ANNO IX - N° 70 - VENERDÌ 30 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno ad Angelo Percopo
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Angelo Percopo. al direttore dell'Asrem gli va dato atto di essersi sempre battuto per la piena autonomia delle decisioni sanitarie sul territorio. Da Roma, invece, è stato sempre messo in croce fino a che è stato proprio rimosso. Al suo posto un funzionario che lo stesso ministero ha sostenuto nella nomina. Evidentemente in qualche ambiente ministeriale romano proprio non va giù che si possa sul territorio decidere in autonomia. Perchè i tagli o quant'altro vanno indirizzati?
Il Tapiro del giorno alla Giunta regionale
SANITÀ
Ex Cattolica “Difficile andare avanti” Il Tapiro del giorno lo diamo alla Giunta regionale. Dopo aver visto passare gli aumenti per i singoli consiglieri regionali ora, per proprio conto, ha provveduto ad aumentare le tasse di concessione. Così a partire da gennaio prossimo quanti vorranno aprire un'azienda o una farmacia e via dicendo dovranno pagare mediamente tra il 40 e il 70% in più rispetto ad oggi. Un'altra bella mazzata si prepara, dunque, per i molisani mentre vengono meno servizi e prestazioni. Un aumento che proprio non ci voleva e cade in un momento delicato per l'economia e le famiglie.
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REGIONE
Aumentano le tasse per concessioni A PAG. 5
SCUOLA
Protocollo d’intesa per le classi Primavera A PAG. 5
TAaglio lto
2 30 agosto 2013
Ex Cattolica: "Non si può continuare così"
La struttura replica ai sindacati e sostiene che i tagli ai posti letto hanno fatto accumulare un passivo di 4,2 milioni nel 2012 CAMPOBASSO. "La Fondazione non può continuare a sostenere una gestione che accumula un pesante e crescente passivo (4,2 milioni di euro nel 2012). Intende fare tutto il possibile per mantenere in vita una struttura assistenziale di alto livello qualitativo e sociale come è il Centro di Campobasso. Invita per questo ancora una volta le organizzazioni sindacali ad accogliere contenuti, modalità e tempi dell'accordo di solidarietà che non solo costituisce l'ultima e conclusiva proposta alternativa ai licenziamenti, ma consentirebbe al Centro di continuare la propria attività con il personale attualmente
in servizio e, al tempo stesso, alla Regione Molise di disporre di tempo adeguato per definire la riprogrammazione della sanità molisana attraverso il Piano sanitario regionale e i conseguenti piani attuativi". E' quanto scrive il direttore della Fondazione Giovanni Paolo II, Gianfranco Rastelli, in una lettera inviata ai rappresentanti sindacali, ai vertici della Regione e alle altre autorità locali in merito all'esito dell'incontro avvenuto lo scorso 20 agosto al termine del quale i sindacati hanno nuovamente respinto le proposte della Fondazione stessa. Nel documento Rastelli ripercorre
poi le varie tappe della vicenda ricordando che la struttura era accreditata e convenzionata con la Regione per 180 posti letto, ridotti però negli ultimi anni a 129. "Una riduzione tale - sottolinea il direttore generale - non può non avere ripercussioni sul livello occupazionale. La Fondazione, in conseguenza delle mutate condizioni gestionali, fu dunque costretta ad avviare un processo di rivisitazione di tutte le spese, visto il notevole squilibrio fra costi e ricavi dovuto al ridimensionamento delle attività, dei rimborsi e dei finanziamenti come decisi dalla Regione". Infine il ver-
tice della ex Cattolica ricorda che "ripetutamente si sono tentate strade alternative ai licenziamenti" e che nell'aprile scorso "venne concordata, sulla base di una 'offerta' precedentemente avanzata dai sindacati, una ipotesi di accordo: prevedeva una temporanea trattenuta stipendiale 'di solidarietà', operata per un anno dalla Fondazione, ma poi da restituire al personale, dietro impegno della Fondazione a ritirare la procedura a condizione che l'accordo venisse sottoscritto anche dalla Regione Molise. La Regione però - conclude Rastelli - non ha poi assunto alcun impegno".
"Al Pronto soccorso siamo allo stremo" I dirigenti medici della struttura del Cardarelli denunciano le lacune in una lettera aperta CAMPOBASSO. "La cronica ed innumerevoli volte segnalata carenza di personale medico del Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardarelli, unico Dea di II livello della regione Molise, con un numero di accessi annui superiore alle 33mila unità, è ulteriormente peggiorata a partire dal mese di giugno". E' quanto si legge in una nota inviata dai dirigenti medici in servizio presso l’Uoc di Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza dell'ospedale campobassano. "I medici che attualmente svolgono il servizio sono nove; di questi, due non possono effet-
tuare turni notturni per inidoneità dovute a problemi di salute. La necessità di concedere agli stessi il dovuto periodo di ferie estive (a tal proposito si segnala che ognuno di noi ha ferie pregresse non godute in media di 70 giorni), ha ulteriormente ridotto il contingente medico". "Il ricorso alle prestazione in cosiddetta “attività aggiuntiva” dei medici del Set 118 - prosegue la nota - non riesce a garantire la copertura della turnistica, che prevede un numero minimo di due medici per turno. In un periodo quale è la stagione estiva, che registra un aumento del numero di utenti, siamo costretti
ad effettuare i turni notturni e talvolta anche diurni con un solo medico in servizio e a non godere dei giorni di riposo, con le ovvie conseguenze negative sull’assistenza contemporanea di più pazienti in condizioni di gravità, sui tempi di attesa per gli utenti, nonché sulla possibilità di involontarie omissioni dovute al sovraccarico di lavoro". "Ritenendo che tale situazione generi rischi concreti per la salute e l’ordine pubblico, si invita a voler prendere provvedimenti urgenti a tutela di un servizio indispensabile alla cittadinanza”.
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3 30 agosto 2013
Sanità in tilt: il commissario paga lo scotto delle azioni politiche adottate dal centrosinistra per rimuovere Iorio e i cittadini pagano con la persistenza di disservizi nel settore salva vita
Roma boccia Frattura e gli intima:
ritira il decreto contro Ruta Il ministero spiega: deve essere compiuta ogni iniziativa per evitare o limitare danni erariali CAMPOBASSO. Si sono trascorsi anni a chiedere la rimozione di Iorio da commissario alla Sanità. Come dimenticare le continue interrogazioni dell’allora deputato Antonio Di Pietro che identificava l’avversario politico come Totò Riina o come Dracula? Poi i festeggiamenti per l’arrivo del commissario Basso. Ed oggi la Sanità continua la sua agonia, i cittadini sono vittime di disservizi, e il nuovo commissario Frattura, nominato “perché più credibile” a suo dire, viene ripreso da Roma. Il decreto numero 27 con cui Frattura ha rimosso Carmine dal vertice Asrem dopo la decisione del Consiglio di Stato di sospendere la decisione del Tar Molise (che aveva reintegrato Percopo) e scendere nel merito della questione (chi dei due dovesse continuare a svolgere il ruolo di direttore Asrem) il prossimo 26 settembre. Frattura invece, qualche ora dopo la decisione di Palazzo Spada, rimuove Carmine Ruta. Quest’ultimo non è di certo un uomo di fiducia di Frattura. Infatti è stato nominato ad aprile dall’allora commissario Basso (arrivato per il pressing del centrosinistra sul governo Monti) che, oltre a mandare via Percopo (come sempre chiesto da Roma anche ai tempi di Iorio) ha anche approvato il piano sanitario regionale che non piace a nessuno e su cui Frattura non si è mai pronunciato ma lo ha accettato a Roma
“Quando è crisi è crisi” con questo slogan la nostra nazione si scopre sempre più nella morsa della crisi che colpisce duro tant’è che è emergenza economica a 360°. A fare da cosiddetto sparring il complesso mondo dei documenti di credito, i quali, fanno lievitare i numeri. Nei primi sei mesi del 2013 siamo stati più insolventi rispetto agli anni addietro. Assegni, cambiali, pagherò e promesse di pagamento non onorate sono aumentate del 5,2% portando il monte degli impegni tra gennaio e giugno a superare il tetto dei 2,2 miliardi di euro. Questo, è, quanto emerge dall'analisi condotta nelle pro-
al momento della sua nomina. Queste le ultime vicende. Oggi Frattura rimuove Ruta, avvia la procedura di decadenza per Percopo, e avvia il bando di evidenza pubblica con cui scegliere la figura fiduciaria del nuovo direttore Asrem anche se alcuni parlano già di ruolo da assegnare a Giovanni Di Pilla. La rimozione di Ruta, come già anticipato ieri, non è stata gradita a Roma. Per vari ordini di motivi, primo fra tutti perché, secondo i ministeri della Saluta, Economia e Finanze, il commissario Frattura (nominato dal governo) nell’emanare il decreto, non ha informato il resto della struttura commissariale (in particolare del subcommissario Rosato). Arriva così a via Genova la bocciatura sull’operato di Frattura e la richiesta di reinserire immediatamente Ruta. Questo comporterà ovviamente il pagamento di due direttori Asrem. Ma a quanto pare, secondo il direttore generale della programmazione romana Bevere, la rimozione di Ruta imposta da Frattura comporterebbe un danno erariale maggiore per la Regione Molise tant’è che si chiede al presidente della Regione di porre in essere “ogni utile iniziativa volta ad evitare o limitare possibili (eventualmente ulteriori) danni erariali per l’accertamento dei quali risulta sia stata già attivata la competente Procura della Repubblica
presso la Corte dei Conti”. Ma Roma dà anche l’ok al bando di evidenza pubblica con cui scegliere il nuovo dg Asrem. Ora non resta che aspettare e vedere quale sarà la reazione di Frattura: darà seguito alla comunicazione di Roma o resterà sulle sue posizioni? gr
“Quando è crisi è crisi” vince italiane nel corso del primo semestre del 2013. Indicatori tutti con il segno + con i risultati che registrano una crescita del 38,7% rispetto ai primi sei mesi del 2012, per un controvalore totale vicino al miliardo di euro. In valore assoluto, le regioni in cima alle classifiche sono Lombardia, Lazio e Campania con un monte d’insoluto rispettivamente del 422, 399 e 334 milioni di euro. Insieme, queste tre regioni raccolgono il 52% dell'insoluto nazionale. Abbastanza fedele a quella regionale è la classifica provinciale: a guada-
gnarsi il podio più alto è Roma (quasi 320 milioni di euro promessi e mai pagati), seguita da Milano (240) e Napoli (180). Scorrendo la classifica, le regioni in cui gli aumenti, riguardanti il numero dei protesti sono stati più consistenti, in testa si piazza il Veneto (+30,7%), seguito dal Molise (+20,6) e Toscana (+12,9). Ai veneti va anche il primato per il maggior incremento degli importi insoluti (+38,3%) con un valore medio dei protesti che si attesta a 4.216 euro (contro una media nazionale di 3.031 euro). Al contrario, la Sicilia,
pur piazzandosi al quarto posto in termini assoluti, primeggia per il calo messo a segno rispetto ai primi sei mesi del 2012, pari all'8%. Il che denota che tutto quello che luccica non è oro anzi fruscia come la carta filigranata con su apposto il bollo e lo stemma turrito della nostra Nazione sempre più indebitata sempre più spendacciona ma insolvibile a pensare che un tempo eravamo maestri nel campo delle transazioni tanto da battere i levantini e i figli dell’Islam che hanno appreso molto dagli eredi dei signori del Tevere ma questa è tutta un’altra storia. Massimo Dalla Torre
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4 30 agosto 2013
Incontro fissato da Nagni e Petraroia il 2 settembre
Summit Regione, Province, Anci e strutture regionali per la sicurezza delle scuole Si cercano finanziamenti dalla legge del 9 agosto 2013 Stanziati 100 milioni dall’Inail e 150 dal governo di Roma Due assessori regionali (Nagni e Petraroia), un nutrito gruppo di dirigenti (Nicandro Pilla, Antonio Francioni, Luciana Smargiassi, Mariaolga Mogavero), il rappresentante dell’ Anci (Pompilio Sciulli), due presidenti provinciali (De Matteis e Mazzuto), la direttrice dell’Inail (Anna Maria Pellichieri) per trovare un punto d’incontro sulla possibilità di accedere ai finanziamenti per la sicurezza degli edifici scolastici previsti dalla legge del 9 agosto 2013 (articolo 18 commi 8, 8 bis, 8 ter e 8 quater). Si sono dati appuntamento il 2 settembre per avviare l’istruttoria di un piano ad hoc, rispettoso delle priorità, che traduca lo stato di precarietà delle scuole molisane e, soprattutto, gli elementi necessari per essere fi-
nanziabile. Sanno che si dovrà friggere con l’acqua. Ovvero con un finanziamento di 100 milioni per ciascuno degli anni dal 2014 al 2016, da parte dell’Inali, e di 150 milioni per il 2014 destinato ai Comuni e alle Province. Il dato finanziario è a carattere nazionale. Ed è in questo ambito che il Molise dovrà essere capace di ritagliarsi una fetta delle risorse disponibili per dare un contributo all’opera della messa in sicurezza delle strutture scolastiche peraltro già avviata, qua e là per il Molise, con stanziamenti regionali. L’incontro voluto congiuntamente da Nagni e Petraroia fida molto sulla possibilità che i Comuni e le Province abbiano disponibili progetti esecutivi da dare alla
Regione entro il 15 settembre, ciò per essere poi la Regione nella condizione di trasmettere a sua volta gli elaborati al ministero in tempo utile alla elaborazione delle graduatorie da parte del ministero competente. Occorrono rapidità e concretezza, che non sono certo il meglio della politica e del sistema gestionale molisani. Ma l’occasione è di quelle che non si può perdere e per una volta, tenuto conto anche della qualità dei convocati, può scapparci l’eccezione. Il problema della sicurezza
delle strutture scolastiche è mastodontico su scala nazionale; lo è anche su scala regionale. Entrambi i governi a quanto pare ne ha preso coscienza e seppure con mezzi finanziari limitati pare abbiano imboccato la strada “del fare”.
Gildone: ottimo il sito internet, peccato sia poco accessibile
Quando si dice la trasparenza Bello, non c’è che dire, il portale del comune di Gildone, e ben strutturato. Ricco di immagini e di riferimenti storici. Leggibile, ma non accessibile; quantomeno nelle prerogative di maggiore interesse per il cittadino: delibere di giunta, di consiglio e determine dirigenziali. Infatti,quantunque cliccate quelle voci, al cittadino vengono resi i dati essenziali: il tipo di atto (delibera di giunta o di consiglio o determina), il numero, la data, l’oggetto, il segretario verbalizzante (nel caso delle deliberazioni) , l’immediata eseguibilità o meno, la data di pubblicazione, la data di fine pubblicazione e il documento. Del quale, però, come diciamo, appare la scritta “non disponibile”.
A che serva allora un portale così ricco e ben fatto se poi al cittadino viene impedito di entrare nel merito degli atti stessi, quali essi siano, e di vietargli di prendere conoscenza del contenuto. La trasparenza degli atti ne contempla la lettura integrale. E la trasparenza è un obbligo di legge per la pubblica amministrazione, tranne i casi espressamente previsti in cui è consentito di non renderne disponibile la stesura completa. Eppure nella presentazione del portale è scritto che “lo scopo è di rendere il sito Internet del Comune lo specchio di una Amministrazione trasparente al servizio del cittadino, lo strumento di un dialogo tra il Comune e la città imme-
diato ed aperto al confronto. Conoscere il Comune, chi lo amministra, chi ci lavora, conoscere i regolamenti che vigono su di un territorio, bandi, gare d'appalto, lavori pubblici, commissione edilizia e tutto quello che serve al professionista e all'impresa per essere sempre aggiornato sulle iniziative e sulle proposte del Comune. Sono solo alcune delle tante "informazioni" che si potranno acquisire per avere un quadro dettagliato, aggiornato e trasparente della realtà comunale”. Propositi apprezzabili e condivisibili. A patto che fossero resi accessibili. Segnaliamo l’equivoco all’ottimo sindaco e alla solerte segretaria.
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30 agosto 2013
Approvata a via Genova la proposta di legge da presentare in Consiglio per garantire un gettito certo. La maggiorazione partirà dal 1 gennaio 2014
In arrivo nuove tasse: la Giunta aumenta le concessioni regionali Nel mirino finiscono farmacie, agenzie di viaggio, alberghi, ristoranti, ambulatori medici, stabilimenti di produzione e smercio di acque minerali, società di trasporto passeggeri CAMPOBASSO. Nuova “stangata” per le attività. La Giunta regionale, lo scorso 13 agosto, ha approvato una proposta di legge da presentare in Consiglio riguardante “il riordino della disciplina in materia di tasse sulle Concessioni regionali” rideterminando i costi e i fabbisogni standard nel settore sanitario. In particolare si prevede, nella proposta base, l’aumento delle tariffe per strutture quali farmacie, stabilimenti di produzione e smercio di acque minerali, stabilimenti termali e balneari, campeggi, strutture alberghiere ecc… Si tratta di tasse che rientrano tra i tributi propri che ogni regione stabilisce con legge propria. Ossia ogni governo regionale può stabilirne gli importi ma anche, per assurdo, la mancata esistenza, perché regolati con proprie leggi. A differenza di altre tasse quali Irpef o la tassa automobilistica che vengono invece istituite con legge statale ma il cui gettito è percepito dalle Regioni. Ad oggi gli importi sono fermi alla legge del 1983, nonostante la normativa più recente del
1991. La Giunta regionale, visto il lasso di tempo intercorso, “ai fini della completa applicazione del federalismo fiscale e la conseguente soppressione dei trasferimenti statali”, ritiene opportuno adeguare gli importi con il conseguente aumento delle tariffe. “La nuova legge regionale, da approvare preferibilmente entro il 2013 – si legge sulla delibera di
giunta numero 391 – a tal fine da assicurare la sua vigenza dal 1 gennaio 2014 – come per gli aumenti di Irap, Irpef e bollo auto approvati dal Consiglio regionale lo scorso luglio – garantirebbe un gettito tributario certo con conseguente ripresa dell’accertamento fiscale che, in questo momento, è resa molto difficile dall’incertezza della normativa e dalla mancanza di sanzioni applica-
bili”. Gli importi previsti dalla Giunta prevedono un aumento del 70% rispetto all’importo pagato oggi. “Ma è nei poteri del Consiglio – si legge sul documento – la possibilità di provvedere diversamente”. Ossia aumentare gli importi, ridurli rispetto alla proposta di Frattura, Nagni, Scarabeo, Petraroia e Facciolla. giorug
Sezioni Primavera, riparte il progetto E' stato sottoscritto protocollo d’intesa con ufficio scolastico regionale, comuni e sindacati CAMPOBASSO. È stato sottoscritto presso l’Assessorato alle Politiche sociali, il protocollo d’intesa riguardante l’offerta di servizi educativi ai bambini di età compresa tra i 24 ed i 36 mesi, le cosiddette Sezioni Primavera, per gli anni 2013/2016. L’iniziativa, alla quale l’Esecutivo regionale ha destinato un ammontare di risorse finanziarie pari a 4.390.000 euro, si inserisce nel Programma Attuativo Regionale (PAR) del Fondo di Sviluppo e Coesione della Regione Molise, il quale prevede, nell’ambito dell’Asse IV “Inclusione e Servizi sociali”, la linea di intervento “Inclusione sociale e Interventi
socio-educativi”, all’interno della quale rientrano proprio i servizi per l’infanzia. Fondamentale il compito dell’Ufficio Scolastico Regionale, il quale collaborerà con le amministrazioni locali, le scuole e i soggetti gestori privati ad individuare personale educativo qualificato che possa operare nelle Sezioni Primavera; prevista, inoltre, all’interno del protocollo d’intesa siglato ieri mattina, la liceità del rapporto giuridico ed economico del personale educativo impegnato nelle Sezioni Primavera, che dovrà essere inserito nelle apposite strutture con un adeguato contratto di lavoro sottoscritto tra istituzione sco-
lastica e docente. Saranno i Comuni, però, a svolgere un ruolo ancora più attivo nella sfida che il nuovo governo regionale si è dato nel pianificare la nuova offerta educativa pluriennale dei servizi dedicati alla prima infanzia: ad essi spetterà, infatti, il complesso ruolo di Ente Gestore del servizio socio educativo “Sezioni primavera”, secondo modalità e tempi definiti all’interno di uno specifico Avviso pubblico regionale che sarà pubblicato entro il prossimo 15 settembre per l’anno educativo 2013/2014 e, per gli anni successivi, entro il 15 luglio.
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Campobasso
Notiziario da Palazzo san Giorgio.
Cresce di numero il club dei consiglieri a 1.183,59 euro al mese Gettoni ai consiglieri comunali del mese di luglio. Continuiamo in questa sorta di aggiornamento su quanto costa alla comunità cittadina l’assemblea municipale (sindaco e giunta fanno un capitolo a sé). Servizio, questo che rendiamo, particolarmente gradito e per alcuni un diversivo per stabilire chi, tra i consiglieri, prende di più, in corrispondenza di un’assidua e fattiva (si spera) presenza ai lavori del consiglio e delle commissioni permanenti. Bene, il club dei consiglieri a 1.183,59 euro si consolida e, per taluni aspetti, cresce di numero. A Luglio, la soglia del compenso massimo oltre il quale, per regolamento, non si può andare, è stata raggiunta da Ambrosio, Basile, Battista, Branca, Ciara-
mella, Colitti, Columbro, Coralbo, D’Alessandro, Madonna, Maio, Perrella, Ramundo, Sanginario, Sarli, Terzano e Tiberio. Lugliomese del solleone e di vacanze - per questo gruppo composito di consiglieri di maggioranza e di minoranza invece è stato vissuto e passato tra commissioni, soprattutto, e sedute di consiglio. Un gradino più in basso, a quota 1.107,04 euro, si sono attestati Finella, Iafigliola e Pietrarca. A ben vedere hanno saltato una o due sedute al massimo, per il resto anche il loro contributo (numerico e qualitativo) alla vita dell’amministrazione è stato ragguardevole. Leggermente più contenuto l’importo racimolato dai consiglieri Neri e Pascale: 1.006,40 euro. Comunque,
anche questa una somma significativa … dell’impegno e della partecipazione. Quindi c’è un altro lotto di consiglieri compreso tra i 905 euro di Cancellario e Santone, gli 805 di Izzi, i 553 di Iocca e i 201 euro di Lagioia, Gasparo e Di Donato. Zero gettoni per i consiglieri Colagiovanni, Durante e Tramontano che poggiano le loro terga anche sugli scanni di Palazzo Magno in veste di consiglieri provinciali. Il già sindaco di Campobasso e senatore della Repubblica Augusto Massa ha rinunciato al gettone di presenza fin dall’inizio della consigliatura. La spesa complessiva è stata calcolata in 34.442,21 euro.
Equitalia in Municipio Equitalia a Palazzo san Giorgio, e l’inevitabile presa d’atto del pignoramento presso terzi promosso contro un consigliere comunale, quindi contro il Comune di Campobasso quale terzo pignorato. La privacy copre il nome del consigliere al quale è trattenuta mensilmente, a decorrere dal mese di marzo 2013 e fino al-
l’estinzione del debito, una quota pari a un decimo dei compensi netti erogati mensilmente a titolo di gettoni di presenza, versata alla società Equitalia spa, come ordinato con atto di pignoramento (omissis) e della relativa procedura esecutiva. Dispiace per il consigliere alle prese con evidenti problemi di finanza; dispiace
anche per l’amministrazione che, crediamo, si sia trovata per la prima volta di fronte ad un evento del genere. Equitalia Spa difficilmente perdona o sbaglia bersaglio. Non lasciando nulla d’intentato. L’episodio segnala come sia davvero in atto una transizione economico-finanziaria carica d’incognite e di difficoltà. Per tutti. E quanto sia complicato venirne fuori. Come è da augurare al consigliere in difficoltà.
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Campobasso
30 agosto 2013
Farmacie comunali:“Che croce!” Mettere in relazione i criteri di gestione delle farmacie pubbliche stabiliti dal decreto ministeriale dell’11 dicembre 2012, con la determina dirigenziale 1714 del 6 agosto2013 del responsabile del settore farmacie di Palazzo san Giorgio, lascia capire quali e quante disparità ci sono, alcune rilevanti sotto il profilo amministrativo e contabile (violazione dei vincoli relativi alla spesa per il personale e conseguente elusione del Patto di stabilità; il concretarsi di un debito fuori bilancio; impegni di spesa assunti in assenza dell’approvazione del bilancio di riferimento come per la gara del canile), e perché la gestione delle tre farmacie comunali, nel corso degli anni, si sia trasformata in una sorta di calvario per l’amministrazione, al punto da sollecitare il sindaco Di Bartolomeo e la giunta a venderne una, anche sotto il valore di mercato, senza peraltro riuscire nell'intento. Tre farmacie sollevate dal peso del fitto dei locali e avvantaggiate da molte altre condizioni favorevoli che però non reggono la concorrenza delle farmacie private e che, ma nessuno finora è stato nella condizione di dimostrarlo analiticamente (conti alla mano), non producono utili (vedasi gli atti ufficiali del bilancio), costituiscono un’anomalia e una contraddizione. Poi, come accenniamo,
leggendo e comparando il decreto con la determina dirigenziale si trovano spunti per considerare l’insieme una complicata interpretazione di regole, norme e disposizioni, da cui si deriva che molti servizi previsti dal decreto potevano essere attuati, e non lo sono stati, altri sono stati attuati, ma in modo sbagliato. Al punto, come abbiamo accennato, di ipotizzare la violazione del Patto di stabilità, la formulazione di debiti fuori bilancio e impegni di spesa in assenza dell’approvazione del bilancio di riferimento (2012/2013). Secondo il decreto, le farmacie pubbliche per attivare nuovi servizi devono aver osservato le indicazioni speciali e generali dei rispettivi Piani socio sanitari regionali; aver preventiva-
mente comunicato all'azienda sanitaria territorialmente competente, da parte del titolare o del direttore della farmacia, la volontà di erogare i nuovi servizi di cui al decreto legislativo del 3 ottobre 2009 numero 153; aver lasciata invariata la spesa sanitaria e comunque aderente alle norme vigenti in materia di patto di stabilità riguardanti gli enti locali, senza maggiori oneri per la finanza pubblica e senza incremento di personale; aver aderito alle iniziative di collaborazione interprofessionale dei farmacisti delle farmacie pubbliche e private operanti in convenzione con il Servizio sanitario nazionale, con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta; non aver riportato bilanci in perdita negli ultimi due esercizi finanziari
Quartiere San Giovanni, tutti al parco tra fitness e mini basket Quartiere San Giovanni, al rientro dalle ferie il parco torna ad animarsi. Le iniziative organizzate dall’associazione “Il Nostro quartiere San Giovanni” non si fermano mai , in questi giorni è in corso un torneo di minibasket organizzato dalla Cestistica Campobasso e nel frattempo si svolgono lezioni di zumba-fitness all'aperto. A breve ripartiranno anche i corsi di pilates in palestra. Le attività riprendono dopo il successo del Festival del Teatro che anche quest’estate ha regalato ai cittadini serate divertenti e spensierate. Grande la partecipazione di pubblico, circa e 1.100 presenze a serata, con punte di 1.400 con le commedie messe in scena dalle compagnie campobassane.
cosa, stando ai bilanci comunali, purtroppo accaduta al comune di Campobasso; inoltre tutte le spese e gli introiti concernenti l'effettuazione di nuovi servizi, oggetto di apposita rendicontazione. Così stando le cose, la determina dirigenziale del 6 agosto scorso, la numero 1714, con cui si fa il punto sulla collaborazione in atto con l’Asrem per la promozione della salute e del benessere nei confronti della comunità e l’integrazione tra attività sociali e sanitarie per la diffusione dell’informazione e la conoscenza in materia di salute e benessere, nonché attività quali la consulenza sulla corretta assunzione di farmaci, la fornitura di farmaci a domicilio, i servizi di assistenza integrativa e di assistenza farmaceutica, apre scenari che prefigurano più di una contraddizione. Non esclusa la liquidazione di 149.916,82 euro in favore dell’Asrem per l’espletamento dei servizi aggiuntivi di assistenza farmaceutica, su capitoli di bilancio, parte del 2012 e parte del 2013, bilancio, quest’ultimo, ancora non approvato dal consiglio comunale. Ancora una volta, pertanto, è il caso che gli uffici coordinati dal segretario generale, e preposti al controllo contabile e di legittimità degli atti, si facciano parte attiva e diligente. Dardo
Unimol, il ministro Cancellieri a Campobasso per l’inaugurazione dell’anno accademico La cermonia si terrà il 12 novembre Il Senato accademico, su proposta del rettore eletto Gianmaria Palmieri, ha fissato la cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico per 12 novembre, affidando la prolusione al Massimo Fabiani, docente di diritto processuale civile e direttore della Scuola di specializzazione per le Professioni legali. Ospite d’onore sarà il prefetto AnnaMaria Cancellieri, ministro della Giustizia
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ISERNIA
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Isernia
30 agosto 2013
Il Molise non può essere isolato ISERNIA. “Come è dimostrato dalle aree più sviluppate dell’Italia e dell’Europa, le infrastrutture ferroviarie sono essenziali per le imprese del territorio.” Su questo tema, che rappresenta da anni un argomento centrale della Confindustria regionale per accrescere la competitività del Molise, è intervenuto il presidente Mauro Natale, a valle di un incontro che si è svolto presso lo stabilimento Unilever di Pozzilli con il dottor Consolo e il dottor Lugli, rappresentanti della divisione Cargo di Trenitalia. “Per rilanciare l’occupazione nell’area venafrana è fondamentale potenziare l’utilizzo del raccordo ferroviario del Nucleo Industriale di Venafro-Pozzilli.” Ha affermato Natale. All’incontro hanno partecipato anche il Consigliere Regionale Cotugno, il Commissario del Consorzio Industriale dell’area, Pedrone, il direttore dello stabilimento Unilever di Pozzilli, Tricarico e il responsabile della società che gestisce lo scalo, Di Cristinzi. “L’incontro è stato molto positivo – ha continuato il Presidente Natale – perché abbiamo acquisito dai responsabili di Trenitalia Cargo la disponibilità a contribuire concretamente allo sviluppo del sito attraverso l’applicazione di tariffe omogenee a quelle praticate per lo scalo di Marcianise. Un risultato ricercato da anni è che stato possibile raggiungere solo con il concorso della collaborazione attiva di tutte le forze interessate all’argo-
Il Nucleo industriale di pozzilli
mento: da Trenitalia alla politica regionale, dalle imprese ai responsabili del Consorzio Industriale. Trenitalia, che ha offerto una testimonianza di grande interesse per il sito, si aspetta ora la reazione positiva del territorio in termini di un aumento significativo del movimento di merci gestito attraverso il raccordo molisano. E qui – ha proseguito Natale – va posto in campo l’impegno attivo delle imprese, anche extraregionali, e dei rappresentanti politici molisani per favorire il decollo di questa infrastruttura fondamentale per il rilancio economico dell’area venafrana”. Per questo Mauro Natale ha già provveduto ad allertare il Presidente Frattura, per sollecitare l’attuazione di tutte le iniziative di competenza regionale, e i colleghi
Presidenti delle Confindustrie limitrofe con l’obiettivo di diffondere le particolari condizioni tariffarie riconosciute allo scalo del Nucleo di Venafro-Pozzilli in modo da favorire l’utilizzo di questa infrastruttura per i servizi di logistica ferroviaria destinati ad altre piattaforme oggi quasi sature. “A nessuno deve sfuggire – ha concluso Natale – che se tutti insieme riusciamo, finalmente, a raggiungere l’obiettivo di qualificare questa infrastruttura, l’intera area del venafrano diventerà più attrattiva per nuove iniziative imprenditoriali. D’altronde segnali in questa direzione già ne stiamo avendo! Così come non va sottovaluta l’importanza che questo risultato avrebbe anche per il potenziamento del collegamento ferroviario per Roma”.
Mauro Natale (Assindustria): “ Per lo sviluppo delle nostre imprese abbiamo bisogno anche di infrastrutture ferroviarie”
Carcere, soppressa la scuola primaria ISERNIA. Per l’anno scolastico 2013/2014 la sede di scuola primaria presso la Casa Circondariale di Isernia, in organico al CTP – Direzione Didattica I Circolo è stata soppressa. "Ciò rappresenta una palese violazione dell’art. 27 della Costituzione Italiana in quanto, viene violato il diritto alla rieducazione e al reinserimento della popolazione detenuta, nonostante la richiesta di organico inoltrata fosse basata su un adeguato numero di iscrizioni". Lo sostiene Sara Angelone del Direttivo Regionale Anief Molise. "Laddove, invece, attraverso compromessi politici e istituzionali vengono conservati in vita
Per l'Anief "violate le norme della convivenza civile" plessi scolastici con un numero esiguo di alunni che, a volte, è quasi pari al numero dei docenti impegnati in quella sede. Gli alunni di tali plessi, potrebbero facilmente raggiungere plessi scolastici limitrofi, a differenza degli alunni detenuti ai quali, sopprimendo la scuola nella loro sede carceraria, viene pregiudicato in maniera irreversibile il diritto al trattamento rieducativo e l’opportunità di un proficuo reinserimento sociale così come previsto dalla nostra carta costituzionale nonché dalle normative internazionali e dalle leggi
della Repubblica Italiana. Risulta evidente che, la scelta effettuata dall’Amministrazione scolastica provinciale di Isernia viola le norme fondamentali della convivenza civile, rivela una scarsa sensibilità nei confronti di un’utenza che non può in alcun modo far sentire la propria voce in merito, nonché evidenzia una scarsissima attenzione per la ri-alfabetizzazione culturale, la promozione, l’arricchimento e la manutenzione delle conoscenze di base che invece, secondo la legge, è compito essenziale della scuola primaria".
12 30 agosto 2013
Termoli
Incidente stradale sulla tangenziale, bilancio un morto e due feriti Stazione ferroviaria, SEL: "Spostarla ha senso se comprende i binari"
TERMOLI - E’ di un morto e due feriti il bilancio di un incidente stradale avvenuto all’imbocco della tangenziale nord di Termoli. Per cause in via di accertamento da parte della Polizia Stradale, una Fiat punto condotta da Giuseppe Chiriello 45enne scapolo di San Severo (FG) è terminata sotto il rimorchio di un mezzo pesante, alla cui guida si trovava un 65enne di Trivento; nell’impatto il mezzo pesante si è posto di traverso sulla carreggiata bloccando il traffico per diverse ore. A nulla sono serviti i soccorsi da parte dei medici del 118 e volontari della Misericordia, per Giuseppe Chiriello il decesso è avvenuto sul colpo. Trasportate al Pronto Soccorso due donne che viaggiavano a bordo di Citroen Berlingo rimasca anche essa coinvolta nel sinistro, e il conducente del TIR un evidente stato di choc: dopo le cure tutti e tre i pazienti sono stati dimessi. Per rimuovere il corpo del deceduto i Vigili del Fuoco hanno dovuto tagliare le lamiere e poi la salma è stata ricomposta nell’obiotorio dell’ospedale San Timoteo. La circolazione stradale è ripresa dopo alcune ore e solo dopo che l’autogrù dei Vigili del Fuoco, giunta da Campobasso, ha rimosso il TIR. Ieri mattina è stata eseguita la ricognizione cadaverica, visto che il magistrato non ha ritenuto far eseguire l’autopsia, e poi la salma dell’uomo è stata riconsegnata ai familiari: agli anziani genitori e ai quattro fratelli. Il feretro è partito ieri dall’obitorio del San Timoteo alla volta di San Severo dove oggi si terranno i funerali.
Tetto pericolante in una palazzina Iacp: due famiglie evacuate TERMOLI – Due famiglie di uno stabile Iacp di via Maratona nel quartiere Crocifisso, sono state momentaneamente evacuate pwer la loro incolumità Durante un sopralluogo effettuato ieri i tecnici avrebbero evidenziato i possibili rischi che si potrebbero correre per il tetto pericolante. La palazzina è composta da
sei appartamenti e i due interessati all’evacuazione sono proprio quelli sotto il tetto. Lo stabile da tempo doveva essere sottoposto a manurenzione dopo che era stato presentato un esposto dei Vigili del Fuoco. Le due famiglie costrette a lasciare gli alloggi hanno chiesto di incontrare il Sindaco.
TERMOLI – Ormai è aperto il dibattito sull’opportunità o meno di spostare la stazione ferroviaria in un altro sito. Sulla questione interviene nuovamente il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà con il referente Sandro D’Onofrio. “La rimozione della stazione ferroviaria dall’attuale collocazione ha senso solo se vengono trasferiti anche i binari. La ferrovia adriatica nel tratto di Termoli fu completata nel 1864, quando la città era ancora racchiusa dalle mura del paese vecchio. Nessuno all’epoca avrebbe ipotizzato di far correre i binari sotto al Castello Svevo. Nel 1970, un secolo dopo, fu costruita l’autostrada A14 e, allo stesso modo, il tracciato fu individuato fuori città. In Francia, Spagna e Germania le linee dell’alta velocità sono state costruite con stazioni urbane e linee interrate o rialzate nelle grandi metropoli, e con stazioni decentrate per le cittadine minori. Se si dovesse costruire oggi la linea termolese – continua D’Onofrio - sarebbe anacronistico farla passare fra le case del centro. La nostra proposta nasce dall’idea che le città più belle al mondo sono caratterizzate da spazi ampi e verde pubblico per cui invece di investire in nuove strutture in un centro soffocato da macchine e palazzi bisogna rimuovere ciò che non è più necessario e riqualificare il resto. Noi di Sel – conclude il referente del circolo - siamo a favore di progetti e investimenti che abbiano come obiettivo la qualità della vita del cittadino, lo sviluppo del lavoro e la salute contro la speculazione di chi fa affari con il cemento ma anche contro la conservazione degli errori del passato. Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare al dibattito”.
Nota del sindaco di Termoli Di Brino sulla sicurezza pubblica
TERMOLI - Il sindaco di Termoli Basso Antonio Di Brino esprime il proprio ringraziamento al Prefetto e al Vice Prefetto Vicario di Campobasso Paola Galeone, per aver affrontato in tempi rapidissimi il tema dell'ordine e della sicurezza pubblica nella città di Termoli. "Esprimo il mio più vivo ringraziamento - ha dichiarato Di Brino - per la tempestività con la quale la Prefettura di Campobasso ha voluto affrontare la questione dell'ordine e della sicurezza pubblica nella città di Termoli. L'incontro tenutosi nella mattitralità delle strutture di assistenza ai nata di oggi tra il Vice Prefetto Vicario Paola Galeone e le Forze tossicodipendenti. di Polizia, conferma l'attenzione costante verso questa città da Dalle 8,30 di oggi e per tutta la giorparte degli organi naturalmente deputati al controllo del terrinata i Giovani Democratici di San Martorio. Nell'auspicio che i dispositivi di prevenzione e controllo tino in Pensilis saranno presenti in predisposti possano contrastare efficacemente eventuali episodi Piazza Umberto I con un banchetto per criminosi, rinnovo l'invito a cittadini ed istituzioni locali ad raccogliere firme e sensibilizzare la citavere piena fiducia nell'operato delle Forze dell'Ordine". tadinanza.
Al via petizione su “Tre leggi per la giustizia e i diritti” SAN MARTINO IN PENSILIS - I Giovani Democratici aseriscono alla campagna di raccolta firme “3 leggi per la giustizia e i diritti”, organizzata dall’Associazione Antigone, a sostegno dell’iniziativa popolare per i diritti in carcere, contro la tortura, la depenalizzazione delle droghe leggere e la cen-
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Termoli
30 agosto 2013
Cani avvelenati, avviso dell’amministrazione comunale alla cittadinanza Detenzione di droga, due giovani segnalati all’autorità
CAMPOMARINO – In questi giorni si è verificato il decesso di alcuni cani per avvelenamento. Un episodio spregevole che fa pensare ad una azione mirata da parte di qualcuno che forse non si rende conto delle conseguenze che questo gesto vile potrebbe avere non solo sugli incolpevoli animali na anche sulle persone, soprattutto bambini, che potrebbero venire a contatto casualmente con queste sostanze. Carabinieri e Polizia Municipale stanno effettuando le debite indagini per accertare eventuali responsabilità. L’amministrazione comunale segue con attenzione lo sviluppo delle indagini e ha dato disposizioni per il monitoraggio delle zone interessate allo scopo di evitare il ripetersi dei deprecabili episodi nonché, qualora fosse necessario, la bonifica delle stesse zzone. Nel frattempo dal Municipio partono dei suggerimenti invitando i proprietari di cani a controllare con il guinzaglio i movimenti dell’animale ed a proteggerlo con la museruola; in caso di sospetti sintomi di avvelenamento rivolgersi immediatamente al 118 per le persone e al veterinario per gli animali; non raccogliere materiali sospetti ma segnalarli prontamente alla Polizia Locale (tel. 0875 – 530008) o ai carabinieri (0875 – 539409); i genitori vigilino con attenzione sui bambini affinché non raccolgano ed ingeriscano materiali sospetti.
Presentazione del libro “In uno sguardo” SAN FELICE DEL MOLISE – Questo pomeriggio alle 19, presso il Caffè Letterario, verrà presentato il libro “In uno sguardo”, una raccolta di poesie di Marcello Pastorini. L’appuntamento, organizzato dalla Pro Loco di San Felice del Molise in collaborazione con l’Ecomuseo Itinerari Frentani, rientra all’interno dell’iniziativa Cronaca di un Avvenimento Lontano, inserita nel cartellone estivo di Acquaviva.
MONTENERO DI BISACCIA – I carabinieri della locale Stazione, durante un servizio sul territorio, hanno notato in via Mercato Coperto due giovani del posto decidendo di controllarli. Una volta accertata la loro identità i militari dell’Arma hanno proceduto alla perquisizione personale di P.A., 19enne e C.S.,
20enne, rinvenendo, rispettivamente nel portafogli del primo e nella tasca della camicia del secondo, complessivamente 3 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish.. La sostanza è stata sottoposta a sequestro amministrativo ed i due giovani segnalati all’autorità amministrativa.
Minacce alla madre, giovane allontanato da casa SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI – I carabinieri della Compagnia di Termoli hanno notificato la misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare a C.E. un 22enne di San Giacomo degli Schiavoni. La decisione è stata presa dal Tribunale di Larino su richiesta della Procura grazie sgli elementi di prova acquisiti. Ad avviare le indagini i militari dell’Arma dopo che la 48enne genitrice aveva denunciato di aver ricevuto gravi minacce, percosse e ripetute richieste di denaro, tutti fatti poi documentati e conmsentito al magistrato di emettere il provvedimento di allontanamento.
Pierluigi Di Tommaso chiede lumi sulla variante di Bonefro CRATERE – Dopo l’intervento dell’ex sindaco di Santa Croce di Magliano, Giovanni Gianfelice, che ha chiesto al presidente della Provincia di Campobasso che fine hanno fatto i 4 milioni di euro stanziati per la variante esterna di Bonefro, ora è la volta di Pierluigi Di Tommaso. Il quale chiede dove siano finiti i 4 milioni di euro, ai quali vanno ad aggiungersi i 620mila euro per le spese tecniche e i 150mila euro per l’adeguamento prezzi, stanziati per il completamento della strada di collegamento tra la ex SS 376 e la SP 146 da Bonefro a Santa Croce di Magliano sino al Fortore, opera viaria che avrebbe permesso ai Comuni del Cratere di
uscire dall’isolamento e che avrebbe ridato slancio al territorio. Di Domenico poi prosegue e ricorda che “nella Delibera di Giunta Provinciale n. 227 del 5 dicembre scorso, avente ad oggetto “Adozione degli schemi del Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2013-2015 e dell’Elenco annuale”, dell’opera citata non c’è traccia nel capitolo inerente gli interventi di carattere pubblico-stradale. Come mai l’Autorizzazione di Legge Paesaggistica non venne prorogata prima della scadenza quinquennale? A causa di tutto questo, il complesso e farraginoso iter progettuale, ancora in fase embrionale, dovrà ricominciare
dall’inizio, insieme ai vari test di natura geofisica e archeologica che, qualora si dovesse tornare a parlare di variante, andrebbero a dilapidare le risorse economiche stanziate rendendole insufficienti”. Associandomi all’appello di Giovanni Gianfelice – conclude Pierluigi Di Tommaso - invito chi di dovere a fornire le opportune spiegazioni sul dove sono stati dirottati i fondi stanziati per la suddetta opera pubblica da un Organo di Programmazione superiore alla Provincia, non escludendo l’intervento della Procura Regionale della Corte dei Conti del Molise per far luce su una buia e opaca questione”.