TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 88 - DOMENICA 4 MAGGIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Roberto Speranza
L’oscar del giorno lo assegniamo a Roberto Speranza. Il capogruppo del Pd alla Camera dei deputati è stato bravissimo a mantenere i nervi saldi quando ieri si è presentato nella sede elettorale del candidato sindaco Battista affiancato dal governatore Frattura. Perché il Pd deve ringraziare solo il presidente della Giunta regionale se è diventato lo zerbino del Molise con la definizione di Patriciello Dipendente al posto di Partito Democratico. Una confusione dettata dall’aiutino sottobanco che il governatore piddino sta dando a Forza Italia proprio per le europee.
Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura
La campagna elettorale? Una valanga di fregature di Giovanna Ruggiero
Il tapiro lo diamo a Paolo Frattura. Il governatore, per osservare il finto spazio al merito sbandierato in campagna elettorale, cosa fa? Nomina, come liquidatore delle Comunità Montane, Nicandro Cotugno, ossia quel soggetto che da sindaco di Venafro ha sforato il patto di stabilità, colui che ha intascato illegittimamente l’indennità di fine mandato e che è membro del Cda del Neuromed di Patriciello. Insomma, che Frattura stesse portando il Molise alla distruzione lo si era capito, ma accelerare il processo non gli conviene. Come farà poi a percepire 12.500 euro al mese?
Sarà che le orecchie sono stanche di ascoltare fesserie tipiche della campagna elettorale, abbiamo deciso di scrivere la verità ai cittadini. Guardiamo le amministrative di Campobasso. Chi non si occupa di politica, sa dire chi sono i candidati? Lo abbiamo chiesto, e la risposta è no. Si ha una gran confusione. Ed è normale, viste le posizioni di chi sta col centrodestra per le europee, col Pd per le comunali. Con il Pd in Regione e con Forza Italia alle europee… Insomma, gira la testa al solo pensiero. E poi ci sono i candidati. Battista è favorito, e come può non esserlo con 11 liste (molte inconsistenti ma fanno scena) a suo favore? Quindi va in giro su è giù per la città a fiancheggiare i vari parlamentari o candidati alle europee del suo partito (quello Patriciello dipendente) che arrivano a Campobasso oggi e la dimenticheranno per i prossimi 5 anni. Lui dice: vi restituisco la città. Beh, magari, visto che siede a Palazzo San Giorgio da 35 anni. Però è un bonaccione, quando lo guardi ti vien voglia di pizzicargli le guance mentre ti parla con calma e dolcezza. Poi c’è il grillino Roberto Gravina che, forte del boom di Beppe Grillo, si prende il lusso di dire: signori, noi non capiamo una beneamata mazza di amministrazione, ma se ci votate poi vediamo di imparare. Su chi? Sulla nostra pelle. Anche no, grazie. Ma piace molto alle
donne. Sono tante quelle che lo voterebbero per il suo aspetto fisico. Beh, almeno, è già qualcosa, anche l’occhio vuole la sua parte. Poi c’è Michele Scasserra, quello del Polo civico. Ogni tanto compare con qualche post su Facebook che fa notare alla popolazione virtuale che esiste. Per il resto, non si capisce ancora se è o meno candidato. Per lui parla il silenzio. Ogni tanto ci prova l’ingegnere Coralbo a far apparire sulla stampa una voce di dissenso di questo Polo rispetto alla coalizione di Battista, magari prendendo di mira l’inefficienza della rappresentanza più in voga di questo centrosinistra: il governo regionale. Scasserra però è uno intelligente, peccato che pare non fregarsene nulla di questa competizione. Vogliamo pensare che stiamo dicendo baggianate, ma il contrario, lui, dovrebbe dimostrarlo con i fatti. Poi c’è Big Gino che scalpita, forse è l’unico. Sa di perdere il posto da sindaco, ma vuole la battaglia per puntare ad avere peso su un eventuale ballottaggio. Sempre se ci sarà. Però è simpatico assai. Infine, c’è Pino Saluppo. E’ difficile esprimersi sul collega giornalista. Anche lui, però, sembrava molto più attivo prima della presentazione delle liste. Una volta consegnato tutto in tribunale, pare essersi ritirato in sordina. Insomma, più che una campagna elettorale, quella di Campobasso, sembra un dormitorio pubblico. Come al solito, c’è sempre qualcosa dietro: una valanga di fregature.
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4 maggio 2014
I Cristiano sociali, che parlano per conto dell’assessore Michele Petraroia, hanno alzato la voce
Arpa sott’accusa (“dov’era in questi anni quando il territorio è stato oltraggiato?”) e allo stesso tempo da mettere al primo posto tra gli enti regionali da riformare Come sempre, nel Molise si vive di provvisorietà, e il cambiamento è la coperta dialettica per ammantare l’inefficienza Ci sarebbe un buco, anzi una dimenticanza, nella legge finanziaria in corso, all’articolo 14, in cui il legislatore regionale ha elencato gli enti da riformare, per renderli agili e produttivi, in una parola: efficienti. Volontà apprezzabile, cui però devono seguire atti coerenti e interventi strutturali significativi per vedere finalmente in attività con mezzi e strumenti adeguati l’Arsiam (ex Ersam), Molise acque (ex Erim), gli Enti provinciali per il turismo, l’Azienda autonoma di soggiorno di Termoli, l’Iresmo, l’Esu, gli Iacp, l’Agenzia Molise lavoro, la FinMolise. Forse qui è destinato a cascare l’asino. Parlano, annunciano, propongono, ma alla rese dei conti, il nulla. Nell’elenco manca l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) che improvvisamente è assurta a problema politico (il presidente della giunta regionale voleva inglobare l’Agenzia nell’assessorato del suo amico Facciolla), quindi amministrativo e, infine, strutturale. Ciò perché nel Molise è venuto a galla la preoccupazione degli inquinamenti. A detta del pentito della Camorra, tal Schiavone, nel Molise sono statati interrati rifiuti tossici e pericolosi che devono essere individuati e rimossi, per restituire ai terreni l’originale natura e, possibilmente, destinazione. Non bastasse, sono in cronaca i pozzi estrattivi di Cercemaggiore. Anche questi fonte di preoccupazione e materia diretta per l’Agen-
zia che, difatti, appare scossa dall’entità delle questioni che deve affrontare, dicendosi carente di uomini e mezzi. Aver escluso l’Arpa dalle strutture regionali da riformare, per i Cristiano Sociali (che, ripetiamo, sono la voce occulta dell’assessore regionale Michele Petraroia) è una smagliatura istituzionale da rammendare con urgenza. Di questa smagliatura, l’avesse detto Petraroia in giunta o direttamente a Frattura, probabilmente avrebbe ulteriormente ingrossato il fegato del presidente che delle fughe in avanti dell’assessore, delle sue esternazioni a mezzo degli EcoDem e dei Cristiano sociali, ne ha piene le scatole. Che
sia lui, Petraroia, direttamente o per interposta persona a sollevare questioni, la situazione per l’Arpa non cambia. Per essere nelle condizioni di operare sul territorio, di intervenire, analizzare, campionare, denunciare, ha bisogno di una profonda revisione organizzativa e di una maggiore disponibilità finanziaria. La rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) ha chiesto infatti di aumentare il budget di almeno un milione e mezzo di euro, per attivare a quota 9,5 milioni di euro. Per i Cristiano sociali (quindi per Petraroia) si tratta invece di capire “come lavora l’Arpa, quali risultati produce, quale attività conduce, come interviene sul territorio, com’è strutturata al proprio interno, quali compensi garantisce ai dirigenti e a chi opera in rapporto esterno o interno con l’Agenzia”. Un esame analitico, di quelli che dell’Arpa rimettono in discussione da capo a piedi l’esistenza. Perché, così com’è, è implicita la domanda: “Dov’era l’Arpa in questi anni quando il territorio è stato oltraggiato da interventi impattanti?”. Ma dov’erano i politici, gli amministratori, le altre autorità che hanno il compito di salvaguardare l’ambiente? Di domanda in domanda arriveremmo, come sempre, alla conclusione che nel Molise si vive di provvisorietà. E il cambiamento? Non è altro che la coperta dialettica dell’inefficienza. Dardo
Spazio al merito, nel Molise di tutti arriva Cotugno Ecco il curriculum della nuova nomina ideata da Frattura che premia Forza italia Ma in questa silente e demente sinistra molisana, dove la segretaria gaudente continua a non esprimere alcun concetto che sia uno, qualcuno si è chiesto se il nome di Nicandro Cotugno, carte e curriculum alla mano, fosse quello della persona più adatta a fare il Commissario delle Comunità Montane della provincia di Isernia?
Niente da dire sul piano personale, per carità, è una persona per bene. Ma mica è lui che da sindaco ha sforato il patto stabilità al Comune di Venafro? Mica è lui che ha intascato un'indennità di fine mandato come sindaco, non dovuta, come da sentenza Corte dei Conti? Mica è lui membro del Cda della Fondazione
Neuromed, oggi tra i più stretti collaboratori dell'euro parlamentare di FI Patriciello e, soprattutto, fino a poco fa, legatissimo a Michele Iorio e fondatore ed esponente di FI, oltre che candidato alle regionali 2011 col Pdl? Mica è lui quello che dichiarò in Tivvù che per risolvere i problemi di accesso dei disabili agli uffici comunali bisognava implementare le barriere architettoniche? No, perchè se è lui, abbiamo finalmente capito perchè Frattura l'ha nominato dando un altro esempio di fulgido illuminismo governativo.
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4 maggio 2014
L’Udc si sposta a sinistra e lo Zuccherificio assume Classica casualità: il 30 aprile entra nella NewCo la nipote di Teresio Di Pietro, segretario regionale del partito
CAMPOBASSO. Se l’indiscrezione fosse confermata sarebbe un’altra gatta da pelare per i molisani. Sembra che lo scorso 30 aprile la nipote di Teresio Di Pietro, esponente di spicco dell’Udc Molise, sia stata assunta allo Zuccherificio del Molise. La donna sarebbe passata dalla vecchia S.p.A. alla Newco dopo che, nel 2011, con gestione targata Remo Perna, era stata assunta come addetta alla segreteria di direzione. Dopo un breve periodo di cassa integrazione, la nipote del politico molisano già presidente di Finmolise nell’era Iorio, è passata (da maggio 2013) in pianta stabile all’ufficio personale. Ora, partendo dal concetto che il lavoro è un diritto di tutti, compresi i membri delle famiglie dei politici, qualcuno potrebbe spiegare ai lavoratori dello Zuccherificio, quelli dai cognomi poco altisonanti, come mai ci sono figure che, nonostante meno anni di esperienza e di professionalità, riescono a raggiungere traguardi ambiti da tutti? Probabilmente si tratterà di una scelta dovuta ad un ampio riconoscimento del merito della ragazza che si ritrova sbattuta sulle pagine di un giornale colpevole, se di colpa si può
parlare, solo per essere la nipote di Teresio Di Pietro. Purtroppo però le circostanze portano a pensar male o, comunque, a ideare una sorta di do ut des: io faccio pressioni per spostare l’Udc a sinistra, tu mi dai qualcos’altro. Tu chi? Negli ambienti politici di centrosinistra si sussurra che a condurre le trattative del passaggio politico sia stato il governatore Frattura. Lo stesso, per capirci, che ha nominato l’altro centrista Giuseppe Sabusco, primario emerito al Cardarelli di Campobasso. In altre parole i “fessi” si candidano nelle liste e portano voti, i big della politica molisana, invece, sembrano muoversi solo dietro elargizione. Ci mettono la faccia, è vero, ma qualcosa lo risolvono. E non per il bene comune. Quindi, sarà una coincidenza ma Sabusco (consigliere regionale) ottiene il primariato e lotta per spostare l’Udc Molise a sinistra. Agli incontri riservati con Cesa (candidato alle europee con il Nuovo centrodestra) partecipa anche Teresio Di Pietro, segretario regionale del partito, la cui nipote si ritrova assunta allo Zuccherificio. Sarà
tutto normale, ma chissà cosa ne pensano i lavoratori dello stabilimento saccarifero di Termoli che già avevano vissuto le stesse storie di parentela con la nipote dell’assessore regionale all’agricoltura Vittorino Facciolla. Perché lo Zuccherificio faccia assunzioni, si suppone sia un’azienda in salute. Invece, riepilogando le notizie che arrivano da Termoli, ecco cosa appare: “Nuova grana per lo Zuccherificio: a rischio il bilancio” (venerdì 21 marzo); “Zuccherificio: nuova proposta ai bieticoltori. Ma la firma non arriva” (venerdì 4 aprile); “Zuccherificio: 16 lavoratori rischiano il licenziamento dal 1 maggio” (lunedì 7 aprile). Così: i lavoratori, quelli dai cognomi non altisonanti, si impegnano in sit in davanti al Consiglio regionale per protestare contro gli amministratori regionali accusati di non prendere impegni per il rilancio dell’unico stabilimento saccarifero del centrosud, Michele Petraroia organizza incontri, al cui tavolo siede anche il presidente Frattura, per parlare del futuro. E mentre si elargiscono chiacchiere, chi di dovere fa i fatti. Irene Corsini
A Santa Maria Capua Vetere aprono il comitato elettorale in uno stabile che non può essere affittato
Sede elettorale, rogne per Patriciello CAMPOBASSO. Pur risolvendo la questione dei viaggi in camper per la campagna elettorale, l’imitatore di Renzi, Aldo Patriciello candidato con Forza Italia ha una nuova rogna da risolvere: la sede elettorale a Santa Maria Capua Vetere. Sì, perché un gran genio di un suo amico, Gerardo Capitelli, pare abbia aperto il Comitato elettorale in uno stabile che non può essere fittato. Si tratta dell’immobile costruito dalla famiglia Capitelli, la stessa dell’esponente che ha aperto la sede. Secondo quanto racconta Casertace.net, “ l’immobile che a suo tempo la tua famiglia potè costruire grazie non a uno schema libero ma a una conferenza di servizio che vincolava quella costruzione ad una destinazione produttiva che allo
stesso tempo potesse produrre nuovi posti di lavoro per la città. E invece, come abbiamo dimostrato con tanto di fotografie, i Capitelli ci hanno scritto affittasi. E ora, dato che si trova, Dino ci ha messo pure la segreteria elettorale di Patriciello. Non per fare i professori, ma quella costruzione è una proprietà vincolata. Ciò significa che Capitelli non potrebbe affittarla, perché questo è in contrasto con il vincolo legato indissolubilmente all’approvazione in conferenza di servizio, men che meno può sottendere lo stesso vincolo, che è un vincolo nei confronti della città, dei suoi cittadini, di tutti i cittadini di ogni parte politica, ad una bandiera elettorale di un candidato alle elezioni”.
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TAaglio lto
4 maggio 2014
La Regione non recepisce il Piano Giovani L’’inchiesta del Corriere della Sera fa andare sulle furie Michele Coralbo L’esponente del Polo Civico si rivolge a Frattura: non è un molise per tutti "Non è un Molise per giovani. Frattura spieghi l'ingiustificato ritardo della Regione nel recepimento del Piano Giovani". Michele Coralbo, candidato con Polo Civico per Scasserra, commenta l'inchiesta del Corriere della Sera sul ritardo della Regione Molise. "Il Corriere della Sera riporta oggi, in una inchiesta a firma di Rita Querzè, il fallimento del Piano Giovani: ben tredici regioni non hanno ancora firmato l'intesa con il Governo per il riparto di 1 Miliardo e mezzo del progetto Youth Garantee. Tra le regioni inadempienti, o forse sarebbe meglio dire "dormienti", compare purtroppo il Molise. Lo dice il Corriere della Sera di oggi riportando i dati di uno studio di Adapt, l'associazione dei giuslavoristi che fa capo al prof. Tiraboschi, non me lo sto inventando io (lo dico in premessa a be-
Il senatore Ruta con il suo annuncio, il primo giugno dello scorso anno, della "Grande Stalla di 12.000 manze che avrebbe reso il Molise una grande fattoria", ha aperto, senza rendersene conto, un buco che poi s’è rivelato rivolo, ruscello e fra poco un fiume. Immediata la risposta che ha messo in luce un progetto folle per le sue dimensioni e la sua insostenibilità. Una risposta che ha spiazzato Ruta e il suo collega Leva, il Presidente Di Laura Frattura, i suoi assessori e la maggioranza in consiglio regionale che, dichiarandosi tutti favorevoli, hanno applaudito al progetto. 12.000 manze in vacanza nel Molise per una stalla di 100 ettari di superficie: 200 campi sportivi cosparsi di merda e profumati di metano, cioè un progetto che continuiamo a dichiarare frutto della follia di una cultura e di un sistema che è sempre più - direbbe Papa Francesco - “all’attacco del Creato”. C’è chi si è prontamente munito di megafono per comunicare la gravità di quest’assalto al Molise ed ha chiamato a svolgere il suo ruolo “Larino viva”, l’associazione nata per governare la città frentana e poi, una volta sconfitta, pronta a svolgere il solo compito possibile, quello dell’opposizione in una realtà, Larino e il Molise, dove l’opposizione quando esiste ha una voce così flebile che non si sente. “Larino viva” si è lasciata guidare dal Territorio e lo ha posto al centro del suo ragionamento e della sua azione riuscendo a dar vita al Comitato “No Stalla, Sì Molise, Bene comune” che, con l’aiuto di altre associazioni, istituzioni, e, anche, singole persone, è riuscita, utilizzando fondamentalmente la piazza virtuale, a dare, con la
neficio di chi, non avendo argomenti, prova sempre a schivare il merito delle questioni facendo passare i temi di pubblico interesse per polemiche elettorali). Il 65,8% delle risorse finanziarie è bloccato a causa dei ritardi delle regioni, nonostante i dati della disoccupazione siano allarmanti in tutto il Paese e soprattutto nel nostro Molise, dove dalle parti di via Genova continuano a fare chiacchiere, a convocare inutili tavoli e poi non sono capaci di sfruttare progetti statali per l'inserimento professionale dei giovani con tirocini, stage e impieghi pubblici e privati. E poi hanno anche il coraggio di celebrare il primo maggio e di parlare di lavoro. Pensassero a lavorare, invece di perdere tempo con rimpasti che durano mesi, polemiche e spartizioni di poltrone".
Bisogna comunicare, coinvolgere e programmare per difendere, salvaguardare e valorizzare il territorio molisano
rinuncia della Granarolo, al territorio una vittoria. Una rinuncia, lo ricordiamo, comunicata pochi giorni dopo l’approvazione dell’ultimo Consiglio dei Ministri a guida di Gianni Letta, al progetto previsto sui terreni del Seminario di Larino e ciò grazie alla messa a disposizione degli stessi da parte del titolare pro tempore, il vescovo della Diocesi di Termoli-Larino. Una concessione per lungo tempo negata e poi male giustificata dal diretto interessato, che, purtroppo, ha dimostrato di non aver chiaro il concetto del valore del territorio, nel momento in cui – non si sa se su invito di un assessore o di un ex sindaco – ha messo a disposizione, per un’impresa deleteria sotto ogni aspetto, un pezzo importante della campagna larinese. Abbiamo, come Comitato e con l’aiuto di esperti, cercato di entrare dentro tutt’i particolari del progetto e, così, rispondere a tutte le promesse che tecnici e informatori interessati, spinti dalla politica diffondevano per confondere le idee dei molisani, e, peggio ancora, per approfittare dei bisogni delle famiglie, soprattutto quello di un
posto di lavoro che la Stalla non poteva dare perché pochi e già promessi ad altri. Promesse che, come si sa, servono alla politica nostrana per sopravvivere. Il senatore Ruta così, senza rendersene conto, ha aperto un fronte inusuale per la politica della nostra regione, quello della voglia di partecipazione dei molisani e di voler contare quando ci sono scelte importanti da fare, squarciando quel velo di demagogia e ipocrisia con cui si ammanta la politica e non solo. Quell’azione, iniziata i primi di giugno dello scorso anno e tutta basata sull’informazione, non si è fermata e va avanti oggi con il comitato “NO Eolico Selvaggio, SI’ Molise”. L’ultima sua iniziativa l’altra settimana a Montecilfone, promossa insieme con altre associazioni e che ha visto presenti sindaci, amministratori e rappresentanti di forze politiche, ha mostrato di avere squarciato il silenzio sull’insediamento di nuovi parchi eolici, che l’attuale governo regionale, a guida Frattura/Facciolla/Petraroia, continua ad approvare. Tante le indicazioni scaturite dall’incontro che meritano di trasformarsi in nuove ini-
ziative, quali il controllo dei progetti e delle approvazioni da parte dei diversi organismi, con possibilità di denunce per chi non svolge il proprio compito di controllo nel rispetto delle leggi; la diffida a tutti i sindaci del Molise di bloccare le approvazioni e, comunque, di non intrecciare rapporti con privati che mettono a disposizione soldi per la concessione del territorio; la necessità di aprire subito un confronto sulla programmazione del territorio, anche prendendo spunti, per accelerare i tempi, da proposte e provvedimenti presi in altre Regioni. Si tratta di dare alla lotta la forza della proposta, oltre quella della denuncia, per ragionare tutti insieme sul domani del nostro Molise e dei suoi piccoli, deliziosi territori che ci raccontano la storia; ci fanno ammirare l’arte, la bellezza dei paesaggi; ci fanno ragionare sull’importanza del biodiversità; ci rendono orgogliosi dei nostri prodotti, della nostra cucina e delle nostre tradizioni; ci fanno riconoscere molisani, cioè popolo di un mondo piccolo per superficie ma grande per le enormi potenzialità che spetta a noi tutti sfruttare. Pasquale Di Lena
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Campobasso
4 maggio 2014
Oratino: gira per il paese con un’accetta, 44enne fermato dai carabinieri
Pomeriggio campale per i carabinieri di Campobasso che sono intervenuti a Oratino dove un 44enne del luogo in preda ad un raptus ha preso un’accetta ed ha cominciato a colpire la porta di legno di un’abitazione e a minacciare i passanti. Allertati, i carabinieri sono immediatamente giunti sul posto con personale in borghese della stazione del capoluogo per calmare e fermare l’uomo che rendendosi conto di essere stato accerchiato dalle forze dell’ordine è fuggito nei campi. Estenuanti le ricerche e per un attimo si è temuto che l’uomo potesse prendersela con se stesso. Circondata la zona del piccolo paese i carabinieri coadiuvati dal sindaco di Oratino, da un assessore e da in dipendente comunale hanno individuato l’uomo che si stava allontanando lungo la fondovalle Rivolo. Il 44enne è stato raggiunto, bloccato e accompagnato al Cardarelli per essere sottoposto ad accertamenti. L’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria per minaccia aggravata e danneggiamento.
Villa dei Cannoni off limits, Torna a splendere giochi tra acqua e fango la Madonna delle Grazie La “pala d'altare” della chiesa di San Giovanni Battista, risalente al 1400, restaurata, rimarrà esposta ai fedeli per tutto il mese mariano
Non si può dire che Campobasso sia una città a misura di bambino e chi non ha la fortuna di vivere e di far crescere i propri figli in una villetta o in un palazzo con cortile deve per forza cercare uno spazio attrezzato con panchine, verde e giochi adatti ai più piccoli. La gran parte dei genitori sceglie la centralissima villa dei Cannoni a pochi passi dal corso e dai parcheggi di viale Elena. Una zona con alberi, panchine e giochi. Ecco, appunto, i giochi. In villa dei Cannoni i giochi sono posizionati su quello che una volta poteva essere definito tappeto verde ma, ora che l’erba è scomparsa , è rimasta solo terra che con la pioggia si trasforma in poltiglia fangosa rendendo impraticabile l’area.. Dove ci sono i giochi non ci sono alberi, ciò significa che d’estate possono essere utilizzati solo nelle ore serali perché sotto il sole cocente della mattina si surriscaldano talmente tanto da diventare impraticabili. Il numero dei giochi, poi, è talmente esiguo che sarebbe insufficiente anche se la villa fosse frequentata da pochi bambini. Due altalene e uno scivolo non possono soddisfare le esigenze dei piccoli che ogni sera prendono d’assalto la villa. Davanti alle altalene si crea una folla, genitori in fila aspettano che arrivi il turno dei propri figli. I grandi pazientano ma i piccini strepitano, frignano e urlano perché non è divertente guardare qualcun’altro andare sull’altalena. L’attesa sembra infinita anche perché, trattandosi di giochi pubblici, non è facile stabilire la durata di un turno, i genitori non possono cronometrare il tempo trascorso sull’altalena e se qualcuno fa il furbo e il prepotente, qualcun’altro s’arrende perché non ci si può innervosire per un giro in altalena. Alla fine della scorsa estate l’Esecutivo di Palazzo san Giorgio ha approvato i lavori di sistemazione delle aree verdi e tra gli interventi compariva anche la messa in sicurezza dell’area dei giochi di villa dei Cannoni e l’implementazione dei giochi. Una nuova estate è alle porte ma dei lavori ancora non c’è traccia. TeMa
E' stata restituita al suo antico splendore la meravigliosa “pala” raffigurante la Madonna delle Grazie che domina l'altare della antica chiesa di San Giovanni Battista ai Gelsi di Campobasso. Dopo il restauro, durato ben due mesi, la suggestiva opera, di autore ignoto, risalente al 1400, è stata benedetta giovedi sera, primo maggio, e posta ai piedi dell'altare maggiore, per rimanere esposta ai parrocchiani, ma a chiunque desiderasse ammirarla, per tutto il mese mariano, prima di recuperare la sua naturale collocazione, tra le canne del maestoso organo che occupa tutto il presbiterio. E' stato padre Roberto Nesta, il parroco e guardiano della parrocchia-convento San Giovanni, unitamente ai confratelli della comunità religiosa dei frati minori, a volere fortemente ridare “dignità” ad una magnifica immagine, affidando il risanamento, sotto il controllo rigoroso della competente Soprintendenza regionale, a Francesca Di Giandomenico, specializzata nel restauro e conservazione di beni culturali. L'intervento di restauro è stato indirizzato a restituire, per quanto possibile, l'aspetto originario all'opera nel rispetto delle sue vicende storiche e conservative, mediante azioni volte a rimuovere i vari depositi incoerenti, pulitura varie delle superfici, stuccatura, verniciatura, ritocchi e equilibratura cromatica. Il ritocco è stato
completato con colori a vernice. Ne è venuto fuori un lavoro straordinario, riconsegnato nel rispetto dei tempi dall'esecutrice e, quel che più conta, nel rispetto di un risanamento effettuato a regola d'arte che pone il dipinto vicinissimo a quello originale. La “pala d'altare” della Madonna delle Grazie fu recuperata tra le macerie del Convento omonimo, ex ospedale “Cardarelli”, attuale sede degli uffici amministrative della Asrem di Via Ugo Petrella, dopo il tremendo terremoto del 1805. La pala, alta un paio di metri, stretta, terminante arcuata, è di robusta quercia con orlatura dorata. Come detto,non c'è firma d'autore e si fa risalire – secondo quanto sostenuto in una pubblicazione di p. Eduardo Di Iorio – alle fine del 1300. Rappresenta la Madonna assisa in maestà col Bambino sulle ginocchia. La parte centrale è occupata dalla figura maestosa della Vergine seduta su di uno scranno lavorato e vestita di rosso-scuro con manto verde-nero, che gli copre anche la testa in modo monacale, ma con orlatura di velo. La mano destra poggia sul petto e la sinistra regge delicatamente il robusto Bambino nudo che sull'indice della manina sinistra sostiene un uccello e con la destra si aggrappa ad una delle dita affusolate della madre. L'atteggiamento di Gesù è di timore, che trova sicurezza con lo stringersi a Maria. E'
un invito – afferma ancora p. Eduardo – a ricorrere a Lei, Madre delle grazie. Due Angeli, nella parte superiore, uno con le vesti azzurre-nere a destra e con le ali in rosso, e l'altro coperto di veste rosso-densa e con ali azzurredense, sostengono la corona, incisa su legno in campo d'oro, con dipinte pietre preziose di rubini e smeraldi, da poggiarsi sul capo di Maria. Sono in ginocchio e in atto di venerazione. Nella parte inferiore, vi sono dipinte, tra le fiamme, sei anime purganti in atto di implorazione per essere liberate dai tormenti della divina Giustizia. Il quadro è racchiuso in una grandiosa cornice lignea, di forma floreale e di oro zecchino. Si ritiene che il dipinto fosse stato commissionato dal duca di Termoli Andrea di Capua che fece costruire il convento di Santa Maria delle Grazie a Campobasso. Il devastante terremoto del 1805 che colpì duramente il convento, provocando danni notevoli e irreparabili, indusse i responsabili a trasferire tutto a San Giovanni Battista ove, oltre alla eccezionale “Pala d'altare” è stata allestita una fornitissima biblioteca che ospita gran parte dei volumi custoditi nel Convento distrutto dal sisma. Grazie a padre Roberto, ai frati minori di San Giovanni Battista, dunque, è tornata nuovamente “venerabile” la Madonna delle Grazie contenuta in un favoloso dipinto, egregiamente restaurato.
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Campobasso
4 maggio 2014
Speranza per Battista Il capogruppo alla Camera del Pd apre la campagna elettorale del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra
“La politica non fa schifo, la politica serve, è un servizio per dare risposte ai problemi dei cittadini e oggi chi decide di candidarsi come sindaco o consigliere comunale è un eroe civile perché si mette a disposizione della collettività”. Il capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza è preoccupato per la tenuta delle istituzioni democratiche, avverte il pericolo ma è fiducioso. Ospite a Campobasso per l’apertura della campagna elettorale di Antonio Battista, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra , è stato accolto dai vertici regionali del Pd, dai parlamentari molisani e dagli aspiranti consiglieri democratici. Speranza ha evidenziato la gravità della situazione attuale. “Non viviamo in un tempo normale – ha detto – le istituzioni democratiche, a tutti i livelli, iniziano ad essere percepite dai cittadini come un pezzo del problema e non come la soluzione ma la politica ce la può fare tenendo insieme due concetti fondamentali, umiltà e coraggio delle idee”. Senza troppi giri di parole Speranza è andato al nocciolo della questione ponendo l’accento sul cambiamento necessario per la tutela e la tenuta delle istituzioni. Cambiamento costruito attraverso le riforme messe a punto dal Governo, puntando anche sui ter-
Prosegue la cura del sorriso messa a punto dai nasi rossi del capoluogo. La clownterapia funziona davvero, molteplici effetti positivi: ansia ridotta, meno dolore, ripresa più rapida per i piccoli, grazie alla presenza dei camici bianchi dal "naso rosso". Una ricerca lo conferma. Condotta su 92 bambini ha dimostrato che le visite fatte ai piccoli malati dai medici-pagliacci della locale associazione di clownterapia ha drasticamente ridimensionato le complicazioni post operatorie e ridotto di un giorno la degenza dei pazienti nella struttura in particolare, si è registrato un netto calo delle crisi d’ansia nei pazienti. Questa tesi, teorizzata a New York nel 1986 con la nascita della (Clown Care Unit), ha trovato la sua dimostrazione effettiva nello studio condotto a Roma presso il reparto di Chirurgia pediatrica dell’ospedale San Camillo. Lo studio si ricollega ad un'altra ricerca italiana, risalente al 2001, svolta su 343 bambini ricoverati in tre diversi ospedali e punta al riconoscimento della Gelotologia (dal greco ghelos, risata) come branca della medicina. Trattenete il fiato, rullo di tamburi: la loro arte, dicono, è terapia. Parola grossa, forse. Di quelle che fanno ancora storcere il naso alla Medicina paludata. Lo stesso Michael Christensen, che nel 1986 con Paul Binder fondò a New York quella Clown Care Unit considerata la “cellula progenitrice” del ceppo dei clown dottori nel mondo, è molto prudente nel dichiarare la terapeuticità del suo lavoro. Hunter “Patch” Adams, il medico statunitense che, grazie al film del 1999 interpretato da Robin Williams, ha fatto esplodere mediaticamente la figura del clown dottore, preferisce qualificare la sua azione come un rapporto di amore e amicizia con l'ammalato. Negli ultimi vent’anni, di studi scientifici sui benefici della risata ne sono stati condotti molti. È
tusiasti della candidatura di Battista anche il segretario del Pd Micaela Fanelli e i parlamentari Danilo Leva, Laura Venittelli e Roberto Ruta perché convinti che il Pd cambierà anche Campobasso. Teresa Manara
ritori e ponendo i Comuni al centro della sfida. “C’è grande entusiasmo attorno a Battista che dopo lo straordinario successo alle primarie e riuscito subito a mettere d’accordo tutti i com-
petitors – ha aggiunto il Governatore Paolo di Laura Frattura – sono certo che il Pd sarà un punto di riferimento alle Europee e alle amministrative di Campobasso”. Ugualmente en-
Le riforme in cui siamo impegnati servono a dimostrare ai cittadini che la politica non fa schifo
Campobasso invasa dai nasi rossi
Una ricerca conferma gli effetti positivi della clownterapia
stato provato che ridere ha un impatto positivo sull’organismo sotto diversi punti di vista, sia fisici che psichici. A livello fisico, sembra che il riso riduca l’ansia e provochi la secrezione di beta-endorfine e catecolamine, che sono analgesici naturali apportatori di sensazioni di benessere. L’Italia è in prima fila nell’ambito degli studi sulla clownterapia. Nel 2005, un gruppo di ricercatori dell’Ospedale pediatrico di Firenze ha dimostrato che è possibile ridurre quasi del 50% l’ansia dei bambini sottoposti ad intervento chirurgico grazie all’aiuto dei clown. A Firenze, i clown professionisti dell’associazione “Soccorso clown”, che deriva la sua attività direttamente dai modelli operativi di Christensen, affiancano i medici da 15 anni. Il lavoro (firmato da Laura Vagnoli, Simona Caprilli, Arianna Robiglio e Andrea Messeri), uno dei primi al mondo in questo ambito, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista statunitense Pediatrics. Nel luglio scorso, la ricerca clinica “Influenza del clown dottore sulla percezione del dolore, la somministrazione di analgesici e le complicanze post operatorie dei bambini ricoverati presso il reparto di Chirurgia pediatrica dell’ospedale San Camillo di Roma“ della psicologa Lucia Angrisani, ha ricevuto dalla Swedish Behavioral Medicine Society un importante riconoscimento al XII Congresso Europeo di Psicologia, perché lo studio è stato considerato ”pionieristico” in ambito europeo. La ricerca condotta su 92 bambini operati ha dimostrato che la visita dei Clown Dottori della Federazione Internazionale Ridere per Vivere è stata in grado di diminuire
significativamente le complicazioni post operatorie e di un giorno il periodo di degenza. Nel 2001, la Fondazione Aldo Garavaglia Dottor Sorriso onlus di Milano ha studiato gli effetti della presenza dei clown su 343 bambini ricoverati nelle Pediatrie di tre ospedali lombardi concludendo per l’azione positiva dei clown in corsia sia sul bambino che sui familiari. «Oggi è possibile asserire scientificamente che il lavoro dei clown dottori è molto efficace — aggiunge Spina — non solo per le comunità dei reparti ospe-
dalieri, ma soprattutto nella riduzione del dolore, delle degenze e delle complicanze: è quindi utile persino per la diminuzione dei costi della sanità». Assieme alla psicoterapeuta (e consorte) Sonia Fioravanti, Spina ha dato vita alla Gelotologia (dal greco ghelos, risata) una nuova disciplina che studia ed applica le potenzialità del ridere e delle emozioni positive in funzione di terapia, prevenzione, riabilitazione e formazione. La Gelotologia si avvale dei contributi della Psiconeuroendocrinoimmunologia (Pnei) — una branca
della medicina che ha confermato come le emozioni, attraverso complessi meccanismi neuro-endocrini, condizionino lo stato di salute o di malattia —, ma anche dell’antropologia e delle arti del clown. A Campobasso attraverso i corsi di clownterapia organizzati e coordinati da Fulvio Fusco e tenuti da clown formatori dell’associazione “La Tua voce onlus” sta crescendo il numero di nasi rossi operativi in ospedali, asili d'argento, case di riposo, asili nido e strutture convenzionate.
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Isernia
4 maggio 2014
Telecamere proibite in città, è polemica
Il sindacato Csa chiede spiegazioni al primo cittadino: dove finiscono i soldi pubblici?
Telecamere proibite. Feliciantonio Di Schiavi, responsabile del sindacato Csa scrive una lettera aperta al sindaco Brasiello che sicuramente provocherà nuove polemiche. Dice Di Schiavi: “Come è noto nella città di Isernia vi sono delle telecamere e dette apparecchiature pare che siano state installate durante il “decennio” 2002 – 2012 cioè il periodo più brutto che ha vissuto Isernia dal bombardamento del 1943 ad oggi. E’ stato riferito a questo Sindacato che le telecamere sono state realizzate da una ditta di cui non conosciamo l’identità e la relativa gara di appalto e che sono costate una enorme cifra per le casse del Comune, però, pare che non funzionano e non potranno mai funzionare perché, sempre a
dire dei cittadini, sono state installate in modo errato; sembra che l'impianto non sopporta la frequenza. Pare, inoltre, che a fronte del suddetto servizio, mai entrato in funzione e che probabilmente mai potrà servire all’utenza, il Comune di Isernia paga un fitto di circa 2.000,00 Euro al mese ed il contratto pare abbia una durata decennale. Si chiede di far sapere se sono vere le suddette notizie ed in caso affermativo quali provvedimenti ha adottato oppure intende adottare codesta Amministrazione. Tanto si chiede perché la gente vuole e deve sapere quello che hanno combinato gli amministratori del famoso “decennio” e quello che combinano gli attuali.
“Nave della legalità”, la regione approda a Palermo Il nostro territorio sarà rappresentato dall’ istituto “Giordano” di Venafro “Nave della legalità”: a Palermo il Molise sarà rappresentato dall’Isiss Giordano di Venafro, dall’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII” di Isernia e dal Circolo didattico “Giovanni Paolo II” di Campobasso. “In merito al Concorso “Legalità e Cittadinanza economica” indetto dalla Fondazione Falcone, l’U.S.R. ha selezionato il lavoro presentato dal Vostro Istituto, siete quindi tra i vincitori regionali e sarete a bordo della Nave della Legalità 2014! “ Questa la comunicazione giunta da Palermo alle tre scuole che rappresenteranno il prossimo 23 maggio 2014 in occasione del XXII anniversario della strage di Capaci, l’intero Molise. “Come ogni anno- si legge ancora nella comunicazione giunta alle scuole vincitrici-, il percorso di educazione alla legalità, organizzato e promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dalla Fondazione “Giovanni e France-
sca Falcone”, avrà il suo momento conclusivo il 23 maggio a Palermo con una manifestazione dall’alto valore educativo e simbolico alla quale prenderanno parte le scuole di ogni ordine e grado vincitrici del concorso “LEGALITA’ E CITTADINANZA ECONOMICA. Sconfiggere le mafie attraverso un uso consapevole del denaro”. Le scuole selezionate parteciperanno con la propria delegazione, composta da quattro studenti e due docenti, al viaggio sulla “Nave della Legalità” e a tutte le manifestazioni che si svolgeranno durante la giornata del 23 maggio a Palermo. La nave della legalità partirà dal porto di Civitavecchia il giorno 22 maggio e vi farà ritorno il giorno 24 maggio .”Ecco il programma: si partirà il 22 maggio alle ore 17 dal porto di Civitavecchia con la “nave della legalità” che accoglierà tutte le scuole vincitrici delle 20 regioni italiane. L’arrivo a Palermo è previsto per le
ore 8,30 del 23 maggio. Dopo il pranzo offerto dalla Fondazione Falcone, alle ore 15 partenza dei due cortei animati dalle scuole partecipanti lungo le strade di Palermo per testimoniare l’unione e la vicinanza dei ragazzi di tutto il resto d’Italia ai ragazzi siciliani nel ricordare la figura del giudice Falcone e per testimoniare il desiderio di contrastare la criminalità organizzata. Il corteo arriverà sino al celebre “Albero Falcone”, in via Notarbartolo di fronte alla abitazione del giudice, dove avrà luogo l’evento conclusivo della manifestazione che prevede anche interventi di testimoni della lotta alla mafia. A seguire, intorno alle ore 18, “in punto” la Polizia di Stato suonerà il “Silenzio” commemorativo del ventunesimo anniversario della strage di Capaci. Al termine di tutte le manifestazioni, “La nave della legalità” partirà dal porto di Palermo diretta a Civitavecchia.
Ex lavatoio, arriva la sede per le associazioni Il gruppo “Bene Comune” vince la sua battaglia contro la decisione del commissario Filippi Ex lavatoio: il gruppo di Isernia Bene comune ha vinto la sua battaglia. Dopo essersi opposto alla decisione dell'allora commissario prefettizio Vincenza Filippi di affittare alcuni locali pubblici ai privati, dagli amministratori di Palazzo san Francesco ha chiesto e ottenuto di concedere l'ex lavatoio in comodato d'uso gratuito alle associazioni locali. Ma
anche i singoli cittadini potranno disporre di questo spazio. Dopo la ristrutturazione sono già state organizzate le prime iniziative. Finora hanno fatto richiesta di concessione il circolo Arci, l'associazione culturale I care, Tikanè assiem, il Collettivo Studenti Universitari, il Coordinamento Antifascista Antirazzista Molisano ed Emergency.
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Isernia
4 maggio 2014
Il sindaco Brasiello avverte: attenzione, ci chiuderanno pure la Prefettura
Auditorium, no al direttore artistico Nella sala riunioni di palazzo San Francesco, si è tenuta una conferenza stampa durante la quale l’amministrazione comunale ha voluto chiarire gli aspetti relativi alla regolamentazione dell’uso e della gestione dell’auditorium Unità d’Italia. All’incontro con i giornalisti erano presenti il sindaco Luigi Brasiello, l’assessore alla cultura Cosmo Galasso, il presidente del consiglio comunale Franco Capone e la presidente della prima commissione consiliare Bice Antonelli. In apertura di conferenza, l’assessore Galasso ha ricordato che la regolamentazione dell’uso e della gestione dell’auditorium è stata discussa di recente in consiglio comunale e, alla unanimità, i consiglieri hanno convenuto sulla necessità d’un atto che riesca a disciplinare adeguatamente la materia. Al momento, infatti, si agisce sulla base d’una delibera adottata nel 2012 dalla passata amministrazione. Galasso, nel suo intervento, ha evidenziato come l’utilizzo a pieno regime dell’auditorium non è attualmente immaginabile in quanto la struttura è incompleta. Mancano molte cose importanti, come il sipario, le attrezzature per le scenografie, gli arredi nei camerini e altro ancora. Viepiù, per creare una vera programmazione mancano innanzitutto le risorse finanziare, quindi si va avanti cercando di sensibilizzare gli artisti e le agenzie, per indurli ad organiz-
L’assessore Galasso spiega: non ci sono soldo
zare eventi e spettacoli da proporre a Isernia. La mancanza di risorse economiche rende impossibile, al momento, anche pensare ad un direttore artistico. È poi intervenuta la presidente Antonelli che, rifacendosi alla mozione del consigliere Stefano Testa discussa durante l’ultimo consiglio comunale, ha chiarito alcune questioni. «La struttura – ha detto Antonelli – viene gestita non a discrezionalità ma in virtù di un
atto di giunta comunale del marzo del 2012, che prevede le modalità ed i costi per l'uso privato, nonché i casi in cui può essere utilizzata dal Comune per gli eventi di interesse pubblico. Quello di giunta non è l'atto amministrativo idoneo a tale fine ed è, infatti, provvisorio; per legge la gestione e l'uso della struttura devono aver luogo in base da un regolamento adottato dal consiglio comunale. Sin dal suo insediamento – ha aggiunto la
Aggredisce medico, 40enne in manette
presidente – e, in particolare, negli ultimi mesi la redazione del regolamento consiliare per l'auditorium è stato tema prioritario, peraltro prospettato nel corso dei lavori della prima commissione consiliare permanente. Al fine di promuovere la cultura sul territorio e tra mille difficoltà sono stati organizzati e/o patrocinati numerosi eventi, che hanno avuto un notevole riscontro di pubblico. La mozione, quindi, non avrebbe potuto certamente essere accolta né votata dai consiglieri di maggioranza, che hanno proposto formalmente al presidente del consiglio comunale di modificarla nel senso prima chiarito». A margine degli argomenti riguardanti l’auditorium, il sindaco Brasiello ha voluto anche chiarire altri aspetti relativi alla sede universitaria di via Mazzini, ponendo l’attenzione non già sulla possibilità che l’ateneo molisano lasci il centro storico isernino ma, bensì, sul pericolo che il Molise stesso perda la propria università, stante le dichiarazioni del Ministro Stefania Giannini che ha paventato la chiusura delle sedi universitarie periferiche a causa della razionalizzazione delle spese. «La spending review – ha aggiunto il sindaco – colpirà anche le prefetture. Sul territorio nazionale Ne resteranno solo quaranta; quindi quella di Isernia è a forte rischio».
Anche i profughi scappano da Molise
L’uomo era stato protagonista di una rissa al pronto soccorso di Isernia
É stato arrestato l'uomo che un paio di settimane fa aveva aggredito e colpito con un pugno al volto un medico in servizio al pronto soccorso del Veneziale di Isernia. Solo l'intervento di alcune persone presenti in corsia evitò il peggio. L'uomo finito in manette ha 40 anni, è originario di Napoli, ma da anni vive a Sant'Agapito. A indurre i carabinieri della stazione di Monteroduni ad arrestarlo un episodio simile, che si è verificato un paio di giorni fa. Stavolta l'uomo ha minacciato e aggredito una donna, ossia il medico che lo aveva in cura, procurandole qualche lieve contusione. Non contento, ha prima messo sottosopra lo studio medico, poi si è scagliato contro alcune auto in sosta, provocando danni ingenti. Di fronte a una personalità così violenta, i militari della stazione di
Monteroduni, competenti per territorio, non hanno potuto fare altro che inviare un'informativa alla magistratura isernina, che a sua volta ha disposto un ordine di custodia cautelare. L'uomo - si è appreso - è stato affidato a un istituto di pena della Campania. I reati ipotizzati nei suoi confronti sono di minaccia aggravata, lesioni personali e danneggiamento. Oltre a questa operazione, i carabinieri del comando provinciale nelle ultime ore hanno denunciato tre persone a Isernia, accusate rispettivamente di furto, di spendita di banconote false e di violazione delle norme sulla sicurezza nei cantieri edili, mentre a Rocchetta un uomo di Caivano, già noto alle forze dell'ordine, è stato segnalato all'autorità giudiziaria per porto illegale di armi.
ROCCARAVINDOLA. Ci hanno impiegato 24 ore per rendersi “irreperibili” i profughi (una quindicina) giunti a Roccaravindola Alta nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio. Uno dopo l’altro, alla chetichella, i migranti si sono “dati alla macchia” quasi tutti. Provenienti da Lampedusa, erano arrivati con un volo speciale a Fiumicino. Due ore di pullman e l’arrivo in Molise. Erano stati equamente suddivisi tra due strutture ricettive, rispettivamente ubicate a Roccaravidola Alta e Casacalenda. Evidentemente la prima delle due location non è risultata di loro gradimento…
Spopolamento, lettera a monsignor Scotti Il "Movimento contro lo spopolamento per il riequilibrio territoriale" (nato recentemente per interessamento della associazione culturale agnonese "Università delle Generazioni") ha inviato una lettera al Vescovo di Trivento, mons. Domenico Scotti, chiedendogli di dedicare l'imminente Supplica alla Madonna di Pompei dell'8 maggio all'appello per la venuta di Papa Francesco e del Presidente Renzi in Agnone per avviare concrete e convincenti iniziative contro lo spopolamento che sta svuotando queste montagne rischiando di giungere ad un punto di non ritorno. Inoltre, con una lettera destinata ai parroci
dell'Alto Molise, lo stesso Movimento chiede ai prelati di realizzare veglie di preghiere e recite del rosario nelle chiese e persino casa per casa per intercedere alla Madonna di Pompei l'incontro storico di Papa Bergoglio e del Capo del Governo italiano nell'osso dell'osso del Sud appenninico. Il Movimento ha poi chiesto ai devoti della Madonna del Monte Sant'Onofrio di dedicare la loro ascesa al luogo delle apparizioni dell'8 maggio prossimo proprio alla visita del Papa e di Renzi in Agnone che potrebbe avvenire, con un po' di buona volontà da parte di entrambi, nel pomeriggio di sabato 5 luglio, quando il Papa sarà in Molise.
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Termoli
4 maggio 2014
La senatrice Pelino incorona il candidato sindaco Marone TERMOLI – “Auguro a Michele Marone di governare questa città. Ha tutte le doti necessarie per interpretare al meglio il ruolo che gli state affidando”. Così la senatrice Paola Pelino di Forza Italia in riferimento alla candidatura a sindaco del centrodestra di Michele Marone. Accolta nella sede di via Pepe diventata ormai fulcro della politica di coalizione, Paola Pelino ha offerto anche un passaggio importante sulla coalizione che sostiene Marone. “Il centrodestra a
Termoli esiste da tempo e ha già dimostrato di esserci. Può continuare a governare attraverso questo importante riferimento”. Il passaggio più importante la Pelino lo ha però offerto sull’accordo di coalizione che poco prima dell’ufficializzazione delle candidature ha portato Marone ad essere candidato sindaco del centrodestra. “Si stava creando un problema all’interno della coalizione ma a differenza di quanto avvenuto a Pescara qui a Termoli siete stati bravi a trovare
un accordo che darà delle soddisfazioni a tutti voi. A Termoli avete quindi tutte le credenzialità di confermare il governo di centrodestra”. In seguito la Pelino si è soffermata su temi di estrema attualità come l’economia e le politiche del lavoro. “Il pubblico è ormai saturo. Bisogna far lavorare l’impresa. Solo in questo modo le nostre comunità potranno riprendere fiato, solo così ci sarà la possibilità di creare nuovi di posti di lavoro e riassorbire chi il lavoro lo ha perso ormai da tempo”.
Mastella ribadisce pieno appoggio Angelo Sbrocca scende tra la gente al candidato sindaco Marone
“Con il contributo di tutti si può rendere migliore la città"
TERMOLI - Tra i cittadini, tra la gente. Angelo Sbrocca e un nutrito gruppo dei suoi candidati, hanno incontrato ieri mattina i termolesi nella zona di piazza del Papa. In tanti hanno fermato il candidato sindaco per salutarlo calorosamente e per affidargli le speranze di una città migliore, più vivibile dal punto di vista dei servizi. Molti i consigli arrivati dalle persone che vivono quotidianamente la città e ne conoscono le difficoltà e tante le proposte fatte dai cittadini per migliorare i servizi già esistenti e, più in generale, la qualità della vita della città adriatica. "Il nostro programma prevede diverse azioni ha spiegato il candidato sindaco - ma in primo luogo si basa sull'ascolto dei cittadini, dei loro bisogni e delle loro idee e per me e i candidati, che oggi mi hanno accompagnato, è un vero piacere riscontrare quanto calore e quanta energia ci stiano dimostrando i termolesi".
Amministrative, oggi la convention coalizione termolese
TERMOLI – Oggi alle ore 18, presso l'Hotel Modenese sul Lungomare Cristoforo Colombo, il candidato sindaco Onorevole Remo Di Giandomenico presenterà liste e candidati della coalizione elettorale a suo sostegno. Con l'occasione sarà presentato il programma elettorale e si raccoglieranno idee e suggerimenti dei partecipanti.
TERMOLI - L’europarlamentare Clemente Mastella si è incontrato con il candidato sindaco per il centrodestra, Michele Marone, ribadendo il pieno appoggio dell’Udeur. Un incontro organizzato dal rappresentante cittadino delll’ Udeur, Bruno Fraracci, il quale ha confermato che il partito che rappresenta resta in appoggio alla coalizione di centrodestra qualunque sia il responso del Tar Molise che domani si esprimerà sul ricorso presen-
tato avverso l’esclusione momentanea dell’Udeur dalla votazione amministrativa. Nel suo intervento il candidato sindaco Marone ha sottolineato che: “Se non funziona Termoli non funzionerà tutto il basso Molise. La nostra città deve riprendere il proprio ruolo cardine, la propria centralità. Il mio impegno in rappresentanza della coalizione e della nostra cittadina sarà massimo al solo fine di raggiungere il bene comune. Solo con
l’apporto di tutti raggiungeremo l’obiettivo finale”. Clemente Mastella ha replicato ricordando la propria ricandidatura al parlamento europeo e appoggiando il candidato Marone. “Con Michele Marone Termoli avrà un sindaco dalle grandi capacità amministrative ed umane. Indipendentemente dal verdetto del Tar, l’Udeur farà fino in fondo la sua parte per contribuire alla vittoria finale di questa coalizione”.
TERMOLI – L’eurodeputato Aldo Patriciello interviene sulle paventate trivellazioni nel mare Adriatico chiedendo di tutelare il territorio. “L’equilibrio marino, territoriale ed economico è troppo importante e non può essere sottoposto agli eventuali pericoli che potrebbero generarsi dalle procedure di trivellazione – ha detto Patriciello -. Mi reputo solidale dunque con le re-
gioni Molise e Puglia che tempo fa richiesero al Tar, ottenendolo, il blocco delle attività in Italia e che continuano a battersi affinché venga arrestata anche la procedura di estrazione nelle acque territoriali della Croazia. Nonostante le attività di esplorazione o sfruttamento di idrocarburi in particolari condizioni o aree geografiche non sia vietato dalle direttive europee ri-
mane l’obbligo degli Stati membri di garantire il rispetto delle pertinenti normative comunitarie in materia di ambiente e sicurezza. In particolare – continua l’europarlamentare -, la direttiva sulla sicurezza delle operazioni in mare stabilisce norme chiare su come prevenire incidenti gravi e rispondervi in modo efficace, al contempo migliorando e rendendo più chiare le disposizioni dell’UE in materia di responsabilità. L’approccio seguito dalla direttiva si basa sul principio della precauzione e sui principi dell’azione preventiva e della correzione dei danni causati all’ambiente nonché sul principio di ‘chi inquina paga’. Credo dunque – conclude Patriciello che il nostro Governo abbia l’autonomia per bloccare il rischio di seri danni alle acque e coste adriatiche, sperando che intervenga il prima possibile bloccando il proseguire dell’iter concessorio”.
Patriciello, tutelare il mare Adriatico dalle trivellazioni
Il Fratino scompare in Molise, lo denuncia Ambiente Basso Molise
TERMOLI - Il Fratino (Charadrius alexandrinus) è un piccolo uccello che nidifica sulla costa molisana, ed è in via di estinzione. Da anni Ambiente Basso Molise cerca di tutelare la specie ma, purtroppo, la pulizia meccanica delle spiagge e delle dune da parte dei Comuni costieri, ha fatto si che sulla costa molisana le presenze di questo limicolo, andassero man mano scemando fino, ormai, alla totale estinzione. Nel 2014 la presenza di nidi si è ridotta a soli 3 coppie (nel 2007 le coppie erano 30). Un dato allarmante e scioccante per gli amanti della natura ma che evidentemente non interessa ad alcuni amministratori. Come pure non interessa sapere che gli uccelli sono ottimi bioindicatori e rispondono velocemente alle modifiche ambientali che soprattutto l’uomo apporta con le sue attività. Il Fratino sta
scomparendo sulla costa molisana e questo la dice lunga sullo stato di salute non solo del territorio ma anche e soprattutto di chi vive il territorio. Gli unici Comuni che si sono concretamente interessati al problema sono stati quelli di Termoli e di Campomarino. Il comune di Termoli ha richiesto alla nostra Associazione una mappatura dei siti di nidificazione ma, già negli anni scorsi, si è prodigata con alcuni interventi per salvare la specie, mentre il comune di Campomarino di fatto ha effettuato la pulizia manuale di alcuni tratti di costa. Si spera che anche gli altri Comuni costieri si sentano in dovere di tutelare questo piccolo uccello. Il Presidente Luigi Lucchese
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Termoli
4 maggio 2014
Responsabile urbanistica, Tar annulla il bando Bando annullato, la replica dell’amministrazione
LARINO – L’avviso di selezione del Comune frentano per la selezione di un responsabile del servizio urbanistico è nullo. Lo ha deciso il Tar Molise che ha accolto il ricorso presentato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Campobasso. “Sin dal momento della pubblicazione dell’Avviso Pubblico bandito dal Comune di Larino – commenta il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Campobasso, Gaetano Oriente, eravamo fortemente convinti che lo stesso, vietando la possibilità di partecipazione ai laureati in ingegneria, fosse connotato da vizi di illegittimità. Tant’è che da subito è stata interessata l’amministrazione comunale di Larino nella persona del Sindaco Notarangelo e dell’allora responsabile del Servizio Affari Generali Rosati, invitando con una nostra nota il ritiro dell’Avviso in regime di autotutela e la sua rimodulazione includendo tra i requisiti di accesso alla selezione anche la laurea in ingegneria. Purtroppo, nostro malgrado, da parte del Comune non è stata prestata la dovuta attenzione a quanto noi evidenziavamo con una modalità di intervento estrema-
mente collaborativa e congeniale al nostro modo di operare da sempre. A quel punto l’unica strada da percorrere onde far valere ciò che per noi erano dei legittimi diritti ingiustamente travalicati, era adire la via giudiziaria nel rispetto di un’intera categoria professionale istituzionalmente da noi rappresentata. L’aver cercato invano, preventivamente, la risoluzione del problema – continua Oriente -, nasceva naturalmente da una nostra prerogativa di sempre, vale a dire il non voler essere mai causidici nei confronti di amministrazioni ed enti, ma sempre propositivi e sinergicamente collaborativi. La nostra naturale connotazione istituzionale è per l’appunto anche quella di ausilio, supporto, consulenza ad amministrazioni ed enti ed alle loro strutture tecniche/amministrative naturalmente nei settori di nostra stretta competenza. Mi auguro – conclude il presidente - che per il futuro questo nostro corretto atteggiamento possa essere sempre valutato in termini positivi, nella consapevolezza del nostro perseguire l’interesse generale della collettività attraverso il rispetto di norme e regolamenti vigenti».
LITORALE – Presso il Senato della Repubblica si è svolto, su iniziativa del Segretario del Gruppo PD al Senato Daniela Valentini, il Convegno nazionale su: “Il semestre di Presidenza Italiano del Consiglio dell’Unione Europea”, Blue Economy, opportunità e prospettive per l’Italia, a cui hanno preso parte il Presidente dell’Unci Pesca Michele Marinelli e il Vice Presidente Vicario Gennaro Scognamiglio. Il tema, affrontato in più occasioni dalla Comunità Europea con una serie di atti, merita particolare attenzione in quanto riveste un’importanza centrale per la crescita e lo sviluppo dell’occupazione futura in Europa e per il rafforzamento di una Politica Marittima Integrata. L’Unci Pesca, nel riconoscere le potenzialità offerte dall’economia blu, evidenzia la necessità di affrontare tale tematica considerando
le peculiarità del nostro Paese, come la sua tradizione marittima artigianale, oltre che industriale, le caratteristiche morfologiche delle coste, la situazione economica e sociale degli operatori del settore. Aspetti che sono stati ugualmente evidenziati dal Presidente GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean) della FAO, dott. Stefano Cataudella nel suo intervento su “Economia del Mare: la pesca sostenibile nell’ambito della Blue economy”. L’idea di una politica marittima integrata, fondata su settori interdipendenti e su competenze comuni e infrastrutture condivise, inoltre, non può che suscitare forti perplessità se i soggetti che agiscono al suo interno hanno priorità e interessi sia pubblici che privati. La gestione delle aree costiere e marittime deve rispondere necessariamente a valori e principi collet-
LARINO – Pronta la replica dell’amministrazione comunale con Il gruppo consiliare “La Fabbrica delle Idee per una Larino migliore”. Nella sentenza il Tar specifica che la disciplina vigente non fa distinzione tra la categoria dell’ingegnere Civile e quella dell’architetto“ nondimeno, la pianificazione urbanistica e l’ingegneria civile e ambientale (a tenore degli art. 45 e 46 del Dpr 328/2001) rientrano appieno nelle attività professionali dell’ingegnere come in quella dell’architetto”. Per contro aggiunge anche che “è ammissibile la riserva di una speciale sfera di competenza in capo all’una o all’altra categoria”. Nel caso specifico si rammenta che il Comune di Larino ha recepito i requisiti di competenza tecnica per l’esercizio della funzione di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica dettati dalla Regione Molise (delibera G.R. n.100 del 22.02.2010) con la delibera di consiglio comunale n.25 del 16.07.2010 che, riguardo alla composizione della suddetta commissione, sancisce quanto di seguito riportato: “il responsabile del Servizio Urbanistica ed Ambiente presiede le riunioni della Commissione per il paesaggio. Il
Presidente e uno dei componenti devono necessariamente essere in possesso dei titoli abilitativi per l’iscrizione all’Ordine degli architetti Paesaggisti e Conservatori” (Art.3). Se due più due fa quattro a noi, miseri mortali che mal digeriscono le normative giurisprudenziali, ci sembra che il Responsabile del Servizio Urbanistica, che deve necessariamente presiedere la Commissione del paesaggio, debba obbligatoriamente essere in possesso dei titoli abilitativi per l’iscrizione all’Ordine degli Architetti Paesaggisti e Conservatori. Ciò avvalora la validità della delibera dal Comune di Larino 284/200 (peraltro antecedente al Dpr 328/2001) che ha cristallizzato nella qualifica di architetto il profilo professionale necessario a ricoprire l’incarico dirigenziale in questione nonché la pianta organica del Comune di Larino che prevede l’attribuzione dell’incarico dirigenziale ad un architetto estromettendo ab origine la qualifica di ingegnere. Ma alla fine – prosegue la nota - di tutta questa disquisizione rimane il problema di sostanza: perché il Tar ha accolto il ricorso? Semplice perché l’avvocato Colalillo, difensore del
Comune di Larino, pur avendo avuto suggerimenti e documentazione a riguardo non ha ritenuto necessario citarli nelle memorie di difesa appellandosi sostanzialmente alla irricevibilità del ricorso per tardività. Ci chiediamo: come mai il Segretario comunale Falasca, al quale in più occasioni e nella veste di responsabile pro tempore di alcuni servizi è stato dato mandato di conferire incarichi a professionisti per la risoluzione di problemi dell’Ente, non ha sufficientemente valutato il rapporto di fiducia tra questi e l’Amministrazione Comunale basandosi esclusivamente sulle loro capacità professionali? (vedasi anche il caso dell’ing. Marone). Non possiamo permetterci di commettere più errori di questo tipo. Considerato che in un eventuale ricorso al Consiglio di Stato non sarà più tecnicamente possibile addurre ulteriori memorie difensive ci auguriamo che il legale interessato possa dare la disponibilità a mettersi gratuitamente a disposizione dell’Ente per la formulazione del ricorso. Se ciò non accadesse l’Amministrazione dovrebbe trarre nei confronti del professionista le debite conclusioni”.
Blue economy: le opportunità Cianfoni (Fai Cisl): finalmente la norma e le prospettive in italia tivi, in quanto patrimonio pubblico che deve essere tutelato e potenziato a vantaggio dell’economia eco-sostenibile del nostro Paese. Lo sviluppo della Blue economy deve passare inevitabilmente attraverso la tutela del patrimonio ittico italiano ovvero attraverso l’individuazione di strumenti e mezzi idonei volti a sviluppare il potenziale della crescita dei nostri mari. L’Unci Pesca ha apprezzato, tra gli altri, gli interventi del dott. Salvatore Mazzola, Direttore CNR, Istituto per l’Ambiente Marino e Costiero su “Ruolo della Ricerca e Sviluppo nella Blu Economy”, del Sen. Roberto Formigoni, Presidente nona Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare del Senato, oltre che del dott. Guido Milana, Vice Presidente Commissione Pesca del Parlamento Europeo.
sulla produttività
BASSO MOLISE - “Il Governo e le imprese devono credere nella produttività”. E’quanto ha affermato Augusto Cianfoni, Segretario generale della Fai Cisl, a commento del tanto atteso Dpcm sulla produttività che il Governo ha varato in questi giorni anche per il 2014. Provvedimento atteso da moltissimi lavoratori che in tante imprese hanno concordato e realizzato percorsi contrattuali di produttività, ricercando soluzioni organizzative e mettendo in campo disponibilità finalizzate all’incremento della stessa per l’impresa e, conseguentemente, per il proprio settore. “La produttività è un obiettivo che tutto il Paese deve perseguire - ha sottolineato Stefano Faiotto, responsabile delle Relazioni contrattuali della Fai Cisl - e
che per troppi anni invece abbiamo lasciato ai margini del nostro agire. E' convinzione della Fai che la ripresa di un settore e dell’Italia, passa attraverso la capacità di tutti i soggetti di fare sistema e di condividere una strategia in cui il premio alla produttività sia anche un modo concreto per ridare valore al merito di chi merita“. “E’ con questo spirito – ha concluso Cianfoni - che tantissimi lavoratori attendevano il Dpcm del Governo ed ora le imprese e le organizzazioni sindacali devono agire di conseguenza realizzando intese che creino partecipazione e produttività, rispondendo così alle aspettative di difesa del potere di acquisto delle retribuzioni e all'accrescimento di competitività del made in Italy”.
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Sport
4 maggio 2014
Il campionato di Eccellenza resta vivo solo per la lotta alla salvezza, in vetta giochi fatti con i rossoblù già promossi e la Calcio Dauna agli spareggi per l’Interregionale
Il Campobasso ospita il Roccaravindola per chiudere imbattuto la stagione I lupi ricevono i blucerchiati al ‘Selva Piana’ e dopo la partita, alle 18, festeggiamenti per la conquista della serie D in Piazza Municipio
Il Campobasso si congeda, domani 4 maggio, da questa entusiasmante stagione: al ‘Selva Piana’ è in programma l’ultima partita del campionato di Eccellenza. I lupi affronteranno il Roccaravindola e l’obiettivo per la squadra di mister Francesco Farina è quello di chiudere imbattuti la stagione. I rossoblù hanno vinto il campionato di Eccellenza,
la Coppa Italia regionale e quella nazionale, con uno score perfetto che ha visto il Campobasso giocare 46 partite e vincerne 42, con soli 4 pareggi, due in campionato (Fornelli e Calcio Dauna) e altrettanti nelle fasi nazionali della kermesse tricolore (Avezzano e Catania San Pio X). Un cammino strepitoso da parte dei rossoblù,
che sono tornati immediatamente in serie D, dopo aver abbandonato la Lega Pro lo scorso mese di giugno, a causa della mancata iscrizione del Nuovo Campobasso. La partita contro il Roccaravindola sarà poco più che una formalità con Farina che potrebbe far giocare qualche ragazzo che ha trovato meno spazio in questo torneo. Nunziata dovrebbe giocare tra i pali, davanti al quale si posizioneranno Scudieri, Minadeo e Scampamorte. Nel centrocampo a quattro troveranno una maglia da titolare i centrali Fazio e Corradino, supportati da Volpecina e Mauriello. In avanti il tridente composto da Palumbo, Vitelli e Lazzarini. Sicuro assente il classe 1996 Francesco Cianci, impegnato ad Assisi al Torneo Internazionale della Pace con l’Italia Under 17 dilettanti. In questi giorni gli azzurrini si stanno allenando sotto la guida del ct Roberto Polverelli, l’esordio invece ci sarà mercoledì 7 alle 15 contro la perdente della prima sfida tra Ungheria e Romania. A dirigere l’incontro è stato designato Andrea Battista della sezione di Campobasso, coadiuvato dagli assistenti Nicola Iocca di Isernia e Antonio Pizzi di Termoli. Si gioca alle 15. Dopo l’incontro la squadra, insieme con i tifosi, si trasferirà in Piazza Municipio, dove dalle 18 scatterà la festa del club rossoblù per i successi conquistati in questa stagione. Intanto, la squadra martedì 29 aprile ha già festeggiato al Ristorante ‘Coriolis’ in una serata di gala, offerta dalla famiglia Damiano, titolari della struttura situata alla zona Industriale di Ripalimosani. Campionato di Eccellenza – Con il Campobasso che ha acquisito la vittoria del campionato con largo anticipo e la Calcio Dauna che ha evitato la
disputa dei playoff regionali, approdando direttamente agli spareggi per la serie D, il massimo torneo regionale negli ultimi 90 minuti vivrà soltanto per la lotta alla salvezza. In coda quattro le squadre che ancora possono retrocedere direttamente: Alife e Pozzilli, entrambe con 23 punti, sono le squadre appaiate all’ultimo posto. Il Montenero ha un solo punto in più (24), mentre i campani del Vairano contano 26 punti. La Santeliana è la quint’ultima squadra a quota 27, che prova ad appaiare la Cliternina, squadra alla quale però basta un punto per la salvezza diretta. 30^ e ultima giornata – Il programma: AlifeSesto Campano (Marco Dante di Roma 1); Montenero-Fornelli (Agostino De Santis di Campobasso); Campobasso-Roccaravindola (Andrea Battista di Campobasso); Cliternina-Roseto (Valerio Gioviani di Termoli); Montaquila-Santeliana (Maurizio Barbiero di Campobasso); Gambatesa-Vairano (Gianpiero Miele di Nola); Venafro-Vastogirardi (Cosimo Delli Carpini di Isernia); Virtus Pozzilli-Calcio Dauna (Davide Calvarese di Termoli). La classifica: Campobasso 82 (promossa in serie D); Gioventù Calcio Dauna 71 (agli spareggi per la serie D); Fornelli e Sesto Campano 58; Venafro 56; Gambatesa 39; Roseto 37; Vastogirardi 35; Montaquila 34; Roccaravindola 32; Cliternina 30; Santeliana 27*; Vairano 26*; Montenero 24*; Virtus Pozzilli e Alife 23*. *l’ultima retrocede direttamente in Promozione; la penultima giocherà lo spareggio salvezza contro la quint’ultima; la terz’ultima contro la quart’ultima e da quest’ultime due sfide saranno definite le altre due retrocessioni.
La Scuderia del Sole ai campionati centromeridionali di salto a ostacoli Nuovo viaggio verso la provincia di Frosinone, più precisamente nella cittadina di Atina, per gli alfieri della Scuderia del Sole di Isernia. Da giovedì e fino ad oggi, infatti, gli allievi dell’istruttrice federale Sara Battista saranno impegnati nelle fasi finali dei campionati Centro/Meridionali di salto a ostacoli. Otto i binomi che il circolo pentro schiererà sulla sabbia delle arene di gara per tentare di rientrare tra le primissime posizioni in ogni categoria. Questi i binomi che difenderanno il vessillo della scuola di salto a ostacoli della provincia pentra. Criterium senior: Sara Battista D'Artagnon; Trofeo senior: Valentina Curcio Zahara; Angelo de Bellonia Luna Rossa di Vallerano; Trofeo Children: Lia Zullo Uiterland Uit Noorden; Cat Aggiunte brevetti: Simone Perrella Orudek; Ilenia Di Castro Belle Etoile; Mariasole Coppola Te quiero e.s.; Cat aggiunte 1 grado; Sara Battista Warusus.
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L’Oscar del giorno a Michele Marrone
L’oscar del giorno se lo becca Michele Marone. Il candidato sindaco del centrodestra a Termoli è riuscito a mantenere compatto il centrodestra. Almeno lì, quando si presentano i candidati alle europee sullo stile Mastella, siedono accanto ad un esponente con cui sono collegati i partiti che li vedono protagonisti a livello nazionale. Della serie: almeno sulla costa molisana si mantiene un minimo di coerenza politica. Ora non resta che vedere se la coerenza, nella vita, paga. Ma a deciderlo saranno i cittadini elettori tra 20 giorni.
Il Tapiro del giorno al Movimento 5 stelle
Il tapiro lo assegniamo al Movimento 5 stelle. Il gruppo dei grillini annuncia: gli assessori li sceglieremo tramite curriculum. Buttando al macero, in questo modo, la regola principale della democrazia in base alla quale gli amministratori vengono individuati dai cittadini tramite le elezioni. Le scelte unilaterali, senza coinvolgimento di chi detiene il potere per costituzione, si chiama dittatura. I curricula di solito si presentano ad un’azienda privata come biglietto da visita per ottenere un posto di lavoro. Il Comune, invece, dovrebbe essere la casa del popolo.