ANNO IX - N° 121 - MARTEDÌ 29 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Vincenzo Iacovino
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Vincenzo Iacovino. Al valente avvocato campobassano consegniamo l'ambito premio perchè ha il merito di avere assunto una posizione forte e determinata sulla questione del presidente del Consiglio regionale, Niro. Ha illustrato, giuridicamente parlando, tutti i passaggi che porterebbero all'annullamento degli atti politici e amministrativi fin qui assunti come capogruppo dell'Udeur e della presidenza del Consiglio. Del resto, non è pensabile stravolgere le regole scritte per il funzionamento degli organismi politico-istituzionali.
Il Tapiro del giorno a Cristiano Di Pietro
Il Tapiro del giorno lo diamo a Cristiano Di Pietro. Il neo segretario dell'Italia dei valori, nella sua presenza in Consiglio provinciale a Campobasso è costato non poco alla comunità. In cinque anni la presenza del rappresentante Idv a Palazzo Magno è costata, infatti, ai molisani 220.111 euro. Trattandosi di un ente dove ben poca cosa sono i gettoni di presenza, la cifra maturata fa una certa sensazione. Anche perchè a pesare, e non poco, sono i cosiddetti rimborsi viaggio che in alcuni anni hanno sfondato i 45mila euro.
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29 ottobre 2013
Il presidente Frattura, temporeggiando sulla nomina del presidente, vorrebbe riformare l’ente per valorizzarne le capacità operative, la professionalità del personale, il contenuto statutario rivolto alla ricerca e all’innovazione in agricoltura
Arsiam: dieci e lode
per l’attività Titolare del progetto sulle biodiversità e della Banca del germoplasma, ha mosso l’interessamento dell’università di Berlino e di alcune università olandesi Che ne sarà dell’Arsiam, l’agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura molisana? Domanda di stretta attualità per due distinti motivi: tecnico-amministrativo e politico. Entrambi carichi di motivazioni che pretendono di essere discusse e poste in chiaro. Diciamo prima dell’aspetto politico. Il consiglio regionale sono circa tre mesi (il 13 agosto 2013) che ha nominato i tre membri del consiglio di amministrazione nelle persone di Antonino D’Antoni, di Montenero di Bisaccia; di Mario Lupo, già sindaco di Lupara, e Carmine Gonnella di Monteroduni. Perfetta triangolazione territoriale oltre che partitica. Li ha nominati ma restano dov’erano, ossia al palo, perché frattanto il presidente della giunta regionale non ha provveduto e, dicono, non abbia alcuna intenzione di provvedere ad emettere il decreto di nomina del presi-
dente dell’ente. Diversamente avrebbe utilizzato l’occasione che ha portato Neri alla presidenza dell’Agenzia “Molise Acque”. I bene informati sono dell’avviso che dell’Arsiam il presidente Frattura, d’accordo con l’assessore Facciolla, voglia sviluppare, proponendo una legge ad hoc di riforma, le capacità operative, la professionalità del personale, il contenuto statutario rivolto alla ricerca e all’innovazione in agricoltura. L’idea non è da buttare, peccato, però, venga limitata all’Arsisam e non applicata agli altri enti strumentali regionali che la politica d’accatto, lo strumentalismo, il clientelismo, l’opportunismo tartufesco delle forze politiche presenti e passate hanno compresso e compromesso. Staremo a vedere quale sarà lo sviluppo della faccenda Arsiam e in che modo si comporrà il dualismo tra il consiglio regionale, che ha nominato i tre membri del consi-
glio d’amministrazione e il presidente Frattura che non decreta la nomina del presidente tenendo in questo modo acefalo l’ente ma, fortunatamente, senza conseguenza alcuna sotto il profilo dell’attività istituzionale. Ciò perché l’ente è diretto impeccabilmente dal direttore generale Iacobucci e la struttura tecnica e amministrativa è tutta proiettata a dar di sé e delle proprie competenze una dimostrazione tangibile. L’uno e l’altra si compendiano e si vanno manifestando a livelli amministrativi e scientifici notevoli, al punto di aver interessato alcune università tedesche ed olandesi, al progetto (fondi Psr) sulle biodiversità nel Molise e alla Banca del germoplasma mediante cui nel Molise si mantengono e si riproducono semi di piante autoctone a loro volta catalogati e registrati al ministero dell’Agricoltura. Al progetto sono collegati campi sperimentali e un lavoro capillare sul territorio che sta portando a risultati di assoluto rilievo scientifico e, in prospettiva, economico. L’operazione è un contrasto razionale, organico e scientifico alle manipolazioni genetiche e alla salvaguardia di un patrimonio inestimabile che potrebbe portare il Molise su scala nazionale ed europea. L’interessamento dell’università di Berlino e di alcune università olandesi è sintomatico sotto questo aspetto e una realtà socio - economica e politica meno distratta della nostra, di questo progetto ne farebbe una bandiera. Allo stato è poco di uno straccetto agitato a fatica dalle finestre dello stabile di Via Gianbattista Vico. Ma gli sviluppi sono in itinere con presupposti di grande prospettiva e tanto può bastare a rassicurare anche gli scettici. Dardo
Rimborsi pazzi in casa Di Pietro Da consigliere provinciale il figlio del Tonino nazionale ha speso oltre 140mila euro. Si scende a soli 15mila 842 euro per il recupero dei viaggi e le missioni CAMPOBASSO. Da componente delle istituzioni i viaggi vanno rimborsati. Così come l’ente deve pagare la benzina del consigliere che deve recarsi nell’istituzione in cui si viene eletti. Il figlio del Tonino nazionale avrà viaggiato parecchio in qualità di consigliere provinciale. Quasi più di oggi che ricopre il ruolo di consigliere regionale e vice presidente del Consiglio. Cristiano Di Pietro è uno dei fan del taglio dei costi della politica che, per essere realizzati, necessitano della chiusura delle Province. E se lo dice lui che in 5 anni da consigliere provinciale in quota Idv ha intascato appena 220mila 111 euro, bisogna credergli. Come si fa ad arrivare a questa cifra? Di certo non saranno stati i 5.105,08 euro mensili di indennità di funzione a far lievitare i soldi sborsati dai cittadini per pagare il nostro rappresen-
tante della Provincia di Campobasso. Né i gettoni di presenza la cui cifra varia a seconda della partecipazione a Consiglio e commissioni che dimostrano come l’impegno di Di Pietro jr in Provincia è stato graduale. Infatti, dai poco più di 2mila euro nel 2006, si è passati agli oltre 18mila euro del 2007, 17mila nel 2008, circa 14mila euro per il 2009, 15.200 nel 2010 e, nel 2011, ultimo anno di legislatura finita a maggio, si è fermato a 5.826 euro. Per un totale di 72mila 633 euro. Ma tra le varie voci di spesa balzano subito agli occhi le cifre i cosìdetti “rimborso viaggi”. Un totale di 140mila euro (senza contare i restanti 668 che sono briciole) anch’essi spalmati negli anni in misura diversa. Nel 2006 il rimborso è stato di 11.655 euro. L’anno successivo sale a 42.895 euro, poi 45.795 nel 2008, scende a 21.549 nel 2009 (quando però è presente anche
la voce “recupero spese viaggio” per 3.582 euro), si ferma a 13.392 euro nel 2010 (con l’aggiunta sempre di 3.489 euro sempre per il recupero spese viaggio). Nel 2011 invece a Di Pietro spettano solo 5.382 euro per il rimborso viaggio. Insomma, per andare da Montenero di Bisaccia a Campobasso, girando anche (si spera) in parte della provincia di Campobasso, un consigliere di Palazzo Magno del calibro di Cristiano Di Pietro costa ai cittadini 147mila 739 euro in 5 anni. Una media di 29mila 547 euro all’anno. Sarà il caro benzina? Non si sa. Di certo però queste cifre spiegano l’atteggiamento del buon Cristiano sulle indennità regionali. Dal 2011 ad oggi infatti il figlio del Tonino nazionale ha comèiuto il salto di qualità con l’elezione in Consiglio regionale. Lui, in qualità
di vice presidente del Consiglio, ha approvato il tetto deciso per le indennità percepite dagli eletti. Quelle aumentate per intenderci. E lì i rimborsi spesa sono fissi per tutti: 4.500 euro al mese, ossia 54mila euro all’anno. Cioè 270mila per l’intera legislatura. Ma vista l’approvazione (sempre dell’Ufficio di presidenza di cui Di Pietro jr fa parte) della delibera bavaglio che deve tutelare l’immagine dell’istituzione contro articoli di giornale o manifestazioni di cittadini indignati per le cifre dei soldi pubblici spesi o percepiti dai politici, sarà meglio tenere riservate queste informazioni. Non si sa mai, qualcuno tra gli elettori potrebbe essere “pilotato” ad incazzarsi. Irene Corsini
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Conferenza stampa del consigliere Nunzia Lattanzio sulle illegittimità denunciate
"Niro deve dimettersi da presidente"
10 domande per 100.000 euro a tutela del pubblico interesse E il consigliere Lattanzio ha riproposto le dieci domande al presidente Niro dal quale non ha ottenuto risposte.
CAMPOBASSO. "Il 2 aprile 2013, con nota di prot. n. 2158/13, Vincenzo Niro -eletto per effetto di proclamazione sia nella lista regionale che in quella circoscrizionale di Campobasso- ha assunto impropriamente, senza dunque il presupposto di una regolare elezione ma con atto di autodichiarazione, la carica di capogruppo ‘UDEUR POPOLARI’, dichiarando di esercitare con effetto immediato l’opzione a favore del seggio regionale (consentendo quindi alla sottoscritta Nunzia Lattanzio, per intervenuta surroga, l’ingresso in Consiglio regionale). Il successivo 9 novembre, lo stesso Niro è stato eletto Presidente del Consiglio regionale pur essendo notoriamente nella solare incompatibilità". Non ha dubbi il consigliere Nunzia Lattanzio nel tornare alla carica per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio regionale. E oggi già potrebbe presentare una pregiudiziale in aula per bloccare la seduta odierna ritenuta illegittima. Ma il consigliere è andata oltre. "Grazie al suo cumulo delle funzioni, Vincenzo Niro ha posto in essere reiterate condotte lesive dell’immagine e del decoro della più alta Assise regionale e dei diritti della sottoscritta:- Ha assunto, senza averne i poteri e la legittimazione, sedici persone al gruppo consiliare Udeur con una spesa, a oggi, pari a circa 100.000/euro; Ha sostenuto le spese di gestione dell’articolazione consiliare utilizzando le risorse destinate, in quota parte, alla sua persona e alla mia; Ha convocato in più occasioni, illegittimamente, la Conferenza dei capigruppo apponendo proprie firme sia in corrispondenza
dello spazio riservato al Presidente che a quello destinato al capogruppo Udeur (mai eletto); Ha vietato alla sottoscritta l’accesso agli atti del gruppo di appartenenza; Nonostante tutto questo fosse stato già da me preannunciato, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha dichiarato inammissibile una mozione a mia firma ed avente a oggetto proprio l’incompatibilità denunciata". Per il consigliere Lattanzio quanto posto in essere da Niro avrebbe bloccato anche la sua attività. "In buona sostanza, con le sue condotte, il Dott. Niro ha limitato i diritti riconosciutimi, come Consigliere regionale, dalla Carta costituzionale, dallo Statuto e dal Regolamento consiliare della Regione Molise, privandomi di autonomia e tentando di minare la mia stessa dignità". Tra l'altro, ha ribadito il consigliere Lattanzio, alle tante lettere scritte non avrebbe ricevuto nessuna risposta tanto da dover fare ricorso alle autorità di legge. "Dopo una serie interminabile di richieste verbali e scritte, sono stata costretta a presentare, il 7 ottobre 2013, un dettagliato esposto-denuncia presso gli Uffici delle competenti Procure della Repubblica e della Corte dei Conti, nonché della Prefettura di Campobasso e a conferire mandato ai miei avvocati di fiducia per tutelare i miei diritti". E questa mattina in Consiglio regionale la presentazione della pregiudiziale per chiedere il blocco dei lavori e cancellare le illegittimità denunciate. "Queste e altre le ragioni che m’impongono di chiedere l’interruzione immediata dei lavori del Consiglio regionale del Molise - ha chiuso la Lattanzio - per la evidente legalità violata".
1. Quando e dove ha avuto luogo la riunione del gruppo consiliare Popolari Udeur nella quale si sarebbe dovuto procedere alle elezione del capogruppo? 2. Chi ha partecipato alla presunta riunione per la elezione del capogruppo? 3. Il Dott. Niro è stato eletto capogruppo e da chi? 4. Se si, come e quando ha proceduto all’invio della sua designazione al Presidente della Giunta regionale del Molise? 5. E’ agli atti del Consiglio regionale un verbale di elezione a firma dei componenti il gruppo Popolari Udeur, verbale analogo a quello prodotto e sottoscritto dai componenti i gruppi pluricellulari del PD, IDV e PDL? 6. Come ha fatto il Dott. Niro, privo di legittimazione e pertanto in assenza di potere, a gestire i soldi pubblici destinati al gruppo consiliare Popolari Udeur non essendo egli mai stato eletto capogruppo? 7. Come ha fatto ad assumere 16 unità lavorative pur sempre in assenza di legittimazione e, pertanto, privo di potere ? 8. Come ha fatto a gestire 100.000,00 euro, pur sempre in assenza di legittimazione e, pertanto, privo di potere? 9. Ritiene il Dott. Niro che le funzioni legislative espletate dai gruppi consiliari con precipuo indirizzo politico siano conciliabili e compatibili con la funzione di terzietà e di garanzia che è propria del Presidente del Consiglio regionale? 10. Ove dovessero sorgere contrasti fra i gruppi consiliari come intende, da Presidente del Consiglio regionale, tutelare il gruppo Popolari Udeur?
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29 ottobre 2013
LO SCHIAFFO DAL WEB
Oggi vi parlo di merda: proprio
così, non avete le traveggole ranquilli, contrariamente a quello che potreste temere non voglio discutere delle strategie dei falchi del PDL o dell'impegno del PD per difendere i lavoratori precari: voglio invece raccontarvi della triste sorte di un angolo di mondo meraviglioso, sconosciuto ai più e dotato di un numero incredibile di bellezze naturali racchiuse in un fazzoletto di pochi chilometri.Il Molise. Il mio Molise.La storia del Molise sino ad ora aveva avuto solo due pagine veramente tristi e segnate dalla nascita, a molti secoli di distanza, di due turpi personaggi: Ponzio Pilato (che, come sapete, mandò a morte Gesu Cristo) e Antonio Di Pietro (pure lui "esperto" di giustizia); tolto questo però, la mia piccola e meravigliosa terra natale si era sempre distinta per la tranquillità, il miglior tenore di vita rispetto alle altre regioni meridionali e, soprattutto, le incomparabili bellezze naturali. La tranquillità grazie a Dio è rimasta; il tenore di vita - come ovunque - è tracollato sotto i colpi della crisi. Ti rimangono le bellezze naturali, direte voi....Si. Fino ad oggi.Perché, proprio in queste settimane, una classe dirigente priva di qualsiasi senso dell'orientamento sta valutando seriamente l'ipotesi di aprire un enorme allevamento intensivo di bovini. Si parla di 12.000 capi di bestiame che saranno stipati sui terreni della fascia di territorio agricolo nota come "Basso Molise".12.000 vacche consumano un enorme quantità di risorse idriche e, soprattutto, producono una enorme entità di rifiuti organici: merda, come dicevo all'inizio del post.Molti,
specie sul Web, si stanno ribellando a questa assurda decisione e tuttavia il dibattito non si è ancora incanalato nella giusta direzione, secondo me. E si, perchè i più si stanno soffermando sull'aspetto ecologico, dimenticando quello più rilevante: l'impatto economico.La giustificazione posta alla base del progetto, infatti, è la solita tiritera cripto-industrialista per cui con l'impianto si porterebbe sviluppo in una regione povera del Sud (la stessa in base alla quale si è fatta l'Ilva, per dire); e anche i detrattori della balzana idea, tutto sommato, si limitano a dire che i vantaggi economici sarebbero limitati.Beh, non è così: il progetto avrebbe un impatto SOLO ED ESCLUSIVAMENTE NEGATIVO, soprattutto da un punto di vista economico.Perchè??? Per una serie di ragioni che (è francamente stupefacente) non vengono mai enumerate:1) L'Unione Europea è determinata ad abolire le quote latte: investire in vacche oggi è come investire in navi a vela una settimana dopo l'invenzione del vaporetto;2) Il Molise dovrebbe puntare sull'agroalimentare di qualità, sui prodotti tipici, non sulle produzioni massive: latte e carne li fanno in Brasile, Cina, Russia a costi nemmeno lontanamente paragonabili a quelli europei, investirci dalle nostre parti e pensare di uscirne vivi è da SCEMI (scusate, ma non mi viene una definizione più appropriata);3) L'azienda che viene a investire in Molise lo fa perchè, come al solito, la mano pubblica finanzia gran parte del progetto. Se così non fosse, non ci penserebbero nemmeno ad aprire una "mega stalla" in Molise. LA STESSA LOGICA IDIOTA E PARASSITARIA DELLA TAV: non investo perché creo valore e ho un ritorno dal mercato, ma perché il mio amico al ministero ci butta sopra i soldi.E non mi soffermo, perché è troppo banale, sull'effetto disastroso che questa idea - che sembra uno scherzo - avrebbe sul turismo che sta forse rinascendo nelle decine e decine di agriturismi e piccole iniziative di ospitalità ecosostenibile sorte negli ultimi anni.Capito? Non è solo un errore estetico e ambientale: è prima di tutto un drammatico errore nel disegno di quella strategia di sviluppo di cui i nostri baldanzosi e improvvisati amministratori si riempiono ogni giorno la bocca.Per favore, vi prego, in ginocchio, in lacrime: non copriteci di merda. Lucio Di Gaetano
"Per il grano pochi spiccioli ai contadini" La Coldiretti sottolinea il buon esito dell'export della pasta ma denuncia i magri bilanci per chi produce CAMPOBASSO. L’esportazione della pasta italiana raggiunge il suo record storico, mentre il prezzo del grano, importante settore agricolo del Molise, non copre neanche i costi di produzione. E’ quanto denuncia la Coldiretti Molise, nel sottolineare che la crisi economica cambia abitudini e scelte alimentari di tutti i consumatori, non solo degli italiani, che valorizzano i prodotti tradizionali della dieta mediterranea, ma ciò, invece di premiare gli agricoltori delle aree più vocate, come il Molise, è oggetto di ulteriori speculazioni a danno delle aziende agricole e dei consumatori. Non si è mai mangiata così tanta pasta italiana all’estero, raggiungendo il record storico delle esportazioni che, per la prima volta, arrivano a 2 miliardi di chili. Il dato, che riporta un aumento del 6 per cento della domanda estera, è emerso da un’analisi della Coldiretti sulla base delle proiezioni dei dati Istat relativi all’anno 2013. Nonostante i risultati positivi raggiunti sul mercato quest’anno però il grano duro viene sottopagato agli agricoltori italiani e molisani, su valori di 25 centesimi al chilo, inferiori di circa il 20 per cento rispetto allo scorso anno, ben al di sotto dei costi di produzione. Una situazione che rischia di far chiudere le aziende agricole cerealicole, diffuse in gran percentuale nel nostro Molise, e che è favorita dalla mancanza della trasparenza in etichetta dove non è ancora obbligatorio indicare la provenienza del grano impiegato ed è quindi possibile spacciare come italiano quello importato da paesi lontani, con effetti sulla sicurezza alimentare e sull’ambiente. Inoltre, non vi è alcun beneficio per i
consumatori, in quanto i centesimi negati agli agricoltori non contribuiscono alla riduzione del costo della pasta, ma sono i guadagni delle speculazioni lungo la filiera. “Le esportazioni mensili di cibo Made in Italy sottolineano Vittorio Sallustio e Roberto Scano, presidente e direttore della Coldiretti Molise - sorpassano quelle dei mezzi di trasporto come auto, moto e camion, grazie all’apprezzamento che i prodotti agroalimentari italiani hanno saputo conquistarsi e consolidare; ma occorre che sia rispettato l’utilizzo dei prodotti agricoli italiani nella produzione. I primi condimenti di un buon piatto sono il sole, il clima ed il territorio, che caratte-
rizzano i prodotti agricoli utilizzati e rendono unici gli alimenti. L’utilizzo di prodotti agricoli a basso costo, provenienti dall’estero, in molti casi da Paesi che non garantiscono neanche le stesse tutele sanitarie obbligatorie in Italia, rischia di depauperare un patrimonio di credibilità costruito negli anni dall’Italia”. Intanto, anche in Molise, qualche azienda agricola della Coldiretti si è attrezzata per produrre e vendere la pasta artigianale, valorizzando tipici cultivar, come quello denominato “Senatore Cappelli”, grano duro per la produzione di pasta di qualità superiore.
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La congiuntura che sta chiudendo l’anno è tra le più complicate ed articolate di sempre e ciò obbliga a riflettere su chi è stata posta la fiducia, e perché
2014-2020, settennato cardine
per lo sviluppo e l’economia? Ma la cronaca molisana è letteralmente fagocitata dalle centrali a biomasse e biogas, dalla torri edilizie di Vazzieri a Campobasso, dalle dodicimila manze della Granarolo, e da altri affarucci per milioni di euro che navigano sott’acqua
Se lo augurano gli imprenditori, i commercianti e gli artigiani, i produttori agricoli. Tutto lo lascerebbe pensare. Probabilmente sarà così. Lo sarà per il governo regionale che ha poco meno di 5 anni da spendere nell’amministrare il Molise e dargli sicurezza. Sicurezza nel domani sulla scia delle linee programmatiche per determinare l’economia regionale. Per Frattura e gli assessori che gli fanno corona il tempo delle chiacchiere è scaduto. Per lui, per la giunta e per la maggioranza che lo sostiene dovranno essere (saranno?) le cifre, i dati statistici, le opere, i progetti, gli investimenti a parlare un linguaggio poco in uso dalle nostre parti, ma il solo che possono utilizzare per arginare la valanga demagogica con cui si sono presentati fidando nella suggestione (spesso vincente) della parola
sui fatti. Sarà dura mettere in bella scrittura e in bella mostra quanto c’è da fare per modernizzare l’apparato pubblico regionale, per ampliare la base infrastrutturale, per arricchire di servizi il territorio e per fronteggiare gli effetti ancora percepibili del sisma del 31 0ttobre 2002 e delle inondazioni dell’inverno 2003. Piegare la schiena più che alzare la testa per irridere agli avversari, consumare vendette, sopraffare ciò che resta della liceità e legalità nella pubblica amministrazione vista e considerata un apparato privato, ad uso e consumo della partitocrazia. Giudizio, questo, che sgorga dall’interno del Consiglio regionale, reso pubblico dalla impagabile (sotto l’aspetto dell’opportunità e del coraggio civile) iniziativa moralizzatrice dalla consigliera Nunzia Lattanzio.
Sarà dura per Frattura creare un clima fattivo, sereno, producente, non avendo appoggi solidi e sufficienti in giunta e fuori della giunta in termini di credito politico, economico e culturale. Il suo contraddittorio retroterra politico (prima a destra, quindi a sinistra), il difetto di padroneggiare la scena politica e il suo modesto curriculum realizzativo rischiano di riversarsi pesantemente sulla fragile realtà molisana. Né gli sta giovando lo scorazzare in campagna elettorale in largo e lungo per il Molise a dissertare sulle cose fatte male (a suo dire), su ciò che a suo parere si sarebbe dovuto fare (la critica fine a se stessa è arte leggera!), e su ciò che avrebbe fatto per interloquire con la società civile molisana e per confrontarsi nelle sedi istituzionali e tra la gente, in sintonia con i problemi contin-
Lettera aperta
Ferrovie, basta con i proclami Carissimo Presidente, abbiamo letto sulla stampa locale di giovedì 17 ottobre ultimo scorso del bel passo avanti di Ferrovie dello Stato per il miglioramento del confort dei viaggiatori dei treni per Campobasso i quali, in attesa al binario 21bis (si ripete, “ventuno bis”) nella Stazione Termini, finalmente potranno beneficiare di panchine e nuovi ripetitori acustici delle informazioni. Leggiamo che di tutto ciò è stato informato dal Direttore Territoriale di Roma di RFI e del plauso e della soddisfazione che in Lei hanno riscosso tali mirabolanti iniziative. Volevamo associarci anche noi ai ringraziamenti, non sia mai che per una volta che le notizie sono buone, i numerosi pendolari, quotidiani viaggiatori ignorati da Trenitalia e dalla Regione, vengano tacciati di indifferenza e di essere solo critici nei confronti del servizio. Si tratta, come riporta la stampa virgolettando le Sue parole, di un "passo avanti che RFI ha compiuto per garantire condizioni di accesso più decorose". Parole giuste e sacrosante, certo richiamano un po' la famosa frase del compianto Neil Armstrong al momento dell'allunaggio, ma di certo ed efficace impatto.
Caro Presidente, siamo stati lieti anche noi dell'iniziativa e perciò non la prenderà certo a male se, proprio in questo momento, ci pregiamo di ricordare alla Sua attenzione e soprattutto a quella del nuovo Direttore Regionale di Trenitalia per il Molise, che ben diverse sono le problematiche che gravano sul servizio fornito dalla concessionaria Trenitalia. Escludendo tutto il resto (ritardi, malfunzionamenti, mancata manutenzione, impossibilità di raggiungere Roma prima delle 9, … ecc..) e limitandoci , per ora, alle sole questioni che attengono l’infelice allocazione dei treni in partenza per il Molise nella Stazione Termini, ci preme ricordare che il nostro binario è posto a oltre 400 metri dall'ingresso della stazione, e siamo l'unica Regione ad avere treni relegati su quei binari normalmente destinati ai convogli provenienti dal Lazio, non ci sono obliteratrici in fondo al binario e qualche solerte capotreno (per fortuna solo qualche isolato esempio di fulgida italica precisione) a volte ha deciso di contestare comunque i passeggeri ignari che, pur avendo segnalato la cosa prima della partenza, sono considerati "rei" di essersi avventurati lungo il percorso e vengono invitati a tornare indietro
genti. Intenzioni finora, anche se, opportunamente in sordina, si va componendo di contenuti il Programma Quadro 2014/2020 dotato dei fondi europei per rilanciare la competitività delle piccole e medie imprese e per accelerare i processi occupazionali di lungo periodo. Trattandosi di un complesso pacchetto di misure che vanno capite, analizzate e applicate con attenzione per potere avere ritorni concreti e consistenti, Frattura è ancora alla ricerca di collaborazione (con l’università, data la ruvidezza dei rapporti, magari gli verrà male) e di credibilità presso i centri di produzione, delle categoria più direttamente interessate, delle stesse forze sociali che politicamente gli sono amiche, sommerso dal sospetto di avere le mani in pasta nell’uso delle risorse finanziarie, delle risorse naturali, delle politiche energetiche e delle costruzioni. La cronaca molisana è letteralmente fagocitata dalle centrali a biomasse e biogas, dalla torri edilizie di Vazzieri a Campobasso, dalle miglia di giovani manze della Granarolo, e di altri affarucci per milioni di euro che navigano sott’acqua. Di programmazione regionale, di progetti di sviluppo a largo raggio, di prospettive occupazionali, di salvaguardia del territorio e dell’ambiente solo pallidi e sporadici riferimenti. 2014-2020, settennato cardine per lo sviluppo e l’economia? A patto e condizione che si esca dagli equivoci e si affronti a viso aperto la realtà. Arte difficile amministrare la regione, compito stressante, una sfida costante, soprattutto una causa da non deludere e da non cedere alle insidie del qualunquismo con il quale purtroppo abbiamo fatto il callo a convivere. Il qualunquismo con il quale noi molisani siamo abituati a liquidare le congiunture della storia. E la congiuntura che sta chiudendo l’anno è tra le più complicate ed articolate di sempre. Il che obbliga a riflettere su chi è stata posta la fiducia, e perché. Dardo
(altri 400+400 metri) ovvero a pagare una sanzione, infine il concetto di decoro per la Stazione Termini ed in particolare per quei binari è esageratamente abusato. Carissimo Presidente, vorremmo che tutti i preposti a vigilare e a migliorare questo servizio lo facessero con estrema serietà, evitando di portarsi al limite del ridicolo con tali strombazzati inaudite dichiarazioni. Siamo certi della Sua buona fede e che vorrà cogliere il nostro invito e siamo altrettanto certi che lo farà anche il nuovo Direttore regionale di Trenitalia cui vanno i nostri sinceri auguri di buon lavoro. Attendiamo con fiducia di poter essere i primi ad essere soddisfatti del servizio fornito e stia certo avrà anche Lei il nostro plauso. Nell'attesa, caro Presidente, nel cogliere comunque il Suo gesto di attenzione e di interessamento, ci permetta goliardicamente di segnalare a modo nostro che il miglioramento del servizio ferroviario per la regione Molise è un problema strategico, si potrebbe dire che si tratta di un “treno” da non perdere per il miglioramento della depressa economia Molisana…ma se questo treno la Regione e Trenitalia continuano ad aspettarlo al “21bis”, anziché al 20bis dal quale effettivamente partono i treni nostrani, stia pur certo che di la non passa…forse però, nella vana attesa, potrete farvi compagnia sulle panchine appena installate!!! Cordiali saluti. I pendolari del treno Campobasso-Roma
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Campobasso
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Parola degli assessori Toma e Cefaratti.
Entro un mese i nuovi parcometri, ma quanta fatica a fare rispettare i contratti d’appalto! Un brutto vizio di Palazzo San Giorgio: sia il bando di gara, sia il verbale di aggiudicazione e il successivo contratto d’appalto presentano interpretazioni ad libitum dell’aggiudicatario L’assessore Toma, per il verso strettamente amministrativo, e l’assessore Cefaratti, per quello strettamente tecnico, sono convinti che entro 30 giorni la ditta che gestisce i parcheggi a pagamento in città provvederà (finalmente, aggiungiamo noi) a cambiare le macchinette per l’emissione dei tagliandi per la sosta come avrebbe dovuto provvedere fin dall’aggiudicazione del servizio per il quale assicura al comune un introito minimo all’anno di circa 250 mila euro: una bazzecola. I due assessori sono gli autori di una verifica del contratto d’appalto e di un’analisi ponderata che li ha portati a concludere che molte cose che dovevano essere fatte sono ancora tutte da fare: anche il ripristino e la cura delle strisce blu degli stalli automobilistici. Alla ditta aggiudicataria è stato possibile traccheggiare perché sia il bando di gara, sia il verbale di aggiudicazione e il successivo contratto d’appalto presentano interpretazioni ad libitum dell’aggiudicatario. Cosa che capita fin troppo frequentemente a Palazzo san Giorgio con i servizi dati all’esterno. Con i par-
CAMPOBASSO. Un giovanissimo è stato bloccato a Campobasso, in pieno centro, dai Baschi Verdi della locale Compagnia Guardia di Finanza. Il minore, fermato nei pressi della Villa Comunale, aveva al seguito 40 grammi di hashish già ripartiti in dosi; le attività, supportate dalle unità cinofili, sono poi proseguite presso l’abitazione del 15enne, dove i Militari hanno rinvenuto e sequestrato 30 grammi di mannite (sostanza da taglio) e vario materiale necessario per il confezionamento delle dosi. I Finanzieri hanno poi esteso la perquisizione anche presso i locali garage del condominio rinvenendo ulteriori 6 grammi di cocaina. Il giovane responsabile è stato
cheggi in modo eclatante, con la rete elettrica, la depurazione, i servizi cimiteriali e il servizio della nettezza urbana non di meno. Letture complicate degli atti a petto di aggiudicazioni facili. La nostra campagna tesa a muovere l’attenzione degli amministratori ha trovato in Toma il più sollecito a prendere visione delle carte e a mettersi in moto. Quindi Cefaratti, quasi costretto ad accodarsi in una lettura meno manichea in favore del gestore dei parcheggi che per due anni sono
rimasti organizzativamente e qualitativamente uguali a prima. Forse con qualche migliaio di euro in meno rispetto a quanto il comune incassava con la cooperativa locale. Eppure a leggere le dichiarazioni rilasciaste all’indomani della aggiudicazione alla ditta di Perugia della gestione dei parcheggi sembrava che l’amministrazione avesse toccato il cielo con un dito. Si disse di modernizzazione,
dell’uso di tecnologie avanzate e altre panzane del genere. Che si trattasse di panzane è provato dal fatto che c’è voluta la nostra campagna di sollecitazione per uscire dall’impasse. Entro un mese, dunque, le nuove installazione per i ticket, l’aggiornamento del personale su come tenere rapporti corretti con gli automobilisti, la cura delle strisce pedonali e un servizio complessivamente migliorato
per l’utenza. Che poi questa attenzione rivolta ai parcheggi possa trasferirsi sugli altri servizi esternalizzati è un auspicio che trasferiamo all’assessore Toma che non manca di determinazione là dove è necessario mettere un po’ di fieno in cascina, ovvero aggiungere euro alle casse comunali. Cosa che sta provando a fare, non senza farsi prima i conti a dovere, con il gestore dei parcheggi per ciò che riguarda il pagamento della tassa sui rifiuti. C’è una sentenza della Cassazione che spiega che i gestori dei parcheggi, al di là del tipo dei contratti in essere, sono tenuti a pagare. Dovrebbe pagare quindi anche il gestore dei parcheggi di Campobasso. Che, però, pare eccepisca il contenuto di una clausola contrattuale che lo esenterebbe. Non a caso abbiamo fatto riferimento alla scarsa chiarezza dei contratti e l’attitudine comunale di volgerli sempre in favore dei concessionari. Se n’è reso conto perfettamente anche l’assessore Toma che, vogliamo credere, non mancherà di approfondire e di farci sapere in proposito. Dardo
Droga, un giovanissimo nella “rete” dei Finanzieri Sotto sequestro circa 50 grammi di sostanze stupefacenti oltre a materiali necessari per il taglio e il confezionamento delle dosi deferito a piede libero alla Procura della Repubblica per i Minorenni del Capoluogo, per il reato di cui all’articolo 73 del D.P.R. 309/90. Continuano senza sosta le attività operative di prevenzione e controllo in materia di lotta ai traffici ed al consumo di stupefacenti, cui la Guardia di Finanza associa importanti campagne informative presso gli Istituti scolastici della Provincia, con particolare ri-
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
guardo alla Scuola Secondaria: divulgazione di opuscoli, dimostrazioni e simulazioni ad opera delle unità cinofile, attenta comunicazione finalizzata ad evidenziare tutti i pericoli connessi alla droga, soprattutto tra la popolazione giovanile. Un impegno di particolare utilità sociale già sperimentato in passato e puntualmente ripreso anche nel corrente anno scolastico 2013/2014.
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Campobasso
7 29 ottobre 2013
Nuova location per la fiera, zona industriale presa d’assalto La fiera si sposta nella zona industriale e fa il pienone. Contrariamente alle previsioni, tutti avevano dato l’evento per defunto, la decisione di spostare dal centro alla zona industriale la fiera che si tiene l’ultima domenica del mese ,non ha affatto penalizzato la manifestazione. Sarà stato il clima ancora molto mite o il ritorno dell’ora solare con le lancette spostate indietro di un’ora, fatto sta che l’altro ieri una gran numero di visitatori hanno fatto tappa alla fiera che si è svolta in via Falcione alle spalle del centro commerciale Monforte. A controllare lo svolgimento della manifestazione, tra una bancarella e l’altra, anche l’assessore al Commercio Giuseppe Cimino che proprio per la decisione di spostare la fiera in periferia è finito nel mirino dei colleghi di Palazzo San Giorgio. Fino a luglio l’evento si è tenuto nel parcheggio dell’ex Roma-
Amore… per una vita sana e sobria, che solo la campagna, con i suoi silenzi, può dare Il rito della raccolta delle olive nelle parole di Pasquale Di Lena Pronti ad andare a controllare lo stato di maturazione delle olive, importante, dopo essersi accertati dell’apertura del frantoio della “cooperativa olearia larinese”, di cui la Casa del Vento è socia, per decidere quando iniziare la raccolta. Il periodo giusto, per avere la migliore qualità di olio dalle olive frante, è per noi quello dell’invaiatura, cioè quando le olive sono tinte di rosso per un buon 50% con il resto ancora verdi o nere. Larino apre la campagna olearia e prima degli altri paesi mette a disposizione l’olio nuovo. Arriva il giorno dell’inizio del raccolto, con la piccola valle che separa il Monte dal Monte Arone e Monte Arcano coperta con un manto di nebbia che l’alba farà svanire coprendola di colori. Davanti alla baracca, il tutto preparato la sera prima, troviamo le reti, i cestelli, i rastrelli, che usiamo solo in caso di necessità, le cassette, che ci dividiamo per andare a mungere le prime olive dagli alberi ancora sofferenti della gelata di due inverni fa. La tecnica è quell’antica della mano che scivola lungo il ramoscello e stacca le drupe, nella gran parte invaiate e, come si diceva, dal colore rossastro. Intanto, il sole uscito da dietro il Gargano, sale e comincia a far sentire il bisogno di spogliarsi di qualche panno per il caldo e poi di acqua per dissetarsi.Torna alla memoria la raccolta di un tempo con gli olivi grandi come querce; le lunghe scale e i grandi teli ricavati dal mettere insieme sacchi di iuta, quasi tutti rattoppati, stesi sotto gli alberi rallegrati dal canto con le voci di quelli che erano sulle scale e quelli sotto. Donne e uomini a cantare i loro racconti, e, soprattutto le donne, a stuzzicare gli uomini con il canto all’amore che, qui a Larino, la patria dell’olivo “Gentile”, della Salegna o Saligna e della San Pardo, si ripete con “A fronne da uelive”, cioè “il ramoscello di olivo che - dice il canto - dà l’olio, tu cerca di sposarti perché io non ti voglio...”. Un canto bello che, da qualche tempo, soffocato dai rumori dei pettini e nuovi strumenti per la raccolta, non lascia ascoltare l’eco che arrivava dalla campagna olivetata che
veste di verde intenso la mia antica città, capitale dei frentani secoli fa e culla, nel 1994, dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio. Di tanto in tanto il silenzio è interrotto dallo scarico delle olive dal cestello, che portiamo a tracolla, alla cassetta. Poi la sosta salutare, soprattutto per chi non è abituato a fare sforzi inusuali e vive la giornata seduto a scrivere o a parlare. La sera, dopo il carico delle cassette e il trasporto delle stesse al frantoio, ci ha trovato stanchi ma felici per la degustazione dell’olio nuovo, rigorosamente baciato prima di essere assaggiato. Poco profumo perché ancora chiuso dal trauma della frangitura, ma già ricco di sapori come il sedano, il carciofo, il pomodoro, l’aglio e altro ancora. Un rito che si è ripetuto per tre giorni, tutt’e tre pieni di sole e di speranze riposte in questo prodotto prezioso che ti sazia con una fetta di pane, con o senza pomodoro; uno spaghetto con solo aglio e prezzemolo; un pezzo di caciottina o mozzarellina, stracciata o caciocavallo fresco dei nostri maestri casari e del latte dei nostri bravi allevatori; riso in bianco con prezzemolo; insalata di pomodoro con peperone fresco, sedano, basilico e cipolla; pasta con le verdure o, meglio, con le patate; linguine con frutti di mare e olio a crudo o, immenso, pesce crudo di cui io vado pazzo.Tre giorni di amore per la natura circostante, l’ambiente e il paesaggio dagli spazi ampi, il silenzio interrotto di tanto in tanto dal volo della gazza ladra offesa dalla nostra presenza, per loro invasione di campo, o dai discorsi di coppie di uccelli che si sentono arrivare come un cicalio lontano. L'aria della sera dondola i rami degli ulivi e noi soddisfatti come siamo della raccolta e grati alle nostre mani delicate. Risplende il tramonto che attende la notte stellata. Anche questo è amore... amore per una vita sana e sobria, che solo la campagna, con i suoi silenzi, può donare PS - Per motivo di spazio siamo stati costretti a tagliare alcuni altri magici passaggi. Ce ne scusiamo con Di Lena e coi lettori.
gnoli, poi c’è stata una proroga della convenzione con Confesercenti provinciale di Campobasso e per altre due mesi , fine agosto e fine di settembre, la manifestazione si è spostata nel parcheggio di via Manzoni non senza polemiche da parte degli esercenti del capoluogo e delle altre associazioni di categoria. Alla fine, tra mille pressioni, sindaco e assessore hanno optato per la periferia e l’altro ieri l’evento si è svolto nella zona industriale che è stata presa d’assalto anche perché erano aperti entrambi i centri commerciali. L’assessore ha ascoltato le richieste dei commercianti del capoluogo che si sentivano minacciati e penalizzati dall’evento, li ha accontentati cercando una nuova location ma, di fatto, ha favorito la migrazione domenicale dal centro alla zona industriale. Teresa Manara
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ISERNIA
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Isernia
29 ottobre 2013
“Perchè tanti tagli alle corse?” Il sindaco di Roccamandolfi torna a denunciare l'impossibilità di raggiungere Isernia Continuano le azioni di protesta per la soppressione di alcune corse che interessano vari comuni della regione Molise. Il comune di Roccamandolfi assieme ai comuni di Cantalupo, Santa Maria, Macchiagodena, Castelpetroso, Bojano, San Polo e Campochiaro e alla CGIL Molise, in persona del suo segretario confederale p.t. Giorgio Simonetti, ha inviato una nota all’assessorato regionale ai trasporti per richiamare l’attenzione sulla incresciosa situazione in cui moltissimi pendolari, studenti, lavoratori ed anziani, versano in questi mesi. Il sindaco del comune di Roccamandolfi – Giacomo Lombardi – ha più volte sollecitato l’assessorato in una imminente reintroduzione delle corse soppresse: - Linea delle ore 6:35 che da
Roccamandolfi conduce a Campobasso; - Linea delle ore 7:00 che da Roccamandolfi conduce ad Isernia; - Linea delle ore 12:35 che da Campobasso conduce a Rocca-
mandolfi; - Linea delle ore 13:25 che da Isernia conduce a Roccamandolfi. Le varie azioni messe in campo contro tale soppressione non hanno avuto, ad oggi, alcun
riscontro. Una simile decisione – continua Giacomo Lombardi – penalizza non solo il comune di Roccamandolfi, ma anche i comuni che hanno aderito alla protesta, per la maggior parte paesi montani, che già di per sé
affrontano quotidianamente problemi e disagi maggiori rispetto ad altre realtà meglio posizionate geograficamente. A causa di simili tagli, i piccoli comuni muoiono e rischiano di scomparire per sempre dalla cartina geografica, in favore dello sviluppo dei centri urbani più grandi. Chiediamo quindi con forza alla Regione – prosegue Lombardi – con spirito assolutamente costruttivo, ma fermo, di trovare la giusta soluzione affinché venga risolta l’annosa questione in tempi rapidi, che da mesi penalizza moltissime persone. Se anche quest’ultima azione non vedrà alcuna risposta da parte dell’assessorato regionale ai trasporti, non si escludono ulteriori manifestazioni di protesta da parte di tutti i cittadini dei comuni interessati.
Carovilli:scoperta una grande discarica nascosta nel bosco tra i ciclamini.
Bracconaggio: denunciati due campani “Puliamo Carovilli”: la Società Operaia La Forestale sequestra richiami elettromagnetici illegali, fucili, munizioni e la selvaggina uccisa Isernia – Due campani della provincia di Napoli sono stati individuati alle prime ore di stamattina mentre esercitavano l’attività venatoria con mezzi vietati ed in territorio molisano senza la prevista autorizzazione regionale. L’operazione, condotta da 4 unità dei comandi stazione forestale di Forlì del Sannio e Colli a Volturno, è stata avviata grazie ad una segnalazione di residente al 1515, che tramite la Centrale Operativa di Campobasso ha attivato le unità territoriali intervenute in località Piano San Vito di Macchia d’Isernia. Gli agenti sono riusciti ad individuare i bracconieri grazie ad uno stratagemma che ha consentito di individuare i richiami elettromagnetici per avifauna mimetizzati nelle vegetazione. Successivamente i due bracconieri sono stati fermati e identificati rilevando che gli stessi oltre all’uso di mezzi illegali di caccia, erano privi dell’autorizzazione regionale ed avevano già ucciso 9 tordi. Gli agenti forestali hanno sequestrato le armi, due fucili da caccia, le munizioni, i richiami e gli uccelli uccisi, deferendo i bracconieri all’A.G. per violazione alla legge 157 sulla caccia (uso di richiami vietati), e sanzionandoli con 4 verbali amministrativi, per un totale di oltre 1.000 €, sia per caccia senza autorizzazione regionale che per il mancato uso del giubbotto ad alta visibilità, che ovviamente i due non indossavano proprio per non essere individuati perché totalmente abusivi.
promette che non finisce qui
Bambini, giovani e adulti insieme hanno preso coscienza del valore dell'ambiente CAMPOBASSO. "Siamo rimasti sbalorditi quando i nostri volontari, dai bambini della scuola elementare ai più anziani, hanno sollevato, dal fogliame che li ricopriva, ogni genere di rifiuti". Queste le parole incredule della Presidente della Pro Loco "Monteferrante" di Carovilli al termine di una mattinata intensa di lavoro. "Per questo motivo dobbiamo essere doppiamente grati alla Società Operaia che ha preso l'iniziativa di organizzare la manifestazione e ci ha messo di fronte ad una realtà inattesa". "Noi al contrario ce l'aspettavamo – ha dichiarato il Presidente della Società Operaia, Angelo Di Ianni – per questo abbiamo deciso di iniziare dalla zona denominata "Collacchio". Lungo i tre chilometri della vecchia Trignina che dal Ponte del Parco (poco dopo Pescolanciano) conduce a Carovilli, sul lato della scarpata, nascosto allo sguardo dei passanti, abbiamo trovato di tutto. Ora andremo a fare lo stesso lavoro di ricerca e rimozione rifiuti in altre zone dei dintorni del paese in modo che i carovillesi si convincano che è interesse di tutti la conservazione di un ambiente pulito e che non dobbiamo smettere di vigilare affinchè anche coloro che vengono da fuori rispettino il nostro territorio". Questi i sentimenti espressi al termine della manifestazione denominata “PULIAMO CAROVILLI” organizzata dalla Società Operaia di Carovilli, con il patrocinio della Regione, della Provincia di Isernia e del Comune, in collaborazione con la sezione provinciale di Legambiente, rappresentata da Leontina Di Pilla, e con altre associazioni di Carovilli: la Pro Loco "Monteferrante", il FAI ed il "Glicine". Accanto ai fiori di ciclamini che in ab-
bondanza crescono spontaneamente e all'ombra dei cerri, dei cornioli, dei noccioli e degli abeti che costituiscono un bellissimo bosco, meraviglioso esempio di biodiversità, ricoperti in parte da un fitto strato di terra e foglie sono stati raccolti grossi cumuli di rifiuti: da un gran numero di copertoni di automobili a bottiglie di ogni genere di vetro e plastica; da vecchi televisori a materassi e divani; da scarti di materiali in ferro a scarpe di ogni tipo e misura. La manifestazione che voleva coinvolgere la società civile ha ottenuto un grande successo soprattutto per la partecipazione di molti giovanissimi, accompagnati dalle maestre e in qualche caso dai genitori, e di molti altri volontari di tute le età, intervenuti anche con alcuni trattori dotati di rimorchio dimostratisi essenziali.“Non si è trattato di raccogliere piccoli rifiuti gettati distrattamente da automobilisti di passaggio – ha sostenuto Luciano Scarpitti, Presidente dell'associazione "Il Glicine" – ci siamo trovati di fronte ad una vera e propria discarica. Anche in questa triste realtà, tuttavia, abbiamo colto un elemento positivo, cioè che gran parte dei rifiuti era lì da diversi anni il che sta a significare che forse negli ultimi tempi la mentalità delle persone è migliorata e anche che le amministrazioni hanno offerto nuovi servizi atti a consentire un facile smaltimento". “Il nostro paese è la nostra casa – aggiunge Di Ianni - quindi dobbiamo sentirci tutti impegnati a conservare gelosamente il massimo ordine e la migliore pulizia; vogliamo che si affermi sempre più uno spirito di attenzione e di protezione del territorio”.
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Termoli
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Consiglieri comunali chiedono chiarimenti sulla TARES TERMOLI - In merito alla composizione della TARES 2013 i Consiglieri comunali di minoranza chiedono chiarimenti in merito alla corretta computazione dei costi per la composizione del costo totale della raccolta dei rifiuti e servizi affini. Ovviamente rispettando la nuova normativa che prevede la copertura integrale dei costi (100%) è propedeutico alla composizione della stessa il lavoro di verifica dei costi che poi saranno oggetto di tassazione. Pertanto hanno presentato un documento con i quali chiedono dei chiarimenti per sapere se: quali costi presentati con la proposta di delibera del Consiglio comunale sono imputabili ai servizi base, opzionali o altro del contratto di appalto dei servizi di igiene urbana ed altri servizi complemen-
Fiat, iniziata la cassa integrazione per 2400 lavoratori
tari. I firmatari del documento precisano che per quanto riguarda il secco il capitolato prevede circa 200.000 sacchi neri da lt. 50 (secco); 540.000 sacchi bianchi da 60 lt. (carta); 540.000 sacchi gialli da lt. 110 (plastica);
oltre 1 milione di buste miste per la frazione organica e al costo CRD è imputato un ammontare di € 117.301,84 per tali spese, vogliono sapere quante e quali sono state acquistate/consegnate nel 2012 ed il costo unitario.
TERMOLI – Da ieri è scattata la cassa integrazione per gli addetti dello stabilimento Fiat del Nucleo Industriale. Una intera settimana di fermo che interessa 2400 lavoratori dei reparti motori e cambi. Il blocco delle lavorazioni, come comunicato dalla direzione dello stabilimento, durerà fino a Ognisanti e riprenderà, salvo imprevisto, la prossima settimana. La Cig, come ha sottolineato anche qualche sindacalista, è dovuta essenzialmente alle difficoltà che attraversa tutto il mercato dell’automotive in Italia. E se in Fiat la prossima settimana si torna a lavorare grandi difficoltà ci sono per le maestranze della Vibac, azienda che realizza nastri adesivi e che ha annunciato la chiusura dello stabilimento. Per scongiurare i licenziamenti di 153 lavoratori, ieri pomeriggio nella sede degli Industriali, si è tenuta la prima di una serie di riunioni.
Acqua bene comune, mercoledì un incontro
PD, il segretario Sciandra ringrazia gli iscritti al partito
TERMOLI – Si torna a parlare dell’acqua come bene comune e il Comitato ha fissato per domani, alle ore 18 in via XXIV Maggio 51, una riunione aperta a tutti i cittadini per farli partecipi di quanto emerso durante il primo incontro tecnico operativo sulla ripubblicizzazione dell’acqua. Il Comitato intende dare ampia conoscenza di come stia procedendo la rimunicipalizzzazione dell’acqua. Già in programma, per il 4 e il 18 novembre il secondo e il terzo incontro organizzati dall’amminiostrazione comuinale e dal Comitato.
TERMOLI. Dopo la rielezione a segretario del Circolo Pd di Termoli, Antonio Sciandra ha diramato un comunicato di ringraziamento. “Voglio ringraziare pubblicamente i 250 iscritti al Partito Democratico che hanno trasformato, con la loro partecipazione, un normale sabato di ottobre in una bellissima giornata di democrazia. E’ stato un congresso combattuto ma leale grazie anche al mio ex-concorrente (ex perché adesso facciamo
Incontri sul Concilio Vatticano III
Campomarino in foto, i vincitori del concorso
TERMOLI – Nell’anno pastorale 2013-2014, si terranno 5 incontri sul “Concilio Vaticano II – 50 anni dopo”. Il 1° incontro si terrà il 12 novembre prossimo, alle ore 18, presso la sala della Parrocchia del Crocifisso a Termoli. Il relatore sarà il Prof. Marco Vergottini, Ordinario di Teologia della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano.
LITORALE - La termolese Fabiana Meale ha vinto il concorso fotografico amatoriale “Campomarino in foto” organizzato dall’associazione la Bottega delle Idee. Il secondo premio è stato assegnato a Giorgio Fiorentino di Campomarino, mentre al terzo posto si è classificato Pasquale Chimisso di Campomarino. Le foto giudicate dal fotografo professionista Antonio De Gregorio, resteranno esposte a palazzo Norante per tutto il mese di novembre.
parte della stessa squadra) Oscar Scurti. Va il mio personale ringraziamento al presidente di seggio Di Giglio che insieme al comitato elettorale ha egregiamente svolto i lavori congressuali di competenza. Ed in ultimo ma non per ultimo mi corre l’obbligo di ringraziare gli amministratori del Pd ,in primis l’onorevole Laura Venittelli, il consigliere provinciale Fiore Aufiero e tutti gli altri componenti che si sono prodigati per un congresso partecipativo e democratico”.
Buon compleanno Cristian Oggi Cristian compie 40 anni e qualcosa di più. Un giorno importante da condividere con la sua amata “gonnella” che invia uno stringato messaggio ma pieno di sentimento: “Buon compleanno al mio grande amore Cristian!”. Rantissimi auguri anche da parte della redazione.
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Termoli
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Il vice sindaco D’Ermes risponde sui risultati della Fiera di ottobre Agricoltore muore infilzato dalle corna di un toro TRIVENTO – Ucciso da una incornata di un toro. Così avrebbe perso la vita Giulio Ciafardini, 70enne agricoltore aggredito dall’animale mentre si trovava nella stalla di contrada Vivara. Secondo la prima ricostruzione dell’accaduto, l’agricoltore stava accudendo all’animale quando questi lo avrebbe colpito con le corna al torace ferendolo gravemente e lesionando gli organi interni. Sono stati i familiari a dare l’allarme e a far giungere sul posto i medici del 118 che con l’ambulanza hanno trasportato il ferito all’ospedale di Vasto. Purtroppo il personale del Pronto Soccorso non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. Sull’accaduto i carabinieri, intervenuti sul posto, hanno stilato un dettagliato rapporto ora al vaglio della magistratura.
LARINO – Assunta D’Ermes, vice sindaco della città, risponde alle perplessità dei due Consiglieri di opposizione Mammarella e Urbano sugli esiti della Fiera di ottobre. “La nostra fiera riflette ciò che sta succedendo per il settore fieristico a livello Nazionale. Infatti il settore sta vivendo diversi tipi di cambiamenti strutturali che la crisi economica ha sicuramente rafforzato. Per quanto riguarda la qualità della fiera – scrive D’Ermes - non ci resta che rispondere che è questo il bagaglio che ci hanno lasciato le passate edizioni e i cambiamenti non ci sono stati neanche negli anni precedenti in cui il Consigliere Urbano era Assessore. Edizioni in cui si è affermata e consolidata l’idea del “minestrone”che adesso vorrebbe ribaltare all’amministrazione Notarangelo. All’appunto fatto sul totale delle “spese che corrispondono a un totale di 75mila euro”come dicono nel loro comunicato stampa “dato che evidenzia l’inghippo che hanno creato nell’organizzazione della fiera”, rispondiamo che gli affidamenti diretti sono possibili se non superano la soglia dei 40mila euro,
e questo è stato fatto. Per fare chiarezza rispondiamo che il progetto fiera per essere realizzato ha bisogno di vari tasselli che la struttura da sola non riesce a costruire pertanto ci si avvale di chi ha la professionalità e i mezzi per raggiungere gli obiettivi prefissati. Sommando tutto si arriva a spendere una cifra che rappresenta la spesa totale dichiarata. Notiamo che ormai l’accusa dell’inesperienza sta diventando una scusa per evitare di riconoscere i meriti all’avversario. Il nostro intento per quest’anno era far tornare nelle
Nomina del responsabile per la trasparenza del Comune CAMPOMARINO – Anche l’amministrazione comunale della cittadina del litorale è tenuta a nominare un responsabile per la trasparenza, dedicato allo svolgimento dei compiti previsti ed in particolare: predisporre il Programma triennale della trasparenza e dell’integrità; svolgere stabilmente un'attività di controllo sull'adempimento da parte dell'amministrazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate, nonché segnalando all'organo di indirizzo politico, all'Organismo indipendente di valutazione (OIV), all'Autorità nazionale anticorruzione e, nei casi più gravi, all'ufficio di disciplina i casi di mancato o ritardato adempimento degli
obblighi di pubblicazione; provvedere all'aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità, all'interno del quale sono previste specifiche misure di monitoraggio sull'attuazione degli obblighi di trasparenza e ulteriori misure e iniziative di promozione della trasparenza in rapporto con il Piano anticorruzione. Per-
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di Giuseppe Saluppo
tanto il sindaco, Francesco Camilleri, ha nominato la Dottoressa Genoveffa Carpinelli responsabile per la trasparenza del Comune di Campomarino e di individuare nel Segretario Comunale, Dottor Fabio Del Grande, il soggetto titolare del potere sostitutivo in caso di inerzia del responsabile per la trasparenza.
casse del comune gli introiti che la gestione passata non ci ha fatto godere, al contrario abbiamo ereditato solamente richieste di risarcimento danni e altre spiacevoli situazioni per le quali siamo tristemente conosciuti in Molise. Infine per quanto riguarda il calcolo dei proventi crediamo che ci sia stato un malinteso, e che sia stato riferito in modo maldestro al consigliere Urbano. Nella conferenza stampa è stato detto proprio il contrario a riguardo della tassa di occupazione del suolo pubblico, e cioè che non poteva essere inse-
rita questa voce di entrata in bilancio in quanto non è stato mai considerato come introito riguardante il “Progetto Fiera D’Ottobre”. Consigliamo di informarsi meglio per il prossimo comunicato stampa, magari andando direttamente alla fonte ed accertarsi del reale stato dei fatti. La progettualità tanto decantata dal consigliere Mammarella – conclude la nota del vice sindaco - è stata confermata e assicurata per la prossima edizione alla quale stiamo già lavorando e stringendo alleanze per garantire la riuscita dell’evento”.
Adesione ai finanziamenti del programma “6000 Campanili”
Pd basso Molise, Michele Palmieri riconfermato segretario
SAN MARTINO IN PENSILIS – L’amministrazione comunale ha deliberato di aderire al programma “6000 campanili”, relativamente al completamento dei lavori di “Consolidamento e messa in sicurezza area S. Giuseppe” del quale si è appena chiuso il 1° lotto dei lavori per un importo complessivo di 400.000 euro, che fa parte di un progetto che prevede un più vasto intervento di recupero, organica riqualificazione e messa in sicurezza dell’area circostante il 1° lotto per un importo complessivo di 999.935,36 euro.
LARINO - Michele Palmieri, segretario uscente della Federazione del Partito Democratico del basso Molise è stato riconfermato nella carica. Palmieri ha avuto la meglio con 20 voti contro i 19 del candidato Giuliana Ferrara, anche se sono stati annunciati ricorsi. Altre cariche sono state assegnate a Antonio Di Rocco, degretario cittadino a Colletorto, e Paolo Santella nominato segretario del PD a Larino. Michele Palmieri da pochi mesi è assessore comunale a Larino e dopo la riconferma a segretario ha ringraziato tutti gli iscritti e coloro che gli hanno attribuito la preferenza.
Terremoto del 2002, il ricordo delle vittime SAN GIULIANO DI PUGLIA – In ricordo delle vittime del terremoto che commosse il mondo intero, il prossimo 31 ottobre nel centro del cratere sarà celebrata la Giornata della Memoria. La cerimonia avrà inizio alle 11,32 il ritrovo nel cimitero comunale dove ci sarà un momento di raccoglimento e preghiera scandito dai rintocchi della Campana degli Angeli, seguirà la deposizione di corone di fiori nel Parco della Memoria.Alle 18 e alle 23 la veglia di preghiera e alle 20.30 la fiaccolata. Il 1° novembre alle 11, nella chiesa Madre, sarà celebrata una messa solenne.
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