3 settembre 2013

Page 1

ANNO IX - N° 73 - MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it

L’Oscar del giorno ad Alberta De Lisio

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Alberta De Lisio. La brillante dirigente regionale è stata chiamata a guidare la Protezione Civile dopo che a lasciare è stato costretto Riccardo Tamburro. Un riconoscimento particolare per un dirigente che ha sempre fatto vedere di che pasta fosse fatta e, tra l'altro, nello specifico campo ha avuto esperienze dirette con le strutture di altre regioni nelle fasi della ricostruzione post sisma. Oggi corona un'attività dirigenziale di lungo corso e, ne siamo certi, saprà lavorare bene anche alla guida della Protezione Civile.

Il Tapiro del giorno a Salvatore Ciocca

REGIONE

Gli anestesisti “Occorre un piano per l’emergenza” Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Ciocca. Il consigliere regionale della sinistra è stato presente alla conferenza stampa di Riccardo Tamburro, il dirigente che ha lasciato la Protezione civile, per fare il punto della situazione. Per Ciocca, naturalmente, l'importante è all'interno della struttura non ci sia più Giuseppe Giarrusso. E questo fatto, evidentemente, lo fa sentire forte e tanto forte da prendere la parola anche nel corso della conferenza stampa nonostante la parola e l'intervento del presidente Frattura e, naturalmente, del diretto interessato.

A PAG. 4

REGIONE

Tamburro lascia la Protezione Civile A PAG. 3

CAMPOBASSO

Villa dei Cannoni, le polpette avvelenate A PAG. 7


2

TAaglio lto

3 settembre 2013

Iniziativa senza precedenti del presidente Vincenzo Niro

Sarà presentato al consiglio regionale il “Polo del cioccolato e Confetti” L’incontro è previsto prima della seduta del 4 settembre con all’ordine del giorno 4 ratifiche, 5 mozioni, 7 interrogazioni, una interpellanza, alcune nomine in sostituzione dei dimissionari, una variante al Prg di Termoli e due provvedimenti legislativi per l’incentivazione e la promozione turistica per l’anno 2013(Sic!) Un’industria vuole atterrare nel Molise con prospettive favorevoli per l’occupazione e per l’economia. E’ indubbio che vada accolta con favore, vagliata nelle sue disponibilità, assistita nelle sue necessità. Finanche ammessa in consiglio regionale per essere presentata agli amministratori e per presentarsi. Procedura speciale, indubbiamente, alla quale s’è prestato il presidente del consiglio, Vincenzo Niro, su richiesta dell’amministratore della ditta “Dolceamaro”, Claudio Papa. Crediamo non ci siano precedenti, neanche quando è stata la Fiat ad atterrare nel Molise, e poteva essere un giorno particolare per l’istituzione

regionale. La distinzione dei ruoli impone scelte e comportamenti. Nel caso della “Dolceamaro” (mai migliore richiamo onomatopeico per dare un “sapore politico” alla giunta Frattura) è stato deciso di offrire il palcoscenico istituzionale nella sua massima espressione (la seduta consiliare del 4 settembre) ad un imprenditore, che sfidando la temperie della crisi economica, le convulsioni politiche tra gli assessori e la presidenza della giunta, una burocrazia regionale maledettamente aggrovigliata e plantigrada, ha stabilito di realizzare un “Polo del cioccolato e Confetti” nel Molise. Un atto di coraggio? L’iniziativa ha tutto per

essere classificata tale. Probabilmente, però, essendo Claudio Papa un imprenditore, avrà fatto i suoi calcoli ed avrà realizzato che il Molise è sì una regione a scartamento ridotto, ma tutto sommato migliore, per sicurezza e altre qualità ambientali, di molte altre realtà territoriali italiane, seppure meglio attrezzate e meglio gestite. L’incontro tra l’Istituzione Regione e la ditta è in programma prima dell’avvio dei lavori consiliari, per cui vorremmo augurarci fosse dura poi per i consiglieri, una volta concluso, passare dal valutare e apprezzare una concreta iniziativa industriale alla discussione di un ordine del giorno di 28 punti, di cui

4 ratifiche, 5 mozioni, 7 interrogazioni, una interpellanza, alcune nomine in sostituzione dei dimissionari, una variante al Prg di Termoli e due provvedimenti legislativi per l’incentivazione e la promozione turistica per l’anno 2013 (Sic!). La distanza tra un portatore d’impresa (alea compresa) e chi si diletta a discettare del nulla, è sesquipedale. Ed è in questa distanza che il Molise rischia purtroppo di restare impigliato. Dardo

“Per chi suona la campanella”? di Massimo Dalla Torre Gabriele d’Annunzio il vate della poesia del Novecento che, aveva molti punti di assonanza con i molisani in quanto abruzzese di nascita, scrisse “…settembre andiamo è tempo di migrare... Migrazione che è arrivata puntualmente specialmente per i ragazzi che in settimana varcheranno i portoni delle scuole disseminate lungo tutto lo stivale. Migrazione accompagnata con il bordone come quello che si usava lungo le vie dei pellegrini. Strade andate di moda in questa estate alquanto bislacca e appesantita da un fardello che sicuramente non fa piacere ne’ a studenti ne’ a famiglie sempre più alle prese con tasse, scadenze ma soprattutto il rientro nei luoghi di lavoro che, secondo gli studiosi è sempre problematico per le patologie che s’innescano, nonostante che, per un periodo più o meno breve, ha permesso di dare un calcio alla routine causa di tensioni. Studenti che si accingono ad affrontare il nuovo anno scolastico con molte incognite e nessuna certezza se non i problemi di sempre: mancanza di sicurezza nelle scuole, professori precari, programmi obsoleti, caro libri e per quelli che frequentano l’ultimo anno l’incubo della maturità che bussa alle porte e che è solo il primo “step” a quello che è il mondo della disoccupazione

specialmente intellettuale, che fa guardare agli anni della scuola con nostalgia. I primi a rientrare in classe saranno i Bolzanini come Tania Cagnotto vanto dei tuffi, che giovedì varcheranno le soglie degli istituti di ogni ordine e grado. Per i Molisani e per i concittadini di Gianduia i rintocchi della campanella del prestigioso Liceo d’Azeglio vanto della scuola Piemontese che, ha visto sedere tra i banchi, scrittori, statisti e uomini che hanno fatto questo disastrato Paese, suonerà il 10 Settembre. L'11 toccherà agli eredi dei signori del Tevere, ai cortesi Umbri, ai concittadini del rottamatore Renzi alla conquista di un Pd senza capo e coda e quelli dell’altra Provincia autonoma per eccellenza Trento che, all’ombra del castello del Buon Consiglio, magari intonando un coro alpino daranno avvio a questa nuova scalata scolastica targata 2013/2014. Il 12 si rimetteranno lo zaino in spalla i Lucani, i corregionali di Italo Svevo senza la spinta della bora, i “Lumbard” sempre più convinti che la Lega e’ il loro avvenire, i nostalgici Marchigiani alle prese con i movimenti tellurici e il dolce prosare di Leopardi, i ragazzi della Valle d'Aosta e gli emuli di Casanova che, nelle estati settecentesche corteggiava “putee” e “signore da bene” magari al chiarore della luna lagunare, mentre i mariti o promessi sposi erano intenti a puntare sui tavoli da gioco intere fortune che spesso arrivavano dai lontani territori

conquistati dalle navi su cui sventolava il vessillo del leone di San Marco. Il 16 settembre, sarà la volta degli Abruzzesi, dei Calabri, dei Campani senza mandolini, sole pizza e ammore, dei gaudenti Emiliano-romagnoli da sempre sinonimo di “patacca” ossia parola mutuata dal vocabolario felliniano che sta ad indicare i “corteggiatori della riviera”, dei parsimoniosi Liguri, dei Siciliani alle prese con gli sbarchi di clandestini che vedono la Trinacria terra di libertà e dei Sardi che, per le caratteristiche meteo-climatiche dell’isola, potranno ancora sperare di fare qualche sortita nelle calette non più prese d’assalto da barche, acquascotter, gommoni e quant’altro galleggia che caratterizzano la patria del comandante delle Truppe Sardo Puniche Ampsicora. Più fortunati gli alunni della vicina “Epulia” che varcheranno i cancelli di scuola il 17 Settembre con la speranza che questo numero porti loro bene. Si sa sono meridionali e corni, iattura, scongiuri ma soprattutto numeri scaramantici da sempre scandiscono le ore specialmente quelle che precedono il suono della campanella. La quale, fra qualche giorno, darà nuovamente il buon anno scolastico a quelli che sono le speranze dell’Italia un tempo patria della “conoscenza”, quella scritta con C maiuscola e non la Q quale segno dell’ignoranza che bivacca, purtroppo nelle “scquole” frequentate da molti giovani studenti “Itagliani”.


TAaglio lto

3 3 settembre 2013

Frattura invece di governare reincorona Iorio presidente Il presidente della Giunta regionale vuole che il suo predecessore parli ai cittadini di sanità, ricostruzione e altri temi caldi. Lui però tace sui suoi fallimenti amministrativi e sui suoi conflitti d’interesse CAMPOBASSO. Chi sia lo stratega della nuova versione di Frattura dopo lo sgancio da Ruta non è dato sapere. Ma una cosa è certa: è una mentalità unica e caratteristica del Molise veder e l’attuale presidente della Giunta regionale sfidare ad un confronto pubblico il suo predecessore. Il che, tradotto in altri termini, vuol dire che Paolo Frattura, piuttosto che dare lui risposte ai cittadini, vuole che sia ancora Iorio a farlo. In altre parole Frattura incorona di nuovo Iorio presidente del Molise. Nonostante gli elettori abbiano bocciato Iorio dopo tre vittorie consecutive. Il che vuol dire che, se errori sono stati commessi dall’ex presidente della Giunta, i molisani hanno utilizzato l’unico strumento che hanno a disposizione per punirlo politicamente. Secondo la legge infatti chi oggi deve rispondere ai cittadini del proprio operato ha un nome e cognome: Paolo di Laura Frattura. E’ lui che deve portare avanti il suo programma di governo, quello per i quali ha preso i voti dei molisani e che consiste nel: dimezzamento delle indennità, abbassamento dei costi della politica, salvezza degli ospedali (ricordate il contratto firmato a Venafro per il Santissimo Rosario), terminare la ricostruzione post sisma con i 346milioni di euro della delibera Cipe del 2011 e che, secondo sempre Paolo Frattura, erano inesistenti. Iorio, da buon politico, ha accettato la sfida. Ma forse, nel leggere la nota dell’attuale governatore, si sarà messo le mani nei capelli per l’autogoal politico amministrativo che il suo ex collaboratore, oggi al vertice di via Genova, ha

compiuto. Così, invece di rispondere lui alle domande e al malcontento popolare che hanno suscitato l’aumento delle indennità, l’aumento delle tasse, i passi indietro sulla sanità, il vanto dei soldi della ricostruzione post sisma di cui ha finalmente notato l’esistenza, invece di dare risposte cerca, a mo di sfida, di tutelarsi dietro le spalle di Iorio. E mentre Massimo Romano continua a porre domande su chi sia ad oggi il direttore generale dell’Asrem, Frattura vuole che sia Iorio a rispondere a tutto. Strano però che non tiri in ballo anche l’ex assessore alla Programmazione Gianfranco Vitagliano di cui, si dice, già accetta consigli vista la delega mantenuta proprio da Frattura nel settore. Una cosa è certa: Frattura riconosce a Iorio, dopo sei mesi dalla sconfitta elettorale, quella valenza politica che lui, nonostante la vittoria del 44,7%, proprio non riesce a conquistare. E’ come se De Matteis sfidasse ad un confronto pubblico Nicola D’Ascanio, o che il sindaco di Roma Marino chiedesse un confronto pubblico al suo predecessore Alemanno, o che Gino Di Bartolomeo pretendesse da Peppe Di Fabio un duello per far spiegare a quest’ultimo la mancata realizzazione del programma di centrodestra oggi al comando. Delle due l’una, allora: o Paolo Frattura riconosce ancora oggi a Michele Iorio la figura di leader politico amministrativo sia del centrodestra che del centrosinistra, o non si è accorto che il presidente della Regione non è più Iorio. Che, oltretutto, è stato squalificato dal gioco tant’è che non siede neppure in Consiglio in attesa di es-

sere della partita a Palazzo Moffa. E quando rientrerà dovrà stare attento: perché potrebbe esserci il rischio di dover rispondere, nel ruolo di consigliere di opposizione, ad una interrogazione presentata dal presidente della Giunta (Frattura). Intanto Frattura può stare tranquillo: questa strategia lo inserisce al primo posto negli annali del Molise come primo professionista politico a sentirsi pubblicamente inadatto a svolgere il ruolo pe ril quale si è candidato. Resta solo la speranza che prima o poi assuma la giusta consapevolezza ed inizi a svolgere il ruolo di presidente della Regione Molise con atti e fatti concreti stoppando quella politica di centrosinistra che negli anni è riuscita a sopravvivere nella pochezza di idee solo parlando male di Iorio. Irene Corsini

Tamburro lascia la Protezione Civile, arriva Alberta De Lisio La dottoressa già dirigente regionale è la consorte del nuovo procuratore della Corte dei Conti CAMPOBASSO. L’addio lo dà in conferenza stampa. Riccardo Tamburro, coordinatore provinciale di Rialzati Molise, dopo tre mesi dalla nomina a direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile lascia l’incarico. A sostituirlo ci sarà un’altra dirigente regionale: Alberta De Lisio. La nuova direttrice, consorte di Carlo Alberto Manfredi Selvaggi, il nuovo procuratore regionale della Corte dei Conti del Molise dallo scorso 30 luglio, avrà comunque un incarico temporaneo. In conferenza stampa ieri a via Genova c’era il trio Tamburro, Frattura, Ciocca. La sostituzione di Tamburro era nell’aria, anche a causa dei ricorsi per individuare l’ipotesi di inconferibilità dell’incarico in base al decreto Monti. Frattura, a tal proposito, lancia in contemporanea

una frecciatina a Massimo Romano definito “il grillino, nel senso di grillo parlante” e a Michele Iorio denominato “professionista della politica”. In pratica Frattura difende la scelta di Tamburro affermando che “l’incarico è stato conferito previo pare dell’Avvocatura dello Stato che è il nostro consulente come deciso dai professionisti della politica”. Della serie: se l’incarico a Tamburro non andava dato la colpa è del parere errato dell’Avvocatura dello Stato. La conferenza stampa serviva anche per fare il punto della situazione ma i tre politici si sono presentati un po’ impreparati sui numeri. Sui 90 milioni e mezzo che dovrebbero coprire gli importi dei lavori da firmare per fine settembre, Frattura e i suoi affermano: ci sono ma non ci sono. Nel senso che “abbiamo attivato

un tavolo a Roma per seguire il modello dell’Emila Romagna e far sbloccare tutti i fondi della ricostruzione (346milioni)” compresi quindi i 90milioni, ma al momento non si sa nulla. Se non che tali fondi o si spendono entro il 31 dicembre 2018 o andranno persi.“Ma abbiano il problema della deroga al Patto di Stabilità” precisa il presidente. Le imprese hanno anticipato lavori per 18 milioni, e il presidente della Regione Molise si dice intenzionato a pagare il debito anche correndo il rischio di andare fuori Patto con tutte le conseguenze del caso. A Tamburro che saluta ringraziando i dipendenti dell’Agenzia per l’ottimo lavoro svolta si rivolge Ciocca che si dice “un po’ incazzato perché Riccardo non ci sarà più”. E sempre il consigliere dei comunisti rilancia la ri-

forma del settore: un Protezione civile che si occupi delle emergenze ed una struttura che si occupi soltanto di ricostruzione. Frattura annuncia il risparmio di un milione di euro sull’antincendio (fortuna infatti che non sono divampati fuochi perché c’era carenza di mezzi e risorse). E soprattutto annuncia: ricordate la questione del rendiconto finanziario “bocciato” dalla Consulta? Frattura e il sindaco di San Giuliano, Barbieri, annunciano che le cifre degli impegni di spesa sono stati modificati e intendono individuare le responsabilità per rivolgersi agli organi competenti. Ma su ulteriori chiarimenti nessuno si pronuncia e dopo aver lanciato la pietra si rifugiano con un potrebbe, vedremo, vi faremo sapere.


4

TAaglio lto

3 settembre 2013

Il sindacato dei medici denuncia la gravità della situazione nell'area Emergenza

"Rafforzare le unità di Anestesia" CAMPOBASSO. Possibile che negli ospedali molisani non debba funzionare una guardia anestosiologica? E' l'interrogativo che pone il sindacato di categoria dei medici anestesisti. Del resto l’obbligatorietà della guardia concerne i presidi di terapia intensiva ed i servizi di anestesia degli ospedali sede di dipartimento di emergenza di primo e secondo livello. Questo è quanto prevede, in linea generale, l’articolo 16 del CCNL 2002_2005, che disciplina l’istituto della guardia, con le precisazioni contenute nell’allegato 2 dello stesso contratto. In Molise, però, la realtà parla un'altra lingua. L'Aaroiemac, associazione di categoria degli anestesisti-rianimatori ospedalieri italiani- emergenza area critica, hanno scritto un documento al presidente della Regione, Frattura perchè si intervenga nelle more delle decisioni dei futuri Piani di riordino della sanità. "Ritiene non più procrastinabile la redazione di un piano che garantisca, tra l'altro, uniformemente su tutte le sedi ospedaliere del territorio regionale, in attesa della loro necessaria e urgente riqualificazione, la guardia anestesiologica h24 all'interno della struttura dove sono degenti pazienti che sono

sottoposti ad intervento chirurgico. Laddove vi sono i punti nascita si garantisca, inoltre, nel primario interesse delle pazienti e dei nascituri, h24, 7 giorni su 7, la presenza di tutto quel personale previsto dalle Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo della Conferenza permanente Stato Regioni, senza fare più impropriamente ricorso alla pronta disponibilità e/o alla presenza del medico di guardia delle Unità di Rianimazione-Terapia intensiva che in caso di emergenza, in alcune sedi, deve abbandonare la sua postazione. L'Aaroi Emac auspica che si avvii finalmente il confronto su un piano che garantisca, tra l'altro, gli interventi di emergenza h24, 7 giorni su 7, uniformemente sul territorio regionale, in caso di politrauma o di problematiche cardiovascolari, tenendo presente che, ad esempio, la sede ospedaliera di Isernia, dove giungono i codici rossi della provincia, è dotata di un'Unità di Rianimazione, ma non di una di OrtopediaTraumatologica attiva che, invece, opera a Venafro dove, viceversa, non c'è un'Unità di Rianimazione.

Ritiene indispensabile e indifferibile una definitiva soluzione ai problemi dei pronti soccorso e dell'area critica ripresi più volte dalle cronache, anche supportandoli con servizi diagnostici organizzati anche questi in modo da dare risposte pronte h24, 7 giorni su 7, confrontandosi colla medicina territoriale e col servizio 118. Tutto questo verosimilmente è possibile ottimizzando l'utilizzazione delle risorse disponibili, riqualificando o riconvertendo i piccoli ospedali, potenziando il trasporto di

emergenza per spostare in tempi rapidissimi i pazienti verso strutture in grado di affrontare la maggior parte dei casi, anche quelli complessi. Si discuta sulla ripartizione delle risorse e dei posti letto tra pubblico e privato - chiude l'Aaroi-Emac - e si giunga ad una reale integrazione di quest'ultimo nel sistema dell'urgenza-emergenza, cosicchè possa trovare definitiva soluzione anche il problema del sovraffollamento delle Unità di Terapia Intensiva-Rianimazione degli ospedali pubblici".

Università, è il caso di sostenerla L'Ateneo molisano continua a conoscere una sorta di ostracismo dalla Regione CAMPOBASSO. Le piccole università, tra le quali quella del Molise, stanno soffrendo e non poco in questi anni a causa di una serie di leggi a livello nazionale che ne riduce drasticamente la possibilità di crescere sul piano qualitativo. A subire meno danni dai provvedimenti sono, come al solito, i grandi atenei con esuberanza di docenti ed elevato turnover: più semplice per loro fare fronte ai propri programmi didattici e superare questo triennio di sofferenza, mentre nelle piccole università i pochi docenti presenti non saranno in grado, per via dell’inesistente turnover, di assicurare una didattica a norma oltre avere ben scarse prospettive di crescita programmata. Viene da chiedersi se la politica sia consapevole di ciò o se invece ci si

trovi di fronte ad una cinica e dannosa scelta messa in atto per ridurre con modalità capestro il pur rilevante numero di università che, non può non constatarsi, costituiscono un sistema apparentemente a crescita indefinita per numero di sedi, di docenti ed aspiranti tali. Piuttosto problemi di significatività scientifica e didattica sarebbero forse da individuare nelle innumerevoli, costose colonie dei megatenei (spesso funzionali, queste, solo alla proliferazione di corsi e docenti fine a se stessa); non può, invece, non darsi supporto a realtà efficienti dal punto di vista scientifico-didattico e, perché no, con appropriata dislocazione geografica, capaci di attrarre, anche se giovani, risorse e soddisfare la utenza. Ed allora c'è la ne-

cessità che l'intera classe politica molisana sappia fare quadrato intorno all'Unimol per salvaguardare una struttura universitaria che, pure, nelle sue difficoltà e nelle sue contraddizioni ha dato molto al territorio molisano e, soprattutto, alla città di Campobasso. Ora va scongiurato il pericolo insito nelle leggi approvate che rischiano di portare ad una desertificazione culturale nel momento in cui verrebbero a mancare le piccole università come quella del Molise. Un conto è riordinare le gemmazioni territoriali, un altro è il pensare solo a tagliare. La classe politica molisana deve ritrovarsi intorno ad un programma capace di rilanciare il sistema universitario in termini di qualità e di presenza come la vollero quanti si batterono negli anni per la sua nascita.


TAaglio lto

5 3 settembre 2013

Ioffredi ha assicurato il domani ai dipendenti della Fondazione Teatro Savoia

Chi si cura del dramma umano e giuridico del personale Korai? Stando ai comunicati stampa, alle esternazioni e alle dichiarazioni, si ha l’impressione che nella maggioranza di centrosinistra chi si alzi per primo comandi “La Fondazione Teatro Savoia confluirà nella Fondazione Molise Cultura. I lavoratori, fatti salvi i tempi tecnici dettati dalle procedure amministrative, saranno tutelati senza soluzione di continuità”. Nico Ioffredi dixit! Due buone notizia in una. Il Teatro che diventa un bene regionale e i lavoratori altrettanto. Nel senso che da dipendenti della Fondazione, stando alla promessa di Ioffredi, verranno inquadrati nell’organico regionale. Almeno questa è la traduzione che si lascia accreditare. Specie se detta dal consigliere regionale delegato, dal cognato presidente della giunta, alla cultura. Ossia alla tutela dei beni e delle persone funzionali alle attività culturali per destinazione e che, a quanto pare, a differenza dell’Orchestra stabile del Molise, per la quale Ioffredi ha annunciato la fine, rientrano nelle grazie del consigliere col papillon. A stare dietro ai comunicata stampa, alle esternazioni, alle dichiarazioni (scritte e parlate) dei

consiglieri, degli assessori e del presidente Frattura, si ha l’impressione che nella maggioranza di centrosinistra chi si alzi per primo comandi. Il 26 agosto dobbiamo credere sia alzato per primo Ioffredi se ha potuto affermare ciò che ha affermato aggiungendo, ad adiuvandum della perentorietà: “Non potremmo mai permettere la perdita di posti di lavoro, soprattutto in questo momento storico”. Con l’abbuono dell’essere un neofita di Palazzo Moffa, dedito alle carie e alla implantologia mascellare, insomma a curare la bocca e il sorriso dei molisani, dobbiamo credere non sappia, ad esempio, del calvario del personale del Korai, ente strumentale della Regione, che non becca un euro da circa 4 anni e vaga da una promessa all’altra di sistemazione definitiva senza venirne a capo, e del personale delle dismesse Comunità montane. Gente, questa sì, fatti salvi i tempi tecnici dettati dalle procedure amministrative, da “tutelare senza so-

luzione di continuità”. Non fosse altro per l’appartenenza al sistema regionale, per le funzioni svolte, per le responsabilità cui hanno risposto e corrisposto quantunque privati (quelli del Korai) del diritto costituzionale alla remunerazione. Per costoro ancora non appare all’orizzonte lo Ioffredi di turno ad annunciare la soluzione del problema. Pare ne abbiano discusso in giunta in concomitanza con le questioni di lavoro degli addetti alla sorveglianza. Certo, i tempi tecnici delle procedure amministrative sono quelli che sono: lunghissimi, per cui, magari, un’accelerata da parte dell’esecutivo potrebbe valere molto di più – è da credere – della sortita del consigliere delegato (dal cognato presidente della giunta) alla cultura in favore del personale della Fondazione del Teatro Savoia. In fatto di teatralità, il dramma del Korai e del personale delle dismesse Comunità montane è senza dubbio prioritario. Dardo

Nonostante il settore sia importante pochi gli interventi a supporto

Agroalimentare, troppi ritardi Nonostante il settore sia importante pochi gli interventi a supporto di Giuseppe Di Iorio CAMPOBASSO. Quali sono le sfide essenziali che si pongono al Molise agroalimentare? In termini generali, va confermata l’impellenza di sottrarsi ad una competizione crescente soprattutto nelle fasce medio-basse del mercato, mettendo in gioco il potenziale di valorizzazione, ancora inespresso, del sistema agroalimentare regionale. La sfida si pone ovviamente agli operatori economici, anche se deve essere accolta in una visione strategica da parte degli attori pubblici ed adeguatamente stimolata ed accompagnata. La risposta si può condensare nel concetto della qualificazione e del riposizionamento verso l’alto dell’offerta e degli elementi (processi produttivi, interventi organizzativi) che ne stanno alla base. In un contesto di crescente attenzione del consumatore alla qualità e alla sicurezza alimentare, margini di mercato legati

a una domanda già presente – o da sollecitare con opportune azioni promozionali – non dovrebbero mancare. Dalla necessità di regia nasce una seconda sfida, che consiste nella ricerca dei metodi, delle progettualità e dei comportamenti necessari a dare vita a tali processi di sviluppo; la risposta a questa seconda sfida può essere definita come quella della “governance” locale, ovvero della messa a punto degli strumenti per creare coesione intorno ad obiettivi realizzabili e perseguirli con efficacia. Tutto ciò richiede di affrontare alcune criticità trasversali. In primo luogo l’elevata frammentazione, sia della base agricola e agroindustriale, sia amministrativa, che rende molto complessi i processi di concertazione, innalza i costi di transazione, rende difficoltoso il raggiungimento di economie di scala e di obiettivi strategici che non sono alla portata del singolo operatore. In secondo luogo, la relativa carenza di pro-

getti innovativi, soprattutto per quanto riguarda la comprensione del potenziale connesso agli aspetti immateriali e la loro valorizzazione; questa criticità si manifesta attraverso una diffusa tendenza a presentare iniziative che procedono nel solco delle esperienze consolidate. In terzo luogo, la necessità di rendere sostenibili le iniziative attivate, in termini economici, ambientali e sociali. Peraltro non mancano gli elementi positivi, a partire dalla ricchezza di varietà espressa dalle nostre aree rurali e dai diversi sistemi agricoli locali, che costituisce un grande bacino potenziale a cui attingere, così come gli esempi di realizzazioni giunte a buon fine e di produzioni di eccellenza, che mostrano come tale potenziale si possa tradurre in attuazioni di successo ed in elementi di traino per nuove iniziative. Sono queste le sfide da porsi per rilanciare un settore importante come l'agroalimentare.


6 3 settembre 2013

Campobasso

Una dietro l’altra vengono sottratte e portate via.

Come ti rubo un muro in pietra lavorata di Campobasso Una pietra dietro l’altra e del muro di contenimento sul lato destro (salendo) della strada che da Via Garibaldi porta ai Monti, non resterà più niente. Una pietra dietro l’altra viene fatta sparire nottetempo, dobbiamo supporre, a meno che l’autore o gli autori del “furto” non abbiano la faccia tosta di operare in pieno giorno. Non sono pietre qualunque quelle che vengono estirpate e portate via, ma pietre squadrate, lavorate, bugnate, e di ottima qualità. Lavoro magistrale di scalpellini di un tempo. Ciò che resta del muro, infatti, documenta una perizia

DIRITTO DI REPLICA

Deve far riflettere è la facilità con cui il bene pubblico possa essere manomesso, sottratto o danneggiato straordinaria e una magistralità letteralmente scomparse. Non a caso quel muro ha retto a tutti gli assalti del tempo meno, purtroppo, all’assalto dell’uomo. Dicono trattarsi della pietra di Campobasso, ormai introvabile. Chissà dove vanno a finire quelle pietre squadrate, lavorate e bugnate. In quale delle ville in zona agricola che punteggiano il territorio campobassano. Ma ciò che deve far riflettere è la

facilità con cui il bene pubblico possa essere manomesso, sottratto o danneggiato. Vuol dire che il controllo del territorio è labile e insufficiente. Un problema grave, che non può essere lasciato insoluto o quantomeno va affrontato nella misura sufficiente per scoraggiare i manomissori. Anche quelli cui piace in maniera morbosa imbrattare le facciate dei fabbricati e ogni spazio disponibile alla loro mania.

Per il muro di cui stiamo scrivendo è il caso d’intervenire a sanare le “ferite” di cui è stato fatto oggetto, anche allo scopo di rendere quantomeno problematico l’ulteriore tentativo di chi vuole servirsene. Il problema, ribadiamo, è il controllo del territorio. Probabilmente un migliore coordinamento delle forze di Polizia (statali e municipale) potrebbe dare un qualche risultato rassicurante.

Sulla questione dell’ordinanza Antirumore

Egregio Direttore Con la presente chiedo di poter esercitare, secondo quanto previsto dalla legge, il diritto di replica anche a rettifica e precisazione rispetto a quanto affermato dagli avvocati Ruta e Romano in un articolo del 1 settembre apparso sul vostro quotidiano cartaceo e diffuso anche sul vostro sito (primo numero) in merito alla decisione del Tar Molise del 29 agosto che ha sospeso gli effetti dell'ordinanza del sindaco del Comune di Campobasso con la quale è stato interdetto agli esercenti di alcune strade del centro storico di produrre immissioni sonore oltre le ore 24. Prima di ogni cosa va precisato che chi ha vinto qualcosa processualmente sono i commercianti che tramite i loro avvocati hanno censurato un provvedimento del sindaco allo stato inesistente perché sospeso dal TAR Molise. Quindi nessuna vittoria di "Pirro"bensì giustizia e legalità dalla parte dei commercianti ingiustamente colpiti da un provvedimento illegittimo. Di conseguenza nessun vanto e compiacimento dovrebbero mostrare coloro che hanno fortemente sostenuto il provvedimento del sindaco pesantemente censurato dal TAR. Infine inviterei i colleghi a rispettare le decisioni del TAR, quelle vere, anziché tentare di enfatizzare meri provvedimenti interlocutori, peraltro privi di alcun effetto decisorio ed in ogni caso superato dalla de-

cisione cautelare disposta in favore dei commercianti. Vorrei, infine, sottolineare ai colleghi che oggi c'e' una sola certezza, che ha superato ogni tentativo strumentale e propagandistico, ed è la decisione del TAR Molise che ha abbattuto l'ordinanza del sindaco dando così ragione ai commercianti assistiti dagli avvocati Vincenzo Iacovino e Vincenzo Fiorini e dando torto al Comune assistito dall'avvocato interno. Perdenti sono risultati anche i cittadini e il CODACONS assistiti e difesi dagli Avv.ti Ruta e Romano, che si sono opposti ai commercianti.. Ultimissima annotazione I professionisti di professione rispettano i provvedimenti giudiziari, quelli veri, riservandosi una sola possibilità, qualora ve ne fosse, che e' costituita da eventuali appelli. Gli avvocati usualmente si confrontano in Tribunale e ad oggi ci sono dei vincitori e dei provvedimenti che vanno rispettati. Affermare cose diverse vuol dire violare le regole deontologiche, ma soprattutto non prendere atto che l'unica vera decisione del Tar in questa vicenda e quella adottata ieri in favore dei commercianti che ha ripristinato la legalità violata. Meraviglia che avvocati stimati tentino di strumentalizzare provvedimenti giudiziari privi di contenuto decisorio qual è quello del TAR che nega una richiesta di provvedimento inaudita altera parte..

Ad ogni buon conto, adesso che il sindaco ha ammesso di avere sbagliato, al punto che ha preannunciato l’emissione di nuova ordinanza, agiremo per il risarcimento di tutti i danni subiti dai commercianti con buona pace di tutte le controparti compresi i loro avvocati ricordando che i danni che il comune certamente pagherà graveranno sulle tasche dei cittadini. Noi conosciamo bene le leggi e le regole citate dai colleghi ed è proprio per questo che abbiamo vinto al TAR ottenendo la sospensione di quel provvedimento del sindaco che il COSACONS e alcuni cittadini hanno contraddittoriamente dapprima difeso e oggi fortemente criticato dandoci così ulteriormente ragione. Noi abbiamo vinto una battaglia giudiziaria e di legalità I perdenti se ne facciano una ragione e se hanno argomenti validi da spendere promuovano appello. Noi siamo pronti a difendere il risultato giudiziario cosi come siamo pronti ad affrontare qualsiasi denuncia, civile e penale, priva di fondamento. Le vittorie di "Pirro"sono quelle dei professionisti che credono di aver vinto anche quando perdono e dei politici che vogliono trasformare le cause giudiziarie in propaganda elettorale a spese dei cittadini. Sperando di aver chiarito definitivamente chi è vincitore e chi è perdente in questa battaglia giudiziaria saluto cordialmente Avv.Vincenzo Iacovino


Campobasso

7 3 settembre 2013

Pericolo in villa dei Cannoni, zona potenzialmente contaminata da bocconi avvelenati

Con molta nonchalance l’amministrazione avverte i cittadini di fare attenzione ai bambini

Attenzione. Pericolo in villa dei Cannoni, la zona potrebbe essere contaminata da veleni. Con un avviso molto allarmante appiccicato ai tronchi degli alberi e alla bacheca di villa dei cannoni, il Comune di Campobasso e la polizia municipale avvertono i cittadini che nella centralissima area che si trova alle spalle di Palazzo San Giorgio ci potrebbero essere esche o bocconi avvelenati destinati ai cani. Dopo gli ennesimi episodi di avvelenamento di animali l’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) e l’amministrazione comunale con nonchalance mettono in guardia i genitori dei bimbi che giocano in villa e i proprietari di cani . “Si consiglia di prestare la massima attenzione ai bambini, è opportuno che i cani siano provvisti di museruola”. Solo qualche giorno fa sono state evidenziate le condizioni pietose della villa e la scarsa quantità di giochi a disposizione dei piccoli ma la notizia dei lavori di rifacimento dell’aree verdi deliberati i dalla Giunta comunale aveva fatto ben sperare. Si credeva che, questa volta, il sindaco fosse intenzionato a fare le cose per bene restituendo un aspetto più decoroso alle ville del capoluogo. Ora, però, vedere comparire all’improvviso i cartelli di pericolo di avvelenamento fa di nuovo ripiombare nello

L'intervento. Quante cose abbiamo in casa che non usiamo, né useremo mai, ma non vogliamo disfarcene perché, giustamente, ancora utilizzabili? Piccoli elettrodomestici, accessori, libri, dischi e CD, regali poco azzeccati, doppioni, utensili ed attrezzi del passato, abbigliamento fuori moda, ecc. la lista potrebbe essere lunghissima! E spesso, queste cose, ci riempiono scaffali, soffitte, cantine, accumulando polvere e sottraendo spazio prezioso nelle nostre case. Fare Verde ha quindi pensato ad una iniziativa dalle molteplici finalità, per far tornare a vivere tanti oggetti che, se a qualcuno non servono più, a qualcun altro certamente potrebbero essere utili. Un' asta. Un mercatino estemporaneo ad offerte, dove chiunque può portare qualcosa da far acquistare al migliore offerente, ma tenendo fuori la logica mercantile e dando una impronta equa e solidale, all'iniziativa; chiederemo infatti che gli oggetti vengano ceduti dai proprietari alla vendita in maniera gratuita, per far si che l'intero ricavato possa essere destinato esclusivamente alla gestione del Parco di Via Ungaretti e, preferibilmente, per l'acquisto di giochi per bambini da installare nel parco, a beneficio del quartiere e dell'intera città.

sconforto e la dice lunga sulla superficialità con cui l’amministrazione tratta argomenti così delicati e manda in fibrillazione i cittadinii che ogni giorno accompagnano i bimbi in villa. Il capogruppo di Costruire Democrazia Michele Durante è esterrefatto . “E’ puro terrorismo, non si può lanciare un allarme così grave senza accompagnare l’avviso da una certificazione idonea che attesti l’operato dell’amministrazione, è inaudito ipotizzare una contaminazione di veleni senza inoltrare all’Asrem una richiesta immediata di bonifica con un verbale che accerti il rischio effettivo di avvelenamento; il pericolo è reale o poteziale? Ancora una volta il sindaco corre ai ripari in modo frettoloso e impulsivo senza riflettere sulle conseguenze del suo operato”. Teresa Manara

Ecoasta per il parco di via Ungaretti L'iniziativa si inserisce nell'ambito della manifestazione Vazzieri in festa, la due-giorni di attività ricreative promossa dal comitato Pro Parco Ungaretti per la valorizzazione dell' area, in programma il 6 e 7 settembre prossimi. E' opportuno ricordare che il comitato Pro Parco Ungaretti è costituito da semplici cittadini che, senza alcuna finalità di lucro, hanno deciso di rimboccarsi le maniche per riappropriarsi, in nome del bene comune, di uno spazio pubblico altrimenti destinato, come tanti altri spazi in città, al degrado ed all'abbandono. Nessun guadagno quindi in termini materiali per chi vorrà destinare qualcosa all' asta, ma un arricchimento per tutti sul piano sociale: assicurato il guadagno di un paio di ore passate nel parco, in convivialità con amici e concittadini (merce rara di questi tempi), la possibilità di contribuire in maniera attiva e fattiva alla rinascita di uno spazio verde e sociale di cui la città ha tanto bisogno, ancor più se a beneficiarne maggiormente saranno i più piccoli. Ci sarà comunque per tutti la possibilità di fare qualche piccolo affare, aggiudicandosi,magari

per pochi spiccioli, qualcosa che si stava cercando da tempo. Ci guadagneranno comunque tutti in termini ambientali, perché queste sono le iniziative concrete che contribuiscono alla riduzione dei rifiuti, attraverso il principio del riutilizzo dei beni, anche lanciando un importante messaggio contro il consumismo dilagante e l'invasione della logica dell 'Usa e Getta, oggi vera e propria emergenza ambientale.Ma sarà soprattutto l'occasione per PARTECIPARE, in modo semplice e divertente, al processo di riscoperta e riappropriazione dei luoghi, dei servizi, dei beni comuni che dovrebbero appartenere all'intera comunità cittadina, ma che apatia, distacco e rassegnazione, ci stanno facendo perdere di vista, consegnandoci una città sempre più grigia, sempre meno vitale e priva di ogni legame identitario. I cittadini tutti sono quindi invitati per sabato 7 settembre alle ore 17.00 presso il parco di via Ungaretti, armati di oggetti in disuso a caccia di nuovi proprietari. FARE VERDE Onlus gruppo di Campobasso



ANNO IX - N° 73 - MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



11

Isernia

3 settembre 2013

Camera di commercio nel segno della X Ittierre, oggi a Roma Convocata una nuova riunione del tavolo tecnico al Ministero

Per il presidente 10 i voti per Angiolilli ed altrettanti a Piersimoni ISERNIA. Ieri 2 settembre si sono tenute le votazioni, ad Isernia, per eleggere il nuovo presidente della Camera di commercio del capoluogo pentro. Adempimento resosi indispensabile dopo l'elezione del precedente presidente Luigi Brasiello alla carica di sindaco di Isernia e relativa dimissione dall'Ente

camerale. Il risultato della votazione ha avuto un esito negativo: 10 voti a Pasqualino Piersimoni candidato dell'associazione industriali, 10 voti per Angelo Angiolilli candidato delle organizzazioni del terziario, una scheda bianca. La votazione pertanto è stata rinviata a mercoledì 11 settembre.

ISERNIA. Convocata per oggi una nuova riunione del tavolo tecnico presso il Ministero per lo sviluppo economico. "La Regione Molise non abbassa l'attenzione sulla delicata situazione della Ittierre. Il tavolo tecnico permanente, aperto a Roma, presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, è continuamente aggiornato per cercare di chiudere al meglio la vertenza e ridare certezze occupazionali ed economiche per le centinaia di lavoratori tra i quali i fasonisti che, al pari degli altri, hanno richiesto di poter essere presenti all'incontro per evidenziare le loro problematiche legate alla crisi della Ittierre. E' molto importante che al più presto ci sia la soluzione che consenta di salvaguardare i livelli occupazionale, stiamo facendo di tutto per cercare di garantire un futuro a quest'Azienda!", questa la dichiarazione dell'Assessore regionale Massimiliano Scarabeo.

Un regolamento per i cani Il Comune ribadisce ai proprietari la necessità del rispetto delle regole ISERNIA. Il sostituto dirigente del V Settore, arch. Roberto Bucci, ricorda la ne¬cessità di rispettare l’ordinanza comunale n. 151 del 2010, avente ad oggetto l’igiene e la circolazione dei cani nella città di Iser¬nia. L’ordinanza vieta di: – lasciare vagare incustoditi i cani su tutte le aree di uso comune (quali vie, piazze, parcheggi, parchi giochi e giardini pubblici); – condurre cani senza guinzaglio; – abbandonare gli escrementi dei cani in luoghi pub¬blici. Lo stesso atto, inoltre, obbliga i conduttori di cani a: – munirsi di apposito attrezzo per la raccolta delle feci depositate da¬gli animali; – provvedere all’immediata rimozione delle deiezioni canine; – introdurre le feci del cane in sacchetti o involucri adatti e depo¬si¬tarli nei cassonetti stradali o nei cestelli portarifiuti.

Il V Settore sta avviando intensificati controlli da parte della polizia municipale, al fine di responsabilizzare maggiormente coloro che in

pas¬sato hanno violato le prescrizioni dell’ordinanza, che punisce i trasgres¬sori con una sanzione amministrativa da 38 a 500 euro.


12 3 settembre 2013

Termoli

Termolese perde la vita in un incidente stradale in Colombia Uomo di Campobasso annega nel mare a Petacciato PETACCIATO – Un campobassano di 57 anni, M.A.D.N. le iniziali del suo nome, è deceduto ieri pomeriggio mentre faceva il bagno in mare . Il decesso è avvenuto lungo la spiaggia libera a circa 200 metri dallo stabilimento Calypso e subito dopo sono giunti i medici del 118 e i volontari della Misericordia. Inutili tutti i massaggi cardiaci e l’uso del defibrillatore per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Sul posto anche i carabinieri che hanno avvisato il magistrato di turno del Tribunale di Larino al quale spetta la decisione se far eseguire o meno l’autopsia. Da una prima ricognizione cadaverica M.A.D.N. avrebbe potuto accusare un malore perdendo i sensi e, quindi, annegare.

TERMOLI – Un trentenne termolese è deceduto in un incidente stradale avvenuto in Colombia dove si trovava da tempo per motivi di lavoro. Secondo le prime sporadiche notizie Luigi Pagniello stava circolando con una moto a Santa Marta quando è avvenuto l’incidente di cui non si sa l’esatta dinamica. La tragica notizia è stata comunicata ai familiari domenica sera qiando le autorità colombiane hanno identificato il termolese attraverso i documenti di identità personale. Prima che la salma possa essere trasportata in Italia dovrà avvenire il riconoscimento e pertanto qualche familiare dovrà recarsi in Colombia. Luigi Pagniello, ben conosciuto a Termoli si era diplomato al Ragioneria e i suoi compagni di scuola lo ricordano come un ragazzo brillante e pieno di vitalità.

Bilancio positivo per la Sagra del Pesce TERMOLI – Bilancio più che positivo per l’ultima edizione della Sagra del Pesce sia sotto l’asapetto della partecipazione che dell’organizzazione. Lo ha sottolineato l’assessore comunale Michele Cocomazzi durante una conferenza stampa che si è tenuta in Municipio. Oltre ai ringraziamenti di Cocomazzi, anche quelli del presidente dell’OP San Basso, Basso Cannarsa, alla struttura comunale e a chi ha permesso la riuscita dell’appuntamento gastronomico. Contento della riuscita anche l’artista Fredy Luciani che durante le due serate a curato e allestito una sua personale sul motopeschereccio Luigi Padre. “Sono a disposizione per tutte le altre iniziative - ha

Aumenti concessioni regionali, il no di D’Andrea TERMOLI – La Giunta regionale ha deliberato il riordino delle concessioni di sua competenza, decisione subito criticata da Pietro D’Andrea, rappresentante della Fiba Confesercenti oltre che balneatore. “Un provvedimento pericoloso per tutta l’economia regionale e per quella turistica in particolare. Il vostro recente aumento di mille euro – dice D’Andrea -, i vostri emolumenti, indennità, stipendi

detto l’artista – e intanto per Natale ho in programma di coinvolgere tutte le scuole elementari per allestire e sensibilizzare alla cultura del mare”. Anche la dirigente Norma Peruzzini non è stata da meno ritenendo che la sagra di quest’anno è stata una “formula vincente valorizzando tutte le risorse locali. Dalla promozione del prodotto ittico alla capacità organizzativa, dalla cultura alla ristorazione”. Infine è intervenuto il titolare del Federico II, Matteo Miucci, il quale oltre che a ringraziare chi gli ha permesso di partecipare e contribuire all’evento ha sottolineato come “le nostre idee possono arricchire il panorama termolese, siamo dunque disponibili per altre iniziative”.

di consiglieri e assessori regionali che superano abbondantemente gli 8.000 euro al mese, non credete che possano preoccupare sempre più i molisani allontanandoli dalla partecipazione e rispetto del vostro operato? Dove sono i partiti e i loro rappresentanti istituzionali, i sindacati, le associazioni di categoria; è arrivato il momento irrimandabile di richiamare al dovere la virtù e la morale persa”.

Presentazione del progetto “Adria Twin” TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino questa mattina alle 10,30, nella sala consiliare del Municipio, terrà una conferenza stampa per presentare il progetto europeo “Adria Twin”. All’incontro, oltre al primo cittadino, saranno presenti l’assessore comunale al Turismo e alla Cultura, Michele Cocomazzi, l’assessore al Turismo e alla Cultura del comune di Campomarino Giuseppina Occhionero, il prof. Angelo Presenza in qualità di esperto per il Turismo del Comune di Termoli. Nel corso dell’incontro con la stampa saranno illustrati gli obiettivi del progetto europeo, che consistono principalmente nell’istituire una rete di gemellaggi tra i comuni che si affacciano sul Mare Adriatico, nel realizzare uno sviluppo sostenibile delle risorse del Mare Adriatico e nel migliorare la competitività dei prodotti e dei servizi turistici delle comunità coinvolte.


13

Termoli

3 settembre 2013

Sostenibilità ambientale e energie alternative, al via il concorso LARINO - Nell’ambito del progetto di cooperazione interterritoriale “Territori che fanno la cosa giusta”, il Gruppo di Azione Locale “Innova Plus” di Larino ha lanciato un concorso per le scuole sulla sostenibilità ambientale e le energie alternative. Il concorso “Scuole che fanno la cosa giusta” rappresenta una fase del progetto di cooperazione interterritoriale “Territori che fanno la cosa giusta”, incentrato sulle tematiche dell’energia e dello sviluppo sostenibile. In particolare, attraverso il concorso si intende sensibilizzare i ragazzi alle tematiche ambientali ed energetiche in un’ottica di sviluppo sostenibile, facendo acquisire loro competenze e conoscenze traducibili in nuove capacità comportamentali più consapevoli e responsabili ed è aperto alle classi quarte delle scuole primarie, alla classi prime e seconde delle scuole secondarie di 1° grado e alle scuole secondarie di 2° grado, presenti nei comuni appartenenti all’area Lea-

Convocato consiglio dei comuni dell’unione

der del GAL Innova Plus, di seguito elencati: Acquaviva Collecroce, Bonefro, Casacalenda, Civitacampomarano, Colletorto, Guglionesi, Larino, Lupara, Mafalda, Montecilfone, Montelongo, Montorio nei Frentani, Palata, Ripabottoni, Rotello, Santa Croce di Magliano, San Giuliano di Puglia e Tavenna. I temi da sviluppare nell’ambito del concorso riguardano efficientamento e risparmio energetico; uso di fonti energetiche rinnovabili;

Continuano le attività del servizio asilo nido comunale GUGLIONESI – La giunta municipale ha deliberato di confermare per l’anno scolastico 2013/2014 il prosieguo delle attività del servizio Asilo nido comunale che sarà gestito, come per l’anno precedente, dalla Cooperativa Sociale Emmedue, che è autorizzata ad introitare le rette mensili per poter far fronte alle spese di gestione. L’amministrazione comunale, a sua volta, ha assegnato un contributo mensile di 1.250 euro che, a seguito di verifica, verrà proporzionalmente ridotto nel caso di frequenza di un numero di bambini superiore a 10 e concede alla Cooperativa l’uso della struttura e delle attrezzature presenti nei locali dell’Asilo Nido comunale di via Catania, determinando a carico dell’Ente esclusivamente i costi fissi di gestione: consumi di gas, acqua, tarsu, enel, telefono. Infine la Giunta ha stabilito che ci saranno delle verifiche periodiche, per monitorare continuamente l’andamento del servizio, in riferimento al numero di iscritti ed alle correlate spese di gestione.

Volley, Avis giovani vince il torneo di Larino LARINO - Il gruppo Avis giovani è stato impegnato nel XX Torneo “Città di Larino”, 4 X 4 volley, intitolato in memoria di Paolo Manes e organizzato da Michele e Nicola Masciantonio (Baroncini). L’Avis di Termoli, dopo aver superato i turni preliminari, si è aggiudicata la finale superando l’altra squadra sponsorizzata dalla Società “Crolla” con un punteggio di 3 set a 1. Grande merito agli organizzatori che sostengono da diversi anni questa manifestazione che promuove le giuste motivazioni dello Sport e della Solidarietà tra i giovani e gli sportivi tutti. La compagine avisina termolese è composta da donatori e collaboratori: Elio Buri, Maurizio Mendozzi, Emanuele D’Auria,Antonio D’Amore e Vincenzo Iovine; assenti due importanti giocatori come Mauro Lonati e Andrea Liguori. Il gruppo Giovani dell’Avis Termoli s’impegna fortemente a diffondere la cultura della solidarietà e del dono; infatti, sono pronti a creare a Termoli il gruppo Avis Giovani con nuove proposte e iniziative. L’ Avis tutta ringrazia i ragazzi per la loro prestazione e della dedizione per l’Avis per tutto quello che fanno ogni qual volta donano per il prossimo.

raccolta differenziata e riciclo; uso delle Ict; alimentazione e sostenibilità. Gli insegnanti delle classi partecipanti al concorso saranno accompagnati ed assistiti da esperti sui temi prescelti, incaricati dal Gal, secondo modalità e tempi da concordare in una fase successiva e per un numero massimo di 3 ore per ogni scuola candidata. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.innovaplus.it.

LARINO – Il Presidente Teresa Licursi ha convocato il consiglio dell’Unione dei Comuni del “Basso Biferno in seduta ordinaria per il 12 settembre alle ore 17 nella sala conferenze di Palazzo Ducale. All’ordine del giorno 6 argomenti da trattare e tra questi: l’approvazione dello schema di convenzione per la segreteria dell’Unione; ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e verifica del permanere degli equilibri di bilancio per l’esercizio finanziario 2013; elezione del Presidente dell’Unione.

Guardia di Finanza, cambio al comando della Tenenza di Larino Basso Molise - Dalla fine del mese di agosto, il Tenente Carlo Alberto Zambito, 23 anni, ha assunto il Comando della Tenenza Guardia di Finanza di Larino. L’Ufficiale ha frequentato il 108° Corso “Piave Vecchio III” dell’Accademia della Guardia di Finanza nel periodo 2008-2013, ed è originario di Palermo. Il Tenente Zambito ha conseguito a Palermo la Maturità Scientifica nell’anno scolastico 2007/08. In Accademia ha ottenuto ottimi risultati negli studi, conseguendo nel 2011 la Laurea di I Livello in “Scienze della Sicurezza Economico - Finanziaria” con Tesi di Laurea in “Diritto Fallimentare” dal titolo “Liquidazione coatta amministrativa delle Società di Intermediazione Mobiliare” e nel 2013 la Laurea di II Livello in “Scienze della Sicurezza Economico – Finanziaria” con Tesi Specialistica in “Diritto Punitivo e Processuale Tributario” dal titolo: “Le recenti modifiche al regime sanzionatorio delle accise”. Il Tenente Zambito ha sostituito il Tenente Sara Raffaella D’Addio in nomina al grado di Capitano -, destinata ad un importante incarico presso il Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Genova. La Tenenza di Larino, collocata in un edificio di recente costruzione, moderno e funzionale, nel novembre del 2011 è stata intitolata al Finanziere Antonio Amore, caduto in servizio, in Calabria, nel maggio 1991. Il Reparto assicura i servizi istituzionali di polizia economico-finanziaria in una circoscrizione operativa che comprende 17 Comuni dell’area Frentana e dispone anche di una Sezione Mobile, destinata prevalentemente alle attività di prevenzione e repressione in materia di traffici illeciti. La Tenenza opera alle dipendenze del Comando Provinciale di Campobasso e concorre con proprio personale ai servizi “117” nella specifica area di competenza territoriale.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.