ANNO X - N° 24 - GIOVEDÌ 30 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it
L’Oscar del giorno a Michele Iorio
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Michele Iorio. L'ex presidente della Giunta regionale ha fatto notare al successore nella carica, Paolo Frattura, che gli unici fondi ottenuti dalla Regione nei mesi passati e, non da ultimo, quello relativo ai beni culturali, sono dovuti all'attività del governo precedente. Ed allora, si chiede Iorio, cosa ha fatto l'esecutivo Frattura in questi mesi di attività? E se è vero che lo stesso presidente ha sottolineato la bontà dei finanziamenti riconosce, di fatto, la bontà di quanto fatto da Iorio.
Il Tapiro del giorno a Donato Di Toma
Il Tapiro del giorno lo diamo a Donato Toma. L'ineffabile assessore al Bilancio è caduto sulla più classica buccia di banana. Sulla questione Tares il ritardo e gli errori dei bollettini recapitati agli utenti pesano sul funzionamento della macchina amministrativa. Un grattacapo in più dopo la scivolata sull'Ici relativa ai terreni agricoli. Le associazioni dei consumatori sono già pronti con i relativi ricorsi per l'impugnativa dei provvedimenti adottati dall'amministrazione. Sotto mira gli avvisi di pagamento inviati.
2
TAaglio lto
Sanità, trasformismi ed opportunità 30 gennaio 2014
Il rischio è che tutto passi nelle mani delle strutture private
Governo cosiddetto di centro-sinistra: sommatoria indistinta di trasformismi ed opportunismi. Al tempo (abbastanza recente) in cui si credeva agli effetti salutari del Piano di rientro dal debito sanitario "Qualcuno vuole assumersi la responsabilità ed il coraggio di dire che il Cardarelli non esisterà praticamente più?" . E, in aggiunta: "Qualcuno abbia il coraggio di dire esplicitamente che la sanità molisana fra qualche anno sarà completamente nelle mani dell’Università, della Cattolica e del Neuromed". Frattanto la sanità è precipitata ancora più in basso, su livelli minimali d’efficienza, con costi insostenibili. Situazione di comodo per chi vorrà approfittare per collocare la sanità privata sul piedistallo dell’efficienza e dell’indispensabilità. Non senza alle spalle l’analisi oggettiva di ciò che il Piano di rientro aveva ritenuto necessario correggere e di ciò che gli utilitarismi della politica applicati alla sanità avrebbero a loro volta determinato. Il Piano aveva rilevato che“1) il tasso di ospedalizzazione è in costante crescita dal 2001, in controtendenza rispetto all’andamento registrato nelle altre regioni con tassi elevati; 2) l’incremento dei ricoveri in ambito regionale, nonostante l’attivazione di nuove specialità, non è stato seguito dal decremento dei ricoveri fuori regione; 3) il tasso di ospedalizzazione è molto vario da zona a zona, senza collegamenti all’anzianità della popolazione, in-
fatti escludendo la zona 1 (Agnone), con il più alto tasso di ospedalizzazione (271 ricoveri per mille abitanti), in parte giustificato dall’elevata incidenza della popolazione anziana, il tasso più alto si registra nella zona 4 (Larino,Termoli, 251 ricoveri per 1.000 abitanti) che presenta la popolazione più giovane; 4) relativamente all’offerta di prestazioni l’analisi dell’appropriatezza del sistema di risposta ai bisogni sanitari della popolazione evidenzia i seguenti ulteriori elementi: elevato numero di ricoveri ordinari per prestazioni non considerate nelle analisi poste a base del piano di rientro ma inserite nella proposta di revisione dei Lea 5) c’è una elevata incidenza di dimessi con drg medico da reparti chirurgici e con il solo riferimento ai reparti classificati di chirurgia generale (codice 09), per i quali non si dovrebbe superare il 30%, tre ospedali presentano percentuali superiori al 60% (Caracciolo di Agnone, Veneziale di Isernia, SS. Rosario di Venafro), uno superiore al 50% (Centro Biomed dell’Università Cattolica) e tre superiori al 40% (Cardarelli di Campobasso, S. Timoteo di Termoli e Vietri di Larino); 6) in alcuni casi il numero degli interventi chirurgici non raggiunge la soglia minima necessaria per garantire il mantenimento della qualificazione professionale dei medici addetti”. Questi i rilievi del Piano di rientro. Mentre gli utilita-
rismi della politica applicati alla sanità hanno, a loro volta, determinato un forte squilibrio nell’assegnazione dei posti letto tale che, a fronte di un fabbisogno regionale calcolato in 14,9 posti letto, per la neurochirurgia si riducono da 15 a 13 (10 plo e 3 dh) quelli del Cardarelli, mentre vengono mantenuti i 37 posti letto alla Neuromed. Questo è un esempio esplicativo di una parzialità che annovera tra l’altro, relativamente alle scelte riguardanti l’ospedale Cardarelli, i posti letto di day hospital del reparto di oncologia, che ha fatto registrare un consistente saldo attivo di mobilità, ridotti da 7 a 6, e completamente eliminati i 13 posti ospedalieri esistenti, riconoscendo invece alla Cattolica 10 posti letto ospedalieri e 5 di day hospital. :"Qualcuno abbia il coraggio di dire esplicitamente che la sanità molisana fra qualche anno sarà completamente nelle mani dell’Università, della Cattolica e del Neuromed". Obtorto collo, quel coraggio e quella responsabilità spetteranno al nuovo presidente della Regione Molise. E saranno espressi, ne siamo certi, con convincenti belle parole. E l’ intima soddisfazione di chi ha saputo vincere con l’aiutino dei potentati economici, dei trasformisti e degli opportunisti della politica e i tycoon della sanità. Dardo
"Sanità, Lastoria va rimosso" Memorandum per il presidente della giunta regionale e compagni
CAMPOBASSO. Il Comitato “pro Ospedale Veneziale” di Isernia, ritiene si debba intervenire sulla nomina del dottor Antonio Lastoria per sostenere con atti appropriati il giudizio pendente innanzi al Tar Molise, in quanto si "subdora un conflitto di interessi tra pubblico e privato che si determinerebbe se tale nomina restasse esecutiva". Il Comitato, nato per difendere il diritto alla salute di tutti i cittadini e per rivendicare la tutela della sanità pubblica sempre più frustrata da quella
privata, intenderebbe sostenere Condidorio nella denuncia pubblica di quel potenziale conflitto d’interessi in capo al Direttore della Direzione per la Salute: si è appreso, infatti, dalla documentazione ufficiale dei Ministeri della Salute e dell’Economia che il dott. Antonio Lastoria è dipendente dell’Università Cattolica, struttura privata già convenzionata con la Regione ed oggi controllante la Fondazione di ricerca e cura Giovanni Paolo II. D’altro canto Condidorio - in virtù della legge anticorruzione (l. 190/2012 e d.lgs.
39/2013) secondo cui non possono essere conferiti incarichi pubblici di vertice a soggetti titolari di rapporti professionali con enti privati controllati o finanziati dai primi (art. 4, d.lgs. 39/2013) - desidererebbe evitare preventivamente fenomeni di corruzione e di conflitto d’interessi che ne costituiscono l’anticamera, sanzionabile peraltro con la revoca della nomina stessa (art. 17). "Tra le finalità del Comitato vi è, dunque, anche quella di rilevare la drammatica spoliazione del sistema sanitario pubblico in favore
dei privati, sottolineando come d’altro canto questo conferimento a Lastoria, che si troverebbe al vertice dell’organo pubblico controllore, produrrebbe di fatto una ricaduta negativa sulla pianificazione e gestione della sanità pubblica e non farebbe altro che confermare un vero e proprio disegno di politica sanitaria di privatizzazione dei servizi socio-sanitari. La salvaguardia dell’ospedale d’Isernia dipende soprattutto dalla gestione oculata e sana di questa conflittualità tra sanità pubblica e privata".
3
TAaglio lto
30 gennaio 2013
Unimol, Unioncamere e Regione Molise verso il workshop per informare le imprese La delega del rettore è stata affidata alla compagna di Frattura
Imprese e innovazione,
il Molise dei parenti
CAMPOBASSO. A proposito di parenti. Nella Regione Molise, in tutte le sue sfaccettature, compaiono persone legate direttamente o indirettamente al cuore del presidente. A parte cugini, sorelle, soci in affari, questa è la volta della compagna del governatore. Il suo nome è poco conosciuto per i non addetti ai lavori. Ma i ruoli appaiono sui siti internet. Il nome Gilda Maria Antonelli, compagna di Paolo Frattura, risulta dal sito web essere organica all’ente di formazione professionale Sicurform: recentemente la Giunta guidata da Frattura ha annullato in autotutela un’aggiudicazione di mesi prima fatta in favore di una ditta, proprio su ricorso della Sicurform. E non é finita qui per la compagna del presidente. Il nome Gilda Maria Antonelli compare anche nel caso biomasse nel Matese. Per la realizzazione della centrale infatti, il 14 luglio 2005 nasceva una società: la Gap Consulting. Per il 50% appartenente all’ingegner Mariolga
Mogavero (attuale capo di Gabinetto del presidente della Giunta regionale). L’altro 50% della Gap era di Gilda Maria Antonelli, amica fidatissima del governatore. Il 10 marzo del 2011 la quota di Mariolga Mogavero finisce alla società (Civitas) del suo consorte. Quella di Gilda Maria Antonelli, invece, alla società (Proter) del suo amico fidatissimo Paolo di Laura Frattura. Sempre il nome di Gilda Maria Antonelli compare anche alle elezioni per il nuovo rettore dell’Università del Molise. Era nel comitato elettorale del candidato Coppola, il professore sostenuto anche dall’eurodeputato di Forza Italia Aldo Patriciello. In piena campagna elettorale universitaria, il governatore Frattura toglie all’Unimol la bellezza di 22milioni di euro per ricerca e innovazione. Qualche mese più tardi si insedia sulla poltrona dell’Università del Molise il vincitore della competizione interna all’Ateneo, Gianmaria Palmieri che assegna la delega di ricerca e innovazione alla com-
pagna di Frattura. Ricompare così il nome Gilda Maria Antonelli. Magicamente il presidente della Regione, Paolo Frattura, torna sui passi e risblocca i 22milioni bloccati in precedenza. Sarà una coincidenza lo sblocco delle risorse regionali per l’Unimol subito dopo la nomina della stessa compagna (già socia dell’attuale capo di gabinetto della Giunta regionale) nel gruppo esecutivo del rettore con delega proprio all’innovazione? Andiamo avanti e arriviamo alla notizia ultima. Sul sito dell’Unimol appare: “Unimol, Unioncamere e Regione Molise insieme verso l’innovazione”. E si legge: “Consapevole dell’importanza che ricoprono la ricerca e l’innovazione, nello sviluppo di un territorio ed in sintonia con le indicazioni comunitarie, l’Università degli Studi del Molise, in collaborazione con Unioncamere Molise, ospiterà, lunedì 3 febbraio 2014, alle ore 10.00, presso la Sala “Enrico Fermi” della Biblioteca di Ateneo, in Viale Manzoni a Campobasso un incontro informativo sul bando “Programmi di Innovazione, Opportunità di Finanziamento per le Pmi Operanti in Molise”, pubblicato sul BURM – il Bollettino Ufficiale della Regione Molise - del 31 dicembre 2013. Il workshop si propone di informare imprenditori, professori, ricercatori sulle azioni previste nell’Avviso, che prevede una dotazione finanziaria da 6 milioni di euro sul fondo PAR FSC Molise 2007-2013 e che si inserisce nelle azioni previste dall’Asse I “Innovazione ed imprenditorialità”. L’iniziativa rappresenta un momento importante in cui istituzioni, imprese e mondo della ricerca possono dialogare su temi che rappresentano un motore di sviluppo per la regione. Il grado di competitività di un’impresa dipende dalla sua capacità di innovare e occorre, pertanto, promuovere la diffusione di una cultura d’innovazione, investire in start up e in imprese tecnologicamente avanzate in grado di garantire occupazione qualificata e sviluppo. L’Università degli Studi del Molise intende promuovere iniziative che tengano conto della programmazione istituzionale e della necessità delle imprese del territorio, che per competere in un mercato sempre più complesso e globale necessitano in misura crescente di supporto esterno in termini di ricerca e innovazione”. Quale sarà il ruolo di Gilda Maria Antonelli? Antonio Careca
Cultura: allora Paoletto, abbiamo lavorato bene?
Affondo di Iorio a Frattura: si fa i bello con i soldi ottenuti dal vecchio governo regionale
In riferimento allo sblocco dei 4,5 milioni di euro per i siti archeologici del Molise, sono entusiasta di come l'attuale governo regionale apprezzi quanto realizzato da chi lo ha proceduto. E' la dimostrazione tacita ma tangibile che nel passato abbiamo lavorato bene. Peccato che nei comunicati stampa del governa-
tore Frattura venga sempre omesso questo particolare. Accade spesso, troppo spesso che iniziative già programmate e finanziate dal mio governo regionale vengano semplicemente rispolverate e vendute come nuove. Mi piacerebbe però che questi signori inizino a rendersi autonomi nella programmazione degli interventi e, mu-
nendosi pure di lucidità, si diano da fare per rianimare l'economia del Molise, archiviando definitivamente la stagione delle chiacchiere e delle parole vuote. La verità è che credono di essere ancora all'opposizione: qualcuno spieghi loro che i molisani hanno bisogno di una classe dirigente che risolva i problemi. Non che li racconti.
4
30 gennaio 2013
Rappresentazione inoppugnabile della gravità di talune condizioni sociali nel vortice della crisi
TAaglio lto
C’è gente che non può pagare rate di poche decine di euro Il minicredito del Piano sociale di zona in soccorso delle famiglie “non bancabili”
La crisi economica sale d’intensità tanto da mandare in tilt i meccanismi della solidarietà sociale, dei sistemi minimali di sostegno alle persone e alle famiglie che non reggono il pagamento finanche delle piccole spese quotidiane. Situazioni di estremo disagio, fronteggiate con il cosiddetto mi-
nicredito d’emergenza. Strumento fondamentale dei Piani sociali di zona per realizzare politiche concertate per lo sviluppo di un sistema di servizi essenziali alla persona. Ebbene, proprio dalla gestione di questo strumento viene fuori in maniera potremmo dire “drammatica” la difficoltà di vivere
Per l'Acem positivo il vertice con Regione e Provincia di Campobasso
"Imprese, sbloccati i pagamenti" CAMPOBASSO. Positivo e proficuo il vertice congiunto svoltosi presso la sede dell’Acem a Campobasso, tra la Regione Molise, la Provincia di Campobasso e le imprese associate creditrici di quest’ultima. Oggetto dell’incontro, lo sblocco dei pagamenti agli appaltatori, in particolar modo quelli inerenti i lavori pubblici affidati tempo fa dalla Provincia stessa e finanziati tramite fondi provenienti da precedenti Accordi di Programma. Al summit, che si è rivelato una sorta di conferenza di servizi, oltre ai vertici dell’ACEM hanno preso parte per la Provincia di Campobasso il Presidente Rosario De Matteis, Giovanna Iannelli Dirigente della Viabilità, Pasquale Stoppiello e Giampiero Di Stefano Funzionari della Viabilità, mentre per la Regione Molise sono intervenuti i Direttori d’Area Programmazione e Bilancio Massimo Pillarella e Angelo Fratangelo. La questione che si trascina da tempo, ha visto l’impegno dell’ACEM a tutela delle imprese edili creditrici già da qualche anno anche con specifica segnalazione al Prefetto del Capoluogo e dopo varie vicissitudini era stata ottenuta la liquidazione di una parte del credito maturato, che ovviamente non aveva risolto il problema vista la grave situazione di criticità in cui le aziende versavano e continuano a versare e soprattutto in quanto vari intrecci burocratici non garantivano la corresponsione dei conguagli, con enorme penalizzazione degli imprenditori interessati, i quali hanno dovuto anticipare i propri capitali per pagare le maestranze ed i contributi. Con il confronto tecnico e politico di questa mattina, sono maturate le giuste intese e la giusta concertazione procedurale, contabile ed operativa, per cercare di giungere in tempi stretti allo sblocco dei pagamenti in questione che l’ACEM si augura avvenga in tempi rapidi. Al termine dell’incontro, i vertici dell’Associazione hanno chiesto di aggiornare il summit al mese prossimo, sia per un migliore monitoraggio delle varie pratiche sia per allargarlo anche alle altre strutture tecniche e dirigenziali dell’Amministrazione Regionale in maniera da ridurre al massimo le lungaggini relative alle istruttorie dei vari appalti bloccati.
di decine di famiglie, in aggiunta al quadro della povertà assoluta descritto e affrontato più volte dalla Caritas diocesana: rappresentazione inoppugnabile della gravità di talune condizioni sociali che molto raramente emergono in cronaca con la necessaria chiarezza dei numeri. Qualcosa s’è fatto, ma molto resterebbe da fare. S’è fatto che alla famiglie che non possono oggettivamente accedere al credito bancario, nemmeno per piccole somme, famiglie etichettate, con scarso buongusto “non bancabili”, da parte della FinMolise viene erogato il minicredito di emergenza (da 500 a 3mila euro restituibili in rate mensili da 15 a 85 euro in tre anni), “ previo versamento, da parte di ognuno, dell’importo di 100 euro defalcato dalla somma concessa, nonché il beneficio del pagamento rateale della somma, inclusi gli interessi di mora”. Al di là delle contorsioni del linguaggio burocratico trascritto nella determina del dirigente che l’ha stilata, si evince chiaramente l’uso del buonsenso, della solidarietà, della comprensione, dell’assistenza portata all’estremo
dei limiti consentiti dalle norme in vigore, nei confronti di una realtà sociale in cui anche il peso della restituzione di un minimo di 15 euro e di un massimo di 85 euro mensili, in aggiunta al peso della quotidianità, risulta intollerabile. L’atto di “generosità” amministrativa di cui stiamo dicendo appartiene al comune di Campobasso in qualità di capofila dei comuni che fanno parte del Piano sociale di zona. Purtroppo è una generosità che non sempre penetra fino in fondo la realtà in cui interviene, e non sempre è all’altezza della propria missione, quantunque il minicredito d’emergenza lo si ha a conclusione di una indagine capillare, famiglia per famiglia, e con la dimostrazione della ferma volontà di far fronte comunque alla restituzione del prestito. Domandiamo, in un contesto socio-economico di questa natura è compatibile giustificare che la casta politica sui banchi del consiglio regionale si ristori con oltre diecimila euro al mese? Dardo
L’intervento
Privatizzazione Poste: ma chi l'ha detto? di Antonio D’Alessandro* Da quando il Governo ha deciso di cedere quote di minoranza di Poste Italiane, e di altre aziende, tutti i mezzi di comunicazione, per semplificazione di linguaggio, hanno cominciato a parlare di “privatizzazione”. E tutti i pappagalli replicanti ora parlano di privatizzazione!! Una azienda si privatizza quando si cedono le quote di maggioranza e di controllo dell'azienda stessa, cosa che non accadrà con Poste il cui controllo resta nelle mani dello Stato con il 60 per cento della proprietà. Sull'argomento si stanno sviluppando anche riflessioni ideologiche come accadeva ai tempi dei “padroni” e delle “masse operaie” di ottocentesca memoria, ma quasi nessuno racconta al popolo postale perchè questa soluzione è migliore di tante altre che avrebbero messo a rischio, davvero, la sopravvivenza di Poste Italiane. Il “padrone” delle Poste è uno Stato fortemente indebitato e quindi alla ricerca disperata di risorse per far fronte alle emergenze del paese. Per queste ragioni si è parlato, ciclicamente, della vendita del Bancoposta o della vendita del patrimonio immobiliare di Poste o,cosa ancor più pericolosa discussa dal governo a dicembre, della vendita di Poste Vita. Tutti sappiamo, anche noi contadini, che qualunque di quelle tre scelte avrebbero decretato la morte di Poste Italiane che riesce a sopravvivere solo grazie alla sua unicità e alla sua sussidiarietà incrociata tra i diversi settori dell'azienda. Tutto il
resto è da bar dello sport!Anche noi critichiamo severamente alcune passate privatizzazioni che hanno regalato ad “amici degli amici” aziende importanti come Telecom e quindi seguiamo con attenzione le scelte dell'Esecutivo. Il decreto del Governo va nella giusta direzione per alcuni buoni e semplicimotivi:1) Viene messa sul mercato una quota di minoranza di Poste Italiane indivisa;2) Le quote vengono offerte ai risparmiatori oltre che agli investitori istituzionali;3) Una quota (noi insistiamo per il 5%) viene offerta ai dipendenti postali;L'operazione è solo agli inizi e durerà alcuni mesi durante i quali, siamo certi, il sindacato avrà un ruolo importante nella discussione. La nostra posizione è che le quote vadano distribuite ad una platea la più ampia possibile per evitare pericolose concentrazioni di quote a pochi soggetti. Le quote importanti offerte ai dipendenti postali debbono essere gratuite e indivise in modo tale che anche i lavoratori-azionisti (e non i sindacati) possano esprimere la loro rappresentanza negli organi societari al pari degli altri azionisti e partecipare agli utilid'impresa. Così funziona in altri paesi ed è questa la strada che indica l'Unione Europea per aprire le aziende alla democrazia economica. Noi faremo la nostra parte per difendere, come sempre, Poste Italiane e la sua unicità a garanzia della difesa dei posti di lavoro dei 140 mila dipendenti della più grande azienda del paese. *Segretario Regionale Molise
5
TAaglio lto
30 gennaio 2013
Piano casa e legge per il recupero dei sottotetti, degli interrati, dei seminterrati e dei porticati nelle mani improprie degli amministratori regionali
Aumentano i volumi e diminuiscono i servizi: politica da terzo mondo
L’assistenza tecnica al legislatore regionale privo di conoscenza della materia urbanistica è stata data dalle imprese e dai tecnici che rispondono e corrispondono unicamente al loro interesse, certo non a quello della collettività. Gli uffici regionali sistematicamente tagliati fuori All’indecenza del Piano Casa, che dalla stesura originaria (La Regione promuove misure straordinarie per il sostegno del settore edilizio, attraverso interventi finalizzati al miglioramento della qualità abitativa, per preservare, mantenere, ricostruire e rivitalizzare il patrimonio edilizio esistente, promuovere l‘edilizia economica per le giovani coppie e le categorie svantaggiate e meno abbienti e l’edilizia scolastica nonché per migliorare le caratteristiche architettoniche, energetiche, tecnologiche e di sicurezza dei fabbricati) ha subito tocchi e ritocchi su impulso di imprese e tecnici liberi professionisti tenendo accuratamente all’oscuro gli uffici regionali preposti alla valutazione e alla compatibilità degli interventi, finendo per essere un modo anarchico di concedere nuovi volumi, dicevamo, all’indecenza del Piano casa, s’è aggiunta la legge che consente di trasformare i sottotetti in mansarde e gli interrati, i seminterrati e i porticati in locali per abitazione, per uffici e per negozi. Anche questa soluzione legislativa sbucata dal nulla, perorata e presentata da due consiglieri regionali (Parpiglia e Di Pietro Jr) che di problemi urbanistici sono totalmente digiuni, è stata sviluppata al di fuori degli uffici regionali. Ancora una volta, quindi, l’assistenza tecnica al legislatore regionale privo di conoscenza della materia urbanistica, ma relatore in aula e in commissione, è stata data dalle imprese e dai tecnici che
rispondono e corrispondono unicamente al loro interesse, certo non a quello della collettività che, infatti, dall’aumento dei volumi abitativi e commerciali, non trae alcun beneficio (ce n’è uno, in particolare, tra i tecnici suggeritori, che manipola gli amministratori le proposte di legge e i regolamenti con inveterata impudenza). La collettività semmai ne paga le conseguenze in termini di vivibilità degli spazi una volta comuni, e non più tali. Il dato allarmante, oltre che significativo di un costume politico e amministrativo che va facendo strame della trasparenza degli atti amministrativi e della loro rispondenza all’interesse generale, è il sistematico, reiterato, conso-
lidato atteggiamento degli amministratori regionali che porta ad escludere gli uffici che hanno il compito di trattare la materia urbanistica dal dare pareri, suggerimenti, e consigli. Non si sa come possa accadere, ma accade. Soprattutto con l’avvento del centrosinistra a Palazzo Moffa il cui marchio di fabbrica sembra essere (anzi, è) l’autarchia. Il Piano casa, di cui l’opinione pubblica conosce al massimo i caratteri generali fatti passare per toccasana dell’edilizia in crisi e delle famiglie con esigenze di nuovi spazi abitativi (governo Berlusconi!), nella sostanza ha creato e sta creando situazioni edilizie ed urbanistiche allarmanti sotto il pro-
filo della compatibilità con il territorio. Aumentano i volumi e diminuiscono i servizi: politica da terzo mondo. La legge che consente di trasformare i sottotetti in mansarde e i porticati in locali per abitazioni, uffici e negozi, aggiunge danno a danno, ed essendo figlia di suggeritori e imbonitori della peggiore matrice speculativa, ha messo in crisi gli stessi fautori (Parpiglia e Di Pietro Jr), incapaci di redigere una motivazione accettabile sul piano logico della loro iniziativa. Di Pietro Jr (più ciarliero di Parpiglia) s’è lasciato andare a puerili e generici commenti (“La nostra proposta sollecitata dall’enorme richiesta di favorire l’aumento di cubatura e il recupero di porticati e sottotetti, in modo particolare, delle tante abitazioni di campagna, nelle zone montane e lungo le nostre coste, voleva rappresentare, non solo una risposta ai cittadini ma anche, in un momento di grande difficoltà, un piccolo ma importante segnale alle imprese che, in preda alla stretta creditizia e alla pressione fiscale, chiedono a gran voce possibilità e strumenti per ripartire), dal quale emerge chiaramente come la legge varata sia il risultato di specifiche pressioni e non già frutto di una pianificazione su basi sociali ed economiche. Viste da sinistre queste porcherie sarebbero dette “clientelismo”. Fatte da sinistra, sono “un importante segnale all’imprese”. Dardo
Tutti a pranzo, paga la Regione
Secondo il pm Fabio Papa l’ex presidente del Consiglio regionale ha sperperato soldi pubblici
CAMPOBASSO. Andiamo a pranzo insieme amici, tanto pagano i molisani. Sarebbero più di 60 i momenti conviviali offerti dall’ex presidente del Consiglio regionale Michele Picciano. Non solo sul territorio molisano, ma anche fuori regione. Colazioni, buffet, pranzi, cene, auguri natalizi. Gli invitati? Amici di vario genere. Anche consiglieri regionali. Nel 2011 ad esempio i molisani, con i loro contributi, avrebbero pagato (a loro insaputa) un pranzo a ben 42 persone. Consiglieri regionali compresi. Insomma, Michele Picciano si sarebbe fatto bello ma con i soldi pubblici. E’ quanto emerge dagli atti dell’inchiesta seguita dal pm Fabio Papa che ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex numero uno di Palazzo Moffa. E non sarebbe finita qui. Migliaia di euro sono stati usati anche per “spese di rappre-
sentanza” attraverso il patrocinio di alcune iniziative, 22 mila euro di soldi pubblici sono serviti ad acquistare libri. Ma sotto la lente di ingrandimento sono finiti anche i fondi spesi per l’arredamento dell’ufficio: tappeti, lampade, quadri. Secondo il pm Papa si tratta di soldi spesi per fini presumibilmente elettorali. Come per i contributi “a pioggia” assegnati a varie associazioni che per il sostituto procuratore erano “prive di significato concreto sia pure solo per l’immagine della regione”. Oppure ci sarebbe un contributo di seimila euro all’associazione “Centro di Carità” il cui presidente era il segretario personale dello stesso Picciano. L’ex presidente del Consiglio regionale, già assolto per l’inchiesta sul voto di scambio, dovrà rispondere alle nuove accuse.
6
Campobasso
30 gennaio 2014
Convocato da Guido Massimo Sabusco in prima seduta il 31 gennaio, in seconda il 4 febbraio
Un consiglio comunale come altri: solo chiacchiere e distintivi In assenza di proposte, progetti e argomenti di sostanza amministrativa, via libera alle interrogazioni, alle interpellanze, agli ordini del giorno e alle mozioni Repetita iuvant: non in questo caso. Ripetere la solita lista di interrogazioni (1), interpellanze (3), ordini del giorno (6) e mozioni (7) in testa alle proposte di deliberazioni del consiglio comunale (10) convocato da Guido Massimo Sabusco in prima seduta il 31 gennaio e in seconda il 4 febbraio, non giova all’amministrazione civica, a quattro mesi dal ritorno alle urne. Dimostra che non ha argomenti di sostanza da affrontare, né problemi da risolvere. A meno che, come diciamo, non debbano essere ritenuti tali l’intitolazione, nell’ambito della zona industriale, di una piazza da dedicare ai lavoratori, oppure la realizzazione di una unica piazza tra Piazza Vittorio Emanuele II e Villa dei Cannoni. Oppure l’istituzione del registro delle unioni civili e del relativo regolamento, o ancora la messa in sicurezza della rotatoria di Via Monforte. Sul fronte delle proposte di deliberazione il livello è più o meno quello. Leggiamo infatti che il consiglio si dovrà occupare dell’adeguamento dello statuto comunale per garantire le pari opportunità tra uomini e donne (legge 215/2012), del bilancio partecipativo, e di una miniserie di correzioni e integrazioni statutarie presentate dal consigliere Michele Ambrosio. Dallo statuto ai regolamenti il passo è breve. L’invito ai consiglieri è di mettere mano al regolamento per l’istituzione di piazzole di sosta di carico e scarico merci, per l’assegnazione e la gestione degli orti sociali su terreni di proprietà del Comune (proprio così, sembra
essere tornati al 1945 o al realismo sovietico) e per il funzionamento delle commissioni consiliari permanenti. Sul piano dei comportamenti e dei valori, sebbene a solo quattro mesi dal rinnovo del consiglio, sarà discusso e (crediamo) approvato il codice etico degli eletti. Incombenza cui hanno provveduto i consiglieri con il loro personale bagaglio culturale, professionale e politico. Quanto sia oggettivamente accettabile, sarebbe la vera ragione del dibattito e non la sua acritica approvazione. Comunque statuti e regolamenti saranno il piatto forte. Infatti, all’ordine le giorno c’è anche l’approvazione dello statuto della Consulta giovanile del Comune di Campobasso. Le Consulte sono andate di moda nei decenni scorsi quando i partititi allevavano le classi dirigenti e invitavano i giovani a confrontarsi e a farsi le ossa. Allo stato
delle cose non è chiaro da dove prendano spunto le Consulte e cosa possano elaborare, su quali presupposti e per quali obiettivi muoversi. Che però siano protagonisti i giovani è sempre cosa utile. I lavori si do-
vrebbero concludere con la rettifica della delibera consiliare numero 7 del 2012. Tutto qui, mentre sul territorio gli abusi edilizi si moltiplicano, le norme tecniche di attuazione del Piano casa vengono inter-
Rapina alla Carim Tre persone hanno fatto irruzione nella filiale di Parco dei Pini CAMPOBASSO. Ieri alle ore 17.15 rapina alla Banca Carim. Sono tre gli uomini (due a volto scoperto ed un con il viso mascherato da una sciarpa, con accento napoletano) che, brandendo delle armi, hanno fatto irruzione, nella filiale bancaria Carim di Parco dei Pini a Campobasso. I malviventi si sono fatti consegnare dai cassieri
In primo piano uno tra i migliori chef del Molise, Antonio Trotta
febbraio "Il segreto è nella cottura", brasare, saltare, sigillare, stufare e sbiancare. Martedì 25 febbraio "Ricette dal nord Italia", i piatti di Pie-
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
e da tre clienti presenti in quel momento nell’istituto di credito denaro contante ed oggetti di valore per poi scappare a bordo di un’auto. Predisposti già diversi posti di blocco da Carabinieri e Polizia di Stato sulle arterie stradali che permettono l’ingresso al capoluogo. Il bottino dei rapinatori è ancora da quantificare.
Ruba 15 chili di rame, arrestato
La cucina solidale CAMPOBASSO. Tornano i corsi di cucina solidale presso l'Officina della pasta de La Molisana. Un prestigioso progetto benefico e sociale che punta la sua attenzione al supporto di attività delle associazioni di volontariato della regione. Tre le rubriche in programma: "ABC in cucina" con lo chef Antonio Trotta, "Ricette regionali d'Italia" con Nicola Vizzarri e "Wellness in cucina" con Nicola Fossaceca. Giovedì 30 gennaio dalle 18.30 il corso dedicato a "Verdure che passione!>, tecniche di taglio ed uso degli ortaggi nella cucina di tutti i giorni. Il 20
pretate sempre più ad uso e consumo speculativo, suggerite, dettate e fatte applicare da un manipolo ristretto di tecnici liberi professionisti strettamente collegati i ai gruppi politici regionali. Sicché la Regione Molise mette le mani e modella, sempre ad uso e consumo speculativo, anche i sottotetti e i porticati aggiungendo al surplus di volumi altri volumi. L’autonomia municipale condizionata e compressa, con l’implicito avallo di chi, in materia urbanistica, non ha voluto e non vuole prendere decisione né fare scelte. Gli uffici regionali e comunali che avrebbero il dovere di assistere gli amministratori regionali nella loro funzione di legislatori e gli amministratori comunali nella loro funzione di programmatori e gestori del territorio, si dicono all’oscuro di tutto. Dardo
monte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna abbinati ai formati di pasta La Molisana. Martedì 11 marzo "I segreti per conservare i nostri alimenti", addensanti, conservanti e coloranti. Giovedì 13 marzo "Wellness con i cereali", orzo miglio, avena e grano saraceno. Martedì 8 aprile "Alla scoperta dell'Omega 3", preziosi alleati della nostra salute. Ultimo appuntamento martedì 9 aprile "Equilibrio in cucina, il centro sud di Italia ai fornelli", ricette di Toscana, Abruzzo, Lazio e Molise abbinate ai formati di pasta La Molisana.
I Carabinieri di Bojano hanno fermato un 55enne BOJANO. Nella tarda mattinata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bojano, hanno sorpreso M.G.J. 55enne del luogo, mentre si trovava all’interno di un capannone industriale attualmente non attivo, situato in una contrada del luogo, intento ad asportare alcune bobine in rame dall’impianto elettrico. Ai militari che lo hanno bloccato, senza consentirgli alcuna via di fuga, l’uomo non ha potuto fare altro che consegnare l’intera refurtiva, consistente in Kg. 15 di rame, sottoposti a sequestro. Al termine degli accertamenti di rito l’interessato è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Campobasso, in stato di libertà, per furto aggravato.
Dove acquistare il libro
CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
7
Campobasso
30 gennaio 2014
VERSO IL VOTO
Saluppo candidato sindaco, distinto e distante da centrodestra e centrosinistra “Terreni ex agricoli si faccia chiarezza” L'Adoc chiama in causa il Comune e prepara e i ricorsi
Distinto e distante da centrodestra e centrosinistra. Pino Saluppo anticipa tutti e si presenta come candidato sindaco sostenuto da un raggruppamento civico. Tre liste che presto diventeranno quattro, una squadra aperta che si mette in gioco per strappare pagina e riscrivere il futuro del capoluogo. Saluppo è giornalista e, verrebbe da dire con simpatia, di scrittura se ne intende. Un volto noto, una persone stimata e apprezzata che, anche in virtù della sua professione, ben conosce l’andamento
della macchina amministrativa e gli strani marchingegni della politica. Argomenti e riflessioni da cui, forse, è scaturita la decisione di smarcare le coalizioni e di ufficializzare la propria candidatura senza prendere in considerazione i numerosi inviti a partecipare alle primarie del centrodestra. Ieri mattina all’hotel San Giorgio ha spiegato i motivi che l’hanno spinto a decidere di correre da solo puntando su un progetto che ha trovato il sostegno di un gruppo di persone decise a dare nuova
speranza al capoluogo. “La politica non è brutta a prescindere e a priori – ha spiegato Saluppo – ma oggi i cittadini sono stanchi, stufi di ascoltare le solite promesse e di subire decisioni prese esclusivamente dalle segreterie e dalle sagrestie dei partiti, la nostra è una squadra nuova che ha deciso di giocare la partita a viso aperto anche grazie al contributo offerto da tecnici e professionisti lontani, per motivi di lavoro, dal capoluogo ma con lo sguardo sempre rivolto ai problemi della loro amata città; un team compatto che pur inglobando spiriti diversi, non si sente rappresentato né dal centrosinistra né, tantomeno, dal centrodestra circondato da macerie e incapace di rinnovarsi”. Anche se il programma è in fase di elaborazione, i punti fondamentali sono già stati tracciati mettendo tra le priorità la ripresa del tessuto economico considerato da Saluppo la nota dolente della città così come la sanità. Ci sarà tempo e modo per analizzare i diversi argomenti e per presentare le singole liste, per ora Saluppo ha voluto dare un’anticipazione per trasmettere il senso e l’obiettivo a cui punta con la sua squadra: “Riprendiamoci Campobasso”. Teresa Manara
CAMPOBASSO. Il Comune di Campobasso, nei giorni scorsi, ha inviato ai cittadini del capoluogo degli avvisi di pagamento di Imu e Ici arretrate, tassazione che insiste su terreni già agricoli e, successivamente, - nel 2009, su iniziativa della Giunta Municipale - trasformati in residenziali. Ricevuti gli avvisi, i cittadini, anche sollecitati da comitati e associazioni come l'Adoc, si sono affrettati a depositare presso il comune l'istanza di accertamento con adesione al fine di discutere con gli uffici competenti e, così, ottenere magari l'annullamento. In seguito, con una “strana” e anomala nota, a firma del sindaco, assessore al bilancio e dirigente dell'area 2, comunicava a tutti gli Ordini professionali – e non ai cittadini!! - che: “...il settore tributi adotterà, per i citati terreni, in mancanza dei piani attuativi ed in sede di contraddittorio con il contribuente, il valore di €. 8,00 a mq., fatte salve particolari situazione di inedificabilità assoluta dei lotti debitamente e per le quali l'Ufficio potrebbe procedere ad ulteriori riduzioni o all'eventuale annullamento”. Tale nota ha creato non pochi problemi ai cittadini e ha sicuramente aumentato la confusione già esistente.
“Premesso che questi avvisi di pagamento si fondano su una serie di criteri illegittimi sia sotto il profilo giuridico, tecnico e amministrativo, sostiene Nicola Criscuoli presidente ADOC Molise - “la nota non può che avere solo una efficacia interna e non si estende automaticamente a tutte le situazioni. Il comune parla di una nuova valutazione solo in sede di <<contraddittorio con il contribuente>>. In altre parole, cosa accadrà a chi non ha presentato l'istanza di accertamento nei termini oppure a chi non ha potuto presentarla per motivi di salute? Per loro il prezzo dei terreni resterà di 30, 40 euro a mq. o addirittura di 50 o 60 euro a mq.? Come potrebbe il comune giustificare questa palese disparità di trattamento? Senza considerare la circostanza che spetta all'ente pubblico cercare e trovare la documentazione tecnica che giustifichi il valore dei terreni e non al cittadino!”. A parere dell'Adoc, l'ente, più opportunamente, accortosi degli errori fatti, avrebbe dovuto annullare tutti gli avvisi ed iniziare nuovamente il procedimento amministrativo considerando i giusti prezzi dei terreni. L'Adoc, comunque, è già pronta a ricorrere contro gli avvisi ricevuti.
Niente sanzioni per i ritardatari Il Comune cerca di correre ai ripari per la Tares CAMPOBASSO. Il Comune di Campobasso cerca di correre ai ripari sul 'pasticcio' Tares. "Eventuali tardivi pagamenti del conguaglio TARES 2013 di prossima scadenza non saranno gravati da sanzioni ed interessi. Per eventuali maggiori versamenti rispetto
al dovuto, l’Ufficio Tributi procederà al relativo rimborso o allo scomputo dal tributo dovuto per l’esercizio successivo. I contribuenti possono rivolgersi all’Ufficio Tributi per ogni ulteriore chiarimento relativo al calcolo del tributo. Si ricorda ai
contribuenti che in base alla normativa statale l’importo dovuto per l’esercizio 2013 nella generalità dei casi risulta superiore a quanto versato nell’anno precedente. Nel contempo è stata disposta la nomina di una commissione di verifica".
ISERNIA
ANNO X - N° 24 - GIOVEDÌ 30 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it
11
Isernia
30 gennaio 2014
"Il Veneziale non si tocca" Il Comitato: "Vigileremo sulla trasparenza della Sanità affinchè sia garantito il diritto costituzionale alla salute pubblica” ISERNIA. "In virtù del diritto costituzionale sancito dall’articolo 32 della nostra Carta repubblicana “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”, tenuto conto dei principi e valori umani e civili enunciati nella carta europea dei diritti del malato". Lo sostiene Marco Candidorio del Comitato Pro Veneziale. "Il sottoscritto chiede ad ognuno di Voi di riflettere alla luce di quanto scritto sin qui sulla decisione di respingere il Piano di riorganizzazione aziendale per la sanità molisana, considerato che nonostante nella premessa del medesimo si parli di “appartenenza”, di fatto il cittadino molisano è preso “esule” nella propria terra per ciò che riguarda l’esercizio costituzionale,
civile e umano di tutela della propria salute. A chiedervelo, prima del cittadino, è l’uomo Marco Condidorio, la persona Marco, che si è fatta carico di un dubbio: può una riorganizzazione sanitaria come quella prevista dal Piano, che potrebbe essere approvato, rispondere ai bisogni reali, concreti del territorio molisano? La risposta, a mio giudizio, e comunque condiviso ad oggi da moltissimi cittadini che di giorno in giorno sottoscrivono l’adesione al Comitato pro Ospedale Veneziale di Isernia a difesa del diritto della salute pubblica, è: No! Dunque l’invito è quello di riflettere, non solo attraverso lo sterile calcolo economico e numerico ma anche con il cuore e con la consapevolezza che la storia delle società civili che si affermino tali è ricca di successi, conquiste umane e di
progresso. Dunque, perché tornare indietro, perché pensare che sia il privato la soluzione più “economica” e di affermazione della libertà personale? Perché credere che rientrare in un piano finanziario significhi demolire necessariamente il pubblico? Non dimenticate che la società si compone di persone, tra loro le diversità sono specifiche ed essenziali: pluridisabili, disabili gravi, malati tumorali, persone in dialisi, persone in carrozzina e/o con problemi di deambulazione gravissimi, ciechi assoluti con plurihandicap gravissimi, non parliamo poi di persone colpite da ictus e/o da infarto. Che fine faranno queste persone? L’economia non può prevaricare la libertà umana, considerato che la libertà umana come conquista ha prevalso nella sua genesi proprio
sulle economie e su quel capitalismo miope e sempre lontano dall’umano. Dunque, riflettiamo un istante tutti assieme. A Voi chiedo, nell’istante in cui sarete chiamati a votare per il Sì o per il No, che la vostra mente vada a tutte queste persone e in quell’atto dovrete assumervi la responsabilità dinnanzi alla storia di questo paese, di questa regione,
di questa terra, per ogni molisano. A loro rivolgete il vostro sguardo fiero, italiano, civile, molisano e in un atto di profonda umanità e di coscienza civile chiedete sia riscritto un piano di riorganizzazione aziendale della Sanità maggiormente rispondente ai bisogni delle persone e non a quelli dell’economia e del profitto".
L’intervento
“Crisi industriale, Cosa accadrà urgono interventi” L'onorevole Danilo Leva è intervenuto per l'area Bojano-Venafro CAMPOBASSO. Danilo Leva, deputato del Partito Democratico, ha presentato un’interrogazione al Ministro per lo Sviluppo Economico per verificare se sia possibile attivare la situazione di crisi industriale complessa per il distretto produttivo di Bojano – Isernia – Venafro. " Si tratta di un primo atto parlamentare a cui deve seguire un percorso di condivisione tra il governo nazionale e il governo regionale."La crisi economica nei comparti industriali dell’area di Bojano – Isernia – Venafro, con particolare riferimento alle vertenze riguardanti la Gam e l’Ittierre S.p.a e le incertezze relative all’indotto del metalmeccanico non è da considerarsi risolvibile con risorse e strumenti di sola competenza regionale - spiega i deputato - Risulta, quindi, quanto mai
opportuno attivarsi affinché venga riconosciuta la situazione di crisi industriale complessa, al fine di utilizzare maggiori risorse per la promozione di nuovi investimenti, per il sostegno alla ricerca industriale, per la riqualificazione del personale e per la realizzazione delle opere infrastrutturali".
a Cerro al Volturno? di Riccardo Rossi Un famoso pezzo dei Ricchi e Poveri recitava “Che sarà del mio paese chi lo sa…” Bene, a 4 mesi dalle elezioni tutti se lo domandano cosa sarà dei cerresi e di Cerro...delle vecchie generazioni che sono il patrimonio e la memoria storica di questa comunità, ma anche delle nuove che, purtroppo o per fortuna, hanno dovuto abbandonare la loro terra di origine per cercare fortuna, e non parlo di arricchirsi, ma di sopravvivenza, in altre parti del Molise, d'Italia o del Mondo...cosa sarà anche dei nuovi nati, dei bambini ancora troppo piccoli per capire realmente dove viviamo e che in giro ci sta di meglio...delle ormai poche attività commerciali che ogni giorno lottano contro i marchi dei paesi limitrofi per vivere e che vedono questi centri puntualmente visitati dai cerresi i quali preferiscono far "ingrassare gli stranieri" che far "respirare i locali" e che usano questi ultimi solo per emergenza e per "comodità".Cosa sarà delle giovani coppie sposate, dei professionisti, degli artigiani, degli imprenditori che a Cerro hanno investito sperando in una ripresa demografica e conseguentemente economica. Per quanto possa valere il mio pensiero, credo che sia responsabile mettere da parte personalismi, veti e condizioni fuori da ogni logica per evitare poi di arrivare all'ultimo e fare un improbabile accozzaglia inopportuna alle esigenze del paese...e così passeranno altri 5 anni a piangersi addosso. Riscopriamo l'amore per il nostro paese,
risvegliamo l'orgoglio, forse sopito naturalmente o forse nascosto per costrizione a causa degli scempi amministrativi e morali, e mi riferisco ai deplorevoli ed anacronistici volantinaggi o alle calunnie gratuite del tutti contro tutti che hanno caratterizzato due lustri ultimi...risvegliamo - dicevo - l'orgoglio di essere cerresi...Puntiamo al bene comune, e questo si può raggiungere anche non facendo politica o facendo gli "amministratori da vetrina" ( senza alcun riferimento specifico). Se si vuole si può, senza distinzione di appartenenza partitica o ideologia politica, con la consapevolezza che tutti siamo utili ma nessuno indispensabile, a partire da me, per carità, però almeno ci si metta umiltà, semplicità e concretezza. Amministrare un Comune richiede competenza, passione e sacrifici quotidiani e non saltuari. Cerro poteva e può ancora diventare un paese dinamico, moderno e ridente se il bene comune e dei cittadini viene inteso come missione e come meta da parte di chi amministra e non come una carrozza portata da cavalli sulla quale salire e scendere a proprio piacimento. Ma questa missione viene raggiunta se ci si mette, finalmente e doverosamente competenza, passione e sacrificio in modo quotidiano e non saltuario o a seconda dei propri comodi....viva Dio. Credo sia buono iniziare anche a confrontarsi parlando di questo e di tante altre cose....ai posteri ma anche ai contemporanei l'ardua sentenza....ad majora...
12
Termoli
30 gennaio 2014
“Vietri: una struttura declassata altro che dotata di eccellenze regionali” LARINO - Attraverso recenti articoli di stampa si apprende con grande rammarico e preoccupazione della notizia definitiva che vedrebbe, nei piani svelati finalmente dal presidente Frattura, la “chiusura” del Vietri in quanto declassato a una sorta di casa della salute, mero punto di primo soccorso. Insomma, stando a quanto riportato dagli organi di stampa in queste ore, successive ad un lungo pomeriggio di consiglio regionale dedicato al tema Sanità, il presidente Frattura avrebbe comunicato quali le sorti ufficiali per il nostro ospedale, ben lontane da quelle annunciate a metà ottobre, quando si recò per la prima e, a quanto pare anche ultima volta, nel nostro palazzo ducale ad incontrare i cittadini larinesi
ed illustrarci il “bel programma” che aveva in mente per la riorganizzazione della azienda sanitaria regionale. Insomma, di fatto nulla di buono e nulla di quanto il presidente aveva lasciato sperare e intendere per il nostro Vietri: una struttura declassata altro che dotata di eccellenze regionali! Una comunicazione che arriva in questo modo all’intero paese senza aver avuto l’occasione di rincontrare il Presidente in un’assemblea pubblica, decisioni prese senza ascoltare la voce del nostro territorio né tantomeno considerare le proposte che sono giunte. Praticamente siamo stati totalmente ignorati!!! Signor Sindaco, Le ricordiamo che c’eravamo lasciati nel corso di un recente consiglio
comunale monotematico con la promessa che a breve se ne sarebbe convocato un altro alla presenza del Presidente Frattura; addirittura, ci eravamo incontrati una domenica
Costituita l’associazione “Prevenzione e salute” TERMOLI – Presso la sede di TRT Radio Termoli si è costituita l'Associazione “Prevenzione e salute” promossa da Raffaele Orlando. L'Associazione, tra qualche giorno avrà la vidimazione dell'Ufficio del Registro ed il codice fiscale. Come da Statuto, che presto si potrà scaricare dal sito in costruzione “www.prevenzione-salute.it, l'Associazione oltre ad avere uno scopo culturale, sociale e assistenziale è volta soprattutto a scoprire e denunciare alle pubbliche amministrazioni competenti i danni che sono stati prodotti e che continuano a produrre alla salute Radom, Eternit, frodi alimentari e le antenne delle radio private e statali, delle televisioni private e statali, della telefonia, quando non sono in regola con le attrezzature e le normative di legge. Un pro-
gramma questo ampio ma abbastanza concreto. L'Associazione intende svolgere anche attività culturale e di formazione nei settori Cultura, Ambiente, Lavoro e Salute e si doterà anche un Registro a norma di legge, nel quale potranno inserire i loro dati persone che sia negli anni passati e sia recentemente sono state intossicate o sono state a contatto con cose e ambienti tossici. Raffaele Orlando ha tenuto a precisare con molta chiarezza che l'Associazione non intende assolutamente schierarsi o impegolarsi nelle chiacchiere e nelle appartenenze politiche e soprattutto non dovrà mai produrre inutili allarmi senza avere concretamente tra le mani un'ampia e seria documentazione.
Fai Cisl: all'agroalimentare italiano serve un ministro di alto profilo ROMA - La Segreteria nazionale della Fai Cisl esprime rammarico per le dimissioni del Ministro delle politiche agricole e forestali on. Nunzia Di Girolamo e chiede al Presidente del Consiglio di
dare all'importante Dicastero una guida autorevole e urgente per i tanti dossier aperti. Questioni come la nuova Pac, ma anche la complessa vicenda del sistema zootecnico o il Tavolo interministeriale
per le politiche ambientali e forestali aperto dal ministro Mario Catania e da mesi in attesa di essere riconvocato esigono una guida di alto profilo politico e di specifica competenza. "E' evidente secondo il Segretario generale della Fai Cisl Augusto Cianfoni - che nessuna personalità per quanto autorevole potrà essere decisiva nell'attuale quadro istituzionale senza una urgente riforma del Titolo V della Costituzione, causa prima della confusione attuale nel rapporto tra Stato nazionale e Regioni". "Non condividiamo affatto - si legge nella nota del sindacato agroalimentare della Cisl proposte come quella della Lega di dare esclusiva competenza alle Regioni sulle politiche agricole e forestali quando invece esse dovrebbero - insieme alla sanità, ai trasporti e al turismo - tornare alla esclusiva competenza del Governo nazionale”. "Non soltanto per farla fi-
pomeriggio per stilare il documento che resta ancora da approvare e discutere in consiglio nonché da sottoporre al presidente stesso. Non lasci a noi Signor Sindaco l’onore di farlo e di
richiedere un’altra assise!!! Questo suo “silenzio assordante” denota un atteggiamento quasi servile e arrendevole che di certo non fa onore al suo ruolo di primo cittadino! La invitiamo ad adempiere al suo incarico di garante e rappresentante di questa comunità nel difendere e farsi portavoce degli interessi dei suoi cittadini per il bene dell’intera Larino. Ci aspettiamo che la sua promessa venga rispettata, che faccia in modo di far giungere qui il presidente Frattura perché incontri il Consiglio Comunale e i cittadini di Larino ma soprattutto ascolti la nostra proposta. I consiglieri comunali di minoranza Michele Urbano, Rossella Mammarella, Giulio Pontico
Chiamata d’imbarco per un marittimo TERMOLI – La Capitaneria di porto ha diramato una doppia chiamata per marittimi con la qualifica di mozzo – marinaio da imbarcare il primo a bordo del Motopeschereccio “Carlino”; il secondo a bordo del motopesca “Emmanuele”, iscritti nei registri navi minori e galleggianti della Capitaneria di Porto di Termoli. Il primo marittino interessato dovrà presentarsi presso gli uffici della Capitaneria entro le ore 9,30 mentre il secondo interessato alle 10 di venerdì 31 gennaio munito di: Libretto di navigazione di prima categoria o foglio di ricognizione di terza categoria; Tesserino di iscrizione nel registro pescatori; Certificato medico di visita preventiva d’imbarco e per i soli Marittimi muniti di libretto di navigazione (prima categoria della gente di Mare), visita biennale in corso di validità.
Fiat, a fine febbraio nuova cassa integrazione TERMOLI – Nuova cassa integrazionen per i lavoratori dello stabilimento Fiat di Rivolta del Re. La direzione dell’azienda automobilistica ha infatti annunciato un nuovo fermo per la fine di febbraio. Si inizia il 24 febbraio quando si fermerà l’intero impianto e 2400 lavoratori resteranno a casa. Il 25 la Cig interessa i lavoratori delle linee motori 8 e 16 valvole e quelli del reparto del cambio C 510. Infine mercoledì 26 febbraio resteranno fermi gli addetti selle due tipologie di motore assemblati nello stabilimento termolese. nita con la fiera degli abusi consumati dalle Regioni - continua Cianfoni - ma soprattutto per ricondurre ad unicità strategica la programmazione e le conseguenti decisioni oggi sfarinate in mille assessorati, dipartimenti e direzioni, autoreferenziali per piccoli profittatori e tangentisti di cui un numero scandaloso sotto inchiesta o in galera”. "Ci sono uomini autorevoli nel Parlamento nazionale e in quello europeo - insiste il Segretario della Fai - che hanno esperienza e curricula di prim'ordine, indispensabili ai negoziati nell'Unione e ad interdire la cronica malattia dell'Italia rappresentata da Lobby che non hanno mai messo i loro doveri di imprenditori e di cittadini davanti ai loro giusti o pre-
sunti diritti. Occorre, per un Dicastero tanto strategico per l'economia italiana, una personalità che non abbia bisogno di coltivare il proprio consenso elettorale mediante l'asservimento agli egoismi di agricoltori arricchiti dalla Pac in un'agricoltura impoverita per incapacità ad innovarsi nelle strategie di impresa e di marketing”. “A tal fine - auspica la Fai Cisl - trattenga il Presidente del Consiglio l'interim del Mipaaf almeno fino a quando non trovi la disponibilità di donne o uomini di indiscussa moralità e competenza atte a fare delle politiche agroalimentari il core business della rinascita economica e occupazionale del Paese".
13
Termoli
30 gennaio 2014
I numeri della sanità e le furbate sulle spalle dei cittadini Dopo le dichiarazioni del presidente Frattura sul piano di riordino della sanità molisana per il bassomolise cambia qualcosa di minimo ,ma è veramente troppo poco, perchè egli ricalca e recepisce quella distribuzione di posti letto che era stata prevista dal piano di riorganizzazione fatto dalla ASREM. In pratica viene ancora avvallato come giusto quell'ARTIFICIO CONTABILE per il quale l'ambito di Termoli SI VEDE ATTRIBUIRE POSTI LETTO PRIVATI CHE IN REALTA' NON ESISTONO NEGLI OSPEDALI DEL TERRITORIO BASSOMOLISANO . In merito alla distribuzione dei posti letto negli ospedali regionali........... essi sono come il pollo di Trilussa che ne spetta un pezzo a ciascuno ma poi in realtà c'è chi ne mangia e chi ne resta a digiuno ! I numeri sono una cosa ,la realtà è un'altra cosa. La distribuzione regionale dei posti letto previsti per la nostra regione nel piano di riorganizzazione aziendale è di n. 3 posti letto per 1000 abitanti conformemente allo standard ministeriale. I residenti ed i posti letto pubblici/1000 abitanti per ambito territoriale sono i seguenti : Campobasso 128279 abitanti con
3,35 p.l./1000, Isernia 76048 abitanti con 3,18 p.l./1000, Termoli abitanti 102816 con 2,51 p.l./1000 , agnone 12646 abitanti con 2,29 p.l./1000. Nel piano di riorganizzazione ASREM se si sommano i posti letto totali,cioè pubblici + privati, si avrebbero i seguenti posti letto per ambito: Campobasso 434 posti letto con 3,38 p.l./1000 abitanti ,Isernia 242 posti letto con 3,18 p.l./1000 abitanti, Termoli 258 posti letto con 2.51 p.l./1000 abitanti , Agnone 25 posti letto con 1,98 p.l./1000 abitanti. Ora al fine di rendere tutto TECNICAMENTE INECCEPI-
BILE e far quadrare i conti ,cioè 3 posti letto per ogni ambito territoriale imposti dal ministero , si è ricorso ad un furbo stratagemma statistico - numerico . La proponente ASREM al fine di perequare a 3 posti letto tutti gli ambiti regionali introduce il concetto di quota "pesata" di utilizzo dei posti letto nel privato (più giustamente sarebbe "ponderata) che significa calcolare l'attuale tasso di utilizzo delle strutture private (fondazione G.P. II ,NEUROMED,VILLA ESTER,VILLA MARIA) da parte dei cittadini provenienti da tutti i
vari ambiti: Campobasso, Isernia, Termoli, Agnone. Praticamente significa che ad esempio alla Fondazione Giovanni Paolo II ci sono stati nel 2011 circa 1794 ricoveri di residenti nell'ambito di Campobasso ,circa 653 ricoveri de residenti nel distretto di Termoli e così via per Agnone ed Isernia. Ne consegue che secondo il piano di riorganizzazione ASREM in base al numero di ricoveri degli anni precedenti negli ospedali privati ubicati a Campobasso ed Isernia vanno conteggiati all'ambito di Termoli circa 50 posti in carico all'ambito di provenienza
come se fossero assegnati al nosocomio di Termoli. Oltre il danno per i bassomolisani di dover raggiungere Campobasso e Isernia per curarsi la beffa di vedersi decurtare per un numero equivalente ,50 posti letto. Quindi, a Termoli risultano attribuiti secondo la ASREM 50 pl. PRIVATI + 258 p.l. pubblici uguale a totali 308 posti cioè 3 posti letto per 1000 abitanti. Esattamente quelli previsti dallo standard ministeriale ed esattamente uguali a quelli di tutti gli altri ambiti territoriali, ed esattamente quelli dovuti all'ambito di Termoli. Salvo poi non averli realmente quei 50 posti letto ,cioè quei posti letto non esistono a Termoli. Una bella furbata sulla pelle dei cittadini di Termoli e del bassomolise. Insomma i conti tornano , ma la verità è che la gente del basso molise dovrà andare fuori a curarsi.Se si fosse stati così bravi prima a fare i conti forse non saremmo nemmeno qui a parlare di questo argomento e di tagli. La politica dov'è ? La politica non può e non deve permettere che questo accada. Lancio una proposta seria ai nostri politici : lasciare a Larino l'OCULISTICA,UN BUON PRONTO
Comune, Ciarniello nuovo assessore al bilancio Al dimissionario De Felice subentra l'esponente di Fratelli d'Italia TERMOLI. I giorni della merla, gli ultimi di gennaio, considerati tra l’altro i più freddi dell’anno, sono forieri sempre di novità per l’assessorato al Bilancio del comune di Termoli.Nel 2013 sancirono (a dire il vero qualche giorno più in là, nei primi di febbraio) l’uscita di scena volontaria dell’assessore Ennio De Felice, che preferì puntare sulle regionali in quota al centrosinistra e a Rialzati Molise, stavolta toccherà sempre a un ex pidiellino
come Annibale Ciarniello entrare in esecutivo, anche se sponda Fratelli d’Italia.Sbloccata l’impasse che si era venuta a creare in maggioranza e nel ‘gruppone’ che mette insieme le anime della coalizione è stato ‘battezzato’ l’ingresso del capogruppo di Fratelli d’Italia ma eletto nel 2010 nella lista del Popolo della Libertà.Infatti a sancire il via libera è stato il gruppo di Forza Italia, che ha ereditato componenti ed equilibri del Pdl.Al dimissionario
consigliere Ciarniello – la legge sugli enti locali non fa sconti a nessuno – subentrerà il primo dei non eletti in assise civica, Anacleto Monti, ovviamente del Pdl (presumibilmente Forza Italia). Ma l’incontro di ieri è servito anche per mettere a fuoco qualche novità sulla gestione della delega per l’Ambiente, che sarà in mano al gruppo civico ‘Il Popolo di Termoli’. A Di Giovine e D’Agostino la scelta se confermare o meno l’indicazione sull’esterna Augu-
sta Di Giorgi e occorrerà attendere i decreti di azzeramento e nomina per saperlo. Un gruppo di maggioranza proteso anche a discutere del piano del traffico con l’architetto Nicola D’Errico.Due i punti nevralgici, il lungomare nord che potrebbe avere una viabilità bivalente, con i sensi unici e doppi a seconda delle stagioni e il parcheggio interrato del centro. Tramontata l’ipotesi di piazza Monumento, ma la maggioranza vuole trovare un’altra area per
risolvere il problema dei posti auto, e sarebbe la terza dopo l’addio anche a quello di piazza Sant’Antonio. Chissà se sarà al Pozzo Dolce.
14
Spettacolo
30 gennaio 2014
La musica che gira La Riserva Moac nel cd quadruplo “Hit mania 2014” con gli ultimi due singoli di Charles N. Papa CAMPOBASSO - La crisi del mercato discografico, investe tutti, dagli addetti ai lavori ai musicisti. Farsi spazio oggi diventa più complicato e, nonostante sia più facile arrivare a tutti. grazie alla diffusione della musica nella rete, c’è troppa folla. Si è in tanti,il pubblico fa fatica a distinguere quelli bravi dai somari. I talent e tutte el competizioni tv, finiscono per appiattire ancora di più, e contribuiscono a creare mostri canori, che si dimenano nell’aia mediatica, credendo di essere arrivati chissà dove, e che invece sono già finiti ancora prima di fare il primo passo nello showbiz. Sono in pochi quelli che riescono a trovare uno spiraglio, che si intrufolano con garbo nel rutilante mondo della canzone e dello spettacolo. Una volta investiti dalla luce della riconoscibilità mediatica, dall’essere accreditati come star o comunque, riconosciuto lo
status di artista, ci si muove in un senso, unico, quello che porta al successo. La credibiltà artistica cresce nel tempo, si coltiva un pò alla volta. Si cementa con collaborazioni, partecipazione ad eventi, con la scommessa su un progetto. Il collettivo della Riserva Moac, dal finire degli anni ‘90, macina musica, coltiva i sogni di piccoli aspiranti musicisti, si cimenta con grandi produzioni live che li ha visti all’estero, in particolare in Germania. Oggi la Riserva Moac, è al lavoro sul quarto disco. Nel frattempo, nell’attesa, ha pubblicato due singoli “Jackpot” e Mayday midai”, due nuove canzoni, che hanno segnato una svolta artistica (con loro Erriquez Greppi della Bandabardò) e un cambio nella band. Un bel traguardo per il collettivo di Bojano con queste due canzoni, sono state infatti inserite nella tracklist del quadruplo “Hit mania 2014”, uscito a dicembre. Il disco è da 6 settimane la compilation più venduta. Con la Riserva, la svolta più contaminata del disco.
Tributo al genio di Flavio Bucci CAMPOBASSO - Un tributo a Flavio Bucci, attore di origine molisane, domani all’Aula magna dell’Università agli Stude del Molise. L’attore è nato a Torino da una famiglia originaria di Casacalenda. Venerdì alle 16.30 Paolo Di Mizio del Tg5, presenta “Diario di un pazzo”. Interverranno Edoardo Siravo, Giorgio Careccia, Marco Caldoro, Sergio Bucci, Lorenzo Canova, Federico Pommier, Stefano Sabelli, Manfredi Saavedra. Ci sarà anche un contributo video di Michele Palcido.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
Babyrasoul, oggi Peanuts 4 junkies CAMPOBASSO Riporendono i live al dopolavoro ferroviario. Domani alle 21.30 Peanuts 4 Junkise, capitanati da Babyra, ex leader dei Babyrasoul. Il nuovo lavoro la vede impegnata con la sorella Emanuela e con Peter De Girolamo e Marco Capano. Ingresso ai soci. Info 3495307315
Agenda CAMPOBASSO - Oggi aperitivo e musica dalle 19.30 al Plaza Cafè con “From disco to disco”. In consolle Massimo Petrarca. CAMPOBASSO - L’aperitivo da Pulp domani con “You’ll never eat alone, Black angus”. Musica a cura di Horacio. CAMPOBASSO - Il venerdì al Move club, prende il via dalla cena e a seguire disco dance. In consolle Andrea Barletta, Alex C., Nian Project, Luciano Barletta. CAMPOBASSO - Mari&Monti presenta il live del venerdì con Milena Gargiulo e Paolo Mignogna. La proposta dello chef varia ogni settimana. CAMPOBASSO - L’appuntamento settimanale al Kamaloca torna ogni settimana. In consolle Andrea Palazzo, Mario Tallari, Andrea Dir. CAMPOBASSO - Sabato 15 febbraio da Aciniello (Fossato Cupo), torna la rassegna di cabaret. In scena Mariano bruno da Made in sud.
Teatro GUGLIONESI - Il secondo appuntamento al teatro Fulvio di Guglionesi, si terrà il 6 febbraio con “Grazie Gaber”, con i Polli di Allevamento. Il cartellone prevede spettacoli sino al 3 aprile. La rassegna si chiude con “Oreste” con un cast tutto molisano: Paola Cerimele, Chiara Cavalieri, Diego Florio, Giorgio Careccia, Raffello Lombardi.
Dove acquistare il libro
CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
15
Annunci a pagamento
30 gennaio 2013
Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
A CAMPOBASSO E’ ARRIVATA LA REGINA DEL PIACERE, PROVOCANTE BRUNA, PICCANTISSIMA SUDAMERICANA, SENSUALISSIMA, FISICO STATUARIO,BELLEZZA ESPLOSIVA, 6^ MISURA NATURALE, AMANTE DEI PRELIMINARI ...FACCIO TUTTO QUELLO CHE VUOI...SONO L’UNICA CHE TI FARA’ DIVERTIRE ANCHE GIOCHI PARTICOLARI, AMBIENTE RISERVATO ANCHE LA DOMENICA DALLE 8 ALLE 23. TEL. 327.1743420 A CAMPOBASSO PRIMISSIMA VOLTA BELLISSIMA BAMBOLINA BIONDA, STREPITOSA, SNELLA, FISICO MOZZAFIATO, FONDOSCHIENA DA URLO, 6^MISURA NATURALE, GIOVANISSIMA,
DOLCE, COCCOLONA, BRAVISSIMA, PICCANTISSIMA, BACI VERI, AMANTE DEI PRELIMINARI AL NATURALE…COMPLETISSIMA 389.5659454 A CAMPOBASSO affascinante Vanessa, vera bambolina splendida, sensualissima, bella, vieni da me, ci divertiremo alla grande… con me troverai tutto quello che cerchi, soddisferò ogni tuo desiderio 327.6980959 A CAMPOBASSO BELLA SIGNORA SPAGNOLA, 47 ANNI, DONNA RAFFINATA E COCCOLONA, COMPLETISSIMA E DISPONIBILISSIMA PER GIOCHI PARTICOLARI, TI ASPETTA TUTTI I GIORNI ANCHE LA DOMENICA IN AMBIENTE RISERVATO E
Meteo Campobasso
Mattino Pomeriggio
A CAMPOBASSO NATALY, bellezza mulatta, prima volta in città. Fisico prorompente, 7^ misura naturale, pronta a farti divertire con lunghi preliminari al naturale. Vieni a trovarmi ti farò divertire e conoscere l’essenza del piacere. Tutti i giorni chiama il 329.4014892 A CAMPOBASSO PRIMISSIMA VOLTA STREPITOSA BAMBOLINA, SUPERSEXY CON FISICO MOZZAFIATO, UNA BOMBA DEL PIACERE INFINITO. 5^NATURALE, AMANTE DEI PRELIMINARI, COMPLETISSIMA, ANCHE LATO B. IO INIZIO DOVE LE ALTRE FINISCONO!!! TI FARO’ VO-
PARADISO
A ISERNIA SUPER NOVITA’ GIULIA, BELLISSIMA BAMBOLA 19ENNE, ALTA E SNELLA UNA BOMBA SEXY, MASSAGGIO PROSTATICO E SOTTO LA DOCCIA. TI ASPETTO 389.4765728 A CAMPOMARINO ALESSANDRA, PRIMA VOLTA IN CITTA’, BELLISSIMA VENEZUELANA, AMANTE DEI LUNGHI PRELIMINARI AL NATURALE, PRONTA A TUTTO, TI FARO’ TOCCARE IL CIELO CON UN DITO! MERAVIGLIOSA E SENSUALE, TI MANDERO’ IN ESTASI, AMO FARE TUTTO SENZA TABU’ E SENZA FRETTA, TUTTI I GIORNI, CHIAMAMI NON TI PENTIRAI 389.4654378
PER TARIFFE E MODALITA’ DI PAGAMENTO CHIAMARE IL NUMERO
0874.698012
VERRANNO ACCETTATI SOLO GLI ANNUNCI PRESENTATI
CON DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO VALIDO.
Sera Notte Isernia
Termoli
TRANQUILLO. CHIAMA IL LARE IN 333.5042781 346.5939277
Mattino
Mattino
Pomeriggio
Pomeriggio
Sera
Sera
Notte
Notte
ROTOSTAMPA MOLISE SI RISERVA
DI MODIFICARE PAROLE O FRASE RITENUTE POCO IDONEE ALLA PUBBLICAZIONE NELLA SEZIONE DEGLI ANNUNCI