30 giugno 2013

Page 1

ANNO IX - N° 26 - DOMENICA 30 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it

SINDACALE

Esattorie, i 70 lavoratori si sentono traditi A PAG. 3

L’Oscar del giorno a Michele Carosella

REGIONE

Tutto tace sul ridisegno della raccolta dei rifiuti A PAG. 5

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Michele Carosella sindaco di Agnone. La cittadina altomolisana è riuscita a dotarsi di un nuovo Piano regolatore per il ridisegno urbano ma anche per le indicazioni sul piano strategico. Non è cosa comune, di questi tempi, l'adozione di uno strumento urbanistico visto e considerato che in altri Comuni molisani continua a restare una meteora. A partire da Campobasso da dove manca, ormai, da anni immemori. Ecco perchè riteniamo giusto premiare il sindaco del paese altomolisano.

POLITICA

Fusco e Sabusco “Si vuole chiudere l’Afasev?” A PAG. 5

Il Tapiro del giorno a Roberto Ruta

CAMPOBASSO

Nuovo cambio di dirigente al Comune Via la Carano A PAG. 7

Il Tapiro del giorno lo diamo a Roberto Ruta. Il senatore molisano è riuscito anche in questa occasione a determinare i soliti giochetti politici per cercare far quadrare i conti in Regione. Già era stato l'artefice dell'esclusione di Cotugno dalla Giunta ora ci ha messo ancora una volta del suo. dopo avere fatto slittare a dopo l'estate la proposta del quinto assessore, ha studiato la mossa dei sei consiglieri delegati per accontentare praticamente tutti. Fuori restano Lattanzio e Di Pietro scontentando (volutamente?), solo la consigliera dell'Udeur.


TAaglio lto

2 30 giugno 2013

Altro che Molise di tutti Sarebbero sei i consiglieri delegati. Praticamente tutta la maggioranza ha incarichi di qualsiasi genere ad eccezione della Lattanzio e Di Pietro

CAMPOBASSO. Dovrebbero essere formalizzate nella giornata di domani le deleghe ai consiglieri regionali di maggioranza. Dai quattro iniziali, sembra, che si possa arrivare a sei tanto per non scontentare nessuno. Vediamo, innanzitutto, l'elenco che circolerebbe in queste ore: Vincenzo Cotugno, Programmazione e politica del credito; Nico Ioffredi, Cultura; Carmelo Parpiglia, Sport; Salvatore Ciocca, Protezione Civile; Francesco Totaro, Enti

locali e Riforme istituzionali; Domenico Di Nunzio, Turismo. In pratica, l'unico consigliere a restare fuori da questa ipotesi sarebbe l'esponente dell'Udeur, Nunzia Lattanzio e dell’Idv Cristiano Di Pietro. Ripetiamo, al momento si tratterebbe di una lista ufficiosa in attesa dell'ufficializzazione che potrebbe aversi nella giornata di domani. In definitiva, qualora questo sestetto dovesse essere confermato, tutta la maggioranza avrebbe un incarico, ad eccezione della Lattanzio. In pratica: un presidente della Giunta, uno del Consiglio regionale, quattro assessori e sei consiglieri delegati. Bingo. Il parto politico di questo mosaico ha del mostruoso. Mentre si parla di rendere più snelle le strutture, di garantire alla politica di riappropriarsi dei propri ruoli in Molise si viaggia in senso opposto. Verso un gigantismo strutturale che parla, in definitiva, di nanismo. E' questa l'immagine che la politica regionale molisana offre all'esterno mentre una società si sta sfaldando. In quattro mesi non una riunione vera del Consiglio regionale, non un argomento approvato, non un'iniziativa avviata. Tante chiacchiere e tagli a quanti appartenuti al passato governo. Poi più nulla. Nemmeno il tempo di ridursi lo stipendio così come impone la legge e così come già fatto da tutti i Consigli regionali d'Italia. Ci poniamo, ancora, una domanda: ma come faranno a lavorare i consiglieri delegati che sono, pure, presidenti di Commissione? Non dovrebbero essere questi i luoghi naturali per svolgere il proprio mandato a favore dei cittadini, per elaborare proposte e soluzioni ai problemi sul tappeto? Oppure ci si sbrodola nel lamento: ma la colpa è di chi ci ha preceduto e noi non

possiamo fare nulla? Se dovesse essere vero quest'ultimo passaggio allora cosa ci stanno a fare gli attuali consiglieri regionali? Interrogativi che pesano come macigni in queste ore nell'attesa di conoscere dalla bocca del presidente Frattura le deleghe ufficiali assegnate ai consiglieri incaricati e, soprattutto, se saranno sei oppure si fermeranno a quattro. In ogni caso, però, non una bella immagine per chi si è proposto come il nuovo e per un "Molise di tutti".

Il ministero dell’Interno ha fatto causa al comune per vedersi rimborsato gli stipendi pagati al dipendente rimasto assente dal lavoro perché vittima di un incidente causato dal Comune

Se passa il principio sono guai per le amministrazioni locali Dovesse passare il principio, sarebbero guai per l’amministrazione di Campobasso e per tutte le amministrazioni locali che per incuria, negligenza, o altro difetto di gestione del territorio, procurano incidenti tali da rendere temporaneamente invalido il cittadino malcapitato. Staremo a vedere quindi, con una punta di curiosità, cosa deciderà il tribunale di Campobasso sulla chiamata in giudizio del Comune da parte del ministero dell’Interno “al fine di sentirne dichiarare la responsabilità del sinistro occorso il giorno 14.2.2012 al signor Rosario Cicolella, vigile del fuoco in servizio presso il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Isernia, allorquando, percorrendo il marciapiede di Via Toscana, scivolava su una lastra di ghiaccio, riportando danni fisici che gli impedivano di prestare la propria attività lavorativa per complessivi giorni 77, durante i quali percepiva regolarmente la retribuzione pari ad euro 7.713,60, somma della

quale il Ministero chiede il risarcimento”. Dovesse passare il principio, dicevamo, che a carico dell’amministrazione locale deve essere conteggiato anche l’importo degli emolumenti percepiti dal soggetto incappato in un danno fisico tale da avergli impedito di svolgere normalmente la propria attività lavorativa, danno procurato da una incuria dell’ente, per la casse pubbliche sarebbero guai. Prendiamo il caso del vigile d’Isernia rimasto vittima di una brutta caduta per via di una lastra di giaccio non rimossa dal marciapiede di Via Toscana. Rischia di diventare lo spartiacque di una situazione che finora è stata risolta con il

risarcimento del danno da parte della società assicurativa che copre gli amministratori di Palazzo san Giorgio. Dovesse il Tribunale pensarla diversamente, verrebbe introdotto un principio difficile poi da arginare. Già ora, con il rimborso da parte della società di assicurazione che copre il Comune si vanno intensificando di anno in anno, a dismisura, i casi di incidenti, con l’impronta di gente che intende marciarci. Figurarsi nell’eventualità che il Comune debba provvedere anche a risarcire le fonti di reddito (pubbliche e private) che hanno regolarmente pagato gli emolumenti nel periodo di inattività dovuta all’incidente procurato. Si

dirà, il Comune può sempre rifarsi sull’assicurazione. Ma per quanto ne sappiamo, la copertura assicurativa è limitata, per contratto, al solo risarcimento del danno fisico e null’altro. Il ministero dell’Interno ritiene che non sia sufficiente e, ribadiamo, ha aperto un fronte giuridico-amministrativo tutt’altro che semplice, potendosi allargare oltre alla responsabilità dell’amministrazione comunale, anche a chi materialmente, per incuria o per altra colpa, ha generato il danno. E come si dovrebbe valutare, ad esempio, il danno fisico e la conseguente inattività di un libero professionista (medico, ingegnere, avvocato, idraulico, falegname eccetera)? A sbrogliare la matassa, con l’obiettivo di affermare “l’estraneità del Comune nella causazione dell’evento”, è stato incaricato Antonio Calise dell’avvocatura comunale. Dardo


3

TAaglio lto

30 giugno 2013

"Con noi i sindacati:Cgil, Uil, Fabi, Ugl. Ma l'azienda ci ha lasciati soli"

Esattorie: accordata la cassa integrazione

CAMPOBASSO. Vertenza Esattorie SpA. 70 posti di lavoro che rischiano di polverizzarsi. 70 famiglie che perdono un reddito. 70 esperienze, 70 professionalità, 70 certezze che si sommeranno a tutte le altre perdute. In un contesto che non dà alternative ma che da quelle professionalità potrebbe trovare la forza di rialzarsi. Lo scorso giovedì, due appuntamenti a Roma; a mezzogiorno l'incontro dei sindacati Molise/Lazio con l'azienda, alle 15,00 una delegazione di lavoratori al Ministero del lavoro. Alla fine, l'accordo che ha concesso la cassa integrazione per 70 dipendenti. L'azienda avrebbe dovuto stare con loro, dimostrare di avere un piano B, un'idea, un progetto di ricollocazione. Era a rischio persino la cassa integrazione e i lavoratori sono rimasti soli. "All'incontro al Ministero non c'erano appigli concreti, niente progetti, nero su bianco, documentazione carente. Un atteggiamento pericolosamente vigliacco, visto che in ballo c'era il futuro prossimo di tante famiglie". Malgrado la determinazione disperata, con le loro intoccabili ragioni, sono arrivati a Roma potendo contare solo su se stessi: "Se il vice presidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, non avesse fatto pervenire la sua lettera positiva prima dell'arrivo della delegazione saremmo rimasti soli, senza parole inconfutabili da dire, senza documentazione, indispensabile

in un incontro formale di quella importanza". Un lavoro non è solo un mezzo di sostentamento, è un legame profondo, anche etico con l'azienda, che non può sottrarsi alla responsabilità di essere con i lavoratori, di 'stare al loro fianco' anche quando c'è un fallimento in atto. Non si interrompe quel legame, che per molti lavoratori significa anni di presenza quotidiana, senza sentire il peso e l'obbligo di esserci. Il fallimento di una impresa che produce redditi è una frana sociale spietata, e l'assenza di chi dovrebbe essere presente spiega forse perché il lavoro valga così poco e perché le aziende possano essere tanto fragili. Al di là dei conti, si tratta di una debolezza interna, che diventa sociale. "Avere i sindacati vicino e anche le Istituzioni, è stato fondamentale; con noi c'erano Cgil, Uil, Fabi, Ugl. E le Istituzioni con Petraroia, che ha davvero fatto tutto il possibile. Credevamo scontata, e abbiamo avuto torto, la spalla forte dell'azienda; resta l'amarezza di un patrimonio economico e sociale abbandonato a se stesso, con un silenzio inerme". Non è facile spiegare l'indifferenza verso lavoratori che sono stati forza e fondamento di un'azienda. E' una sconfitta pesante per chi ha perso il lavoro ma ancora di più per chi non ha saputo o voluto rimanere con i propri dipendenti, se non altro, per la dignità del suo ruolo.

Il sistema creditizio non aiuta la ripresa delle imprese

Banche, tassi troppo alti CAMPOBASSO. Per le banche, è una legenda metropolitana. Per gli imprenditori, soprattutto del Sud e, in particolare in Molise, un incubo. Parliamo di accesso al credito. Un tema che in Italia riveste un ruolo importantissimo nei processi di sviluppo locale. "Il Paese, infatti, è caratterizzato da un sistema di banking market e da una struttura produttiva composta per lo più da Pmi con scarse possibilità di ricorso ai mercati finanziari" come si legge in uno studio sul credito realizzato dall’università Magna Grecia di Catanzaro. In altre parole, per finanziare la crescita economica in Italia, in mancanza di un sistema finanziario sviluppato, non si può che ricorrere al credito bancario. Recentissime indagini di Unioncamere e di Confcommercio sono giunte alla stessa conclusione: se il 48,7% delle piccole imprese italiane (con un massimo quindi di 249 addetti) ha riscontrato difficoltà di accesso al credito dovute alla crisi economica, molto più problematica è la situazione in Molise dove la quota supera il 55%. "Il problema potrebbe presentarsi in maniera molto più accentuata al termine della fase più profonda della crisi, quando

sarà importante presentarsi sul mercato per riottenere le quote perdute" si legge nell’indagine Unioncamere che prosegue: "La mancanza di investimenti e di innovazioni potrebbe causare allora la scomparsa di una quota consistente del tessuto produttivo italiano, soprattutto al Sud". In base ai dati, inoltre, il tasso medio in Italia per i prestiti concessi a breve termine è pari al 6,43%, ma lungo lo Stivale si riscontrano notevoli discordanze: mentre le città del Centro-Nord possono beneficiare di tassi intorno al 5%, in Molise si arrivano a pagare prestiti a breve termine con tassi fino al 9%. A Trento spetta la maglia rosa quale città con il tasso di interesse più basso d’Italia (5,4% per una durata di 18 mesi), a Campobasso si arriva a pagare per la stessa durata tassi superiori al 8,3%, quasi 4 punti in più. La debolezza del sistema imprenditoriale molisano e l’elevata consistenza delle sofferenze, vengono solitamente indicate come le cause che determinano il divario nell’accessibilità del credito. Ma anche con questi tassi non competitivi, il credito è stato ristretto. Per questo le associazioni imprenditoriali hanno rivolto un appello al governo perchè smuova le banche affinchè allentino la stretta sul credito. Il timore, infatti, è che si arrivi ad un'asfissia creditizia.


TAaglio lto

4 30 giugno 2013

Il sistema ferroviario regionale presenta ritardi e mezzi vecchi

Le derelitte linee molisane CAMPOBASSO. Chi viaggia lo sa: i treni arrivano in ritardo, vengono anticipati o posticipati talvolta senza valutare le conseguenze sulla tratta, vengono soppressi, hanno tempi di percorrenza lunghissimi, versano in condizioni di degrado, sono sovraffollati. La nostra redazione è subissata giornalmente da email di protesta non da ultimo per quanto accaduto ancora ieri a Isernia con il treno rotto e le conseguenze del caso per i pendolari. Eppure il servizio costa qualcosa come 18 milioni di euro l'anno e sarebbe stata necessaria una politica gestionale più attenta al comparto locale, perché è inaccettabile trovarsi sempre dinanzi gli stessi problemi. Forse, bisognerebbe prendere ad esempio quanto

fatto in Trentino per unaa tratta locale. Tale ferrovia è diventata in Italia un esempio da seguire, una dimostrazione vivente del fatto che, se si organizzano bene le cose e si investe mentalmente ed economicamente sul treno, i risultati non mancano e la gente considera tale mezzo utile ed indispensabile, sia per i propri trasferimenti per lavoro e studio, sia per motivi di svago, turismo e divertimento. Un esempio di ciò che si potrebbe realizzare anche da noi, solo se ci fosse veramente la voglia di farlo. Alla Regione devono andare i compiti di programmazione, assegnazione del servizio e controllo, alle società la gestione. Le alternative ci sono la Regione svolga il suo com-

pito di programmazione, affidamento e controllo; costituisca un’Autorità regionale indipendente con il compito di programmare e assegnare il servizio sugli indirizzi stabiliti dalla Regione e svolgere i controlli. Ma ciò che più serve di più è investire risorse per il trasporto regionale anche attraverso il proprio bilancio. Bisogna infine aprire una vertenza con il governo nazionale per equilibrare le risorse destinate al trasporto ferroviario regionale. Ad oggi infatti al Molise arrivano dallo Stato 9,30 euro a chilometro, mentre alla Puglia ne arrivano 16 e alla Campania 14,5. Una sfida che va lanciata anche seguendo le tracce dell'Unione europea in materia di ferrovie.

La denuncia è della Cgil che richiama l'attenzione sulle cifre

Crisi industriale, troppe chiusure CAMPOBASSO. Sono tante, troppe, le crisi industriali che in lungo e in largo attraversano tutto lo stivale, dal 2009 ad oggi oltre 30mila imprese hanno chiuso i cancelli lasciando a casa intere famiglie. Siamo ormai al quarto anno di Cassa integrazione, un ammortizzatore sociale del quale ad oggi usufruiscono circa 500mila lavoratori che, in media, hanno visto diminuire il proprio reddito di circa 4mila euro. In questi anni è venuta completamente a mancare una politica industriale di supporto da parte della Regione Molise. Bisogna rimettere in moto una efficace politica industriale finché saremo ancora in tempo: il bonus occupazione ha evidenziato ancora una volta la dicotomia tra domande presentate e sulle poche risorse disponibili. Nella ridistribuzione delle risorse sarebbe pertanto utile spostare fondi oggi appostati su progetti che non decollano, verso strumenti come il credito d’imposta per l’occupazione per gli investimenti. Dunque, un quadro decisamente preoccu-

pante quello che si è delineato in Italia sotto tutti i punti di vista e che rende necessario e urgente, come ribadito sempre più spesso in questi mesi dalla CGIL “un disegno di politica industriale con al centro gli investimenti e l'innovazione” senza il quale “c'è solo il perdurare della recessione”. Il Governo deve cambiare rotta e indirizzarla verso lo sviluppo e la crescita, ossia verso la creazione di lavoro, che rimane la vera emergenza del paese. Al contrario tutti i provvedimenti varati fin'ora dall'esecutivo basati su tagli lineari non hanno fatto altro che colpire lavoratori, giovani e pensionati, ossia quelle persone già messe a dura prova dalla crisi economica. Per la CGIL infatti “il decreto sviluppo non è all'altezza della gravità della crisi, serve un deciso cambio di rotta, in netto contrasto con le politiche rigoriste e recessive fin qui adottate”. Nei programmi elettorali manca la voce politica industriale (o se ne parla di sfuggita) né si discute di come evitare di diven-

tare un deserto industriali. Su questi temi il dibattito elettorale è evanescente: si parla soprattutto di IMU, di riduzione dell'Irpef (rievocando uno slogan di cinque anni fa (meno tasse per tutti), di congela-

mento di Iva, tagli alle spese (senza specificare quali) e di rilancio dell'economia (come?). ma non del fatto che il paese vada rafforzato con una presenza forte nel settore industriale.


5

TAaglio lto

30 giugno 2013

I consiglieri regionali Fusco e Sabusco intervengono sui mancati pagamenti all'Associazione

"L'Afasev non può chiudere" ISERNIA. Il grido d’allarme è stato lanciato un paio di giorni fa. Ed ora la paventata chiusura dell’associazione Afasev è diventata oggetto di una interrogazione presentata dai consiglieri del centro-destra Angiolina Fusco Perrella e Giuseppe Sabusco. L’associazione della provincia pentra rappresenta un punto di riferimento per le persone svantaggiate. Grazie ad essa, i disabili potranno ricevere assistenza 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno. L’associazione, inoltre, ha attivato uno degli 11 centri socio-educativi che operano nel territorio per un bacino di utenza totale di oltre 200 persone svantaggiate. E’ quindi punto di riferimento essenziale per l’integrazione dei soggetti in difficoltà e le loro famiglie. Lo scorso dicembre la Giunta Regionale, con Delibera n° 770 del dicembre 2012, aveva assegnato all’Associazione 60.000 euro, non ancora erogati, per garantire la funzionalità dei servizi per l’anno in corso. Sono a rischio, dunque, non solo le tante attività del centro, ma anche una decina di posti di lavoro. Per questo, nelle scorse ore, i consiglieri Fusco e Sabusco hanno presentato un’interrogazione avente ad oggetto la situazione del centro socio-educativo per diversamente abili “Rosanna Benzi” e la Casa-Famiglia “Dopo di Noi”, gestiti dalla Afasev di Isernia. “Chiediamo – si legge nell’interrogazione presentata dai due consiglieri – al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore al ramo se per la casa-famiglia è stato disposto il pagamento della somma impegnata per l’esercizio del 2012. Chiediamo inoltre se la Giunta regionale intende sostenere tale attività per l’anno 2013, attingendo al Fondo Sociale Nazionale, presumibilmente pari a circa 2 milioni e mezzo di euro, certamente insufficienti per la gestione di tutti i servizi erogati alla persona previsti nella programmazione degli Ambiti Territoriali o da risorse da rinvenire nelle poste dell’assestamento di bilancio. Chiediamo infine – concludono la Fusco e Sabusco – se la Giunta regionale intende rifinanziare gli 11 centri socio educativi con le stesse modalità degli anni precedenti, con bando pubblico e con l’impegno delle risorse provenienti dall’F.S.E.”. “In un momento di grande difficoltà – dichiarano i consiglieri Fusco e Sabusco – è necessario dare risposte pronte ed adeguate per andare incontro alle famiglie e a

tutte le forme di disagio. L’essere nella diversità, in se è una grossa ricchezza, va vista nella sua globalità di storia, di bisogni e di relazione, come portatore di ricchezza e non solo marginalità. Alla società e alla politica la complessa e delicata questione di come organizzare una rete di rapporti all’interno dei quali concetti come uguaglianza e diversità non siano presentati come categorie astratte, ma siano forza motrice di un processo di cambiamento. E le associazioni di volontariato nel Molise interpretano pienamente tali assunti e categorie”.

“Ma i soldi stanziati perchè non sono stati destinati alle rispettive associazioni?”

Il problema dei rifiuti urbani continua a non trovare soluzioni

Tares, aumenti ma non servizi CAMPOBASSO. Con il decreto Salva Italia è stata introdotta la TARES o Tassa sui rifiuti e sui Servizi o meglio conosciuta come una nuova Tarsu che prenderà il nome di Tassa sui rifiuti e sui servizi o Tarsu e la Tassa di igiene ambientale o Tia e che potremmo chiamare sinteticamente TARES. La nuova tassa sui rifiuti e sui servizi viene introdotta per accorpare in un’unica tassa le diverse fasi della gestione dei rifiuti in un’unica tassa indirizzata tutti i destinatari ed utenti potenzialmente in grado di produrre rifiuti al fine di semplificare il prelievo e per regolamen-

tarlo in attuazione del federalismo municipale. La nuova tassa andrà a riaprire il capitolo delle discariche. In regione, infatti, insistono tre discariche che raccolgono 123mila tonnellate di rifiuti. La verità è che bisogna guardare alla previsione di un impianto di smaltimento capace di riciclare i rifiuti, produrre composti e ottenere energia elettrica a impatto zero, facendo guadagnare amministrazioni e cittadini. Diversamente non finirà mai la tarantella “discarica a te, no discarica a me” che innesca solo una guerra tra poveri. Il più sfortunato otterrà in cambio una discarica sul proprio territorio, il che equivale a una grossa buca piena zeppa di rifiuti indifferenziati o differenziati. È evidente che qualcosa non funziona. Su questa problematica c’è bisogno che si apra un grosso dibattito, altrimenti si rischia come al solito di fregarsene democraticamente dei cittadini e fargli calare qualsiasi decisione irresponsabile, con l’unico obiettivo di arricchire qualcuno a discapito dei comuni e dei territori.

Così non si va da nessuna parte. Non si risolve nulla. I metodi per smaltire i materiali senza dover presentare costi salatissimi ai cittadini ci sono. Cambiamento culturale e certezze normative dovranno essere gli elementi per invertire in sistema. Passo importante e determinante è l’introduzione della raccolta spinta porta a porta, unico sistema in grado di raggiungere in breve tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70% di rifiuto differenziato che in Molise è ancora troppo basso. In contemporanea si dovranno necessariamente inserire iniziative di intervento pubblico di attività di compostaggio comunale (il compostaggio è un processo di trasformazione di scarti organici, la cosiddetta frazione umida dei rifiuti solidi urbani, in una biomassa, detta “compost” che ha svariati usi biodegradabili), realizzare piattaforme per il riciclaggio e il recupero dei materiali, in modo da reinserirli nella filiera produttiva. Diversamente, si corre il rischio che a saltare sia l'intero sistema di raccolta e smaltimento rifiuti.


6

Campobasso

30 giugno 2013

La festa inizia con il grano trebbiato a fine giugno che porta al 26 luglio

La mietitura in onore di sant’Anna a Jelsi Come ogni anno a fine giugno si è pronti per mietere il grano che sarà poi lavorato dalle treccianti, dai carristi, dai traglieri e dai bambini che attraverso l’imitazione dei gesti dei più grandi cercheranno di apprendere delle strategie che nessuno sarebbe in grado di spiegare loro oralmente. Questa è la prima attività che rende partecipe tutta la popolazione, un giorno in cui tutti sono chiamati a collaborare e a lavorare per raccogliere il grano necessario per i manufatti e le opere che la festa di sant’Anna richiede ogni

anno. Prima di arrivare al giorno della mietitura, si sono susseguite diverse riunioni per stabilire l’organizzazione della giornata e gli incarichi da affidare. Molta importanza è stata data al passaparola da effettuare nel paese, per rendere partecipe tutta la cittadinanza, volontaria, disposta ad aiutare il comitato a mietere il grano. Una grande fatica che viene fatta con amore, tutti sono spinti dalla grande volontà e la grande devozione per la loro sant’Anna. A Jelsi ci si da appuntamento, come ogni

anno in piazza, dove la figura della santa viene apposta su ogni trattore presente, e solo dopo tale gesto è possibile partire alla volta del campo da mietere. Il ritrovo avviene verso le quattro del mattino per evitare, per quanto possibile, la calura del sole non solo per tutti i partecipanti, ma anche perché, se il grano diventa troppo secco con il calore del sole, è poi difficile maneggiarlo per coloro che continuano a legare i covoni a mano. Qualcuno mi dice che “ognuno nei talenti, nelle capacità, nelle perizie personali, mette il meglio di sé al servizio

del bene comune, al servizio di tutti. Tutti mettono le proprie conoscenze a disposizione di sant’Anna”. È come se dietro ognuno di loro ci sia una forza che li spinge ad agire in questo modo, come consapevoli che quella fatica che hanno provato prima di essi i loro padri e i padri dei loro padri, sia un elemento imprescindibile della propria esistenza. Jelsi pare un esempio tangibile ed evidente di quel processo di inculturazione secondo cui si apprende la cultura del proprio gruppo. Il passaggio da una generazione ad un’altra si attiva attraverso l’elaborazione di esperienze prevalentemente informali. In tutte le culture si ha la necessità di trasmettere e conservare nel tempo l’esperienza e le conoscenze delle generazioni precedenti, il patrimonio tradizionale di una cultura nel suo complesso. La tradizione è sentita come un processo di riconoscimento della paternità, non è il passato a produrre il presente ma è attraverso il presente che si modella il passato, sono i figli che attraverso il ricordo generano i propri madri e seguono il loro insegnamento. Accettare di trasmettere alcune tradizioni ed usanze

del proprio paese non è una sfida facile da accettare, ma la commissione di sant’Anna ha pensato di formare delle “scuole” per coinvolgere anche i più piccoli nella realizzazione della festa e, rendendoli partecipi, ha cercato di insegnare loro qualcosa che altrimenti rischierebbe di perdersi. Vista la grande partecipazione dei ragazzi e l’attaccamento a questa festa, il comitato ha deciso di proporre non solo una scuola trecce, ma anche una scuola volta alla realizzazione dei carri. Il tutto è nato dalla volontà di rafforzare e trasmettere l’arte dell’intreccio e le tecniche di lavorazione del chicco di grano anche alle nuove generazioni affinché possano nel futuro mantenere e conservare questa tradizione apprezzata dagli jelsesi e da tutti coloro che ogni anno si recano a Jelsi per osservare queste opere d’arte. Finito il lavoro, mietuto e caricato tutto il grano sui vari trattori, si parte, un carro dietro l’altro, come una famiglie di formiche con sulle spalle le provviste per l’inverno. Visti da lontano è uno spettacolo suggestivo. Si arriva così in paese, dove al passare dei carri tutti si affacciano dalle finestre e dai balconi e battono le mani a coloro che inizieranno a distribuire il grano alle treccianti. E così ha inizio il lavoro, la festa e il mese dedicato a sant'Anna.


7

Campobasso

30 giugno 2013

Mobilità per interscambio a Palazzo san Giorgio. Il Comune sa cosa perde e non sa cosa prende.

Dirigente va (Giuliana Carano), dirigente viene (Nicola Sardella) L’auspicio è che il nuovo arrivo aggiunga qualcosa al sistema in atto, alle radicate abitudini che delle strutture comunali hanno fatto il luogo delle incertezze e della perdita di tempo Da geologa presso la Provincia di Campobasso a dirigente presso il Comune capoluogo di Regione e, prossimamente, nei ruoli del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura di Roma. Questa l’ascesa in carriera della dottoressa Giuliana Carano in virtù di una serie di slalom regolamentari, che va a concludersi nella capitale e che dalla capitale, per effetto delle procedure di mobilità per interscambio (ex articoli 6 e 30 del decreto legislativo 165/2001), vedrà l’arrivo a Palazzo san Giorgio, del dottor Nicola Sardella che, per effetto di un vistoso quanto ingiustificato errore conte-

Sorgonà primo dirigente della Polpost Soddisfazione in Molise dove è stato per tanto tempo CAMPOBASSO. Pasquale Sorgonà, tenente colonnello della Polizia di Stato, attuale dirigente della Polizia postale dell'Abruzzo, è stato promosso, con provvedimento in data odierna, al grado di primo dirigente. Il colonnello Sorgonà, lo ricorderanno certamente tutti, per alcuni anni, ha diretto la Polizia postale del Molise, conseguendo, unitamente ai suoi collaboratori, splendidi risultati, frutto di brillanti operazioni. Nel corso della sua permanenza a Campobasso, con il grado di vice Questore aggiunto, prima di essere trasferito a Pescara, il neo primo dirigente, si è fatto volere bene da tutti, a testimonianza del suo attaccamento alla divisa, del suo immenso rispetto per il lavoro e, soprattutto, per la profonda passione con la quale ha affrontato la sua esperienza molisana che gli ha "regalato" notevoli soddisfazioni professionali. A Pasquale Sorgonà vanno le più vive espressioni di felicitazioni e rallegramenti dei tantissimi amici e conoscenti della città di Campobasso e della intera nostra regione, che hanno avuto il piacere di apprezzarlo e stimarlo, come persona e come professionista, unitamente all'augurio di conseguire quanto prima ulteriori traguardi.

dall’attestato di idoneità a ricoprire il posto della Carano che il dottor Sardella s’è visto attribuire dalla Commissione giudicatrice per la mobilità per interscambio a conclusione del colloquio cui lo stesso è stato sottoposto, e alla valutazione dei titoli personali. Idoneità recepita dal segretario generale nella su ricordata determinazione ma da sottoporre ad apposito successivo atto della giunta comunale per le determinazioni in merito al perfezionamento del trasferimento della dottoressa Carano nei ruoli del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura di Roma, e del dottor Sardella nei

ruoli del Comune che sa cosa perde e non sa cosa prende. Rischi che si corrono allorché vengono attivate le procedure di interscambio, soprattutto, come abbiamo rilevato, sulla base di provenienze così marcatamente differenti per natura, compiti e istituzioni. L’auspicio è che il nuovo arrivo aggiunga qualcosa, quantomeno sotto il profilo della mentalità e della interpretazione del ruolo dirigenziale, al sistema in atto, alle radicate abitudini che delle strutture comunali, salvo eccezione, hanno fatto il luogo delle incertezze e della perdita di tempo. Dardo

Il cardinale Monterisi a Cercemaggiore Campobasso. Sarà S.Eminenza il sig. Cardinale Francesco Monterisi, l’inviato apostolico di papa Francesco a chiudere l’Evento Celebrativo delVI Centenario del ritrovamento della Statua lignea, Madonna della Libera di Cercemaggiore. La Missione Pontificia dell’arciprete dell’antica Basilica papale di san Paolo fuori le mura in Roma, è stata annunciata dalla Santa Sede Vaticana con apposita nomina in latino di seguito riportata nel suo nucleo centrale: «(…) Ergo idonea Nobis videtur petitio Venreabilis Fratris IoannisCAroli M.Bregantini,Archiepiscopi Metrolitae Campobassensis –Boianensis, qui rogavit Nos ut aliquem Praesulem mitteremus qui Nostram gereret personam Nostraque adstantibus gratulationes proferret. Hac de causa, ad sescentesimum anniversarium inventionis statuae Dominae de Libera convenienter commemorandum, te,Venerabilis Frater Noster, Patris purpurati dignitate ornatum ac devotioni Marianae coendae deditum, his Litteris nominamus MISSUM EXTRAORDINARIUM NOSTRUM ac renuntiamus ui iure Nostram geras personam apud sanctuarium in Cercemaggiore die altero proximi mensis Iulii.Valde exoptamus ut haec commemoratio, quae ipso in Anno Fidei habetur, animos singulorum propre ac longe participum inflammet ad vias novas Christi Evangelii cognoscendas percurrendas et ubique instituendas (…)». La Missione Pontificia avrà luogo a partire da lunedì 1 luglio c.a. fino a mercoledì 3 luglio 2013 con i seguente programma: LUNEDÌ 1 LUGLIO 2013 alle ore 11,30 proveniente da Roma , il Cardinale Monterisi farà una breve sosta al Santuario dell’Addolorata di Catelpetroso (IS) , Patrona del Molise; alle ore 12,30 momento di accoglienza e saluti pubblici con le Istituzioni Ec-

ORARI AUTOBUS

AZIENDA TRASPORTI MOLISANA spa Tel. 0874.64744 - 0874.65050 - Fax 0874.629847 Per maggiori informazioni consultare il sito:www.atm-molise.it CAMPOBASSO-ROMA

nuto nella determinazione a firma del segretario generale, Anna Maria Coppola, dovrebbe nascere a Campobasso il 19.12.2013. Evidente l’errore. Il dottor Sardella è nato a Campobasso il 19.12.1973. Avviene quindi uno scambio di persone, di personalità, e di professionalità. Le leggi in vigore lo consentono, per cui il dirigente del Comune va a Roma, e da Roma il dirigente di seconda fascia del ruolo del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura arriva a Campobasso. Esperienze in campi vistosamente diversi ma superate, fa sapere il segretario generale di Palazzo san Giorgio,

CAMPOBASSO-NAPOLI

clesiali, Civili e Militari presso l’Auditorium CelestinoV, in via Mazzini, 80 a Campobasso. Seguirà pranzo privato con le autorità. Ore 15.00:Trasferimento nel Convento di Cercemaggiore. Ore 19.00: In Santuario: Celebrazione eucaristica, presenti i GIOVANI. Pernottamento in Convento. MARTEDÌ 2 LUGLIO 2013 Ore 10.00:Visita guidata alla Zona Archeologica di Altilia e Cercemaggiore Referenti: don Giovanni Diodati; Angela Di Niro (archeologa), D. Antonio Arienzale e Parroci dei comuni della Valle del Tammaro. Ore 13.00: Pranzo in Convento. Ore 18.30: Solenne Pontificale, presieduto da S. EM.ZA CARD. FRANCESCO MONTERISI; concelebrano i membri della Missione Pontificia, i vescovi del Molise e i Parroci della Diocesi. Segue la Processione con l’immagine della Madonna e la benedizione della lapide commemorativa del VI Centenario. A conclusione: Agape fraterna con le Autorità (buffet) nell’Antico refettorio del Convento. MERCOLEDÌ 3 LUGLIO 2013 Ore 10.00: In Santuario: Santa Messa di ringraziamento, presieduta dal Cardinale Monterisi, con la partecipazione degli Emigranti. Concerto “Festival Mario De Cecco” in onore dell’INVIATO SPECIALE DEL PAPA, eseguito dall’Associazione “MUSICASINECASTRIBUS” e con la partecipazione straordinaria di due musicisti della WATERBURY SYNPHONY ORCHESTRA, fondata dal cercese Mario De Cecco. Ore 12.30: Pranzo e partenza.

CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA



ANNO IX - N° 26 - DOMENICA 30 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA L’Oscar del giorno ad Angela Fusco Perrella

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Angela Fusco Perrella. Il consigliere regionale del Pdl, unitamente al collega Giuseppe Sabusco, ha firmato un'interrogazione per conoscere le sorti dell'Afasev. Per l'associazione, infatti, la precedente giunta regionale aveva assegnato i fondi necessari a potersi muovere ed operare. Al momento, però, non sono stati posti in essere dal nuovo governo regionale. Per questo motivo il consigliere ha interrogato la Giunta per conoscere come intenda muoversi per salvare l'attività dell'Afasev.

Il Tapiro del giorno agli istituti di credito

Il Tapiro del giorno lo diamo agli istituti di credito. Sono tante le aziende locali che lamentano la stretta sui conti correnti e il credito che stanno portando al fermo le attività produttive della città e dell'intero comprensorio. Proprio le difficoltà del momento, invece, dovrebbero portare le banche ad aprire maggiormente la borsa dei soldi per evitare il crollo del sistema economico isernino. Un Tapiro, quindi, quanto mai meritato per gli istituti di credito che non riescono a comprendere i problemi delle aziende.

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



11

Isernia

30 giugno 2013

“Agnone ha il suo Piano regolatore” Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Carosella dopo il voto del Consiglio ISERNIA. "L'adozione del Piano regolatore generale del Comune di Agnone è avvenuta all'unanimità e con applauso finale da parte di tutte le componenti del Consiglio comunale". Esordisce così il Sindaco di Agnone, Michele Carosella, in una nota inoltrata alla stampa dopo che il Consiglio comunale di giovedì scorso ha approvato, con voto unanime, l'atto deliberativo atteso da 20 anni. "La cosa non può che riempire di soddisfazione non solo il sottoscritto e l'Amministrazione comunale in carica, ma anche tutti coloro che hanno contribuito a formare il più importante strumento di programmazione del territorio. Quello adottato, dunque, non è un piano che appartiene ad una sola parte politica, si tratta di un fatto di tutta la Comunità cittadina" "Finalmente Agnone possiede il suo Prg - continua il primo citta-

Minacce al presidente, non risponde Resta agli arresti domiciliari il giudice onorario arrestato ISERNIA. Si è avvalso della facoltà di non rispondere il giudice onorario arrestato, e ristretto ai domiciliari, per minaccia aggravata dall’utilizzo di una pistola nei confronti del presidente del Tribunale di Isernia, Guido Ghionni. L’interrogatorio, condotto dal Gip Antonio Ruscito, si è svolto per rogatoria. Del caso, infatti, non può occuparsi la Procura di Isernia. Gli atti sono stati trasferiti alla Procura di Bari che ha disposto la misura restrittiva. L’interrogatorio non si è svolto nel Palazzo di Giustizia. Il legale del giudice onorario, l’avvocato del Foro di Campobasso Erminio Roberto, ha dichiarato: “La vicenda sarà chiarita nelle sedi giudiziarie”, annunciando, inoltre, un “ricorso al Riesame” per la revoca degli arresti domiciliari. Del caso si sta occupando anche il Csm.

dino - il cui incarico fu affidato agli architetti Di Vito e Zazzara nell'Aprile del 1993. Negli ultimi due anni abbiamo lavorato sodo: il documento che era giunto a noi è stato osservato, limato, sgravato di eccessi e aggiornato. Infine posto all'approvazione del Consiglio da una Amministrazione che ha potuto farlo anche perché priva di in-

teressi particolari e attenta solo a quelli generali della Comunità. Un ringraziamento sentito va, oggi, a tutte le componenti del Consiglio Comunale, maggioranza e minoranze, che hanno reso possibile tale, raro, risultato corale". "Non più colori arlecchino delle facciate - conclude Michele Carosella - non più saracinesche in me-

tallo non opportunamente camuffato, non più balconi che sembrano navi, ma un decoro generale che renderà più bella e armoniosa la nostra cittadina e aumenterà il livello di gradevolezza dell'abitato e dunque la qualità della vita degli abitanti prima ancora che il gradimento dei visitatori che arrivano in Agnone annualmente".

Il Sindaco ha poi tenuto a sottolineare quanto già detto in Consiglio comunale circa le integrazioni maggiori apportate al Prg grazie al lavoro comune degli ultimi due anni. Esse possono essere riassunte nei seguenti punti principali che non sono ovviamente esaustivi di tutta l'operazione recente: - Ampliamento del c.d. Centro Storico fino alla piazza Giovanni Paolo II e oltre; - Definizione di due svincoli dalla viabilità generale all'abitato: uno in località S. Lorenzo l'altro in località Fossato; - Rimodulazione e abbellimento dei principali ingressi alla cittadina; - Ridefinizione delle aree verdi nell'abitato; - Aumento della superficie interessata dall'area archeologica di S. Lorenzo; - Ricucitura dell'area delle Civitelle con introduzione di aree verdi, servizi, aree sportive e altro.

L'intervento.

I microcanili certificati di Irene Tiburzi* Il progetto “Rete dei microcanili certificati” è stato ideato, sottoposto al Ministero della Salute che ha dato la sua approvazione ed avviato, con la realizzazione attualmente in corso del primo microcanile sperimentale nel comune di Macchia D’Isernia, con la supervisione del Comitato di Gestione che ha la responsabilità di facilitarne la realizzazione e verificare che tutte le componenti strutturali, organizzative e gestionali siano realizzate nel rispetto delle caratteristiche definite nel progetto stesso. L’obiettivo, infatti, è di scoraggiare la realizzazione di mega canili, spesso lager, e di canili non conformi alle leggi vigenti, costosi nella realizzazione e non gestiti secondo le linee guida suggerite dal ministero della salute, con personale di gestione non appositamente preparato e che non si preoccupa, troppo spesso, di rispettare il benessere degli animali ospiti e di favorire le adozioni certificate. La “Rete dei microcanili certificati” diventerà uno degli elementi importanti per aggredire il fenomeno del randagismo e per questo motivo è stato inserito nel piano triennale della regione Molise il quale prevede una voce di finanziamento apposita per la loro realizzazione. Il microcanile è costituito da una struttura leggera, poco costosa, rispettosa delle ne-

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

cessità etologiche dei cani, gestito da personale appositamente formato presso la sezione di Perugia dell’ENPA, la quale fornisce le procedure e la modulistica certificate che consentono al microcanile di diventare a sua volta certificato secondo le norme UNI EN ISO:9001-2008 nonchè da una apposita convenzione tra Amministrazione comunale e associazione animalista del territorio per la promozione delle adozioni certificate. Il Comitato di gestione della “Rete dei microcanili certificati” è costituito da: -presidente - Xenia Prelz, presidente della Fondazione Prelz onlus, -vice presidente Carla Rocchi, presidente dell’E.N.P.A. e tre consiglieri: -Paola Tintori Matrigali, presidente del consiglio nazionale dell’E.N.P.A. e presidente della sezione E.N.P.A. di Perugia -Irene Tiburzi, consigliere nazionale dell’E.N.P.A., consulente dell’A.S.Re.M. e addetta alle relazioni della Fondazione Prelz con le istituzioni e le organizzazioni animaliste, -Claudio Di Ludovico, dirigente della A.S.Re.M., responsabile del contrasto al fenomeno del randagismo per la regione Molise. Il Comitato di gestione è l’unico referente per la creazione di un microcanile, opera per facilitarne la realizzazione secondo le modalità descritte e, oltre alla verifica ini-

ziale, annualmente, attraverso un audit specifico, conferma la certificazione di ogni microcanile realizzato, per assicurarne nel tempo la correttezza della gestione, dell’organizzazione e delle adozioni. Il Comitato di gestione, dal momento che non ha ricevuto alcuna richiesta, da parte del sindaco del Comune di Sant’Elena Sannita, Giuseppe Terriaca, per la realizzazione di un microcanile è a disposizione dell’amministrazione comunale, per studiarne, congiuntamente, la corretta fattibilità. *Fondazione Prelz onlus - Rapporti con istituzioni e organizzazioni animaliste A.S.Re.M. (Azienda Sanitaria Regione Molise) - Consulente per il randagismo E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali) - Consigliere Nazionale

Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


12

Termoli

30 giugno 2013

Riapre il salsificio: impiegherà 120 persone Operazione dei carabinieri: un arresto per stalking, una denuncia e due segnalazioni per droga

TERMOLI – Dopo la buona notizia che lo Zuccherificio attiverà i forni, un’altra giunge a dare respiro all’economia e occupazione locale. Dopo circa tre anni di fermo riapre i battenti il salsificio. Non più con l’imprenditore Perna ma con una nuova società, l’Aom Conserve Alimentari, che detiene il 90 per cento del capitale sociale. L’azienda è stata ristrutturata e fornita di nuove attrezzature e già trovato i nuovi clienti che acquisteranno il prodotto finito. Primo fra tutti la Muller, multinazionale altoatesina, che ha sottoscritto un contratto per l’acquisto di grandi quantità di salsa e pelati da immettere sul mercato tedesco. Il prodotto, per

TERMOLI - Continuano senza sosta i controlli in mare e a terra da parte della Capitaneria di Porto. Gli uomini diretti dal Capitano di Fregata Claudio Manganiello, nel mese di giugno hanno sequestrato 1.114 chilogrammi di prodotti ittici, tra i quali molluschi, perché contaminati da agenti patogeni rischiosi per la salute umana, per violazioni di tipo igienico - sanitario e per mancanza di tracciabilità: “Se il prodotto fosse stato immesso sul mercato – fanno sapere dalla Capitaneria - , avrebbero potuto comportare rischi alla salute dei consumatori”. Controlli serratissimi, anche in vista dell’estate e la presenza di turisti, nei ristoranti del litorale e in due di essi è stato sequestrato il prodotto ittico privo della necessaria documentazione sulla tracciabilità. E i controlli in mare hanno portato al sequestro di attrezzi da pesca sportiva e 650

l’80% proveniente dal Molise, sarà lavorato da pesonale quasi totalmente locale anche se gran parte saranno stagionali, e alcuni verranno reperiti fuori regione perché specializzati nel settore del continuo, un macchinario che mantiene il grado brix sempre costante, che in Molise non si trovano. Oltre al riavvio della produzione altre due sono le novità come ha spiegato Matteo Falcucci dell’Aom Conserve Alimentari. Portare il conservifisio a lavorare 500mila quintali di pomodoro l’anno invece dei 250mila di quest’anno e cos’ essere concorrenziali sul mercato, e l’apertura dal 15 agosto di un punto vendita che resterà aperto tutto l’anno.

TERMOLI – I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, durante un servizio predisposto per combattere lo spaccio e uso di sostanze stupefacenti, hanno denunciato a piede libero V.N., 19enne del luogo, e segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo di Campobasso I.A., 22enne del luogo. I due, sono stati controllati in via Rio Vivo e sottoposti a perquisizione personale, trovati in possesso entrambi, di 2 grammi di marijuana. In seguito i militari dell’Arma hanno perquisito le abitazioni dei due e in quella di V.N., venivano trovati altri 11,3 grammi della stessa sosatanza stupefacente che è stata sequestrata. Sempre a Rio Vivo i militari hanno perquisito P.G., 24enne del luogo, rinvenendo e se-

questrando complessivi 1,85 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”; il giovane è stato segnalato all’autorità amministrativa quale assuntore di sostanze stupefacenti. Sempre i carabinieri, ma della Stazione di Guglionesi, hanno arrestato P.P., 55enne del luogo, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Gip del Tribunale di Matera per il reato di atti persecutori (stalking). Il provvedimento restrittivo è stato emesso a seguito delle indagini svolte dai militari della Stazione di Accettura (MT), paese dove risiede l’ex coniuge 51enne, che hanno accertato le reiterate gravi minacce perpetrate dall’arrestato nei confronti della donna durante lo scorso mese di aprile.

Controlli sul pescato e attività in mare: sequestrato pesce avariato e natante da diporto Lunedi sciopero dei medici ortopedici attrezzi da pesca professionali, per un valore di 6.500 euro, che si trovavano a bordo di un motopesca non autorizzato per quel tipo di battuta. Anche i servizi di vigilanza e controllo del mare, del demanio marittimo ed in ambito portuale, ha dato risultati positivi: elevati 33 verbali amministrativi per un totale di 25.534 euro di

sanzioni e inoltrate all’Autorità Giudiziaria 6 notizie di reato per abusivismo e violazione di sigilli. Infine è stata sequestrata un’imbarcazione da diporto di 13 metri perché non coperta assicurativa e certificato di sicurezza, e verbalizzato il conducente di un gommone che navigava nella fascia di mare riservata alla balneazione.

TERMOLI – Potrebbero esserci dei problemi domani nel reparto di Ortopedia dell’ospedale San Timoteo per la possibile adesione dei medici allo sciopero nazionale che potrebbe far saltare interventi chirurgici e visite ambulatoriali. L’astensione dalle prestazioni riguarda principalmente le problematiche legate alla responsabilità professionale e

al contenzioso medico legale “che risulta insostenibile”. Comunque per contemperare il diritto di sciopero con i diritti dei malati, le Amministrazioni pubbliche sanitarie interessate durante lo sciopero assicurano le prestazioni indispensabili. I medici ortopedici, in una nota, spiegano che lo sciopero “ è stato un passo difficile ma necessario”.

Notizie in breve.

Al via gli eventi del progetto LifeMaestrale

TERMOLI – Allo Zuccherificio le maestranze hanno provveduto al rinnovo delle Rsu di stabilimento e al termine dello spoglio, dopo la votazione, la Cgil è risultata il primo sindacato con tre rappresentanze; la Uil ne ha prese due, la Cisl una. La conta delle schede ha anche ufficializzato che l’impiegato Antonio Di Lisio è il primo degli eletti. ISOLE TREMITI – Proseguono gli appuntamenti in cartellone per la rassegna dell’aperitivo letterario “Tremiti d’Autore”. Il prossimo 9 luglio, al Relais il Faro, sarà ospite lo scrittore Erri De Luca. Il 13 luglio alle Diomedee sarà ospite Paolo Giordano.

TERMOLI – Chiude i battendi lunedì 1 luglio nella Galleria Civica di Termoli la mostra sulla divulgazione delle azioni in difesa dell’ambiente e della fauna costieri inserita nel progetto LifeMaestrale, finanziato con fondi europei, e che durerà con altre iniziative per tutto l’arco dell’estate. “Azioni mirate al ripristino e alla conservazione degli habitat dunali e retrodunali in Molise” è il tema dell’iniziativa con laboratori didattici e riciclo creativo per bambini dai 5 agli 11 anni, escursioni naturalistiche, biodiversità, passeggiate, incontri e convegni. L’ente che coordina l’iniziativa è il Comune di Campomarino coadiuvato da: ’Università degli Studi del Molise, il Centro Studi Naturalistici, il Comune di Petacciato, Ambiente Basso Molise e amministrazione comunale di Ter-

moli che, con la Regione Molise e Provincia di Campobasso, è uno dei sostenitori ufficiali del progetto. L’assessore comunale di Termoli all’Ambiente, Augusta Di Giorgi, in occasione della inaugurazione della mostra, ha spiegato gli scopi dell’iniziativa. “Riscoprire una serie di valori naturali e soprattutto il capitale umano, una

vera ricchezza della quale bisogna fare tesoro. In questo momento di crisi siamo ancora legati ad un vecchio tipo di economia turistica che bisogna superare. Progetti come questo – ha continuato - sono in grado di far emergere le grandi risorse di un Molise che può offrire grandi cose in tema di turismo ambientale. C’è uno studio della Università del Molise secondo il quale il visitatore cerca proprio il contatto diretta con la natura, vuole integrarsi nell’ambiente e nelle tradizioni. I Comuni di Montenero di Bisaccia, Petacciato, Termoli e Campomarino coinvolgeranno anche quelli dell’entroterra, allargando così l’offerta. Si aprono nuovi scenari – ha concluso la De Giorgi - e si avvia un’opera di promozione dell’intera regione e non solo del nostro mare”.


13

Termoli

30 giugno 2013

Una riflessione sul progetto Gran Manze BASSO MOLISE - L’impegno dell’on. Ruta, sostenuto dagli altri due parlamentari molisani, a far atterrare nel Basso Molise il progetto sperimentale “Gran Manze” ideato dalla Granarolo, sta suscitando reazioni improntate per lo più ad uno spirito critico, in qualche caso radicale, o comunque di cautela. Si tratta di reazioni che paiono logiche se si considera da un lato la dimensione del progetto (un allevamento di 12.000 manze) e dall’altro il fatto che il suo contenuto è noto esclusivamente nelle sue linee essenziali e comunque solo sulla base delle informazioni fornite dai nostri Onorevoli, i quali, nel presentare l’iniziativa, hanno peraltro dato ad intendere, a maggior forza dell’iniziativa stessa, che la Granarolo potrebbe eventualmente essere coinvolta in interventi tesi a risollevare le sorti delle nostre grandi aziende dell’agroalimentare (Zuccherificio e Gam) che oggi versano in grave crisi. Isolate le voci di piena e incondizionata adesione all’iniziativa, tra esse quella di qualche sindaco la quale, però, più che frutto di una sereno e razionale giudizio, appare dettata da un sentimento di disperazione che trae origine dalla constatazione dell’ineluttabile declino che segna le nostre piccole comunità regionali: insomma, non voce di giubilo bensì una disperata e dolorante invocazione di aiuto per contrastare un destino che sembra inesorabile. Le informazioni fornite in merito al progetto parlano, come si diceva, di un allevamento di 12 mila capi di manze che verrebbero allevate qui, in megastalle, dall’età di venti giorni e fino al tempo della riproduzione. Al termine verrebbero ricondotte in stalle dell’Alta Italia, dove sgraverebbero e verrebbe raccolta la produzione del latte, per essere sostituite da nuovi vitellini sempre da lì provenienti. L’alimentazione necessaria per il periodo di allevamento verrebbe importata da fuori, ma potrebbe anche essere prodotta, sia pur parzialmente, in loco offrendo così alle aziende agricole l’opportunità di una

Senso unico alternato sulla Fondovalle Biferno LUPARA - L’Anas rende noto, che per eseguire improrogabili lavori di manutenzione al manto stradale, che dalle ore 8 di lunedì primo luglio e fino ore 17 di sabato 6 luglio scatterà il senso unico alternato nel tratto della strada statale 647 “Fondo Valle del Biferno” tra il km 43,500 e il km 43,850, nel comune di Lupara. L’Anas pertanto raccomanda agli automobilisti la massima prudenza nella guida e di rispettare la segnaletica.

Inizia il servizio navette per il lido CAMPOMARINO – Dal primo luglio inizia un nuovo servizio per i residenti e turisati. Fino al 31 agosto, infatti, un servizio di navetta collegherà Campomarino paese e Nuova Cliternia con il Lido e il costo del biglietto è fissato in 50 centesimi. Dal 22 luglio al 22 agosto si effettueranno anche le ccorse serali, compresi i giorni festivi.

variazione colturale a mercato garantito; ma allo scopo potrebbero essere utilizzati anche i residui della lavorazione delle bietole, offrendo così allo Zuccherificio la possibilità di un proficuo riciclo degli scarti. Riguardo alle deiezioni, esse verrebbero per lo più portate in Alta Italia ad alimentare centrali a biomasse, ma in parte potrebbero essere utilizzate in loco come fertilizzanti naturali. Per l’occupazione si parla di un numero di persone che, compreso l’indotto, si aggirerebbe intorno alle cento unità; le stalle verrebbero realizzate dalla Granarolo su terreni che l’azienda acquisterebbe. Queste le informazioni che circolano. L’obiezione più immediata è stata quella relativa all’inquinamento atmosferico: le deiezioni di una quantità così elevata di capi finirà inevitabilmente coll’inondare l’aria di miasmi pestiferi, si è subito osservato. Ed è proprio sulla base di una simile obiezione che il sindaco di Termoli ha espresso la propria netta contrarietà al progetto, giustamente allarmato dalle ricadute negative sul turismo costiero. La Coldiretti, pur manifestando un atteggiamento di apertura, si chiede, fra l’altro, se sia stata fatta una debita valutazione riguardo all’assegnazione delle quote

latte UE e ad eventuali effetti negativi che potrebbero ricadere sulle piccole aziende, anche molisane, del settore. C’è poi chi sostiene che un progetto di una simile dimensione sia di per sé incompatibile con una regione piccola come la nostra; chi invece obietta : perché qui da noi il letame e altrove il fiore? Non manca, infine, chi diffida del progetto per via delle figure che se ne sono fatte portavoce, dunque una diffidenza indiretta, ossia una diffidenza come ricaduta della scarsa credibilità della politica. Tutte obiezioni che possono avere una loro legittimità, ma a mio parere se ne potrebbe avanzare una più di fondo che concerne non il progetto in sé, bensì questioni di metodo. Come fanno gli onorevoli propugnatori a sostenere un progetto di tale portata senza che essi stessi lo abbiano, a quanto pare, consultato nella sua formulazione ufficiale, con tutte le articolazioni di dettaglio? E come si fa a valutarne gli impatti nel contesto nel quale dovrebbe calarsi senza avere per le mani tutti gli elementi conoscitivi utili allo scopo? E come si fa, soprattutto, a sottovalutare per un simile progetto la rilevanza che assume la fase in cui si devono necessariamente passare al

vaglio, attraverso un confronto il più ampio possibile, tutti i suoi risvolti in relazione al territorio di insediamento? Sì, perché questa fase, per le modalità con le quali è stata avanzata la proposta, è stata ritenuta del tutto marginale e dunque irrilevante. Infatti all’inizio di giugno l’on. Ruta annuncia di aver candidato il Molise al progetto Gran Manze e già per fine giugno sarebbe prevista la individuazione del sito di insediamento, senza che nel frattempo nessuno abbia avuto la possibilità di esaminare le carte e riflettere. Insomma, ritengo che di fronte ad un’iniziativa che prevede un investimento per 18 miliardi (finanziamenti UE per quel ce si dice) non si possa esprimere un diniego pregiudiziale, però, perdinci, non siamo terzo mondo o quarto mondo. Infatti è nelle aree del terzo e quarto mondo che vengano effettuati (ad opera delle società multinazionali) investimenti di gigantesche proporzioni trascurando completamente, con la complicità delle classi dirigenti locali, ogni valutazione di impatto. Alla luce di queste considerazioni, pare poco felice anche l’uscita del sindaco di Larino, ancora fresco di investitura, il quale ha dato la propria disponibilità a consentire la realizzazione dell’iniziativa nell’agro comunale larinese, a condizione però che vengano riservati ai cittadini della cittadina frentana 30 posti di lavoro e a condizione, ancora, che gli onorevoli molisani evitino che venga soppresso il locale Ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Anche in questo caso, non una valutazione serena ma un soffocato grido di disperazione come quello di qualche altro sindaco, accompagnato però, questa volta, dalla richiesta di una clausola di salvaguardia la quale, a fronte di una scelta dai risvolti eventualmente dannosi, a parziale discolpa potrebbe sempre consentire di sostenere che comunque sono stati garantiti dei posti di lavoro e ed è stata evitata la soppressione di un Ufficio! Nicolino Civitella

Predominio dello Shalom Petrella Tifernina nel 1° concentramento regionale giovanili a squadre PETRELLA TIFERNINA – Il Centro Betania di Petrella Tifernina ha stata la cornice ideale per la disputa del primo concentramento relativo ai campionati regionali giovanili a squadre. Netto ed inequivocabile il predomino assoluto degli atleti di casa del presidente Raffaele Ruscitto che si sono imposti in tutte le categorie, fatta eccezione per la categoria allievi vinta dal TT Riccia, conquistando i relativi vertici dei diversi raggruppamenti. Una ennesima prova di forza e di capacità tecniche che dimostra ancora una volta quanto sia valida la scuola pongistica petrellese. Resta comunque il fatto che tutti i contendenti hanno messo in mostra un ottimo livello di forma sia a livello tecnico sia a livello fisico, segno evidente che il programma di allenamenti portato avanti dallo staff tecnico della federazione nei singoli club sta dando i tanto sperati frutti. Ormai i giovani stanno maturando e mettendo a frutto i duri sacrifici profusi durante ore e ore di allenamento e sono decisamente pronti per il debutto nelle squadre mag-

Lunedi sciopero dei medici ortopedici TERMOLI – Potrebbero esserci dei problemi domani nel reparto di Ortopedia dell’ospedale San Timoteo per la possibile adesione dei medici allo sciopero nazionale che potrebbe far saltare interventi chirurgici e visite ambulatoriali. L’astensione dalle prestazioni riguarda principalmente le problematiche legate alla responsabilità professionale e al contenzioso medico legale “che risulta insostenibile”. Comunque per contemperare il diritto di sciopero con i diritti dei malati, le Amministrazioni pubbliche sanitarie interessate durante lo sciopero assicurano le prestazioni indispensabili. I medici ortopedici, in una nota, spiegano che lo sciopero “ è stato un passo difficile ma necessario”.

giori per dare il tanto sospirato e meritato “cambio” ad atleti più esperti e navigati che, fino ad oggi, hanno orgogliosamente rivestito il ruolo di chiocce, mettendo a disposizione delle giovani generazioni tutto il loro immenso bagaglio di esperienza.

Inaugurazione mostra collettiva “Rosaceleste” LARINO – Questo pomeriggio alle 18,30, presso i locali dell’Hotel Campitelli 2 verrà inaugurata la mostra collettiva contemporanea “Rosaceleste”. In esposizione le opere degli artisti H. Manzan, M. Cerrone, E. Saquella, A. Giordano, M. Mascia, L. Mastrangelo. “Con questa iniziativa – ha sottolineato il critici d’arte Antonio Picariello - in particolare miro a creare un vero e proprio salotto dell’arte e della cultura luogo di incontro e di scambio intellettuale”.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.