4 luglio 2013

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ANNO IX - N° 29 - GIOVEDÌ 4 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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E’ la Democrazia, bellezza di Tommaso Di Domenico Esiste, e come, un variegato mondo socio-cultural politico che pensa, riflette e propone. Uomini e donne abituati ad usare la “materia grigia” posseduta e gelosamente protetta da ingerenze economiche-finanziare da cui sono immuni per l’innato back-ground che ciascuno mette in gioco in modo unico, irripetibile e solidaristico. A questo universo di genialità culturale ci rivolgiamo con la speranza di avere un altro telescopio puntato sull’altra metà della Luna, quella in perenne oscurità per aprire squarci di luce che ne definiscano i contorni, i figuranti, le amanti e quanti vivono nell’ombra aspettando lo schiocchio delle dita del Padrone per sciamare nel mondo delle persone normali, intossicando la loro vita con i “si dice”, “ho saputo”, “me l’ha detto una persona di fiducia”. D’intesa con la Società proprietaria della Gazzetta, vogliamo offrire gratuitamente al crogiolo di sinistra e non solo una pagina del quotidiano nella quale dibattere e confrontarsi sul cuore pulsante del Molise. In particolare agli amici ed ai compagni che non hanno rappresentanza nella massima Istituzione regionale ed ai quali non è stata data, ne viene data tuttora una finestra di informazione. Sicuramente non saremo sempre d’accordo sulla linea politica, ma certamente non verrà operata nessuna censura, oggi alla pàge tra i suonatori di un’orchestra, il cui Direttore non sa leggere nemmeno uno spartito, ma si limita ad utilizzare il play back, su parole e musica altrui. Facciamo questo in perfetta serenità e coscienza, sapendo di aver svolto il nostro ruolo che non è informare ma anche formare, perché no, i giovani, spingendoli a cimentarsi nella più nobile delle arti: la Politica. Se ci riusciremo, anche in piccolissima parte, saremo contenti e significherà che siamo serviti a fare qualcosa di utile per il futuro del Molise. Mi piace chiudere con Alexis de Tocqueville,La democrazia in America, 1835/40 La democrazia è il potere di un popolo informato.

POLITICA

Piano verticale, la Regione esclusa dai fondi nazionali A PAG. 2

L’Oscar del giorno a Marco Meo

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Marco Meo. L'amministratore di Ploghas, a nome del gruppo Falcione, si è impegnato nuovamente per cercare di dare una cospicua mano finanziaria al Campobasso. All'ennesimo Nuovo Campobasso che potrebbe nascere almeno per partecipare al prossimo Campionato di Serie D. Non è una cosa da poco conto considerato il particolare momento economico. Speriamo che la sua decisione trovi anche altri imprenditori, quelli che mai si sono affacciati per sostenere la squadra, pronti a dare una mano.

La Corte Costituzionale salva le Province CAMPOBASSO. La Corte costituzionale ha bocciato il taglio delle province. Campobasso ed Isernia resteranno in essere. La Consulta ha infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale della riforma contenuta nel decreto "Salva-Italia" e il loro riordino, che ne prevedeva la riduzione in base ai criteri di estensione e popolazione. Secondo la Consulta, "il decreto-legge, atto destinato a fronteggiare casi straordinari di necessità e urgenza, è strumento normativo non utilizzabile per realizzare una riforma organica e di sistema quale quella prevista dalle norme censurate nel presente giudizio". Per questo motivo, si legge in una nota, la Corte costituzionale nella camera di consiglio di ieri "ha dichiarato l'illegittimità costituzionale" del provvedimento che tagliava il numero delle province italiane.

Il Tapiro del giorno a Maurizio Tiberio

Il Tapiro del giorno lo diamo a Maurizio Tiberio. Il consigliere comunale, di Campobasso, sotto sotto, alle volte rosica perchè altri suoi colleghi riescono ad individuare percorsi possibili e soluzioni ad alcuni problemi della città. Non sappiamo se il troppo 'ballare' tra una sinistra e una destra in più occasioni gli abbia fatto perdere la vis critica di un tempo. Oggi appare troppo zelante rispetto al potere costituito della parte politica in cui milita. Questo fatto, evidentemente, gli fa perdere la piena e lucida visione delle cose e dei fatti.


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4 luglio 2013

"Pullman sospesi dall'11 luglio" CAMPOBASSO. "Venuti a conoscenza che ancora non vengono emessi i mandati di pagamento per la mensilità di giugno 2013, non avendo questa azienda nessuna opportunità di potere accedere al credito bancario a causa dell'incaglio dei nostri conti presso le banche per effetto del mancato trasferimento delle rate che la Regione Molise si è impegnata ad erogare vi comunichiamo che il prossimo 11 luglio non saremo più in grado di rifornire di carburante i nostri automezzi". E' l'ennesimo appello che l'Atm ha rivolto alla Regione Molise visto e considerato che nessun provvedimento reale è stato adottato fino ad oggi. Così che l'Atm attende il pagamento di oltre due milioni di euro. "Si precisa - si legge ancora nella nota - che tali somme sono state già anticipate dall'impresa con propri mezzi finanziari". Il problema, nel settore dei trasporti pubblici su gomma si fa sempre più scottante. Tutto questo, in assenza della politica regionale. Nel bilancio regionale 2010, la copertura è stata ridotta del 50 percento, lo stesso è accaduto per l'anno successivo e nel 2013, dopo i tagli fatti al chilometraggio, è ve-

nuto meno il 40% della somma necessaria a garantire i costi dei servizi. Vale a dire, qualcosa come 10 milioni di euro. Non solo. Fino ad oggi le imprese che operano nel trasporto pubblico locale hanno dovuto fare ricorso all'anticipazione bancaria per 22 milioni di euro. E risultano essere scoperti perchè la Regione non ha pagato. Cosa significa tutto questo? Il fermo dei pullman di linea a partire dal prossimo 11 luglio. E' pur vero che la coperta è sempre corta ma bisogna provvedere prima a coprire le parti vitali e funzionali e, poi, semmai quelle meno fondamentali come le consulenze o i nuovi direttori. Far correre le imprese a un indebitamento continuo e ripetuto nel tempo e non pagare o farlo in parte, non è concetto di buona amministrazione. Sono state tagliate alcune corse, ridotti i chilometri, costi all'osso rispetto ad altre realtà ma i soldi per garantire la copertura dell'intero anno non ce ne sono, comunque. Infine, è stata esperita la gara per il gestore unico, a chi si aspetta per assegnarla e farla partire?

La Atm non ha ricevuto i soldi dalla Regione. "I mezzi rischiano di restare a secco"

Persi circa 12,3 milioni di euro del Patto regionale verticale Amara denuncia del presidente della Commissione finanza locale dell’Anci

Ex Cattolica, tornano i licenziamenti A nulla sembra valso il referendum che era stato fatto tra i dipendenti

A spasso per l’Europa, oltremodo impegnato a creare il quinto assessore e le deleghe ai consiglieri, il presidente di Laura Frattura ha posto il Molise nella condizione di perdere i vantaggi del Patto regionale verticale che, tradotto in termini pratici, equivale alla perdita di circa 12,3 milioni di euro “che avrebbero potuto essere utilizzati da Comuni e Province per effettuare maggiori pagamenti”. Aver compagno al duol scema la pena, si sarà detto. Infatti a fargli compagnia è il presidente della Puglia Niki Vendola. I due, infatti, sono gli unici (a parte Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige

e Friuli Venezia Giulia, cui tale strumento non si applica) presidenti regionali a non aver dato attuazione al Patto incentivato. Un danno evidente per i Comuni e le Province come ha tenuto a sottolineare il presidente della Commissione finanza locale dell’Anci, Franco Floris: “Ciò significa, non poter immettere nel circuito economico locale risorse importanti: un danno enorme sia per le amministrazioni, che non possono utilizzare una disponibilità vitali per continuare ad offrire servizi, che per le imprese che aspettano di esser pagate». Un altro successo di Frattura da incasellare.

CAMPOBASSO. Dopo la travagliata vicenda che ha interessato la ex Cattolica, oggi Fondazione Giovanni Paolo II, che sembrava avere avuto un epilogo con il referendum interno, oggi torna nuovamente lo spauracchio dei licenziamenti. "Sarà sottoscritto con il favore dei dipendenti il contratto di solidarietà per 47 infermieri della Cattolica di Campobasso", si diceva a maggio. Oggi invece si rimette in ballo il destino di 47 dipendenti a rischio di licenziamento. La conservazione del loro posto di lavoro ha portato al referendum interno circa due mesi fa , i colleghi dei dipendenti si sono dovuti pronunciare sulla proposta aziendale di ridursi l'8% dello stipendio per un anno per darlo a favore di chi rischia il licenziamento. Il referendum ha dato esito positivo, e la proprietà doveva sottoscrivere l'accordo per dare il via già il 1 giugno 2013. Ad oggi sembra, da voci di corridoio di addetti ai lavori, che la fondazione ha deciso di non rispettare l'accordo del referendum, e di procedere ugualmente ai licenziamenti se la regione non rivede i metodi di pagamento dei DRG. Quindi torna la paura di perdere il posto di lavoro dietro il tira e molla tra Fondazione e Regione.


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3 4 luglio 2013

Un anno fa di questi tempi attaccarono il premio di produttività ai dirigenti regionali e i sindacati

Di Sabato, Macoretta e Ciocca: niente è cambiato, purtroppo Per evitare di cadere nella formula della “sinistra parolaia”, sarebbe il caso si facessero di nuovo avanti

Metronotte, forti preoccupazioni Troppe procedure di licenziamento mentre la Regione non fa nulla

Di Sabato (segretario regionale di Rifondazione comunista), Macoretta (segretario regionale del PdCi) e Ciocca (consigliere regionale della Federazione della sinistra) : trio di particolare vivacità dialettica e determinazione politica. Di questi tempi (ai primi di luglio dello scorso anno) si sono resi protagonisti di una forte protesta nei confronti della Regione Molise e, in particolare (cosa ch’è equivalsa alla rottura di un tabù), nei confronti dei sindacati colpevoli, a loro dire, di essere intervenuti in difesa della dirigenza regionale che in quel periodo era destinataria dai 10 ai 15mila euro, acconto del premio di produttività, e di restarsene in silenzio di fronte al dramma dei lavoratori dello zuccherificio, della Solagrital, dell’Ittierre e di tutte le situazioni di disagio procurate dalla crisi economica al sistema produttivo molisano. Nasceva un caso: la sinistra in una qualche misura rompeva il patto di solidarietà con le forze sociali. Ne aveva ben donde. Il premio di produttività per come viene interpretato, gestito, e assegnato nel Molise, rappresenta una provocazione sociale. “In quanto a soldoni” dissero i tre, quei 10/15 mila euro, “s’avvicinano al guadagno annuo di un lavoratore di questa regione”. Ed era appena un acconto di un benefit che, quantunque contrattualizzato, dovrebbe premiare, sulla scorta di approfondite verifiche, chi, e solo chi, tra i dirigenti per l’attività svolta, per l’impegno organizzativo realizzato, per i risultati ottenuti, è nella condizione di dimostrare di aver apportato un vantaggio all’amministrazione e, quindi, alla collettività. Peccato che ciò che dovrebbe essere la regola non è neanche un’eccezione.

La regola invalsa è una distribuzione a pioggia di risorse finanziarie in aggiunta a cospicui emolumenti mensili. Quella sortita è stato un gesto di pirateria, apprezzato e apprezzabile. Peccato che non abbia avuto seguito né generato conseguenze. A quella sortita infatti non ne sono seguite altre, neanche per aggiungere che, a seguito di questi provvedimenti premiali, la Regione Molise, tra le Regioni italiane, è quella che riversa sui cittadini il maggior cumulo di tasse, imposte, addizionali e via dicendo, e il premio di rendimento continua nella sua irridente distribuzione a pioggia. Di Sabato, Macoretta e Ciocca lo scorso anno, di questi tempi, attaccavano la Regione Molise di Michele Iorio (e i sindacati). Purtroppo (per loro) a Iorio è subentrato Frattura e i problemi di Iorio sono quelli di Frattura. Con l’aggravante che era stato detto e promesso una profonda revisione degli errori, una puntuale correzione delle storture, la riorganizzazione degli uffici e dei servizi, l’applicazione della spending review (obbligo di legge inevaso). Non essendo cambiate le cose, il trio di sinistra così bene assortito e così bene politicamente attrezzato, ha tutte le motivazioni per ripetersi. Per evitare di cadere nella formula della “sinistra parolaia”. Volendo, alla protesta per i premi di produttività, in materia di condizioni anomale di premialità, e per il complice silenzio dei sindacati, possono unire l’opportunità di mettere mano alla legge Quadro (la numero 30 del 2005) la cui natura clientelare e la cui sussistenza configurano un grave risentimento delle altre categorie lavorative e della società civile che ha ancora un barlume di coscienza. Dardo

Rettifica foto.

Agenzia del Lavoro e non Centro per l'Impiego CAMPOBASSO. Per doverosa rettifica, la foto del Centro provinciale per l'impiego di Campobasso, pubblicata nell'edizione di ieri del nostro giornale a corredo dell'articolo "Agenzia Lavoro, direttore da 70mila euro", non è relativa allo stesso. Il Centro per l'Impiego, infatti, non ha nulla a che vedere con l'Agenzia regionale per il lavoro che, invece, è sita in via Masciotta a Campobasso. Ce ne scusiamo con i diretti interessati. Pubblichiamo la foto dell'Agenzia regionale per il lavoro sciolta con delibera di Giunta ma che ha visto la nomina del nuovo direttore.

CAMPOBASSO. Le OO.SS., Fisascat CISL e Filcams CGIL, nutrono forti preoccupazioni per la situazione occupazionale inerente i lavoratori impiegati nel settore della Vigilanza Privata in Molise. Quasi la totalità degli istituti che operano nella Nostra Regione, hanno, infatti, attivato procedure di licenziamento collettivo per esubero del personale. Molteplici sono gli esempi che coinvolgono sia la Provincia di Isernia che la Provincia di Campobasso. Oggi, 03.07.2013, si sta discutendo a Roma, dell’esubero di personale che coinvolge le GPG dipendenti della AT Security S.r.l., procedura che interessa ben 6 lavoratori che operano sul territorio molisano. Domani, 04.07.2013, si discuterà, sempre a Roma, dell’esubero dei lavoratori dell’istituto IVRI S.p.A., nella cui procedura sono coinvolti 10 lavoratori operanti in Molise. Per quanto concerne, l’ Istituto di Vigilanza Aquila S.r.l., nonostante gli accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali, i lavoratori, ad oggi, non conoscono la data in cui avverrà il pagamento dello stipendio di Maggio 2013. Altresì, non è dato sapere che fine ha fatto il Trattamento di fine rapporto di ciascun lavoratore, destinato a fondi pensionistici privati, ma i cui importi, non sono stati mai versati dall’istituto di Ortona, o versato in piccolissima parte, nel contempo però la dirigenza Aquila convoca le parti al fine di discutere di un contratto integrativo aziendale la cui bozza non è mai stata inviata alla scriventi organizzazioni. Quello che ci chiediamo, giunti a questo punto, è: come può un istituto parlare di contratto integrativo se non riesce ad applicare ai suoi dipendenti il CCNL di riferimento? Ultima, non per importanza, ma solo per ordine di arrivo, è la procedura di licenziamento collettivo attivata dalla Securitas Metronotte S.r.l., pervenuta in data 01.07.2013 e che interessa la sorte di 5 unità lavorative, operanti sul territorio Pentro. Le OO.SS, Fisascat CISL e Filcams CGIL, comunicano a tutti i lavoratori del comparto interessato che verranno attivate tutte le azioni possibili e necessarie per la tutela e la garanzia dei diritti delle maestranze e per il mantenimento dei relativi livelli occupazionali.


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4 4 luglio 2013

Centrodestra, se ci sei batti un colpo Dopo 12 anni di governo è sicuramente difficile abituarsi a giocare nel ruolo di opposizione. Così, se da un lato ci sono i fautori del rinnovamento che scappano come topi verso lidi oggi più fortunati, i rappresentanti regionali del centrodestra, a quattro mesi dal voto, non hanno ancora capito il proprio ruolo. Eccezion fatta per qualche intervento in Consiglio regionale o per qualche conferenza stampa sul Piano sanitario dopo che gli amministratori comunali hanno denunciato lo scempio, c’è il vuoto. E’ pur vero che il governo Frattura fa tutto da sé: il centrosinistra, con le sue di-

verse anime, ci pensa da solo a giocare in difesa e attacco. Ma questa sonnolenza degli avversari politici è davvero impressionante. Angelina Fusco Perrella, Nicola Cavaliere, Giuseppe Sabusco, Nico Romagnuolo, Salvatore Micone: se ci siete battete un colpo. Avete qualcosa da dire sulla politica applicata da chi oggi ricopre il vostro ex ruolo? Se la risposta è “no” allora abbiate il coraggio di rassegnare le dimissioni e tornate a vita privata. Se la crocetta cade sul “sì”, allora forse è il caso di svegliarsi per non passare alla storia come la peggior minoranza degli ultimi 30 anni.

Il 16 luglio il direttivo regionale per il nuovo segretario

Cgil, si pensa al dopo Mignelli CAMPOBASSO. Il prossimo 16 luglio si terrà a Campobasso, il Direttivo regionale della CGIL, alla presenza dei rappresentanti delle varie sigle interne, per discutere in merito alla nomina del prossimo segretario Regionale. La dimissionaria Erminia Mignelli, infatti, ha fatto sapere di non aver intenzione di ricandidarsi anche perché, da alcune fonti, si apprende che potrebbe ricevere un incarico negli uffici romani, essendo lei, comunque, una dipendente del sindacato. Allora, i 56 componenti

dell'organo partiranno da zero, o quasi, considerato che, fin ora, nessuno in particolare, ha avanzato una propria candidatura.Probabilmente, nelle consultazioni previste poco prima del 16 luglio, si tenterà di trovare un nome condiviso o che soddisfi almeno la maggioranza dei delegati. Ma a detta di qualche componente interno, sarà impresa ardua, a giudicare dall'atmosfera che si respira nei locali di via Mosca, a Campobasso.Inizialmente, appena dopo le dimissioni del

segretario, si era fatto il nome di Domenico di Martino, molisano, impegnato nelle sedi della CGIL romane, ma anche il suo nome non sembra essere gradito in Molise, per motivazioni politiche. Equilibri piuttosto precari, quindi, che ad oggi lasciano soltanto intravedere l'arrivo di un Commissario dalla Capitale, con compiti di reggenza e che gestisca le sorti del sindacato fino al Congresso regionale, previsto entro la fine dell'anno.

Tic,Tac anzi Toc; accidenti forse qualcosa non va! SE NON MI VANTA MAMMA MI VANTO IO. Con questo detto locale e senza alcun commento potremmo chiudere la nostra chiacchierata quasi quotidiana. Invece, ci corre l’obbligo, anche per essere in linea con il nuovo direttore editoriale, di evidenziare come le cose sono sempre più fuori regola tanto da utilizzare i mezzi più svariati per non far apparire la situazione di precarietà che ci attanaglia da moltissimi anni; fortunatamente per noi poveri mortali, ma non per gli “dei” i cosiddetti “supporters’” hanno iniziato ad avere qualche dubbio sulla stabilità e sulla credibilità politica del Molise e dei suoi protagonisti, sempre più contrapposti tra loro. Una situazione di totale disarmonia che si potrebbe paragonare a un orologio in cui oltre al TIC e TAC si è aggiunto un TOC; una stonatura insomma. Una stonatura che evidenzia come il meccanismo che scandisce le ore della giornata di questa comunità perde sempre più colpi. Per quelli che assistono allibiti alla disfatta del sistema locale, le esternazioni, le elucubrazioni, le rivendicazioni di prima genitura o di paternità, senza

contare quelle in cui volutamente s’ignora chi ha fatto si che anche il piccolo Molise sia presente sui tavoli che contano, creano lo stesso stato d’animo dei protagonisti de “il deserto dei Tartari”. Il romanzo di Dino Buzzati in cui i militari d’istanza nella fortezza Bastiana attendevano invano l’arrivo dei Tartari che, alla fine non arrivano se non sotto forma di miraggio creando scompiglio e allarmismo isterico. Un segno che evidenzia come la molla di caricamento del meccanismo è giunta al punto di massima tensione. La quale, se non allentata, causerà ancora più danni. Una situazione che evidenza come la politica della “piccineria” è quanto mai imperante e quando i personalismi primeggiano, perché da noi primeggiano senza lesinare colpi, sarebbe bene chiudere, come si suol dire, “baracca e burattini” e tornarsene a casa. Vedete carissimi lettori, quando in una regione come la nostra che, potrebbe essere il banco di prova ideale per attuare il rilancio a tutto tondo, chi occupa la “stanza dei bottoni” inizia a non essere più sincronizzato con il resto del meccanismo, le soluzioni per riportare “sincronismo”

sono due: o si procede alla sostituzione totale degli ingranaggi; il che è impossibile, o si arresta l’intero meccanismo. Due soluzioni che, se attuate, anche se dolorose, permetterebbero al Molise di recuperare il terreno perduto. Una regione in cui chi si crede protagonista, e ne sono molti, avvalora sempre di più il detto riportato in apertura di articolo. Una regione in cui, sempre di più, si sentono gli effetti nefasti della ruggine. La quale, corrode e fa cadere letteralmente a pezzi quel poco di buono che ancora resiste. Una regione che, tra mille contraddizioni, ostenta agli occhi di chi non conosce cosa si cela dietro la facciata, benessere e sicurezza, senza sapere che è tutto posticcio. Una regione che vive di stereotipisti inutili. Una regione che fa dell’emulazione un credo. Una regione in cui neanche “l’orologiaio di Graz” mitico personaggio dell’ Austria dell’ottocento, curatore degli orologi dei regnanti di mezza Europa dell’epoca, sarebbe in grado di eliminare il fastidiosissimo TOC che procura tante notti insonni ai molisani. Massimo Dalla Torre


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5 4 luglio 2013

Ciao ciao Gam Ruta e Scarabeo mettono in liquidazione, Frattura ricapitalizza BOJANO. C’è qualcosa che non torna se tre soggetti politici dicono una cosa e ne fanno un’altra, pur appartenendo allo stesso partito e facendo parte della stessa maggioranza che va dalla Regione in Parlamento. “Il tema”? Sempre la Gam di Bojano, quella che oggi, luglio 2013, la Regione con al vertice Frattura decide di ricapitalizzare mettendo in campo ben 17milioni di euro. Cosa dirà il suo assessore regionale del Pd Massimiliano Scarabeo? Sì perché il politico di Venafro, lo scorso 18 maggio 2013 in una trasmissione televisiva aveva dichiarato senza mezzi termini: “La Gam è

una società partecipata e va detto esplicitamente: dobbiamo metterla in liquidazione. Quindi il discorso è chiuso”. Pochi minuti dopo arriva l’intervento del big del Partito Democratico. Il senatore Ruta, a differenza del collega Scarabeo, è più chiaro: “Abbiamo deciso ieri – 17 maggio 2013 – di mettere in liquidazione la Gam. La chiudiamo, diciamo ciao ciao Gam – sostiene salutando con la manina rivolta verso la telecamera – Questo è il senso di quello che sto dicendo. Si chiude e si costruisce una nuova società”. E se non si trova un acquirente? Beh, allora si ringra-

ziano i lavoratori che “hanno buttato il sangue”, ci si “Abbraccia tutti” nel senso che ci si dovrà rimboccare le maniche, e si farà un nuovo piano industriale. “Ma non sarà di certo la Gam a farlo. Inizia una nuova trasmissione”. In effetti la nuova trasmissione è iniziata lunedì 1 luglio 2013. Il Cda della Gam approva il bilancio in perdita e il presidente Frattura decide: la Regione ricapitalizza con 17 milioni. Intanto i lavoratori continuano ad andare avanti senza soldi, idem trasportatori e allevatori. L’associazione d’impresa con la formazione di 4 cooperative, insomma l’idea di Confocooperative e della Regione,

per essere applicata richiederà che quelle stesse persone senza stipendio da mesi dovranno sborsare quattrini. Per dirla alla Ruta: dovranno buttare altro sangue. Cosa pensa sul da farsi la consulente da 65mila euro per sei mesi, Carmela Lalli, che ha il compito di aiutare Frattura a risolvere il problema delle partecipate? E soprattutto, se Frattura ha deciso di non fare ciò che hanno pubblicamente detto Ruta e Scarabeo, sbugiardando i suoi stessi compagni di partito e di governo, perché non spiega ai molisani come mai segue alla perfezione la linea di Michele Iorio?

Tagli alle politiche sociali e sanitarie da parte del Governo di Roma

A vedersela con il ministro Lorenzin è toccato a Petraroia Non lo ribadisce il cronista quanto la storia quotidiana di Michele Petraroia nella veste di (vice)presidente della Regione Molise. E’ lui che assume titolo e rappresentanza, sopperendo alle assenze del presidente Frattura, alle sue rinunce di responsabilità, alle sue perplessità, ai suoi tremori gestionali. Ieri è toccato a Petraroia infatti sedersi al tavolo del ministero della Sanità per trattare l’emergenza che si è determinata sul territorio nazionale (figurarsi nel Molise! –ndr) a seguito dei tagli indiscriminati effettuati nel corso degli ultimi anni ai capitoli di bilancio statale per la sanità e, quindi, ai trasferimenti alle Regioni. Frattura è il titolare della materia sanitaria in tutta la sua complessità, avendo anche la responsabilità di commissario ad acta, ma a difendere i diritti del Molise è andato il (vice)presidente ed assessore alle politiche sociali. Petraroia, a differenza di Frattura, c’è da scommettere, non mancherà di rendere noto l’esito dell’incontro. E farsi bello.

"Incentivi per il lavoro, una bufala" L'associazione piccola industria del Molise contesta le scelte del governo CAMPOBASSO. Con una nota a firma della Presidente dell’Associazione Piccola Industria del Molise Matilde Iosue, inoltrata al Sottosegretario Sabrina De Camillis ed alla delegazione dei Parlamentari molisani, l’Associazione ha rappresentato il disappunto delle aziende sulla gestione operativa dell’incentivo straordinario per la creazione di rapporti di lavoro stabili, previsto dal Decreto del Ministero Lavoro del 5 ottobre 2012. Si tratta degli incentivi per i giovani di età fino ai 29 anni e per le donne indipendentemente dall’età anagrafica, stanziati per le stabilizzazioni e/o assunzioni effettuate dalla data di entrata in vigore del menzionato decreto dello scorso autunno. L’Associazione oggi lamenta la riparametrazione in riduzione del beneficio di euro 12.000,00 sull’orario di lavoro a tempo parziale, inizialmente non prevista e non specificata né dal decreto del Ministero del Lavoro 5 ottobre 2012, né dalla circolare esplicativa

dell’INPS n. 122 del 17 ottobre 2012, riparametrazione chiarita solo in un secondo momento, in maniera tardiva e senza adeguata divulgazione, perché disposta allorquando le aziende avevano già partecipato e dovevano beneficiare dell’agevolazione. Dalla riparametrazione dell’incentivo di euro 12.000 per i rapporti di lavoro part time, le aziende hanno subìto un danno – scrive l’API nella lettera ai Parlamentari ed al Sottosegretario – perché hanno fatto affidamento sulla circostanza che l’incentivo stesso spettasse per l’importo intero stabilito dalla normativa, come d’altronde previsto dalla modulistica telematica obbligatoria predisposta dall’INPS, confidando quindi su regole diverse e ben precise ed in seguito – a giochi fatti - opinabilmente modificate. Della problematica, nei giorni scorsi l’API Molise ha interessato la Confederazione nazionale di appartenenza CONFAPI, la quale ha rappresentato il tutto in seno alla Commissione entrate e prestazioni del

CIV INPS, incontrando resistenze su una legittima interpretazione “estensiva” della disposizione, in virtù di una nota del Ministero del Lavoro del 6 dicembre 2012, con la quale quest’ultimo avrebbe chiuso la “partita”, “imponendo” all’INPS l’interpretazione riportata nel successivo messaggio 8820/13. A detto riguardo, anche volendo condividere i contenuti di tale nota, l’API ritiene non corretto che il chiarimento non sia stato divulgato a suo tempo onde mettere le aziende nella condizione oggettiva di poter effettuare le giuste valutazioni e regolarsi di conseguenza; per questo ha chiesto oggi al sottosegretario De Camillis ed ai Parlamentari molisani di intervenire presso il Ministero del Lavoro per rappresentare il disagio arrecato ed adottare i provvedimenti idonei a ripristinare le regole iniziali ed a consentire alle aziende di poter fruire dell’incentivo per intero, così come originariamente sembrava fosse stato stabilito.


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Campobasso

4 luglio 2013

Farmacie, se ne discuta in Consiglio Una mozione chiede l'immediata convocazione dell'assise Nessuno, però, che indichi una strada alternativa alla vendita

CAMPOBASSO. Con procedura decisamente poco trasparente, l'Amministrazione comunale di Campobasso decide, successivamente ad una gara deserta, di

rimettere in vendita la farmacia comunale di via Calabria con atto di Giunta anziché di Consiglio attivando modalità di calcolo del prezzo del Bene comunale

munale sul territorio”. Un impegno da assumere non più e non solo in termini egoistici di chi nelle farmacie comunali ci lavora, ma in favore della collettività che merita di essere assistita e garantita nelle sue quotidiane necessità tra cui il servizio farmaceutico. Finora il problema dei costi delle farmacie comunali è stato sempre tenuto coperto; ora, con la presa di posizione di Assofarm, la faccenda è venuta alla luce e, finalmente, s’è capito dove è il problema, e quale può essere la soluzione. Farmacisti pubblici pagati come quelli privati e un solo contratto a valere per tutta la categoria, come avviene ormai da anni per molti altri settori locali (trasporti, igiene urbana, ecc.). Diversamente, dopo la prima, il sindaco di Campobasso sarà costretto a mettere sul mercato la seconda, e pure la terza farmacia comunale. Decretando il fallimento per sé e per il servizio farmaceutico". Se ne saranno accorti i consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione?

che lo scontano del 25%. E' stato richiesto attraverso una Mozione la convocazione del Consiglio comunale e la urgente discussione in Consiglio comunale. La Mozione è stata sottoscritta da 13 consiglieri, primo firmatario Antonio Battista. Anche se, come al solito, il problema resta immutato: cosa fare delle farmacie comunali? Il sindaco Massa riteneva che bisognava aziendalizzarle ma non se ne fece nulla anzi la situazione è andata peggiorando. Esemplare l'articolo del nostro Dardo di qualche mese fa dal quale ne abbiamo stralciato un pezzo: "Il sindaco di Campobasso dovrebbe fare tesoro e mettersi a viso aperto dalla parte di Assofarm “per superare vecchi schemi non più riproponibili per le mutate condizioni socio economiche e politiche del nostro Paese, e per valorizzare e sviluppare sempre più il servizio farmaceutico co-

In Prefettura a Campobasso la sottoscrizione dell'atto di prevenzione.

Incendi boschivi: firmata la convenzione CAMPOBASSO. Presso il Palazzo del Governo, il Prefetto di Campobasso Francescopaolo Di Menna, su delega del Ministero dell’Interno, ha stipulato con la Regione Molise e la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco la convenzione che regola il concorso del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco – Comandi provinciali di Campobasso e

Isernia – nelle attività di prevenzione e di spegnimento degli incendi boschivi e di interfaccia durante la corrente stagione estiva, consentendo, in particolare, il potenziamento delle squadre dei Vigili del Fuoco destinate in modo prioritario a fronteggiare i fenomeni incendiari. Hanno sottoscritto il documento, oltre al Prefetto del capoluogo regio-

nale, anche l’Ing. Ugo Bonessio, Direttore regionale dei Vigili del Fuoco e l’ing. Riccardo Tamburro, Direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile. Presente alla stipula anche il Consigliere Regionale Salvatore Ciocca Nell’occasione è stata ribadita la necessità di una collaborazione sinergica tra la predetta Agenzia, i Vigili del Fuoco e

le Forze di Polizia territoriali per l’intensificazione ed il potenziamento delle misure di prevenzione e controllo del territorio, nonché nella fase operativa degli interventi di spegnimento degli incendi. La convenzione avrà vigenza nel periodo di massima pericolosità, con inizio l’8 luglio 2013 e termine al 13 settembre 2013.

Parco Ungaretti, il Comune affida l’area al comitato Panchine, fontanelle, giochi per bambini, frutteto collettivo, orto botanico, campo da bocce, area pic nic e bau park. Sono solo alcune delle iniziative che verranno messe in campo dal comitato pro parco Ungaretti per valorizzare e rivitalizzare l’area verde comunale. L’Esecutivo di Palazzo San Giorgio ha accolto la proposta del comitato e ha deciso di affidargli l’area per un anno, a titolo gratuito e in via sperimentale, per realizzare il progetto che punta a recuperare l’area dallo stato di degrado e di abbandono e metterla a disposizione degli abitanti del quartiere e di tutti i cittadini. La Giunta ha stabilito alcune regole per la corretta gestione dell’area: il parco dovrà restare sempre aperto al pubblico e le

opere dovranno essere realizzate, previa autorizzazione, a cura e spese del Comitato; in caso di attività di pubblicità di terzi all’interno del parco comunale, il Comitato sarà responsabile del rispetto della normativa vigente in materia, sia in ordine alla richiesta delle relative autorizzazioni, sia in ordine al pagamento della relativa imposta agli uffici comunali competenti; le opere realizzate e l’arredo installato verranno acquisiti a titolo gratuito a patrimonio comunale, senza che alcuno possa pretendere alcuna indennità a vario titolo; la manutenzione ordinaria del verde nell’area del Parco, cioè lo sfalcio dell’erba, sarà effettuato a cura del Servizio manutenzione verde pubblico del Comune, nei limiti delle disponibilità di bilancio mentre invece

spetterà al Comitato occuparsi dell’area da adibire a “frutteto collettivo” e a “orto botanico”.

Le attività dovranno essere svolte senza fini di lucro, pena la revoca dell’affidamento e il co-

mitato sarà responsabile dei danni eventualmente arrecati a terzi o al patrimonio comunale.


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Campobasso

4 luglio 2013

Grazie all’investimento dell’Amministrazione Provinciale che ha realizzato nuove strutture e nuovi impianti

Torna a vivere la “Foce” Luogo mitico dei campobassani degli Anni 40 e 50, meno a partire dagli anni successivi, fino al totale disinteresse di oggi, ma con l’intenzione di riproporsi in veste nuova, e con nuove possibilità di utilizzare il tempo libero. Alludiamo alla “Foce”, che ai campobassani d’antan muove non pochi ricordi e non poche nostalgie. Con la prospettiva che possa rinnovarsi, diventando di nuovo una meta per una giornata fuori le mura cittadine. Il luogo e l’ambiente circostante meritano incondizionatamente la riproposizione prima che il vandalismo inconsulto, il cupio dissolvi delle nuove generazioni, faccia scempio delle strutture, degli impianti e dei servizi realizzati dalla Provincia su sollecitazione dell’allora consigliere Giovanni Varra che delle tradizioni campobassane è un saggio cultore. Se non andiamo errati, sono stati spesi poco meno di trecentomila euro per costruire un locale d’accoglienza e ristoro, per la sistemazione dei viottoli e delle staccionate, per l’illuminazione e le fontane. Un investimento ragguardevole, a sostegno di un sito storico della città; per un auspicato risveglio culturale e per una proposta di svago praticabile nell’intero arco dell’anno. Su questa nuova realtà e possibilità incombe purtroppo la fregola degli amministratori comunali che vorrebbero ascriversi la

Per la gestione degli impianti bisogna evitare soluzioni improvvise e improvvisate. Sbagliare di nuovo il tiro, potrebbe significare la definitiva esclusione della “Foce” dalla storia della città

ripresa dell’attività ricreativa della “Foce” senza andare per il sottile avendo sottomano, a quanto pare, una richiesta di gestione degli impianti. Errore da evitare, in quanto già in passato la fretta è stata cattiva consigliera e i risultati si sono sistematicamente risolti in un fallimento. Le nuove strutture realizzate dalla Provincia vanno prese pertanto in considerazione con la necessaria verifica di ciò che possono offrire, della qualità dell’ospitalità

che possono garantire, dell’insieme delle soluzioni ludiche e di evasione che possono consentire. Tutto ciò non può assolutamente essere scansato procedendo a occhi bendati, o per interesse politico ed elettorale, a soluzioni improvvise e improvvisate. Sbagliare di nuovo il tiro, vanificare l’investimento finanziario della Provincia e il supporto amministrativo e culturale del già consigliere provinciale Giovanni Varra, con una gestione non sop-

pesata, valutata, filtrata e garantita da una gara pubblica, potrebbe significare la definitiva esclusione della “Foce” dalla storia della città. Naturalmente queste sono considerazioni che all’amministratore in fibrillazione elettorale non fanno piacere. Sarebbe dovere di tutti gli amministratori in carica, fibrillati o meno che siano, sapere che molti progetti e realizzazioni sono andati perduti per essere stati manipolati e gestiti con l’ingordigia del “carpe diem”. Mettere nell’elenco delle occasioni mancate anche il rilancio storico della “Foce” sarebbe un errore imperdonabile. La nascita di un comitato di difesa della storia e delle tradizioni locali sarebbe in questo caso particolarmente augurabile, soprattutto se alimentato da una sana volontà di riaggregare le tradizioni alle nuove generazioni perché trovino il gusto e il piacere di scoprire e vivere un luogo ameno (per loro), ricco di memoria. Dardo

Campobasso. il trasporto pubblico penalizza le categorie più deboli Gli invalidi chiedono di tornare a circolare gratis sui mezzi Seac Invalidi liberi di viaggiare in autobus, non più. Il rilascio delle tessere azzurre che consentivano ai disabili la circolazione gratuita sui mezzi della Seac è stato interrotto. Una decisione che ha sollevato non poche polemiche tra le persone che fino a poco tempo fa potevano contare sul servizio garantito dalla convenzione tra Comune e Seac e finanziato dalla Regione. La denuncia arriva da un cittadino di Campobasso, si chiama Carmine Presutti, è invalido civile al 100% e, anche in qualità di portavoce di tutti gli aventi diritto, chiede al sindaco Gino Di Bartolomeo di attivarsi per fare in modo che il presidente della Regione Paolo di Laura Frattura riconsideri la possibilità di tornare ad applicare la legge che pre-

vedeva l’erogazione e il finanziamento del servizio. Le facilitazioni tariffarie per il trasporto dei disabili sono state introdotte dalla Regione che, con apposita legge (n.19 del 23 dicembre 1998), ha stabilito che gli enti che concedono servizi di trasporto pubblico locale possono attuare piani di mobilità per le persone disabili attraverso apposite convenzioni con le aziende che operano nel comparto del trasporto pubblico. Per rilascio della tessera bastava risiedere nel Comune di Campobasso e presentare allo sportello delle politiche sociali la copia del verbale di invalidità; in modo agevole gli invalidi avevano la possibilità di accedere al trasporto urbano gratuito di una o più linee, la Regione garantiva, attraverso

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CAMPOBASSO-NAPOLI

i Comuni, la liquidazione dei costi sostenuti dall’azienda dei trasporti. Crisi e riduzione della spesa pubblica hanno fatto tutto il resto “Nel 2003 la Regione ha introdotto – spiega Presutti - delle nuove disposizioni per il rilascio e il rinnovo delle tessere inserendo una distinzione tra tessere bianche e verdi che ha determinato una forte discriminazione ai danni degli ex possessori della tessera azzurra”. Gli invalidi del capoluogo non si arrendono e coinvolgono anche il prefetto Francescopaolo Di Menna sperando che riesca a mediare per spingere Comune e Regione a prestare maggiore attenzione all’esigenze delle categorie più deboli.

CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA



ANNO IX - N° 29 - GIOVEDÌ 4 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA L’Oscar del giorno a Lino Zambianchi

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Lino Zambianchi. Il segretario della Filctem Cgil ha preso carta e penna e scritto alla Regione in merito alla vicenda Ittierre. Dopo avere letto attentamente le carte, in merito alla vicenda pregressa, l'esponente sindacale ha messo in risalto la questione legata alla mancata attivazione della Regione per le politiche tese a sostenere le ragioni dell'azienda a livello nazionale. Così, ha rilanciato con forza la necessità di un intervento che non può più essere disatteso o rinviato con sterili polemiche.

Il Tapiro del giorno a Massimiliano Scarabeo

Il Tapiro del giorno lo diamo a Massimiliano Scarabeo. L'assessore regionale alle Attività produttive ancora non riesce a dare via libera a quanto in essere per la Ittierre. Nonostante anche la Filctem Cgil abbia scritto una lettera aperta alla Regione per sensibilizzare sull'argomento, nessun passo in avanti è stato fatto. Eppure i soldi ci sono e occorrerebbe metterli al più presto in linea proprio per sostenere la fase della ripresa produttiva di una delle aziende più grosse del Molise. L'assessore dovrebbe essere, addirittura, in prima linea.

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10 4 luglio 2013

Isernia

Ascoltato un consigliere regionale Alla base del filone d'inchiesta sembra ci siano 'pesanti' bollette telefoniche CAMPOBASSO. Nei giorni scorsi sarebbe stato ascoltato dagli organi inquirenti di Isernia un consigliere regionale per una serie di bollette telefoniche pagate dal rispettivo gruppo politico. Al momento non si conoscono le motivazioni che avrebbero portato gli agenti ad ascoltare l'esponente politico regionale nè, tantomeno, a quale raggruppamento appartenga. L'unica certezza, pare, sia proprio quella relativa alle bollette telefoniche di una certa entità tale da portare al controllo. Anche per valutare come sia stata possibile una spesa del genere e se il traffico abbia interessato le sole utenze oppure sia il frutto di collegamenti con siti i più disparati.

Al pari, non è dato conoscere se il tutto rientri in un'indagine unica oppure si tratti di un filone diverso. Certo, non è la prima volta che esponenti politici vengano ascoltati proprio per conoscere talune modalità di movimento che si sono avute. Ed anche questa volta sembra proprio che il filone d'inchiesta sia quello per una valutazione sull'operato della classe politica. E' chiaro che va tutto chiarito alla luce di quanto sta accadendo in queste ore e che vede già Corte dei Conti e Guardia di finanza alla ricerca di eventuali reati perpetrati.

Nella piana di Venafro parte il progetto con i tecnici di settore.

Agenti inquinanti, inizia la ricerca Università, nessun taglio Ora resta in piedi la questione legata ai corsi a Isernia

ISERNIA. Continua l’impegno della Provincia di Isernia nell’ambito delle iniziative volte alla ricerca degli agenti inquinanti nella zona di Venafro. Oltre a progetti (alcuni dei quali ancora in corso) di rilevamento dello stato dell’ambiente, prosegue la campagna di analisi in collaborazione con la LARS (Environmental Research Laboratory) e con la SIMG (Società Italiana di Medicina Generale). Nei giorni scorsi, nell’ente di via Berta si è svolto un incontro per fare il punto della situazione sul lavoro fin qui svolto. Alla riunione erano presenti il professor Dane Westerdahl della Cornell University (USA), esperto di fama internazionale di microambiente e di monitoraggio dell’aria, il dottor Ario Ruprecht, direttore tecnico della LARS di Firenze, il dottor Leo Terzano per l’ISDE, (Associazione Medici per l’Ambiente) e Fernando Crudele (Ordine dei medici di Isernia). All’incontro hanno preso parte anche il Presidente Luigi Mazzuto, il Presidente del Consiglio Lauro Cicchino, nonché il Direttore Generale,

Lino Mastronardi ed il coordinatore del Progetto, Pasqualino de Benedictis, dirigente del Settore Ambiente ed Energia.Con questo progetto, che ormai si avvia alla conclusione, è stato effettuato un accurato rilievo degli inquinanti ed in particolare delle particelle PM1, PM2,5, PM10, BC, OC, CO2, CO, in funzione della direzione dei venti.“Appena saranno conclusi i rilievi, - ha dichiarato il presidente Mazzuto - la Provincia di Isernia, nell’ottica della trasparenza e della tracciabilità delle azioni messe in campo dall’Amministrazione, procederà alla divulgazione e alla discussione dei risultati”.Poi il monito che il vertice di via Berta lancia ai tecnici provinciali: “Massima attenzione, massima allerta sull’ambiente e coinvolgimento di validi esperti, così da finalizzare in maniera opportuna ogni intervento, da mettere in campo solo a seguito di una attentissima valutazione. La materia ambientale è estremamente delicata e necessita di essere trattata con attenzione, programmazione e competenze adeguate.

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di Giuseppe Saluppo

ISERNIA. Nessun corso di studio dell’Università del Molise verrà tagliato: dal Ministero dell’Istruzione è arrivato ieri il via libera all’intera offerta formativa proposta dagli Organi accademici Unimol. Si conclude nel migliore dei modi una vicenda che nei mesi scorsi ha tenuto con il fiato sospeso studenti, famiglie, professori e addetti ai lavori: i decreti dell’ex ministro

Francesco Profumo introducevano criteri più restrittivi e, ad esempio, negando l’accreditamento condannava alla chiusura i corsi con pochi docenti e con un numero non sufficiente di universitari. Contestualmente ha fatto scalpore l’indagine del Sole 24 Ore che considerava, tra gli atenei a rischio, Ingegneria, facoltà che ha sede a Termoli, e i corsi di laurea di Isernia.

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Termoli

4 luglio 2013

Terminal Bus: disposta l’aggiudicazione provvisoria dell’affidamento in concessione decennale del servizio di gestione dell’area Bandiera Blu: oggi la cerimonia di consegna del vessillo

ERMOLI – Forse è la volta buona che il Terminal Bus possa dare dei servizi e confort ai viaggiatori. L’amministrazione comunale ha disposto l’aggiudicazione provvisoria dell’affidamento in concessione decennale del servizio di gestione dell’area comunale adibita a Terminal Bus. L’aggiudicazione è stata disposta in favore della società G.T.M. S.r.l. Unipersonale, con sede a Termoli in via Egadi 7. Il programma di interventi proposto dalla ditta aggiudicataria del servizio prevede: l’aumento degli stalli di sosta dagli attuali 11, a 17; il telecontrollo degli accessi per le società di autolinee utilizzatrici delle strutture; l’adeguamento e potenziamento di tutti gli impianti tecnologici; la realizzazione di strutture ospitanti servizi di utilità pubblica, quali box turistico – informativi, tabaccheria – edicola, infermeria e pronto soccorso, mini market e locale adibito a bar ristorante. Sono altresì previste aree attrezzate per attività culturali, quali mostre, spet-

tacoli, esposizioni permanenti. Inoltre sono previsti la postazione Wi-Fi, la sala di attesa con monitor informativo e la risistemazione servizi igienici. Gli interventi opzionali aggiuntivi non oggetto di gara, proposti dalla ditta aggiudicataria, consistono nella realizzazione di una rotatoria che va a modificare il sistema viario di accesso al Terminal Bus su via Martiri della Resistenza, in modo tale da ottimizzare il flusso viario ed aumentare il livello di sicurezza dello stesso. Ulteriore intervento migliorativo è rappresentato dal rifacimento del percorso pedonale che collega l’area del Terminal Bus a Piazza Giovanni Paolo II. Il cronoprogramma degli interventi prevede la realizzazione delle opere entro 90 giorni dall’effettiva consegna dell’area per un importo di 344.963,05 euro, mentre il canone patrimoniale offerto in sede di gara è pari a 35.000mila euro annui.

L’Onorevole Sabrina De Camillis in visita istituzionale al comune TERMOLI – La maggioranza consiliare alla guida del Comune di Termoli ringrazia il Sottosegretario al Ministero per i Rapporti con il Parlamento, On. Sabrina De Camillis, per la visita istituzionale tenutasi presso il Municipio. Un momento di incontro molto cordiale, nel corso del quale l’Amministrazione comunale ha potuto riferire al Sottosegretario lo stato di salute dell’Ente, soprattutto per quanto riguarda i progetti realizzati e quelli che

TERMOLI – Questa sera alle 19,30, presso il Porto Turistico di Termoli “Marina di San Pietro”, ci sarà la cerimonia di consena della Bandiera Blu agli operatori balneari. Saranno presenti tra gli altri il sindaco, Antonio Basso Di Brino, l’assessore all’Ambiente, Augusta Di Giorgi. Ed esponenti dell’Amministrazione comunale. All’evento sono state invitate le Forze dell’Ordine, rappresentanti dell’Università del Molise e le associazioni ambientaliste.

Raccolta fondi festa di San Basso, attenzione ai truffatori Termoli – Ogni anno, con l’approssimarsi della festa del patrono San Basso, inizia la raccolta delle offerte. Ma il parroco della Cattedrale, don Gabriele Mascilongo, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni da parte di fedeli che persone non autorizzate girona per le case, lancia l’allarme truffa. Queste persone ricevono l’offerta e rilasciano un biglietto di ricevuta fasullo solo con un numero progressivo ma privo di intestazione. Don Gabriele ricorda che i componenti del comitato festa sono muniti di autorizzazione a firma e timbro del parroco della Cattedrale e rilasciano una ricevuta intestata: Basilica Cattedrale - parrocchia Santa Maria della Purificazione Termoli - comitato festa San Basso e autenticata col timbro della cattedrale. “I cittadini che vengono contattati da persone non autorizzate – si legge in un avviso del parroco - sono pregate di segnalarle alle forze dell’ordine che sono state già allertate”.

saranno messi a breve in cantiere. “Siamo particolarmente soddisfatti dalla visita dell’On. Sabrina De Camillis – ha sottolineato il sindaco Basso Antonio Di Brino – perché l’occasione è stata utile per approfondire tematiche molto importanti per la città di Termoli. Sono tanti, ad esempio, i progetti in fase di realizzazione, ma tanti altri ne abbiamo in mente; la disponibilità dell’On. De Camillis ad ascoltare le esigenze di questo territorio,

oltre che dell’intero Molise, ci può dare l’opportunità concreta di aprire un canale di comunicazione diretto con settori strategici di questo Governo. Siamo certi che il coraggio e la tenacia di questa Amministrazione, uniti alla volontà concreta manifestata dell’On. De Camillis nel seguire i nostri progetti, creeranno la sinergia migliore per arrivare a risultati che oggi siamo in grado di inquadrare più da vicino”.

Presentato il festival dell’ironia “Jacovittaggini”, dedicato alla figura del vignettista Benito Jacovitti TERMOLI – E’ stato presentato, alla presenza dell’assessore al Turismo Michele Cocomazzi e della dirigente del Settore, Norma Peruzzini, il programma degli eventi predisposti in occasione del primo Festival dell’Ironia intitolato “Jacovittaggini”, che si terrà fino al 7 luglio nella Galleria Civica di Arte Contemporanea e in Piazza Sant’Antonio a Termoli. All’incontro erano presenti anche il consulente al Turismo dell’Ente, il professor Angelo Presenza, il presidente dell’Associazione culturale “Andrea Pazienza” Vito Pagano e i componenti dell’Associazione culturale “Create”, che hanno collaborato alla realizzazione dell’iniziativa. L’evento è stato voluto fortemente dall’Amministrazione comunale al fine di rendere omaggio alla memoria dell’illustre vignettista termolese Benito Jacovitti. Questo il programma degli eventi previsti presso la

Galleria Civica di Arte Contemporanea: Al piano terra sarà organizzata una mostra di fumetti a cura di Michele D’Aloisio; Al primo piano si terrà una mostra di pittura a cura di Vito Pagano, presidente dell’Associazione culturale “Andrea Pazienza”. Le opere saranno visibili al pubblico dalle ore 18 alle 23. In piazza Sant’Antonio, invece, saranno diversi gli eventi previsti: Fino al 7 luglio, a partire dalle ore 18 fino alle ore 23, l’Associazione “Sorridere Sempre” ONLUS di Termoli si occuperà dell’animazione dei più piccoli; Il 6 luglio, dalle ore 22, ci sarà il concerto degli “Acid Lake” a cura dell’Associazione culturale “Create” di Termoli; Il 7 luglio, dalle ore 22, si terrà il concerto dei “The Carven” a cura dell’Associazione culturale “Create” di Termoli. “Benito Jacovitti – commenta l’assessore al Turismo Michele Cocomazzi – è

stato probabilmente il fumettista più geniale del secolo scorso, nonché uno dei più interessanti autori italiani di questo genere. La sua vena artistica, così estrosa, poliedrica e capace di confrontarsi con qualsiasi situazione richiedesse il suo impegno, l’ha accompagnato per tutta la vita attraverso una carriera durata oltre cinquant’anni. E’ riuscito a coinvolgere molte generazioni di lettori, nonostante i continui mutamenti di gusto da parte del pubblico, sapendo interpretare appieno gli umori degli italiani attraverso i suoi personaggi. Siamo quindi orgogliosi, come Amministrazione comunale e in rappresentanza della città che gli diede i natali, di poter rendere finalmente omaggio alla figura di Jacovitti attraverso un festival a lui interamente dedicato, che prevede mostre, animazioni e concerti”.


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Termoli

4 luglio 2013

Sarà esaminato in un centro specializzato il teschio umano ritrovato in mare LITORALE - – Per in momento si trova nel reparto di Anatomia patologica dell’ospedale San Timoteo il teschio umano, rimasto impigliato nelle reti a strascico del peschereccio “Luigi Padre”, ad una profondità di circa 27 metri a 10 miglia da Termoli, e a 5 miglia dalla costa, tra il litorale di Termoli e Campomarino. Dopo il ritrovamento l’equipaggio del “Luigi Padre” ha avvisato la Capitaneria di Porto e dal comando marittimo è partita la segnalazione alla Procura della Repubblica di Larino e il Pm Morena Susi, che coordina le indagini, ha disposto il sequestro del resto umano.

Dalle prime indiscrezioni sul reperto non ci sarebbero segni di lesioni e una parte dell’arcata dentaria inferiore è intatta. Su questo elemento sono iniziate alcune ricerche di confronto con impronte e radiografie di persone date per scomparse e cercare di risalire al sesso. Cosa certa è che la parte umana ritrovata si trovava da tempo in mare e qui si fanno delle supposizioni su chi possa appartenere. “Bisogna attendere il responso delle perizie medico-legali – ha detto il comandante in seconda della Capitaneria Nicola Albino - prima di avere elementi certi. Non si esclude che possa trattarsi di Fathi

M’Baya, il pescatore tunisino scomparso il 19 dicembre del 2011 insieme al collega Mohamed Ben Abdelouahed, che si trovava a bordo del battello “Sarago”, inabissatori nel tratto di mare a nord di Termoli. Comunque bisogna attendere per avere certezze visto che non si esclude che il cranio possa appartenere ad una donna, Silvana Pica, data per scomparsa a Pescara oppure ad un clandestino o ad pescatore imbarcato in nero. Comunque si resta in attesa della decisione degli inquirenti per trasportare il cranio in un centro specializzato di fuori regione dotato di strumenti per eseguire gli accertamenti medico legali.

L’artista Fredy Luciani espone a Palazzo Norante CAMPOMARINO – Ancora un anno di eventi importanti per l’artista Fredy Luciani (nella foto con Violante Placido). In primavera è stato ospite alla Rassegna d’Arte Contemporanea a Lione, in Francia; ad aprile indiscusso protagonista alla personale del “Mercato Ittico” quando ha scosso non poco il mondo artistico e non solo molisano: un plauso positivo che tutta la stampa gli ha attribuito. L’artista ha voluto rompere i soliti schemi imposti dimostrando che si può esporre ovunque. “E’ la qualità, il contenuto dell’opera, il messaggio che lancia all’osservatore, non la struttura “contenitore” di buona estetica che ospita una mostra d’Arte” – dice l’artista -. Tra i visitatori interessati ai lavori di Fredy, all’inaugurazione della personale di Termoli, l’assessore alla Cultura del comune di Campomarino, Giuseppina Occhionero. Molto sensibile all’Arte, entusiata ed amica degli artisti, attiva e capace a creare le condizioni per favorire l’ospitalità agli artisti che seleziona personalmente.

Nell’incontro l’Assessore colpita favorevolmente dai lavori e conoscendo da lunga data la fama di Fredy Luciani, lo ha invitato ad esporre a Palazzo Norante e Fredy, con entusiasmo e l’energia positiva di sempre, ha accettato il gradito invito fissato per il 13 luglio. Si potranno visionare nuove opere piene di luce, che traspirano quella forza interiore dell’artista, forza che trasferisce sulle tele assieme ai contenuti delle tematiche sempre attuali toccando le pro-

blematiche che rendono la vita complessa. La speranza è contenuta nella luce che emanano le sue opere. L’elevazione dei suoi segni verso l’alto rappresentano il viaggio verso la libertà, l’aria, la vita, la spiritualità, la pace. In quest’epoca cosi complessa l’artista è capace di sensibilizzare noi tutti, donandoci quella tranquillità che, purtroppo, è sempre più avara e lontana. Maestro, vogliamo chiedere conferma sulla sua prossima mostra dopo questa di Campomarino. Sarà davvero ospite ad agosto in un luogo del casertano? Forse la Reggia? “Di più – risponde Fredy -. La location e la eroica piccola comunità che mi darà l’onore di ospitare i miei dipinti, racchiudono un’atmosfera magica, sacra, spirituale, emozionante, inconfondibile; che mi provocano un tumulto di sensazioni irripetibili in qualsiasi altro posto del mondo. Penso di dedicare parte della mia attività futura a questa terra che tanto ha dato. Ne riparleremo a breve. Sarò felice di farlo”.

Schiuma lungo la costa, rientrato l’allarme inquinamento LITORALE - È finalmente rientrato l’allarme schiuma bianca che da giorni interessa un tratto di mare della costa termolese e Isole Tremiti. Dagli esami eseguiti sui campioni prelevati dai tecnici dell’Arpam, è stato accertato che il fenomeno è causato dalla proliferazione di un’alga non nociva presente nelle acque dell’Adriatico. L’alga, secondo gli studi eseguiti, avrebbe subito un processo di disgregazione per l’improvvisa diminuzione delle temperature. Poi, a causa delle correnti avrebbe generato la schiuma che ha invaso la costa termolese e quelle delle Diomedee. Infatti anche i prelievi eseguiti a Tremiti dai tecnici dell’Arpam, coadiuvati dagli uomini della Capitaneria di Porto, hanno dato gli stessi esiti. Dunque allarme rientrato per un fenomeno che aveva allarmato bagnanti e balneatori visto che si pensasse che la schiuma fosse stata causata da sostanze inquinanti. In un primo momento si era pensato al residuo della pulizia di una nave cisterna ma con i risultati delle analisi svanisce qualsiasi dubbio.

Storia del turismo, incontro con il professor Pazzagli CAMPOMARINO – La storia del turismo sarà il tema che verrà trattato martedì 9 luglio alle ore 19 a Palazzo Norante durante un incontro organizzato dall’Assesorato comunale alla Cultura, in collaborazione con l’Istituzione Cultura, della quale il professor Rossano Pazzagli, docente di storia moderna all’Università del Molise e presidente del Corso di Laurea in Scienze Turistiche, illustrerà la storia del turismo balneare in Italia. Il tema base è: dalla diffidenza verso il mare e la spiaggia, alle pratiche salutistiche e alla moda della tintarella, fino allo sviluppo del turismo come settore economico. “Il turismo balneare – spiega il professore Pazzagli – nacque in Inghilterra nella seconda metà del ‘700, mentre in Italia questo passaggio avvenne gradualmente a partire dall’800, per assumere una dimensione di massa nella seconda metà del ‘900”. “Con questa iniziativa – spiega l’assessore alla Cultura Giuseppina Occhionero – abbiamo voluto sottolineare l’importanza del settore nell’economia del nostro Comune e al tempo stesso conoscere meglio i risvolti culturali, sociali e ambientali del turismo balneare”.

Sevel: Gli albòri (trentacinque anni fa!) di un grande “sogno” per Abruzzesi e Molisani ATESSA – Il prossimo 9 luglio è prevista la visita dell’ad Fiat Sergio Marchionne alla Sevel in Valdisangro. Una visita attesa in una delle aziende metalmeccaniche italiane più importanti, che vede occupati molti molisani, di cui ripercorriamo la storia. La genesi della ormai consolidata e grandiosa realtà industriale in terra d'Abruzzo è connotata da due “storiche” date: novembre 1978 (viene siglato l'atto con il Consorzio Industriale Sangro e la Cassa del Mezzogiorno per l'acquisizione dei terreni e l'inizio della costruzione dello Stabilimento) e ottobre 1979 (viene costituita, dalla Fiat e dalla francese Peugeot, la “Società Europea Veicoli Leggeri” sottoscrivendo il capitale in forma paritaria).Verso gli ultimi di maggio 1980 (ad Atessa), nella sala appositamente allestita dalla Fiat Engineering nel capannone "Lastratura" dello stabilimento Sevel, si tenne il quarto summit “tecnico-organizzativo”, promosso dal Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale Sangro, per l'accertamento dello stato dei lavori e per l'esame delle infrastrutture necessarie per l'avvio del “faraonico” stabilimento che avrebbe dato lavoro a tremila persone. La relazione introduttiva dei lavori, tenuta dal Presidente del Consorzio prof. Giuseppe Di Battista, evidenziò il soddisfacente avanzamento dei lavori di costruzione del complesso di opere infrastrutturali (asse attrezzato, rete viaria, fornitura acqua potabile e industriale, sistemazione idrica, rete illumi-

nazione stradale) da parte del raggruppamento di imprese locali “Di Vincenzo”, “Toto” e “Di Marzio”. La relazione dell'ingegner Elvio Striglio, direttore dei lavori, sottolineava che l'avanzamento degli stessi all'80 per cento, nonostante l'inclemenza del tempo, avrebbe consentito di ultimare le infrastrutture nei tempi previsti, cioè entro l'estate del 1981. Gli interventi dell'Amministratore Delegato della Fiat Engineering, geometra Giovanni Testa e del Direttore dello Stabilimento Sevel, ingegner Vincenzo Nervi, si incentrarono sulle infrastrutture non ancora avviate (raccordo ferroviario e impianto di depurazione acqua industriale). Il Presidente della Cassa per il Mezzogiorno, ingegner Gaetano Cortesi, il Direttore Centrale dott. Calamita e il responsabile del Servizio Aree Industriali ingegner Sferrazzo assicurarono il massimo impegno per la soluzione dei due problemi e per la creazione dell'indispensabile “parco containers” che il Consorzio aveva ipotizzato in Fossacesia ma che, per resistenze locali, probabilmente si sarebbe costruito a Termoli. L'Amministratore Delegato della Sevel (l’ingegnere francese Lange), esprimeva la soddisfazione del gruppo francese Peugeot-Citroën per la prova di efficienza offerta dal Consorzio, dalle Imprese e dalle Maestranze. Intervennero anche il dott. Montanaro della Fiat Auto, il progettista dello Stabilimento ingegner Di Piràmo, il geometra Manassero, l'ingegner Olivotti, il capo cantiere geome-

tra De Nicola della Fiat Engineering, il dott. Francini, responsabile Sevel per il Personale, l'ingegner Rizzuto responsabile delle Infrastrutture, l'avvocato Marzano dell'Avvocatura dello Stato, l'ingegner Bonamico, il geometra Viola della Cassa per il Mezzogiorno, i titolari ed i tecnici delle tre imprese locali già menzionate, il vice presidente del Consorzio avvocato Giacomo Ricci, il direttore Amedeo Di Bari, i responsabili degli Uffici del Consorzio Industriale, geometra Edmondo Di Carlo e ragionier Nicola Villani. Dopo la visita allo Stabilimento Sevel ed ai vari cantieri infrastrutturali, nel corso della colazione di lavoro a San Giovanni in Venere, il Presidente Cortesi ed il direttore Calamita esprimevano viva soddisfazione per i risultati conseguiti dal nuovo metodo di lavoro adottato dalla Cassa per il Mezzogiorno in Val di Sangro, per la dimostrata capacità e per l'efficienza del Consorzio Industriale e delle imprese coinvolte. La piena collaborazione tra Sevel, Fiat Engineering, Cassa per il Mezzogiorno e Consorzio Industriale fu certamente alla base di quella intesa operativa tra Stato, Enti, Imprenditori, Imprese, Tecnici e Maestranze. Intesa collaborativa tanto perfetta che, di lì a diciotto mesi, avrebbe dato vita ad una straordinaria realtà: l'inaugurazione ufficiale di un “sogno” per tantissimi Abruzzesi e Molisani! Tiberio Occhionero


Sport

13 4 luglio 2013

I due “compari” l’hanno combinata proprio grossa a nostro danno

Le ultime bugie di Di Palma e il silenzio imbarazzante di Capone Senza neppure l’aiuto del commissario Montalbano avevamo capito tutto al volo. Facendoci guidare dal buon senso. Senza sofismi e indagini sottili avevamo intuito che ancora una volta Giulio Di Palma aveva indossato gli abiti che meglio gli vestono, quelli di Pinocchio. A poche ore dalla scadenza dell’iscrizione in Lega Pro, raggiunto telefonicamente da alcuni colleghi, il sedicente milionario vicentino aveva dichiarato di aver versato circa 30 mila euro per la tassa di iscrizione, a cui avrebbe fatto seguire gli altri adempimenti di natura finanziaria richiesti dalla Lega per poter partecipare al campionato professionistico. Qualcuno, spinto dall’amore per la squadra del cuore, ha finito col crederci. Salvo poi doversi ricredere quando 24 ore dopo sui siti della Lega è comparsa la parola “inammissibili” per Treviso e Campobasso. Il nostro club al pari di quello di Treviso che una decina d’anni fa ha partecipato addirittura alla serie A, non potrà essere iscritto anche se da questo

momento gli dovessero piovere addosso vincite milionarie. Appena due mattine fa, amici lettori, avete trovato in questa stessa pagina la nota intitolata: “La destabilizzazione di Di Palma”, con la quale facevamo notare che il vicentino di Oratino aveva fatto l’ennesima finta, più svelta e ubriacante di quella di Neymar. E, tanto per rimanere fedele al suo personaggio, aveva inventato un’altra delle sue colossali bugie. In Lega non è mai arrivato alcun assegno del Campobasso calcio, tanto meno un bonifico per l’importo relativo all’iscrizione. Muore di fatto il Nuovo Campobasso calcio, per mano di Di Palma, dietro la probabile regia di Capone. Che dopo aver firmato i documenti di cessione del club, pur essendo socio di minoranza (49%) s’è squagliato. Facendo perdere ogni traccia. Contattato dai cronisti che pure lo hanno accarezzato con domande zuccherine durante la sua ondivaga presidenza non ha risposto al telefono. Confermando in questo modo i sospetti che si erano indirizzati sul suo conto.


14 4 luglio 2013

Spettacolo

Siae, ma che tutela? In vigore dal 2000, il bollino Siae su cd e dvd, viene dichiarato fuorilegge dalla Corte di Giustizia della UE di Charles N. Papa

Non ci si fa caso, ma sicuramente basta soffermarsi un secondo in più per notarlo: il bollino Siae, quello grigio argento, che si trova su tutti i dischi, dvd, libri. Un’ulteriore tassa che pesa sul prezzo finale, quello al pubblico, e che pagano gli artisti, oltre a quello che già devono alla Siae. Il bollino sul disco, a volerlo togliere, non viene via, se non lasciando la copertina macchiata. Spesso, si trova sul cellophane del cd, e ancora, quando il negoziante scarta il disco per farlo ascoltare, cade addirittura nel penale perchè ha nello scaffale poi, un cd senza bollino. Insomma, una tassa tutta italiana che rende ancora più inviso la Siae agli artisti, di quanto non lo sia ad oggi. L’apposizione del bollino sul prodotto del sell-in, cioè dell’approvvigionamento dei negoizi di dischi, faceva spesso saltare la data di uscita del disco. Oggi, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea stabilisce che la disciplina italiana che impone l’obbligo di apposizione del famigerato “bollino Siae” – la pecetta adesiva argentata – su tutti i supporti contenti opere dell’ingegno è “fuori legge”. Sarebbe un miracolo, visto che la guerra da parte degli imprenditori musicali nel 2007. Ora, in qualunque paese civile, se viene stabilito che un Ente abbia indebitamente incassato denaro non dovuto, normalmente quest’ultimo doverebbe rimborsare coloro ai

quali ha sottratto i soldi senza che gli fossero dovuti. In una storia tutta italiana, questo pare non accadere. L’arroganza della Siae non prevede rimborso, e la legge non è reatroattiva. Il bollino, in vigore dal 2000 e dichiarato fuori legge dalla UE oggi, ha fatto incassare all’ente più di 10 milioni di euro all’anno, circa. Lecito che i danneggiati, accampino pretese di rimborso e che si avvalgano di tutti gli strumenti per farlo, anche se la Siae si rifiuta di rimborsare. Giorni fa la Commissione Tributaria ha messo nero su bianco il diritto della prima impresa ad aver agito in giudizio a riavere indietro quanto versato a titolo di “tassa sul bollino”. Sarebbe un rimborso di 1 milione e mezzo di euro, ma non si pensa ad una svolta in positivo per l’impresa creditrice. E’ paradossale tutta la vicenda, proprio perchè questo bollino dovrebbe tutelare dalla pirateria e dai falsi gli autori. Cosa che puntualemnte non accade, visto come versa il mercato discografico oggi, visto come sia facile reperire musica nei modo più svariati e senza alcuna tutela per gli artisti. Oggi dunque, dichiarata illeggittima la pecetta adesiva, restano appese le richieste di coloro che dovrebbero riavere denaro ingiustamente prelevato dalle loro tasche. Non foss’altro, per dare ossigeno a imprese che, di questi tempi, certo non passano un bel periodo e che non sopportano vedersi togliere dalle proprie tasche, quanto legittimamente guadagnato.

Edizione 2013

AGENDA

Molisecinema dal 6 all’11 agosto

CAMPOBASSO - Oggi da Lupacchioli, aperitivo cenato dalle 20.00. PETACCIATO - Inaugura questa sera alle 22.00 la Risacca Beach Lounge. In consolle Mark Di Meo, Nik Di Palma, fabrizio Zeoli. CAMPOBASSO - Il giovedì da Pulp è Arrockticino party. CAMPOMARINO - Domani alla Festa della birra, live di Cafè Wha!. CAMPOBASSO - Il venerdì al Don Chisciotte è aperitivo in musica. Play Ciakko e Koast23.

Aperitif in the garden

Oggi al Giardino dei Sapori CASACALENDA - La scadenza per inviare i lavori a “Molisecinema” (1° giugno) ha sancito il primo passo verso la verifica dei corti che andranno ad occupare le 5 sezioni del concorso: Paesi in corto, Percorsi, Frontiere, Paesi in lungo, Paesi animati. il Festival prevede un fitto programma di proiezioni ed eventi speciali, incontri con i protagonisti del cinema, restrospettive, mostre, concerti, spettacoli, libri, video arte.

CAMPOBASSO - Inaugura questa sera alle 20.00 un nuovo spazio in pieno centro a Campobasso. Presso l’Osteria del porto (via Roma) “Aperitif summer garden” nel Giardino dei sapori. Ogni giovedì apericena nello spazio allestito per buffet, cena, live e dj set. Prenotazioni tavoli 3274208023.

Kermesse. Il 14 luglio all’oasi sulla Bifernina

Attesa per la prima edizione del Fresh Water Festival open air CASACALENDA - Fervono i preparativi per la prima edizione del Fresh Water Festival, che si terrà il 14 luglio presso l’oasi naturalistica sulla Bifernina al bivio di Lupara-Casacalenda. Il raduno prevede una intera giornata di musica in un’area naturale che affaccia sul lago. Tanti gli operatori ‘della notte’ che si sono impegnati per la realizzazione di questo evento. Dj, promoter, tutti impegnati per questa giornata, ideata da Luca Basilico. Dalle 11 del mattino, possibile campeggiare, usufruire dell’area ristoro e campeggiare nella vallata. Si può raggiungere l’oasi anche con l’autobus di linea, la fermata è proprio davanti l’ingresso del sito. Le distanze, da Campobasso 36 km, da Isernia 75, da Termoli 34. Sarà presente anche la Soupy Records, con il proprio merchandising. Informazioni 3386571359.


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