29 maggio 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 109 - GIOVEDÌ 29 MAGGIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Ilaria Bucci

L’oscar del giorno lo assegniamo a Ilaria Bucci. Durante la diretta elettorale di Telemolise la giovane donna ha letteralmente dilettato le orecchie, ma anche la vista, degli spettatori. Con le pause musicali che staccavano i commenti di un politica in delirio e i risultati delle amministrative, Ilaria Bucci ha mostrato a tutti la sua bravura non improvvisata. Infatti Ilaria ha coltivato la passione per la musica dedicandosi allo studio. Le assegniamo l’oscar perché ascoltandola è tornata la speranza che il merito possa essere premiato, anche in Molise.

Il Tapiro del giorno a Gilda Antonelli

Il tapiro lo diamo a Gilda Antonelli. La compagna del governatore Frattura è praticamente presente quasi ovunque nelle notizie che riguardano Frattura… e i soldi. Quando si parla di formazione professionale c’è sempre lei. Adesso sbuca anche nel rapporto tra Paolo Spina e Paolo Frattura nell’ambito dell’ente bicamerale Fai. Sembra che Spina abbia scritto una lettera dove chiede di conoscere tutti i contratti di lavoro stipulati dalla Camera di Commercio (gestione Frattura compresa) e pure le consulenze. E il nome di chi sbuca? Di Gilda Antonelli, onnipresente per merito.


Paolo Spina: 2

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Presidente e Ballerino Il numero uno della Confcommercio punta all'ente camerale con un curriculum che registra il business dell'eolico in mare, consulenze milionarie e rimborsi "pazzi" equivoci CAMPOBASSO. Sta lavorando alacremente per diventare il nuovo Presidente della Camera di Commercio di Campobasso. Sarebbe un traguardo storico per lui, 64enne rampante, fresco di separazione, presidente da oltre un decennio della Confcommercio Campobasso. Negli ambienti vip, quelli che contano, lo conoscono ultimamente soprattutto per le sue abilità di ballerino, scatenato sulle piste e nelle feste di alcuni importanti imprenditori del capoluogo. Ma chi è veramente Paolo Spina? E' davvero la persona giusta per guidare uno dei principali ente economici della Regione Molise? Il giudizio definitivo spetterà al corpo elettorale della Camera di Commercio ma dato il rilievo pubblico della carica è opportuno rendere noti alcuni dei punti salienti della sua quantomeno accidentata vita pubblica. Di mestiere fa il venditore di libri, specie libri scolastici. Ma nel cuor suo aspira. Aspira sempre. E cosa aspira, o meglio a cosa aspira? Aspira ad una vita politica e al potere, quello che, come confessa agli amici, “è la cosa più importante che ci sia”. Inizia la sua scalata con un passato piuttosto oscuro da radicale, socialista, sostenitore di Forza Italia. In mezzo ci mette qualche sfortunata candidatura politica, qualche appoggio pubblico a Michele Iorio ma non va avanti più di tanto. Poi arriva la svolta. Riesce a diventare, dopo un periodo di turbolenza e di commissariamento dell'associazione, Presidente della Confcommercio di Campobasso. E per alcuni anni, dal 2003 sino al 2010 le cose gli vanno pure bene. Diventa una specie di opinion leader, interviene su tutto e su tutti, si segnala per una feroce lotta a Michele Iorio, diventa amico del manager della sanità Florio che ha la fortuna di abitare nel suo stesso palazzo, al piano di sopra. Consiglia e spinge Florio ad una feroce contrapposizione contro Michele Iorio, contrapposizione giocata a suon di carte bollate. Già le carte bollate, un'altra caratteristica rilevante di Paolo Spina e del suo modo di fare attività pubblica. Ma questo lo vedremo dopo. Florio viene sostituito all'Asrem ma Spina va avanti. Si innamora del progetto del parco eolico offshore a Termoli, flirta con l'ingegnere Luca Wagner, responsabile del progetto, lo incontra anche a Milano. Per dirsi cosa e per fare cosa, un imprenditore italosvizzero dei pali eolici ed un presidente della Confcommercio, non si sa. Inizia a fare lobbing perché ci siano tante pale eoliche nel mare di fronte a Termoli, scrive pubblicamente che i pali eolici aiutano la fauna marina. E per lui che si vanta di essere un grande pescatore (se glielo chiedi tira fuori il telefonino e ti mostra un selfie che lo immortala con l'ultima sua vittima ittica) si tratta di una ragione più che sufficiente per piantare decine e decine di turbine nel litorale molisano. Poi il vento inizia davvero a girare. Paolo Spina forse decide che non deve

ascoltare più i consigli di nessuno. Che lui, pescatore, ballerino e uomo di governo è maturo per fare di più, da solo. E quindi avvia una specie di campagna che potremmo definire “Spina contro tutti”, come Maciste. Nel 2011 caccia fuori, o fa dimettere, metà dei dirigenti della Confcommercio di Campobasso, mette in cassintegrazione gran parte dei lavoratori, che poi licenzia senza pietà, e nello stesso tempo assume con uno stipendio di 40.000 euro l'anno un'assistente personale, una giovane donna di Sant'Elia a Pianisi che diventerà in poco tempo la nuova direttrice dell'associazione. En passant solo un anno prima aveva stipulato un contratto di consulenza con un'altra giovane donna per complessivi 140.000 euro. E dopo aver già pagato 70.000 euro di questa consulenza (soldi dei soci Confcommercio ovviamente) con una letterina di poche righe comunica alla signora che il suo incarico è del tutto inutile. Se ne vanno, nel 2011, il presidente di Termoli, l'imprenditore Peppino Montesanto, suo vecchio amico di pesca, e con lui mezza Giunta della Confcommercio. Se ne vanno presidenti e soci, e chi non se ne vuole andare viene cacciato, commissariato, espulso. Qualcuno manda anche un comunicato stampa per dire addio ad un'associazione in cui non si riconosce più. Ma lì, comanda e deve comandare un solo uomo, cioè lui, il Presidente con la P maiuscola. Qualcosa però comincia ad incrinarsi. D'altronde chi di carte bollate colpisce di carte bollate perisce. I lavoratori licenziati in tronco reagiscono. Con cause di lavoro ma anche con esposti e querele alla Procura della Repubblica di Campobasso. Lamentano di essere stati messi in cassa integrazione mentre Spina faceva assunzioni di altre persone. In un caso, clamoroso, una lavoratrice lamenta di esser stata costretta, nel periodo di cassa integrazione, a fare campagna elettorale per un candidato alle regionali (tuttora dirigente della Confcommercio, il vecchio democristiano già condannato da dirigente della Asl, Pietro Pasquale). Non solo. Lamenta che è stata costretta da Spina a telefonare agli iscritti al patronato della Confcommercio per sollecitare il voto a Pasquale. Al patronato ci si rivolge per cause pensionistiche ma anche per invalidità e cause di malattia, fornendo dati sensibili. Eppure la lavoratrice licenziata dice di aver dovuto accedere all'elenco protetto dalla privacy che Spina si era in qualche modo procurato. E che in un caso, una signora malata di cancro le si era rivoltata contro chiedendo chi mai le avesse fornito il suo numero e perché. Tutte vicende ufficializzate in atti giudiziari, nelle carte bollate a lui tanto care, atti su cui la Guardia di Finanza sta lavorando. L'attività del Caro Leader Spina quindi è quantomeno sotto esame. Ma sembra che non ci sia soltanto questo. Per anni Spina si è fatto rimborsare dalla Confcommercio viaggi fatti con la sua auto-

vettura, un Suv che monta un impianto a metano. Ma i rimborsi venivano prelevati da Spina con il massimo della tariffa Aci prevista per le vetture a benzina. E qualche socio è intenzionato a chiedere una verifica su questi bilanci e su queste voci in prossimità della prossima elezione Confcommercio, prevista tra quasi un anno. Recentemente poi la Confcommercio ha fatto una selezione di accesso ad un corso finanziato dalla Regione per addetto paghe e contributi. Si presentano alle selezioni ben trecento giovani molisani, desiderosi di partecipare e di imparare. Uno dei partecipanti Enzo Gianmichele, classificatosi 33esimo (20 i posti utili) chiede lumi perché rileva degli errori di valutazione nei test di ingresso. Chiede quindi l'accesso agli atti completi della prova. Ne ha pieno di-

ritto, visto che il corso della Confcommercio è finanziato dalla Regione, si tratta di soldi pubblici. Ma Spina che fa? Gli risponde che non permette l'accesso agli atti e che anzi se Giammichele continua lo denuncia per lesione all'immagine dell'associazione. Giammichele non si intimidisce, denuncia tutto all'opinione pubblica locale (definendo la vicenda vergognosa) e preannuncia di voler chiedere giustizia alla competente Procura della Repubblica. Quelli appena narrati sono solo alcuni degli episodi che hanno costellato la accidentata vita pubblica di Paolo Spina, aspiratore e paladino della giustizia (per gli altri). Fatevi voi un giudizio ma considerando le sue doti artistiche è preferibile che uno così continui, semplicemente, a ballare da solo. IC


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La Spina nel fianco… di Frattura: dalla Fai a Gilda Antonelli I rapporti tra l’aspirante presidente della Camera di Commercio e il governatore passano da un deficit di bilancio di 485mila euro alla presenza della compagna del presidente della Regione nell’azienda speciale

Come mai il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, s’inserirebbe nell’elezione del vertice camerale di Campobasso appoggiando Paolo Spina? I rapporti tra Spina e Frattura risalgono al tempo della vicenda Fai che porta Paolo Spina nel cuore della Camera di Commercio di Campobasso. Nel periodo di massimo fulgore, per volontà dell'allora presidente della Camera di Commercio Paolo Di Laura Frattura, Spina diventa presidente dell'azienda speciale camerale, la Fai. Ottiene un'indennità di carica, un telefonino e rimborsi spesa. Per lui, uomo attento e parsimonioso, si tratta di un bel passo in avanti.

Ma la Fai ha vita breve. In fretta e furia, dopo nemmeno un anno, Paolo Spina imbarazzato deve chiudere un bilancio con 50.000 euro di perdita. Ma non basta. Sempre Spina, incalzato da un revisore dei conti della Camera di Commercio, deve anche ammettere ufficialmente che la sua azienda speciale ha un deficit patrimoniale (un buco in parole povere) di oltre 300.000 euro. Non c'è niente da fare. La Fai viene messa in liquidazione dalla sera alla mattina, Paolo Frattura salva il suo amico versando in fretta e furia, come Camera di Commercio di Campobasso, 174.000 euro cash per chiudere uno scoperto di conto corrente della azienda Fai presso la Bnl. Purtroppo per Spina le brutte notizie non finiscono qui. Dopo qualche mese il liquidatore (che poi è la direttrice della Camera di Commercio) deve rifare i conti della Fai e quelli fatti da Spina non si trovano. La perdita non è di 50.000 euro, bensì di 139.000. E il buco non è di 300.000 euro ma di ben 485.000 euro. Quasi mezzo milione di euro. E i soldi mancanti che fine hanno fatto? Boh. Intanto arriva un'ispezione del Ministero dell'economia che rileva irregolarità, arriva un'interrogazione parlamentare dell'allora senatore Ulisse di Giacomo, arriva la Guardia di Finanza e arriva pure la Procura della Corte dei conti, che avvia anche un'azione di recupero per 1727 buoni pasti erogati illegittimamente ai dipendenti Fai nel triennio 2008/2010. Le indagini sono ancora in corso ma, da quel che ci risulta, Spina non fa una piega.

Tanto lui ha Frattura dalla sua parte. O pensa di averlo. I rapporti tra i due sono dialettici. Spina è come un martello, si attacca alle persone di cui ha bisogno. E Frattura, stremato, lo salva dal pasticcio della Fai. Ma poi, una volta diventato Presidente della Regione si distacca da quel mondo così complesso. Ma è sempre Spina a riportarlo all'ordine. E quando viene nominato vicepresidente della Camera di Commercio il suo vecchio amico, ora nemico, Peppino Montesanto, Spina reagisce. Scrive una lettera di fuoco per conoscere i contratti di lavoro stipulati dalla Camera di Commercio negli ultimi anni (gestione Frattura compresa), i contratti di consulenza incluse le docenze e gli incarichi per i corsi di formazione. Sembra addirittura che nella lettera, inviata pure a Roma, faccia anche il nome della compagna di Frattura, Gilda Antonelli, professionista che si occupa, appunto, di corsi di formazione professionale. E di cosa si occupava la Fai? Si occupava proprio di corsi di formazione professionale, corsi finanziati dallo Stato o dall'Unione Europea. Corsi in cui le nomine, per migliaia e migliaia di euro, erano fatte discrezionalmente dai vertici della Fai. Spina in quell'anno ha evidentemente saputo e conosciuto molto cose e oggi chiede sostegno. Non può essere lasciato solo. Ed infatti non viene lasciato solo. E, grazie all'Assindustria, agli artigiani e ai nomi presenti nel consiglio camerale vicini al Presidente della Regione Frattura, punta a prendersi quello che considera suo: la Camera di Commercio di Campobasso. A.C.

L’ente camerale rendiconta il suo sostegno allo sviluppo del territorio Giovedì 29 giugno alle ore 10.30, la Camera di Commercio di Campobasso organizza una conferenza stampa per testimoniare l’importanza del sistema camerale quale strumento di sostegno allo sviluppo economico e indispensabile per assicurare la trasparenza del mercato grazie anche al Registro delle imprese. Durante l’incontro, verranno presentati at-

traverso il Bilancio di mandato 2008-2013, le iniziative intraprese dall’Ente in questi anni: l’innovazione come variabile chiave su cui improntare i servizi da restituire al territorio e alle imprese, privilegiando l’efficienza e la tempestività; gli sportelli attivati per dare supporto e informazione agli imprenditori in tema di legalità, turismo, “Servizio nuove imprese”; l’ internazionalizzazione, l’imprenditoria femminile

con il prezioso contributo del CIF, le azioni per l’orientamento dei giovani, l’alternanza scuola/lavoro e il sostegno all’autoimprenditorialità, quindi i corsi di aggiornamento, i seminari, gli eventi informativi che la Camera di Commercio ha organizzato per gli imprenditori oltre che le azioni intraprese in materia di green economy ed energia, di innovazione tecnologica e organizzativa, di sostegno al

credito. Si parlerà, inoltre, dell’intensa attività camerale svolta a tutela del mercato e dei consumatori tramite la gestione delle pratiche di mediazione in tempi brevi, i protocolli per la lotta alla contraffazione, le visite ispettive per la sicurezza prodotti, i controlli in materia di metrologia, la promozione dei marchi e brevetti, e tanto altro ancora. La Camera di Commercio di Campobasso ha scelto la strada della trasparenza, rendicontando tutte le attività e mettendo a disposizione di tutti l‘immenso patrimonio informativo, nella consapevolezza di essere un punto di riferimento fondamentale per le imprese. Il Presidente Amodio De Angelis



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Chi ha voglia di fare e di cambiare,

e non sa maneggiare,

alla Regione Molise non può stare Elemento scatenante di questa vicenda potrebbe essere l’esclusione del direttore dell’area Quarta dal Tavolo tecnico formato dai colleghi direttori d’area Fratangelo, Pillarella e Alberta De Lisio, più il direttore del servizio gabinetto di Frattura, Mariolga Mogavero, come cavolo a merenda, in veste di garante della volontà di chi la paga e la protegge, con mezzo milione di euro a disposizione Ha dato correttamente il preavviso. Tra tre mesi il direttore dell’area Quarta della Regione Molise, l’ingegnere Rodolfo Cocozza, sarebbe pertanto deciso a lasciare l’incarico e a tornare ad essere uno dei dirigenti cardine dell’amministrazione comunale di Campobasso. Direttore cardine della Regione Molise era apparso subito, all’indomani dell’incarico, protagonista di una dinamica e volitiva azione di riordino dell’area di competenza, promotore di proposte di leggi nei settori dell’urbanistica (il Molise è l’unica Regione italiana a non avere una legge urbanistica, e si vede!), della sismica (proponendo il decentramento del deposito dei progetti presso le amministrazioni locali) e dei trasporti (allestendo una bozza di contratto con le Ferrovie con nuove regole e nuove migliori garanzie per l’utenza molisana), settori che da anni sono fermi ad una legislazione anacronistica e obsoleta. Presenza “rivoluzionaria”, questa di Cocozza, in un contesto ambientale e lavorativo anestetizzato, impermeabile ad ogni tentativo di cambiamento. Difatti, facendo fronte unico e melina alle sollecitazioni rivolte a creare una nuova sinergia tra i servizi e gli uffici, il blocco ha generato un progressivo cedimento nella determinazione del direttore, consigliandogli di abbandonare. Lui, Cocozza, parla di stretti motivi personali che indubbiamente ci saranno, ma altrettanto indubbiamente è presente, e pesa, anche la mancata collimazione tra le sue intenzioni a modernizzare l’area di competenza e l’ostinazione del personale a starsene a braccia conserte. Una condizione da sempre tollerata dall’apparato politico regionale, per evidente interesse clientelare, cui anche l’assessore di riferimento di Cocozza, Pierpaolo Nagni, s’è sottomesso, lasciando il vertice organizzativo dell’assessorato praticamente scoperto. Sentirsi isolato, osteggiato, irretito nella maglia stretta delle piccinerie quotidiane, probabil-

di Massimo Dalla Torre Oltre 2000 presenze, sessanta aziende di levatura internazionale quali, esercito italiano, marina militare, decathlon, Valtur, e obiettivo tropici, altissima professionalità, competenza e soprattutto capacità propositiva a trecentosessanta gradi. Questa è, in estrema sintesi la fotografia scattata nella corso della prima giornata del Jobexpò Molise 2014 la fiera europea del lavoro della formazione e dell’orientamento che, ha vivacizzato sotto tutti i punti di vista, gli spazi della fondazione Molise cultura a Campobasso. Una due giorni a Campobasso e Termoli in cui il mondo dei giovani soprattutto degli studenti, si è incontrato con quello del lavoro, nonostante il Molise è avaro in questo campo. Organizzata dall’assessorato al lavoro della Regione Molise - Area terza particolarmente attiva grazie alla competenza dell’intero staff organizzativo coordinato dal direttore d’area la dott.ssa Alberta De Lisio - il coordinamento Eures dell’agenzia Molise Lavoro, la Provincia di Campobasso, l’Università degli studi del Molise, il Comune di Campobasso, con il patrocinio della rappresentanza italiana della commissione euro-

mente, in aggiunta ai motivi personali, avrà inciso profondamente sulla volontà di lasciare gli apparati regionali al loro destino. Dinanzi a tanta mentalità retrograda, di comportamenti subdoli, di interessi personali e categoriali, di compromessi politico-amministrativi e sindacali, non ci sono mezzi e strumenti idonei di contrasto. Cocozza certo non è un titano della Pubblica amministrazione. Come, d’altronde, va preso atto che non lo è nemmeno il direttore generale Di Mirco se alla Regione Molise non è stato introdotto, e men che mai applicato, un minimo di meritocrazia, un minimo di equità, un riequilibrio tecnico-giuridico all’interno dell’organico dell’ente. Ma almeno Cocozza ha iniziato ad incidere sul carapace regionale e stava per perforarlo. Ma il dato più inquietante di questa vicenda che aggiunge altri scenari di violenza morale e materiale sul proscenio della giunta Frattura dove forse risiedono i veri motivi della “rivolta”

di Cocozza e le peggiori qualità politiche degli uomini che la compongono, potrebbe essere la sua esclusione dal Tavolo tecnico formato dai colleghi delle aree Prima, Seconda e Terza, ovvero Fratangelo, Pillarella e Alberta De Lisio, più il direttore del servizio gabinetto di Frattura, Mariolga Mogavero (il solito cavolo a merenda), in veste di garante della volontà di chi la paga e la protegge; Tavolo tecnico cui è stato dato l’incarico di individuare le attività che la Regione Molise intende promuovere e realizzare nell’ambito dell’esposizione universale di Milano “EXPO 2015” facendo perno a Venafro (scelta insensata e improduttiva rispetto alle potenzialità turistiche di Termoli, ad esempio). Tavolo arricchito da una dote finanziaria di mezzo milione di euro al quale, come commensali, sono destinati a prendervi parte a vario titolo cognati e illustri soci in affari del presidente Frattura (la Gazzetta del Molise del 25 maggio). Evidentemente a quel Tavolo Cocozza sarebbe potuto essere una presenza scomoda e per questo esclusa. Dove ci sono soldi, e tanti, la prima preoccupazione è quella di garantire omogeneità di pensiero e di comportamenti. Non si vedono differenti ragioni plausibili. Altro episodio inquietante agli occhi di un osservatore attento è il bando pubblico indetto per il “Concorso d’idee per la ristrutturazione e riqualificazione del complesso dell’ex hotel Roxy e per la costruzione di un nuovo complesso architettonico nell’area dell’ex campo Romagnoli, da destinare ad uffici della Regione Molise e a servizi comuni” firmato dal dirigente del servizio patrimonio Giocondo Vacca, che non è un tecnico (né architetto né ingegnere), e non da Cocozza (ingegnere di larga e notevole esperienza). La differenza direte dov’è? Nella vistosità della cazzate del bando e delle critiche che sta raccogliendo. Delle une e delle altre, diremo. Dardo

JobExpò Molise 2014: fatti e non parole

pea, Italia Lavoro, Eurodesk Italy, Provincia di Isernia, Camera di commercio della provincia di Campobasso e comune di Termoli, la manifestazione ha fatto si che i numeri registrati nel 2013 si sono quadruplicati dando in questo modo la possibilità a chi ha avuto accesso agli stand di potersi confrontare con quelli che sono i servizi dei Paesi che costituiscono la grande famiglia Europea. L’evento, inoltre, è stato arricchito non solo da azioni di recruiting, a tal proposito si è registrata un’assunzione a poche ore dai primi colloqui, ma da workshop e presentazioni aziendali, parte attiva del network eures per approfondire la conoscenza dei mercati internazionali. In questo modo i partecipanti hanno potuto sostenere colloqui, prendere parte alle selezioni aziendali e avere informazioni sulle opportunità professionali al momento presenti nel vastissimo panorama nazionale e internazionale, cosa assai rara per una

realtà come la nostra. Realtà da sempre considerata un semplice corridoio di passaggio per raggiungere altre regioni meno propositive ma che, grazie alla capacità di spendere riesce a emergere. Tuttavia un’ombra si è addensata sull’iniziativa, per la mancanza di alcuni punti di riferimento Istituzionali ad eccezione del presidente della Provincia De Matteis, del magnifico rettore Palmieri, dell’assessore Petraroia che, coi i suoi interventi sulla garanzia giovani e sull’impresa sociale, ha dimostrato sensibilità, competenza e presenza istituzionale forte cosa assai rara nel mondo della politica e del consigliere Micone. Assenza assolutamente non giustificata perché iniziative simili sono l’opportunità giusta per il rilancio del Molise. Il quale, da sempre, guarda con interesse alle opportunità che l’Europa offre e da, senza alcun tornaconto personale se non uno: la

possibilità di essere parte attiva in un ambito come quello del lavoro che, oggi più che mai, chiede certezze e non promesse che purtroppo gli assenti usano solo e unicamente quale specchietto per le allodole per ottenere consensi. Assenze notate da tutti che hanno fatto si che la parte d’interlocuzione fosse monca, forse per timore di impattare contro un muro costituito da chi, e i numeri della manifestazione sono la prova provata, quotidianamente è alla ricerca di una soluzione non caratterizzata da punti interrogativi apposti da chi falsamente ha a cuore le sorti dei molisani. Punti di domanda che ancora una volta hanno imperato e che, nonostante possano rappresentare un non senso, sono stati la vera arma vincente di Job Expò Molise 2014. Un’arma caricata non a salve come si voleva che fosse, ma con munizioni dirompenti che hanno aperto una breccia nel muro della desertificazione cui siamo ridotti da molto tempo. Breccia che ha permesso di avere la possibilità di guardare oltre con la consapevolezza che la ventesima regione d’Italia può farcela da sola senza l’aiuto di nessuno specialmente di chi con le lusinghe e i paroloni fa si che gli obiettivi di rilancio si allontanino ancora di più.


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Campobasso

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Dopo l’acquisto di 6 pistole, anche un progetto informatico

Qualcuno propone, il comando dei vigili dispone Il vezzo che chiunque proponga qualcosa al comando dei vigili urbani trovi facile accoglienza crediamo meriti quanto meno un’analisi preventiva dell’ufficio legale, per evitare inciampi amministrativi

La determinazione dirigenziale firmata dal comandante dei vigili urbani di Campobasso con la quale ha accolto e fatta propria la proposta di un progetto informatico da parte della Società HRweb S.r.l. che consente, in via sperimentale e per 6 mesi, al comando di produrre, conservare e condividere documenti anche tecnici; di eseguire rilievi tecnici, anche fotografici; di consultare in mobilità documenti ed archivi; di produrre e monitorare automaticamente e autonomamente il ciclo dei verbali; di scambiare le informazioni attraverso canali sicuri e certificati; di monitorare lo stato di avanzamento di una pratica; di irrogare le sanzioni amministrative (sic! –ndr) e di svolgere altre operazioni caratterizzanti l’attività della Polizia Municipale, ha assunto valore contrattuale (scrittura privata nella forma della determina - contratto), inserito nella raccolta dei contratti dell’Ente. Ad occhio e croce, ad una prima sommaria lettura sembrerebbe che con questa operazione il comune e il comando dei vigili possano trarre un qualche vantaggio. L’informatizzazione del servizio è certamente un passo avanti rispetto ai vecchi canoni comportamentali e gestionali. Se poi c’è l’incentivo che la fase di sperimentazione (e solo quella) non costa un euro all’amministrazione, è indubbio che l’operazione venga giudicata vantaggiosa. Ma nella Pubblica amministrazione vigono procedure ben precise da rispettare allorché, anche in via

sperimentale, e gratuitamente, si accoglie una proposta e ci si avvale di una prestazione, tanto più se la stessa, già in origine valutata conveniente “sia in termini economici, in quanto è a costo zero nella fase sperimentale, sia in termini di efficienza perché garantisce la realizzazione degli intendimenti che il Settore di Polizia Municipale si era prefissato di raggiungere con l’impiego di un sistema informatico di supporto che assicuri una gestione efficace e integrata di tutti i processi interni e di intera-

zione con l’esterno”, si dispone per queste stesse ragioni ad essere trasformata in una prestazione permanente senza peraltro avere la misura economica dell’operazione. Cioè, quanto viene a costare. Non è pensabile che una società specializzata quale s’afferma di essere la HRweb S.r.l., presti le macchine, il personale e le tecnologiche di cui dispone gratuitamente per 6 mesi al comando vigili di Campobasso senza un minimo di assicurazione per il suo stesso futuro. E qualora, dopo la

sperimentazione, venga deciso da parte dell’amministrazione di non avvalersi delle prestazioni della HRweb S.r.l., viene da chiedere come, e con quale certezza, potranno essere recuperate le informazioni che la società avrà incamerato avendo avuto accesso a tutte le banche dati comunali? E nella deprecata eventualità di un contenzioso con l’esterno (ovvero con l’utenza) come, e con quale garanzie, può essere affrontato? Gli eventuali danni a carico di chi andrebbero? Del comando (ovvero

del Comune) o della Società? Il vezzo che chiunque proponga qualcosa (precedentemente le pistole) al comando dei vigili urbani trovi facile accoglienza crediamo meriti quanto meno un’analisi preventiva dell’ufficio legale, giusto per correggere il tiro o per evitare inciampi amministrativi. E, diciamolo, una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione. Inoltre - fatto curioso - il recapito telefonico della Società ha il prefisso di Milano, la sede sociale è ad Oratino.

“Valut-azione”, a Ferrazzano la chiusura del corso di formazione del Cidi Oggi presso il castello Carafa di Ferrazzano, si concluderà il corso di formazione, “Valutazione”. Per una riflessione sul rapporto tra valutazione interna e valutazione esterna”, organizzato dal Cidi di Campobasso e finanziato dall'Iinps, in base a un protocollo stipulato con il Miur, in collaborazione con il liceo scientifico 'A. Romita', l'Istituto di Istruzione Superiore 'S. Pertini' e il II circolo didattico

di Campobasso. Il corso, che ha coinvolto 20 docenti di scuole di ogni ordine e grado del Molise, ha avuto come focus il tema della valutazione come sistema integrato esterno e interno secondo un approccio non solo squisitamente teorico ma soprattutto concreto e finalizzato a sostenere docenti e istituzioni scolastiche autonome nel difficile compito del valutare/valutarsi, avendo a riferimento la

valutazione degli apprendimenti e l’autovalutazione. Si invitano gli organi di stampa a partecipare al seminario conclusivo, i cui lavori saranno aperti dall’assessore regionale all’Istruzione, Michele Petraroia, da Fabrizio Giorgilli, direttore regionale vicario Inps Molise e dalle Dirigenti delle scuole partner; concluderà il seminario il presidente nazionale del Cidi. Giuseppe Bagni


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Campobasso

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Battista sindaco, al via il toto assessori: veto per i transfughi Antonio Battista è sindaco di Campobasso, i 281 voti assegnati con lo scrutinio della sezione 28 esaminata dalla Commissione elettorale gli hanno consentito di superare il 50% e di evitare il ballottaggio con il candidato pentastellato Roberto Gravina. Anche se ancora manca l’ufficialità del ministero dell’Interno perché sono in corso ulteriori verifiche che riguardano i voti assegnati alle liste, sempre nella sezione 28, oramai è quasi certo che Battista, per soli due voti, è il neo sindaco del capoluogo. E così, mentre Gravina prepara i ricorsi ed ha già chiesto la verifica di tutte le schede contestate, è iniziato il toto assessori. I più interessati sono i candidati che, per ora, non sono stati eletti e che entrerebbero in Consiglio una volta nominati gli assessori ma, ad essere in fibrillazione sono soprattutto i più votati. Eh si, i candidati che hanno imbarcato voti credono che il risultato elettorale basterà per ricevere in cambio un posto nell’Esecutivo. Il punto è che, molto probabilmente, non sarà così e che la Giunta non sarà costituita in base ad un mero calcolo numerico, cioè nominando chi ha preso più voti , perché, se così fosse, significherebbe far entrare nell’Esecutivo di Palazzo San Giorgio i consiglieri che provengono dal centrodestra

di Gino Di Bartolomeo . Battista ha annunciato un “Esecutivo adeguato” che verrà fuori dal confronto con i partiti e i movimenti della coalizione ma non sarà affatto facile trasformare queste buone intenzioni in una Giunta davvero “corretta”. Provando ad ipotizzare un Esecutivo a sei il Partito Democratico potrebbe avere tre assessorati con Bibiana Chierchia 497 voti, Pietro Maio 458 voti e Alessandra Salvatore con 458 voti. Fin qui, tutto normale. Nessuna obiezione provocherebbe l’assegnazione di un assessorato ai Comunisti Italiani che porterebbero in Giunta Maurizio D’Anchise con i suoi 407 voti. I problemi, invece, inizierebbero a sorgere passando all’analisi dei risultati ottenuti da Idv, Udc e Popolari per l’Italia. I primi eletti nei tre partiti sono, infatti, Salvatore Colagiovanni con 446 voti, Michele Ambrosio con 398 voti e Sabino Iafigliola con 253 voti. Tutti e tre provengono dalla maggioranza di centrodestra di Di Bartolomeo e quindi, se si seguisse la regola che lega l’assessorato al pacchetto di voti ottenuto, a tutti e tre spetterebbe un posto in Giunta. L’inghippo è inevitabile e inoltre c’è da aggiungere che Battista, nella composizione dell’Esecutivo, non potrebbe evitare di considerare anche il risultato di Michele Durante che

Le congratulazioni di Roberto Ruta Il senatore Roberto Ruta: “Nel congratularmi con Antonio Battista, neoeletto sindaco della città di Campobasso avendo ottenuto oltre il 50 per cento dei consensi dei cittadini di Campobasso che il 25 maggio si sono recati alle urne, voglio espressamente ringraziare gli altri quattro candidati sindaci per il tenore civile della campagna elettorale: la nostra città ha bisogno nei prossimi cinque anni di confronto aperto e partecipato ma di grande unità per garantire insieme quel "colpo d'ali" che le nuove generazioni in particolare richiedono con forza”.

con il movimento Lab ha conquistato 369 voti. Qui non si tratta solo di una questione aritmetica, di Giunta a sei o a otto, ma di un problema “estetico” che la coalizione di centrosinistra non può assolutamente sottovalutare . Anche volendo o dovendo escludere qualcuno, se Battista premiasse i primi eletti di Idv, Udc e Popolari per l’Italia si ritroverebbe in Giunta esponenti politici provenienti dal centrodestra. A reagire sarebbero in tanti e in molti hanno già imposto il veto per i transfughi quindi, a meno che Battista non voglia creare scompiglio nella coalizione, il che è poco probabile, sicuramente il neo sindaco seguirà un altro criterio per comporre un Esecutivo adeguato. Teresa Manara

DAL SITO DEL MINISTERO DELL’INTERNO: SCRUTINIO ANCORA IN CORSO

Cesario: “Avanti tutta senza paura!” Gian Piero Cesario, segreteria regionale PdCI Molise: “Quello che è accaduto in queste ultime quarantotto ore a Campobasso ha dell’incredibile. Antonio Battista ha stravinto le elezioni amministrative e il centrosinistra ha annichilito il centrodestra tutto, vecchio e nuovo, rendendo vano ogni sforzo grillino di rendere ingovernabile il nostro capoluogo di regione. Eppure i rappresentanti grillini nei seggi, in particolar modo nella fatidica Sezione 28, , hanno prolungato il conteggio dei voti ogni oltre accettabile limite, costringendoci a giocare al pallottoliere. Un voto su, un voto giù, e minacce di riconteggio e ricorsi se il voto non do-

vesse soddisfarli. Noi abbiamo una dignità, una storia, e anche una forza elettorale appena conseguita, che non sono barattabili con nessun voto contestato. Antonio Battista e questo centrosinistra avevano già vinto, e non potevano essere certo loro a fermare l’onda lunga del cambiamento. La soglia per evitare il ballottaggio è stata superata per una manciata di voti, facendo conseguire a Battista un risultato eroico, considerati i ben quattro candidati sindaci dell’altra parte. Ma una cosa vogliamo riaffermare con forza, ossia che il ballottaggio non ci ha mai fatto paura. Avremmo stravinto pure lì, dando una storica le-

zione di democrazia al Movimento 5 Stelle. Il Partito dei Comunisti Italiani, unico partito a rappresentare la sinistra in consiglio comunale forte di oltre il 3,5% dei voti, è pronto a fare la sua parte laddove servirà, consapevole che ora è necessario una discontinuità radicale nel governo della città di cui Battista è perfettamente consapevole. Per questo siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità e a contribuire fattivamente alla svolta di cui Campobasso necessità. D’altronde la scelta che gli elettori di Campobasso hanno inteso fare è stata forte ed univoca. Con buona pace di Gravina & Co”.



TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

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Isernia

29 maggio 2014

Indicente sul lavoro, gravi le condizioni del 51enne

Trasportato al Cardarelli di Campobasso, vendono definite “gravissime” le condizioni del 51enne di Gallo Matese, caduto da un’impalcatura nel pomeriggio di martedì 27 maggio, mentre lavorava al rifa-

cimento della facciata di un’abitazione privata. Preoccupa, in particolare, l’entità del trauma cranico riportato a seguito del violento impatto con il suolo. Il fatto di cronaca si è verificato

Chiauci e Sant’Angelo del Pesco, nominati i commissari prefettizi

Il Prefetto di Isernia Filippo Piritore, in merito alle elezioni comunali del 25 maggio 2014 rende noto che, in seguito alla dichiarata nullità delle elezioni presso il Comune di Chiauci per non ave raggiunto il quorum minimo del 50% previsto dalla legge nonchè la

mancata presentazione delle liste di candidati per il comune di sant'Angelo del Pesco, ha conferito gli incarichi di Commissari prefettizi per la provvisoria amministrazione dei due comuni ai funzionari prefettizi Giuseppina Ferri e Tony Incollingo.

Inizieranno oggi, nei comuni dell’Ambito Territoriale di Isernia, gli interventi di disinfestazione e derattizzazione. «Nell’imminenza del periodo estivo – ha dichiarato l’assessore all’ambiente del Comune di Isernia, Marco Amendola –, per prevenire problematiche di sanità pubblica, è stato programmato insieme alla Asrem un calendario di interventi straordinari finalizzati alla bonifica preventiva e alla sanificazione delle aree abitate». Si

tratta di azioni derattizzanti e disinfestanti che interesseranno la città di Isernia dal 4 al 6 giugno; poi dal 17 al 19 giugno; quindi dal 25 al 27 giugno. Altri interventi sono già stati previsti per luglio, agosto e settembre. È un ampio programma di tutela e garanzia della salute pubblica, da attuare con risorse economiche ed umane che quest’anno, in via del tutto eccezionale, saranno anticipate dall’Azienda sanitaria regionale del Molise.

Estate alle porte, inizia la disinfestazione

attorno alle 15 e 30. Sul posto, in località Santa Lucia di Roccaravindola (comune di Montaquila) è prontamente accorsa un’equipe del 118 di Venafro. Sanitari e volontari hanno optato

per il suo immediato trasferimento al “Ferdinando Veneziale” di Isernia. Giunto al nosocomio pentro a bordo di un’ambulanza di “Isernia Soccorso”, lo sfortunato operaio è

stato sottoposto a cure immediate, ma le sue condizioni sono apparse tanto gravi da consigliarne il trasferimento al “Cardarelli” di Campobasso, dove tuttora risulta ricoverato.

Distretto interregionale del turismo: una proposta per lo sviluppo territoriale dell’area “Parco del Matese – Oasi delle Mortine - Cipresseta”

Un progetto teso a: delineare e proporre, all’interno di percorsi/itinerari, una “identità storico-culturale del territorio in grado di valorizzare la complementarietà tra le sue risorse naturali, storiche, culturali e artistiche, al fine di “incontrare” l’attenzione e la curiosità di potenziali turisti; favorire forme aggregative (rete), tra le imprese del settore, che sappiano riqualificare e accrescere l’offerta delle strutture ricettive e di accoglienza; favorire l’utilizzo delle nuove tecnologie (ICT) tra le aziende del settore (al 90% microimprese con meno di 5 dipendenti) per costruire un’offerta dinamica e in linea con le necessità e le esigenze del turista moderno (ed internazionale). Su queste ipotesi di lavoro progettuale Martedì 27 maggio presso il Castello Pandone di Venafro si è tenuto un incontro promosso dal Comune di Venafro in collaborazione con la Fondazione “Italiadecide”, l’associazione EURIDIT e la Provincia di Isernia (Politiche Attive del Lavoro – Centro per l’impiego) nell’ambito del programma di attività promozionali previste dal protocollo

ANCI – EXPO 2015. Un incontro di riflessione e confronto per sviluppare le ipotesi di lavoro sopra illustrate e concordare, in collaborazione con la Fondazione “Italiadecide” e con qualificati esperti del settore, un primo programma di lavoro. L’incontro all'interno delle iniziative promozionali dell’EXPO 2015 che, coi i suoi 20 milioni di visitatori previsti, costituisce una importante occasione per rilanciare

il “sistema Italia” con il suo patrimonio di arte, e di eccellenze artistiche, enogastronomiche, storiche e tecnologiche che lo distinguono e che saranno oggetto di attenzione nell’esposizione stessa. In questo contesto l'iniziativa tesa a sviluppare un “distretto turistico interregionale” si pone in piena sintonia con la “nuova progettualità territoriale” auspicata prorpio dalla convenzione ANCI – EXPO 2015.


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Isernia

29 maggio 2014

Santissimo rosario, la struttura resta ma non sarà più ospedale Il “Santissimo Rosario” resta, ma non sarà più un ospedale. I problemi del SS Rosario di Venafro restano tutti, nonostante che il Patto della Salute del Ministero della Sanità non parli più della sua chiusura. Così la pensano a Venafro, dopo aver appreso della pur confortante notizia proveniente da Roma (al momento solo ufficiosa) circa la non chiusura della struttura sanitaria cittadina nell’ambito della ormai prossima scure che si sta calando sulla mappa della sanità pubblica del nostro Paese, leggi Patto della Salute, che prevede le chiusure di 72 tra ospedali e mini cliniche di tutt’Italia con meno di 62 posti letto ciascuno e di riflesso la soppressione di ben 2.837 posti letto. Tale Patto della Salute, al momento sul tavolo del confronto politico nazionale, una volta definito dovrebbe essere varato ufficialmente, si stima, a partire dal prossimo fine giugno. Il SS Rosario, come scritto, non rientra tra questi, così come non vi rientra alcun ospedale molisano, ma nell’opinione pubblica cit-

tadina resta la perplessità circa la funzionalità futura della struttura di via Colonia Giulia. “Non avevamo mai pensato o temuto la sua chiusura -affermano oggi i venafranima è indubbio che ormai, e già da tempo, il nostro nosocomio cittadino ha perso natura e servizi essenziali ad un ospedale civile di zona. Lo è stato efficacemente dalla metà degli anni ’50, ma oggi è avviato irreversibilmente a diventare una struttura per lungo degenze con servizi annessi. In buona sostanza il SS Rosario già da tempo non è più ospedale civile nel senso completo del termine, avendo perso di recente chirurgia, rianimazione e lo stesso pronto soccorso per cui, d’accordo che non chiuderà, ma è tutt’altra cosa rispetto alla sua storia passata. Per questo nonostante che il Patto della Salute non lo chiuda, restano tutti i suoi problemi. In primis, appunto, che non è più ospedale nel senso vero e completo della parola. E di tanto l’opinione pubblica locale è decisamente contrariata”.

Anci per Expo, Iannacone: “Manifestazione vergognosa”

Senza usare mezzi termini, il consigliere comunale di minoranza Adriano Iannacone (ex assessore) grida allo scandalo in merito all’organizzazione, che definisce “vergognosa”, della manifestazione “Anci per Expo”. La sua lunga e pepata missiva: “Squallore, squallore, squallore: che figuraccia. È raro vergognarsi della propria cittadina ma purtroppo è accaduto ieri e oggi al Verlasce, per la prime due giornate di ‘Verso Expò 2015′. Risulta davvero difficile descrivere lo schifo e la orribile organizzazione della manifestazione, teoricamente di prospettiva internazionale, ‘promossa’ nell’anfiteatro romano trasformato in una sorta di campo profughi. Il sindaco Sorbo è riuscito a regalare ai venafrani una delle più grandi mortificazioni della storia della Città e la cosa ancora più assurda è che rilascia interviste e sorrisi come se fosse un grande successo: è un offesa per ogni cittadino; prende in giro tutti senza il minimo rispetto ne-

gando l’evidenza. Vergogna! Pubblicità inesistente (che qualcuno ha cercato in maniera assai ridicola di recuperare solo ventiquattro ore prima con 200 depliant nei bar); un programma che definire folle è il minimo ed un ‘allestimento’ che ricorda tanto le baraccopoli. L’area del Verlasce, con venti spettatori e sei bancarelle all’inaugurazione, ha dell’INCREDIBILE. Erbacce e rovi già all’ingresso, dove predomina anche una gigantesca squallida impalcatura messa dall’organizzazione; lamiere e cancelli arrugginiti; buche, pietre, sassi e mattoni pericolosi ovunque; un tubo di ferro arrugginito che funge da fontana; stand vuoti, in pendenza e uno gigante così sporco da far inorridire i pochissimi presenti; pavimentazione vergognosa; mancanza di cestini per i rifiuti, di posti a sedere, di aree verdi e servizi igienici indecorosi e nel buio più totale. Un incredibile squallore nel quale i soli stand validi, quelli del Comune di Agnone

e del Parco Regionale dell’Olivo, sembrano fuori luogo. Domenica sera la rappresentazione di ‘Antonio e Cleopatra’ è iniziata con due ore di ritardo davanti a ormai trenta persone. Eppure per il tutto sono stati elargiti 53.000 di soldi pubblici, oltre alle entrate scaturenti dall’affitto degli stand da parte delle aziende. Eppure a Venafro ci sono aziende, agenzie e professionisti che da anni operano egregiamente in tutta Italia, proprio in questo settore, ma le figure coinvolte e pagate sono solo della provincia di Campobasso. A ciò si aggiunga che l’opposizione non è stata minimamente coinvolta nell’organizzazione dell’evento, ‘evento’ si fa per dire, e non è stata portata a conoscenza del programma. L’arroganza della maggioranza ha impedito anche solo suggerimenti che avrebbero evitato questa figuraccia. Come mai tutto questo? Davvero questi sono gli organizzatori che dovrebbero portare il Molise all’Expò di

Milano davanti a tutto il mondo? Come mai alle associazioni venafrane interessate non viene dato neanche il rimborso del carburante perché “non ci sono soldi” (oltre 53.000 euro cosa sono?!!) ma le spese di altre iniziative e altre figure vengono rimborsate? Sembra che addirittura la Commissione Pari Opportunità del Comune sia stata costretta a ricercare sponsorizzazioni ad importanti aziende e finanche a vendere il cibo nella manifestazione che si terrà il primo giugno. Mah! Come mai alcuni importanti artisti e artigiani venafrani di notorietà ben maggiore di quella di molti inseriti in programma, non sono stati neanche presi in considerazione? Chi e perché ha deciso chi coinvolgere e chi tenere alla lontana? Come sono stati spesi oltre 53.000 euro e chi li ha spesi? Come è venuto in mente al sindaco Sorbo di identificare come location il luogo più fatiscente della Città e, poi, come mai non ne ha affrontato il degrado? Essendo questa iniziativa già finanziata da due enti, era proprio necessario che il Comune di Venafro finanziasse per altri 11.000 euro così da non poter sostenere, per il secondo anno consecutivo, i festeggiamenti dei Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria, il Trofeo San Nicandro e tutte le altre manifestazioni? Soprattutto: perché questa grave e spietata ferita alla dignità della nostra Città e dei venafrani tutti? Mi auguro che chi di competenza provveda a rivedere le proprie convinzioni e le proprie scelte perché improvvisazione e sperpero di denaro non fanno bene a nessuno, neanche al Molise, neanche a Venafro”.

Giovani e lavoro, incontro in Camera di Commercio

Domani alle ore 17 e 30, presso la sala convegni dell’Ente camerale vi sarà un incontro tra l’Assessore Regionale alle Politiche Giovanili Michele Petraroia e i giovani del nostro territorio. “Il suddetto incontro spiega il Presidente Pasqualino Piersimoni-, è stato organizzato affinché vengano illustrati dal responsabile regionale alle politiche giovanili i provvedimenti che qualche giorno addietro la Giunta Regionale ha approvato con l’obiettivo di agevolare i giovani che vogliono entrare nel mondo del lavoro”. Infatti sono disponibili oltre 13 milioni per favorire il suddetto obiettivo mediante due canali di intervento: 5 milioni e mezzo per il Pacchetto Giovani e 7,6 milioni per il Piano attuazione della Garanzia per i Giovani. Pertanto tutti i giovani della nostra Provincia dai 15 ai 29 anni sono invitati a partecipare all’evento, sia giovani studenti delle scuole superiori e universitari, sia giovani che vogliono entrare nel mondo del lavoro, sia giovani che hanno avviato un’attività di qualsiasi genere.



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Termoli

29 maggio 2014

Amministrative, Marinucci: “Rifarei tutto allo stesso modo. Grazie a chi ha creduto in me” TERMOLI - “Quasi quattromila termolesi hanno inteso dare fiducia a noi ed al nostro progetto e per questo non possiamo che essere felici”. Questo ha detto Paolo Marinucci, sul podio con medaglia di bronzo nella competizione elettorale di Termoli, che ringrazia i suoi elettori dopo il bel risultato ottenuto. “Non posso non ritenermi soddisfatto – continua il candidato sindaco – ma ammetto un leggero dispiacere per non essermi affermato come avversario nel ballottaggio dell’8 giugno. Ci credevo, ci ho creduto e resto fermo della mia idea. Il mio è un risultato che nulla ha a che vedere con simboli e giochi di

partito, lontano dalle poltrone e dagli inciuci di palazzo. E’ il risultato di chi come me, e i candidati delle mie liste, hanno sperato in un futuro nuovo per la nostra Termoli. La distanza che mi separa dai miei avversari è sicuramente poca e, forse, di più poteva essere fatto, ma accetto il risultato senza pentirmi di nulla. Porterò le mie idee nel nuovo Consiglio comunale e il mio impegno sarà quello di vigilare su tutti gli atti e le azioni amministrative del governo comunale che verrà. Non solo opposizione ma soprattutto proposizione. La mia sarà una voce della minoranza che intenderà promuovere, proporre e portare iniziative per tor-

nare a far risplendere Termoli, per ridare quella speranza che quasi quattromila elettori hanno inteso premiare barrando il mio nome. Continuerò nella mia iniziativa e nel mio progetto, certo che una fattiva collaborazione possa finalmente ridare slancio e splendore a Termoli. Inoltre – conclude Marinucci - si potrà ripartire da questo ottimo risultato per costruire insieme a chi lo vorrà un nuovo modello di politica, per una gestione della cosa pubblica fuori dai clientelismi e vicina alla gente. Ringrazio ancora una volta quanti hanno creduto in me e a loro dico: non perdete la speranza, mai. Insieme ci riprenderemo il futuro”.

Di Giandomenico aperto al dialogo TERMOLI – L’onorevole Remo Di Giandomenico, uno dei candidato sindaco, in vista del secondo turno dell’8 giugno che vede contrapposti Angelo Sbrocca e Michele Marone, è disponibile al dialogo con entrambi. Di questo e dell’analisi del risultato elettorale cittadino si è parlato durante una riunione dei candidati della sua coalizione tenutasi all’Hotel Modenese. “Il risultato – ha detto Remo Di Giandomenico - al di là del dato squisitamente matematico,

consegna a questa città un gruppo di giovani di rara compattezza. Infatti, nella nostra Coalizione non si sono evidenziate notevoli variazioni tra i voti di lista e quelli dei candidati sindaci. Questa sottolineatura, in previsione del secondo turno, appare come elemento di forte garanzia per la votazione dell’8 giugno. L’assemblea – continua la nota dell’onorevole - ha confermato di non avere preconcetti in quanto il voto espresso non è ideologizzato né figlio

di alcun partito, per cui si è disponibili al dialogo con chiunque; ovviamente, su base di pari dignità e su proposte di progetti convincenti per il bene di Termoli. L’incontro è proseguito con l’analisi del voto e con le valutazioni di un risultato per certi versi eccezionale ma del non del tutto corrispondente alle attese. Comunque – conclude Di Giandomenico -, coesione ed entusiasmo sembrano ottimi presupposti per future importanti partite”.

Defibrillatore donato all’associazione sae112 TERMOLI – Un imprenditore molisano, che preferisce mantenere l’anonimato, ha donato un defibrillatore semiautomatico all’associazione Sistema Assistenziale Europeo 112 onlus (SAE112). Uno strumento utile e funzionale che anche i soccorritori non professionisti possono usare, se autorizzati, in situazioni di difficoltà come l’arresto cardiaco. “L‘impegno del SAE112 – dicono sall’associazione - nella crescita professionale del volontariato è costante e fruttuoso grazie anche al supporto che ogni cittadino conferisce gratuitamente con la propria quota del 5x1000, oggi importante fonte di finanziamento per le attività dell’associazione. L’arrivo del DAE semiautomatico permetterà una migliore assistenza alla popolazione nelle diverse realtà finanche nell’organizzazione di corsi per il miglior uso delle tecniche di primo soccorso rivolto alle categorie più sensibili e coinvolte maggiormente nell’assistenza quotidiana. Il defibrillatore, anche pediatrico, è uno strumento salvavita che ogni struttura aperta al pubblico deve possedere con personale preparato e addestrato per intervenire durante le emergenze”.

TERMOLI - L’Orchestra della scuola secondaria di I grado “Oddo Bernacchia” si esibirà oggi alle ore 16,30 nell’ormai consueto Concerto di fine anno scolastico. La performance avrà luogo nello spazio antistante il plesso Schweitzer, in viale Trieste. La scaletta prevederà l’esecuzione di musiche di vario genere, interpretate dai solisti appartenenti alle quattro classi di Strumento Musicale e preparati dai professori Rosario Rabezzano (Clarinetto), Marco Felicioni e Immacolata Parente (Flauto),Antonio Salvador Conte (Percussioni) e Daniele Terzano (Pianoforte).

Via pertini: ripresi i lavori al parchetto

TERMOLI - Sono ripresi i lavori in via Pertini per la realizzazione di un parchetto e un parcheggio che saranno in uso ai residenti del quartiere. Le due strutture saranno realizzate all’altezza dell’incrocio con via Tevere, nell’area compresa tra il campo sportivo e l’isola ecologica, da due ditte in base a una sottoscrizione fatta con il Comune in cambio della realizzazione di alcune opere edili.

Amministrative, i candidati più votati nelle rispettive liste

TERMOLI – Dando uno sguardo alle preferenze dei singoli candidati emerge che il più votato è Vincenzo Ferrazzano (ex vicesindaco) con 322 preferenze che addirittura batte il sindaco uscente Antonio Basso Di Brino che si è fermato a 302 voti. Al terzo posto si coloca Vincenzo Aufiero con 290 voti seguito con 259 preferenze da Annibale Ciarniello. Agostino De Fenza, ex assessore all’Urbanistica ha raccolto 252 preferenze seguito da Giuseppe Mottola che di preferenze ne ha avute 251. Ma vediamo gli altri consensi. Timoteo Fabrizio 245, Francesco Roberti 229, Francesco Di Giovine 222, Daniele Paradisi 236, Francesco Rinaldi 205, Fernanda De Guglielmo 205, Antonio Giuditta 204 preferenze, Giuseppe De Lena 200 voti, Silvana Ciciola 197 voti, Giulio Botteri 194, stesso punteggio per Francesco Panico, mentre Alberto Montano ha racimolato 192 voti, Manuela Vigilante 189, Antonio Sciandra 175, Angelo Farina 171, Nicola Camaioni 164, Rosanna Buri 161, Maria Grazia Cocomazzi 160, cosi come Antonio Franzese. Intorno ai 150 - 130 voti si attestano Nicola Sciarretta, Enrico Miele, Costanzo Pinti, Daniela Battista. Oscar Scurti. Seguono a ruota Ivo Sprocatti, Toni Spezzano, Bruno Verini, Vincenzo Sabella e Andrea Casolino. Hanno superato le 100 preferenze Alvio Sciarretta, Sandro D’Onofrio, Ruggiero Romanazzi, Salvatore Di Francia e Monia Di Toro.

Concerto dell’orchestra “Oddo Bernacchia”

La parte più coinvolgente e conclusiva del concerto vedrà impegnata l’Orchestra, per il terzo anno consecutivo diretta dal M° Marco Felicioni, che nel mese di Maggio 2013 ha conquistato il I premio assoluto al Concorso Internazionale “Barrasso” di Caramanico Terme (PE). Il concerto darà occasione di festeggiare la vittoria per la lotta attuata contro i tagli alle cattedre di Strumento Musicale della Scuola stessa. Le classi di Clarinetto e Percussioni erano infatti

state oggetto di un inaspettato ed ingiustificato taglio, su comunicazione dell’Ufficio Scolastico Regionale di Campobasso. Grazie alla protesta portata avanti in primis dai docenti di Strumento Musicale, supportati dai tantissimi colleghi della provincia di Campobasso (e provenienti anche da fuori provincia) e all’intervento diretto delle famiglie degli alunni ai quali sarebbe stato tolto un già riconosciuto diritto allo studio (con un documento da loro

sottoscritto), si è riusciti a ripristinare ciò che di diritto spettava alla Scuola “Bernacchia”. Determinante è stato anche l’intervento delle organizzazioni sindacali, della Dirigente Scolastica Ida Iuliani e dell’associazione “La giusta scuola”. La notizia della conferma dell’intero organico dell’indirizzo Musicale presente nella Scuola è giunta nel pomeriggio di martedì 27, per l’enorme soddisfazione di tutti coloro che hanno contribuito alla risoluzione del problema.



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Termoli

29 maggio 2014

Giovane annegato nel 1997, comune prosciolto in cassazione per un giovane annegato nel 1997 CAMPOMARINO – Nel 1997 un giovane frusinate annego nelle acque di mare del tratto di spiaggia libera e il Comune venne condannato in promo e secondo grado perché accusato di aver procurato danni materiali e morali alla famiglia dell’annegato. Ora l’amministrazione comunale, assistita dallo studio legale di Giovanni Di Giandomenico, è stata assolta da qualsiasi accusa. E’ lo stesso avvocato Di Giandomenico a piegare l’accaduto e la svolta.“Nel 1997 un giovane bagnante del Frusinate si trovava sulla spiaggia libera del lido di Campomarino insieme con un amico verso le ore 19 di un giorno del mese di luglio. Visto il bel tempo ed il mare invitante, i due si gettarono in acqua, anche essendo il primo inesperto di nuoto. Senonché in quella zona vi era una fortissima corrente marina, che abitualmente formava un pericolosissimo mulinello acquatico. I due giovani furono travolti dall’acqua: il secondo riuscì a mettersi in salvo, il primo invece non vi riuscì e perì per annegamento. Per la zona, la Capitaneria di Porto di Termoli aveva fatto ob-

bligo al Comune di apporre un cartello di pericolo. Cosa che era stata fatta ma, poi, il cartello era stato rimosso dai soliti vandali. I parenti della vittima citarono poi il Comune prima davanti al Tribunale di Larino e in seguito in-

nanzi alla Corte d’Appello di Campobasso. Entrambe le sedi giudiziarie condannarono il Comune al risarcimento dei danni materiali e morali subiti dai genitori e dal fratello della vittima e quantificati in molte centinaia di mi-

gliaia di euro, sia perché non aveva ripristinato il cartello, sia perché era da ritenersi comunque responsabile del luttuoso evento, causato dalla mancata sorveglianza della spiaggia affidata alle sue cure”. Il Comune decise di ricorrere in Cassazione con il patrocinio dell’avvocato Giovanni Di Giandomenico, uno dei massimi esperti italiani di Demanio, coadiuvato dall’avvocato Ernesto Sallese. I due legali hanno fatto emergere “l’assoluta estraneità del Comune che, all’epoca, non aveva ancora poteri sugli arenili liberi e che, quindi, impropriamente era stato destinatario dell’ordinanza della Capitaneria. Ciò in base ad una ricostruzione storico-giuridica della legislazione nazionale e regionale susseguitasi nel frattempo. La responsabilità andava imputata piuttosto alla Regione e alla stessa Capitaneria. I supremi giudici di piazza Cavour hanno accolto questa tesi, sgravando quindi il Comune di un carico economico-finanziario molto pesante, per una colpa di cui non aveva alcuna responsabilità”.

In appalto il servizio Sequestro discarica abusiva, pulizia spiaggia Bellocchio: “obiettivo raggiunto” PETACCIATO – In vista dell’avvicinarsi dell’estate e della stagione balneare, l’amministrazione comunale sta provvedendo all’assegnazione dei lavori di pulizia dell’arenile di propria competenza, per garantire una migliore accoglienza e fruibilità delle spiagge per tutta la stagione balneare. Visto che il personale esterno dell’Ufficio Tecnico comunale è oberato di lavoro e sottodimensionato e, dunque, inidoneo ad assicurare un efficiente e regolare svolgimento del servizio, l’amministrazione ritiene necessario procedere ad affidare la pulizia ad una ditta esterna, con scrittura privata, per una spesa stimata in 20mila euro compresa IVA,

“Il giro del mondo” festa dei ragazzi missionari LARINO – Il prossimo 7 giugno nella città frentana si svolgerà, presso i locali della Cattedrale, la Festa Diocesana dei Ragazzi Missionari intitolata “Iil giro del mondo”. Sarà un pomeriggio di giochi ed allegria, ma soprattutto di testimonianze e preghiera, come sottolineano le responsabili diocesane per le Missioni e per la Ca-

techesi. “E’ un invito speciale che rivolgiamo a tutti i ragazzi della Diocesi - affermano Pina Zaccardi e Sr. Maria Socorro -, e lo facciamo in collaborazione perché tutti i ragazzi battezzati sono dei piccoli missionari e i catechisti sono coloro che, in particolare, hanno il compito di far emergere la loro dimensione missionaria”.

GUGLIONESI – “L’obiettivo di porre fine allo scempio della discarica abusiva del bosco Sant’Eremo è stato raggiunto”. Questo ha affermato il consigliere di minoranza di “Unità democratica per Guglionesi”, Cloridano Bellocchio, dopo il sequestro del sito da parte dei carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (NOE). “Ora – continua Berllocchio - è necessario procedere senza indugio a completare i lavori di costruzione dell’isola ecologica per consentire ai cittadini di conferire i rifiuti che non vengono ritirati con il servizio porta a porta. Pertanto chiediamo all’amministrazione comunale di attivarsi utilizzando tutti i poteri che la legge gli assegna per porre fine, in maniera definitiva, al problema”. Ma il Consigliere punta il dito anche nei confronti dell’Ente comunale perché “esistono sul lato della gestione delle responsabilità tecniche e di attuazione poste in capo agli uffici ad ai responsabili. Che, di conseguenza, non possono godere di una sorta ‘regime di immunità‘ che non viene riconosciuta alla politica. “Tale grave inefficienza – si domanda Bellocchio - dipende da un deficit di direzione e coordinamento tecnico o per mancanza di professionalità dei singoli addetti? Cono-

scendo il personale impiegato siamo convinti che le disfunzioni dipendono in larga misura da uno stile di direzione e coordinamento ‘debole’ e ‘poco determinato’. Che non riesce ad utilizzare in maniera ottimale le risorse umane attualmente in dotazione. Non sappiamo le ragioni ‘vere’. Ma un’impresa privata (che è costretta a pagare molto meno) si sarebbero già prese le misure necessarie. Segnaliamo che il permanere di tale stato di cose si scarica, oltre che sulla dotazione infrastrutturale del paese e sui cittadini, anche ed ingiustamente sugli organi politici. I quali vengono così ad essere distolti dai loro compiti principali: programmazione, coordinamento generale e reperimento delle risorse in vista dell’attuazione dei programmi. Questo ci dice che occorre ripensare a fondo le attuali modalità organizzative eliminando magari l’anomalia di una eccessiva concentrazione di funzioni e responsabilità. Operando per un cambio al vertice ed un utilizzo più razionale e meno costoso del settore. Il gruppo di minoranza –conclude il Consigliere - se coinvolto è pronto a collaborare per concorrere a risolvere il problema”.

Atlantide, alla scoperta di siti subacquei LITORALE - Gli studenti dell’Istituto “Federico di Svevia” hanno preso parte al progetto del Rotary di archeologia subacquea “Atlantide” avendo così l’opportunità di scoprire le bellezze sommerse dell’antico porto frentano di Buca e le ancore romane dell’Aspro. Alle lezioni di teoria e pratica, tenute da soci rotariani della Commissione “Atlantide” e dagli esperti esterni dell’equipe del progetto, hanno partecipato gli studenti della III, IV e V C a indirizzo turistico e ristorativo, coordinati dai professori Rosina Forchetti, Alessandra Cafiero, Nicola Di Pietrantonio e Michele

Pilla. Prima tappa del progetto le isole Tremiti dove, accompagnati dalla preside Maria Chimisso, dal presidente del Rotary Club di Termoli Antonio De Marinis, dai professori Antonio Mucciaccio e Rosalia Ruggero e dalla dottoressa Lucia Checchia, hanno seguito le operazioni eseguite a due miglia dalla costa dagli esperti del Gruppo Sommozzatori della Polizia di Stato, coordinati dal Comandante Nicola Limone. Una volta individuato il relitto, per mezzo dell’apparato Rov teleguidato fornito di telecamere, gli studenti hanno avuto la possibilità di ammi-

rare il sottofondo marino con le sue anfore e i sommozzatori della Polizia all’opera. Seconda tappa al Lido Alcione per assistere alla lezione di Archeologia subacquea per la ricerca dell’antico porto frentano di Buca. Terza tappa presso l’Istituto Alberghiero per una conferenza dove sono stati trattati i risultati delle attività svolte in mare. Dopo la pausa estiva, gli appuntamenti di “Atlantide” riprenderanno a fine settembre con una visita al sito archeologico di Egnazia, in particolare la zona sommersa che riguarda il porto romano e parte della necropoli.



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