2 aprile 2014

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Non irmptoa la psoizoine che ocucpaimo, il cerlvelo è comquune in gdrao di reiagre.

Se cambiare vuol dire chiarezza e futuro per la città, io ci sono! TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 77 - MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

Nicola CEFARATTI GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Gaetano Mascione

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Gaetano Carlozzi Mascione per aver accettato di surrogare il consigliere Pascale, diventato assessore, a due mesi dalla scadenza della sindacatura Di Bartolomeo, con l’animo di chi ha partecipato alla competizione elettorale del 2009 con realistico spirito di servizio. Condizione per la quale, entrando in consiglio, ha ritenuto non essere importante la durata del tempo a disposizione, quanto la possibilità di manifestarlo, quello spirito di servizio, anche per un giorno, e per una volta. S’è detto felice di essere in aula e, se possibile, di poter tornare utile alle sorti della città. Un signore in politica.

Il Tapiro del giorno ad Angela Fusco Perrella

Il Tapiro del giorno lo diamo a Angela Fusco Perrella. Cerca di fare opposizione al centrosinistra di Frattura ma non riesce a far valere il peso della sua posizione. Fino ad oggi, infatti, ha cercato di portare in agenda solo e soltanto alcune proposte di quando era assessore. Dimenticando, però, che non siede più su quella sedia e oggi è stata chiamata dagli elettori al ruolo di oppositore. Evidentemente, però, ancora non riesce a scrollarsi di dosso il mantello assessorile e, così, non riesce nemmeno a svolgere un'opposizione credibile a parte la presentazione di una sfilza di ordini del giorno che restano solo sulla carta.

Non irmptoa la psoizoine che ocucpaimo, il cerlvelo è comquune in gdrao di reiagre.

Se cambiare vuol dire chiarezza e futuro per la città, io ci sono! Nicola CEFARATTI


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2 aprile 2014

Alla Regione, sempre più in crisi, s’è aperta la stagione dei Patti

TAaglio lto

Eureka! Siamo agli Orti sociali e alla Colletta alimentare Politica economica da dopoguerra, da terzo mondo, non possiamo dire da Bangladesh perché anche il Paese più povero del mondo pare, statisticamente, stia meglio di noi Per battere la crisi economica, a sinistra, nel Molise, sta crescendo a vista d’occhio il partito degli imbonitori, del “Guadagniamo tempo”, del “Facciamo in modo di distrarre il popolo”, di “Facciamolo parlare, coinvolgiamolo, promettiamogli un sacco di cose”. Di preferenza, un Patto. Sì, un Patto, sia esso per l’Ambiente e la Sicurezza o per le Politiche sociali, meglio ancora, ultimo spunto di fantasia, un Patto per Boiano! E, in prospettiva, se l’idea prende piede, un patto per comune. Ne abbiamo 136! Si comincia con Boiano. Che la crisi economica lo emblemalizza in modo speciale con la Gam in agonia e “la perdita di posti di lavoro nell’edilizia, nel commercio e in ogni altro settore, compreso la Pubblica Amministrazione”. Altri Patti ci sfuggono, ma sono stati ipotizzati, messi in bella copia, e fatti circolare in una collettività molisana che continua a starsene muta e rassegnata, in attesa che accada il miracolo, che Frattura e Petraroia imbraccino l’arma della riscossa, e facciano del Molise la terra promessa. Ché di promesse (elettorali) ne hanno fatte tante, e nessuna realizzata. Da qui, da questo loro essere parolai, incantatori di serpenti, mistificatori, è spuntata l’idea dei Patti sociali, economici e culturali. Una sequenza da film. Ha cominciato Petraroia, che sembra il più convinto a patteggiare. Difatti. Con l’assessore comunale di Boiano, Carlo Perrella, figlio prediletto del più volte assessore Angela Fusco Perrella con Michele Iorio presidente, incontrato nei giorni scorsi presso la sede istituzionale, “per affrontare insieme la grave situazione di disagio e di sofferenza che assilla le famiglie, i bambini e gli anziani della città matesina”. I due si sono detti e trovati d’accordo che per reagire ad una situazione eccezionale, non occorra un piano d’investimenti, una proposta programmatica, un piano d’interventi tampone, ma un Patto sociale. Un gran bel Patto sociale per Boiano “su cui coinvolgere lo Stato, la Regione, la Prefettura, la Provincia, il Piano sociale di zona Riccia-Bojano, le diocesi, l’Anci, il volontariato, il terzo settore, la cooperazione e le forze sindacali”. Manca il Patto atlantico. Ma si provvederà in futuro. Pensare e agire in grande: un “Consiglio Comunale Straordinario aperto alla partecipazione delle istituzioni nazionali e regionali,

delle associazioni e della chiesa, in cui sia possibile condividere e adottare un deliberato che impegni tutti sulla soluzione di un problema esplosivo”. Frattanto, prima di arrivare a questa sorta d’assemblea dell’Onu, Perrella e Petraroia (Dio li fa e loro s’accoppiano) lavoreranno all’impianto degli orti sociali (con Confcooperative), a tutela delle famiglie prive di reddito, “fino ad un coinvolgimento straordinario della colletta alimentare, a provvedimenti di contrasto alla povertà estrema e a nuove linee guida da inserire nel Piano Regionale Sociale 2014 – 2016”. Politica economica da dopoguerra, da terzo mondo, non possiamo dire da Bangladesh perché anche il Paese più povero del mondo pare, statisticamente, stia meglio di

noi. Non paghi di essersi trovati d’accordo su tutto, hanno concluso in bellezza. Ovvero, hanno condiviso la prospettiva del riconoscimento, da parte del Governo di Roma, dell’Area di Crisi nel Distretto produttivo Bojano-Isernia-Venafro, quindi politiche di sviluppo di medio termine, “assolutamente positive, perché agganciano la situazione dell’oggi a quella dei prossimi anni”. Frattanto, per non lasciare svanire questa meravigliosa alba futura, daranno corso agli orti sociali e alla colletta alimentare, “unendo la vitalità del volontariato con gli impegni dello Stato e delle istituzioni locali”. Ma si può andare avanti con gens politica di questa fatta? Dardo

L'intervento

Il commercio dimenticato e sepolto di Luigi Zappone*

La crisi economica che ancora investe il nostro Paese,tra recessione e austerity, ha fatto in modo che i lavoratori autonomi in generale e quelli del settore commerciale in particolare, risultino essere la fascia che, proporzionalmente, ha pagato il conto più salato di questi c anni di crisi, perdendo man mano circa 420 mila posti di lavoro e bruciando circa 70 miliardi di reddito disponibile. E' da tempo che andiamo sostenendo che occorre quantomeno un momento di riflessione sulla vicenda, almeno dal punto di vista "del lavoro". Avevamo lanciato l'allarme - almeno da un paio di anni addietro – facendo rilevare come per i lavoratori autonomi, composti in larga parte da piccoli e micro imprenditori (in prevalenza del settore commerciale, almeno nella nostra realtà territoriale) fosse diventato insostenibile il "peso" che, tra fisco e re-

cessione, stava finendo – come poi ha finito – di "schiacciare" la categoria. In verità, in taluni proclami, anche del Governo centrale viene riconosciuta l'esigenza di ridurre la pressione fiscale anche attraverso un piano di tagli della spesa pubblica inefficiente e improduttiva: ma ancora siamo in attesa di verificare come i tagli saranno portati avanti in modo coraggioso. E' un dato certo e verificabile in qualsiasi momento (.... basta fare un "giro" per le strade storicamente votate al commercio della città capoluogo della Regione Molise: Via Mazzini, Viale Elena, il corso......) per rendersi conto che gli effetti della crisi sul "lavoro autonomo" (leggi commercio) si siano fatti sentire a partire dalle molte chiusure di attività in proprio e dai conseguenti effetti sull'occupazione. Si è trattato e si tratta di un "sacrificio" elevatissimo e, proporzionalmente, molto più alto rispetto al lavoro dipendente,che non è sostenibile,

soprattutto in una realtà territoriale come il Molise che ha fin qui "vissuto" di terziario. Questo mix di crollo occupazionale (che, poi, equivale a dichiarazioni di "fallimento" per molte attività commerciale), insieme alla pressione fiscale sul "patrimonio" e sui servizi, ha determinato una pesante diminuzione ( se non completo azzeramento!!!!) dei "redditi primari" della famiglie che di attività commerciali hanno fin qui vissuto. L'ammontare dei "redditi smarriti" e che la "politica" (anche locale) non prova a far ritrovare ci ha portato al convincimento che servono – ora più che mai – interventi diretti a favorire la ripresa occupazionale e la crescita dei redditi delle famiglie che rappresentano una priorità , non solo per la politica economica del Paese, ma anche e soprattutto per le genti molisane. Le risorse necessarie vanno trovate, sicuramente, nei tagli alla spesa della "finanza pubblica" (....anche il Governo regio-

nale!!!!!...) e, nell'intanto, come provvedimento immediato, visto che si è "finanziato" (con soldi pubblici) zuccherificio, "gallinificio", "abitificio", e......., si potrebbe, quanto meno intervenire presso la Finanziaria dell'Ente Regione ( la FINMOLISE) procedendo al "congelamento", "rimodulazione", "piano di rientro e o di abbattimento" dei finanziamenti a suo tempo concessi agli operatori del terziario che, allo stato, non sono in grado di "restituire" ed "onorare" in quanto "caduti nel fallimento" e nella cessazione di attività: rimanendo senza alcun reddito. Anche questa – che può sembrare provocatoria – è una proposta precisa che facciamo alla Regione Molise, nell'ottica di "cambiare rotta" e di andare ( prima volta nella storia) "incontro ai commercianti" e non solo e sempre ad altre categorie: un intervento di tale portata sarebbe veramente un segnale di vero cambiamento. *Confimpresa


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TAaglio lto

2 aprile 2014

Anche i colleghi sono sul piede di una guerra silente e la dirigente Carlini non vuole essere coinvolta

Chiede voti agli alunni in classe,

ora le mamme tremano

Bibiana Chierchia (Sel): “Qualcuno cerca di distruggere la mia candidatura all'interno della scuola” CAMPOBASSO. Che la legge è fatta per essere infranta è ormai assodato. Sembra adattarsi bene la candidata alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco di Campobasso. Bibiana Chierchia, in quota Sinistra e Libertà per volontà dei cognati illustri (Ioffredi e Frattura, rispettivamente consigliere regionale di Sel e governatore del Molise), sembra stia viaggiando per le primarie. E’ lei la predestinata alla vittoria dicono gli addetti ai lavori. Anche perché la nuova regola per queste primarie, ossia abbassare il limite di età dei votanti fino a 16 anni, pone la Chierchia in una posizione di supremazia rispetto agli altri competitors. Lei, Bibiana Chierchia, svolge la professione di insegnante al Liceo Scientifico di Campobasso. Ed è lì che sta premendo a tambur battente per recuperare voti. Sugli studenti minorenni. Come? Distribuendo i suoi volantini tra gli alunni delle classi in cui insegna. Alunni che, come hanno raccontato ai loro genitori, si rimboccano le maniche e distribuiscono a loro volta i volantini della loro prof in tutte le altre classi dove ci sono sedicenni. Un comportamento di cui la dirigente scolastica Anna Gloria Carlini si era detta ignara. Ieri, raggiunta telefonicamente, la “preside” non ha smentito la notizia limitandosi a chiedere “non mi metta in queste condizioni”. Quali condizioni? Se il ruolo della dirigente è quello di controllare, e non vale solo per l’attuazione del programma scolastico, come mai non prende provvedimenti? Sembra che l’atteggiamento sia poco gradito anche ad alcuni suoi colleghi professori che si lamentano in silenzio di questa scorrettezza. Le mamme, a loro volta, sarebbero pronte a presentare una bella denuncia se non fosse per il fatto che hanno paura. Di cosa? La risposta che ha ottenuto il maggior numero di successo è stata: “I nostri figli devono rimanere in questa

scuola ancora per due anni”. Della serie: se ci esponiamo in prima persona temiamo ripercussioni sull’andamento scolastico dei nostri figli. Intanto, a detta degli studenti, Bibiana Chierchia sembra continuare nella sua campagna elettorale all’interno della scuola pubblica e tra i suoi studenti. Lei però, raggiunta telefonicamente, smentisce tutto. "Non é vero - risponde al telefono - è una cosa impossiblie"- Qualche attimo di silenzio quas fosse allibita dalla diffusione di

questo episodio. Chiede che venga fuori la fonte, ossia fare nomi e cognomi di chi ha riferito questa storia ma le si fa presente che un giornalista è tenuto al segreto professionale. Le si evidenzia anche che non è uno studente che ha raccontato l'evento, ma più di qualcuno. "Se succede qualcosa del genere - replica sommessa la prof candidata - vuol dire che c'è qualcuno che sta cercando di distruggere la mia candidatura all'interno della scuola". giorug

"Fabbricati agricoli, niente Imu"

Soddisfazione è stata espressa dal senatore Ruta per la decisione del governo

CAMPOBASSO. "Bene ha fatto il ministro Martina a pronunciare un secco no alla reintroduzione dell'Imu per i fabbricati agricoli. Finalmente una parola chiara su questo tema, dopo i tentennamenti di alcuni mesi fa. Ora avanti spediti con l'esame del collegato Agricoltura alla legge di Stabilità che è

in discussione in commissione qui al Senato. Oggi si sono svolte le prime audizioni con Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri". Lo dichiara Roberto Ruta, capogruppo Pd in commissione Agricoltura a Palazzo Madama.

"Abbiamo registrato la più ampia disponibilità a un dialogo proficuo con tutte le associazioni del settore agroalimentare con l'impegno che si proceda al più presto con l'approvazione del testo, che sarà la prima vera legge sull'agricoltura che l'Italia abbia mai avuto".

Pasquale Casmirro a Bruxelles con i 5 stelle: ma chi è? Europarlamentarie grillini, tanti candidati scelti con 4 voti Con quei numeri non entrerebbero neppure in Consiglio comunale Angelini Paolo, 185 voti (Abruzzo); Pedicini Piernicola, 317 voti (Basilicata); Laura Ferrara, 133 voti (Calabria); Luigia Embrice, 208 voti, (Campania); Silvia Piccinini, 193 voti, (Emilia Romagna); Marco Zullo, 168 voti, (Friuli Venezia Giulia); Bianca Maria Zama, 366 voti, (Lazio); Alice Salvatore, 258 voti, (Liguria); Eleonora Evi, 556 voti, (Lombardia); Fabio Bottiglieri, 310 voti, (Marche); Pasquale Casmirro, 58 voti, (Molise); Francesco Attademo, 503 voti, (Piemonte); Rosa D’Amato, 332 voti, (Puglia); Nicola Marini, 225 voti, (Sardegna); Paola Sobbrio, 221 voti, (Sicilia); Silvia Fossi, 429 voti,

(Toscana); Cristiano Zanella, 134 voti, (Trentino Alto Adige); Laura Agea, 132 voti, (Umbria); Manuel Voulaz, 33 voti, (Valle D’Aosta); David Borrelli, 501 voti, (Veneto). Sono questi i primi nomi dei candidati alle Europee per il Movimento 5 stelle e, dai numeri delle preferenze prese, non sarebbero in grado neppure di entrare in un consiglio comunale di un piccolo comune molisano. Pochi voti dovuti, secondo quanto dichiara al Giornale il sindaco di Parma Pizzarotti, al fatto che “si sono spesi poco sul proprio territorio”. Insomma, il Molise, per 58 voti, avrà come

candidato un certo Casmirro. Ma chi è? Di lui non si hanno notizie. Sembra che sia di origine molisana e vive a Roma. Ha studiato o studia ancora Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università La Sapienza. Ha gli anni di Cristo, 33, è impegnato e conosce l’inglese. Almeno secondo quanto descritto nel suo profilo facebook.


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Piccoli centri in ginocchio TAaglio lto

2 aprile 2014

Sono più i funerali che le nascite. Lo spopolamento è sempre più evidente

Centri per l'Impiego, Province in ritardo

Per la Regione le responsabilità dello stop ai progetti per 47 unità sono delle amministrazioni locali

CAMPOBASSO. Nei piccoli centri, i funerali battono i battesimi 30 a 6. Questa battaglia contro la sparizione dei luoghi italiani è documentata dal progetto 'Ultima corsa', reportage sul web per dare voce alle difficoltà e alle sfide di chi lotta per far sopravvivere un pezzo d'Italia. E il Molise presenta un indice elevato di piccoli comuni a rischio oggi ancora di più per la scomparsa anche delle scuole. Presidiare i luoghi, esserci, mantenerli vivi, è l'unico modo per non mandarli in rovina condannandoli a un destino di morte urbana e civile. Contro questo destino, che incombe su molti piccoli comuni italiani funestati dallo spopolamento e dall'invecchiamento demografico, in alcune regioni le idee sono fra le più bizzarre: come tra le Dolomiti Lucane e la Val D'Agri, in Basilicata, dove gli over 75 hanno deciso di iscriversi alle elementari per scongiurare, intanto, la chiusura degli istituti scolastici a corto di presenze infantili. Il guaio è che siamo dinanzi ad un'economia agricola dismessa, che svuota i campi ma anche le tasche delle amministrazioni. I giovani se ne vanno a lavorare fuori,

dunque la scuola si trasforma nell'ultimo baluardo di vita di questi piccolissimi centri molisani. Alla mancanza di opportunità di lavoro si affianca anche l'altro problema del rischio della chiusura delle scuole che si tradurrà sicuramente nella chiusura dei comuni. Già oggi il lavoro non c'è e i genitori sono costretti ad andare fuori. Le famiglie si mantengono con l'aiuto dei nonni, e restano in paese perché ci sono le scuole. Se dovessero chiudere non ci sarebbe più ragione per cui una famiglia debba rimanere in alta collina e in montagna. Un problema, però, che non sembra sentito dalla classe politica regionale e provinciale che lo ha completamente trascurato. Manca una visione d'insieme del problema e pochi, per non dire nessuno, i provvedimenti adottati per le zone interne del Molise. Così, oggi, si sconta un declino che appare senza fine. Si è su di un piano inclinato che rischia di portare nel baratro l'intera regione e non solo una parte di essa. Perchè la scomparsa dei giovani significa la morte stessa del territorio che non potrà più andare a battere cassa da nessuna parte.

CAMPOBASSO. La Giunta Regionale con Delibera n.111 del 25 marzo 2014 ha autorizzato il percorso sui progetti ponte per valorizzare l'esperienza maturata nei Centri per l'Impiego in questi anni e collegarla con la nuova programmazione europea 2014-2020 che punta molto sui servizi per il lavoro, in linea con le buone pratiche della Francia, della Germania e dei Paesi Scandinavi. Nel Nord Europa i cittadini vengono presi in carico dai Centri per l'Impiego attraverso schede personalizzate, attività formative, proposte sui corsi di riqualificazione professionale e avviamento a tirocini, stages, a progetti di apprendistato, di lavoro subordinato e/o di autoimpiego. Il Molise può mettere in rete le strutture pubbliche e private, gli Enti Accreditati e le Agenzie Interinali, valorizzando le competenze esistenti esattamente per come si propongono i due deliberati sui progetti ponte dei Centri per l'Impiego e degli operatori della Formazione Professionale. Onde evitare scompensi è auspicabile che le province adottino i provvedimenti amministrativi necessari alla proroga e ai progetti ponte trasmettendoli all'Assessorato Regionale al Lavoro che con le proprie strutture dirigenziali verificherà per approntare ad horas la determinazione direttoriale. Più che gli appelli sulla stampa servono gli atti da parte delle province e a questa mattina nulla è pervenuto se non delle mail in cui si annuncia che al più presto saranno trasmessi i provvedimenti ufficiali indispensabili per adottare le determine dirigenziali.

Preoccupano i comportamenti e gli stili di vita dei giovani di età compresa tra i 14 e 18 anni

Ce n'è abbastanza per essere allarmati dell’uso di alcool e di droghe

CAMPOBASSO. Combattere e, possibilmente, vincere tutte le forme di dipendenza. Tra le più drammatiche (il termine non appaia esagerato): alcool e stupefacenti. Combattere avendo a base i dati statistici che, con buona approssimazione, traducono la realtà. Merito intanto a coloro che affrontano questo terreno minato della società moderna in cui, purtroppo, ad essere "vittime" sono soprattutto, se non prevalentemente, i giovani. Le implicazioni cui vanno incontro sono molteplici: di ordine sanitario, psicologico, comportamentale, e culturale. Una battaglia dura da vincere, che chiede impegno, capacità d'intervento, e tanta disponibilità da parte degli operatori pubblici e privati che si occupano di questa "epidemia" sociale in cui non sono affatto estranee le centrali del crimine (nazionali e internazionali). Dicevamo delle statistiche. Sono importanti, un elemento in più da utilizzare per arrivare alla radice delle

cause (o delle motivazioni?) che spingono i giovani a lasciarsi andare all'uso smodato e improprio di alcool e di droghe, ma non devono costituire l'unico punto d'appoggio per capire l'entità (e la gravità) del fenomeno. Per questo non è sufficiente soffermarsi sui numeri che sono stati rilevati nel corso dell'indagine svolta sul territorio provinciale dalla Cooperativa sociale “Ricerca & Progetto” che ha riguardato gli stili di vita e di comportamento dei giovani di età compresa tra i 14 ed i 18 anni, condotta nell’ambito del Progetto “Andromeda” che si occupa in particolare dell’uso e dell’abuso di alcool da parte dei ragazzi, numeri professionalmente commentati da Enrico Tempesta, Presidente del Laboratorio scientifico dell’Osservatorio Giovani e alcool. Alcool e non droga. Ma la distinzione non sposta di un millimetro la gravità del fenomeno e le ripercussioni negative che riversa sulla collettività, oltre che sulla vita propria dei gio-

vani. Al di là dei rilievi statistici rimane la necessità di vagliare, indagare e scandagliare tra le pieghe della società civile (nelle famiglie, nella scuola, e nei luoghi di aggregazione), alla ricerca dei punti di rottura, cioè, laddove si verifica il trauma che nei giovani produce l'abbassamento della soglia di percezione tra ciò ch'è bene e ciò ch’è male: darsi all'alcool, e perché. Nella nostra realtà il fenomeno ha la misura statistica per essere classificato allarmante. Bisogna pertanto approfondire ulteriormente gli aspetti sociali che non corrispondono più ai valori e agli stili di vita della nostra cultura moderata, di estrazione contadina. Da queste colonne ci prestiamo volentieri a dare voce a quanti sono impegnati nella lotta all'uso delle sostanze alcoliche e contro tutte le droghe, certi che ogni tassello dell'informazione possa essere utile alla causa.


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Ma che Molise è mai questo TAaglio lto

2 aprile 2014

Migliaia di lavoratori in cassa integrazione, dove però si scommette più che altrove, e il gioco d’azzardo è in crescita esponenziale? Molise strabico e dislessico. Se guarda da un lato vede migliaia di lavoratori in cassa integrazione e centinaia di imprese in difficoltà; se guarda dall’altro, legge di essere la regione in cui si scommette di più, e il gioco d’azzardo è in crescita esponenziale. A leggerle bene, le due notizie sono la faccia di una stessa medaglia, la cui altra faccia è l’incapacità degli apparati istituzionali a rendersene conto. Per questo dislessici. Un’altra proliferazione significativa del decadimento sociale ed economico è dato dall’entità dei “Compro oro” su cui, dicono gli analisti e i sociologici, può interagire addirittura la malavita organizzata, oltre la necessità di miglia di famiglie di raccattare un po’ di denaro. A fronte di questo stato di fatto abbiamo una classe politica che non vuole recedere di un millimetro dalla posizione di benessere alimentata dalla sottrazione di beni e servizi alla collettività e da una tassazione al limite dello strozzinaggio. Di una classe politica che rifiuta di rendersi conto di essere, per ciò che guadagna e dei vantaggi di cui gode, incompatibile con il contesto sociale (un consigliere regionale guadagna al giorno ciò che prende al mese un pensionato al minimo). La cassa integrazione, il gioco d’azzardo, i “Compro oro”, sono fenomeni di una condizione che non trova modo di cambiare, nemmeno a piccoli passi, tanta e inconsistente è l’attività amministrativa; il sistema creditizio in difficoltà; la programmazione economica (2014/2020) di là da venire, attardata dalla defatigante ricerca di condivisione e di consenso da parte delle forze sociali e delle associazioni di categoria. Entrambe in ritardo sul piano culturale e dei cambiamenti epocali, attaccate alla cannula dei finanziamenti, dei contributi, dell’assistenzialismo. Insomma, il Molise di sempre, devitalizzato, e perciò sottoposto alla prevalenza della politica delle clientele, delle prebende, delle cariche pubbliche, degli incarichi professionali, degli appalti pilotati, delle rendite parassitarie e di posizione. Chi ha tentato di staccarsi da questo modello, specie se operatore economico o professionista o dipendente pubblico, comunque intraprendente e libertario, ha finito per essere fiaccato nella volontà e sfinito dalla fa-

tica di combattere. La collettività difetta di strumenti democratici in grado di attutire il dominio della casta politica e quei pochi diritti che si possono esercitare vengono dalla casta classificati demagogici e strumentali, e là dove questa classificazione non è sufficiente a deprimerli, la casta invoca la mordacchia alla stampa e dispone il ricorso alla magistratura. Frattanto la crisi economica, l’abbassamento del livello della morale pubblica, l’esaltazione dell’egoismo come valore sociale, l’impoverimento del ceto medio, l’aggravamento

dello stato di povertà assoluta sono la traduzione letterale del Molise dei cassaintegrati, dei giocatori d’azzardo e dei “Compro oro”. Il resto? Guarda e si bea. Da Palazzo Vitale, in Via Genova, sede della giunta regionale, silenzio, indifferenza, disinteresse ai problemi della gente; amministratori concentrati e rattrappiti sul mantenimento dei privilegi personali, i contratti di mediazione e di consulenza da spillare, le due torri edilizie di Vazzieri da valorizzare, le centrali biogas e biomasse da realizzare. Il Molise prossimo venturo. Dardo

La Regione non riesce a mettere in campo una nuova programmazione

Sanità, solo polemiche sterili

CAMPOBASSO. Nessuno dà indicazioni su quali ospedali mantenere aperti, quali prestazioni garantire in quanto tali decisioni sono in mano alla politica che non è esente dalle influenze che l’elettorato esercita su di essa. D’altra parte i cittadini non si rendono conto di cosa significhi “qualità” in sanità e spesso si lasciano trascinare dalla ricerca di qualsiasi

cosa somigli ad un ospedale purché sotto casa. Nessuno si rende conto di cosa significhi garantire le urgenze chirurgiche senza un servizio di guardia anestesiologica, garantire la parto analgesia senza un anestesista dedicato e preparato, tenere aperto un centro di rianimazione con pochi letti purché sia.

Quel che è più grave è che nessuno spiega ai cittadini che pericoli corrono in casi di questo genere salvo poi puntare il dito in caso di incidente gridando alla “malasanità”. La cosa più triste di tutto il processo è che ciascuno scalino della scala decisionale passa le decisioni scomode allo scalino più basso; e così il Governo non è

riuscito a chiudere i piccoli ospedali stabilendo dei tagli lineari, la Regione non ha deciso quali prestazioni garantire e quali Strutture chiudere, il tutto passa poi ai medici Direttori di Strutture Complesse che premono sui medici per ottenere le stesse prestazioni nonostante una diminuzione di risorse in termini di personale ed il tutto con la solita parolina magica di risorse. Chiaramente non si può andare avanti così a lungo. Occorre che qualcuno decida cosa fare del nostro Servizio sanitario regionale. Il diritto alla sanità si misura con la sua efficienza. Perciò cure ed analisi mediche vanno fatte in tempo. Valorizzare le professionalità, escludere le ingerenze della politica, eliminare gli sprechi, (come certe commissioni, aziende regionali e super – consulenze) organizzare la prevenzione delle malattie: sono tutte azioni fondamentali che distinguono una politica responsabile. Nella cura sanitaria si mette alla prova l'ideale di tutela della dignità umana: l'obiettivo deve essere il suo rispetto in tutte le fasi della vita e della malattia. Così come va migliorato e valorizzato il rapporto virtuoso tra la sanità pubblica e quella privata, al fine d’abbattere le interminabili liste d’attesa. Affiancandogli, però, una politica d’estremo rigore e di trasparenza contro le speculazioni sulla salute.


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Campobasso

2 aprile 2014

Centrosinistra, centrodestra e cambi di casacca: il punto di Di Bartolomeo

Il clima politico si scalda e tra le primarie del centrosinistra e le strategie messe in campo dal centrodestra, il sindaco Gino Di Bartolomeo sta a guardare e con estrema serenità continua a lavorare per la città e per le amministrative mettendo a punto le liste. Per ora sono tre il numero sia destinato a crescere. Doveroso uno scambio di battute sull’attuale situazione con Di Bartolomeo avvicinato durante il Consiglio comunale di ieri che ha visto l’ingresso ufficiale, in Giunta, dei due neo assessori Alessandro Pascale e Antonio Pietrarca e, in Consiglio, dei primi dei non eletti Gaetano Mascione e Giuseppe Battista. Sul nome del vincitore delle primarie del centrosinistra il pronostico di Gino è chiaro: “Vince Bibiana Chierchia ma, dal punto di vista politico, preferirei Augusto Massa”. Il sindaco non ha dubbi sulle qualità politiche del suo storico avversario mentre ha qualche perplessità sulla professoressa che, come è ben noto, è alla prime armi. Non poteva mancare una domanda sul ritorno di Massimo Romano sostenuto da quella fetta del centrodestra che non condivide la decisione di Forza Italia di ricandidare il sindaco uscente. “Il binomio Iorio-Romano contro Frattura si è già manifestato abbondante-

Gaetano Mascione mente alle elezioni regionali dell’anno scorso – ha commentato Di Bartolomeo –era evidente che la contropartita sarebbe stato il Comune di Campobasso, spetterà solo agli elettori giudicare il comportamento dei miei ex amici, per me sono avversari”. Di Bartolomeo sa bene che in vista delle amministrative si prevedono numerosi riposizionamenti, cla-

Montedison, chiesta un'indagine

Per i pozzi di Cercemaggiore l'Idv ha depositato un esposto denuncia in Procura CERCEMAGGIORE. L'IdV è tornata a far luce sulla questione dei pozzi Montedison. Lo ha fatto attraverso il suo ufficio legale che proprio in queste ultime ore ha depositato un esposto – denuncia alla Procura della Repubblica di Campobasso nei confronti di ignoti ravvisando i reati di inquinamento o disastro ambientale. Tale esposto è stato notificato anche al Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare nonché all'assessore all'ambiente della Regione Molise, chiedendo, ad ognuno nell'ambito delle proprie competenze e delle proprie funzioni , di predisporre le opportune indagini in loco per l'individuazione certa delle sostanze scaricate nei pozzi di Cercemaggiore dalla Montedison. Una storia che parte da lontano e che gli avvocati IdV hanno dettagliatamente ricostruito attraverso atti ufficiali e contributi delle inchieste giornalistiche. Una storia alla quale lo stesso presidente

onorario dell'Italia dei Valori, on. Antonio Di Pietro si era interessato personalmente, nel dicembre 2013, incontrando la comunità della zona e raccogliendo le istanze degli abitanti. Proprio in quell'occasione l'impegno, come sempre mantenuto, di garantire l'assistenza a titolo gratuito al Comune di Cercemaggiore e di promuovere iniziative legali atte a stabilire la verità sui pozzi di località Capoiaccio utilizzati,alcuni decenni fa, per scaricare sostanze non bene identificate. "Occorre capire – disse in quell'occasione – se le morti e l'alta incidenza di tumori per chi in quella zona viveva e lavorava, sono correlate agli sversamenti effettuati senza controlli e contro il parere negativo dell'amministrazione comunale di allora. Occorre accertare non solo se ci sono stati reati, ma anche se quei reati possano ancora incidere sulla salute dei cittadini. Vogliamo arrivare alla verità".

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

Gino Di Bartolomeo

Giuseppe Battista

morosi cambi di casacca che riguardano anche molti esponenti della sua attuale squadra di Governo . “E’ vero che c’è un sentimento di antipolitica ma qui si tratta di distorsione della politica – ha precisato Di Bartolomeo – persone, spesso giovani, che usano i voti per dimostrare a chi è al comando di avere potere solo

per ottenere qualcosa in cambio”. Di Bartolomeo è apparso amareggiato e deluso dal comportamento di alcuni giovani della maggioranza che in questi anni sono stati al suo fianco . “Ho avuto in Consiglio molti trentenni capaci di pormi sempre la stessa domanda: che mi dai?”. Teresa Manara

Arrestato stalking di 27 anni I Carabinieri hanno fermato il giovane che si era invaghito di una donna e della figlia CAMPOBASSO. I Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Campobasso hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, un ventisettenne del capoluogo molisano. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale Campobasso sulla base delle indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Campolieto che, diretti dalla locale Procura della Repubblica, hanno raccolto gravi indizi di reità a carico dell'uomo ritenuto responsabile di atti persecutori ai danni di una donna e della figlia minore della quale si era invaghito. Lo scorso anno la mamma apprese dall'altro figlio che sua sorella, appena tredicenne, frequentava un ragazzo molto più grande di lei così la donna, preoccupata, chiamato lo "spasimante" gli chiese di lasciar perdere la ragazzina. Nel giugno del 2013 con un messaggio su facebook inviato alla mamma dal ventisettenne questi le chiede di non ostacolare il sentimento nato tra lui e la figlia; allar-

mata la donna chiede alla ragazzina se il sentimento è corrisposto e, alla risposta negativa dell'adolescente, la genitrice si preoccupa di chiarire una volta per tutte la situazione con l'uomo. Lo incontra e gli chiede nuovamente di non continuare a cercare la figlia; ne nasce una discussione durante la quale l'arrestato arriva addirittura a esternare minacce di morte per tutta la famiglia della giovane. La mamma disperata si rivolge ai Carabinieri della Stazione di Campolieto. Accurate le indagini dei Carabinieri che registrano il racconto e trovano puntuali riscontri ai fatti mentre si succedono altri tentativi di abboccamento da parte dello stalker con la giovane amata, con i familiari più stretti con l'intento di convincere la genitrice a che la figlia possa frequentarlo e, ad ogni decisa ma garbata richiesta di dimenticare quella storia oggettivamente impossibile, l'uomo reagisce con minacce più o meno velate che inducono i Carabinieri

Dove acquistare il libro

ad accelerare gli accertamenti e riferirli all'Autorità Giudiziaria secondo la quale, allo stato l'unica misura ritenuta idonea porre fine agli atteggiamenti vessatori sia la custodia cautelare in carcere disposta ed immediatamente eseguita dai Carabinieri

LAUREA Tocco oxfordiano, ghirlanda d’alloro, e toga accademica per Angelo Ambrosio. Con la tesi in diritto amministrativo “Partecipazione e decisione amministrativa” discussa nell’Aula Magna dell’Università del Molise, ha conseguito la Laurea magistrale in Giurisprudenza, riportando la votazione di 106 su 110. Al neo dottore in Legge, gli auguri dei genitori Anna e Michele, della sorella Stefania, dei nonni, degli zii e dei cuginetti, oltre alle felicitazioni da parte degli amici e di questa redazione.

CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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Campobasso

2 aprile 2014

Sperando che non sia propaganda elettorale e una presa per i fondelli

Nagni e Di Bartolomeo si sono stretti la mano: investimenti e opere pubbliche per Campobasso Visita lampo del sindaco Di Bartolomeo all’assessore regionale ai lavori pubblici Pierpolo Nagni. Due soggetti istituzionali, e un solo denominatore: entrambi politicamente figli della città e interpreti, su livelli differenti, dell’esigenza di assecondarne lo sviluppo. Il colloquio è durato lo stretto necessario, non essendoci convenevoli di rispettare. Sono andati al sodo, assistiti, Di Bartolomeo dal dirigente Peppe Giarrusso, e Nagni dal direttore dell’Area quattro, Rodolfo Cocozza, che, delle questioni e dei problemi relativi ad opere e progetti del capoluogo, seppure da posizioni differenti, sono largamente e perfettamente a conoscenza. L’incontro s’è chiuso quindi con assicurazioni, impegni e decisioni che determineranno il completamento del collegamento pedonale dal Terminale delle autocorriere a Via Mazzini (impresa Pallante) sotto passando i binari ferroviari all’altezza dell’ex mulino Guacci, per un milione e 100mila euro (l’appalto risale al 1990); la manutenzione straordinaria dei depuratori delle acque luride (recentemente oggetto di danni rilevanti per la sottrazione di elementi di rame) in gestione alla ditta Dondi; il completamento della tangenziale Nord, progetto del Comune, per il quale l’assessore Nagni s’è detto certo di reperire tra le

Anni e anni da recuperare, lasciati scorrere tra contrasti, polemiche, incomprensioni, patti di stabilità e altre macchinosità tecniche e amministrative della pubblica amministrazione

pieghe del bilancio i milioni di euro che servono a portare a termine l’opera e a chiudere finalmente l’anello della viabilità esterna alla città (impresa Falcione). Questo il nucleo più corposo e realistico degli argomenti intorno ai quali i due amministratori e i due tecnici di riferimento hanno potuto liberare il loro punto di vista, ribadire l’urgenza, la necessità e l’improcrastinabilità degli interventi. Ci sono anni e anni da recuperare, lasciati scorrere tra contrasti, polemiche, incomprensioni, patti di stabilità e altre macchinosità tecniche e amministrative della pubblica amministrazione. Errori della politica; errori delle strutture comunali e

“L'insidia corre sul web” La Polizia di Stato a Campobasso ha allestito uno spazio dedicato in piazza Prefettura

CAMPOBASSO. L’insidia sul web è dietro l’angolo e le giovani generazioni che si cimentano tutti i giorni con forum e social network spesso non sanno che una piccola leggerezza può costare cara. E’ la lezione che la Polizia di Stato ha tenuto in Piazza Prefettura agli studenti delle scuole elementari e medie, tramite una serie di raccomandazioni per un uso cosciente e intelligente di internet e col supporto di un monitor per vedere nel dettaglio i rischi che si corrono nel fornire dati personali ad interlocutori virtuali. Fornire informazioni su di sè ad altri utenti sconosciuti, come indirizzi mail e numeri telefoni, o addirittura renderli pubblici nel profilo personale di social network e portali è un’abitudine che la Polizia sconsiglia ai piccoli utenti del web, così come mettere online le proprie foto che possono essere oggetto di riutilizzo di terzi malintenzionati. Una foto pubblicata e poi cancellata, spiegano, non è detto che sparisca dal mondo di internet, in quanto le informazionie e i dati telematici passano e si appoggiano su numerosi server, di cui l’utente non ha il controllo diretto. All’iniziativa, che rientra nella campagna promossa in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e col contributo di grandi aziende che operano nel campo del settore telematico, erano presenti anche il Questore Gian Carlo Pozzo e il Commissario Capo Raffaele Iasi. Per l’occasione è stato allestito un camion con il simbolo della Polizia di Stato e riportante i grandi marchi che hanno collaborato al progetto, all’interno del quale gli studenti hanno appreso le importanti nozioni per una corretta navigazione.

regionali; errori – perché no - delle imprese. Il giudizio di condanna è unanime e giustificato. Nel caso del collegamento pedonale e della tangenziale Nord siamo di fronte ad opere appaltate, avviate e quindi interrotte, con danni incalcolabili sotto il profilo economico e dell’utilità sociale. La stretta di mano tra Nagni e Di Bartolomeo e l’avallo dei due dirigenti dovrebbero dissipare i dubbi, risolvere le questioni irrisolte, decidere il cambiamento di rotta. Né vogliamo credere che, seppure non pubblicizzato né enfatizzato né propagandato, l’incontro abbia un sotteso scopo elettorale essendo prossime le elezioni amministrative del 25 maggio.

Il collegamento pedonale dal Terminale delle autocorriere a Via Mazzini rischiava di rimanere una sorta di monumento alla inutilità. Se portato a conclusione, sarà la struttura ideale per le migliaia di persone che ogni giorno entrano ed escono dal Terminale, costrette a sciamare sulla tangenziale, a repentaglio della propria e dell’altrui incolumità. Il completamento dell’anello esterno alla città stabilirà finalmente una gerarchia nella viabilità, creando di fatto una selezione del traffico e una mobilità virtuosa all’interno e all’esterno del nucleo urbano. Un barlume anche per le speranze dei tifosi del Campobasso: un finanziamento di 800 mila

euro sarà stanziato in bilancio per ridare dignità di stadio al Selvapiana in concomitanza del ritorno al successo dei colori rossoblu. Ma il pezzo forte del sindaco Di Bartolomeo era e rimane il programma “Scuole sicure”. Comune e Regione interagiranno finanziariamente per l’adeguamento della scuola elementare di Via Leopardi, della scuola media D’Ovidio, e per la messa in sicurezza della scuola media Petrone. La Regione con 4 milioni di euro; l’amministrazione comunale con circa 200 mila euro. Se son rose, fioriranno. Dardo

L'Asec Confesercenti sottolinea la bontà dell'azione che riduce i tempi giudiziari

Prima Mediazione: uno strumento sicuro

Si rafforza a Campobasso l’attività obbligatoria di Mediazione civile e commerciale in caso di controversie. Union Concilia Srl, la Società nazionale per la conciliazione e l’arbitrato, attiverà domani la Camera di Mediazione presso la sede operativa di Asec-Confesercenti, in via Trombetta 5/r, zona Parco dei Pini. La mediazione è uno strumento di giustizia alternativa che consente alle parti di trovare una soluzione amichevole in caso di liti civili, familiari, societarie e commerciali. Lo scopo o è quello di prevenire e facilitare la risoluzione di ogni tipo di controversia attraverso uno strumento rapido,

economico e sicuro. Si tratta di un istituto giuridico che si avvale delle competenze di un terzo professionista neutrale ed imparziale: il mediatore. Una figura alla quale la legge riconosce la competenza di tipo interdisciplinare. La mediazione stragiudiziale professionale gestita da soggetti privati è una realtà molto consolidata a livello europeo. Il fenomeno è in netta crescita anche nel nostro Paese e gli strumenti che Asec-Confesercenti mette a disposizione dei cittadini sono garanzia di un servizio altamente qualificato. La mediazione è inoltre uno dispositivo che snellisce il lavoro dei Tribunali. I

tempi della giustizia si riducono notevolmente con pratiche stragiudiziali che possano compiutamente soddisfare il legittimo bisogno di giustizia ed equità. Le attività di Union Concilia promosse dall’Asec-Confesercenti però non finiscono qui. La struttura guidata dal Presidente Pasquale Oriente offre anche consulenze giuridico-legali, commerciali, tributarie tecniche e contabili. Organizza inoltre corsi per la formazione dei conciliatori e di esperti in materie legali e promuove infine, studi e convegni attinenti allo scopo sociale e ad attività connesse a quelle istituzionali.



TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ISERNIA

ANNO X - N° 77 - MEROLEDÌ 2 APRILE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Isernia

2 aprile 2014

“Poste, troppa confusione” I sindacati tornano a chiedere all'azienda maggiore flessibilità per i piccoli Comuni

CAMPOBASSO. Le organizzazioni sindacali SLP-CISL, FAILP-CISAL e CONFSALCOM del Molise, nell'interesse dei postali molisani, per la crescita del Molise, per una crescita aziendale e per il bene di tutti fanno proposte concrete all'Azienda Poste, e inviano una nota alle dirigenze di Bari e Roma. Il contenuto della nota, spiega il rappresentante della CISL Antonio D'Alessandro, chiede: • L'apertura di nuove sale

consulenza presso gli Uffici Postali di Monteroduni, Pozzilli, Colli a Volturno e Carovilli. L'apertura del doppio turno presso gli Uffici Postali di Agnone, Frosolone, Larino e una succursale di Campobasso, con assegnazione del personale in numero adeguato alla turnazione. • La risoluzione di tutte le problematiche esistenti in Servizi Postali: perequazione di zone, rispetto dell'orario di arrivo del prodotto, rispetto di orari limite, ri-

spetto dell'istituto della flessibilità operativa, nuovi mezzi per il recapito, ecc... Un segnale aziendale diretto alla conversione dei contratti di lavoro da Part-time a full-time. La crisi - espone Antonio D'Alessandro dovrebbe obbligarci a riprogettare il nostro cammino, a darci nuove regole e a trovare nuove forme d'impegno, puntando sulle esperienze positive e rigettando le negative. La crisi deve essere occasione di riflessione

L'Arma setaccia il territorio Operazione ha portato alla denuncia di 11 persone

ISERNIA. A conclusione di una operazione di controllo straordinario del territorio predisposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Isernia, undici persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per reati che vanno dallo sfruttamento di minori nell’accattonaggio al furto aggravato, dalla ricettazione alle minacce, dal disturbo alla quiete pubblica alle violazioni in materia di sicurezza stradale. Ad agire sul territorio le Stazioni e i Nuclei Operativi e Radiomobile delle Compagnie di Isernia e Venafro. Ad Isernia, i Carabinieri hanno posto fine ad un’altra triste vicenda che vede purtroppo ancora una volta coinvolti minori sfruttati dai propri genitori senza alcuno scrupolo. Gli uomini dell’Arma, dopo una serie di servizi di appostamento e pedinamento, hanno bloccato nei pressi della centralissima Piazza della Repubblica, una 25enne di origine rumena, la quale impiegava la sua bambina di sei anni, nelle attività di accattonaggio o nella vendita di oggetti vari. La fanciulla era costretta, invece di frequentare la scuola, come qualsiasi altra bambina della sua età, ad aggirarsi tra le auto in circolazione per le strade cittadine correndo anche un grave pericolo per la sua incolumità. Per questo motivo la madre, è stata fermata ed accompagnata in caserma dove nei suoi confronti è scattata una denuncia, mentre per la bambina è stata avviata una segnalazione per l’affidamento. Sempre ad Isernia un 20enne del posto è stato denunciato per un furto di calzature e capi di abbigliamento all’interno di un esercizio commerciale del centro cittadino. La refurtiva per un valore di circa duecento euro è stata interamente recuperata e restituita al legittimo proprietario. A Sesto Campano, un 35enne e un 32enne, entrambi di Venafro,

MONTAQUILA. Cresce la preoccupazione nella Piana di Venafro e nell’intera Alta Valle del Volturno per l’ennesimo attacco all’ambiente ed alla salute pubblica. La notizia del possibile insediamento a Montaquila di un impianto a biomasse ha scatenato la reazione delle comunità locali e degli ambientalisti. Il fronte del “no” ha organizzato, per le ore 17 di sabato 5 aprile (presso la ex scuola elementare di Largo Garibaldi), un confronto pubblico con gli esponenti della locale amministrazione comunale. Al riguardo è stato creato uno specifico evento sul social network Facebook (Montaquila. No alla costruzione di un impianto a biomasse), al fine di raccogliere le adesioni. Agli amministratori verrà chiesto di archiviare definitivamente il progetto, senza se e

sono stati denunciati in quanto stavano perpetrando un furto di circa quattrocento quintali di legna custoditi all’interno di un terreno di un 50enne originario di Pratella in provincia di Caserta. Anche in questo caso la refurtiva, per un valore di oltre quattromila euro, è stata recuperata e restituita al proprietario. A Monteroduni, un 36enne ed una 28enne, entrambi di Venafro, sono stati denunciati per il reato di furto e ricettazione. I militari hanno scoperto che si erano impossessati di un assegno postale dell’importo di duemila euro all’interno dell’abitazione di una anziana donna, e successivamente lo avevano posto all’incasso presso un ufficio postale. Anche in quest’ultimo caso refurtiva recuperata e restituita alla vittima. E ancora a Monteroduni, un 24enne di origine rumena è stato denunciato per ricettazione, in quanto trovato in possesso di alcuni attrezzi agricoli rubati all’interno di una masseria. La refurtiva per un valore di oltre duecentocinquanta euro è stata restituita al proprietario. Sempre a Monteroduni un 25enne del posto è stato denunciato per minaccia aggravata, in quanto a seguito di una lite scaturita per futili motivi ha ripetutamente minacciato di morte un 34enne di Isernia. A Castelpetroso, un 50enne del luogo è stato invece denunciato per disturbo alla quiete pubblica, mentre ad Isernia un pregiudicato, 33enne di Acerra nel napoletano, è stato denunciato per violazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora. Infine a Cantalupo nel Sannio, un 45enne del luogo è stato sorpreso alla guida della propria autovettura completamente ubriaco, pertanto è scattata nei suoi confronti una denuncia per guida in stato di ebbrezza alcolica, il sequestro del veicolo e il ritiro della patente di guida.

Ittierre, nuova cassa integrazione

La commissione provinciale Inps ha dato via libera per 13 settimane

ISERNIA. La commissione provinciale dell'Inps ha dato via libera alla richiesta di proroga di altre tredici settimane di cassa integrazione ordinaria per i dipendenti della Ittierre di Pettoranello del Molise. Il provvedimento ha decorrenza dal 22 febbraio, e i lavoratori potranno usufruire della cig

“No alle biomasse”

I cittadini dell'Alta valle del Volturno protestano contro il ventilato progetto dell'impianto senza ma. Riportiamo integralmente l’intervento di “Aula Studio Liberamente”: “Dopo aver appreso la notizia che un’azienda, la Energy Life Group, ha fatto richiesta all’amministrazione del Comune di Montaquila di poter costruire un impianto di ‘gassificazione di cippato’ e che l’ente ha concesso la ‘verifica di fattibilità’, alcuni cittadini hanno raccolto una serie di informazioni per com-

diretta a un nuovo metodo di concertazione e di condivisione di responsabilità, per mantenere intatte le potenzialità della nostra base produttiva, creando le condizioni per gestire la ripresa. La SLP-CISL, il FAILCISAL e CONFSAL-COM, come sempre, fanno la loro parte con responsabilità unicamente per difendere i lavoratori, l'Azienda Poste Italiane e la sua unicità, a garanzia della difesa dei posti di lavoro.

prendere le possibili conseguenze sul territorio. Nel caso in cui l’impianto venisse costruito, si correrebbe un grosso rischio ambientale e sanitario che potrebbe portare a un aumento dei gravi casi di malattia già numerosissimi. Per questo motivo, grazie al grande impegno di alcuni volontari, è stato organizzato un incontro (sabato alle 17) per informare e discutere – insieme alla collaborazione di alcuni pro-

ordinaria fino al 22 maggio. Si attende la cessione definitiva dell'Ittierre e le prossime ore potrebbero essere decisive. Anche se tra i dipendenti c'è preoccupazione, in quanto non è chiaro quanti potranno essere assorbiti dalla nuova, seconda, NewCo che potrebbe nascere

fessionisti ed esperti esterni – sugli aspetti contraddittori del progetto e per chiedere all’amministrazione di abbandonare l’ipotesi, a tutela della salute degli abitanti e di tutto l’ecosistema ambientale. Siamo certi che, data la rilevanza del tema, la partecipazione sarà numerosa. Non sono solo i cittadini di Montaquila a essere coinvolti in questa vicenda. Molte persone e associazioni dei paesi limitrofi, sensibili alle tematiche in questione, hanno chiesto informazioni a riguardo e stanno offrendo il loro sostegno affinché si impedisca la costruzione dell’impianto. Nella speranza che l’incontro si riveli un’occasione di sensibilizzazione, di informazione e di azione, contiamo sulla partecipazione di tutti”.


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Termoli

2 aprile 2014

Giudice di Pace, ufficio da non chiudere

L'ex assessore Ciarniello interviene sulla questione dello spostamento della struttura TERMOLI. Mancano due giorni alla fatidica scadenza in cui tutto il personale degli uffici del giudice di pace andrà in tribunale. Ma cosa accadrà a Termoli? Ieri mattina l’ex consigliere e assessore Annibale Ciarniello, tra l’altro giovane avvocato del foro frentano, si è recato in municipio per acquisire notizie sulla vicenda, ma non è comunque riuscito a scambiare il proprio pensiero con quello della struttura commissariale. La ricerca del personale giudiziario da destinare al Giudice di Pace di Termoli è al vaglio del Commissario prefettizio del Comune Laura Scioli. “Sarà ora la struttura commissariale – ha spie-

Scontro fatale per un 42enne

L'uomo viaggiava a bordo della sua Panda finita contro un tir TERMOLI. L’arrivo dei soccorsi è stato inutile per il 42enne Daniele Fratello, nato a San Severo ma residente da diversi anni a Campomarino; l’uomo era alla guida della sua Fiat Panda quando si è scontrato contro un tir. Devastante l’impatto al punto che il personale del 118, al suo arrivo, non ha potuto fare altro che constatare il decesso; sul posto sono inter-

venuti i Carabinieri di Serracapriola e San Severo mentre per le operazioni di soccorso e di rimozione dei mezzi dalla carreggiata è stato richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco. Lo schianto, è avvenuto intorno alle 23 della di ieri, lunedì 31 marzo, sulla statale 16 tra Foggia e San Severo, all’altezza del bivio per Ripalta. Illeso il conducente del camion.

gato l’avvocato Ciarniello – a dover individuare 5 dipendenti da dislocare per mantenere efficiente la struttura del giudice di pace mi auguro che si risolva la questione del personale entro breve tempo”. Due i problemi. Il primo è il tempo strettissimo che non permetterà di formare i dipendenti e su questo potrebbe esserci una disposizione del presidente del tribunale Enzo Turco che affianchi coi vecchi impiegati e cancellieri i nuovi scelti dal comune. Il secondo è l’eventuale impegno di risorse in bilancio, che per il previsionale 2014 non è stato fatto vista la caduta anticipata dell’amministrazione Di Brino.

Di Brino-Colaci è scontro Nel centrodestra la disputa è tra i due contendenti per la corsa a Sindaco TERMOLI. Se nel centrosinistra la situazione è ancora fluida, nel centrodestra il quadro non è meno caotico L’Udc non ha ancora sciolto la riserva, ma nemmeno Forza Italia l’ha fatto, rinviando a domani il confronto tra i due aspiranti più quotati, l’ex sindaco Basso Antonio Di Brino e l’assessore provinciale Rita Colaci.Il commissario regionale Gianfranco Rotondi li incon-

trerà oggi alle 15 a Roma, anche se c’è chi dice che ormai la scelta sia stata compiuta a favore della Colaci, mentre la corrente di pensiero opposta parla di una rimonta del primo cittadino decaduto a febbraio, che in ogni caso non starà fermo. E’ già pronta l’eventuale investitura col Nuovo Centro Destra. Alle prossime elezioni amministrative si configureranno una serie di liste civiche capaci di spo-

stare assi e pesi specifici rispetto alle coalizioni e ai partiti tradizionali, forti proprio perché contempleranno candidature di esponenti che negli ultimi anni gravitavano in liste con simboli nazionali. Ciò significa che tutto quanto sta accadendo ora, potrebbe essere sconvolto nella settimana che va da Pasquetta alla presentazione delle liste, in programma nell’ultima settimana di aprile.

L'intervento.

O il Registro tumori o l’Osservatorio di Vincenzo Musacchio* Un osservatorio permanente che monitori lo stato delle patologie tumorali e delle malattie respiratorie in tutto il territorio molisano. Questo l'obiettivo della Co.Re.A. (Commissione Regionale Anticorruzione) e del Comitato di difesa della salute pubblica del Molise qualora entro dieci giorni dalla lettera inviata al governatore Frattura da tredici associazioni (del 01/04/2014) non si darà concretamente avvio al registro tumori da parte del governo regionale. Nella nostra area già la Fondazione don Milani con uno studio del 2010 aveva registrato un'alta incidenza di neoplasie e patologie anche le-

gate all'apparato respiratorio. Da Termoli a Campomarino, da Portocannone a San Martino in Pensilis, da Guglionesi a Ururi passando anche per Venafro e Isernia, l'Osservatorio, in fase di predisposizione da parte di Co.Re.A., abbraccerà tutti i Comuni molisani, con prevalenza di quelli più colpiti dall'emergenza. Lo scopo è quello di fornire dati certi in relazione all'inquinamento del territorio. Operazione che nessuno, fin'ora, si era preso la briga di predisporre, nonostante l'evidente aumento di tumori in zona. Ad essere coinvolti dovranno essere la maggior parte dei medici di famiglia, professionisti di frontiera,

i primi che hanno a che fare con pazienti affetti da patologie irreversibili e fulminanti: creeremo una rete dove i medici del territorio, potranno mettere la medicina generale al servizio del cittadino. Ora siamo stufi di promesse evanescenti vogliamo realizzare a modo nostro il registro tumori che doveva essere a carico del sistema sanitario pubblico in profonda e irreversibile crisi. È giusto dare alla popolazione un'idea precisa di ciò che sta accadendo nella nostra area, come si vive ma, soprattutto, come si muore. Gli elementi che contribuiranno a stilare i dati sono: localizzazione dei siti inquinati, tipo di patologia riscontrata nei pa-

zienti residenti in quelle stesse zone (nonché residenza attuale e storica ed eventuale predisposizione in famiglia alle patologie tumorali), emissioni inquinanti. Questi dati saranno poi incrociati

per provvedere alla mappatura e indicare quali sono le zone a maggior rischio. Credo che questo sia un obbligo dovuto alle numerose vittime del male oscuro. *Presidente Co.Re.A. Molise).


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Termoli

2 aprile 2014

“Agenzia lavoro, brutta storia”

L'assessore Di Labbio parla della situazione venutasi a creare nella struttura TERMOLI. “Sono davvero deluso e arrabbiato, non si può amministrare con così tanta leggerezza, lasciando a casa decine di persone, danneggiando loro e le rispettive famiglie ma anche causando disagi anche a utenti e cittadini”. L’assessore provinciale al Lavoro Alessandro Di Labbio non usa mezzi termini per esternare la propria amarezza sulla fine dei contratti a termine del personale precario al centro per l’Impiego di Campobasso. Da oggi, almeno 47 persone, sia a Termoli che a Campobasso, non si recheranno più al lavoro. I Centri per l’Impiego svolgono, nell’ambito del territorio di propria competenza, le funzioni amministrative ed i servizi ad essi assegnati dalle Province, nel rispetto degli standard minimi indicati nell’Accordo sancito dalla Conferenza unificata nella seduta del 16/12/1999 e richiamati dal Masterplan dei servizi per l’impiego, approvato con Dgr 1347 del

16/09/2002, nonché dal Masterplan dei servizi per il lavoro della Regione Molise approvato con Dgr 1232 del 14/11/2008. Dopo la conferenza stampa in cui venne denunciato questo rischio, arrivò la risposta dell’assessore regionale Petraroia. Il 25 marzo scorso la Regione Molise ha deliberato per un contratto ponte fino a fine anno, ma si attendeva nel frattempo una determina dirigenziale con l’impegno di spesa da 700mila euro che non è arrivato. Da qui il black-out. Il problema del finanziamento dei servizi per il lavoro dal momento che la Provincia di Campobasso da oggi, 1 aprile non sarà più in grado di finanziare con risorse proprie tali funzioni delegate. Un vero peccato, a cui si cercherà di porre rimedio nel più breve tempo possibile facendo in modo che la Regione Molise impegni la somma, ma per il momento il Centri saranno al collasso.

San Pietro e Paolo, Agenzia Entrate, troppa confusione pronto il campo Il sindacato autonomo rilancia la necessità E' stato consegnato dal commissario Scioli ieri l'impianto sportivo

TERMOLI. Consegnato ufficialmente ieri mattina, da parte dell’amministrazione comunale nella persona del Commissario prefettizio la Laura Scioli, l’impianto ristrutturato totalmente della Polisportiva S.S. Pietro e Paolo: manto erboso del campo in sintetico. Oggi non si trattava dell’inaugurazione ufficiale ma semplicemente della consegna della nuova struttura. La dottoressa Scioli, comunque, ha evidenziato che te-

neva ad essere lei a consegnarlo ufficialmente anche perché messa al corrente del fatto che alla Polisportiva si pratica calcio solo a livello giovanile. Con il Commissario erano presenti l’architetto Belpulsi, dirigente dei lavoro pubblici al comune e l’ingegner Silvestri, direttore dei lavori fatti sulla struttura. Scioli, ha anche dato simbolicamente il calcio d’inizio per l’attività sulla nuova e splendida struttura di via Biferno.

della riorganizzazione della struttura TERMOLI. Ancora un affondo sindacale dal coordinamento della Flp, il sindacato autonomo della Funzione pubblica. In discussione, come sempre, la riorganizzazione interna all’Agenzia delle Entrate. “Siamo sinceri, quanti di voi sanno bene il lavoro svolto dai colleghi del Cam? Da un approfondimento generale pochi, veramente pochi; ma che non lo sappiano il Direttore regionale o il Direttore della Direzione provinciale beh questo è grave. Non lo sanno perché hanno deciso un cambio di destinazione della locazione e la rotazione dei dipendenti senza che quest’ultimi siano stati formati. Secondo le suddette direzioni la formazione con affiancamento potrebbe essere sufficiente per l’addestramento, nel mentre siamo sicuri che se non si istruiscono gli addetti prima con una seria formazione teorica e successivamente con un lungo periodo pratico, i colleghi saranno destinati ad una scarsa professionalità con grave nocumento per loro e l’Amministrazione. Se pensate che sono passati 14 mesi dalle ultime assunzione per i Cam e ancora oggi questi nuovi colleghi continuano a fare intensi corsi di formazione e affiancamento per essere pronti ad operare autonomamente, capirete bene il tempo

necessario per far funzionare a pieno regime il Mini Cam ora a Termoli. La qualità e il numero dell’erogazione del servizio è quello più monitorato e l’utenza più frequente è quella dei professionisti con quesiti a tutto tondo dell’intero panorama fiscale. E non è che si può sempre mettere in attesa la telefonata e tantomeno lavorare sempre in back office o chiudere la telefonata o non rispondere, almeno se non si vuole dequalificare il servizio. Prima o poi si dovrà dare la risposta giusta che impegna l’Amministrazione specialmente quando si rispondono alle mail. Su IVA, 770, Md Unico, Irap e regolarizzazione delle comunicazioni scaturite da controllo automatizzato sono le chiamate più frequenti controllate tramite customer sadisfaction che è il monitoraggio sulla qualità del servizio con

votazione per la gentilezza, servizio e professionalità da parte dell’utenza. Siamo stati contrari e lo saremo a questo cambiamento voluto dalla Dre condiviso dalla Dp che ha motivato la riorganizzazione come possibilità di non spostare il personale del controllo dislocato a Termoli. Anche qui l’Amministrazione si è contraddetta se è vero com’è vero che per il mini cam sono stati scelti colleghi dell’area servizi della Ut di Termoli. Inoltre non è ancora chiara la questione della localizzata del controllo in quanto l’Amministrazione non ha ancora convocato le organizzazioni sindacali dopo una prima riunione sulla riorganizzazione. Come dire: poche idee, ma ben confuse! Avevamo, anzi speravamo di aver visto una fievole luce sulla normalizzazione delle relazioni sindacali in Dp, purtroppo”.


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Spettacolo

2 aprile 2014

Acqua nel deserto Eventi e cartelloni, musica e teatro, il Molise annaspa ma non affonda nel mare del nulla di Charles N. Papa Alla fine, tra lamenti e paventata mancanza di idee, i fatti dimostrano il contrario. Fermento e vitalità tra gli operatori culturali della regione. Alcuni, sono riusciti a realizzare, con sforzi economici, ma con il contriubuto del popolo, a proporre un’offerta che, da una certa angolazione, va vista come un punto di partenza. A parte la consolidata stagione concertistica dell’associazione “Amici della musica”, che soddisfa i circa 200 abbonati annuali, vanno segnalate altre niziative che meritano attenzione. Senza scivolare in facili polemiche, prendiamo in esame il solo evento secco, ludico. Ad Isernia, l’auditorium “Unità d’Italia”, ha visto passare sul palco grandi nomi come Gigi D’Alessio, Gino Paoli, Fabrizio Moro, Max Gazzè, solo per citarne alcuni. Sono attesi, a maggio, i Dire Straits Legends, cover di lusso di Knopfler, con il batterista originale, Pick Withers. A Guglionesi, la stagione tearale del Fulvio, si conclude domani con “Oreste” della Compagnia Stabile del Molise, quest’ultima, operante a Bojano, con la scuola di teatro. Ferrazzano ha nel Loto, la location

che sembrava stesse per chiudere per sempre, ed invece con un colpo di reni, Stefano Sabelli ha trovato il guizzo giusto e con cartelloni teatrali e musicali, ha riportato il pubblico in piazza Spensieri. Nel capoluogo, la Incas ha proposto quattro appuntamenti dedicati ad autori molisani presso l’auditorium del Liceo Classico. Quindi, a scorrere questo elenco, non manca l’iniziativa a operatori che non si fermano quando sorge un problema. Vanno dunque supportati e, a quanto pare, il pubblico gradisce e risponde. E il tutto, funziona senza una specifica legge regionale, che invece, dovrebbe tutelare, accompagnare e sostenere, ogni forma di cultura, di quella che fa crescere una comunità. Del roboante “Forum sulla Cultura” tenutosi l’anno scorso, di quello che doveva ‘inventare’ un circuito culturale, che doveva creare sinergie tra operatori culturali ma che, soprattutto, doveva portare a redigere una legge regionale, non si hanno notizie. Nulla è stato fatto o perlomeno, non se ne sa nulla. In attesa, chi, armato di buona volontà, ha idee, le mette in campo, senza l’aiuto di ‘faccendieri’ della cultura.

Cine Live

“Le cose sbagliate”nei digital store CAMPOBASSO - Il nuovo romanzo di Carmine Aceto è disponibile nei digital store specializzati, dal 31 marzo. La presentazione in tour del libro, prevede venerdì una tappa al Don Giovanni (via Gazzani 18). Dalle 19.30 l’autore, incontra il pubblico con la versione cartacea de “Le cose sbagliate”.

CAMPOBASSO - Erica Mou, sarà in concerto venerdì 11 aprile al multisala Maestoso nella rassegna “CineLive”. L’autrice di “Dove cadono i fulmini” dal film di Papaleo “Una piccola impresa meridionale”, si proporrà in un set acustico con il repertorio deo suoi 4 album pubblicati.

Il mercoledì della movida CAMPOBASSO - La birreria Konig Ludwig realizza il mercoledì revival. Anni ‘70-’90 e tutto quello che si può ascoltare di un trentennio musicale. CAMPOBASSO - Il Mama’s da circa 6 anni realizza il mercoledì dance, con la commerciale di oggi, quella più ‘usa e getta’, che fa ballare i teenager universitari e non.(foto) CAMPOBASSO - Ora anche il Ragnarok organizza il mercoledì. La serata è “Mexican party” ad ingresso gratuito.

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

Dove acquistare il libro

CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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Sport

2 aprile 2014

L’allenatore Francesco Farina punterà sul 3-5-2 con Lazzarini non al top della condizione. La diretta del match sarà assicurata da RaiSport

Tutti pazzi per il Campobasso: oltre cinquecento tifosi a Firenze per il Lupo

La squadra rossoblù contenderà alle 15 la Coppa Italia di Eccellenza al Ponsacco. Si gioca al centro federale ‘Bruno Buozzi’ Serie A2, l’Aesernia C5 centra la salvezza al primo colpo

Il team biancoceleste espugna Acireale e conserva la cadetteria con due turni di anticipo rispetto alla fine del campionato Saranno oltre 500 i tifosi del Campobasso a Firenze Tutti pazzi per il Campobasso: sembrerebbe il titolo di un film, invece, è solo quanto è accaduto negli ultimi giorni nel capoluogo molisano. L’ultimo esodo dei tifosi rossoblù risale alla prima stagione in Lega Pro, sotto l’era Capone, nella stagione 2010/2011. In seguito nemmeno nelle sfide al ‘Selva Piana’ si sono mosse tante persone negli ultimi anni, per seguire una partita del club rossoblù. La Coppa Italia, invece, ha fatto miracolo e un fiume di persone si è messo in moto verso Firenze, per un viaggio lungo mille chilometri tra l’andata e il ritorno. Sette autobus, diversi pullmini da nove posti, auto private e treni: i supporter molisani saranno oltre cinquecento nel capoluogo toscano. Tra questi anche coloro che non vivono più a Campobasso e in Molise e che avranno modo di incontrare a Firenze gli amici di una vita. I lupi arrivano a questo importante impegno (più per il prestigio che per altro, essendo già sicuri della serie D) sicuramente non nelle migliori condizioni. Negli ultimi due giorni si sono allenati al piccolo trotto Pignataro, Palumbo e Lazzarini. Sono saliti tutti sul pullman, comunque, i ragazzi allenati da Farina, che per questo pomeriggio contro il Ponsacco, nella finale di Coppa Italia, potrebbe adottare un inusuale 3-5-2.

In porta ci sarà Cattenari, imbattuto nelle fasi nazionali della kermesse tricolore. Nella difesa a tre dovrebbero giocare Scudieri, Minadeo e Scampamorte. I due esterni, chiamati a dare manforte alla difesa in fase di non possesso e all’attacco quando i lupi saranno in trazione offensiva, saranno Palumbo e Cianci. In mezzo al campo Corradino e Pignataro. Fazio a supporto dell’unica punta Lazzarini. Vitelli dovrebbe partire dalla panchina, anche se la presenza del bomber rossoblù sarà in dubbio fino all’ultimo minuto. Si giocherà alle 15 e la diretta sarà assicurata da RaiSport 1 (canale 57 del digitale terrestre). Arbitrerà Nicola Donda della sezione di Cormons, comune friulano, con gli assistenti Paolo Rambelli di Faenza e Lorenzo Biasini di Cesena. Intanto, la Lega Nazionale Dilettanti ha disciplinato le modalità di ingresso gratuito allo stadio ‘Buozzi’. L’apertura dei cancelli è prevista alle ore 12,30; la tifoseria del Campobasso sarà collocata nel settore scoperto situato sul lato destro della tribuna coperta e nella parte destra della stessa tribuna coperta. I supporter del Ponsacco, invece, saranno sistemati nella tribuna scoperta grande. Per i dirigenti federali e per quelli delle due formazioni saranno riservati i posti della tribuna centrale coperta.

Le ragazze del ct Sbardella non sfigurano e ora puntano al terzo posto nella finalina contro il Venezuela

Mondiali femminili, sfuma in semifinale il sogno iridato di Gloria Marinelli La selezione azzurra Under 17 si è arresa alla Spagna soltanto a causa di due calci di rigore Due calci di rigore a sfavore condannano la Nazionale Under 17 Femminile alla sconfitta contro la Spagna (0-2) nella semifinale del Campionato del Mondo FIFA in corso di svolgimento in Costa Rica. Le Azzurrine, tra le cui fila gioca l’agnonese Gloria Marinelli, sfoderano una prestazione maiuscola per intelligenza tattica e organizzazione di gioco, mettendo molto spesso in difficoltà le vice campionesse d'Europa e venendo punite solo da due decisioni molto dubbie dell'arbitro ceco Adamkova. Ultimo appuntamento per la squadra di Sbardella nella rassegna iridata la finale per il terzo posto contro il Venezuela, sconfitto nell'altra semifinale dal Giappone per 41, in programma a San José venerdì prossimo. Primo tempo ben giocato dalle Azzurrine, brave ad interrompere le trame di gioco

delle iberiche e rapide nel ripartire. Dopo una conclusione di Bergamaschi al 2' parata a terra da De Toro, al 5' arriva l'unico brivido per la difesa azzurra con il colpo di testa di Galvez, che si spegne di poco alto sopra la traversa. La Spagna fatica ad imporre il proprio gioco, mentre l'Italia si rende pericolosa in diverse occasioni, grazie anche alla velocità dei suoi esterni e alle precise geometrie dei centrocampisti. Al 26' tiro di Giugliano respinto dal portiere sui piedi di Piemonte il cui tocco vincente viene annullato per fuorigioco. Al 30' splendida azione di Marinelli, che salta con un tunnel Guijarro e da 30 metri lascia partire un gran destro che colpisce l'incrocio dei pali. Prima del riposo ancora due buone occasioni per l'Italia, con la conclusione di Giugliano al 34' e il colpo di testa di Piemonte al 43'.

L’Aesernia, al primo tentativo, centra la salvezza nel campionato di serie A2. Il successo di Acireale, giunto al termine della più intensa e combattuta gara dell'intera stagione, vale i punti necessari per affrontare con tranquillità le ultime due gare del campionato. Il merito di una stagione al di sopra delle righe è di tutto il gruppo, dei Noviello, dei Corbo, dei Vacca, dei Russo, degli Amico, di tutti coloro che hanno sofferto per questa maglia e anche di chi come Grana, Cuculicchio, Palumbo, Fusco, Bragaglia ha dato il suo contributo pur essendo andata via. Di un gruppo fantastico di dirigenti che è cresciuto quest'anno come non mai in quantità e qualità. L'Aesernia ha strameritato questo traguardo davvero storico per una piccola società come quella biancoceleste che, ancora una volta, ha avuto ragione del suo lavoro raggiungendo tutti gli obiettivi che si era prefissata (campionato juniores compreso) in un contesto forse troppo grande anche per le sue possibilità. Rimane la grande gioia e la grande soddisfazione che ripagano tutti, dirigenti, tecnici, staff e squadra dei grandi sacrifici fatti in un momento, anche economico, così difficile. La gara – L'Acireale, al primo affondo con Trovato, punisce D'Alauro. L'Aesernia non demorde nemmeno davanti allo 0-2 siglato da Castrogiovanni. Palla al centro e Melise trova subito l' 1-2 concludendo una bella azione corale, poi ci pensa Sartori a riequilibrare il match. L'attesa dell'Aesernia nella propria metà campo e le ripartenze fulminanti funzionano a meraviglia: conseguenza è il 3-2 che ribalta il risultato con lo spagnolo Lopez ancora una volta decisivo. In avvio di ripresa, l’Acireale capitola sull'ennesima ripartenza dell'Aesernia che, per la terza volta si presenta con tre uomini davanti alla porta di casa con Valletta che, su assist di Melise, deposita in rete il 2-4. Musumeci e compagni reagiscono e trovano subito il 3-4 con un bel dribbling e tiro di Finocchiaro su cui D'Alauro non può nulla. Quando il fortino molisano sembrerebbe stare per crollare, ci pensa ancora capitan Valletta e tirare via le castagne dal fuoco con uno splendido calcio di punizione che si spegne a fil di palo finendo nella rete siciliana (5-3). L'Acireale, a questo punto, si procura un rigore (netto), trasformato da Fimocchiaro, trova anche il gol del 5-5 su un calcio d'angolo con Musumeci che dribbla anche D'Alauro in uscita e mette in rete il pari. L'Aesernia, nell'ultimo suo affondo, vince il duello con Finocchiaro e dal limite dell'area lascia partire una conclusione che regala il nuovo vantaggio dell'Aesernia a poco meno di due minuti dalla fine. L'Acireale non ci sta a perdere ed inserisce il portiere di movimento. L'occasione per il pari arriva a due secondi dalla fine: D'Alauro prima respinge d'istinto una conclusione ravvicinata, la palla giunge a Musumeci che sulla linea sta per mettere in rete, ma il mago compie l'ennesima magia della sua stagione e in spaccata chiude la traiettoria, salvando un gol praticamente fatto e guadagnandosi anche il sesto fallo. L'Aesernia rimane in A2 e lo fa vincendo ad Acireale.

La ripresa inizia con il vantaggio spagnolo al 48' grazie al calcio di rigore realizzato da Hernandez, assegnato dall'arbitro ceco per un dubbio fallo di mano in barriera della neo entrata Serturini. È proprio l'attaccante del Brescia quattro minuti più tardi a sfiorare il pareggio con un bel tiro da fuori area di poco alto. L'Italia cerca di reagire, ma con meno precisione e freschezza rispetto alla prima parte di gara. All'80' l'episodio che chiude la partita: Dominguez è lanciata a rete, il difensore azzurro Peressotti anticipa nettamente l'avversaria prima del tiro, ma per l'arbitro Adamkova è ancora rigore. Sul dischetto si presenta Garcia che batte Durante. Enrico Sbardella è in ogni caso soddisfatto: "Sono onorato di allenare queste ragazze - commenta il tecnico azzurro in conferenza stampa - e orgoglioso della loro prestazione contro una grande squadra qual è la Spagna. Sono anche molto felice per-

ché siamo usciti dal campo a testa alta, consapevoli di aver fatto il possibile per raggiungere la finale". Preferisce non alimentare polemiche sulle discutibili decisioni arbitrali a sfavore: "Il calcio, come la vita, è fatto anche di episodi - continua Sbardella - nel quarto di finale ne abbiamo avuti due a favore, stasera purtroppo sono stati contro di noi. Al termine di un torneo comunque i conti tornano sempre". Ora la testa va alla finale per il terzo posto contro il Venezuela: "Dobbiamo ricaricare le batterie e andarci a prendere la medaglia di bronzo, che sarebbe un giusto riconoscimento al lavoro fatto da queste splendide ragazze".



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