ANNO IX - N° 122 - MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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Il trionfo della giustizia “Tutti assolti perchè il fatto non sussiste”. Ieri, il giudice Roberta d’Onofrio ha sentenziato sulla vicenda del Termoli Jet. Era il 2005 quando il catamarano denominato “Termoli Jet” veniva acquistato alla cifra di quasi otto milioni di euro con fondi destinati alla ripresa produttiva della regione, quelli del famoso articolo 15. Da allora tutti contro quell’acquisto come se fosse stato un passaggio demoniaco. Fino all’apertura di un’inchiesta e al rinvio a giudizio dell’allora Giunta da Antonio Chieffo, assessore al ramo, all‘ex-Governatore Iorio, Rosario De Matteis, Gianfranco Vitagliano, Filoteo Di Sandro e Michele Picciano. Nonchè di un dirigente e dei titolari dell’azienda. L’inchiesta ruotava attorno ad una delibera varata dalla giunta regionale, delibera con la quale - secondo la procura - i vertici della Regione “procurarono intenzionalmente un ingiusto
L’Oscar del giorno a Cosmo Teberino
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Cosmo Teberino. Il tributo gli è dovuto perchè è riuscito nel corso degli anni a dedicarsi con passione e forza d'animo agli Ingegni del Di Zinno consentendone la regolare uscita fino a raggiungere l'apertura del Museo dei Misteri. A volte ha dovuto sfidare anche l'insensibilità di tanti, troppi che della Sagra avrebbero, forse, fatto benissimamente a meno. Oggi va ascritto a lui e alla sua famiglia quanto realizzato e la possibilità di vedere tutto l'anno e da vicino gli steli degli Ingegni. E' un Oscar alla sua memoria.
vantaggio patrimoniale di rilevante entità“ alla società, in violazione dei principi comunitari della concorrenza. Per il giudice D’Onofrio, però, “il fatto non sussiste”. Finalmente, dunque, viene ristabilita la verità anche perchè sul caso Termoli Jet in tanti, troppi hanno cercato di inzupparci inchiostro e interrogazioni varie. Anni e anni di discussioni e dibattiti che hanno visto una sorta di processo mediatico prima ancora che giudiziario. Fino ad arrivare in Parlamento. Oggi, però, è un giudice a riconoscere che dietro quell’acquisto e quell’assegnazione non c’era assolutamente nulla di illegale. “Il fatto non sussiste”. Una sentenza che fa giustizia e rende la vita ai tanti che in questi anni sono stati chiamati a difendersi. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente”. (Bertolt Brecht)
Il Tapiro del giorno a Pierpaolo Nagni
Il Tapiro del giorno lo diamo a Pierpaolo Nagni. L'assessore regionale ai trasporti non riesce a cavare un ragno dal buco se è vero, come è vero, che sulla questione del servizio di trasporto su gomma ancora non provvede ad assegnare la gara d'appalto già vinta da un'azienda. E sono mesi che questa tarantella va avanti con evidente danno finanziario mensile per le stesse casse della Regione. Nel contempo, resta fermo il pagamento di quanto dovuto per il passato alle imprese locali di trasporto su gomma. Ma non si rischia di vedere arrivare qualcuno da fuori? E' questo che si vuole?
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Predicare bene e razzolare male Predicare bene e razzolare male “Imparare a spendere meglio”: è un manifesto assunto dalle assemblee regionali alla scopo di introdurre e applicare strumenti e metodi per valutare l’efficacia delle politiche. Qualcuno stenterà a credere, ma tra i protagonisti di questa “salutare” iniziativa c’è il presidente del consiglio regionale del Molise Vincenzo Niro. Sì, proprio Niro, che le cronache regionali hanno dovuto, loro malgrado, porre al centro di una diatriba nata in sordina ad opera della consigliera Nunzia Lattanzio che con Niro divide l’appartenenza al gruppo Udeur di Palazzo Moffa, ma non certo gli atteggiamenti e i comportamenti, polemica poi salita di tono, arricchita nei contenuti contestativi, e resa oggetto di una approfondita analisi giuridica dall’avvocato Vincenzo Iacovino che assiste professionalmente la Lattanzio in questa sua battaglia di legalità. Tra le contestazioni a carico di Niro da parte della consigliera spicca vistosamente quella che riguarda, sembra fatto apposta, le spese; in particolare quelle sostenute dal gruppo, per un importo (in 6 mesi) di circa 100mila euro, come riportano le cronache e afferma la Lattanzio. Il che, volontariamente o involontariamente, va a colpire lo spirito e la lettera del manifesto di cui abbiamo fatto cenno all’inizio. E, soprattutto, dimostra come tra il dire e il fare ci sia sempre di mezzo una distanza siderale. Niro, ch’è membro del comitato d’indirizzo del progetto Capire, contenitore del documento programmatico “Imparare a spendere meglio”, dando a se stesso e ai colleghi l’immagine di colui che crede ciecamente in ciò che dice, a margine dell’incontro tenuto a Trieste, presso la sede del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, richiamando il forum tenuto a Bari il 4 e 5 luglio scorsi, ha dichiarato“Con il ‘forum’ av-
viato a Bari si è voluto aprire un dibattito ad istituzioni e a singoli cittadini per raccogliere proposte e suggerimenti utili ad aumentare l’efficacia delle politiche pubbliche. Si è ritenuto che in un processo di valutazione degli effetti delle politiche pubbliche intraprese, fondamentale fosse proprio la comunicazione alla cittadinanza dell’impatto delle stesse in termini di costi e risultati raggiunti, nonché il coinvolgimento dei destinatari nel processo di definizione delle proposte. Ritengo che il manifesto di Capire sia un’iniziativa molto utile in un Paese in cui ancora manca una piena cultura del controllo e della valutazione.
Occorre, invece, comprendere che la valutazione è una premessa nel rapporto tra cittadini e governanti, indispensabile ai primi per garantirgli un controllo democratico, informato e consapevole e ai secondi per sollecitargli assunzione di responsabilità e condotte trasparenti. E’ questa la strada, che dobbiamo seguire anche sfruttando le iniziative di e-democracy, oggi a disposizione di molte amministrazioni, e promuovendo l’istituzione di un organo ispettivo per la valutazione dei dati da inserire nei modelli alternativi”. Parole soppesate, tarate su concetti limpidi e trasparenti espressi in termini inequivocabili sulla bontà, l’utilità e l’indispensabilità di sottoporre i costi e i risultati delle politiche pubbliche, come dice Niro, al controllo e alla valutazione degli organi preposti e, soprattutto, della collettività. Tutto questo a Bari e a Trieste. A Campobasso, dove il presidente del consiglio Niro e capogruppo (contestato) dell’Udeur a Palazzo Moffa, oltre a dichiarare, agisce, abbiamo invece che in 6 mesi abbia speso circa 100mila euro (soldi pubblici) per assumere, come ribadisce la Lattanzio, 16 persone al gruppo Udeur, “senza averne i poteri e la legittimazione”. E a chi, dalla stampa scritta e parlata, ha sollevato il problema sotto il profilo dell’etica amministrativa e della legittimità, Niro, contravvenendo in maniera pacchiana alla dichiarazione secondo cui “in un processo di valutazione degli effetti delle politiche pubbliche intraprese, fondamentale fosse proprio la comunicazione alla cittadinanza dell’impatto delle stesse in termini di costi e risultati raggiunti”, in uno coi i membri del consiglio di presidenza, ha deliberato che venisse apposto il bavaglio. La doppiezza è nelle parole e, soprattutto, nei fatti. Applausi. Dardo
"Il Molise fuori dal decreto lavoro" L’onorevole Patriciello chiede lumi al ministro Zanonato CAMPOBASSO. Il Molise potrebbe essere escluso dalle misure a dell’occupazione previste, per il Mezzogiorno d’Italia, dal cosiddetto ‘decreto lavoro’ e contenute nella legge numero 99 del 2013. L'onorevole Aldo Patriciello, ritenendo tali misure vitali per l’imprenditorialità e per l’intero settore economico locale vuole vederci chiaro ed ha scritto al Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, chiedendo un incontro chiarificatore in materia al fine di interpretare la norma e le sue finalità ed inserire la Regione Molise all’interno dell’elenco delle Regioni beneficiarie dei fondi. Un incontro che l’eurodeputato auspica di avere nel più breve tempo possibile, magari proprio durante la visita del dottor Zanonato a Bruxelles, prevista per il prossimo 5 novembre. “Il D.Lgs 185/2000 - si legge nella missiva - contiene una serie di misure di agevolazione per l’auto-im-
prenditorialità ed il lavoro autonomo operative su tutto il territorio nazionale, per le quali, attualmente, non è più possibile avanzare candidature a causa del sopraggiunto esaurimento delle risorse disponibili (G.U. n. 96 del 24.04.2013). L’articolo 3 della legge 99/2013 che prevede “misure urgenti per l’occupazione giovanile e contro la povertà del Mezzogiorno”, stanzia delle somme provenienti dal Fondo di rotazione di cui alla L. 183/87 e già destinate ai PO 2007/2013, da finalizzare, tra l’altro, alle “misure per l’auto-impiego e l’auto-imprenditorialità ” previste dal D.lgs 185/2000. Lo stanziamento effettuato dal Governo finalizza le risorse esclusivamente ai territori del Mezzogiorno e l’interpretazione adottata in un primo momento da Invitalia, che gestisce lo strumento legislativo, sembrerebbe escludere da tali territori il Molise in quanto il termine “Mezzo-
giorno” viene fatto coincidere con le Regioni in obiettivo “convergenza” cosi come definiti nei Programmi Operativi dell’Unione europea. Il condizionale è d’obbligo in quanto in una nota trasmessa a Sviluppo Italia Molise il 14.10.u.s. dalla Dott.ssa Carmela D’Amato, Responsabile Servizio Finanza di Invitalia, vengono manifestate ampie perplessità circa l’interpretazione restrittiva o estensiva da applicare alle risorse finanziarie previste dall’art. 3 della L. 99/2013. Se dovesse essere confermata questa tesi interpretativa, nel Molise, non sarebbe possibile utilizzare tali misure di agevolazione che dal 1997 al 2012 hanno visto la presentazione di quasi 4.000 domande di cui oltre 1.500 ammesse e che hanno favorito la creazione di 2.000 nuovi posti di lavoro. Tale interpretazione restrittiva ai danni del Molise derivante dal vincolo territoriale imposto dalla
Legge 99/2013, unitamente all’esaurimento dei fondi stanziati dal D.lgs 185/2000, pregiudicherebbe la possibilità di creare nuove imprese nella nostra Regione determinando, per un territorio già pesantemente provato dalla crisi economica che sta attraversando, una ulteriore perdita di competitività rispetto alle Regioni limitrofe. Le sarei pertanto grato - conclude Patriciello - se potesse valutare ogni strada possibile al fine di garantire una più ampia interpretazione del provvedimento, condizione imprescindibile per il rilancio di nuove forme di occupazione ed imprenditoria giovanile e femminile nel territorio molisano”.
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Il presidente della Regione da luglio a settembre perde tre punti percentuali
Ai molisani Frattura inizia a non piacere Enrico Rossi (Toscana - PD), con una percentuale di gradimento pari al 58% è il Presidente di regione più amato d’Italia, era secondo nella precedente rilevazione. Subito dopo di lui si piazza Nicola Zingaretti (Lazio - PD), che passa dalla prima posizione del secondo trimestre alla seconda del terzo con il 57,8% dei consensi. Si conferma al terzo posto Luca Zaia (Veneto – Lega Nord) con il 57,5%. Questi i dati che emergono dall’indagine Monitoregione dell’istituto di ricerca Datamedia sull’apprezzamento dei governatori di Regione per il terzo trimestre del 2013. In quarta posizione troviamo un ex aequo con il 53,2% tra Stefano Caldoro (Pdl), presidente della regione Campania che conferma la sua posizione, la neo eletta Debora Serracchiani (Friuli Venezia Giulia PD) e Vasco Errani (PD), che nella precedente rilevazione era quinto, governatore dell’Emilia Romagna. Nella top ten troviamo poi in settima posizione Gian Mario Spacca (Marche PD) con il 53,1% era quinto a giugno 2013, ottavo Rosario Crocetta (PD) presidente della regione Sicilia con il 52%, che perde due posizioni, nono Roberto Maroni (Lombardia – Lega Nord) che con il 51,3% fa se-
gnare una discesa di due posti e decimo Paolo di Laura Frattura (Molise PD) con il 50,5% che invece era sesto nel secondo trimestre. La classifica dei governatori vede passare dalla nona all’ undicesima posizione Nichi Vendola (Puglia - SEL) con il 50,7%, dall’ottava alla dodicesima Claudio Burlando (Liguria - PD) con il 50,5%, dalla decima alla tredicesima Katiuscia Marini (UmbriaPD) con il 49,6%. La quattordicesima piazza è per il governatore del Piemonte Roberto Cota (Lega Nord) al 48%, mentre quindicesimo è Ugo Cappellacci (Sardegna - Pdl) con il 47,3%. Chiudono la classifica Giuseppe Scopelliti (Calabria - Pdl) sedicesimo con il 47% e Giovanni Chiodi (Abruzzo - Pdl) diciassettesimo con il 46,4%. La rilevazione, pubblicata su Repubblica e realizzata da Datamedia Ricerche, riguarda il trimestre luglio – settembre 2013. Attraverso interviste telefoniche su un campione di 800 persone maggiorenni, risulta che l’indice di gradimento del presidente della Regione Molise è sceso del 3% nel solo periodo estivo. Un calo che ha una media di un punto percentuale al mese.
Le Iene si fiondano su Palazzo Moffa, tutta colpa delle indennità CAMPOBASSO. Aumento delle indennità ma, in particolare, la conservazione di 2.451 euro dell’ormai famigerato articolo 7 o fondo per i portaborse. E’ stato questo a far scattare l’interesse della trasmissione “Le Iene” sul Molise. Così l’inviato Paolo Calabresi si è presentato in Consiglio regionale per ascoltare cos’hanno da dire i nostri rappresentanti istituzionali sulla conservazione di un “privilegio” che hanno preferito non abrogare. Al microfono si sono presentati un po’ tutti gli eletti a giustificare la loro scelta che, sul territorio regionale, ha già provocato la ribellione degli indignati che appena poche settimane fa hanno dato
vita ad una manifestazione di protesta davanti ai cancelli di Palazzo Moffa. In fondo loro, i consiglieri regionali, hanno percepito 2.451euro in più solo nel mese di agosto. Una sola volta. Per settembre e ottobre il pagamento è stato congelato perché il centrosinistra non riesce a trovare unanimità di intenti: abrogare la legge o regolamentare meglio l’elargizione di quei soldi? Viene da porsi un asola domanda: ma non è che dopo il blitz delle Iene l’Ufficio di presidenza approverà una nuova delibera “bavaglio” per meglio tutelare l’immagine dell’istituzione regionale? In ogni caso si attende la messa in onda del servizio su Italia1. E c’è da scommetterci: ci sarà da ridere.
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Convegno sul tema, domani ore 10, presso l’Aula Magna del Dipartimento Giuridico dell’Università degli Studi del Molise a Campobasso Giustizia lenta, giustizia da innovare, giustizia da riformare. Le aggettivazioni si sprecano, rivolte ad un’esigenza che i cittadini avvertono con crescente preoccupazione, ancorché fatta propria e approfondita dall’intero ordinamento. Diventa quindi oltremodo significativo registrare, e diffondere, che qualcosa è in movimento all’interno del sistema giudiziario indirizzata a “ricercare nuovi e più moderni modelli organizzativi che rendano l’azione degli Uffici Giudiziari più efficace sotto il profilo amministrativo e più efficiente sotto quello economico, al fine di fornire le risposte che la collettività di riferimento si attende, con livelli di servizio e tempistiche adeguati”. E’ questo il contenuto sostanziale del convegno che si terrà domani con inizio alle ore 10 presso l’Aula Magna del Dipartimento Giuridico dell’Università degli Studi del Molise a Campobasso, a conclusione del progetto Interregionale/Transnazionale “Diffusione delle Best Practices negli Uffici Giudiziari italiani”, promosso dalla Regione Molise con il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo 2007/2013. Al progetto hanno dato un apporto sostanziale e determinante la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Campobasso; la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso per centrare l’obiettivo della semplificazione e della trasparenza dei processi organizzativi interni, della riduzione della “distanza” nei confronti della collettività e del miglioramento della qualità dei servizi resi e dell’immagine complessiva del Sistema giustizia locale. Da una piccola realtà un concreto passo avanti sulla modernizzazione in un settore in cui oggettivamente è difficile operare in tal senso ostacolato da procedure, atteggiamenti, e modelli di lavoro antitetici all’ingresso della digitalizzazione. Averli superati e accantonati è un indubbio successo da parte di chi ha realizzato il
Eureka! Buone pratiche per la Giustizia negli uffici giudiziari del Molise progetto ed oggi lo può rendere noto alla collettività. Nel corso del convegno, infatti, verranno illustrate azioni di miglioramento realizzate dagli Uffici Giudiziari nell’ambito del progetto e la valorizzazione delle esperienze di efficienza operativa e organizzativa ottenuta con la condivisione degli stakeholders esterni e interni, ovvero dei soggetti che, sostenendo il progetto, con il loro comportamento possono influenzarne positivamente l’attività. Il grado d’interesse di ciò ch’è stato realizzato è dato dalla partecipazione alla tavola rotonda moderata Giovanni Xilo, affiancato da Agostino De Caro, di importanti personalità del mondo giudiziario e ministeriale. In particolare e in dettaglio i risultati raggiunti vedranno impegnati presidenti e consiglieri della varie commissioni del Consiglio superiore della magistratura, il Procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, il presidente nazionale dell’Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli, il Direttore Generale della Direzione generale sistemi informativi automatizzati del Ministero della Giustizia, Daniela Intravaia. Dal Molise un segnale di fattiva concretezza per rendere meno ostica e lontana dal comune sentire la giustizia e la sua esplicazione. Non è poco! Dardo
Crisi industriale, troppe chiusure
La denuncia è della Cgil che richiama l'attenzione sulle cifre CAMPOBASSO. Sono tante, troppe, le crisi industriali che in lungo e in largo attraversano tutto lo stivale, dal 2009 ad oggi oltre 30mila imprese hanno chiuso i cancelli lasciando a casa intere famiglie. Siamo ormai al quarto anno di Cassa integrazione, un ammortizzatore
sociale del quale ad oggi usufruiscono circa 500mila lavoratori che, in media, hanno visto diminuire il proprio reddito di circa 4mila euro. In questi anni è venuta completamente a mancare una politica industriale di supporto da parte della Re-
gione Molise. Bisogna rimettere in moto una efficace politica industriale finché saremo ancora in tempo: il bonus occupazione ha evidenziato ancora una volta la dicotomia tra domande presentate e sulle poche risorse disponibili. Nella ridistribuzione delle risorse sarebbe pertanto utile spostare fondi oggi appostati su progetti che non decollano, verso strumenti come il credito d’imposta per l’occupazione per gli investimenti. Dunque, un quadro decisamente preoccupante quello che si è delineato in Italia sotto tutti i punti di vista e che rende necessario e urgente, come ribadito sempre più spesso in questi mesi dalla CGIL “un disegno di politica industriale con al centro gli investimenti e l'innovazione” senza il quale “c'è solo il perdurare della recessione”. Il Governo deve cambiare rotta e indirizzarla verso lo sviluppo e la crescita, ossia verso la creazione di lavoro, che rimane la vera emergenza del paese. Al contrario tutti i provvedimenti varati fin'ora dall'esecutivo basati su tagli lineari non hanno fatto altro che colpire lavoratori, giovani e pensionati, ossia quelle persone già messe a dura prova dalla crisi economica. Per la CGIL infatti “il decreto sviluppo non è all'altezza della gravità della crisi, serve un deciso cambio di rotta, in netto contrasto con le politiche rigoriste e recessive fin qui adottate”. Nei programmi elettorali manca la voce politica industriale (o se ne parla di sfuggita) né si discute di come evitare di diventare un deserto industriali. Su questi temi il dibattito elettorale è evanescente: si parla soprattutto di IMU, di riduzione dell'Irpef (rievocando uno slogan di cinque anni fa (meno tasse per tutti), di congelamento di Iva, tagli alle spese (senza specificare quali) e di rilancio dell'economia (come?). ma non del fatto che il paese vada rafforzato con una presenza forte nel settore industriale.
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L’ATM risponde ai sindacati sulla protesta di alcune sigle: È un presidio ad orologeria
"Ci vogliono sopprimere? Ma che lavoro fanno questi sindacalisti?" Intanto Giuseppe Larivera ribadisce la necessità che la Regione ripiani i debiti per il trasporto CAMPOBASSO. Duro il commento del responsabile relazioni esterne dell'Atm, Giuseppe Larivera, dopo l'ennesimo sciopero dei dipendenti proclamato da una parte dei sindacati. "Abbiamo già scritto più volte all’Assessorato ai Trasporti per informare della strumentalità che hanno queste manifestazioni, che, guarda caso, ricadono puntualmente in particolari e delicati momenti del rapporto fra ATM e Regione. Non si svela alcun arcano se si afferma che dietro c’è una regia occulta che coordina le iniziative di più soggetti, letteralmente votati a sabotare legittime aspettative di ATM, come quella della aggiudicazione del bando di gara. Il presidio indetto per il giorno 29/10/2013 da alcune sigle sindacali rientra nella ormai decrepita campagna di diffamazione di soggetti che strumentalizzano il sindacato per il solo scopo personale, pubblicamente e più volte dichiarato, di distruggere l'ATM. Ma il compito del sindacato è questo , oppure quello di passare la paghetta mensile a sindacalisti di professione, che tutto fanno fuorché cercare i modi e gli strumenti più utili per migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti.? Costoro vivono e prosperano sulla conflittualità aziendale. Sane relazioni fra azienda e lavoratori toglierebbero loro l’ossigeno e la ragione per esistere. Nel comportamento di questi sindacalisti c’è sicuramente anche il risentimento di chi non si è sentito soddisfatto in personali richieste, nella condizione preventiva e primaria anche solo per iniziare a parlare al tavolo delle trattative. Ma azienda e sindacati devono parlare delle aspettative dei dipendenti, dei problemi reali dei lavoratori o di altro ? La linea sindacale è scelta dai lavoratori, oppure dai capibastone che si muovono a seconda di personali logiche, tornaconti, rancori e
aspettative ? E’ questa la triste realtà di un mondo del lavoro locale che fatica a mettersi in sintonia con la parte più avanzata della nostra nazione che ha distrutto molte mitologie e buttato come carta straccia nel cestino personaggi arcaici, con la testa ingessata al rivendicazionismo conflittuale degli anni settanta. Infatti , se consideriamo una per una le motivazioni del documento di indizione del presidio, oltre a rilevare la violenza verbale e l’astio verso l’azienda, puntualmente precisiamo: in merito al pagamento dello stipendio, che per la mensilità di settembre 2013, scaduta il 12 ottobre, è stato corrisposto nella misura del 50%, questa società non può che ribadire la più volte denunciata situazione di disagio determinata dai ritardi accumulati dalla Regione Molise nell'erogazione dei corrispettivi e delle voci riguardanti l'adeguamento contrattuale, le corse bis, le tessere di libera circolazione, in merito alla contrattazione aziendale l'A.T.M. , fin dalla sua costituzione, ha provato più volte a raggiungere un nuovo accordo che armonizzasse i trattamenti e le posizioni del personale dipendente, nell'ottica di un recupero di produttività, con misure di incentivo rispetto al raggiungimento di standard adottati ovunque in fatto di prestazioni lavorative dei dipendenti. L'indennità "agente unico" non viene riconosciuta al personale dipendente assunto dopo l'anno 2000 in quanto una sentenza del Tribunale di Campobasso ha sancito che tale indennità non spetta a quanti risultano essere stati assunti dopo l'anno 2000. I tempi di trasferimento sono stati calcolati dal nostro personale ispettivo, e verificati su ciascun capolinea, e quindi inseriti negli sviluppi dei turni di lavoro. Il metodo di consegna degli incassi è quello precedentemente
adottato della imprese Sati e Larivera, che per diversi decenni è stato eseguito dagli autisti senza alcuna obiezione, in quanto perfettamente funzionale allo scopo. La pulizia degli autobus avviene mediante il personale dipendente addetto a tale mansione presso le diverse sedi, con l'ausilio di moderni impianti di autolavaggio installati in tutte le sedi. Inoltre l'azienda riconosce 40 minuti di lavoro al giorno a tutti gli autisti, in virtù di un accordo regionale del 1989, per il disbrigo di alcune attività accessorie, tra cui la pulizia dei veicoli. Sul tema delle fermate questa società ribadisce quanto già comunicato agli organi competenti, e cioè che l'ATM si limita a gestire i servizi di trasporto pubblico locale i cui programmi di esercizio sono approvati dalla Regione Molise. Tra l’altro si ricorda che il dirigente del Servizio trasporti ha declinato ogni responsabilità sulla sicurezza, per cui tutte le aziende del TPL molisano oggi dovrebbero non effettuare più le fermate. A fronte di tanta superficialità pubblica, resta solo la responsabilità delle aziende, le uniche che ancora tutelano gli interessi del cittadino – utente, rispetto al quale evidentemente l’ente pubblico si sente estraneo.
Per quanto attiene, infine, alle "altre problematiche irrisolte" questa società resta in attesa di conoscere in modo circostanziato quali siano gli ulteriori aspetti di cui i sindacati si dolgono. Questa è la verità, assolutamente documentabile dei fatti. Il rovescio della medaglia è un sindacato che al tavolo delle trattative alza sempre più la posta in gioco pur di non pervenire ad alcun accordo. Cosa conta il bilancio familiare di ognuno dei trecento dipendenti di ATM, che da un accordo, anche a scadenze progressive, potrebbe trarre benefici, rispetto alla tela di ragno ordita , con i compagni di merende, per sabotare ATM e consegnare il tpl regionale a ditte amiche, magari di fuori regione, sicuramente a costo doppio dell’attuale, distruggendo in tal modo tutto il mondo imprenditoriale locale nel settore dei trasporti ? E i lavoratori, in tale evenienza, staranno meglio ? Ne dubitiamo, perché il rapporto con i lavoratori , nelle grandi società di trasporti, è improntato a regole ferree che non lasciano alcun spazio ad umane considerazioni che sempre hanno ispirato i rapporti sociali nella nostra regione. L' ATM, e tutte le altre aziende del settore, combattono quotidianamente con migliaia di cavilli bu-
rocratici, con croniche mancanze di trasferimenti pubblici , con un indebitamento della Regione nei loro confronti per ventisei milioni di euro dei quali sono stati restituiti solo sei, per non parlare del pagamento degli interessi, riconosciuto a metà e ancora fermo al 2012 , con puntuali e ineffabili ritardi nel pagamento delle competenze mensili da parte di una pubblica amministrazione saccente, irresponsabile, impreparata, tutto sommato indifferente rispetto ai diritti dei lavoratori e ai bilanci di aziende che sono esposte nei confronti delle banche per aver prestato alla Regione i soldi per svolgere i servizi nel 2010 e parte del 2011. Vorremmo vedere se questi ritardi, ormai messi a regime, dovessero interessare gli stipendi mensili di politici e dipendenti regionali. Cosa accadrebbe? Che fine ha fatto il decreto Monti salva imprese ? La Regione Molise ha tenuto conto dei debiti che ha nei confronti delle ditte di trasporto ? Sono questi i temi sul tavolo; sono i temi del presente e del futuro dei trasporti in questa regione, e non i tre minuti dei tempi di trasferimenti non computati. Ma se di questo il Sindacato vuole vivere , lo faccia ! Si spera solo che i dipendenti aprano gli occhi!".
A rischio 45 posti di lavoro. La Regione non ha uno straccio di programmazione
Ex Cattolica, ultime ore per trattare CAMPOBASSO. Ultima chiamata per tentare di evitare i 45 licenziamenti degli infermieri del Centro medico Giovanni Paolo II. L'altra sera si è avuta un'altra riunione presso l'assessorato regionale al Lavoro tra la delegazione sindacale ( FP CGIL Molise – Susanna Pastorino, CGIL Molise – Lucia Merlo, CISL FP – Francesco Palumbo e Bozza Antonio, UIL FPL – Barbagallo Gaetano e Emilio Corbo, UGL Sanità – Alessandra Spidalieri, UGL Molise – Nicolino Libertone, CONFSAL – Ferdinando Salvatore, FIALS CONFSAL – Vasile Carmine e De Cicco Guglielmo,
COBAS P.I.- Di Bianco Marialuisa, Fondazione CISL MEDICI – Vincenzo Fraticelli) ed i vertici della Fondazione Giovanni Paolo II rappresentati da Carlo Di Falco, Rastelli Gianfranco, Antonio D’Aimmo e Vito Penna. Il confronto serrato ha consentito alle parti di condividere un’ipotesi di rilancio della struttura sanitaria attraverso l’approntamento di più interventi e di più misure.A tale scopo si è individuato un percorso che potrebbe evitare il licenziamento di 45 infermieri attraverso l’utilizzo alternativo di ammortizzatori sociali
(CIG in deroga, contratti di solidarietà, formazione continua, ecc..) e di un contributo solidale a carico del personale che la Fondazione restituirebbe integralmente a partire da gennaio 2016. In pratica, la richiesta era quella di un anno di contratto di solidarietà ma per la fondazione andava portato a due anni nell'attesa della individuazione di un programma per il rilancio della struttura medica. Le parti hanno condiviso su tale proposta un aggiornamento del tavolo di trattativa a domani. Resta, però, il dubbio sull'assenza della politica che fino a questo momento
non ha ancora detto cosa intende fare e come muoversi. Si è parlato di integrazione dimenticando che, in definitiva, si tratta di due strutture pubbliche essendo il Centro medico pagato direttamente dalla Regione. Ritardi nella previsione di un programma che rischiano di mandare all'aria tutto il sistema. A partire dall'immediato licenziamento dei 45 infermieri. Ma anche il contratto di solidarietà per un anno finirà per essere un pannicello caldo e a carico di tutti i lavoratori. Ma la programmazione della Regione dov'è?
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Campobasso
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Il ‘Cosmo’ dei Misteri E' scomparso a Campobasso Cosmo Teberino il custode degli Ingegni CAMPOBASSO. Il rito dei Misteri che ogni anno si rinnova e che è strettamente legato e correlato alle genti di questa città ma che, proprio grazie al suo portato, finisce con l'essere sentito e fatto suo da tutti coloro che giungono a Campobasso nel giorno della Sagra dei Misteri, ieri si è inchinato dinanzi alla scomparsa di Cosmo Teberino. Si deve molto all'ex maresciallo dei Vigili urbani se questa tradizione è riuscita a superare anche i momenti più bui dovuti all'incuria e all'abbandono. Fino a raggiungere l'ambita meta della realizzazione del Museo dei Misteri. Ingegni come simboli che nel volgere di poche ore escono e rientrano dal cuore pulsante della storia cittadina e finiscono con l'essere patrimonio di tutti perchè frutto di una cultura antica. E se per un giorno tornano ad animare una città che troppo spesso, per fretta o indolenza, dimentica la sua storia, per altri 364 giorni queste macchine sono gelosamente custodite nel museo di via Trento amorevolmente 'assistite' dalla famiglia Teberino e dai componenti del-
“L’animo dei Misteri è volato via…”
l'Associazione Misteri e Tradizioni. E chi, se non al capostipite Cosmo, va riconosciuto l'onore di avere saputo mantenere viva nel tempo questa tradizione. Una struttura aperta a quanti vi si avvicinano con la volontà di scoprire e leggere nuovi segreti; per ascoltare le flebili voci dei tanti bambini, uomini e donne che li hanno animati nel passato e che paiono uscire dal ferro sapientemente lavorato dalle mani del Di Zinno; dove le persone e le cose appaiono in profilo come nelle ricamature
LAUREA Paola Battista, discute oggi, presso il dipartimento di Economia, gestione, società e istituzioni, la tesi in “Modelli e strumento di valutazione delle politiche e dei servizi sociali: Age – Friendly – enviroments: interventi di promozione dell’invecchiamento attivo in una popolazione sempre più anziana”, del corso di laurea magistrale in servizio sociale e politiche sociali. Giorno importante per la giovane e brillante universitaria e per i genitori, papà Franco e Mamma Mariarosaria D’Elisiis, che con lei condividono la felice conclusione di un lungo impegno scolastico che, si augurano, le dischiuda un futuro ricco di soddisfazioni professionali. Da queste colonne le più vive felicitazioni.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
delle coperte dei nostri avi. In questo spazio museale la memoria riporta lo sguardo al passato, alla ricerca di un rinnovato sapere, ad un cammino verso la conoscenza. In una sorta di sospensione tra passato e futuro. Il presente, direte voi? E' quello che si vive nel giorno della sfilata o quello che si cattura all'interno della sala museale dove è possibile richiamare il sapere aprendo i cassetti della memoria. Ma oggi, si inchina al suo fautore: Cosmo Teberino che, da ora in poi, potrà vedere dall'alto i suoi Misteri.
di Massimo Dalla Torre Chissà cosa avrà detto Paolo Saverio Di Zinno ieri sera quando alla porta della sua bottega in via sant’Antonio abate ha bussato il custode della tradizione dei misteri; sicuramente avrà detto finalmente sei arrivato. Una visita rimandata perché i preparativi per la sagra dei misteri, anche se mancano molti mesi, non permette alcuna distrazione. Una visita che è giunta nel silenzio di quest' ottobre anomalo che ha visto chiudere gli occhi di chi fin da ragazzo si è impegnato a preservare la tradizione legata ai sacri ingegni. Un distacco che lascia attoniti, muti, tristi, perché Cosimo Teberino era una persona speciale. Sentimenti che volano nella mente e nel cuore come gli angeli che ondeggiano sugli ingegni nati dalla creatività di un figlio del popolo e forgiati dal fuoco e dall’acqua. In questo modo ci permettiamo di ricordarlo; specialmente ora che è seduto vicino al maestro per capire cosa sono veramente le sacre rappresentazioni ispirate dai disegni di Filippo Brunelleschi sommo dell’architettura del quattrocento italiano. Un qualcosa che gli è rimasta dentro tant’è che ha scelto, tra mille difficoltà e soprattutto per la cecità morale di alcuni, di preservare la Campobassanità strettamente legata alle tredici macchine che, nonostante sono passati diversi secoli anni ci parlano, ci raccontano il lento scorrere del tempo, della vita del borgo e di Campobasso che rimase a bocca aperta la prima volta al passaggio delle rappresentazioni del vecchio e del nuovo testamento. Campobassanità che si poteva leggere nel suo sguardo nei suoi silenzi, nel lento consumare della sigaretta sempre accesa, senza chiedere nulla in cambio. Campobassanità che rende omaggio a chi non solo come figurante, ma soprattutto come custode della tradizione, ha mantenuto integro e inalterato lo spirito delle cose semplici ma grande come “i misteri” Un qualcosa che difficilmente si comprende in un mondo vuoto senza sentimento e senza cultura. Parola che nonno Cosimo trasmetteva ogni qualvolta lo s’incontrava e raccontava aneddoti in cui prendevano corpo e forma personaggi che davano vita alla manifestazione più attesa dai Campobassani. Racconti inusitati che facevano scoprire aspetti particolari a volte grotteschi della comunità cittadina magari coloriti da espressioni dialettali. Racconti riscaldati dal fuoco acceso nel camino della sede dell’Associazione Misteri e Tradizioni, dove i tredici capolavori oggi più che mai aspettano di vederlo arrivare appoggiato al bastone e dire scherzosamente…”uno due e tre scannett’allert”.
Estorsione, ai domiciliari uno degli indagati CAMPOBASSO. Torna a casa uno dei quattro indagati della rapina con estorsione messa a segno qualche tempo fa a Ferrazzano ai dani di un 30enne del luogo. Il Gip Rinaldi ha concesso i domiciliari a M.G. difeso dall’avvocato Giuseppe Fazio. Fino a questo momento M.G. si trovara nella casa circondariale di Campobasso. Erano stati i Carabinieri della Compagnia di Campobasso a dare esecuzione alla misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Campobasso che aveva disposto la custodia cautelare in carcere per due giovani e agli arresti domiciliari per altri due, tutti ritenuti responsabili di tentata rapina, percosse, lesioni, danneggiamento e minaccia aggravata. Il fatto era accaduto a Ferrazzano lo scorso 13 giugno.
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Campobasso
30 ottobre 2013
Costi della politica, il Consiglio comunale si schiera contro la casta L’assise esprime forte disappunto per i finti tagli dei regionali e approva all’unanimità anche l’ordine del giorno contro il femminicidio Molto spesso non vanno d’accordo , anzi quasi mai ma, su alcuni temi , gli amministratori di Palazzo San Giorgio la pensano allo stesso modo e non hanno difficoltà a dimostrarlo con atti formali. Ne è la prova la compattezza con cui ieri mattina l’assise ha votato all’unanimità due ordini del giorno, uno per opporsi ai costi eccessivi della politica, l’altro contro il femminicidio. Due argomenti di grande attualità su cui il Consi-
Adriana Izzi
glio si è espresso in maniera decisa dando un segnale forte del proprio disappunto. Per contrastare il femminicidio ed opporsi a qualsiasi forma di violenza contro le donne Adriana Izzi, Marialaura Cancellario, Marilina Niro, Teresa Cuomo, Clotilde Perrella e Claudia Neri hanno ottenuto l’adesione dei colleghi al progetto “Posto Occupato” le cui attività saranno diffuse e realizzate su tutto il territorio comunale e regionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno della violenza contro le donne. L’intento è quello di intervenire a livello culturale ed educativo attraverso il coinvolgimento delle scuole, delle istituzioni, dei posti di lavoro, dei mezzi di trasporto e di tutti i soggetti produttivi e rappresentativi per concorrere a debellare la spirale di violenza contro le donne. Il Consiglio ha risposto unanimemente all’appello di civiltà e di cultura lanciato dal consigliere Adriana Izzi in perfetta sintonia con le colleghe. Con uguale compattezza l’assise
si è schierata contro la casta che occupa Palazzo Moffa approvando all’unanimità l’ordine del giorno sottoscritto da esponenti sia di centrosinistra che di centrodestra. “E’ importante sottolineare – ha detto Adriana Izzi tra i firmatari del documento - ciò che ci unisce e che è nel segno del bene comune e dell’utilità collettiva; è fondamentale che dal Comune arrivi un messaggio
Fermati per sottrazione di carta di credito Una coppia aveva prelevato indebitamente denaro Operazione della Polizia municipale CAMPOBASSO. A seguito dell’attività di Polizia Giudiziaria condotta dagli uomini del Comando della Polizia Municipale di Campobasso, guidati dal Col. dr. Franco Primiani, si è proceduto alla denuncia a piede libero di un uomo e una donna del capoluogo, i quali avevano utilizzato una carta di credito indebitamente sottratta a un cittadino di Campobasso. Le indagini della sezione di P.G. della Polizia Municipale del capoluogo sono partite da una denuncia di smarrimento del documento stesso e, a seguito di approfondita attività investigativa, sono stati individuati gli autori del reato i quali
avevano prelevato all’ignaro proprietario non solo somme di denaro ma con la stessa carta di credito avevano effettuato acquisti di materiale di diverso genere in vari esercizi commerciali di Campobasso. A seguito di una perquisizione domiciliare è stata rivenuta, presso l’abitazione dei due coniugi, la carta di credito utilizzata nonché parte del materiale acquistato con la stessa. Il tutto è stato posto sotto sequestro ed è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. I due coniugi, a piede libero, sono in attesa del rinvio a giudizio.
chiaro e diretto ai consiglieri regionali: è giusto che la politica abbia dei costi ma è inammissibile che vadano al di fuori dei parametri ammissibili”. Al di là degli schieramenti , i consiglieri comunali hanno fortemente criticato i finti tagli messi a punto dai colleghi regionali perché convinti che la politica non sia un lavoro ma partecipazione alla vita democratica e impegno ci-
vico. Il documento condiviso in aula è da intendere come un invito a rivedere la riduzione dei costi della politica in termini più significativi, nel rispetto della fiducia ricevuta dagli elettori e dei parametri consoni sotto il profilo etico ed economico, alla stagione di crisi profonda che l’intero Paese e soprattutto il Molise stanno vivendo. Teresa Manara
ANNO IX - N° 122 - MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
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Isernia
30 ottobre 2013
“Stiamo distruggendo il territorio” La denuncia di una serie di associazioni dopo la chiusura della ferrovia ISERNIA. "Ormai il tempo di confrontarci è giunto alla fine. Occorre prendere delle decisioni comuni e formulare linee guida per fermare scempi irreparabili". E' il grido di allarme delle associazioni ambientaliste e di quelle legate al territorio che hanno deciso di indire una riunione a Rivisondoli per fare il punto della situazione su quanto sta accadendo in Molise ma anche a confine con l'Abruzzo. "La Chiusura della Tratta Carpinone Sulmona è assolutamente da evitare viste le potenzialità che essa ha dimostrato di avere nel settore turismo, che tanto decantiamo ma di cui poi, nessuno si fila...Adesso è giunto il momento di unire le forze per una azione incisiva e speriamo risolutiva. Nel contempo altri scempi si abbattono su un territorio che se, si continua così, per il turismo sarà solo nocività. Altri 5 parchi eolici in Molise
e tantissimi in Abruzzo, 12000 manze in agro di San Martino in Pensilis, disboscamenti,occupazioni suoli tratturali con costruzioni di strade, autostrade, aero-
porti....... Rivisondoli ci ospiterà il 9 novembre alle ore 16,00 nella sala delle Terme Alte, alle porte del paese, e non a caso è stata scelta una sede termale che mira
allo sviluppo del turismo e non alla distruzione di una idea vincente, per cercare finalmente di buttar giù un documento comune su come uscire fuori da una secca
ormai quasi irreversibilmente fondata sull'indifferenza e sulla mancanza di programmi da attuare per un futuro di e per il territorio".
Si ribalta col camion, muore 44enne
Festa della “Mort cazzuta”
ISERNIA. Un grave incidente sul lavoro si è verificato in mattinata a Carovilli. Guido Di Franco, 44enne originario di Roccasicura, aveva caricato il camion di sabbia in una cava vicino Carovilli, il mezzo pesante ha iniziato a sbandare e si è ribaltato. L'uomo, sembrerebbe che abbia cercato di uscire dall'abitacolo ma non ci è riuscito. Su luogo dell'incidente carabinieri e medici del 118.
"Non confondiamo la festa americana di “Halloween” con la nostra “Mort cazzuta” che è una nostra antica festa – dichiara la Presidente della Pro Loco "Monteferrante" di Carovilli, Marina Paglione – Già qualche secolo addietro, infatti, nella sera precedente il giorno dei morti, in molti paesi del Molise si celebrava questo “rito” particolare". Salvatore Testa, un carovillese amante delle tradizioni, ricorda che le famiglie oppure gruppi di amici si riunivano e preparavano una cena (re cummit) a base di "sagne e jierv", (sagne e verdure che hanno subito la prima gelata della stagione) avendo cura di lasciarne un piatto fuori, sul davanzale di una finestra, a disposizione dei cari defunti, che secondo la credenza, in quella notte tornavano in paese. Leggenda vuole che il mattino seguente quel piatto fosse regolarmente vuoto. In quella occasione, aspetto importante, venivano intagliate (di qui il termine cazzute) delle zucche dandogli la parvenza di un volto e inserendovi all'interno una candela
Chiusura del sito di San Vincenzo al Volturno L’onorevole Leva interroga il Ministro dei Beni e le Attività Culturali ISERNIA. Facendo seguito alla dichiarazione di intenti rilasciata in occasione del sit-in organizzato dai sindacati presso il sito di San Vincenzo al Volturno, scaturito dalla decisione della Soprintendenza del Molise di chiudere l’area e trasferire in altra sede il personale ivi presente, il deputato del Pd, Danilo Leva, ha presentato un’interrogazione al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali finalizzata ad ottenere chiarezza sul caso, ma anche a mettere in luce, oltre i confini regionali, il patrimonio culturale del Molise purtroppo ancora poco conosciuto e poco fruibile. L’onorevole Leva, ripercorrendo le vicende che dalla scoperta dei reperti hanno portato al progetto di realizzazione di un museo archeologico, ma anche facendo accenno ad altre carenze riferite alla gestione dei siti di interesse molisani, a partire dal Paleolitico Isernia, chiede al Ministro “di sapere quali tempestive ed efficaci iniziative intenda assumere per garantire l’immediato ripristino e la riapertura della sede della soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici del Molise nel comune di Castel San Vincenzo, fornita tra l’altro a titolo gratuito dall’amministrazione comunale e messa in sicurezza con fondi ministeriali”; ma anche “quali iniziative intenda adottare per la valorizzazione dell’intero patrimonio culturale presente in Molise”.
Nell’ambito del protocollo d’intesa tra l’Ufficio Scolastico Regionale per il Molise, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Molise e il comune di Venafro per la realizzazione di iniziative volte a favorire la promozione della legalità e l’accesso alla cultura, la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Molise, che partecipa al gruppo di lavoro, comunica che all’interno del Castello Pandone di Venafro sarà allestita una mostra documentale-iconografica sui temi della legalità, della partecipazione democratica, dei diritti umani con lavori realizzati dagli allievi delle scuole partecipanti all’iniziativa. Si terrà inoltre un programma di attività volto a sviluppare un percorso informativo e formativo sulla diffusione dei principi della cittadinanza consapevole e attiva nel rispetto dei diritti e delle regole sociali. Gli eventi, rivolti ai dirigenti scolastici, ai docenti, agli alunni delle scuole
accesa: era questa la "Mort cazzuta". Naturalmente ognuno si sbizzarriva a modo suo: c’era chi dava alla zucca un’espressione sorridente, chi spaventosa, chi piangente, chi beffarda; era comunque un’occasione per manifestare la propria visione della vita e della morte. Qualcuno ricorda anche che oltre alla zucca veniva acceso un piccolo fuoco all’esterno per indicare ai morti qual era la propria casa. Questo accadeva da noi alla vigilia del 2 novembre, invece la festa americana cade il giorno precedente, infatti la parola halloween è una contrazione e si trova per la prima volta nel XVI secolo, essa rappresenta una variante scozzese del nome completo All-HallowsEve, cioè la notte prima di Ognissanti. Quella festa, di origine celtica, aveva un significato legato soprattutto alla natura, cioè indicava la fine dell’estate e l’inizio della lunga stagione invernale. Per conservare lo spirito della nostra antica festa popolare, la Pro Loco “Monteferrante” di Carovilli ha deciso di organizzare una ma-
nifestazione in cui i bambini si possano divertire con dei giochi e delle piccole maschere, i papà possano dimostrare la loro abilità nell’intagliare le zucche, le mamme diano prova della loro bravura e fantasia a preparare dolci. Oltre ai giochi per i bambini ci sarà, quindi, una gara, con premi adeguati all’occasione, per scegliere le tre migliori zucche, più originali e spettacolari, e i migliori dolci secondo una classifica così concepita: il più bello, il più buono, ma senza assaggio, il più “cazzuto”, cioè attinente alla festa. A giudicare i lavori sarà una grande giuria popolare nello spirito del divertimento e del piacere di stare insieme. Al termine, soprattutto per la gioia dei bambini, i dolci verranno allegramente consumati. Poi, tutti a casa a mangiare le tradizionali “sagne e jierv”. Appuntamento in Piazza Municipio a Carovilli il 1° novembre alle ore 16. Coloro che intendono partecipare alle gare possono iscriversi presso il locale di Luigi Colitto a partire dal 26 ottobre.
Legalità e diritti umani Da oggi al 16 novembre a Venafro al Castello Pandone di ogni ordine e grado, alle famiglie e alla società civile, si svolgeranno presso il Castello Pandone di Venafro dal 30 ottobre al 16 novembre 2013 con il seguente programma: 30 ottobre – 16 novembre 2013, ore 9.00-12.00 Visite guidate per le scolaresche alla mostra documentale-iconografica sui temi della legalità e dei diritti umani, al Museo Nazionale del Molise in Castello Pandone e al Museo Archeologico di Santa Chiara. Mercoledì 30 ottobre 2013, ore 15.30-18.30
Seminario di studio “Legalità e diritti umani:dal curricolo scolastico alla vita”. Rivolto ai dirigenti, ai docenti, agli studenti, alle famiglie, alle associazioni e alla società civile. Mercoledì 6 novembre 2013, ore 9.00-13.00 “I giovani ambasciatori della legalità” Incontro dibattito con gli studenti. Martedì 12 Novembre 2013, ore 15.30-18.30
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Termoli
30 ottobre 2013
Zuccherificio, per 17 lavoratori in esubero sei mesi di cassa integrazione TERMOLI - Boccata di ossigeno per i 17 lavoratori in esubero dello Zuccherificio dl Molise. In una riunione che si è tenuta presso l’assessorato regionale, è stato deciso di prorogare per loro la Cassa integrazione per altri sei mesi. “Ho accolto la sollecitazione delle organizzazioni sindacali – ha detto il vice presidente della Giunta regionale Michele Petraroia - a promuovere a breve un confronto con tutti gli interlocutori coinvolti nella gestione della filiera bieticolo-saccarifera regionale per individuare e condividere un progetto di rilancio e di riorganizzazione produttiva dello stabilimento di Termoli. E’ opportuno approfondire con la New.Co srl, con la procedura e gli organi dello Zuccherificio Spa, con i sindacati e con i bieti-
Patto per la sicurezza, Cristiano Di Pietro sollecita la chiusura dell’iter TERMOLI - Il vice presidente del Consiglio regionale Cristiano Di Pietro, dopo un primo incontro avuto a Termoli con i rappresentanti del Siap e in attesa di altre riunioni con il sindacato di polizia su Campobasso e Isernia, torna sulla questione del patto per la sicurezza, questa volta lo fa attraverso una mozione a firma sua e del capogruppo IdV Carmelo Parpiglia, per impegnare la giunta regionale a provvedere al completamento dell’iter burocratico. È un progetto, quello del patto per la sicurezza, avviato nel giugno del 2012, su iniziativa dello stesso Di Pietro in collaborazione con il consigliere Bizzarro e l’ex assessore alla programmazione Gianfranco Vitagliano, ma la firma del protocollo di intesa che impegnava la Regione Molise, le Prefettura di Campobasso e Isernia e i Comuni molisani con popolazione superiore ai 5000 abitanti a promuovere azioni coordinate volte a garantire migliori condizioni di sicurezza e vivibilità nei territori interessati, soprattutto attraverso l’implementazione o l’aggiornamento dei sistemi di videosorveglianza, si è arenata per motivi istituzionali legati proprio alla fine della scorsa legislatura. "La cifra inizialmente prevista per la realizzazione del patto era pari a 5 milioni di euro – ha ricordato il vice presidente del Consiglio Cristiano Di Pietro - somma che, però, a seguito della rimodulazione dei fondi a disposizione utilizzati, in parte, per coprire il disavanzo sanitario è stata dimezzata. È necessario che i 2.500.000 euro ancora a disposizione – ha sottolineato – vengano ora utilizzati al più presto, tanto più se si pensa che negli ultimi mesi i fenomeni di criminalità sul nostro territorio si sono moltiplicati. Segnali a dir poco allarmanti - ha concluso - che ci inducono a fare pressioni anche per sensibilizzare il Governo nazionale a potenziare con uomini e mezzi delle forze della Polizia di Stato sul territorio regionale”.
Vertenza Vibac, si apre uno spiraglio per la ripresa produttiva
coltori, le questioni attinenti il futuro aziendale. La Giunta Regionale continuerà ad impegnarsi su tutti i fronti e ad ogni livello per valorizzare, salvaguardare e promuovere la filiera bieticolo-saccarifera e lo stabili-
mento produttivo di Termoli”. Intanto la direzione aziendale sta approntando il nuovo bando di vendita all’asta, è il terzo visto che i primi due sono andati deserti, con un sensibile ribasso da 29 a 22 milioni di euro.
TERMOLI - E se allo Zuccherificio si spera, alla Vibac che produce nastro adesivo si è aperto un possibile spiraglio. Nell’ultimo incontro che l’azienda ha avuto con i sindacati è emersa la possibilità che l’azienda non chiuda e lasci a casa 153 lavoratori. L’azienda è stata molto chiara ed ha portato la documentazione della perdita di oltre 800mila euro di perdita negli ultimi tre mesi per lo stabilimento termolese. Una situazione che la direzione dell’aziendale, da 25 anni presente nel Nucleo Industriale di Rivolta del Re, non è in grado di sopportare. I motivi della crisi sono da ricercare, come è stato fatto presente durante l’incontro, la riduzione delle commesse e, soprattutto, la concorrenza di Paesi esteri che fanno lo stesso prodotto a metà prezzo. Ecco allora che la Vibac per non chiudere i battenti a Termoli deve diventare più competitiva e per farlo l’azienda dovrebbe investire in tecnologia ma al momento non può: acquisto di nuovi macchinari per le nuove linee di produzione e corsi di formazione per il personale.A questo punto sembra chiaro che i rappresentanti sindacali tirino in ballo la Regione Molise e hanno chiesto un incontro urgente da tenersi la prossima settimana.
“Distacco contatori acqua potabile”, intervento dell’opposizione consiliare TERMOLI - Se l'acqua è un diritto, ne consegue che la sua somministrazione è necessaria a soddisfare le più elementari esigenze di vita. Negli ultimi tempi, secondo informazioni avute dai diretti interessati, sta avvenendo un distacco da parte del gestore del servizio idrico dei contatori per la fornitura di acqua potabile a persone per motivi di morosità. Ascoltando l’ufficio per le politiche sociali è stato confermato che tra le varie richieste di aiuto sta diventando sempre più concreta questa del distacco dell’acqua potabile. Premettendo che la giurisprudenza ha giudicato vessatorio il distacco della fornitura senza preventiva disamina delle situazioni specifiche e tutela delle fasce deboli (Tribunale di Latina sentenza del 13/07/2006), la questione però è da spostare sul piano dei “diritti fondamentali per la vita”. Infatti la necessità di un quantitativo minimo d'acqua comunque riconosciuto anche a chi non può pagarla è sostenuta anche dalla risoluzione dell'ONU per il diritto all'acqua del 28/07/2010 e da numerose sentenze, quali quella del Tribunale di Castrovillari (sentenza n.5811 del 30/11/2012), secondo cui la morosità dell'utente non è ragione sufficiente a soddisfare la sospensione della
fornitura di acqua, in quanto in contrasto con l'articolo 2 della Costituzione. Inoltre il Comune di Termoli con delibera di Consiglio comunale n. 30/2013 ha all’unanimità sancito che:”Il Comune di Termoli riconosce il diritto umano all'acqua, ossia l'accesso come diritto inalienabile, quindi lo status dell'acqua come bene pubblico privo di rilevanza economica e di interesse generale”. A questo punto non c’è più tribunale, corte, organismo o altro che tengano per considerare che la sospensione della fornitura idrica non possa essere ricondotta ad una pura questione di legittimità. La sospensione dell'erogazione significa negare un diritto inviolabile. Anche l'AEEG (Autorità per l'energia elettrica e il gas), che in seguito alla L. 214/2011 assumerà “le funzioni attinenti ai servizi idrici”, nel documento DCO n. 204/2012/R/IDR ravvisa l'opportunità di istituire una “tariffa sociale” ed ha avviato su questo argomento una consultazione dei soggetti interessati. Il Comune di Termoli non può rimanere sordo su questo tema. Dovrà impegnarsi ed intervenire al più presto affinché un altro diritto fondamentale non venga cancellato. I Consiglieri comunali di minoranza
Recupero imposte ex Ici per piattaforme petrolifere Edison TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino invita i giornalisti alla conferenza stampa convocata presso il Municipio di Termoli nella giornata di oggi alle ore 10,30. Nel corso dell’incontro riservato agli operatori dell’informazione saranno illustrate le novità inerenti il recupero delle imposte “ex Ici”, per gli anni che vanno dal 1999 al 2004, dovuti da Edison al Comune di Termoli per le piattaforme petrolifere ubicate al largo delle coste molisane.
Rinnovata la Consulta diocesana TERMOLI - Presso la Cittadella della Carità di Termoli, si è riunita la Consulta diocesana dell’Apostolato dei Laici, convocata da Sua Eccellenza Monsignor. Gianfranco De Luca, per rinnovare gli incarichi di Presidente e di Segretario, per la durata di 5 anni.All’ unanimità sono stata rieletta Presidente. Ringrazio lo Spirito Santo e tutti i membri della Consulta per la stima e la fiducia riservatami. Per il segretario c'è stata la nuova nomina del Dr. Antonio De Lellis che ha diversi incarichi di responsabilità che ottempera con passione e dedizione. Pensare “insieme”, riscoprire il nostro dover essere, l'urgenza di ritornare alle origini e la necessità di ritrovare l'entusiasmo della testimonianza cristiana sono gli obiettivi che ci prefiggiamo. La Consulta è anzitutto il “luogo” ecclesiale in cui incontrarsi, approfondire la conoscenza reciproca, accogliersi e riconoscersi come realtà sorelle, rafforzarsi negli aspetti comuni e donarsi lo specifico di ognuna, imparare a dialogare insieme. Istituita come espressione della forma associata dell’apostolato dei fedeli laici, nel rispetto dell’identità e dei compiti delle singole aggregazioni, la Consulta diocesana si propone, a livello operativo, di: valorizzare la forma associata dell’apostolato dei fedeli laici, richiamando costantemente il suo significato nel quadro di una comunità ecclesiale partecipata e corresponsabile; svolgere compiti di informazione volti a promuovere la reciproca conoscenza e stima; far crescere uno stile ed una prassi di laicato maturo e responsabile, in uno spirito di comunione e collaborazione, anche attraverso iniziative di studio, di dialogo e di confronto per una più attenta e più responsabile partecipazione alla vita pastorale della Chiesa da parte delle singole aggregazioni; elaborare proposte in ordine agli orientamenti e alle linee pastorali del Vescovo; assumere gli orientamenti pastorali generali e le eventuali indicazioni
specifiche del Vescovo, sottolineando e sostenendo la mediazione delle singole aggregazioni; promuovere iniziative comuni con il consenso e la partecipazione delle aggregazioni aderenti, in ordine ad istanze e problemi di particolare attualità. “L’impegno comune è un progetto pastorale che richiami l’essenziale e che sia ben centrato sull’essenziale, cioè su Gesù Cristo. Non serve disperdersi in tante cose secondarie o superflue, ma concentrarsi sulla realtà fondamentale che è l’incontro con Cristo, con la sua misericordia, con il suo amore, e amare i fratelli come Lui ci ha amato. Un progetto animato dalla creatività e dalla fantasia dello Spirito Santo, che ci spinge anche a percorrere vie nuove, con coraggio, senza fossilizzarci!” Dalla lettura attenta e condivisa delle parole di Papa Francesco, insieme al nostro Pastore mons.Gianfranco De Luca, ci auguriamo di intraprendere il nostro progetto che sarà un cammino di fiducia, speranza e certezza e, come dice il Santo Padre, metterà al centro la famiglia che è la cellula vitale della vita che genera speranza per il futuro, solidarietà e pace. La Fede insieme all'Amore è solidarietà concreta per vivere un cristianesimo vivo secondo l’esempio di Cristo Gesù, Principe della pace e dell'amore per l'umanità. Nella sua riflessione,Antonio afferma che questo incarico all'interno della Consulta delle associazioni laicali ci offre la possibilità concreta di valorizzare, sempre di più, i talenti personali e associativi di cui siamo portatori.Vivere nella fraternità riconoscendoci figli dello stesso Padre e fratelli in Cristo Gesù. Quale grande dono abbiamo ricevuto! Dobbiamo condividerlo e per far questo sarebbe auspicabile vivere dei momenti di convivialità durante i quali riconosciamo la nostra fragilità e la nostra voglia di costruire insieme il Regno di Dio. Esther Flocco e Antonio De Lellis
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Termoli
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Guardia di Finanza sventa truffa da 300mila euro Gran manze, Coralbo a Monaco: opponiti BASSO MOLISE – Continua il dibattito sull’insediamento intensivo di bovini in basso Molise e in questo caso è Michjele Coralbo, esponente di Costruire Democrazia, a lanciare un appello.“La posizione assunta dai rappresentanti nazionali della nostra regione non sembra fondata su basi scientifiche né su analisi economiche tali da prefigurare un incremento dello sviluppo del territorio molisano. Di fronte a tale approssimazione ritengo che sia necessario e doveroso chiedere a tutti i consiglieri regionali, in modo particolare a quelli che operano sul territorio basso molisano, di pretendere con forza un’analisi reale degli effetti positivi e soprattutto di quelli negativi di un intervento così massiccio su un’area così limitata. Credo che capofila di questa battaglia in difesa di tutti i cittadini molisani debba essere proprio il consigliere regionale Filippo Monaco già candidato sindaco della cittadina adriatica, consigliere comunale e capo dell’opposizione al Governo locale guidato Di Brino ed oggi vicepresidente del Consiglio regionale”.
Alessandro Petriella nuovo segretario cittadino del PD PETACCIATO – Anche il locale Partito democratico ha il nuovo segretario cittadino. Si tratta di Alessandro Pietrella, che è già membro della segreteria regionale ed ha ricoperto, fino a poco tempo fa, la carica di responsabile lavoro PD per il Molise. Tutto il circolo di Petacciato ha augurato buon lavoro al neo-segretario cittadino, e a sua volta Petriella ha ringraziato tutti i tesserati per la fiducia, soprattutto i neo-tesserati che sono un segnale importante per il futuro, e ha sottolineato che “il Partito Democratico in un contesto locale, molto diverso dalle dinamiche Nazionali, vorrà esser un luogo di incontro e di discussione per trovare soluzioni a problematiche per i cittadini, i quali verranno invitati a partecipare ai futuri incontri”.
SANTA CROCE DI MAGLIANO – Avrebbe architettato una truffa da 300mila eurio ai danni di una coppia di Santa Croce di Magliano spacciandosi per avvocato. Secondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanzia di Larino, coordinate dalla Procura della Repubblica, la donna si sarebbe spacciata per avvocato e avrebbe consigliato alla coppia, che si trova in difficoltà, “l’intestazione ufficiale di svariati beni immobili e attrezzature agricole per un valore di 300mila euro, conseguendo quindi un ingiusto profitto”. In questo modo, avrebbe spiegato la sedicente “avvocatessa” i coniugi avrebbero evitato possibili pignoramenti od altre misure che
si attuano in caso di insolvenza. Ma la coppia ha sentito odor di bruciato ed ha denunciato il fatto che ha visto subito in azione gli
uomini della Guardia di Finanza di Larino che hanno prodotto un dettagliato rapporto consegnato al Procuratore frentano Ludovico
Vaccaro. Ora la presunta avvocatessa dovrà rispondere alle accuse di truffa, minaccia e falso in atto pubblico.
Al via censimento punteruolo rosso della palma CAMPOMARINO – L’amministrazione comunale, nell’ambito degli impegni relativi alla salvaguardia ed alla tutela dell’ambiente, allo scopo di contrastare il diffondersi del “Punteruolo Rosso della Palma”, parassita che sta minacciando le palme presenti sul territorio comunale, intende eseguire un censimento delle palme private presenti nel territorio comunale. Le palme, presenti sia nel verde pubblico che in quello privato, rappresentano un bene di elevato valore ambientale, culturale e paesaggistico. Per questi motivi l’amministrazione comunale invita la cittadinanza e soprattuttoi proprietari di palme di tipo “Phoenix” ad aderire al censimento indicando l’ubicazione delle palme (infette o meno). Sarà cura del Comune provvedere gratuitamente alla consulenza diretta per il riconoscimento delle palme at-
taccate dal coleottero “Punteruolo Rosso”, alla informazione per la corretta cura con prodotti autorizzati, nonché al monitoraggio nel tempo della salute delle palme stesse. La cura delle palme infette ai primi stadi ha costi molto bassi, mentre l’abbattimento e la distruzione della palma, non sempre necessaria, ha costi notevoli ma, come detto, evitabili. Gli amministratori comunali ora confidano in una piena adesione all’iniziativa, ai fini di una maggiore consapevolezza dei necessari interventi di profilassi e di prevenzione, finalizzati all’accertamento dei sintomi di infestazione del parassita ed alla salvaguardia degli esemplari di palme. Pertanto tutti i possessori di palme sono invitati all’immediata segnalazione al servizio Tecnico comunale telefonanso ai numeri 0875 – 5311 oppure allo 0875 – 531211.
Concorso artistico per il bicentenario dell’Arma dei carabinieri BASSO MOLISE - Un concorso per celebrare i duecento anni dell’Arma dei Carabinieri, i valori di un tempo e quelli di oggi rappresentati in lavori artistici dagli studenti. Il concorso, intitolato “L’Arma dei carabinieri: 200 anni di storia. I valori senza tempo da preservare..ieri, oggi..sempre” si rivolge agli studenti dei licei artistici, degli istituti d’arte e delle accademie di belle arti, indetto per l’anno scolastico 2013/2014 dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero per i Beni e le Attività
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di Giuseppe Saluppo
Culturali e del Turismo, in partecipazione con il Comando generale dell’Arma dei Carabinieri. Le sezioni in gara saranno cinque e si potrà scegliere di partecipare con opere pittoriche, plastiche, grafiche, multimediali o di progettazione di design da sottoporre ad una Commissione selettiva regionale che, dopo un’attenta valutazione, sceglierà quali potranno procedere verso la fase successiva e giungere alla Commissione selettiva nazionale, composta da rappresentanti delle istituzioni organizzatrici
che si occuperanno di individuare le prime tre opere vincitrici di ciascuna categoria. Al termine del concorso verranno allestite mostre, a livello regionale e nazionale, in luoghi di cultura individuati dal Miur, dal Mibact e dall’Arma dei Carabinieri. Un evento importante che lega l’arte alla tradizione e sensibilizza i giovani ad uno dei corpi più antichi d’Italia, anche attraverso iniziative parallele al concorso artistico come convegni e visite guidate per gli istituti scolastici.
Assemblea regionale di Libera Molise LARINO - Giovedì 31 ottobre alle ore 17,30 a Larino nella Sala consiliare del Palazzo Ducale, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, si terrà l'assemblea regionale di Libera Molise. Il programma prevede l’intervento del referente del Presidio di Libera Larino; seguirà quello del coordinatore regionale Prof. Franco Novelli sul tema: “Libera oggi nel Molise. Programmazione e valutazioni tematiche emergenti”. Seguirà il dibattito e le conclusioni di don Marcello Cozzi, vice Presidente Nazionale.
Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
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Spettacolo
30 ottobre 2013
Oreste al Savoia La Compagnia Stabile del Molise in scena il 6 novembre con la regia di Ilario Grieco CAMPOBASSO - Al capezzale del teatro Savoia si alternano varie figure, artistiche e istituzionali. Il 6 novembre, la Compagnia Stabile del Molise sale sul palco con “Oreste” di Vittorio Alfieri per la regia di Ilario Grieco, giovane musicista/regista classe ‘81. Sul palco, uno stuolo di giovani attori molisani, tutti decisi a fare del proprio lavoro, uno strumento di crescita culturale per la propria terra e, per questo, tenacemente decisi a restare in Molise per dimostrare che anche senza emigrare, si può realizzare il sogno artistico di ognuno. Nasce con queste intenzioni la Compagnia Stabile che oggi, realizza corsi di teatro al Comunale di Bojano. Nel frattempo, guidati da Grieco, reduce dal successo della messa in scena dell’opera “Le nozze di Figaro” di W. A. Mozart e“Don Pasquale” di G. Donizetti, per la stagione lirica 2010/2011 del Teatro Don Bosco di Roma, gli attori si calano nei personaggi senza remore. Sul palco salgono Paola Cerimele (Elettra), Chiara Cavalieri (Clitennestra), Raffaello
Lombardi (Egisto), Diego Florio (Oreste), Giorgio Careccia (Pilade).Uno spettacolo, che Grieco definisce: “Alfieri sentiva la necessità di un apparato teatrale e spettacolare che il teatro tragico italiano dell'epoca ancora non possedeva. Dedito egli stesso a rappresentare le sue tragedie all'interno delle camere gentilizie, sperava che un giorno nascessero attori e pubblico adeguati a cui affidare dietro a un boccascena le sue creature tragiche, che per forza e immediatezza di espressione sembrano, ancor più che in Shakespeare (e non me ne voglia Jan kott), nostre contemporanee. Con umiltà il nostro gruppo ha cercato di cogliere l'invito e insieme la sfida lanciata da questo rivoluzionario conte settecentesco più di duecento anni fa: e se la follia di Oreste, anziché un grido di dolore incessante, dopo il culmine della sofferenza, fosse una lucida repressione o anestetizzazione delle sofferenze e delle nefandezze vissute? Quale stato, o nevrosi, infondo, è più spietata e attuale di questa?” Ingresso euro 12,00-10,00-8,00. Info 3341001710. chp
Original Cool
Mostra “La mia seconda patria”
ISERNIA - Dopo i fatsi del passato, l’ex Grapes si rinnova e si chiama Original Cool. Oggi l’inaugurazione in corso Marcelli, in pieno centro storico ad Isernia. La serata di oggi anticipa il gran party di domani, Halloween. La cena del 31 euro 15,00 e a seguire musica revival con le selzioni di Antonio Altieri.
CAMPOBASSO - L’associazione “Pro Arturo Giovannitti” ha in essere la mostra “La mia seconda patria” mostra sull’emigrazione molisana nel mondo, presso la sala multimediale della Fondazione Molise Cultura in via Milano. Resterà aperta sino al 30 dicembre con un ciclo di eventi collaterali. Nei primi giorni dell’esposizione, l’affluenza è stata notevole. Molto interesse da parte delle scolaresche giunte, grazie alla ricerca storica documentata attraverso pannelli espositivi e vari oggetti inediti esposti. Da luendì a sabato ore 9.30/13.00-15.00/19.00. Info 3386571359. (foto Antonello Luciani)
Domani nelle sale “Sole a catinelle”, il nuovo di Zalone CAMPOBASSO - Esce domani in tutta Italia, il nuovo film di Chezzo Zalone (vero nome Luca Medici) “Sole a catinelle”. Una parte delle riprese sona state effettuate in Molise, dopo un casting che ha visto migliaia di persone recarsi nella sede di Molisecinema a Casacalenda.Il Molise, nella trama del film, è il posto peggiore dove portare un familiare a fare le vacanze, un posto dunque non consigliato. Ora, non resta che vedere lo sviuluppo della trama e che visione del Molise ha dato all’Italia, Zalone.
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di Giuseppe Saluppo
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30 ottobre 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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