30 marzo 2014

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Non irmptoa la psoizoine che ocucpaimo, il cerlvelo è comquune in gdrao di reiagre.

Se cambiare vuol dire chiarezza e futuro per la città, io ci sono! TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

Nicola CEFARATTI

ANNO X - N° 75 - DOMENICA 30 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Sergio Sorella

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Sergio Sorella. Il sindacalista della Flc Cgil è riuscito a riposizionare nell'agenda politica la questione dell'Università molisana. Prima i fondi per la ricerca sottratti dalla Regione e, poi, la mancanza di una vera e propria politica in tal senso hanno messo seriamente a rischio il futuro dell'Unimol. Il sindacato, pertanto, torna a sollecitare Frattura a non mettere da parte il sistema universitario anche perchè i maggiori costi si abbatterebbero sugli studenti con una diminuzione della qualità dell'insegnamento.

Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. L'ottimo assessore scrivano questa volta ha scritto a qualcuno sottolineando la necessità di un Patto sociale per Bojano. Ma l'assessore si è accorto che la Gam è stata fatta chiudere dal suo governo regionale? Che l'area matesina è allo stremo proprio per l'assenza di strategie e progetti? Lo sa che le scelte politiche andrebbero adottate dalla Giunta regionale del quale è autorevole componente nonchè vice presidente? Se è vero tutto questo, allora Petraroia a chi scrive?


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La burocrazia rende la vita difficile ai cittadini e spesso a sé stessa

Direttive e solleciti finora hanno fatto un buco nell’acqua

La perniciosa tendenza degli apparati pubblici ad usare un linguaggio complicato, incomprensibile, contorto, fatto apposta per depistare l’utente, è dura a morire. Un vizio radicato, che celebra le proprie peggiori qualità, in fatto di comunicazione, omettendo sistematicamente le disposizioni, gli inviti, le sollecitazioni ad usare un linguaggio chiaro, corrente, comprensibile anche all’ultimo uomo della strada. Disposizioni, tra l’altro, emanate dal Dipartimento della funzione pubblica e impartite a tutto l’apparato della Pubblica Amministrazione per invitarla a compiere un passo avanti nello stile, e anche nella mentalità, per fare in modo che il rapporto con l’utenza, col cittadino in quanto tale, sia facile e scorrevole. Allo stato delle cose, molte espressioni

burocratiche sono dei veri e propri rebus da decifrare. Il che spesso mette in discussione la trasparenza degli atti pubblici. La Pubblica amministrazione, per essere davvero, come le compete, al servizio dell’utente, non può continuare ad usare un linguaggio tecnico, specifico, a volte arcaico, del tutto fuori dalla realtà quotidiana. L’assenza di chiarezza è un problema anche nei rapporti tra gli enti. La scarsa comprensione degli atti, dei documenti, della corrispondenza, diventa un ostacolo all’esercizio dei diritti, i più elementari, dei cittadini meno istruiti, che più di altri andrebbero aiutati e non ostacolati. Inoltre, la selva inestricabile di sigle e acronimi che si leggono sui giornali, e non

Inchiesta sui gruppi consiliari della Regione, gli indignati tornano alla carica "Molti cittadini ci chiedevano, in questi giorni, perché avevamo annullato la manifestazione degli indignati del Molise prevista per il 20 di Marzo. Qualcuno, malignamente, pensava che ci avessero intimorito, visto l'aria di caccia alle streghe scatenata verso chi esprime critiche motivate all'azione della nuova classe politica. Nulla di tutto questo. Semplicemente avevamo avuto contezza di un imminente cambio di conduzione alla Procura Generale della Corte di Appello di Campobasso. Abbiamo atteso che il cambio si avverasse e, prima di manifestare la nostra indignazione, che il Dott. Grico si insediasse nel nuovo incarico.

Lo abbiamo incontrato, gli abbiamo portato questo volantino, gli abbiamo spiegato le nostre ragioni, le nostre sollecitazioni alla politica, la nostra proposta di legge popolare sulle spese del Consiglio Regionale, la situazione socio-economica della regione Molise, le manifestazioni svolte e i risultati ottenuti. Abbiamo trovato la porta aperta in Procura, siamo stati ascoltati ed abbiamo iniziato una interlocuzione tra cittadini e procura. Abbiamo ascoltato parole di attenzione verso le ragioni dei cittadini, compreso la sensibilità sui temi proposti, avuto certezza di non essere considerati repobri.

Questa considerazione da parte del Dott. Grico, nuovo capo della Procura Generale della Corte di Assise di Campobasso, ci conforta nella nostra intenzione di manifestare il 4 APRILE prossimo accanto allo striscione di Falcone e Borsellino, a dimostrazione che siamo vicini e con la magistratura. Una magistratura che indaga, che ascolta colonnelli e semplici cittadini, che è distante e terzo tra il popolo e la sua rappresentanza. E, infine, ci piace chiamare i cittadini tutti alla partecipazione per sostenere con la presenza civile le parole del Procuratore "a me piace ascoltare i cittadini".

solo nelle relazioni pubbliche, crea imbarazzo anche a coloro che sono abituati al linguaggio burocratico e alla sue necessità di sintesi. Le sigle, escluse quelle di uso comune (ad esempio, crediamo che tutti sappiano cosa sia e quanto costi l’Imu!), andrebbero sistematicamente accompagnate dalla estensione del loro significato. Non costa nulla scrivere Imu e tra parentesi spiegare che si tratta dell’Imposta unica comunale. Invece, corrispondenze giornalistiche, relazioni amministrative, lettere agli utenti, sono infarcite di Fas, Fser, Cipe, Tarsu e via scrivendo, che stanno per Fondo per le aree sottoutilizzate, Fondo europeo di sviluppo regionale, Comitato interministeriale per la programmazione economica e Tassa smaltimento rifiuti solidi. Ogni sigla, insomma, andrebbe doverosamente e sistematicamente spiegata. Tornando al linguaggio burocratico, è del tutto inaccettabile continuare ad usare “oblazione” invece di “pagamento”; “ingiunzione” e non “ordine”; “obliterare” e non “timbrare” e così via. Per non dire dell’uso sempre più diffuso di francesismi, inglesismi e altre esoticità linguistiche. Che bisogno c’è di scrivere “planning” invece di “piano”, e “meeting” al posto di “riunione”? Una tipica frase scritta con termini di scarso uso corrente come questa “Se l’Amministrazione valutasse, sulla base delle leggi in vigore, che non vi fossero le condizioni per soddisfare la richiesta, viene inviata al cittadino, da parte dell’ufficio che detiene l’atto, una lettera apposita per motivare il rifiuto”, se scritta in forma piana, comprensibile a tutti, diventa: “L’Amministrazione non accoglie la richiesta. L’ufficio invia al cittadino una lettera di spiegazione”. E’ capitato anche a noi di riportare in cronaca decisioni o stralci di deliberazioni per comunicare l’esternalizzazione di un servizio pubblico. Bene, avremmo potuto (e dovuto) molto più correttamente e comprensibilmente scrivere “affidare all’esterno”. Avremmo aiutato tutti a capire il passaggio di un servizio comunale dal Comune ad una impresa privata. Il gioco dei rimandi e delle semplificazioni nell’uso della lingua italiana potrebbe andare all’infinito, tante sono le situazioni che la burocrazia si trascina venendo meno alla sua funzione di strumento accessibile e comprensibile della società civile. Ma la burocrazia preferisce rimanere difficilmente comprensibile per essere ed apparire un potere, una prepotenza, una onnipotenza. Da erodere e da far crollare. Lentamente, inesorabilmente. Dardo


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30 marzo 2014

Consiglieri uscenti del centrodestra pronti al salto della quaglia con i loro leader: la destra occupa gli spazi avversari per fare affari

Patriciello, Vitagliano e Frattura:

la ‘sinistra’ pronta

a conquistare Campobasso La conseguenza per la città: una colata di cemento, sanità pubblica senza difesa, piccoli commercianti soffocati dalla grande distribuzione, aziende smantellate

di Nicola Magri Si sta preparando - o almeno ci provano - il "sacco" di Campobasso. Ecco cosa accadrà.La Sanità pubblica rappresentata da quel che resta del Cardarelli di Campobasso verrà sempre più svuotata per favorire le "eccellenze" ( leggi Fondazione Giovanni Paolo II...) verso cui sta dimostrando sempre più interesse il Patron delle Cliniche, Mister "Sanità privata", alias l'eurodeputato di Forza Italia Aldo Patriciello. Che qui governa con il Centro Sinistra, con Rialzati Molise, la Regione.In materia di Urbanistica se vincerà questo falso Centro Sinistra una colata di cemento verrà legittimata dal Masterplan che verrà tarato su misura per accogliere "svincoli" ad hoc e, perchè no, le nuove Sedi di Consiglio regionale e Giunta... ed altro, tanto altro... con Imprese e Direttori dei Lavori che già si fregano le mani.In materia di Commercio continuerà la "ricca" politica della grande distribuzione. Magari chiudendo, come già successo in passato, qualche altra stradina. Così, tanto per finire di mettere in croce i commercianti al dettaglio del Centro.La SEA sicuramente verrà smantellata. E visto che fine fanno le Società in house della Regione, è facile prevedere una lunghissima agonia per i dipendenti dell'unica società di proprietà del Comune che per altro - se gestita bene - potrebbe far cassa e quindi essere produttiva.Si spera in una Campobasso Città della Cultura? Come no... basta pensare a come "funziona" la Fondazione Molise Cultura” presieduta dal governatore di questa Regione (Frattura).L'elenco di quello che hanno in mente gli uomini che si candidano o che "aiuteranno" candidature "mirate" di questo falso Centro Sinistra è lungo ed enorme, ed ha una sola logica che la sostiene: gli affari.Una pioggia di finanziamenti saranno a disposizione della nuova Amministra-

zione. Ed è solo questa logica che sta facendo scannare gli uomini di questo - ripeto - falso Centro Sinistra che non ha NULLA nè di Centro tanto meno di Sinistra.A dettare tempi, candidature e regole sono TRE uomini TUTTI e TRE di Forza Italia vale a dire: Paolo Frattura, Gianfranco Vitagliano e Aldo Patriciello.Mi dite cosa c'è di SINISTRA" IN QUESTO CAZZO DI CENTRO SINISTRA MOLISANO E CAMPOBASSANO?....NULLA. Ed è ora di smetterla di dire boiate: questa Coalizione tessera nel PD ex forzisti di tutti i tipi e di ogni natura... e non si ferma... il proselitismo continua. Qualche esempio? Beh, sembra che l'indomabile berlusconiano di ferro, consigliere comunale uscente nonché consigliere provinciale eletto nel Pdl, Salvatore Colagiovanni, probabilmente verrà candidato con l'Italia dei Valori di Di Pietro. Capito? Siamo di fronte all'ennesima conversione e "folgorazione" sulla via di Damasco: un altro pentito, un altro che a "sinistra mi sento finalmente libero", uno che fino ad un mese fa rompeva le palle per fare il coordinatore regionale di Forza Italia... Mi spiego?E' questo il Centro Sinistra di Campobasso e che governa questa Regione.Se guardate anche la lista degli "uomini fidati" del governatore Frattura, trovate anche gli "amici" di Vitagliano tale: Paolo Verì già nominato consulente economico del presidente della Regione.Non bastava un governatore ex berlusconiano. No, ora torna di nuovo ad antico splendore, ma dietro le quinte, anche Vitagliano. E c'è da giurare che anche qualche suo fedelissimo troverà "ospitalità" in questo Centro Sinistra (l’altro uscente Angelo Finella?) anche lui "illuminato" chissà come da quale "olio di Lorenzo".E infine Aldo Patriciello, un uomo per tutte le stagioni. Se a Roma tira aria di Destra, ecchelo là, pronto in

prima fila ad applaudire il Condannato Berlusconi. Ma in Regione? E no, in Regione sta con la "sinistra". Perchè? Perché un uomo che misura passi e parole e che non fa nulla d'improvvisato fa una lista da 14 mila voti e aiuta la sinistra? Vogliamo credere che sia il buon Samaritano? Siamo così imbecilli da crederlo? Facciamolo pure...Ditemi voi cosa c'è di SINISTRA in queste persone ed in coloro che da questi verranno candidati. Chiedetevelo...E se a SINISTRA c'è TUTTA gente di DESTRA che finirà candidata per il "sacco" di Campobasso, dove può trovare spazio chi è davvero in buona fede ed ha voglia sul serio di lavorare nell'interesse di tutti?CHIEDETEVELO!Cosa si fa, ci si schifa e si resta alla finestra? Si votano i "grillini" che, a meno di straordinarie coincidenze astrali e temporali, non hanno nessuna possibilità di vincere perchè continuano a rifiutare qualsiasi proposta di alleanza? Ciò che sta accadendo in questa Città ed in questa Regione è follia pura. E la cosa che più mi meraviglia non è l'occupazione in massa di uomini di Destra del PD e come fanno a restare nel PD quegli uomini che hanno creato il partito, coloro che hanno davvero tradizione e cultura di SINISTRA.Come si fa a condividere idee e programmi di Frattura, Vitagliano e Patriciello... tu uomo di sinistra....tu uomo "duro e puro" dimmi come cazzo fai!Questo è un Partito a misura di "opportunisti", fancazzisti e falsi imbonitori, convertiti dell'ultima ora e persone senza lavoro che sperano nella benedizione del Capo ( Frattura) o dei vice ( Vitagliano e Patriciello). Ma tu, Antonio Battista...tu, Pino Libertucci...tu, Augusto Massa come cazzo fate a vivere e condividere di tutto e di più con questi uomini di una "destra" tesserata PD. Ma che cazzo, non vi ribolle il sangue?Good luck!


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30 marzo 2014

Apre il Rivolo: Sfilata di politici che hanno contribuito a realizzare l’opera ma per le strade impazza la protesta dei cittadini

la fondovalle della discordia

Dopo 30 anni di lavori è stata inaugurata l’arteria stradale che collega la Bifernina alla tangenziale ovest di Campobasso CAMPOBASSO. Dopo 30 anni di lavori si è finalmente conclusa la storia del Rivolo. Ieri è stata inaugurata l’arteria stradale che collega la Bifernina alla tangenziale ovest di Campobasso. I lavori, iniziati nel 1987 e costati 47milioni di euro, sono finalmente conclusi. Nella sfilata dei politici, ieri mattina c’erano proprio tutti coloro che, nel corso di questi anni, si sono impegnati per apportare fondi da utilizzare per la costruzione della strada. A tagliare il nastro c’era anche il governatore Frattura con l’assessore Nagni in rappresentanza degli ultimi 2milioni di euro stanziati dal nuovo regionale. Ma c’era anche il senatore, dal cui volto trapelavano le tensioni di questi giorni interne alla coalizione di centrosinistra. E mentre la politica festeggia la conclusione e l’apertura di quella che era definita l’opera incompiuta del Molise, divampano le polemiche dei cittadini al suono di: ma cosa c’è da festeggiare dopo tanti anni? Tanto da poter dire di trovarsi di fronte alla fondovalle della discordia. Anche perché, secondo i critici, si tratta di 8km di strada che ancora non ha sbocco su Campobasso perché non ultimato. Di diversa opinione è il neo assessore ai Lavori pubblici di Campobasso Alessandro Pascale: “Dopo quasi trent’anni, e 35 milioni di euro spesi per realizzare circa 8 chilometri di strada, la Fondovalle del Rivolo E’ CONCLUSA!! eliminando il Rivolo dall’elenco delle opere «incompiute»!Fornisce un collegamento importante al Molise centrale, da Campobasso alla Bifernina, è un traguardo che la popolazione di mezzo Molise aspetta invano da quattro decenni, un progetto vecchio e costoso,

ma un’opera strategica per le infrastrutture del Molise e per “Campobasso Città Regione”. Infatti apporterà vantaggi notevoli per gli abitanti tra il Trigno e il Verrino. La strada collegherà l’alto al Medio Sannio. Difatti con quest’opera, Campobasso riprende il cammino di ruolo di Città Regione. Di rilievo il lavoro svolto dalla Regione Molise che ha trasferito gli ultimi 2,2 milioni di euro a valere sul fondo per lo sviluppo e la coesione alla contabilità del Commissario Straordinario Presidente della Provincia di Campobasso, per il completamento della fondovalle Rivolo. Infatti la giunta regionale, in particolare l’assessore ai lavori pubblici, che subito dopo l’insediamento, è riuscito a sbloccare la pratica, impantanata nelle paludi del Ministero dello Sviluppo Economico. Complimenti al Commissario Straordinario Rosario De Matteis, che con maturità politica, rigore e precisione agli impegni che prende, ha saputo consegnare al Molise e al Capoluogo Regionale quest’opera di notevole valore territoriale. Questi traguardi fanno riconquistare fiducia a noi stessi e credibilità politica nei confronti dei cittadini comunali e regionali, base della futura crescita del Molise. Tecnicamente quest’opera, realizza il quarto nodo della viabilità campobassana, nodi che costituiscono le cerniere di entrata e uscita del traffico provinciale e regionale. Una strada che fa guadagnare, inoltre, un nuovo input alla crescita urbanistica della città, in quanto, crea di fatto una nuova porta al capoluogo “Porta Rivolo”, a beneficio per la ripresa del nostro tessuto imprenditoriale”.

L'intervento

L’università del Molise è una risorsa preziosa per la regione, ciascuno deve fare la sua parte per valorizzarla

Nella conferenza stampa tenuta dal Rettore dell’Università del Molise il 26 marzo scorso si è paventata l’ipotesi di aumenti delle tasse universitarie per consentire un abbassamento dei rapporto tra risorse disponibili e spese per il personale. Tale decisione rischia di provocare un aumento ulteriore del fenomeno dell’abbandono studentesco, già evidente in questo periodo di crisi e che ha investito anche il Molise con il passaggio da oltre 10.500 a quasi 8.000 studenti universitari iscritti, nel giro di pochissimi anni. Nei mesi scorsi, avevamo chiesto agli organi accademici di intervenire per ridurre sensibilmente le tasse universitarie soprattutto verso le fasce più deboli falcidiate dalla crisi devastante, ottenendo, in quell’occasione, l’applicazione di con-

dizioni di favore per i figli di cassintegrati, disoccupati, licenziati e famiglie a basso reddito. La sciagurata politica dei tagli lineari praticata dai governi nazionali non è più tollerabile; a pagarne le conseguenze, in virtù di discutibili parametri valutativi, sono le realtà più piccole condannate dai numeri ad avere risorse insufficienti per garantire un’adeguata offerta formativa. Si tratta di risorse che si riducono nonostante i risultati, comunicati anche dal Rettore in conferenza stampa, riguardanti l’elevata qualità dei docenti dell’Ateneo Molisano che, insieme alla dedizione e all’alta professionalità del Personale Tecnico Amministrativo e di tutti i lavoratori anche precari dell’Ateneo, ha permesso alla nostra realtà accademica di ottener attestazioni nazionali

sulla qualità scientifica dei suoi ricercatori. Il governo regionale deve assumersi le proprie responsabilità per salvaguardare una realtà importante come quella dell’ateneo molisano e per sbloccar al più presto i fondi destinati all’Università del Molise. In particolare quelli destinati ai progetti di ricerca e alla tutela delle prestazioni lavorative dei giovani ricercatori dell’ateneo molisano. Gli Enti locali sono chiamati ad intervenire con azioni mirate per valorizzare l’Ateneo Molisano a partire dal sistema degli incentivi, dei trasporti, della rete dei servizi e, più in generale, per garantire il diritto allo studio. Le risorse devono essere prioritariamente destinate al sistema della conoscenza. Per quanto riguarda la presenza del-

l’ateneo nel territorio isernino, la sede di Pesche potrebbe contenere, a costi contenuti, la popolazione studentesca di quel territorio. Altre soluzioni, quali una sede in città,hanno bisogno di risorse messe a disposizione da parte delle istituzioni locali e quelle ecclesiastiche che potrebbero concedere la struttura in comodato d’uso. Sulla razionalizzazione delle Sedi nel territorio va ricordato che non bisogna ripetere gli errori campanilistici del passato. Tale politica ha portato alla frantumazione non solo dell’offerta formativa molisana, alla sua lievitazione dei costi ed all’impoverimento della struttura, ma ha anche determinato l’impossibilità di garantire una gestione unitaria e di orientare la scelta su un sistema universitario non generalista ma capace di fare scelte che valorizzassero le peculiarità e le eccellenze. Pertanto occorre un’attenta riflessione sul ruolo e sul futuro che l’Università deve avere in Molise e di cosa gli Enti locali devono fare per consentire un livello di formazione capace di rappresentare un volano per lo sviluppo della nostra regione. Flc Cgil Molise


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30 marzo 2014

L'eolico sta letteralmente mettendo a soqquadro il territorio

Continua la devastazione ambientale

CAMPOBASSO. Nel Molise dove tutto dà l’impressione di essere statico, si muovono ed anche con celerità solo le autorizzazioni per la costruzione di grossi parchi eolici e fotovoltaici. L’ultimo riguarda proprio il Comune di Santa Croce di Magliano, dove con il disinteresse e la complicità di tutti, alla chetichella, sta partendo la realizzazione dell’ennesimo atto vandalico nei confronti della natura. Un parco eolico della Ditta AGSM Verona SpA che dovrebbe sorgere in località Melanico, in un’area ricca di insediamenti antropici, reperti archeologici e dove sorge la Badìa benedettina di Santa Maria di Melanico, dal glorioso passato. A cavallo degli anni Ottocento e Novecento, numerose furono le vicende umane e politiche che caratterizzarono soprattutto le lotte dei contadini e dei braccianti Santacrocesi nel Basso Molise, che organizzati dalla locale Camera del Lavoro, sfociarono in una vera e propria contrapposizione

con i proprietari terrieri, e che culminarono per ben due volte con l’occupazione del latifondo. Le rivendicazioni della popolazione, trovarono la giusta considerazione nella successiva riforma agraria, con la conseguente assegnazione dei fondi. Oggi la storia sembra ripetersi, questa volta a causa dell’occupazione di quel territorio, dai cosiddetti “Signori del vento”, che approfittando della elasticità della ineffabile Legge Berardo e la complicità di alcuni amministratori comunali, continuano imperterriti e indisturbati al saccheggio di intere aree del Fortore, proprio a ridosso della vicina Puglia, compromettendo qualsiasi sviluppo futuro, impianti agricoli esistenti e svalutando di fatto il valore di quei produttivi terreni. A vantaggio di chi? Chi ne trae beneficio? Quale lo scopo? A queste domande nessuno oggi sa dare una risposta.

Le eccellenze molisane

Quattro gli oli molisani medaglia d’oro al premio Biol di Andria

Sono l’olio Spenny molisano dell’azienda Olio Spenny di Sant’Elia a Pianisi che è ance quello primo classificato per il Molise; l’olio Dop Molise “Principe Pignatelli” dell’azienda agricola Principe Pignatelli di Monteroduni; l’olio Masseria Casolani dell’azienda Pietropaolo Aantonietta di Casacalenda e L’Olio di Flora de La

Casa del Vento di Larino. Quattro oli biologici che hanno dato immagine al Molise in un Concorso internazionale tra i più riconosciuti nel campo del biologico e non nuovi di riconoscimenti da parte di quest’ambito premio che è il primo riferito ai soli oli a coltivazione senza l’uso di prodotti chimici, ma naturali.

L’unica cosa certa è che questi giganti di acciaio proliferano senza senso, in modo selvaggio, creando danno irreparabile all’ambiente, agli animali e alle persone. I politici regionali, La Rete dei Comitati contro l’eolico selvaggio, molto attivi fino a qualche tempo fa, di fronte a questo dramma (quasi solo molisano), sembrano disinteressarsene. Chi ha dato un grande contributo per cercare di arginare lo scempio, è stata la Sezione dei Beni Ambientali del Molise. Ma evidentemente non è sufficiente! Basterebbe semplicemente cambiare la Legge, fissare dei limiti, porre dei rimedi, vietare in alcune zone, e dotarsi di un Piano per l’energia per dare la sensazione di una auspicata inversione di tendenza ai cittadini e di rigido rispetto dell’ambiente e del territorio che vanno curati e tutelati perché Beni Comuni e non esclusivi o dei pochi. La Regione Molise ha l’obbligo morale di intervenire.


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Campobasso

30 marzo 2014

“Via Garibaldi torni a doppio senso di marcia” I commercianti della zona sono tornati a chiedere il ripristino del flusso veicolare

CAMPOBASSO. Doppio senso di marcia e parcheggio solo lungo un lato della strada. E’ la proposta dei commercianti che si trovano lungo il tratto di via Garibaldi che va dall’incrocio con via Cardarelli fino a quello con via Tiberio, lanciata a gran voce in un momento in cui già si respira il clima della campagna elettorale in vista delle Amministrative. Un ritorno al passato in sostanza, a più di una decina di anni fa, prima cioè che l’amministrazione comunale guidata all’epoca dal centrosinistra dispose il senso unico di marcia per i veicoli provenienti dal centro e diretti verso via Tiberio. Che sia una cosa necessaria da ripristinare ne è convinta Lucia, commerciante di un negozio in via Garibaldi, secondo cui l’attuale piano di viabilità penalizza le attività e i punti vendita presenti in quel tratto stradale, divenuto ormai un punto di sfogo per il traffico cittadino per quei veicoli diretti verso le zone periferiche e la tangenziale. “Davanti al nostro

negozio passano solo macchine che per la maggior parte devono andare fuori città – commenta Lucia, durante la nostra conversazione – e non siamo visibili a coloro che

Controlli a tappeto della Stradale, animali maltrattati e in pessime condizioni di salute: violazioni accertate per un totale di 2794,99 euro

Napoli, 28 marzo 2014 – si è da poco concluso il lavoro della task force della Polizia Stradale di tutta Italia relativo al controllo sul trasporto degli animali vivi destinati alle tavole italiane. In tutto il territorio Compartimentale, Campania e Molise, circa 79 pattuglie della Specialità della Polizia di Stato hanno effettuato controlli sui veicoli adibiti al trasporto di animali vivi verso i macelli. Dall’indagine è risultato che su 208 veicoli controllati, sono state accertate circa 107 violazioni di cui 10 relative alla normativa sul trasporto degli animali vivi. Il potenziamento dei controlli di legalità di tutta la filiera del trasporto animali per garantire la sicurezza alimentare e per accertare episodi di maltrattamento degli animali disposto

dal ministero dell’Interno risponde a un esigenza comunitaria ancor più che nazionale. L’Unione Europea – già dal 2005 – ha tracciato delle linee guida in materia, invitando i Paesi appartenenti ad aderire al Regolamento 1/2005, entrato in applicazione dal 5 gennaio 2007, in cui sono definite le regole da rispettare per ridurre al minimo lo stress a cui sono sottoposti gli animali, riconosciuti nel trattato di Lisbona come essere dotati di sensi e sensibilità. L’attività di contrasto delle irregolarità nel capo della sicurezza stradale e della tutela della salute e del benessere degli animali è peraltro già oggetto di un protocollo d’intesa tra ministeri dell’Interno e della Salute del 19 settembre 2011.

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

provengono dalla periferia e dall’hinterland. Questa dovrebbe essere una zona centrale e invece è diventata un punto ai margini del centro”. A lei si uniscono altri commercianti,

come Antonio, titolare di un bar lì vicino, e Giuseppe, responsabile di un negozio di distribuzione. La proposta è quella di ripristinare il doppio senso di circolazione in via Garibaldi fino al tratto in cui i veicoli provenienti da via Tiberio sarebbero poi costretti a risalire via Cardarelli per dirigersi verso il centro cittadino. In passato avevano già esposto il loro disagio all’amministrazione Di Bartolomeo, ma ad oggi nessun provvedimento è stato adottato in base alle loro aspettative. Allora i commercianti si chiedono: “Come mai la parallela inferiore di via Garibaldi (l’ultimo tratto di via Tiberio che incrocia con via Insorti d’Ungheria, ndr), dove non sono presenti attività commerciali, è a doppio senso di circolazione mentre qui no?”. In sostanza, se un doppio senso va ‘sacrificato’, intendono, perché non quello di via Tiberio fra Sant’Antonio dei Lazzari e Insorti d’Ungheria a vantaggio di via Garibaldi?

IV^ Domenica di Quaresima 30 marzo 2014

Dio agisce con iniziativa totalmente libera nei confronti dell'uomo, sua creatura. Paolo descrive la scelta di fede come un passaggio dalle tenebre alla luce. E l'impegno di colui che è diventato luce non è solo di fuggire il male o di compiere il bene, ma anche di denunciare le opere delle tenebre. Il cristiano continua così l'opera e l'azione di Cristo. La luce della fede, la luce della verità è il tema del vangelo del cieco nato. Solo partendo dal riconoscimento della propria cecità è possibile accogliere la luce di Cristo. In questo brano di Giovanni i termini “cieco” e “vedere” sono usati nel duplice senso naturale e spirituale. Luce e tenebre esprimono simbolicamente la condizione umana nelle sue contraddizioni: non solo vita-morte, ma anche verità-menzogna, giustizia-ingiustizia. Lo stesso avvicendarsi del giorno e della notte che sperimentiamo continuamente, ci fa capire che, avvolto nelle tenebra, il mondo perde la sua consistenza, le cose non hanno né contorno né colore, l'uomo è cieco, inerme, afferrato da un senso acuto di solitudine, di smarrimento, di paura. Il primo bagliore di luce, invece, risveglia la vita, la gioia, la speranza. Solo dopo l'incontro con Cristo, Luce che illumina ogni uomo, il cieco nato è restituito alla sua piena dignità, può cogliere lo splendore delle cose e il sapore nuovo della vita. Non soltanto riconosce che i suoi occhi non avevano mai visto, ma, avendo conosciuto la luce che lo illumina interiormente, affronta le reazioni del suo ambiente e l'odio oscuro che perseguita senza tregua Gesù. La fede è conoscenza. Essa è pure riconoscenza, gratitudine e testimonianza. Gratitudine perché il cristiano non smette di ringraziare Cristo che gli ha concesso la grazia di incontrarlo; testimonianza perché il cristiano è posseduto dalla passione di far conoscere il Signore. Il battesimo è il nostro passaggio dalle tenebre alla luce, il momento dell'illuminazione. Il battezzato che si avvicina frequentemente alla Riconciliazione e all'Eucaristia, entra nella zona luminosa di Cristo-Luce che lo porta a vedere la storia come Lui, a giudicare la vita come Lui, a sperare come Lui, a vivere in Lui la comunione con il Padre e lo Spirito Santo. Dio ha un modo di pensare e di giudicare diverso da quello degli uomini. Gli uomini si concentrano sulle apparenze, mentre Dio guarda il cuore. Per questo, Dio dice a Samuele,che stava davanti ad Eliab, il figlio maggiore di Mosè: “Non guardare al suo aspetto né all'imponenza della sua statura. Io l'ho scartato”. Gli uomini contemporanei di Gesù pensavano che la malattia fosse un castigo, per Dio, invece, essa è una manifestazione del suo potere. Per i giudei era buon israelita colui che osservava con scrupolosa fedeltà il sabato, e chi non lo osservava era ritenuto un peccatore. Per Dio, invece, il bene dell'uomo è al di sopra della legge del sabato. Di

fronte a questa situazione, è necessario il discernimento, il saper esaminare attentamente le cose con la luce di Dio, come consiglia Paolo agli Efesini, che hanno lasciato le tenebre della vita precedente, e sono ormai figli della luce: “Cercate ciò che è gradito al Signore e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre”. Di fronte al problema del male nel mondo, l'uomo non sembra disposto a cercare il pensiero di Dio e si interroga: perché? Il catechismo risponde: “Noi crediamo fermamente che Dio è Signore del mondo e della storia. Ma le vie della sua Provvidenza spesso ci rimangono sconosciute. Solo alla fine, quando avrà termine la nostra conoscenza imperfetta e vedremo Dio “a faccia a faccia”, conosceremo pienamente le vie, lungo le quali, anche attraverso i drammi del male e del peccato, Dio avrà condotto la sua creazione fino al riposo di quel Sabato definitivo, in vista del quale ha creato il cielo e la terra. Un male particolare con cui ci confrontiamo noi uomini è quello della malattia e della morte, sia di se stessi, che delle persone care. Il catechismo ci dice che “la malattia può condurre all'angoscia, al ripiegamento su di sé, talvolta persino alla disperazione e alla ribellione contro Dio. Ma essa può anche rendere la persona più matura, aiutarla a discernere nella propria vita ciò che non è essenziale, per volgersi verso ciò che lo è . Molto spesso la malattia provoca una ricerca di Dio, un ritorno a Lui”. Il Vangelo di oggi è il testo che la liturgia offre per il secondo scrutinio battesimale, nel quale il catecumeno è invitato a riconoscere in Gesù la luce della sua vita.Al centro troviamo un cieco dalla nascita che non sta chiedendo nulla. Sono i discepoli a richiamare su di lui l'attenzione di Gesù proponendo un quesito teologico per capire quale sia l'origine del male.Vi era infatti, nella mentalità ebraica, un collegamento tra malattia e castigo di Dio. Questo è un concetto che riemerge anche nel nostro mondo attuale, quando, di fronte a una difficoltà, ci chiediamo: “Che male ho fatto?”. Crediamo che Dio sia buono, ma nello stesso tempo abbiamo paura di Lui, come se Dio fosse pronto a colpirci in ogni momento o se volesse mettere in pericolo la nostra vita. E' importante allora la risposta di Gesù: “E' perché in lui siano manifestate le opere di Dio”. La vita dell'uomo può esprimere in ogni occasione l'amore che Dio ha per lui. Il racconto del miracolo occupa un solo versetto, per dire che non è questo il centro del brano, ma esso è lo spunto per rivelare che Gesù e la vera luce, il vero salvatore. L'opera di Dio è a senso unico: Egli vuole sempre e solo salvare l'uomo. Mons. Gabriele TETI

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Campobasso

30 marzo 2014

Eseguite 10 misure cautelari e 20 perquisizioni, per altre 19 indagati si procede in stato di libertà

Operazione Drug Dinners, retata dei carabinieri Il blitz concluso all’alba di ieri dai carabinieri del Comando provinciale di Campobasso, è l’epilogo di un’indagine avviata a seguito di un esposto anonimo giunto al Nucleo Investigativo da una persona, forse un giovane assuntore di stupefacenti di Campobasso rimasto sconosciuto, il quale avendo preso coraggio anche grazie ai risultati delle operazioni antidroga svolte dal Nucleo negli ultimi anni, “Erba di Grace”, “Grido d’aiuto” e “Cono d’ombra” solo per citarne le più importanti, segnalava l’attività sospetta di un soggetto del capoluogo già noto alla cronaca giudiziaria per fatti di droga. In particolare l’anonimo riportava poche indicazioni su alcuni viaggi che il personaggio citato, aveva effettuato nella provincia di Chieti, per rifornirsi di numerosi panetti di “fumo”. Quei pochi elementi, fortunatamente, sono bastati agli uomini del Nucleo Investigativo, coordinati dal Capitano Gismondi, per dare il via all’attività d’indagine. I militari, infatti, dopo aver individuato il potenziale spacciatore, lo hanno pedinato ed osservato continuamente, al fine di ricostruire il giro dei clienti, dei complici e, soprattutto, del fornitore originario di sostanza stupefacente.E nel volgere di poche settimane, infatti, gli uomini del Nucleo Investigativo hanno compreso che lo spacciatore aveva allestito un vero e proprio giro d’affari che gli garantiva ingenti guadagni come provento per la vendita di hashish, cocaina ed altre tipologie di droga, per i quali si riforniva proprio nella provincia di Chieti ed in quella di Napoli. Droga che a sua volta rivendeva, servendosi anche di suoi referenti sul posto, a clienti di Campobasso. Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo, col passare delle settimane, hanno portato alla luce l’esistenza di un nutrito gruppo di persone, quasi tutte residenti a Campobasso, Bojano e San Salvo, alcune delle quali già gravate da precedenti specifici, che avevano fatto della vendita di stupefacenti la loro occupazione

Il Nucleo Investigativo disarticola un gruppo di spacciatori di eroina, cocaina, cobret, Mdma e hashish all’opera nelle province di Campobasso e Chieti

principale. L’attività investigativa, infatti, per la maggior parte degli indagati, ha dimostrato l’organizzazione di più viaggi settimanali verso la provincia di Chieti, di Napoli ed anche di Foggia, per il rifornimento di cocaina, eroina, cobret ed hashish. La droga, poi, veniva venduta ai clienti di Campobasso in tubetti o panetti, giorno per giorno, con più cessioni giornaliere, non di rado anche più volte allo stesso cliente nella stessa giornata.Ed ogni volta agli accordi per la cessione si giungeva tramite contatti brevissimi, parole in codice o, semplicemente, con degli squilli che segnalavano l’imminenza dell’incontro. Nel corso delle indagini, però, ad alcuni degli incontri hanno assistito anche i Carabinieri in borghese che, nel giro di alcuni mesi, hanno recuperato e sequestrato oltre uno chilo di droga, procedendo all’arresto in flagranza di 2 persone ed alla denuncia in stato di libertà di

Pasqua solidale della Croce Rossa, volontari in piazza per i meno fortunati

“Basta pensare alla crisi, pensiamo bene, pensiamo solidale”. Questo il monito lanciato all’insegna di una Pasqua Solidale dal Comitato Provinciale della Croce Rossa di Campobasso i cui volontari dalla prossima domenica saranno impegnati in numerose piazze della provincia per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di uova di cioccolato per i più bisognosi. Oggi, il 5, 6, 12 e 13 aprile a Campobasso, Bojano, Casacalenda, Castelbottaccio, Cercemaggiore, Larino, Mirabello Sannitico, Montagano, Petacciato, Riccia, Sepino, Termoli, Trivento, Ururi e Vinchiaturo, la Croce Rossa scenderà in campo per trasmettere la cultura della solidarietà. Con la donazione di soli 2 euro, infatti, quanti vorranno potranno partecipare alla Pasqua Solidale promossa dai Volontari dell’Associazione che con il ricavato potranno acquistare le uova di cioccolato e regalare un sorriso a chi ne ha bisogno. Nume-

rose anche le strutture del territorio con le quali la Croce Rossa collaborerà nell’intento di offrire una Pasqua meno triste a chi vive momenti difficili della propria esistenza.Chi deciderà di aderire all’iniziativa parteciperà, inoltre, all’estrazione di un uovo gigante offerto dalla Ditta Di Maria.

altre 4 persone. L’indagine condotta dai carabinieri coordinati dal Capitano Petrocco e dal Capitano Gismondi, ha portato alla luce una spaccato sociale nel quale si è rilevato il coinvolgimento nell’attività illecita anche di soggetti normalissimi, studenti e operai, attratti dall’aspettativa di facili e lauti guadagni grazie alla vendita della droga purtroppo anche in favore di diversi minorenni. Dopo diversi mesi di indagini serrate fatte di pedinamenti e di osservazioni, sempre monitorando la vita quotidiana degli indagati, i militari del Nucleo Investigativo hanno raccolto tantissimi elementi probatori anche a carico dei fornitori principali, sulla base dei quali la Procura della Repubblica di Campobasso e quella di Vasto ha richiesto ai GIP dei rispettivi Tribunali, tutta una serie di misure cautelari coercitive e non.Il Giudice per le indagini preliminari di Vasto, concordando con le risultanze investigative fornite dai Carabi-

nieri, nel mese di Gennaio 2014 ha disposto 2 misure cautelari in carcere per due indagati residenti a San Salvo (CH). Le due ordinanze furono eseguite dai militari del Nucleo Investigativo già il 18 Gennaio 2014.Il Giudice per le indagini preliminari di Campobasso, concordando con le risultanze investigative fornite dai Carabinieri, qualche giorno fa ha disposto ben 8 misure cautelari, tre in carcere, tre agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico e due obblighi di dimora, che gli uomini del Comando Provinciale di Campobasso hanno eseguito, come si diceva, proprio all’alba di oggi. Sul campo sono stati disposti quasi 80 militari e circa 25 automezzi, nonché 1 unità cinofila antidroga del Nucleo Cinofili di Chieti, ed il supporto aereo del 6° Elinucleo CC di Bari, che hanno eseguito contestualmente 20 perquisizioni locali. Per altre 19 persone, invece, si procede in stato di libertà: per 11 di loro, le contestazioni sono identiche a quelle degli indagati sottoposti a misura cautelare. Per gli ultimi 8 indagati, invece, la contestazione è quella di favoreggiamento personale, poiché hanno aiutato alcuni degli arrestati ad eludere le investigazioni, dichiarando ai militari di non aver mai acquistato o ricevuto da loro della sostanza stupefacente. Quella conclusasi oggi è un’operazione che, aggiungendosi alle altre belle operazioni antidroga portata a termine dal Nucleo Investigativo negli anni 2010 e 2012, “Erba di Grace”, “Grido d’aiuto” e “Cono d’ombra”, ha inferto al mercato della droga, soprattutto a quello di Bojano, un duro colpo ed ha dimostrato ancora una volta che il livello di guardia della società e delle Istituzioni rispetto al pericolo droga, deve essere necessariamente mantenuto sempre molto alto.

Stanno riducendo la nostra società in macerie, dobbiamo fermarli

Dopo la Conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa #NON PIU’ ALTO DEL COLLE del 16 Novembre, e gli appuntamenti di piazza succedutisi in questi ultimi mesi il Coordinatore Regionale Emiliano Rocco ANNUNCIA che gli aderenti Domenica 30 Marzo faranno tappa a Campobasso (CB) lungo il Corso Vittorio Emanuele II e Piazza G.Pepe (conosciuta come Villa Flora) dalle ore 11.00 alle 13.00 dove sarà possibile ricevere il volantino informativo e sottoscrivere la Petizione Popolare volta a Fissare il Tetto massimo retributivo dell’alta dirigenza pubblica: nessun dipendente pubblico potrà in alcun modo percepire una remunerazione annua superiore a quella del Presidente della Repubblica. “Non più in alto del Colle” dunque, che non è basso: eppure, nonostante il Presidente percepisca più di 240.000 euro/anno, viene superato da numerosi pubblici amministratori e manager di aziende che lo Stato controlla, come il Ragioniere Generale dello Stato (€ 562.331,86), il Capo dipartimento dell'amministrazione penitenziaria

(€ 543.954,42), il Direttore generale del Corpo Forestale (€ 362.422,13), il Presidente autorità Energia e Gas (€ 475.643,00), il Presidente Consob (€ 387.000,00), oltre a molti altri. (fonte: Patroni Griffi, settembre 2012) Tentativi di porre un tetto a tali retribuzioni, dichiara il Vice Coordinatore Abruzzo e Molise Emiliano Rocco, sono in atto anche da parte del Governo Renzi, che sembra aver fatto proprio negli ultimi mesi il nostro slogan, quasi a sottolinearne la paternità!!!! L'apparato dello Stato è una delle voci di spesa più rilevanti e su cui è possibile risparmiare diversi miliardi di euro senza intervenire sul livello del welfare. Nel 2010, per il costo allargato della politica (organi legislativi, esecutivi e rete diplomatica) abbiamo speso oltre 38 miliardi, pari al 2,5% del PIL. Per questi stessi servizi la Germania spende l’1,8% del PIL, il Regno Unito l’1,4, la Spagna l’1,7. Questo chiarisce quanto ampi siano gli spazi per forti tagli e risparmi.

FARE ha fatto dell’efficientamento della Spesa Pubblica uno degli elementi Principali della Propria VISION dalla sua nascita, ribadisce il Vice Coordinatore regionale Abruzzo e Molise Emiliano Rocco. L’iniziativa #NON PIU’ ALTO DEL COLLE infatti è solo la punta dell’iceberg della proposta di Fare, che ha un obiettivo ancor più ambizioso: incidere su una delle principali cause dell'immobilismo del Paese: la burocrazia politicizzata. Infatti, poiché politici passano ma i burocrati restano, i primi hanno cercato – e trovato - l'aiuto dei secondi garantendo loro privilegi e chiamando a gestire la macchina pubblica non i migliori ma i loro più fedeli servitori, in piena logica 'peggiocratica' (cit. Zingales). Per rilanciare lo sviluppo economico e uno stato meno bulimico e costoso e più moderno ed efficiente, è assolutamente necessario snellire l’abnorme apparato burocratico che la nostra economia non può più sostenere. La campagna “Non più alto del Colle” è il primo passo per incidere su questi meccanismi.



TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N째 75 - DOMENICA 30 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Isernia

30 marzo 2014

“Sorbo, troppe consulenze”

L'architetto Franco valente ha scritto una lettera aperta al sindaco di Venafro sugli incarichi affidati VENAFRO – E’ una lettera aperta dai toni espliciti e duri, quella che il noto architetto Franco Valente ha indirizzato al sindaco Antonio Sorbo (per conoscenza anche ai consiglieri comunali tutti). La missiva verte sul tema degli incarichi professionali, riguardo ai quali il primo cittadino di Venafro avrebbe messo in piedi “un sistema di clientele che fanno rimpiangere i tempi più cupi del passato”: “Signor Sindaco, capisco che a Lei la correttezza professionale interessi poco. La politica è fatta di gesti che superano le normali regole del vivere civile, tuttavia devo esprimere le mie perplessità sul metodo di comportamento che sta caratterizzando la condotta della Sua Amministrazione nei confronti dei cittadini. Il potere amministrativo si gestisce per mezzo del proprio apparato burocratico e Lei fa bene a utilizzarlo.

Non sono certamente le performances dei Suoi dipendenti a cambiare la mia vita, ma mi permetteranno di lasciare scritto, da qualche parte, alle future generazioni cosa sta accadendo a Venafro. Mi riferisco agli incarichi professionali che stanno prendendo una piega che sul piano deontologico (e mi fermo qui) stanno assumendo un aspetto che definirei grottesco. Più particolarmente, per il momento, ritengo di dover dire la mia sull’incarico per la progettazione della sistemazione della Piazza del Mercato. Non entro nel merito della miseria della parcella che, per quello che so, è stata ridotta a livelli di morti di fame, ma invece alla circostanza che il Suo Ufficio ha creato non pochi imbarazzi quando ha conferito l’incarico a un collega architetto. Imbarazzi non tanto a me, quanto piuttosto all’architetto collega che dovrà, credo, fare salti

“Ritorniamo al Montepulciano” I sindaci di Monteroduni e di Colli a Volturno tornano a chiedere il vecchio marchio

COLLI AL VOLTURNO/MONTERODUNI. Nell’attuale momento di degrado sociale ed economico non è certamente il Molise a salvarsi. Negli ultimi anni sono andati in crisi il settore manifatturiero, quello agro alimentare e quello agricolo. Per fortuna non tutto è negativo e nel nostro Molise possiamo dire che il settore vitivinicolo ancora regge alla ondata di recessione grazie ai produttori che offrono al mercato, sempre più difficile, prodotti di grande qualità e pregio. Ma questa lotta fin quando reggerà?E’ ora, quindi, che le istituzioni affianchino i produttori per combattere ad armi pari con le altre Regioni . Questo è il momento di riprendere la battaglia perduta qualche anno fa sul Montepulciano, denominazione che, dopo il ricorso vinto dalla Regione Abruzzo, non possiamo più proporre sulle etichette dei nostri vini. E pure il Montepulciano rappresenta la maggiore produzione di vino molisano e, storicamente, non ha nulla in meno di quella abruzzese. La perdita di tale denominazione ha prodotto, però, un calo delle vendite che a lungo andare potrebbe mettere in crisi l’intero settore.

Ecco perché è ora che le Istituzioni tutte riprendano la battaglia per riottenere tale “marchio” . “Appena mi è stata proposta- così il Sindaco di Monteroduni Custode Russo - ho sposato subito la battaglia per riportare nel Molise la denominazione di Vino Montepulciano, e questo per due motivi: il primo è la mia storia culturale e lavorativa che mi porta a condividere con gli agricoltori i loro grandi problemi accentuatisi in questo ultimo periodo che ha visto, in particolar modo nella nostra provincia, la perdita di centinaia di posti di lavoro; il secondo è che il territorio che rappresento, nella provincia di Isernia, è da sempre uno dei territori maggiormente vocati nella produzione di vino ed in special modo nel vino da uve di Montepulciano . Allora ben venga la mobilitazione delle istituzioni, che noi sollecitiamo affinché ripropongano questo problema e ci dichiariamo pronti ad affiancare i produttori in ogni iniziativa anche per la salvaguardia dei posti di lavoro e delle iniziative che potrebbero, in questo campo, coinvolgere i giovani imprenditori”. A ribadire la posizione il Sindaco

di Colli a Volturno. “L’argomento sul tavolo di lavoro non solo è affascinante in quanto il vino è legato alla vite ed alla vita, ma oggi lasciamo da parte il fascino del racconto e guardiamo alla realtà del mondo vitivinicolo molisano che va aiutato concretamente. E questa vicenda, del nome Montepulciano di cui non possiamo fregiarci sulle etichette delle nostre bottiglie, rappresenta, anche per i non addetti ai lavori, un punto cruciale per non mandare in crisi un settore che ancora “tira”. Noi sindaci abbiamo il dovere di sollevare la questione e di riproporla in Regione affinché si tentino nuove strade che ci portino a riottenere questa denominazione. Ricordiamo anche che nella nostra provincia è sorta una realtà vitivinicola, la cantina Valerio, che sta diffondendo i nostri prodotti ed il nostro nome in tutta l’Italia e nel mondo. Non perdiamo queste realtà ed insieme alle altre istituzioni ed ai produttori della provincia di Campobasso, altrettanto validi, riprendiamo nuovamente questa battaglia”.

mortali per decidere di non condividere più il progetto che insieme avevamo elaborato. L’architetto collega insieme a me e ad altro tecnico venafrano aveva redatto il progetto definitivo che da anni è stato depositato al Comune di Venafro e per il quale il Suo Ufficio Tecnico l’anno scorso chiese anche la cosiddetta Relazione di Impatto ambientale che, tutti e tre, abbiamo regolarmente redatto e consegnato. Ciò non significa che esista alcun diritto da parte del gruppo di progettazione a vedersi riconosciute parcelle e incarichi. Conosco bene la norma e ribadisco che il problema non è di natura economica. Ovviamente non farò alcun ricorso perché, grazie a Dio, campo di altro, ma è increscioso sapere che gli incarichi vengano definiti sulla base dei rapporti che questa Amministrazione ha con l’Amministrazione Provinciale di Isernia e

con quella parte di Venafro che ha votato per la Sua maggioranza. Lei fa benissimo a comportarsi in questo modo perché capisco le Sue necessità di sopravvivenza politica. So bene, per esperienza personale, che essere indifferente alla clientela elettorale non porta voti ed è giusto che Lei non si faccia prendere dall’idea di essere distaccato nella scelta dei professionisti per raggiungere gli obiettivi programmatici che sono alla base del Suo disegno politico. Le scorrettezze del Suo Ufficio sono un macigno che peseranno nella storia della città. In un primo momento ritenevo che si trattasse di incompetenza, ma poi mi sono reso conto che esiste un disegno astuto e sottile, di elevata professionalità, in cui le bramosie individuali si intrecciano con un sistema di clientele che fanno rimpiangere i tempi più cupi del passato.

RU PUZZ – Ex Lavatoio Oggi dalle 16.00 sarà aperto al pubblico lo Spazio Comunale

ISERNIA. Dopo una serie di lavori, riapre ad Isernia uno spazio pubblico per anni sotto-utilizzato e ridotto in condizioni pietose. Dopo che la scorsa estate è stato bloccato il tentativo di fittarlo a privati, per aprire l’ennesimo pub o birreria, abbiamo fatto richiesta di concessione d’uso e ci è stata accordata per 6 mesi. Unendo le nostre forze, l’abbiamo ristrutturato e reso agibile grazie al lavoro degli associati e a nostre spese. L’intento è quello di trasformare uno spazio storico della città, legato alla memoria collettiva, in SPAZIO COMUNE, accessibile ad iniziative di tipo sociale e culturale. Non lo abbiamo richiesto a nostro uso esclusivo, ma sarà aperto a tutti coloro, singoli o associati, che ne vorranno usufruire. Uno spazio aperto a tutti. Ci sono già in cantiere diversi progetti di utilizzo, con proposte di mostre, convegni, dibattiti su tematiche culturali, ambientali, artistiche etc. Siamo fiduciosi che i cittadini risponderanno a questo appello con proprie proposte di iniziative

di interesse comune. L’inaugurazione ufficiale avverrà nel mese di Aprile, ma già da domenica prossima si potrà vedere una mostra fotografica allestita con materiali dell’Archivio Fotografico Cristicini che comprende 20 gigantografie sul tema “Isernia e l’acqua” e partecipare al Mercatino “Te lo dono con un sorriso” che avrà cadenza mensile. Aspettiamo proposte, idee e richieste di utilizzo della struttura.


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Termoli

30 marzo 2014

Amministrative, se non ci saranno primarie si deve ricandidare Di Brino

TERMOLI – “Se non c’è tempo per le primarie – ha detto Sabrina De Camillis – noi appoggiamo Antonio Di Brino”. Questo in linea di massima quanto scaturito dall’incontro di ieri mattina a cui ha partecipato anche il coordinatore nazionale del nuiovo centrodestra Gaetano Quagliarello. E proprio lui ha sottolineato che: “Laddove si può vincere e laddove ci sono esperienze positive a livello locale siamo affinché il centrodestra resti unito o con candidati condivisi oppure con le primarie. Siamo però un’altra storia, non abbiamo intenzione di essere cespugli né a livello di Governo, né all’interno della coalizione, non subiamo diktat, questo vale in tutta quanta l’Italia. Se c’è qualcuno che vuole fare delle prepotenze noi siamo pronti ad andare da soli”. Non po-

Oscar Scutti si rivolge alla cittadinanza

teva essere più chiaro Quagliarello che ha trovato sponda nel senatore Ulisse Di Giacomo: “La gente si ricorderà l’operato e le opere che non si vedevano da decenni grazie alla buona amministrazione

da chi è stato tradito, per me lui è ancora il sindaco”. Dunque, a meno di colpi di scena, pare che l’Ex Basso Antonio Di Brino possa aspirare concretamente alla ricandidatura.

Primarie, idv candida a sindaco antonio d’ambrosio TERMOLI - Ha incontrato la stampa ieri pomeriggio Antonio D’Ambrosio, nello splendido scenario del porticciolo turistico, e presentato ufficialmente la sua candidatura a sindaco per l’IdV.Ad ufficializzare la scelta con la loro presenza il segretario regionale IdV Cristiano Di Pietro, l’assessore regionale Pierpaolo Nagni e il consigliere regionale Carmelo Parpigliai. Tutti e tre, nei loro brevi ma incisivi interventi, hanno elogiato l’uomo e il politico Antonio D’Ambrosio un giusto sindaco per rilanciare Termoli e l’economia non solo della città adriatica e del basso Molise ma dell’intera regione. L’ui, D’Ambrosio, come sempre pacato ha ringraziato i tre amministratori regionali e non ha na-

scosto quali saranno i suoi impegni in caso di elezione a primo cittadino. Tra i primi punti il porto, la pesca, turismo, il futuro dei giovani e la salute pubblica, argomento quest’ultimo “non siindacabile ha tenuto a precisare.Tutti argomenti contenuti nella bozza del programma che sarà pronto per i primi di aprile. Ma D’Ambrosio ha tenuto anche a sottolineare, ringraziandolo, che la sua candidatura è sostenuta dal presidente onorario dell’Italia dei Valori,Antonio Di Pietro, anche perché “non rappresenta una candidatura di bandiera, ma una disponibilità offerta alla città e con le mani pulite”. Nei prossimi giorni ci saranno altri incontri con la stampa e la popolazione.

Corso guida sicura in emergenza

TERMOLI – Agli inizi di aprile partirà la seconda edizione 2014 del percorso formativo sulla guida sicura in emergenza organizzato dalla T.H.O.R. Formazione con sede in Termoli, e vedrà la partecipazione di utenti provenienti da Valle d’Aosta – Emilia Romagna - Sardegna – Marche – Abruzzo – Molise e Puglia, operativi nelle forze dell’ordine, nel sistema sanitario nazionale e nel volontariato sociale. Ai già consolidati moduli didattici, che sono alla base del percorso formativo, sarà messo a disposizioni degli allievi un nuovo dispositivo che simula il ribaltamento controllato del veicolo a 180°: l’esercizio servirà ad acquisire le corrette manovre di disinserimento della cintura di sicurezza a veicolo ribaltato. Il sistema è stato costruito dalla Delta Impianti Industriali SRL di Termoli per volontà del signor Raffaele Caposiena, il quale ha mostrato grande sensibilità e reale interesse alle problematiche della sicurezza stradale.

Notizie in breve TERMOLI – Continuano gli incontri degli appartenenti al movimento 5 stelle per asdcoltare i cittadini. Il prossimo è fissato per oggi in piazza Monumento dalle 10,30 alle 13 e dalle 18 alle 20. Per l’occasione sarà allestito un tabellone dove ognuno potrà esprimere le proprie idee. TERMOLI - Martedì 1° aprile alle ore 15,30, presso l'auditorium dell'Istituto alberghiero "Federico di Svevia", il professor Vincenzo Jacomuzzi terrà una conferenza dal titolo "Attualità della letteratura e del suo insegnamento scolastico". Jacomuzzi è autore di numerosi testi scolastici e di edizioni commentate della "Divina Commedia" e de' "I promessi sposi".

TERMOLI - “I cittadini di Termoli meritano la concreta e reale possibilità di esprimere i loro pensieri”. Questo il pensiero sincero e autentico di Oscar Scurti, il più giovane candidato per la carica di Sindaco. Il presidente del Circolo locale del Pd si dichiara uomo comune, che conosce i problemi della gente e che cercherà di risolverli. “Vorrei mettere nelle mani delle persone degli strumenti reali per prendere parte alle decisioni dell’amministrazione, per decidere e governare insieme. Internet è un mezzo potentissimo per partecipare alla vita pubblica, ad esempio con il voto on-line con certificato elettorale digitale; ma penso anche a degli sportelli nei quartieri per raccogliere segnalazioni dei cittadini su condizioni di strade, scuole, parchi e giardini, semafori e sicurezza”. L'essenza della partecipazione non solo con distanze più brevi tra politica e collettività è quella di inserire la cittadinanza nei processi decisionali, contribuendo in modo fattivo e costruttivo alle scelte finanziarie, intervenendo nella suddivisione delle risorse economiche ed elaborando congiuntamente il bilancio dell'ente. “Altro aspetto nevralgico per il territorio termolese è l'opera delle associazioni, le cui attività devono rivestire un carattere strategico per il funzionamento vita sociale, dando nuovo impulso alle Consulte comunali (dei giovani, dello sport, della cultura) che potranno partecipare alla stesura ed all’attuazione del programma della giunta e del consiglio”.

Bocciato progetto parcheggio sotterraneo, D’Arienzo replica all’esultanza dell’ex sindaco TERMOLI – All’esultazione dell’ex sindaci Di Brino sulla sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione all’amministrazione comunale bocciando il progetto del parcheggio sotterraneo in piazza Sant’Antonio, risponde l’ex assessore comunale ai Lavori Pubblici, Mimmo D’Arienzo, e attuale presidente dell’associazione AP15°42°. “E’ una strana città quella in cui un ex sindaco esulta per aver vinto il ricorso contro la Nidaco che voleva fare un parcheggio che avrebbe risolto i problemi di sosta a Termoli. Mimmo d’Arienzo, ex assessore ai lavori pubblici e attuale presidente dell’associazione AP15°42°. “Che strana città Ter-

moli! Dove l’ex sindaco esulta per aver vinto il ricorso contro la Nidaco (e le spese legali chi le pagherà?) e per aver impedito che un’impresa molisana investisse oltre 10 milioni di euro (a sue spese ed a seguito di gara di appalto europea) per la realizzazione di un’opera di infrastruttura urbana che avrebbe consentito di eliminare la spianata di autovetture parcheggiate a tutte le ore e tutti i giorni sulla Piazza Sant’Antonio; di realizzare oltre 300 posti auto a ridosso del Corso Nazionale quale premessa indispensabile per pensare di renderlo completamente pedonale; di restituire la Piazza Sant’Antonio ai cittadini come area

verde sottratta alle automobili; di risolvere il problema della frattura carrabile che separa il Borgo Medievale dalla Città Ottocentesca con la realizzazione del tunnel carrabile sotto Via Roma consentendo di collegare il lungomare nord al lungomare sud”. D’Arienzo riferendosi alla palazzina della Blu Costruzioni in via Montecerlo conclude con una stoccata: “Il parcheggio interrato è invasivo mentre la cementificazione di appartamenti di lusso a cinque piani “immersa tra i tralicci dell’elettrodotto” è sicura per la salute dei futuri residenti e priva di impatto ambientale”.


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Termoli

30 marzo 2014

Alleanza Cooperative: bene attenzione governo per settore pesca LITORALE - “Da molto tempo nelle linee guida di un Ministro non rientrava anche la pesca, da troppo tempo relegata alle varie ed eventuali”. L'Alleanza delle Cooperative Italiane della Pesca esprime quindi un vivo apprezzamento per quanto dichiarato COMAGRI dal Ministro Martina che dopo aver assegnato nei giorni scorsi una specifica delega per il settore al Sottosegretario Castiglione ha assicurato la volontà del Governo di “impegnarsi molto” sia per l'attuazione del Programma Triennale – con la collaborazione delle Associazioni di categoria – sia nella lotta alla pesca

illegale, sia nella eventuale rideterminazione di alcune criticità nella normativa comunitaria sul Mediterraneo. “In poche battute – conclude l’Alleanza- il Ministro ha toccato i punti più sensibili da cui dipende il futuro della pesca ita-

Donate al comune stazioni della Via Crucis

MONTECILFONE – L’amministrazione comunale ha deliberato di accettare la donazione gratuita da parte del Prof. Nicolino Barbato, delle 15 stazioni della Via Crucis da lui realizzate e poste ai margini della strada comunale nel bosco Corundoli. In segno di gratitudine l’amminisrazione ha deciso di apporre una apposita targa lungo il percorso della Via Crucis. Allo stesso tempo è stato deliberato di affidare a privati la manutenzione delle stazioni della Via Crucis, delle aiuole di pertinenza e dell’area circostante di proprietà del comune.

Adesione all’evento “L’ora della Terra”

CAMPOMARINO - L'Amministrazione comunale ha aderito con deliberazione di Giunta all'evento promosso dal WWF "Earth Hour 2014 - l’Ora della Terra -" per sensibilizzare la cittadinanza sulle tematiche del cambiamento climatico con lo scopo di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul problema del risparmio energetico e del riscaldamento globale. Ieri sera dalle 20,30 alle 21,30 sono stati spenti alcuni punti luce in piazza Santa Maria a Mare.

liana, su cui da tempo lamentiamo mancanza di attenzione e di volontà politica. Se il governo procederà con l'impegno annunciato oggi avrà il più ampio sostegno e la piena collaborazione del movimento cooperativo del settore”.

Federcoopesca soddisfatta del si per vendita prodotti pescati scopo ricerca

LITORALE - Soddisfazione della Federcoopesca-Confcooperative per l’approvazione in commissione Politiche comunitarie della Camera all'emendamento alla legge Comunitaria 2013, che contiene misure per lo sviluppo della ricerca applicata alla pesca.L’emendamento, spiega la Federcoopesca, consente di colmare un gap tra la normativa comunitaria e quella italiana. Quest’ultima infatti non permette il commercio dei prodotti della pesca effettuata a fini scientifici. L’associazione sottolinea che l’Italia è l’unico paese in Europa che si trova in questa situazione. “Quello raggiunto oggi è un riconoscimento importante. Ci auguriamo che al termine dell’iter parlamentare di approvazione della legge, possa essere interrotta una disparità di trattamento, che penalizza gli operatori italiani rispetto ai colleghi europei” .

Nasce il gruppo scout Agesci

CAMPOMARINO – Anche il centro del litorale avrà il suo gruppo scout Agesci “Campomarino I°”. L’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani ècattolica ed ha la finalità di contri-

Al via il corso di pizzica salentina e tarantella

SANTA CROCE DI MAGLIANO – Organizzato dalla pro loco “Quattro Torri” e dal gruppo “Giovani Avis” dal 27 aprile al 25 maggio l’insegnante professionista Lucia Cervone terrà un corso intensivo di pizzica salentina e tarantella del Gargano. Le lezioni si terranno di domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18. Per qualsiasi indormazione e adesioni si può contattare la sede della pro Loco allo 0874/729157 o il Presidente Vincenzo Lamolle al 389.1235216, oppure scrivere alla casella di posta elettronica segreteria@proloco4torri.it.

buire, nel tempo libero e nelle attività extra-scolastiche, alla formazione personale di bambini, ragazzi e adulti secondo i principi del metodo scout adattati alla realtà sociale italiana.

Oggi alle 10,30 durante la celebrazione Eucaristica, nella chiesa Santo Spirito a Campomarino, ci sarà la presentazione all’intera comunità del gruppo scout Agesci Campomarino I°.

Esercizi spirituali al Popolo dettati dal Vescovo

BASSO MOLISE - La quaresima è un tempo per meditare e chiedere a Dio il dono della conversione. In continuità con quanto già iniziato negli anni precedenti, il Vescovo diocesano, monsignor Gianfranco De Luca, prosegue il percorso degli esercizi spirituali al popolo di Dio. In questo anno pastorale, considerata la recente riorganizzazione dei vicariati zonali, tale iniziativa vedrà coinvolte - ogni martedì, mercoledì, giovedì, delle prime quattro settimane di Quaresima -

alcune comunità rappresentative che, guidate dal Vescovo, mediteranno e pregheranno sul Discorso della Montagna. Dopo quelli del 25 e 27 marzo a Montecilfone per la zona di Montenero – Castelmauro, gli altri si terranno: 1-3 aprile presso Parrocchia Crocifisso per la zona di Termoli – San Giacomo degli Schiavoni; 8-10 aprile a Ururi per la zona di Larino – Campomarino; 29 aprile – 1 maggio a Rotello per la zona di Santa Croce – Casacalenda.



Sport

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30 marzo 2014

Farina si affida al turnover in vista della finale di Coppa Italia contro il Ponsacco. La gara termina con Lazzarini claudicante

Lupi, un lampo di Minadeo per avvicinare il primo posto matematico Il Campobasso batte il Sesto Campano al termine di novanta minuti al piccolo trotto ECCELLENZA - 26^ GIORNATA

CAMPOBASSO – SESTO CAMPANO 1-0 Campobasso: Nunziata, Scudieri (67’ Aniello), Santoro, Santoro (46’ Volpecina), Di Lallo, Scampamorte, Pignataro, Corradino (46’ Minadeo), Fazio, Lazzarini, Mauriello, Vitelli. A disp. Cattenari, Di Domenico, Palazzo, Cianci. All. Farina Sesto Campano: Argenziano (82’ Razza), Papa (82’ Pinchera), Iannetta, Di Baia, Cecchino, Rea, Conte, Carpentino, Crispino, Riccitiello, Napoletano. A disp. Mancini. All. Mancini-Cecchino. Rete: 58’ Minadeo. Ammoniti: Lazzarini e Vitelli (C); Rea (S.C.) Arbitro: Valerio Gioviani di Termoli (GaleazzoD’Onofrio). Al Campobasso per avere la meglio sul Sesto Campano, terza forza del massimo torneo regionale, è stato sufficiente un lampo di Minadeo, una punizione alla Pirlo dal vertice dall’area di rigore sotto l’incrocio dei pali, con responsabilità dell’estremo Argenziano. Il capitano ha regalato ai rossoblù i tre punti, in una gara sicuramente non bella ed entusiasmante. Farina, polemico a fine gara per aver dovuto disputare l’incontro, si affida al turnover in vista della finalissima della Coppa Italia, che i lupi giocheranno mercoledì a Firenze contro il Ponsacco. E i risultati si vedono. Un tempo a testa per Minadeo e Corradino, quarantacinque minuti per Volpecina, fuori Cianci e Palumbo, quest’ultimo tenuto precauzionalmente a riposo a causa di un problema a una caviglia. A risentirne lo spettacolo, anche se il Campobasso raggiunge l’obiettivo di portare a casa i tre punti che avvicinano il primo posto matematico, quando mancano

Minadeo, autore del gol vittoria contro il Sesto Campano quattro giornate alla fine del campionato. Il Sesto Campano, terza forza del torneo, arriva al ‘Selva Piana’ in appena quattordici elementi e un solo under in panchina. Parte subito bene la formazione ospite con l’ex Riccitiello (2’) che va alla conclusione, ma la mira non è delle migliori. A rispondere per i locali è Vitelli (7’), Argenziano si fa trovare pronto. Il portiere sestolese si ripete su Fazio al minuto 15, deviando la sfera in calcio d’angolo. Al 17’ e al 24’ ci provano, rispettivamente, Fazio e Mauriello: entrambi non inquadrano lo specchio della porta. I lupi insistono, seppur non sono nella loro migliore giornata, e al minuto 32 Corradino si incunea in area di rigore, trovando di fronte a sé un super Argenziano. Gli ospiti si rivedono al 33’ con l’ex Termoli Crispino, Nunziata scalda i guantoni. Il primo tempo corre via senza ulteriori sussulti. Farina corre ai ripari e fa entrare Minadeo, che deciderà l’incontro tredici minuti dopo il suo ingresso, e l’under Volpecina. I rossoblù, poco a poco, prendono campo, complice la fine dell’ossigeno da parte dei calciatori del Sesto Campano e tra il 50’ e il 55’ vanno alla conclusione Vitelli e Fazio. Argenziano, nella prima circostanza lascia scorrere, poi è costretto agli straordinari. Al 58’ Vitelli al vertice sinistro dell’area di rigore, nel tentativo di proteggere il pallone, viene atterrato. Sul punto di battuta si porta il capitano Minadeo, che trafigge Argenziano che si posiziona al

Campobasso – Sesto Campano 1-0 (giocata ieri) Nuovo Montaquila – Roccaravindola 1-0 (giocata ieri) Venafro – Santeliana 3-0 (giocata ieri) Cliternina – Calcio Dauna: Andrea Martino di Isernia (Brignola-Agostinelli) Pol. Gambatesa – Montenero: Cristian Romei di Isernia (Di Tomaso-Viotti) Fornelli – Alife: Serena De Michele di Termoli (Iocca-Pizzi) Vastogirardi – Roseto: Alessio Di Nanno di Campobasso (Izzo-Centracchio) Virtus Pozzilli – Vairano: Fabio Mattia Festa di Avellino (Biondo-Bibbò) La classifica: Campobasso 76; Calcio Dauna 64; Sesto Campano 55; Fornelli 49; Venafro 47; Roseto 37; Pol. Gambatesa 33; Nuovo Montaquila 31; Vastogirardi 30; Cliternina 26; Roccaravindola 23; Santeliana 22; Virtus Pozzilli 21; Alife 20; Vairano 19; Montenero 18. centro della porta ed è beffato sul palo di sua competenza. Il difensore dei rossoblù va a festeggiare sotto la tribuna, dove è posizionato Edoardo Falcione. La reazione del Sesto Campano arriva al 65’ con una gran conclusione di Riccitiello, che lambisce la traversa, poi è solo Campobasso con Lazzarini che fallisce quattro volte il raddoppio. L’attaccante rossoblù, nel finale, esce dal campo claudicante, mettendo in allarme l’allenatore Farina, già con gli uomini contati. Nei prossimi due giorni, lo staff medico sarà chiamato a recuperare il capocannoniere della squadra e l’assist-man Palumbo. Il Campobasso, in vista della finale tricolore, conquista la venticinquesima vittoria in campionato su ventisei incontri; il Sesto Campano, invece, vede allontanarsi i playoff.

“Lazzarini ha subito un piccolo infortunio per eccesso di generosità. Successo, comunque, pienamente meritato”

Polemico Farina: “Questa partita non si sarebbe dovuta disputare È un infame chi l’ha fatta giocare” L’allenatore dei rossoblù sul mancato rinvio: “Non si è avuto rispetto per la società e per i suoi tifosi”

Polemico a fine partita l’allenatore del Campobasso, Francesco Farina, che non avrebbe voluto disputare l’incontro, in vista della finalissima tricolore di mercoledì prossimo. “Tutto quello che sta succedendo – ha dichiarato il tecnico dei lupi – non è normale. Questa partita non si doveva fare e chi l’ha fatta disputare è un infame. Non ha avuto rispetto per il club e per i suoi tifosi. A me non piace falsare il cam-

pionato, per questo alla fine il turnover è stato limitato, perché io non metto dieci ragazzini per perdere la partita. Ribadisco: chi ci ha fatto giocare è un infame”. Farina sulla gara: “Lazzarini ha subito un piccolo infortunio, per eccesso di generosità. A questo punto dico che basta che a Firenze saremo in undici. Nella ripresa, ho fatto entrare Minadeo e Volpecina e ho contato almeno otto

chiare occasioni da rete, quattro con Lazzarini. Nel secondo tempo siamo andati meglio, nella prima frazione di gioco, invece, credo che abbiamo pagato l’ampio turnover. Quando togli giocatori importanti, è normale che ne risenti. Qualcuno, però, doveva rifiatare, anche perché non si contano più le partite che stiamo disputando. Nella ripresa sono passato al 4-3-3 e abbiamo sfondato sulla destra. Anche oggi, comunque, ringrazio questi ragazzi, che stanno andando avanti con tanti sacrifici”.



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