ANNO IX - N° 145 - VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Vincenzo Cotugno
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Vincenzo Cotugno. Il consigliere regionale di Rialzati Molise ha avuto il coraggio di dire chiaro e tondo che il quinto assessore non s'ha da fare. O si corregge "la slealtà" fatta in occasione della elezione del Presidente del Consiglio regionale oppure è inutile appesantire l'apparato politico e le casse già magre della Regione. Lo ha detto apertamente e con una lunga lettera. Del resto, in una maggioranza dove nessuno parla, Cotugno ha avuto il merito di rompere il silenzio.
Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia
Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. Dopo avere aperto una sfilza di tavoli tecnici sulle più disparate crisi non è riuscito a chiudere positivamente una sola vertenza. Anzi. Stanno finendo gli ammortizzatori sociali e i lavoratori resteranno anche senza azienda. E' questo lo scenario che si configura dopo il caso Gam. E' solo una delle aziende che sono state interessate dai suoi tavoli. Altre situazioni hanno conosciuto il bla bla ma nessun atto programmatico consecutivo. E non parliamo, poi, del settore sociale che è praticamente azzerato.
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29 novembre 2013
Ex Solagrital, lunedì si chiude? Che fine hanno fatto i tavoli istituzionali voluti dalla Regione?
"Neve, e i soldi di due anni fa?" Il Comitato torna a scrivere al presidente Frattura e ai parlamentari
CAMPOBASSO. Mentre Assindustria Molise si affretta a sottolineare la bontà del progetto delle 12mila manze in Molise, infischiandosene dei problemi delle aziende e dei propri associati, da lunedì potrebbero restare chiusi i cancelli della ex Solagrital. In 580 rischiano di restare a spasso. La Regione aveva sbandierato ai quattro venti di voler uscire dalla proprietà consegnando il tutto nelle mani del gruppo siciliano Leocata. Questi, però, ha dato forfait. La Regione si era impegnata a costituire una newco e nemmeno un rigo è stato scritto. Gli allevamenti di ovaiole avrebbero dato corso allo svuotamento del tutto di comune accordo con i vertici aziendali attraverso presunti accordi interni con gli stessi allevatori per recuperare più danaro possibile. Il settore avicolo molisano è morto. Che fine hanno fatto i tavoli di crisi con tutto il Partenariato sociale presso la Presidenza della Giunta Regionale; come nel caso della Gam-Solagrital-Codisal
con il ministero dello Sviluppo; come nel caso della Ittierre; come nel caso dei lavoratori della ex Cattolica; come nel caso dei poliambulatori Asrem; come nel caso dello Zuccherificio; come per Villa Maria e per finire con le imprese edili? Solo fumo negli occhi e oggi il baratro. Finora non c’è stato alcun gesto politico e amministrativo che abbia indicato una soluzione, un intervento, o abbia stabilito un tempo certo di realizzazione. Mai Natale è stato cosi brutto e drammatico. E c'è chi ancora pensa ai portaborse, al quinto assessore, ai privilegi di Casta, alle deleghe ai consiglieri regionali onde renderli in vista e a farci ridere dietro da tutta Italia. Ma questa derelitta ed incapace classe politica ha, ancora, un pizzico di coscienza? Ha, ancora, un briciolo di amor proprio? Conserva, ancora, il racconto degli avi che hanno voluto e costruito questo Molise? O ha sacrificato tutto sull'altare dell'arroganza, della prepotenza, della sfrontatezza per soddisfare altro?
CAMPOBASSO. Mentre passa la prima ondata di neve sul Molise, i portavoce del Comitato Emergenza neve, Luigino Bonomo e Marcello Zullo tornano a scrivere reclamando i soldi di due anni fa. "Sono passati 21 mesi dalla fatidica nevicata del febbraio 2012 e, nonostante due presidenti di Giunta, nuovi assessori e nuovi e vecchi consiglieri regionali, nulla si è mosso per risolvere la questione dei pagamenti alle ditte che hanno operato per garantire a tutti i molisani il ritorno alla normalità!! E' possibile tutto ciò?? Come dovranno comportarsi le ditte nel prossimo ed imminente inverno che, in questi giorni, ha già fatto vedere la sua pericolosità? Queste sono alcune delle domande che gli operatori e i sindaci si fanno in merito. Chiediamo al Presidente Frattura, ai politici molisani e alla Protezione Civile, nonché ai Parlamentari Ruta, Leva, Venittelli, Di Giacomo e De Camillis di darci risposte certe sulla reale possibilità di trovare una soluzione e sui tempi di attuazione".
L'intervento
Piccole Università del Sud, il ministro scappa Piccole Università del Sud, il ministro scappa Abbiamo appreso con disappunto e rabbia la notizia che il ministro Maria Chiara Carrozza ha rinunciato ad incontrare a Napoli i rettori delle università del Sud, per la questione dei punti organico, spostandolo a Roma. Aveva paura di essere contestata dagli studenti o ha rinunciato per paura di essere sbugiardata? – scrivono con rabbia in un comunicato gli studenti dell’Udu. “Già il 26, in previsione della sua discesa a Napoli, avevamo pubblicato tre domande che avremmo voluto poter ri-
volgere al Ministro, che qui ribadiamo: 1. Sui punti organico Visto che il decreto 713/2013, da Lei firmato, ha generato un’indecente disparità nella possibilità di fare assunzioni, a tutto svantaggio della maggior parte degli atenei del Sud (e a tutto vantaggio dell’Ateneo di Sua provenienza), è disposta a tornare indietro sui suoi passi e a “risarcire” gli atenei penalizzati? Visto anche che molti di questi, altrimenti, nell’arco di un paio d’anni rischieranno seriamente di chiudere? 2. Sul diritto allo studio Secondo l’Unione degli Universitari,
servirebbero altri 400 milioni di euro per la copertura integrale delle borse di studio italiane, per non parlare degli altri servizi legati al DSU. Apprendiamo invece che nella legge di stabilità vengono stanziati altri 3 miliardi di euro per le spese militari, ma visto che la legge va ancora discussa alla Camera, c’è tempo per delle modifiche. E’ disposta a inserire una maggiorazione dei fondi per il DSU, magari a scapito delle spese militari? 3. Sul numero chiuso Apprendiamo con piacere che il Ministro si dichiara intenzionata a ragionare sul numero chiuso lasciandosi alle spalle
il disastroso DM Profumo. E’ disposta dunque a procedere alla cancellazione definitiva del bonus maturità? Ed a rinunciare al sistema del numero chiuso, ormai palesemente al collasso? Purtroppo la scelta del Ministro di non venire a Napoli ci priva della possibilità di confrontarci con lei – continuano i ragazzi. Sembra proprio che anche per lei il Sud sia soltanto un luogo da cui scappare, lasciando le sue università ad un rapido declino, dovuto alla guerra dichiarata dalla politica all’istruzione pubblica di massa al di sotto della Capitale. Comitato studenti Udu
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29 novembre 2013
Il triangolo: torna l’amore tra Frattura e Di Giacomo Il presidente Pd e il senatore alfaniano uniti dalla fiducia nell’avvocato che ha determinato la sconfitta del centrodestra molisano
CAMPOBASSO. Il tempo è la migliore medicina per tutti i mali dell’anima. A volte riesce non solo a cicatrizzare ma anche a curare le ferite. E’ quanto sta avvenendo tra il presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura (Pd) e il senatore subentrato a Berlusconi, Ulisse Di Giacomo (Ncd). Dall’ufficio stampa della Giunta regionale non arrivano molte comunicazioni. Salvo quelle per annunciare la salvezza di posti di lavoro che poi puntualmente non avviene. Tipo la Gam. Ma l’altro ieri, quando Di Giacomo è tornato in senato, il buon Frattura non ha perso tempo ad inviare una nota stampa per far sapere all’intero Molise la sua gioia. Perché la forza politica contro cui dovrebbe gareggiare il governatore ha un nuovo esponente a Palazzo Madama. Un corregionale. “Di Giacomo può finalmente sedere nel suo scranno e questo è un vantaggio per tutti noi” dichiara il governa-
tore. Infatti, se Di Giacomo dovesse fare qualcosa per il suo Molise, quanto meno dovrebbe iniziare a presentare interrogazioni ai ministri competenti su tutta una serie di conflitti che coinvolgono il buon Frattura. Ad esempio il senatore potrebbe chiedere al ministro dell’Interno (il suo leader Alfano) come mai la sorella del presidente della Regione è ancora a capo dell’Ufficio di Gabinetto del questore di Campobasso, tanto per citarne uno. Oppure la questione delle Torri, la costruzione che Frattura vuole/voleva vendere alla Regione Molise per la modica cifra di 36milioni di euro e che proprio Di Giacomo ha denunciato nell’ormai passata campagna elettorale del 2011. "Siamo certi - prosegue il presidente - che il senatore Di Giacomo, nonostante certa pregressa ostilità in più occasioni manifestata, saprà affiancarci in tutte le nostre battaglie che stiamo conducendo a Roma per il bene dei
molisani”. Quella certa ostilità di cui parla il presidente forse è la richiesta di dimissioni fatta su facebook dal conclamato senatore? Perché un mese fa Di Giacomo ha compiuto questo coraggioso passo da umile cittadino. Bisognerà vedere se oggi continuerà sulla scia con l’eco che potrebbe portare la richiesta di dimissioni urlata non sul social network dal nuovo senatore molisano. Oppure la quasi certezza che Di Giacomo non toccherà argomenti scottanti per il presidente della Regione? Ma Frattura è già certo che “Di Giacomo farà suo” il modo di lavorare del governo di centrosinistra regionale. Un metodo “improntato alla correttezza e alla trasparenza politiche a totale servizio di tutti i nostri cittadini”. Chissà se il governatore si riferiva all’aumento delle indennità, alla legge sui portaborse che ha reso famoso Vincenzo, o alla totale assenza di pubblicazione (alla voce trasparenza del sito della Regione) degli incarichi assegnati dal governo regionale. Frattura dunque è già certo della collaborazione “per il futuro che stiamo costruendo per la nostra regione” dove, ma questo è omesso dalla nota, l’unica cosa certa è la disoccupazione al 50% che con la chiusura più che probabile delle grandi aziende regionali è destinata ad aumentare. “Non ci saranno né steccati né chiusure di sorta” annuncia Frattura riferendosi alla collaborazione di Di Giacomo. In fondo i due, l’uno del Pd l’altro del Nuovo centrodestra, hanno in comune un avvocato: Salvatore Di Pardo. Lo stesso uomo che ha fatto annullare le regionali del 2011 vinte dallo schieramento di Di Giacomo. Lo stesso professionista che proprio ieri al Tar ha discusso una dozzina di cause contro la Regione Molise la metà delle quali riguardanti due centri sanitari privati (Cattolica e Neuromed) per i tetti di spesa e i posti letto ma, contemporaneamente, siede ai tavoli istituzionali al fianco di Frattura per architettare la sanità molisana del futuro. Per cui la domanda sorgerebbe spontanea: Di Pardo consiglia a Frattura il da farsi facendo gli interessi della sanità pubblica o mettendo in campo atti da far impugnare alle strutture private che si rivolgono al suo studio legale? Chissà se Di Giacomo avrà intenzione di pretendere risposte dal governatore visto che si tratta dell’avvocato a cui lo stesso senatore si è rivolto per dire, a Palazzo Madama, che Berlusconi non ha i requisiti morali per fare il senatore. Ma Frattura è convinto: Di Giacomo sarà della squadra per il bene del Molise. Irene Corsini
L'intervento
Niro convoca se stesso e Nunzia Lattanzio denuncia: è irregolare “Si comunica, a tutti i Capigruppo consiliari, che il gruppo Popolari Udeur non ha ancora eletto il suo capogruppo e che non può essere ritenuta tale la persona del Dottor Vincenzo Niro, anche Presidente del Consiglio regionale, data l’oggettiva incompatibilità che trova conferma nella programmazione della riunione odierna. Vi invito, pertanto, a voler considerare assolutamente illegittima ed improduttiva di qualsivoglia effetto giuridico ogni decisione che dovesse essere assunta in tale sede”. Era questa la comunicazione a firma di Nunzia Lattanzio datata 24 ottobre 2013, unica eletta in Consiglio regionale sotto il simbolo dell’Udeur. Da quel giorno ad oggi non si è più tenuta a Palazzo Moffa
la Conferenza dei capigruppo. Ed oggi Nunzia Lattanzio si dice sgomenta dall’atteggiamento dei colleghi consiglieri. “C’è solo da rimanere increduli! Ho appreso soltanto alle 13:59 – scrive - da un sms inviatomi da giudizioso e responsabile Collega, che si è tenuta stamane la Conferenza dei Capigruppo consiliari. La stessa, presieduta da Vincenzo Niro, ha avuto luogo con la irregolare presenza dello stesso anche nella veste di Capogruppo Udeur, mentre alla scrivente, unica componente il Gruppo consiliare medesimo non è stata data alcuna comunicazione. Clamorosamente ignorato, quindi, l’invito urgente del 24 ottobre. Si tinge sempre più di nero lo scenario già assai buio”.
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29 novembre 2013
I risultati della ricerca effettuata dalla Promosam, su progetto finanziato dalla Regione, saranno presentati il 3 dicembre presso la sala della Costituzione della Provincia
La salute mentale nelle scuole Massima attenzione al resoconto della ricerca sulla efficacia di un intervento di promozione della salute mentale nelle scuole. Verrà dato il 3 dicembre presso la sala della Costituzione della Provincia dai responsabili del Dipartimento di salute mentale e dai responsabili dell’associazione Promosam che ha realizzato la ricerca finanziata dalla Regione Molise. Massima attenzione ai numeri statistici e, se possibile, ai casi singoli rilevati all’interno della popolazione scolastica dell’Istituto professionale, dell’Istituto pedagogico, dell’Istituto biologico e per geometri e
presso la scuola media Petrone. La salute mentale è un settore di particolare delicatezza e complessità al quale vanno riservate risorse e professionalità adeguate, cosa che, come possiamo rilevare, non sono mancate al progetto-intervento affidato alla Promosam sostenuto, tra l’altro, dall’Istituto superiore della sanità. La scuola nella sua articolazione è un luogo dove il disagio (infantile e giovanile) è notevolmente presente e coinvolge una nutrita schiera di soggetti, ciascuna diret-
tamente o indirettamente interessata. Capire cosa è necessario fare e come farlo per fronteggiare le varie situazioni, è uno degli obiettivi primari da raggiungere da parte dei ricercatori e degli specialisti, non di meno, però, dei dirigenti scolastici, dei professori e degli alunni . Dirigenti, professori e alunni renderanno testimonianza nel corso dell’incontro del 3 dicembre e dalle loro parole sarà anche più facile rendersi conto delle condizioni in cui operano e si confrontano. E come il benessere psicofisico possa essere assicurato.
Imu agricola, Ruta: "Ok governo su azzeramento" Per il parlamentare del Pd era la risposta che si attendeva CAMPOBASSO. "Il governo sull'Imu agricola ha fatto la cosa giusta. Dopo i fabbricati, l'azzeramento dell'Imu anche per i terreni coltivati da agricoltori è la risposta che ci aspettavamo a tutela delle piccole aziende agricole. E' sicuramente un primo passo molto importante verso il rilancio di un settore così decisivo per la ripresa economica dell'Italia. Per il Partito Democratico la scommessa è sul Made in Italy, sulla qualità dei prodotti e sull'internazionalizzazione delle aziende, a iniziare dalla piccola produzione dando forza alle filiere agroalimentari". Lo afferma Roberto Ruta, senatore del Partito Democratico e capogruppo in commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
L’intervento
Quella stalla che distrugge il Molise A proposito della nota “Basta con la liturgia dei no”, diffusa dall’Associazione Industriali del Molise, noi del Comitato “No Stalla, Sì Molise Bene Comune”, diciamo subito, con la sincerità e il rispetto che merita l’emerita associazione che se il ragionamento è questo i No hanno campo spianato per vincere una battaglia che salva il Molise dall’insediamento di una “Stalla” di 12.000 manze. Non crediamo al ripensamento di chi, il Sen. Ruta, si è fatto vanto dell’invito alla Granarolo a scegliere il Molise al posto della Puglia. Diciamo subito, ma solo per ricordarlo a chi fa finta di non saperlo, la stalla che il Sen. Ruta voleva (vuole) nel Molise è un allevamento intensivo a carattere industriale che non ha niente a che vedere con l’agricoltura. Una “stalla” tutta concentrata in uno spazio pari a 100 campi sportivi legati insieme. In pratica 100 ettari, cioè uno spazio esteso per un chilometro quadro, che fa dire che il paragone con il Trentino non ha alcun senso. Non 7, bensì 12.000 in un solo chilometro quadro, è il dato che subito ha allarmato Noi e quanti sono convinti come noi che il No a que-
sta industria è un dovere di ogni molisano che ama la sua terra e, anche, come riporta la nota con un pizzico di ironia, il suo orticello fonte di bontà e di salute. L’emerita associazione degli industriali molisani ha fatto, così, il suo primo autogol!Il secondo autogol è quello che i No, da subito e ancor prima di dar vita al Comitato, hanno avanzato una proposta alternativa sintetizzata in “No una ma 100 stalle” che abbiamo avuto modo di ripetere più volte. Il terzo è quello dei posti di lavoro che è, poi, la pubblicità diffusa di quanti sperano e vogliono questa industria, che al Molise prende e nulla dà. Neanche posti di lavoro, perché quei pochi, 40 o 50 promessi, rubano un numero ben superiore di posti di lavoro che i 100 ettari danno con la sola attività agricola che, lo ricordiamo, dona a tutti cibo e, nel caso del Molise, di qualità. C’è di più, la realtà che si vuole importare nel Molise, mette in seria difficoltà le aziende agroalimentari molisane che, con non pochi sacrifici, si sono affermate sui mercati del mondo e stanno dando immagine al Molise. Possiamo continuare parlando di ambiente, salute,
acqua, aria, elementi che, evidentemente, interessano poco o niente l’associazione degli industriali, ma ci fermiamo qui per rispondere subito alla domanda “quale idea avete di futuro”, che riteniamo non solo del tutto pertinente, ma centrale per noi che diciamo con sempre più forza NO. Il Comitato del “No Stalla, Sì Molise Bene Comune” è ben lieta di rispondere che l'idea del futuro dei No è quella opposta al tipo di sviluppo, che ha portato e sta tenendo il Paese sull'orlo del baratro e posto ai margini il Molise, con le aree interne e il mezzogiorno d’Italia. Una realtà che ci porta a pensare e credere ad un percorso alternativo, soprattutto per il Molise, che è quello di dare forza e slancio alla vocazione propria del suo territorio qual è quella legata all'agricoltura e al suo carattere di ruralità. Agroalimentare (l'alimentare di cui si dovrebbe preoccupare anche la Confindustria, visto il peso ch esso ha avuto e ancora ha all’interno della stessa associazione) e turismo, pilastri solidi di un ponte che si avvale della conoscenza, cioè di innovazioni e tecnologie, a partire
da quelle messe a disposizione dalla nostra Università. No alla “Stalla” ma, anche, “No alle industrie, a partire dalle chimiche, che tolgono peso e prestigio al territorio molisano e cioè l’ambiente, il paesaggio, la qualità dei suoi prodotti che il territorio, quale origine, esprime. Come abbiamo già detto, le industrie legate all’agricoltura ed al turismo purché non invasive e inquinanti. Non rispondiamo alla successiva domanda delle sagre e tradizioni paesane o del rilancio della patata, della cipolla perché la riteniamo offensiva per il Molise e i molisani e, comunque, testimonianza di una cultura approssimativa se non sbagliata del valore del territorio e delle sue peculiari risorse. Per chiudere, il Molise, con l’adesione spontanea e convinta al nostro No, dimostra un aspetto nuovo che è proprio di guardare al futuro, nell’interesse soprattutto delle nuove generazioni, avendo percepito che la proposta della Granarolo con il suo allevamento esageratamente intensivo, è già storia del passato. Comitato No Stalla
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29 novembre 2013
La trasparenza è un elemento concreto di valutazione e non più un’immagine della retorica amministrativa
Amministratori pubblici e dirigenti, giù dal piedistallo L’aureola di sacralità che avvolge i dirigenti e gli amministratori pubblici, la intangibilità di cui godono, verranno messe a dura prova dall’obbligo di rendere noto i loro redditi. Un modo metaforico di spogliarli e di offrire di loro un’immagine deprivata della coperta della privacy. Sapremo quanto guadagnano e come, con quale attività, e per quali funzioni. Una rivoluzione che abbassa la soglia dell’arroganza di questi personaggi che si configurano in vere e proprie caste, e alza il diritto d’accesso dei cittadini. La trasparenza è un elemento concreto e non più un’immagine della retorica amministrativa. La mancata pubblicazione dei redditi viene sanzionata e il relativo provvedimento inserito sul sito internet dell’amministrazione che l’adotta. Una rivoluzione, alimentata dalla crescente presa di coscienza della collettività di penetrare il mondo della politica dell’alta burocrazia. A rendere efficace questo processo di democratizzazione non solo interviene la legge, ma anche la capacità di vigilare, ed eventualmente denunciar, da parte della pubblica opinione. Solo tenendo aperte le porte d’accesso ai luoghi del potere sarà possibile instaurare un rapporto nuovo con i cittadini. Le novità sono tante e vanno conosciute. A cominciare dal dovere dei titolari di incarichi amministrativi di vertice, e di incarichi dirigenziali, di rendere pubblici il conferimento dell’incarico a collaboratori e a consulenti, il loro curriculum vitae e i dati relativi ad incarichi o alla titolarità di cariche in enti di diritto privato finanziati dall’erario, e lo svolgimento di eventuali attività professionali e le relative retribuzioni. Disvelamento totale delle risorse pubbliche e della loro destinazione. Per i consulenti esterni, la pubblicazione dei dati relativi agli incarichi e la liquidazione dei relativi compensi è la condizione sine qua non perché l’atto di conferimento sia valido ed efficace. Il dirigente che viola
Per loro, l’obbligo di rendere noti i redditi, il curriculum vitae, i dati relativi ad incarichi o alla titolarità di cariche in enti di diritto privato finanziati dall'erario, eventuali altre attività professionali e le relative retribuzioni questa prescrizione risponde sul piano disciplinare ed è sottoposto a una sanzione pari alla somma corrisposta, nonché a risarcire l’eventuale danno derivato dal ritardo della pubblicazione. Per quanto riguarda i dirigenti esterni assunti a tempo determinato, le pubbliche amministrazioni sono tenute a pubblicare il loro curriculum e ad aggiornare l’elenco (Regione avvisata, mezza salvata!). Circa i componenti degli organi politici, ogni amministrazione, sul proprio sito istituzionale, dovrà pubblicare l’atto di nomina o di proclamazione dell’elezione specificando la durata dell’incarico o del mandato elettivo, il curriculum, i compensi connessi con l’assunzione della carica, le spese per viaggi di servizio e le missioni pagate con fondi pubblici, nonché i dati relativi all’assunzione di eventuali altre cariche presso enti pubblici o privati e i relativi compensi. Gli eletti dovranno inoltre pubblicare la dichiarazione circa il proprio patrimonio, la dichiarazione Irpef, e una dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale. In caso di omissione è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 500 ad un massimo di 10mila euro, e la pubblicazione sul sito internet dell’amministrazione del provvedimento sanzionatorio. Finora, salvo imprevisti, pare che tutti siano stati alla regola. Dardo
Crescita/de-crescita Avendo un pò di tempo a disposizione per lo studio, mi sono di recente imbattuto in un libro per la verità non nuovo, ma abbastanza in tono con alcuni temi della discussione politica attuale. Si tratta della "Scommessa della crescita" di Serge Latouche, pubblicato da Feltrinelli che consiglio vivamente di leggere. Latouche costituisce uno dei riferimenti teorici del movimento 5S e ci riconduce ad un argomento, quello della "crescita" appunto, di cui si discute molto e rappresenta sempre di più un parametro su cui misurare l'immediato futuro. Che significa allora "crescita". E' una domanda interessante se pensiamo che veniamo da anni in cui un "de-crescita" c'è già stata, sotto forma di "recessione". L'orizzonte di Latouche è diverso. Mira a ridisegnare radicalmente quel modello. Si tratta infatti di una "crescita" misurata con parametri diversi e capovolta rispetto all'idea neopositivista (praticata anche a Bruxelles) per cui una sua misurazione è di carattere eminentemente monetario. La "ricchezza" è qui ricondotta all'idea liberale di "felicità" e dunque q tutto quell'insieme di indicatori che ne fanno parte: dal benessere, alla salute, alla cultura, alla sostenibilità ambien-
tale. In genere ai servizi fruibili in maniera socialmente ampia. Il libro è pieno di stimoli e non è mia intenzione farne una recensione. Mi preme riportare alla attenzione il tema di fondo che è particolarmente appropriato in una fase, quale quella che stiamo attraversando, in cui per un verso si va prospettando una forma di uscita (tutta da verificare) dalla crisi in cui siamo entrati dal 2008, per l'altro si vanno definendo nuovi assetti politici ed organizzativi in cui nulla sembra scontato. Un'idea che mi sono fatto da tempo è che, comunque vadano le cose, il mondo (e quindi anche l'Italia e, perché no, il nostro Molise) uscirà tutto profondamente trasformato e notevolmente diverso dal precrisi. Qui è in discussione l'idea stessa di "crescita" così come abbiamo imparato a conoscere ed a condividere nel corso degli anni: come mera misurazione della ricchezza (quella prodotta e quella accumulata, che non sono la stessa cosa). Latouche ha posto un problema che certamente ha una storia ma che è di assoluto rilievo e centralità. La crisi ha infatti posto problemi nuovi (e, ne sono convinto, da un loro ordinamento in chiave "politico" dipenderà gran parte del suo supera-
mento): da un avvicinamento di micro e macroeconomia, ad una ridiscussione dell'idea stessa di "lavoro" come strumento di produzione, appunto, di ricchezza, al "tempo" come riappropriazione delle individualità ed in qualche modo parametro nuovo con cui fare i conti. Assieme alle problematiche del benessere, della sostenibilità ambientale e, da ultimo, dalla fruibilità del patrimonio culturale, particolarmente diffuso da noi. Tutto questo, messo assieme e ben omogeneizzato (e qui sarà misurata la capacità delle nuove classi dirigenti) significa un, automatico, superamento di categorie che hanno contraddistinto nel bene e nel male il secolo passato. Un welfare meno assistenziale e più inclusivo. Uno stato meno "gestore" e più "regolatore". Un privato più innovativo e creativo. A tutto questo una Regione come la nostra è, direi "naturalmente", candidata: il Molise, paradossalmente potrebbe giocare e rilanciare la carta dell'innovazione se, lo so che è difficile, riuscirà a cambiare i parametri del modello di sviluppo ed costruire un processo di "crescita" capace di intercettare la "decrescita". Sembra un paradosso. In parte lo è. Ma è come l'intero orizzonte dell'universo po-
stcrisi. Abbiamo l'aria, l'acqua, la storia e le cultura. Abbiamo una industrializzazione giovane e praticamente già finita. Abbiamo risorse umane e condizioni geografiche di tutto rispetto. Per questo motivo, ad esempio, ritengo che nella nuova fase di programmazione dei fondi strutturali europei dovremo prestare una particolare attenzione alle cosiddette risorse dirette (a partire dal nuovo programma di ricerca). In Paesi diversi da noi, a partire dalla Germania, la discussione è molto avanti ed anche la ricerca tecnologica che dovrà supportare i processi nuovi. Crescita che intercetta la de-crescita è una crescita diversa ma è pur sempre un produttore di ricchezza. Le classi dirigenti (ed anzi lo Stato) dovrà vigilare attentamente affinché tale nuova ricchezza venga distribuita in modo intelligente in modo da non distruggere ma di avviare processi ulteriori. L'attenzione che si è accesa da un pò di tempo sui "costi della politica", così come quella sulla riorganizzazione istituzionale dello Stato, se vorrà uscire da qualche indubbio (ma irrinunciabile) massimalismo, dovrà incominciare a porre il problema della qualità e della capacità ad elaborare modelli (e consequenziali comportamenti) difficili. Non in sé, naturalmente, ma perché nuovi ed in gran parte inesplorati. Antonio Francioni Segretario generale Consiglio regionale.
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Campobasso
29 novembre 2013
Progettato per consentire ai viaggiatori e ai pendolari di raggiungere rapidamente il centro cittadino.
Il collegamento pedonale del Terminal con Via Mazzini è un’altra opera pubblica bloccata dalla stupidità amministrativa Senza soldi non si cantano messe: la P.Q. Edilizia, suo malgrado, è stata costretta a sospendere i lavori e a mettere in mora l’amministrazione comunale Mancherebbe poco al completamento dei lavori per la realizzazione del collegamento pedonale dal terminal a Via Mazzini. Ma il Patto di stabilità, una delle formule amministrative più controverse e astruse - che limita l’autonomia gestionale degli enti locali, e sta mettendo in ginocchio le imprese - impedisce, appunto, che alla ditta appaltatrice dei lavori, la P.Q. Edilizia, vengano pagati gli stati di avanzamento. E, siccome senza soldi non si cantano messe, la P.Q. Edilizia è stata, suo malgrado, costretta a sospendere i lavori. Ormai e quasi un anno che il cantiere è chiuso e attende di essere riaperto, cosa che sarebbe possibile se ci fosse qualcuno in grado di by-passare il Patto di stabilità dando il via libera a ciò che rimane da fare per completare l’opera. Stiamo parlando di un progetto vecchio di 20 anni. Finanziato per una parte con i fondi della legge 64 (Cassa
per il Mezzogiorno) e per l’altra con i fondi regionali. Anche questa duplicità di finanziamento, naturalmente, non giova alla snellezza delle procedure. Comunque, molte difficoltà sono state superate. Ciò che invece rimane un ostacolo insormontabile è il Patto, tanto più se in presenza della disponibilità delle risorse finanziarie per tacitare l’impresa e
L'intervento. di Adriana Izzi* Ogni spettacolo pirotecnico che si rispetti si conclude, in un assordante crescendo, con i colpi scuri, posti a clausola di un fantasmagorico spettacolo di scintillanti meteore disegnate, in pioggia di luci, sul fondale del cielo notturno. Il gran Fuciliere del capoluogo, in questa fase terminale della sua amministrazione, ha deciso di regalarci, senza mai farli precedere dai più scenografici giochi pirotecnici, i soli colpi scuri, che stanno squassando in questi giorni - prima, durante e dopo le sue dimissioni burletta - Palazzo S.Giorgio, imprimendo a quelle stanze sonnolenti inconsuete atmosfere di attivismo sfrenato. Che si materializza in fondi magicamente ritrovati nelle pieghe di un bilancio sin qui incapace di sostenere l’acquisto di un gelato (sic!) e si declina in conseguenti interventi di vario genere e di varia entità. Attivismo scientemente sfrenato, perché meno controllabile sotto il profilo dell’efficacia e fors’anche dell’economicità; ed in più perché posto palesemente al servizio del teorema degli “ultimi cento giorni”, generalmente praticato dalle amministrazioni fiacche: quelle virtuose, infatti, lo sviluppano nei “primi cento”! E qui i colpi scuri si caricano di un impatto dirompente, a fronte della calma piatta che ha caratterizzano i quattro anni precedenti, non lasciando dubbi sulla loro finalizzazione preelettorale, volta a riconquistare consensi, smorzando le luci sulle pur evidenti vestigia dell’imprinting negativo impietosamente impresso alla città, quale stigma difficilmente cancellabile. Ma l’artefatto cambio di passo, non sorretto da adeguata pianificazione di un’idea di città sostenibile, il poco tempo ormai a disposizione, l’indice di gradimento in netto declino anche presso i decisori politici stanno
per portare a termine i lavori. Un Paese che impiegando 20 anni progetta un’opera pubblica, riesce a trovare i finanziamenti, riesce ad appaltare i lavori e, a un passo dal concluderli, se li vede bloccati dal Patto di stabilità, è un Paese da barzelletta. Un Paese, cioè, in cui è del tutto naturale trovarsi in crisi, incapace di ripartire, di investire, di svilupparsi.
Campobasso, visto il numero di opere pubbliche che datano 10 e più anni, ancora da portare a termine, può essere elevato a paradigma della crisi e della impossibilità di superarla. Il collegamento pedonale rientra tra le scelte programmatiche a corredo della piena agibilità e funzionalità del terminal delle autocorriere. Dovrebbe consentire alla massa
Fuciliere a colpi scuri sortendo l’effetto di mandare in affanno il Fuciliere e di indurlo a rifugiarsi, sempre più spesso, nell’ adirato quanto patetico esercizio di menar fendenti alla cieca …Altri colpi scuri! Povero Sindaco, in sostanza sfiduciato dalla città tutta, oltre che dalla sua maggioranza; di cui ha fatto strame, riducendola, da iniziale “legione quadrata”, ad esile “squadretta”, peraltro non più disponibile ad essere asservita in toto al suo dominio incondizionato. Ne fanno fede le ormai consuete sedute consiliari valide solo in seconda convocazione, e, per di più, spesso con l’apporto dell’opposizione, costretta a garantire il numero legale, per senso di responsabilità e per il decoro dell’Aula. Povero Sindaco; la sua strategia - improntata, alternativamente, a furbeschi ammiccamenti e contumelie di basso profilo - non funziona più e lo costringe a mostrare il suo vero volto: non quello rubizzo e pacioccone, aduso ad incontinenti boutades pubbliche, scomposte ed ineleganti, ma, in fondo, prive di esiti conseguenti. Bensì quello funesto e pericoloso di padre-padrone, pronto a sacrificare i suoi figli, anche i più fedeli, sbeffeggiandoli, insultandoli e dandoli in pasto alla cittadinanza, pur di salvaguardare la propria immagine e di garantirsi la ricandidatura. In una recente intervista, nel corso della quale ha dato la stura ad elucubrazioni scorrette ed al limite della liceità, il padre-padrone ha rotto gli indugi, svelando appieno la sua natura, assai incline allo scarico di responsabilità ed al misconoscimento del supporto che assessori e consiglieri di maggioranza gli hanno fornito in varie circostanze, consentendogli di uscire indenne - purtroppo - da duri scontri consiliari, ai quali è stato in grado di opporre la sola lo-
gica dei numeri. A poche ore dalla ritrovata coesione della maggioranza, o meglio di quel che ne resta, si è abbandonato, nella intervista innanzi richiamata, ad una goffa autoesaltazione, condita, tra l’altro, con toni di irridente minimizzazione della preziosa collaborazione a lui fornita dal prof. Toma, assessore tecnico di sua scelta, cui certamente è debitore della soluzione di diverse situazioni intricate. Condita, altresì, di pesanti quanto accidiosi spunti polemici nei confronti del consigliere Colagiovanni, un tempo suo portavoce ed inossidabile sostegno nell’assise comunale. Colpi scuri, questi ultimi, che assumono valenza di potenziale boomerang, per via della materia cui fanno riferimento! Anch’io - che seggo tra i banchi dell’opposizione e che mi industrio di caricare il mio ruolo di valenza costruttiva, in nome del bene comune - ho avuto l’onore di essere oggetto di un…colpetto. Non andato a segno, però, a causa di un marchiano errore commesso dall’ineffabile Fuciliere, che mi accusa di non aver messo in sicurezza le prese di corrente nelle scuole, durante la gestione dell’assessorato alla Istruzione : non sono mai stata assessore all’Istruzione, bensì al Personale e per di più nella seconda metà degli anni ’90, al tempo della prima consiliatura Massa...Colpi scuri alla cieca!!! Ma la lista si fa ben più lunga e complessa, se ci spostiamo a considerare altre vicende; dal trattamento riservato a qualche presidente di Commissione - si pensi ai casi di Fratipietro e di Pascale - alle deleghe revocate a qualche consigliere, cito qui a campione la vicenda di Marilina Niro, che ancora non trova formale motivazione. Per non parlare, infine, del rimpasto di Giunta, che si fa
dei viaggiatori, soprattutto in corrispondenza degli orari di entrata e d’uscita dalle scuola e dagli uffici, di defluire comodamente e di raggiungere rapidamente il centro cittadino. Sono anni, invece, che lo sciame umano lungo le carreggiate degli svincoli d’accesso e d’uscita dal terminal, è costretto a vedersela con il traffico automobilistico, sistematicamente a rischio della propria incolumità. Uno spettacolo a dir poco indecente per una città che si fregia del titolo di capoluogo regionale. Spettacolo tanto più intollerabile se posto dinanzi alla constatazione che il collegamento pedonale è lì, che fa bella mostra di sé, ma inutilizzabile per via del Patto di stabilità che impedisce all’impresa P.Q. Edilizia di completarlo, ma non di mettere in mora la stazione appaltante. Spettacolo, tra l’altro, di cui, stando così le cose, non è preventivabile la fine. Dardo
manifesto di sfiducia generalizzata : nei confronti degli assessori scacciati inopinatamente; di quelli trattenuti, ma con deleghe modificate e ridotte; delle new entry, cui ha riservato lo scomodo ruolo di parafulmine, in zona cesarini, rispetto alle legittime proteste civiche. In tutte queste situazioni ed in tante altre similari, che il tempo e lo spazio non mi consentono di ricordare, avrà avuto le sue ragioni, il Di Bartolomeo; di certo non ha ritenuto di esplicitarle in Consiglio! Col risultato di qualificarsi, agli occhi dell’osservatore ignaro, quale mirabile campione dell’usa e getta, nel breve e nel medio periodo. Dunque, vien da ipotizzare …sotto a chi tocca, nei prossimi mesi. Ma il futuro già si invera al presente: è di quest’oggi (27 – 11) l’ultima della serie. Il consigliere Basile ha formalizzato le sue irrevocabili dimissioni da presidente di due commissioni, per aver riscontrato -presumo- la inutilità del suo lavoro istituzionale, a fronte di decisioni già assunte al di fuori delle commissioni stesse. E il Fuciliere colpisce ancora, in una incontenibile orgia di sgretolamento, la propria maggioranza…Che ne stia preparando una diversa per il botto finale??? * Consigliera comunale di Cittadinoi
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Campobasso
29 novembre 2013
Di Bartolomeo preda della maggioranza che con una mano l’accarezza e con l’altra lo pugnala Altro che rinnovo della fiducia al sindaco. La maggioranza aveva assicurato a Gino Di Bartolomeo l’approvazione dell’assestamento di Bilancio e invece, ieri mattina, la seduta consiliare è andata deserta slittando in seconda convocazione per mancanza del numero legale. Il documento finanziario deve essere approvato per forza entro il 30 e quindi, dal punto di vista formale e temporale, il Consiglio ancora è nei tempi giusti considerando che la seconda convocazione della seduta consiliare è fissata proprio per domani e per far partire i lavori bastano 14 presenze, mentre in prima ne servono per forza 21. Il punto è che il sindaco Di Bartolomeo ha ritirato le dimissioni perché ha avuto dal gruppo di maggioranza precise rassicurazioni riguardanti sia l’approvazione dell’assestamento di Bilancio che il sostegno necessario per portare a termine il mandato. “Di Bartolomeo ritira le dimissioni nella consapevolezza di trovare nella sua maggioranza ,che gli ha ribadito la fiducia, gli stimoli giusti e il necessario entusiasmo per giungere alla conclusione del quinquennio
amministrativo”. Così ha dichiarato il sindaco ma evidentemente , in fase di trattativa, ha dimenticato di far presente ai suoi che , magari, sarebbe stato opportuno presentarsi in aula per la prima convocazione del Consiglio sul Bilancio proprio per dare l’impressione di una forza e di una compattezza ricostituita, almeno apparentemente . Invece le cose non sono andate così. Gli esponenti di maggioranza volutamente e consapevolmente hanno saltato la seduta consiliare di ieri con l’intento di tenere sulla corda il sindaco e fargli capire, chiaramente, che la squadra di Governo è con lui ma non lo è al centro per cento. Resta al suo fianco solo per lo stretto necessario e per chiudere il mandato. Altro che crisi passeggera. Ormai il quadro è chiaro ed è meglio che Di Bartolomeo ne prenda coscienza anche se, stando alle sue dichiarazioni, si ha l’impressione che il sindaco sia ben consapevole della situazione e che conosca alla perfezione il nome dei traditori, dei falsi adulatori che con una mano lo accarezzano e con l’altra lo pugnalano. Teresa Manara
"Troppi abusivi per i saloni estetici" La Confartigianato denuncia la situazione e chiede provvedimenti CAMPOBASSO. Estetisti, parrucchieri e acconciatori si trovano, ancora una volta, a lanciare l’allarme contro l’abusivismo. Un fenomeno che di giorno in giorno sta diventando sempre più evidente e che lede in maniera considerevole le tante imprese regolari. "In questo periodo di difficoltà economica - scrive Confartigianato - tra le tante sfide quotidiane che le imprese si trovano ad affrontare una delle più rilevanti è proprio la tutela del lavoro dalla concorrenza sleale: sempre più soggetti privi di qualsiasi requisito, amministrativo, igienico-sanitario e di sicurezza sul lavoro, esercitano abusivamente e con inaudita sfrontatezza l’attività. Il rischio che le famiglie si orientino verso prodotti e servizi di provenienza incerta ma a basso costo offerti dagli abusivi è sempre più alto, è necessario che i consumatori si affidino a mani esperte e responsabili, le sole a garantire legalità e sicurezza". Le regole ci sono e devono essere valide per tutti, il settore benessere di Confartigianato richiama con forza alle proprie responsabilità le Istituzioni e gli organi preposti al controllo, ma invita anche i cittadini-consumatori a fare la loro parte.
ANNO IX - N° 145 - VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
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Isernia
29 novembre 2013
“Impossibile fare il sindaco con queste leggi” Il primo cittadino di Pesche, Ido De Vincenzi, scrive a Napolitano Nei giorni scorsi è stato Ido De Vincenzi, primo cittadino di Pesche, a scrivere al Capo dello Stato per chiedergli aiuto, scoraggiato e impossibilitato a proseguire con il suo mandato. Fino ad oggi, però, non ha avuto risposta. Solo il sindaco di Torino, Piero Fassino, a nome dell'Anci ha risposto. "Desidero esprimerle apprezzamento per l'impegno con il quale svolge il suo mandato in un momento storico che richiede un contributo notevole e gravoso per i Comuni e pone in seria difficoltà la loro possibilità di continuare a svolgere in modo soddisfacente le funzioni istituzionali - scrive Fassino a De Vincenzi. Le comunità locali sono il tessuto di base della comunità nazionale, i
Comuni rappresentano, attraverso il rapporto immediato e diretto che hanno con i propri cittadini, l'elemento costitutivo dell'unità nazionale". Ancora.
"Da tempo l'Anci chiede che si apra un confronto serio sull'intero sistema delle autonomie, per riforme organiche concretamente applicabili e soprattutto
utili ai cittadini. I continui e pesanti tagli ai trasferimenti rendono sempre più concreto il delinearsi di una situazione in cui i Comuni dovranno chiudere non perché troppo piccoli, ma perché impossibilitati ad assolvere le loro funzioni, a garantire servizi essenziali e quindi diritti, coesione sociale, possibilità di crescita e sviluppo ai cittadini, alle famiglie, alle imprese. La situazione dei bilanci comunali rimane grave e le regole stringenti del patto di stabilità rappresentano un limite alla capacità di investimento da parte degli enti locali ed un pesante freno all'economia, mettendo in serio pericolo l'erogazione dei servizi ai cittadini. L'Anci è fermamente per-
“Giù le mani dal Volturno” Cittadini contro il permesso di costruire una centrale idroelettrica sul fiume ISERNIA. “Giù le mani dal Volturno”. E’ questo il testo dello striscione, dalla lunghezza di 15 metri, affisso lungo la statale Isernia-Venafro dalla Foresta Che Avanza per protestare
contro la possibilità di una concessione del permesso di costruzione di una centrale idroelettrica da parte di privati lungo il corso molisano del fiume Volturno. “Con questa azione, la Fo-
AGNONE. Sarà l’On. Aldo Patriciello a presiedere la prima sessione dei lavori di presentazione del progetto ‘Parco Archeologico Territoriale dell’Alto Sannio’ e del relativo Comitato promotore. L’incontro si terrà oggi presso il Teatro Italo Argentino di Agnone. Archeologia, territorio e vision del progetto il tema della prima parte della giornata di incontri presieduta dall’On. Patriciello a cui seguirà quella relativa al Partenariato, le opportunità e la via europea per l’implementazione del progetto presieduta dal vice presidente del Parlamento europeo,
resta Che Avanza unisce la propria voce a quella dei comitati civici che già da giorni protestano contro il progetto di edificazione di una centrale idroelettrica lungo il fiume Volturno - sottolinea Martina Morelli, responsabile dell'associazione ambientalista a Isernia - Questo perché l’opera prevederebbe la deviazione del fiume dal suo alveo naturale per la durata dei lavori, con pesanti conseguenze per l’ecosistema dell’area, che ne riuscirebbe stravolto, con inevitabili ripercussioni per la vivibilità della zona”. “Inoltre – continua Morelli – anche volendo ragionare in termini meramente utilitaristici, dalla costruzione dell’opera non
deriverebbe alcun beneficio per gli abitanti del luogo né per quanto riguarda il costo dell’energia, che resterebbe invariato, né sul piano occupazionale. Non a caso, i cittadini dei comuni interessati dal progetto, Montaquila e Monteroduni, si sono attivati con una serie di iniziative per esprimere la propria contrarietà. In solidarietà con la popolazione, la Foresta che Avanza annuncia la propria convinta partecipazione a tutte le iniziative che i comitati civici sceglieranno di attuare per ribadire il loro netto rifiuto a qualsiasi progetto di sfruttamento e danneggiamento del territorio a scopo di profitto''.
suasa che sia giunto il momento di dar corso agli impegni assunti, e siamo convinti che questo è uno sforzo i cui benefici sono certi e immediati per lo sviluppo del Paese, che non può più attendere e che va sostenuto. In tal senso, le confermo l'impegno dell'associazione a proseguire nella sua azione a sostegno dei Comuni e a farsi portavoce delle istanze e delle necessità dei propri associati. Noi sindaci e amministratori siamo e saremo dalla parte dei cittadini ed è per questo che la ringrazio, anche a nome dell'Associazione che ho l'onore di presiedere, per la dedizione, la passione e il grande senso di responsabilità con i quali svolge il proprio lavoro".
Senso unico alternato sulla Venafrana VENAFROL’Anas comunica che dalle ore 7,00 di lunedì 2 dicembre alle ore 17,00 di lunedì 16 dicembre 2013, sarà attivo un senso unico alternato sulla strada statale 85 “Venafrana”, tra il km 41,050 e il km 41,700, in provincia di Isernia. Il provvedimento si rende necessario per consentire gli interventi di manutenzione ordinaria delle opere idrauliche. Durante la limitazione, il traffico sarà regolato da un impianto semaforico. L’Anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida.
Parco archeologico dell’Alto Sannio, la presentazione L'incontro si terrà ad Agnone presso il teatro Italo argentino. Patriciello: "Una grossa occasione" On. Roberta Angelilli. I lavori inizieranno alle ore 9:30 con i saluti di benvenuto per proseguire fino al pomeriggio. La costituzione del Parco Archeologico Territoriale dell’Alto Sannio nasce dall’esigenza, coltivata dalle Associazioni Archeoclub di Schiavi d’Abruzzo e Istituzione di Studi e Ricerche O.S.C.A. di Agnone, di recuperare l’identità storica del territorio dell’Alto Sannio che ab-
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di Giuseppe Saluppo
braccia le Regioni Molise e Abruzzo con una relativa organizzazione turistica, culturale e sostenibile. Un progetto che dunque coinvolge diversi centri dei territori regionali sopra menzionati, in particolare i Comuni di Agnone, Pescopennataro, Pietrabbondante, Schiavi d’Abruzzo e Alfedena, e che è stato sposato in pieno dall’On. Patriciello che si è detto “entusiasta di col-
laborare al perseguimento di un fine così importante che ridona al territorio la rilevanza, storico, culturale, geografica, che merita. Faccio per questo i complimenti al lavoro portato avanti fino ad ora dalle associazioni e bisogna per questo implementare e dare forma a tutto quello fatto fino ad ora grazie anche all’interessamento diretto dei Comuni interessati e del Parlamento europeo”.
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Termoli
29 novembre 2013
Sviluppo del territorio: Di Brino replica al presidente di confindustria Mauro Natale TERMOLI – In merito alla lettera diffusa attraverso gli organi di informazione dal presidente di Confindustria Molise, Mauro Natale, nella quale si palesano critiche all’indirizzo delle scelte del primo cittadino e dell’Amministrazione comunale di Termoli in merito alla difesa del territorio, il Sindaco Basso Antonio Di Brino risponde con una dichiarazione. “Prendo volentieri spunto dalle affermazioni del presidente di Confindustria Molise – commenta Di Brino – per chiarire alcuni principi ispiratori di questa Amministrazione e per precisare alcune mie dichiarazioni sul tema Gran Manze e su quello dell’ampliamento della Momentive. Per fugare ogni suo dubbio, avrei sicuramente preferito che il presidente di Confindustria Molise avesse partecipato al Consiglio comunale sulle Gran Manze, perché in questo modo avrebbe potuto comprendere meglio il pensiero di questa Amministrazione sulla contrarietà al progetto della Granarolo. Il “no” espresso, deriva prima di tutto dalla constatazione che l’iniziativa Gran Manze non è stata pensata per essere
diffusa sul territorio, ma risulta invece localizzata in una piccola ed un’unica area del Basso Molise: non parliamo, quindi, di 12.000 capi di bestiame diffusi nell’intero ambito regionale, ma di 12.000 bovini concentrati in un solo posto. Lo stesso presidente degli industriali molisani avrebbe potuto apprendere dal vivo, inoltre, che la mia contrarietà al progetto deriva anche dal fatto che non è stata definita alcuna attività di filiera degna di questo nome; non ci sono, cioè, ricadute concrete sul territorio, sia dal punto di vista zootecnico che da quello agricolo, ma anche e soprattutto dal punto di vista lavorativo ed occupazionale. Le varie criticità espresse da più parti in Consiglio, poi, non sono state assolutamente chiarite dal presidente della Granarolo. Ma prima di ascoltare il “no” di questa Amministrazione, il presidente di Confindustria Molise, Mauro Natale, avrebbe potuto ascoltare dalla viva voce degli allevatori bassomolisani le solide motivazioni della loro contrarietà, confermate e ribadite anche dal consigliere comunale Masciantonio il quale, oltre a
svolgere la sua attività all’interno dell’Amministrazione comunale di Termoli in rappresentanza della D.C., risulta essere un profondo conoscitore di questi argomenti e, più in generale, delle que-
stioni agricole e zootecniche di questo territorio. Per quanto attiene, invece, al mio presunto ostruzionismo nei confronti della crescita di quest’area del Molise, vorrei ricordare al presidente di Confindustria che all’interno del perimetro del Consorzio industriale termolese sono già insediate tre aziende chimiche, una centrale turbogas, una centrale elettrica a biomasse; non so dove abbia la sua residenza, ma se lei abitasse a Termoli avrebbe più chiara un’idea, e cioè quella che dal punto di vista ambientale questo territorio ha già dato. Ciò non significa una preclusione aprioristica ad un’iniziativa industriale che voglia porre le sue basi in questa zona, ma significa sicuramente un “no” deciso ad ogni iniziativa che possa arrecare un danno all’ambiente di Termoli e a quello di tutti i paesi limitrofi all’area industriale. Caro presidente Natale, la mia si chiama semplicemente coerenza; per quanto mi riguarda, ho sempre dichiarato apertamente le mie idee in tema di Ambiente, ed evidentemente i termolesi mi hanno scelto come sindaco
anche per questo motivo. Aggiungo inoltre che, in qualità di operatore sanitario, ho ancora più ragioni per esprimere la mia contrarietà ad ogni attività umana, industriale o di qualsiasi altra natura, che possa determinare la comparsa di malattie neoplastiche nei cittadini che abitano a Termoli e nei paesi limitrofi; con l’appoggio della maggioranza consiliare farò di tutto, quindi, per oppormi a quei progetti che, su basi scientifiche, verranno identificati tra i possibili portatori di rischi per la salute umana e “a rischio cancro”. Su questo tema, sia chiaro, non farò sconti a nessuno. Per concludere, presidente Natale, sappia che la mia idea di sviluppo del Molise non è fatta solo di industria, così come non è fatta solo di pesca, di agricoltura, di artigianato, ecc.; io ritengo, invece che questo territorio debba guardare sempre di più ad uno sviluppo integrato, fatto di una giusta proporzione di tutti queste attività: ben vengano, quindi, le imprese che vorranno investire in Molise e a Termoli, purché abbiano una connotazione non invasiva e non deleteria per l’ambiente e la salute”.
Riscaldamento a singhiozzo nella scuola di via Stati Uniti
Risposta al sindaco della città di Termoli Antonio Di Brino
TERMOLI – Ancora proteste ieri mattina daparte dei genitori dei quasi 500 alunni della scuola primaria di via Stati Uniti a seguito dell’impianto di riscaldamento che non funziona a dovere. Dopo un sopralluogo effettuato dal sindaco, Antonio Di Brino, dal suo vice Enzo Ferrazzano e dall’’assessore Vincenzo Sabella alla presenza dei tecnici della ditta che si occupa della manutenzione è stato stilato un verbale conm impegni precisi. “Salvo che nella classe 3 C dove si è rilevata la temperatura di 19 gradi in tutte le altre classi si
TEERMOLI - Per condurre un’attività come quella della nostra associazione, permettersi delle “perdite di memoria” è sinonimo di un atteggiamento superficiale e soprattutto irresponsabile; se avessimo un atteggiamento irresponsabile la nostra attività sarebbe in realtà controproducente e renderebbe vani tutti i nostri sforzi. A dimostrazione che al contrario almeno la nostra memoria è solida, vorremmo rammentarLe, signor Sindaco, che il 6 maggio 2013, ossia neanche 9 mesi fa, abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica per fare in modo che la stessa Scuola Media “Oddo Bernacchia” ottenesse i 4 certificati (di collaudo statico,di conformità degli impianti,d’idoneità igienico-sanitaria,di prevenzione incendi) necessari a definire una scuola sicura,e c’è da dire che un’estate è passata e dei certificati non si è vista nemmeno l’ombra. Se poi chiedere il minimo indispensabile e prevenire situazioni critiche significa fare allarmismo, allora deduciamo che secondo la mentalità di chi ci amministra la prevenzione è inutile,si deve correre ai ripari solo dopo l’accaduto, e oggettivamente essendoci in gioco la sicurezza e la salute di persone, lavoratori e bambini, non sembra che sia il caso essere superficiali e aspettare che accada qualcosa per intervenire.La prevenzione, non l’allarmismo, è fondamentale ed è uno dei motivi principali per cui ci battiamo e senza scopi di lucro o di fama,ed agli scettici consigliamo di ragionarci un po’ su: di fatto cosa ci sarebbe da guadagnare,oltre alla sicurezza ed al benessere di chi frequenta le scuole? In conclusione ci teniamo a far presente che quello che vogliamo e lavorare in un clima sereno e di collaborazione,dato che non ci sarebbe il motivo di attaccare senza motivo chi si ritrova in ruoli amministrativi,per di più in una condizione di crisi come quella che stiamo vivendo tutti : è infatti evidente che non abbiamo creato nessun allarmismo, ci siamo solo domandati come mai a lavori appena terminati siano sorte subito nuove problematiche. Maria Assunta Mariani Presidente dell’Associazione “La Giusta Scuola”
sono registrate temperature dai 20 ai 24 gradi. Nella classe 2 A si è registrato il non funzionamento del termoconvettore (da sostituire). Nelle classi 5 A, 5 B, 1 D, 1 B la rumorosità della ventola. Nelle classi 2 A e 5 A il non funzionamento delle ventole. Va precisato che la verifica della temperatura è stata effettuata con il misuratore in dotazione alla ditta che gestisce l’impianto. Negli spazi comuni, ovvero nell’atrio al primo piano la registrazione ha evidenziato la temperatura di 21 gradi, nell’area mensa 19.7 e nell’atrio uf-
fici 20. Le variazioni di temperatura sono state verificate anche attraverso la valutazione delle sensazioni percepite dagli alunni. In conclusione, al fine di predisporre interventi di miglioramento emergenti nelle situazioni di disagio si conviene di predisporre la sostituzione degli elementi risultati non efficienti e, per ulteriore garanzia dei rilevamenti effettuati si ritiene di dover ripetere la misurazione della temperatura con altra ditta”. Altro incontro ci sarà questa mattina per verificare le possibile migliorie.
Entusiasmo al ‘Perrotta’, al via il progetto ‘On the road’ TERMOLI - Tante le domande che gli alunni del Liceo Classico ‘G. Perrotta’ di Termoli hanno rivolto ai relatori del progetto ‘On the road’. La dottoressa Elda Della Fazia, il carabiniere Carlo Virgilio, la giornalista Valentina Fauzia hanno parlato agli studenti del secondo e terzo Liceo, di prevenzione agli incidenti stradali. Quali sono le maggiori cause di incidenti, come reagisce il corpo all’uso di alcool e sostanze stupefacenti, quali conseguenze hanno alcool e droghe sulla guida, in che modo si può prevenire un incidente stradale, in che modo si può evitare di restare coinvolti in un incidente mortale, le tecniche di guida sicura, la corretta posizione da assumere quando si è alla
guida. Questi, e tanti altri, i contenuti del convegno intervallati da filmati choc delle campagne di prevenzione di Francia e Inghilterra e da video simulazioni di guida sicura. “Il progetto ‘On the road’ nasce da un’esigenza – hanno spiegato i relatori – e cioè quella di fare qualcosa di concreto per ridurre il numero degli incidenti mortali. Questo progetto concorre al programma della Comunità Europea “Salviamo 25.000 vite” che ha come obiettivo quello di informare i giovani e sensibilizzarli al tema degli incidenti mortali”. Il progetto ‘On the road’ che prende il nome dal romanzo di Jack Kerouac prosegue al Liceo Scientifico il 9 dicembre.
Fidapa presenta il libro sui diritti umani TERMOLI – Per la prossima ricorrenza del mese dedicato alla promozione dei diritti umani e la sezione Fidapa di Termoli si è fatta promotrice della presentazione del
libro di Isabella Astorri dal titolo “Io e … Ma questa non è un’altra storia“. La presentazione del volune, moderata dalla professoressa Anna Musacchio, neopresidente
della Sezione Fidapa di Termoli per il biennio 2013-2015, si terrà mercoledì 4 dicembre alle 17 nella Galleria Civica, in Piazza Sant’Antonio. All’evento interverrà Gianni
Spallone, professore di Letteratura Spagnola presso le Università di Roma, Napoli, Cassino, Perugia e direttore della collana di narrativa “Centofiori“ di Ibc edizioni.
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Termoli
29 novembre 2013
Legge Stabilità: Alleanza Cooperative, bene via libera Senato a emendamenti pesca LITORALE - Apprezzamento dell’Alleanza delle Cooperative italiane settore pesca per il via libera dell’Aula del Senato ad alcuni emendamenti di interesse per il settore come il finanziamento per il 2014, fissato a 30 milioni di euro, della cassa integrazione per la pesca e la proroga fino al 2020 delle concessioni demaniali per la pesca e l’acquacoltura. “Due provvedimenti attesi dalle imprese e dagli operatori del settore – commenta l’Alleanza delle Cooperative -, che hanno avuto un sostegno convinto delle forze politiche di maggioranza”. Le risorse desti-
nate alla cassa integrazione non garantiranno il fabbisogno complessivo del ma consentiranno comunque di alleggerire la crisi del settore. Ricordiamo che dai conti fatti mancano all'appello 15 milioni di euro per chiudere le pendenze passate”. In merito alla proroga delle concessioni demaniali, la cooperazione sottolinea che questo consentirà di accordare alla pesca e all'acquacoltura quanto era già stato fatto per le concessioni in uso con finalità turistico ricreative. La proroga ottenuta è un risultato molto importante ma resta ora da definire le modalità di rinnovo delle con-
Allevamento non a norma, condannato dirigente veterinario LARINO – Condannato per abuso d’ufficio a 9 mesi di reclusione con pena sospesa, il dirigente dell’ufficio veterinario dell’Asrem Termoli - Larino Giuseppe Quici per aver rilasciato l’autorizzazione all’apertura di una stalla non a norma determinando, in tal modo, un ingiusto vantaggio a carico della società titolare dell’allevamento il cui amministratore unico è l’assessore comunale Di Falco ed ex vice sindaco di Santa Croce di Magliano. Nella stessa seduta il Giudice ha assolto altre tre persone che erano accusate a vario titolo di abuso d’ufficio, falso ideologico e rivelazione del segreto d’ufficio. La vicenda aveva preso inizio dopo una indagine eseguita dal NAS di Campobasso che aveva riscontrarto alcune irregolarità.
cessioni per difendere e contemperare il lavoro, gli investimenti e la concorrenza. Nel maxiemendamento approvato dall’Aula ci sono anche l’estensione alla filiera ittica dei contratti di sviluppo per la commercializzazione e la trasformazione dei prodotti, l’accesso al mercato dei capitali per i giovani imprenditori agricoli e ittici, la modifica delle tabella di riferimento per il gasolio agevolato in uso per agricoltura e piscicoltura. L’auspicio è che la Camera, cui passa ora il testo licenziato dall'aula di Palazzo Madama, completi il buon lavoro sin qui fatto”.
Fulmine colpiscie chiesa alle Tremiti Isole Tremiti - Il maltempo degli ultimi giorni non ha risparmiato le Diomedee e, in particolare, l’isola di San Nicola. Un fulmine si è abbattuto sul campanile dell’abbazia di Santa Maria a Mare abbattendo il Crocifisso, danneggiando il rosone, la base e bruciacchiato la facciata del luogo dii culto. Amareggiato il sindaco delle Tremiti, Antonio Fertini, che ha parlato di disastro. Alcuni pezzi sono stati recuperati a molti metri di
distanza e per il momento, per motivi precauzionali e per la salvaguardia dell’incolumità pubblica, l’ingresso della chiesa è stato transennato. Il primo cittadino ha chiesto l’intervento della Soprintendenza e la Regione Puglia per constatare i danni e programmare gli interventi per ripristnare i danni subiti dalla chiesa, un monumento storico e architettonico visitato dai tantissimi turisti che durantre l’estate affollano le isole.
Riunione del Consiglio comunale LARINO – Questo pomeriggio alle 18,30 in prima convocazione e, in mancanza del numero legale, alle 19,30 del 30 novembre in seconda convocazione, si riunirà il Consiglio comunale in seduta ordinaria. All’ordine del giorno 17 punti da discutere per l’approvazione.Tra questi: la verifica della quantità e qualità di arree e fabbricati da destinare alla residenza, attività produttive e terziarie; ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare; l’approvazione dello schema di programma triennale delle opere pubbliche ed elenco dei lavori; la determinazione delle aliquore dell’imposta municipale propria e dell’addizionale comunale Irpef per il 2013; Bilancio di previsione per l’esercizio 2013, relazione previsionale e programmatica e Bilancio pluriennalòe relativi al triennio 2013 – 2015; provvedimenti sul recesso dal Consorzio universitario del Molise; provvedimenti sull’accordo di programma per la gestione del Piano sociale di zona 2010 – 2012.
Confidi Rating Italia fortifica il suo ruolo di sostegno alle pmi molisane LARINO – 28.11.13. Nel mondo degli affari l’attuale scenario economico non permette più di improvvisare, specie per quanto concerne l’aspetto finanziario. Il ricorso e l’accesso al credito sono minati sempre più da una generale restrizione che stringe le aziende nella morsa di una liquidità sempre meno evidente, ragion per cui diviene vitale, per la sopravvivenza e soprattutto l’ambizione di sviluppo ed espansione delle attività affidarsi ad una seria pianificazione. Per questa ragione il Confidi Rating Italia, da sempre al fianco delle piccole e medie imprese del Molise, ha voluto fare uno sforzo ulteriore, cementando un legame che negli anni ha saputo produrre valore e garanzie destinate proprio al supporto delle aziende. Un programma di assistenza innovativo che si basa sull’estensione di una rete di partner che amplia la gamma dei servizi messi a disposizione del ceto imprenditoriale, nell’ottica di
una maggiore e più facile triangolazione di rapporti tra Confidi-Impresa-Banca, attraverso l’integrazione dell’offerta tradizionale Confidi, nel campo della garanzia, con un mix di servizi lungamente studiati e messi a punto con il Partner CIT Srl sulla scorta della lunga esperienza di vicinanza, di entrambi, al mondo imprenditoriale locale. “L’innovazione proposta sta innanzitutto nell’andare ad analizzare le componenti del fabbisogno finanziario e nel guidare l’impresa all’uso della pianificazione finanziaria come strumento di orientamento delle scelte aziendali per l’utilizzo di uno stile direzionale che non può più essere improvvisato – illustra la direzione del Confidi Rating Italia - risorse sempre più limitate rendono l’accesso al credito sempre più difficoltoso a causa dell’adozione da parte delle Banche di criteri di valutazione del rischio sempre più rigidi e selettivi. Lo scenario che si prefigura è pertanto quello di
un numero maggiore di imprese che resteranno fuori dal circuito del credito”. Qui si rende necessario l’intervento proposto da Confidi Rating Italia in collaborazione con la R&A Consulting Srl di Rimini (società specializzata nella consulenza ed assistenza finanziaria ad imprese, Banche ed Istituzioni finanziarie) che mira a guidare le imprese molisane lungo un percorso virtuoso che, partendo dall’analisi delle criticità, individui le soluzioni più efficaci per il loro superamento e per il recupero dei requisiti di bancabilità e di sostenibilità prospettica dell’attività. Indispensabile poter contare su azioni come l’analisi di bilancio, e il controllo di gestione per indagare costi e redditività di singoli prodotti, sono questi alcuni dei servizi offerti. “L’adesione – in via di rinnovo – alla Rete Confidi Italia (network facente capo Confeserfidi, uno dei maggiori confidi nazionali) permette, inoltre, di offrire alle imprese: una gamma
più ampia di prodotti e servizi finanziari, un maggior numero di Banche convenzionate, l’intervento semplificato del Fondo Centrale di Garanzia che, avendo natura pubblica, consente un ancor più facile accesso al credito – evidenzia il Confidi - in questa prospettiva di arricchimento dei prodotti offerti Confidi Rating Italia, già da anni sportello Artigiancassa, sta contemporaneamente lavorando per una revisione e rinnovamento dei rapporti con i partner bancari prediligendo la collaborazione delle banche locali, per tradizione più vicine al mondo imprenditoriale regionale”. Un percorso selettivo e fondamentale che porterà l’impresa che si affida al Confidi a non rimanere sola in mezzo alla tempesta, ma viene traghettata verso un approdo sicuro, navigando controcorrente, rispetto alle distorsioni di un mercato internazionale del credito che poco asseconda le necessità del privato.
Tempo di Avvento e di Natale: tra formazione, riflessione e approfondimento BASSO MOLISE - Segnalando un inizio, quello ciclico, di un nuovo anno, la liturgia, oggi, ci fa guardare in avanti, al futuro e, contemporaneamente, facendoci intravvedere, da lontano ma già da adesso, la gioia degli angeli a Betlemme, ci invita a prepararci a partecipare ad un evento storico del passato. Tempi distanti, tempi “inoffensivi”, che possiamo vivere con tranquillità, che non scalfiscono più di tanto il modo in cui viviamo il “nostro” tempo. Tempo che rischiamo di vivere come tutti gli altri, lasciandoci dominare dalle cose da fare (pensiamo, per esempio, all’affanno che comportano, spesso, le feste natalizie, con regali, ecc.).Tempo che rischiamo di vivere in un vero e proprio “sonno dello spirito”, che minaccia la nostra fede. Le letture di questa prima Domenica di Avvento ci vengono a scuotere fortemente, invitandoci a riflettere sul tempo presente, il “nostro” tempo.Tempo che, però, innanzitutto, non è “nostro”! La prima lettura (“alla fine dei giorni il monte del tempio del Signore sarà saldo sulla cima dei monti”) e il Vangelo (“…non sapete in quale giorno…”;“…nell’ora che non immaginate…”) ci ricordano che Dio, e solo Dio, è il padrone del tempo e della storia. In secondo luogo, tempo che siamo ammoniti a vivere, quotidianamente, nella consapevolezza (e non nell’indifferenza, “come furono i giorni di Noè…”) e nella verità della propria coscienza (“…uno verrà portato via e l’altro lasciato…”). Ecco, allora, san Paolo che ci invita a svegliarci (“consapevoli del momento …è ormai tempo di svegliarvi dal sonno …”), invitandoci alla vigilanza, al discernimento, alla fedeltà (comportiamoci onestamente, come in pieno giorno … Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo) e all’impegno personale (gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce).Vegliate, dunque, …Siate pronti ….Accogliamo l’invito, e ricominciamo il nostro cammino di fede, lasciando ci illuminare dalla liturgia dell’Avvento (“Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore …”). Don Renato Grecu
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Spettacolo
29 novembre 2013
Il Molise nel Lazio Quattro giorni dedicati alla nostra terra a cura dell’associazione romana “Forche caudine” ROMA - Quattro giornate propedeutiche al Natale per il Molise a Roma. L’associazione “Forche caudine” è “il principale organismo aggregativo dei romani d’origine molisana (oltre 50mila), e uno dei più vivaci gruppi d’appartenenza della Capitale”. Un mini cartellone iniziato ieri, prosegue fitto di eventi sino a domenica 1° dicembreIeri, l’ìncontro di varie figure lavorative come sarti, garagisti, profumieri, ristoratori ed altri, tutti insieme presso la sede della Cna un via Massaia alla Garbatella. Oggi, dalle 9.30 al teatro Ambra (piazza Da Triora, 15) ‘convegno istituzionale sul Molise economico’ con i rappresentanti politici (non meglio specificati), alle 16.00 al Millepiani (via Odero, 13) evento letterario-musicale con Marcello Pastorini e i Cantori della memoria di Larino. Un omaggio al Molise attraverso l’estro di Marcello Pastorini di Larino (Campobasso), grazie al quale la presentazione del suo libro di poesie “In uno sguardo” diventa un evento intrigante e divertente. L’evento non si limita alla recitazione delle poesie raccolte nel libro, ma anche a letture, filastrocche recitate con porta-
mento e gestualità d’altri tempi, canti della tradizione folk e racconti. Il tutto per riappropriarsi dell’oralità popolare. Le canzoni popolari sono eseguite in dialetto frentano, interpretate con Gennaro Miozza, membro de “I Cantoni della memoria”, il gruppo di musica etnica fondato da Pastorini nel 2009. Sempre oggi alle 16.00, ma presso la Cna (via Massaia, 31) si terrà un incontro su Agnone e su Baldassarre Labanca. Domani tre temi si snoderanno lungo la giornata: “Per un Molise creativo”, ore 10.00 presso Millepiani; “Molise-Lazio, un ponte di solidarietà” ore 10.30 presso Incubatore (via Montuori, 5); “Molise in mobilità sostenibile”, ore 15.00 preso Millepiani. La giornata si chiude alle 19.00 presso il teatro Ambra con il concerto de Il Tratturo, grupppo storico della musica etnica in Molise, ad ingresso gratuito. Il tutto termina domani. Alle 15.30 alMillepiani, incontro sull’artigianato molisano “Il fai da te digital/artigianale”. Altre info www.forchecaudine.com o www.moliseunaltrastoria.it
Live Christmas
Laboratorio teatrale per il nuovo anno accademico a cura de “L’Altrotheatro”
BOJANO - Si chiama “Live Christmas” la serata evento organizzata dall’associazione Il Pentagramma di Bojano e prevista per il 1° dicembre. L’esibizione di allievi e insegnanti si terrà presso il teatro Comunale alle 18.30 e darà il via ai festeggiamenti del Natale. Informazioni 3473023863.
Sala bros. live al teatro Savoia CAMPOBASSO - Un concerto a scopo benefico che mette assieme due fratelli musicisti, entrambi di gran valore. Simone, pianista, affermato da anni, con esperienze internazionali, dischi, e organizzazione di cartelloni estivi (World Music Project) con nomi di gran richiamo della scena jazz nel mondo. Flavio Sala (foto) è' ideatore, promotore e direttore artistico dell'International Web Music Talents (I.W.M.T.), un concorso internazionale per tutti gli strumenti e per tutti i generi musicali che si svolge online, a cadenza annuale e prevede la presentazione di una video registrazione per partecipare. Il loro live si terrà oggi alle 20.30 al teatro Savoia, a favore della Caritas. Ingresso euro 10,00.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
PORTOCANNONE - A voler leggere tutta la voglia di fare teatro che c’è in Molise, bisogna dire che un punto fermo, oltre alla volontà generica di ognuno, è la caparbietà di Ugo Ciarfeo. Il regista molisano, ormai tornato in Molise da un decennio circa, dopo la gratificante avventura romana con la sua compagnia “L’altrotheatro”, la trasferisce in regione (lui di Ururi) e a Termoli, dove si è stabilito, propone ogni anno, una scuola di teatro ed un cartellone con attori usciti dalla sua scuola. In seguito alle polemiche sull’uso della galleria civica (dove si svolgevano le repliche), Ciarfeo ha proseguito a proporre teatro in altre location. Nel suo passato va ricordato, negli anni ‘80, l’apertura dell’accademia di teatro Eleonora Duse a Campobasso, scuola dalla quale sono usciti talenti come Antonio Rampino, Pasquale Arteritano, Lino D’Ambrosio, Carla Costa. Oggi Ciarfeo, trova ancora il tempo e l’energia, nonostante l’età, di mettersi in gioco e confrontarsi ancora con giovani talenti. Il suo nuovo corso per l’anno accademico 2012/13, si terrà a Portocannone, nelle sale della Biblioteca comunale. La possibilità di iscriversi è aperta a tutti, senza limiti di età, senza specifici titoli di studio e senza particolari attitudini. Questo atteggiamento la dice lunga sul pensiero di Ciarfeo: il teatro è di tutti, può e deve essere di tutti. Ognuno deve avere, almeno una volta, una possibilità. Sono queste le opportunità che vanno colte nella vita, le ‘sliding doors’ del destino, quelle che non fanno avere rimorsi, rimpianti, che fanno esclamare “Ci ho provato”. Chi scrive ha più volte partecipato alle ammissioni alla scuola, e la nobiltà e le fierezza di chi ambisce ad una figura certa d’artista, non sapendo se vi riesce, è da ammirare. Non conta l’età o il ceto, ma la dignità dell’ambizione. Info 086559286. chp
Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
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29 novembre 2013
Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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A CAMPOBASSO VALENTINA VERA NOVITA’ ASSOLUTA. BELLISSIMA BAMBOLINA 23ENNE, BELLA PELLE VELLUTATA TUTTA DA COCCOLARE. PICCANTE BIRICHINA, UNA VERA ROSA DA SFIORARE, UNICA, FRIZZANTE. RICEVO IN AMBIENTE RISERVATO E PULITO, COMPLETA…VIENI, CI DIVERTIAMO ALLA GRANDE, CHIAMAMI 345.6071542 A CAMPOBASSO E’ ARRIVATA LA REGINA DEL PIACERE, PROVOCANTE BRUNA, PICCANTISSIMA SUDAMERICANA, SENSUALISSIMA, FISICO STATUARIO,BELLEZZA ESPLOSIVA, 6^ MISURA NATURALE, AMANTE DEI PRELIMINARI ...FACCIO TUTTO QUELLO CHE VUOI...SONO L'UNICA CHE TI FARA' DIVERTIRE ANCHE GIOCHI PARTICOLARI, AMBIENTE RISERVATO ANCHE LA DOMENICA
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