2 ottobre 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 199 - GIOVEDÌ 2 OTTOBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

L’Oscar del giorno a Massimo Romano

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Massimo Romano. E' stato proprio Romano a replicare all'onorevole Di Pietro che aveva sostenuto che Frattura avesse risolto il suo conflitto d'interessi per la questione centrale a biomassa. Romano ha ricordato a Di Pietro che "La centrale nasce dall'iniziativa imprenditoriale della Gap consulting, società di due intraprendenti signore: Gilda Antonelli e Mariolga Mogavero. La prima, compagna di Frattura; la seconda, dirigente esterno della regione (ne avevamo pochi, di dirigenti regionali...) oltre che capo di gabinetto e segretario generale della giunta regionale".

Il Tapiro del giorno a Vincenzo Cotugno

Il Tapiro del giorno lo diamo a Vincenzo Cotugno. Il consigliere delegato presenterà domani in collaborazione con l’agenzia APRE, lo “Sportello Europa”, lo strumento per accompagnare le ambizioni e le forze creative del territorio. Ormai, non si capisce più niente su chi è chiamato a programmare gli interventi, su quali basi bisognerà muoversi per costruire un futuro. Da una parte i dirigenti regionali, quindi il presidente con delega alla Programmazione, dall'altra l'assessore, quindi Cotugno con lo Sportello. E la chiamano, pure, crescita in assenza di una strategia d'intervento.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

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TAaglio lto

2 ottobre 2014

Il gruppo Patriciello organizza la fuga in avanti in nome e per conto della Regione che non condivide

Cotugno e i soldi europei: si apre uno sportello ma non si capisce a che serve CAMPOBASSO. "Venerdì 3 ottobre, dalle ore 9,00, nei locali dell'ex Gil di via Milano, avrà luogo la presentazione dello “Sportello Europa”, un’iniziativa fortemente voluta dalla Regione Molise di intesa con APRE, l'agenzia per la promozione della ricerca europea che da oltre 25 anni, in stretto collegamento con il Ministero dell'istruzione (MIUR), accompagna soggetti pubblici e privati nella partecipazione ai programmi di collaborazione nazionale ed europei. Alla presentazione dello “Sportello Europa” interverranno il Presidente della giunta regionale, Paolo Di Laura Frattura, il rettore dell'Università degli studi del Molise, Prof. Gianmaria Palmieri e il consigliere regionale delegato alla programmazione Vincenzo Cotugno. Seguiranno gli interventi del dott. Nicola Pavone e dell’ing. Massimo Pillarella per la Regione Molise, della Dr.ssa Diassina di Maggio, la Dr.ssa Ginevra Tonini e il dott. Gianluigi Di Bello in rappresentanza dell’APRE. L’evento si iscrive tra le attività promosse dal Consigliere Vincenzo Cotugno, delegato alla Programmazione, per favorire anche in Molise l’accesso diretto a quei fondi comunitari che non necessitano della mediazione regionale. E' su queste basi che nel corso delle pros-

sime settimane verrà inaugurato lo SPORTELLO EUROPA, un vero e proprio punto di accesso ai programmi comunitari, già presente in numerose regioni italiane, oltre che in diversi paesi europei. Tale iniziativa è il frutto di una forte cooperazione tra istituzioni pubbliche e private attive nel settore della ricerca scientifica e tecnologica ed è tesa a facilitare l'accesso ai progetti europei per piccole e medie imprese, giovani, associazioni, università, scuole, enti pubblici. A loro si rivolgono i progetti Horizon 2020 (bandi sulla ricerca con finanziamenti a fondo perduto), Gioventù in Azione (programma specifico per i ragazzi di età compresa tra i 13 ed i 30 anni), Long Life Learning Programme(scambi culturali all'estero), Europa creativa 2014-2020 (più di 900 milioni di euro a sostegno del settore cinematografico e audiovisivo e 500 milioni di euro per il settore culturale), progetti ai quali – grazie all’APRE e allo Sportello Europa – i cittadini e le imprese molisane potranno accedere gratuitamente, avvalendosi della collaborazione di esperti di rango internazionale". Il comunicato stampa del consigliere Vincenzo Cotugno è chiaro ma solo in apparenza. Nella sostanza c'è qualcosa che non va.

A che titolo Cotugno, cognato dell'eurodeputato Patriciello, prende questa iniziativa se la Regione Molise per il progetto Horizon 2014 - 2020 sta procedendo a chiudere un protocollo d'intesa con Assindustria? Inoltre lo stesso Mauro Natale, presidente degli industriali, domani non parteciperà all'evento. Così come, pare, non sarà presente il dirigente Gaspare Tocci. In altre parole, cosa si nasconde dietro questa manovra, si capirà. Al momento l'unica cosa certa è che gli avvisi europei non sono ancora stati ultimati. Quindi venerdì, se trasmetteranno slide, cosa dirà il buon cognato consigliere delegato? La posizione di Cotugno, che si dice non sia gradita neppure al governatore, appare scollata dal percorso istituzionale per i finanziamenti europei alle imprese. Quindi delle due l'una: o c'è la necessità di gestire lo sportello, chissà, magari per sistemare qualcuno lavorativamente parlando (il che sarebbe comprensibile e opportuno visti tutti i licenziamenti in atto alla Regione Molise), oppure Cotugno cerca di avere un rapporto diretto con le imprese che produca molto fumo e niente arrosto. Perchè poi la sua maggioranza si muoverà su strade diverse.

I Sindaci dell'area preoccupati per la drammatica situazione occupazionale

Gam, la Provincia convoca i sindaci Intanto i sindacati chiamano in causa il Prefetto per l'assenza della Regione CAMPOBASSO. Presso la sala della Giunta provinciale di Campobasso, si è tenuta una riunione tra il Presidente ed una delegazione di sindaci e amministratori dell’area del Matese per approfondire le tematiche legate alla vertenza Gam e alla grave crisi della filiera avicola

molisana. Presenti all’incontro i sindaci dei Comuni di Cercemaggiore, Cercepiccola, Campochiaro, Guardiaregia, Colle d’Anchise, San Giuliano del Sannio, Mirabello, Bojano, Spinete e San Massimo e il capogruppo di maggioranza Mario

Colalillo, Carlo Perrella nelle vesti di consigliere provinciale ed assessore comunale di Boiano. Fortemente preoccupati per le catastrofiche conseguenze di natura sociale ed economica derivanti dalla chiusura dello stabilimento di Bojano; meravigliati per l’assenza

di un piano industriale di rilancio come più volte annunciato dai vertici della Regione Molise, gli amministratori dell’area matesina, congiuntamente al presidente hanno chiesto un incontro urgentissimo al presidente della giunta regionale Paolo Frattura, al fine di conoscere tutte le iniziative eventualmente assunte dalla Regione per la risoluzione della vertenza

Gam che vede coinvolti centinaia di lavoratori e altrettante famiglie costrette a vivere in un perdurante stato di disagio e di disperazione. Intanto, i sindacati sono tornati a chiedere un incontro urgente in Prefettura visto e considerato che da un mese non hanno avuto risposte da Frattura e Petraroia e fra un mese andranno a scadere gli ammortizzatori sociali.


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3 2 ottobre 2014

Un affidamento diretto (!) da 36mila euro a un’Agenzia di Roma per acquisire “animazione e sensibilizzazione” per accrescere le capacità di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione

I burocrati e gli amministratori regionali noti per lentezza se vogliono, sanno essere tempestivi e veloci (ma perché?) Segnaliamo il caso agli operatori, alle Agenzie, alle Società e ai professionisti molisani che aspettano inutilmente di vedersi liquidare fatture, parcelle, e quant’altro gli spetta

Alla Regione Molise sono talmente in debito di qualità professionali, che hanno dovuto ricorrere a un’Agenzia esterna perché li aiuti ad acquisire la sensibilità e l’animazione necessarie “per avviare un’attività di sviluppo di un sistema per la valorizzazione e l’accrescimento delle capacità di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione e di potenziamento dell’accesso alle opportunità specifiche offerte dall’Unione Europea”. Paroloni messi in bella copia, per giustificare un affidamento diretto (senza gara) da 36mila euro, per un sostegno didattico/psicologico a quanti della Regione Molise si occupano o si dovranno occupare dei

fondi europei, come raggiungerli più facilmente e più facilmente spenderli. Oggettivamente, visto che ci sono ancora decine di milioni di fondi europei della programmazione 2007/2013 che vanno inderogabilmente spesi entro il 2015, pena la revoca, probabilmente il supporto tecnico/psicologico dell’Agenzia per la promozione della ricerca europea (Apre) ha una sua qualche valida motivazione contingente, ma ingiustificata se si tiene conto che sono decenni ormai che la Regione ha rapporti, doveri e diritti con il sistema Europa, per cui qualcosa gli amministratori e i burocrati avrebbero dovuto apprenderla. Ma ciò che maggiormente colpisce in questa storia è la tempestività con cui sono statati assunti gli atti necessari per definire l’affare, se messa a confronto con i tempi e i modi abituali in uso alla presidenza, agli assessorati, alle direzioni, ai servizi e agli uffici regionali. Chiedere in giro a coloro che aspettano da mesi, se non da anni, un mandato di pagamento, il rilascio di un attestato o di una certificazione. Con l’Agenzia romana tutto s’è svolto velocemente, volendo smentire coloro (e noi tra questi) che ritengono la burocrazia regionale una delle peggiori in assoluto: lenta, complessa, complicata, e inefficiente. Che tale rimane nella totalità dei casi, tranne quelli, come questo che diciamo, in cui evidentemente ci sono motivi tali, e intereressi, che fanno da propellente. Per capire meglio fatti e circostanza ci sarebbe da indagare sull’Agenzia, sulle sue specificità, sulla sua capacità di far presa sugli amministra-

tori regionali tanto da indurli di accettare “così e semplicemente” la proposta progettuale formulata il 6 giugno scorso, accolta e fatta propria dalla Regione il 10 dello stesso mese. Ancora tre giorni (il 13 giugno) e la proposta è diventata un contratto corredato della prevista attestazione di copertura finanziaria nel bilancio di previsione per l’esercizio 2014. Più veloci di così si muore. E siccome all’articolo 7 del documento contrattuale è detto che alla sottoscrizione del contratto, subordinatamente alla presentazione di regolare fattura da parte dell’Agenzia, va concesso un acconto pari al 10 per cento dell’importo complessivo, anche questa clausola è stata immediatamente soddisfatta (la fattura del 4 luglio è stata acquisita al protocollo della Regione Molise il 7 ). Ancora una volta velocità supersonica! Segno distintivo di questa pratica regionale che può, giustamente essere elevata a modello, qualora gli amministratori e i burocrati volessero adottarla a prassi, e non più ad eccezione. In questo modo, l’Agenzia, brava a farsi accettare la proposta a tamburo battente, brava a vedersela approvata e portata avanti, s’è vista liquidare 3.600 euro quale acconto nella misura del 10 per cento dell’importo complessivo dell’affidamento. Segnaliamo il caso a tutti gli operatori, alle Agenzie, alle Società e ai professionisti molisani che aspettano di vedersi liquidare fatture, parcelle, e quant’altro gli spetta. Dardo

Il presidente della Provincia, De Matteis, chiama in causa il consigliere Pd

"Biomasse, che dice la Fanelli?" CAMPOBASSO. Dopo la manifestazione di domenica scorsa, il Consiglio provinciale di ieri e la precedente riunione con alcuni sindaci ed amministratori dell’area del Matese, ho inteso condividere il sentimento di profondo disagio, sofferenza e protesta dei residenti, alle prese col tentativo della Regione Molise di autorizzare l’apertura di 2 centrali a biomasse. Consapevole e convinto che sia un’operazione politica sciagurata, – commenta il presidente della Provincia di Campobasso – ho già da qualche giorno dato la mia disponibilità ad adire

le vie legali onde impedirne giuridicamente l’effettivo iter amministrativo. Pertanto, in attesa del dibattito politico in essere e del Consiglio provinciale di venerdì mattina, volevo trarre alcune riflessioni con degli spunti di natura politica. Argomentazioni che mi lasciano meravigliato, ma che mi auguro mi diano la possibilità di ricredermi. Ebbene, parliamo di due centrali a biomasse: ho sentito il parere di tanta gente, mi è mancato quello dei responsabili del Nucleo Industriale. Come mai? Non ho neppure ascoltato il parere dalla Camera di Commercio di

Campobasso. Mi è sfuggito qualcosa o non si sono espressi affatto? Nonostante poi il tema sia di interesse regionale e coinvolga tutti, Regione e Provincia comprese, – prosegue Rosario De Matteis – mi sono sfuggiti il parere, il commento, le iniziative del segretario regionale del Pd. Nonostante sia costantemente sui giornali, il consigliere provinciale Fanelli non mi ha dato la possibilità di sapere il suo punto di vista e quello del suo partito. Per caso il consigliere Fanelli la pensa come noi ed è contraria alle centrali?”


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4 2 ottobre 2014

Intanto l'istituto di Vasto vanta crediti per 6 milioni di euro

Riabilitazione, il caos molisano Nel dramma anche le strutture presenti sul territorio regionale CAMPOBASSO. Riabilitazione, possibile che la Regione Molise non riesca a dotarsi di un piano vero e, soprattutto, funzionale per i cittadini? Tra l'altro, provocando una corsa verso strutture di fuori regione con un esborso annuo notevole pagando rette superiori a quelle pagate ad istituti molisani che trovano difficoltà a reggersi. Ora, però, il problema la Regione Molise lo sta creando anche alle strutture sanitarie esterne per i mancati pagamenti. Circa 300 lavoratori dell’istituto di riabilitazione San Francesco di Vasto Marina sono, così, senza stipendio. Al personale in servizio nel centro abruzzese è stato comunicato che non potrà ricevere la mensilità di agosto. "L’azienda ha confermato che il forte disagio provocato da anni di inadempienze da parte delle Asl al pagamento delle

prestazioni erogate dalla Fondazione rende impossibile la corresponsione sia degli stipendi sia di una parte degli stessi – si legge nella nota dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, a seguito dell’incontro con la fondazione Padre Alberto Mileno che gestisce la struttura - Particolarmente grave il debito accumulato sia dall’Asrem del Molise, debitrice di circa 6 milioni di euro, sia dalla Asl dell’Aquila Avezzano Sulmona debitrice di circa 1,5 milioni di euro". Le organizzazioni sindacali hanno con forza richiesto alla Fondazione di predisporre almeno un congruo acconto per andare incontro alle esigenze più urgenti del personale e dei loro familiari. Le associazioni di categoria si attiveranno per indire lo stato di agitazione, per tutelare tutti i lavoratori e le loro famiglie.

L'intervento.

Vertenza operatori formazione professionale: ancora una volta le contraddizioni della politica ricadono sui lavoratori

I sindacati chiedono a Frattura e Petraroia lo stato della formazione

In una Regione allo stremo, atavicamente alle prese con problemi occupazionali e di sviluppo, alle vertenze “storiche” già aperte (GAM, Zuccherificio, ITTIERRE, Nucleo industriale Venafro) se ne aggiunge una altrettanto grave, relativa agli operatori del sistema della Formazione Professionale. Si tratta di novanta persone (di 90 famiglie) che da oggi, 01 ottobre 2014, si trovano senza un posto di lavoro e senza prospettive. Il rischio è grosso: vedere compromesso il lavoro di una vita per i più “anziani” e le prospettive di futuro per i giovani che avevano intrapreso questo percorso occupazionale. Queste Organizzazioni Sindacali, che in più occasioni hanno chiesto misure urgenti per ripartire nella nostra Regione dal lavoro, si schierano al fianco dei lavoratori nel chiedere a tutte le Autorità il massimo impegno per cercare concrete soluzioni alla vertenza. Abbiamo chiesto, nel corso delle diverse riunioni che si sono susseguite pressi l’Assessorato al Lavoro, un rifinanziamento del progetto (fino a dicembre 2014), ritenendo nel contempo indispensabile lavorare, in tempi certi, al riordino dell’intero sistema della Formazione Professionale in

regione. Le risposte che abbiamo ricevuto non sono state affatto soddisfacenti, ed hanno evidenziato, da parte del Governo Regionale, una ferma volontà, per alcuni versi incomprensibile, di tagliare bruscamente i ponti con un sistema che, pur con tutte le sue debolezze, andava esaminato a fondo, cercando di fare tesoro sia delle criticità che delle buone pratiche. Siamo della convinzione che i processi, anche quelli di transizione tra sistemi diversi, vanno governati insieme, e in questa direzione andava la richiesta di un rifinanziamento di 90 giorni, per il consentire la sperimentazione del progetto sul Sistema Regionale di Orientamento Permanente. Chi ha voluto quel progetto, chi lo ha votato in consiglio Regionale sei mesi fa, con l’impegno di mettere nel frattempo a regime un sistema, se ne deve assumere piena responsabilità. Non si può ora attribuire ad altri la colpa di aver fatto passare sei mesi senza fare “proposte”! La Regione Molise, nell’insieme delle sue componenti politiche, faccia, invece, un’assunzione di responsabilità collettiva, per quanto fatto (e non fatto), oggi ed in passato. Dia risposte ai lavoratori

nell’immediato, ed inizi a dare TEMPI CERTI sul sistema di riordino, sulle normative di riferimento e su quant’altro voglia attuare, per portare i cittadini ed i lavoratori fuori dal pantano in cui sono stati trascinati. Restiamo dubbiosi, visti i tempi stringenti e la necessità di trovare risorse nell’immediato, circa l’efficacia di interessare della vertenza la Direzione del Ministero del Lavoro, specie se la richiesta è fatta con le premesse di cui alla nota dell’Assessore Petraroia. In ogni caso, visto che la richiesta è stata fatta, chiediamo a sua Eccellenza il Prefetto di Campobasso, di verificarne iter e ammissibilità presso il Governo centrale. Per quanto di nostra competenza siamo a disposizione per dare contributi anche di carattere propositivo, ma ciascuno faccia il suo: non lasciamo che le contraddizioni della politica ricadano sempre sui lavoratori!! Le Segreterie Confederali CGIL, CISL, UIL e CONFSAL Le Segreterie di categoria FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL

"Quali gli Enti accreditati?" CAMPOBASSO. "In ottemperanza alla Legge regionale n° 10/1995 e al CCNL della Formazione Professionale, in merito alla problematica degli operatori iscritti all’Albo Regionale chiediamo di attivare con urgenza il Tavolo Tecnico Permanente così come più volte ribadito dall’Assessore al ramo per un confronto atto a ricercare soluzioni adeguate e la gestione della mobilità del personale". A scriverlo sono i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Snals. "Si chiede che al tavolo la "struttura regionale" porti l'elenco degli Enti accreditati dalla Regione molise e l'elenco delle attività di formazione autorizzate, distintamente per Ente".


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5 2 ottobre 2014

La Regione Basilicata premia il contenimento energetico, la Regione Molise premia chi spreca

Almeno copiassero! Senza idee, progetti, investimenti, i governati del Molise potrebbero almeno dare uno sguardo in giro su ciò che fanno le Regioni che per dimensione demografica e per tipo d’economia, possono valere il Molise In assenza d’idee, progetti, investimenti, i governati del Molise potrebbero almeno copiare, dando uno sguardo in giro su ciò che fanno le Regioni che per dimensione demografica e per tipo d’economia, possono valere il Molise. La Basilicata, ad esempio. Invece preferiscono l’inerzia, la stasi, l’inedia, lo stare chiusi nella loro confessata inefficienza amministrativa e povertà di programmazione. Non si curano delle aziende in crisi, tantomeno delle possibili riforme della pubblica amministrazione e delle attività produttive. Non una legge, non un programma, non un investimento. Chiusi nella tana delle convenienze personali, oppure a sostegno delle peggiori speculazioni, tipo quella non ancora del tutto sventata delle migliaia di giovani manze della Granarolo nella Piana di Larino, e delle centrali a biomasse, dopo essere stati ed essere ancora a sostegno della proliferazione delle pale eoliche. Per ognuna di queste scelte una sola ragione: la convenienza politica personale a danno delle convenienze collettive, come sarebbe giusto che fosse. Arroccati a difendere il malloppo dei privilegi, dei vantaggi e degli emolumenti economici, e la distribuzione favoristica di cariche, incarichi e prebende agli amici. Dove possono concedono deroghe alle norme, alle regole, instaurando un regime di compiacenza per i destinatari (ci riferiamo alle modifiche del Piano Casa), ma giammai si dispongono a una politica lungimirante che aiuti lo sviluppo

L'ha spuntata su Paolo Spina In Giunta anche Mauro Natale

Unioncamere, Piersimoni presidente

economico, l’imprenditoria, la ricerca, l’innovazione, che segua ovvero gli indirizzi avanzati della legislazione europea in materia di efficienza energetica o, meglio, che sopperisca al deficit d’attenzione del governo italiano nei confronti delle Regioni escluse dall’Obiettivo Uno, con iniziative autonome. Non a caso abbiamo fatto riferimento alla Regione Basilicata che esclusa - a differenza di Calabria, Campania, Sicilia e Puglia - dal "Bando Efficienza Energetica", finalizzato al finanziamento di progetti volti alla riduzione dell'uso di energia primaria, ha stanziato 10 milioni di euro per intervenire

L'intervento.

Se va a finire il diritto alla salute di Donato Frate*

CAMPOBASSO. Pasqualino Piersimoni è il Presidente di Unioncamere Molise, nella giornata di ieri la nomina. Piersimoni, già presidente vicario e Presidente della Camera di Commercio di Isernia, l’ha spuntata su Paolo Spina, Presidente della Camera di Commercio di Campobasso. In Giunta Mauro Natale, presidente di Confindustria Molise, Amodio De Angelis, in rappresentanza di Agricoltura e Guido Di Ninno in rappresentanza dell’Artigianato.

sulle abitazioni private con un grande Piano di efficientamento energetico (in Basilicata l’energia, correttamente, la contengono, nel Molise, dissennatamente, la produciamo, inquinando e distruggendo il territorio, per gli altri). La richiesta di contributo è riservata a chi risiede nella unità abitativa su cui si intende intervenire. Per venire incontro alle fasce sociali più deboli, nella graduatoria per la concessione dei contributi sarà data priorità a chi versa in condizioni di disagio. Gli interventi che si possono eseguire vanno dall’installazione degli impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica all’installazione degli impianti solari per la produzione di acqua calda per usi sanitari, dal miglioramento delle prestazioni energetiche dell’involucro edilizio a quelli per ottimizzare la resa degli impianti di climatizzazione invernale. I contributi in particolare coprono le spese tecniche sostenute per la progettazione, la direzione lavori, il collaudo, la certificazione e la fornitura e posa in opera dei materiali. Destinatari degli interventi sono gli “edifici adibiti a residenza ed assimilabili” accatastati nelle categorie cosiddette civile, economica popolare, ultrapopolare, rurale, villini, abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi. La gestione del bando è affidata alla Società energetica lucana, società in house della Regione (là le Società in house funzionano, da noi le massacrano). I governati del Molise non fanno nulla, nemmeno copiare. Dardo

Non vogliamo assolutamente essere noiosi o ripetitivi. Ma ascoltando i notiziari degli ultimi giorni o leggendo articoli sul web, siamo spronati a tornare sull'argomento. Parliamo, nello specifico, della recente chiusura dell’ ambulatorio di Ostetricia ubicato nel distretto sanitario del vecchio Ospedale. Sempre in tema di sanità ed in particolare di “tagli alla sanità”, va ripetuto l’aspetto relativo all’’art. 32 della “Costituzione italiana”, il quale, articolo, recita testualmente: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.” Lo stillicidio che da anni subisce la sanità

molisana non è più tollerabile! Non si può più sopportare questo! Le associazioni i movimenti, i comitati, devono iniziare un concreta mobilitazione “in sinergia” oltre alle azioni legali, serve una generale mobilitazione, per CHIEDERE CON FORZA LO SBLOCCO DEL TURN OVER! LA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE PRCARIO CHE IN TANTISSIMI ANNI HA RAGGIUNTO UNA ECCELENTE QUALIFICAZIONE! LA GARANZIUA DEI SERVIZI MINIMI ESSENZIALI PRESSO LA STRUTTURA DELL’OSPEDALE VIETRI DI LARINO! LA EQUA RIDETERMINAZIONE DEI POSTI LETTO TRA PUBBLICO E PRIVATO! La garanzia del diritto alla salute del cittadino và al di lò di ogni conto “ragioneristico” La domanda che poniamo è se con questi tagli VIENE GARANTITO IL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CITTADINI? Ma possiamo tranquillamente continuare! Emodinamica di Termoli! Sentendo le ipotesi

di chiusura del servizio …. ribadisco....viene garantita la salute dei cittadini? Allora concludendo: con la salute dei cittadini-contribuenti non si possono fare scelte di natura puramente ragionieristica! Si devono valutare le singole realtà, la eventuale non vulnerabilità, dal punto di vista sismico, dei complessi ospedalieri! Si deve valutare attentamente il numero di residenti nelle varie zone dove vengono tagliati i posti letto! Non parliamo poi del rapporto tra pubblico e privato! Non và tralasciata la distanza chilometrica per raggiungere i centri di rianimazione ed emodinamica! Insomma, non possiamo, all’insegna del risparmio, mettere a rischio la salute e la stessa vita dei cittadini-contribuenti. Si rinnova l’appello alla mobilitazione generale! Per quanto riguarda lo scrivente, non è esclusa anche l’inizio d uno sciopero della fame, al fine di sensibilizzare chi di competenza! *Coordinatore e responsabile comunicazione


6 2 ottobre 2014

Campobasso

Edilizia, l’Acem chiede al sindaco di istituire un elenco di imprese per i lavori in economia L’Acem (Associazione Costruttori Edili del Molise), facendosi interprete delle istanze manifestate dalle imprese edili associate che lamentano spesso la scarsa considerazione in cui le stesse sono tenute dalla politica locale e dalle Stazioni Appaltanti che operano in Regione, ha inoltrato ieri una nota, a firma del Presidente Corrado Di Niro, al sindaco del Comune di Campobasso Antonio Battista. Nella nota viene richiesto, nell’assoluto rispetto della normativa di settore vigente, un uso più ricorrente delle procedure negoziate e dei cottimi fiduciari, nell’ambito dei limiti di importo e dei principi stabiliti dal codice dei contratti pubblici, tenuto soprattutto conto che anche una legge regionale del Molise, la n. 2/2012, all’articolo 58, suggerisce esplicitamente il ricorso a tali procedure. Per questo, l’Acem ha chiesto ufficialmente al sindaco del Comune capoluogo la formale istituzione di un elenco di operatori economici ai sensi dell’ articolo 125 del codice degli appalti, dal quale poter attingere negli inviti inerenti i lavori da affidare, nel rispetto dei principi di rotazione, di trasparenza e concorrenza, nella convinzione che ciò tuteli maggiormente soprattutto l’ente appaltante, in quanto la possibilità di selezionare le imprese da invitare costituisce garanzia del risultato e certezza dei tempi soprattutto per talune tipologie di commesse.

Commercio, turismo e servizi: Confcommercio coinvolge le aziende nel Piano formativo territoriale Un fondo nazionale al quale attingere per la formazione gratuita dei dipendenti delle imprese che operano nei campi del commercio, del turismo e dei servizi. I destinatari delle attività formative sono i lavoratori/lavoratrici dipendenti per i quali i datori di lavoro sono tenuti a versare il contributo di cui all’art. 12 della Legge n. 160/1975 e s.m.i. La Confcommercio di Campobasso risponderà con un proprio progetto all’Avviso 02/2014 del Fondo For.Te. (Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione

Continua del Terziario), finalizzato alla realizzazione di un Piano formativo Territoriale, che coinvolgerà una pluralità di aziende dei settori Commercio, Turismo e Servizi ed invita chi sia interessato a rivolgersi all’associazione (Contrada Colle delle Api – Zona industriale 86100 Campobasso http://www.confcommercio.cb.it/ campobasso@confcommercio.it Tel 0874 – 6891) per avere tutte le informazioni necessarie. I Piani formativi sono concordati tra le parti sociali, in favore delle imprese

aderenti al Fondo ed hanno lo scopo di consolidare e sviluppare le competenze dei lavoratori per rispondere alle esigenze di occupabilità ed adattabilità, nonché a quelle di crescita della capacità competitiva delle imprese. Un’occasione, dunque, per ricevere gratuitamente formazione di qualità e, di conseguenza, maggiori possibilità per dare impulso sempre crescente alla propria attività, che gli imprenditori molisani sapranno, si spera, non farsi sfuggire ma cogliere al volo.

Pubblicate sul Bollettino Ufficiale le “Istruzioni Operative per la concessione dei trattamenti in deroga nella Regione Molise - anno 2014” Sul B.U.R.M n. 33 del 26 settembre 2014 sono state pubblicate le " Istruzioni Operative per la concessione dei trattamenti in deroga nella Regione Molise - anno 2014 ". I trattamenti di mobilità in deroga saranno concessi secondo l'ordine cronologico di presentazione della domanda e fino ad esaurimento delle risorse assegnate alla Regione Molise. Requisiti soggettivi dei beneficiari: La concessione o la proroga in deroga alla vigente normativa di trattamenti di Mobilità - per trattamenti la cui durata è fissata nel limite del 31 dicembre 2014 - sarà garantita ai lavoratori in possesso dei seguenti requisiti soggettivi: - disoccupati ai sensi del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181; - in possesso dei requisiti di cui all'art. 16, comma 1 della legge 23 luglio 1991, n. 223 ( 12 mesi di anzianità aziendale, di cui almeno 6 di lavoro effettivamente prestato ); - alla data di decorrenza del trattamento abbiano già beneficiato di

prestazioni di mobilità in deroga per un periodo inferiore a tre anni o per almeno tre anni, anche non continuativi. Il trattamento di mobilità in deroga può essere concesso soltanto ai lavoratori provenienti da soggetti giuridici qualificati come imprese, così come individuate dagli articoli 2082 e 2083 del codice civile. Modalità di presentazione della domanda:i lavoratori residenti nella regione Molise da almeno 12 mesi effettivi, in possesso dei requisiti di cui sopra possono presentare domanda di concessione di mobilità in deroga attraverso procedura on-line: - sul Portale www.inps.it con l'utilizzo del PIN dispositivo; - tramite patronati e/o altre categorie abilitate; entro il termine di 60 giorni, a pena di decadenza, dalla data del licenziamento, dalla data di scadenza del periodo di prestazione precedentemente fruito o dalla data di pubblicazione delle presenti Istruzioni Operative.


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Campobasso

2 ottobre 2014

Antenne in città, il M5S lavora per regolamentare il settore Il consigliere Praitano: “Progresso sì ma con cognizione” Su sollecitazione di alcuni cittadini il Movimento Cinque Stelle di Campobasso ha raccolto informazioni sulla data in cui è prevista la rimozione di un’antenna provvisoria in zona Selvapiana. “Da documenti recuperati - spiega il consigliere comunale Luca Praitano - è emerso che la società ha l'obbligo di disinstallare l'impianto entro il 16 ottobre. Probabilmente il nostro interessamento ha suggerito al Comune di agire attraverso una lettera di sollecito nei confronti della ditta. Si consideri che quell'antenna insiste in un luogo "sensibile", su un'area di sport

Lettera aperta.

molto frequentata dai giovani. In commissione Sanità del Comune di Campobasso abbiamo rilevato la necessità di disciplinare meglio questo settore che, purtroppo, se da una parte consente di garantire un servizio da cui tutti traiamo benefici (telefonia e internet), dall'altro risulta una vera minaccia per la salute pubblica. La normativa è fin troppo permissiva e se i Comuni non regolamentano in maniera competente si rischia di dover subire sempre le scelte dei privati che fanno richiesta per nuove installazioni. Progresso sì ma con cognizione.

La Campobasso che non c'è più

Il ricordo di Gasbarro

Ciao Dardo, le pagine lette del libro scritto da Maria Giuseppina Fusco, persona ben nota ai nostri coetanei e sorella del vescovo, mi hanno fatto ritornare alla mente la strada dove sono nato ed ho trascorso un terzo del mio tempo, con i suoi personaggi e le sue miserie e fortune, ma, da molto tempo il silenzio e' sceso sulla zona murattiana della nostra ex città. Un silenzio destinato a durare, viste le promesse mancate e le mancanti premesse per un inizio di attività che dovrebbero mutare una situazione invero poco edificante e molto amara per una città che intenda elevare i propri contenuti sociali e culturali, Il silenzio, nel nostro caso, non e' concentrazione di forze e volontà di combattere, bensì dimenticanze accumulatesi nel tempo che hanno portato ad un imbarbarimento di luoghi che un tempo erano densi di vita.

Sono trascorsi 22 anni dalla morte dell’Agente della Polizia di Stato Gino Gasbarro, caduto in servizio il 1°ottobre 1992 a seguito delle gravissime ferite subite il giorno precedente sull’isola di Pianosa (LT). Per ricordarlo, ieri è stata organizzata dalla Questura di Campobasso una cerimonia commemorativa presso il cimitero di Boiano, dove riposano le spoglie dell’ Agente Gasbarro, sulla cui tomba è stata deposta una corona di alloro. Alla cerimonia hanno partecipato, oltre alla rappresentanza della Polizia di Stato, i familiari, le autorità civili, militari e religiose, nonché i rappresentanti dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato.

Per entrare nel vecchio borgo si imbocca via Cannavina i passi sono lenti, sconfortanti; i muri dell'antico palazzo mostra chiaramente l'incuria,;un tempo le finestre, anche degli altri palazzi,erano sempre aperte per far entrare nelle case aria fresca e pura dalle campagne circostanti e del Montebello ed anche per poter lanciare uno sguardo ai marmocchi che rumoreggiavano rincorrendosi nelle strade libere da qualunque tipo di pericolo,oggi quelle che ancora conservano la parvenza di apertura sono chiuse per evitare gas di scarico e rumori molesti, sia di giorno che di notte. Ancora proseguendo a destra di largo San Leonardo si imbocca via Ziccardi, un tempo splendido corso cittadino ; a metà percorso c'e' un piccolo spiazzo con al centro una fontana alle cui spalle c'era una antica chiesa ormai sparita, la fontana di Santa Cristina. Non e' molto pro-

pensa a parlare, rimasta ormai in una solitudine contornata spesso da sporcizia. Preferisce restare sola e, ricordare quando avere l'acqua in casa era un lusso di pochi ed un sogno di molti, quivi ogni momento c'era una fila...ogni donna vi si recava per approvvigionarsi dell'acqua necessaria per la casa portando sulla testa la famosa tina di rame e per evitare dolori portava sopra essa uno strofinaccio arrotolato, la spara, che conferiva un portamento elegante e perfino altero. Questa fontana era sempre affollata nonostante l'asse via Ziccardi,S.Antonio Abate,salita S.Bartolomeo e viale del Castello ne presentasse altre. Era la più gettonata c'era qualcosa che attirava le nostre ormai, possiamo chiamarle, antenate??si e, sentite il perché...la fontana di S.Cristina era a quel tempo accreditata di una leggenda che cantava le doti miracolose del-

l'acqua che...avrebbe resa fertile la donna che ne beveva. La conferma? Era lampante, non c'era famiglia nel borgo antico -e qui la leggenda trova conferma - che non avesse minimo cinque o sei figli, molte otto o nove ed addirittura una ne contava ben ventuno. Forse troppo ma... la grazia arriva sempre in tempo... ed i tempi mutano e si sono capovolti. Oggi la fontana e' triste e muta, sola e maltrattata, destinata a sparire. Perché? perché nei "nostri tempo moderni si e' alla ricerca di una fonte che mandi acqua sterilizzata e sterilizzante, fare figli non e' più di moda e la moda va seguita, anche se costa molto perché un paese senza figli e' destinato in un tempo non lungo a sparire e diventare un gerontocomio...poveri noi... che tristezza... Un cordiale saluto, Aldo





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Isernia

2 ottobre 2014

Differenziata, inizio promettente Parte la campagna di sensibilizzazione del Comune di Isernia al nuovo servizio ISERNIA. La campagna, promossa dall’Amministrazione Comunale di Isernia in collaborazione con la Smaltimenti Sud, azienda da anni specializzata nella raccolta, trasporto, valorizzazione e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, ha l’obiettivo di svolgere un’azione di formazione ed informazione rivolta alle famiglie e agli esercenti commerciali. Vede, inoltre, la partecipazione di Tetra Pak Italia, azienda da sempre impegnata nello sviluppo sostenibile, nella valorizzazione delle risorse e nel supporto all’estensione della raccolta differenziata e riciclo dei contenitori Tetra Pak su tutto il territorio nazionale. In vista di quella che è la principale novità del nuovo servizio, ossia la rimozione dei “vecchi” cassonetti stradali, dal 1 ottobre, e per i prossimi mesi, saranno distribuite le attrezzature dedicate alla raccolta differenziata (mastelli e carrellati) nonché il materiale informativo che descrive giorni, orari e modalità di deposito dei materiali differenziati. Muniti della lettera ricevuta a domicilio e del codice fiscale del sog-

getto intestatario della tassa rifiuti, le utenze potranno recarsi presso l’Ufficio raccolta differenziata, assegnato tra i seguenti: • Ex lavatoio, Largo Maddalena. • Comune di Isernia – V SETTORE, Via Ponzio Pilato snc. (Zona Acqua Solfurea, di fronte al-

l’Istituto di riabilitazione Igea Medica ). • Palazzetto dello sport, Via Giovanni XXIII E’ prevista la consegna a domicilio del kit solo nei casi di legittima impossibilità a recarsi presso l’Ufficio di riferimento, e qualora il contribuente non abbia l’effettiva

possibilità di delegare familiari e persone di fiducia. A disposizione dei cittadini, per indicazioni e segnalazioni, è attivo il Numero Verde 800 199 708, contattabile da numeri fissi e negli orari indicati sul materiale divulgativo. Appositi manifesti con l’indicazione di “avvio servizio” informeranno i cittadini circa l’ufficiale data di avvio del nuovo sistema di raccolta. L’intero comune di Isernia sarà interessato da questo cambiamento, - ha spiegato il Responsabile della Smaltimenti Sud - con la sostanziale differenza che l’area extraurbana (contrade e frazioni) non riceveranno la lettera poiché saranno servite tramite la diretta sistemazione di “ecopunti”, ossia agglomerati di cassonetti differenziati per colore, di riferimento e di pertinenza ciascuno ad un definito numero di utenze. L’azienda, che ricordiamo ha già avviato da tempo la gestione dell’isola ecologica per il conferimento di ingombranti, apparecchiature elettriche ed elettroniche ed altre tipologie di rifiuti, offrendo così alla cittadinanza un ulteriore importante

servizio volto ad impedire l’abbandono abusivo, assicura la propria disponibilità affinché il passaggio al nuovo servizio possa essere quanto più semplice e a misura per le esigenze dalla collettività. “La scelta di lanciare una campagna di comunicazione che punti fortemente al coinvolgimento delle utenze – ha sottolineato il Presidente del Consiglio Comunale nasce dalla necessità di sensibilizzare i cittadini affinché le novità introdotte dal nuovo servizio di raccolta possano essere accolte con fiducia e responsabilità.” “Siamo convinti - ha dichiarato l’Assessore Amendola – che questo Comune, con la collaborazione dell’azienda e la partecipazione responsabile dei cittadini, potrà raggiungere importanti obiettivi. “Un sistema di gestione così strutturato – ha aggiunto l’Assessore – permetterà di contenere e possibilmente di ridurre i costi della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani a carico dei cittadini. Il nostro impegno è mirato a fornire ai cittadini di Isernia un servizio pratico ma allo stesso tempo efficiente ed innovativo”.

Asilo comunale: “La giustizia continua a darci ragione la gestione al Comune per l’autovelox di Macchia D’Isernia” Il sindacato autonomo ha diffidato l'ente a riorganizzare i servizi con un proprio dirigente ISERNIA. Il Sindacato Autonomo CSA REGIONI AUTONOMIE LOCALI con nota del 24 settembre scorso aveva diffidato il Sindaco ed il Segretario comunale di Isernia “a non sottoporre le puericultrici ed il personale ausiliario comunale di fatto sotto la direzione/gestione degli appaltatori privati, facendo in modo che le stesse dipendenti continuassero a rispondere esclusivamente alle direttive fornite dai responsabili comunali preposti dagli organi istituzionali dell’Ente, così come stabilito dagli artt. 107 e 50 del Decreto legislativo 18.08.2000, n. 267 (TUEL)” nonché a “nominare il dirigente di quel settore”. Al riguardo è stato diffuso in questi giorni un comunicato stampa da parte del Comune di Isernia, nel quale si riferisce, sostanzialmente, che l’Asilo Nido comunale che attualmente ospita i bimbi iscritti all’Asilo del Comune di Isernia verrà integrato con altri bambini iscritti all’Asilo di ditte private e quindi, si specifica nel comunicato, che “i due servizi lavoreranno in armonia e sinergia, condividendo spazi e risorse”. "Ciò, dunque - per il sindacato -appare elusivo rispetto a quanto richiesto. Orbene, fermo restando che ci si riserva di verificare la legittimità di tale operazione, si ribadisce che il servizio comunale deve essere gestito/diretto esclusivamente dal Comune di Isernia attraverso il dirigente comunale che nel Comune di Isernia è obbligatorio ed attualmente, invece, in quel settore manca. Si coglie l’occasione per precisare inoltre, che attual-

mente quella struttura dispone di spazi e risorse che appaiono insufficienti, nonché di un solo servizio igienico che viene fruito dai bambini, dalle puericultrici e dal personale ausiliario e quando arriverà la ditta privata anche da quest’ultima". Per questo motivo il sindacato ha ritenuto informare l'Asrem di Isernia affinché verifichi se le condizioni suddette sono idonee, a salvaguardia dei bambini e di tutto il personale, comunale e privato.

ISERNIA. "E' giunta una nuova e bella notizia all’ufficio di Presidenza della nostra associazione, infatti il nostro delegato alle attività legali ci ha riferito che nella udienza di qualche giorno fa il Giudice di pace Avvocato Massimo Ruscillo ha riconosciuto la ragionevolezza e fondatezza del nostro ricorso dandoci ragione contro le ingiunzioni della Prefettura". Così il presidente dell'associazione Comitato Pro Tri-

gnina, Antonio Turdò in merito all'autovelox di Macchia d'Isernia. Infatti, nella udienza sono stati accolti i seguenti ricorsi: 1. Cusano Mario di Pettoranello(IS; 2. Zurlo Francesco di Larino(CB); 3. Vicentini Antenisca di Montesilvano(PE). Inoltre che l’udienza prevista per il giorno 30.09.14, nella quale sarebbero stati discussi i ricorsi di Pitarrelli G. di Guardaregia e Di Iorio M. di Termoli è stata rinviata al 14 ottobre a causa

di una astensione dei Giudici di pace. "Questa sentenza ci riempie di orgoglio, è la certificazione più realista che quando il nostro Comitato si muove, compie sempre atti e gesti di legalità e giustizia. Forse mai come adesso si può dire “ chi l’ha dura la vince”. Ricordiamo a tutti che questo risultato è stato raggiunto anche con la collaborazione qualitativa del sindacato CSA-Fiadel e del responsabile Feliciantonio Di Schiavi".

Museo chiuso per restauro

Taglia un bosco di pregio paesaggistico Rionero Sannitico – Deturpamento di bellezze naturali e violazione del vincolo paesaggistico: sono le accuse contestate a F.G., titolare di una ditta boschiva di Castel San Vincenzo, che ha tagliato un bosco di proprietà privata caratterizzato da particolare pregio naturalistico ed ambientale. Per tali ragioni l’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia dagli uomini del comando stazione Forestale di Forlì del Sannio. Il bosco in questione, ubicato in località “Solere” del Comune di Rionero Sannitico, aveva un’estensione di cinquemila metri quadrati. Dai controlli in sopralluogo e dalla verifica della documentazione sono emerse molteplici irregolarità, a cominciare dalla data di inizio dei lavori di taglio, che non è stata comunicata, come previsto per legge, dall’impresa boschiva al Corpo forestale dello Stato e ad altri Enti, al fine di consentire i controlli di polizia forestale durante i lavori. Ma soprattutto dai rilievi è emerso che il bosco in questione non aveva raggiunto la maturità utile per il taglio, e prima di poterlo tagliare era in-

dispensabile attendere almeno altri quaranta anni circa. Il taglio, così come è stato effettuato, ha perciò determinato un impoverimento del bosco, dove sono rimasti in piedi solo settanta alberi di cerro distribuiti su tutta la superficie, determinando un grave danno paesaggistico ed ambientale. Con l’apertura della stagione silvana 2014-2015, il Corpo Forestale dello Stato sta intensificando i controlli sul territorio al fine di prevenire danni ambientali, paesaggistici e furti di legna, sempre più frequenti. Il Corpo forestale dello Stato fa notare che gli illeciti forestali negli ultimi anni sono progressivamente incrementati, in parte a causa del disagio economico-occupazionale ormai diffuso, che porta a vedere i boschi come beni da “sfruttare” per ricavare facilmente risorse. Ma spesso i tagli boschivi indiscriminati, che mirano unicamente a massimizzare il profitto economico, oltre che violare le norme di legge risultano pregiudizievoli per l’integrità degli ecosistemi naturali, la biodiversità e la stabilità idrogeologica dei terreni.

ISERNIA. A partire da ieri il museo di Santa Maria delle Monache a Isernia è chiuso al pubblico. L’edificio in cui è ospitato il museo è interessato da lavori di ristrutturazione, adeguamento e messa a norma degli impianti. Una volta conclusi questi lavori si procederà al completo riallestimento delle collezioni: questo museo dovrà diventare il luogo in cui si potrà avere un’idea complessiva del territorio di Isernia e dell’Alto Molise attraverso i reperti provenienti dagli scavi più recenti, dalla protostoria al tardo antico. Il nuovo museo di Isernia, quindi, comprenderà non solo i materiali che possano adeguatamente illustrare la storia della città di Isernia dalla sua nascita, ma anche il materiale di tutto il territorio isernino, fino all’alto Molise, soprattutto quello recuperato nel corso delle più recenti campagne di scavo nei territori di Pettoranello, Pescolanciano, Carovilli, Pietrabbondante,Vastorigirardi e così via. Il nuovo allestimento occuperà i due piani dell’edificio, utilizzando gli spazi ora già occupati dal museo e dalla nostra necropoli romana di Isernia e inserendo al piano superiore anche il grande salone già restaurato e che nel recente passato ha ospitato mostre.


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Termoli

2 ottobre 2014

Lavinia, oggi l’autopsia La decisione è stata formalizzata dai giudici della Procura di Larino TERMOLI. E’ stato formalizzato alla Procura di Larino l’incarico del medico legale per l’esecuzione dell’autopsia sul corpo senza vita di Lavinia Iacomi, la 26enne trovata senza vita nella sua vasca da bagno due giorni fa. L’esame autoptico avrà luogo oggi a mezzogiorno. Quei fogli di carta al cancello, alle finestre, al portone e alla persiana, sintetizzano quello che è accaduto lunedì sera in quella villetta di San Giacomo degli Schiavoni. Poi il silenzio, il cane del quartiere che gironzola e abbaia e un domani che non sarà più lo stesso per tante, troppe persone. Lavinia era riservata, il suo sorriso raggiante e la sua cortesia davvero eccelsa, per questo si fa fatica a credere a quanto avvenuto. Lunedì il cartello “Chiuso per ferie” e da ieri un cartello “Chiuso per lutto”, moltissimi i clienti della pizzeria “Basilico” di via Madonna delle Grazie a Termoli così tanto sconvolti. Poi c’è il triste destino della vita che ti passa via in un attimo, senza darti il tempo di rendertene conto e così, mentre l’ipotesi più accreditata pare essere quella della morte naturale, intorno a Lavinia, a quei

Rubata un’auto all'Alfano Il mezzo è stato sottratto a un docente del Liceo Scientifico poco dopo l'apertura della scuola sigilli e a quegli status di facebook ci sono i perché di tante, troppe persone che non sanno darsi pace. Le ultime ore di vita non restituiscono grandi informazioni se non il fatto che Lavinia, intenta a fare le valige, non è andata a pranzo dalla suocera. “Resto a casa”, avrebbe detto al compagno ed è rimasta a fare le valigie, a prepararsi il brodetto con la ricetta romena che tanto le piaceva e a scegliere le ultime cose da portare con sé prima della vacanza. La valigia è rimasta lì, mezza aperta e mezza chiusa, come il tassello che manca a fare luce su questa vi-

cenda. Poi il silenzio, il buio, finchè alle 18 passate, il rientro del compagno è puro choc: il corpo di Lavinia è immerso nell’acqua della vasca di quel piano superiore nella villetta dei loro sogni da innamorati. Era senza vita, Francesco se n’è accorto subito, ma non poteva crederci e così la corsa a chiamare i vicini, a chiedere aiuto, un aiuto che s’è riempito del sostegno e della solidarietà perché il 118 non poteva fare nulla e i Carabinieri ancor meno. Era di Iasi, un comune romeno in Moldavia, e appena lo scorso giugno s’era diplomata al commer-

ciale “Boccardi”. Uno status su facebook che per molti è la chiave di quel che è accaduto ma per tanti, troppi a dire il vero, è una delle tante frasi che si scrivono su faccialibro e che recitava “Darei la vita per non morire”. L’acqua in quella vasca era sempre di meno, colpa di una valvola di sicurezza che la svuotava, e così si fanno spazio le prime certezze: Lavinia è venuta a mancare prima del rientro a casa di Francesco e ancora … “nulla si può escludere, ma nulla appare certo”, proprio perché quei sigilli lasciano aperto ogni dubbio.

Colle Macchiuzzo, le proteste Il parchetto della zona vede troppi cani senza museruola che spaventano la gente TERMOLI. Le lamentele arrivano da una famiglia che vive nel quartiere e facendo riferimento alla nostra testata ci contatta per denunciare quanto avviene nel quartiere cui risiedono, specificando che il detto disagio non è proprio loro ma lede un intero quartiere. “Da ormai troppo tempo non possiamo far scendere più i bambini a giocare nel parchetto perché la presenza di cani di grossa taglia, sciolti e per giunta senza museruola, ci intimorisce. In alcuni casi – continuano alcuni residenti – sono proprio i bambini che, impauriti, si rifiutano di andare a giocare nel parchetto. Nonostante i controlli frequenti nell’arco della giornata e so-

prattutto nelle ore pomeridiane da parte degli uomini del corpo dei vigili urbani, il disagio non è stato risolto. Purtroppo la loro azione è servita a placare solo per qualche giorno questo fenomeno ed è per questo che abbiamo deciso di scrivere a voi affinchè deste ampia visibilità a questo fenomeno che, purtroppo, caratterizza la nostra zona. Il nostro desiderio non è di certo quello di non vedere più cani nel parchetto, ma quello di vedere cani al guinzaglio e possibilmente con la museruola, permettendo così ai nostri bambini e in generale a tutti quelli che risiedono nel quartiere, di usufruire serenamente del parchetto

TERMOLI. Ladri davvero audaci questa mattina. Un docente del liceo scientifico Alfano di Termoli parcheggia la sua Fiat Panda all’interno dell’area riservata dalla scuola in viale Trieste. Una utilitaria ancora in ottime condizioni, di color rosso corallo. La lascia in sosta dalle 8.15 e una collega dello stesso plesso uscendo alle 9 l’aveva vista ancora al suo posto, ma tra le 9 e le 10 alcuni malintenzionati sono riusciti ad aprire la serrature della citycar e portarla via. Sgomento, rabbia e amarezza sia per il professore derubato che per tutti i docenti, poiché quanto capitato a Nicola Sorella, questo il nome dell’insegnante, originario di Guglionesi, poteva capitare a chiunque. Il furto è stato denunciato al comando stazione carabinieri di Termoli.

Fiat, mini ciclo di cassa integrazione A Rivolta del Re la sospensione del lavoro dal 27 ottobre al 1 novembre TERMOLI. Nemmeno il tempo di tornare da Roma dopo la manifestazione di protesta dei metalmeccanici sotto le finestre di Palazzo Chigi e per i dipendenti della Fiat di Termoli arriva la doccia gelata dell’ennesimo mini ciclo sistematico di cassa integrazione. Sempre e solo nel reparto dei motori 8 e 16 valvole. A Rivolta del Re è un dato ormai consolidato, la produzione e l’organizzazione del lavoro viaggiano a due velocità. Le date indicate per la sospensione dell’attività nelle aree di lavorazione e montaggio dei due propulsori sono dal 27 ottobre al primo novembre compreso.


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Termoli

2 ottobre 2014

“Il Corso nostra priorità” L'amministrazione comunale di Termoli interviene sulla pulizia e il verde

"La città è di tutti" Il consigliere comunale Mario Orlando chiede la collaborazione dei cittadini

TERMOLI. “Corso Vittorio Emanuele, così come altre zone di Termoli, è già una nostra priorità – afferma l’assessore comunale all’Ambiente Filomena Florio a seguito della segnalazione giunta da un quotidiano web – e, a dimostrazione di questo, c’è il fatto che ieri mattina è già passata la Teramo Ambiente per le operazioni di pulizia della strada e dei marciapiedi ed è in corso l’intervento di manutenzione delle aiuole e delle alberature”. Il problema del degrado di alcune zone della città è sotto gli occhi di

tutti e, cercare di risolvere lì dove è possibile con le sole risorse del Comune di Termoli, è priorità di questa Amministrazione comunale fin dal giorno dell’insediamento. Diversi consiglieri e soprattutto l’assessore all’Ambiente Filomena Florio, si spendono quotidianamente in attività di controllo, sopralluoghi e attività di raccordo con le ditte appaltatrici dei servizi della manutenzione del verde e gestione rifiuti. Ovviamente la stessa Amministra-

zione rivolge un appello a tutta la cittadinanza affinché ognuno, rispondendo al proprio senso civico, contribuisca in primo luogo a non sporcare la città e a non aumentare lo stato di degrado e, in secondo luogo a partecipare al mantenimento della pulizia anche tramite segnalazioni al competente ufficio. Il Comune, per sua parte risponderà con interventi immediati. Dalla collaborazione tra cittadinanza e Istituzioni potremmo avere una Termoli più pulita, una Termoli migliore.

TERMOLI. Abbiamo potuto apprezzare in questi primi mesi di attività amministrativa una particolare attenzione da parte del consigliere Mario Orlando, presidente della IV commissione Lavori pubblici, sul decoro urbano della città di Termoli e da lui promana un invito alla popolazione termolese: “Mantenere una città più pulita è un compito che riguarda tutti noi. Non si può semplicemente puntare il dito verso le responsabilità che, inevitabilmente sono imputabili a chi gestisce il sistema di nettezza urbana,ma significa anche avere un senso civico e di responsabilità individuale. Termoli è una città abitata da 33mila abitanti ma frequentata, soprattutto nelle aree del centro da moltissime persone provenienti dall’hinterland e regioni limitrofe. Se ognuno di noi salvaguardasse la città, a partire dalle piccole cose, non gettando rifiuti, rispettando il verde, segnalando a chi di competenza ciò che non va piuttosto che lamentarsi senza alcuna prospettiva di soluzione, allora si potrebbero ottenere dei risultati eccellenti. Un nuovo atteggiamento nei confronti della città è anche sintomo di intelligenza e di volontà di educare i propri figli e le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente che ci circonda. È più facile mantenere pulito, perché possiamo farlo tutti insieme, che pulire

“Il sindaco deve Progetto Vatma, la palla passa alla Regione intervenire” Stazione e via Cannarsa: tra bivacco Per i minori che sono state vittime di abusi la struttura ha funzionato al meglio. Ora nuovi fondi e degrado, la denuncia dei cittadini TERMOLI. Giunge in redazione una email da parte di un lettore che denuncia una “incresciosa situazione venutasi a creare nella stazione e in via Cannarsa”. Il nostro lettore segnala “il permanere di una situazione fastidiosa all’interno dei locali della stazione centrale per la presenza di un nucleo familiare composto da tre persone (padre, madre e figlio) che stazionano permanente sulle panchine esistenti (insufficienti) tanto da aver creato un’ accampamento”. “L’altra sera – scrive il cittadino – avevano occupato l’intera sala prospiciente le biglietteria al punto da rendere fastidioso anche il dover fare il biglietti alla macchinette ivi presenti. In aggiunta, la famiglia dispone anche un cane”. E così, la domanda del lettore è semplice: “Quale ragione spinge costoro a stazionare lì e/o a nell’attiguo capolinea dei bus cittadini? Cosa accadrà con i primi freddi? Preoccupazione mista a interrogativi che evidenziano non solo “uno spettacolo indecoroso della città” ma si associa all’ormai rino-

mato problema di via Cannarsa per la presenza di un’impalcatura da circa tre anni alla base della quale i rifiuti aumentano, le erbacce pure e vi sono carcasse di colombi morti e ricettacolo anche di masserizie di giorno di gente senza fissa dimora”. Tutto questo in pieno centro. “La ruggine – continua – sta corrodendo la base dei sostegni metallici, aspettiamo che avvenga qualche caduta di materiale dall’alto prima di intervenire?”. Giunge poi un appello al sindaco: “Signor sindaco, venga a vedere e poi imponga ai privati di intervenire o di farlo urgentemente rivalendosi a sua volta sugli stessi. Per l’ eco point visto che la serratura è fatta oggetto di attenzioni da parte di balordi e rende difficile la sera avvicinarsi per depositare i rifiuti, per la paura di trovare qualcuno di essi nascosto tra i cassonetti e intento a pratiche illegali, non sarebbe il caso di utilizzare un catenaccio o un lucchetto e soprattutto illuminarlo a giorno? La luce forse allontanerebbe qualche mal intenzionato e sicuramente sarebbe un deterrente".

TERMOLI. Volgono al termine i ventiquattro mesi di attività delle realtà avviate in diverse Regioni d’Italia grazie ai 27 progetti sostenuti dal bando messo a disposizione nel 2011 dal Dipartimento delle Pari opportunità, tra questi c’è anche il Vatma di Termoli. Abbiamo incontrato il coordinatore del Centro di Valutazione, ascolto e trattamento dei minori vittime d’abuso (Vatma) e abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui. Dottor Nicola Malorni, un biennio è agli sgoccioli, il 31 ottobre è ormai prossimo, quale bilancio per l’attività? “Un bilancio positivo sotto il profilo della tutela e della cura. Il Vatma è considerato ormai un punto nodale della rete dei servizi di contrasto e cura degli abusi della Regione Molise e assieme ad altri 26 Centri in Italia rappresenta sicuramente un modello di riferimento nazionale per questa tipologia di disagio”. A breve indirà una conferenza per rendere noti i risultati, ma volendo anticipare qualcosa, quanti sono stati i casi trattati? Attese ri-

spettate o non si aspettava esiti del genere? “Sì, è in programma un convegno conclusivo sul Progetto Pilota fissato per il prossimo 28 ottobre a Campobasso. Dal 30 gennaio 2013 ad oggi, il Centro Vatma ha trattato 74 utenti, di cui 52 minori e 22 adulti (genitori) provenienti dalla provincia di Campobasso. È stata positiva la risposta delle Autorità Giudiziarie, dei Comuni associati degli Ambiti sociali di Termoli e Campobasso, della ASReM e delle Forze dell’Ordine. Abbiamo costruito una rete di servizi sicuramente più efficace nel contrasto dei traumi associati ad abusi e maltrattamenti. Ci aspettavamo una casistica importante ma ho la sensazione che la presenza di un Servizio qualificato sul territorio abbia attivato la richiesta di aiuto spontanea della popolazione e degli operatori. E questa è una conferma a quanto affermo ormai da tempo: sono i servizi che attivano la domanda di aiuto. La cittadinanza può essere competente nel promuovere la propria salute se esistono servizi socio-sanitari

qualificati”. Con quale sguardo osserva il domani, alla luce della scadenza dei progetti e di una grossa incognita sul loro ripristino? “Guardo con ottimismo al futuro. Non voglio pensare che la Regione Molise sia tanto sprovveduta e inetta da far morire una iniziativa come questa. Il Progetto Pilota del Vatma è il risultato di una sinergia di attori istituzionali e non, mai attivata prima in Molise. La Asrem e gli Ambiti territoriali sociali hanno sperimentato in questi 24 mesi la prima efficace forma di integrazione socio-sanitaria. Vedrei il modello Vatma come un riferimento per i servizi che verranno riprogrammati con il nuovo Piano Sociale Regionale 2015-2017. Spero che la Regione abbia il buon senso per non sprecare questa importante sperimentazione. Poi a livello nazionale stiamo interagendo, attraverso un coordinamento nazionale promosso dal Vatma, con il Ministero della Sanità e il Dipartimento per le Pari Opportunità per fare in modo che i 26 Centri nati in Italia insieme al Vatma possano avere continuità”.



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Opinioni

2 ottobre 2014

Unimol in Etiopia, Ghana e Uganda in tema di Cooperazione allo sviluppo Che una pianificazione e programmazione attenta dovesse necessariamente comprendere un’ampia parte dedicata all’internazionalizzazione è elemento essenziale, di raccordo ed integrante del ruolo della formazione e dell’attività di ricerca. Ed è in tale piena consapevolezza che l’Ateneo molisano ha inteso accrescere, sviluppare e rafforzare, reti di collaborazione in ambito nazionale, comunitario ed internazionale. E le iniziative promosse in Etiopia, Ghana e Uganda in tema di cooperazione allo sviluppo ne rappresentano la conferma. L’Africa ha delle forti potenzialità agricole che vengono solo in minima parte sfruttate. Numerosi piani di sviluppo per l’agricoltura sono in fase di espansione ed in continua crescita grazie a numerose azioni umanitarie intraprese con l’aiuto di enti sovranazionali, progetti di cooperazione degli Stati “ricchi” e delle Organizzazioni non Governative. Proprio in questa prerogativa l’Università del Molise, da un’analisi della situazione locale e con un approccio partecipativo, in collaborazione con l’Osservatorio regionale sulla qualità degli alimenti di origine vegetale dell’ARPA Molise, ha promosso due progetti sul tema dell’agricoltura sostenibile e della sicurezza alimentare. Il primo focalizzato sull’obiettivo di “Rafforzare l’innovazione e la diffusione delle tecnologie per lo sviluppo sostenibile nelle filiere dei cereali, cacao e caffè in Africa occidentale ed orientale”, l’altro improntato sul tema “Integrare il sistema delle Biofarm in

Università etiopi e ugandesi”. Entrambi i progetti, e di recente, hanno ottenuto dei finanziamenti dalla Commissione Europea. Sono coordinati, rispettivamente, dai proff. Luciano Cinquanta e Andrea Sciarretta del Dipartimento Agricoltura Ambiente Alimenti, e mirano a contribuire a rafforzare le capacità di scienza, tecnologia e innovazione (STI) nel settore agricolo di Etiopia, Ghana e

Uganda. E non solo. Infatti intendono anche trasferire le conoscenze e le metodologia di ricerca attraverso lo sviluppo congiunto di azioni di dimostrazione favorendo, quale fine comune, a migliorare la sicurezza alimentare; incentivare lo sviluppo socio-economico; accrescere e potenziare la capacità, degli istituti di istruzione superiore, di formare esperti competenti e professionali

in agricoltura sostenibile; stabilire ed intessere una rete di ricerca tra istituti di istruzione superiore dei Paesi africani, caraibici e del Pacifico (ACP) e dell’Unione europea (UE). Gli Enti africani coinvolti nei piani di cooperazione sono: Università di Gulu (Uganda), Università di Addis Abeba (Etiopia), Università di Hawassa (Etiopia), Università di Energia e Risorse Naturali (Ghana), Bioeconomy Africa (Etiopia), African Bioeconomy Capacity Development Institute (Etiopia). I due progetti prevedono inoltre che tre Centri per la disseminazione dell’innovazione e tecnologia (CITED), presso ogni Istituto africano partner, verranno attrezzati con tecnologie appropriate in riferimento alla sicurezza alimentare (tecniche colturali per la riduzione di fitofarmaci usati in campo, efficaci metodi di conservazione post raccolta per evitare lo sviluppo di tossine e metodi diagnostici). Non saranno tralasciate naturalmente diverse iniziative di formazione sull’agricoltura sostenibile per le filiere di cereali, cacao e caffè (seminari su temi specifici, corsi per i formatori e per artigiani, meccanici e fabbri, azioni dimostrative in campo, etc.) a beneficio di ricercatori, studenti, agricoltori, associazioni di agricoltori, persone svantaggiate che vivono nelle zone rurali per migliorare conoscenze, abilità e atteggiamenti in merito a varie tecnologie che aiutano a migliorare la produttività e la sicurezza alimentare.

Di Gioia rappresenterà Molise La cultura ai tempi e Italia alla Coppa del Mondo della crisi Gran Prix International di tiro al volo Per la seconda volta consecutiva Raffaele Di Gioia, atleta paralimpico campobassano, è approdato alle finali della Coppa del Mondo Gran Prix International di Fossa olimpica. L’11 e il 12 ottobre, nella cittadina umbra di Todi, il portacolori del Cip Molise sarà in gara sul campo del Tav UmbriaVerde contro i migliori atleti provenienti non solo da tutta l’Europa ma anche da India, Australia, Usa, Canada, Cina, Nuova Zelanda. L’approdo alla finale di Todi è stato lungo e ricco di soddisfazioni per Raffaele Di Gioia.

Le selezioni, iniziate nello scorso mese di marzo, lo hanno visto sempre tra i protagonisti vista la sua indubbia indole competitiva degna dei più grandi atleti non solo del tiro a volo. Alle spalle Di Gioia ha oltre 40 anni di attività sportiva maturata nel specialità della Fossa olimpica e la sua più grande soddisfazione è quella di poter gareggiare insieme e al fianco dei cosiddetti atleti “normodotati”. Le gare di Todi sono anche valevoli come finali del campionato italiano di tiro al volo paralimpico.

Archiviata l’edizione “Sulle orme dei Sanniti” L’associazione ATTRAVERSOILMOLISE ha realizzato nel 2014 la 2°edizione di “Sulle Orme dei Sanniti”, primo Cammino organizzato lungo le vie della transumanza. Dal 30 agosto al 7 settembre è stato ripercorso per 160 km il Regio Tratturo Castel di Sangro – Lucera, accompagnando i camminatori di Italia tra luoghi paesaggi e tradizioni ancora poco noti. Trekking di 8 giorni che ha portato visibilità al nostro territorio, emozioni per i paesaggi attraversati, calore, allegria e accoglienza della gente conosciuta. L’ideazione del Cammino ha seguito l’esplorazione in solitaria di Francesco Cimino, geologo, guida e soccorritore pentro, avvenuta nel giugno del 2012 che ha portato alla riscoperta dell’antico tracciato e alla nuova mappatura con rilevazione GPS. Ma, ancor più, il Cammino sul Tratturo si è rivelato, nella sua originaria natura, un percorso di unione tra i diversi

paesi che si snodano lungo il tracciato dall’ Abruzzo alla Puglia. E’ attraverso l’esperienza concreta di “Sulle Orme dei Sanniti” , che gli enti e le associazioni di tanti comuni da Alfedena a Lucera, hanno potuto confrontarsi con il passaggio di viaggiatori curiosi e attenti, che hanno mostrato reale interesse per un territorio ancora poco esplorato. Questo Cammino è un modello di sviluppo territoriale che realmente sa interpretare la vocazione, la natura e la storia della nostra regione, un esempio concreto di attuazione del “turismo rurale”. Attraversare paesi, scoprirne le peculiarità e l’antica storia, incontrare gente, ascoltare testimonianze di vecchi pastori, protagonisti delle ultime transumanze, ha acceso il desiderio di condividere le bellezze del territorio in tutti i suoi aspetti naturali e sociali, di gustarne i sapori, di provare il piacere della fatica del viaggio

L’edizione di quest’anno è partita in maniera informale presentando il progetto sperimentale Qr-code “Ripalimosani virtual tour” ad un gruppo di studenti di scuola media il quale è stato “rapito” dal modo di approfondire la Storia. Il mezzo tecnologico utilizzato: lo smartphone! Il monumento di interesse: la croce viaria del 1562. Il contenitore tecnologico usato dagli adolescenti in maniera spesso differente è diventato per l’occasione il mezzo più accattivante per ospitarne il contenuto: la storia dell’arte. A seguire nel Palazzo Marchesale è stato illustrato il progetto, in maniera approfondita, agli amministratori dell’interland campobassano per farne comprendere appieno le potenzialità di sviluppo in ambito turistico. Nel pomeriggio, sempre nel Palazzo, il Simposio “Arte e nuove tecnologie” a cui hanno partecipato al confronto, con passione ed interesse, lo storico dell’arte Giulia Severino, l’archeologo Walter Santoro, l’esperto di comunicazione Luca Mastrangelo, il giornalista e scrittore Roberto Colella, il filmaker William Mussini, gli imprenditori Silvia ed Andrea Cianciullo, l’esperto web e partner tecnologico del progetto Qr-code Carmine Santoro di webdomus, oltre a tanti liberi cittadini. La volontà comune dei partecipanti è stata quella di fare rete tra i professionisti di settore delle varie realtà locali per poter

sviluppare progetti realizzabili poco costosi come quello presentato. Bisogna fare i conti con la realtà, hanno sottolineato i partecipanti, augurandosi il giusto contributo da parte degli amministratori locali non soltanto in termini economici ma soprattutto in quelli di partecipazione attiva. A chiusura dell’evento, nella chiesa madre, la performance musicale del Circolo musicale “Mascagni” di Ripalimosani insieme al “Coro Polifonico” di Montagano con letture ed interventi sul tema della Sacra Sindone di cui la parrocchia possiede una copia di fine ‘500. Musica sacra di grandi autori come Mozart ed Handel eseguita abilmente con strumenti popolari, come il mandolino e la chitarra, con la complicità della voce armoniosa dei cantori del coro polifonico. L’evento è stato promosso dall’Associazione Culturale Ouverture in collaborazione con in circolo Mascagni, con il patrocinio della Regione Molise e Provincia di Campobasso e con il contributo del Comune di Ripalimosani. Il direttore artistico dell’evento Gianni Manusacchio si ritiene molto soddisfatto dell’evento di quest’anno perché in linea e in perfetta continuità con le edizioni passate volte alla valorizzazione e promozione del territorio anche attraverso mezzi alternativi e tecnologicamente avanzati come il Qr-code.


La Bottega delle Idee Soc. Coop. La Bottega delle Idee Soc. Coop. è una società cooperativa multi servizi nata dalla volontà dei soci fondatori di condividere le competenze e capacità professionali per rispondere tempestivamente alle esigenze dei cittadini e delle imprese. La Mission: “Diteci il vostro problema: Noi vi daremo la soluzione” La Bottega delle Idee Soc. Coop. è un insieme di professionisti che si incontrano per motivi personali e professionali e decidono di fare delle proprie esperienze un’azienda. Un’azienda Cooperativa che possa continuare il successo personale di ognuno ma che sappia guardare al proprio futuro collettivo, anticipando i tempi e cogliendo il senso del mercato che cambia. La Bottega delle Idee Soc. Coop. è un opportunità per aziende, enti, pubblici e privati che hanno la necessità di dialogare con un partner veloce, versatile ed affidabile. La natura della struttura è pensata e programmata per rispondere a molteplici tipi di richieste in tempi rapidi e costi contenuti. Servizi Offerti - Servizi di pulizia civili ed industriali presso strutture private e pubbliche - Servizi di piccola manodopera presso strutture private e pubbliche - Servizi di manutenzione aree verdi - Servizi di assistenza domiciliare ed ospedaliera (anziani e persone con disabilità) - Servizi di consulenza amministrativa e legale E tanto altro… “La Bottega delle Idee Soc. Coop.” - Via Campania n° 31 86100 Campobasso Per informazioni in sede dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 - 12.00 Oppure contattare Tel. 0874/61099 o mail: labottegadelleideecoop@gmail.com


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