3 gennaio 2014

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ANNO X - N° 1 - VENERDÌ 3 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Giuseppe Larivera

L’Oscar del giorno lo assegniamo a Giuseppe Larivera. L’imprenditore molisano non sta avendo peli sulla lingua e sta puntualmente denunciando le inadempienze della Regione che stanno mettendo alle corde il settore. Ha avuto il coraggio e la forza di sottolineare come quanto messo in atto dalla Giunta regionale è a tutto danno dei cittadini costretti a pagare di più il servizio di trasporto pubblico fino all’eliminazione delle cosiddette tessere azzurre per i disabili. L’annullamento della gara, poi, rischia di mandare all’aria il sistema impresa molisana a vantaggio di una di fuori regione o di qualche diavoleria di società in house. Cui prodest?

Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura

Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo Frattura. In queste ore le chiusure degli ospedali di Venafro e Larino sembrano cosa fatta. Ma non era stato proprio il presidente a sottoscrivere in campagna elettorale un patto con i venafrani sull'ospedale Ss Rosario? E ora? Anche per il Vietri erano state aperte porte diverse...ma in campagna elettorale. Passata la festa gabbato lo Santo e i due ospedali non ci saranno più. E non migliori le cose a Campobasso dove starebbe per nascere qualcosa di estremamente imbrigliato tra Cattolica e Cardarelli.

Lettera aperta all'anno appena nato

Buon 2014, Noi ci siamo di Tommaso Di Domenico

Gli auguri di un anno ricco di soddisfazioni sono lo scudo con cui si nascondono i veri sentimenti che ognuno di noi prova verso l'altro. Proviamo ad abbassarlo e ad essere sinceri. Ecco, questo è un buon inizio! La sincerità sia il carburante per la nostra avventura. Guardiamoci intorno ed osserviamo i tormenti dei veri poveri,che vivono il loro disagio con dignità a noi sconosciuta. Ricordiamoci della solidarietà, unico collante che trasforma un'entità geografica in uno Stato prima ed in una Nazione dopo. Guardiamo alla Politica come alla

Luna che nella sua eterna rotazione ci mostra sempre la stessa faccia. Quella sempre visibile che offre al nostro sguardo i fatti, i proclami, spesso l'auto-incensamento, i propositi, i messaggi subliminali. Quella mai visibile che nasconde i misfatti, le cattiverie, le vendette, l'inconcludenza, la meschinità, l'interesse personale. Noi della Gazzetta del Molise, impermeabili al ricatto di utilizzo di fondi pubblici che non abbiamo avuti, né abbiamo, né avremo perché come free press, abbiamo scelto di occuparci della mezza Luna nascosta. Senza pettegolezzi, forzate interpretazioni o tentativi di condizionare i lettori, offrendo un'informazione corredata di fatti, circostanze, luoghi e documentazione posseduta. Se necessario di tutti gli schieramenti, maggioranza, opposi-

zione, transgenici. Non cerchiamo lo Scoop, ma diamo la Notizia, come l'annullamento della gara per i Trasporti, grazie al quale ci si vendica di un presunto avversario con una perdita secca per le casse regionali di qualche milione di Euro. Non diamo notizie false come la condanna del nostro fantomatico editore, trascurando persino di acquisire documentazione presso la Camera di Commercio. Ma di questo i responsabili risponderanno in altra sede.A tali squallidi personaggi non vanno i nostri auguri. Ci occuperemo dell'Assessore Michele Petraroia che da sindacalista d'assalto è diventato il Portiere del quarto Piano. E del nuovo Mosè che voleva guidare le manze dal regno dei Visigoti nel territorio della federazione sannita. Fine giureconsulto, ha valorizzato Vincenzo il Portaborse.(n.d.r. chi scrive ha elaborato l'art. 7 della L.R. 7/2002, avente altre finalità, altri obiettivi, altro rendimento per la Comunità), provocando un uragano politico mai visto ed una montagna di risate e sfottò in tutta Rai, Mediaset e Parlamento. CONTINUA A PAGINA 2


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3 gennaio 2014

Titolata ufficialmente a Carlo Vitale la sede della giunta regionale. I nuovi della Regione Molise hanno ufficialmente rotto con l’Associazione degli ex consiglieri

I cinquant’anni della Regione sono valsi a Niro e a di Laura Frattura di rappresentarsi al pubblico senza idee, senza un programma, senza un futuro, senza la vergogna di tenere occultato ai molisani e a se stessi il nuovo statuto regionale

Cerimonia ufficiale di titolazione della sede della giunta regionale di Via Genova a Carlo Vitale, primo presidente dell’Ente, prematuramente scomparso. E’ accaduto con decenni di colpevole ritardo, complice l’indifferenza istituzionale ad avere per sé una sede identificabile non già dal numero civico ma da una personalità che le desse lustro. Titolo che appartiene a Carlo Vitale per la dignità con cui ha retto la carica, la fattività con cui ha amministrato, il rigore con cui ha gestito l’apparato regionale in avvio, il modello culturale che ha interpretato, che tutt’ora mantiene intatti i suoi cardini al punto da costringere il presidente della giunta regionale Paolo

di Laura Frattura a ribadirlo più volte nel suo breve, sbrigativo ed esangue intervento. Palazzo Vitale, dunque, perché la celebrazione dei cinquant’anni dell’istituzione non fosse solo, e negativamente, lo scorrimento del rullo dei titoli di coda di una vicenda politica e amministrativa senza più anima, protagonisti, voglia e volontà d’esistere. Per allentare questo grigiore sarebbe stato indispensabile riannodare gli anni della creatività, della costruzione, della programmazione, ovvero il ventennio (1970-1990) del quale sono ancora testimoni gli ex consiglieri che quel ventennio lo hanno irrorato di buonsenso, di buona amministrazione, di grande passione e partecipazione. Che però i nuovi epigoni della Regione

hanno bellamente ignorato, dando spazio al ventennio che dal Novanta ha portato a giorni nostri il cui diagramma è la parte discendente, quella meno nobile, anzi ignobile, stando alla cronaca e alla vicenda dei portaborse, all’aumento delle indennità, e all’aumento delle imposte, delle tasse e dei bolli a carico del contribuente. A questa classe politica un merito comunque va riconosciuto: essere stata se stessa, di non aver tentato edulcorazioni, travestimenti, rappresentandosi per ciò ch’è: poca cosa. E poca cosa sono stati gli eventi programmati per ricordare il mezzo secolo della ventesima regione italiana, l’ultima a comparire sulla scena nazionale, voluta,

anzi pretesa, da una genia politica (Camposarcuno, Ciampitti, Colitto, Sedati) di cui non ci sono più tracce. Gli eventi programmati sono stati svuotati della parte sostanziale della vita regionale, tant’è che gli ex consiglieri che hanno fatto crescere e sviluppare il Molise (Biscardi, Cianci, Colalillo, Di Gregorio, Di Rocco, di Laura Frattura Fernando, Di Lisa, Di Bartolomeo, Di Domenico, D’Elia, La Valle, Mancini, Mogavero, Narducci, Nuvoli, Paone, Pellegrino, Rizzi, Ruta Nunzio, Sollazzo, Santoro, Testa, Totaro Mario, Varanese e Verrecchia obbligando lo Svimez nel 1988 a rilevare “la Regione meridionale che ha fatto registrare negli ultimi vent’anni la più rapida crescita, tanto da porsi in posizione di vantaggio rispetto ad altre Regioni del Mezzogiorno e sì da colmare in parte il divario con il Centro Nord”), sono stati tenuti lontani, ignorati, emarginati. Eppure sono l’unica testimonianza che avrebbe potuto in una qualche misura attutire il tonfo che ha fatto seguito al progressivo sfaldamento dei partiti politici, al deleterio personalismo e familismo che della politica odierna sono i pilastri che la sorreggono, e alla impalpabilità culturale degli amministratori che siedono sui banchi di Palazzo Moffa. I cinquant’anni della Regione pertanto non sono valsi a niente se non al presidente del Consiglio, Niro, e della Giunta, di Laura Frattura, di rappresentarsi al pubblico. Senza idee, senza un programma, senza un futuro. Senza la vergogna di tenere occultato ai molisani e a se stessi il nuovo statuto regionale. Eppure sarebbe stata l’occasione per dare un segnale di novità e di trasparenza. Dardo

Lettera aperta all'anno appena nato

Buon 2014, Noi ci siamo

1 Il leitmotiv, il mantra dei consiglieri di maggioranza è chiedere al Presidente di cacciare il dirigente non gradito per i propri gusti e nominare il dirigente che è il rispettivo Yes man, spregiudicato e lobotomizzato. Giarrusso, ex d.g. della Protezione Civile, Francioni, ex d.g. della Regione, Marone, ancora d.g. dell'Azienda Speciale Molise Acque, De Lisio, ex dirigente degli Affari Legali della G.R., sono diventati nell'immaginario collettivo i comandanti della Resistenza contro gli invasori, barbari ed incivili, cannibali e adusi a riti tribali. L'opposizione però nemmeno scherza. Escluso il Cavaliere della tavola ioriana, gli altri si sono uniti in Confederazione come la Svizzera, proclamando la loro neutralità. SEGUE DA PAGINA

Le cinque stelle di Natale che tra un pezzo e l'altro di Eric Clapton ed il Manzo, capitato per caso tra le manze di S. Martino, navigano a vista nel mare dei provvedimenti che nemmeno i criptologi più scafati capirebbero. Immaginiamo un attimo il Consiglio Regionale presieduto da Florindo D'Aimmo e la Giunta da Carlo Vitale, Carlo Veneziale, Adolfo Colagiovanni alla Cultura, Paolo Nuvoli, Enrico Santoro, Vittorio Rizzi, Natalino Paone, Lello Lombardi, Norberto Lombardi, Edilio Petrocelli, Felice Carile, Guido Campopiano,Vittorino Monte, contadino arguto, preparato ed attaccato all'Istituzione, Luigi Occhionero, Gianni Di Giandomenico, Alfredo D'Ambrosio, Massimo Torraco e da ultimo il più galantuomo che abbia conosciuto: Marcello Veneziale.

Ce ne sono tanti altri e mi scuso con loro, alcuni con una bella eredità elettorale, da far invidia al più becero dei nepotismi Non ho partecipato al 50* del Molise, pur avendone vissuto da eletto quasi un terzo con le mie tre piene legislature, perchè non riuscivo a togliermi di mente tutti quelli con cui ho programmato, legiferato e controllato. Mi si sovrapponevano i volti degli attuali. Quindi ho disertato. Apparteniamo, nel bene e nel male, alla Storia del Molise. Loro alla cronaca. Il tempo ne salverà chi lo meriterà sul campo. Gli altri saranno avvolti nell'oblio degli incidenti di percorso. Molti ancora non capiscono che si trascorre più tempo da ex che da consigliere in carica, ne che il Codice Civile ha un dogma: a nessuno è consentito di portarsi i soldi all'altro mondo. Meditate gente, meditate! Tommaso Di Domenico


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Sindacati e politici accusano, 3 gennaio 2013

l'Atm risponde: la Regione non paga L'azienda di traporti denuncia: vantiamo un credito di 3milioni 826.934,97 mila euro. Nel mirino finiscono Petraroia e Pierpaolo Nagni: dilettanti allo sbaraglio “Per il brindisi pre - natalizio è bastata una sola bottiglia di spumante e il panettone da mezzo chilo. Una quindicina di autisti, un po’ di chiasso sulla stampa e la conferenza dei due assessori, nemici giurati di ATM”. Inizia con queste parole la lunga lettera della società dei traposrti pubblici locali che si difende dalle accuse lanciate dagli assessori Petraroia e Nagni e spiega come stanno le cose. “Questo è tutto di uno sciopero, tanto strombazzato, ma di cui nessuno si è accorto! La gente che lavora, gli autisti, gli utenti ormai hanno capito l’antifona e sanno che di questi ruderi della vecchia politica e di un sindacalismo decrepito e interessato non possono più fidarsi. Ma la stranezza è stata quella di vedere l’ex compagno Petraroia in quella conferenza stampa! A quale titolo? Assessore al lavoro? Ma non ci sono licenziamenti in vista. Assessore che difende lo stipendio dei lavoratori? E allora non se la deve prendere con ATM, ma con il suo collega Nagni che da mesi, unico in Italia, non paga più alle aziende il CCNL che invece queste mettono puntualmente e mensilmente in busta paga. Strano modo di interpretare il suo ruolo da parte di un personaggio machiavellico come Petraroia e strano modo, quello di questi sindacalisti che scendono in piazza per poche ore di ritardo nel pagamento dello stipendio e contemporaneamente inondano la Regione di esposti nei quali si sostiene che il CCNL alle aziende non va pagato. Quale gioco stanno facendo insieme questi personaggi, accomunati dal desiderio di distruggere ATM e per farlo se ne infischiano dei danni che provocano a tutti i lavoratori dell’azienda. Veniamo ora all’altra sponda di questa ben orchestrata regia, quella della diffamazione di ATM attraverso i mezzi di informazione. È stata riportata da una tv locale la notizia che ATM ha pagato la tredicesima mensilità per un importo dimezzato. Secondo la regia concertata ormai da tempo, sono scesi in campo e in un’intervista hanno bacchettato ATM l’Assessore Nagni e i suoi amichetti sindacalisti. Entrambi scandalizzati, hanno strumentalmente indirizzato l’intervista nel senso di far pensare all’opinione pubblica che la Società utilizza a proprio piacimento i soldi pubblici, trasferiti dalla Regione per i servizi di trasporto. II Sindacalista, con la rabbia della volpe di Esopo che non ha potuto addentare l’uva, ha affermato che ATM non ha mai pagato alla scadenza dovuta gli stipendi e non rispetta il contratto decentrato. Sul punto si ripete quanto già spiegato a profusione. ATM ha pagato sempre, e si sottolinea sempre, gli stipendi entro le 48 ore successive all’accredito della rimessa da parte della Regione. I ritardi sono sempre e solo da addebitare alla Regione; il Sindacalista lo sa bene, ma non gli conviene dirlo, altrimenti come si fa a mettere i lavoratori contro il datore di lavoro? Se quanto affermato non risponde al vero, Nagni , invece di parlare a spiovere, tiri fuori gli atti e i mandati di

pagamento! Quanto alla disapplicazione del contratto di secondo livello, l’unico sottoscritto è vecchio di circa 24 anni e non e stato mai rinnovato. ATM, con la collaborazione dell’ ANAV, ha avviato una lunga ed estenuante trattativa, mai giunta a conclusione. Perché? Le proposte della parte datoriale non andavano mai bene, quelle dei sindacati non solo erano esorbitanti sotto il profilo economico, ma non prevedevano, per contro, alcuna prestazione in più. Rivendicazioni strumentali di aristocrazie sindacali che dimenticano che il comparto autoferrotranvieri è fra i pochi a conservare la quattordicesima mensilità ed una serie di privilegi nella composizione dei turni di lavoro del tutto sconosciuti ad altri settori del mondo del lavoro. Anche se in altre zone d’Italia, i contratti di secondo livello sono stati disdetti, ATM era pronta a sottoscriverne uno, (ci sono i Verbali delle riunioni a testimoniarlo), ma nei limiti della ragionevolezza, non del tirare ad estorcere la posta più alta. E di questi tempi! Ma niente paura! Ci penserà Nagni con la sua società in house ad accogliere con magnanimità ogni tipo di rivendicazione salariale, ad accorciare i turni di lavoro, a distribuire doppi agenti a gogo, a collocare sindacalisti, pensionati e in attività, e politici trombati nel Consiglio di amministrazione per fare tutti contenti. Tutti, tranne il popolo molisano che paga le tasse, e che vedrà il costo dei trasporti sfondare il tetto dei cento milioni l’anno e che vede che in altre regioni e città ( esempio Firenze) si privatizzano le municipalizzate e le aziende pubbliche perché sono la principale causa del dissesto finanziario, mentre nel Molise la società pubblica è vantata come una grande conquista (roba da dopoguerra del secolo scorso ) da questi soloni della politica e superesperti di trasporti. E veniamo a Nagni! Va ripetendo da più parti che la gestione precedente dei trasporti (Iorio- Velardi ) è stata uno sfascio e che gli atti non sono scritti bene. Viene il dubbio che Nagni debba fare un

corso di ripetizione, e non è mai troppo tardi secondo la nota trasmissione di Alberto Manzi, perché la sua Struttura ha ampiamente dimostrato grosse carenze di preparazione tecnica. Altre Regioni ed esperti di livello nazionale hanno detto e scritto che il Molise è più avanti degli altri di almeno quattro anni, e i vari procedimenti sono risultati ineccepibili. Nagni sta lavorando a fare le pulci, cioè a cercare la virgola fuori posto, su atti prodotti nella scorsa legislatura, che e stata del tutto innovativa rispetto al passato. Ora se Nagni è così arguto, invece di scopiazzare su quanto è stato scritto e fatto nel passato, perchè non ci dimostra quanto è bravo con produzioni originali e nuove e soprattutto, perche non lo dimostra nei tavoli nazionali con i suoi colleghi? I fatti, invece, sono questi : Nagni, di colpo, ha deciso di non pagare più le tessere di libera circolazione sia alle ditte del trasporto urbano che extraurbano, mentre aveva assicurato, in una riunione e con una lettera, che avrebbe pagato, nel contempo minacciando denunzie e revoche del contratto di servizio; Nagni, di colpo, deciso di incamerare nel fondo della Regione i trasferimenti statali per il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro, che sono finanziati dal recupero dell’accisa per il gasolio e appositamente finalizzati, mentre le ditte obbligatoriamente devono mettere i rinnovi dal 2004 al 2011 nella busta paga dei lavoratori. Dunque, caso unico e comico, Nagni ha unilateralmente disdetto i vari Contratti Nazionali di Lavoro, sostituendosi al Ministro del Lavoro; Nagni non ha pagato alle aziende gli interessi per le cessioni di credito che queste hanno dovuto fare con le banche, e che le banche trimestralmente prelevano dai conti bancari delle aziende stesse; Nagni, di colpo, ha deciso di non pagare alle aziende gli adeguamenti ISTAT previsti dal contratto di servizio, trincerandosi dietro norme lette ed interpretate male, e soprattutto in maniera del tutto strumentale, dal momento che tutti i contratti (fatti da Iorio- Velardi) hanno la clausola di salvaguardia che consente di recuperare

le somme pagate in più a chiusura dell’esercizio annuale; Nagni ha pagato la mensilità di novembre (decurtata di quanto detto sopra ) in ben tre tranches, quindi non in unica soluzione, e non pagherà alle aziende la mensilità di dicembre, almeno sino a fine gennaio, quando si potrà concretamente operare sul bilancio 2014. Tutto ciò determina un credito di ATM nei confronti della Regione di Euro 1.811.084,00 oltre oneri di servizio per linee bi regionali € 2.015.850,97 per un totale di 3.826.934,97 euro. Come può Nagni, tranquillamente affermare in televisione che la Regione è in regola, mentre quanto sopra enunciato, si deve leggere nell’unica ottica di mettere in difficoltà le aziende? Nagni è proprio sicuro che giuridicamente stia operando bene e che, invece, esistono modalità e norme di salvaguardia che si possono attivare senza mettere in difficoltà le aziend?. E soprattutto, cosa deve recuperare Nagni, per esempio, da ATM, quando questa società è creditrice nei confronti della Regione di 15 milioni 600 mila di Euro per anticipazioni di credito (quindi per un prestito fatto alla Regione ) nel 2010 e 2011 dai soci di ATM? Poi ci scandalizziamo se Atm non ha pagato metà della tredicesima! E veniamo alla capacita finanziaria dell’azienda, che secondo Di Mirco, Nagni e una parte, solo una parte, telecomandata del sindacato sarebbe nulla, perchè non continua a mettere in campo proprie risorse per pagare regolarmente gli stipendi. Dimentichiamo che ATM per circa tre anni ha regalato alla Regione, senza alcuna remunerazione, circa 800.000 chilometri annui? Dimentichiamo, come certificato in un documento sottoscritto dalla Regione e dai Sindacati ,che circa 56 autisti sono stati, per quasi tre anni pagati con proprie risorse finanziarie da ATM? Dimentichiamo che ATM ha utilizzato n. 14 autobus di proprietà, cioè non contribuiti dalla Regione, per effettuare i servizi predetti ? Dimentichiamo che la capacita finanziaria di un’azienda affidataria diretta di servizi sulla base della normativa vigente deve essere pari a 5.000 euro per autobus utilizzato ( quindi in totale non più di seicentomila euro, pari a meno del 50% di una sola mensilità che la Regione deve erogare), e che solo ATM ha esibito l’attestato di capacità finanziaria, accertata da più istituti bancari? Dimentichiamo che ATM ha esibito la fidejussione per il contratto di servizio? Dimentichiamo che, anche a voler estendere impropriamente e illegittimamente la norma del Codice appalti che prevede un’anticipazione pari al 10% del valore del contratto di servizio, tali somme sono state tutte riassorbite e per più anni dall’anticipazione di euro 15 milioni 600 mila, che la Regione avrebbe dovuto restituire entro il 2011? Allora, è giunto il momento di smetterla con questi dilettanti allo sbaraglio, che invece di aprirsi al confronto, alla collaborazione con le aziende, sono animati da un feroce spirito distruttivo per tranciare il mondo imprenditoriale e, cosa più grave, la nostra comunità molisana, in amici e nemici. Cose mai viste!”. La società Atm


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3 gennaio 2013

Per effetto della legge 125 del 30 ottobre 2013: nel prossimo triennio 21 dirigenti regionali in meno e un buon numero degli appartenenti all’area quadri e della categoria D, per un totale di 139 unità

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Cura dimagrante per l’organico della Regione Molise C’è voluta una legge per riequilibrare le funzioni direttive con quelle esecutive Stando al vice (?) presidente della giunta regionale Michele Petraroia “Non sarà semplice costruire un modello efficiente, innovativo ed efficace che razionalizzi l’attività, la logistica e l’ottimizzazione del personale regionale”. Ammesso e non concesso che la Regione Molise abbia mai disposto di un modello gestionale che si sia potuto definire efficiente, efficace e razionale su cui lavorare. La situazione è fuori controllo da anni. Annovera una pletora di dirigenti; ha creato un’Area cosiddetta “quadri”, con centinaia di soggetti con funzioni direttive, ma solo sulla carta e a fine mese con una sostanziale aggiunta di euro sullo stipendio base; ha ridotto all’osso il personale esecutivo, creando un esercito di graduati e una esigua pattuglia di soldati semplici. Con un organico di questa fatta è un miracolo che si tenga ancora in piedi. Per cui, dando ragione a Petraroia, non sarà semplice rendere efficiente ed efficace una struttura che con l’efficienza e l’efficacia non ha mai avuto confidenza. Eppure i nuovi amministratori regionali dovranno gioco-forza provarci a costruire finalmente un modello gestionale che razionalizzi a tal punto la forza lavoro da rendere il lavoro e la resa del lavoro un coefficiente positivo. Quel gioco-forza si riferisce ai provvedimenti della legge 125 del 30 ottobre 2013 che dispone misure urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. In altri termini, eliminare il personale soprannumerario che ha raggiunto il requisito pensionistico con le norme antecedenti la riforma Fornero. Per la Regione Molise, quindi, si annuncia una cura dimagrante che, quantificata, nel triennio 20142016, dovrebbe ridurre l’organico regionale dalle attuali 819 unità a 580, producendo un risparmio strutturale annuo di 8.513.738 euro. Nella prima fase sono interessati al provvedimento 21 dirigenti e un buon numero degli appartenenti all’area quadri e della categoria D per un totale di 139 unità. Sicché, c’è voluta una legge per

Meno graduati, insomma, e meno colonnelli

riequilibrare nella pianta organica le funzioni direttive con quelle esecutive. Meno graduati, insomma, e meno colonnelli. Questa operazione di individuazione dei soggetti soprannumerari e dei destinatari doveva concludersi entro la fine del 2013. A quanto pare ce l’hanno fatta, se il vice (?) presidente Petraroia, sopravanzando finanche gli organismi giuntali preposti alla pubblicizzazione degli atti amministrativi ( a proposito, la legge sulla trasparenza a Palazzo Vitale viene rispettata? –ndr) ha dato notizia dell’accordo raggiunto con le rappresentanze sindacali con le quali s’è dato appuntamento nel corso del mese di gennaio “per definire il percorso organizzativo che dovrà vedere assestare la funzionalità dell’amministrazione anche costruendo una progettualità di sistema che armonizzi i ruoli e le funzioni degli enti strumentali, delle agenzie e degli istituti regionali che operano e agiscono in stretto raccordo finanziario e gestionale con la Regione Molise”. Cioè, non solo l’organico regionale dovrà sottostare alle disposizioni urgenti per il perseguimento

degli obiettivi di razionalizzazione e contenimento della spesa nella pubblica amministrazione, ma anche gli enti sub e strutturali che rientrano nella galassia regionale. La legge che presiede a questa operazione di dimagrimento degli organici e della razionalizzazione della spesa nella pubblica amministrazione ha paletti ben precisi, per cui avranno poco da ingegnarsi i soloni della Regione Molise nel tentativo di aggiustare strada facendo le cose, di utilizzare gli inveterati sistemi clientelari, di mettere in campo le solite furbizie per cui l’amico di Tizio sarà preferito all’amico di Caio. Come pare sia nei fatti con la nomina dei quattro direttori d’area (Roberta De Lisio, Rodolfo Cocozza, Massimo Pillarella e Angelo Fratangelo) ai quali comunque va data fiducia, almeno nella fase d’avvio, avendo dalla loro una mentalità meno rattrappita di quella corrente nella realtà strutturale regionale e credito professionale sufficiente per sperare non si adattino al servilismo. Altro step di rilievo è la collocazione dei 53 direttori dei servizi. Dardo

L'intervento

"Agricoltura, qualcuno si muova" di Pasquale Di Lena

Uno dei temi sviluppato da Girolio, la bella iniziativa delle Città dell’Olio, nella sua tappa conclusiva di Bitonto è stato “Lo stile di vita della Dieta mediterranea come opportunità di mercato: ruolo della donna, convivialità e promozione del territorio”. Tema del convegno, mirabilmente condotto dal noto giornalista e presentatore televisivo, Prof. Michele Mirabella, che si è tenuto al Teatro comunale “Tommaso Traetta”, un vero gioiellino sotto l’aspetto architettonico e acustico. La riflessione - Ho pensato di raccontare quest’incontro così ricco di spunti, partendo dall’intervento dettagliato del dr. Riccardo Garosci, presidente del comitato scuola Expo 2015, sulle iniziative di comunicazione che ci porteranno a vivere l’Expo di Milano nel 2015. La grande manifestazione mondiale, che avrà protagonisti ben 146 paesi del mondo e, con essi, milioni di visitatori, che dopo essere passati per l’Expo, avranno voglia, nei sei mesi di apertura

della manifestazione, di conoscere altre realtà di questo nostro Paese. Regioni protagoniste - Ed ecco allora che serve, da subito, mettere in moto il sistema Paese, con le sue Regioni che devono diventare grandi protagoniste, in modo da cogliere le opportunità offerte da questo grande evento e, così, aprirsi, con il loro patrimonio di risorse e di valori, al mercato globale. Ben 146 Paesi, come dicevo, che si ritroveranno e s’incroceranno per parlare di cibo, il tema al centro di questa straordinaria esposizione universale, cioè “Nutrire il pianeta, Energia del mondo” o, anche,in inglese, “Feeding the Planet, Energy for Life”. Un grande evento per il territorio italiano, in particolare per le risorse agroalimentari e turistiche, se, da subito, il Paese si organizza per cogliere i successi che servono alle nostre produzioni e tradizioni, in particolare quelle legate alla nostra cucina, e, in questo modo, confermare e accrescere l’immagine vincente che oggi vivono nel mondo.

Cibo, agricoltura, pianeta - L’Expo 2015, quindi, parlerà di cibo, cioè di agricoltura e terreno da coltivare, e, purtroppo, lo farà proprio nel momento in cui registrerà (riporto il commento da me fatto ad alta voce) un’ulteriore perdita di terreno fertile e di territorio, come a dire che la grande manifestazione milanese rischia di promuovere solo quel poco che sarà rimasto dell’agricoltura e delle sue eccellenze agroalimentari. Infatti, se è vero che ogni secondo di tempo ben 8mq di territorio vengono sacrificati al cemento, la conseguenza è di vedere sparire, in un arco di tempo di appena cinque mesi, una superficie pari a quella della Città di Napoli. Cosa resterà? - Allora, c’è da chiedersi, cosa resterà nel 2015 della nostra agricoltura? A tale proposito - lo voglio ricordare - questo settore, già appesantito da una crisi pesante, che dura ormai dal 2004, causa prima della fuga costante dalle campagne non compensata dalla crescita recente dell’occupazione, soprattutto di giovani, oggi è più mai centrale per un nuovo tipo di sviluppo!Il tentativo encomiabile dell’ex Ministro

Fontana di far approvare un decreto per bloccare lo sperpero di territorio e, con esso, di terreno fertile per produrre cibo, oltretutto di qualità, nel momento in cui non è stato approvato, non ha fatto altro che aggravare il problema. Si è perso, così, tempo prezioso per dare all’agricoltura italiana quel ruolo di grande protagonista all’Expo 2015 di Milano, anche in considerazione del fatto che nessuno ha pensato a riproporlo e farlo approvare dal governo Letta.Eppure è un problema urgente da risolvere, se si vuole rilanciare l’agricoltura e ripartire dalla salvaguardia, tutela e valorizzazione del territorio per dare un segnale di ripresa all’economia del Paese, che, come tutti sanno, vive sull’orlo del precipizio a causa del fallimento del sistema. Urgente, anche, se si vuole cogliere il grande evento milanese e renderlo magico per quel patrimonio unico che è il territorio di mille territori, così importanti per il futuro di questa nostra bella Italia. Questa sottolineatura di una forte contraddizione mi serve per dire che quando la mano destra non sa cosa fa la sinistra il rischio, per una programmazione, è di non cogliere i risultati sperati ma di sperperarli prima in mille rivoli che non causano neanche un ruscello. Sta qui la necessità che qualcuno provveda a mettere la toppa più appropriata prima che sia troppo tardi.


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3 gennaio 2013

Christian Del Pinto ha lasciato l'incarico a settembre. “E chi legge ora i dati?”

Protezione civile senza sismologo CAMPOBASSO. “La Rete Sismica regionale è rimasta dov’era, senza che ci fosse nessuno in grado di analizzare i dati ricevuti dalle stazioni ancora funzionanti”. Così scrive Christian Del Pinto che da settembre ha lasciato l’incarico alla Protezione civile del Molise. E chi legge, ora, i dati? Qualcuno si è avveduto che non c’è un sismologo? Tra l’altro sul sito della Protezione Civile della Regione Molise non è più possibile accedere allo spazio contenente i report degli eventi sismici redatti negli scorsi anni, né scaricare il report sulla Rete di Monitoraggio Sismico del Molise che era on-line ed oggi scomparso. E di mezzo c’è stato anche l’evento sismico di domenica 29 dicembre. E’ così che viene monitorato e studiato il territorio? O valeva solo decapitare i vertici della Protezione civile infischiandosene del resto, di quello che dovrebbe interessare la gente? E questo è il testo integrale che il bojanese Del Pinto ha posto sul suo profilo di Facebook. “La Regione Molise una volta aveva una Rete Sismica a scala regionale. Lo so perché fu realizzata, con quattro soldi, su un mio progetto nel 2006, quando fui assunto nell’allora Servizio Regionale per la Protezione Civile con le mansioni di Responsabile Scientifico del Centro Funzionale. In questi anni, le cinque stazioni della rete, realizzata in convenzione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, hanno quadruplicato il numero di registrazioni della sola Rete Sismica Nazionale Centralizzata, contribuendo in maniera decisiva alla conoscenza del territorio ed alla sua

prevenzione sismica. Anche perché ad analizzare quotidianamente i dati ricevuti c’era un laureato in Fisica con dottorato di ricerca in sismologia, che lavorava in stretta sinergia con i suoi colleghi di importanti Enti di Ricerca. Dopo due immotivati demansionamenti contrattuali, infinite umiliazioni subite (tra cui una videocamera puntata sul monitor del mio computer 24 ore al giorno, in barba a qualsiasi legge sulla privacy o di tutela della dignità del lavoratore), inascoltate richieste di potenziamento della rete e del personale addetto (tutte oggettivamente documentate), nello scorso settembre ho deciso di dimettermi e di tornare a fare l’insegnante nelle scuole, stanco di lottare contro i mulini a vento. La Rete Sismica regionale è rimasta dov’era, senza che ci fosse nessuno in grado di analizzare i dati ricevuti dalle stazioni ancora funzionanti. Davvero un peccato, visto che il Molise è da sempre una delle zone più ad alto rischio sismico dell’Appennino Centrale, e basta dare uno sguardo alla sismicità storica per rendersene facilmente conto. O vedere quello che è successo oggi. Il monitoraggio è il primo concreto passo per la prevenzione. Molte volte, purtroppo, questo sfugge alle “logiche” di Dirigenti ed Amministratori. Le conseguenze, però, le pagano tutti. Sul sito della Protezione Civile della Regione Molise (www.protezionecivile.molise.it) non è più possibile accedere allo spazio contenente i report degli eventi sismici da me redatti negli scorsi anni (http://www.protezionecivile.molise.it/.../283-eventi...) né scaricare il report sulla Rete di Monitoraggio Sismico del Molise che personalmente avevo fatto pubblicare on-line

per veicolare un’informazione scientificamente corretta ai cittadini(http://www.protezionecivile.molise.it/.../report_r msm...). Non ho davvero parole!”

Scuole, verifiche sugli edifici

La sollecitazione alla Regione è venuta dal ministro dell'Istruzione CAMPOBASSO. Su sollecitazione del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale avanzata per le vie brevi e dando seguito alla riunione tenutasi presso la Prefettura di Campobasso il 31 dicembre scorso, la Regione Molise, in raccordo con i comuni e le province, adotterà ogni azione tesa ad effettuare un monitoraggio sugli edifici scolastici a valle della scossa sismica del 29 dicembre scorso, con particolare riferimento alle strutture ubicate nei centri più vicini all’epicentro del terremoto. L’istanza del Ministero dell’Istruzione, consentirà di accertare eventuali esigenze di verifiche tecniche suppletive, qualora fossero necessarie, attraverso il coinvolgimento dei dirigenti scolastici e degli enti locali interessati, a totale garanzia di sicurezza e di salvaguardia di tutti.

La lenta agonia del commercio

L'intervento

di Luigi Zappone Tra i principali effetti della crisi economica in atto nel nostro paese vi sono, sicuramente, i "conti in rosso" che il commercio al dettaglio sta facendo registrare negli ultimi tempi. Ricordiamo che già il 2012 era stato un anno decisamente pesante,con una flessione consistente delle vendite al dettaglio, ora, il 2013, sta per chiudersi con un passivo ancora maggiore. Anche secondo gli ultimi dati dell'Istat, infatti, nei primi dieci mesi dell'anno le vendite al dettaglio hanno fatto registrare un calo del 2,2%. Approfondendo, nello specifico, il dato ci si

accorge che il passivo non riguarda questo o quel comparto, ma è diffuso in tutti i settori. In altri termini non si riesce a trovare un singolo segmento che fa bene, ma solo settori che riescono a fare meno peggio rispetto agli altri. Così – rileviamo - nel periodo compreso tra gennaio e ottobre, il commercio alimentare ha fatto registrare una flessione dell'1,3% mentre il non alimentare ha perso il 2,8%. I dati dell'ultimo mese preso in esame dall'Istat non aggiungono nulla di nuovo a un trend che sembra essere molto consolidato. A ottobre, infatti, le vendite al dettaglio hanno fatto registrare un calo

dell'1,6% su base annua e dello 0,1% su base mensile. Il calo riguarda anche il comparto alimentare. I passivi dei sotto settori dimostrano l'enorme difficoltà delle famiglie italiane che dinanzi alla crisi economica si sono viste costrette a tagliare i consumi anche di prodotti importanti, non solo alimentari. Infatti, le contrazioni maggiori riguardano cartoleria, libri e giornali (-3,6%), i mobili (3%) e le calzature (-2,6%), ma è altrettanto vero che , addirittura, il comparto farmaceutico ha fatto registrare una flessione del 2,5%: quando si mette a rischio anche la "salute", per via dei pochi denari disponibili, vuol dire che "siamo in agonia"...... se "non in coma"!

Un ulteriore segno distintivo dell'agonia che vive il commercio al dettaglio è quello che riguarda il calo delle vendite nei vari canali distributivi che vede, per l'appunto, la Grande Distribuzione Organizzata sempre più risucchiata dalla crisi ad eccezione dei discount. Per concludere va sottolineata la drammatica situazione dei piccoli negozi di vicinato che nel mese di ottobre hanno fatto registrare una ulteriore contrazione delle vendite che rasenta il 3%. Non ci resta che attendere i segnali della "ripresa economica", annunciata da molti.... ma che "stentiamo a vedere" ... nemmeno all'orizzonte.


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Campobasso

3 gennaio 2014

Saldi, forte ribasso sugli acquisti CAMPOBASSO. E’ stato un Natale di crisi e i saldi ne risentono. L’abbigliamento di media e bassa qualità, così come quello sportivo, subiranno una forte decrescita, con stime intorno al 20% in meno di acquisti rispetto allo scorso anno. Questo perché la presenza di outlet e, soprattutto, la diffusione degli acquisti via web, dove è possibile usufruire di sconti continui durante tutto l’anno, rende il periodo di saldi meno appetibile rispetto al passato. Per questo, l'associazione Adoc Molise ribadisce, come più volte ha fatto, la assoluta necessità di anticipare l'inizio dei saldi invernali e, comunque, di liberalizzare la possibilità di effettuare saldi o offerte promozionali. Otto negozianti su dieci nelle città e paesi molisani e, parimenti, nelle grandi città come Napoli, Milano e Roma hanno gia' avviato i saldi, in anticipo sulla data ufficiale. Si va da chi mette le scritte promozionali in vetrina, a chi si inge-

gna inviando ai clienti sms, letterine, tessere sconto, fino a chi, molto piu' semplicemente, abbassa il prezzo al momento dell'acquisto. Numeri destinati ad alzarsi ulteriormente nei prossimi giorni. Per l'Adoc Molise e il suo presidente Nicola Criscuoli "è la dimostrazione, come abbiamo più volte sostenuto, di quanto sia anacronistico che le regioni debbano ancora fissare ogni anno le date dei saldi invece di lasciarle alla libera scelta di ogni singolo negoziante”. L'associazione di consumatori molisana ha chiesto di mutuare la tradizione americana del 'Black Friday', il venerdì prenatalizio che apre ufficialmente la stagione dello shopping natalizio nei Paesi anglosassoni. La proposta è stata già accolta da alcune città italiane, ma troppo poche. “Come già detto in diverse occasioni, siamo l’unico Paese occidentale a far iniziare la stagione dei saldi col nuovo anno, mentre altrove, dagli Stati Uniti all’Inghil-

Per l'Adoc, anacronistico fissare ogni anno la data di inizio terra, i saldi iniziano a ridosso o subito dopo le festività natalizie. D'altra parte, il fenomeno delle <<vendite promozionali>> non dà alcuna sicurezza ai cittadini e rappresenta una possibile beffa per i consumatori, dato che i saldi devono riguardare solo beni della stagione in corso, mentre per le promozioni questa norma non è

Le imprese guardino ai mercati esteri La Camera di commercio sostiene l'internazionalizzazione dei settori CAMPOBASSO. Per sostenere e supportare le strategie di internazionalizzazione delle imprese interessate ad avviare o consolidare la propria presenza sui mercati internazionali la Camera di Commercio di Campobasso da il via alle iscrizioni per le candidature al servizio di assistenza all’internazionalizzazione a mezzo T.E.M. (temporary export manager) L’Ente camerale, infatti, metterà a disposizione delle aziende che verranno selezionate, una risorsa junior in marketing internazionale, affiancata dal consulente senior, il “Temporary Export Manager”, con l’obiettivo di supportare l’azienda in un progetto di internazionalizzazione nel mercato di destinazione individuato. Le imprese interessate dovranno compilare ed inviare la manifestazione di interesse, il company profile e la dichiarazione di autocertificazione richiesta a partire dalle ore 10.00 del 3 gennaio 2014 e non oltre il 10 gennaio 2014 dalla casella PEC dell’impresa all’indirizzo: cciaa@cb.legalmail.camcom.it. Saranno ammesse alla fase T.E.M. tre imprese, opportunamente selezionate in base a indicatori “quali-quantitativi”, come espressamente e dettagliatamente previsto nell’avviso, consultabile sul sito www.cb.camcom.gov.it. “Con iniziative come questa- afferma il Presidente Amodio De Angelis- il nostro Ente continua

applicabile”. In molti paesi europei, infatti, i saldi sono liberi e non limitati, come accade da noi, a due periodi l’anno precisi e circoscritti. Solo per fare degli esempi, in Francia è possibile comprare tutto l’anno con sconti fino al 60% e negli Stati Uniti sono da tempo istituite giornate di vendita promozionale straordinarie come, ap-

punto, il <<Black Friday>> che negli Stati Uniti rappresenta una salvezza per consumatori e commercianti. “Già da tempo l'associazione dei consumatori Adoc chiede che questo sia reso possibile anche nel nostro Paese. Pertanto è assolutamente opportuno e necessario modificare la normativa in tema di commercio”.

“Tessere azzurre, ultima proroga” A Campobasso consentito l'utilizzo del trasporto urbano fino al 31 gennaio 2014 CAMPOBASSO. In accordo con la Seac ed in merito alla funzione delle tessere di libera circolazione, fino al 31 gennaio 2014 sarà consentito l’utilizzo degli autobus urbani della città di Campobasso ai possessori delle tessere azzurre, seppure scadute. “Ringrazio l’amministratore della Seac Costantino Potena per la disponibilità e la sensibilità dimostrata – ha dichiarato l’assessore Nagni - ma, al tempo stesso, voglio precisare che non ci saranno ulteriori proroghe. Invito pertanto i titolari delle tessere azzurre che abbiano i requisiti necessari al rilascio della tessera bianca di libera circolazione a farne richiesta per tempo presso gli uffici comunali di competenza. Detto questo – ha proseguito - diamo la nostra disponibilità a trovare soluzioni alternative per chi, pur avendo un basso reddito, non può accedere, per mancanza di altri requisiti, al servizio di trasporto pubblico gratuito. Per particolari casi, che dovranno essere segnalati solo e soltanto dai Comuni di appartenenza, verificheremo infatti la possibilità di interessare l’assessore regionale alle politiche sociali al fine di dare risposte concrete ai cittadini. Deve essere chiaro, però – ha concluso Nagni - che la questione delle tessere di libera circolazione va improrogabilmente riportata nei limiti imposti dalle normative vigenti”.

il suo impegno a favore dei processi di internazionalizzazione nella consapevolezza che essa sia un valore e una priorità per le imprese del territorio e che la stessa rappresenti un utile strumento di superamento della difficile congiuntura economica. Attraverso il progetto “Azioni di sostegno per le nuove imprese esportatrici”, cofinanziato nell’ambito del Fondo Perequativo Camerale 2011-2012, la Camera di Commercio intende infatti consolidare e accrescere il numero delle imprese esportatrici, stimolandole ad ampliare i loro mercati, e motivare le imprese di piccola e media dimensione, non abitualmente o non ancora esportatrici, a intraprendere percorsi di internazionalizzazione. “


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Campobasso

3 gennaio 2014

Altri sei mesi di vita per trovare una soluzione utile al mantenimento delle attività culturali

Il Teatro Savoia non vuole morire Il presidente della Provincia De Matteis, senza enfasi e clamore, sta tessendo una fitta rete di rapporti istituzionali e con il mondo imprenditoriale per cercare idee e risorse per dare continuità e futuro al Teatro Il Teatro Savoia non vuol chiudere i battenti. Resiste. Almeno altri 6 mesi. Il tempo che la Provincia e la Regione Molise si sono date per cercare una soluzione che eviti il tracollo di una istituzione culturale che ha dato lustro alla città e che, nonostante la crisi economica, molto ancora è in grado di dare al Teatro, alla Musica, alle Rappresentazioni artistiche che un capoluogo di regione non può abdicare senza macchiarsi di vergogna. Il presidente della Provincia De Matteis, senza enfasi e clamore, more solito, sta tessendo una fitta rete di rapporti istituzionali e con il mondo imprenditoriale per ascoltare, per invitare, per sollecitare, per cercare idee e risorse per dare continuità e futuro al Savoia. La questione cardine dell’intera vicenda è il futuro del personale che la Fondazione Savoia s’era accollato fidando nella solidità dell’istituto, cosa che non era nella sua stessa natura né nella dotazione finanziaria dell’Amministrazione provinciale, resa ancora più grave e improbabile dalla mancata partecipazione delle altre istituzioni territoriali. Al personale che il 21 gennaio esce purtroppo di “scena”, sono state dette parole chiare ed è stata data la dimostrazione che non esiste alcuna possibilità che li

Progetto “Home care premium” Aperte le iscrizioni presso i registri degli assistenti familiari, degli educatori domiciliari e del volontariato sociale garantisca nel posto di lavoro, nonostante le assicurazioni estive del delegato regionale alla cultura, il consigliere Domenico Ioffredi. Al personale è stato detto che sopravvivendo l’attività culturale imperniata sul Teatro Savoia, gli verrà assicurato un contratto a progetto, unica formula praticabile a loro favore. Le professionalità acquisite sarebbero la migliore garanzia e su di esse fare affidamento per creare i presupposti necessari per una utilizzazione la più continua a stabile possibile. Va da sé che le attività culturali vanno a loro volta create e sostenute. La Provincia vorrà fare la sua parte; altrettanto la Regione; auspicabile sarebbe che confluissero il Comune di Campobasso e i maggiori altri centri molisani. De Matteis, benché sollecitato, preferisce non aprire il capitolo dell’apporto privato. Che, a quanto è dato

di sapere, ha fatto capolino; ha chiesto informazioni; s’è detto interessato alla vicenda, sempre che si riesca a capire fino in fondo quali sono i margini tecnici e amministrativi per realizzare una formula interattiva. Strano a dirsi, un sondaggio lo ha fatto Confcooperative Molise sulla considerazione che le attività culturali rientrano a pieno titolo nella fascia del terziario e che all’interno della cooperazione molisana sussiste una componente particolarmente attiva nel mondo delle rappresentazioni culturali. Timidi quanto si vuole, ma ci sono anche alcuni imprenditori del settore turistico tra coloro che dal versante privato avvertono la necessità di prendere parte al concerto dei volontari per la sopravvivenza del Teatro Savoia. Il tutto da compiersi e realizzarsi entro 6 mesi. Dardo

Affidamento Castello Monforte e via Matris, l’amministrazione ci riprova Per la gestione del servizio il Comune mette a disposizione 49mila euro per tre anni L’amministrazione di Campobasso continua a ritenere che la collina Monforte debba essere valorizzata dal punto di vista turistico e culturale e per raggiungere l’obiettivo ha deciso di aprire una procedura di gara per promuovere e stimolare la capacità propositiva e realizzativa delle realtà locali. In pratica il Comune è a caccia di soggetti a cui affidare il castello Monforte e la via Matris e in particolare chi si aggiudicherà la gara dovrà all’apertura e chiusura dei cancelli della via Matris tutti i giorni dell’anno tranne in presenza di neve o di avverse condizioni atmosferiche; all’apertura, chiusura e guardiania del Castello Monforte per almeno 6 ore giornaliere nel periodo invernale e per almeno 8 ore giornaliere nel periodo estivo (da distribuire in orario antimeridiano e pomeridiano) per 6 giorni alla settimana, pur garantendo nella giornata di chiusura, da concordare tra le parti, la reperibilità dell’addetto per esigenze dell’amministrazione comunale o per la presenza di eventuali gruppi di turisti. Orari di apertura e chiusura saranno concertati con l’amministrazione comunale. Si lavorerà su un orario invernale e un orario estivo, con la possibilità di personalizzare l’offerta in funzione di eventi particolari. A tal fine si opererà per l’apposizione di cartellonistica esplicativa degli orari di apertura e chiusura, con l’indicazione dei recapiti telefonici per la reperibilità degli addetti; il servizio dovrà essere assicurato in tutte le giornate festive e ci dovrà essere personale qualificato per l’ accompagnamento turistico; il gestore dovrà occuparsi inoltre della a pulizia e dello sfalcio dell’erba per due metri a destra e a sinistra della via Matris; della pulizia del sacrario, luogo di elevato

valore storico per la città, ove sono custoditi i resti dei caduti della prima e seconda guerra mondiale e dove sono visibili pregevoli lavori in ferro battuto, nonché di tutti gli ambienti del castello aperti al pubblico; all’interno del castello dovrà esserci un punto informativo sulla città, con distribuzione di materiale turistico e inoltre su richiesta dell’Amministrazione il soggetto aggiudicatario dovrà garantire la possibilità di organizzare giri turistici e visite guidate ai musei, alle chiese, ai percorsi ipogei e di superficie della città; il servizio di accompagnamento turistico; interventi di promozione della Collina Monforte, da attivare sempre nel rispetto della valenza storica, etica e religiosa della stessa. Il servizio di gestione del Castello Monforte e della Via Matris ha durata tre anni, e cioè dal primo marzo del 2014 al 28 febbraio del 2017, con eventuale rinnovo alla scadenza per analogo periodo, previa intesa tra le parti e a condizione che l’Amministrazione ritenga il rinnovo stesso vantaggioso in termini di pubblico interesse.L’amministrazione Comunale di Campobasso mette a disposizione per il servizio di gestione del Castello Monforte e della Via Matris la somma complessiva massima di 49.180,33 euro oltre Iva per tre anni - ovvero 16.393,44 euro oltre Iva per ogni anno - (e, ovviamente, la stessa ulteriore cifra in caso di rinnovo per altri tre anni), che costituisce, pertanto, la base d’asta del presente appalto su cui il concorrente dovrà presentare la propria offerta che dovrà pervenire, con qualsiasi mezzo, entro e non oltre le 12,00 del giorno 20 gennaio.

L’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso – che comprende i comuni di Campobasso, Baranello, Busso, Casalciprano, Castelbottaccio, Castellino del Biferno, Castropignano, Duronia, Ferrazzano, Fossalto, Limosano, Lucito, Mirabello Sannitico, Molise, Montagano, Oratino, PetrellaTifernina, Pietracupa, Ripalimosani, Roccavivara, Salcito, San Biase, Sant’Angelo Limosano, Trivento e Vinchiaturo - è destinatario di un finanziamento dell’Inps – Gestione ex INPDAP – finalizzato a realizzare il Progetto Innovativo e Sperimentale di Assistenza Domiciliare denominato “Home Care Premium 2012”. La realizzazione del progetto è curata dal Gruppo Awa, affidatario di un bando di gara ex D. Lgs. 163/2006. Le prestazioni socio-assistenziali previste sono suddivise tra prevalenti ed integrative. Prestazioni prevalenti: l’INPS riconosce direttamente al beneficiario un contributo economico mensile, in relazione al bisogno e alla capacità economica. A detto contributo è sottratto il valore dell’indennità di accompagno o di frequenza eventualmente percepita.Tali prestazioni sono così identificate: servizi pubblici; familiare convivente; Familiare non Convivente; Volontariato; Assistente Familiare/Educatore Domiciliare. Prestazioni integrative: l’Inps riconosce all’Ambito Territoriale Sociale un contributo spese, in rapporto alla condizione economica e di non auto sufficienza dell’assistito.Tali prestazioni sono così identificate: Oss/Osa/Educatore professionale (nel caso di minori); centro diurno; Sollievo; Servizi di Accompagnamento/Trasporto; Consegna pasti a domicilio; Ausili e Domotica. Il progetto si rivolge alle persone non autosufficienti, residenti in uno dei 24 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale, rientranti nelle seguenti categorie: dipendenti e/o pensionati dell’INPS – Gestione Dipendenti Pubblici anche per effetto del DM 45/2007 – i loro coniugi conviventi, i loro familiari di primo grado nonché i giovani minorenni orfani di dipendenti o pensionati pubblici. L’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso attraverso appositi regolamenti ha istituito il Registro degli Assistenti Familiari, degli Educatori Domiciliari ed il Registro del Volontariato Sociale all’interno dei quali potranno essere iscritti tutti coloro che sono interessati a prestare servizio nell’ambito del Progetto Home Care Premium 2012. I moduli di iscrizione possono essere scaricati dal sito www.ambitosocialecb.it e consegnati a mano o mezzo raccomandata all’ufficio preposto sito in via Muricchio, n. 1 – Campobasso.



ISERNIA

ANNO X - N° 1- VENERDÌ 3 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



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Isernia

3 gennaio 2014

“Ora pensiamo a una possibile ripresa” I buoni propositi del sindaco di Isernia Luigi Brasiello ad inizio del nuovo anno ISERNIA. E' toccato al sindaco di Isernia, Luigi Brasiello, disegnare una possibile fase di ripresa per la città e il suo hinterland. "Per chiunque, l'inizio di un nuovo anno è un momento di riflessione. Lo è ancor di più per un Sindaco, allorquando desidera rivolgersi direttamente ai propri cittadini. Sono trascorsi solo sette mesi dall?insediamento della nuova amministrazione comunale; pochi per un effettivo bilancio, ancorché parziale. Ma ugualmente non mi sottraggo ad una valutazione di questa iniziale esperienza, che s?è subito delineata impegnativa e carica di numerose responsabilità. Stante la crisi eco-

L’intervento

Pensierino per il 2014 su Ittierre Con dedica ai politici molisani di Massimo Saluppo Qualche dipendente ha obiettato che, nel mio progetto, gli unici a "rimetterci" immediatamente erano loro (conversione TFR in azioni New-Co): nell'affermare che ciò risponde al vero, occorre anche confermare che anche i laboratori (per la seconda volta) contribuiscono al Capitale Sociale con i propri crediti.Allora ho pensato che i dipendenti possano essere ancor più tutelati nel disporre il proprio TFR in un TRUST che poi diviene socio della New-Co; l'atto istitutivo del TRUST regolerebbe sia i diritti amministrativi e sia i diritti patrimoniali, ma soprattutto (e qui il pensierino per l'anno nuovo) l'aspetto della way out. Ossia i termini economici e temporali con i quali l'imprenditore, socio al pari della New-Co, deve liquidare il TRUST, e conseguentemente i dipendenti. Se qualcuno vuole approfondire il tema, può carpire a piene mani, dall'accordo su Chrysler che il fondo pensione ha concluso con FIAT. ANCORA DI PIU' PER I NOSTRI POLITICI E SOPRATTUTTO PER I LORO CONSULENTI. Perché la Regione non convoglia gli interessi del MEF e dei Commissari Straordinari in una New-Co, disponendo in TRUST le azioni della attuale ITR (post esercizio escussione), l'importo della CIGS da corrispondere ai dipendenti (12-14 mil.) e l'importo del finanziamento per i distretti industriali e chiede al Tribunale con questo progetto l'ammissione al concordato? avremo: 1) la possibilità per la Regione di non perdere posti di lavoro e di non pagare la fidejussione; 2) lo Stato non butterebbe la CIGS inutilmente visto che i soldi sarebbero utilizzati, al lordo delle imposte e contributi, per il pagamento delle retribuzioni a TUTTI i dipendenti; 3) i Commissari avrebbero garantito il pagamento del corrispettivo per la cessione di ITR, attraverso la gestione ordinaria della NewCo, solo dilatando i termini temporali. Per l'Assessore Scarabeo: altra soluzione. Fatti non CHIACCHIERE.

nomica e il problematico periodo sociale e politico, sono stati mesi difficili anche per le famiglie isernine. Una recessione senza precedenti, che ha causato la chiusura di attività produttive grandi e piccole, e una disoccupazione che ha raggiunto livelli allarmati. Scontiamo anche le conseguenze di una conflittualità politica sterile, che ha ripetutamente impedito alla classe dirigente di mettere in campo tutte quelle risorse necessarie a rilanciare lo sviluppo.La gente subisce iniziative di austerità, soprattutto attraverso la riduzione della spesa pubblica e l'aumento di tasse e imposte. In questo clima, prevedere i tempi

anche d'una marginale ripresa è davvero impossibile. Nessuno sa bene cosa avverrà. Sicuramente nel 2014 occorreranno interventi urgenti e risposte concrete, affinché ognuno di noi recuperi il senso della speranza e della fiducia. Da parte mia, garantisco il massimo impegno in tale direzione. E qualche piccolo spiraglio di luce inizia ad intravedersi. L'amministrazione comunale, ad esempio, con l'ultimo bilancio approvato, è riuscita a non aumentare la pressione fiscale sugli Isernini. Viepiù, il Museo del paleolitico ha finalmente inaugurato il padiglione didattico, con la possibilità di attivare

importanti flussi turistici. Inoltre, la vertenza Esattorie, che vede interessati molti nostri concittadini, ha trovato soluzione grazie all'intervento della Regione Molise. Sulla scorta di questi iniziali ma importanti segnali positivi, nutro fiducia e spero che presto svanisca la rassegnazione che talvolta avverto nelle parole di tante persone di cui ascolto i problemi e con cui mi soffermo a riflettere. Nonostante tutto, quindi, giunga ad ogni Isernino il mio sincero augurio di Buon Anno. Che il 2014 sia diverso; davvero diverso. Ognuno di noi ha il diritto di sperare in un futuro migliore.

A Colli la raccolta differenziata Via al sistema porta a porta. A breve i rilevamenti nelle abitazioni COLLI AL VOLTURNO. Con una minuziosa lettera esplicativa, avente come destinatario la cittadinanza intera, il primo cittadino ha spiegato la nuova iniziativa messa a punto dall’Amministrazione di Colli al Volturno. La raccolta differenziata porta a porta sta per partire e con l’avvento del 2014 verrà praticato un servizio innovativo per il territorio comunale. Nella missiva vengono illustrate le modalità e le tempistiche da seguire, che verranno meglio inculcate nella mente dei cittadini da alcuni giovani del posto utilizzati per effettuare una campagna informativa in merito al servizio offerto. "Nel corso del prossimo 2014 - scrive il sindaco Visco - il nostro comune attiverà una rivoluzione innovativa nel sistema di raccolta dei rifiuti, infatti sarà adottato il modello della raccolta differenziata "porta a porta”.La nuova modalità di conferimento prevederà la separazione alla fonte dei rifiuti attraverso l'impiego di mastelli domestici che saranno forniti gratuitamente a tutti gli utenti da parte del gestore del servizio e la loro raccolta "porta a porta", ovvero a domicilio, secondo un calendario settimanale prestabilito”. Cosi facendo il comune di Colli a Volturno, da sempre lungimirante attraverso le Amministrazioni che si sono succedute nel dare servizi al passo con i tempi si adeguerà alle nuove normative in materia am-

bientale recuperando dalla spazzatura materiali riutilizzabili a beneficio dell'ambiente e con conseguente maggiore ordine e pulizie nelle strade del nostro paese poichè scompariranno i cassonetti stradali. Continua il Sindaco Visco chiarendo che “il primo passo verso questo nuovo sistema è il censimento delle utenze domestiche, necessario per organizzare la raccolta capillare a domicilio, per valutare il numero adeguato di contenitori domestici (mastelli) da distribuire e stimare con una certa precisione la quantità e tipologia di rifiuti che quotidianamente vengono prodotti in modo da programmare i calendari della raccolta. Per l'effettuazione di tale censimento - conclude il sindaco collese - nei prossimi giorni, riceverete la visita di alcuni rilevatori che attingeranno notizie neces-

sarie e registreranno con un sistema elettronico satellitare, GPS, le coordinate geografiche di ogni singola utenza. I rilevatori autorizzati saranno identificati da un tesserino di riconoscimento con il simbolo del comune di Colli a Volturno. Vi invito pertanto a collaborare in tale delicata fase fornendo ogni informazione utile, rinviando i dettagli della nuova modalità porta a porta a successivo materiale informativo che sarà divulgato a breve”. Iniziativa lodevole e ben studiata questa dell’Amministrazione di Colli a Volturno che negli ultimi anni, grazie anche alla presenza in casa propria di un Assessore Regionale come Filoteo Di Sandro, non ha lasciato nulla di intentato facendo diventare il paese il primo in termini di servizi e qualità della vita dell’intera area volturnense.


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Termoli

3 gennaio 2014

Natale 2013, calano i prezzi al mercato ittico TERMOLI - Prezzi più contenuti per acquisti di pesce, molluschi e crostacei rispetto alle festività natalizie 2012, con ribassi tra il 5 e il 10% a seconda delle specie. Lo afferma Federcoopesca-Confcooperative, precisando che nel 2013 la spesa delle famiglie italiane di prodotti ittici freschi ha registrato un calo del 12,5% rispetto al 2012. Pesce che comunque è stato presente nei menu delle feste di 3 italiani su 4, stando ai risultati di un sondaggio online condotto dall'associazione sui

Il trilogo sul nuovo fondo europeo della pesca si blocca LITORALE - È recente la notizia del “pasticciaccio” accaduto al tavolo della trattativa che doveva licenziare il Feamp al termine del trilogo tra Commissione europea, Consiglio e Parlamento europeo. L’esigenza di trovare copertura ai maggiori fondi richiesti per le attività di controllo e per la raccolta dati è stata però lo scoglio su cui tutto si è bloccato, con la Commissione e il Consiglio che cercavano di tirare la coperta (6,5 miliardi di euro per 7 anni) ognuno dalla sua parte. Il Parlamento europeo ha, da parte sua, rifiutato di farsi rimpallare la decisione e ha abbandonato la trattativa dando l’intera responsabilità dell’incidente alla Commissaria Damanaki e alla Presidenza lituana del Consiglio. I tempi si allungano, quindi, almeno fino ad una risoluzione della prossima Plenaria del Parlamento, calendarizzata a marzo. In mancanza di accordo, il Feamp proseguirà sui tavoli di trattativa per entrare in vigore fra il 30 giugno e la fine del 2014. L’Alleanza delle Cooperative Italiane, esprimendo forte preoccupazione, stigmatizza l’accaduto, sottolineando come le rigidità della Commissaria e gli errori della Presidenza di turno gettino il settore nelle incertezze di un esercizio provvisorio dai contorni non chiari, mentre è evidente che la prossima scadenza elettorale europea rischierà di complicare ulteriormente

il quadro. “Auspichiamo che il nostro Governo e i nostri europarlamentari facciano il possibile per evitare ulteriori penalizzazioni per la pesca italiana, già dimenticata in Italia dalla Legge di Stabilità in approvazione”. Intanto la Commissione Bilancio della Camera dei deputati ha approvato definitivamente lo stanziamento di 30 milioni di euro per finanziare la cassa integrazione in deroga al settore della pesca per l’anno 2014. L’unica precisazione aggiunta dalla Commissione rispetto al testo approvato dal Senato è il limite massimo di spesa previsto, confermando i 30 milioni di euro. Ribadiamo la soddisfazione della nostra Federazione che si è fatta da subito portavoce dell’esigenza di prevedere anche per l’anno 2014 tale ammortizzatore sociale in deroga. Attendiamo l’approvazione definitiva che dovrebbe essere solo questione di ore.

le istituzioni scolastiche, sull’esigenza di salvaguardare e riqualificare il territorio comunale attraverso processi di autogestione; insegnare e diffondere tecniche di coltivazione; sostenere la produzione alimentare biologica e le essenze ortive tradizionali locali; creare percorsi di cittadinanza attiva come occasioni di aggregazione sociale che favoriscano i rapporti interpersonali, la conoscenza e la valorizzazione dell’ambiente urbano, nonché lo svolgimento da parte di persone anziane di attività utili alla prevenzione, al mantenimento ed alla cura della salute; sensibilizzare i cittadini, singoli o aggregati in gruppi o associazioni, nonché le famiglie, le realtà associative presenti sul territorio, le istituzioni pubbliche e quelle scolastiche, sull’esigenza di salvaguardare e riqualificare il territorio comunale attraverso processi di autogestione del patrimonio comunale; stimolare e accrescere il senso di appartenenza alla comunità; soddisfare la domanda sociale di paesaggio; recuperare spazi pubblici con finalità sociali e di miglioramento anche estetico del paesaggio urbano, incrementandone l’efficienza e valorizzando il concetto di

la versione con le cozze (2,504 euro al chilo). Per l'insalata di mare si è speso dai 15-18 euro per i calamari, ai 12-14 euro per il polpo, 11-12 euro per le seppie, 8-10 per le acciughe. Per budget più importanti orata o spigole di allevamento di medio-grandi dimensioni (1416 euro al chilo), gli scampi media pezzatura (32-35 euro al chilo), i gamberi rosa (1213 euro), per arrivare a quelli rossi, di medie dimensioni, venduti tra i 46-48 euro al chilo.

Discariche abusive: bonifica attuata regolarmente TERMOLI – A seguito degli articoli di stampa che riportano segnalazioni di cittadini circa il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti, l’assessore all’Ambiente Augusta Di Giorgi comunica alcune precisazioni. “Comunico alla cittadinanza – dichiara la Di Giorgi – che le attività di bonifica delle discariche abusive vengono pianificate regolarmente da parte dell’assessorato all’Ambiente e vengono realizzate costantemente, specie nelle zone periferiche, dalla società preposta a tale compito. Il problema, come ho avuto modo di dire anche in passato, resta quello dell’inciviltà, la quale non è ovviamente controllabile da alcuna Amministrazione comunale. Ci sono poi alcuni casi in cui i rifiuti vengono abbandonati in fondo a scarpate, difficilmente visibili dalla strada, oltre che difficilmente raggiungibili: in questi casi, se non abbiamo la segnalazione diretta da parte dei cittadini, non possiamo intervenire in alcun modo. Giova ricordare ancora che ogni attività di pulizia straordinaria di queste discariche ha dei costi, che si riflettono purtroppo direttamente sulle tasche dei cittadini. L’augurio che sento di rivolgere ai termolesi per questo Natale, è quello di poter accrescere sempre di più il proprio senso civico .

L’intervento

Orti sociali, il si della giunta

TERMOLI – L’esecutivo cittadino ha approvato lo schema delle linee guida per l’assegnazione e l’utilizzo delle aree verdi da adibire ad orti sociali; la Giunta ha successivamente dato mandato al Dirigente del Servizio Patrimonio di procedere con l’attivazione di atti e procedimenti istruttori finalizzati alla predisposizione del bando di gara che sarà pubblicato nel mese di gennaio. Nella delibera viene specificato che il Comune di Termoli è proprietario di aree verdi e disponibili da dare in uso a terzi e che molte di queste aree risultano in stato di degrado ed abbandono; per questo motivo l’Amministrazione comunale intende metterle a disposizione dei residenti, al fine di creare orti sociali urbani, senza scopo di lucro, attraverso procedura ad evidenza pubblica. Questo tipo di inziativa e promozione del territorio ha come obiettivi: valorizzare gli spazi attribuendo loro la qualità di “aree a destinazione agricola”, contro il degrado, il consumo del territorio, assicudell’ambiente; tutela la rando sensibilizzare i cittadini, le famiglie, le realtà associative presenti sul territorio e

consumi del periodo. Ha vinto comunque la tradizione con un occhio sempre più attento al portafogli; per risparmiare, infatti, il 63% degli intervistati ha dichiarato di aver anticipato gli acquisti di pesce per congelarli e servirli il 24 dicembre, mentre il 23% di aver acquistato prodotto 'povero' a discapito di specie più costose. Quanto ai menu più gettonati, secondo l'associazione, hanno vinto gli spaghetti con le vongole con una spesa tra i 6 e gli 8 euro al chilo; più economica

bene comune. Le aree che saranno destinate a tale uso saranno quindi distinte in: aree per orti sociali urbani periferici, aree per orti scolastici e aree per orti di vicinato. “Sono molto soddisfatto per l’approvazione di questa delibera – ha dichiarato il sindaco Di Brino – perché ci consente di riqualificare i terreni incolti, abbandonati e che diventano spesso ricettacolo di serpenti ed altri animali; sono inoltre molto contento perché con questa iniziativa possiamo finalmente dare la possibilità a tante persone, come ad esempio disoccupati e pensionati, di poter coltivare un proprio orto”. La Giunta ha anche approvato le linee di indirizzo per l’assetto organizzativo dell’Ente, avvalendosi della facoltà prevista dall’art. 6 dell’Avviso di procedura di mobilità esterna e, per gli effetti, di revocare l’avviso stesso, assicurando la priorità alle procedure di stabilizzazione dei precari, nel rispetto delle procedure previste dal legislatore, formulando indirizzo al Dirigente delle Risorse Umane di predisporre tutti gli atti di programmazione necessari.

Perché si finanziano opere pubbliche e non gli interventi nelle scuole?

TERMOLI - Perché vengono finanziate opere pubbliche come il rifacimento del lungomare, della scala a chiocciola o della rotatoria del porto quando urgono interventi sulle scuole, prioritari dato che sono frequentate tutti i giorni da una moltitudine di persone? Questa logica, oltre ad essere incomprensibile a noi membri dell’associazione “La Giusta Scuola”, porta a situazioni di disagio per alunni e personale scolastico e può rendere addirittura pericoloso il solo fatto di stare in un luogo pubblico come la scuola. Prosegue quindi la nostra battaglia in nome della difesa della sicurezza nelle scuole, ed in questo articolo vi aggiorniamo sugli ultimi fatti accaduti. Lo scorso 19 novembre, dopo che la nostra associazione ha presentato il 25 gennaio 2012 un esposto alla Procura della Repubblica chiedendo i 4 certificati (di collaudo statico, di conformità degli impianti, d’idoneità igienico-sanitaria, di prevenzione incendi) che definiscono una scuola sicura, si è tenuto un incontro con il Sindaco, i genitori della scuola elementare di Via Po e i membri dell’associazione “La Giusta Scuola”, in seguito alla riapertura di numerose crepe ed il quale fine era trovare una soluzione

ai problemi di assestamento della struttura ed applicarla in tempi brevi, visto che sul nostro territorio il rischio sismico è elevato. Alla conclusione dell’incontro il Sindaco ha detto che ci avrebbe fatto sapere prima di Natale quale soluzione sarebbe stata adottata, tra le iniezioni di resina all’interno della pavimentazione e l’irrigidimento dei nodi nelle travi dei pilastri. Natale è passato e ancora non sappiamo nulla, i panettoni li abbiamo mangiati, e dato con la pancia piena si lavora meglio pensiamo che sia arrivata l’ora di sbrigarsi prima che ritorni la fame (di pigne forse). Chiediamo gentilmente, insieme ai genitori, di avere notizie al più presto e cogliamo l’occasione per tenere presente che le problematiche della scuola dell’infanzia di Difesa Grande, riguardanti i servizi igienici e la carenza di spazi, sono ancora irrisolte. Si ringrazia l’amministrazione comunale per la collaborazione prestata ed auguriamo a tutti un felice anno nuovo, sperando che tutti i problemi delle nostre scuole saranno risolti il prima possibile. Maria Assunta Mariani Presidente dell’associazione La Giusta Scuola


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Termoli

3 gennaio 2014

Consuntivo risultati conseguiti nel 2013 dalla Guardia costiera LITORALE - Il 2013 ha visto gli uomini e le donne della Direzione Marittima dell’Abruzzo, del Molise e delle Isole Tremiti impegnati in un’intensa attività per assicurare l’efficiente e costante assolvimento delle proprie missioni istituzionali. Gli Uffici marittimi dipendenti dalla Direzione Marittima, in Abruzzo, Molise e parte della Puglia con le Isole Tremiti, sono riusciti a garantire altissimi livelli di efficienza e di prontezza operativa che, in ogni occasione, hanno permesso di poter dare risposte alle istanze della collettività e delle Istituzioni con particolare riguardo alla: ricerca e soccorso della vita umana in mare (SAR); sorveglianza, monitoraggio e recupero delle condizioni ambientali con particolare riferimento alla prevenzione e repressione delle violazioni a danno dell’ecosistema marino e costiero; conservazione delle Aree Marine Protette (Torre del Cerrano e Tremiti); lotta all’abusivismo demaniale; sicurezza marittima; al contrasto della pesca illecita e della commercializzazione illegale del prodotto ittico. Sono state circa 200 le operazioni SAR che hanno consentito di portare soccorso a circa 133 persone di cui 4 salvate da morte certa. Lungo tutto il litorale di competenza si sono registrate operazioni che hanno permesso di trarre in salvo turisti e diportisti. Tra queste, spettacolare ad Ortona è stato il salvataggio di alcuni bagnanti che il 30 Luglio sono stati recuperati durante un improvviso fortunale. Di rilievo inoltre il salvataggio dell’equipaggio del Motopesca Bianca Maria di S. Benedetto che è affon-

dato nelle acque antistanti Giulianova e i soccorsi del 15 Agosto e del 16 Dicembre al largo delle coste pescaresi in cui sono state salvate 4 persone. Un impegno costante quello della salvaguardia della vita umana in mare assicurato da 4 motovedette SAR che nella Direzione Marittima, da Giulianova a Termoli, sono pronte ad operare 24 ore su 24. Di rilievo l’attività assicurata dal 3° Nucleo Aereo della Guardia Costiera di stanza a Sambuceto che, per conto della Centrale Operativa del Comando Generale, è intervenuto quasi quotidianamente con l’ATR 42 in soccorso dei migranti nel canale di Sicilia e per il telerilevamento ambientale. Non secondari sono stati gli interventi per la vigilanza antinquinamento assicurati sia da mare che da cielo. Degne di nota l’operazione di coordinamento della bonifica e di contenimento dello sversamento di idrocarburi dall’impianto “Rospo mare” e la complessa

operazione di assistenza alla Nave Nazo-S. Un mercantile turco che a seguito dell’incendio innescatosi a bordo era rimasto privo di equipaggio. Nel territorio vastese, inoltre, è stata posta in essere un’attività complessa di Polizia Giudiziaria finalizzata al monitoraggio dello stato di salute del fiume Trigno e depuratori ricadenti, che ha comportato il deferimento all’Autorità Giudiziaria di n.6 persone con l’accusa di danneggiamento ambientale. La componente aerea, di fondamentale importanza per l’attività antinquinamento, oltre ad operare lungo le coste abruzzesi, molisane e sulle Isole Tremiti, viene impiegata anche in altre Regioni, come ad esempio in Campania nella “Terra dei Fuochi” e nell’attività di controllo nei pressi dell’isola del Giglio, dopo il naufragio della Costa Concordia.Torre del Cerrano e le Isole Tremiti, le aree Marine Protette, ricadenti nella giurisdizione, sono, soprattutto nel periodo estivo, costantemente vigilate, al fine di scongiurare atti lesivi della fauna marina presente e di preservare il prezioso eco-sistema. Da ricordare, quale presidio unico nella zona, presente presso la Delegazione di Spiaggia di Montesilvano, l’”Ospedale delle Tartarughe –Carmine De Silvestri”, che sotto il controllo del Centro Studi Cetacei, ha per-

Assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI – L’amministrazione comunale rende noto che possono presentare domanda entro mercoledì 15 gennaio 2014, per la formazione della graduatoria per l’assegnazione provvisoria di n.1 (uno) alloggio E.R.P. riservato all’emergenza abitativa nel territorio del Comune di San Giacomo degli Schiavoni, i nuclei familiari che si trovano in condizione di grave disagio abitativo in possesso dei seguenti requisiti: Cicittadinanza italiana; residenza anagrafica nel Comune di San Giacomo degli

Schiavoni da almeno tre anni; reddito fiscalmente imponibile non superiore a 13.822,90 euro; non titolari di diritti di proprietà o quote di proprietà, uso e abitazione su alloggi, locati ad uso abitativo o concessi a terzi, ubicati in qualsiasi località; e di trovarsi in una delle seguenti condizioni: Sottoposti a sfratto esecutivo intimato dall’Autorità Giudiziaria competente (sono esclusi provvedimenti di sfratto promossi per qualsiasi motivo dallo I.A.C.P. di Campobasso); ordinanza di sgombero emessa da autorità

ANB: Giangiacomo Bonaldi nuovo presidente nazionale

avente titolo; soggetti in situazione di emergenza abitativa per pubbliche calamità; soggetti in condizione di disagio economico-sociale con problemi alloggiativi segnalati dal Servizio Sociale del Comune. La domanda deve essere redatta su apposito modello disponibile presso l’U.R.P. del Comune tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 12,30 e il lunedì e mercoledì dalle ore 15.30 alle ore 17.30 o scaricabile dal sito internet www.comune.sangiacomo.cb.it

BASSO MOLISE – Giangiacomo Bonaldi è stato eletto all’unanimità dall’Assemblea dei delegati presidente dell’Associazione Nazionale Bieticoltori (ANB). L’assemblea ha inoltre scelto come vice presidente Guglielmo Caragnani e come componenti del Consiglio direttivo:Alessandro Bettini, Enrico Gambi, Matteo Lasagna, Angiolino Mancini, Michele Pannullo, Marco Francesco Pasti e Maurizio Stringa. Il presidente uscente , Mario Guidi, nel corso della sua relazione ha esposto il percorso compiuto dall’associazione durante la consigliatura appena conclusa. Dopo la riforma del 2006, ANB ha deciso di intraprendere un percorso di ampliamento delle proprie attività pertanto, a partire dalle modifiche statutarie del 2008, si occupa di organizare occasioni di aggregazione e valorizzazione delle produzioni agricole. Oggi ANB rappresenta circa 4.000 soci. 10mila ettari di bietole e 15mila ettari di cereali e colture oleaginose. Mario Guidi si è soffermato, quindi, sulla nascita della Confederazione Generale dei Bieticoltori Italiani (CGBI) che rappresenta oltre il 90% dei bieticoltori non cooperatori, a vantaggio degli interessi dei produttori di barbabietola da zucchero. Con la nuova riforma della Pac, che prevede la fine del regime delle quote zucchero nel 2017, è necessario costruire un progetto per assicurare compeetitività al settore anche in assenza di misure di tutela. Il presidente Guidi lascia in eredità la costruzione di questo progetto ad ANB e a tutti gli altri componenti della filera bieticola – saccarifera. Il neoeletto presidente Giangiacomo Callarati Scotti Bonaldi, dopo il ringraziamento all’Assemblea per la fiducia accordata, si è congratulato con il presidente uscente per il grande lavoro svolto. Ha dichiarato, quindi, di voler proseguire in piena armonia e continuità con gli obiettivi strategici che in questi anni sino stati delineati, inerenti il settore bieticolo, i cereali, i semi oleosi e le partecipazioni finanziarie. Sul fronte interno, invece, sono prioritari l’aumento dell’efficienza e la razionalizzazione dell’assetto societario.

messo di soccorrere e curare ben 56 esemplari di tartarughe “Caretta Caretta”, che vengono spesso ripescate o trovate spiaggiate. È stato dato ampio spazio anche alla lotta all’abusivismo demaniale, la cui operazione di punta è da ritenersi il sequestro di 140 gavitelli galleggianti e corpi morti, nonché di 8 manufatti sull’Isola di San Domino, facente parte dell’arcipelago delle Tremiti, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Foggia. Lungo la filiera della pesca ed a tutela del consumatore imponente è stato il numero di controlli – circa 4200 – cui sono seguiti ben 350 sanzioni amministrative e 36 penali per un importo complessivo di 590.000 euro con 11796 Kg di prodotto sequestrato. In detto ambito dal mese di ottobre, l’Autorità Marittima è stata designata dalla Prefettura di Pescara quale centro di coordinamento con le altre forze territoriali interessate, per prevenire e contrastare i fenomeni illeciti del settore pesca. Un bilancio quindi positivo quello presentato dal Vice Comandante della Direzione Marittima Capitano di Fregata (CP) Antonio Catino, il quale ha voluto evidenziare come l’attività di divulgazione della prevenzione sulla sicurezza in mare e del rispetto della “risorsa mare”, sia stata trasmessa ai giovani studenti dei molti Istituti scolastici della giurisdizione, nel corso sia delle visite guidate, ospitate presso le sedi degli Uffici della Guardia Costiera, che durante delle specifiche conferenze tenute dal personale dipendente nelle scuole stesse.

Regione stanzia 400mila euro per la raccolta differenziata

LARINO - La Regione Molise ha stanziato 410mila euro per migliorare la raccolta differenziata nella cittadina frentana . In merito si registra l’intervento dell’assessore comunale all’Ambiente, Miriam Petriella. “Un risultato importante quello raggiunto in questi giorni che permetterà a questo Comune di intervenire e risolvere le criticità legate alla raccolta differenziata dei rifiuti, molte le novità che metteremo in campo, prima fra tutte, lo studio e la realizzazione di un sistema di “pesa” dei rifiuti, soprattutto plastica e speriamo in futuro anche alluminio, che rimborserà somme economiche a chi conferirà tali rifiuti presso l’isola ecologica, e questo serve a incentivare sicuramente la differenziata, e perché no, a “racimolare” somme di denaro come compenso”.Altre novità innovative sono l’acquisto di mini compattatori per servire il Borgo antico e creare l’opportunità ai giovani di poter lavorare in questo contesto con i mezzi comunali.“Le varie soluzioni comunque sono allo studio della struttura comunale – ha detto ancora l’assessore Petriella – e in tempi relativamente brevi arriveranno i finanziamenti; i tempi sono legati alla sistemazione dei progetti e alla loro consegna in Regione, che con ogni probabilità avverrà entro il mese di gennaio, dopo il controllo dell’assessorato erogheranno la somma”.

Presepe Vivente visitato da Di Pietro, Frattura e alcuni sindaci

MONTENERO DI BISACCIA – Si è chiuso con un risultato davvero gratificante l’anno 2013 per il 30° Presepe Vivente di Montenero di Bisaccia. Circa 6.000 visitatori hanno già potuto ammirare le ambientazioni allestite dai volontari della Pro Loco nel suggestivo scenario delle grotte arenarie. E in attesa delle ultime date della Sacra rappresentazione, fissate per il 5 e il 6 gennaio 2014, sono proseguite le visite di rappresentanti istituzionali alle grotte della Natività: il presidente della Regione Molise Paolo Di Laura Frattura, l’On.Antonio Di Pietro e la moglie Susanna Mazzoleni, il sindaco di Mafalda Egidio Riccioni e il sindaco di Montecilfone, oltre che Presidente dell’Unione dei Comuni del Basso Biferno Franco Pallotta, hanno voluto rendere omaggio alla Sacra rappresentazione. Il sindaco Nicola Travaglini, in compagnia del presidente del Consiglio comunale Domenico Porfido, degli assessori comunali Di Pinto, Marchesani, Murazzo e D’Ascenzo e del consigliere D’Amario, ha ricevuto gli ospiti dinanzi al Municipio di Montenero e li ha successivamente accompagnarli all’ingresso e all’interno del Presepe Vivente.Tra un saluto ai figuranti e un assaggio di prodotti tipici, Frattura, Di Pietro, Riccioni e Pallotta hanno compiuto l’intero percorso ammirando estasiati le scene dell’antica Palestina sapientemente amalgamate con quelle più tradizionali di una remota vita contadina montenerese, fino a giungere alla grotta della Natività: qui, ognuno ha potuto avere il suo momento di raccoglimento, donando al Bambino Gesù le proprie intenzioni per il futuro.“Esprimo

ancora una volta l’orgoglio per questo Presepe Vivente – ha dichiarato Travaglini – che sta ricevendo lusinghieri attestati di gradimento dentro e fuori regione. Ringrazio il presidente Paolo Di Laura Frattura, l’On. Di Pietro e i colleghi sindaci Riccioni e Pallotta per aver raccolto il mio invito a venire a visitare questa autentica eccellenza del Molise; a loro va la mia personale riconoscenza, unitamente a quella di tutta la Pro Loco Frentana, per i sentiti e calorosi commenti espressi sia nel corso della visita al nostro Presepe Vivente che al termine del tour svolto nell’area delle grotte arenarie. Rinnovando l’invito a chi non l’avesse ancora fatto, a venire a visitare il Presepe Vivente di Montenero di Bisaccia il 5 e il 6 Gennaio 2014, vorrei approfittare di questa occasione per rivolgere il mio augurio per il nuovo anno, affinché possa portare a tutti i molisani la concretezza di un lavoro e di un futuro ricco di opportunità. In qualità di sindaco di questa comunità, con il fattivo contributo della maggioranza che sostiene questa amministrazione comunale, posso garantire che faremo ogni sforzo possibile per creare le condizioni utili alla realizzazione delle aspettative dei nostri concittadini, contando sull’apporto di tutte le forze migliori che questa terra sa esprimere, a partire dalle associazioni locali. L’obiettivo di far crescere questo paese e contribuire a far compiere passi in avanti a tutto il Molise è a portata di mano: basta crederci ed investire nella più grande ricchezza insita nel patrimonio genetico degli italiani, cioè le idee”.


Spettacolo

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3 gennaio 2014

Careccia legge Battista “La caparra” è il nuovo monologo dell’autore molisano, qui in veste anche di regista di Charles N. Papa

CAMPOBASSO - Scritto e diretto da Adelchi Battista, “La caparra” è interpretato da Giorgio Careccia. Lo spettacolo in scena, vedrà sul palco un talento tutto molisano quale Careccia, tra gli attori regionali ai quali manca il ‘grande salto’, ma che, nello specifico, uno importante l’hanno già fatto. Gabriele Salvatores sceglie nel 2003 Giorgio Careccia per il ruolo del carceriere in “Io non ho paura”. Gran bella interpretazione, e l’anno seguente Sergio Castellitto con “Non ti muovere”, girato in parte in Molise, affida un piccolo ruolo a Careccia. Sono passati anni, e il discepolo di Stefano Sabelli(regista molisano che ha cullato Careccia agli esordi),è un instancabile e bravo protagonista da palco, ma con ancora tanto da condividere, da raggiungere. La formazione della Galante-Garrone di Bologna, ha smussato la regionalità della cadenza, del dialetto, ha ripulito la copertura amorevole di Sabelli-chioccia, e ha dato uno strato di a-molisanità a Careccia. Le qualità ci sono tutte, e il protagonista di “La caparra” darà ulteriore prova mertedì 7 gennaio al teatro Savoia. Adelchi Battista, autore e regista del monologo, è ancora in libreria con il suo romanzo “L’estate degli inganni”, qui, si cimenta con questo pezzo scritto per l’associazione “Pro Arturo Giovannitti”. Il metodo dell’autore, ormai consolidato dopo i suoi due romanzi, è quelli di scorribande nelle rete, trovare, spulciare, fagocitare tutto quello che ormai, è alla portata di tutti, e rendere tutto, un

romanzo. La facilità di reperire oggi, qualunque informazione, soprattutto storica, o di quelle Top-secret, fanno di Battista, un alfiere della penna. Ecco dunque, che il suo essere prolisso, viene facilmente agevolato da internet. scrive del monologo: “Giovanni Zuccolitti il nome del protagonista, classe 1880, ne “La caparra”, un piccolo spaccato di 100 anni fa, basato su documenti di archivio, tradizioni orali, e su lavori fondamentali quali quelli di Alberto Mario Cirese, Gino Massullo, Norberto Lombardi, Joseph D'Andrea, Vincenzo Lombardi e molti altri. Evento unico, a chiusura della Mostra sull'emigrazione organizzata da Antonio D'Ambrosio. Non potete perderlo”.

“L’estate degli inganni” CAMPOBASSO - Tempo di consuntivi. Tempo di bilanci. Quando termina un anno, si traccia il resoconto, si stilano classifiche, si tira una riga insomma. In campo editoriale, soddisfazione per il molisano Adelchi Battista, inserito nella classifica di cultura.panorama.it dei dieci romanzi più belli del 2013, con il suo secondo libro “L’estate degli inganni” (Guanda editore). Il romanzo, uscito lo scorso settembre, è in realtà il sequel di “Io sono la guerra”, del 2012. La nota della giuria: “"L'estate degli inganni" è quella del 1943. Si comincia con deposizione di Mussolini (25 luglio). Si chiude con l'armistizio dell'8 settembre, seguito tre giorni dopo dalla fuga del Duce, evaso dalla prigione sul Gran Sasso grazie ai paracadutisti della Fallschirmjäger. Dalle vicende di quei mesi Battista ricava un romanzo che è anche un'avvincente lezione di storia”. Una bella gratificazione dunque per Battista, che già con il primo libro, aveva vinto il Premio Hemingway. Ora, dopo la seconda parte di quella estate di guerra, lo scrittore potrebbe cambiare genere e scrivere un romanzo molto più leggero e frivolo. Ma ciò comporterebbe una congenita propensione alla superficialità, e non è il caso di Adelchi Battista.

Stefano Bollani al teatro Savoia CAMPOBASSO - L’agonia del Savoia viene spezzta da una serata evento. Sarà Stefano Bollani a aslire sul palco per una esibizione piano-solo il 28 gennaio.


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3 gennaio 2013

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