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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 136 - MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Antonio Federico

L'oscar del giorno lo assegniamo a Antonio Federico. Va dato atto al consigliere del movimento Cinque stelle di avere votato contro in Consiglio regionale al tentativo unitario sulla sanità di evitare la crisi di Giunta per cercare una strada tutta interna. Alla luce di quanto sta accadendo a Roma, la decisione assunta dai grillini è rimasta la più lucida perchè ha rappresentato l'aspetto propriamente più politico della questione cercando di fare esplodere, anche, le contraddizioni interne ad una maggioranza senza programma.

Il Tapiro del giorno a Massimiliano Scarabeo

Il Tapiro del giorno lo diamo a Massimiliano Scarabeo. L'assessore è intervenuto sulla questione della chiusura del viadotto Callora sottolineando i danni ad imprese e famiglie. Lodevole per l'interessamento ma possibile che come assessore non si sia reso conto prima di cosa sarebbe accaduto? Non era nelle sue facoltà amministrative intervenire sul resto della Giunta per cercare di trovare una soluzione prima che si avessero i problemi oggi denunciati? E non si venga a dire che nessuno sapeva.


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Predicare bene e razzolare male in prossimità della visita papale Si chiede unità e solidarietà ma si fa tutto per spaccare

Linguaggio morbido, quasi suadente, quello usato dai Cristiano Sociali del coordinamento regionale Michele Nardolillo e Daniela Di Carlo, nel perorare coesione solidale tra i molisani, unità d’intenti, collaborazione e cooperazione partendo, dicono, “dall’orgoglio della propria storia e attingendo alla cultura del Molise”. Il proposito è apprezzabile, ma l’appello ai molisani sarebbe stato ancora più apprezzabile e invitante se avessero potuto dimostrare che c’è motivo d’orgoglio dell’essere molisani e motivazioni sufficienti per attingere alla cultura del Molise per arrivare al traguardo della solidarietà collettiva (compresa quella tra le forze politiche e sociali). Noi nutriremmo qualche dubbio, essendo la storia molisana scarsamente prodiga di esempi cui rifarsi per rimuovere lo stato attonito, altri direbbero catatonico, della società civile, dinanzi alla realtà che i Cristiano Sociali giudicano declinante, senza memoria storica, senza identità, spogliata delle tradizioni e “la cultura buttata alle ortiche”. Analisi impietosa ma vera, da parte di una organizzazione (i Cristiano Sociali) fortemente impegnata in politica e molto prossima alle idee, ai comportamenti, agli obiettivi e ai programmi del vice-presidente della giunta regionale Michele Petraroia. Il quale non manca, infatti, di fare eco e di considerare l’unità d’intenti un traguardo importante per garantire l’unità regionale e la salvaguardia dell’identità molisana. Difficile non essere in sintonia, nel non sentirsi mossi da uno stesso desiderio, ma i

Cristiano Sociali per primi dovrebbero avvertire il disagio di un invito, di una sollecitazione, di una pressione che però contrasta con il quotidiano, si scontra e si frantuma di fronte all’azione politica della giunta regionale di cui fa parte Petraroia. Di un governo regionale, ovvero, che ha “rubato” la fiducia dei molisani mentendo (“Sarò il presidente di tutti”, ha detto Frattura, e invece non lo è di nessuno che abbia cervello per pensare e animo per giudicare). Una volta al potere il governo regionale lo sta utilizzando nella forme più retrive e con atti amministrativi e decisioni che grondano faziosità, parzialità; atti e decisioni divisivi fino all’inverosimile. Chiedano i Cristiano Sociali ai lavoratori della Gam, dello Zuccherificio, alle migliaia di cassaintegrati, alle migliaia di disoccupati, ai dipendenti del Korai senza stipendio da anni, agli enti regionali acefali in attesa che vengano affidati a mani amiche e agli enti regionali resi acefali per il gusto di penalizzare l’esistente; chiedano a coloro che sanno di essere nel mirino della vendetta di una classe politica che predica bene e razzola male, capace di togliere lavoro e di non darlo, ingorda di euro ed ebbra di guadagni. Chiedano a costoro di essere solidali, di unire gli intenti, di collaborare, di cooperare ricorrendo “all’orgoglio della propria storia e attingendo alla cultura del Molise”. Suvvia, un minimo di buonsenso e ci si accorge che la demagogia è merce avariata. Certo: “Il Molise - come dicono i Cristiano Sociali - urla sui

particolarismi, si arrocca nel localismo e non cammina lungo la strada di un cambiamento d’epoca come quello descritto magistralmente da una recente intervista di Papa Francesco”; certo: “Un territorio comincia a morire ed essere inutile, marginale ed inconsistente quando piega la testa, si rassegna al declino, cancella la propria storia, dimentica l’identità, si spoglia delle tradizioni e butta alle ortiche la propria cultura”. Pienamente d’accordo. Ma ditelo con la forza della vostra voce al presidente Frattura, ditelo al vice-presidente Petraroia, ditelo al resto della giunta, ditelo al presidente del consiglio regionale, e ai consiglieri della maggioranza. Chiedete loro perché tanto malessere e declino, e cosa fanno per invertire la rotta. Se non a noi, lo confessino al Papa. E si facciano assolvere per le menzogne, gli inganni, le vendette, il malaffare, il dividere per imperare. Dardo

L'intervento

Consigliere Totaro, svegliati!

Sono passati oltre sei mesi da quando abbiamo presentato 6.000 (seimila) firme sotto una proposta di legge di iniziativa popolare per l’abbattimento dei costi della politica. In pratica abbiamo fatto le primarie vere, con firma e documento, su un tema che sta a cuore ai cittadini molisani, tartassati dalle tasse e presi in giro dalla politica. La politica ci invita a partecipare alla gestione della cosa pubblica, ma quando lo facciamo, si mette in moto l’ostracismo contro al partecipazione. Abbiamo raccolto le firme secondo i canoni e le regole, le abbiamo presentate, le hanno controlla

una ad una, le hanno protocollate, abbiamo incontrato il Presidente della Prima commissione Consiliare a cui è demandato il compito di discutere la proposta e abbiamo atteso che arrivasse in consiglio. Sono passati sei mesi e la commissione ancora non trova il tempo, e le presenze in commissione, per arrivare ad ammetterla alla discussione di aula. Al Presidente Totaro, abbiamo inviato una lettera per sollecitarlo a svolgere la sua funzione e a dare corpo e sostanza alla commissione di cui è titolare. Niente da fare. Ne una risposta, ne una speranza. Forse sperano che noi molliamo la presa, che il rinvio pretestuoso ci induca a desistere da una azione che riteniamo sacrosanta ed è sostenuta dalla cittadinanza, lo abbiamo scritto anche al Segretario del PD e Presidente del Consiglio che su, questi temi, dimostra una sensibilità che non sembra travalicare i confini molisani. Voci di dentro, ci dicono che tale tema sia stato oggetto anche

di un colloquio tra Frattura e Petraroia con lo stesso Renzi, ma nessun comunicato, nessuna dichiarazione ufficiale ci tranquillizza su una imminente discussione consiliare sul tema, fosse anche per bocciare la proposta di seimila cittadini. Comprendiamo le difficoltà di questa maggioranza, governare è più difficile che fare proclami, ma una proposta di legge popolare, in questa regione, non è cosa di tutti i giorni, anzi, nella storia quarantennale della regione Molise, rare volte i cittadini si sono fatti direttamente legislatori e lo fanno in una delle poche volte che la sinistra è al governa. Abbiamo tradotto in fatti uno dei valori fondamentali dell’elaborazione teorica della sinistra politica e che è inverata nella Costituzione: la partecipazione consapevole dei cittadini. Fate in modo che il tutto non si traduca nell’ennesima delusione che avallerebbe e motiverebbe la rabbia e la mobilitazione ulteriore dei cittadini indignati. Il comitato promotore legge popolare e comitato cittadini indignati del Molise


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Patto per la salute, arriva il paracadute per Frattura Domani a Roma l’approvazione del documento di programmazione sanitaria

Tra le novità ci sono: la nomina di commissari esterni e la chiusura delle piccole strutture ospedaliere CAMPOBASSO. Si fa un gran parlare di sanità in questi giorni in Molise. Dopo l’andata in scena del primo Consiglio regionale sul tema (a dire la verità lo scorso 16 giugno, su richiesta dell’opposizione di centrodestra, per la prima volta si è discusso seriamente a Palazzo Moffa del tema principe per una società civile, ossia la sanità), dopo quel 16 giugno insomma, finalmente la maggioranza di centrosinistra mostra una parvenza di interesse. Sono due giorni che si riunisce la Commissione presieduta dal cognato del governatore, Domenico Ioffredi. La domanda è: cosa stanno facendo a Palazzo Moffa? Impossibile dare una risposta. Parlano. E a dire il vero, se si guarda in prospettiva e si analizza quello che succede a livello nazionale, verrebbe da dire: perdono tempo. Già. Perché domani a Roma è in programma l’approvazione del nuovo Patto della Salute che toglierà a tutti le castagne dal fuoco. In primis al governatore Frattura. L’architetto non ha mai avuto ben in mente cosa fare della sanità molisana. Ha rassicurato sulla chiusura degli ospedali in campagna elettorale, ha firmato la chiusura degli ospedali una volta eletto. Ha fondato la sua campagna elettorale sul rafforzamento della sanità pubblica per poi firmare i piani operativi tagliando 101 posti letto solo negli ospedali pubblici lasciando invariati i posti letto ai privati. E intanto andava al Cardarelli di Campobasso autografando i documenti dei comitati a difesa degli ospedali pubblici. Bene. Forse da domani finalmente Frattura, dopo aver dimostrato di dire l’esatto contrario di quello che poi si accinge a fare, potrà tirare un sospiro di sollievo. Perché le Regioni che hanno discusso il nuovo Patto per la Salute con il governo hanno fatto una richiesta corale: non saranno più i presidenti delle Regioni a fare i commissari ad acta. E tutta la polemica sul mantenimento dei piccoli ospedali? Ancora parole al vento. Perchè nel documento si introduce il taglio degli “ospedaletti” e delle mini cliniche private con meno di 60 posti

letto. Quindi, tradotto in termini molisani, via gli ospedali di Larino, Agnone e Venafro. Via le cliniche private come Villa Ester, Villa Maria. Si salva la clinica di Salcito di Aldo Patriciello che, con 40 posti letto, resta in vita perché istituto di riabilitazione. Quindi, in base agli accordi romani, sotto la soglia di 60 posti letto gli ospedali dovranno essere “riconvertiti in strutture per l’assistenza nel territorio e la riabilitazione, mentre le clinichette, salvo quelle mono specialistiche, dovranno riaccorparsi fino a raggiungere la dotazione di almeno 100 letti o chiudere i battenti. Ma gradualmente, per evitare contraccolpi negativi sul piano occupazionale. Sulla carta a rischio sarebbero 192 strutture private – in tutta Italia - anche se, alla fine, a chiudere i battenti saranno la metà – scrive il Sole 24 ore - Nel pubblico, invece, sono 72 gli ospedaletti nella «black list» che è possibile stilare dai dati del ministero della salute. In totale oltre 2800 posti letto da trasformare in assistenza sul territorio. Anche perché, statistiche alla mano, ospedali o cliniche troppo piccoli significano più possibilità di incappare in errori sanitari”. E pensare che in Molise, negli ultimi 5 anni, cioè da quando Roma ha iniziato ad inviarci advisor, commissari, sub commissari, i molisani hanno speso circa 4 milioni di euro per ritrovarsi, di volta in volta, punto e a capo. Nonostante i vari tecnici. Si è partiti a ottobre del 2009 con l’arrivo del sub commissario Isabella Mastrobuono affiancata a giugno del 2011 da Mario Morlacco. A febbraio 2012 la Mastrobuono viene sostituita dall’altro sub commissario Nicola Rosato e a giugno del 2012 viene nominato il commissario ad acta esterno Filippo Basso per prendere in mano le redini della sanità al posto di Michele Iorio. Durerà fino alla nomina a commissario del neo governatore Paolo di Laura Frattura. A nulla sono valse le proteste di comitati pro o le lotte politiche ai tavoli tecnici romani per salvare i piccoli ospedali. Lotte servite solo a cavalcare una protesta per poter abbattere il governo in carica e far governare le opposizioni che, al cospetto del da farsi,

comunque non hanno saputo fare. Ora ci penserà il Patto della salute. Così il buon Frattura avrà il suo bel paracadute politico, non dovrà più giocare a dottor Jekyll e mister Hyde, con il plauso del centrosinistra governativo che, in questo periodo, sul tema sanità hanno dimostrato di non aver nessuna idea alternativa alle mere proteste. Ai molisani non resta che pregare per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza e ospedali snelli ma specializzati ed efficienti.

Sanità europea, dalla Romania al Cardarelli per formare nuovi infermieri

Si è concluso ieri la fase molisana degli studenti romeni del progetto europeo riguardante la sanità per la formazione del personale infermieristico. E’, insieme all’antenato Erasmus, l’unica iniziativa intelligente dell’Ue verso un’Europa dei popoli e non della casta dei burocrati. Pubblichiamo volentieri il saluto degli studenti al Molise ed un benvenuto ai nuovi arrivi dalla Romania. Nicola Alin Gabriel, Luca Lucian, Bizera Mihai, Stefan Catalin, Popa Ionut. “A fost o experienta de neuitat, multumim personalului medical cat si pacientilor pentru cunostintele acumulate”.

"Fermate quella centrale a biomasse"

Mozione presentata dal consigliere Fusco Perrella sull'impianto a Campochiaro CAMPOBASSO. “L’importanza del Matese, nelle strategie di conservazione nel nostro Paese, è fondamentale ed è testimoniata dall’essere stata individuata come area prioritaria per la conservazione della biodiversità da parte del Ministero dell’Ambiente, oltre ad esser un’area con un indubbio valore storico, culturale e sociale. Il Massiccio del Matese è una delle principali aree naturalistiche e un corridoio ecologico di fondamentale importanza per la conservazione di specie prioritarie presenti sulla dorsale appenninica: dall’orso al lupo fino al camoscio appenninico, e per queste specie il Matese rappresenta uno snodo fondamentale per la loro buona conservazione”. Con queste parole la consigliera Angiolina Fusco Perrella, insieme ad altri rappresentanti in seno al consiglio regionale, ha impegnato, tramite la presentazione di una

mozione urgente, il presidente Frattura a “procedere attraverso le strutture competenti alla revoca dell’autorizzazione unica per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da biomasse vegetali nella zona consortile del comune di Campochiaro”. Con Determinazione Dirigenziale n. 24 del 23 giugno 2014 del Servizio programmazione politiche energetiche è stata autorizzata la Società CIVITAS S.r.l. a realizzare un impianto di produzione di energia elettrica da biomassa vegetale legnosa della potenza di 0,999 MWe nel comune di Campochiaro; la società è stata autorizzata all’utilizzo delle seguenti biomasse: derivanti da attività agricole-industriali-forestali e da coltivazioni energetiche. Il Tar Molise, con sentenza n. 395/2013 del 04.06.2013, ha provveduto ad annullare

per vizi procedimentali l’autorizzazione unica rilasciata con la determinazione dirigenziale n. 45 del 7 maggio 2012 (la società CIVITAS S.r.l. con nota prot. n. 24494 del 27.06.2013 ha rinnovato presso gli uffici regionali competenti la procedura per il rilascio dell’autorizzazione unica per la realizzazione e l’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica alimentato da fonte rinnovabile (biomasse vegetali) della potenza di 0,999 MWe, nella zona del Consorzio per lo sviluppo industriale Campobasso – Bojano); il comune di Campochiaro, nella seduta della conferenza dei servizi del 20.12.2013, aveva depositato delle osservazioni concernenti l’omessa zonizzazione del territorio e la classificazione della qualità dell’aria, per le quali la regione Molise risultava diffidata dal Ministro dell’Ambiente; lo stesso comune aveva richiesto la sospen-

sione del procedimento, sollevando la questione secondo cui il parere espresso, secondo quanto riferito dal dirigente del Servizio Valutazione, Prevenzione e Tutela dell’Ambiente, “è stato formulato solo sulla base di conoscenze generali dell’opera e non sulla scorta di uno studio d’incidenza che contenesse informazione sufficienti in merito alle questioni sull’avifauna”. “Un impianto di produzione energetica di questo tipo potrebbe avere un impatto molto negativo sul territorio nel quale andrà ad operare, quello del Parco del Matese. Per questo – termina la nota – chiediamo al presidente Frattura di procedere attraverso le strutture competenti alla sospensione dell’autorizzazione unica per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da biomasse vegetali a Campochiaro”.


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"Ricostruzione, Frattura e Ciocca hanno fallito" Deleteri per Michele Iorio le politiche adottate nell'ultimo anno sul post sisma

Crolla alla pari opportunità

L’organismo insediato in Consiglio regionale ha votato il nuovo presidente

CAMPOBASSO. "L’economia molisana è al collasso, la disoccupazione ha raggiunto livelli intollerabili a causa di un immobilismo istituzionale spaventoso e dell’assenza di ogni minima progettualità in termini di sviluppo e ripresa. Il comparto dell’edilizia è stremato, con i cantieri di quasi tutto il territorio regionale letteralmente chiusi. Per non parlare della ricostruzione post-sisma, caratterizzata nella nuova (si fa per dire) gestione Frattura – Ciocca da chiacchiere e proclami che hanno, di fatto, bloccato tutto e gettato la Protezione Civile molisana nel caos più totale, svuotandola anche delle

professionalità mediante veri e propri licenziamenti ingiustificati e di massa". E' la denuncia del consigliere regionale Michele Iorio in merito a quanto si registra in Molise da un anno a questa parte. "Promettevano di realizzare un modello di ricostruzione celere e snello – il governatore Frattura e il consigliere Ciocca – ma è sotto gli occhi di tutti il fallimento di una gestione del tutto incapace di dare risposte e di dare seguito all’iter post sisma. Promettevano di impegnare il governo centrale ad allentare il patto di stabilità per la nostra regione così da poter

investire maggiori risorse nella ricostruzione: chiacchiere e promesse perché la Protezione Civile è avvolta nell’immobilismo più totale, motivo per il quale il Molise rischia seriamente di vedersi sottratti gran parte dei milioni di euro destinati alla ricostruzione dalla delibera CIPE che il mio governo regionale ottenne dallo Stato. Per queste motivazioni - chiude Iorio - impegnerò il Consiglio regionale a voler occuparsi seriamente della questione imprimendo una svolta di chiarezza rispetto all’attuale preoccupante situazione di caos".

Angela Crolla, imprenditrice venafrana, è stata eletta presidente della “Commissione regionale per la parità e le pari opportunità” La Commissione, che esercita le sue funzioni in piena autonomia, operando anche al fine di creare uno stretto raccordo tra la realtà e le esperienze femminili della regione e le donne elette nelle istituzioni, è composta da quindici persone di cui 14 elette dal Consiglio Regionale, dal Consigliere di parità più un funzionario dell’assessorato regionale al lavoro con funzioni anche di segretario. A Angela Crolla,eletta a maggioranza dei presenti presidente della Commissione, e che ricopre anche i ruoli di componente del Comitato piccola e media impresa della Confindustria nazionale e componente del comitato esteri dell’ANCE nazionale, Angela Amoroso e Pasqualina Barrea, vice presidenti, anch’esse votate a maggioranza, sono state rivolte le espressioni augurali di buon lavoro da parte del Presidente Niro (“sono a completa vostra disposizione per ogni esigenza”), unitamente ad un sentito ringraziamento a tutte le partecipanti all’incontro inaugurale di insediamento.

"Niro, smentisci le frasi sul Vietri" LARINO. "Apprendiamo sgomenti di presunte dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio Regionale del Molise, Vincenzo Niro, il quale avrebbe detto in una pubblica assemblea che: “l’ospedale di Larino va chiuso perché si effettua un solo intervento chirurgico al mese e mai manderei un mio parente in quell’Ospedale perché lo manderei a morire”. "L’Associazione “Comitato Civico Frentano” chiede una pubblica smentita da parte del Presidente Niro perché se quanto riportato in merito alle sue affermazioni fosse vero, ci troveremmo di fronte ad un vilipendio gravissimo nei confronti dell’Ospedale Civile “G. Vietri”, nonché ad affermazioni dal contenuto alta-

mente diffamatorio nei riguardi della dirigenza e del personale tutto, operante nel nosocomio frentano. Una ulteriore frattura segnerebbe lo scollamento tra l’Amministrazione regionale ed il territorio, laddove si dovesse constatare che figure istituzionali aventi il compito di rappresentare tutti i Molisani, si limitino invece solo ad aprire la bocca e a darle fiato, magari nella totale ignoranza della materia sulla quale argomentano. Se fosse provata, quindi, la veridicità di quanto riportato, l’Associazione “Comitato Civico Frentano” non esiterebbe un solo istante nel chiedere le dimissioni di Vincenzo Niro dal Consiglio Regionale del Molise.


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Una realtà produttiva destinata ad aprire nuovi capitoli in molti settori economici

La canapa ornamento alle spalle del palco del Papa. Spunto per un dibattito economico e culturale, anzi colturale

A Palata un primo esperimento con 20 ettari destinati alla coltura di questa pianta biblica La canapa, quella buona, è tornata con le sue immense proprietà naturali, dono della natura che nella Bibbia (Kaneh Bosm) trova ampi riferimenti e che nei secoli ha avuto un ruolo importante per l’economia dei popoli dove con la canapa si cibavano e si vestivano, una sorta di manna dal cielo. Della canapa non si butta via niente, e il suo uso è multiforme, finanche terapeutico (cura il glaucoma), dalla commestibilità (la farina di canapa e l’olio di canapa sono in commercio a prezzi significativamente alti) all’abbigliamento, alla cosmesi, all’edilizia. Si fabbricano mattoni con la fibra di canapa. Il grande costruttore americano Hery Ford oltre 60 anni fa ha realizzato una macchina interamente di quel materiale, per dire; la costituzione americana è scritta su carta di canapa. Potremmo riempire più pagine di questo giornale per elencare in maniera scientifica le qualità della canapa e gli usi possibili, tali da renderla una pianta straordinaria nel senso vero del termine. Dalla strategia economica delle multinazionali che si vedevano impedite nella propria azione speculatrice da una pianta naturale di facile coltura e ricca, straricca, di possibilità d’uso, era stata messa la bando, demonizzata, fatta sparire. “Largo al petrolio, si disse” e sappiamo com’è andata, e come sta andando a finire. Poi la questione del fumo: altro colpo mortale alla canapa. Finalmente è tornata ad essere una coltivazione di grande portata. Probabilmente la crisi economica, i capovolgimenti che investono anche le strategie delle multinazionali, ha riaperto la porta alla coltivazione della canapa: su scala mondiale. E il raggio d’azione si va allargando sistematicamente in parallelo alla molteplicità del suo impiego, al valore intrinseco ambientale, al va-

lore economico in ascesa. Molte Regioni italiane hanno legiferato per incentivare la produzione della canapa e farne una presenza importante nei propri territori. Non è da escludere che la Regione italiana che sa solo copiare, la Regione Molise,

e spesso in modo errato purtroppo, non ritenga di doversi adeguare all’intelligenza e alla tempestività usate altrove. E’ tornata, dicevamo, anche da noi, a Palata, per iniziativa dell’associazione “Sativa Molise”, con una coltivazione intensiva di oltre 20 ettari. Un atto di fiducia nell’immediato futuro, nella ripresa dell’economia, nelle alternative praticabili che la canapa può assicurare a una vasta gamma di opere e d’iniziative. Un volano che ha già avviato una profonda riflessione nella imprenditoria, nell’agricoltura, nell’industria. Pertanto della canapa, degli usi che se ne può fare, dei vantaggi che si possono trarre, delle alternative che può utilmente coprire, se ne sentirà parlare parecchio. Sarà l’argomento cardine delle istituzioni pubbliche e delle organizzazioni private. Intanto sarà l’elemento scenografico, il fondale alle spalle della “capanna” in bambù (!) che accoglierà il papa. Che se vorrà, potrà citare i passi della Bibbia che esaltano le virtù di questa pianta. Un intervento destinato a richiamare sulla canapa l’attenzione collettiva, magari anche critiche, ma certamente è stato avviato un processo economico e culturale dal quale il Molise, per la sua oggettiva condizione di retroguardia nei settori primari, con ampie aree incolte, con una disoccupazione impressionante nei numeri e nella qualità (tantissimi giovani), potrà trarre vantaggi. C’è da rimuovere non pochi ostacoli, non pochi pregiudizi, molta ignoranza, ma una volte rimossi sarà una strada sgombra e in discesa. Dardo

Molise Dati, lavoratori a rischio

La Uiltucs torna a denunciare l'incresciosa situazione all'ente di derivazione regionale

CAMPOBASSO. La UILTUCS Molise denuncia lo stallo in cui si trova attualmente la vertenza che riguarda i lavoratori che svolgono la propria prestazione lavorativa a favore della società Molise Dati s.p.a. – società in house della Regione Molise - inquadrati da ormai diversi anni con contratti a progetto che si susseguono nel tempo in virtù di proroghe e rinnovi. Sono ormai trascorsi diversi mesi dalla denuncia della situazione in cui versano i lavoratori, senza che nessuno all’interno della società e della Regione Molise abbia realmente cercato una soluzione, nulla si è mosso e nessuno ha ritenuto di dover intraprendere una discussione seria sul problema. "Nessuna certezza né sul lavoro, né sul futuro - sostiene Pasquale Guarracino - è stata fornita a questi lavoratori, cui nel tempo, è spesso stato chiesto di aver pazienza: pazientare, come hanno fatto i lavoratori in questione, non ha portato ad alcun

risultato ed ormai la misura è colma e non è più possibile attendere. La UILTuCS Molise ed i lavoratori si aspettavano, nel corso dei mesi, una risposta da parte della Regione Molise ma allo stato attuale – all’infuori di tante manifestazioni di impegno e di continue rassicurazioni circa la pronta risoluzione del problema – nessuna soluzione è stata adottata e domani, 01 luglio, i lavoratori rischiano di rimanere a casa. Nel corso del tempo, da più parti, si è assistito a dichiarazioni circa l’importanza rivestita dal lavoro svolto dai progettisti, relative a quanto sia rilevante il loro apporto per l’ottimale svolgimento dei servizi da parte della società, alla opportunità di garantire la permanenza continuativa degli stessi nell’organico societario, eppure alcuna iniziativa è stata intrapresa concretamente.

L’amarezza che stanno provando i lavoratori della società e chi li rappresenta sta anche nel fatto che la professionalità acquisita in anni di lavoro nel settore di competenza non viene in alcun modo valorizzata dalle Istituzioni, nonostante sia palesemente riconosciuta; neppure si è minimamente tenuto in considerazione il gravissimo disagio economico in cui rischiano di ricadere questi lavoratori che, per anni, hanno prestato con assiduità e diligenza il proprio servizio a favore della società ed a vantaggio della collettività". La UILTuCS Molise, ancora una volta, richiama l’attenzione del Presidente della Regione, affinchè si decida ad affrontare in maniera positiva e concreta la situazione dei lavoratori inquadrati con contratti a progetto ed inseriti presso la società Molise dati s.p.a., fornendo una soluzione immediata a tutela dei diritti e della dignità delle persone.


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Preparavano un colpo, arrestati Tre beneventani sono stati sorpresi dai carabinieri a Matrice. Di mira l'ufficio postale

CAMPOBASSO. Stavano probabilmente preparando l’ennesima rapina, stavolta ai danni dell’Ufficio Postale di Matrice, ma l’intervento dei Carabinieri ha stroncato le loro intenzioni. Tre uomini originari del beneventano pluripregiudicati, sono stati tratti in arresto dai Carabinieri agli ordini del Capitano Gismondi con l’ausilio dei colleghi del Radiomobile mentre si trovavano a bordo di una Fiat Uno di coloro bianco, nei pressi del cimitero di Matrice, intenti a infilarsi i passamontagna per mettere a segno il colpo. I tre sono stati trovati in possesso anche di alcune armi: un fucile ed una pistola. Stando a una prima ricostruzione, ma si attendono conferme in merito, i tre pregiudicati sarebbero responsabili anche degli altri episodi di rapina che si sono verificati negli ultimi mesi in Molise.

Barbano generale di Brigata

Partita del cuore: in campo tra sport, divertimento e solidarietà

ROMA. Ieri, a Roma, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Leonardo Gallitelli, nel corso di una sobria e sentita cerimonia, ha consegnato i gradi di Generale di Brigata al Comandante della Legione Carabinieri Molise, Giovanni Pietro Barbano esprimendogli, ancora una volta, la propria soddisfazione per l’operato dei Carabinieri a tutela e supporto della pacifica e virtuosa comunità molisana.

Partita del cuore 2014, anche quest’anno “la Tua Voce onlus” è scesa in campo insieme all’Arcat-Molise per una giornata di sport, divertimento e solidarietà. Domenica 29 giugno le due squadre in gara hanno dato un esempio di come l’altruismo e le regole della competizione sportiva vadano in sinergia riuscendo a creare tra il

Ambito riconoscimento per il comandante Legione carabineri Molise

pubblico ilarità e gioia. A confermarlo anche le famiglie con la consistente partecipazione di genitori e bambini pieni di entusiasmo…anche perché in campo ci sono stati i clown! Non chiamateli pagliacci, sono i clown-terapeuti coordinati da Fulvio Fusco che nella vita è nutrizionista ma in arte è Clown Paciok! Agiscono negli ospedali nei

reparti, nelle case di riposo asili d’argento, asili senili e orfanotrofi, asili d’infanzia case famiglia e in tutti quei luoghi dove c’è bisogno di un sorriso. E’ provato scientificamente che la risata ha un potere antidolorifico su un malessere psico-fisico ma la caratteristica che contraddistingue i clownterapeuti è la magia dell’empatia.


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Campobasso

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Neo Giunta: assessori e dissapori Bibiana Chierchia e Alessandra Salvatore. Stando al risultato elettorale ottenuto nella lista del Pd dovrebbero essere loro a tingere di rosa la neo Giunta del sindaco Antonio Battista. L’uso del condizionale è doveroso perché non è escluso che fino alla fine ci possa essere un cambio di programma e che la scelta possa ricadere su qualche altra esponente della maggioranza. L’affermazione non è casuale ma è dettata dai rumors che provengono proprio dalla schieramento di centrosinistra che ha sostenuto Battista alle amministrative del 25 maggio. Dando per scontato che non si tratta di una questione personale perché entrambe vengono stimate e apprezzate, pare che a molti consiglieri eletti in maggioranza e anche a qualche candidato non eletto,non vada proprio giù l’idea che Chierchia e Salvatore vengano nominate in Giunta. E se gli scontenti sono costretti ad arrendersi di fronte alla performance elettorale di Chierchia che è stata la più votata in assoluto, i più insofferenti non nascondono di

avere delle perplessità sul risultato di Salvatore, sicuramente eccellente e meritato ma, sempre stando alle indiscrezioni, ottenuto anche grazie alla sponsorizzazione consistente dei colleghi candidati e agevolato anche dalla possibilità di esprimere la doppia preferenza. Ovviamente, non si tratta di un’analisi pura e oggettiva ma di una voce messa in giro da chi conosce i movimenti elettorali che ci sono stati e quindi suggerisce al sindaco di escludere Salvatore dalla Giunta e di nominare un’altra donna anche se ha ottenuto un numero inferiore di voti. La posizione di Battista è abbastanza scomoda perché, oltre alle “questione femminile”, non sarà facile far digerire l’ingresso nell’Esecutivo dei consiglieri provenienti dal centrodestra guidato da Di Bartolomeo. Forse, l’unico modo per non creare scompiglio e malessere in maggioranza, ancor prima che la consiliatura entri nel vivo, sarebbe formare una Giunta composta esclusivamente da esterni. Teresa Manara

Campobasso più civile, Un monumento per Di Zinno trasporto pubblico da razionalizzare

Il trasporto pubblico a Campobasso non è male, va solo razionalizzato. Una prima forma di razionalizzazione è il pagamento dei biglietti da parte di tutti, nessuno escluso. Sono Giacomo e Maria Iacobucci, Donatella e Dario Autieri e Mariapaola Marchitto a lanciare un appello al sindaco. “Ci stupisce molto il fatto che gli autobus abbiano due accessi, uno anteriore ed uno posteriore: provate a recarvi a Londra o a Berlino e ne troverete solo uno, quello anteriore. Cosa significa? Che si intende limitare l'entrata di

chi, sperando di non essere visto, viaggia a scrocco. Un altro modo per combattere l'evasione è porre una sorta di barra che consente al viaggiatore di passare solo se ha inserito un titolo di viaggio valido. In molte città italiane si vedono spesso autobus che, al posto della pubblicità, hanno scritte quali "Salgo e Convalido" all'esterno, e vedono la presenza di controllori: lo si faccia anche a Campobasso, e non ci si lamenti dei conti in rosso. Lo sappiamo che un 60% dei finanziamenti del trasporto pubblico pro-

viene da fondi pubblici, regionali o comunali, ma facciamo in modo che il restante 40% sia sovvenzionato dagli utenti, altrimenti non saremo neanche in grado di salire su un mezzo dotato di pneumatici! Rendiamo Campobasso civile, rispettosa delle regole, in lotta contro l'illegalità, e le istituzioni, insieme ad un programma mirato con le scuole, che tanto si sono battute per l'abolizione dell'Educazione Civica commettendo un errore madornale, si rendano presenti per dimostrare che lo Stato c'è e vuole esserci”.

La supercar del Molise Maria Santelia presenta la nuova Kitt Supercar parlante vocalmente. “Amici di Campobasso – commenta la giovane campionessa - è stupendo avere vinto il raduno della coppa d'oro del Matese. Godetevela”.

In occasione della Sfilata dei Misteri è stata avanzata, da una nota emittente locale, la proposta di intitolare una piazza o un monumento al genio dello scultore campobassano Paolo Saverio Di Zinno, ideatore delle “macchine” dei Misteri. Fino ad ora ci siamo limitati ad una epigrafe sulla sua casa natale e al deferente suono di tromba al passaggio dei suoi “ingegni”. I grandi artisti, senza falsa modestia, hanno lasciato la loro immagine in autoritratti e, più o meno velatamente, nelle loro opere di maggior rilievo, Michelangelo, Leonardo, Raffaello, VanGogh ecc.. Non so quanto sia possibile rintracciare un ritratto dell’artista molisano da cui prendere ispirazione per la realizzazione di un monumento o di un busto; certamente esistono le sue opere, a Campobasso, quelle di grande attrazione perché “viventi”, spettacolari ed uniche, e quelle scultoree in diversi paesi del Molise come Santi e Madonne, intagliate con maestria nel legno, finemente dipinte e che richiamano, in qualche rappresentazione, le composizioni stesse dei Misteri. L’idea potrebbe essere quella di realizzare un monumento con uno dei “Misteri” da collocare in una piazza centrale del capoluogo o in una delle piazze in cui transitano i Misteri. Ho pensato alla rotonda dell’ex Banco di Napoli, ma qui c’è il Monumento a Gabriele Pepe che domina la piazza. Una possibilità potrebbe essere piazza Cesare Battisti, in luogo della morente sequoia (sic!!!). Si sarebbe potuto collocare nella piazzetta antistante il Teatro Savoia al termine della via dei Ferrari, all’ingresso al borgo antico, ma qui vi sono attività commerciali preesistenti. In ogni caso la proposta è aperta alla confluenza di idee sia per il tipo di monumento che per la sua collocazione. Quando fu realizzato il monumento al ricordato Gabriele Pepe (101 anni fa…), la cornice (il Palazzo della Banca d’Italia) doveva ancora essere realizzata e fu la costruzione ad assecondare il monumento, adattandovisi come un abbraccio (era ancora in piena attuazione il gusto del bello della “Città Giardino”). In tema di proposte, nei punti principali di accesso alla città, come per la Rotonda delle Sei Torri, si potrebbero collocare delle iscrizioni o un “logo” in ferro battuto che identifica Campobasso come la Città dei Misteri. Lungo le principali direttrici di traffico della regione, in corrispondenza degli snodi stradali che conducono alla città, si potrebbero collocare dei cartelloni con l’immagine dei Misteri. Penso al raccordo “Ingotte” o a quello di Guardiaregia. In questi giorni, tra Misteri, Bersaglieri, Marcia per il Lavoro e prossimo Grande Evento, abbiamo assistito ed assisteremo ad un notevole afflusso di persone in città, sarebbe stato bello presentare Campobasso come “La Città dei Misteri” con tanto di Monumento a Paolo Saverio di Zinno. Michele Rocco



TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 135 - MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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Isernia

2 luglio 2014

Visita del Papa, Brasiello Per completare i lavori il Sindaco invita alla mobilitazione la città

chiama i cittadini ISERNIA. Per completare i lavori di collocazione delle transenne e per la preparazione dei settori di raduno dei fedeli, nonché l’allestimento degli spazi utili ai pullman e alle aree di emergenza e approvvigionamento, il Comune invita a lasciare libere da auto, almeno dalle ore 20 di giovedì 3 luglio, sia i parcheggi lungo l’itinerario che verrà percorso dal Papa Francesco, sia le piazze che fungeranno da luoghi di aggregazione per i cittadini. Si ricorda che il tragitto papale sarà il seguente: viale dei Pentri fino alla casa circondariale, via Latina, corso Garibaldi, superamento di piazza della Repubblica, attraversamento di piazza Tedeschi, via Ponzio, piazza Carducci, piazza Celestino V, via

Marcelli, piazza X Settembre, arrivo in piazza Andrea d’Isernia (Cattedrale). Lo stesso itinerario, ad eccezione della sosta nella casa circondariale, verrà ripetuto dal Papa al ritorno. «Chiedo a tutti di collaborare – ha dichiarato il sindaco Luigi Brasiello –. Si tratta d’un evento storico per la città, e spero che ogni isernino contribuisca affinché la macchina organizzativa funzioni perfettamente e la giornata del 5 luglio resti memorabile. Mi rendo conto – ha aggiunto – che ci saranno dei disagi, ma sono certo che i fedeli li sapranno sopportare e superare giacché l’arrivo di Papa Francesco sarà un avvenimento davvero straordinario».Brasiello ha anche lanciato un invito affinché venga ridotto al

minimo l’uso delle auto in questi ultimi giorni di preparazione all’evento. Auspica, inoltre, che i balconi delle case siano infiorati e abbelliti per l’occasione. Ha poi ricordato che il rilascio dei pass, necessari solo per prendere posto nei luoghi di aggregazione, è una competenza della diocesi, quindi è inutile rivolgersi agli uffici comunali. L’assessore Cosmo Galasso, infine, assicura che entro mercoledì saranno disponibili sul sito web del Comune i grafici contenenti tutte le informazioni utili a coloro che vorranno assistere alla visita del Papa.

Ss. Rosario, la protesta a Roma

I componenti il Comitato hanno manifestato dinanzi Montecitorio VENAFRO. Comitato Santissimo Rosario in protesta a Roma, nei pressi del Parlamento. Un pullman di cittadini venafrani ha raggiunto la Capitale. Piazza Montecitorio è stata prenotata e concessa per i manifestanti dalle ore 14 fino alle ore 19. per la manifestazione a favore dell’ospedale cittadino, con tanto di bandiere e slogan. A Roma c’è anche il sindaco Antonio Sorbo. La delegazione venafrana ha intenzione di incontrare i parlamentari molisani nonché tutti gli altri che vorranno ascoltare le ragioni dei manifestanti. Il si in precede di due giorni il pronunciamento del Tar Molise che si riunirà in udienza il 3 luglio. Dopo la sospensiva del 13 giugno del Tribunale amministrativo molisano del Programma operativo di Frattura, definito come “inaudita altera parte” (ascoltando solo il ricorrente Comitato Santissimo Rosario), si aspetta il pronunciamento di dopodomani. Quando cioè il Tar dovrà ascoltare in udienza le due parti in causa e cioè il Comitato Santissimo Rosario (tramite l’avvocato Alfredo Ricci) insieme con la controparte (Asrem e Regione Molise).“Siamo fiduciosi che il Tar riconfermerà tutte le ragioni per la sospensiva -dichiarano al Comitato. In attesa anche di un precedente pronunciamento, con ricorso alla Corte Costituzionale”. Tutti gli atti sulla sanità vengono normalmente adottati da un commissario ad acta. Il dubbio costituzionale dei giudici del Tar Molise è: ma non è invece il potere politico competente a decidere (giunta e Consiglio regionale)? Insomma a Roma si concentrano molte domande ed altrettante risposte.

L'intervento

“Autostrada del Molise, ultima occasione” di Cosmo Tedeschi

Autostrada del Molise, siamo arrivati forse all’ultima occasione utile per realizzare l’infrastruttura. Come si apprende da notizie di stampa, il finanziamento stanziato dal Governo per l’opera è stato infatti inserito nel decreto ‘Sblocca-Italia’, all’interno del ‘fondo revoche’, che contiene i finanziamenti destinati ad opere che non saranno più realizzate. Il ministro Lupi ha incluso l’autostrada molisana tra le infrastrutture da realizzare insieme alla metro 1 di Napoli e alla Lecco-Bergamo. Ma occorre affrettarsi per non perdere quest’occasione. Il Molise non può permettersi di rinunciare a un’opera strategica come la ‘San Vittore – Campobasso – Termoli’, fondamentale per i trasporti e per l’economia regionale. Ad oggi la situazione delle arterie stradali, in Molise, è quella dell’Italia degli anni Cinquanta: le strade più importanti sono le Statali, che non consentono comunque collegamenti veloci e adatti alla mole di traffico che è andata a mano a mano aumentando con il passare del tempo. Si pensi che per percorrere

la distanza tra Isernia e Campobasso, che in linea d’aria distano poco più di 35 chilometri, si impiegano nel migliore dei casi 45 minuti. Questo quando non ci sono lavori di manutenzione o altri imprevisti. Senza contare che l’autostrada consentirebbe il collegamento diretto più breve della Penisola tra l’Adriatico e il Tirreno. In queste condizioni risultano fortemente penalizzate imprese, aziende e attività commerciali che necessitano di approvvigionarsi di materie prime e prodotti. Ma risultano penalizzati anche il settore dei trasporti e tutti i cittadini che devono spostarsi e non hanno alcuna alternativa nella scelta del percorso. Con la realizzazione dell’autostrada, tutti questi problemi sarebbero risolti. Ma, soprattutto,quel che è fondamentale è la ricaduta economica che la ‘Termoli-San Vittore’ avrebbe sull’economia regionale, stimata in un miliardo di euro. I finanziamenti previsti sono di 250mila euro da parte della Regione Molise, 250mila euro di fondi statali e 500mila euro dal promotore finanziario. Se la Regione Molise, le amministrazioni locali, i sindacati

ele associazioni di categoria faranno fronte comune, saranno superati tutti gli eventuali ostacoli e l’opera sarà realizzata senza difficoltà. Quel che è certo è che non possiamo rischiare di perdere un’occasione come questa, che avrà enormi ricadute positive per l’occupazione in tutto il Molise. Chi è contrario alla realizzazione dell’opera, e vuole mandar persi i fondi destinati a questa infrastruttura(che peraltro non possono essere utilizzati per altre opere), deve avere il coraggio di dichiararlo. L’iter per la ‘Termoli-San Vittore’ è durato nove anni: dalla realizzazione dei progetti all’ottenimento dei pareri del ministero dell’Ambiente, del dicastero dei Beni architettonici e paesaggistici, del ministero dei Lavori pubblici, della Regione Lazio, della Regione Campania, della Regione Molise, dell’Anas, del Cipe. Sarebbe indecoroso, per il Molise ma anche per l’intera nazione, buttare nel cestino nove anni di lavoro. *Responsabile dello Sviluppo economico della segreteria del Pd


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Termoli

2 luglio 2014

Parcheggio sotterraneo, troppa sporcizia

Numerose le segnalazioni dei cittadini per una situazione insostenibile TERMOLI. Tante volte abbiamo segnalato il degrado del parcheggio multipiano di via Campania, ma quanto ci ha segnalato un amico lettore solo ieri sera è davvero deprecabile.

Una struttura edificata per dare sfogo al problema dei posti auto a Termoli e mai decollata compiutamente ormai è in preda a chiunque, sporcizia, ciclomotori e scooter che scorrazzano come se fosse una

Integrazione, ma senza diversità

pista di go kart coperta e anche la presenza di siringhe, vista la privacy naturale con cui il luogo si addice ai tossici di ultima generazione. “Le foto che immortalano lo scon-

Un'iniziativa culturale particolarmente apprezzata che apre nuovi scenari

cio di via Campania si commentano da sole – denuncia il cittadino che ce le ha segnalate, Marco Travaglini – oltre a non saperlo sfruttare

Lettera appello

Santità non si uccida l'agricoltura Giorgio Scarlato*

TERMOLI. “Se quest’ anno abbiamo fatto 10, il prossimo faremo cento”: è con le parole “profetiche” della scomparsa Antonietta Rosella Schiavone che Fernanda Pugliese racconta il post conferenza stampa di presentazione del documentario “Non siamo poi così diversi”; una iniziativa culturale particolarmente apprezzata e che cresce giorno per giorno grazie all’azione instancabile di tanti volontari e professioni immersi nel desiderio di “combattere” gli ostacoli all’integrazione. “Con “l’italiano per integrarsi” e con “non siamo poi così diversi” abbiamo raggiunto l’obiettivo”, specifica la Pugliese che domenica sera si è mostrata in tutta la sua emozione dinanzi le decine di spettatori, alla presenza di Marone e Marinucci per quanto concerne la rappresentanza politica cittadina, Petraroia per la regionale e De Matteis per la provinciale, in occasione della convention presentativa del documentario che, partendo dal grano, dalla terra, dall’acqua e dal sale, ha evidenziato “quante similitudini ci siano tra gli uomini di diverse etnie”. Il pane, infatti, è alimento realizzato, pur se con tecniche diverse, in ogni parte del mondo e ciò è stato anche testimoniato dalle immagini contenute nel video di 16 minuti realizzato in collaborazione con la ticonzero editing. Per il regista dell’elaborato, D’angelo: “questo documentario è il terzo lavoro che realizziamo con il Ctp; è

un documentario che, a differenza degli altri lavori, si può dividere in tre blocchi: il primo ha due spot quello iniziale presenta l’argomento, poi c’è un blocco di contenuti e alla fine c’è uno spot un po’ particolare perché esprime un problema che oggi esiste in Italia”; parole semplici per descrivere un prodotto elaborato e curato nei minimi particolari che Valentina Fauzia, redattrice dei testi, racconta così: “il ctp ci ha fatto una richiesta particolare: sintetizzare il lavoro fatto su sedici etnie diverse che hanno preso parte al progetto di quest’anno e come filo conduttore abbiamo pensato di usare quello del cibo anche in concomitanza con l’Expo 2015 abbiamo dato questo filo rosso conduttore tramite gli ingredienti che sono simili in tutte le parti del mondo come la farina, l’acqua e il sale la diversità è nella lavorazione degli ingredienti che danno risultati diversi come diverse sono le etnie dei ragazzi che hanno preso parte al blocco di studi di quest’anno. Vedrete un excursus documentario di quello che è dalla partenza alle differenti ricette che danno vita e sono simbolo delle diverse comunità. Il documentario è interamente dedicato a Rosella Schiavone che fino all’anno scorso faceva parte del team, abbiamo sempre lavorato con lei e ci ha lasciato l’anno scorso e a lei abbiamo dedicato questo lavoro”. L’integrazione a Termoli? È possibile e va realizzata, questo perché “Non siamo poi così diversi

queste sono le condizioni in cui versa, è inaudito. Tutto questo va denunciato e non possiamo farlo passare inosservato“.

“Esternando la mia non facile decisione di scrivere questa lettera, Le porto testimonianza e saluti di noi tanti cafoni agricoli e delle nostre famiglie dalla dignità calpestata, da sempre gli inascoltati e bistrattati da tutti, politici e non. Faccio parte di un comitato spontaneo agricolo molisano ‘Uniti per non morire’. Sono un coltivatore diretto, o meglio, un contadino. Sento il dovere, moralmente parlando, di cercare, in qualche modo, di far arrivare la voce ormai flebile, mia e di tanti come me, che avvertono in un modo latente, ovattato, lento ma costante, la morte di questa nostra agricoltura da decenni in crisi, oggi quasi irreversibile, dovuta alla superficialità, al disinteressamento, all’essere da sempre pedina di scambio per il vile denaro e che ora tanti cavallini di Troia, sponsorizzati da leggi comunitarie ad hoc, stanno cercando di disintegrarla a vantaggio di quella globalizzata e senza scrupoli che altri ci stanno imponendo pian piano, in modo silente. Prezzi di vendita al ribasso e svalutati rispetto a trenta anni fa, costi di produzione in progressivo aumento, mercati poco trasparenti, stretta creditizia, agro-pirateria, mancanza di misure reali di sostegno al settore, etc. definiscono il quadro chiaro della nostra situazione agricola del nostro Paese e di quella molisana in particolare. Senza accorgercene siamo diventati sudditi, schiavi della terra da difendere da quel sistema che interessa solo il profitto. Il problema dell’ambiente e dell’agricoltura ecocompatibile, oggi ancor di più, è il fulcro sia per il presente che per il futuro della specie umana. E si deve tenerne conto. E’ la nostra unica ancora di salvezza. Sono venuto a conoscenza che in occasione della Sua visita in Molise il prossimo 5 luglio, a nome di tutti gli agricoltori molisani un giovane corregionale, laureato in Agraria, offrirà la sua testimonianza. Tra i vari argomenti, uno che tratterà in modo particolare mi lascia alquanto perplesso. Mi riferisco al nuovo sistema innovativo di semina su sodo, che nonostante tutto, si cerca di propagandare anche in Molise, regione meravigliosa con un territorio ricco di biodiversità.Quella biodiversità, anche mondiale, che oggi sembra essere ristretta in poche e inquietanti mani di chi la sta utilizzando male. I favorevoli, i conoscitori progressisti dicono: ‘… che è un modo, la necessità di rilanciare l’agricoltura sotto il segno dell’innovazione e della eco-sostenibilità vista nell’ottica delle tecnologie e delle conoscenze’; ‘…. che può essere una soluzione economicamente vantaggiosa circa i tempi di lavoro, i consumi di carburante, l’inquinamento ambientale’. Su quest’ultimo punto rimango perplesso perché l’unica cosa, il punto di fondamentale importanza che nel concetto di semina su sodo viene bypassato (volu-

tamente?) o addirittura ignorato dagli addetti ai lavori è l’agente chimico: l’uso indispensabile del gliphosato, principio attivo di questo diserbante, ed il suo metabolita Ampa che rappresentano il 50% di riuscita della semina su sodo e che non se ne può fare a meno. L’innovazione può essere economicamente valida ma sbagliata al vero problema che nessuno dei sostenitori dice del principio attivo di questo erbicida: che è il fattore più importante della distruzione della biodiversità; dell’inibizione alle varie colture agrarie, tutte, all’assorbimento di microelementi; della crescita di piante infestanti ormai diventate potenti macchine da guerra che colonizzano aggressivamente sempre più territori (pare che, da stime del 2011, alcune erbe infestanti resistenti al gliphosato, come Kochia e Amaranto, abbiano resi incoltivabili 5,6 milioni di ettari di mais, soia e cotone negli Usa); delle gravi malattie, tante, causate alla razza umana. Santità, nella Sua Argentina , un nome su tutti svetta per l’impegno ambientale: Sofia Gatica. Una donna che insieme ad altre 16 madri argentine prosegue tuttora e mira a bandire del tutto l’uso del gliphosato nella nazione. Queste donne hanno organizzato incontri e conferenze per avvertire il pubblico sui pericoli di questo erbicida. La signora Gatica, vincitrice del Goldman Environmental Prize 2012, uno dei principali riconoscimenti mondiali per l’impegno ambientale, ha detto: ‘Quello che è successo a noi avviene in altri posti.Non è solo una lotta per il nostro quartiere, ma anche per tutti gli altri luoghi, perché in altri luoghi ci sono altre persone che si trovano in condizioni anche peggiori delle nostre. Hanno bisogno del nostro aiuto e noi dobbiamo aiutarle a capire i loro diritti’. Mentre in Argentina ne hanno vietato/limitato l’uso; in Italia, in Molise lo promuoviamo anche se in modo indiretto? Santità, non si mettono in dubbio l’esperienza, la professionalità e la ricerca applicata in materia di semina su sodo ma si nutrono forti criticità sugli aspetti agronomici e pedologici visti sotto l’ottica di tutela della biodiversità e della difesa della salute umana come alimentazione buona, sana e sostenibile. Il rapporto cardine tra ambiente-salute e tra agricolturacibo-salute deve essere convinzione assoluta!Ovviamente si deve parlare di una forma di agricoltura responsabile atta a tutelare la salute delle persone, delle specie vegetali ed animali. Fondamentale è, allora, il ragionamento sull’agricoltura pulita dove si può fare molto per la prevenzione delle malattie e per la salute non solo delle attuali generazioni, ma anche di quelle future. Si vuole che anche nel nostro Molise si sostituisca la nostra ricca biodiversità con lo standard globalizzato come già successo in altri Paesi di Oltreoceano? ‘Uniti per non Morire’


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Termoli

2 luglio 2014

Vigilante presidente del Consiglio

Il sindaco Sbrocca ha letto le linee programmatiche in attesa del dibattito politico TERMOLI. Un primo Consiglio comunale affollato e partecipato. Seguendo l’iter istituzionale si è proceduto al voto per l’elezione del presidente del Consiglio comunale, i consiglieri di maggioranza, in modo compatto, hanno scelto Manuela Vigilante. Si è poi proceduto al voto del vicepresidente del Consiglio comunale; in questo caso la votazione ha visto ricadere la scelta su Nicolino Di Michele. È stata data lettura della formazione del Consiglio Comunale: sindaco Sbrocca, consiglieri Casolino, Chimisso, Ciarniello, Cocomazzi, Di

Brino, Di Campli, Di Francia, Di Giandomenico, Di Giovine, Di Michele, Fabrizio, Ferrazzano, Florio, Giuditta, Marinucci, Marone, Orlando, Potena, Rinaldi, Paradisi, Roberti, Sciandra, Scurti, Vigilante, Barile, Di Tella, Sabella. Sono stati elencati i nomi delle persone scelte per la Giunta: Chimisso, Florio, Ferrazzano e Gallo. Il sindaco Sbrocca ha letto le linee programmatiche spaziando tra i temi della cultura, del sociale, dell’ambiente, delle nuove tecnologie a supporto delle imprese e startup. Il Consiglio ha poi votato all’unanimità l’accettazione delle linee guida.

"Solo per senso Zuccherificio, solo dubbi Preoccupata l'associazione dei di responsabilità" bieticoltori per il fermo dell'attività L'Italia dei valori vota per il presidente del Consiglio ma "basta diktat" TERMOLI. Colpo di scena in consiglio comunale, Ma il consigliere e capogruppo Antonio Giuditta, da sempre organico e leale al centrosinistra di cui ha fatto parte dal 2006 in avanti, di concerto col coordinatore cittadino Francesco Caruso ha disatteso questo diktat, votando e attribuendo la sua preferenza a Manuela Vigilante. “Nella prima seduta del Consiglio Comunale del sindaco Angelo Sbrocca, nonostante le indicazioni date dall’Idv a livello regionale, ho deciso di partecipare alla votazione del Presidente del Consiglio Comunale. Non l’ho fatto con l’intenzione di andare contro l’interesse e la volontá del partito, anzi L’ho fatto pensando con responsabilità al bene della comunità termolese che in questo momento ha bisogno di una macchina amministrativa efficiente e funzionale ed il segnale della non partecipazione al voto sarebbe stata valutata dalla popolazione stessa come un inizio zoppo di questa amministrazione di cui l’Idv fa parte. Però allo stesso tempo mi permetto di sottolineare che in questo breve inizio il Sindaco Sbrocca ha avuto nei confronti del nostro partito ed in particolare dei nostri vertici un atteggiamento certamente non corretto e non rispettoso dell’impegno che l’Idv ha avuto prima con la partecipazione alle primarie poi con il sostegno immediato alla sua candidatura. Quindi ci deve essere modo e tempo da parte del Sindaco di poter discutere e affrontare i dissapori creatisi nei primi giorni”.

TERMOLI. L’atteso incontro di questa mattina fissato per le 11.30 allo Zuccherificio del Molise tra l’ingegner Nicola Baranello e i vertici delle associazioni bieticole non ha

prodotto le rassicurazioni sperate e per questa ragione alle 16 i vertici delle varie confederazioni bieticole hanno convocato una conferenza stampa nella sede dell’Anb di Ter-

moli per esprimere tutta la loro preoccupazione in merito alla campagna bieticola 2014. In ballo c’erano le condizioni di pagamento delle bietole da conferire dalla prossima settimana ma anche il rispetto del saldo per i conferimenti dello scorso anno, previsto il prossimo 7 luglio per 570mila euro.

Vivere il porto per l'ambiente

Sempre più di spessore la manifestazione di volontariato ambientale TERMOLI. “Vivere il porto” con ogni condizione meteo. Potrebbe essere questa la nuova denominazione dell’evento di volontariato ambientale che si rinnova ogni estate a Termoli. Nonostante un clima davvero incerto, comunque si è tenuto l’evento ecologico in collaborazione con il circolo di Legambiente di Termoli, la Capitaneria di Porto e la Lega navale italiana di Termoli, con loro quattro subacquei esperti del reparto emergenze subacquee (Res) di Molise Sub. Oggi si sono portati in un punto determinato del porto come fanno da quattro anni a questa parte per recuperare il materiale inquinante depositato sul fondale. Lo scorso anno ricordiamo di aver visto portare in superfice carrelli per la tv, batterie enormi per motopescherecci, cavi d’acciaio, faretti, copertoni e molto altro an-

cora. Inutile nascondere l’immondizia sotto il tappeto, o sul fondale, perché prima o poi verrà scoperta, troppo facile buttare tutto in fondo al mare la coscienza non sarà pulita e l’inizio di questa mattina non si preannunciava al meglio anzi come si dice in gergo se il buongiorno si vede dal mattino. Abbiamo avvicinato Silvano Guidotti dell’associazione dei subacquei per chiedergli alcune delucidazioni sull’evento “Vivere il Porto“. “Abbiamo a cuore le sorti della città, ma realisticamente penso che quest’anno a differenza della raccolta dello scorso anno sarà un po’ peggio. Noi ci spostiamo ogni anno In vari punti del porto per vedere quanto è esteso il grado d’inquinamento nel nostro bacino”. Guidotti ha anche rimarcato l’importanza della collaborazione del

circolo di Legambiente ‘Maestrale’ di Termoli. “La presenza di Legambiente è importante, loro coprono ogni campo del settore se parliamo della salvaguardia ambientale, ogni angolo di terra che va preservata e quindi il mare è uno di questi e va salvato o almeno bisogna tentare di farlo in ogni modo. In generale comunque la collaborazione con la Legambiente è stata preziosissima e ormai va avanti da tre anni. Oggi siamo in quattro, come sub, c’è una imbarcazione da supporto della Guidotti Ships, più due volontari a terra. La nostra associazione vanta 15 elementi, noi oltre a fare questo, ribadisco, organizziamo altre manifestazioni, ma lo scopo principale è quello di fare assistenza e soccorso subacqueo in collaborazione con la Capitaneria di Porto” .



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Opinioni

2 luglio 2014

I Papi nel Molise Da Celestino V a Leone IX a Giovanni Paolo II e ora a Francesco

Una foto per il Papa

Campobasso. Inizia il vero e proprio countdown verso la visita di Papa Francesco. Un conto alla rovescia che porterà alla scrittura di una nuova pagina della storia molisana perché, per la terza volta in un trentennio, la Regione accoglie un pontefice. Un rapporto, quello tra Papi e Molise, che si radica nella persona di papa Celestino V, il noto Pietro del Morrone, persona semplice e umile (come ciascun molisano) che ha vissuto l’esperienza di fede più importante per il suo percorso spirituale, noto alla cronaca per “il gran rifiuto” (eletto il 5 luglio 1294, fu incoronato a L’Aquila il 29 agosto nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, dove è sepolto ed esercitò il proprio ministero al di

fuori dei confini dello Stato Pontificio. Fu, inoltre, il sesto, dopo San Clemente I, Ponziano, Silverio, Benedetto IX e Gregorio VI ad abdicare) è Papa ancora amato del quale, appena qualche anno fa (2010), ne abbiamo celebrato l’800esimo della sua nascita. Da Celestino V a papa Francesco, passando per l’attesa visita, mai compiuta, di papa Benedetto XVI: quante cose sono cambiate per il Molise e lì, nel mezzo, ci sono gli appuntamenti con papa Giovanni Paolo II, due per l’esattezza, e quello troppo spesso dimenticato ma di straordinaria valenza storica di Guardialfiera dove, nel 1053 (ancor prima di papa Celestino V) Leone IX ebbe ad aprire per la

prima volta la Porta Santa nel piccolo centro rurale a ridosso di dove oggi sorge la diga. Storia, quindi, che s’interseca a fede e devozione per visite papali che da sempre hanno arricchito la nostra terra e questa volta magistralmente incarnano lo status di “terra di periferia”, al centro della ministerialità di Papa Francesco dacché Papa. Dal 1053 al 1995, da Leone IX a Giovanni Paolo II, per la prima e l’ultima volta in cui la storia regionale è cambiata abbracciando un Papa: tra una manciata di giorni Papa Bergoglio giungerà in Molise, diciannove anni dopo, per riscrivere una storia, quella degli anni della crisi e quella in cui tutti noi molisani cerchiamo il riscatto.

E' l'associazione Click di Campodipietra a promuovere l'iniziativa L’Associazione Culturale “CLICK” di Campodipietra, in occasione della visita del Papa in Molise prevista per il 05 luglio 2014 organizza il Concorso Fotografico “Una Foto per FRANCESCO” Il concorso fotografico è interamente dedicato al viaggio in Molise di Sua Santità Papa Francesco e quindi la visita alla città di Campobasso e la celebrazione della Santa Messa, la visita al Santuario di Castelpetroso e l’incontro con i giovani molisani, la visita alla città di Isernia.

Lo scopo del concorso è quello di cogliere in uno scatto espressioni, emozioni, sguardi, abbracci, saluti, riflessione, gioia, fede, ecc. ecc. ossia qualunque segno esprima Papa Francesco in Molise. Il Concorso è aperto a tutti gli appassionati di fotografia, di qualsiasi età, e ai professionisti. Il termine ultimo per le iscrizioni è venerdì 4 luglio 2014. Il regolamento e il modulo di iscrizione sono scaricabili all’indirizzo web associazioneculturaleclick.wordpress.com1 ° Premio €.200,00

Sulle Ali della Solidarietà, un successo

La manifestazione della Croce Rossa si è svolta a Montefalcone del Sannio Sulle Ali della Solidarietà , non uno slogan ma una azione concreta di dimostrazione che uguali nella diversità si può e si deve. I festeggiamenti del 150^ dalla fondazione della Croce Rossa Italiana si tingono di colori, di colori della vita e dell’amicizia. Testimonial della manifestazione il Generale dei Carabinieri Giovanni Barbano . Successo, incredibile successo …. Non altri appellativi per definire la tre giorni, in occasione del 150^ dalla Fondazione della Croce Rossa Italiana, di Montefalcone del Sannio, con attività ludiche, di scolarizzazione, di interventi e parapendio. L’associazione dei Borghi d’Eccellenza in collaborazione con La Croce Rossa Italiana sezione provinciale di Campobasso,l’associazione di Volo “ I Picchi “, il Comune di Montefalcone nel Sannio, la Queens Academy di Antonello Carozza, Fiaba, la Neuromed,Re-

gione Molise, l’Agenzia regionale di Protezione Civile ed altre associazioni ripropone, nell’ambito di un vero e proprio campus pieno di attività, hanno promosso quanto il nostro territorio può offrire senza veli e con la passione e la volontà di chi davvero ama il territorio in cui vive. Tre giorni di integrazione e parapendio per diversamente abili e non, con la chiarezza che il tempo della sensibilizzazione è terminato ed è iniziata la fase del fare e , chi meglio della Croce Rossa Italiana può fare da collante e da apripista ad una annosa problematica che non affligge e riempie le agende della politica? Le attività di protezione civile hanno visto impegnati in maniera variegata ma proficua volontari della Croce Rossa e non, aspiranti volontari e civili venuti da ogni dove, addirittura da Pordenone, Bergamo, era presente il campione

paraolimpico di basket in carrozzina, Angelo Frigeni, Pescara, Teramo, Torino e Palermo. La lunga storia della Croce Rossa, una storia lunga 150 anni che non si ferma ma vuol continuare anche in maniera innovativa. Il parapendio è l’innovazione e la Croce Rossa ha potuto far sventolare la sua bandiera nei cieli di Montefalcone anche grazie al volo del Presidente Provinciale di Campobasso, dott. Giuseppe Alabastro, che si è reso protagonista del volo alla fine della manifestazione, insieme al centro di Salute Mentale di Termoli che nella giornata di domenica 29 ha partecipato con un numero considerevole di amici. Passione e voglia di essere protagonisti nella e per la solidarietà hanno fatto si che la giornata del 27 venisse dedicata alla costruzione del campus che grazie alla Protezione Civile Regionale, che ha offerto le tende e ogni occor-

rente per l’allestimento , a riprova che la voglia di esserci c’è, e alla scolarizzazione di utenti con un concerto serale dell’Idea cinque da Montefalcone. Il 28 la giornata è stata dedicata alle lezioni per gli aspiranti volontari di Croce Rossa ed ha visto impegnato docenti qualificati e personale della Croce Rossa locale ed al parapendio che ha visto letteralmente riempirsi il campo volo di Monterocchetta. Testimonial della giornata, terminata con una cena praparata dai Pionieri della Croce Rossa e da un indefesso Sergio, vigile urbano di Montefalcone che, meriterebbe davvero il grado di maresciallo,e da una serata indimenticabile di buona musica grazie all’amico Antonello Carozza ed alla sua formidabile Queens Academy, il generale dei Carabinieri di Giovanni Barbano, a cui dopo il volo, sono andati gli auguri dell’intera comunità del campo, in quanto ap-

pena promosso generale. Altro ospite gradito, Michele del Giudice, camminatore simbolo della via Francigena che, insieme all’associazione dei Borghi, sta tracciando il suo prossimo cammino, che attraverserà proprio il Molise e proprio Montefalcone del Sannio, Roccavivara.Insomma, il vero Molise dell’associativismo funziona e rende onore al un Molise che spesso viene additato come una terra di nessuno. Il Molise vero esiste e lo dimostra, aspettando Papa Francesco.Alla prossima, fra non molto.Montefalcone nel Sannio vi aspetta tutti… L’associazione dei borghi d’eccellenza , mail : borghideccellenza@gmail.com, presto vi darà notizia delle prossime iniziative già in progetto. Alla fine del campus sono stati rilasciati attestati di partecipazione da parte della Croce Rosa Italiana.



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