31 agosto 2013

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ANNO IX - N° 71 - SABATO 31 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Nicola Cefaratti

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Nicola Cefaratti. L'assessore al Comune di Campobasso sembra avere ingranato la marcia nelle ultime settimane con una serie di iniziative. Seppure giunto in ritardo e, qualcuno, sostiene che senta odore di campagna elettorale, almeno sta dimostrando di volere fare qualcosa. Visto e considerato che la sua amministrazione ha brillato per l'assenza di idee e progettualità nel corso di questi anni, Cefaratti sembra porsi da contraltare rispetto al Sindaco e ai suoi colleghi di Giunta.

Il Tapiro del giorno a Nicola Cavaliere

REGIONE

L’associazione dei cardiopatici “Frattura dimettiti” Il Tapiro del giorno lo diamo a Nicola Cavaliere. L'esponente del Pdl in Regione è intervenuto sulla questione dell'anticipo dell'apertura della caccia in Molise dimenticando, però, che le stesse polemiche erano state fatte anche negli anni passati quando il ruolo di assessore all'Agricoltura era da lui retto. Continua a mancare il Piano faunistico perchè mai approvato così come aveva già deciso il Tar qualche anno addietro. Evidentemente, però, ha archiviato troppo in fretta la sua gestione dell'assessorato per ricordarsene.

A PAG. 2

REGIONE

Sulla caccia è polemica Troppe disfunzioni A PAG. 4

CAMPOBASSO

Il Tar Molise boccia l’ordinanza anti rumore A PAG. 7


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2 31 agosto 2013

Sanità, avanti tutta: fuori Percopo e Ruta La Giunta con l’assenza del Pd approva la linea di Frattura CAMPOBASSO. Con due delibere di Giunta, la numero 411 e la 418, la Giunta regionale ha dato seguito all’indirizzo imposto da Paolo Frattura. E’ stata avviata così la procedura di rimozione per il direttore generale Angelo Percopo in concomitanza con la non ratifica o conferma del dottor Carmine Ruta quale soggetto attuatore. Inoltre la Giunta a tre, con Frattura, Nagni e Facciolla, ha deciso “di non procedere alla nomina del soggetto attuatore riservandosi di provvedere alla nomina del nuovo direttore Asrem o eventualmente di un Commissario solo dopo l’approvazione del programma operativo 2013-2015. Quello stesso programma che, secondo l’ultimo Tavolo Tecnico romano, presenta delle criticità.

“Pervenuto in ritardo – si precisa sul verbale – necessita di importanti integrazioni e modifiche – che dovranno essere inviate entro il 10 settembre. Inoltre, secondo i tecnici romani, nel piano operativo presentato da Frattura – la definizione del fabbisogno non risulta sufficientemente articolata in relazione alle diverse caratteristiche delle strutture di offerta né supportata da un’analisi di domanda e deve essere rivista alla luce degli standard e delle disposizioni normative”. A questo si aggiungono una serie di carenze come “il ritardo con cui si procede alla stipulazione di accordi/contratti con le strutture private accreditate, non può ritenersi definita la procedura di conferma del carattere scientifico dell’istituto Neuromed e di ac-

creditamento istituzionale della medesima struttura, non vengono forniti informazioni sui controlli tecnico contabili svolti su Neuromed e Fondazioni Giovanni Paolo II”. Roma ha segnalato al presidente della Regione anche “l’evidente contrasto delle post acuzie con gli standard nazionali” mentre, sulla rete dell’emergenza urgenza, evidenzia che “la riorganizzazione non è stata ancora completata nonostante gli impegni temporali assunti in precedenza”. Insomma, il Piano operativo di cui Frattura attende l’approvazione nella capitale ha ricevuto “valutazione negativa – e ritenuto – non idoneo a recuperare la situazione fortemente compromessa della regione a 7 anni dalla stipula del Piano di rientro”. Con la delibera 418 invece si dà il

via all’avviso pubblico per la formazione dell’elenco degli idonei alla nomina di direttore generale dell’Asrem. red.pol

L'Intervento

Caro Frattura, dimettiti L’Associazione dei Cardiopatici del Basso Molise “CUORE MOLISANO” com’è nel suo costume: osserva, ascolta, si documenta e poi si fa sentire. Ora, abbiamo superato ogni limite di sovraumana pazienza e tolleranza e riteniamo, giusto e sacrosanto, nel “solo” ed esclusivo interesse, di tutti gli utenti dei nosocomi pubblici esistenti nella Regione Molise. Per tali ragioni e questa volta per dire fermamente basta ai teatrini, di pessimo gusto, cui questo Governo regionale ci ha ormai abituato. Intanto ricordo, al Governatore Paolo Frattura, che, l’Associazione “CUORE MOLISANO” in data 17/7/2013 ha espresso, con un Comunicato Stampa, pieno apprezzamento, sostegno e condivisione al Direttore Generale che, grazie al piano operativo 2013-2015 discusso a Roma il 16/7/2013 restituisce dignità alle strutture ospedaliere di Termoli e Larino e un riconoscimento al Presidente della Giunta regionale del Molise per l’imparzialità e attenzione che, con i fatti (o solo con parole?) ha assunto nei confronti della Sanità pubblica molisana. E allora Governatore Frattura, lo scrivente vuole porle una domanda: "Da allora a oggi

cosa è cambiato per lei tanto da farla passare dal ruolo di Ponzio Pilato a quello di Yosef Bar Kayafa nei confronti di Carmine Ruta (cui ripresentiamo e rinnoviamo il Nostro sentito apprezzamento e appoggio)?". Lei ha svolto il ruolo di Ponzio Pilato almeno fino il giorno 18 aprile 2013, a Roma quando compì la sua missione romana, accompagnato dall’ormai illegittimo Commissario Filippo Basso (vedi recente Sentenza TAR Molise con ricorrente Percopo) per la famosa riunione al “tavolo Massicci” e nella stessa serata(ore 19 ca.) tutte le testate giornalistiche molisane riportavano la notizia: Sanità, missione compiuta: sbloccati 118 milioni di euro di cui 55 tolti dai fondi Fas e 63 di premiali del Fondo sanitario. Poi è tornato il 16/7/2013,sempre a Roma ma assieme al Direttore generale Carmine Ruta per presentare il Piano Operativo 2013-2015, redatto con zelo e obiettività dallo Direttore generale, che nel contenuto è l’esatto contrario della proposta di P.S.R. Ora ha atteso che Carmine Ruta facesse i suoi passi, ci fosse il pronunciamento del Consiglio di Stato e poi ha tentato il colpo basso facendo tabula rasa

dei vertici: Né Percopo Né Ruta” che oggi viene bocciato sonoramente e nuovamente dai Giudici di Appello. Lei Governatore Frattura che, detto per inciso e a mio modesto parere, non peccherebbe di umiltà se, dopo questa ennesima figuraccia facesse un pensierino per rimettere il Suo MandatoMi rivolgo ora alla Procura della Repubblica di Larino e agli Organi investigativi chiedendo loro: "Quali sono le ragioni per le quali, nonostante lo scrivente con l’incarico di Presidente e legale rappresentante dell’Associazione “CUORE MOLISANO” abbia presentato formale denuncia, querela presso la Procura della Repubblica di Larino e abbia chiesto, invano ma ufficialmente per il tramite dell’Avv. Annibale Ciarniello, di essere ascoltato?". E un invito lo rivolgo anche al Sig. Prefetto di Campobasso affinché prenda posizione, poiché per il tramite il 24 dicembre 2012 sono state consegnate al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano Basso Molise a difesa contro i tagli previsti dal P.S.R. redatto da Filippo Basso o Sua Eccellenza, vuole che i Cardiopatici che portarono a termine lo Sciopero della fame dal 15 al 21 dicembre 2012 vadano a sedersi dinanzi alla residenza di Napolitano? L'Associazione Cardiopatici "Cuore Molisano"


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3 31 agosto 2013

Gli assessori Scarabeo e Petraroia intanto non si presentano in Giunta. Riunione notturna per calmare le acque

Prove di crisi a sinistra: spunta l’ombra di Vitagliano Il trio Frattura, Fanelli e Facciolla si coalizzano contro il senatore del Pd per occupare il partito ma il congresso rischia il rinvio tra un anno se non si torna al voto per il Parlamento CAMPOBASSO. Tre allievi dell’ex assessore regionale alla Programmazione. Tre attuali esponenti del Pd si muovono per coalizzarsi contro l’attuale dirigenza piddina del duo Ruta e Leva. Si tratta di Frattura e Fanelli, che prima mangiavano con la destra e oggi mangiano con la sinistra, e dell’assessore regionale all’Agricoltura Facciolla che nel Pd ha sempre militato, le cui ambizioni sono sempre state disattese dal senatore Ruta e dal deputato Leva (che hanno prediletto i nemici locali di Facciolla ossia Totaro). Le voci secondo cui, alle elezioni 2013, Vitagliano abbia in qualche modo strizzato l’occhio a Frattura presidente (tanto da candidarsi alle politiche e non alle regionali con il maggiore rischio di mancata elezione), ormai è opinione comune. Oggi l’ex assessore alla Programmazione gioca all’ombra. L’amicizia con il presidente della Regione, che ha mantenuto anche la delega nello stesso settore, è immutata. Come non si può non considerare il fatto che la rottamatrice Micaela Fanelli è nata con Gianfranco Vitagliano. E come non si può non ricordare il ruolo di Facciolla al Cosib, terreno sempre di Gianfranco Vitagliano. E il nemico acerrimo dell’ex assessore alla Programmazione è il senatore Ruta. Che sia Ruta a giostrare le fila anche in Regione Molise crea qualche problema. Ecco allora che, dopo un’estate tra fine settimana sul litorale in compagnia tra attuale

presidente ed ex assessore, Frattura cerca lo sgancio da Ruta, la Fanelli vuole un ruolo di prestigio, e l’attuale assessore spalleggia in vista di futuri spazi. “L’armata brancaleone elettorale oggi è governativa. Pure ostaggio di un mandriano – nuovo soprannome per via del progetto granmanze della Granarolo sostenuto da Ruta ndr - e con faccia e dignità sotto i banchi. Frattura sveglia”. Era questo il big bang suonato il 12 agosto sul social network. A ridosso del Consiglio regionale sulle nomine negli enti, a ridosso della pausa di ferragosto. E al ritorno dalle ferie ecco che la catena si scatena è inizia a sventolare pubblicamente. Il Pd, l’altra sera, con Scarabeo e Petraroia non si presenta in Giunta, a Campobasso va in scena la riunione notturna tra il presidente Frattura, il senatore Ruta e, sembra, di certo essere presente anche l’assessore Scarabeo. Il tenore della chiacchierata lo dimostra la voce di Ruta, o meglio, l’assenza del suono nella voce di Ruta. La linea di Vitagliano, al momento in rigoroso silenzio ma secondo qualcuno a lavoro per non restare semplicemente una figura storica, è la stessa sostenuta anche dai partiti all’interno della coalizione come l’Idv (con Cristiano di Pietro che sempre prima di ferragosto aveva dichiarato: Frattura ostaggio di potentati) e di Rialzati Molise di Aldo Patriciello del Pdl rimasto fuori da esecutivo e presidenza del Consiglio sempre strategia rutiana. Inoltre, dopo

sei mesi di errori e consenso calati a picco, Frattura vuol tentare la risalita anche individuando le responsabilità nelle scelte infelici fatte: è tutta colpa del Pd. Quindi è tutta di colpa di Ruta. Omettendo di riconoscere il suo assenso. Insomma, la guerra in Giunta parte dalla pancia del Pd e tira dritto fino al congrsso. Ma siamo sicuri che questo si farà a breve? Perché a Roma sembrano andare già verso il rinvio di un anno. Ovviamente, se non si torna al voto. E non si torna al voto se non verrà estromesso dal Senato Silvio Berlusconi. Quindi, in questo momento, sembra si stia facendo un gran baccano col rischio di arrivare al nulla. Irene Corsini

"Accelerare sulle riforme per la produzione" I Costruttori molisani sottolineano la necessità di nuovi investimenti CAMPOBASSO. L’esenzione IMU sugli immobili invenduti risolve finalmente una situazione paradossale ed assolutamente penalizzante per il settore delle costruzioni, vittima finora di una imposizione fiscale preventiva ed ingiustificata. Questo il commento del Presidente dell’Associazione Costruttori Edili del Molise Corrado Di Niro. “Ci auguriamo che questa scelta costituisca, - dichiara il Presidente ACEM – un

punto di non ritorno e sia di fatto una ritrovata consapevolezza di un nuovo approccio nei confronti dell’impresa edile”. Le ulteriori misure contenute nel decreto legge varato dal Governo confermano l’intenzione di favorire la tendenza alla ripresa: in questo senso l’ACEM interpreta le disposizioni sullo sblocco di 10 miliardi per i debiti della PA, sull’alleggerimento del regime fiscale sugli affitti a canone concordato, sul-

l’investimento per l’edilizia sociale, sull’erogazione dei mutui per l’acquisto dell’abitazione principale.“L’auspicio è che il Governo possa accelerare il percorso di riforma e di sostegno al sistema produttivo nazionale stimolando una politica di reale modernizzazione della riqualificazione urbana, prosegue il Presidente Di Niro - anche attraverso progetti di sostituzione edilizia che potrebbero trovare sostenibilità economica

da una modulazione funzionale della nuova service tax“. “Il tema della modernizzazione urbanistica non può più essere rinviato e deve entrare nell’agenda prioritaria anche del Governo Regionale: la demolizione e la ricostruzione di aree urbane degradate – conclude Di Niro – deve trovare convinto sostegno nelle politiche industriali, iniziando dalla semplificazione delle procedure e dalla destinazione dei contributi economici”.


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4 31 agosto 2013

“Caccia, un rimedio all’ennesimo disastro” Nicola Cavaliere sul passo indietro di Frattura e Facciolla in merito all’apertura del calendario: “Solo una scelta politica inevitabile” CAMPOBASSO. “L’enfasi con cui il Governatore Frattura e l’Assessore Facciolla hanno annunciato le modifiche apportate al calendario venatorio stona clamorosamente con la verità dei fatti e nasconde a fatica un atteggiamento politico palesemente scorretto”. E’ quanto dichiara Nicola Cavaliere, Consigliere regionale del Popolo della Libertà, proprio riguardo alle ultime novità in materia di caccia annunciate dalla Giunta. Anche se nessuno sottolinea come anche quest'anno continui a mancare il Piano faunistico previsto dalla legge e che ha già portato a bloccare la caccia negli anni addietro e non si esclude possa accadere ancora oggi. “Ciò che Frattura e Facciola - precisa Cavaliere - hanno modificato rispetto alla precedente decisione, corrisponde (al di là degli squilli di tromba) in pieno a quello che era stato suggerito dalla Consulta regionale per la caccia

(unico organo che la legge riconosce come espressione delle decisioni assunte da associazioni venatorie, ambientaliste e agricole in merito alla proposta di calendario venatorio) lo scorso mese di luglio e alle indicazioni espresse dal sottoscritto in II Commissione ”. “La messa in scena delle riunioni presso gli uffici dell’Assessore - prosegue l’esponente Pdl - e dell’incontro avvenuto il 28 agosto a via Genova doveva servire solo a mettere la classica ‘pezza’ sull’ennesima scelta disastrosa prodotta dal centrosinistra locale. Un tentativo maldestro per recuperare credibilità verso quei tanti appassionati che si sono giustamente ribellati all’ultimo pasticcio della Giunta Frattura”. “Stonano, poi, anche i continui richiami alla legalità e alla correttezza degli atti fatti in questi giorni dal Pre-

sidente e quelli al rispetto delle disposizioni tecnico-scientifiche rimarcate invece da Facciolla. Tutti e due sanno bene che la decisione di anticipare l’apertura della caccia ha un valore esclusivamente politico, considerando anche il fatto che non si è in presenza di nuovi pareri dell’Ispra. A entrambi andrebbe inoltre ricordato che l’ultimo calendario approvato è praticamente lo stesso degli anni precedenti, quello partorito dalle tanto vituperate amministrazioni di centrodestra”. Conclude Nicola Cavaliere: “Ci sono però delle sostanziali differenze rispetto al passato. Il centrosinistra ci è arrivato, a causa di un atteggiamento arrogante, solo dopo tante polemiche e parecchia confusione, con il ritardo della pre apertura alla tortora e con tutti gli inevitabili disagi che ci saranno per il ritiro dei tesserini presso le amministrazioni provinciali”.

La Coldiretti rilancia la necessità di un loro maggiore utilizzo

Vini molisani non considerati in regione CAMPOBASSO. Brulicano di attività le cantine molisane e si animano le vigne: la vendemmia 2013 è iniziata. Il piacere soave di un buon vino può essere anche quello di immergersi nell’insistente profumo di mosto che aleggia nelle cantine molisane, cullati dal laborioso, intenso e pur gioioso brulicare dell’opera dei vignaioli, per tornare a casa con la bottiglia, da aprire la sera, per gustarne la fragranza arricchita, oltre che dal lungo e paziente tempo dell’invecchiamento, dalle esperienze e dalle sensazioni della giornata tra vigne e botti. Le prime uve a far ingresso in cantina sono quelle destinate a diventare spumanti, primissimi i bianchi, poi, gradualmente, quelle per i più secchi e corposi, fino a toccare gli inizi di novembre. La vendemmia 2013 – comunica Coldiretti Molise coinvolgerà 650mila ettari di vigne in Italia, di cui circa 6mila in Molise, e quest’anno rispetto al passato, con la crisi, si prevede un aumento della presenza di operai italiani rispetto agli extracomunitari, come confermano le richieste di lavoro. La ricaduta occupazionale riguarda sia le persone impegnate direttamente in vigne, cantine

e nella distribuzione commerciale, sia quelle impiegate in attività connesse e di servizio. Secondo una ricerca di Coldiretti, per ogni grappolo di uva raccolta si attivano ben diciotto settori di lavoro, dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie, produzione grappa, ecc.. Meritano sicuramente di essere citate le caratteristiche dei principali vini di qualità del Molise. Doc Biferno: prodotto in provincia di Campobasso, il Bianco si ottiene in prevalenza da uve di Trebbiano, derivanti da viti allevate ad un'altezza che non può essere superiore ai 600 metri sul livello del mare, il Rosso ed il Rosato sono prodotti principalmente con uve Montepulciano e devono essere frutto di viti coltivate a non più di 500 metri di altezza sul livello del mare. Doc Molise: diffuso nella maggior parte dei comuni in provincia di Campobasso e Isernia, è un vino prodotto nelle diverse tipologie Chardonnay, Falanghina, Fiano, Greco bianco, Malvasia, Merlot, Moscato bianco, Mo-

scato bianco passito, Pinot (Bianco, Grigio, Nero), Trebbiano, Aglianico, Cabernet, Rosso, Rosato, Novello, Rosso Riserva, Spumante di qualità (Rosso, Rosato, Bianco), Sangiovese, Sauvignon. Doc Pentro: è un vino prodotto, da uve coltivate nella provincia di Isernia, nelle tipologie Bianco, Rosso e Rosato. Doc Tintilia del Molise: è prodotto con l’omonimo vitigno autoctono molisano, è caratterizzato da un colore rosso scuro, ha bassa resa ad ettaro ed ha perso diffusione quando si è iniziato a privilegiare i vitigni con grandi rese produttive, attualmente, però, con la riscoperta delle sue peculiari e pregiate caratteristiche qualitative è particolarmente rinomato e ricercato. “Un tripudio di aromi e fragranze per tutti i palati, variegato e numeroso, capace di rendere aristocratica e ricercata la “carta dei vini molisani”, ma quanti ristoranti della regione la offrono?” è l’amara considerazione di Coldiretti Molise, che auspica ci possa essere una riflessione ed iniziative congiunte, intersettoriali, con le istituzioni, per il rilancio dell’offerta enogastronomica molisana.


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5 31 agosto 2013

Il decreto “del fare” ha stabilito i termini per ottenere l’indennizzo e l’entità per i ritardi della burocrazia nella conclusione dei procedimenti amministrativi

Pubblica amministrazione: sveglia! La versione ultima del decreto legge cosiddetto “Fare” ha stabilito in forma chiara i termini (20 giorni dalla scadenza del procedimento) entro cui è possibile richiedere un indennizzo per i ritardi della pubblica amministrazione, l’entità (30 euro per ogni giorno di ritardo rispetto alla data di scadenza del termine procedimentale) e la fattispecie: l’avvio e l’esercizio dell’attività d’impresa. Dovrebbero pertanto scemare, se non addirittura scomparire, i vizi peggiori della burocrazia e dei burocrati: ossia la tendenza a menare il can per l’aia e la strafottenza dinanzi alle sollecitazioni dei cittadini. Qualora dovessero persistere, il legislatore ha stabilito la sanzione (30 euro per ogni giorno di indebito ritardo) fino ad un massimo di 2000 euro. Non è l’entità della sanzione in sé a fare notizia quanto il principio, finalmente, ad avere avuto un riconoscimento giuridico. Infatti, l’indennizzo di cui stiamo trattando è ben altra cosa del riconoscimento del danno (ingiusto) da ritardo quando procurato dalla inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento amministrativo.

Quella fattispecie ha una sua identità (legge 69 del 2009) e un suo riscontro del tutto diverso dal ritardo generato dalla pubblica amministrazione nella gestione delle istanze di parte. Il legislatore italiano ha voluto quindi istituire e rafforzare un sistema che possa essere in grado di imporre alle amministrazioni pubbliche il rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti. Finora questo rispetto è stato ritenuto un optional. Col risultato di aver reso la burocrazia italiana la peggiore d’Europa. L’esperienza dice che tra le amministrazioni meno inclini al rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi spicca la Regione Molise. Con il decreto “del fare” quantomeno è stato introdotto un elemento di rottura rispetto al passato, dando al cittadino un arma di rivalsa contro l’inefficienza e l’indifferenza amministrative. La sanzione, ripetiamo, non è di quelle che si possono definire forti, ma senz’altro significativa. Come tutte le leggi e i decreti italiani c’è sempre però un’eccezione, un’appendice, una riserva. Infatti, l’indennizzo può essere applicato soli ai procedimenti

avviati su istanza di parte e non anche per quelli d’ufficio. Inoltre, anche per quelli a istanza di parte, dall’indennizzo è prevista l’esclusione dei concorsi pubblici e del silenzio qualificato. Andando al concreto, per ottenere “il risarcimento di 30 euro per ogni giorno di ritardo” è necessario azionare il potere sostitutivo previsto dall’art. 2, comma 9-bis, della legge n. 241 del 1990 nel termine di sette giorni dalla scadenza dei 20 giorni entro cui, come abbiamo fatto cenno,

è possibile richiedere l’indennizzo. In un articolo di giornale è sufficiente dare le indicazioni di massima, informare seppure succintamente i cittadini di una nuova possibilità di interlocuzione e di rivalsa nei confronti della pubblica amministrazione. L’insieme delle procedure, per chi è interessato, è indicato e descritto nel corpo del decreto “Fare”: in questo caso, fare … un minino di giustizia sociale. Dardo

“Il medico pietoso uccide l’ammalato”: il Molise è vicino al decesso Quello che molti si aspettavano, è arrivato. Peccato però che con qualche giorno di ritardo che, a quanto è dato sapere, perché non siamo ben visti nelle stanze dove si decidono i nostri destini, ha innescato ancora di più la miccia che vede quest’ultimo scorcio d’estate la possibilità di deflagrazioni devastanti per molti ambiti che costituiscono il contorto sistema sanitario targato Molise. La risposta sulla querelle Ruta-Percopo a dir la verità un po’ tardiva del numero uno della regione forse, consentiteci questo forse, non convince, questo è il primo commento di chi mastica il linguaggio sia tecnico che politico, perché maschera lo “scivolone” in cui si è incappati. “Scivolone” superato dall’esecutivo regionale con un nuovo atto deliberativo che da l’avvio della procedura di evidenza pubblica per l’individuazione del nuovo direttore generale, nonché le procedure di decadenza del dottor Percopo dell’Azienda Sanitaria Regionale, visto che Ruta è stato già sfiduciato. Una risposta che da un lato dice a chiare lettere che si è decisi ad andare avanti dall’altro rimanda al mittente le “obiezioni” e “rimbrotti” che arrivano non solo dai vari studi legali ma dai

palazzi della politica Romana, quella che da troppo tempo decide sui destini del Molise, specialmente quelli sanitari. “Obiezioni” e “rimbrotti” che, non sono risolutivi alla vexata quaestio, tant’è che all’ASREM di Via Ugo Petrella gli atti sono fermi nella stanza del direttore generale in attesa di essere firmati. Atti che chissà per quanto tempo ancora dovranno stare in stand-by che aggravano ancora di più la delicatissima situazione sanitaria molisana, minata tra l’altro anche da un'altra vicenda: la vertenza fondazione Giovanni Paolo II. Tuttavia, uno spiraglio di luce potrebbe aprirsi la settimana prossima, quando ci sarà il tavolo di confronto tra la Regione e i Ministeri dell’Economia e della Salute dove, oltre a fare chiarezza, lo sperano in molti, sono stati chiesti gli atti relativi il procedimento seguito per l’individuazione e la nomina di uno dei contendenti quale soggetto attuatore e la determinazione degli obiettivi e del compenso. Punti su cui si punta moltissimo, per dipanare la matassa che è passata dalle stanze di Palazzo Spada a quelle di via Genova senza essere districata, almeno per il momento. Matassa che, a dir

la verità, non appassiona tanto i molisani che, invece, vogliono risolti i problemi sanitari certamente non a suon di arringhe e carte giudiziarie, bensì con atti concreti. I quali, senza troppi tecnicismi, messi in atto dai vari attori della vicenda, permettano una volta per tutte di guardare al futuro con fiducia senza dover affrontare nuovamente i cosiddetti viaggi della salute per curarsi. Viaggi che portano i contribuenti che pagano il SSN, e molisani lo fanno, oltre regione. Viaggi causati da vicende come quella cui nostro malgrado siamo costretti ad assistere caratterizzate da continui battibecchi tra soggetti che, non pensano che la “febbre è salita a livelli otre la guardia” e i tentativi di salvezza sono vani perché la terapia attuata, ci riferiamo ai decreti di sfiducia e gli atti consequenziali, è un semplice palliativo che difficilmente riuscirà a debellare il “virus” che da anni affligge il Molise anche perché come recita un detto popolare: il medico pietoso uccide l’ammalato e il decesso se non si mette la parola fine a questa storia sembra imminente, anzi è certo. Massimo Dalla Torre


6 31 agosto 2013

Campobasso

Con Rocco Cirino alla presidenza collaborano Enza Santoro, Marco Petrella, Silvana Reale e Rosanna Mariani

I 30 anni dell’Aiig sono la faccia pulita del Molise e degli ambientalisti La fragilità territoriale del Molise ha bisogno di “guardiani” assidui e competenti, saldamente vincolati ai fini statutari, con occhio attento a tutto ciò che può aiutare la qualità della vita I 30 anni festeggiati dall’Aiig del Molise, l’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, si rinvengono emblematizzati nel volto e nell’animo di Rocco Cirino che da 30 anni ne interpreta i valori, i fini statutari, e gli obiettivi di crescita. Riconfermato al vertice, al suo fianco ha la fattiva e volitiva collaborazione di Enza Santoro, di Marco Petrella, di Silvana Reale e di Rosanna Mariani. Abbiamo parlato spesso di questa Associazione e delle sue brillanti iniziative che spaziano dalla didattica all’esperienza sul campo sui fenomeni naturali, i reperti fossili e geologici; dai convegni scientifici al confronto a viso aperto con le istituzioni là dove sono messi in discussione l’ambiente e il territorio. La fragilità geomorfologica del Molise ha bisogno di “guardiani” assidui e competenti, che non condividano incarichi e/o consulenze di comodo, ma vivano di proprio, saldamente vincolati agli scopi statutari dell’Associazione che, come ribadiamo, ha sempre un occhio attento a ciò che può valere e servire alla conoscenza della natura e, quindi, al valore della qualità della vita. L’azione dell’Aiig è talmente assidua, che diventa difficile estrapolare una singolarità, una eccezionalità. L’eccezionalità probabilmente è nella capacità di essere vigile a ciò che gli accade intorno, di interloquire, di proporre, di analizzare, di contrastare - dove necessario – il cupio dissolvi dei responsabili della Regione. L’enormità del numero delle pale eoliche e dei pannelli fotovoltaici ha pesantemente compromesso ampi ter-

ritori, guarda caso, i più significavi e belli sotto il profilo naturalistico e paesaggistico. A questa violazione l’Aiig ha opposto, in senso pratico e dinamico, l’istituzione di una cattedra itinerante attraverso cui far leggere soprattutto ai giovani il territorio e a prendere atto di ciò che viene fatto e di ciò che andrebbe fatto, invitandoli scarpinare i tratturi all’insegna del motto “Il vero laboratorio e il territorio”. La cattedra itinerante è un’azione di riappropriazione del territorio da parte di chi, per le violenze amministrative poste in essere dai regionali, è costretto a sentirsi estraneo a casa sua. Sentimento che si rivela dinanzi alla prepotenza di taluni potentati economici che del territorio molisano fanno impunemente strame. Non si resta sulla cresta dell’onda per 30 anni e si diventa soggetti di valore scientifico, etico e morale per caso. L’Aiig è punto di riferimento per chiunque voglia partecipare e sentirsi impegnato seriamente, coscientemente, e testardamente nel contribuire a difendere il territorio molisano e i suoi valori storici, ambientali, naturali, artistici, architettonici messi a rischio da politiche dissennate e distruttive, piegate alla logica del profitto. Alle cave e alle discariche a cielo aperto, alle pale eoliche e ai pannelli solari, all’inquinamento delle acque e dell’aria, alla megastalla Granarolo, alla cementificazione selvaggia della costa, mancavano solo le centrali a biomasse. Ne sono programmate e pronte cinque. Dardo

Internet gratuito, da settembre navigazione più veloce Sistema wi-fi potenziato e a breve esteso in altre zone della città CAMPOBASSO. Agli inizi di settembre, la velocità di navigazione del sistema wi-fi gratuito predisposto dall’amministrazione comunale di Campobasso sarà ulteriormente potenziata in modo da garantire un servizio sempre più efficace e di qualità ai cittadini. E’ sensibilmente cresciuto, nel giro dello ultimo anno, il numero di utenti (1700 nuove registrazioni solo negli ultimi 12 mesi) che usufruiscono quotidianamente del sistema, per un totale di circa 4000. Il servizio, disponibile ora su piazza Vittorio Emanuele II (del Municipio), su piazza Regina Elena

(Villa dei Cannoni) e su piazzetta Palombo, sarà nel prossimo periodo esteso anche ad altre zone della città e non più limitato all’area centrale del capoluogo. “L’obiettivo - ricorda l’assessore all’Innovazione tecnologica Nicola Cefaratti - è quello di coprire in tempi brevi quasi l’intero perimetro cittadino e di agevolare l’utilizzo del wi-fi gratuito a tutti i campobassani, anche grazie alla stretta e proficua collaborazione con i partner tecnologici del Comune; con il potenziamento della velocità di navigazione - prosegue Cefaratti - si compie un ulteriore,

Casa dello studente per le scuole dell'infanzia CAMPOBASSO. A partire dal 10 settembre, data di inizio del nuovo anno scolastico 2013/2014, le classi della scuola dell’infanzia e della scuola primaria della Direzione Didattica Statale III Circolo di Campobasso “Giovanni Paolo II”, rispettivamente ubicate in Via Cirese e Via De Gasperi, verranno trasferite nella nuova sede “Ex casa dello studente” di via De Gasperi. “L’immobile dichiara il sindaco - è stato oggetto d’interventi di adeguamento degli spazi interni per lo svolgimento delle attività didattiche, in modo da ottemperare agli obblighi previsti in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro e al rilascio del certificato di prevenzione incendio. Inoltre, si é provveduto alla realizzazione della viabilità interna ed esterna al nuovo edificio scolastico con segnaletica verticale e orizzontale”.

significativo passo teso a rendere il servizio più efficiente. Lo scorso luglio sono stati apportati alcuni aggiornamenti per semplificare l’uso con gli iPhone 5, il sistema è quindi in perenne evoluzione, in sintonia con i continui cambiamenti imposti dalle nuove tecnologie”. Ma non finisce qui. L’assessore annuncia, con l’approssimarsi dell’inizio dell’anno scolastico, l’avvio di un progetto da condividere con gli istituti del capoluogo teso alla valorizzazione delle infrastrutture tecnologiche del Comune, attraverso un percorso di informazione che punta anche alla diffusione presso gli alunni di una corretta educazione digitale.“L’innovazione tecnologica - conclude Cefaratti - continua ad essere una priorità per l’amministrazione. Perché solo attraverso di essa si potranno garantire ai cittadini una moltitudine di servizi sempre più facilmente accessibili”.


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Campobasso

31 agosto 2013

ORDINANZA ANTIRUMORE

Il Tar accoglie il ricorso dell’Apem e nel centro storico… la musica continua Ordinanza antirumore, il Tar ha accolto il ricorso presentato dall’Apem (Associazione pubblici esercizi Molise). La musica tornerà a “invadere” via Ferrari, piazza Cesare Battisti, il centro storico e piazza Pepe. Il provvedimento con cui il sindaco aveva stabilito l’interruzione della diffusione sonora a partire dalla mezzanotte non ha avuto lunga vita. Il divieto è stato introdotto lo scorso 27 luglio per la gioia dei residenti del centro storico che non ce la facevano proprio più a convivere con l’alto volume della musica che proveniva dai pub. Le numerose proteste, gli esposti e i reclami presentati all’amministrazione hanno spinto il primo cittadino a emanare l’ordinanza antirumore a cui, però, immediatamente si sono opposti i titolari dei pub che , attraverso il presidente dell’Apem Paolo Santangelo, ne hanno chiesto la sospensione. Il primo step del ricorso non è andato a buon fine, il Tar infatti ha rigettato l’istanza di sospensione d’urgenza dell’ordinanza fissando per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 29 agosto. L’altro ieri, dunque, si è antrati nel merito della vicenda che si è chiusa con la vittoria dei ricorrenti difesi dagli avvocati Enzo Iacovino e Vincenzo Fioroni. Per spiegare nel dettaglio le motivazioni per

cui il Tar ha accolto il ricorso presentato dall’Apem, questa mattina i legali terranno una conferenza stampa nello studio legale Iacovino e associati in via Berlinguer. Nel frattempo è facile intuire che mentre i titolari dei pub accolgono con entusiasmo la decisione del Tar, i residenti del centro storico sono tutt’altro che contenti, per non parlare del primo cittadino che sicuramente sarà andato su tutte le furie. Uno smacco che, forse, Di Bartolomeo non si aspettava ora che finalmente era riuscito ad “azzittire” il centro storico .

Dopo anni di polemiche e litigi, infatti, il sindaco aveva deciso di risolvere una volta per tutte il problema dell’inquinamento acustico imponendo l’interruzione della musica proveniente dai locali a partire dalla mezzanotte. L’Apem si è ribellata subito ritenendo che il provvedimento fosse eccessivamente restrittivo e penalizzante per le attività del centro. Il Tar, accogliendo il ricorso dell’associazione, ha definito la questione ma sicuramente la polemica non finisce qui. Teresa Manara

Santangelo soddisfatto Il presidente dell’Associazione pubblici esercizi Molise (Apem) Paolo Santangelo esprime soddisfazione per il provvedimento adottato dal Tar Molise che, accogliendo integralmente le tesi degli imprenditori, assistiti e difesi dagli avvocati Vincenzo Iacovino e Vincenzo Fiorini, ha sospeso gli effetti dell’ordinanza del sindaco di Campobasso che ha inteso limitare agli esercizi pubblici, ubicati in una determinata zona del centro, le diffusioni sonore oltre le 24 in assenza dei presup-

posti di fatto e di legge. L’Apem. ha ritenuto di sostenere l’azione a tutela degli esercenti nella ferma consapevolezza dei propri diritti e dei diritti dei cittadini. Il Tar, nel sospendere l’ordinanza sindacale, ha ritenuto la sussistenza di un pregiudizio in danno dei ricorrenti conseguenti alla limitazione del libero esercizio delle attività economiche degli interessati che qualcuno ovviamente sarà chiamato a risarcire.

Le ragioni degli imprenditori del capoluogo, così fortemente penalizzati da un provvedimento sindacale singolare, discriminante e manifestamente illegittimo, verranno meglio spiegate in una conferenza stampa indetta per oggi alle 11 presso lo studio dell’avvocato Vincenzo Iacovino che unitamente all’avvocato Vincenzo Fiorini, oltre a patrocinare la causa spiegheranno i motivi giuridici che hanno determinato il provvedimento del Tar.



ANNO IX - N째 71 - SABATO 31 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



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Isernia

31 agosto 2013

“Scuola, fa male quella chiusura” ISERNIA –"I detenuti del carcere di Isernia non potranno più frequentare la scuola elementare che fino allo scorso anno era ospitata nei locali della struttura pentra. La notizia, giunta come un fulmine a ciel sereno, si è appresa direttamente dal sito internet dell’Ufficio Scolastico Provinciale, nella sezione assegnazioni, laddove nell’elenco presente nell’annuale bando emesso dal competente Ministero la scuola primaria della Casa circondariale di Isernia è sparita". Lo sostengono i segretari di CGIL FP Ivana Boccia, CISL FP, Mario Della Ventura, CISL FNS, Mario Laudati, UIL PA, Emilio Izzo e UIL FP, Gino Di Michele. "Per l’anno scolastico 2013/2014, dunque, la succursale in organico al CTP Direzione Didattica I Circolo è stata soppressa. Un p r ov ve d i m e n t o che rappresenta una palese inosservanza dell’art. 27 della Costituzione, in quanto viene violato il diritto alla rieducazione e al reinserimento della popolazione detenuta. Una scelta che si ripercuote in maniera diretta e dirompente su un duplice aspetto: quello della sicurezza all’interno del carcere stesso e il venire meno del principio fon-

damentale del trattamento e della rieducazione del recluso. La rieducazione dell’internato è un principio inviolabile e la scuola riveste un ruolo di primo piano proprio in tale ottica. Se si pensa, poi, che fino allo scorso anno sono stati ben 25 i corsisti e che bisognerebbe comunque tenere in debita considerazione il ruolo che proprio la scuola primaria riveste all’interno di un ambiente come quello carcerario, non si riesce a comprendere quale sia stata la ratio alla base di una simile valutazione"

Le organizzazioni sindacali criticano la soppressione delle classi elementari in carcere

“La San Giovanni Bosco non chiude” Il Comune di Isernia sottolinea come si tratti di uno spostamento in altro edificio ISERNIA. In merito alle notizie diffuse recentemente dagli organi d’informazio-ne e riguardanti la Scuola dell’Infanzia “San Giovanni Bo¬sco”, si precisa che non si tratta di chiusura dell’istituto bensì di trasferimento in altro edificio. Si chiarisce inoltre che la decisione non è imputabile all’amministrazione comunale ma è un atto dovuto e con¬sequen¬ziale ri¬spetto al primo rilevamento semestrale dell’Arpa Molise e alle pre¬scri¬zioni dell’Asrem di Isernia. Poiché la normativa in materia prevede una inda¬gine di durata an¬nuale, i rilevamenti ambientali sono tuttora in corso e si attendono gli esiti finali del secondo semestre di accerta¬mento. Solo allora si potrà di¬chiarare l’agibilità o meno della scuola. Pertanto, trattandosi di dati parziali scaturiti dal primo rilevamento, sarebbe stato più opportuno che l’Agenzia e l’Azienda avessero atteso i risultati definitivi prima di chiedere al Co¬mune azioni risolutive, che sono complesse e che generano apprensione nei cit¬tadini.

Palestra comunale, va fatta la gara Il Tar dà torto all'amministrazione di Venafro sulla concessione dell'impianto sportivo VENAFRO. Il Tribunale Amministrativo Regionale dichiara illegale la procedura posta in essere dalla nuova amministrazione comunale di Venafro per l’affidamento della palestra polivalente di Via Pedemontana e condanna il Comune anche al pagamento delle spese. Nel mese di luglio il sindaco Antonio Sorbo, unitamente ai suoi assessori, aveva concesso, senza gara d’appalto contrariamente a quanto previsto dalla legge, la gestione della struttura sportiva ad una società della quale fa parte il fratello. Nonostante i numerosi inviti bonari da parte della Associazione Venafro Calcio a 5 a tornare ragio-

nevolmente sui propri passi ed applicare una legale procedura, l’arroganza del nuovo primo cittadino ha stupidamente portato il Comune in tribunale per affrontare un ricorso sollevato proprio dalla società del Venafro Calcio a 5 che in precedenza si era resa disponibile a partecipare a regolare gara anticipando di voler accollarsi tutte le spese di gestione e miglioramento del palazzetto comportando un notevole risparmio per i cittadini. Il Comune di Venafro, ieri mattina, è stato dichiarato soccombente e con i soldi dei venafrani dovrà pagare anche le spese di giudizio e l’assistenza legale affidata all’av-

vocato isernino Vincenzo Colalillo, nonostante il comune sia già dotato di uno studio legale interno. I giudici Orazio Ciliberti, Luca Monteferrante e Marco Poppi hanno accolto il ricorso preparato dai legali del Venafro Calcio a 5, gli avvocati Margherita Zezza e Giuseppe Ruta, ordinando all’Ente di sospendere la delibera in questione e ad eseguire una regolare gara aperta a tutte le associazioni sportive. A soli tre mesi dall’insediamento di Sorbo e compagni, dunque, per i venafrani una beffa bella e buona che si sarebbe potuta evitare semplicemente seguendo leggi e buon senso


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Termoli

Stabile Iapc con tetto pericolante, lunedì iniziano gli interventi di sistemazione On.Vennittelli presenta interrogazione al governo su sicurezza in basso Molise TERMOLI - Sono attualmente ospitati nell’Hotel Meridiano, a spese del Comune le tre persone anziane, componenti le due famiglie residenti in altrettanti appartamenti al terzo piano dello stabile Iacp di via Maratona, evacuate perché il tetto della casa è pericolante. La decisone è stata firmata dal sindaco Antonio Basso Di Brino dopo il sopralluogo e il verbale stilato dal Vigili del Fuoco. La scorsa notte il pericolo di crollo anche parziale del tetto è stato accentuato dal crollo di calcinacci e mattoni e per fortuna i vani erano vuoti. La palazzina, tre piani in tutto e sei appartamenti, vari mesi fa doveva esere sottoposto a lavori urgenti di manutenzione e, infatti, sul perimetro dello stabile è ben visibile un ponteggio ma pare che gli interventi non siano ancora iniziati. Ora, dopo l’evacuazione dei tre residenti e il verbale stilato dai Vigili del Fuoco, i lavori dovranno essere eseguiti celermente. L’assicurazione viene anche dall’intervento del Sindaco e i lavori di rifacimento del tetto pericolante inizieranno con procedura d’urgenza entro il prossimo lunedì. Ora bisognerà vedere quale sistemazione si troverà per i tre anziani evacuati e momentaneamente ospitati in albergo.

Gli eventi estivi previsti per oggi e domani TERMOLI – L’Assessore alla Cultura, Spettacolo e Turismo del Comune Michele Cocomazzi ricorda a residenti e turisti gli eventi inseriti nel cartellone dell’Estate Termolese previsti per la giornata di oggi e domani. Dalle ore 21 presso la scalinata

TERMOLI – Gli ultimi episodi di criminalità, con riferimento a rapine e furti compiuti a Termoli, hanno spinto l’onorevole del PD Laura Venittelli a presentare un’interrogazione al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Nel documento è chiesto che siano aumentati gli organici di polizia nei vari comandi, e finanziamenti idonei per realizzare impianti di videosorveglianza su Termoli. “Il territorio costiero e il Basso Molise – afferma l’onorevole Venittelli - stanno subendo negli ultimi mesi una vera e propria escalation di episodi di criminalità. Rapine, furti e scippi sono purtroppo all’ordine del giorno e le forze dell’ordine, pur profondendo il massimo impegno, non riescono a fronteggiare questa emergenza. E’ chiaro – termina la parlamentare - che occorre un diverso impulso e una presenza più capillare di agenti e militari che salvaguardino la comunità basso molisana”.

Turismo: "E’ora di cambiare rotta" LITORALE – L’onorevole Venitelli di recente ha preso parte al convegno organizzato dall’Unione delle Pro Loco regionali ed ha annunciato che: “E’ arrivata l’ora che anche il Molise cambi rotta, e si dia da fare per il turismo”. Un settore che la parlamentare ritiene strategico per il turismo come impresa e per rilanciare il territorio. “Dopo aver visto, e soprattutto ascoltato il lavoro che le Pro Loco svolgono sul territorio molisano, ma anche a livello nazionale, va a loro anche il mio personale ringraziamento. “il nostro territorio offre tantissimo – conclude la Venittelli -, può offrire ancora di più ma c’è la necessità di una legge regionale che ne rilanci la funzione alla luce del contributo che le stesse possono apportare nella tutela del territorio, e soprattutto la Regione deve mettere nelle condizioni le Pro Loco di poter valorizzare al meglio il territorio, il paesaggio e le tradizioni”.

del Folklore si terrà lo Show danzante con spettacoli di gruppo e coppie, a cura dell’Associazione sportiva dilettantistica “Emozioni Latine”. All’evento parteciperanno i maestri federali di danza sportiva Cristian Falcone e Mariaclelia Carota, competitori professionisti e giudici di gara. Domenica 1 settembre alle ore 21, presso il Porto turistico di Marina di San Pietro, si terrà la finale regionale di Miss Italia, dove tra le splendide partecipanti sarà eletta la nuova Miss Molise 2013. L’evento è curato dall’Agenzia Parole e Musica.

Miro e Daniela oggi sposi Cari Miro e Daniela, oggi le vostre strade si incontrano e diventano una sola e per voi inizia un cammino fatto di gioria, amore e responsabilità. E se lungo questo cammino trovate degli ostacoli siamo sicuri che, grazie alla forza del vostro amore, riuscirete a superarli e a far in modo che la vostra vita sia un’eterna luna di miele. Auguri da mamma, papà, Nicolas, Alessio D’Anna, Rosa e Cristia. Tantissime felicitazioni e prosperità da parte della redazione.


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Termoli

31 agosto 2013

Fermo biologico della pesca, incontro Confesercenti regione LITORALE - Si svolgerà, lunedì prossimo nel pomeriggio, un incontro tra una delegazione della Confesercenti regionale e il vicepresidente della Giunta Regionale Michele Petraroia. La riunione affronterà il delicato tema del fermo biologico sulla costa molisana e le gravi ripercussioni che lo stesso ha comportato per il terziario e il turismo del Basso Molise. Alla riunione parteciperanno il direttore regionale della Confesercenti, Graziano D'Agostino, il vicepresidente Giuseppe Montesanto e il presidente onorario Antonio D'Ambrosio. “La vicenda del fermo biologico presenta degli aspetti paradossali - sottolinea il direttore D'Agostino - ed è una imposizione dell'Unione Europea che non tiene in alcun conto le necessità e le esigenze dei singoli territori. Premesso che il fermo biologico probabilmente non è neanche una strategia adatta per la tutela della fauna marina, resta il problema che a Termoli e

Approvazione progetto obiettivo per l’anno in corso

sulla costa molisana esso danneggia in modo violento il movimento turistico locale e gli operatori economici del comparto. L'impossibilità di offrire pesce fresco ai turisti nel mese di agosto, momento di loro massimo afflusso, indebolisce l'intera filiera, già colpita dalla grave crisi economica attuale. Parliamo non solo dei pescatori e degli armatori, ma parliamo dei dettaglianti, dei ristoratori, dei gestori di strutture ricettive. Centinaia di im-

prenditori a causa del fermo biologico sono impossibilitati a svolgere pienamente la loro attività. Questo è totalmente ingiusto. Al vicepresidente Petraroia – conclude Giuseppe D’Agostino - esporremo queste ragioni e cercheremo di creare un percorso condiviso con il governo regionale, anche ipotizzando misure compensative in favore dei comparti così danneggiati da questa immotivata misura normativa”.

Ora basta con i teatrini, Cuore molisano bacchetta il governatore Frattura BASSO MOLISE - L’Associazione dei Cardiopatici del basso Molise “Cuore molisano” com’è nel suo costume: osserva, ascolta, si documenta e poi si fa sentire. Ora, abbiamo superato ogni limite di sovraumana pazienza e tolleranza e riteniamo, giusto e sacrosanto, nel “solo” ed esclusivo interesse, di tutti gli utenti dei nosocomi pubblici esistenti nella regione Molise. Per tali ragioni e questa volta per dire fermamente basta ai teatrini, di pessimo gusto, cui questo Governo regionale ci ha ormai abituato. Intanto ricordo, al Governatore Paolo Frattura, che, l’Associazione “Cuore molisano” il 17 luglio scorso ha espresso, con un comunicato stampa, pieno apprezzamento, sostegno e condivisione al Direttore Generale che, grazie al piano operativo 2013-2015 discusso a Roma il 16/7/2013 restituisce dignità alle strutture ospedaliere di Termoli e Larino e un riconoscimento al Presidente della Giunta regionale del Molise per l’imparzialità e attenzione che, con i fatti (o solo con parole?) ha assunto nei confronti della Sanità pubblica molisana. E allora Governatore Frattura, lo scrivente vuole porle una domanda:“Da allora a oggi cosa è cambiato per lei tanto da farla passare dal ruolo di Ponzio Pilato a quello diYosef Bar Kayafa nei confronti di Carmine Ruta (cui ripresentiamo e rinnoviamo il Nostro sentito apprezzamento e appoggio)?”. Lei ha svolto il ruolo di Ponzio Pilato almeno fino al 18 aprile 2013, a Roma quando compì la sua missione, accompagnato dall’ormai illegittimo Commissario Filippo Basso (vedi recente Sentenza TAR Molise con ricorrente Percopo) per la famosa riunione al “Tavolo Massicci” e nella stessa serata (ore 19 ca.) tutte le testate giornalistiche molisane riportavano la notizia: Sanità, missione compiuta: sbloccati

118 milioni di euro di cui 55 tolti dai fondi Fas e 63 di premiali del Fondo sanitario. Poi è tornato il 16/7/2013, sempre a Roma ma assieme al Direttore generale Carmine Ruta per presentare il Piano Operativo 2013-2015, redatto con zelo e obiettività dallo Direttore generale, che nel contenuto è l’esatto contrario della proposta di P.S.R. Ora ha atteso che Carmine Ruta facesse i suoi passi, ci fosse il pronunciamento del Consiglio di Stato e poi ha tentato il colpo basso facendo tabula rasa dei vertici: Né Percopo Né Ruta” che oggi viene bocciato sonoramente e nuovamente dai Giudici di Appello. Lei Governatore Frattura che, detto per inciso e a mio modesto parere, non peccherebbe di umiltà se, dopo questa ennesima figuraccia facesse un pensierino per rimettere il Suo Mandato. Mi rivolgo ora alla Procura della Repubblica di Larino e agli Organi investigativi chiedendo loro: “Quali sono le ragioni per le quali, nonostante lo scrivente con l’incarico di Presidente e legale rappresentante dell’Associazione “Cuore molisano” abbia presentato formale denuncia, querela presso la Procura frentana e abbia chiesto, invano ma ufficialmente per il tramite dell’Avv.Annibale Ciarniello, di essere ascoltato?”. E un invito lo rivolgo anche al Sig. Prefetto di Campobasso affinché prenda posizione, poiché per il tramite il 24 dicembre 2012 sono state consegnate le richieste al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a difesa e contro i tagli previsti dal P.S.R. redatto da Filippo Basso, o Sua Eccellenza vuole che i Cardiopatici che portarono a termine lo Sciopero della fame dal 15 al 21 dicembre 2012 vadano a sedersi dinanzi alla residenza di Napolitano? Liberato Di Felice

SAN MARTINO IN PENSILIS – La Giunta comunale con propria delibera ha approvato il progetto di potenziamento dei servizi di controllo per la sicurezza urbana e stradale. L’esecutivo ha disposto che del contenuto del presente provvedimento ne venga tenuto conto: dalla delegazione trattante di parte pubblica in occasione del confronto con le organizzazioni sindacali per la ripartizione del fondo per il trattamento accessorio e della performance per l’anno 2013; che il finanziamento dei costi del progetto è di 2.000 euro che rientra nel Bilancio 2013.

Azione Cattolica, due giorni di formazione per i responsabili dell’associazione LARINO - L’ Azione Cattolica della Diocesi si dà appuntamento a Larino per una “ due giorni “ di formazione per tutti i responsabili dell’Associazione e in particolare per gli educatori ed animatori dei ragazzi, dei giovani e degli adulti. Le parole di Gesù “Quelli che troverete, chiamateli” guideranno i diversi momenti del mini-campo. La preghiera, la riflessione e il confronto aiuteranno l’Associazione a vivere con nuovo slancio missionario il proprio impegno educativo e il servizio alla comunità. Gli incontri si terranno a Larino presso i locali della Concattedrale e inizieranno oggi alle 8,30 con l’accoglienza e le lodi; alle 10 “Quelli che troverete chiamateli”, riflessione guidata da don Antonio Mastantuono, assistente diocesano unitario di AC; meditazione personale e risonanza in piccoli grupp; alle 24,30 presentazione della bozza del documento assembleare nazionale “Persone nuove in Cristo. Corresponsabili della gioia di vivere" a cura di Paola De Lena, incaricata diocesana per la formazione e già consigliere nazionale di AC, a seguire i Laboratori tematici in preparazione del percorso assembleare diocesano e alle 19 i Vespri. Domenica 1 settembre alle 9 Santa Messa presso la concattedrale di Larino; alle 10,30 presentazione e condivisione della programmazione per l'anno associativo 2013/2014 “Fiducia, fraternità e annuncio… Profezia che apre al domani ” a cura della presidenza diocesana; alle 14,30 presentazione dei cammini formativi, a cura dei responsabili dei settori e dell'ACR a cui seguiranno le conclusioni e i Vespri



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