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ANNO IX - N° 69 - GIOVEDÌ 29 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Tommaso Di Domenico

L'Oscar del giorno lo diamo a Tommaso Di Domenico. Il nostro direttore editoriale tra i mille incidenti che ha superato indenne è stato ospite del reparto di Cardiologia dell'ospedale Cardarelli per un meeting e un pranzo di lavoro con l'equipe medico-infermieristica. Pienamente soddisfatto se ne è uscito alla ricerca di un illustre sconosciuto chiamato H/24 non presente in reparto. Ne riparlerà sicuramente con il primario dottor Versaci al quale non farà mancare il proprio appoggio per la ricerca dell'altra metà della giornata. Scherzi a parte l'importante è scriverne in perfette condizioni di salute.

Il Tapiro del giorno ai menefreghisti

SANITÀ

L’Asrem divisa tra Ruta e Percopo Il Tapiro del giorno lo diamo a chi non ha pensato che un reparto "salvavita" debba essere attrezzato per intervenire nell'intero arco della giornata. E non stiamo parlando del personale medico o infermieristico ma di quanti, amministratori e legislatori non si rendono conto che un giorno potrebbe toccare anche a loro pur non augurandocelo. Riflettessero attentamente, taglino le spese superflue ma non siano avari con chi esercita la missione di salvare vite umane. I pazienti non sono bulloni su cui bisogna risparmiare nei costi di produzione.

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REGIONE

Tiene banco lo scontro tra Frattura e Scarabeo A PAG. 3

REGIONE

La caccia è stata anticipata al 15 settembre A PAG.


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Come volevasi dimostrare

Facili profeti sulla labilità politica (e umana) della giunta Frattura. La lite del presidente con l’assessore Scarabeo è sintomatica di una situazione destinata (se possibile) ulteriormente a peggiorare. In una corrispondenza del 20 agosto scorso, commentando una delle malefatte del governo regionale, abbiamo scritto testualmente. “Un governo regionale nato sul trasformismo, sul salto della quaglia di consiglieri da destra a sinistra e sulla mistificazione, privo di un retroterra etico e morale, giocoforza è condannato

a contraddirsi e ad esplodere. Su questo presupposto diventa esiziale la presenza di una componente politico-culturale che tenga costantemente acceso il faro della critica e solleciti di pari passo la presa di coscienza dell’opinione pubblica”. Tempo una settimana, Frattura e Scarabeo hanno tradotto in clamorosa realtà questa fin troppo elementare previsione, dandosele (metaforicamente) di santa ragione sulla sanità, di cui Frattura è il massimo (ir)responsabile, con Scarabeo in difesa dell’ospedale di Venafro (dove incetta voti e con-

sensi). Governo condannato a contraddirsi, dunque. Perché gli interessi in ballo sono tanti e cospicui, e non solo di natura politica ed elettorale. Gli interessi economici, sebbene abilmente occultati dietro le grandi annunciazioni programmatiche, appaiono prevalenti, la cui contraddittorietà inevitabilmente è destinata ad esplodere. Perché gli interessi degli uni e degli altri, infatti, non vanno nella stessa direzione; sono diversificati: nell’edilizia, nell’industria, nella sanità, finanche nella cultura. E non appena gli interessi

degli uni tentano a prevalere sugli interressi degli altri, ecco pronta la polemica, quindi lo scontro e, in predicato, la disgregazione. Conclusione pedissequa di faccende che nascono, crescono e s’ingigantiscono in assenza di un substrato etico e morale, di un governo nato sul trasformismo, sul salto della quaglia di consiglieri da destra a sinistra e sulla mistificazione. Non ci vorrà molto. Il “duello” Frattura-Scarabeo è soltanto il prologo di una commedia che non mancherà di colpi di scena. Dardo

I have a dream: 50 anni di libertà “I have a dream - Io sogno che i miei quattro bambini, un giorno possano vivere in una nazione in cui non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per la sostanza del loro carattere”. Queste, sono le parole pronunciate di Martin Luther King, nello storico discorso tenuto a Washington durante la manifestazione contro i soprusi razziali. Un sogno celebrato da Barack Obama, il primo presidente afro-americano della storia degli Stati Uniti che, nonostante è alle prese con una possibile crisi su scala internazionale per le vicende legate alle stragi di massa in Siria, ha fatto sue le parole del reverendo barbaramente ucciso nel 1968 da chi non condivideva “il sogno”. L’ha fatto nello stesso luogo il Lincoln Memorial di Washington dove King, il 28 agosto del 1963, parlò di fronte a una folla di 250mila persone. Il tutto in considerazione che la riunione di Washington è stata solo il culmine di una lotta per i diritti ci-

vili iniziata nel lontano 1955 a Montgomery, in Alabama, quando una sarta di nome Rosa Parks si rifiutò di cedere il suo posto in autobus a un passeggero bianco. Se per tutti gli afroamericani la marcia fu sinonimo di speranza, per i bianchi significò soprattutto paura, tant’è che il governo mobilitò 6.000 poliziotti, 2.000 aderenti alla Guardia Nazionale e 4.000 soldati. La protesta, contrariamente alle previsioni, si svolse pacificamente e segnò per sempre la storia degli Stati Uniti, tant’ è che nel 1963 King fu nominato dalla rivista Time "uomo dell'anno", mentre nel 1964 ricevette il premio Nobel per la pace. Nello stesso anno il Congresso varò il Civil Rights Act, la norma che rende illegale la segregazione razziale. Ma il cammino verso la libertà era appena iniziato. Esattamente cinquanta anni dopo, la strada percorsa non è ancora finita. Infatti, secondo un sondaggio realizzato dal Pew Research

Center il 45% degli americani ritiene che l'uguaglianza razziale sia ancora lontana. Ecco perché non basta il successo del film che racconta la storia del maggiordomo nero alla Casa Bianca, "Lee Daniels' The Butler", per dimostrare di essere un Paese più giusto. Come non basta la vicenda di Trayvor Martin, il 17enne di colore ucciso in Florida lo scorso anno che ha visto assolto il suo assassino, il vigilante volontario George Zimmerman, che ha scatenato proteste in tutto il Paese. Tutto questo è l’altra faccia del “sogno” che oggi più che mai pesa come un macigno sulle coscienze di chi vede ancora “i diversi di colore”, parole non nostre ma di chi fomenta odi razziali, ancora come raccoglitori di cotone che al calare della sera affidavano il loro grido di disperazione al gospel che è più che mai simbolo di libertà: quella mentale che è la cosa più importante. Massimo Dalla Torre


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Frattura tenta lo sgancio da Ruta, Patriciello sorride Il presidente cerca di togliersi il marchio con lo scontro in Giunta e scarica le scelte impopolari sul Pd. Si apre ufficialmente la guerra nel Partito democratico: tutti contro l’attuale dirigenza CAMPOBASSO. Il tema della Sanità affrontato nella discussione mediatica tra il presidente Frattura e l’assessore Scarabeo, entrambi del Pd, nonostante l’importanza del settore, cela semplicemente una diatriba interna alla maggioranza di centrosinistra e al Partito Democratico. In particolare il presidente della Regione, dopo aver accettato di sottomettersi al Pd e alla sua dirigenza pur di ottenere la candidatura al vertice della coalizione, ora non vuole più il cappello in testa. Il nome di Roberto Ruta, unico vero politico rimasto in quel gruppo di centrosinistra, è troppo ingombrante per Frattura che non riesce a svincolarsi dal gruppo del Pd che in Consiglio regionale lo tiene in pugno con ben 4 eletti, in Giunta invece Ruta ha piazzato 2 su 4. Oggi Frattura alza la testa, risponde a Scarabeo che ha sollevato critiche sui problemi della Sanità (settore commissariato e le cui scelte ricadono solo in capo a Frattura), e lancia il messaggio subliminale allo stresso senatore. Ruta, che non ha bisogno di interpreti e, pur avendo inventato Frattura presidente, sa bene di non potersi fidare di “Paolo”, corre in Giunta per tentare di fare il pompiere tra il presidente e l’assessore ma sa altrettanto bene che la causa principale dello scontro porta il suo nome. Anche perché Frattura è stretto nella morsa delle strane alleanze che da imprenditoriali si sono catapultate sul piano politico. Il gruppo Patriciello in primis, seguito dal gruppo di Sel con il cognato del presidente Ioffredi (tanto per citarne alcuni), rimproverano il governatore di essere troppo filo rutiano. A questo si aggiunge lo scontro che serpeggia all’interno dello

stesso Pd: Micaela Fanelli vuole la segreteria e l’alleanza con l’altro assessore Facciolla e lo stesso Frattura (che prediligono la linea renziana) pongono i tre in contrapposizione con l’attuale dirigenza guidata da Ruta.Anche i rapporti con l’altro assessore piddino, Michele Petraroia, non sono idialliaci. Tant’è che il fratturiano Michele Di Giglio, impiegato alo gruppo regionale del presidente, segue all’interno del partito la linea Civati attaccando in un sol colpo maggioranza e opposizione del partito. “Il problema del Pd in Molise è che non ha avuto una minoranza vera – che ha fatto capo proprio a Petraroia ndr - ma un gruppo che si è accontentato di fare patti di non belligeranza con il gruppo dirigente”. Il che è vero, tant’è che Petraroia ha accettato senza batter ciglio la candidatura di Frattura anche nel 2013 dopo essersi opposto nel 2011. Ma la spaccatura con Ruta serve a Frattura anche per recuperare credito tra gli elettori insoddisfatti del nuovo governo regionale di cui Frattura deve prendersi, giocoforza, meriti e demeriti. Gli serve insomma per scaricare sui suoi inventori le responsabilità dell’aumento del numero degli assessori (a cui Frattura è costretto per far entrare il cognato di Patriciello,Vincenzo Cotugno), della presenza dell’Udeur in maggioranza (con quel Vincenzo Niro che ha contrapposto all’asse ad oggi perdente

Frattura/Patriciello l’asse vincente Udeur/Pd rutiano), e di alcune nomine viste troppo vicine al senatore del Pd. Ma forse lo scatto di reni serve a Frattura anche per sganciarsi in vista delle nuove nomine che si devono compiere come i vertici di Arsiam, Molise Acque, Finmolise,Asrem.Anche perché se da un lato Roberto Ruta ha bisogno di piazzare i suoi in ruoli sensibili in vista di un ritorno alle urne per il Parlamento, dall’altro lato Patriciello ha bisogno di piazzare i suoi in ruoli sensibili in vista delle elezioni europee del prossimo anno. Però, mentre il gruppo Patriciello non è in posizione di ricatto vista l’elezione di un solo esponente, il gruppo del Pd ha ben 4 consiglieri per giocare in aula tra approvazioni, voti contrari e astensioni. I ricatti del ritorno alle urne per le regionali sono all’ordine del giorno nelle segrete stanze. E adesso Frattura punta i piedi come a dire: anch’io posso, da solo, mandare a casa tutti. Cerca un ruolo da leader ma al momento continua a non averne riconoscenza in maggioranza. E non sarà una nota stampa che tira fuori i malumori celati a chiacchiere (“La maggioranza è coesa” continua a ribadire il presidente in ogni intervista) a dare legittimazione di una leadership costruita sul trasformismo politico. giorug

Il senatore Astore: “Si sta sprecando l’occasione della nomina di un presidente di Regione”

Sanità, Frattura non sa che pesci prendere.Vuole essere rimosso? Il governatore s’infila nell’ennesima disputa giudiziaria e il tribunale gli dà torto: torna Ruta CAMPOBASSO. Il Consiglio di Stato reintegra il direttore Asrem mandato dal governo, Carmine Ruta. Nello stesso giorno il commissario Frattura rimuove Ruta, e dopo due giorni il Consiglio di Stato, su ricorso dei legali Pino Ruta, Margherita Zezza e Massimo Romano, conferma la validità del reintegro sempre di Carmine Ruta. Quindi, in linea teorica, oggi ci sono due direttori generali alla Sanità: Carmine Ruta e Angelo Percopo che era stato invece reintegrato dal Tar Molise e contro il quale Frattura aveva dato avvio alla procedura di decadenza con termine ultimo 30 novembre

2013. Al di là della figuraccia del presidente della Giunta regionale, ci sarebbe da evidenziare un dato che a Roma sembra non indifferente: Paolo di Laura Frattura, in qualità di Commissario nominato dal Governo, non può decidere in piena autonomia. Le scelte vanno condivise con Roma come imposto ed accettato da Frattura al Tavolo tecnico. Infatti sembra che una delle cause della bocciatura al Consiglio di Stato sia la mancata condivisione della scelta nel rimuovere Ruta dal vertice Asrem. “Si sta sprecando un’occasione, dopo Iorio, della nomina di un presidente di Regione a

Commissario della Sanità” sostiene infatti il senatore Astore che precisa come i decreti del Commissario per essere validi devono essere controfirmati da Rosato. Al contrario si ha invece la sensazione che Frattura cerchi di proposito lo scontro con Roma in maniera poco trasparente. Infatti da un lato si siede al Tavolo tecnico accettando le imposizioni, a differenza di Iorio che batteva i pugni, dall’altro quando torna in Molise si comporta in maniera esattamente contraria agli impegni assunti. “Sembra che qualcuno furbescamente voglia fare il capo popolo” tuona Giuseppe Astore. Intanto si ha la sensazione che Frattura, in tema di sanità, non sa che pesci prendere. Consideriamo ad esempio l’ospedale di Venafro. Frattura, alla berlusconiana maniera, firma in campagna elettorale la salvezza del Santissimo Rosario, ne accetta la chiusura condividendo il Piano Sanitario regionale redatto da sub commissario Basso in cambio della nomina governativa, torna a Venafro ad inaugurare la sede del Co-

mitato che vuole la salvezza dell’ospedale e dichiara: resteranno attivi il pronto soccorso e il 118. Chi conosce il sistema però si chiede: se non ci sarà l’ospedale, come farà ad esistere il pronto soccorso a Venafro visto che la legge non prevede l’uno senza l’altro? Da Roma fanno sapere, per vie informali, che Frattura rischia di essere commissariato perché poco credibile agli occhi del governo centrale. Se partiamo dal concetto che Frattura, come Iorio, cerca di difendere la Sanità regionale dalle imposizioni romane, non sarebbe meglio assumere una posizione chiara anche a Roma e assumere la posizione di un vero leader non tanto politico quanto da difensore del territorio molisano? Ma per farlo dovrebbe avere, come minimo, le idee chiare. Oppure, al contrario, cerca di togliersi le castagne fuori mettendosi in condizione di essere rimosso per evitare di assumersi la responsabilità di riformare il settore. Irene Corsini


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Incontro cardine il 5 settembre presso la FinMolise con Petraroia, Di Bartolomeo, Brasiello, Di Brino e Cancellario

Sta per nascere una società regionale in house per la riscossione dei tributi Tutto è legato alla certezza dei dati del piano industriale. La finanziaria regionale in questo progetto ha un ruolo primario e decisivo, dovendo essere lo sportello operativo della società Una società regionale in funzione di esattoria per la Regione Molise, per i comuni di Campobasso, Isernia e Termoli. E’ in fase avanzata di gestazione e, si spera riesca a realizzarsi. Per essere diretta e concreta risposta all’uscita di scena di Esattorie spa, e alla necessità degli enti territoriali (grandi e piccoli) di riscuotere le tasse, le imposte e i tributi, con il minor aggio possibile. Sull’argomento si sono svolte già tre riunioni coordinate dall’assessore vicepresidente della giunta regionale Michele Petraroia, con i sindaci Brasiello, di Isernia, e Di Brino, di Termoli, e con Donato Toma, assessore delegato ad hoc dal sindaco di Campobasso, Gino Di Bartolomeo, e con il direttore generale della FinMolise, Lorenzo Cancellario. Il 5 settembre prossimo è in calendario una ulteriore riunione a prevalente carattere tecnico-analitico presso la FinMolise per verificare le reali

possibilità che la società in house possa nascere e, soprattutto, operare. Una verifica tecnica, abbiamo detto, perché quella politica ha fatto registrare il via libera da parte della Regione e dei maggiori comuni, e naturalmente, in veste di braccio operativo, della FinMolise. La finanziaria regionale in questo progetto ha un ruolo primario e decisivo, dovendo essere lo sportello operativo della società. Si spera che i numeri che verranno analizzati diano un risultato confortante. Cioè, dimostrino che il rapporto costo-benefici dell’operazione è compatibile con gli interessi in ballo e, soprattutto, riesca a coprire l’onere dell’assunzione delle unità lavorative che hanno svolto funzioni esattoriali in ambito privato, acquisendo una specifica e notevole professionalità nel settore. Attualmente è gente in cassa integrazione fino al 31 dicembre prossimo, quindi destinata alla

perdita di ogni diritto retributivo qualora l’idea della società regionale dovesse abortire. Molto dipenderà non solo e non tanto dalla volontà politica, come abbiamo detto, ma dalla certezza dei dati del piano industriale che dovrà essere alla base dell’operazione. Purtroppo, ci sono situazioni come, ad esempio, quella venutasi a creare al Comune di Campobasso chiamato in causa per un contenzioso di diversi milioni di euro con Esattorie Spa, che vanno chiarite fino in fondo e, possibilmente, con la certezza di risolversi in favore dell’ente. I presupposti che possa nascere uno strumento esattoriale di grosse dimensioni e di rilevante importanza strategica per gli enti locali, ci sono tutti. I comuni (grandi e piccoli) la stessa Regione, le Province, hanno la necessità di essere garantiti e assistiti al più presto nella riscossione delle risorse fi-

nanziarie su cui fare affidamento. La società che si vuole varare sarebbe lo strumento meglio attrezzato per centrare questo obiettivo, peraltro a costi strettamente e oggettivamente contenuti, non essendo il lucro il fine ultimo, ma un’operatività equilibrata e competente. Certo, raggiungere utili da dividere pro-quota è in re ipsa, nella natura stessa della società. E ne va tenuto conto. Come si vanno proponendo il vicepresidente regionale Petraroia, i sindaci dei maggiori comuni e la direzione generale di FinMolise. Dall’incontro del 5 settembre dovrebbe scaturire un orientamento concreto. Accompagnato dall’augurio di quanti credono in questa che sarebbe una soluzione pilota in Italia e, diciamolo, delle unità in cassa integrazione. Dardo

Grazie a una buona allegazione un po’ ovunque nel Molise

Prevista una raccolta 2013 abbondante, all’insegna di oli di qualità Determinante l’impegno degli olivicoltori e dei tecnici che li assistono, in particolare dell’Arsiam e del Coredimo C’è chi mi ha chiesto di esprimere un parere sulla situazione dell’olivicoltura molisana a poco più di un mese dall’inizio della raccolta 2013. Le mie previsioni, confortate dal parere di esperti bravi come Alessandro Patuto, Mario Stasi, Maurizio Corbo, Sebastiano Di Maria e Antonio Di Lena, sono di una raccolta abbondante e di qualità, grazie a una buona allegazione un po’ ovunque nel Molise. Se si considera l’impegno dei bravi olivicoltori e dei tanti bravi tecnici che li assistono, in particolare quelli dell’Arsiam e del Coredimo, c’è da dire che oggi solo la noncuranza di

qualcuno può smentire queste previsioni. Si parla tanto della mosca e dei suoi danni che ricadono direttamente sulla qualità dell’olio, ma, come gli olivicoltori sanno, da qualche anno questo insetto è stato posto sotto controllo e, nel caso di una sua diffusione, ci sono tutte le possibilità per affrontarlo e combatterlo con successo. Si sa di un aumento dei voli di questa mosca negli ultimi giorni ma, se tenuti sotto controllo, non c’è da allarmarsi. Questo per dire che, nel caso di un andamento climatico sfavorevole in questo periodo che ci separa dalla raccolta, si può pensare che solo in parte verranno smen-

tite le previsioni fatte in questi giorni. Certo è saggio aspettare ancora qualche settimana in modo da avere nuovi elementi utili per aggiornare e sperare di confermare le previsioni ottime di questa fase. Per quanto mi riguarda, voglio credere che a ottobre ci sia davvero una raccolta abbondante e di qualità, soprattutto per dare ai produttori un reddito adeguato all’impegno profuso e al Molise l’immagine della grande qualità dei suoi oli. Pasquale Di Lena


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5 29 agosto 2013

Dopo l’attenta ricerca dei soldi non spesi e dei progetti canteriabili

L’autunno “caldo” di Pierpolo Nagni: interventi e investimenti in opere pubbliche Campobasso avrà finalmente agibile la tangenziale Nord. Opere finanziabili in materia di stabilità idrogeologica, della depurazione, delle reti idriche e della mobilità sul territorio Avaro in comunicati stampa, esternazioni propagandistiche e altre smancerie politiche di facciata, ma saggiamente operativo, l’assessore regionale ai Lavori pubblici, alle Infrastrutture, all’Urbanistica e alle Politiche del territorio, nonché alle Politiche abitative, alla Viabilità, ai Trasporti e all’Impiantistica sportiva, Pierpaolo Nagni prepara un autunno caratterizzato da interventi e investimenti in opere pubbliche di immediato riscontro. Ciò gli s’è reso possibile dopo aver impegnato alcuni mesi dall’insediamento, a verificare tutte le economie possibili, le risorse assegnate e non utilizzate, insomma una verifica a tappeto da cui ha tirato fuori alcune decine di milioni di euro da trasferire immediatamente su progetti redatti e canteriabili. Molti dei quali addirittura entro la fine dell’anno. Saranno fuochi d’artificio. Ancorché una salutare differenziazione tra gli assessori regionali, per distinguere chi si lascia andare alle elucubrazioni dialettiche e alle critiche al passato e chi, al contrario, utilizza gli strumenti in suo possesso in maniera pragmatica. Soprattutto, traendo dal passato, le risorse non utilizzate, gli investimenti mancati e le inefficienze tecniche-burocratiche. Non a caso l’Italia in genere e il Molise in particolare hanno speso miseramente i fondi europei. La verifica

ha consentito a Nagni di individuare e di recuperare fondi non spesi e spendibili. Dicevamo della canteriabilità e della concreta corrispondenza degli interventi a situazioni che attendono da anni di essere affrontate per non ridursi a situazioni emergenziali (alcune però già lo sono). Facciamo riferimento al dissesto idrogeologico, piaga endemica del Molise. Monitorati in proposito 84 comuni su 136, per i quali sono stati (e sono pronti) 10 milioni di euro. Appalto entro la fine dell’anno. Stop alle frane, ai cedimenti strutturali, agli smottamenti, seguendo un ordine preciso di priorità. Non c’è giorno che non venga tirata in ballo la questione dell’inquinamento delle acque. Anche su questo fronte sarà operata una immediata politica d’intervento per dare funzionalità al sistema della depurazione. Da anni in affanno per difetti tecnici, per carenza di risorse di gestione col risultato di avere fiumi e laghi (artificiali) in versione fogne a cielo aperto e vasche di decantazione. Per i depuratori sono stati trovati circa 20 milioni di euro. E circa 18 milioni per contenere le perdite delle reti idriche di adduzione e di distribuzione. Altro vecchio problema, che ha preteso investimenti su investimenti per miliardi di lire prima dell’euro, senza mai che si venisse a

capo delle cause. Poi, a riflettere, le reti viaggiano sotto terra e occhio che non vede, aiuta l’imbroglio e l’illecito … arricchimento. Sulle reti idriche si sono arricchiti oltre misura studi professionali e un ristretto lotto d’imprese. E l’acqua ha continuato a perdersi vergognosamente. Sarebbe opportuno che Nagni ne tenga conto. Ma il pezzo forte sarà il completamento della tangenziale Nord di Campobasso: la grande incompiuta. Il tratto mancate per essere la soluzione ottimale allo snellimento del traffico urbano e del collegamento con la fondo valle Biferno, soprattutto, e delle altre fondo valli. E’ stato valutato che per portare a compimento l’opera ci vorranno non meno di 15 milioni di euro. Appena 8/9 anni fa occorrevano sette miliardi delle vecchie lire. Ma s’è fatto di tutto perché i lavori

non andassero avanti e lievitassero a dismisura. Il solito intreccio: politicaimprenditoria-burocrazia. Ancora per Campobasso l’assessore Nagni (l’unico che abbia a cuore la città capoluogo dimostrandolo coi fatti) conferma la riesumazione della Metropolitana leggera: collegamento ferroviario tra la zona industriale di Campobasso-Ripalimosani con quella di Campobasso-Boiano. Un sistema di mobilità su rotaia, studiato a fondo e progettato per assicurare il trasporto rapido di merci e persone all’interno di una delle zone più sensibili e vocate del territorio, un sistema capace di superare le attuali difficoltà del trasporto su gomma nel tratto in questione, soprattutto d’inverno. Un sistema, però, che tarda ad entrare nella coscienza, nella conoscenza e nella intelligenza delle persone in quanto negate ad ogni forma di innovazione e di modernizzazione. Progetto per il quale sono stati spesi circa un milione di euro e per il quale Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) ha sciolto ogni riserva dando l’Ok. Progetti ed opere che daranno un po’ di fiato all’economia e all’occupazione. L’assessore Nagni sarà avaro in comunicati stampa, esternazioni propagandistiche e altre smancerie politiche di facciata, ma è saggiamente operativo. Rara avis. Dardo

Caccia, anticipata l’apertura al 15 settembre Frattura: percorso condiviso con le associazioni. Restano dubbi e perplessità Campobasso – Anticipata al prossimo 15 settembre l’apertura della nuova stagione venatoria. È, questa, la decisione concertata dal presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, e dall’assessore al ramo, Vittorino Facciolla, con le associazioni dei cacciatori molisani. Per superare le criticità che avrebbero potuto mettere a rischio la prossima stagione, al termine di un lungo e approfondito confronto, è stata concordata la rimodulazione del nuovo calendario venatorio calibrato in base alla normativa nazionale e alle direttive contenute nei key concepts. Si tratta,

nella sostanza, di una riscrittura che contempera le norme vigenti e le indicazioni fornite dalle associazioni venatorie e dagli ambiti territoriali di caccia presenti in Molise. “Nel pieno rispetto delle regole, assieme alle associazione venatorie abbiamo individuato un percorso concertato e condiviso che mette in salvo la prossima stagione della caccia – spiega il presidente Frattura –. Con il confronto e il dialogo, individuando la soluzione più giusta, abbiamo superato stamani la fase di stallo che rischiava di deludere le aspettative dei tanti cacciatori molisani. Adesso –

prosegue il governatore –, porteremo la nuova proposta di anticipo al 15 settembre al vaglio della commissione consiliare competente affinché venga approvata in tempi strettissimi”. “La nostra revisione del calendario – rimarca inoltre l’assessore Facciolla –, si poggia su basi tecnico-scientifiche e non sugli umori di pancia di qualche urlatore del momento. Questa è la maniera con cui noi teniamo fede agli impegni”. Con la rimodulazione del calendario venatorio sono state definite anche le specie di selvaggina che sarà possibile cacciare.


6 29 agosto 2013

Campobasso

Il Comune scopre di avere il pollice verde L’Esecutivo approva il progetto che prevede la sistemazione di alberi e aiuole e la realizzazione di un orto botanico Aree verdi comunali verso il restyling. La Giunta ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di sistemazione di molte aree verdi di Campobasso per un importo pari a 250mila euro. Il progetto, redatto dai progettisti Rodolfo Cocozza e Michele Di Maio, rispettivamente dirigente e istruttore tecnico dell’Area 4 – Lavori pubblici dell’ente, prevede una serie di interventi come la sistemazione ed il completamento dell’area giochi della cosiddetta villa dei Cannoni alle spalle di Palazzo San Giorgio verso via Verdone, la sistemazione dell’area a verde di via Calabria e quela di via Carducci, l’esecuzione di potatura alle alberature presenti lungo le principali arterie cittadine e la sistemazione della base delle alberature di via XXIV Maggio, la realizzazione di un orto botanico in via Sicilia, la manutenzione degli impianti tecnologici a servizio di alcune aree a verde attrezzato cittadine. In particolare in villa dei Cannoni sarà messa in sicurezza l’area giochi con il miglioramento dello smaltimento delle acque piovane superficiali e l’aumento dei giochi a disposizione. In via Calabria si procederà al decespugliamento super-

ficiale, alla preparazione del sottofondo e ricarica con terreno vegetale scelto, alla fornitura e posa di elementi di arredo urbano e di una rete di recinzione. L’area verde di via Carducci, invece, presenta una zona pianeggiante già dotata di piazzale per le attività libere ed un contorno costituito da terreno incolto di media pendenza; con l’intervento verrà effettuata la risagomatura delle scarpate, la piantumazione di essenze arboree,

la sistemazione dei percorsi pedonali e la fornitura di elementi di arredo urbano. Verranno poi effettuate le potature degli alberi lungo le principali arterie della città e saranno sistemate le aiuole già presenti alla base degli alberi in lungo via XXIV Maggio. Inoltre sarà realizzato un orto botanico in una zona di proprietà comunale che si trova in via Sicilia e che ad oggi è di fatto un relitto stradale non utilizzabile per scopi

edificatori; l’intervento consentirà di sistemare l’area attraverso la realizzazione di aree coltivabili e percorsi di accesso. Infine saranno sistemati gli impianti gli impianti tecnologici esistenti a servizio di alcune aree a verde attrezzato presenti sul territorio comunale. Gli interventi saranno affidati singolarmente in modo da individuare le professionalità più idonee per garantire che l’esecuzione dei lavori venga svolta a regola d’arte.

Piccole letture, si conclude il ciclo Dopo due mesi di intensa attività alla Biblioteca Albino CAMPOBASSO. Si conclude, dopo due mesi di appuntamenti settimanali fissi, contrassegnati dal favore e dalla partecipazione concreta di bambini e genitori, il ciclo di letture estive per i più piccoli ideato dalla Biblioteca Provinciale di Campobasso “P. Albino” insieme all’Associazione Culturale Pediatri sezione Molise e alla Provincia di Campobasso e denominato “Piccole Letture”. L’ultimo appuntamento di Piccole Letture, previsto per Giovedì 29 agosto alle ore 17.00 sempre presso il giardino della Biblioteca Provinciale “Pasquale Albino”, sarà il momento per festeggiare insieme bibliotecari, bambini, lettori volontari, genitori e pediatri e anche per ringraziare tutti della splendida esperienza vissuta in questi due mesi. Per qualsiasi altro tipo di informazione in proposito, ci si può rivolgere al desk della Biblioteca provinciale Albino durante i consueti orari di apertura quotidiana, oppure telefonare al numero 0874/69354 o inviare una mail all’indirizzo: bibliomediateca@provincia.campobasso.it.


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Campobasso

29 agosto 2013

Villa dei Cannoni, genitori e bimbi in competizione per accaparrarsi l’altalena Vietato fumare nei parchi pubblici. Qualche tempo fa la Commissione Sanità ha approvato all’unanimità la proposta del consigliere Michele Colitti di proibire le sigarette nelle aree verdi di Campobasso dove giocano i bambini. La proposta è discutibile perché, stando all’aria aperta, il fumo si disperde, non viene respirato dai bambini e quindi difficilmente può costituire un pericolo per la salute dei bambini. Indipendentemente dalla considerazione che può essere facilmente contestata dai salutisti doc, il punto è che la proposta di vietare il fumo nei parchi potrebbe avere un senso solo se a Campobasso ci fossero dei veri parchi dedicati ai bambini ma, così non è. Nonostante il numero dei bambini sia notevole, non si può dire che Campobasso sia una città a misura di bambino e chi non ha la fortuna di vivere e di far crescere i propri figli in una villetta o in un palazzo con cortile deve per forza cercare uno spazio attrezzato con panchine, verde e giochi adatti ai più piccoli. La gran parte dei genitori sceglie la centralissima villa dei Cannoni, una bella piazza a pochi passi dal corso e dai parcheggi di viale Elena. Una zona con alberi, panchine e giochi. Ecco, appunto, i

giochi. In villa dei Cannoni i giochi sono posizionati su quello che una volta poteva essere definito tappeto d’erba ma ora l’erba è scomparsa , è rimasta solo la terra e se piove si crea una poltiglia fangosa che si attacca a scarpe e ruote dei passeggini. Dove ci sono i giochi non ci sono alberi, ciò significa che d’estate possono essere utilizzati solo nelle ore serali perché sotto il sole cocente della mattina si surriscaldano talmente

tanto da diventare impraticabili. Il numero dei giochi, poi, è talmente esiguo che sarebbe insufficiente anche se la villa fosse frequentata da pochi bambini. Due altalene e uno scivolo non possono soddisfare le esigenze dei piccoli che ogni sera prendono d’assalto la villa. Davanti alle altalene si crea una folla, genitori in fila aspettano che arrivi il turno dei propri figli. I grandi pazientano ma i piccini strepitano, frignano e urlano per-

ché non è divertente guardare qualcun’altro andare sull’altalena. L’attesa sembra infinita anche perché, trattandosi di giochi pubblici, non è facile stabilire la durata di un turno, i genitori non possono cronometrare il tempo trascorso sull’altalena e se qualcuno fa il furbo e il prepotente, qulcun’altro s’arrende perché non ci si può innervosire per un giro in altalena. Eppure qualcuno avrebbe dovuto occuparsi del problema perchè l’installazione dei giochi potrebbe rientrare nelle politiche per l’infanzia, delega che con il rimpasto di Giunta dello scorso maggio, il sindaco ha assegnato a Livia Mucci. Il neo assessore non poteva affrontare e risolvere d’un tratto i problemi seri che riguardano il mondo dell’infanzia ma, almeno avrebbe potuto dare un segnale della sua presenza facendo installare, con pochi euro, nuovi giochi in villa dei Cannoni e negli altri spazi dedicati ai più piccoli. Ora che l’estate volge al termine l’Esecutivo ha finalmente approvato i lavori di sistemazione delle aree verdi e tra gli interventi compare anche la messa in sicurezza dell’area dei giochi di villa dei Cannoni e l’implementazione dei giochi. Teresa Manara

“Poste: le inefficienze dei responsabili aziendali” La denuncia è del responsabile della Cils, Antonio D'Alessandro “Solo una settimana fa abbiamo sottolineato le difficoltà lavorative dei nostri sportelli al pubblico, lo stato di disagio per i clienti, la carenza cronica di personale, la mancanza di una reale programmazione di ferie e le problematiche presenti negli Uffici Postali in balia di una dirigenza alquanto manchevole. – Queste le parole di Antonio D’Alessandro, Segretario Regionale dell’SLP-Cisl Molise – Ci chiediamo se tale sconfortante situazione sia la tragica conseguenza di una precisa strategia aziendale o il risultato della semplice inadeguatezza gestionale. Ormai siamo abituati all’inefficienza dei responsabili almeno quanto i nostri clienti sono rassegnati a subire disagi e inconvenienti negli Uffici. La stessa Filiale di Campobasso, un pantano in cui i responsabili furbetti sguazzano liberi ed i pochi impiegati volenterosi annegano sempre più, è ormai il simbolo della disorganizzazione. Infatti gli operatori degli

Uffici locali sanno bene che, nonostante aprono diversi uffici solo due ore al giorno, e riescono a tenere il servizio, come sulla costa, con tre operatori per turno su Termoli e due su Campomarino non riescono ad ottenere assistenza da parte della Filiale, anzi è impossibile: nessuno dei cosiddetti “piani alti” risponde mai al telefono. Tuttavia – continua Antonio D’Alessandro – fa meraviglia che al giorno d’oggi vi siano ancora, e siano tollerati, status di direzionali con alti stipendi e cospicui premi a fine mese, ma con licenza totale d’inefficienza, il tutto con la copertura di chi dovrebbe controllare ed organizzare ma sembra più impegnato ad assegnare incarichi di comodo e prebende ai propri accoliti. Inoltre – sottolinea ancora D’Alessandro – si ha la sensazione che anche presso le alte sfere decisionali, la malizia regna sovrana: la pretesa costante di budget commerciali irraggiungibili, le esose richieste mensili di

smaltimento ferie, l’alto livello degli indici previsti di efficienza e qualità del servizio, il numero sempre più ridotto di personale assegnato agli Uffici sono tutti parametri in contrasto fra loro che confermano l’inconsistenza dei provvedimenti e l’approssimazione delle decisioni prese, con scarso riguardo nei confronti dei lavoratori, della clientela e, in definitiva, della stessa realtà territoriale ed amministrativa del nostro piccolo Molise. Nel silenzio dei nostri amministratori, nell’immobilità della nostra classe politica e nella complicità dei dirigenti locali – conclude il Segretario Regionale – ormai solo le organizzazioni sindacali come la SLP-Cisl denunciano, senza sosta e senza timori, l’inefficienza di una gestione attenta riservarsi vantaggi economici e spartire posti di potere piuttosto che a garantire un servizio postale realmente efficiente ai cittadini molisani”.



ANNO IX - N° 69 - GIOVEDÌ 29 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



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Isernia

29 agosto 2013

Camera di commercio, quale presidente? Il 2 settembre è previsto il voto per eleggere la nuova guida della struttura ISERNIA. Il 2 settembre si voterà, ad Isernia, il nuovo presidente della Camera di commercio del capoluogo pentro. Adempimento resosi indispensabile dopo l'elezione del precedente presidente Luigi Brasiello alla carica di sindaco di Isernia. Si tratta peraltro di una fase molto calda per il sistema camerale molisano. Mentre si sceglie il successore di Brasiello infatti a Campobasso sono già partite le procedure per il rinnovo di tutti gli organi camerali e per l'elezione di un nuovo presidente per il prossimo quinquennio. E' ovvio quindi che le due partite appaiono indissolubilmente intrecciate,atteso anche che l'esistenza stessa della Camera di commercio, in tempi di soppressione delle province e di spending review è in qualche modo a rischio. Il quadro che si presenterà ai consiglieri camerali pentri il 2 settembre è quello della mancanza di un candidato sicuro, tanto è vero che molti prospettano un rinvio delle votazioni dopo un nulla di fatto. Come che sia i papabili di cui si fanno i nomi sono essenzialmente cinque. Si parte dall'attuale vicepresidente della Camera di commercio, il rappresentante del mondo agricolo Giovanni Monaco. Formalmente la sua posizione è quella più forte ma nei fatti le sue possibilità non sono elevate. E questo soprattutto per un motivo relativo agli equilibri tra le categorie. A Campobasso infatti l'attuale presidente della Camera di Commercio,Amodio De Angelis è anch'esso esponente del mondo agri-

colo e proviene dallo stesso sindacato di Monaco, la Coldiretti. Poi ci sono gli industriali, da sempre azionisti forti del sistema camerale. Ma arrivano spaccati, con due candidature. Una è quella del costruttore Paolo Vacca, nome storico dell'imprenditorialità isernina. Ma il suo nome, in questa fase, risente molto della sua prolungata vicinanza al suo concittadino Michele Iorio e questo in una fase di rimescolamenti degli equilibri politici regionali non rappresenta un suo punto di forza. L'altro candidato dell'associazione industriale sembra invece godere del favore dello stesse sindaco Brasiello, che avrebbe “tradito” la sua organizzazione di provenienza, la Confcommercio. Si tratta di Pasqualino Piersimoni che in effetti non è

un'industriale ma un consulente aziendale specializzato nel settore della qualità. Un nome ben conosciuto e magari più “in tinta” con gli ambienti vicini all'attuale governo regionale. Resta poi il settore del commercio e del terziario, che ha anche una larga rappresentanza nel consiglio camerale e nell'economia della provincia. Qui troviamo il presidente della Confcommercio Isernia,Angelo Angiolilli. Sul suo nome pesa il fatto che non si tratti di un' operatore commerciale ma di un'agente assicurativo e quindi di un settore, quello finanziario, non proprio con il vento in poppa nell'opinione pubblica. Ma Angiolilli risente anche di una scarsa visibilità mediatica, schiacciato forse dalla figura di Brasiello, e del fatto che gli si rimprovera un'ec-

cessiva acquiescenza verso l'organizzazione sorella di Campobasso che di fatto ha monopolizzato, almeno a livello mediatico, la scena a livello regionale. Infine, ed è notizie delle ultime ore, sembrerebbe che anche all'interno di Confcommercio Isernia si siano accese delle dialettiche interne tra alcuni membri delle gerarchie organizzative. Comunque è ovvio che Angiolilli resta un papabile in piena continuità con la presidenza Brasiello. Infine c'è l'altro esponente del commercio, il direttore regionale di Confesercenti, Graziano D'Agostino. Uomo di mediazione e di coesione ha per primo puntato ad iniziative capaci di mettere insieme le tante, troppe sigle dell'associazionismo di categoria molisano. Sua infatti è stata l'idea di creare Rete Imprese Molise, sulla scorta di quanto già accaduto a livello nazionale tra artigiani e commercianti con rete Imprese Italia. Un'idea stroncata senza appello, dopo appena una riunione, proprio dalla Confcommercio regionale e dal suo presidente ormai decennale Paolo Spina. Inoltre D'Agostino ha dalla sua qualcosa che nessuno degli altri papabili ha: negli ultimi anni Confesercenti ha più che raddoppiato i propri iscritti, un vero exploit in tempi di crisi e di disaffezione verso l'associazionismo. Un fenomeno non da poco.Ad ogni buon conto nessuno ha la palla di vetro e per il nome del prossimo (forse ultimo?) presidente della Camera di commercio di Isernia bisognerà aspettare il prossimo 2 settembre.

Neuromed, parte il corso

Pulizia straordinaria della città

L'alta formazione per gli allievi della struttura sanitaria

In vista dell'apertura del Settembre isernino

ISERNIA. La Fondazione Neuromed mantiene gl’impegni presi all’atto della nomina del nuovo Presidente, Mario Pietracupa, ed è già pronta ad avviare un Corso di Alta Formazione senza oneri di partecipazione per gli allievi. L’iter professionalizzante in “Strategie e Tecniche della Comunicazione Scientifica” è stato infatti ammesso al Catalogo Interregionale 2013 Alta Formazione in Rete, il progetto sostenuto dalle Regioni Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Molise, Sardegna, Valle D'Aosta e Veneto. Il corso si propone di formare professionisti della comunicazione pubblica della scienza e della tecnologia in grado di operare professionalmente in una molteplicità di settori quali, a titolo esemplificativo, giornalismo, comunicazione istituzionale, editoria, promozione e gestione di iniziative di cultura scientifica.

Il percorso formativo, che oltre alle lezioni frontali prevede stage, study tour e job meeting, si avvale di un partenariato d’eccellenza, unico e originale, composto da aziende private italiane ed enti pubblici. I laureati disoccupati o in mobilità avranno la possibilità di accedere al corso senza alcun costo, semplicemente richiedendo il voucher formativo messo a disposizione dalla propria Regione di residenza. Il bando completo e gli avvisi regionali che regolano l’assegnazione dei voucher, da presentare online entro il 20 settembre, sono disponibili nella sezione “Avvisi e Documenti” del portale www.altaformazioneinrete.it. Con l’istituzione di questo corso, ancora una volta la Fondazione Neuromed si pone l’obiettivo, previsto nella propria mission, di puntare sull’alta formazione e sulle esigenze delle giovani generazioni.

ISERNIA. Oggi, prima dell’apertura serale del Set¬tembre Isernino, i vicoli e le piazze del centro sto¬rico di Isernia ver¬ranno sottoposti ad una pulizia straordinaria. Promotori dell’iniziativa sono stati gli assessori Cosmo Galasso e Marco Amendola che, con l’inizio delle manifestazioni del Settem¬bre Isernino, molte delle quali avranno svolgimento proprio nel cen¬tro antico, hanno programmato una mirata azione mondante nelle aree cittadine che, a causa di spazi ristretti e per l’angusta colloca¬zione, risultano più difficili da ripulire. «Tale intervento straordinario – hanno affermato i due esponenti della giunta comunale – ha lo scopo di migliorare l’aspetto della città e offrire, sia ai residenti che ai turisti, la possibilità di apprezzare mag-giormente i luoghi storici di Isernia. A ulteriore beneficio del de¬coro urbano, saranno effettuate anche opere di manutenzione sui vasi e sulle fioriere del verde pubblico».


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Termoli

Il consigliere regionale Filippo Monaco interviene sulla sicurezzza: "Priorità dopo il diritto a salute" TERMOLI – Anche il consigliere regionale Filippo Monaco entra nel merito sulla sicurezza dopo le rapine compiute in città. Monaco pur condividendo la fiducia nelle forze dell’ordine ritiene che il ruolo di chi si occupa della cosa pubblica sia quello di adoperarsi in ogni modo per il bene dei cittadini.“Personalmente ritengo che nella scala delle priorità la sicurezza pubblica sia seconda solo al diritto alla salute. E’ evidente, quindi, che preoccuparsi del ripetersi di atti delinquenziali a Termoli sia doveroso e coadiuvare le forze dell’ordine, in questo difficile compito, sia indispensabile», aggiunge Monaco. «Certamente i proclami da soli non risolvono nulla, ma bisogna essere fermi nel denunciare tutti i comportamenti lesivi della pubblica sicurezza e, in particolar modo, quelli contro la persona e adoperarsi perché si possa affrontare i momenti più critici con spirito di cooperazione, mettendosi al servizio dell’interesse della collettività. In politica ognuno può avere le sue opinioni e convinzioni. Per citarne una autorevole riportiamo quella di Gandhi: “In democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica”. Con ripetuta regolarità nel periodo estivo sulla costa aumentano i furti, gli scippi e le rapine - continua Monaco – per tutta una serie di motivazioni. Sarebbe buona pratica non lasciarsi trovare impreparati e aiutare le forze dell’ordine a svolgere al meglio il proprio compito. Ricordo che durante il mio mandato da vicesindaco organizzai un vertice fra le forze dell’ordine, compresa la Polizia Municipale, al fine di individuare il modo più proficuo per garantire la sicurezza in tutte le zone della città. Ne venne fuori la proposta di suddividere Termoli in aree di competenza in modo che ogni corpo di polizia aveva il compito di vigilare in determinati quartieri. In estate, con la popolazione che aumenta fino a triplicare il numero dei residenti e la necessità di garantire le ferie al personale in servizio, diventa veramente difficile che Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia municipale possano effettuare controlli continui e puntuali su tutto il territorio cittadino.All’epoca ricevemmo le congratulazioni del Prefetto e del Questore per l’iniziativa messa in campo”.

Di Brino:“Ringrazio Monaco per i suggerimenti sulla sicurezza, ma non accetto lezioni di etica politica” TERMOLI – Pronta la risposta del sindaco Basso Antonio Di Brino alle dichiarazioni rilasciate alla stampa locale dal consigliere regionale Filippo Monaco sul tema della sicurezza pubblica a Termoli. “Le dichiarazioni rilasciate dal vicepresidente del Consiglio regionale Filippo Monaco sul tema della sicurezza pubblica aTermoli – dichiara Di Brino – non mi stupiscono. Il suo tentativo di sminuire l’operato di chi si dedica quotidianamente alle problematiche reali di questa città, va evidentemente catalogato nell’alveo di una goffa contrapposizione politica di quartiere. Come sindaco di Termoli ho sempre dimostrato, in maniera incontrovertibile, di avere a cuore la sicurezza di tutti i cittadini e di aver affrontato in tempi rapidissimi ogni problematica che è stata posta alla mia attenzione; i rapporti di collaborazione con le Forze dell’Ordine, sia miei personali che della Polizia Municipale, sono costanti e fruttuosi. Ringrazio quindi Monaco per i suoi suggerimenti, anche se è arrivato un po’ in ritardo. Ciò che non posso accettare, invece, sono le lezioni di moralità e di etica politica da parte di chi ha votato un provvedimento che equipara i costi dei gruppi regionali molisani a quelli di regioni più grandi come, ad esempio, ilVeneto. Filippo Monaco, dall’alto delle sue indennità di carica in qualità di consigliere regionale, capogruppo di un gruppo monocellulare e vicepresidente del Consiglio regionale, anziché occuparsi di questioni di cui conosce molto poco, farebbe bene a preoccuparsi degli strali che, direttamente ed indirettamente, gli sono piovuti addosso dagli elettori di sinistra e dai vertici bassomolisani del PD, sentitisi traditi proprio sul tema della finta diminuzione dei costi dei gruppi regionali; sarei inoltre molto curioso di conoscere su questo tema il giudizio dei suoi ex colleghi e di tutti gli operai della Fiat, le cui famiglie spesso vivono con un unico reddito mensile che è notevolmente inferiore alle indennità percepite da Monaco. Chiudo questa mia replica evidenziando come appaia abnorme il tentativo di Filippo Monaco di darmi lezioni di qualunque tipo, soprattutto quando tenta di supportare una sua tesi arrivando a scomodare addirittura Gandhi, dimenticando che la sua visione della coerenza e dell’etica politica gli ha permesso di cambiare in pochi anni numerosi movimenti e partiti politici pur di arrivare al suo obiettivo. Sono certo che i cittadini comprendano questi atteggiamenti molto più di quanto Monaco creda”.

Spostamento della stazione ferroviaria: non condividiamo l'idea di SEL. Vernacolo termolese, serata dedicata alla poesia

TERMOLI - In qualità di segretario cittadino per Termoli del PDCI (Partito Dei Comunisti Italiani) inoltro le precisazioni che seguono in relazione all'intervento di SEL (Sinistra, Ecologia e Libertà), pervenuto alle cronache, con riguardo alla ipotesi di spostamento della stazione ferroviaria cittadina auspicata dal medesimo partito in alternativa al progetto di costruzione del parcheggio interrato sotto "Piazza Monumento". Intendiamo dare evidenza al nostro pensiero visto che quello espresso da SEL sta assumendo quasi la dimensione di una presa di posizione dell'intera coalizione, al punto da divenire quasi apripista del dibattito sugli organi d'informazione. Le opinioni del partito di Vendola non sono necessariamente rappresentative del centrosinistra o in generale delle sinistre e di sicuro in questo caso non coincidono con quelle del PDCI. E' importante che la cittadinanza sia messa in condizioni di non fare confusione: noi difendiamo l'attuale collocazione della stazione ferroviaria auspicando una valorizzazione urbanistica dell'area in questione el TERMOLI - In occasione della settimana della cultura di Termoli le sale dello spazio espositivo del Castello Svevo e invitiamo tutti coloro che condividono questa idea ad aderire inviando fino a lunedì 2 settembre accoglieranno l’artista Angela Laudato in una mostra dal titolo “Bianco come il silenzio” a fax o e-mail di protesta e sostegno all'amministrazione comunale. In cura di Rezarta Zaloshnja. Il titolo della mostra “Bianco come il silenzio” trae ispirazione dall’incontro tra la sensibilità quanto al parcheggio previsto sotto "Piazza Monumento" pare quasi che artistica come tecnica e come espressione con l’intensità del mondo interiore e contemporaneo dell’artista.Al conil sindaco Di Brino voglia tentare di pareggiare il conto delle idee futuribili tempo le opere in mostra spaziano tra la pittura, scultura e installazioni le quali innescano ed attivano in forma procon l'ex primo cittadino On. Di Giandomenico. Invitiamo infine, in via gevocatoria riflessioni ed emozioni nei fruitori delle opere. Lo spettatore si immerge in una dimensione con radici nerale ma in particolare con riguardo al piano di riqualificazione del centro, antiche come la storia del Castello Svevo che si contempla nel silenzio dei volti e delle forme essenziali che invadono parcheggio sotterraneo compreso, l'amministrazione comunale a non lilo spazio diventando così materia liquida di narrazione dell’intimità, dei frammenti e delle storie personali dell’artista mitarsi ai proclami ma a documentare in modo più approfondito i cittadini attraverso l’immagine.Volti con bocche cucite, figure appoggiate su se stesse, alcune nell’ eterna ricerca dell’equilibrio, circa i progetti e la loro reale fattibilità e dare conto in modo preciso e altre in meditazione melanconica, altre ancora origliano il silenzio e si rivestono di foglie di alberi. Capigliature che si trasparente dell'entità degli investimenti e delle fonti di finanziamento. avvolgono o si sciolgono nello spazio di tarlatana delle tele bianche. Ed infine i libri, personificazione dell’eterna coGervasio "Nino" Barone municazione che viene tramandata in silenzio. La mostra, con ingresso libero, si può visitare dalle 20,30 alle 23,30. Segretario cittadino del PDCI

TERMOLI – Questa sera alle 21, nei locali della libreria Dolce Stil Novo ci sarà una serata dedicata alla poesia in vernacolo termolese. L’autore, ancora sconosciuo ma che si presenterà ad inizio di serata, rende pubbliche alcune liriche con la consulenza poetica e della

interpretazione di Saverio Metere e di Lucia Marinaro. I poemi che verranno declamati sono:A gnorantità,A morte, L’anille ca tessere, ‘U bene, ‘U ceppone, ‘U funne dell’anema, ‘U mante de San Basse, ‘U ruscé, ‘U ruspe, ‘U vinte, ‘U calle, ‘U scuje.

Mostra “Bianco come il silenzio” dell’artista Angela Laudato


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Termoli

29 agosto 2013

Nessun filmato dei rapinatori dell’ufficio postale di via Mario Assemblea e tesseramento del PD frentano TERMOLI - Indagini ferme al palo e nessuna possibilità di avere aiuto dalle riprese delle telecamere dell’Ufficio Postale di via Mario Milano dove lunedì scorso, intorno alle 14,30, è avvenuta una rapina. I tecnici giunti da Bari proprio per estrapolare i filmati hanno constatato che i dei obiettivi, dei quali due all’interno della struttura, non hanno impresso nessuna immagine perché non in funzione. Dunque, anche se le indagini da parte dei carabinieri della Compagnia diu Termoli continuano in modo serrato, bisognerà battere altre piste per riuscire a risalire ai due malviventi. In età compresa tra i 25 e 30 anni, i due banditi hanno agito a volto quasi scoperto coprendosi lolo la bocca con i bordi della maglietta che indossavano. Poi sotto la minaccia di una pistola, ritenuta giocattolo, si sono fatti consegnare 600 euro contenuti nelle casse per poi fuggire a piedi. Gli inquirenti non escludono che i due possano essere giovani termolesi, vista la modalità del colpèo e della fuga.

LARINO – Il segretario del PD di Larino, Michele Palmieri, ha convocato per domani alle ore 18 l’assemblea di Federazione del Pd basso Molise. Tra i punti in programma: il tesseramento 2013, la situazione amministrativa del nuovo Consiglio Regionale e le attività in programma nelle prossime settimane in preparazione al congresso del Partito che si terrà il 6 settembre a Campobasso. “Il progetto politico lanciato su tutto il territorio nazionale da 7 associazioni vicine al Pd – affermano dalla segreteria – deve essere assolutamente colto da tutti

Bagno di folla per la Notte Fucsia e lo spettacolo dei Mudù

i dirigenti, militanti e simpatizzanti del Partito Democratico. La volontà del gruppo promotore, tra cui Lavoro e Welfare Molise, è quella di non creare nuove correnti interne al Pd, né di appoggiare , allo stato attuale, alcun candidato. Vogliamo proseguire l’impegno assunto dalle associazioni aderenti al fine di confrontarsi con tutte le sensibilità del PD per partire dai programmi ed arrivare ai candidati. Un percorso ambizioso assolutamente indispensabile se vogliamo ricucire un tessuto socio-politico in tutto il territorio regionale”.

Domani doppio appuntamento con la “Giornata Verde”

successo che è stato decretato dai numeri riscontrarti sui circa MONTENERO DI BISACCIA – Il sindaco Nicola Travaglini 40 appuntamenti estivi e che hanno dato ragione alla scelta di esprime soddisfazione per il grande successo registrato dalla puntare sull’ironia e sul divertimento.Voglio ringraziare per queNotte Fucsia e dallo spettacolo dei Mudù, con Uccio De Santis, sto successo il vicesindaco Giuseppe Di Pinto, sempre attivo e Antonella Genga e l’Orchestra da Favola.“Quella vissuta a MonLARINO – “Giornata Verde” è il tema dell iniziativa tenero – ha affermato Travaglini – è stata una serata memorabile. presente sul fronte organizzativo dell’Estate Montenerese; rinche si terrà venerdì 31 agosto nel parco archeologico grazio inoltre la Pro Loco Frentana per la sua immancabile e Una folla davvero enorme ha risposto al nostro invito a diverdi Villa Zappone e nell’anfiteatro romano. Appuntafattiva collaborazione, la Protezione Civile, la Polizia Municipale, tirsi con gli eventi musicali e gastronomici offerti nell’ambito mento organizzato dall’amministrazione comunale in le Forze dell’Ordine e tutte le associazioni e i singoli cittadini della Notte Fucsia, colmando ogni spazio della piazza sopratcollaborazione con la Soprintendenza per i Beni arche hanno contribuito in maniera determinante alla riuscita di tutto in occasione del grande spettacolo dei Mudù e del simpacheologici del Molise, la locale Pro Loco e la Delegatutte le serate programmate nel cartellone estivo. Un grazie lo ticissimo Uccio De Santis. Esprimo a nome mio e dell’intera zione Fai Campobasso, che ha lo scopo di rivolgo infine ai nostri concittadini e agli ospiti che hanno scelto Amministrazione comunale la piena soddisfazione e il più sentito sensibilizzare al rispetto dell’ambiene e promuovere il di inserire Montenero nell’itinerario delle proprie vacanze: a ringraziamento ai residenti ed agli ospiti provenienti da tutti i patrimonio culturale. Dopo l’incontro, fissato alle 10 loro rivolgiamo l’invito a tornare al più presto, per apprezzare centri limitrofi, che hanno scelto Montenero nelle altre serate nell’anfiteatro, ci sarà la pulizia dell’area archeologica altri momenti della nostra tradizione ed altri scorci del nostro dell’Estate Montenerese. Anche se mancano ancora un paio di dei due siti e la visita guidata del parco archeologico. territorio”. appuntamenti per la chiusura del cartellone estivo, sento di poter tracciare un bilancio davvero lusinghiero per l’andamento delle serate, testimoniato dalla grande affluenza di pubblico che ha contraddistinto, ad esempio, gli spettacoli di Nuzzo e Di Biase, Pino Aprile, Eugenio Bennato ed Ezio Lambiase, Beppe Junior a Montebello, la me kët vèshje, [In lingua albanese] giacché oggi, di Tiberio Occhionero Notte nel Borgo Antico, Alessandro Bolide e u bësòhem i rëndësìshëm: një Sot ndërròjëta vèshjen, con questo vestito, Tony Figo, la serata dedicata a Calici di stelle Mbrèt! sodìteni: jam i gëzùar, mi credo importante: un Divo! Oggi ho cambiato vestito, con il concerto di Luois Mr. Jazz, Le Ninfe della Por, vetëm, përpàra spaqìrës, pësè, ngà çdò vèshje Ma, solo, innanzi allo specchio, ammirate: sono contento, Tammorra e Chicco Paglionico commesso duzuònj një zë e drìdhem, që ndërrònj, u, alandòm ndìodo una voce ed agghiaccio, perché, ad ogni vestito dell’Ikea, alla Marina di Montenero – Costa thot, ka të hìppurit ka àna zëhem! dice, salendo dall'animo: che cambio, io, signore mi Verde, i Mudù, le sagre, le feste di quartiere e mërës: Varèhem përrèth i lùmtur, “Sei solo un Politico: sento! tutte le altre serate con animazioni di vario “Jè mëse një Pulitìk: sodìtem pupà jam i harèjëtur, pagliaccio!”. Mi guardo attorno felice, tipo per anziani e bambini. Insomma un grande macëmurièl!”. pësè sot, rimirandomi sono giulivo,

[ Dioràma Poetico Arbëresh ] Davanti allo specchio



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