ANNO IX - N° 55 - SABATO 3 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno ad Angelo Piunno
L'Oscar del giorno a Angelo Piunno. L'avvocato è l'unica specie in grado di creare danno perfino a Satana. Un avvocato aveva stipulato un contratto con il diavolo con il quale avrebbe ricevuto fama, donne e successo in cambio della fedeltà. Dopo aver goduto pienamente dei suddetti servizi, l'avvocato, ormai appagato, citò satana in giudizio facendo dichiarare la nullità del contratto per divieto di patto successorio e, considerate le prestazioni già effettuate come obbligazioni naturali, il povero diavolo non ebbe nemmeno diritto alla ripetizione d'indebito. Da qui l'espressione "sei un povero diavolo”. Ce ne sono, però, quelli che non si vendono. Tra essi ci piace citare Angolo Piunno, a cui assegniamo l’Oscar.
Il Tapiro del giorno a Sandro Del Fattore
Travolti da un insolito destino nell'azzurra giustizia d'agosto
Il Tapiro del giorno lo diamo a Sandro Del Fattore. Il commissario della Cgil regionale, non ha detto personalmente ancora nulla su quanto fatto dalla Giunta regionale in merito agli aumenti della tassazione Irpef, Irap e Bollo auto. Ad onor del vero, è toccato a Sergio Sorella chiarire la posizione del sindacato dopo il tavolo con i vertici regionali dove fumose sono apparse le dichiarazioni dell'associazione. Non sarebbe male capire dove para la Cgil.
di Tommaso Di Domenico La tempesta di sabbia si è placata ed il cielo appare limpido come è nella natura delle cose estive. Si è chiuso il rito accusatorio ed il principale sostenitore della teoria teocratica dei gesuiti è stato condannato alla morte civile. Guardiamo la questione dai due punti di vista: il popolo di Berlusconi lo continua a ritenere un perseguitato al di là della condanna. Il popolo degli avversari lo continua a ritenere una iattura per la Repubblica. Quindi la sentenza della Cassazione non ha prodotto cambiamenti tra gli elettori dell’una e dell’altra parte ma, semplicemente, ha modificato lo status politico e civile di Berlusconi. Al di là della scelta che opereranno sulle modalità di espiazione della pena, sia la magistratura milanese sia la volontà dello stesso Berlusconi, resta un punto fermo: chi ritiene la sua missione salvifica per la democrazia italiana continuerà, in ogni luogo ed in ogni condizione, a fare in modo che mutamenti storici ed epocali saranno messi in atto come antidoto alla deriva teocratica. La prima verifica ci sarà con l’appoggio, o meno, incondizionato del popolo di Berlusconi al referendum proposto dai radicali e contenente tra l’altro la separazione delle carriere nell’ordinamento giudiziario. Né è immaginabile una ripetizione dell’esperienza craxiana con l’esilio volontario, da altri chiamato latitanza, di Silvio che sicuramente verrebbe accolto a braccia aperte da Vladimir Putin e che creerebbe seri imbarazzi ai nipotini del soviet comunismo nello stigmatizzare o condannare l’erede del governo di tutte le Russie.Trasponendo é come se si volesse obbligare Michele Iorio ad abbandonare ogni velleità politico – istituzionale quando invece la sua volontà di restare in gioco a qualsiasi costo è forte, corredata dalla convinzione di essere nel giusto. Chi ha paragonato, come il Movimento 5 stelle, la condanna di Berlusconi alla caduta del muro di Berlino, nel Molise si dovrebbe chiedere: con la condanna di Iorio quale muro è caduto? Non sarebbe meglio parlare di mura costruite o costruende in vendita al migliore offerente per organizzarsi, da parte di qualcuno, una serena quanto desiderata vecchiaia? E’ tra l’altro immaginabile che minore è il numero di cittadini abitanti in una Regione, maggiore é il controllo su ciò che avviene e che sarà riportato a chi ha il compito di perseguire eventuali reati. E chissà se, nonostante tutte le condanne, il governo di Große Koalition (di centrodestra e centrosinistra) di Roma non avrà riflessi anche nel Molise.
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2 3 agosto 2013
La piovra politica ha molti tentacoli. Frattura e company hanno scelto di utilizzarli tassando senza distinguere il ricco dal povero, l’abbiente dal meno abbiente
Iorio era stato autorizzato ad aumentare l’Irpef, e non l’ha fatto Frattura aveva promesso di no, ed ha mancato alla parola data Contro la “casta” anche la chiesa molisana, così radicalmente dipendente dalla parola del suo vescovo, è diventata improvvisamente afona Le gambe del presidente Frattura, per dono della natura, sono lunghe e agili, a differenza delle bugie di cui ha dato un esempio illuminante nei giorni scorsi con l’aumento dell’Irpef e del bollo automobilistico, assicurandosi in parallelo uno stipendio di oltre 13 mila euro e, appena a scalare, migliaia di euro agli assessori, ai presidenti delle commissioni e ai consiglieri. Con lui fa il paio il presidente del consiglio regionale, Vincenzo Niro. I nuovi satrapi della politica molisana. E a dire che circa un anno fa la iattura dell’aumento dell’Irpef e del bollo automobilistico l’abbiamo scampata con Michele Iorio. Il quale, pur potendo aumentare dell’1,1 per cento l’aliquota Irpef , al pari dei colleghi delle altre sette Regioni sottoposte al piano finanziario di rientro della sanità, s’era tenuto lontano dalla tentazione dal farlo. Non hanno avuto remore e incertezze invece il paladino del centrosinistra e l’intera coalizione che lo sostiene a ficcare prepotentemente le mani nelle tasche dei molisani per far quadrare il bilancio servendosi, ma subito sbugiardati, delle affermate difficoltà degli imprenditori. La piovra politica ha moltissimi tentacoli; Frattura e company hanno scelto di utilizzarli in maniera volgare, tassando senza distinguere il ricco dal povero, l’abbiente dal meno abbiente. Iorio poteva aumentare l’Irpef e non l’ha fatto. La tentazione c’è stata, ma per un Molise allo stremo sarebbe stato il suicidio. Come lo sarà per l’effetto deleterio innestato dal nuovo governatore e dalla sua compagine politica. Riba-
diamo; nel momento in cui Iorio e gli altri governatori regionali alle prese con il piano di rientro dal deficit della sanità hanno deciso di non avvalersi della possibilità loro concessa dal governo di aumentare l’Irpef, abbiamo commentato che il futuro socioeconomico del Molise sarebbe dipeso da come sarebbe poi stata realizzata la spending review, e, soprattutto, dal taglio dei costi della politica. Solo dinanzi ad una compartecipazione responsabile della “casta” al risanamento della spesa pubblica e al rilancio dell’economia e dello sviluppo, sarebbe stato accettabile l’ipotesi di un ulteriore sacrificio da parte del popolo. Purtroppo la “casta” di Via Genova ha disatteso le enunciazioni e le promesse fatte in campagna elettorale circa una nuova fase politica trasparente, efficiente, equilibrata; ha preso per i fon-
delli i molisani; s’è chiusa nella sua torre eburnea e per di più s’è sfacciatamente arricchita succhiando sangue all’economia e ai molisani. La razionalizzazione della spesa pubblica non è stata neanche sfiorata e non in agenda. Di contro è pronta la modifica allo Statuto regionale (appositamente non promulgato) per far posto al quinto assessore, alle deleghe ai consiglieri per renderli visibili (altrimenti non esisterebbero) e alle spocchiose indennità che si portano mensilmente a casa, irridendo la povertà in ascesa e la morale pubblica che invoca equilibrio e giustizia. Tutto ciò è il degno corollario di una compagine che s’è fusa unicamente sul presupposto di arrivare al potere per il potere. Forte della debolezza dell’opposizione orfana di Iorio, della partigiane-
ria di cui gode e s’avvale, e della incapacità (storica) del popolo molisano di ribellarsi alle sopraffazioni della politica, da cui (storicamente) è stato assistito, accompagnato e sostenuto. Il 6 agosto i due consiglieri del Movimento penta-stelle hanno promosso una manifestazione di condanna della “casta”. Temiamo il flop. Nonostante l’apprezzabile e sana intenzione. Peccato che anche la chiesa molisana, così radicalmente dipendente dalla parola del suo vescovo, sia diventata improvvisamente afona, seguendo l’esempio della Cgil e delle altre sigle sindacali. Vantaggio immeritato ancorché deplorevole concesso ad una fazione politica che non ha avuto alcuna incertezza nel tassare il popolo per tenersi il malloppo. Dardo
Lettera aperta
Con questo calendario venatorio la Giunta Frattura ha umiliato migliaia di appassionati Le segreterie regionali dell’Arci Caccia e della Federcaccia del Molise stigmatizzano l’atteggiamento del governo regionale e dei componenti della II commissione di centrosinistra, che hanno approvato un calendario venatorio che penalizza fortemente la categoria e che costringe tutti noi a non rinnovare il porto d’armi. Se questa era la volontà del presidente Frattura, dei suoi assessori e di tutta la maggioranza, si può dire tranquillamente che l’obiettivo è stato raggiunto in pieno. Perché non ha davvero alcun senso aprire la caccia alla quaglia, al fagiano e al colombaccio e alla tortora al 2 ottobre, quando ormai nel nostro territorio - causa migrazione - queste specie non ci sono più.
Consigliamo a Frattura e ai suoi collaboratori di consultare il lavoro svolto nelle altre regioni governate dal centrosinistra, come ad esempio il Lazio, l’Umbria, l’Emilia Romagna, la Basilicata, per comprendere bene come il settore caccia viene, da quelle amministrazioni, valorizzato e di sicuro non umiliato come purtroppo accaduto da noi. In politica, come in altri ambiti, in assenza delle necessarie competenze e conoscenze, non è affatto un peccato (anzi, sarebbe un segno di profonda intelligenza) ascoltare i suggerimenti altrui. Gli emendamenti del consigliere Nicola Cavaliere, al di là delle appartenenze politiche e associative, erano tutti condivisibili. Ma pur-
troppo, come appreso dagli organi di stampa, sono stati sonoramente bocciati in commissione dagli esponenti di un centrosinistra che con arroganza pretende di poter fare tutto da solo e di prendere determinate decisioni, infischiandosene delle migliaia di appassionati locali. Ma chi ha prodotto questo calendario venatorio adesso non deve perdersi troppo in inutili giri di parole e assumersi fino in fondo le sue responsabilità: la caccia in Molise deve chiudere? Bastava dirlo prima. Almeno si evitava questa presa in giro di un calendario che condanna di fatto i cacciatori a rimanere a casa. Federcaccia Molise Arci Caccia Molise
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3 3 agosto 2013
Aumento tasse, ma la Cgil che fa? Dall’entourage di Frattura si dice che il sindacato si è espresso a favore della scelta. Sergio Sorella smentisce e precisa: abbiamo chiesto di ritirare la delibera CAMPOBASSO. “I rappresentanti delle parti sociali, dopo aver ascoltato le parole di Frattura, hanno riconosciuto la positività dell'atteggiamento di apertura assunto dal governatore e dagli assessori regionali, esprimendosi a favore della scelta effettuata della giunta e del consiglio regionale. Atteggiamento diverso e più critico invece da parte di Confindustria Molise che ha ribadito con forza la sua contrarietà a un ulteriore aumento delle imposte regionali anche a costo di rinviare il pagamento dei crediti vantati dalle imprese”. E’ questo quanto fatto pervenire a margine dell’incontro tra il presidente Frattura e le parti sociali. All’ incontro si doveva fare il punto della situazione dopo la proposta, di Frattura e Niro, e la votazione del centrosinistra volta ad aumentare Irpef, Irap e bollo auto a partire dal 1 gennaio 2014 ai danni dei molisani. In altre parole, i sindacati (Cgil compresa), lo scorso 31 luglio 2013 (cioè 3 giorni fa), avrebbero riconosciuto la positi-
CAMPOBASSO. Una vero vergogna. Non ci sono altre parole per definire quanto è andato in scena in Consiglio regionale. I conti per non toccare le proprie tasche, gli eletti, li hanno studiati per bene. Perché se il conteggio lo andiamo a fare sull’importo lordo dovremmo dire: ma che bravi, sono stati capaci di tagliarsi lo stipendio questi politici molisani. Invece il trucco c’è ma non si vede. Perché i nostri rappresentanti, quelli che hanno approvato l’aumento delle tasse a danno dei cittadini molisani, continuano a schiaffeggiare i cittadini con un guanto di velluto prendendoli, oltretutto, in giro. Infatti, se andiamo a comparare il netto in busta paga tra quanto prendevano prima i consiglieri e i presidenti della Regione con quanto prendono oggi, l’importo al netto delle tasse sale di circa mille euro. Il trucco, tanto per capirci, sta nel fatto che pur avendo eliminato alcune voci rispetto al passato, hanno elevato a 4.500 euro i rimborsi spesa su cui non si paga un centesimo di tasse. Se a questo si aggiunge la mancata eliminazione dell’articolo 7, il cosìdetto portaborse, il gioco è fatto. Insomma, il sonno per trovare un’alternativa diversa all’aumento di Irap, Irpef e bollo o alla soluzione di crisi aziendali non lo si può perdere. Ma dopo aver rischiato di mettere in difficoltà la Regione per aver sforato il limite temporale adeguando i propri stipendi ai tagli, lì il sonno lo hanno sfruttato bene. Insomma, tempo ci è voluto per tagliarsi le entrate, ma i nostri consiglieri hanno approfondito l’argomento, spulciandolo nel minimo dettaglio, meritando una promozione a pieni voti e con lode per riuscire a tagliare aumentandosi la busta paga. Ora si spiega come mai l’Ufficio di presidenza di Palazzo
vità dell’aumento delle tasse. E nel leggere le parole contenute in una nota di Sergio Sorella, i conti non tornano. “Corre l’obbligo di precisare che la Cgil Molise, nell’incontro del 30 luglio che il presidente della giunta regionale Paolo Frattura ha avuto con le parti sociali, ha ribadito le proprie posizioni già espresse, peraltro, dal segretario generale Sandro Del Fattore in un comunicato stampa. In primo luogo ha evidenziato che la convocazione ad horas senza un ordine del giorno non consentiva di poter portare contributi articolati alla discussione su argomenti vari. Poi ha messo in risalto la necessità che sulle varie questioni introdotte dal presidente Frattura c’è bisogno di tavoli specifici di approfondimento che possano rappresentare un passo avanti verso la concertazione tra le parti sociali. Successivamente ha insistito sulla necessità che per far ripartire l’economia regionale c’è bisogno anche di non deprimere la domanda interna con l’aumento del prelievo
fiscale. Infine si è dichiarata contraria agli aumenti delle addizionali Irpef e del bollo auto perché colpirebbero, in un momento di gravi difficoltà economiche, soprattutto coloro che stanno pagando in maniera rilevante la crisi e cioè i precari, i giovani e più in generale i lavoratori ed i pensionati. Per queste ragioni la Cgil Molise ha chiesto al presidente Frattura di ritirare la delibera della giunta che, invece, aumenta le imposte regionali. Pertanto sono destituite di fondamento le notizie, apparse su alcuni quotidiani locali, che attribuiscono un consenso, anche della Cgil, a quanto deciso dalla giunta regionale in merito all’aumento di tali imposte”. La domanda è: chi mente? Perché nel leggere la nota di Sergio Sorella, i conti non tornano. Anche l’atteggiamento della Cgil però è alquanto contradditorio: chiedono a Frattura di ritirare una delibera di Giunta. Ma il sindacato si è reso conto che quella delibera è diventata legge, grazie ai voti di tutti gli eletti del centrosinistra? E
si rendono conto che, seppur Frattura potesse proporre l’abrogazione della legge regionale che aumenta le tasse, deve innanzitutto dire dove andrà a reperire le risorse? Francamente, di fronte ad una tale decisione, i cittadini e gli iscritti alla Cgil si sarebbero aspettati un atteggiamento più sindacale e meno spalleggiatore al governo regionale che, in prima battuta, dopo 5 mesi dediti al nulla in cui hanno paralizzato un’intera regione in tutti i suoi settori e nel silenzio compiacente di sostenitori e oppositori, mettono in campo un unico provvedimento rivolto ai cittadini togliendo loro quelle poche briciole che servono per campare. Aumentando, al contempo, le proprie indennità di ben 1000 euro al mese. La Cgil lo ha dimostrato più volte: quando vuole sa combattere contro i soprusi. Oggi questa volontà sembra essere solo di facciata. Ma forse prima o poi la sveglia suonerà anche per loro. Irene Corsini
La casta si taglia i costi e lo stipendio sale di mille euro Tutti i numeri della vergogna approvati dal Consiglio regionale e dall’Ufficio di presidenza. E Frattura chiede scusa ai molisani per aver proposto e votato l’aumento delle tasse
Moffa, guidato da Vincenzo Niro, il giorno in cui hanno deciso gli importi, ha inviato una semplice nota stampa in cui si dichiarava, come spesso si sente dire oggi: ci siamo adeguati ai parametri imposti dalla legge. Il quale adeguamento, francamente, poteva anche consistere nell’apportare un tagli del 10%, tanto per fare un esempio, salvando quanto meno la propria faccia. Ma in fondo si sa, i molisani hanno memoria corta.Tra cinque
anni, quando si dovrà render conto ai cittadini del proprio operato politico amministrativo, nessuno ricorderà più che nel 2013 il buon Frattura, che doveva cambiare il Molise per renderlo di tutti, ha ideato e favorito l’aumento delle tasse e del proprio compenso. E con lui anche i compagni di sinistra. Nel 2018 questi argomenti saranno solo un vaneggiare. Intanto i molisani soffrono in silenzio senza un minimo di reazione che dovrebbe
portare tutti in piazza. Proprio come proposto dal Movimento 5 stelle che martedì ha chiamato a raccolta davanti a Palazzo Moffa. Non servirà a nulla, è vero. Perché chi in questo momento storico particolare non si fa scrupoli ad aumentare le tasse ai cittadini e lo stipendio agli eletti dimostra di non vivere nel mondo reale e di non provare vergogna. giorug
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3 agosto 2013
Economia, numeri contrastanti La Camera di Commercio ha pubblicato i dati del 2° trimestre 2013 Preoccupano i casi di fallimento e scioglimento di società
CAMPOBASSO. La conoscenza del territorio e della struttura produttiva sono fondamentali per accrescerne la competitività puntando sulle eccellenze e cercando di superare le debolezze del sistema locale. Da oggi, il sistema camerale molisano rende disponibile la pubblicazione di un insieme organico di dati rilevanti, , predisposti da Infocamere, per l'analisi e la valutazione dei trend economico-produttivi della Regione Molise di facile e di veloce consultazione: il cruscotto di indicatori statistici provinciale con dati congiunturali aggiornati al 2° trimestre 2013. Per il 2° trimestre nella lettura di questi dati emerge un rafforzamento numerico consistente del sistema imprenditoriale molisano, con un numero delle iscrizioni (543) decisamente superiore al numero delle cessazioni (354). Questo dato positivo, che comunque ha permesso di recuperare parte del saldo negativo registrato nel primo trimestre 2013, è attenuto, però, dal fatto che rispetto allo stesso periodo di un anno fa, sono diminuite le iscrizioni (-4%), mentre sono aumentate le cessazioni (+6%). In riferimento alla tipologia di impresa, l’imprenditoria “giovanile” risulta ancora una volta
particolarmente dinamica: il 40% del totale delle nuove imprese iscritte, infatti, è capitanata da giovani under-35, presenti principalmente nel settore del Commercio, nel Turismo e nelle Costruzioni. Riprende vigore in questo trimestre anche l’imprenditoria femminile che rappresenta il 29% delle nuove aperture, in aumento rispetto alle iscrizioni dello stesso periodo di un anno fa di oltre il 5%. Anche per le imprese “rosa” la maggior parte delle iscrizioni si sono avute nel settore del Commercio, e nel settore dell’Agricoltura. Quanto alle imprese straniere, che rappresentano ancora una quota di imprese presenti sul territorio regionale relativamente bassa, mostrano un andamento molto più contenuto, con le iscrizioni che sono solo il 9% del totale, in diminuzione rispetto al secondo trimestre del 2012, inoltre, del 14%. I settori prevalenti in cui si contano più aperture di imprese straniere sono il Commercio, le Costruzioni, l’Agricoltura e i Servizi alle imprese. Ma la crisi economica mostra i suoi effetti soprattutto nell’analisi del numero di imprese entrate nella fase di liquidazione o scioglimento volontario o sottoposte a procedure concorsuali. Infatti, le imprese che hanno avviato le procedure di scioglimento o liquidazione rappresentano una quota molto elevata delle nuove iscritte (circa il 27%) e sono aumentate notevolmente rispetto al secondo trimestre del 2012. In termini assoluti, in questo secondo trimestre del 2013, il maggior numero hanno riguardato le imprese operanti nei settori del Commercio e dei Servizi alle imprese, mentre nel confronto ad un anno sono aumentati considerevolmente gli scioglimenti soprattutto nell’Agricoltura, nei Servizi alle imprese, nei Trasporti e nelle Costruzioni. Ultimi due aspetti considerati nell’analisi dei dati congiunturali del secondo trimestre del 2013 sono l’andamento delle unità locali, e il numero degli addetti nelle imprese co-presenti1. Per quanto riguarda il primo aspetto, il saldo tra unità locali aperte in Molise e quelle chiuse nello stesso periodo e leggermente negativo, con le chiusure che superano le nuove aperture di circa il 5%. Ma, dato interessante, le nuove unità locali di imprese non molisane, localizzate in Molise sono comunque il 45% del totale, mostrando una capacità di attrazione della regione relativamente alta. In merito al secondo aspetto, si conferma una diminuzione del numero di addetti del 4,8%, prevalentemente nei settori del Manifatturiero, nei Servizi alle imprese e nelle Costruzioni, riguardando principalmente le micro imprese con una dimensione aziendale che non supera i 9 addetti.
La scuola molisana si sta impoverendo di Sergio Sorella* Dalla proiezione dei dati del MIUR sugli alunni “effettivi” (in organico di fatto) suddivisi per singoli gradi di scuola (eccetto infanzia) e la proiezione che il sistema fa per l’anno prossimo, tenendo conto che il dato reale non si avrà prima dei primi di marzo (scadenza iscrizioni 28 febbraio), emerge un quadro allarmante per il Molise.Dalla tabella ministeriale si evince una previsione di incremento a livello nazionale di circa 21.000 alunni nella primaria, un calo di circa 7.700 alunni nella media ed un incremento di circa 13.380 alunni nel secondo grado. In totale, quindi, circa 26.700 alunni in più. Dai dati si conferma, complessivamente, un calo di alunni nelle regioni del sud (maggiore in percentuale in Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia) ed un incremento nelle regioni del centro-nord (maggiore in percentuale in Emilia Romagna, Lombardia, Umbria e Toscana). Per il Molise, a fronte di un aumento nazionale del numero di alunni nella primaria dello 0.81%, si prevedono riduzioni dello 0.53%; del 2,18% nella secondaria di I° grado, mentre la media nazionale prevede un meno 0,46%. Per il secondo grado le previsioni sono di una riduzione dell’1,5%, mentre quelle nazionali danno un aumento dello 0.52% .Nel Molise ci saranno, dunque, in percentuale, le riduzione di alunni più consistenti di tutto il Mezzogiorno d’Italia e dunque dell’intero paese. Un territorio che gradualmente si sta desertificando, a partire dalle scuole.
Quali politiche si metteranno in atto contro questo declino? E’ ora che i decisori politici dicano chiaramente quali azioni concrete attiveranno per contrastare l’impoverimento del nostro territorio. La FLC CGIL Molise ha formulato proposte concrete sull’organizzazione scolastica, sulle azioni che gli Enti locali dovrebbero attivare per rilanciare il sistema d’istruzione regionale. Anche in questo modo si può dare un contributo alla crescita ed allo sviluppo della nostra regione. *segretario regionale FLC Cgil Molise
Nel Molise impera la politica dei piccoli In questi giorni, alquanto convulsi, specialmente per il Paese, ci siamo divertiti a leggere i vari articoli pubblicati sulla stampa il cui tema principale è la politica e quelli che ne beneficiano. Articoli che mostrano, sai che scoperta direte, che specialmente nel Molise impera “la politica dei piccoli”. La quale, qualora non ce ne fossimo accorti, ha assunto i connotati di “passa tempo” per quelli che arrivati al capolinea cercano come ultima spiaggia l’avventura nei palazzi del potere. Con queste affermazioni, anzi constatazioni, non vogliamo assolutamente puntare il dito accusatorio nei confronti di nessuno, perché molti nostri Amministratori credono fermamente alla missione cui si
sono votati, non solo per capacità personale ma perché dimostrano di avere tutte le carte in regola. Peccato che, nonostante hanno le cosiddette carte in regola che, non è poca cosa, tant’è che contano moltissimo affinché ci si dimostri politici di serie “A”, perché chi “decide” non risiede nel Molise bensì fuori dai confini regionali e questo è deleterio se si vuole ricostruire l’identità di una regione. Molti si risentiranno con quanto scriviamo e ci giudicheranno disfattisti. Persone che non credono nella nuova stagione dei cambiamenti. Ebbene, credere in questo “sogno”, anche perché “la nuova stagione” il Molise l’ha, sta attendendo da troppo tempo, quando le cose sono preordinate, è come
mettere la testa sotto la ghigliottina: cioè autocondannarsi alla pena capitale senza possibilità di appello. Paragoni che, nella loro crudezza, la dicono lunga come “la politica dei piccoli” nella ventesima regione d’Italia non lascia assolutamente spazio alle innovazioni e ai cambiamenti. Paragoni che accomunati con la bramosia di potere ci costringono ad abbassare la testa senza poter replicare. Una condizione che dovrebbe essere aberrata, se si pensa che questo modo di fare politica appartiene al passato e non al presente. Una condizione che invece nelle stanze dei bottoni, è tenuta viva perché è l’unica arma per tenere in scacco l’intera collettività. Allora quali le vie di fuga?
Di escamotage, visto i risultati, non ve ne sono, anche perché bisognerebbe azzerare l’intero sistema cosa che è in netta antitesi con i principi di rispetto verso le Istituzioni ma soprattutto verso i valori che ne dettano le linee guida.. Quindi lasciare tutto come sta? L’impulso ci induce a dire di si. Invece no; basta aspettare. Perché aspettando, si rende giustizia ai molisani che sono stanchi di farsi raccontare le favole specialmente se queste sono “infarcite” di allegorie che, per arcani misteri, di cui non c’è dato sapere, prendono corpo avvalorando in questo modo il titolo di questo articolo. Massimo Dalla Torre
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5 3 agosto 2013
Le Banche hanno ridotto al lumicino i prestiti e le imprese boccheggiano CAMPOBASSO. Per le banche, è una legenda metropolitana. Per gli imprenditori, soprattutto del Sud e, in particolare in Molise, un incubo. Parliamo di accesso al credito. Un tema che in Italia riveste un ruolo importantissimo nei processi di sviluppo locale. Non a caso, lunedì scorso, è stata l'associazione delle Reti delle imprese a rilanciare la questione e la problematicità per le aziende. "Il Paese, infatti, è caratterizzato da un sistema di banking market e da una struttura produttiva composta per lo più da Pmi con scarse possibilità di ricorso ai mercati finanziari" come si legge in uno studio sul credito realizzato dall’università Magna Grecia di Catanzaro. In altre parole, per finanziare la crescita economica in Italia, in mancanza di un sistema finanziario sviluppato, non si può che ricorrere al credito bancario. Recentissime indagini di Unioncamere e di Confcommercio sono giunte alla stessa conclusione: se il 48,7% delle piccole imprese italiane (con un massimo quindi di 249 addetti) ha riscontrato difficoltà di accesso al credito dovute alla crisi economica, molto più problematica è la situazione in Molise dove la quota supera il 55%. "Il problema potrebbe presentarsi in maniera molto più accentuata al termine della fase più profonda della crisi, quando sarà importante presentarsi sul mercato per riottenere le quote perdute" si legge nell’indagine Unioncamere che prosegue: "La mancanza di investimenti e di innovazioni potrebbe causare allora la scomparsa di una quota consistente del tessuto produttivo italiano, soprattutto al Sud". In base ai dati, inoltre, il tasso medio in Italia per i prestiti concessi a breve termine è pari al 6,43%, ma lungo lo Stivale si riscontrano notevoli discordanze: mentre le città del CentroNord possono beneficiare di tassi intorno al 5%, in Molise si arrivano a pagare prestiti a breve termine con tassi fino al 9%. A Trento spetta la maglia rosa quale città con il tasso di interesse più basso d’Italia (5,4% per una durata di 18 mesi), a Campobasso si arriva a pagare per la stessa durata tassi superiori al 8,3%, quasi 4 punti in più. La debolezza del sistema imprenditoriale molisano e l’elevata consistenza delle sofferenze, vengono solitamente indicate come le cause che determinano il divario nell’accessibilità del credito. Ma anche con questi tassi non competitivi, il credito è stato ristretto. Per questo le associazioni imprenditoriali hanno rivolto un appello al governo perchè smuova le banche affinchè allentino la stretta sul credito. Il timore, infatti, è che si arrivi ad un'asfissia creditizia.
Investimenti all'anno zero
Esprimiamo il nostro appoggio alle dichiarazioni dei rappresentanti di Confindustria Molise! di Edoardo Falcione* Gli imprenditori edili dell’Ance Molise respingono con sdegno ogni strumentalizzazione volta ad evidenziare inesistenti polemiche all’interno della nostra Organizzazione . Confindustria Molise è una organizzazione complessa che tutela gli interessi di una pluralità di categorie imprenditoriali. Ogni posizione è la sintesi condivisa da queste categorie e, a prescindere da chi la esprima, appartiene, in maniera convinta, a tutti gli iscritti. E’ un principio che vale sempre! Fare sintesi tra posizioni e interessi diversi, superando le ristrette logiche della corporazione, rappresenta la vera forza della nostra Organizzazione. Per questo mi sento in dovere di ribadire il mio consenso alle dichiarazioni ufficiali rilasciate, anche a mezzo stampa, da chi ha rappresentato tutti noi nel recente confronto avuto con il presidente Frattura; in modo particolare esprimiamo solidarietà agli attacchi fatti ai dirigenti della nostra struttura. Nel contempo – ha continuato Falcione - fermo restando l’obbligo degli Enti Pubblici di pagare immediatamente quanto dovuto, ribadiamo il nostro netto ri-
fiuto, senza “se” e senza “ma”, a ogni ipotesi di aumento di imposte regionali. Decisioni di questo tipo penalizzano in maniera irreversibile la competitività delle imprese molisane e distruggono la già precaria economia locale. E’ come lanciare un salvagente bucato a chi sta affogando! Ancora più grave è quando questi aumenti di tassazione sono decisi per pagare annosi debiti della Pubblica Amministrazione. E’ inaccettabile prendere decisioni che inducono i cittadini a contrastare vibratamente legittime richieste degli imprenditori. La politica ha il dovere di trovare i mezzi per onorare i propri impegni senza gravare ulteriormente sulle spalle dei cittadini; quando agisce senza contemperare interessi opposti ma, al contrario tendendo ad accentuare una guerra tra poveri, soprattutto in una fase così critica, non svolge il suo ruolo alto e nobile. E diventa dannosa per tutti. Allo stesso modo delle Organizzazioni della rappresentanza sociale quando curano i bisogni dei propri associati senza avere di mira, anche, l’interesse generale della collettività! *Presidente Ance Molise
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Campobasso
3 agosto 2013
Maxi evasione fiscale per 15 milioni di euro Il nucleo tributario della Finanza ha denunciato 6 soggetti denunciati all’autorità giudiziaria CAMPOBASSO. Militari del nucleo di polizia tributaria di Campobasso hanno eseguito specifiche attività di polizia tributaria nei confronti di imprese con sede nel capoluogo operanti nel settore della commercializzazione di autovetture, rilevando una ingente evasione fiscale. Le attività ispettive hanno consentito, attraverso la ricostruzione dettagliata delle movimentazioni economiche poste in essere da una delle prefate imprese, di individuare un sistema consistente nel noto metodo delle frodi “carosello” con fatturazioni
Ordinanza anti rumore, il Tar non blocca il provvedimento
fraudolente concatenate che origina evasione dell’imposta sul valore aggiunto nonchè quello sui redditi e sulle attività produttive. L’impresa sottoposta a verifica negli anni dal 2009 al 2011 ha sottratto a tassazione una base imponibile ai fini delle imposte dirette e dell’Irap quantificata in circa 13 milioni di euro, evadendo i.v.a. per circa 2 milioni di euro. L’attività ispettiva ha consentito di segnalare nr. 6 responsabili (titolari ed amministratori delle imprese) alla locale autorità giudiziaria.
Ordinanza anti rumore, il Tar rigetta la richiesta di sospensiva presentata dai titolari dei pub del centro storico. Il provvedimento introdotto dal sindaco Gino Di Bartolomeo resta in vigore quindi, allo scoccare della mezzanotte, i pub di piazza Pepe, via Ferrari, del centro storico e di piazza Cesare Battisti dovranno spegnere la musica. Nulla da fare, i gestori dei pub rappresentati da Paolo Santangelo presidente dell’Apem (associazione pubblici esercizi Molise) hanno provato ad ottenere subito la sospensione del provvedimento per concludere senza limitazioni la stagione estiva offrendo musica e divertimento. Non ce l’hanno fatta. I clienti, dopo la mezzanotte, dovranno accontentarsi di consumare e chiacchierare senza sottofondo musicale. Il 29 agosto la Camera di Consiglio entrerà nel merito del ricorso.
Costi della politica, i consiglieri comunali bacchettano i colleghi furbetti di Palazzo Moffa I finti tagli messi a punto dall’assise regionale non piacciono a Coralbo, Izzi, Massa e Niro La politica non è un lavoro, è partecipazione alla vita democratica, un impegno civico che non va retribuiti con stipendio e pensione. I consiglieri comunali di Palazzo san Giorgio reagiscono ai finti tagli messi a punto dal Consiglio regionale e lo fanno bacchettando i colleghi di Palazzo Moffa attraverso un ordine del giorno che sarà presentato in Consiglio comunale. Ieri mattina, i firmatari Michele Coralbo, Adriana Izzi, Augusto Massa e Marilina Niro hanno illustrato il documento con cui si invita il Consiglio regionale a rivedere la riduzione dei costi della politica in termini più significa-
tivi, nel rispetto di parametri consoni sotto il profilo etico ed economico, alla stagione di crisi profonda che l’intero Paese e soprattutto il Molise stanno vivendo. “La decisione presa dal Consiglio regionale – ha affermato Izzi di Citt@DiNoi – è indecente, mentre i molisani sono tartassati i consiglieri hanno privilegi finanziari aggiuntivi; la cosa più grave e che il tutto accade nel silenzio generale, escludendo la protesta del Movimento 5 Stelle; la legge votata a Palazzo Moffa è una beffa”. Non meno duro è stato il commento di Augusto Massa del Partito Democratico. “Il Consiglio
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di Giuseppe Saluppo
regionale aveva la possibilità di dimostrare la sua capacità e invece ha messo in atto una vera furbizia”. Il consigliere Coralbo, invece, ha definito la mossa dell’assise regionale come un palese atto di tradimento della fiducia degli elettori. “Le belle promesse fatte in campagna elettorale sono state subito disattese – ha detto l’esponente di Costruire Democrazia razionalizzazione e trasparenza diventano concetti vuoti se poi si traducono in una legge che, non solo non riduce affatto i costi della politica ma, favorisce anche il lavoro nero consentendo ai consiglieri di non rendicontare le spese per i portaborse”. “La politica è un’arte al servizio dei cittadini – ha aggiunto Marilina Niro di “Nuova Proposta Politica” - e non un mezzo per ottenere soldi e potere”. Dalle affermazioni dei consiglieri è facile intuire che non si tratta di un semplice disappunto, gli amministratori del capoluogo intendono spingere i consiglieri regionali a rivedere seriamente la loro posizione privilegiata. Teresa Manara
Un bando per la Green World Il progetto è stato predisposto dalla Provincia di Campobasso CAMPOBASSO. Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis informa che è stato finanziato il progetto “Green World – Improving Environmental Consciousness at School” nell’ambito del bando europeo Comenius Regio. I Partenariati Comenius Regio promuovono opportunità di cooperazione transnazionale tra due autorità educative locali o regionali di due diversi paesi europei partecipanti al Lifelong Learning Programme. Il progetto è uno dei soli 22 partenariati finanziati quest’anno dalla Commissione Europea per questo tipo particolare di attività. Le iniziative previste nel Green World, che la Provincia di Campobasso ha promosso insieme al Liceo Scientifico “A. Romita” e all’ente di formazione ARES di Campobasso, partiranno a settembre con la riapertura delle scuole.“Si tratta di interventi di sensibilizzazione - commenta il Presidente De Matteis - che mirano a diffondere una coscienza ambientale nelle nuove generazioni. Oggi, infatti, occorre prestare molta attenzione al concetto di sostenibilità ambientale al fine di garantire un futuro migliore ai nostri figli.Tutte le attività previste verranno realizzate congiuntamente in Italia e in Turchia, coinvolgendo studenti di scuole superiori di entrambi i Paesi. Grazie al finanziamento previsto dall’iniziativa progettuale potremmo disporre di circa 33 mila euro per tutte le iniziative programmate fino al 2015”.
AUGURI A ILARIA STANZIANO Quello che vogliamo augurarti oggi, che è il tuo 18esimo compleanno, è che il futuro ti riservi tutto ciò che c’è di più bello al Mondo, che tu possa maturare, ma non cambiare, perché tu già adesso sei meravigliosa e per questo ti meriti davvero il meglio che c'è. Tanti auguri! da zia Assunta, zio Michele, Roberta, Antonio, Papà, Nonna, Michela, zio Antonio, zio Gianluca e Angiolella!!!!
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Campobasso
3 agosto 2013
Provincia al verde, dal 20 agosto servizi interrotti Nonostante la riduzione della spesa, l’amministrazione non ce la fa e penalizza i cittadini Nonostante la razionalizzazione della spesa la Provincia di Campobasso non può assicurare i servizi essenziali che saranno interrotti a partire dal 20 agosto. A dare l’annuncio è il vertice di Palazzo Magno Rosario De Matteis che torna ad evidenziare la situazione di grave emergenza che sta vivendo l’ente di via Roma. L’azione di contenimento della spesa non basta, il mancato trasferimento di risorse impedisce all’ente di garantire la mobilità dei mezzi provinciali che svolgono le attività ordinarie e quelle legate ai servizi
essenziali come lo sfalcio dell’erba, la reperibilità per emergenze stradali, le attività di controllo e manutenzione delle strade e degli edifici e le attività della polizia stradale . Evidenti e inevitabili saranno le ripercussioni che si avranno sulla transitabilità della rete stradale e sulla edifici. De Matteis, infatti, precisa che se la situazione continuerà ad essere così drammatica, il prossimo inverno la Provincia non riuscirà ad assicurare neanche il servizio sgombero neve e il riscaldamento degli edifici scolastici. Insomma, il presidente della
Provincia è chiaro, se non si risolve il problema, cioè se non arrivano i soldi, saranno interrotti i servizi pubblici. Appare evidente che si tratta di una reazione a catena, il Governo nazionale “punisce” le Provincia con una drastica riduzione dei trasferimenti statali e la Provincia, nonostante abbia fatto di tutto e di più per ridurre le spese, alla fine, guarda caso, “punisce” i cittadini che, in buona sostanza, saranno le vere vittime della situazione dovendo assistere impotenti all’interruzione di servizi importanti. A questo punto, visto che i
tagli effettuati non sono bastati, ci si chiede se le azioni di contenimento e di razionalizzazione della spesa messe in atto dall’amministrazione provinciale siano state davvero così consistenti. Il dubbio è legittimo considerando l’appa-
rato dirigenziale della Provincia. Una sforbiciata al numero e agli stipendi dei dirigenti avrebbe, se non risolto, quanto meno aiutato a risolvere i problemi economici dell’ente di via Roma.
Ordine degli architetti: Puchetti alla guida del neo Consiglio, Geremia vice presidente
L’installazione dell’ennesima antenna telefonica coinciderebbe con un area compresa tra l’università e i licei.
Il 31 luglio si sono insediati i componenti del Consiglio dell'Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Campobasso eletti nella votazione che si è tenuta dal 19 al 23 luglio. Sono stati eletti, per la sezione “A”, Antonio Geremia, Giuseppe Tucci, Guido Pucchetti, Emilio Iosue, Maurizio di Lallo, Alessandro Izzi, Teresita Vecchiarelli, Michele De Santis, Tiziana D’Amico e Daniela Guerrizio. Per la sezione “B” Marielisa Frenza. Il neo Consiglio ha proceduto all’attribuzione della cariche istituzionali. La presidenza è andata a Guido Pucchetti, mentre, Antonio Geremia è stato eletto vice presidente. Il segretario è Giuseppe Tucci, il tesoriere è Teresita Vecchiarelli.
Dal rischio inquinamento non si salva più nessuno, nemmeno le scuole, gli asili nido, e gli ospedali
Campobasso elettromagnetica: una stazione radio base della Telecom a Vazzieri ! Per ora solo l’avviso affisso all’albo pretorio di Palazzo san Giorgio. Dopodiché, in assenza di rilievi e/o contestazioni, crediamo sia già tutto pronto perché alla Telecom venga autorizzata la realizzazione di una nuova stazione radio base per il servizio di telefonia mobile sulla particella catastale 609 del foglio di mappa 67, nell’area urbana di Vazzieri. Se non sbagliano di molto la collocazione, questa dovrebbe coincidere con un area compresa tra l’università e i licei. Area scolastica, insomma. Un tempo ritenute particolarmente sensibili all’inquinamento atmosferico e ad ogni sorta di inquinamento, poi man mano la preoccupazione generale e della pubblica opinione è andata scemando sotto l’azione di forza dei Tycoon della telecomunicazioni, fino a scomparire del tutto. Figurasi se il comune di Campobasso possa essere nella condizione di sollevare un dito, di formalizzare
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un chiarimento, di pretendere un’assicurazione tecnica e scientifica sulla compatibilità di una stazione radio base nelle vicinanze di strutture in cui interagisco miglia di giovani, centinaia di docenti e il personale amministrativo ed ausiliario dell’università e dei licei. Eppure intorno ai primi Anni Duemila il problema delle installazioni della telefonia mobile ha tenuto banco a Palazzo san Giorgio. Riunioni, discussioni, incontri, confronti sul presupposto tecnico-scientifico della dannosità delle onde elettromagnetiche e della necessità quantomeno di salvare dal rischio inquinamento le aree cosiddette sensibili: scuole, asili nido, scuole, materne ed ospedali. Finanche la redazione di un regolamento e la determinazione di farlo rispettare. L’uno e l’altra erosi dal tempo e dall’azione di contenimento fatta dai gestori della telefonia mobile, in grado di fronteggiare su
tutti i livelli possibili l’attacco alle loro necessità. Anche sul livello parlamentare da dove sono venute le riduzioni degli indici di pericolosità dell’elettromagnetismo e, quindi, l’imbrigliamento dell’autonomia decisionale delle amministrazioni locali nella gestione e nella programmazione del territorio. Sicché antenne alte dieci piani, stazioni radio base e quant’altro della tecnologia è a servizio della telefonia mobile, hanno invaso Campobasso e fanno bella mostra di sé. Simbolo di questa prevalenza è l’antenna telefonica installata nei pressi dello scalo ferroviario, a ridosso di via Giambattista Vico. Ma andando da Nord a Sud, da Est a Ovest sul territorio cittadino di queste antenne se ne contano a decine. Per sovrappiù ecco pronta la stazione radio base della Telecom a Vazzieri. Dardo
CAMPOBASSO-NAPOLI
CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA
ANNO IX - N° 55 - SABATO 3 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA L’Oscar del giorno al gruppo Ru Maccature
L'Oscar al gruppo Ru Maccature. Il Gruppo Folk “Ru Maccature” scalda i motori in attesa della nuova edizione del Festival Internazionale del Folklore in programma 11 e 12 agosto. Carpinone, infatti è già invasa da 40 giovani polacchi, amici di vecchia data, che stanno animando il paese con la loro allegria facendosi conoscere anche nei comuni limitrofi. Ospiti fissi nel piccolo centro pentro ormai da 20 anni non perdono occasione per ringraziare tutta la popolazione carpinonese per la calorosa ospitalità che ogni volta viene loro riservata.
Il Tapiro del giorno a Michele Carosella Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Carosella. Il sindaco di Agnone non ha ancora fatto udire la sua voce in merito alla situazione dell'ospedale del centro altomolisano. Ci si sarebbe atteso una sua dichiarazione su quanto già posto in essere e delle cose che si profilano per il San Francesco Caracciolo. Al di là di eventuali situazioni di appartenenze politiche, sarebbe il caso che il sindaco dicesse la sua su di una questione che rischia di stritolare le residue speranze di salvezza di un'area interna e montana che vede proprio nella città di Agnone il suo punto di forza.
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Isernia
11 3 agosto 2013
Carsic, revocati i licenziamenti Sospiro di sollievo per 48 dipendenti dell'istituto di riabilitazione VENAFRO. Al termine di un estenuante confronto svoltosi ieri presso l’Assessorato Regionale al Lavoro, tra le rappresentanze sindacali, i dipendenti e la proprietà dell’Istituto di Riabilitazione CARSIC di Venafro, è stata revocata la procedura di licenziamento per 48 lavoratori avviata formalmente il 13 marzo 2013. Presenti all’incontro il Direttore del Distretto Sanitario di Isernia, Rosa Iorio, il Dirigente dell’Assessorato Regionale alla Sanità, Francesco Sforza, il SubCommissario Nicola Rosato, i segretari regionali e territoriali delle organizzazioni sindacali e gli Avv. Esposito, Fanti e Catolino per il CARSIC.
Truffa via internet, deferite 2 persone Le denunce sono state operate dalla Polpost di Isernia ISERNIA. Nei giorni scorsi la Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Isernia ha deferito, in stato di libertà, alla competente Autorità Giudiziaria nr. 2 persone residenti, rispettivamente, nella provincia di Latina e Reggio Calabria le quali, attraverso l’utilizzo della rete internet, avevano posto in essere delle truffe in danno di cittadini residenti nella provincia di Isernia. I truffatori avevano posto su noti siti di e-commerce delle inserzioni riconducibili, rispettivamente, alla vendita di nr. 2 macchinette per caffè usate marca “Grimac” e di un veicolo industriale “bobcat 753”. Le vittime, dopo i preliminari contatti, avevano effettuato i relativi versamenti mediante ricarica su carta postepay e bonifico su conto corrente postale, a titolo di acconto, senza poi , in un caso, ricevere quanto pattuito e, nell’altro caso, riuscire a contattare il venditore per il ritiro del mezzo.
Carpinone in festa con il Folk Motori accesi per la nuova edizione della manifestazione CARPINONE. Il Gruppo Folk “Ru Maccature” scalda i motori in attesa della nuova edizione del Festival Internazionale del Folklore in programma 11 e 12 agosto. Carpinone, infatti è già invasa da 40 giovani polacchi, amici di vecchia data, che stanno animando il paese con la loro allegria facendosi conoscere anche nei comuni limitrofi. Ospiti fissi nel piccolo centro pentro ormai da 20 anni non perdono occasione per ringraziare tutta la popolazione carpinonese per la calorosa ospitalità che ogni volta viene loro riservata. Ma questo è solo l’inizio, infatti per il Festival Internazionale del Folklore 2013 sono previste molte sorprese, anche se il programma definitivo verrà svelato solo nella conferenza stampa di presentazione prevista per il prossimo lunedì.Alcune indiscrezioni parlano di un’edizione ancora più ricca degli anni passati con ben otto nazioni rappresentate, si parla di Bielorussia, Colombia, Martinica, Messico, Romania, Serbia, Siberia e Italia. L’unico dato certo è che ospiti a Carpinone per un’intera settimana saranno i gruppi folk di Serbia e Messico. Confermati anche i “Sud Folk” per la serata di apertura in cui si farà festa tutti insieme al ritmo di pizziche e tarante.
La riunione ha avuto tratti di giustificata tensione, ma le parti, dopo un serrato confronto, hanno accolto la proposta di mediazione del Vice-Presidente della Giunta Regionale Michele Petraroia, a cui è stato demandato di prospettare un Verbale d’Accordo con l’individuazione di un percorso condiviso che agevoli il superamento delle contrapposizioni e permetta di riorganizzare l’Istituto di riabilitazione di Venafro. Sulla base di precise indicazioni della proprietà la Regione riscontrerà tali istanze con l’obiettivo di ridurre la mobilità sanitaria passiva che anche nel settore della riabilitazione vede
persistere i ricoveri presso strutture extra-regionali più costose e più difficili da raggiungere per i familiari dei pazienti. La proprietà, inoltre si è impegnata ad erogare parte delle tre mensilità pregresse entro la prima decade di agosto, con l’auspicio di recuperare altre pendenze vantate verso la Regione Lazio e Campania, che potrebbero consentire un’auspicabile miglioramento delle risultanze gestionali aziendali. Le parti si sono riconvocate per la seconda metà di settembre per fare il punto sullo stato di avanzamento del percorso di riorganizzazione e di rilancio dell’Istituto.
Furto di legna: tre persone denunciate dalla Forestale di Capracotta Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Capracotta hanno denunciato tre operai di una ditta boschiva del casertano, per furto di legna aggravato e danneggiamento. Nell’ordinaria attività di controllo delle utilizzazioni boschive, l’attenzione dei forestali si concentrava nella zona di “Petrara” nel Comune di Castel del Giudice, ove veniva notata un’area boschiva, priva di autorizzazioni al taglio, con numerose ceppaie indicative di tagli appena eseguiti, occultate con fogliame, terra e segatura, oltre all’apertura di uno stradello, creato appositamente per raggiungere l’area del taglio abusivo, anch’esso abilmente mascherato, nonostante i segni evidenti del passaggio di animali da soma. Erano inoltre presenti mucchi di legna appena tagliata. Poiché tutto lo scenario induceva a ritenere che vi fosse in atto un taglio furtivo, gli agenti procedevano a
compiere, nei giorni successivi, degli appostamenti, grazie ai quali tre operai di una ditta boschiva del casertano venivano colti in flagranza del reato di furto di legna. Gli stessi infatti venivano sorpresi mentre si apprestavano a sistemare sui muli la legna tagliata per trasferirla dalla particella del bosco priva di autorizzazione al taglio, in altra zona ove era in corso un taglio delle piante autorizzato. I tre venivano
immediatamente fermati, identificati e denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di furto aggravato e danneggiamento, mentre la legna non ancora asportata veniva posta sotto sequestro ed affidata in custodia al Comune di Castel del Giudice. Da una ricognizione fatta dai Forestali risultavano abbattuti abusivamente 64 alberi di cerro per un quantitativo stimato di circa 375 quintali.
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Termoli
3 agosto 2013
San Basso, il peschereccio Cosimo Padre porterà la statua del patrono nella processione a mare TERMOLI – Colpo di scena per l’imbarcazione che questa mattina porterà in processione a mare la statua del patrono San Basso. Non sarà il Luigi Padre ad ospitare il patrono ma il peschereccio Cosimo Padre. Purtroppo l’imbarcazione estratta nel primo sorteggio, nei controlli preliminari di navigazione, ha avuto una avaria e l’armatore lo ha comunicato immediatamente alle autorità. Quindi ieri mattina, non senza qualche sopita polemica, si è proceduti ad una nuova estrazione alla presenza del parroco della Cattedrale, don Gabriele Mascilongo, il Sindaco Di Brino, il comandante della Capitaneria, Capitano Claudio Manganiello e dai rappresentanti la marineria, è stato estratto il nome del motopesca Cosimo Padre dell’armatore Carlo Di Candia e, caso della sorte, ad estrarre il biglietto è stato proprio il figlio di Di Candia, Cosimo, mentre restano invariati i nomi dei due pescherecci di “scorta” già estratti nella prima sessione: Il Miante, porterà le autorità, mentre il San Pio ospiterà la banda.. Nella stessa mattinata sono stati estratti anche altri due pescherecci di riserva, onde evitare sorprese dell’ultimo momento, e sono: Romeo e Rosalia Papponetti e Nuovo Giuseppe Risorgi. Nella lunga storia delle festività di San Basso quest è la prima volta che il motopee-
schereccio che doveva trasportare la statua del patrono va in avaria a poche ore dalla processione. Da qui alcune velate polemiche perché qualcuno aveva avanzato l’ipotesi che la prima barca estratta poteva egualmente ospitare il Santo e minanere ancorata in porto, altri hanno sostenuto che l’imbarcazione, anche se impossibilitata a navigare con i propri mezzi poteva essere rimorcchiata solo per un breve tragitto. . A estrarre i biglietti dall’urna sono i figli di Carlo Di Candia, l’armatore della Cosimo
Padre: è Cosimo a tirare fuori il foglietto bianco con su scritto il nome della barca del padre, subito dopo quello con “W San Basso”. Sarà proprio la Cosimo Padre ad accompagnare la statua del patrono al largo, per la processione. Il Miante, già estratto a sorte anche nel primo sorteggio, porterà le autorità, mentre a bordo del San Pio salirà la banda. Sono state sorteggiate anche due barche di riserva, «dobbiamo essere preparati a ogni evenienza», ha detto don Gabriele Mascilongo. Le due imbarcazioni sono
Romeo e Rosalia Papponetti e Nuovo Giuseppe Risorgi. Per la Cosimo Padre è la prima volta, come spiega il proprietario, il 41enne termolese Carlo Di Candia: «E’ un’emozione doppia, visto che oggi è anche il mio compleanno – racconta – mi dispiace che si sia creata questa situazione che non ha precedenti. La mia imbarcazione è a disposizione della famiglia Recchi (proprietaria della Luigi Padre, ndr)». Potranno essere poche le persone che saliranno a bordo della barca del Santo, che ha una lunghezza di 15 metri e che stando all’ordinanza della Capitaneria di Porto potrebbe trasportare una quindicina di passeggeri. «Il numero, su tutte le imbarcazioni, dovrà essere contenuto al minimo», commenta don Gabriele Mascilongo all’uscita del mercato ittico. La barca del santo, dove solitamente negli anni passati salivano diverse autorità politiche, potrà contenere un numero esiguo di imbarcati, ancora più degli altri anni considerando che ha una lunghezza di quindici metri. E sulla questione del sorteggio bis non sono mancate opinioni contrastanti: per alcuni armatori si poteva trovare una soluzione alternativa, e magari anche far rimanere in porto il Santo, esposto sulla barca estratta nello scorso sorteggio.
Dimensionamento Messa in sicurezza del Biferno: Di Brino scolastico: incontro sollecita la realizzazione delle opere in sala consiliare TERMOLI – Si è tenuto presso la sala consiliare del comune di Termoli un incontro sul tema del dimensionamento scolastico. L’appuntamento, organizzato dall’Anci e dall’Amministrazione comunale, fa seguito alla delibera regionale sulle linee guida del Piano di dimensionamento scolastico. Presenti all’incontro i dirigenti scolastici del basso Molise e alcuni amministratori locali. Nel corso della seduta, presieduta dall’assessore all’Istruzione del Comune di Termoli, Fernanda De Guglielmo, è intervenuta la dottoressa Michelina Spina, dell’Anci, la quale ha rimarcato l’esigenza di fare delle scelte che possano comunque tutelare il territorio. “Oggi non prenderemo decisioni particolari – ha dichiarato l’assessore Fernanda De Guglielmo – ma prendiamo l’impegno di fissare un nuovo incontro con i dirigenti scolastici del territorio termolese, al fine di analizzare nel dettaglio le linee guida della proposta regionale; successivamente convocheremo i sei comuni interessati (Termoli, San Giacomo degli Schiavoni, Campomarino, Guglionesi, Petacciato e Montenero di Bisaccia), i quali ci chiedono di fare rete su questo argomento. L’appuntamento sarà convocato entro la prima settimana di agosto e, a seguito di questo incontro, le singole amministrazioni comunali potranno deliberare ed inviare le proprie decisioni alla Provincia di Campobasso.A noi amministratori – ha concluso De Guglielmo – interessa mettere a norma le strutture, perché la sicurezza è al primo posto; purtroppo debbo rilevare che su questo tema non ci danno i fondi. Dobbiamo quindi trovare soluzioni per tutelare alunni e dirigenti”. “E’ importante avere un confronto aperto – ha riferito il sindaco di Montenero di Bisaccia, Nicola Travaglini – per arrivare ad un punto comune, responsabilizzando un po’ tutti. La scuola è una risorsa fondamentale per una comunità locale e i problemi vanno affrontati tenendo conto di molte variabili. Oggi prendiamo atto delle novità normative. E per tale ragione è ancor più importante il confronto, sapendo di dover riflettere anche sui servizi e sulle strutture fatiscenti; la sicurezza degli alunni e del personale scolastico viene prima di ogni cosa. Bisogna quindi fare in modo che l’esperienza scolastica sia migliore e vissuta in piena sicurezza”. L’assessore comunale di Guglionesi, Antonio Lucarelli, ha posto, invece, il problema dell’eventuale soppressione della dirigenza scolastica nel suo paese.“L’ipotesi di soppressione della dirigenza a Guglionesi – ha detto Lucarelli – comporterebbe un serio problema sui numeri per mantenere in piedi l’Istituto e questo sarebbe davvero un peccato”. “Voglio chiarire il mio punto di vista – ha dichiarato invece la dirigente del Terzo Circolo di Termoli, Emilia Mastronardi – a seguito di quello che ho ascoltato dagli amministratori. Il compito del dirigente scolastico è quello di tener vivo ogni plesso, ed io mi sono sempre battuta perché da questi plessi non ci fossero fughe. È nostro dovere, però, non far formare classi squilibrate e far rimanere gli studenti nel loro paese di residenza. L’offerta formativa è sempre stata concorrenziale, quindi immagino che un dirigente scolastico non debba badare alla sua residenza dirigenziale, ma debba fare in modo di poter gestire al meglio le varie sedi. Bisogna avere il coraggio di dire all’utenza che se non c’è la possibilità di mantenere in piedi una determinata scuola per mancanza di alunni, questa scuola va chiusa. Noi però lottiamo da sempre per poter offrire il miglior servizio a tutti, sulla base dei numeri e sui punti di forza degli istituti, eliminando il più possibile quelli omnicomprensivi”. Il dirigente Antonio Franzese ha fatto invece riferimento alla possibilità di accorpare gli istituti superiori dei comuni limitrofi alle strutture esistenti a Termoli. La riunione, seppur interlocutoria, ha evidenziato l’esigenza di prendere decisioni condivise, da portare avanti insieme.
TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, al sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Sabrina De Camillis e al Prefetto di Campobasso Francescopaolo Di Menna, sulla messa in sicurezza degli argini del fiume Biferno e il relativo finanziamento di quindici milioni di euro, non ancora utilizzato e sempre più a rischio di revoca per l’avvicinarsi della scadenza del termine ultimo per la realizzazione delle opere. “Come già fatto in precedenza – ha scritto tra le altre cose Di Brino – ritengo opportuno tornare a sollecitare la pronta definizione dell’iter procedurale finalizzato alla realizzazione dell’intervento di messa in sicurezza dell’argine del fiume Biferno, constatato
Coltivava cannabis indica, arrestato termolese TERMOLI – Era tenuto d’occhio da qualche tempo e dopo vari appostamenti e investigazioni è non è potuto sfuggire ai caraninieri. Sono stati i militari dell’Arma del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia ad eseguire una perquisizione domiciliare a carico di G.M., 39enne del luogo, dove i carabinieri hanno rinvenuto 17 piante di cannabis indica, con altezza compresa tra 60 e 120 cm., coltivate all’interno di altrettanti vasi in plastica, posizionati nella mansarda e nei pressi delle finestre dell’abitazione stessa per consentire la giusta illuminazione solare. Le piante e l’attrezzatura necessaria alla coltivazione sono state sequestrate, mentre G.M., dopo le formalità di rito, è stato dichiarato in arresto e tradotto presso la casa circondariale di Larino.
il lungo lasso di tempo trascorso nel dispendio di considerazioni di salvaguardia ambientale, pur importanti, svolte finora soltanto a livello preliminare, a tutto discapito dell’urgenza esecutiva di cui il caso necessita, sia in termini di pericolo per l’incolumità di persone e cose che un nuovo fenomeno calamitoso potrebbe ingenerare, sia in termini economici e finanziari in caso di perdita del finanziamento concesso, ovvero di abbandono e mancato insediamento di attività nell’area del nucleo industriale. Nel ricordare che il termine ultimo per l’utilizzo del finanziamento è ormai di prossima scadenza, ribadisco l’urgenza di un intervento decisivo anche da parte di codeste Autorità per la rimozione degli ostacoli finora interposti”.
DI Giorgi: Bonificata la discarica in cui era presente eternit TERMOLI – L’assessore all’Ambiente Augusta Di Giorgi comunica che sulla strada che collega Termoli a Guglionesi, sul proseguimento di via Cardarelli, nella zona dove insisteva una piccola discarica abusiva nella quale erano presenti anche lastre di Eternit, è stata attuata un’opera di bonifica grazie all’intervento congiunto della Provincia di Campobasso e del Comune di Termoli. Il cumulo di rifiuti, che era presente nella zona da diverso tempo, è stato quindi rimosso a seguito dell’interessamento del settore Ambiente del Comune e del settore Viabilità della Provincia.“Ringrazio la Provincia di Campobasso – ha dichiarato l’assessore Di Giorgi – nella persona dell’assessore Alberto Tramontano, oltre all’intera struttura del settoreViabilità, per la collaborazione fornita in questa occasione. La soluzione al problema è stata possibile grazie alla perfetta sinergia che si è creata tra i due Enti; in questo modo abbiamo potuto restituire alla collettività un tratto di strada che spesso viene sfruttato anche da podisti e ciclisti che, oggi, potranno respirare un’aria più salubre. Annuncio infine l’intenzione di voler piantare un albero proprio in quella zona, a ricordo di quanto sia importante la salvaguardia dell’ambiente per la nostra vita e la nostra salute”.
Di Brino si congratula con il nuovo Procuratore regionale della Corte dei Conti TERMOLI - “Esprimo a nome mio personale e dell’Amministrazione comunale le più sentite congratulazioni al nuovo Procuratore regionale della Corte dei Conti del Molise, Carlo Alberto Manfredi Selvaggi. Rivolgo inoltre l’augurio di un proficuo lavoro nella preziosa opera di verifica e controllo delle attività portate avanti dagli Enti Pubblici molisani, confermando la nostra piena e convinta volontà di collaborazione nel voler perseguire ogni possibile azione virtuosa, capace di elevare il nostro operato di amministratori locali, nell’esclusivo interesse pubblico”.
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Termoli
3 agosto 2013
Gemellaggio tra Avis e Capitaneria di Porto sugellato dal patto di sangue TERMOLI – E’stato un vero “patto” di sangue quello che ieri mattina ha suggellato il gemellaggio tra la locale sezione Avis e la Capitaneri di Porto. Una cerimonia breve ma piena di significati come quella della donazione del sangue. Il comandante della Capitaneria, Capitano di Fregata (CP) Claudio Manganiello ed alcuni militari sono stati ricevuti nella sede Avis dal Presidente Mario Ianieri, da alcuni componenti del consiglio direttivo, da avisini e rappresentanti dell’ANMI, l’associazione Nazionale Marinai d’Italia. Dopo i saluti il piccolo corteo ha raggiunto la sala donatori si sangue dell’ospedale San Timoteo dove è stato accolto dal dottor Pasquale Spagnuolo, primario del reparto di Ematologia, e poi i militari si sono sottoposti alla donazione di
Guida senza patente, carabinieri di Larino denunciano centauro sangue. La cerimonia di gemellaggio è poi proseguita con la consegna da parte del presidente Avis al comandante Manganiello di gadget ricordo della giornata. Molta commozione si è avuta tra i presenti quando è stato intonato e cantato l’Inno di Mameli di fronte all’installazione realizzata dal maestro Fredy Luciani raffigurante i due Marò tenuti ingiustamente prigionieri in India. In serata invece si è avuto l’incontro tra la delegazione Avis e l’Ammiraglio Ispettore Capo Felicio Angrisano, giunto in città per ricevere dall’Amministra-
zione comunale la cittadinanza di Termoli. Anche in questo caso un incontro semplice tra “amici” di vecchia data (Angrisano a Termoli è stato come Comandante del Circondario Marittimo con il grado di Tenente di Vascello prima, e successivamente come Capo del Compartimento marittimoe Comandante del Porto con il grado di Capitano di Fregata). Anche in questa occasione il presidente Avis ha consegnato all’Ammiraglio Anglisano dei presenti a ricordo dell’incontro e sia all’alto ufficiale che al Capitano Manganiello un postero dello speciale che la Gazzetta del Molise ha realizzato per l’occasione. Poi l’Ammiraglio si è recato in Municipio a ricevere la cittadinanza onoraria accolto dal Sindaco Basso Antonio Di Brino, vari amministratori e personalità civili e militari.
SAN MARTINO IN PENSILIS – I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Larino, nel corso di un servizio di controllo del territorio, intimavano l’alt ad un motociclo Suzuki 150 condotto da un uomo che guidava senza avere il casco protettivo. Il conducente non rispettava l’ordine di arresto e si dava alla figa ma veniva inseguito e bloccato. I militari dell’Arma identificavano il centauro in D.I.G., 32enne del luogo, già censito alla banca dati delle Forze di Polizia (FF.PP.), il quale risultava sprovvisto di patente di guida poiché revocata nel 2010 dalla Prefettura di Campobasso ed inoltre conduceva il motociclo sprovvisto di carta di circolazione e di assicurazione. L’uomo è stato denunciato a piede libero per i reati commessi ed il mezzo sottoposto a fermo amministrativo. A Palata, invece, i militari della locale Stazione hanno notificato la misura cautelare personale dell’obbligo di dimora nei confronti di G.F.A., 40enne del luogo, separato. Il provvedimento é scaturito a seguito dell’attività investigativa conseguente ad una denuncia-querela sporta dalla convivente dell’uomo, una 41enne rumena. Gli accertamenti eseguiti sin dallo scorso mese di maggio e concordata pienamente dall’autorità giudiziaria, ha permesso di acquisire elementi di prova relativi a continue gravi minacce, percosse ed episodi di violenza sessuale subite dalla donna.
Consoli e ambasciatori dell’Albania Tutto pronto per la VIIi in visita nei paesi arbëreshë MONTECILFONE – Oggi e domani i quattro comuni molisani di estrazione albanese riceveranno la visita degli ambasciatori della Repubblica di Albania in Italia, il professor Neritan Ceka, insieme all’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario alla Corte di Saint James, Mal Berisha; il console generale della Repubblica di Albania a Bari, il professor Bashkim Bekteshi, il console onorario d’Albania in Molise, dottor Savino Cannone, il console onorario d’Albania in Calabria vincenzo Cannone e il principe dottor Giorgio Maria Castriota
Scanderbeg. Si inizia oggi alle 11,30 con la visita guidata del borgo di Campomarino ed alle 18 l’inaugurazione della mostra del Maestro Ibrahim. Kodra, curata dalla pittrice Liliana Corfiati. In serata gli ospiti si trasferiranno ad ad Ururi, dove incontreranno gli imprenditori locali e alle 21,30 lo spettacolo teatrale “Tjetri shekull” di Guido Tartaglione. Domani alle 11,30 è prevista la visita guidata dei monumenti e palazzi storici di Portocannone e poi gli ospiti si trasferiranno a Montecilfone dove alle 16 sarà inaugurato il busto in bronzo dell’eroe
nazionale Albanese Giorgio Kastriota Skanderbeg. Alle 17,30 è prevista la rassegna di canti Arbëreshë “Divertimenti popolari” di Antonella Pelilli, “Max Fuschetto & friends” e l’Associazione “Manusaqja”, mentre dalle 19 ci sarà la rievocazione storica a cura dell’Associazione Equites Sancti Millenni. Gli incontri sono stati organizzati dal sindaco di Montecilfone Franco Pallotta con la sua Amministrazione, insieme alla dottoressa Maria Vittoria D’Inzeo, in collaborazione con le amministrazioni comunali di Campomarino, Portocannone e Ururi.
edizione di Larinetnica
Successo per il cinema in piazzetta del circolo arci
LARINO – E’ tutto pronto nella città frentana per la VII edizione della manifestazione “Larinetnica “Memorie” che si terrà il prossimo 8 agosto. . L’inizio è fissato per le con la visita guidata alla scoperta dei siti archeologici (Anfiteatro e terme romane) del centro storico, del Palazzo Ducale e della Cattedrale. Alle 21,30, in Piazza Santa Maria, verrà presentato il libro di poesie di Marcello Pastorini dal titolo “In uno sguardo”. In questa occasione chi volesse può narrare racconti, poesie, e illustrare ricette culinarie. L’idea – si legge nel comunicato - è di uno spettacolo, composto, senza "caciara", in cui ognuno, liberamente, può intervenire, un salotto piacevole, una sera d’estate passata meravigliosamente insieme, come tanti fili di una ragnatela che troveranno un quadro d’insieme”.
GUGLIONESI – Ha preso il via ieri sera nel chiostro del convento di Santa Chiara la seconda edizione della rassegna “Cinema in piazzetta” organizzata dal locale circolo Arci. Dopo la proiezione di ieri sera della pellicola “Reality” di Matteo Garrone, vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes nel 2012, l’appuntamento è alle 22 do domani, 4 agosto, con “Viva l’Italia”, mentre il 6 sarà la volta di “Il lato positivo”. Domenica 11 “Viva la Libertà”, il 16 agosto “Una famiglia perfetta” e si concluderà il 18 agosto con “Moonrise Kingdom”.
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3 agosto 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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