli Host, con il presidente Antonio Plescia. Il comune di Termoli è stato premiato per quanto fatto nella vecchia gestione e nella nuova e non a caso c’erano l’ultimo assessore all’Ambiente Augusta Di Giorgi della giunta Di Brino e Filomena Florio per quella Sbrocca. Insomma, un plauso a chi opera e tutte e tre le entità premiate hanno fatto tanto proprio per salvare i nidi di fratino, battaglia iconica dell’associazione basso molisana.
Arriva la Goletta Verde
L'imbarcazione di Legambiente approderà oggi a Termoli Termoli. Sbarca a Termoli oggi, Goletta Verde, la nave della legalità nei mari e nei corsi d’acqua d’Italia. Il Molise sarà la decima regione toccata dal tour 2014 della Goletta Verde, la storica campagna itinerante di Legambiente, che ogni estate realizza un monitoraggio sullo stato di salute del mare e dei litorali italiani. Per il ventinovesimo anno consecutivo, la storica imbarcazione ambientalista, realizzata anche con il contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio Oli Usati e dei partner tec-
nici Novamont e Nau!, è tornata a navigare per schierarsi contro i “pirati del mare”. Un viaggio che terminerà il 14 agosto in Friuli Venezia Giulia, dopo 32 tappe da nord a sud della Penisola prelevando e analizzando oltre 200 campionid’acqua, per dar seguito alle tante battaglie in difesa dell’ecosistema marino e del territorio che Legambiente porta avanti dal 1986, denunciando, informando, coinvolgendo i cittadini con l’auspicio di promuovere esempi positivi all’insegna della sostenibilità ambientale.
In Molise, così come durante le altre tappe del tour 2014, la Goletta Verde metterà infatti sotto la lente di ingrandimento punti critici e problematiche della gestione del mare e della costa della regione. Il primo appuntamento dell’imbarcazione ambientalista sarà a Termoli dove, alle ore 19.30 di questa sera , presso la nuova sede della Guidotti Ships srl sita nel porto di Termoli (dinanzi banchina attracco navi per isole tremiti), si discuterà di “Nuove tecnologie a servizio dell’antiquinamento marino”.
diretti, aveva emanato le prime istruzioni operative affidando, in un primo periodo transitorio, la gestione delle attività in argomento alle Direzioni provinciali, individuando Bari e l’Agenzia di Molfetta per il Molise, ora sostituita con quella di Giulianova. L’EPACA-Coldiretti evidenzia anche che a luglio l’INPS ha pubblicato la propria circolare per l’applicazione dei nuovi requisiti della pensione anticipata per i lavoratori marittimi, che prevedono 56 anni fino al 31/12/2015, 57 anni fino al 31/12/2017, e 58 anni a partire dal 1/1/2018. Questa prestazione esige comunque che siano fatte valere 1040 settimane di contribuzione, esclusi i periodi assicurativi non corrispondenti ad attività di navigazione, con almeno 520 settimane di effettiva navigazione al
servizio macchina o di stazione radiotelegrafica di bordo. I piloti del pilotaggio marittimo possono raggiungere il diritto a pensione con il requisito anagrafico ridotto di cinque anni rispetto a quello tempo per tempo in vigore per la generalità dei lavoratori. Restano invariati i requisiti nei confronti dei lavoratori per i quali viene meno il titolo abilitante allo svolgimento della specifica attività lavorativa per raggiunti limiti di età ed i cui ordinamenti di settore, che disciplinano il rilascio ed il rinnovo di tale titolo, non ne prevedano l’elevazione. Qualora tali limiti di età possano essere elevati, la deroga trova applicazione solo nel caso in cui il lavoratore, sottoposto a giudizio di idoneità, non abbia ottenuto il rinnovo del titolo abilitante da parte dell’Autorità competente.
San Basso, più gente sulle barche
Effettuato il carico statico sulle imbarcazioni per la processione a mare
TERMOLI. Manca poco più di una settimana alla festività di San Basso e qualcosa si muove, finalmente. Nella giornata di ieri un tecnico del Rina, il Registro navale italiano, proveniente da Ortona, si è recato al porto di Termoli e ha effettuato delle misurazioni e prove di carico statico per cercare di calibrare al meglio la possibilità di portare quanta più gente possibile sui pescherecci nella processione a mare del 3 agosto, tra due domeniche, sempre nel rispetto della normativa e della sicurezza. Insomma, un’operazione che è servita per dare più sostanza alla forma, e non è un gioco di parole, dove per forma intendiamo il numero di persone da ospitare in base alla lunghezza delle imbarcazioni e per sostanza le unità che potranno salire garantite dalla solidità stessa delle barche. Un’azione di verifica per la cui tempestività le marinerie tutte ringraziano il comandante della Guardia costiera Antonio Nasti, che visto il momento difficile, è riuscito a farla compiere con un risparmio del 70% sul costo che di solito sostengono gli armatori. Tra i beneficiari di questa missione tecnica anche i natanti della piccola pesca, come i vongolari, anche loro potranno far salire a bordo più persone e Viva San Basso!
Termoli
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29 luglio 2014
Lavori al Castello, è polemica
Circa l'inopportunità di talune tecniche la ditta replica che tutto è in regola TERMOLI. Lo abbiamo annunciato nei giorni scorsi e, repentina, arriva la pubblicazione dell’Ansa Molise che riporta le dichiarazioni dell’architetto Nicola Tamburrini, che, insieme ad altri colleghi, chiede l’intervento della Sovrintendenza ai Beni archeologici e culturali del Molise in quanto, a detta sua, le tecniche utilizzate sulla facciata principale del castello dalla ditta “Edilgen srl” di Campomarino sarebbero “inopportune”. “Da architetto e da cittadino –
Cartellone Estivo ONAV Molise
Castello Svevo Termoli Venerdi 1 Agosto dalle h. 20,00 alle 24,00
L’ ONAV Organizzazione Nazionale assaggiatori di Vino Delegazione di Campobasso , organizza Venerdì 1 Agosto nella suggestiva cornice del Castello Svevo di Termoli, una Degustazione guidata di vini Molisani. Ben dieci le Cantine partecipanti: Angelo D'Uva Vignaiolo, Az. Agricola Vincenzo Cianfagna, Az Agicola Maria Antonietta De Lisio , Borgo di Colloredo,Claudio Cipressi Vignaiolo, Catabbo Vini, Cantina Giagnacovo, Cantina San Zenone, La Cantina di Remo, L'Arco Antico. I cui vini saranno illustrati dagli Assaggiatori ONAV ai visitatori, che avranno così modo di effettuare un viaggio virtuale che toccherà vari territori molisani. Non mancheranno abbinamenti con i prodotti della tradizione: con i formaggi del Caseificio Biferno di Boiano e i salumi del salumificio L’Arte del Gusto di Larino.
scrive – sono preoccupato dell’intervento eseguito sul Castello Svevo di Termoli, la fortezza federiciana di notevole importanza e punto di riferimento della comunità locale”. Non è passata assolutamente inosservata la critica ai lavori di restauro del Castello svevo e così la ditta che sta eseguendo l’intervento di somma urgenza ha ritenuto di esprimere la propria opinione. “Buongiorno, è la ditta Edilgen
srl che risponde all’articolo in oggetto in quanto si è giudicato un lavoro prima della conclusione stessa; sarebbe opportuno che l’eventuale critica sulle tecniche utilizzate fosse fatta in sede di chiusura lavori. La Edilgen srl è una società che da anni opera nel settore di restauro e conservazione di beni sottoposti a tutela e, nel suo lavorare, non è sprovveduta, ma valuta le tecniche da attuare nell’intervento da eseguire”.
Ancora ignoti i motivi dell'aggressione ai danni della turista
Pregiudicato aggredisce tedesca
TERMOLI. Non si può certo dire che il caldo di questa estate dia in testa, ciononostante invasati ed esauriti affollano comunque la costa e nel primo pomeriggio di oggi c’è stato un classico episodio
a metà tra ricovero psichiatrico e denuncia a piede libero. Un uomo noto alle forze dell’ordine, tra i 4o e i 50 anni, ha aggredito senza motivo alcuno una ragazza tedesca che si era recata al centro polifun-
zionale ‘Lo Scrigno’, la donna, forse sulla trentina, non ha avuto nemmeno il tempo di realizzare cosa fosse accaduto e si è trovata con un taglietto sul labbro. Il malfattore l’ha colpita al volto, mi-
mando un cazzotto. Sul posto sono intervenuti gli agenti della volante del commissariato e il 118 coi volontari della Misericordia. La turista è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo.
Zuccherificio, lavoro per 40 giorni Da sabato a pieno regime le macchine per la lavorazione delle barbabietole TERMOLI. Stavolta c’era davvero poca fiducia per immaginare un momento simile, ma lo Zuccherificio del Molise è come un gatto, ha sette vite. Quaranta giorni circa di lavorazione, 240mila tonnellate di bietole
attese sui piazzali per produrre 32mila tonnellate di zucchero e 230 lavoratori impiegati, di cui 80 fissi e 150 avventizi. Sono queste le cifre della campagna saccarifera 2014, inaugurata sabato allo Zuccherificio del
Molise, alla presenza dei vertici della giunta regionale Frattura e Facciolla, del management della Newco Fusco e Baranello, del vescovo di Termoli-Larino De Luca e di decine e decine di altre persone, tra cui dipendenti, loro familiari e i
trasportatori. Quattro i tir carichi di barbabietole fermi sin dal mattino in attesa dell’apertura ufficiale dei cancelli, avvenuta a cavallo delle 10, con un contenuto cerimoniale in cui il presule ha richiamato i valori e l’amore per la terra e i suoi frutti e Frattura ha sottolineato il lavoro svolto per far decollare lo Zuccherificio a dispetto dei tanti gufi che avevano già decretato la fine dello stabilimento. Il primo camion si è fermato sulla pesa ed è saltato anche il tappo dello spumante appena il vescovo ha terminato la sua benedizione. Momenti intensi anche quando le bietole sono state trasferite dal nastro fino all’area di stoccaggio. Ma ora la battaglia più complicata sarà quella di salvaguardare negli anni a venire continuità produttiva e filiera nel Centrosud.
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Opinioni
29 luglio 2014
Violenza contro le donne, istituito il coordinamento
CAMPOBASSO. Il 28 luglio alle ore 16.00 la seduta di insediamento del Tavolo di Coordinamento Regionale per la prevenzione e contrasto di ogni forma di violenza di genere contro le donne, in attuazione dell’art. 9 della legge regionale n. 15 del 10 ottobre 2013 a cui sarà demandato il compito di monitorare i dati del fenomeno, formulare proposte alla Giunta, sostenere progetti e iniziative connessi con le finalità della legge, promuovere attività di sensibilizzazione culturale presso gli istituti scolastici, consolidare i legami con la Rete Nazionale Antiviolenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri e esprimere parere sul piano regionale triennale di contrasto alla violenza sulle donne. Con questo adempimento sarà possibile intensificare le attività sul territorio a tutela delle vittime di violenza già garantite da
esperienze pluriennali condotte ad Isernia dal CEPAM e a Campobasso dagli sportelli aperti rispettivamente presso il Consultorio Familiare dell’ASREM e presso la
Croce Rossa italiana. Sul tema, la Commissione degli Assessori Regionali alle Politiche Sociali ha demandato all’Assessore al ramo del Molise l’illustrazione della proposta
di riparto dei fondi nazionali in sede di Conferenza Stato-Regioni del 10 luglio 2014 che ha visto attribuire al Molise uno stanziamento di 88.121 euro che si sommano all’apposta-
mento sul Bilancio Regionale 2014 pari a 100 mila euro ( UPB 400 – cap. 38104 ). Grazie a questo lavoro pregresso che conferma la sensibilità e l’impegno della Giunta Frattura su una materia di simile delicatezza, il Coordinamento Antiviolenza può far affidamento su 188.121 euro di fondi già disponibili, a cui potranno aggiungersi altre somme rivenienti da progetti nazionali specifici e dall’approntamento del Piano Triennale Sociale 20152017 attuativo della legge quadro regionale sulle Politiche Sociali n. 13/2014. L’impostazione strategica per il futuro mira a inquadrare le molteplici esigenze emergenziali di carattere sociale in una programmazione unitaria che razionalizza gli interventi e ne accentua l’efficienza e le ricadute positive sul territorio a tutela di fasce fragili esposte alla violenza di genere
Il perchè il premio “Vassallo” Il Parco dell’Olivo di Venafro e la filiera agricola italiana a Castel del Giudice
CAMPOBASSO Oggi, alle ore 11, presso la Sala della Giunta regionale di “Palazzo Vitale” in via Genova a Campobasso, avrà luogo una conferenza stampa nel corso della quale sarà presentato il significato dell’attribuzione al Comune di Castel del Giudice (e ai suoi abitanti) del “Premio Angelo Vassallo”, quest’anno alla sua IV edizione. Angelo Vassallo, venerato sindaco di Pollica, nel Cilento, fu ucciso dalla camorra nel settembre del 2010, perché non volle accondiscendere alle pretese della malavita organizzata e le denunciò.Per ricordarne la figura e l’impegno civile in favore dell’ambiente e della legalità, Legambiente e Anci, insieme al Comune di Pollica, Federparchi, Libera, Slowfood, l’associazione Avviso Pubblico in collaborazione con Enel, hanno istituito un premio nazionale, quest’anno alla sua quarta edizione.Il “premio Vassallo” intende valorizzare le buone pratiche messe in opera dai Comuni italiani, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo locale, nel rispetto dell’ambiente e all’insegna della trasparenza e della legalità. Per il 2014 il suggestivo riconoscimento è stato assegnato a Castel del Giudice, perché ha realizzato, così ha argomentato la Commissione aggiudicatrice, “un progetto di svi-
luppo locale con interventi orientati alla salvaguardia dell’ambiente e al coinvolgimento dei cittadini. Nell’arco di 15 anni e grazie alla proficua sinergia tra amministrazione comunale, mondo imprenditoriale e abitanti del piccolo borgo, il Comune ha aperto una residenza assistenziale per anziani ristrutturando un edificio scolastico in disuso, ha messo in funzione un’azienda agricola biologica che produce mele sui terreni incolti e abbandonati, sta ultimando l’albergo diffuso di Borgotufi, che ha recuperato stalle e fienili ormai inutilizzati, nell’immediata periferia del borgo. Tutto ciò attivando risorse private e provvidenze regionali, attraverso la programmazione dei fondi comunitari, con la creazione di società partecipate dai cittadini e il coinvolgimento attivo delle associazioni territoriali”. Il Premio consiste in una targa e nella possibilità per il Comune vincitore di esporre per un anno una riproduzione della scultura il “Marlin di Pollica”, in ricordo di Ernest Hemingway, che proprio nel comune del Cilento immaginò l’impalcatura narrativa de “Il vecchio e il mare”, e in un audit energetico sostenuto da Enel, che consentirà a Castel del Giudice di migliorare le sue performance sotto il profilo dell’impatto energetico e climatico.
E’ stato firmato, a Venafro, il Protocollo d’Intesa tra il dott. Emilio Pesino, Presidente dell’ Ente Parco Regionale dell’ Olivo di Venafro, e Paola Moscardino Presidente del la Filiera Agricola Italiana Regione Molise. Con la firma del protocollo, Il Parco Regionale dell’ Olivo e la F.Agr.I. Regione Molise si impegnano a dare il via ad un dialogo costante sui temi quali la conservazione del territorio relativo al Parco, la riqualificazione dell’ambiente naturale, degli oliveti e del paesaggio ed il suo sviluppo. Una strategia condivisa che sia utile nello stesso tempo alla valorizzazione del territorio e alla promozione delle vocazioni produttive di esso, nonché alla tutela ambientale. Le due parti, in stretta sinergia, si impegnano a cooperare per: • Mettere in piedi un piano di sviluppo del parco atto a facilitare i rapporti tra olivicoltori, proprietari terrieri e il Parco stesso;
• realizzare progetti, con l’individuazione di finanziamenti (regionali, comunitari e nazionali) ed agevolazioni, per garantire la conservazione degli uliveti e la valorizzazione del paesaggio rurale, delle metodiche di coltivazione e del miglioramento qualitativo delle produzioni; • creare programmi di aiuto e sostegno per gli agricoltori e di corsi di formazione, seminari e convegni, aventi come scopo quello di fornire agli agricoltori nuove metodologie e tecniche di lavorazione che maggiormente garantiscano la tutela e alla valorizzazione ambientale ed economica degli ecosistemi agrari; “Si tratta di un’intesa molto importante – ha sottolineato Paola Moscardino, Presidente di F. Agr. I. Molise – al fine di regolare i rapporti tra istituzione e proprietà privata e per avviare una collaborazione proficua ed efficace per gli interventi che si andranno a compiere nel nostro prezioso Parco
Anche L'Aquila nel progetto Euridit Molise Si tratta di un momento per la qualificazione del made in Italy
Il dipartimento di ingegneria industriale e dell’informazione e di Economia dell’Università Statale degli studi dell’Aquila, ha aderito al progetto “100% made in Italy” di Euridit Molise e Provincia di Isernia. La lettera è giunta nei giorni scorsi ed è la conferma dell’interessamento dell’ateneo abruzzese grazie al professore Luciano Fratocchi. Nei prossimi giorni sarà firmato il Protocollo d’Intesa tra
Università dell’A quila e Euridit Molise. L’accordo di certo porterà sviluppi ancora più interessanti per il progetto “100%made in Italy” che ha già trovato la pronta adesione dell’Assessore regionale alle attività produttive Massimiliano Scarabeo e della stessa regione Molise. A coordinare tutte le attività per l’Università dell’Aquila sarà il professore Luciano Fratocchi che la settimana scorsa ad Isernia,
presso la sala gialla della provincia, ha parlato del fenomeno del “Back-shoring” e le opportunità che può offrire alla crescita economica e all’occupazione. Nel corso di quell’incontro il professore Fratocchi ha presentato, tra l’altro, i contenuti dell’indagine realizzata dal Gruppo di Ricerca “Uni-Club delle Università di Catania, l’Aquila, Udine, Bologna, Modena e Reggio Emilia.