4 maggio 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 88 - DOMENICA 4 MAGGIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Roberto Speranza

L’oscar del giorno lo assegniamo a Roberto Speranza. Il capogruppo del Pd alla Camera dei deputati è stato bravissimo a mantenere i nervi saldi quando ieri si è presentato nella sede elettorale del candidato sindaco Battista affiancato dal governatore Frattura. Perché il Pd deve ringraziare solo il presidente della Giunta regionale se è diventato lo zerbino del Molise con la definizione di Patriciello Dipendente al posto di Partito Democratico. Una confusione dettata dall’aiutino sottobanco che il governatore piddino sta dando a Forza Italia proprio per le europee.

Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura

La campagna elettorale? Una valanga di fregature di Giovanna Ruggiero

Il tapiro lo diamo a Paolo Frattura. Il governatore, per osservare il finto spazio al merito sbandierato in campagna elettorale, cosa fa? Nomina, come liquidatore delle Comunità Montane, Nicandro Cotugno, ossia quel soggetto che da sindaco di Venafro ha sforato il patto di stabilità, colui che ha intascato illegittimamente l’indennità di fine mandato e che è membro del Cda del Neuromed di Patriciello. Insomma, che Frattura stesse portando il Molise alla distruzione lo si era capito, ma accelerare il processo non gli conviene. Come farà poi a percepire 12.500 euro al mese?

Sarà che le orecchie sono stanche di ascoltare fesserie tipiche della campagna elettorale, abbiamo deciso di scrivere la verità ai cittadini. Guardiamo le amministrative di Campobasso. Chi non si occupa di politica, sa dire chi sono i candidati? Lo abbiamo chiesto, e la risposta è no. Si ha una gran confusione. Ed è normale, viste le posizioni di chi sta col centrodestra per le europee, col Pd per le comunali. Con il Pd in Regione e con Forza Italia alle europee… Insomma, gira la testa al solo pensiero. E poi ci sono i candidati. Battista è favorito, e come può non esserlo con 11 liste (molte inconsistenti ma fanno scena) a suo favore? Quindi va in giro su è giù per la città a fiancheggiare i vari parlamentari o candidati alle europee del suo partito (quello Patriciello dipendente) che arrivano a Campobasso oggi e la dimenticheranno per i prossimi 5 anni. Lui dice: vi restituisco la città. Beh, magari, visto che siede a Palazzo San Giorgio da 35 anni. Però è un bonaccione, quando lo guardi ti vien voglia di pizzicargli le guance mentre ti parla con calma e dolcezza. Poi c’è il grillino Roberto Gravina che, forte del boom di Beppe Grillo, si prende il lusso di dire: signori, noi non capiamo una beneamata mazza di amministrazione, ma se ci votate poi vediamo di imparare. Su chi? Sulla nostra pelle. Anche no, grazie. Ma piace molto alle

donne. Sono tante quelle che lo voterebbero per il suo aspetto fisico. Beh, almeno, è già qualcosa, anche l’occhio vuole la sua parte. Poi c’è Michele Scasserra, quello del Polo civico. Ogni tanto compare con qualche post su Facebook che fa notare alla popolazione virtuale che esiste. Per il resto, non si capisce ancora se è o meno candidato. Per lui parla il silenzio. Ogni tanto ci prova l’ingegnere Coralbo a far apparire sulla stampa una voce di dissenso di questo Polo rispetto alla coalizione di Battista, magari prendendo di mira l’inefficienza della rappresentanza più in voga di questo centrosinistra: il governo regionale. Scasserra però è uno intelligente, peccato che pare non fregarsene nulla di questa competizione. Vogliamo pensare che stiamo dicendo baggianate, ma il contrario, lui, dovrebbe dimostrarlo con i fatti. Poi c’è Big Gino che scalpita, forse è l’unico. Sa di perdere il posto da sindaco, ma vuole la battaglia per puntare ad avere peso su un eventuale ballottaggio. Sempre se ci sarà. Però è simpatico assai. Infine, c’è Pino Saluppo. E’ difficile esprimersi sul collega giornalista. Anche lui, però, sembrava molto più attivo prima della presentazione delle liste. Una volta consegnato tutto in tribunale, pare essersi ritirato in sordina. Insomma, più che una campagna elettorale, quella di Campobasso, sembra un dormitorio pubblico. Come al solito, c’è sempre qualcosa dietro: una valanga di fregature.


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