2 settembre 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 176 - MARETEDÌ 2 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Giovanni Muccio

L'oscar del giorno lo assegniamo a Giovanni Muccio. Il Guerriero sannita ha indirizzato una sua nota al governo regionale per cercare di attirare l'attenzione sui problemi sociali. Forse molti politici non vivono in mezzo alla gente comune ed in particolare ai bisognosi, perchè chi lo fa si rende subito conto della disperazione di centinaia e centinaia di famiglie molisane, che spesso faticano a mettere un piatto in tavola. Centinaia e centinaia sono le famiglie che non riescono a pagare le bollette, subendo il distacco come qualsiasi utente moroso. E Petraroia continua a parlare.

Il Tapiro del giorno a Salvatore Micone

Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Micone. Del consigliere regionale di opposizione non si intravedono le tracce politiche in Consiglio. L'unico argomento che gli sta a cuore è quello dei precari dei Centri per l'Impiego. E' pur vero che quando era assessore alla Provincia di Campobasso ha profuso energie per il mantenimento in vita delle strutture attraverso, anche, l'infornata di precari che oggi sono a rischio. Ma è riducibile un'attività politica regionale solo alla permanenza in essere di queste strutture?


2 2 settembre 2014

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Il rapporto contrattuale tra la Regione Molise e Trenitalia a rischio rottura

Un decreto ingiuntivo per dirsi addio Un decreto ingiuntivo probabilmente metterà fine al rapporto tra la Regione Molise e Trenitalia. “Sarebbe ora”, è il caso di aggiungere. Lo lascia intuire l’assessore regionale ai Trasporti Pierpaolo Nagni in una breve nota a commento, appunto, della decisione di Trenitalia di affidarsi alla giustizia per vedersi pagati gli emolumenti arretrati (anno 2013 3 e primo trimestre 2014). Eppure, come racconta Nagni nella nota a commento, sul punto, le parti si erano accordate nel corso del Comitato di gestione riunito il 6 giugno scorso, convenendo che la Regione avrebbe versato 10 milioni a breve e il saldo entro la fine dell’anno in corso, mentre per il 2014 avrebbe presentato a stretto giro di posta, “un adeguato piano di pagamento del corrispettivo dei servizi resi”. Che Nagni abbia preso cappello e minacci di ripensare se sia il caso o meno di rinnovare il contratto in scadenza a di-

cembre per i prossimi tre anni, appare più che giustificato. In fondo la Regione è un ente che un minimo di rispetto e di credibilità se lo meriti, nonostante, come abbiamo appreso, sia un cattivo pagatore. Ma è altrettanto vero che Trenitalia, stando alla centinaia di proteste che ogni anno si accumulano sul tavolo regionale per le carenze che presentano le carrozze, per i ritardi con cui spesso si viaggia, per i guasti alle macchine, sia una erogatrice di servizi chiaramente insufficiente e inadeguata a soddisfare le esigenze di mobilità su rotaia dei molisani. Ora capiamo anche perché poi la Regione non abbia mai applicato a carico di Trenitalia alcuna sanzione di fronte all’evidenza delle proteste e delle denunce da parte dei viaggiatori. Essa per prima era inadempiente. Una volta venute a galla le rispettive magagne, appare logico, anzi doveroso, che la Regione si ponga il problema se

continuare il rapporto con la società che per farsi pagare è ricorsa all’intervento del giudice, oppure alla scadenza contrattuale (dicembre 2014) voltare pagina. Cioè assegnare il servizio con apposita procedura di evidenza pubblica, sperando in meglio.

Il consigliere Salvatore Micone ha presentato una mozione urgente sui servizi per il lavoro

"Centri Impiego, rifinanziamoli" CAMPOBASSO. Il Consigliere Regionale Salvatore Micone ha presentato una mozione urgente per discutere della situazione in cui versano i servizi regionali per il lavoro con particolare riferimento ai Centri per l’Impiego delle province di Campobasso e di Isernia. Presso i Centri per l’Impiego, infatti, da anni sono attivi servizi collegati alla vita lavorativa dei cittadini quali l’accoglienza, l’orientamento, l’inserimento e il reinserimento lavorativo, consulenza all’autoimprenditorialità. "Tali servizi, in un momento di profonda crisi economica - afferma Micone - assumono un ruolo di centralità ed essenzialità per l’intera collettività. Presso gli sportelli dei Centri per l’Impiego, infatti, si affollano quotidianamente centinaia di giovani e meno giovani con problematiche legate alla sfera formativa e professionale trovando negli operatori la professionalità e le competenze necessarie. Tali servizi - puntualizza Micone - vengono svolti oltre che da lavoratori assunti a tempo indeterminato, anche da numerosi precari che vantano un’esperienza ultra decennale. Questi costituiscono oltre la metà del totale degli addetti dei Centri per l'Impiego di Campobasso, Termoli ed Isernia. I loro contratti tuttavia risultano in scadenza al 31 dicembre 2014. Il venir meno di queste risorse, sostiene Micone, comporterebbe il collasso

dei servizi per il lavoro in un periodo di crisi economica che vede un'alta affluenza presso gli sportelli dei Centri per l'Impiego da parte di disoccupati, cassaintegrati, giovani ed immigrati". Già nell'aprile del 2014, al fine di garantire la continuità dell'erogazione di tali servizi essenziali, la Regione Molise ha autorizzato il finanziamento del progetto ponte per la qualificazione dei servizi per il lavoro per il periodo 01/05/2014 – 31/12/2014 a valere su fondi residui FSE 2007/2013, nelle more dell'approvazione del nuovo Masterplan dei servizi per il lavoro 2014/2020. "Ora però il Governo regionale ha il compito di dare un altro segnale forte, quello della programmazione dell’erogazione dei servizi per il lavoro a far data dal 1° gennaio 2015. A tal fine, con la mozione presentata ho voluto - continua Micone - impegnare il Consiglio Regionale ad approvare un documento col quale impegnare il Governo Regionale a programmare in tempi celeri le modalità necessarie per garantire l'erogazione dei servizi per il lavoro a far data dal 1° gennaio 2015 e quindi la prosecuzione dei rapporti di lavoro dei precari che operano presso i Centri per l'Impiego di Campobasso, Termoli ed Isernia attraverso l'avvio della procedura di richiesta di anticipazione sui fondi UE al Ministero del Lavoro".


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3 2 settembre 2014

Annunciato dal “comunista” Petraroia il nuovo corso politico a Palazzo Moffa e a Palazzo Vitale

Commissione d’inchiesta e dannazione degli avversari politici Paradossale: il governo regionale che non è riuscito a modificare di una virgola le storture, le distorsioni e le distonie che fanno della Regione Molise un Ente improduttivo, ma dalla dirigenza meglio pagata d’Italia, parla di riforme, di rilancio, di una nuova frontiera! Eccolo il Petraroia che non t’aspetti dopo averlo letto e riletto più volte in versione mielosa a cercare unità, collaborazione, coesione. Citare Papa Bergoglio, riferirsi accoratamente al Patto per il Lavoro, alla urgenza di sostenere il Molise che non s’arrende dinanzi ai morsi della crisi globale. Eccolo però anche in versione opposta, prevalentemente rancorosa. Alla ricerca delle colpe degli altri per assolvere se stesso e quanti con lui stanno gestendo il Molise nella più assoluta anonima e inconcludente transizione politica e amministrativa, alle prese (egli soprattutto) con la Cassa integrazione ordinaria e in deroga, vessillo da sbandierare sulla incombente miseria collettiva. Eccolo dichiarare guerra a chi ha governato prima di lui e di Frattura, con il fardello delle colpe, le più qualunquistiche, che avrebbero ridotto il Molise a brandelli. Eccolo invocare una commissione d’inchiesta (rigurgito del veterocomunista che ancora alberga in lui) sulla Gam– Solagrital – Arena, e fare chiarezza (altro lessico comunista) sulle “situazioni esplosive riferite rispettivamente ai debiti della sanità, ai conti pubblici bocciati da tre sentenze della Corte Costituzionale, alle Società partecipate in gran parte al collasso, alla mancata programmazione in quasi tutti gli ambiti settoriali e a una diffusa situazione di caos estesa all’organizzazione interna

degli uffici, al dimensionamento scolastico, all’urbanistica, ai trasporti e alla formazione fino al fitto degli immobili”. Peccato che a distanza di oltre un anno e mezzo di governo di centrosinistra non ci sia uno, che uno, che possa dire e dimostrare che qualcosa del disastro così bene illustrato sia stata corretta, qualche errore riparato, un cambiamento effettuato. Di quel passato, a dispetto di Petraroia, resta il rimpianto delle migliaia di famiglie che con la Gam, la Solagrital e l’Arena hanno vissuto e continuerebbero a vivere se non fosse salita al governo della regione una classe politica che non sa risolvere e non sa risolversi, persa nella propria inconcludenza, immiserita dai rancori, e resa impotente dalle difficoltà che non sa affrontare. Petraroia di quel passato vuole farne una paccottiglia, ignaro che gli compete, per essere maggioranza, l’onere della soluzione, la migliore possibile. Ma non avendo forza e capacità necessarie, preferisce rifugiarsi in una Commissione d’inchiesta composta a sua immagine e somiglianza (faziosa e rancorosa), perché decreti le malefatte altrui e assolva le inappropriatezze della maggioranza politica cui appartiene. Per colmo di sfacciataggine (politica), come abbiamo avuto modo di mettere in risalto in altra corrispondenza, non si fa scru-

polo di spostare in avanti nel deserto del nulla, nel vortice delle chiacchiere, nel caos degli accadimenti l’idea che il governo regionale sia pronto e determinato a riformare il Molise. A renderlo cioè un esempio virtuoso della pubblica amministrazione. Incredibile! Un governo regionale che non è riuscito a modificare di una virgola le storture, le distorsioni e le distonie che fanno della Regione Molise un Ente mastodontico e improduttivo, dalla dirigenza meglio pagata d’Italia, che parla di riforme, di rilancio, di una nuova frontiera! L’uomo è di quelli che la demagogia l’hanno incorporata, per cui gli viene facile dopo aver invocato Commissioni d’inchiesta e la dannazione altrui, prefigurare il prossimo eldorado molisano: riforme, programmazione, diverso orientamento della spesa pubblica eccetera eccetera. L’autunno molisano, pertanto, a differenza degli altri autunni italiani, non sarà caldo. Stando a Petraroia, infatti, sarà denso di leggi regionali varate per rendere più snello ed efficiente il Sistema Molise, per razionalizzare la spesa, ottimizzare la gestione e recuperare risorse finanziarie da destinare alle imprese private (amiche, s’intende) avendo cura ciello: amalgama ben riuscito di politica di mandare al macero le aziende e le società partecie affari. pate dalla Regione, e di mantenere per sé e per la diriMa lui, Petraroia, che scrive ciò che genza regionale e il novero degli incaricati alla gestione scrive, ovvero dando ragione a Pastorini dei beni e degli interessi privati del noto gruppetto di che invita i molisani a scrollarsi di dosso amministratori di Palazzo Vitale e di Palazzo Moffa i proprio i Cotugno e i Frattura in quanto privilegi, gli emolumenti, le prebende e i vantaggi (quelli imprenditori vestiti da politici per camufchiari e quelli occulti). Salvo a vedere però quali safare meglio i loro affari privati, continua a ranno gli esiti delle iniziative dei molisani indignati che fare lo gnorri. Quasi non facesse parte si dicono decisi a tentare di sfrattarli da Palazzo Moffa della maggioranza, non ne dividesse le e metterli finalmente alla berlina. mattane, i sotterfugi e gli affarismi. Roba Dardo da manicomio.

Lettera aperta al presidente della Regione Molise

Ultimissima da Petraroia! L’ultimissima di Michele Petraroia, vice presidente della giunta regionale del Molise e assessore alle politiche di sviluppo (!) : “Ha ragione lo scrittore Antonio Pastorini quando sprona il Molise a scrollarsi di dosso il retaggio assistenzialistico di un economia drogata dall’impiego pubblico e da prenditori che si vestono da politici per camuffare meglio i lori interessi privati”. Senza accorgersene, forse, o accorgendosi ma facendo lo gnorri (altra sua

particolarissima specialità), ha dato un calcio negli stinchi al collega di maggioranza Vincenzo Cotugno, imprenditore della più bell’acqua vestito da politico per camuffare meglio i propri interessi privati. Cognato dell’altro grande imprenditore vestito da politico, Aldo Patrciello, che più e meglio di Cotugno ha dato una mano a far vincere Frattura e Petraroia per amministrare in chiave privatistica e utilitaristica il Molise. Frattura, Petraroia, Cotugno, Patri-


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4 2 settembre 2014

Via libera della prima commissione permanente regionale alla nascita dell’ Agenzia regionale per lo sviluppo Agricolo Rurale e della Pesca (Arsap)

Da Ersam ad Arsiam per finire ad Arsap (Agenzia regionale per lo sviluppo Agricolo Rurale e della Pesca): è il percorso storico-istituzionale di ciò ch’è stato l’Ente regionale di sviluppo agricolo di Via G. B. Vico a Campobasso: una realtà che negli Sessanta ha avuto un peso, un’incidenza, una funzione nel creare i presupposti e nel realizzare le condizioni necessarie per sollevare l’agricoltura molisana dalla ereditata condizione di sussistenza a settore primario dell’economia locale. Giacomo Sedati, Pietro Cianci e Gino Di Biase sono stati gli autori di una realtà che a distanza di molti decenni ha voglia di ritrovare peso, incidenza e funzione per affermare un’agricoltura di qualità, competitiva e possibilmente, oltre che augurabilmente,

di Antonio D’Alessandro In Poste Italiane dopo il cambio dell’Amministratore Delegato e, a seguire, di alcune figure di considerevole livello verticistico, avanza il “nuovo”, specchio fedele della “nuova” politica che sta cercando di cambiare il Paese e che, sulla spinta di una profonda crisi economica, intende ribaltare il sistema e, persino, la cultura di un modo di fare politica che, dal dopoguerra ai nostri giorni, nella sostanza e al di là degli uomini, non è mai cambiato. La riflessione che dobbiamo fare noi: era davvero necessario sconfessare gli equilibri di un’Azienda in crescente sviluppo, che da anni dichiara attivi di bilancio, leader nei

remunerativa. I presupposti ci sono e sono stati correttamente individuati e posti in risalto dall’attuale direttore generale, Antonio Iacobucci che alla proposta di legge appena approvata dalla prima commissione permanente regionale (presieduta da Francesco Totaro) ha dato un contributo tecnico e amministrativo determinante. Determinante, nel passaggio in cui le caratteristiche della produzione agroalimentare devono, perché possono, rivelarsi identificative di una biodiversità e di una tipicità del territorio, tali da rendere i prodotti molisani di nicchia, quindi, unici, tipici e qualitativamente inattaccabili. Come? Attraverso la ricerca, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica. Di assoluta rilevanza è la costituzione a tale fine di apposite

banche per la conservazione del germoplasma, cioè dei semi autoctoni scientificamente preservati, in stretta collaborazione con il presidio universitario. Si prefigura, seppure con non poche incertezze e tentennamenti, un Molise in proiezione futura, che sceglie e si serve delle tecnologie, delle scienze, delle professionalità. Ma, purtroppo, con ancora una irrisolta necessità. Quella, cioè, di creare una nuova coscienza, una diversa professionalità, una maggiore capacità di operare nella sfera arruffata, spesso demotivata e devitalizzata, del personale chiamato a rendere i contenuti delle leggi una diretta e concreta applicazione pratica. Fatta l’Arsap è, quindi, il caso di fare gli “arsapisti”.

Poste: Si cambia…! mercati di riferimento e, soprattutto, che sino a oggi ha assicurato il lavoro a oltre 140.000 dipendenti? Si sentiva veramente la necessità di stravolgere un management forte di un bagaglio di esperienze e di conoscenze? Le battaglie, che la SLP CISL negli anni ha dovuto sostenere, sono state spesso aspre e senza esclusione di colpi, ma alla fine si raggiungeva sempre un punto di condivisione, il punto decisivo che ha consentito quel risultato che è sotto gli occhi di tutti. Il cambiamento era ormai fisiologico, rientra

nell’ordine delle cose anzi cambiare un AD dopo dodici anni è più che normale, si tratta solo di non disperdere quanto di buono è stato creato e magari compiere un ulteriore salto di qualità, operazione tutt’altro che facile. Molto dipende dai veri compiti che questo Governo ha assegnato al nuovo management: crescita e sviluppo vuol dire anche fare investimenti, vendere e fare cassa è tutto l’opposto. Di certo, qualsiasi progetto sia in cantiere dovrà essere condiviso e accompagnato dalla forza lavoro, da chi quotidianamente si

sporca le mani, dal grande patrimonio umano e di valori molto forte in Poste che ha nulla a che fare con le oscure dinamiche di cui la nuova economia è piena. In categoria sul tema della “privatizzazione”, è viva la preoccupazione tra i lavoratori, spesso disorientati da un’informazione non sempre trasparente. Le problematiche sul territorio sono sempre le stesse che, a turno, investono le varie strutture: dalla disorganizzazione in SP alla carenza di risorse in MP, dalla sicurezza alle precarie condizioni degli ambienti di lavoro. Le ferie estive sono servite per ricaricare le pile in vista di un autunno che già si preannuncia molto caldo. *Segretario SLP-CISL Molise

Lettera aperta

Esattorie, si faccia qualcosa On. Ministro,in riferimento alla vertenza della Società ESATTORIE SpA in concordato liquidatorio trattata presso la preposta Direzione Generale dei Rapporti di Lavoro il 29 agosto scorso, segnalo la necessità di intervenire con somma urgenza per chiarire una corretta interpretazione del Decreto n. 83473 del 1.08.2014. Il Liquidatore Giudiziale con l’allegata nota

del 27.08.2014 sollecitava la concessione di ulteriori 3 mesi di cassa in deroga ai sensi del menzionato Decreto, stante gli impegni avviati dal Comune di Viterbo e dalle istituzioni molisane, tese a salvaguardare la prospettiva occupazionale dei n. 104 addetti.Sorprendentemente il 29 agosto il confronto si chiude con un Verbale di Mancato Accordo che sancisce il licenziamento

dei lavoratori a causa di un mutato atteggiamento del Commissario Giudiziale che respinge ogni richiesta di aggiornamento della riunione e per via di un’interpretazione rigida del Decreto n. 83473/2014 che se generalizzata determinerebbe conseguenze nefaste per migliaia di lavoratori che versano nelle medesime condizioni di fatto e di diritto.Il 3 settembre solleciterò una presa di posizione

della IX Commissione al livello nazionale per ottenere un tempestivo chiarimento interpretativo da parte delle preposte Direzioni del Ministero del Lavoro, ma colgo questa circostanza per sollecitare la possibilità di procedere ad una nuova convocazione delle parti interessate alla vertenza ESATTORIE SpA in modo tale che possa essere accertato tecnicamente il diritto dei lavoratori a usufruire di ulteriori 3 mesi di cassa in deroga così come richiesto dal Liquidatore Giudiziale nella propria nota del 27.08.2014. Michele Petraroia, assessore regionale


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5 2 settembre 2014

Sotto accusa l'assenza di uno specifico piano venatorio previsto dalla legge

Caccia, il disastro regionale CAMPOBASSO. Singolare lettera aperta al presidente della Regione Molise sulla questione della caccia. "Caro Presidente con la presente per portare alla Vostra attenzione alcune considerazioni in merito all’iter di approvazione del calendario venatorio. La legge regionale 19/93 all’art. 28 cita: Entro e non oltre il 15 Giugno la Giunta regionale, sentiti l’Istituto nazionale per la fauna selvatica (ora ISPRA) e la competente commissione consiliare, approva e pubblica il calendario ed il regolamento relativo all’intera stagione venatoria (omiss). Entro e non oltre…… , non oltre che cosa significa ? Che oltrepassato il limite non c’è possibilità di rimediare o che poi è tutto possibile e approviamo il calendario a ridosso della stagione venatoria? Lei presidente o assessore incaricato ( perche nel frattempo la delega e stata data) si sta rendendo conto che sta offendendo l’intelligenza dei seguaci di Diana e comunque non sta rispettando una legge ? Sia Nazionale che Regionale? Non state rispettando la legge. Vergogna, perché e pur vero che avete ereditato guasti dal passato, ma è pur vero che vi state comportando pressoché allo stesso modo. Approviamo, non approviamo, aspettiamo l’ultimo momento utile, forse non fanno in tempo a fare ricorso: Presidente ed assessore a che gioco state giocando ? Siete così diversamente di sinistra che compiendo il giro siete tornati a destra ? O non lo siete mai stati?( di sinistra intendo) Lei o chi per Lei, sta realizzando che sta facendo magre figure e state attuando le stesse metodologie dei vostri predecessori pur di accontentare quei quattro “interlocutori” che vengono a bussare ai vostri scranni regionali per avere una certa visibilità e poter poi eventualmente arrogarsi il merito di aver fatto tutto il meglio per la Caccia.( e se poi non ci sono riusciti va bè pazienza). In tutto ciò le associazioni venatorie dove sono, in vacanza anche loro ? Perché non difendono i diritti dei cacciatori in maniera chiara ed inequivocabile. Dove sono e dove sono state quando era sotto gli occhi di tutti che più il tempo passava e più in mancanza delle prescrizioni di legge la caccia nella regione ogni anno si fa più restrittiva. Date una occhiata agli altri calendari venatori in regioni dove tutti e dico tutti hanno fatto e fanno il loro dovere nei confronti della attività

venatoria. Fanno solo proclami e dichiarazioni con le quali fare adeguata campagna tesserativa. Dove sono le associazioni venatorie che ben sanno che e più di un anno che non esiste la commissione di abilitazione per l’attività venatoria e ci sono persone che non riescono per mancanza della stessa a poter esercitare la caccia nonostante che abbiano pagati i certificati occorrenti e che tra l’altro sono anche scaduti. E adesso che cosa succede? Vi inventerete qualche delibera dell’ultimora per poter anticipare qualche giornata di caccia e qualche specie in barba a tutte le norme per prestare il fianco ad eventuali ricorsi che potrebbero sospendere l’attività venatoria? Il merito o il demerito di chi sarà? Tutto questo è un film già visto, Vi state comportando alla stessa stregua dei vostri predecessori. Assessori e consiglieri prima di voi hanno mostrato la via da seguire e bisogna riconoscergli il merito di essere degli ottimi maestri. Anche se alla luce dei fatti non vi era alcun bisogno, vi state dimostrando di essere ben preparati. Per adesso mi fermo qui, e vorrei permettermi di esprimere qualche consiglio a Lei presidente, visto che ha dichiarato di accettare qualsiasi contraddittorio con i cittadini nei limiti della correttezza e nelle diversità di opinioni: stia a sentire i consigli della struttura preposta alla preparazione del calendario sia per evitare danni e sia perché ben sappiamo che

Partecipate, necessaria riflessione di Mauro Sasso Gli accadimenti di carattere economico e sociale che stanno interessando il Molise, in special modo nelle ultime settimane, riguardo le società a partecipazione regionale, lasciano spazio ad alcune considerazioni, proprio su tali organismi, ormai fuori controllo e anacronistici se rapportati all’attuale scenario economico. Luoghi di potere, attraverso cui la politica negli anni ha operato indisturbata, dividendosi le poltrone dei Consigli di Amministrazione, assumendo personale a proprio piacimento, così da creare un bacino di consensi utile ad ogni tornata elettorale. Il tutto, naturalmente, abbondantemente finanziato con le casse pubbliche ed i soldi dei contribuenti molisani, spesso ignari delle operazioni condotte in tali segrete stanze con i loro denari. Siamo stati sempre favorevoli a tal proposito, come Organizzazione, ad una dismissione progressiva delle quote pubbliche da tali Società, così da cancellare definitivamente tali metodi da Prima Repubblica e che hanno mandato in rovina la maggior parte di tali Enti, in Molise come in Italia. A nostro avviso, infatti, una pubblica amministrazione deve governare altro tipo di processi, come la programmazione, l’orientamento degli investimenti, guardando lo sviluppo del territorio, ma senza mai indossare gli abiti dell’impresa. Tale attività deve esser lasciata a chi ha scelto di farla, garan-

tendo un territorio sano, libero da commistioni di vario genere ed in cui poter lavorare con serietà e serenità. Tornando al tema, fuoruscita si, senza dubbio, ma con la dovuta attenzione. Innanzitutto bisognerebbe prestare particolare cautela ad abbandonare il controllo delle società che hanno ricadute dirette sulla programmazione economica del territorio e che dovrebbero rivestire una sorta di braccio operativo dell’Ente. Immagino il Consorzio Korai, che potrebbe essere protagonista nelle attività programmatiche di quel turismo che i nostri amministratori tirano sempre in ballo, ma a cui poche risorse destinano e a cui ancora non viene dato il ruolo da protagonista che merita. Molise Dati, azienda composta da figure altamente professionalizzate che raccoglie ed immagazzina dati sensibili e che dovrebbe fornire all’Istituzione quel valore aggiunto in termini di strategia amministrativa e di ricerca sulle esigenze della popolazione. Premessi questi e altri casi specifici, per queste ed altre motivazioni, però, una intelligente exit-strategy regionale da altre realtà simili, ribadiamo, è quanto mai necessaria. Non possiamo ancora pensare ad una Regione che produce zucchero o pollame, che pensa a riparare impianti di risalita, oppure le condotte fognarie di questo o quel nucleo industriale. Le risorse impiegate per queste attività devono essere dirottate altrove, per attrarre investimenti e capitali da fuori re-

l’eredità che lei ha ricevuto anche in materia venatoria, ha bisogno di tempo per apportare correttivi che ci permettano al pari di altre regioni di avere dignità di trattamento; dimostri alacrità tenacia e immediatezza per costruire nel prossimo futuro solide basi perché noi cacciatori possiamo fruire in maniera libera e totale della nostra passione; non stia a sentire le voci di coloro che si spacciano come depositari delle soluzioni in materia venatoria perché sono gli stessi che dobbiamo ringraziare per averci portato a questo punto ( non ereditate anche loro); ultimo ma non per ultimo riconoscere che si può avere una falsa partenza potrebbe essere utile, l’importante però è non perseverare. Un consiglio anche ai cacciatori o presunti tali, leggete bene il futuro calendario venatorio e vi accorgerete che la nostra unica arma non sono le doppiette, ma il non pagare né le tessere associative e né le tasse di concessione governative, per un anno si dovrebbe attuare lo sciopero venatorio. (Magari fosse possibile) Anche quest’anno ho atteso la pubblicazione del calendario venatorio per poter esercitare un mio diritto, per il quale si pagano bei soldini, e anche quest’anno avete perseverato a non rispettare la legge. Anche quest’anno vi inventerete delibere strane, e deroghe dell’ultimo minuto per non rispettare la legge, anche questo anno siamo sotto tiro di possibili ricorsi che potrebbero bloccare la caccia, ( speriamo che gli anticaccia continuino a non capirci nulla), anche questo anno ci sarà la corsa ai tesserini( e i cacciatori anche questo anno si lamenteranno) . Se tutto ciò potrebbe danneggiarmi come utente, non e una minaccia, ci vedremo nelle sedi opportune. Sarebbe bello che qualche dirigente di associazione venatoria facesse sentire una voce fuori dal coro, ma non è successo per altre cose più importanti e non credo che succeda ora, anche nel loro piccolo sono amministratori, ma a tutto può esservi un inizio. Non mi voglio dilungare oltre, anche se ci sarebbero molte cose da dire, ma non è più tempo, abbiamo quello che ci meritiamo Mi aspettavo chiarezza e serietà soprattutto perché tra i Suoi voti c’è anche il mio. Buon lavoro. Ps. L’assessore alla caccia potrebbe anche fare una conferenza dibattito per spiegare le sue scelte. O no? Zed

gione, per abbassare le tasse ai cittadini ed incentivare le imprese. Una marea di denaro pubblico che se utilizzato in maniera più astuta davvero offrirebbe un nuovo impulso alla economia di questa terra. Anche in questo però, bisogna prestare la massima attenzione per stanare i furbetti che mai mancano quando bisogna fare l’affare. Il passato ne è pieno di esempi. Occhio a coloro a cui si vanno a vendere le quote delle società pubbliche. Evitiamo i saldi di fine stagione a favore dei soliti imprenditori arricchiti con denaro pubblico che acquistano, spremono ed alla fine chiudono aziende. Loro non servono. Allontaniamo chi danneggerebbe ancor di più alcune economie già in difficoltà e che lasciano peggio di come hanno trovato le nostre aziende e le nostre società. E la strada maestra da seguire per porre una lente di ingrandimento sulla questione è la tenuta dei livelli occupazionali. Prima di dismettere quote o vendere azioni, si tutelino i lavoratori, stipulando accordi seri e convenienti per tutti, principalmente salvaguardando chi lavora. L’auspicio è che la politica intraprenda da subito con fermezza e responsabilità questo cammino, magari come fatto con Ittierre, dove pare (facendo i dovuti scongiuri) che le cose cominciano a funzionare, seppur con una certa lentezza. Il tempo degli sperperi è finito, considerato che le risorse in futuro saranno sempre minori. E proprio in virtù di ciò la Regione deve riprendere in mano le redini per condurre questo territorio, ricco di storia, cultura, paesaggio e professionalità, verso una condizione di ripresa.


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Campobasso

2 settembre 2014

Palazzo San Giorgio, assise in riunione oggi e domani Festival saltato, gli organizzatori precisano: “Sicurezza a rischio”

Doppio Consiglio comunale, tanti argomenti in discussione questa mattina nella sala consiliare di Palazzo San Giorgio mentre domani in primo piano ci sarà l’approvazione delle aliquote della Tasi e della Tari. L’ordine del giorno di oggi prevede l’interrogazione del consigliere Francesco Pilone sulla localizzazione provvisoria della scuola dell’infanzia “C. Collodi” del IV Circolo attualmente in via Scardocchia, tre interrogazioni di Michele Coralbo avente ad oggetto sul’intitolazione dello stadio comunale Selvapiana al capitano Michele Scorrano, sullo stato di salute degli edifici scolastici comunali e sull’istituto di via Facchinetti “Romita”. Le interpellanze sono del consigliere Cretella sulla mancata assegnazione delega all’Ambiente, del consigliere Praitano

sulla visita del Papa dello scorso 5 luglio e del consigliere Felice sui permessi di sosta nel centro cittadino. Le mozioni riguardano, invece, la preparazione degli scrutatori, le spese sostenute per la visita del Santo Padre, la digitalizzazione delle comunicazioni nell’ambito degli organi del Consiglio Comunale, l’istituzione dei “parcheggi rosa” riservati alle donne in stato di gravidanza o con prole neonatale al seguito, l’annullamento dell’imposta Ici/Imu sui terreni ex agricoli, la riapertura e la riqualificazione Villa De Capoa, l’attivazione delle web-cam nell’aula consiliare, le politiche della casa, la chiusura al traffico di Piazza Pepe e la limitazione alla mobilità ed utilizzo improprio degli spazi sosta per disa-

bili. In discussine anche un ordine del giorno sulla soppressione della Corte di Appello di Campobasso. Domani, come anticipato, il Consiglio dovrà approvare il regolamento per l’istituzione e l’applicazione del tributo comunale sui servizi indivisibili Tasi, le aliquote del tributo per i servizi indivisibili- TASI per l’anno 2014, il regolamento per l’istituzione e l’applicazione della tassa sui rifiuti Tari , il piano Finanziario del Servizio di Gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2014, le tariffe della tassa sui rifiuti Tari per l’anno 2014: infine tornerà in discussione anche la delibera C.C.n.1 del 24/02/14 inerente la proposta di variante con ampliamento alla lottizzazione “Parco dei Pini”, /14:in esecuzione delle ordinanze TAR Molise n.37/14 “

L’associazione culturale Costruttore di eventi replica alle affermazioni rilasciate dal sindaco di Campobasso, Antonio Battista, in merito alle vicende che hanno portato all’annullamento del Bpm Love Festival del 29 e 30 agosto e precisa che “Il giorno 26 agosto è stata fatta la delibera del Comune, pubblicata sul sito dell’ente alle 14.30 del 27, senza la contestuale comunicazione agli organizzatori dell’evento. Nella delibera si autorizza l’evento per i giorni 29 e 30 agosto, autorizzando, inoltre, l’occupazione dell’area interessata per l’allestimento, a partire dal 27 al 31 agosto (come richiesto dall’associazione). Nella delibera si demanda ai dirigenti competenti tutti gli adempimenti gestionali consequenziali, scaturiti dal presente deliberato. Ciò detto, come mai al 28 mattina, un giorno prima dell’inizio dell’evento, l’area era ancora occupata dalle auto e priva di

Memorial di Scacchi “Costanzo Muccio”, aperte le iscrizioni Si terrà domenica 7 settembre, alle ore 15.00, presso l'Hotel San Giorgio a Campobasso, il 3° Memorial di scacchi "Costanzo Muccio", torneo semilampo a sei turni, sistema svizzero, dedicato al giovane ingegnere biomedico molisano prematuramente scomparso nel 2010, che gli amici ricordano

con questo appuntamento annuale. La chiusura delle iscrizioni è prevista per le ore 15.15 sempre del giorno 7 settembre. Ci si può iscrivere, oltre che di persona entro l'ora stabilita, andando sul sito Internet: http://apalladi.altervista.org/iscrizione3mem o.html.

In palio premi in denaro per i primi cinque classificati assoluti, i primi classificati delle tre categorie ed il primo dei non classificati. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l'organizzatore dell'evento, Andrea Palladino, campagno di Liceo di Costanzo, al numero di cell.3450836394.

segnaletica di rimozione auto e chiusura al traffico? Nonostante questa grossa inadempienza del Comune, l’organizzazione ha comunque iniziato a preparare ed allestire l’area. Siamo stati costretti a bloccare il tutto alle 19.30 del 28 quando ci siamo resi conto che non c’erano le condizioni per lo svolgimento in tutta sicurezza di un evento che avrebbe portato migliaia di giovani all’ex stadio Romagnoli. A fronte di questo, nei minuti immediatamente successivi alla decisione di annullare l’evento, l’associazione ha dato mandato al proprio legale di comunicare in via ufficiale al Comune le motivazioni che hanno portato alla rinuncia, per inadempienza e latitanza della struttura amministrativa del Comune. Cosa grave è il primo cittadino in conferenza stampa ha sostenuto di non essere a conoscenza di tale documento ufficiale”. L’Associazione culturale “Costruttore di eventi”


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Campobasso

2 settembre 2014

Si comincia ad amministrare col porre attenzione all’immagine estetica della città

A settembre il varo del Piano urbano del verde pubblico (e privato) Il comitato dell’ “Albero di Natale”, mettendo a dimora una giovane sequoia in Piazza Cesare Battisti al posto di quella ormai morta, darà un primo segnale di novità nel considerare un dovere civico collaborare con l’amministrazione A settembre novità sul fronte del verde pubblico a Campobasso. Lo ha annunciato il sindaco Battista che della visita del Papa si porta dietro la fatica dell’evento e la soddisfazione di aver ripulito la città dalle sterpaglie, sistemando il verde incolto, e dando una passata al verde cosiddetto attrezzato. Non gli va ancora di annunciare un Piano urbano del verde, ma ci sta seriamente pensando. Aspettiamo settembre. Diversamente, passeranno pochi altri mesi, e Campobasso tornerà ad essere quella di sempre, col verde incolto ridotto a sterpaglia e il verde attrezzato bisognoso di una (ri)passata. Ma di visite del Papa non ce ne saranno altre forse per decenni, per cui la straordinarietà dell’evento non sarà più l’occasione per intervenire massicciamente e a fondo. Da qui l’idea che va maturando il sindaco di arrivare ad un Piano urbano del verde, facendo propri gli stimoli, le circostanze e le collaborazioni che sono nati sull’abbrivo dell’arrivo di Papa Bergoglio. Soprattutto le collaborazioni, magari da rendere stabili con opportune formule tecniche e amministrative. Ma anche cogliendo al volo la emergente disponibilità dei cittadini a darsi spazi, luoghi, e ambiti urbani attrezzati per il tempo libero. Comitati di quartiere già operano in tal senso, e altri nascono con questa “nobile” intenzione che il sindaco Battista vuole assecondare in maniera sistematica. Del Piano, quindi, non solo l’idea, quanto gli strumenti tecnici e amministrativi per realizzarle, con l’impiego di un minimo di risorse finanziarie e una diversa

organizzazione dei servizi municipali. Un comitato, cosiddetto “Albero di Natale”, sarà protagonista di un primo segnale di novità nel considerare un dovere civico farsi carico di dare una mano all’amministrazione nella cura estetica della città. Quel comitato, la cui anima ispiratrice e la cui volontà operatrice si riassume nella figura dell’ingegnere Claudio Pasquale, si

sta predisponendo a donare e a mettere a dimora una giovane sequoia in Piazza Cesare Battisti al posto di quella ormai deperita. Un gesto simbolico quanto si vuole, ma di sostanziale concretezza. Probabilmente, anche questa operazione farà parte del Piano del verde che ha in animo il sindaco di realizzare. Sicuramente del Piano farà parte l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura nel Molise (Arsiam), che ha provveduto alla sfalciatura in occasione della visita del Papa e che, con un’apposita convenzione, potrebbe provvedere a continuare a sfalciare in predeterminati periodi dell’anno. Poi, dicevamo, il Piano dovrebbe contenere una migliore organizzazione del servizio comunale, magari dotato di altro personale e di mezzi meccanici. Ma il pezzo forte è creare attenzione, motivazioni, interesse e partecipazione al progetto di manutenzione e valorizzazione della Villa comunale “De Capoa”: vero gioiello di giardino all’italiana che, tolta la suggestione dell’impareggiabile bellezza panoramica della Costiera amalfitana, per disegno e impianto architettonico, per ricchezza e varietà delle essenze arboree rivaleggia a pieno titolo con le Ville Rufolo e Cimbrone di Ravello. Poi, magari, sull’onda della facile demagogia, nel Piano potrà trovare riferimento anche il destino, in chiave naturalistica, dell’area dell’ex campo sportivo “Romagnoli” perché possa convivere con la parte di essa da destinare alla sede regionale. Una lievitazione di coscienze (pubbliche/private) da seguire. Dardo

Beccato con 45 grammi di eroina, arresto convalidato per il 50enne

Si è tenuta ieri mattina l’udienza di convalida dell’arresto effettuato lo scorso venerdì dai carabinieri della compagnia di Campobasso nei confronti del 50enne sorpreso con 45 grami di eroina: L’autorità giudiziaria concordando con i gravi indizi di colpevolezza emersi all’esito di un’articolata attività di indagine che ha permesso ai carabinieri di recuperare un quantitativo significativo di eroina, ha convalidato l’arresto disponendo nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari. D.A., classe 1965 è stato sorpreso alla stazione di Vinchiaturo e, sottoposto a perquisizione personale il cinquantenne non ha dato particolari segni di insofferenza cosa che è invece accaduta quando, condotto presso gli uffici dell’Aliquota Radiomobile, gli è stato comunicato che sarebbe stato accompagnato presso l’ospedale Cardarelli per essere sottoposto ad accertamenti clinici. L’esito delle analisi infatti, ha evidenziato la presenza nell’ampolla rettale, di un corpo sacciforme riferibile a corpo estraneo. Di fronte all’evidenza degli esiti clinici il cinquantenne ha confessato ai Carabinieri di aver occultato all’interno del proprio corpo dell’eroina. 45 i grammi dello stupefacente sequestrato per un valore non inferiore a 4.800,00 euro (tutto dipende dal grado di purezza della sostanza) e destinato alla piazza del capoluogo e dei comuni limitrofi che, con il loro pronto intervento, i Carabinieri hanno evitato venisse spacciato.



TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 176 - MARTEDÌ 2 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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Isernia

2 settembre 2014

E' stata la zona maggiormente colpita unitamente a quella dell'alto Volturno

Bomba d’acqua su Venafro VENAFRO. Inizia la conta dei danni (sperando che siano di lieve entità) del violento nubifragio abbattutosi ieri su Venafro e l’intero hinterland. In via Frontino il vento sferzante ha vinto la resistenza di un grosso albero che si è abbattuto su due veicoli parcheggiati ai margini della strada. Fortunatamente al momento dello schianto all’interno dei mezzi non vi era nessuno. L’accaduto potrebbe avere dei risvolti penali, in quanto il tronco dell’albero si presenta parzialmente tagliato da una motosega (particolare questo che lo ha reso vulnerabile al vento). Sul posto sono accorsi gli agenti della Polizia Municipale. La “bomba d’acqua”, materializzatasi sulla città attorno alle 14 e 30, ha colto di sorpresa i venafrani. Seppure ampiamente preannunciata, nessuno si aspettava che l’ondata di maltempo si manifestasse in modo così improvviso e violento. Per fortuna i danni sembrano essere alquanto contenuti.

Evade dai domiciliari, arrestato I carabinieri hanno bloccato un pregiudicato campano

Cantalupo, autovelox illegittimo

ISERNIA. Ad Isernia i carabinieri della locale stazione hanno tratto in arresto un 30enne originario di Boscoreale in provincia di Napoli e residente a Castel Volturno nel Casertano, dove si trovava ai domiciliari per reati in materia di stupefacenti. L’uomo dopo le formalità di rito espletate presso la caserma di viale 3 marzo 1970, è stato trasferito nelle camere di sicurezza in attesa dei provvedimenti che saranno adottati successivamente dalla competente Autorità Giudiziaria. Nelle ultime 72 ore, altre nove persone erano finite nella rete dei carabinieri, e denunciate per vari reati, durante i servizi straordinari di controllo del territorio predisposti dal Comando Provinciale di Isernia per contrastare fenomeni di criminalità e di illegalità, e garantire la sicurezza ai cittadini e ai vacanzieri.

Il Consiglio di stato ha depositato la sentenza che chiude un lungo braccio di ferro CANTALUPO. Nel mese di febbraio 2011 il Comune di Cantalupo nel Sannio installò un Autovelox illegittimamente lungo la SS. 17 lato destro, direzione Campobasso. Con quell’apparecchiatura, il Vigile Urbano di Cantalupo elevava tranquillamente a carico degli automobilisti migliaia e migliaia di ver-

bali. Trattasi di un fatto analogo a quello di Macchia d’Isernia e di Sesto Campano, con la sola differenza che all’epoca, al vertice della Prefettura di Isernia vi era un Prefetto Facente Funzioni e più precisamente la Dott.ssa Caterina Valente, la quale, appena si rese conto delle attività illegittime perpe-

trate dal Comune di Cantalupo nel Sannio, immediatamente emanò un Decreto di annullamento di quell’apparecchiatura. Quel Funzionario dello Stato che si trovò in quel momento a fare le funzioni di Prefetto, fece il suo dovere; cosa che non pare non abbiano fatto gli altri, riguardo agli Autovelox abusivi che ancora funzionano tranquillamente lungo la SS. 85, direzione Napoli, nei Comuni di Macchia d’Isernia e di Sesto Campano. Ritornando a Cantalupo, quest’ultimo Comune addirittura fece ricorso al TAR contro il provvedimento della Dott.ssa Valente ed il TAR gli diede anche ragione. Però, grazie alla brillante difesa posta in essere dalla Dott.ssa Caterina Valente che ha sempre operato in silenzio, ma con alta professionalità, competenza e disponibilità verso i cittadini, è intervenuto il Consiglio di Stato che con Sentenza n. 4321/2014 del 30.01.2014, depositata in data 26.08.2014 ha messo la parola fine a quell’Autovelox illegittimo, dando ragione alla Dott.ssa Valente per tutta la linea e quindi ha ribaltato la sentenza del TAR. Insomma, il Consiglio di Stato ha messo fine ad un comportamento illegittimo perpetrato dal Comune di Cantalupo nel Sannio, il quale, a questo punto, dovrebbe restituire tutti i soldi che ha incassato all’epoca dei fatti e che ha continuato ad incassare anche successivamente tramite Equitalia con l’invio ai cittadini di esose cartelle di pagamento.

"Pensioni, troppa demagogia" Il sindacato Unsic getta acqua sul fuoco sui possibili errori Inps VENAFRO. Il Sindacato UNSIC getta acqua sul fuoco in merito a degli articoli apparsi qualche giorno fa dove si annunciavano facili guadagni in merito agli errori " in quantità " da parte dell'inps di Isernia e dove si evidenziava il fatto che il 65% delle pensioni erano state calcolate in modo errate. "Ciò non sempre corrisponde al vero e spesso dal ricalcolo invece di venire fuori un credito viene accertato un cospicuo indebito. Questo è stato dall' Unsic constatato dato che nella nostra sede giornalmente arrivano decine e decine di pensionati che hanno fatto una ricostituzione della loro pensione e dalla quale invece di ottenere un credito ed una maggiorazione si ritrovano con un indebito da pagare ed una pensione diminuita per via del ricalcolo, ed ai quali cerchiamo di far ricorso per annullare l'indebito, anche se non sempre ciò è possibile". L'UNSIC di Venafro lancia quindi un avviso a stare attenti da facili ricalcoli delle pensioni e ricorda ancora una volta che i servizi offerti dai patronati sono del tutto gratuiti .


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Termoli

2 settembre 2014

Vendere Nautico e Schweitzer L'iniziativa per finanziare il nuovo polo scolastico a Termoli

Allarme criminalità, il problema Aumentano i reati e a Termoli arriva un nuovo comandante della Finanza

TERMOLI. L’amministrazione comunale di Termoli non ritiene più strategici i plessi della scuola media Schweitzer e dell’istituto tecnico Nautico e per Geometri Ugo Tiberio e li inserisce in un piano triennale di valorizzazione e alienazione dei beni immobiliari. Il primo attualmente ospita alcune classi della scuola media Oddo Bernacchia, che ne ha annesso le funzioni didattiche e amministrative dopo la perdita dell’autonomia; il secondo è chiuso dal dicembre 2008, quando sopralluoghi tecnici ne hanno consigliato lo sgombero per questioni di sicurezza. Una idea che si basa sul contenuto della delibera commissariale n.177 del 5 giugno scorso con cui è stato approvato lo schema del programma annuale e triennale 2014/2016 delle opere pubbliche, all’interno del quale per la

prima annualità sono stati previsti proventi per euro 11,634 milioni a titolo di dismissioni immobiliari per il finanziamento di opere pubbliche di pari importo (realizzazione del nuovo polo scolastico). Successivamente, il responsabile del servizio tecnico ha operato una prima ricognizione del patrimonio dell’ente, predisponendo un elenco di immobili suscettibili di valorizzazione e dismissione perché non più strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali, individuando proprio i due plessi scolastici. Anche se per quanto riguarda il Nautico dovrà esprimersi crediamo anche la Provincia, che vantava una convenzione per la definizione della proprietà dell’immobile. La bozza di Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari transiterà per la competente commissione consiliare e giungerà

Romeni rubano auto A Montenero di Bisaccia il fatto all'uscita dalla chiesa MONTENERO DI BISACCIA. Vestiti di tutto punto per andare a un matrimonio, fissato nell’ultimo sabato di agosto, si recano al santuario della Madonna di Bisaccia per assistere alla cerimonia nuziale. Parcheggiano le auto ed entrano in chiesa, ma con la funzione religiosa in corso, una banda di 4 romeni residenti a Guglionesi prende di mira le auto e ne scassina ben tre. Spariti soldi, chiavi di casa, carte di credito e altri oggetti rinvenuti in tutta fretta nelle vetture. All’uscita dalla Santa messa gli invitati hanno scoperto la sgradita sorpresa, ma nel frattempo, dopo l’opportuna denuncia alle forze dell’ordine, i ladri hanno agito in modo sconsiderato, utilizzando le carte di credito a San Salvo. Corsia preferenziale per una denuncia a piede libero.

in consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Pacifico che il Nautico non costituirà problema per il trasloco delle classi, cosa diversa sarà per la Schweitzer, dove gli alunni sono ancora presenti nelle aule. Infine, sarà interessante vedere l’orientamento sulla destinazione urbanistica sulla riconversione degli edifici.

TERMOLI. Non è stato casuale l’invio a Termoli di un nuovo comandante della Guardia di Finanza per la compagnia adriatica delle Fiamme gialle esperto in materia di antiriciclaggio e reati valutari. Secondo le statistiche della Banca d’Italia, analizzate dalla Cgia di Mestre, il Molise è stata nel 2013 la Regione con il maggior incremento percentuale di operazioni finanziarie ‘a rischio’. In termini assoluti non siamo il territorio del bengodi per la criminalità organizzata, sia chiaro, le dimensioni contenute non permetterebbero ciò, ma i

livelli di infiltrazione sono evidenti. Dal 2012 al 2013 le operazioni finanziarie sospette sono passate da 189 a 350, con un aumento dell’85,2%, mentre nel complesso queste operazioni sono calate del 3,6%, comprese quelle verso l’Estero. Solo la Basilicata regge il confronto, con un saldo positivo (si fa per dire) del 69,6%. Ma come vanno analizzati questi flussi? E’ chiaro che le organizzazioni illecite stanno provando a insediarsi in nuovi territori, dove magari sarebbe più facile col potere economico ‘inquinare’ il tessuto locale.

Barbabietole, aumentano i quantitativi I buoni risultati di produzione dimostrano l'importanza della coltura TERMOLI. L’allungamento della stagione saccarifera allo Zuccherificio del Molise di Termoli non è stata un’eccezione nella campagna bieticola 2014, che un po’ ovunque ha fatto registrare e lo sta facendo ancora, quantitativi di bietole conferite superiori alle aspettative. Lo evidenzia la Cgbi, Confederazione generale dei bieticoltori italiani. Prima di parlare di risultati produttivi Cgbi rimarca le forti preoccupazioni del settore per la drammatica flessione del prezzo zucchero, che si mantiene su livelli particolarmente

bassi, vicino ai minimi storici. Consolano, almeno in parte, i numeri della campagna 2014, nel complesso positiva. Al Sud si registrano buone performance, sia sotto l’aspetto quantitativo, che polarimetrico. I dati forniti dallo zuccherificio del Molise, riferiti alla terza decade di agosto, si attestano, mediamente, su 53 tonnellate per ettaro, da cui si ricavano 9,1 tonnellate di saccarosio. La produzione di zucchero, melasso e polpe sta rispettando le previsioni per cui si attendono risultati record che si avvicinano a quelli del Nord Europa.

La consegna delle barbabietole agli stabilimenti, ora assestata alla media giornaliera di 30.000 tonnellate, sta pienamente rispettando la programmazione di inizio campagna e fino a ora sono state lavorate 700.000 tonnellate. I buoni risultati di produzione pongono in evidenza la competitività della coltura della barbabietola nei confronti delle altre colture estensive dei bacini di riferimento, confermandola come una coltura fondamentale per la rotazione agraria, aspetto rilevante per mantenere la competitività a 360° delle aziende agricole.


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Termoli

2 settembre 2014

Corso Nazionale, sì ai lavori Dopo l'incontro in Comune anche i commercianti hanno dato pieno assenso TERMOLI. Non ci saranno altri rinvii (ne possiamo immaginare solo di carattere meteorologico) per i lavori di riqualificazione del corso nazionale e di piazza Monumento. Il via libera definitivo, all’11 settembre, c’è stato oggi. Questa dunque la decisione definitiva con cui il sindaco Sbrocca e la giunta adriatica hanno previsto l’avvio del cantiere che concluderà il progetto finanziato dai primi 3,3 milioni di fondi Cipe. Soldi che in origine dovevano servire per l’interporto e per la costruzione di un polo del freddo al nucleo, ma che ora sono stati dirottati a fini turistici. Dopo il rimbalzo di date per la chiusura della strada vetrina di Termoli stamani in sala consiliare il primo cittadino, insieme ad assessori, consiglieri e componenti di staff ha incontrato decine e decine di esercenti del corso e delle vie adiacenti. Un confronto franco ma civile e cordiale, che ha messo in luce alcune proposte da parte dei commercianti, specie per chi ha necessità di carico e scarico, che saranno valutate e implementate senza che venga snaturata l’opera, che dovrà essere ultimata nel giugno prossimo. Il sindaco si è anche espresso sull’esigenza dei parcheggi, vera mannaia estiva nella stagione che sta per concludersi e la sua idea è quella di ritornare al parcheggio sotterraneo di piazza Sant’Antonio. DI SEGUITO IL RESOCONTO FORNITO DALL’AMMINISTRAZIONE, CONSIDERATO CHE L’INCONTRO ERA CHIUSO ALLA STAMPA: Un incontro con i commercianti, diretti inte-

ressati dai lavori di riqualificazione che riguarderanno l‘area del corso Nazionale e Piazza Monumento. Questa mattina il sindaco Angelo Sbrocca ha accolto nella sala consiliare del Comune di Termoli tutti i titolari delle attività commerciali presenti sul corso Nazionale per ascoltare le loro idee e le loro proposte riguardo al progetto avallato dalla precedente amministrazione comunale. I commercianti hanno espresso i loro timori riguardo le modalità di svolgimento dei lavori e i tempi di consegna degli stessi.Alcuni hanno riferito le loro idee riguardo la dislocazione di alberi, piante, arredi fissi e mobili ma, in linea di massima, a preoccupare maggiormente gli esercenti del centro è la paura di perdere par-

cheggi, e quindi clienti, nelle aree limitrofe alle loro attività commerciali. Il sindaco Angelo Sbrocca, dopo aver ascoltato le diverse istanze ha spiegato ai presenti che ha analizzato le immagini del corso Nazionale, fin dalla sua costruzione nel 1800 e non erano previste nè panchine, nè piante o alberi, ma nonostante ciò il progetto presentato al Comune verrà attuato secondo quanto stabilito. “Stiamo valutando la possibilità di apportare alcune modifiche non rilevanti“, ha detto il primo cittadino. I lavori, che dovevano avere inizio oggi, primo settembre, ma che sono stati posticipatiper poter garantire ordine in concomitanza con la riapertura delle scuole il 10 settembre, proce-

deranno per step. “Abbiamo chiesto al direttore dei lavori di chiudere il corso per gradi – ha spiegato il sindaco Sbrocca – la prima tranche di lavori riguarderà la zona che va da via Roma a via Sannitica, la seconda da via Sannitica a via XX Settembre, la terza da via XX Settembre a piazza Monumento compresa”. Saranno garantite corsie libere per poter accedere alle attività commerciali, mentre per il carico e scarico si procederà dalle vie retrostanti. Il sindaco Sbrocca ha spiegato anche che è volontà dell’attuale amministrazione comunale l’individuazione e la costruzione di un parcheggio in una zona centrale della città “Abbiamo

già fatto una riunione per la valutazione di un’area – ha spiegato il primo cittadino – ma stiamo aspettando l’esito di alcune verifiche per poterlo rendere noto. Nel frattempo ci stiamo attivando per il recupero e la riapertura del parcheggio di via Campania dove sono disponibili 188 posti“. Alcuni esercenti hanno espresso il desiderio di estendere i lavori di riqualificazione fino all’area della Madonnina e lungo l’intero Corso Umberto I e il sindaco Sbrocca ha spiegato che è anche sua volontà ma questo verrà fatto in seguito ad un’attenta valutazione del piano del traffico e dopo aver trovato una nuova tranche di finanziamenti. Altro problema sollevato dai commercianti è stato quello relativo alla presenza di mendicanti in piazza Monumento, il sindaco ha spiegato che si procederà per quanto nelle possibilità del Comune, inoltre i nuovi lampioni che saranno collocati in piazza saranno i così detti ‘lampioni intelligenti’ dotati quindi di un sistema di videosorveglianza e filodiffusione. “Si potrà chiedere di estendere questo sistema anche lungo tutto corso Nazionale – ha aggiunto il primo cittadino – ma invito tutti voi esercenti e tutti i cittadini di Termoli a contribuire con il controllo sociale, che è quanto di più civile ed efficace in questi casi”. Infine la proposta di dislocare lungo il corso Nazionale opere d’arte dell’artista Benito Jacovitti, nato a Termoli e elemento di curiosità tra i turisti è stata ben accolta dal sindaco Sbrocca che ha spiegato di aver già pensato a questa possibilità ma che verrà valutata, anche in base alla disponibilità economica, in un secondo momento, quando cioè si procederà alla scelta degli arredi urbani.

“Petrosino resti gratis”

“La Corte d'appello non si smantelli”

Per Di Brino il dirigente essendo già in pensione non deve prendere soldi

La sezione Avis di Termoli a sostegno della lotta degli avvocati

TERMOLI. Col primo giorno di settembre torna a intensificarsi anche l’attività amministrativa e istituzionale a Termoli. In attesa di conoscere la risposta delle autorità sollecitate sull’incarico assunto dall’ex segretario generale Donato Petrosino, ora consulente esterno per i servizi gestionali, il capogruppo dell’Ncd Basso Antonio Di Brino tornerà alla carica questa mattina in municipio, presentando come esponente di opposizione una doppia mozione, con cui vuole indurre l’amministrazione Sbrocca a seguire le orme della giunta Frattura (!) per l’attribuzione di questa consulenza esterna. Già al centro della conferenza stampa con cui insieme a Marone e Rinaldi ha contestato il rientro del dirigente da Rodi Garganico, non c’è l’idea di revoca delle mansioni, purché in adempimento al decreto Renzi, queste siano svolte a titolo gratuito, come fatto da altro alto dirigente in pensione, Gaetano Fuiano al vertice dell’Asrem. La seconda iniziativa, invece, riguarda l’argomento della settimana e cioè la polemica sulla soppressione della sezione nella scuola d’infanzia di via Montecarlo. L’ex sindaco a suo tempo si trovò nella medesima condizione (come richiamato anche dall’attuale vice sindaco Maria Chimisso) ma a suo dire ovviò con alcuni interventi che fecero recuperare fondi sufficienti per mantenere attive tutte le sezioni. Da qui l’invito a ripristinare l’intero e precedente iter amministrativo.

TERMOLI. Non è affatto scampato il pericolo di soppressione e accorpamento per la Corte d’Appello di Campobasso e per i tribunali di Isernia e Larino. Secondo alcune indiscrezioni il progetto del Ministero della Giustizia prevedrebbe l’accorpamento della Corte di appello all’Aquila e i tribunali di Larino e Isernia al tribunale di Campobasso. Il provvedimento o la richiesta di delega al parlamento dovrebbe essere portata in Consiglio dei Ministri il prossimo 13 settembre. Insomma, prende

sempre più corpo questo spauracchio e in riva all’Adriatico, dopo la presa di posizione dell’associazione dei cardiopatici Cuore Molisano, è stata la sezione Avis di Termoli, che ha ribadito a toni forti come il Molise abbia diritto di continuare ad esistere. “Oramai siamo diventati terra di razzia non dobbiamo più attenderci vandali e lanzichenecchi da lontani paesi – afferma il presidente Mario Ianieri – la spoliazione di strutture istituzionali di rilevante importanza ci vengono sottratte con certosine strategie. Già stiamo sof-

frendo un continuo ridimensionamento della Sanità a danno dei cittadini. Il trasferimento della Corte che implicherebbe anche quello di altri uffici collegati,sarebbe una vera e propria debacle per la Regione Molise. Dopo la rivoluzione digitale, premendo un tasto di un computer è possibile spostare di tutto ed allora facciamo che questo tasto non venga schiacciato, sosteniamo il consiglio dell’Ordine degli avvocati di Larino ed allo stesso tempo tutti noi cittadini della terra del Molise”.



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Opinioni

2 settembre 2014

“Dieta Mediterranea e sport: quando la crisi economica minaccia uno stile di vita” Se ne è parlato nel corso di un convegno sullo sport. A moderare il seminario il professor Giovanni de Gaetano, responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’IRCCS Neuromed. “Studiare gli stili di vita ed in questo caso la Dieta mediterranea – ha spiegato de Gaetano – presuppone un approccio multidisciplinare. L’attuale sistema sanitario nazionale è impostato sulla malattia, impiegando solo il 4% delle risorse in prevenzione, ma non sul mantenimento dello stato di salute. Il nostro programma di ricerca, Moli-sani, è pensato per potenziare la salute e prevenire le ricerche. Bisogna coinvolgere – ha poi detto de Gaetano – l’individuo nella cura della struttura e delle funzioni dell’organismo umano e nella prevenzione delle malattie; per questo è bene conoscere i fattori di rischio e le migliori pratiche per preservare il nostro organismo dalle malattie. Ed è proprio per questo – ha concluso de Gaetano - che vogliamo discutere di questi temi con dei ragazzi che domani saranno i gestori della nostra società; proprio perché la salute non è un problema del Ministero dedicato bensì di coloro che si occuperanno di gestire la società”. L’essenzialità di predi-

Giovanni de Gaetano

sporre un costante monitoraggio delle condizioni socio economiche di un Paese al fine di realizzare adeguati programmi di salute è stato sottolineato dalla sottoressa Licia Iacoviello, Capo del Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Nutrizionale dell’IRCCS Neuromed, che ha il-

lustrato la relazione di dipendenza tra l’alimentazione, l’attività fisica e la salute tramite i risultati prodotti dallo studio Moli-sani. “I determinanti socio economici sono considerati indici di progresso di un paese – ha detto Iacoviello che ha poi illustrato i fattori di rischio e di protezione per la salute e

l’importanza della Dieta mediterranea diventata patrimonio immateriale dell’umanità. I fattori di protezione quali l’attività fisica e la Dieta mediterranea – ha spiegato Iacoviello - incidono non solo sulla salute ma anche sulla spesa sanitaria di una nazione in quanto riducono il rischio di ammalarsi e di morte; purtroppo solo il 30% della popolazione segue un livello minimo di attività fisica che non è sufficiente a garantire il mantenimento dello stato di salute. Se poi all’attività fisica, moderata o intensa, aggiungiamo la giusta alimentazione possiamo davvero prevenire l’insorgenza di numerose malattie cardiovascolari, oncologiche. La Dieta mediterranea – ha continuato Iacoviello risulta essere la migliore con le sue cinque porzioni di frutta e verdura a giorno, il consumo di pesce e la riduzione di grassi e carne”. Purtroppo però la crisi economica, che ha allontanato i cittadini dai cibi freschi e sani verso i cibi supercalorici perché meno costosi, ha condizionato fortemente le abitudini alimentari e di vita. La dottoressa Marialaura Bonaccio, ricercatrice presso il Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Nutrizionale, ha illustrato il rapporto

costo-benefici dell’adesione alla Dieta mediterranea. “La salute si muove oggi per fasce di reddito – ha detto Bonaccio – in questo contesto le abitudini di vita risultano essere migliori nelle fasce alte della società vale a dire nei ceti più agiati economicamente. Questo è il profondo divario che ha tracciato la crisi economica a causa della quale oggi il costo del cibo fresco, della frutta, della verdura e delle sane abitudini di vita hanno lasciato il posto a quelle più economiche e meno salutari. Nonostante la Dieta mediterranea sia nata dalle fasce più povere della società, ed in particolare dal Sud Italia, oggi viene seguita prevalentemente dalla fasce più ricche indipendentemente dal grado di istruzione. Dai dati raccolti - ha continuato Bonaccio – si evince che nel 2005 solo 34% della popolazione seguiva una dieta alimentare equilibrata per arrivare nel 2007 ad un picco negativo del 19%. Questo porta non solo ad avere una popolazione più a rischio ma anche a costi sanitari sempre più alti per il Paese. Oggi il livello di ricchezza influisce sull’alimentazione e, lo abbiamo visto anche in Molise, l’aumento della povertà può produrre seri rischi per la salute”.

Auto d’epoca, Bruno La Guardia Il messaggio per la Giornata del Creato domina la 5^ edizione della Coppa d’Oro Matese Si è svolta domenica 31 agosto l’edizione 2014 della Coppa d’Oro Matese, manifestazione libera di regolarità ed abilità per auto d’epoca giunta al suo 5° anno ed organizzata dal Club Gli Amici delle Auto d’Epoca presieduto da Antonio Aufiero. Le vetture hanno sostato sin dalla mattina lungo le strade di San Massimo dove la comunità locale ha potuto apprezzare i vari modelli d’epoca e sportivi giunti anche da regioni limitrofe. Sono stati oltre 20 gli equipaggi al via che si sono impegnati dapprima su una serie continua di brevi percorsi da superare in tempi prestabiliti e quindi si sono diretti sul pianoro di Campitello Matese dove era stato posto il traguardo; a seguire prova di abilità con il Minigolf per i navigatori e quindi momento conviviale presso un agriturismo del posto dove oltre 40 persone con mogli, fidanzate e figli al seguito, hanno trascorso una splendida giornata accomunati dalla stessa passione. Gli equipaggi giunti da fuori regione hanno sottolineato le bellezze naturali della zona, gradendo l’aspetto di sana competizione che è alla base della Coppa e pertanto obiettivo centrato dal Presidente del Club Tonino Aufiero che insieme ai suoi figli Alberto e Francesca e ai tanti collaboratori ogni anno intende unire l’aspetto sportivo a quello turistico in una zona bellissima della nostra regione che meriterebbe maggior riguardo ed un adeguato rilancio in termini di valorizzazione del territorio. Sono state apprezzate tante autovetture: Fiat X19 Dallara di Carmine Mancini - Fiat Barchetta di Rignanese Mario – Alfetta GTV 2000 Modello Strada di Margiotta Christopher – Alfa Romeo 146 TS di Santelia Valentino – Fiat 600 di Di Tota Guido – Alfa Romeo Duetto 1750 di Catolino Antonio – Innocenti Mini Minor MK3 di Nucciarone Vittorino – Lancia Fulvia di Di Rito Maria Loreta – Alfa Romeo Duetto di Palladino Antonio – Alfa Romeo Spyder di Liberato Cameli solo per citarne alcune. La premiazione finale ha visto come sempre dei riconoscimenti per tante autovetture, mentre la classifica finale ha sorriso all’auto nr. 27 di Bruno La Guardia di Trivento su Fiat 600 del 1958, seguito dall’Alfa Romeo Giulietta del 1963 di Di Nardo Giovanni, mentre terzo si è posizionata la Volkswagen Maggiolino Cabrio del 1972 di Riccardi Enrico. Appuntamento alla prossima edizione del 2015 per una manifestazione che riesce sempre a raccogliere nuove adesioni e che, nelle intenzioni degli organizzatori, potrà essere ulteriormente incrementata con l’inserimento in un calendario di eventi a livello nazionale.

Il messaggio per la IX giornata del Creato dal tema “Educare alla custodia del creato,per la salute dei nostri paesi e delle nostre città” nasce dalla redazione delle due Commissioni Episcopali della CEI: quella per il Lavoro, Giustizia, Pace e Creato, guidata dall’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E. mons. GianCarlo Bregantini e quella per l’Ecumenismo e il Dialogo, guidata da S.E. mons. Mansueto Bianchi. In Molise la giornata sarà Celebrata sabato 13 Settembre in unione con la Giornata Mondiale per il Turismo. Citando nell’incipit Osea, i vescovi italiani intendono richiamare l’attenzione su un problema grave e gravoso per l’umanità. La nostra terra non ha armonia, vessata e distrutta dai consumismi imperanti che ne hanno distrutto il delicato e osmotico equilibrio. Il cerchio della vita è spezzato e il giardino affidato da Dio all’uomo, affinché ne fosse custode responsabile è devastato dagli egoismi umani. Il messaggio per la nona giornata per la custodia del creato che si celebra il 1° settembre recepisce le esortazioni di papa Francesco e le estende a tutti i cristiani. Il giardino è stato violato da un degrado esterno che “manifesta la corruzione interiore e dei valori fondativi della vita”. A voler significare che la corsa sfrenata verso la bellezza e il benessere ci hanno fatto dimenticare il senso dell’armonia e della misura, della cultura e della sapienza antica , dirottando tutti gli interessi dell’essere umano verso un appagamento solo epidermico e superficiale dei propri piaceri bestiali. Eppure religioni e filosofie, da sempre, hanno ammonito il genere umano invitandolo ed esortandolo a perseguire vie di perfezione interiore, in cui la parola comunità sostituisse il termine egoismo. I vescovi denunciano apertamente la sete del profitto che spinge l’uomo ad azioni di violenza contro il territorio in cui abitiamo. I nuovi messaggeri di morti, astuti e subdoli mafiosi, agiscono su terreni dell’ecomafia che fanno, almeno in apparenza, poco rumore, ma che di certo condannano a morte migliaia di persone. Ecco allora il richiamo al senso di responsabilità che deve penetrare nel cittadino, giungendo a formare, soprattutto nelle nuove generazioni,“una adeguata coscienza della gravità del problema”. In questa estate, ribadiscono i presuli, anche se storditi dai frastuoni di discoteche o di luoghi di divertimento, abbiamo assistito, inermi, a manifestazioni spaventosi di questo disastro ecosistemico: bombe d’acqua, escursioni termiche spaventose, interi territori messi in ginocchio. Pur prestando i primi soccorsi, la comunità nazionale ed internazionale non si interroga debitamente sulle cause di tali fenomeni, di sicuro ascrivibili ed imputabili ad un comportamento inquinante da parte della razza umana, l’unica sul pianeta terra che in una manciata di anni, sta riuscendo a distruggere un’opera creativa di

milioni di anni. Ecco dunque l’esortazione alla fondazione di una ” vera cultura preventiva”, che potrebbe almeno iniziare, anche se con grave ritardo, a proporre elementi di discussione critica su questa violazione abnorme del giardino di Dio. Anche se cresce la coscienza ecologica, ammettono i vescovi, bisogna scegliere tra una industrializzazione selvaggia e la garanzia di un ambiente sostenibile, in un dissidio che coinvolge i potenti della terra. I vescovi esortano la chiesa locale ad un impegno concreto verso questi tre impegni:“la coscienza di un impegno culturale; la denuncia davanti ai disastri; la rete di speranza nel futuro.” L’educazione ad essere custodi del creato passa attraverso una “conversione ecologica” che, deve condurre ad apprezzare la vera bellezza e lo stupore dinanzi alle sue meraviglie. E’ la sfida nei confronti di una società epidermica ed anestetizzata che non confida e non si affida ai veri valori ma che è diventata sempre più vittima di stereotipi dettati dagli organismi di controllo sociale e mediatico: Internet e i nuovi media. Contro una economia dello sfruttamento è il tempo di costruire una capacità lavorativa che non violi e sfrutti la terra ma che ne valorizzi le potenzialità: chiaro è il riferimento alla rete che si deve creare tra il rispetto dell’ambiente, l’agricoltura, il turismo e il benessere sociale. Il monito è all’unità che oggi è sinergia, capacità di fare rete. Il male, si legge tra le righe del messaggio, si serve della divisione per colpire e ferire a morte i figli di Dio e il luogo creato per loro dal Dio dell’Amore.Avere il coraggio di prendere posizione, di denunciare il male provocato da chi senza coscienza ed egoisticamente tende a violare l’armonia del creato. La coscienza del cristiano impone un nuovo e sempre più fervente impegno nel sociale, avendo il coraggio di essere “sentinella” in ogni momento, segnalando le piccole grandi violazioni a cui sottoponiamo l’ambiente. Insomma i vescovi esortano a far leva sulla responsabilità sociale della persona umana che deve essere “rete”. Sintomatico è l’invito a cambiare stile di vita, cambiamento testimoniato costantemente dall’operato di Francesco che riafferma con forza la dignità di un cristianesimo vissuto nell’impegno. I vescovi concludono il messaggio affidandolo ai giovani, sentinelle vigili ed efficaci. Esortazioni di scottante attualità: fondare la propria vita sulla semplicità, ritornando alla sobrietà dei nostri anziani significa ripensare ad un futuro che, proiettato verso nuovi spazi, custodisca e conservi il creato. Un messaggio importante da diffondere e discutere, prima che sia troppo tardi, per avere il coraggio di iniziare un cammino di conversione verso la vera bellezza che è armonia tra gli uomini nel giardino creato dal Padre.



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