30 settembre 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 197 - MARTEDÌ 30 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

L’Oscar del giorno a Bregantini e Ruta

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Bregantini e Ruta. Il Vescovo di Campobasso e il senatore del Pd si sono decisi ad intervenire sulla questione delle centrali a biomassa nell'area del Matese. Entrambi, nel dichiararsi contrari all'istallazione degli impianti, ritengono che i pronunciamenti non cadranno nel vuoto, leggasi il diniego di Frattura, come la certezza che ci saranno tempestive quanto efficaci azioni amministrative conseguenti al pronunciamento unanime del consiglio regionale del Molise, legga si sempre Frattura. Non resta, allora, che attendere la decisione del presidente della Giunta regionale.

Il Tapiro del giorno al Comune di Matrice

Il Tapiro al Comune di Matrice. Tari, Tasi: tasse. Una gran confusione, con errori, a Campobasso, e omissioni, a Matrice dove l’amministrazione ha deciso di non gravare di aliquote le seconde case, tranne quelle date in locazione. Che non sono più di quattro e, per giunta, regolarmente denunciate. Le seconde case sfitte (o date in nero in locazione) se la sono sfangata. La gente si chiede perché questa palese disparità. Presto detto. Le seconde case appartengono a personaggi noti del luogo trasferiti nel capoluogo ai quali, da parte dell’amministrazione, è parso doveroso fare un omaggio. Tari, Tasi: tasse. Sì, ma non per tutti.

GIORNALE SATIRICO

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30 settembre 2014

23 settembre 2014, a Palazzo Moffa: il Molise è stato beffato e sbeffeggiato La più grande presa per i fondelli ai molisani l’ha realizzata il consiglio regionale del Molise il 23 settembre 2014 deliberando di dare mandato al presidente Paolo di Laura Frattura di fare tutto ciò ch’è in suo potere al fine di annullare, in autotutela (!), le determinazioni dirigenziali numero 23 e 24 che autorizzano la realizzazione degli impianti di produzione di energia rinnovabile da biomasse nei comuni di San Polo Matese e di Campochiaro. Cinici e beffardi, i consiglieri regionali hanno incaricato l’assassino di fare le indagini sul delitto. A Napoli la metafora è molto più lieve: si chiede all’acquaiolo se l’acqua è fresca!” Chiaro che quello risponda: “Come una rosa”. Il consiglio regionale aveva l’autorità (non l’autorevolezza che non ha), anzi, il dovere, di esprimere un voto contrario, motivandolo dettagliatamente nei punti in cui le determinazioni autorizzative degli impianti si prestano ad essere attaccate, e di incaricare il presidente della giunta regionale di procedere al loro annullamento. Ciò, se il consiglio regionale

avesse avuto a cuore davvero l’interesse collettivo, e non quello macroscopico del presidente Frattura realizzato attraverso la mano dei suoi più diretti collaborati nella gestione del potere. Altro che “fare tutto ciò ch’è in suo potere!”. Ciò che era in suo potere, il presidente, l’ha fatto, eccome!, creando i presupposti, i mezzi, gli strumenti, le soluzioni, e le determinazioni per raggiungere lo scopo. Intorno a lui, certo, aleggia il sospetto di complicità, favoritismi e collusioni. Anche il ritardo pilotato del Piano paesistico rientra nel quadro dei favoritismi finalizzati a sostenere la realizzazione delle due centrali a biomasse. Per cui l’applauso del pubblico presente in consiglio regionale, seguito alla votazione all’unanimità (cioè con il voto di Iorio, Fusco Perrella, Cavaliere e Sabusco!!!), ha il sapore della beffa. Della facilità con cui un popolo abituato a subire sopraffazioni ed angherie, a piegare la testa ad ogni forma di potere, prenda per buona la più smaccata delle prese in giro da parte di chi della turlupi-

natura peraltro ne fa un costume di vita. Ribadiamo: il consiglio regionale aveva l’autorità (non l’autorevolezza che non ha), anzi, il dovere di esprimere un voto contrario, motivandolo dettagliatamente nei punti in cui le determinazioni autorizzative degli impianti si prestano ad essere attaccate, e di incaricare il presidente della giunta regionale di procedere al loro annullamento. Non avendo fatto questo, il consiglio regionale non ha fatto niente che possa portare all’annullamento degli atti che consentono di distruggere un’area a grande vocazione agroalimentare e turistica e di avvelenare le popolazioni residenti, con l’aggravante dell’uso di finanziamenti pubblici. Tant’è che i lavori vanno avanti. Anche i sindaci di San Polo e di Campochiaro, che sono i titolari (costituzionali) della gestione e dell’uso del proprio territorio, non riescono ad interdire quella che appare ed è la più grave azione amministrativa finalizzata ad interessi privati. Stiano attenti i

molisani, e aprano gli occhi, quando potranno leggere ciò che sarà stato deciso da Frattura e soci sulla destinazione dei fondi europei per settennio 2014/2020! Se saranno attenti, e avranno gli occhi aperti, i molisani sapranno dell’entità del contributo finanziario alla produzione di energia alternativa, quindi alle due centrali a biomasse. Affari, solo affari; arricchimenti, solo arricchimenti. Ma lo smacco

più intollerabile al popolo molisano, attraverso il comportamento del consiglio regionale, sta nell’atteggiamento elusivo, indifferente, imperturbabile e irridente del presidente Frattura dinanzi al “voto all’unanimità” che lo invita a fare tutto ciò ch’è in suo potere al fine di annullare le determinazioni dirigenziali numero 23 e 24 che autorizzano la realizzazione degli impianti di produzione di energia rinnovabile da biomasse a San Polo e a Campochiaro; all’applauso dei presenti in consiglio regionale, al momento del voto; alla impotenza dei sindaci di San Polo e di Campochiaro; alla irrilevanza della protesta popolare. Se lo può permettere. Egli sa di avere il sostegno degli apparati ordinamentali, nessuno escluso, e la forza politica per tenere a bada i gruppi di maggioranza e quelli di opposizione. In sostanza, per tenere a bada i molisani che volessero intralciargli la realizzazione di ciò che appare essere la più grave azione di potere finalizzata ad interesse privato. Dardo

Il "no" tardivo di Petraroia e il commento di Di Giacomo:

"Senza pudore, senza ritegno,

senza vergogna" CAMPOBASSO. "Assessore e vicepresidente di giunta Petraroia. Ho letto il tuo sarcastico e comprensibilmente comico comunicato sulle biomasse. Penso che le centinaia di persone presenti a Boiano avrebbero volentieri ascoltato queste frottole dalla tua viva voce, per poterti esprimere con estrema chiarezza e con parole semplici, cosa pensano di te, di Frattura e delle barzellette che andate propinando. Senza pudore. Senza ritegno. Senza vergogna". Sono queste le parole del senatore del Ncd Ulisse Di Giacomo al comunicato stampa di Michele Petraroia che invita tutti a non mollare nella lotta contro le biomasse. Un "no" alle centrali del Matese, che coinvolgono indirettamente gli affari del presidente della Giunta regionale e direttamente quelli dei suoi soci e del suo capo di gabinetto Mariolga Mogavero. Il vice presidente, Petraroia per l'appunto, fino ad oggi non è mai intervenuto nella questione. Anzi. Attraverso il suo silenzio e le sue approvazioni nell'esecutivo ha dato man forte proprio a che questa situazione si concretizzasse. Da qui il commento a caldo del senatore Di Giacomo che parla di"frottole" da parte del vice di Frattura e di atteggiamento "vergonoso".


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3 30 settembre 2014

Massimo Romano interroga l'ex pm di mani pulite e replica al Tonino nazionale: Di Pietro non sa (e allora si informi prima di parlare) oppure finge di non capire (nel qual caso la smetta di fare il finto tonto)

Biomasse e conflitti d'interessi:

lo scontro si apre anche con i dipietristi CAMPOBASSO. "Antonio Di Pietro è intervenuto sul tema biomasse assolvendo Frattura e, anzi, congratulandosi con lui per aver "risolto il suo conflitto d'interessi".Forse bisogna fornirgli qualche dato che dimostra di ignorare, e che in qualità di ex pm dovrebbe conoscere". A parlare è Massimo Romano, ex consigliere regionale che a febbraio 2013 ha deciso di rischiare anche l'uscita dal Consiglio ma di restare distante dalle posizioni politico di questo strano centrosinistra capeggiato da Frattura. Romano risponde alle dichiarazioni televisive rilasciate da Antonio Di Pietro che difende "i conflitti" dei soggetti coinvolti e direttamente collegati al governatore del Molise."La centrale a biomasse di Campochiaro nasce dall'iniziativa imprenditoriale della Gap consulting, società di due intraprendenti signore: Gilda Antonelli e Mariolga Mogavero. La prima, compagna di Frattura; la seconda, storica collaboratrice del governatore, sin dalla Camera di Commercio, nonché firmataria del ricorso elettorale del 2011, e attualmente nominata dalla Giunta Frattura dirigente esterno della regione (ne avevamo pochi, di dirigenti regionali...) oltre che capo di gabinetto e segretario generale della giunta regionale.La Gap cede il progetto alla Civitas, i cui titolari sono l'ing. Di Domenico, marito della Mogavero, e un certo Arch. Paolo di Laura Frattura, compagno della Antonelli, che poi cederà le sue quote "a titolo gratuito" a Di Domenico (da qui, l'epiteto di Paolo Il Benefattore). La regione - governo Iorio - rilascia l'autorizzazione, ma interviene una sentenza del

Tar Molise che, su ricorso di imprenditori del lattiero caseario e associazioni di cittadini, annulla l'autorizzazione perché illegittima. Frattura diventa Presidente della Regione e nomina la Mogavero nel ruolo strategico di capo di gabinetto della Presidenza della Giunta. Al servizio energia, Frattura nomina l'ing. Tamburro, segretario politico di Rialzati Molise (lista che lo ha sostenuto alle regionali, diretta emanazione di Patriciello), che nel giugno 2014 autorizza di nuovo le centrali nel Matese, nonostante la contrarietà della Provincia, dei Comuni, di migliaia di cittadini e del Consiglio Regionale, che a maggio ha approvato all'unanimità una mozione volta a dare mandato a Frattura di sospendere le predette autorizzazioni per verificarne la compatibilità con il piano di zonizzazione della qualità dell'aria (ma non risulta che Frattura abbia verificato alcunché). Nel frattempo, le quote della Civitas vengono cedute alla C&T (che oggi ne è titolare per il 99,5%), societa' in affari proprio con Frattura nella Biocom di Termoli, beneficiaria di 265mila euro di finanziamenti regionali (mai restituiti) per investimenti energetici mai realizzati, per i quali Frattura sarebbe iscritto nel registro degli indagati della Procura di Campobasso. Nel rispondere a un'interrogazione in Consiglio Regionale sull'affaire, Frattura rivela che per la Biocom la C&T ha anticipato circa 2,5 Milioni di euro di investimenti, a fronte di una quota di partecipazione del 20% (poche mi-

gliaia di euro). Ora si scopre che la Civitas di Campochiaro, titolare dell'autorizzazione rilasciata dalla Regione (dirigente Tamburro, Presidente Frattura), sarebbe stata venduta (lo rivela proprio Di Domenico, accompagnandosi con il presunto acquirente in giro nei Comuni e al nucleo Industriale), così monetizzandone gli introiti (a che prezzo? forse per "pagare" il credito corrispondente a quanto anticipato dalla C&T nei confronti della Biocom di Frattura?). È proprio sicuro, onorevole Di Pietro, che Frattura abbia risolto il suo conflitto d'interessi?".

Anche Roberto Ruta scarica le iniziative imprenditoriali del governatore

Frattura e soci alla battaglia finale: soli contro tutti CAMPOBASSO. E' partito da Bojano l'avviso di sfratto per il presidente della Giunta regionale. Gli oltre 1000 manifestanti che hanno detto "no" alle centrali a biomasse, di cui una vede indirettamente coinvolto il presidente Frattura e direttamente il suo capo di gabinetto, hanno spaventato chi di politica, e non di affari, ci vive. Urla il suo "no" Bregantini? Ed ecco arrivare, in ritardo, coloro che di tutto questo ne erano a conoscenza ma hanno contribuito a che questa situazione si avverasse. Alla schiera dei "no" si unisce anche la voce di Roberto Ruta che però, quando si è trattato di scegliere tra l'imprenditore Frattura e il politico Massimo Romano, ha preferito il primo alla candidatura di presidente della Giunta. Pur sapendo perfettamente quali erano le situazioni conflittuali in cui la Regione Molise e i cittadini si sarebbero ritrovati. Ma a febbraio 2013 la parola d'ordine era vincere, per farlo serviva Patriciello, e Romano un accordo con il buon Aldo non lo avrebbe mai firmato.

Le lacrime da coccodrillo oggi si riversano sugli organi di stampa. Tutti a tutela dell'ambiente, della salute, della popolazione. Quella stessa tutela di cui si parla da agosto del 2012 ma che non ha mai interessato nessuno. Meglio tardi che mai, recita un vecchio adagio. Ed ecco allora che il senatore del Partito Democratico, quel grande partito che oggi governa il Molise, prende le distanze dalla mentalità affaristica che guida l'azione politico amministrativa di via Genova. Lo fa associandosi al pensiero del vescovo Bregantini, delle associazioni, dei sindacati, della mozione del Consiglio regionale. Perché se è vero che da un lato c'è la centrale che passerà alla storia come "la biomasse di Frattura", dall'altro c'è un impianto di potenza di gran lunga superiore. Vero è che se il presidente della Giunta, nonchè assessore all'energia, o comunque la struttura dovesse revocare in autotutela le autorizzazioni, la Regione Molise potrebbe essere soggetta al pagamento di un risarcimento.

Ruta (Pd): la corte d’appello non si tocca

Chi lo chiederà? Di una cosa è certo il Robertino molisano: "che ci saranno tempestive quanto efficaci azioni amministrative conseguenti al pronunciamento unanime del consiglio regionale del Molise". Il che vuol dire che ha ricevuto rassicurazioni da Frattura sul passo indietro nelle biomasse?

Intervenendo all’incontro promosso dall’ordine degli avvocati di Larino, il Sen. Ruta, ha dichiarato: “Ci sono due solide ragioni, che ho rappresentato direttamente al Ministro Orlando, per mantenere la Corte d’Appello di Campobasso: la prima è che la nostra regione confina con la Campania e la Puglia e smantellando la Corte d’Appello andrebbe via la procura distrettuale antimafia oltre al tribunale dei minori, come non avrebbero ragione di resistere alcuni comandi regionali di pubblica sicurezza, tutte istituzioni che garantiscono il controllo del nostro territorio e lo tutelano da infiltrazioni della criminalità organizzata e malavitose; la seconda è che una regione ancorché con poca densità abitativa ha comunque un territorio vasto con 136 comuni e non può non avere la propria Corte d’Appello se è ancora una regione. Farò di tutto per scongiurare questa ipotesi con proposte emendative volte a garantire a ciascuna regione almeno una Corte d’Appello. In caso differente non esiterei a votare in senso contrario anche di fronte ad una richiesta di fiducia del Governo”. In apertura di intervento il Sen. Ruta ha ringraziato l’avvocatura molisana e i Presidenti dei tre ordini unitamente ai magistrati che si sono impegnati e che si adoperano fattivamente per difendere la nostra Corte d’Appello.


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4 30 settembre 2014

Ancora un volta quando si parla del futuro, la Regione Molise brilla per assenza

La Clean economy (l’economia pulita) è un’ idea progettuale nell’interesse dell’agricoltura e, soprattutto, dei giovani e del Molise Il Presidente Di Laura Frattura, inserito nel programma per tirare le conclusioni, non ha partecipato. E si capisce: tra i punti caldi della discussione le centrali biomasse La Clean Economy Molise, l’idea progettuale di uno sviluppo possibile per il domani del Molise, procede sulla strada tracciata anche quando c’è da rimuovere un ostacolo pesante e non facile, qual è quello di una regione senza programmazione e, quindi, nell’impossibilità di poter essere, anche se non un momento di traino, almeno un punto di riferimento e di dialogo sul da farsi. A questo quarto incontro nella sala del Comune di Casacalenda ancora una volta mancava la Regione. Il Presidente Di Laura Frattura, inserito nel programma per tirare le conclusioni, non ha partecipato perché anche questa volta, purtroppo, malato. In pratica, si è giocato il solito tressette a tre, quello con il morto, che vale solo il tempo di attesa del quarto per completare le coppie contendenti che sono l’anima di questo gioco a carte. Un quarto contendente, il più importante, visto la centralità del suo ruolo, sia per ottenere l’inserimento nel programma nazionale, una volta che viene considerata anche l’agricoltura, che per la realizzazione del progetto, che, partendo dalle caratteristiche e peculiarità del suo territorio, può dare forza e qualità alla nascita e

crescita di un’economia pulita che vede al centro l’agroalimentare e lo sviluppo delle sue filiere. Ed è stato proprio il territorio a fare da filo conduttore di un incontro basato sulla chiarezza e la sobrietà grazie ai suoi protagonisti: il sindaco di Casacalenda, Michele Giambarba, con un indirizzo di saluto per niente formale; l’on. Famiano Crucianelli, che ha introdotto e coordinato l’incontro, presentando la bozza per un’intesa; il segretario generale della Cgil Molise, Sandro Del Fattore, che ha affrontato punti caldi della situazione molisana, come le biomasse, le peculiarità del territorio molisano quale la scarsa antropizzazione che può diventare una grande opportunità; il peso e l’importanza dell’agricoltura e delle filiere che essa può sviluppare; il direttore della Fruttagel Molise; Pietro di Paolo, che ha sottolineato e richiesto l’aggregazione delle imprese agricole per una migliore organizzazione del lavoro e, soprattutto, per avere la forza di affrontare il mercato; la rappresentante dell’associazione Lorenzo Milani, Marcella Stumpo, che ha toccato molti punti sensibili come la conoscenza, la partecipa-

In 42 comuni sulle sezioni primavera per 1,5 milioni di euro e 676 bambini

zione, la Costituzione e la necessità di difenderla da chi la vuole ridurre a poca cosa, e, dopo aver spiegato il significato, la bellezza e l’attualità della parola “clean”, cioè pulito, ha detto che la realizzazione del progetto può diventare un baluardo contro la voglia di cancellare il Molise. Interessanti e importanti gli interventi della neo segretaria della Uil, Tecla Boccardi, del direttore della Coldiretti, Giuseppe Colantuoni e del rappresentante dell’Aiab Molise Associazione italiana agricoltura biologica - , che ha parlato del distretto biologico per un’agricoltura pulita e sociale. Ed ora – come ha sottolineato nelle sue conclusioni l’on. Giovanni Di Stasi - l’impegno a non perdere di vista l’obiettivo più importante: il cammino di questa idea progettuale per cogliere l’obiettivo di una sua realizzazione nell’interesse dell’agricoltura e, soprattutto, dei giovani e del Molise. Chiarezza e concretezza di un incontro molto partecipato, che visto anche la presenza dell’onorevole Laura Venittelli e del senatore Roberto Ruta. Pasquale Di Lena

Lettera aperta.

Presidente Frattura, Infanzia, 59 progetti è ora di svegliarsi presentati

CAMPOBASSO. "Buon riscontro al bando regionale sui servizi per l’infanzia scaduto il 15 settembre. Sono stati presentati n.59 progetti che potranno svolgersi in 42 comuni e potranno coinvolgere n.676 bambini 24/36 mesi offrendo occupazione diretta e indotta a n.200 addetti per un importo pari a 1,5 milioni di euro a cui si aggiungeranno le economie del 2013 finalizzate a coprire i costi per le fasce meno abbienti". Così l'assessore Michele Petraroia. "Nel mentre persistono criticità occupazionali ed emergenze di varia natura, è importante segnalare una buona pratica regionale costruita con l’impegno attivo e l’adesione convinta dei comuni, delle cooperative e delle associazioni sindacali. Per il nuovo anno scolastico è stato stabilito l’incremento del finanziamento per ogni singolo progetto educativo per garantire assunzioni con contratti a termine del tutto simili a quelli praticati dal Ministero dell’Istruzione con innalzamento delle tutele, del salario e dei contribuiti previdenziali per gli operatori coinvolti a cui spetterà anche la successiva indennità di disoccupazione. La struttura regionale dell’Assessorato alle Politiche Sociali nei prossimi giorni definirà i controlli sui singoli progetti presentati stilando la graduatoria conclusiva e assegnando i relativi finanziamenti che permetteranno a tanti bimbi della nostra regione di accedere ad un’offerta educativa aggiuntiva e di qualità che conferma la concretezza di un’azione istituzionale intensa ed operativa".

di Demetrio Colacci e Luisella Di Girolamo

Rattoppata, con una corsia per senso di marcia, guard-rail fatiscenti ed arrugginiti nelle zone a strapiombo sulla diga, in continua fase di rianimazione con interventi di fortuna, priva di tutor che fotografino l'automobilista in eccesso di velocità. Non le sembra troppo per un'arteria del genere? Da quando l'impresa Lodigiani l'ha costruita è rimasta tale e quale. Naturalmente la struttura che fu messa su all'epoca era proporzionata al traffico del tempo, e oggi risulta inadeguata. Ci sono zone che, per la morfologia del territorio, non prevedono la costruzione di raddoppi, ma tante altre che lo consentono e, al di là del problema "risorse", crediamo che questa sia una valutazione molto raramente fatta dalla nostra classe politica. Avete menzionato l'Expo 2015 come trampolino di lancio per la nostra regione, ma se i visitatori dei nostri stand vogliono recarsi di persona in Molise per rendersi conto delle sue peculiarità, quanti giorni prima si devono mettere in marcia a causa di un'infrastruttura viaria di questo genere? E se l'export dalla nostra regione aumentasse in virtù dell'Expo, il traffico di mezzi pesanti quali camion e containers reggerebbe? Un giorno abbiamo letto un articolo su uno dei no-

stri quotidiani locali che si intitolava: "Morti sulla statale 87: l'Anas si chiede il perché". Si chiede il perché? C'è anche bisogno di farlo? Perdonateci, ma qui c'è qualcosa che non va. Ribadiamo: senza dissuasori di velocità, numero maggiore di corsie e naturalmente educazione stradale, si va poco lontano! Giacché siamo in tema di viabilità, e nel mese in cui, stando alle sue parole, avrebbe dovuto rinnovarsi il contratto fra la regione Molise e Trenitalia, come siamo messi in quanto a fruibilità della stazione di Termoli? Sono state pubblicate numerose lettere di protesta sugli orari limitati di funzionamento di un ascensore che per essere rimesso a nuovo ha impiegato un anno e mezzo, tra improperi e tergiversazioni di tutti i tipi. Aveva promesso un cambiamento di rotta, ci sarà? E per la tratta Campobasso-Roma? E' stato fatto qualche timido passo avanti, ma è ancora poco. E finiamola con l'utilizzo di carrozze fatiscenti. Mandiamole in pensione e, attraverso un piano di riconversione a costi contenuti, battiamo i pugni per entrare anche noi nel programma dei nuovi treni regionali "Jazz", come ha già fatto il vicino Abruzzo. Un Paese con infrastrutture viarie fatiscenti è destinato all'isolamento, si faccia servire da chi nel mondo dei trasporti ci lavora o ci ha lavorato per anni. Ci auguriamo che non voglia rimanere sordo a questo appello, per il bene della nostra regione.


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5 30 settembre 2014

Consentirglielo impunemente sarebbe la fine, più di quanto non lo sia già, dell’etica e della morale pubbliche

Frattura non può fare il pesce in barile!

Diamo per vero e per scontato – come dice il vice presidente della giunta regionale Michele Petraroia - che il decreto legislativo 387/2003 equipari gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili a “opere di pubblica utilità, indifferibili e urgenti”e per questo autorizzabili in deroga alle procedure ordinarie. Vero e scontato che con questo provvedimento le imprese hanno la possibilità di perseguire profitti a scapito del bene comune contro le popolazioni locali, contro la volontà dei comuni, delle province e delle regioni, intimidite dal rischio di citazioni in giudizio per danni calcolati mediamente per decine di milioni di euro a impianto, qualora si oppongano.

Ma nel caso delle biomasse di San Polo e Campochiaro l’impresa privata che intende perseguire i profitti a scapito del bene comune contro le popolazioni locali, contro i comuni e la Provincia pare faccia capo ad una cerchia di persone che sono prossime, molto prossime, al presidente della giunta regionale. In questo caso non è il tycoon che viene da fuori a rapinare il territorio, le risorse, e a rovinare la salute e l’ambiente molisani; che si fa scudo del decreto legislativo 387/2003 e delle sentenze favorevoli che gli fanno corona per intimidire gli eventuali oppositori, bensì è un insieme di interessi privati da cui – pare - non sarebbe estraneo il presidente Frattura. Ovvero il soggetto istituzionale cui fanno capo il bene collettivo, la salvaguardia della salute e del territorio molisano. Il nemico del bene comune, della salute dei cittadini e del territorio pertanto lo avremmo in casa, e si avvarrebbe strumentalmente e deliberatamente degli assurdi vantaggi che la legislazione e gli ordinamenti italiani consentono. Che gli imprenditori in questione siano molti prossimi al presidente della giunta regionale pone quest’ultimo nella inevitabile condizione di consustanzialità. E ciò gli impone di valutare se restare a capo del governo regionale a sostegno del bene collettivo, della salute e del benessere dei cittadini, della salvaguardia dell’ambiente e del territorio, oppure andarsene. Consentirgli impunemente di fare il pesce in barile sarebbe la fine, più di quanto non lo sia già, dell’etica e della morale pubbliche. La fine del valore del bene collettivo a vantaggio dell’interesse privato. La fine del Molise come entità sociale, economica, culturale. La terrà dei beoti.

I segretari di circolo intervengono sulla “Questione Statuto”

"Pd, Fanelli ora la verità" CAMPOBASSO. E' stata l'onorevole Venittelli a chiedere le dimissioni della segretaria regionale del Pd a seguito della questione Statuto. Intanto, i Segretari di circolo del PD Molise, in riferimento a quanto sta accadendo sulla “questione statuto” e sulle affermazioni dei dirigenti regionali del Partito apparse sulla stampa, nel confermare la propria posizione di terzietà ed il proprio compito di rappresentare i circoli

quali unità base del Partito, "affermano di non aver mai ricevuto in tempo utile, contrariamente a quanto appreso dalle dichiarazioni della segretaria regionale e della sua segreteria, lo Statuto regionale del PD ai fini di una sana discussione nei circoli; di aver ricevuto (peraltro non inviata a tutti i segretari di circolo) la versione da approvare nell’Assemblea Regionale del 21/09/2014, solo la sera del 18/09/2014, con e-mail delle ore

22.00 a firma del Responsabile dell’Organizzazione, quindi a convocazioni già avvenute. Conseguentemente a ciò, non vi è stata nessuna possibilità di emendare il documento portato in Assemblea". Per questo, "chiedono copia integrale dei verbali dell’Assemblea Regionale del 21/09/2014, al fine di ripristinare uno stato di verità, che attualmente risulta essere quantomeno nebuloso".

Lettera aperta ai molisani

Gong! Il tempo è scaduto! di Giovanni Venuto Sono già alcuni anni che almeno il 90% della nostra Regione, ma anche il resto della Nazione, sta soffrendo una situazione economica al limite di ogni sopportazione. In Italia non c’e’ mai un RESPONSABILE o dei RESPONSABILI, perchè siamo un popolo di FURBI!!!!! “NON è un mio giudizio, ma è quello che credono all’estero”. Ora se veramente fossimo FURBI e SVEGLI, NON avremmo aspettato tutto questo tempo per capire che la nostra classe politica, fatta eccezione per qualche mosca bianca, è composta da persone che prima di qualsiasi cosa, si preoccupano solo di intascare TANTI SOLDI PUBBLICI, che NON meritano assolutamente, per quanto lavoro effettivo e positivo producono nell’interesse del popolo, ed anche qui salverei giusto qualche moscerino bianco. Ora dopo 10 anni più o meno passati ad attendere il giorno di cambiare l’ex GOVERNATORE ASSOLUTO del MOLISE, finalmente 16 mesi fa circa giunse quel fatidico giorno, e i Molisani con un colpo di spugna energico, cambiarono l’ex capo Politico Assoluto, con l’attuale Presidente Paolo FRATTURA. Bene! Anzi MALE! Visto che dalla Padella Ardente siamo passati direttamente nella BRACE. Ora spero che la mia domanda che faccio, assomigli alla vostra? “DOBBIAMO ASPETTARE LA FINE DELLA LEGISLATURA” per mandare a casa questo Presidente che pensa di aver a che fare con un popolo che porta l’ANELLO al NASO? Il tempo dei Tavoli di concertazione, dei confronti Pubblici con Abbandono, degli incontri con i cittadini che mediamente l’aspettavano Minimo da 1 h e a volte da 2 h, dai BLA, BLA, BLA in Assemblee dove si promettevano provvedimenti immediati e POI, POI,POI... lascio a voi il resto. Però prima di chiudere desidero ancora una volta ricordare che un CAPO di GOVERNO fu invitato con Maniere Gentili? e MOLTO Persuasive? A lasciare la sua POLTRONA ed ad andare Via dall’ITALIA. Ma i Molisani non sono come i ROMANI, perchè si limiteranno a fare solo un po' di chiasso davanti alla sede della REGIONE? Beh! Forse mi sbaglio, visto che anche i SANTI a volte perdono la PAZIENZA!


6 30 settembre 2014

Campobasso

‘Vivi la tua Città’, l’amministrazione comunale ha fatto centro L’assessore Colagiovanni : riparte la collaborazione tra Comune e operatori L’assessore Salvatore Colagiovanni commenta l’esito della manifestazione che lo scorso sabato si è tenuta a Campobasso. “Dopo l’esito eccellente, al di là di ogni nostra migliore aspettativa, riscontrato nelle prime ore post – evento , è doveroso da parte mia ringraziare senza alcuna esitazione in primis la Città di Campobasso, che ha reso possibile un evento che sicuramente tutti ricorderanno, tutti gli operatori delle Associazioni di Volontariato ( la Protezione Civile e le Guardie Ecologiche, la SEA, le Strutture Comunali, il mondo dello sport, gli artisti che hanno partecipato donando la loro arte senza costi). In maniera particolare, intendo ringraziare lo staff organizzativo nelle persone di Max Manocchio e Maurizio Discenza. Sembra una frase retorica ma nei fatti non lo è:dopo la manifestazione si è reso possibile mettere in moto una sinergia tra l’Amministrazione Comunale e tutti gli operatori che hanno compreso l’appello rivoltogli qualche mese fa. Con Vivi la tua città abbiamo inteso creare le basi di una piattaforma non più virtuale ma reale, su cui l’Amministrazione Comunale ha la volontà di proseguire”.

Furti in Romania, i carabinieri individuano e arrestano il responsabile I Carabinieri della Compagnia di Campobasso hanno tratto in arresto S.D., ventiquattrenne cittadino romeno responsabile di furto. I militari hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Campobasso sulla

base di una sentenza dell’autorità giudiziaria romena che lo ha ritenuto responsabile di furti commessi in quella nazione nel secondo semestre del 2006. La sentenza di condanna era stata emessa dalla Corte d’Appello di Bacau (Romania); divenuta ese-

guibile i Carabinieri della Stazione di Jelsi hanno individuato il destinatario e, alle prime luci dell’alba, gli hanno dato esecuzione arrestandolo e associandolo presso la Casa Circondariale di Campobasso dove sconterà 1 anno e 5 mesi di reclusione.

Polizia in festa, ecco tutti i premiati Ieri, in occasione della ricorrenza della festività di San Michele Arcangelo, Santo protettore della Polizia di Stato, è stata celebrata in cattedrale la santa messa officiata dall’Arcivescovo Metropolita di CampobassoBojano, Mons. Gian Carlo Bregantini, alla presenza del Prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna, del Questore Raffaele Pagano e delle massime autorità civili e militari. Alla celebrazione ha partecipato anche il personale della Polizia di Stato che unitamente ai propri cari, ha condiviso nello spirito del “Family Day”, i luoghi e gli ambienti lavorativi aperti per l’occasione alle famiglie. Presenti, inoltre, gli allievi di alcune classi dell’Istituto Comprensivo “Colozza” di Campobasso. Subito dopo nell’aula magna della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato, si è tenuta una sobria cerimonia di consegna delle onorificenze per merito ed anzianità di servizio al personale della Polizia di Stato in servizio nella provincia di Campobasso. Medaglia d’oro al merito di servizio Assistente Capo OMICINI Rossano

Assistente Capo DISCENZA Angelino Assistente Capo RIVELLINO Nicola Assistente Capo LIBERTONE Massimo Assistente Capo VENDITTI Francesco Assistente Capo AGOSTINI Ionclaudio Assistente Capo CILLI Carmine Medaglia d’argento al merito di servizio Assistente Capo MIGNOGNA Antonio Assistente Capo SPINA Gaetano Assistente Capo ORRINO Lorenzo Assistente Capo D’AMICO Michele Medaglia di bronzo al merito di servizio Agente Scelto CRISTOFARO Danilo Croce d’argento per anzianità di servizio Sovrintendente DI LAURO Antonio Croce di bronzo per anzianità di servizio Sovrintendente Capo TROTTA Giovanni Sovrintendente CHIUSOLO Antonio Assistente Capo OMICINI Rossano Assistente Capo DISCENZA Angelino Assistente Capo RIVELLINO Nicola


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Campobasso

30 settembre 2014

Tassa sui rifiuti, tariffe errate: in Consiglio la modifica Tari, i conti non tornano e il Consiglio comunale, in riunione questa mattina , deve modificare il piano finanziario e alzare le tariffe approvate lo scorso 3 settembre. L’errore commesso ha comportato lo sviluppo di una tariffa variabile per le utenze domestiche inferiore a quella effettivamente dovuta quindi le tariffe approvate non consentono di produrre il gettito necessario all’ integrale copertura dei costi del servizio. Inevitabilmente saranno posticipati i termini di pagamento della Tari : 30 ottobre 2014 (prima rata o rata unica), 30 novembre 2014 (seconda rata) e 30 gennaio 2015 (terza rata). “Il piano da modificare - si legge nella relazione dei dirigenti - è stato redatto sulla base dei dati finanziari forniti dal soggetto gestore del servizio, oltre che dalle strutture comunali interessate, e le voci di costo sono state imputate secondo le indicazioni riportate nelle linee guida elaborate dal MEF, in applicazione dei criteri definiti dal D.P.R. 158/99. S u l l a base dei costi fissi e variabili complessivi, riportati nel piano finanziario approvato, sono state poi operate le ripartizioni tra utenze domestiche e non domestiche, utilizzando il foglio di calcolo elaborato dal MEF e fornito insieme alle linee guida. L’ a t t r i b u z i o n e percentuale dei quantitativi di rifiuti conferiti dalle due categorie di utenza, preliminare alla successiva ripartizione dei costi, come specificato dalla Circolare GAB/99/17879/108 del 7.10.1999, avviene moltiplicando la superficie

Domani alle ore 19.30, presso l’Auditorium Ex-Gil, avrà luogo il concerto dei professori Angelo Miele e Michele Francesco Battista (bayan e pianoforte) con la studentessa Maria Miele (al violoncello).L’insolita formazione ha al proprio attivo numerosi concerti in Italia e all’estero con favorevoli consensi da parte del pubblico. Inoltre, singolarmente, i tre musicisti sono risultati vincitori di numerosi concorsi nazionali ed internazionali.Programma del Concerto: musiche di : B. Molique from Characteristic Pieces op.61 n.1 per bayan e pianoforte; C.Debussy sonata per violoncello e pianoforte in re minore; S. Rachmaninoff sonata op. 19 per violoncello e pianoforte in sol

totale dei locali occupati da ciascuna categoria di utenza non domestica per i rispettivi coefficienti di produttività di rifiuti; la quantità totale potenzialmente prodotta dalle utenze non domestiche si ottiene dalla sommatoria delle quantità potenziali relative alle singole categorie. Il quantitativo totale dei rifiuti da attribuire in percentuale alle utenze domestiche è ricavato per differenza tra la quantità complessiva di rifiuti e quella potenziale attribuita alle utenze non domestiche. Nella determinazione delle percentuali di rifiuti tra le due categorie non è stata correttamente riportata la formula di calcolo, con la conseguenza che è stata attribuita alle utenze non domestiche una percentuale (27,00%) minore di quella effettiva (35,60%) e, conseguentemente,

alle utenze domestiche una percentuale (73,00%) maggiore di quella effettiva (64,40%). La ripartizione dei costi fissi e variabili tra le due categorie avviene sulla base delle suddette percentuali. Per il calcolo della tariffa occorre determinare la superficie totale delle singole categorie di utenza e il numero di unità domestiche. Difatti la tariffa fissa, per entrambe le categorie, è data dal rapporto tra costo fisso e superficie totale; la tariffa variabile è data dal rapporto tra costo variabile e superficie totale per le utenze non domestiche, mentre per le utenze domestiche il rapporto è tra costo variabile e numero di unità domestiche. I dati relativi alle superfici complessive delle singole categorie ed al numero di unità sono quelli risul-

tanti dalla elaborazione eseguita con il software di gestione della Tari. L’elaborazione non ha differenziato, all’interno delle utenze domestiche, quelle classificate come accessorio dell’abitazione, con la conseguenza che il rapporto per la determinazione della quota variabile delle utenze domestiche è avvenuto tra il totale dei costi fissi ed il totale delle unità, comprese quelle accessorie, mentre a norma del regolamento la tariffa variabile per le utenze domestiche viene applicata solo sull’abitazione, non anche sugli accessori. L’errore ha comportato lo sviluppo di una tariffa variabile per le utenze domestiche inferiore a quella effettivamente dovuta; pertanto le tariffe, così come approvate, non consentono di produrre il

gettito necessario alla integrale copertura dei costi, come richiesto invece dall’art. 1 comma 654 della L. 147/2013. Per assicurare in via previsionale il rispetto dell’obbligo di copertura integrale è quindi necessario rideterminare le tariffe correggendo i due errori materiali che si sono verificati. L’articolato sistema di calcolo considera le categorie tassabili nel loro complesso, proprio al fine di assicurare la copertura integrale dei costi, con l’effetto che la modifica di un singolo dato si riflette sull’intero sistema tariffario, modificandolo globalmente. La correzione del dato relativo alla attribuzione dei costi tra utenze domestiche e non domestiche, comporta, in linea generale, una tendenziale diminuzione della tariffa, nella parte variabile e fissa, per le utenze domestiche e un correlativo aumento della tariffa, nella parte variabile e fissa, per le utenze non domestiche. Per le utenze domestiche la diminuzione tendenziale, generata dalla diversa ripartizione dei costi, viene però assorbita dall’aumento della parte variabile della tariffa, dovuto al minor numero di unità rispetto a quello originariamente considerato ai fini del calcolo. La necessità di modificare le tariffe per rispettare l’obbligo di copertura comporta l’impossibilità di elaborare i documenti di pagamento, da inviare ai contribuenti, in tempo utile per il rispetto della scadenza del 30 settembre 2014. Pertanto si rende opportuno posticipare le scadenze”.

Docenti e studenti del Perosi insieme per i concerti d’autunno





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Isernia

30 settembre 2014

“Ittierre, le bizzarrie di Brasiello” L'ex senatore D'Ambrosio interviene su quanto accaduto nell'azienda tessile ISERNIA. “Bizzarro e piuttosto fuori luogo”. Così Alfredo D’Ambrosio, ex senatore della Repubblica, definisce l’intervento del sindaco di Isernia, Luigi Brasiello, in difesa dei commissari governativi Ittierre, finiti sugli altari delle cronache per una contestata e costosissima consulenza in favore del senatore Donato Bruno, candidato di Forza Italia alla carica di giudice costituzionale. “Apprendo dalla stampa – spiega D’Ambrosio – come il sindaco si sia affrettato a difendere a spada tratta i funzionari di governo nominati a suo tempo dall’allora ministro Scajola. Non capisco come faccia a prendere posizione per l’una o l’altra parte, quando sulle vicende dell’amministrazione straordinaria di Ittierre ci sono varie inchieste della magistratura di Isernia, complesse e molto delicate. Saranno gli organi competenti, in-

Spendita di banconote false e furto A Isernia arresti e denunce nel corso di un’operazione dei Carabinieri

somma, a fare chiarezza. Dunque, Brasiello farebbe meglio a starne fuori. Anche perché, qualora lo avesse dimenticato, dalle azioni dei commissari è scaturita la seconda fase di Ittierre, quella di Antonio Bianchi per intenderci: partita sotto i migliori auspici, l’avventura dell’imprenditore lombardo è finita come tutti sappiamo. L’Ittierre ha chiuso i battenti una seconda volta e il tessuto sociale di Isernia e della sua provincia si è ulteriormente impoverito, con centinaia di famiglie rimaste senza lavoro. Ecco perché bisognerebbe andarci cauti. Del resto, lo stesso Brasiello in varie occasioni si è fatto vedere accanto ai lavoratori. Dunque, bene avrebbe fatto a occuparsi di loro in qualità di sindaco, per quanto gli è possibile. Ad esempio, invece di far votare ordini del giorno che il più delle volte si rivelano sostanzial-

Castel Del Giudice la fabbrica nel Paesaggio Il premio 2014 dell'Unesco è andato al Comune altomolisano CASTEL DEL GIUDICE. Il Concorso “la fabbrica nel Paesaggio 2014” organizzata dal Club UNESCO di Campobasso in collaborazione con l'Assessorato Regionale al Marketing territoriale, ha inteso promuovere le istituzioni locali che hanno attuato iniziative di utilità pubblica e sociale nel campo della pianificazione e gestione del territorio e che quindi si sono contraddistinte negli ultimi anni, nella valorizzazione e salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio. Questi importanti elementi per le comunità locali, rappresentano una componente fondamentale del patrimonio storico e naturale del Molise e questa iniziativa è stata voluta anche per la convinzione che la diffusione della cultura del territorio e del paesaggio favoriscano una nuova condotta comportamentale che rispetti l'ambiente e sensibilizzi tutti alla tutela di ciò che ci circonda. Un lavoro encomiabile da parte del Presidente del Comitato promotore, Francesco Ruccolo, per quanto ha fatto nell'organizzazione del Concorso che è stato vinto dal Comune di Castel del Giudice che si è contraddistinto perché ha saputo coniugare scelte di investimento per lo sviluppo con la tutela del proprio territorio. Questo Concorso è una iniziativa alla quale continuare a dare sostegno anche per il futuro, perché contribuisce a evidenziare l'importanza delle bellezze naturalistiche che il Molise porta con se e spronare le Amministrazioni locali ad insegnare ed applicare le regole per la tutela del proprio territorio. Alla comunità di Castel del Giudice, che ha vinto questa prima edizione, al Sindaco, va il plausoper il bel risultato raggiunto. Una iniziativa sociale alla quale bisogna continuare a dare sostegno anche per il futuro, perché contribuisce a evidenziare l'importanza delle bellezze naturalistiche che il Molise porta con se e che dobbiamo essere in grado di preservare.

mente inutili, meglio sarebbe stato fare pressione sulla Regione Molise affinché i lavoratori rimasti senza occupazione potessero trovare soluzioni alternative valide. Gli suggerisco pertanto, con grande modestia, di non farsi distrarre da altre questioni che ben poco interessano direttamente alla collettività. Isernia ha bisogno di un sindaco a tempo pieno, che si occupi principalmente delle tante famiglie in difficoltà e che promuova le iniziative per creare occasioni di rilancio per attività compatibili con il territorio della Regione Molise, senza attendere le sistematiche rimesse regionali e statali. Altre cose che possano distoglierne l’attenzione sarebbe meglio che fossero invece accantonate per il bene della collettività, anche perché – conclude D’Ambrosio – le strade sono tutte in salita!”.

Nel corso di due distinte operazioni condotte dai Carabinieri in provincia di Isernia, due persone sono state tratte in arresto e una denunciata in stato di libertà, mentre decine sono stati i controlli di persone e mezzi. A Venafro, due donne, entrambe 35enni della provincia di Roma, con a carico vari precedenti di polizia, sono state arrestate in flagranza di reato per spendita di banconote false. La coppia, aveva tentato di spacciare banconote da venti euro false all’interno di due locali pubblici. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, su segnalazione di uno dei proprietari dei predetti esercizi, sono intervenuti bloccando le due donne trovate in possesso di una somma complessiva pari a centoventi euro, suddivisa in banconote da venti euro, tutte risultate false. A questo punto sono scattate le manette e la coppia è stata trasferita presso le camere di sicurezza dell’Arma, mentre le banconote sono finite sotto sequestro. Indagini sono tuttora in corso per accertare la provenienza del denaro e se le due donne siano coinvolte in altre vicende analoghe. A Rionero Sannitico, i militari della locale Stazione hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria un 50enne del luogo, poiché resosi responsabile del furto di alcuni pannelli e altro materiale edile, asportati all’interno di un capannone. La refurtiva è stata recuperata e sarà restituita nelle prossime ore al legittimo proprietario. Durante le attività sono stati istituiti anche numerosi posti di blocco lungo le arterie principali, in particolare su quelle che collegano la provincia “pentra” con l’alto casertano, eseguiti da parte dei militari delle locali Stazioni e dei Nuclei Radiomobili, accertamenti su settantacinque veicoli in transito, identificate novantacinque persone tra conducenti e passeggeri, contestate sedici contravvenzioni per violazioni alle norme del codice della strada.

Torrente Rava, la pulizia degli argini VENAFRO. Tanto tuonò … che finalmente si è messo mano a Venafro alla pulizia degli argini del Rava ! Parliamo del torrente che chiude a sud l’abitato cittadino e che è ricolmo sia nel letto che lungo gli argini di tanta di quella datatissima vegetazione spontanea da togliere sonno e tranquillità alle decine e decine di famiglie che vivono, risiedono e lavorano nei pressi di tali acque. In effetti costoro temono esondazioni, allagamenti, danni e pericoli con l’approssimarsi delle piogge autunnali, giusto come accaduto anni addietro. Da qualche giorno invece

Dopo tante insistenze i cittadini finalmente possono tirare un sospiro di sollievo è finalmente iniziato –ma solo dopo tante sollecitazioni e proteste- un capillare taglio e disboscamento (è proprio il caso di dirlo … !) degli argini superiori del torrente, per l’esattezza quelli confinanti con abitazioni e proprietà private, in modo da allontanare i tanti animali selvatici che lì annidano (in primis pericolosi serpenti) e liberare le vie di fuga delle acque in caso di precipitazioni abbondanti. “E’ già un primo ed importante in-

tervento -attestano i residenti del LungoRava- che fa pulizia dinanzi alle nostre abitazioni, tenendo lontane tante specie animali. Resta però lo stato di potenziale pericolo dell’intasatissimo letto del torrente, dove sono cresciuti alberi, sterpaglie e vegetazione a josa non rimossi da anni e che oggi ostruiscono il naturale deflusso delle acque in caso di piene. Perciò ci chiediamo se, oltre agli argini, verrà pulito e sistemato anche il letto del Rava, altrimenti i pericoli persisteranno”. Gli auspici conclusivi dei venafrani : “Ci auguriamo la completa pulizia del corso d’acqua in questione, con l’integrale taglio e rimozione di tutto quanto cresciuto al suo interno o ai lati. La richiesta sia per non ritrovarci con pericolosissime specie animali dentro casa, purtroppo già accaduto con una certa frequenza, e sia per avere la certezza che l’acqua del torrente potrà defluire senza straripare e far danni in caso di piene autunnali”.


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Termoli

30 settembre 2014

L’intervento

I giovani tra microdelinquenza e tossicodipendenze Anche Termoli meta di esuli e profughi Di Michele: in un hotel sul lungomare nord l'arrivo di altri immigrati TERMOLI. Un affondo bello e buono, anzi politicamente corrivo quello con cui il portavoce in consiglio comunale del Movimento 5 Stelle, Nick Di Michele, ha dato notizia, rendendo ufficioso (ufficiale?) l’arrivo di quasi un centinaio di esuli del programma di accoglienza Sprar anche a Termoli. “Noi che non ci facciamo mai i fatti nostri. Non vorrei far ingenerare chissà quale falso pregiudizio, però è possibile mai che un noto hotel di Termoli tra qualche giorno inizierà ad ospitare molti rifugiati e profughi e la cittadinanza non deve sapere nulla? Forse perché il giro d’affari è consistente? Bah, sempre peggio e non mi si dica che il sindaco non ne sapeva nulla. L’hotel è il Modena, sul lungomare nord”. Parole che hanno rivelato pubblicamente, col solito post su FB, indiscrezioni che si stavano rincorrendo nelle ultime ore. Chissà, sarà anche questo tema di consiglio monotematico a Termoli, come fatto a Santa Croce di Magliano per l’operazione Hub di San Giuliano di Puglia?

Non siamo nati per fare politica in quanto per fare politica ci sono i partiti; non siamo nati per ricevere poltrone (altrimenti facevamo i politici), ma vogliamo fare del bene. Noi ascoltiamo la piazza, suggeriamo proposte e sensibilizziamo la gente su tematiche importanti. Montenero Libera è un comitato civico nato spontaneamente 370 giorni fa’. Spinti dalla voglia di non rimanere in silenzio è animati dalla buona fede e dalla buona volontà abbiamo deciso di condividere un progetto ambizioso. Siamo tutti ragazzi di cui lavoratori precari e studenti che non devono ringraziare nessuno. Veniamo da famiglie umili che al mattino si svegliano per lavorare nei campi o nelle fabbriche e che nella loro semplicità ci hanno donato l’onestà e la coerenza. A Montenero il vero problema non è la droga, ma il fatto che non se ne parli più. Nel nostro paese il disagio legato all’utilizzo della droga ha radici nel passato. Un passato segnato da numerose morti a causa di overdose. Montenero è un paese ricco basti pensare che 10 anni fa erano presenti 1600 partite ive, le abitazioni presenti possono ospitare 15000 persone (noi siamo 6000 anime), ma in questo contesto diversi giovani non lavorano. Per far fronte al loro altissimo tenore di vita ci sono i genitori che da sempre gli

girano la loro “paghetta” cosi da non abbassare questo standard. Oggi purtroppo anche i genitori non lavorano, ma nonostante questo riescono a dare ai propri figli delle risorse minori rispetto al passato. Somme che non sono sufficienti ai giovani che rimediano il gap economico con del guadagno facile. Montenero Libera con l’incontro che si è svolto nel pomeriggio di ieri l’altro ha proposto la costituzione di un centro d’ascolto che sia da collante e dialogo con le istituzioni, la scuola, la chiesa e le associazioni. Sono intervenuti: Annarosa Costantini dirigente

Delitti contro il patrimonio: denunciate due persone COLLETORTO. Due persone sono state denunciate nel fine settimana: una ad opera dei militari della Stazione Carabinieri di Colletorto ed una da quelli della Stazione di Larino. Nel primo caso, si è trattato di M.S. (52enne, italiano), che è stato sorpreso mentre trasportava, a bordo del proprio automezzo, mobilio ed altri materiali asportati poco prima nel villaggio temporaneo di San Giuliano di Puglia. I Carabinieri di Colletorto, che a quell’area ormai disabitata

I Carabinieri hanno effettuato diversi controlli sul territorio dedicano quotidiani servizi finalizzati a contrastare eventuali azioni di sciacallaggio, lo hanno individuato e perquisito, riscontrando sia la presenza del materiale asportato, poi reso al Comune di San Giuliano di Puglia che ne è il proprietario, che di alcuni attrezzi da scasso, sequestrati. Il secondo episodio, invece, ha visto in azione la Stazione di

Larino che ha individuato G.G. (43enne, italiano) che aveva trattenuto presso di sé un’auto da mesi presa a noleggio e mai restituita, alla quale, peraltro aveva smesso di funzionare l’impianto di localizzazione satellitare, facendo ciò supporre che lo stesso potesse essere stato manomesso per impedire il rintraccio. Il veicolo è stato recuperato e sequestrato.

dell’istituto Omnicomprensivo di Montenero di Bisaccia, Don Silvio Piccoli sacerdote e fondatore della comunità “Il Noce”, Leo Del Gesso assistente sociale della “Comunità Red” che ha arricchito gli interventi anche con la presenza di una fantastica testimonianza, dottor Simone Felice responsabile del Sert di Termoli, Gustavo Benedetto e Simone Zappitelli del comitato civico Montenero Libera.La relazione è stata curata dalla dottoressa Marisa Del Maestro responsabile del dipartimento di prevenzione della Fondazione Exodus di don Mazzi. Montenero Libera

“I cittadini non si arrendono” I residenti di via Udine ribadiscono i disservizi che si registrano TERMOLI. Uno striscione a dir poco eloquente, quello che è stato esposto lo scorso fine settimana in via Udine. Parole semplici che rendono l’idea dello stato d’animo cui versano i cittadini residenti in quell’area e che recitano: “I cittadini non si arrendono, via Udine: pubblica”. Insomma, nonostante gli incontri svolti con i rappresentanti dell’amministrazione non si sarebbero ridotti i disagi e soprattutto i disservizi che da anni gli stessi residenti denunciano. Una strada rotta, privata e quant’altro, per colpa di scelte passate delle quali non si riesce a venire a capo; nel frattempo, ci si avvicina all’inverno e, com’è noto, al rischio allagamenti e ul-

teriore danneggiamenti del manto stradale già dissestato. Tra acquisizione, rifacimento e delibere, hanno studiato un bel po’ i residenti e le amministrazioni passate e dopo le denunce da parte di alcuni abitanti che dichiaravano di non voler pagare la Tasi per mancanza di servizi, ecco che su facebook, al gruppo ufficiale del comitato, nasce un sprone: “Riuniamoci residenti di via Udine e facciamoci sentire! Ora basta questa presa per i fondelli deve finire”. Rime alle quali devono rispondere rispondere azioni da parte dell’amministrazione Sbrocca che già si è mossa a dire il vero, si attendono evoluzioni, intanto la protesta non si placa


Termoli

13 30 settembre 2014

Gtm, accordo transitorio Per l'assessore Nagni riconosciuto all'azienda il debito pregresso TERMOLI. Esito positivo per l’incontro di ieri mattina presso la sede regionale dei trasporti in Viale Elena, che ha visto protagonisti i rappresentanti dell’azienda GTM di Termoli e l’assessore Nagni al fine di individuare, anche insieme alla struttura, la migliore soluzione per evitare disagi ai lavoratori e all’utenza. “Siamo giunti ad un accordo transitorio – ha dichiarato Nagni – attraverso il riconoscimento all’azienda di una parte del credito pregresso . Si tratta di una soluzione tampone che però permetterà alla stessa GTM di temporeggiare ancora per alcuni mesi in attesa della decisione del TAR in merito a ricorsi pendenti. Predisporremo ora tutti gli atti necessari a procedere secondo quanto stabilito nell’ambito dell’incontro odierno. In attesa di sviluppi – ha concluso – saranno comunque garanti i servizi di trasporto pubblico locale a Termoli”.

Zuccherificio, la volontà è produrre Ai timori dei lavoratori la Regione risponde che l'impianto continuerà a lavorare TERMOLI. “Abbiamo risposto a una sollecitazione arrivata dai rappresentanti di categoria e siamo qui per ascoltare quello che ci viene detto quali sono le criticità che emergono dal loro punto di vista”: è con queste parole che poco fa l’assessore regionale Vittorino Facciolla ha dato il via all’incontro tra le istituzioni e i rappresentanti sindacali dei tanti che girano intorno all’indotto dello zuccherificio. E così, dall’incontro di stamane si potrebbero avere risposte “su quello che vogliamo fare per il prossimo futuro e su quello che abbiamo già fatto e vogliamo fare. Queste sono le cose alle quali noi oggi abbiamo risposto con molta solerzia”, ha aggiunto Facciolla. Idee chiare per l’assessore anche sul futuro dello Zuccherificio che senza dubbio: “Chiaramente vorremo produrre, abbiamo fatto un accordo con le altre regioni e con il Ministero per continuare a produrre zucchero e barbabietola da zucchero, il prezzo bassissimo dello zucchero non ci ha fermato quest’anno e non ci fermerà nel prossimo futuro”. E se il futuro dell’azienda bassomolisana pare chiara all’assessore, lo è un pò meno il nome del futuro amministratore dopo le dimissioni di Fusco; nome che, secondo lo stesso Facciola, “verrà valutato e nominato al più presto”. Per l’altra campana si fa portavoce Raffaele De Simone della Fai Cisl che afferma: “come aspettative chiederemo i risultati ufficiali sulla campagna e chiederemo risposte sul futuro dello stabilimento quindi, a partire da oggi, si aprirà una discussione per capire quali sono stati gli obiettivi raggiunti nel corso della campagna 2014 e quali sono le proiezioni per l’immediato futuro dello stabilimento. Noi chiediamo – aggiunge – misure importanti di salvaguardia e rilancio un impegno maggiore da parte della regione che si faccia carico di questa realtà che è l’unico zuccherificio operante nel centro sud e vogliamo capire quali iniziative la Regione metterà in campo sia per la bieticoltura della nostra regione e di quelle limitrofe che conferiscono da noi e investimenti importanti per adeguare lo stabilimento in vista di un rilancio

Vandalismo giovanile al parco comunale Ennesimo intervento della polizia urbana per i danni provocati dai ragazzi TERMOLI. La presenza di organizzatori al parco comunale per la finale di miss Costa Adriatica ha acceso i riflettori anche sul vandalismo sciocco e sulle condotte malsane dei giovani nei pressi del teatro Verde. Da una segnalazione pervenuta al comando, una pattuglia della polizia municipale è intervenuta nel pomeriggio di ieri nella villa intitolata a Girolamo La Penna. Scopo dell’intervento è stato l’individuare e segnalare i troppi ragazzi che in modo improprio, e in sella ai proprio due ruote, scorazzavano per la struttura comunale in zone non consentite. E così, la pattuglia ha provveduto alla opportune operazioni. Impegnativo il lavoro degli uomini della municipale nel parco anche intenti a far rispettare alcune regole semplici relative al senso civico, come quello dell’uso della museruola per gli amici a quattro zampe e del rispetto dei beni pubblici.

Giudici di Pace lavoro a singhiozzo L'Unione esprime il disagio della categoria e rivendica una nuova riforma TERMOLI. Anche a Termoli giustizia a singhiozzo in questa settimana. L’Unione Nazionale Giudici di Pace proclama lo sciopero nazionale dei giudici di pace dal 29 settembre al 3 ottobre 2014. E’ quanto comunicato il 17 settembre 2014 dall’Unagipa al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Giustizia, ai Presidenti delle Corti di Appello e al Csm. L’Unione esprime il disagio della categoria e rivendica una riforma avente lo scopo di adeguare la condizione dei giudici di pace ai principi costituzionali, alle garanzie di indipendenza e autonomia dei giudici e di assicurare a cittadini ed imprese il miglioramento della Giustizia, che costituisce una delle principali e fondamentali Funzioni (e non servizio) dello Stato. In particolare, le critiche mosse da Unagipa riguardano tre punti: i recenti provvedimenti annunciati dal Governo, che tendono alla mera “rottamazione” della do-

manda di giustizia, accrescendo i costi ed i tempi della definizione dei processi con la prescrizione di fasi di conciliazione obbligatoria e di negoziazione assistita; l’orientamento ministeriale sulla riforma della c.d. magistratura onoraria, che nega di fatto la natura giurisdizionale all’attività degli uffici del giudice di pace, nonostante la stessa conti oltre un milione e 600 procedimenti, un indice di litigiosità che supera il 50% di quello dei Tribunali in tutte le materie civili ( 28 procedimenti su 1000 abitanti a fronte di 45 cause su 1000 abitanti del contenzioso tribunalizio), abbia assorbito nel 2012 il 56% delle cause di cognizione di primo grado (nell’anno precedente era il 59%) ed il 59% dei decreti ingiuntivi, (strumenti insostituibili per il soddisfacimento dei crediti delle imprese). Lo stesso orientamento prevede inoltre uno “statuto unitario” comprendente figure diverse di magistrati ed ausiliari al solo scopo ed espediente di utilizzare gli

scarni fondi assegnati ai giudici di pace – non integrati da aumenti Istat previsti dalla legge e dagli oneri per copertura previdenzialeper coprire la spesa per l’istituzione dell’ufficio del processo e integrare i trattamenti di got e vpo; i trattamenti previsti dal Ministro, che compromettono l’autonomia e l’indipendenza dei giudici di pace, rendendo vano l’obiettivo della “terzietà” (temporaneità degli incarichi, drastica riduzione ed aleatorietà del trattamento indennitario dopo il primo quadriennio, mancanza di tutela previdenziale, violazione del diritto di difesa nei procedimenti disciplinari e nelle conferme, assegnazioni all’Ufficio del processo e trasferimenti ad altri uffici del giudice di pace senza il consenso degli interessati, aggravamento ingiustificato delle sanzioni disciplinari e criteri di conferma etc) nonostante sia prevista l’assegnazione ai futuri uffici di competenze maggiori delle attuali sia per valore che per materia



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Opinioni

30 settembre 2014

Il nostro Ambiente Moli-Sano di Mariangela Di Biase Con la presentazione ufficiale della MoliGav la nostra associazione di aspiranti guardie ambientali volontarie entra nella seconda fase della sua esistenza. Manifestazione di grande interesse e rilevanza quella ospitata nella ‘sala monsignor Gerardi Conedera’ venerdì 26 settembre 2014, grazie alla disponibilità della locale amministrazione comunale. Un evento qualificato dalla presenza di numerose autorità e rappresentanti istituzionali, che hanno voluto tenere a battesimo la MoliGav, condividendo il percorso d’avvio di un progetto mirabile, che punta a offrire al territorio molisano e alle sue variegate comunità un servizio di vigilanza e di controllo, senza dimenticare impegni di natura educativa e di etica comportamentale. Abbiamo vissuto con estrema partecipazione un momento centrale per la vita della MoliGav poiché enti e istituzioni intervenuti hanno dimostrato di apprezzare il nostro sforzo,

al pari di chi non è potuto essere lì con noi ma ha voluto comunque omaggiarci di un saluto, vedi il governatore della Regione Frattura, il presidente della Provincia di Campobasso De Matteis e il senatore Ruta. A tutti loro il ringrazia-

mento per un supporto che ci garantisce spinta e motivazioni per perseguire lo scopo associativo. Tra i passaggi della relazione del presidente, quest’ultima pone l’accento in modo particolare sulla funzione di guardia ambientale volontaria previ-

sta dalla legge 23 del 2006 e dall’utilità delle convenzioni che saranno promosse e sottoscritte con il partenariato istituzionale. Tra gli obiettivi su cui impegnarsi alacremente, la Di Biase ha sottolineato quello sulla gestione del ciclo dei rifiuti. Raccoglie-

remo insieme la sfida a cui tutti gli enti locali dovranno tendere, quella raccolta differenziata 2.0 che dal porta a porta vuol divenire ‘Zero Waste’, ossia rifiuti zero, concetto poco adottato nelle programmazioni di massima nel nostro Molise. Così come ringraziamo l’onorevole Venittelli per averci lanciato la proposta di collaborare ufficialmente alla stesura della proposta di legge per il riconoscimento del parco del Matese, che i nostri esperti in materia di progettualità e programmazione hanno già preso in carico nelle ultime ore e che sarà al vaglio anche del futuro incontro di comitato direttivo”. La giornata si è conclusa con un pranzo sociale seguito da una escursione nell’incantevole scenario del lago di Guardialfiera, meta di turisti e visitatori che rappresenta l’anello di congiunzione ideale di una cartolina da promuovere senza timori, una regione capace di offrire in poco più di 140 km lineari tutto il meglio del patrimonio naturalistico dall’Adriatico ai Monti.

Sepino, buona la prima edizione Turismo, Erminia Vitullo di ” Affaciate ru bagliucce bella meja” a livello nazionale A Sepino nella splendida serata del 27 settembre, sicuramente fredda metereologicamente ma piena di calore e di amore per una terra che merita di eccellere e di aver più concessioni in termini di attenzione. Una riscoperta delle tradizioni che inorgogliscono i molisani ma che pochi intendono considerare realmente Patrimonio culturale della nostra Terra.Tanti gruppi molisani che hanno partecipato ad una rassegna unica nel suo genere e prima in Molise. Cantare la serenata alla propria amata con canti e suoni molisani e con scenette della via di un tempo che letteralmente hanno dato vita ad una rassegna che , per chi non c’era, solo le immagini potranno dire la beltà e la manifestazione di professionalità dei gruppi che sempre manifestano la loro voglia di allegria e di cultura popolare, portando le nostre tradizioni anche fuori i confini nazionali. E’ da qui che bisognerebbe ripartire .Ed, Antonio Scasserra, Franco De Socio, Mauro Gioielli, Nadia Notardonato,Margherita Quercia, giurati di indubbia esperienza e, studiosi di accertata fama e bravura, hanno avuto il compito di giudicare la bellezza dei canti e dei costumi e la bravura dei cantori che si sono esibiti in serenate popolari cantando sotto il balconcino della splendida Piazza Nerazio Prisco di Sepino. Un onore avere come presidente della giuria Luigi Ferrara Santamaria noto produttore cinematografico ed amico che, dopo questa splendida serata, entusiasta ed anche un pizzico emozionato, si è impegnato a tornare per conoscere meglio le nostre tradizioni al fine, perché no, produrre un film proprio sulle tradizioni molisane. La serata ha visto premiare la serenata più bella con un premio simbolico di 300 euro all’insegna del vero folklore e delle nostre tradizioni, il gruppo di Macchiagodena e la scelta della ragazza in costume tipico che ha sfoggiato bellezza, portamento e costume e che ha visto assegnare il premio di un antico gioiello,è ricaduta sulla bella di Fontanavecchia di Campobasso. Una emozione che è stata condivisa da tutti i partecipanti, gli spettatori ed i giurati tutti. Ha emozionato il Sindaco di sepino, Filomena Zeoli, che ha tanto voluto, insieme all’amministrazione tutta e chiaramente all’Associazione dei Borghi d’Eccellenza, che la manifestazione si tenesse proprio nella

propria Sepino sia per la straordinaria location sia, perché, ella intende promuovere la manifestazione come Rassegna Sepinese negli anni futuri. La serata è stata allietata dai bufu’ di Sepino. Tanti gruppi presenti alla manifestazione provenienti da : Sant’Elia a Pianisi, Macchiagodena, Campobasso, Gambatesa, Castelnuovo al Volturno, Vinchiaturo, Bojano, Petrella Tifernina, Baranello, Frosolone, Vandra, Forli del Sannio e chiaramente Sepino. La serenata Simbolo di amore e di condivisione ma anche simbolo di scherno e partecipazione. Ed è cosi che la singolare la Maitunata che ha trovato culmine e grande estimatori a Gambatesa che oggi, possiamo dirlo è la Patria, ha riscaldato la serata come, la scenetta di corteggiamento, che ha indiscutibilmente rapito il Presidente Ferrara Santamaria, del gruppo di Vandra, così la splendida Maitunata Bojanese del gruppo Bojanese della Maitunate per passare alla simpatica dei gruppi di Petrella Tifernina e di Vinchiaturo con i Re’cucce e Nicotera, per culminare con i gruppi storici del folklore molisano quali, oltre il vincitori di Campobasso e Macchiagodena, il Borgo di Vinchiaturo, Baranello con le splendide fanciulle con le Bangale e le splendide bambine di Sant’Elia a Pianisi con l’accompagnamento dei suoi Briganti e, i bambini del gruppo più giovane del Molise, la Pccnera da Forli del Sannio.

Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, terrà a Roma, un incontro riservato agli esponenti della maggiori organizzazioni turistiche nazionali; tema dell’’incontro “Cultura e turismo, veicoli di crescita”. All’incontro, in rappresentanza di Unionturismo – l’associazione nazionale degli enti di promozione turistica italiani –la molisana Emilia Vitullo, membro del Comitato Esecutivo nazionale dell’Associazione, delegata a partecipare dal Presidente Nazionale Gianfranco Fisanotti. La molisana Emilia Vitullo, membro del Comitato Esecutivo nazionale dell’Associazione, delegata a partecipare dal Presidente Nazionale Gianfranco Fisanotti. “L’incontro – sostiene Emilia Vitullo, che è anche Responsabile del Servizio Turismo, Cultura, Musei e Beni Culturali della Provincia di Isernia – è stato un’occasione importante per fare con il Ministro il punto sulle stato del turismo italiano e discutere le strategie di sviluppo del settore. L’appuntamento, infatti, è finalizzato ad analizzare le linee guida del nuovo piano strategico voluto dal Ministro con l’obiettivo d’incrementare la capacità competitiva dell’Italia e di contribuire allo sviluppo dell’economia ed alla creazione di nuovi posti di lavoro.“Una recente indagine del World Travel & Tourism Council – spiega la Vitullo – conferma che, negli ultimi dieci anni, nonostante la crisi, uno dei settori economici che ha goduto di maggiore crescita a livello mondiale è il turismo. Ma in Italia da sempre le grandi potenzialità

IL venafrano Terenzi con le foto al Mei Festival di Faenza Il venafrano Carlo Terenzi esporrà le proprie fotografie al Mei Festival di Faenza, in provincia di Ravenna, assieme ad altri artisti accuratamente selezionati in tutta Italia. Quella che è la più importante manifestazione italiana dedicata alla scena musicale indipendente, in programmazione il 26, 27 e 28 settembre, ha allestito anche una mostra di opere le-

gate al tema della musica italiana, denominata ‘Piazza delle Arti e MEI insieme per valorizzare gli artisti emergenti’, che sarà possibile visitare gratuitamente a partire dalle ore 18,00 al Salone delle Bandiere di Faenza in Piazza del Popolo. Terenzi, che ultimamente ha anche esposto in Olanda, si è oramai affermato nel contesto musicale nazionale tanto da essere ri-

ferimento per le principali testate giornalistiche musicali, con particolare attinenza al Jazz, per organizzatori e per numerosi noti musicisti, come Cammariere e il Claudio Luongo Trio, che nel fotografo venafrano vedono un valido interlocutore per la realizzazione delle copertine dei propri dischi così come per alcuni scrittori per le copertine dei propri libri.

del nostro straordinario patrimonio storico ed artistico restano inespresse, mentre altri Paesi hanno aumentato la loro competitività in campo turistico, erodendo all’Italia significative fette di mercato. Le analisi mettono chiaramente in luce che per l’Italia – come pure nel nostro Molise – esistono problemi di governance del settore, limiti nella capacità di costruire prodotti turistici, gravi carenze dei servizi connessi e inadeguate politiche dei prezzi. La responsabile del servizio Turismo e Cultura della Provincia di Isernia avrà il compito di illustrare al Ministro Franceschini e agli intervenuti il documento finale approvato dall’Assemblea Nazionale dell’UnionTurismo tenutasi a Trento lo scorso anno. “Il documento contiene una serie di richieste che l’UnionTurismo, in quanto massima espressione degli organismi pubblici italiani del settore, fa al Ministro e al Governo. Prima di tutto – sottolinea la Vitullo -, chiediamo d’intervenire di nuovo sul Titolo V della Costituzione, la cui riforma è allo studio del Governo, perchè l’aver conferito unicamente alle Regioni la potestà legislativa in materia di turismo si è rivelato un errore fatale: nel migliore dei casi, ha generato una disomogeneità nella individuazione di parametri essenziali, come ad esempio la classificazione alberghiera, che rischia di essere diversa da regione a regione; o, peggio, ha determinato, come nel caso del Molise, la totale assenza di una legge quadro che regolamenti l’intero settore. UnionTurismo chiede quindi il ripristino di un Ministero del Turismo con poteri di coordinamento per la promozione all’estero del “Marchio Italia”, l’emanazione di una Legge quadro nazionale che uniformi l’organizzazione turistica in tutti gli ambiti regionali e contenga norme adeguate per l’accoglienza, la promozione e la commercializzazione, in grado di definire chiaramente i rapporti tra pubblico e privato nella gestione del mercato turistico. Questo per quanto attiene gli aspetti legislativi; non mancano poi le proposte in ambito fiscale, con una chiara richiesta di alleggerimento del carico sulle imprese turistiche e commerciali e la defiscalizzazione di alcune spese sostenute dai viaggiatori, come accade già in Francia e in Inghilterra; al Ministro saranno infine avanzate una serie di istanze volte alla valorizzazione e al recupero del nostro Patrimonio artistico nazionale”.



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