ANNO IX - N° 100 - VENERDÌ 4 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it
L’Oscar del giorno a Costanza Carriero
Oggi l’Oscar se lo merita tutto Costanza Carriero. Il tesoriere del Pd tenta di mandare avanti, da buona madre di famiglia, la casa del Partito Democratico. Un’impresa ardua visti i tanti figli indisciplinati che, nonostante la carica di consigliere o assessore (regionale e provinciale), non collaborano a mandare avanti la baracca. Guadagnano tanti soldi però, soprattutto gli eletti che siedono in Regione. Eppure non sborsano un quattrino, o ne tirano fuori troppo pochi. E lei? Il povero tesoriere deve fare salti mortali per pagare luce, telefono e affitto.
Il Tapiro del giorno a Salvatore Colagiovanni
Il tapiro del giorno se lo becca Salvatore Colagiovanni che, a sei mesi dal voto al Comune di Campobasso, si accorge all’improvviso che il sindaco Di Bartolomeo ha fatto poco per la città. Alla buon’ora. Colagiovanni, e te ne accorgi dopo 4 anni e mezzo? E tu, caro consigliere delegato e portavoce del sindaco, dove sei stato in tutti questi anni? Come mai solo oggi finisce questa intesa idilliaca con il buon Gino? Sarà forse che “il Cola” ha deciso di candidarsi altrove e deve prendere le distanze per recuperare credito e soprattutto voti?
Stalin e Berija de' noi altri L’angolo della tartaruga La tartaruga è lenta, va piano, ma alla fine arriva. Oggi si notano tanticorridori che corrono e non arrivano mai. Basta sentirli o vederli nelleloro splendidi immagini televisive, per rendersene conto. Preferisco chitaglia il traguardo con pazienza, sforzo e fatica a chi pensa di raggiungeresubito una meta che non vedrà mai. Da oggi la piccola tartaruga inizia la sua prova
Invito a leggere i pezzi di Dardo, alias Adalberto Cufari, sulla Gazzetta del Molise. Invito a leggere l'editoriale di Giovanna Ruggiero sullo stesso giornale. Solo così, col report della cronaca politica, potrete rendervi conto del livello scabroso cui è scesa la politica regionale al comando. Il Presidente Frattura lancia insinuazioni sulla sistemazione del figlio di un giornalista, suo cognato Nico Ioffredi chiede alle Forze dell'Ordine ( tra l'altro sua moglie è alto dirigente della Polizia di Stato) di indagare su chi ci sia dietro alla protesta anticasta dell'altro ieri. Nessuno, caro Nico. Ha fatto tutto Romano Amoroso, uomo di sinistra da sempre, per dirla tutta fedelissimo di Totaro fin dalla gioventù, come di sinistra è sempre stato Rino Ziccardi e altri come lui. Non hanno capito
che la protesta non ha bandiera se non quella della decenza. Frattura e Ioffredi ricordano l'aneddoto (inventato) su Mariantonietta che affacciata al balcone della reggia di Versailles, al popolo che urlava "Non abbiamo il pane", avrebbe risposto "Mangiate brioches". E' un falso storico ma l'atteggiamento è lo stesso, il muro di gomma di fronte alle esigenze dei cittadini. Per chi non sapesse chi è Berija, informa che era il capo della polizia politica di Stalin. Su di lui racconterò a parte una storia eroica, quella dei fratelli Starostin. La tattica usata dai cognati al potere, è identica a quella della ex CCCP stalinista. Denigrazione dell'avversario per isolarlo e annientarlo. Uso della forza contro l'opposizione. Antonio Campa
2
TAaglio lto
4 ottobre 2013
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 7 della legge regionale 23 del 2012 con la quale è stato approvato il rendiconto generale dell’esercizio finanziario 2011
Due ispettori della Ragioneria generale dello Stato diranno se i Bilanci della gestione Iorio sono in regola o sono truccati A sua volta, la commissione consiliare incaricata di indagare sullo svolgimento delle politiche finanziarie e di bilancio, sulla formazione e sulla gestione del debito, e sull’efficienza della programmazione conomico-finanziaria del passato governo di centrodestra, procede a rilento L’antefatto è noto: la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 7 della legge regionale 23 del 2012 con la quale è stato approvato il rendiconto generale dell’esercizio finanziario 2011 (sentenza numero 138 del 2013) in quanto in contrasto coi principi di coordinamento della Finanza Pubblica. Il fatto è noto altrettanto: il nuovo governo regionale vuole specularci tutto il possibile da questa faccenda per dimostrare che il governo che lo ha preceduto è stato un governo fasullo. Per arrivare a questa conclusione, Frattura&Company hanno incaricato i direttori delle varie aree organizzative della Regione di accertare, uno ad uno, i residui attivi e passivi relativi agli anni 2011 e 2012 per stabilire una volta per tutte quali sono da considerare in perenzione, quali in prescrizione e quali insussistenti, da cui partire poi per arrivare a stabilire il grado di affidabilità delle poste di Bilancio dal 2006 a venire in su. Sono stati allertati e messi alla frusta dalla giunta,
con l’obbligo di fornire i dati entro e non oltre il 17 agosto scorso. Missione compiuta. Stentiamo a crederlo, ma i direttori ce l’hanno fatta a consegnare i dati su cui lavorare per stabilire se i bilanci consuntivi in questione sono corrispondenti allo stato di fatto oppure nascondono operazioni surrettizie. A dirlo però non saranno gli stessi direttori né altre strutture di analisi interne alla Regione. A dirlo saranno invece i due ispettori della Ragioneria generale dello Stato che la giunta regionale ha chiesto venissero a metterci le mani, avendone titolo e autorità, non solo per dare un giudizio tecnico di alto profilo, quanto per evitare che in una materia tanto delicata sul piano finanziario e non di meno su quello politico, fossero le strutture interne della Regione sospettabili di faziosità o d’imperizia. Una mossa strategica, non c’è dubbio, da parte di Frattura&Company per smarcarsi da questa possibile accusa, ma anche un’ammissione di debolezza e di
sfiducia nei confronti dei propri dirigenti e funzionari. I Bilanci sono materia delle strutture, al di là del peso politico del governo di cui sono espressione, per cui eventuali errori ed omissioni hanno complicità o incapacità di natura strettamente interna. Faccenda delicata, che il governo regionale in carica si preoccupa di gestire con la massima terzietà di giudizio. Che gli dovrebbero fornire i suddetti ispettori venuti da Roma. Al dato tecnico-numerico seguirà il dato politico che la giunta Frattura s’è proposto di raggiungere con il giudizio e i pareri che saranno emessi dalla commissione consiliare incaricata di indagare a sua volta sullo svolgimento delle politiche finanziarie e di bilancio, sulla formazione e sulla gestione del debito, e sull’efficienza della programmazione economico-finanziaria del passato governo di centrodestra. In genere si parla di autunno caldo, alludendo alle temperie politiche; questa
La storia dei fratelli Starostin fondatori dello Spartak Mosca Gli eroi del calcio russo deportati per ordine di Berija di: Antonio Campa I fratelli Starostin erano figli di un cacciatore delle tenute imperiali e di una casalinga; abitano a Mosca, nel quartiere Presnja. D'inverno, la Moscova gelata è il teatro di risse ritualizzate fra gli abitanti della Presnja e quelli del confinante quartiere Dorogomilov: combattimenti che durano dalla mattina alla sera, con regole precise come prescrizioni di un codice cavalleresco. L'alternativa dei giovani moscoviti a questi combattimenti è il calcio. Il calcio è appena sbarcato in Russia: a Pietroburgo la prima partita viene giocata nel 1898, a Mosca nel 1901. La passione calcistica dilaga velocemente di cortile in cortile, di spiazzo in spiazzo. E sono i fratelli Starostin a dotare la Presnja del primo vero e proprio campo da gioco, la Gorjucka. Dopo la rivoluzione d'ottobre e gli anni della guerra civile e
del comunismo di guerra, nasce la squadra la Krasnaja Presnja, Vladimir Majakovskij le dedica versi futuristi: «In Russia anche a crepare squadra migliore della Krasnaja Presnja non puoi trovare». Molto presto, la squadra diventa molto di più di una semplice squadra di quartiere. Nikolaj Starostin ha l'idea di creare una società polisportiva che possa competere alla pari con le già grandi e potenti squadre militari, come la Dinamo (del commissariato degli interni); e nel 1935 nasce così lo Spartak Mosca, all'alba di una notte trascorsa dai fratelli Starostin e da pochi amici in una stanza fumosa. Spartaco è il nome del capo di un'epica rivolta di schiavi e lo Spartak è l'unica squadra istituita non dall'alto ma per spontanea iniziativa di un gruppo di amici, non dipende da dicasteri ma fa capo al Komsomol, l'Unione comunista della gioventù; la classe operaia di Mosca
ne è fin dall'inizio la platea di tifosi più numerosa. Nel 1936 la Piazza Rossa viene coperta da un enorme tappeto di feltro verde, sul quale la prima e la seconda squadra dello Spartak giocano una partita dimostrativa davanti a Stalin in persona. Nemmeno la Dinamo ha mai ottenuto tanto e nessuno potrebbe immaginare l'entusiasmo di Stalin, che la partita invece suscita: lo Spartak non è più solo la squadra amata dagli operai ma è adesso anche la squadra che ha imposto il calcio all'attenzione di Stalin ed emana appeal e fascino anche verso il mondo della cultura, dell'arte e dello spettacolo, nel quale del resto i fratelli Starostin sono attori a loro completo agio. Ma ogni storia che aspiri alla leggenda ha le sue discese all'inferno. I funzionari invidiosi ed in particolare il famigerato Lavrentij Berija, responsabile diretto delle repressioni staliniane, capo dei servizi di sicurezza dal 1938, ex calciatore, viscerale appassionato di calcio e presidente, in virtù della sua carica, della Dinamo, la
volta, ancora più caldo, con l’aggiunta di temperie economiche-finanziarie. Altro materiale da manipolare. Altre occasioni per polemizzare. Però anche la possibilità di spazzare equivoci e intemperanze qualora gli ispettori venuti da Roma dovessero rassicurare sulla correttezza delle procedure e dei procedimenti relativi ai Bilanci presi in esame. Dardo
LA
STORIA INSEGNA
squadra dell'esercito. Berija fa e disfa come vuole: lo SPartak vince la finale contro la Dinamo e lui fa ripetere la partita ma lo Spartak vince ancora. Per suo ordine, tutti e quattro i fratelli Starostin vengono arrestati nel 1942 e vengono torturati e processati. Ma nessuno di loro cede alle torture, ciascuno di loro potrà dire «tutto è perduto fuorché l'onore»; vengono condannati a dieci anni di lavoro forzato nei gulag per commesso reato di propaganda di sport borghese. I dieci anni trascorrono veloci e lentissimi come un secolo e per tutto questo tempo i quattro fratelli rimangono separati ma tutti sopravvivono e tutti vivranno la loro seconda vita con onore, da galantuomini. La fine di Berija, è simile a quella che fece fare a migliaia di uomini e donne. Dopo la morte di Stalin, salito al potere Nikita Krusciov, che prima di diventare l'uomo della fine della guerra fredda era "Il boia dell' Ucraina", la sua sorte era segnata. Krusciov lo fece uccidere senza processo nel corso di una riunione politica.
3
TAaglio lto CAMPOBASSO. Si è tenuta ieri mattina l’udienza del ricorso presentato dai magistrati molisani relativa al recupero dei contributi previdenziali e assistenziali del post sisma. Tra i ricorrenti ci sono tutti, o quasi, i magistrati che svolgono la propria attività in Molise. I nomi? Cordisco Cleonice Gabriella, Bile Corrado, D’Angelo Nicola, Di Giacomo Vincenzo, Falcione Giovanni G., Fiorilli Giovanni, Iesulauro Rossana, La Rana Antonio, Mastronardi Margiolina, Papa Fabio, Pepe Teresina, Quaranta Elena, Rinaldi Libera Maria Rosaria, Venditti Rosanna, Venturi Luca Alfredo Davide. A discutere la tesi dei magistrati nel 2006 è stato l’avvocato Salvatore Di Pardo. Ieri invece è stata l’avvocato Anna Pangia, rintracciabile al numero telefonico dello studio Di Pardo. Ossia lo stesso studio legale di proprietà di quel Salvatore Di Pardo che è l’avvocato del presidente della Regione Molise, che è di fatto, anche se ufficiosamente, consulente della Regione Molise, che siede ai tavoli tecnici della Sanità insieme a Frattura ed è anche il legale delle imprese non solo sanitarie ma anche immobiliari ed energetiche riconducibili ad esponenti politici regionali ed europei e in contenzioso con la Regione Molise. Sulla questione tecnica dei contributi il Tar si pronuncerà a febbraio 2014. La vicenda è la stessa che coinvolge i dipendenti pubblici per la quale proprio due giorni fa la Corte d’Appello di Campobasso ha dato accolto le ragioni dell’Ufficio vertenze della Flc Cgil, ha respinto i ricorsi proposti dall’Avvocatura dello Stato avverso le sentenze con cui il Tribunale aveva riconosciuto il diritto dei lavoratori a restituire i contributi previdenziali, a suo tempo sospesi, riconfermando le modalità più favorevoli previste dall’Ordinanza presidenziale. Così, visto il ruolo dell’avvocato Di Pardo nella complessiva situazione politico amministrativa regionale, non sarebbe stato il caso di scegliere il legale di un foro diverso? Cosa ne pensa il Consiglio Superiore della Magistratura? E il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri visto il coinvolgimento di Salvatore Di Pardo nel suo triplice ruolo di: legale del governatore Frattura, consulente “senza portafoglio” della Regione Molise e di avvocato delle imprese sanitarie, edili ed energetiche in conten-
4 ottobre 2013
Se l’imparzialità del giudice diventa un optional:
Chi ci custodirà dai custodi? Da Frattura a Patriciello fino ai giudici e ai pm: lo studio Di Pardo tra controllori e controllati
zioso con la stessa Regione Molise? La coincidenza della scelta dei magistrati che operano in Molise non rende imbarazzante questa sorta di sovrapposizione, o coincidenza che dir si voglia, visto il ruolo dei giudici che sono chiamati a controllare? Tutto regolare, per carità.
Se non fosse però che il giudice deve non solo essere ma anche apparire imparziale. Soprattutto in una regione piccola come il Molise dove pubblici ministeri e avvocati spesso hanno la casa al mare distante appena pochi metri o dove praticanti e gip fanno shopping insieme. Tant'é che, i dubbi
sollevati, vanno soprattutto nell'interesse degli stessi controllori (i magistrati in questione che spesso si occupano delle vicende dei politici) a preservare la propria immagine di terzietà. Stando così le cose, però, ci si chiede: ci ci custodirà dai custodi? Antonio Careca
La puntualizzazione
Chirurgia vascolare, gli infermieri del Cardarelli fanno le pulci alla ex Cattolica Abbiamo letto questa mattina sulla rassegna stampa dell’ASREM un articolo dal titolo “ la buona sanità che dà lustro al Molise” . Il titolo ha stimolato la nostra curiosità che è diventata sempre maggiore quando abbiamo appreso che si parlava di interventi di chirurgia vascolare effettuati presso la Fondazione “Giovanni Paolo II”. Nell’articolo si narra di quattro difficilissimi e complessi interventi eseguiti per patologia aneurismatica che hanno costretto l’equipe della Fondazione a trascorrere numerose ore in sala operatoria, affrontando momenti di alta tensione, fortunatamente con lieto fine, come in tutte le fiabe che si rispettino. Ovviamente la cosa non può che farci piacere, soprattutto per il bene dei pazienti, e certo non ci rende perplessi più di tanto la pomposità con cui l’ufficio
stampa della Fondazione, e gli organi di informazione a cascata, facendo sia chiaro il loro lavoro, hanno dato risalto alla notizia. Ci permettiamo solo di ricordare che nel reparto di Chirurgia Vascolare Pubblica del “Cardarelli” i nostri operatori eseguono di routine interventi del genere, come in tanti altre strutture simili del paese, magari non impiegando tante ore come dicono in Fondazione, ma quelle che una buona tecnica richiede all’interno di specifici e codificati protocolli scientifici; il tutto senza che ciascun operatore esterni stress lavorativi straordinari per aver partecipato a operazioni importanti che rientrano nella ordinarietà di un reparto di alta specializzazione quale è quello di chirurgia vascolare. Ogni giorno noi facciamo il nostro lavoro con professionalità, dignità e umanità.
Non ci sentiamo eroi e crediamo, pur non avendo il clamore dei titoli ad effetto, di contribuire a dare, con il nostro umile lavoro, "lustro" alla sanità di questa regione. Ma siamo soprattutto felici di aiutare tanti malati a risolvere, o a rendere più sopportabili, patologie gravi e difficili. I loro occhi e quelli dei loro cari pieni di gratitudine dopo un intervento, ci ripagano molto più di un comunicato stampa esaltatorio. Diversamente dai collegi della Fondazione intenti nell’autocelebrazione mediatica, nel continuare in silenzio il nostro lavoro quotidiano, preferiamo esprimere solidarietà a tutti quei colleghi che, in quella stessa struttura, stanno vivendo momenti difficilissimi per il loro futuro lavorativo”.
TAaglio lto
4 4 ottobre 2013
Altri fondi revocati: prosegue la vendetta di Frattura CAMPOBASSO. A gennaio con delibera numero 66 l’esecutivo di centrodestra aveva deciso di riprogrammare i fondi Par in materia di viabilità spostando 15milioni di euro dalla così detta Fresilia, l’arteria che collega la Trignina con la Bifernina, su 11 diversi interventi in Comuni della provincia di Campobasso. La motivazione di questa decisione, dall’allora Giunta Iorio, era chiara: per realizzare quell’arteria occorrono 40milioni di euro. Con i 15, dunque, non si sarebbe realizzata nemmeno la metà dell’opera. L’impegno era di stanziare l’intera somma per la Fresilia il prossimo anno e di utilizzare quei 15 milioni per strade in cui il costo dei lavori permetteva di spendere quel denaro ultimando i lavori stessi. Contro questa decisione si scagliò l’attuale vertice di Finmolise, Carlo Veneziale che, a ridosso delle elezioni, parlava di logiche clientelari nella decisione e di scippo di risorse a Isernia. Soprattutto nei Comuni interessati di Frosolone, Civitanova del Sannio, Bagnoli del Trigno, Macchiagodena, Sant’Elia Sannita. Ad agosto la Giunta di centrosinistra revoca la delibera 66 e, con stesso atto, delibera 399, riassegna i fondi a Isernia. Allora viene da chiedersi: anche oggi la revoca della delibera decisa da Nagni e Frattura va letta nello stesso modo? Ossia Frattura si vendica del mancato appoggio di quei comuni della provincia di Campobasso in cui Iorio, con metodo clientelare, aveva finanziato opere che potevano essere portate subito a conclusione? Se si segue il filone della teoria Veneziale per cui la decisione della Giunta Iorio era preordinata da motivi elettorali, allora di conseguenza la decisione di Nagni e Frattura è preordinata da ipotesi vendicative. Si toglono i fondi ai Comuni di Campobasso che potevano aprire e chiudere i cantieri con quei soldi, e i 15milioni tornano alla Fresilia potendo così solo far partire i lavori fin quando non ci saranno le somme necessarie a concludere l’opera. Intanto le strade finanziate da Iorio al momento non saranno realizzate. Quelle finanziate da Frattura e compagni neppure. A chi giova questa decisione?
L’Adusbef Molise contro l’ammortamento dei mutui alla “francese” L’ associazione dei consumatori ADUSBEF,rappresentata dall’Avv. Carmine de Benedittis,si occupa dal 1999 del contenzioso bancario e finanziario nel Molise ottenendo lusinghieri risultati in favore dei consumatori che hanno promosso cause contro gli istituti bancari. Difatti,numerose sono le sentenze ottenute dai correntisti-consumatori nell’ambito molisano grazie alle quali,durante questi anni, hanno recuperato milioni di euro dalle banche. Nonostante le recenti sentenze della Cassazione e nonostante i tanti recuperi operati nei confronti delle banche a vantaggio dei consumatori,queste ultime continuano ad utilizzare la pratica dell’anatocismo sugli scoperti di conto corrente in virtù di concessioni legislative che, di fatto ,legittimano tale uso soltanto con riguardo a quei conti correnti aperti dopo il 2000,mentre, per tutti gli altri tale pratica è assolutamente illegittima;tanto è vero che chiunque può ripetere le somme di cui la banca si sia appropriata illegittimamente applicando la pratica dell’anatocismo sugli scoperti di conto
corrente,rivolgendosi presso la sede ADUSBEF Molise in Via Mazzini n. 40/b in Campobasso. Nell’ultimo anno, l’ADUSBEF Molise si è occupata anche della questione dei mutui,giacchè,proprio in relazione a questi ultimi,è stata pubblicata una sentenza il 3 Maggio 2012 dal Tribunale di Larino,a firma del Giudice Dott.ssa Barbara Previati,la quale ha declarato la illegittimità del piano di ammortamento applicato ad un mutuo fondiario.La causa,intrapresa da un imprenditore frentano e patrocinata dall’avv. Carmine de Benedittis,responsabile dell’associazione ADUSBEF Molise,aveva lo scopo di richiedere all’istituto bancario,che aveva concesso il mutuo in favore dell’imprenditore medesimo,la restituzione degli interessi pagati in più a causa dell’applicazione del cosiddetto piano di ammortamento alla “ FRANCESE”,comportante,a conti fatti,un maggior esborso di interessi corrispondente ad un pedissequo aumento del T.A.N.,rispetto all’applicazione,per converso,del sistema di ammortamento all’ITALIANA.
Per una più chiara interpretazione di quanto su affermato,è necessario premettere una sintetica illustrazione dello sviluppo dei piani di restituzione delle somme erogate dagli istituti di credito. In via generale,tale restituzione viene determinata mediante il c.d. piano di ammortamento,nel quale, vengono prefissati gli importi che il mutuatario deve corrispondere al mutuante. Nel piano di ammortamento le voci che concorrono alla formazione dell’importo delle singole rate sono : quota capitale per rata quota interessi per rata capitale residuo. In particolare, gli interessi vengono determinati per la prima rata applicando il tasso d’interesse convenuto sull’intero importo erogato.Dalla seconda rata in poi,invece,gli interessi vengono calcolati applicando il suddetto tasso sul capitale residuo,risultante dalla detrazione progressiva delle quote capitale. - Il sistema di ammortamento c.d. alla francese prevede che l’intero capi-
tale di mutuo erogato venga diviso in quote percentuali,rata per rata,diverse,più basse all’inizio e crescenti via via, dalla seconda rata in poi. Tale sistema determina la diminuzione del capitale residuo,su cui si calcolano gli interessi in maniera non costante,minore all’inizio e man mano crescente, con conseguente applicazione di tassi non corrispondenti a quelli preliminarmente pattuiti nel contratto di mutuo,bensì con un fisiologico e proporzionale aumento degli stessi. - Il sistema di ammortamento c.d. all’italiana con quota capitale costante ,invece, prevede la suddivisione del capitale erogato in quote per capitale uguali,in modo da abbattere costantemente,rata per rata ,il residuo debito capitale su cui vengono calcolati gli interessi dalla seconda rata in poi.Ciò consente di determinare gli interessi dovuti con puntuale e precisa corrispondenza a quanto pattuito nel contratto di mutuo. - Dal raffronto dei due sistemi di calcolo risulta che l’applicazione del sistema di ammortamento alla francese determina una maggiorazione degli interessi effettivamente pretesi dall’istituto di credito mutuante su ogni singola rata del mutuo. Pertanto,in virtù di quanto su affermato,si invitano tutti coloro che abbiano contratto un mutuo (fondiario o chirografario) o chiamasi anche finanziamento,che sia stato pagato da non più di 10 anni, a rivolgersi presso lo studio legale dell’Avv. De Benedittis Carmine ,responsabile ADUSBEF Molise,per recuperare,in seguito ad un ricalcolo dei piani di ammortamento,le somme indebitamente percepite dall’istituto di credito.
5
TAaglio lto
4 ottobre 2013
Il sindacato denuncia: non c’è un punto di riferimento e i problemi aumentano La Fials chiede l’attivazione di un tavolo permanente. E il commissario ad acta che dice?
All’Asrem non c’è
chi firma: è caos
CAMPOBASSO. Lo si era detto: la diatriba tra Percopo e Ruta e la decisione di Frattura di sollevare Ruta ed avviare la procedura di decandenza per Percopo sta portando a risvolti pericolosi per la sanità molisana che già non naviga in buone acque. E’ tutto fermo, immobile. Tanto che il sindacato FIALS decide di scrivere una nota per mettere a conoscenza gli organi d'informazione e i cittadini di quanto sta accadendo all’Asrem negli ultimi mesi: “A seguito delle note vicende che riguardano la titolarità della Direzione Generale dell’Asrem essendo venuto a mancare un interlocutore di riferimento costante, i problemi che sono tantissimi
anzichè trovare soluzioni vengono puntualmente rinviati arrecando danni ai cittadini, ai lavoratori e al bilancio dell'azienda”. Alla premessa fanno seguito una serie di punti che evidenziano la drammaticità della situazione: - la carenza di personale (reale) più volte denunciata non trova alcuna soluzione; - diverse indennità contrattuali sono state unilateralmente sospese se pure continuano ad essere rese le prestazioni richieste. Ad esempio la pronta disponibilità in emodinamica e in sterilizzazione a Termoli e lavoro straordinario imposto e poi non corrisposto; - non si vuole sottoscrivere un contratto integrativo
aziendale per superare i vecchi contratti sottoscritti nelle ex zone territoriali di Campobasso, Isernia, Termoli e Agnone peraltro disattesi costantemente. “Questi sono solo alcuni punti per avere tutti contezza di quando sta accadendo”. Questa mattina, proprio per discutere della questione, si terrà all’Asrem alle 11 una riunione. “L'idea di questa organizzazione sindacale è quella di attivare un tavolo permanente di contrattazione insieme alla R S U aziendale e le altre OO.SS. per trattare questa delicata vertenza che vede coinvolta la sanità pubblica e privata della nostra Regione”.
Chiarezza per amore della notizia e dell’informazione I latini dicevano “bis repetita iuvant” anche se nella fattispecie lo iuvant non c’azzecca assolutamente come direbbe l’ottimo Tonino Di Pietro. Un bis che necessita per fare chiarezza sul nostro modo di operare nel complesso mondo dell’informazione. Per un mero errore d’impaginazione che molti non conoscono specialmente in procinto di mandare in stampa gli articoli che, a differenza di un tempo quando erano impaginati dal compositore, oggi arrivano belli e confezionati tramite i potenti mezzi informatici, l’imprevisto potrebbe accadere. Un imprevisto che arriva quando meno te lo aspetti causa il lavoro febbrile della
redazione che, dopo una prima scrematura degli articoli, visto che lo spazio del giornale è preordinato, viene affinato secondo le esigenze nel senso materiale e non ideologico. Un lavoro che vede la collaborazione collettiva ma che, come recita un detto popolare “chi non lavora non sbaglia”, può vedere qualche distonia specialmente nelle titolazioni che spesso sono accompagnate da occhielli introduttivi degli argomenti. Tutto questo perché, ripetiamo a scanso di equivoci ma anche perché non è nostra intenzione puntare il dito accusatorio verso nessuno ma solo verso il sistema, nell’edizione di ieri per un mero errore di composizione dell’arti-
colo pubblicato in terza pagina “QUANNO ER POPOLO SE SDEGNA IL POTERE SE SGRUGNA” è comparso un sottotitolo che non ha nulla a che fare con lo scritto, anche perché se si legge attentamente l’articolo non sono riportati né nomi né cognomi che, secondo le regole del giornalismo possono essere citati solo in caso di precisi dati o fatti o in presenza di dichiarazioni rilasciate. Questo non per sbugiardare il lavoro della redazione, ma per precisare che l’occhiello apparteneva ad altro articolo pubblicato nei giorni scorsi che è stato erroneamente lasciato e non cancellato e di conseguenza è apparso erroneamente sul giornale. Un er-
rore di cui facciamo molto volentieri ammenda: badate non sono sviolinature o cercare d’ingraziarci nessuno, ma solo perché siamo al servizio dell’informazione e dei lettori. I quali, vengono prima di ogni cosa qualunque essa; sia senza se e senza ma. Cose che potrebbero innescare, visto i tempi, letture errate e dietrologie che non esistono assolutamente perché la nostra “missio” è quella di raccontare nel modo più semplice e più chiaro i fatti e non certamente mettere alla gogna nessuno altrimenti tradiremo la deontologia professionale che purtroppo da molti viene messa in dubbio.
6
Campobasso
4 ottobre 2013
Colagiovanni alza la testa, Coralbo: che farsa, resta in maggioranza e si maschera da oppositore Colagiovanni in lite con Di Bartolomeo. “Ma mi faccia il piacere!”. Il consigliere di Costruire Democrazia Michele Coralbo commenta lo spettacolino che in questi giorni sta mettendo in scena l’esponente del Pdl Salvatore Colagiovanni. “Ma davvero Colagiovanni crede che i campobassani non siano in grado di capire il giochetto che sta facendo a pochi mesi dalle elezioni? Colagiovanni davvero pensa di far credere che dopo essere stato al fianco del sindaco per quattro anni e mezzo adesso, d’un tratto, s’accorge di non condividere il modo in cui amministra? E finora dove è stato? Ma mi faccia il piacere!”. Coralbo, come molti altri, crede che l’alzata di testa di Colagiovanni sia legata esclusivamente al fatto che, in questo momento, le sue ambizioni politiche coincidono con quelle di Di Bartolomeo. Non è un mistero per nessuno che Colagiovanni aspiri alla carica di sindaco, che Di Bartolomeo vorrebbe essere riconfermato primo cittadino e che siano entrambi esponenti del Pdl. “Il punto è – continua Coralbo – che la sceneggiata di Colagiovanni è davvero poco credibile, resta in maggioranza e si traveste da oppositore portando all’attenzione dei media gli errori della Giunta e del sindaco del quale è stato complice fino a qualche giorno fa votando il Bilancio; non e’ una questione di coerenza – conclude Coralbo – in politica si può cambiare idea ma qui si offende l’intelligenza dei cittadini costretti ad assistere a questa farsa artificiosa, forzata e ai limiti della comicità”.
Piante in città, Coralbo: il sindaco controlla gli “abusi di verde” e tralascia quelli edilizi Singolare la vicenda che coinvolge il sindaco di Campobasso che in queste ore sembra stia accertando “gli abusi di verde in città”. Sembrerebbe infatti che sia stato affidato alla polizia municipale il compito di accertare la piantumazione abusiva di alberi nelle aiuole cittadine. Immediata la reazione del consigliere di Costruire Democrazia Michele Coralbo: “Se così fosse risulterebbe paradossale un dispendio di mezzi, uomini, ovvero di risorse economiche in direzione di un fenomeno che tende e restituire il verde alla nostra città troppo spesso cementificata anche in aree che dovrebbero essere destinate proprio alla realizzazione di parchi e luoghi di aggregazione per i nostri concittadini; è bene ricordare al sindaco che fin troppi abusi di carattere edilizio si sono consumati impunemente sul territorio comunale, molti di questi veri abusi edilizi hanno coinvolto l’aula consiliare nonché le autorità competenti senza aver trovato mai un’adeguata risposta. Per tali ragioni nelle prossime ore presenterò insieme al mio gruppo un’interrogazione consiliare peri accertare l’accaduto”.
Sezioni primavera all’asilo Bianconiglio, A Unicredit il servizio di tesoreria e cassa il Comune accetta proposte Sezioni primavera, i soggetti interessati alla realizzazione del servizio dedicato alla prima infanzia devono presentare domanda entro il 10 ottobre. Spetterà al Comune valutare le manifestazioni d’interesse per poi trasmettere la proposta migliore all’ente regionale L’importo massimo del finanziamento che sarà concesso dalla Regione per ogni progetto presentato è di 30mila euro e sarà proporzionato al numero di bambini frequentanti e alla durata giornaliera del servizio erogato per cinque giorni alla settimana. La proporzione varia da un miL’asilo di Via Verga nimo di 10mila euro con 5 bambini per 5 ore al giorno, fino ad massimo di 30mila euro per le sezioni con 20 bambini per 9 ore al giorno, secondo le seguenti fasce: sezioni con 15-20 bambini: 25 mila euro per orario da 5 a 6 ore e 30 mila per orario da 7 a 9 ore; sezioni con 10-14 bambini: 18 mila euro per orario da 5 a 6 ore e 22 mila per orario da 7 a 9 ore; sezioni con 5-9 bambini: 10 mila euro per orario da 5 a 6 ore e 12 mila per orario da 7 a 9 ore. Al numero totale dei bambini viene attribuito un peso pari al 75% del finanziamento e il restante 25% è proporzionato alla durata giornaliera (numero di ore) del servizio. Il Comune mette a disposizione i locali dell’asilo nido Bianconiglio di via Verga dalle 13,30 in poi e i soggetti che intendono realizzare il servizio dovranno raccogliere le pre-iscrizioni e acquisire dalle famiglie dei bambini la dichiarazione di disponibilità a versare una quota di compartecipazione al costo del servizio.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
del Comune di Campobasso Il servizio sarà attivo fino al 31 dicembre 2017 UniCredit si riconferma tesoriera del Comune di Campobasso fino al 31 dicembre 2017. Tra gli elementi che caratterizzano le prestazioni offerte dalla banca spicca l’alto livello di servizio e di multicanalità: UniCredit offre ai cittadini la possibilità di pagare gratuitamente tutti i tributi comunali con Carte Bancomat di qualsiasi Istituto bancario, presso tutti i propri sportelli Atm Bancomat e chioschi Multimediali diffusi su tutto il territorio. UniCredit ha maturato una significativa e pluriennale esperienza nella gestione di servizi di Tesoreria/Cassa per enti pubblici. Sono, infatti, oltre 4.000 in Italia gli enti pubblici di cui la Banca gestisce il servizio di Tesoreria. In Molise UniCredit ha in gestione 74 enti tra cui il comune di Isernia, Ali Comuni Molisani, Unione Regionale delle
Province Molisane, Provincia di Isernia, Unione dei Comuni Valli del Biferno, Provincia di Campobasso, Comunità Montana Matese e Cassa Edile del Molise. Nel Molise l’istituto è inoltre presente con 35 sportelli e 231 dipendenti. UniCredit, grazie all’attività svolta dalla direzione enti della banca, è inoltre all’avanguardia nell’introduzione del mandato informatico che consente di effettuare con modalità on line i trasferimenti degli ordinativi di pagamento e di riscossione fra l’ente e la banca tesoriera, eliminando così l’operatività manuale del cartaceo. Questa modalità di trasmissione assicura condizioni di assoluta certezza delle informazioni, continuità dei dati nel passaggio tra i diversi sistemi informativi, efficacia dei controlli e rapidità nell’esecuzione degli ordini.
Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
7
Campobasso
4 ottobre 2013
Un regolamento comunale per l’assegnazione delle cittadinanze “onorarie” e “benemerite”.
Alla ricerca dei molisani che fanno onore alla città capoluogo e al Molise Il consigliere comunale Michele Ambrosio è l’unico che s’incarica di dare un po’ di lavoro alla commissione consiliare Statuto, altrimenti destinata a vivacchiare, non avendo motivo per riunirsi e discutere di cambiamenti sostanziali alla Statuto stesso e ai regolamenti in corso. L’unico, infatti, che crea ipotesi di adozione di provvedimenti che potrebbero arricchire la vita socioculturale della città. Come nel caso ultimo di cui s’è reso protagonista. Ovvero dell’adozione, da parte della commissione, prima, e del consiglio, successivamente, del regolamento per il conferimento della cittadinanza “onoraria” e della cittadinanza “benemerita”. L’iniziativa è indirizzata a tributare un riconoscimento onorifico, per il tramite del Consiglio comunale quale mas-
simo organo elettivo e di rappresentanza della città, alle persone o a ai soggetti pubblici o privati che si siano particolarmente distinti nelle rispettive attività e abbiano dato lustro alla città. La cittadinanza “benemerita” è prevista in favore delle persone e dei soggetti residenti in città; la cittadinanza “onoraria” in favore delle persone e dei soggetti non iscritti all’anagrafe del Comune. Entrambe le onorificenze quale attestazione di merito verso quanti abbiano contribuito al progresso in ogni campo ed attività, si siano distinti nell’ambito lavorativo, siano fautori di iniziative improntate ai valori della solidarietà, abbiano dimostrato alto senso civico, e abbiano in qualsiasi modo giovato alla città di Campobasso, promuovendone l'immagine ed il prestigio. Secondo la proposta
CAMPOBASSO. L’amministrazione di Palazzo San Giorgio sta lavorando a una serie di iniziative, insieme al partner Afa Systems, tese a valorizzare le infrastrutture tecnologiche del Comune e a divulgare una corretta educazione digitale presso le scuole del capoluogo, anche attraverso l’implementazione negli istituti scolastici delle funzionalità dell’apparato MajorNet. Si punta a predisporre un percorso educativo rivolto all’attuale generazione di studenti, fatta di “nativi digitali”, con lo scopo di formarli su un utilizzo consapevole di Internet e di tutti i suoi più svariati aspetti (dai social network al parental control, portando all’attenzione pure la questione di una corretta predisposizione di dotazioni strumentali come tablet, reti locali e Wi-Fi). Un percorso di informazione e forma-
regolamentare di Ambrosio portata al confronto nella commissione consiliare Statuto e, una volta, approvata, al vaglio definitivo del consiglio comunale, il conferimento delle cittadinanze “benemerite” e “onorarie”, può essere proposto dal sindaco, dai consiglieri comunali, da persone fisiche, enti, associazioni, organizzazioni e da chiunque ne
avverta l'esigenza sociale, corredato di tutti i riferimenti biografici, le motivazioni e ogni altra indicazione utile alla valutazione, e votato a maggioranza assoluta dal Consiglio comunale. Altro dato significativo, la consegna dell’onorificenza potrebbe coincidere con la festività di San Giorgio ed essere inserita nel calendario delle
manifestazioni e delle iniziative per il Santo patrono. A riflettere bene, l’iniziativa fa carico all’amministrazione e alla collettività cittadina in tutte le sue articolazioni sociali, economiche e culturali, di aprire il ventaglio dell’attenzione alla ricerca dei molisani che fanno onore a Campobasso e al Molise.
Studenti di Campobasso a scuola di nuove tecnologie zione che servirà a fare chiarezza anche in merito alle novità procedurali introdotte dal “registro di classe elettronico”, dalle Lavagne interattive multimediali (Lim) e da tutti quei progetti che l’amministrazione ha messo in campo da tempo presso le scuole medie, elementari e materne della città e finalizzati alla razionalizzazione dei costi per le telecomunicazioni. Per approfondire tali tematiche e organizzare nello specifico gli eventi da promuovere presso le scuole, ieri pomeriggio c’è stato un primo incontro presso la sala Mancini di Palazzo San Giorgio con i dirigenti scolastici e il per-
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
sonale docente, per dare ufficialmente il via all’iniziativa e lavorare da subito in piena sinergia. “Si tratta - ha dichiarato Cefaratti, ideatore insieme al partner tecnologico del progetto - di un programma sicuramente ambizioso, ma al contempo importante e necessario alla crescita culturale e sociale di Campobasso. Un programma che può raggiungere livelli qualitativamente alti se tra il Comune e gli istituti, come credo, si svilupperà la giusta e proficua sintonia. Formare i ragazzi alla tecnologia vuol dire investire sul presente e sul futuro della città”.
Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
ANNO IX - N° 100 - VENERDÌ 4 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it
11
Isernia
4 ottobre 2013
Riorganizzazione dell’offerta sanitaria, si parte da Agnone L’annuncio del presidente della Regione e commissario ad acta
Al via la rassega teatrale dedicata a Scarpetta Inizia la IV rassegna teatrale dedicata a Mario Scarpetta, nel Piccolo Spazio Libero “Il Proscenio” ad Isernia. Come sempre gli spettacoli, che metterà in scena la compagnia teatrale C.A.S.T., sono all’insegna del divertimento. Le diverse pièces teatrali sono rivisitate in maniera originale, pur conservando la freschezza originaria. Apre la rassegna “Nel mondo di Matteo” un testo comico ma dai risvolti amari scritto e diretto da Salvatore Mincione Guarino. Il secondo appuntamento è un classico della scarpettiana (‘Nu turco napulitano) dal sicuro impatto comico di cui si conosce la versione cinematografica con l’indimenticabile Totò. La novità di quest’anno è l’inserimento nel cartellone dello spettacolo “ A gentile richiesta” di e con Pierluigi Tortora. La rassegna si chiuderà con un altro omaggio al principe della risata “La banda degli onesti”. L’omaggio a Totò nasce dalla considerazione che la sua comicità è intramontabile, tuttavia la messa in scena non è una pedissequa imitazione, ma una nuova chiave di lettura. L’appuntamento è per sabato e domenica, sempre nella piccola sala teatrale nel centro storico di Isernia.
Campobasso. “Partire dai servizi da assicurare per configurare e dimensionare la nuova offerta sanitaria regionale del Molise”. Inizia così la nota stampa del presidente della Giunta regionale e commissario ad acta alla sanità Paolo di Laura Frattura. “Dopo gli incontri con i cittadini, il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, avvia il ciclo di riunioni tecniche con gli operatori del servizio sanitario e gli amministratori delle città principalmente interessate dal processo di riorganizzazione. Ieri sera a Campobasso il primo tavolo tecnico con i dirigenti medici dell’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone, accompagnati da don Francesco Martino, responsabile della pastorale sanitaria. Presenti il sindaco della cittadina altomolisana, Michele Carosella, e l’assessore comunale, Maurizio Cacciavillani. “Oggi testiamo un metodo di lavoro nuovo che vede impegnati sullo stesso piano e per i medesimi obiettivi l’amministrazione comunale che rappresenta tutti i cittadini, gli operatori che sono in grado di rappresentarci le vere criticità del sistema, l’azienda sanitaria che assume gli impegni e il commissario che certifica i tempi. Mettiamo a punto questo sistema e procediamo”. Con un messaggio di richiamo all’ottimismo, alla condivisione e al buon senso, il presidente Frattura ha raccolto analisi, problematicità, istanze e soluzioni prospettate dai dirigenti del Caracciolo. “Con il coinvolgimento di tutte le voci protagoniste – ha assicurato il governatore –, metteremo in campo un’offerta sanitaria che ci assicurerà servizi di qualità per la soddisfazione dei nostri cittadini in linea con il necessario equilibrio dei conti: questo, il nostro obiettivo, questo, l’impegno per
garantirci il futuro. Possiamo dimostrare, e lo dimostreremo, di essere un modello partendo dalla sanità che oggi rappresenta la vera e unica forma di federalismo applicato”. Dunque, collaborazione, impegno e progettualità comune, gli ingredienti che hanno arricchito e animato la riunione, nella soddisfazione generale espressa dagli operatori sanitari, dal sindaco Carosella e dall’assessore Cacciavillani. “E’ la prima volta – è stato il riconoscimento unanime –, che ragioniamo di fatti e contenuti, partendo da un’analisi seria dei problemi, a cominciare dal blocco del turn over, e dei fabbisogni della popolazione”. Tra le priorità fissate per il rilancio dell’ospedale di Agnone, confermato ospedale di area disagiata destinato ad acuti e post acuti, un’attenzione immediata verrà riservata ai servizi radiologia e laboratorio analisi e all’adeguamento strutturale del pronto soccorso. Questi, i primi passaggi già fissati in calendario per la definizione dell’atto deliberativo che l’Asrem sottoporrà al commissario. Sempre agli inizi della prossima settimana l’azienda sanitaria regionale farà un sopralluogo con l’ufficio tecnico per valutare il possibile trasferimento del pronto soccorso in una diversa area dell’ospedale, più adeguata dell’attuale. Subito dopo sarà individuata l’intesa possibile per mantenere, come assicurato, l’area medica e l’area chirurgica. “Stiamo lavorando – ha ricordato in proposito il presidente Frattura –, per siglare anche un accordo di confine con il presidente della Regione Abruzzo, Chiodi”. Avviato infine il confronto, sostenuto da precisi dati clinici presentati dai dirigenti del Caracciolo, per anestesia e rianimazione e chirurgia e medicina”.
Nell’ambito del progetto “Scuola Sicura”, oggi dalle ore 10:00 alle ore 12:30 nella piazza del Popolo e in Via Salvo D’Acquisto nel Comune di Agnone, sarà allestita una esposizione dei mezzi dei Vigili del Fuoco e saranno svolte alcune piccole manovre adatte ai bambini e ragazzi, con la partecipazione dei nuclei speciali Speleo Alpino Fluviali e Cinofili (Gruppo Cinofili della Direzione Regionale VVF del Molise), rivolto principalmente ai bambini e ai ragazzi delle scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado del Comune di Agnone. I ragazzi che parteciperanno saranno “Pompieri per un giorno”, provando anche ad effettuare un apposito percorso. Il gruppo Cinofili effettuerà una simulazione per la ricerca di una persona dispersa. E il gruppo SAF effettuerà simulazioni di intervento utilizzando apposite tecniche. Alla manifestazione prenderà parte anche il perso-
La CCIAA di Isernia apre uno “sportello legalità” La Camera di Commercio di Isernia è titolare del progetto “ Sportello legalità – punto di ascolto per le imprese” che si prefigge di costituire e rendere operativo uno sportello provinciale di prima assistenza alle imprese esposte a situazioni di illegalità. Si tratta, cioè, di dare ascolto a tutti quei soggetti che sono in situazioni di indebitamento, di grave crisi finanziaria e in difficoltà economiche tali da porli a rischio racket e usura. Con questo sportello la Camera intende mettere a disposizione delle imprese un team di esperti (legali, commercialisti, psicologi) per prospettare azioni di aiuto e offrire un supporto specialistico concreto. Successivamente la Camera di Commercio stipulerà un protocollo di intesa con le diverse Associazioni presenti sul territorio che già si occupano di questi temi, al fine di dare un aiuto concreto alle imprese in difficoltà. A tal proposito, il Presidente dell’Ente camerale Piersimoni, ha incontrato i rappresentanti della Fondazione “San Pietro Celestino” e della Caritas che già sono impegnati nelle stesse problematiche per le famiglie, al fine di creare e mettere in campo sinergie ed esperienze e raccordarne le attività. La finalità di questo progetto, conclude il Presidente Piersimoni, è duplice, da un lato quello di promuovere la legalità attraverso la creazione di un apposito sportello per le imprese in difficoltà, colpite da crisi da sovraindebitamento e da usura per indirizzarle in un processo funzionale di gestione delle risorse economiche e ripianificazione dei debiti, dall’altro promuovere e combattere il fenomeno dell’usura, attraverso strumenti di prevenzione e contrasto, molto utili in un periodo di indebitamento per le imprese. Pasqualino Piersimoni
Bambini a lezione da “Grisù” nale dell’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale delle sezioni di Isernia e Campobasso. L’evento avrà anche uno scopo benefico con la raccolta fondi per l’Associazione Italiana Persone Down nell’ambito del progetto realizzato dalla Direzione Regionale VVF del Molise “Spegnere l’indifferenza e ritrovare la solidarietà”. Il personale Vigile del Fuoco che prenderà parte alla manifestazione sarà libero dal servizio (senza oneri per lo Stato). Per eventuale riprese video e/o foto giornalistiche gli operatori della stampa sono invitati a prendere parte alla manifestazione alle ore 10:30 circa. Nota di servizio: piazza del Popolo e Via Salvo D’Acquisto saranno interdette al parcheggio e/o transito di auto durante la manifestazione coma da ordinanza comunale.
12
Termoli
4 ottobre 2013
Lungomare Cristoforo Colombo: martedì invertito il senso unico di marcia TERMOLI – Il vicesindaco ed assessore alla Viabilità Vincenzo Ferrazzano, a seguito della sollecitazione di alcuni cittadini e dello stesso capogruppo dell’Udc in Consiglio comunale Vincenzo Aufiero, comunica che a partire da martedì 8 ottobre sarà invertito, in via sperimentale, il senso unico di marcia attualmente in vigore sul lungomare Cristoforo Colombo. Gli automobilisti provenienti da Nord potranno, quindi, raggiungere il centro di Termoli percorrendo anche il lungomare, entrando dalla rotonda presente con l’intersezione di
Via del Mare, in prossimità del ponte ferroviario e del parcheggio. “Ringrazio tutti i cittadini che mi hanno contattato – ha dichiarato Ferrazzano – e ringrazio anche il consigliere comunale Vincenzo Aufiero per le sue puntuali osservazioni e per avermi fornito gli elementi utili alla possibile soluzione di questa problematica. Voglio sottolineare che questa Amministrazione ha preso, fin da subito, in considerazione tutte le alternative possibili rispetto alla percorribilità del lungomare in concomitanza con i lavori di riqualificazione in corso, ma re-
Termoli nuoto chiede spazio nella piscina comunale TERMOLI – Non si placa la polemica tra la nuova società che gestisce la piscina comunale ciperta e la Termoli Nuoto che rivendica in proprio spazio per le proprie attività natatorie. “La parola “diritto” diventa “arroganza”, la battaglia di cento famiglie diventa “pretestuosa”, confondendo, in maniera subdola e vigliacca, vicende legali con aspetti sociali. Sciorinare numeri ed attribuirsi meriti legati semplicemente ai propri doveri sembra peraltro diventato un malcostume maturato dalla politica di questi ultimi anni che ci ha dimostrato che l’impegno di un giudice diventa accanimento e l’invettiva, se pur infondata, assume una forza dieci volte superiore alla smentita in termini di vigore e morbosità mediatica. La possibilità di esercitare un libero arbitrio rispetto l’educazione sportiva, e non, dei propri figli attraverso il legittimo accesso ad un impianto sportivo comunale. La parola legittimo sicuramente non significa gratuito, ma non significa neanche eventuale o residuale, sicuramente significa che è un diritto e che, in quanto tale, spetta e basta. La circostanza che ci vede ancora qui a discuterne significa fatalmente che non stiamo parlando di un diritto: se questi sono i fatti attendiamo delle spiegazioni, ma da qualcuno che è legittimato a farlo e non sicuramente dal “il gatto e la volpe”. Motivati esclusivamente da un desiderio di giustizia – scrivono ancora i genitori dei ragazzi della Termoli Nuoto - in armonia
Presentazione giornata del cardiopatico TERMOLI – Oggi alle ore 10, presso la sala conferenze dell'ospedale San Timoteo, il presidente dell'Associazione Cardiopatici "Cuore Molisano", Liberato Di Felice, terrà una conferenza stampa di presentazione della I giornata del cardiopatico.
con la patria podestà dei propri figli, assolutamente scevri da logiche ritorsive e di rivalsa che non ci appartengono e che non sono a fondamento delle nostre richieste. Abbiamo scelto di condurre questa nostra azione attraverso una grande associazione sportiva, la Termoli Nuoto, ma avremmo potuto farlo anche attraverso una nuova associazione magari la Nuoto Termoli giusto per confondere un po’ le acque. Ma anche questo non è un caso: la Termoli Nuoto ha dimostrato di essere grande non solo per la sua storia, ma anche per la sua capacità di “aprirsi” e rimettersi in discussione partendo dai principi fondanti di un’associazione che vede nella base la sua forza e nell’universalità dei suoi obiettivi la sua genuinità. Perché altre associazioni “lavorano” per cancellare un’altra associazione che opera nello stesso ambito? Che interesse hanno? Dove sono i principi mutualistici e solidaristici che ispirano le organizzazioni senza scopo di lucro? Forse non parliamo di associazioni ma di società di capitale con scopo di lucro? Ok, ma allora bisogna dirlo, in maniera tale che tutti ne traggano le necessarie conseguenze! La prima: staccare la targa di “Piscina Comunale” con la relativa ed onorevole intestazione. Ecco che una semplice vicenda di “far nuotare i bambini” assume dei contorni diversi e da risvolti imprevedibili e sicuramente dolorosi. E’ facile mettere sullo
stesso piano la perdita della gestione di un impianto sportivo con l’ostruzionismo all’esercizio di un’attività statutaria. Questo gruppo di genitori “visionari” crede che è profondamente giusto difendere l’onore di un pezzo di storia della città e della regione, che ha portato il nome di Termoli fino alle olimpiadi di Seul, perché oggi ritiene di rappresentare la memoria storica che può permettere a questa splendida realtà di sopravvivere; domani sarebbe stato già tardi e chi non ha mai conosciuto questa realtà saprà che l’offerta sul territorio sarà quella di due società di Campobasso che però potrai trovare pure a Termoli, San Giuliano, Frosolone, Venafro, Agnone, Roccavivara (Canneto) e, chiaramente, a Campobasso e che altro dire: è rimasto qualche angolo libero nella nostra grande ragione?. Crediamo nei valori dello sport – concludono i genitori -, nella pluralità, nella lealtà e nella competizione in quanto unica portatrice sana di valori. Lotteremo sempre per la difesa di tutto questo contro chi fa dello sport dilettantistico merce di scambio, contro chi è incapace di dare risposte, contro chi ha paura di dare risposte. Lotteremo per impedire che si sporchi l’idea dello sport, che il grigiore dell’oblio offuschi tutto facendolo scomparire, lentamente, come le foto del mitico Antonio Casolino che fino a ieri campeggiavano all’ingresso dell’impianto a memoria ed esempio delle future generazioni”.
Fonfali del porto, aperto il tavolo di lavoro TERMOLI – Ieri mattina si è riunito presso la Capitaneria di Porto - Guardia Costiera il tavolo di lavoro proposto dalla stessa Autorità Marittima, allo scopo di fare un approfondito punto di situazione sulla nota questione connessa con i fondali del Porto di Termoli. Tutte le Amministrazioni intervenute hanno posto in essere un produttivo ed intenso confronto durato oltre 3 ore, dal quale sono emerse le prime azioni concrete consistenti nelle attività di analisi e rilievi batimetrici che TARPA Molise porrà in essere nei prossimi giorni. I convenuti
hanno condiviso di stabilire tempi certi inerenti le successive riunioni, infatti il prossimo tavolo di lavoro, al quale è prevista anche la partecipazione dell’assessore regionale Nagni, si terrà presso il comando della Capitaneria di
porto il prossimo 24 ottobre. Tutte le Amministrazioni coinvolte hanno messo in campo, nelle loro istituzionali competenze, anche un fattivo e collaborativo spirito di squadra con un immediato impulso per i lavori.
stando comunque in una fase di attenta valutazione rispetto all’evoluzione delle circostanze oggi prese in considerazione. La nostra propensione all’ascolto delle esigenze concrete dei cittadini e la volontà di risolvere senza pregiudizi i problemi che ci vengono presentati, ha portato oggi a questa nuova iniziativa, che vedrà da martedì 8 ottobre invertire l’attuale senso unico di marcia sul lungomare Cristoforo Colombo, permettendo così l’ingresso degli automobilisti che provengono da Nord, diretti verso il centro di Termoli”.
Apre la caserma del corpo Forestale TERMOLI – Dopo aver superato vari probleni a livello di burocrazia, il 14 ottobre sarà inaugurata ufficialmente in via Torino la caserma del Corpo Forestale dello Stato. Alla cerimonia saranno presenti il Comandante del Corpo Forestale, il responsabile regionale e l’Ispettore Giovanni Forte che comandera la Compagnia di Termoli. Attualmente sono 6 gli uomini in servizio e che dovrebbero aumentare nei prossimi mesi fino ad un massimo di 15. La caserma che sorge in contrada Porticone è la seconda in bassomolise visto che ne esiste un’altra a Pertacciato marina. La struttura di termoli ha anche uno spazio per la Protezione Civile che occupa un’ala da metà giugno a fine ottobre.
Al via i corsi Università della terza età Termoli – Anche quest’anno sono aperte le iscrizioni ai corsi dsll’Università della terza età (Unitré). Le adesioni si possono sottoscrivere presso i locali della Torretta Belvedere, all’ingresso del Borgo Antico, dal lunedi al venerdi dalle 17 alle 19 fino al 17 ottobre. I corsi, che inizieranno il 21 ottobre e termineranno a maggio del prossimo anno, comprendono l’insegnamento delle lingue straniere: inglese, francese, spagnolo e tedesco; letteratura, informatica, psicologia, archeologia, disegno, storia dell’arte e l’originale laboratorio di fotografia, restauro, decoupage e di micologia ed erbe medicinali. Per informazioni si possono contattare i numeri 087581059, 0875703075, 087582910 o consultare il sito www.unitre-termoli.it, unitretermoli@hotmail.it.
13
Termoli
4 ottobre 2013
Ex Stewar muore in casa avvolto dalle fiamme Fiom Cgil interroga sul futuro della Fiat MONTENERO DI BISACCIA – Un 64enne montenerese, Alessandro Sacchetti, è deceduto avvolto dalle fiamme mentre si trovava nella sua abitazione in via Turati, all’ingresso del paese. L’incidente domestico si è consumato intorno alle tre di ieri mattina quando l’uomo, ex Steward di volo, si è alzato dal letto, dove riposava con la moglie, dirigendosi in cucina per preparare e degustare una tazzina di caffè. Forse una fiammata lo ha raggiunto agli abiti che indossava e le fiamme lo hanno avvolto velocemente. Ad accorgersi di quanto stava accadendo la consorte che si è precipitata in cucina cercando di spegnere le fiamme con secchi di acqua ma vanamente, per il marito non c’è stato nulla da fare. Sul corpo dell’uomo non è stata disposta l’autopsia e i funerali si terranno questa mattina alle 9,30 nella chiesa di San Paolo Apostolo partendo dalla sua abitazione.
TERMOLI – Quale sarà il futuro dello stabilimento Fiat di Termoli che da lavoro a migliaia di lavoratori di tutto il Molise. Questa la domanda che pone il sindacato Fiom – Cgil e chiede di convocare un’assemblea. “Molte sono le voci che circolano in fabbrica sull’arrivo di nuove produzioni: dal motore a tre cilindri al cambio a sei marce. Anche all’indomani della visita dei vertici nazionali Fiat – dichiara il segretario regionale Giuseppe Tarantino -, erano alte le aspettative da parte degli operai ed impiegati Fiat sulla comunicazione di nuovi prodotti, viste anche le recenti dichiarazioni di altre sigle sindacali. Ma di tutto ciò neanche l’ombra; si è al contrario
enfatizzato questo evento per confondere i lavoratori. In quanto operai che vivono di questo lavoro auspichiamo che i nostri dubbi possano essere al più presto smentiti. Ma di chiacchiere ad oggi se ne sono fatte molte e le prospettive di continuità lavorativa non si possono basare su promesse o rassicurazioni vaghe. Riteniamo utile e necessario vista la situazione che i lavoratori pretendano dai propri rappresentanti la convocazione di un’assemblea e che in tutto ciò vengano coinvolte anche le Istituzioni visto le gravi ripercussioni che avrebbe nella Regione Molise un ulteriore taglio di posti di lavoro nel più grande ed ormai unico sito produttivo”.
Stalla manze: quando il silenzio Bonefro, la Regione Molise é demagogia e ipocrisia “lascia a piedi” gli anziani e gli alunni del villaggio provvisorio AREA DEL CRATERE – A distanza di 11 anni dal sisma che colpì le zone del cratere le situazioni di disagio continuano ad essere sempre più gravi, per i dimoranti nei villaggi provvisori. A Bonefro,da lunedì prossimo, sarà sospeso il “sevizio Navetta “ che ad oggi collega il villaggio al centro urbano. Nel 2002, per fronteggiare la fase di emergenza abitativa, si è reso necessario organizzare un efficiente servizio navetta per il trasporto dei cittadini e degli alunni. Il villaggio temporaneo dista dal centro urbano oltre due km e oltre ad accogliere una sessantina di prefabbricati ospita anche le scuole elementari e medie. Il servizio navetta dal 2003 è stato autorizzato dalla Regione Molise con atto della Giunta è stato affidato sino alla data odierna a una ditta locale di trasporto pubblico, regolarmente autorizzata dalla Regione. Il servizio è stato regolarmente pagato con i fondi regionali fino al 30 aprile 2012 . Il servizio è espletato a tutt’oggi ma i pagamenti alla ditta non sono stati più effettuati, poiché sono stati sospese tutte le attività della struttura Commissariale presso la Regione Molise compresa la partecipazione della stessa ai costi relativi ai servizi essenziali per le comunità colpite dai tragici eventi del sisma del 2002, trai i quali il servizio di navetta villaggio provvisorio -centro urbano. In merito il sindaco Giuseppe Montagano ha dichiarato che: “Le famiglie che, ancora oggi, vivono nel nostro villaggio provvisorio sono circa 25 e sono formate per lo
più da persone anziane che vivono sole, senza nessuna rete famigliare di sostegno. Con la sospensione del servizio navetta , non saranno più garantite a queste persone i servizi essenziali di prima necessità, come il servizio di collegamento al centro abitato per visite mediche, farmacia, Comune, Ufficio Postale, Banca. Si lascerebbero quindi, tutti questi anziani, privi di servizi primari e vitali, creando cosi un vero proprio problema sociale. Oltre il danno anche la beffa. Il problema poi si estende anche al trasporto alunni continua il Sindaco -. Infatti nel nostro villaggio sono presenti ancora le scuole elementari e medie. Tutti i giorni circa 100 alunni vengono accompagnati con la navetta presso i moduli abitativi adibiti a scuole. Con questa interruzione anche gli alunni subiranno ulteriori disagi. Non solo da 10 anni si seguono le lezioni in delle scuole in
legno ma ora gli verrà sospeso anche l’accompagnamento, e negato il diritto allo studio sancito dalla legge. “Mi appello - continua Montagano – ancora una volta al Presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura, al consigliere Ciocca, all’Assessore Nagni, all’assessore Petraroia, a tutti i consiglieri regionali, di provvedere urgentemente e di arrivare, questa volta, ad una soluzione concreta e certa, nonostante le mie numerose sollecitazioni. Bisogna trovare urgentemente i fondi necessari per pagare. sia la ditta che non viene pagata dal mese di aprile 2012 , e sia i finanziamenti per poter continuare il servizio. Non possiamo lasciare a piedi i nostri anziani e i nostri alunni, abbiamo il dovere di garantire loro, almeno, il servizio di collegamento con il centro abitato e il diritto allo studio e alla cultura”.
Lettera del Vescovo De Luca ai catechisti BASSO MOLISE - Alla luce del Convegno diocesano, che ha lanciato il programma pastorale “Venite a me, imparate da me”, il Vescovo diocesano, mons. Gianfranco De Luca, ripropone le lettere mensili ai catechisti diocesani. Nell’ultima, pubblicata il 29 settembre, viene evidenziato che il servizio dei catechisti “è centrale; vitale”. Cinque i criteri per ripartire: L’Incarnazione, per “scoprire il significato e il valore dell'umanità dell'uomo”; La centralità dell’esperienza quotidiana, luogo “dove Dio ci precede, lì noi possiamo incontrarlo e rispondergli;A "misura dell'ultimo"; "laboratoriale",“dove è fondamentale la dimensione del cercare insieme, della scoperta, del racconto personale, della verifica comunitaria”; Un percorso “progressivo a spirale, proprio come l'Anno Liturgico”. Il Vescovo conclude nell’affermare:“Non dimentichiamo: tutto nasce dall'adesione all'invito di Gesù:‘Venite a Me... imparate da Me’. Siamo continuamente invitati ad andare da Lui, rimanere con Lui così da poter imparare da Lui ed essere capaci, a nostra volta, di accompagnare e introdurre in quella intimità d'amore che rigenera e realizza quanti vengono affidati alla nostra particolare responsabilità di educatori. Buon cammino!”.
BASSO MOLISE - Il silenzio che attanaglia i protagonisti della vicenda “Stalla di 12.000 manze”, firmata Granarolo e sponsorizzata da una serie di personaggi più o meno illustri, lascia circolare voci che meritano di essere raccontate e che spiegano tante cose nel momento in cui si confermeranno vere. C’è stato chi vi aveva annunciato che il vero sito della stalla è stato deciso a San Martino in Pensilis, il paese che da quando è nelle mani di Facciolla, come sindaco, ieri, e assessore regionale all’agricoltura e all’ambiente, oggi, è appagato per aver destinato alle pale eoliche ettari del proprio territorio, il grande e vero tesoro che ha dopo la carrese e la Pampanella, e per sacrificarlo, oggi, alla mega stalla della Granarolo. Dal silenzio di quest’assessore, che incanta la gente con le parole e opera come un navigato doroteo di un tempo, è uscita la notizia che un gruppo di proprietari terrieri, prim’ancora che coltivatori, è andato a visitare la stalla spagnola di oltre 7.000 manze nei pressi di Saragozza, nel bel mezzo di un parco eolico. Se la notizia è confermata, c’è da dire che sono lì per essere convinti della bontà del progetto e la definizione della vendita del terreno che serve per la piattaforma di cemento che sopporterà la stalla. E allora c’è da credere anche all’altra notizia uscita dal silenzio del Seminario di Larino e cioè della messa a disposizione dei terreni di Monte Arcano per dare alla Granarolo la possibilità di presentare al Ministero il suo progetto di una stalla di 12.000 manze che, altre voci scappate dal silenzio del sindaco di Larino o di qualche porta borse di vecchia data, è l’unica opportunità per la nostra città e per il Molise. Opportunità! Una parola che suona bene per la Granarolo che realizza un progetto, finanziato anche con i soldi dei cittadini italiani, in cambio, grazie alla lungimiranza dei parlamentari molisani e del governo regionale e, sempre se risponde a verità la visita dei proprietari terrieri a Saragozza, dell’ex Sindaco di San Martino in Pensilis, di una colata di cemento, fiumi di acqua, pezzi importanti di paesaggio e ambiente. Più che di opportunità, al di là di quanto vengono pagati i terreni ai proprietari terrieri, bisogna parlare di svendita di un pezzo di territorio irrigato di San Martino e, con esso, dell’intero Molise. La verità è che non ancora riescono a rendersi conto della situazione grave, pesante che vive il mondo e, tanto più, il nostro Paese a causa di sprechi non più sostenibili, soprattutto quelli riferiti al territorio. In pratica non sanno quello che fanno in un momento in cui “il passato è futuro”, se uno pensa all’agricoltura e alla ruralità, al bisogno di cibo di qualità, alle tradizioni e, soprattutto, ai paesaggi che, senza le pale eoliche a coprire il paesaggio incantevole del mare tra le Tremiti e il Gargano, sono una straordinaria fonte di emozioni che il turista vuole vivere prima di ogni altra cosa per sentirsi appagato e pronto a tornare. Il turismo e l’agricoltura sono le due vere opportunità, se diventano programmazione e azione subito, per un Molise che vuole costruire il suo futuro e metterlo a disposizione delle nuove generazioni, altro che una megastalla di 12.000 manze che incide sull’ambiente e il paesaggio e, nel momento in cui questo accade, chiude anche al turismo! Oltretutto, con la messa a disposizione di qualche posto di lavoro in cambio delle possibilità offerte da 100 ettari coltivati irrigati, la megastalla nega la possibilità di produrre cibo di qualità e offende quanti in quel territorio hanno investito in vigne e cantine, oliveti e frantoi, agriturismo e ospitalità. Il silenzio che coinvolge i protagonisti sopracitati è, comunque, l’aspetto altrettanto preoccupante perché spiega un comportamento che nega il coinvolgimento e la partecipazione alle scelte dei cittadini, a significare che i sindaci, i consiglieri regionali, i parlamentari e, perfino, i rappresentanti del Seminario di Termoli-Larino, proprietario di terreni donati dai larinesi, dei cittadini hanno poca o nulla considerazione. E questo non è una cosa che li fa onore visto che si mette in discussione la democrazia. Larino Viva
14
Sport
4 ottobre 2013
Dopo oltre 20 anni di autonomia calcistica regionale la nostra regione paga la crisi di rigetto.
Quando la crisi colpisce anche il pallone Molte società si sono ritirate e altre non riescono a costruire le formazioni baby, per mancanza di ragazzi di Mauro Palladino La crisi ha colpito anche il calcio molisano. Non solo a livello tecnico le cose vanno malissimo, ma anche mettere in piedi i campionati regionali risulta sempre più complicato. Del Campobasso questo giornale ha scritto tutto e di più. Accompagnando il suo calvario estivo con una serie di servizi che hanno spiegato l’inspiegabile: Capone e Di Palma che hanno occupato la scena con i loro deprecabili comportamenti. Poi c’è stata la ripartenza, non senza sacrifici e tentennamenti. E, soprattutto, non senza aver tirato fuori un bel po’ di soldi. Che si sostanziano in 55 mila euro dati a Lozzi per cedere il 1919 (di cui 15 mila per le anticipazioni al campionato in corso di svolgimento), a cui bisogna aggiungere 10 mila euro versati alla Santeliana per un’operazione di passaggio di titolo che non è poi andata a buon fine. Facile dire che prima di iniziare a formare la squadra Falcione e Perretta (che ha firmato l’assegno alla Santeliana) hanno dovuto pagare 65 mila euro. Una somma di tutto rispetto, se si tiene conto che essa è servita per far ricominciare il gioco dall’Eccellenza. E va anche spiegato che se Capone e Di Palma non avessero fatto i loro deprecabili giochetti il capoluogo avrebbe potuto avere il titolo a costo zero: Sessano e Turris hanno gettato la spugna. Lasciando in pratica liberi due posti che con uno stratagemma potevano essere riutilizzati. LE ALTRE Come si può notare dando uno sguardo all’unico girone di Eccellenza molisana si legge che su 16 squadre ce ne sono 4 che arrivano da altre regioni, le confinanti
Campania (Caserta) e Puglia (Foggia). Il Comitato regionale si è dovuto appoggiare, per farsi sostenere, ad alcune società che vengono da fuori. Altrimenti sarebbe stata veramente un’impresa formare il calendario. Alife, Vairano, Roseto e Gioventù Dauna sono le squadre che arrivano dalle due regioni confinanti. Le quali, per la verità, si sono subito integrate. In modo particolare il Roseto che dopo aver resa dura la vita al Campobasso al debutto si è preso già qualche lieta soddisfazione. La più bella domenica passata, contro il Gambatesa, sommerso sotto il macigno di cinque reti. GLI ALTRI CAMPIONATI Anche il resto del movimento del nostro comitato che ha superato i 20 anni di onorata attività ha avuto bisogno di alcuni
rinforzi extraregionali. Il presidente Di Cristinzi si è visto altresì costretto a far partire i campionati delle categorie più basse il 6 ottobre, facendo slittare di una settimana il via. Rinvio che si è reso necessario proprio per carenza di squadre. Come nel caso della Seconda Categoria, in cui alcuni gironi sono formati da appena 13 squadre. Che riducono inevitabilmente il cammino. IL QUADRO GENERALE L’impegno del Comitato è stato sempre costante e meticoloso. Ma di fronte alla stringente realtà non è stato possibile fare miracoli. In diversi comuni che pure negli anni passati sono andati per la maggiore (Trivento e Santa Croce) non c’è più la squadra di riferimento. A Trivento, dopo la D, non c’è stato nessuno pronto a ricominciare, neppure dalla base. A Santa
Croce dopo aver sfiorato più volte di vincere l’Eccellenza sono ripartiti da qualche gradino più giù. Cosa che per la verità era già accaduto tempo fa. Sperando che questa volta le cose vadano meglio. IMPIANTI E’ una fortuna che molti comuni si siano dotati di spogliatoi, di modeste tribune e persino del terreno sintetico. Altri si sono consorziati, ma anche questo passaggio non ha prodotto i frutti sperati. Pochi sanno che molte società non sono in grado di partecipare ai campionati giovanili che pure sono obbligatori. Preferiscono pagare una multa anche di 5.000 euro per farne a meno. Non certo per cattiva volontà, ma perché oggettivamente nelle loro comunità mancano i ragazzi. Che non si riescono a trovare come i giocatori “fatti” in altre realtà.
FOTONOTIZIE: Campobasso e La Molisana sono della stessa pasta. Il presidente Molinari e l’industriale Carlone sanciscono l’accordo di sponsorizzazione de La Molisana
ontaquila M al ap Tr l de i rr zu az li ag D Selva Piana:
15
Spettacolo
4 ottobre 2013
Cimitero della cultura Perchè non chiudere il Molise per contrazione del culto? di Charles N. Papa Il livello dell’evoluzione culturale e civile di un popo, si misura, spesso, con il peso che viene dato alle imprese ludiche, agli sforzi dell’intelletto, a chi, in ragione del divertimento altrui, si organizza per creare spazi nella società, dove far decantare l’arte di chi ne ha e di chi invece, vuole condividerla con la comunità. Purtroppo le chiacchiere stanno a zero (cit.) e i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Il Molise continua la sua inesorabile discesa verso l’opacità, come un soggetto senza spessore e senza spina dorsale. In poche parole, è una regione che potrebbe chiudere, tirare giù la serranda, come una qualsiasi attività commerciale che non regge il peso della tasse. Potrebbe affiggere il cartello “Chiuso per incompetenza del soggetto attuatore”. La cantilena è sempre la stessa: mancanza di spazi e di soldi. Però, viene da pensare oggi, nel marasma in cui versa l’Italia, nel periodo nero in cui la disoccupazione cresce, in un momento in cui i nostri po-
litici sono inviso alla popolazione regionale, perchè non ci sia qualcuno che tenti di risollevare il Molise da morte certa. Perchè i cittadini devono sentire sempre le stesse chiacchiere, e tutte mai a favore dei più deboli, perchè tutti dobbiamo pagare più tasse per avere sempre meno servizi? Perchè dobbiamo pagare per non poter andare più a teatro, per non assistere più a cartelloni di spettacoli e di compagnie che per anni hanno calcato il teatro Savoia? Il Savoia chiuso, inuaguarto nel 2002 alla presenza dell’allora Presidente Azeglio Ciampi, è il simbolo di ogni occasione persa, di ogni mancanza che diventa definitiva, a causa del disinteresse e della incompetenza di chi doveva garantire il diritto alla cultura per tutti. Un teatro chiuso non si può accettare. Ogni luogo d’arte non può restare chiuso. Il cimitero della cultura è diventato oggi il Molise, terra con scarsa condivisione di spessore tra platea e palco, che registra gossip tra insofferenti abitanti del centro storico e gestori di pub, ma non di coloro che invece, avrebbero diritto ad una reverenza ideologica e di contenuti da parte di chi gestisce domanda e offerta.
Libri - “L’estate degli inganni” CAMPOBASSO - Giovedì 10 ottobre presso l’auditorium dell’ex Gil in via Milano, Adelchi Battista presenta il suo nuovo romanzo “L’estate degli inganni”. Il libro esce a distanza di circa un anno da “Io sono la guerra”, entrambi trattano lo stesso periodo, l’estate del 1943.
Appuntamenti
Nuova stagione concertistica CAMPOBASSO - E’ la numero 44 quella che prende il via il 19 ottobre nprossimo. La nuova stagione concertistica dell’associazione “Amici della musica”, come sempre, avrà in cartellone 20 serate. Come sempre ensemble ma anche duo, terzetti e quartetti. Si esibiranno quattro orchestre, ed una sola serata di piano solo. I n f o r m a z i o n i 0874416374.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
CAMPOBASSO - Oggi il venerdì del Move club. Dalle 20.30 la cena, a seguire la serata disco con i dj Andrea Barletta, Alex C., Emanuele Di re, Nian Project. CAMPOBASSO - Stasera alla birreria Konig-Ludwig, live di Raif, autore del singolo “Tutti a lavorare”. BOJANO - Questa sera in largo Pallota, live dei 3ttnika. CAMPOBASSO - Domani al Cafè Prestige, la serata “AperitiveNighShow”, dalle 20.30 alle 23.00 buffet, a seguire dj set Antonio Martino. CAMPOBASSO - Giovedì 10 ottobre al De Anima wine bar restaurant, serata aperitivo GioveDEEP. Dalle 20.30 alle 22.30 buffet, a seguire live&dj set. Info 3383188333.
Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo