5 agosto 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 165 - MARTEDÌ 5 AGOSTO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Pasquale Di Lena

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Pasquale Di Lena. Da anni si sta battendo con energia sulla questione vino. A suo tempo è stato proprio a lui a imporsi per la rivalorizzazione del vitigno Tintilia. Oggi i fatti gli hanno dato ragione anche se continua a mancare l'adeguata pubblicizzazione del vino molisano a partire proprio dal territorio regionale. Ma non di solo vino ha trattato in questi mesi Di Lena che si è battuto contro l'ipotesi della mega stalla a Larino così come delle produzioni di qualità. E' l'unico che continua a parlare di programmazione.

Il Tapiro del giorno a Vittorino Facciolla

Il Tapiro del giorno lo diamo a Vittorino Facciolla. E' stato Pasquale Di Lena a trattare della questione, dei 433.482 euro dei fondi Ocm vino per la promozione nei paesi terzi. Il Molise non ha utilizzato nemmeno un euro, perdendo così una grande occasione di comunicazione e valorizzazione di una delle sue eccellenze Doc o Dop. C’è da dire che il Molise è la sola regione che si presenta con uno zero, ciòè con un’assenza di rimodulazione che fa pensare che le importanti e ingenti risorse non sono state neanche prese in considerazione.


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Per fortuna c’è l’Uil 5 agosto 2014

Se non ci fosse l’Uil, i problemi dell’occupazione, del lavoro, dello sviluppo, della crescita, dell’equità sociale sarebbero scomparsi dallo scenario sindacale molisano. La Cgil è al carro del Pd e la Cisl a quello della parte (ex)democristiana del Pd che, insieme, governano a Palazzo Vitale, sede della giunta regionale. La Cgil può obiettare che ha organizzato

la marcia per il Lavoro con il segretario nazionale Susanna Camusso. Sì, ma l’ha fatta in pratica a sostegno della Regione Molise che aveva lanciato l’Sos. La Cisl può vantarsi della venuta di Papa Francesco e il suo autorevole intervento all’università del Molise sulle problematicità molisane. Rimane l’Uil, come diciamo in prima linea sul fronte del lavoro, e le va dato atto. Si muove a tutto campo: dalle grandi alle piccole (?) questioni sta sul pezzo, dichiara, propone. Sue sono infatti le mosse per portare a galla situazioni che la politica vorrebbe sott’acqua. Come il caso ultimo, la vertenza dei lavoratori a progetto della Molise Dati. La denuncia è di Pasquale Guarracino, il segretario generale della UilTuCs: “Dal primo agosto è trascorso esattamente un mese dalla scadenza dei contratti a progetto dei lavoratori precari della Molise Dati, senza che alcuna soluzione concreta sia

stata portata ai tavoli istituzionali”. Una battaglia particolarmente dura e difficile. La Molise Dati vive essa per prima un momento di precarietà dovuto all’atteggiamento ostile con cui la tratta il socio unico, la Regione Molise. La Molise Dati è un’azienda in house della Regione Molise, ma viene considerata una palla di piombo. Difatti Frattura e compagni l’hanno messa a stecchetto; le hanno imposto una sorta di decalogo comportamentale e gestionale che la comprime in tutte le sue potenzialità professionali. In questo quadro di precarietà pagano pegno i lavoratori a progetto di cui si sta occupando la Uil che domani, alle 10,30, dinanzi alla sede della Molise Dati, terrà una conferenza stampa per illustrare agli organi di informazione le perplessità che circondano tale vicenda e le possibili soluzioni in favore dei lavoratori. Nei giorni scorsi sempre la Uil, e solo la Uil, ha tirato fuori le unghie contro la politica perché si desse la sveglia e cominciasse una volta per tutte a cercare soluzioni concrete. Per il sindacato socialdemocratico il Molise non ha più tempo. L'indecisionismo deve esser messo da parte a favore di atti ed iniziative forti e tan-

gibili, investendo quante più possibili risorse sul lavoro. E per lavoro la Uil intende tutti i comparti: dall'industria alla sanità; dall'agricoltura al turismo; dalla cultura al terziario. A differenza della politica depressa ed astenica, l’Uil gioca anche sul versante dell’ottimismo, che sul piano psicologico è l’unico ricostituente assimilabile. Dice: “Possiamo vantare maestranze e manodopera eccellenti che nel corso dei decenni si sono sempre distinte per qualità del lavoro e fama dei prodotti realizzati, e che oggi hanno bisogno del giusto riscatto. Senza dimenticare quelle decine di giovani acculturati e preparati pronti a scommettere sul loro territorio, ma a cui non viene data una valida chance”. E sempre in chiave ottimistica si augura che il Governo Regionale e i parlamentari del Molise facciano quadrato con i lavoratori, le forze datoriali e sindacali ed una volta per tutte comincino a proiettare questa Regione in uno spazio più dignitoso, attraverso azioni concrete e decise. Riusciranno i nostri eroi di Palazzo Moffa e di Palazzo Vitale a raccogliere l’invito? Dardo

Liberalizziamo la prostituzione L'intervento

di Giovanni Muccio*

Ennesima intervento di Polizia Giudiziaria a Campobasso :“Prostitute clandestine e sesso a pagamento in un appartamento”. Ormai tali operazioni sono una costante in tutta Italia, che vedono interessate donne impegnate nel più antico mestiere. A tal riguardo, il Movimento regionale del Guerriero Sannita ritiene doverosa una riflessione in particolar modo in questo momento in cui l’Italia vive uno stato di difficoltà economica, un debito pubblico che frutta da solo circa 100 miliardi di interessi passivi all’anno, aziende che chiudono e centinaia di migliaia di lavoratori senza posto di lavoro.Ebbene, in questo periodo, il Governo ricerca spasmodicamente dove reperire fondi per far fronte alle necessità del Popolo.E’ arrivato il momento, a parere del Guerriero Sannita, di legalizzare e regolamentare la prostituzione in Italia, una attività che, con i suoi ricavi economici, potrebbe contribuire ad alleviare le difficoltà in cui verso lo Stato. A tal riguardo, secondo l’ultima indagine specifica operata della commissione Affari sociali della Camera, le prostitute sarebbero in Italia dalle 50 000 alle 70 000. Al-

meno 25.000 sarebbero immigrate, 2 000 minorenni e più di 2 000 le donne e le ragazze ridotte in schiavitù e costrette a prostituirsi.La prostituzione in Italia potrebbe generare un gettito annuo stimato fra i 10 e 15 miliardi di euro considerando una flat tax del 25% ed un volume d’affari (che nessuno riesce a stimare complessivamente) di circa 50/60 miliardi di euro all’anno.Il potenziale economico che questo “settore professionale” produce ogni anno è di oltre il 30% dei proventi economici delle organizzazioni criminali ed è dovuto al racket della prostituzione. Le prime ad essere danneggiati da un’eventuale tassazione di stato sarebbero proprio le mafie internazionali. Per quanto riguarda i clienti, uno studio commissionato nel 2007 dal Dipartimento Pari Opportunità ha rilevato che sono circa nove milioni gli Italiani che, con motivazioni e cadenze diverse, frequentano prostitute.A parere del Movimento Regionale del Guerriero Sannita, bisognerebbe tassare questa che è di fatto una professione da millenni; dare un supporto sanitario adeguato (analisi del sangue periodiche e sostegno psichiatrico) alla prevenzione ed alla salvaguardia della trasmissibilità delle malattie veneree per non colpire nè le

prostitute né i clienti (che nel 50% dei casi richiede di avere prestazioni sessuali senza protezioni); contrastare, attraverso una nuova legge che permetta una reale legalizzazione e liberalizzazione, la criminalità organizzata sia italiana che estera (albanesi, nigeriani, rumeni, cinesi etc.); restituire e garantire un nuovo decoro pubblico delle città; inasprire le pene per chi continuerà a schiavizzare tutte le giovani prostitute minorenni che non potrebbero esercitare tale professione.A tal proposito, questo Movimento rivolge un umile appello al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri della Repubblica ed ai Segretari di partito di valutare la necessità e l’effettivo iter burocratico per una legge o decreto legge, che serva, da una parte a privare la criminalità organizzata di un settore che le fa gola e a dare dignità alle donne, dall’altra a creare posti di lavoro provenienti dall’indotto. L’introito derivante da tale legalizzazione può essere utilizzato per creare un “reddito minimo di cittadinanza” , di cui, di questi tempi, si avverte forte bisogno tra le fasce più deboli della società.In tale settori l’Italia ancora una volta è il fanalino di coda rispetto all’Europa, dove da anni è stata legalizzata e regolamentata la prostituzione ed il reddito mi-


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Patriciello salva i suoi 8milioni e Larino va ko 5 agosto 2014

Il nuovo commissario Asrem detta le regole del gioco: basta con le operazioni chiururgiche al Vietri intanto il Neuromed con Di Pardo la spunta al Tar contro l'Asrem difesa da Giacomo Papa CAMPOBASSO. Da quando è arrivato in Molise il nuovo direttore generale dell’Asrem, o meglio il commissario dell’azienda sanitaria del Molise che resterà in carica per tre mesi e a costo zero, pare abbia passato i giorni chiuso nella sua stanza. Gaetano Fuiano, 65 anni di Torremaggiore, probabilmente avrà speso il suo tempo a studiare la situazione sanitaria molisana. Da indiscrezioni si apprende che qualche giorno fa, il neo arrivato abbia finalmente iniziato a prendere decisioni. Si dice che abbia incontrato i sindacati dei medici e abbia comunicato loro il primo passo da seguire: chiudere le sale operatorie a Larino e, forse, anche ad Agnone. Colpa della carenza di anestesisti che comporta l’invio, soprattutto al centro ospedaliero frentano, dei professionisti di altri ospedali con il conseguente esborso, per le casse pubbliche regionali, del pagamento dello straordinario. Una cifra che sembra si aggiri intotno alle 500 euro al giorno per ogni anestesista. Si dice anche che la chiusura delle sale operatorie parte ad agosto, con la scusante dell’assenza di personale per via delle ferie. Ma potrebbe prorogarsi a tempo indeterminato. Iniziando così la chiusura, a quanto pare inevitabile, dell'ospedale (al momento) di Larino. Chiuso nel suo ufficio, il commissario Faiano pare abbia firmato anche un altro atto poco gradito al gruppo Neuromed (alias Patriciello). Lo scorso 30 luglio infatti il commissario di Torremaggiore ha firmato il provvedimento numero 67 con il quale per la costituzione in giudizio dinanzi al Tar Molise dell'Asrem. A portare l'azienda sanitaria in teibunale sono sempre loro: Patriciello e il suo legale Salvatore Di Pardo (sì, lo

stesso professionista che pare abbia voglia di aiutare a gratis il governatore per risollevare, a chiacchiere, la sanità molisana). Il tutto riguarda i 40 posti letto di Salcito, quelli che Frattura ha "regalato" a Patriciello con la famosa Fondazione Pavone. Perché si finisce in tribunale? Perchè il 3 luglio 2013 il direttore sanitario e quello amministrativo dell'Asrem hanno decretato che non si procede "a validazioni e/o liquidazioni di prese in carico di pazienti da parte di strutture non accreditate contrattualmente con l'azienda", cioè con l'Asrem. Il Neuromed non ci sata. Anche perché se la Regione Molise non paga per quei 40 posti letto, sai quanti milioni ci si rimette? Allora ecco che Di Pardo va, come sempre, al Tar per far annullare gli atti che Frattura firma. E così il 17 luglio scorso il Neuromed ottiene la sospensiva. Già, perchè Neuromed, ossia il gruppo Patriciello, sono anni che è in lotta con la Re-

gione Molise per avere questi benedetti 40 posti letto con il codice 75, cioè il massimo della riabilitazione che porta nelle casse dell'azienda privata 600 euro al giorno per ogni posto letto. La Regione Molise a guida Iorio, invece, ha sempre risposto: io l'accreditamento lo do ma con l'articolo 26, quello cioè utilizzato per gli atri istituti di riabilitazione come, tanto per citare un esempio, la Fisiomedica Loretana di Toro. Il che tradotto in numeri vuol dire 100 euro al giorno per posto letto. Inoltre sembrerebbe che per legge le Irccs, cioè gli istituti di ricerca, non potrebbero avere "filiali", mentre Salcito risulterebbe una sede distaccata del Neuromed di Pozzilli (che è un Irccs). Inoltre, per avere l'articolo 75, cioè i posti letto a 600 euro al giorno per posto, dovrebbero esserci delle caratteristiche particolari quali, ad esempio, il fatto che i pazienti non possono ricoversarsi direttamente all'istituto, ma devono arrivare da altri ospedali. Queste le indiscrezioni che arrivano. Ora bisognerà vedere se l'accertamento delle notizie, da parte non tanto dei giornali quanto dei magistrati e dei legali a confronto (Di Pardo per Neuromed e Giacomo Papa per l'Asrem), porterà ad una scappatoia. In fondo non si parla di 4 noccioline ma di 24mila euro al giorno, 720mila al mese, 8milioni e 640mila euro all'anno che Neuromed potrebbe perdere se soccombe in giudizio. E mentre Di Pardo fa il doppio gioco (difedendo le strutture private al Tar e suggerendo gli atti alla Regione che poi Di Pardo impugna per conto dei privati), si dice che Frattura giri per i corridoi del Consiglio regionale lamentandosi che "ormai gli accreditamenti li decidono i giudici".

Il Pd della Fanelli cerca aiuto: non sappiamo cosa fare

Normalmente non ci occupiamo delle “mezze calzette” ma di tanto in tanto qualcosa bisognerà pur dirla su falsi leader di sinistra posizionati a guidare un grande partito senza avere né arte né parte nel dibattito politico sia esso nazionale o regionale. S.o.s. Il segretario del Pd, Micaela Fanelli, lancia il segnale di soccorso. Il partito più grande d’Italia dopo le elezioni europee non ha idee, non ha soluzioni, non sa cosa fare per non precipitare nel vuoto che alle prossime elezioni potrebbe ricadere su tutti i componenti. Roberto Ruta e i suoi gongolano in questa incompetenza della dirigenza renziana. Non muovono un dito. Come a dire: avete voluto la bicicletta? Pedalate. E se politicamente il silenzio dissenso potrebbe far scampare i vecchi volponi dalle co-responsabilità di un fallimento regionale, dall’altro il Molise guarda da lontano un

Partito Democratico in affanno. Gli slogan e le assemblee regionali che la segretaria organizza viaggiando in un lungo e in largo sul territorio locale portano risultati solo in termini di strumentalizzazioni sterili in una fresca estate autunnale. È già successo con la sanità dove l’imbarazzo della Fanelli a prendere posizione tra pubblico e privato non ha fatto altro che mettere all’angolo il Pd. Essere appoggiata da Patriciello (Fi) alle primarie avrebbe comportato, come è successo, tacere sulle decisioni del governo regionale in tema di tagli di posti letto. Ma se nella sanità c’era il patto occulto del Nazareno molisano, diverso è il discorso lavoro. Se ne parlerà oggi alle 17.30 a Oratino dove la Fanelli vuole ascoltare la voce di tutti. Questa grande partecipazione popolare auspicata nasconde in sé un dato incontrovertibile: la dirigenza Pd Molise non ha idee e cerca spunti ovunque. “Tanti gli approfonditi interventi in

programma che alimenteranno il dibattito. Sarà l’occasione per confrontarsi sulle misure in corso d’avvio, da parte della Regione Molise, su garanzia giovani e il programma operativo del fondo sociale europeo. Le ‘vertenze’ regionali sulle aziende in crisi e i temi correlati sullo sviluppo territoriale, hanno richiesto un immediato approfondimento e una discussione dentro il partito. Per questo se ne parlerà in un’assemblea aperta dando voce a tutti. Il Pd invita a partecipare tutti coloro che vogliono dare il proprio contributo: non solo gli iscritti, gli organi del Pd e i simpatizzanti, ma anche le forze sociali e il partenariato, i cittadini, gli operai, chi soffre delle grandi crisi aziendali regionali, i giovani in difficoltà. Il partito intende discutere per dare proposte e soluzioni”. Della serie: metà della popolazione molisana non lavora, con il nostro governo si sono

persi altri 8mila posti di lavoro, per favore dateci una mano a trovare una soluzione. L’unica cosa che possiamo fare è ascoltare le proposte altrui. Noi siamo troppo occupati a fingere di pensare ai cittadini.


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3 agosto 2014

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Indetto dalla Regione l'avviso pubblico per il bonus occupazione

Lavoro ai giovani, parte il bando

CAMPOBASSO. La Regione Molise, con D.G.R. n. 190 del 13 maggio 2014 ha indetto un avviso pubblico nell’ambito dell’intervento Pacchetto “Giovani” – Bonus per l’Occu-

pazione – Giovani in Impresa, riferito all’Azione I “Giovani al Lavoro IV annualità. I requisiti necessari per beneficiare degli interventi sono: avere età compresa tra i 18 e i 35 anni; essere residenti in Molise; essere disoccupati. L’esercizio dell’attività imprenditoriale deve essere svolto sotto una delle seguenti forme: impresa individuale; società di persone (semplice, in nome collettivo, in accomandita semplice); società cooperative di lavoro per la produzione di beni e servizi; esercizio di professioni intellettuali, anche in forma associata, per le quali è prevista l’iscrizione in appositi albi professionali o elenchi, a condizione che il beneficiario abbia già conseguito l’abilitazione alla professione; attività di consulenza per prestazioni d’opera intellettuale, per le quali non sussiste obbligo di iscrizione ad albi ed elen-

chi. Non possono accedere ai contributi coloro che sono: titolari di partita IVA; imprenditori, familiari e coadiutori di imprenditori; piccoli imprenditori; amministratori di società di capitali o di società di persone. La concessione del contributo è così determinata: fino ad un massimo di Euro 30 mila per ogni persona non occupata che da vita ad una nuova impresa individuale o ad uno studio professionale, per il quale è prevista l’iscrizione ad un albo professionale o elenco o che intraprende attività di consulenza; fino ad un massimo di Euro 30 mila per ogni persona non occupata che da vita, assumendone la qualità di socio, ad una nuova società di persone o ad una nuova cooperativa di lavoro per la produzione di beni e servizi o ad uno studio associato di professionisti. L’ammontare massimo del contributo, indipendentemente dal numero dei soci, non può superare l’importo di Euro 150 mila.

nal anche per la Regione Molise, quella che avrebbe più bisogno di una strategia di marketing in grado di incanalare e programmare le iniziative decise con i soggetti interessati. Una premessa, per me necessaria, che serve per capire le ragioni di una rinuncia, da parte del Molise e dei suoi protagonisti sopra citati, di ingenti risorse, che non si può spiegare come incidente di percorso o distrazione da parte di chi doveva emanare il bando e non l’ha emesso o, qualora pubblicato, da parte dei soggetti direttamente interessati. C’è da dire, anche, che il marketing, nel suo significato più ampio di comunicazione, promozione e vendita di un prodotto, richiede specifiche competenze ed è un’azione che tiene conto dei risultati di una produzione. Ebbene, volendo entrare nel merito della questione, dei 433.482 euro dei fondi Ocm vino per la promozione nei paesi terzi, il Molise non ha utilizzato nemmeno un euro, perdendo così una grande occasione di comunicazione e valorizzazione di una delle sue eccellenze Doc o Dop. C’è da dire che il Molise (vedi tabella) è la sola regione che si presenta con uno zero, ciò con un’assenza di rimodulazione che fa pensare che le importanti e ingenti risorse non sono state neanche prese in considerazione. Un fatto grave certo, molto grave, e la colpa non è solo della Regione o dell’assessore di turno che, non avendo collaboratori esperti nel campo del marketing, si affida a enti o persone capaci di ripetere solo gli errori di sempre con la conseguenza di spreco di denaro e di tempo. È colpa, anche, dei produttori e di chi li rappresenta e li organizza, bravi a spiegare ed a considerare tutte le misure della Pac,

ma profondamente distratti di fronte a quel fattore sempre più prioritario perché decisivo per le fortune dell’impresa, che è il Marketing. Ricordo che a questa importante somma di risorse finanziarie ho dedicato un articolo, pubblicato ad Aprile in concomitanza con l’uscita del Bando del Ministero dell’agricoltura e l’elenco delle assegnazioni per le venti regioni italiane, raccomandandomi di cogliere questa straordinaria occasione per impostare una strategia di marketing riferita al vino e di coinvolgere le aziende per renderle protagoniste degli eventi programmati. Ho detto anche di scegliere i mercati terzi e di dare al programma un tempo necessario per sviluppare le iniziative e, con esse, le pubbliche relazioni in modo da coinvolgere istituzioni, opinion leader, operatori nel campo dell’importazione e della distribuzione e commercializzazione del vino, i ristoratori a partire da quelli di origine italiana. Cioè evitare la solita“toccata e fuga” che fa l’effetto di un secchio d’acqua scaricato sulla sabbia in un giorno di gran caldo. Quella “toccata e fuga” che, se per il Molise, è una regola, e, per rendersene conto, basta vedere le tante o poche iniziative che, sia nel vino che nell’olio, come nell’insieme dell’agroalimentare, vengono selezionate, partecipate e fatte nel corso dell’anno. A partire dal Vinitaly di Aprile, che ritorna l’anno dopo, sempre ad Aprile, con una soluzione di continuità che porta a dover riprendere il filo del discorso e mai a svilupparlo, tant’è che ogni anno c’è sempre qualche azienda che si stacca dal collettivo per andare a trovare la fortuna da sola. Il Vinitaly – parlo della più importante manifestazione del vino in Italia per renderlo esempio – ha senso se parte di un progetto e di un programma impostati sulla continuità delle azioni di comunicazione, promozione, pubbliche relazioni e altro ancora. Cioè, se questo evento importante si trasforma, nel corso dell’anno, da punto d’incontro e di presentazione - con la partecipazione ad altre importanti iniziative all’estero, soprattutto nei loro paesi di origine - in altre occasioni d’incontro con il giornalista o il ristoratore, l’importatore o l’opinion leader che ha visitato lo stand. E, così anche, la possibilità di portare questi diversi operatori nel Molise per una visita delle aziende interessate, una degustazione del vino e degli altri prodotti, ciò che vuol dire una “degustazione” anche del Molise.

La grande occasione persa dal vino molisano di Pasquale Di Lena

L’Ocm vino (Organizzazione comune del mercato) è la misura che, mediante bandi annuali emessi dal Mipaaf e dalle Regioni, concede finanziamenti e contributi a fondo perduto ai produttori vitivinicoli dal 40% all’(80%). I beneficiari di queste risorse sono soggetti diversi: dalle organizzazioni professionali a quelle interprofessionali; Consorzi di tutela e loro associazioni e federazioni; produttori e organizzazioni di produttori di vino; soggetti pubblici; associazioni, anche temporanee d’impresa e di scopo, tra i soggetti di cui sopra. Una parte consistente di queste risorse riguarda la internazionalizzazione dei mercati nei paesi extra Ue o cosiddetti terzi, cioè la promozione del vino nelle sue più svariate forme di partecipazione a eventi come mostre e fiere, degustazioni, produzione di materiali, rafforzamento internet e, anche, la possibilità di invitare gli operatori a visitare e partecipare a degustazioni in azienda. La cosa ancor più interessante di questa misura è la possibilità di presentare un progetto da sviluppare, su questo o quel mercato selezionato, in un arco di tempo di tre anni. Il tempo minimo, per me, per poter valutare il successo delle iniziative in programma e la possibilità di dare ad esse la dovuta continuità. Risorse consistenti che hanno forza e significato se vengono utilizzate per ampliare gli investimenti di questa o quell’azienda e, così, rafforzare la strategia di marketing che l’impresa si è data. Sottolineo questo aspetto perché so, per esperienza, che per la gran parte dei soggetti destinatari, la comunicazione o l’impostazione con risorse proprie di una strategia di marketing è un optional e non un capitolo preciso di investimenti che ogni azienda deve affrontare. È un optio-


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3 agosto 2014

La classe politica regionale sembra ignorare i dati analizzati dallo Svimez

Economia, termometro in avaria

CAMPOBASSO. Sul recente Rapporto dello Svimez, presentato la scora settimana, due parlamentari molisani, Ruta e Venittelli hanno provato a lanciare il sasso nella stagnante politica regionale molisana. Lo stesso ha fatto il presidente dell'Assindustria, Mauro Natale. Il resto, però, ha preferito restarsene in silenzio. Per Svimez siamo di fronte ad un sud che arranca, pur lasciandosi alle spalle la recessione più

grave dal dopoguerra. Un sud dove le famiglie hanno difficoltà a spendere, specie in Molise, e il tasso di disoccupazione effettivo volerebbe al 25%, considerando chi il lavoro lo vuole ma non sa dove cercarlo. Ma soprattutto un sud dove il campanello d'allarme suona per l'occupazione giovanile con situazioni che, sempre Svimez, ritiene più critica proprio in Molise al punto da giudicarlo “uno spreco di talenti inaccettabile”. E sempre per il Molise, si registra il calo maggiore dell'attivita' produttiva a livello nazionale (-1,3%), soprattutto per effetto del calo delle costruzioni (-8,4%) e dei servizi (-0,6%). Ancora, se l’occupazione è in calo in tutte le regioni meridionali, “particolarmente forte” e' definito il calo in Molise (dal 48,5 al 47,1%). Dunque se la manovra finanziaria del Governo avrà conseguenze ancora più gravi su tutto il Sud, come evidenzia il presidente Svimez Giannola, alla luce di questi dati, viene il forte dubbio che le scelte politiche della Regione di contrarre il suo intervento nell'economia, possa risultare una cura estremamente pericolosa per un malato troppo grave al quale il grado di febbre è misurato con un termometro in avaria. Se può consolare qualcuno, la differenza tra Svimez ed Istat consiste nel fatto che la Campania ci sfila la maglia nera di regione più povera del Sud, ma con 18.031 euro di reddito pro capite c’è poco da gioire.

Agricoltura, tanti i nuovi giovani Soddisfazione è stata espressa dalla Coldiretti per i dati in crescita anche in Molise CAMPOBASSO. I tanti giovani che vogliono investire in agricoltura lo attendevano ormai da diverso tempo e Coldiretti l’ha fortemente voluto e sostenuto, ora è arrivata la firma, da parte del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, del decreto applicativo, che rende concreta la legge del 2012, sull’attribuzione ai giovani dei terreni demaniali nazionali. “La disponibilità della risorsa terra – dichiara Tommaso Giagnacovo, delegato Impresa Giovani di Coldiretti Molise – è uno dei principali ostacoli alla voglia dei giovani di creare impresa in campagna e questo decreto va nella direzione giusta. Attendiamo, quindi, per settembre la messa a disposizione dei terreni per aiutare i tanti giovani italiani che aspirano a poterne avere accesso, ma ci auguriamo che la norma sia estesa anche alle terre di proprietà degli altri enti pubblici, a partire dalle regioni”. Altra notizia importante per il settore agricolo è che la combu-

La Confesercenti rilancia il discorso di rete e il sostegno delle istituzioni

"Rafforzare le piccole e medie imprese"

CAMPOBASSO. Le organizzazioni di categoria lamentano il fatto che le Piccole e Medie Imprese non hanno ricevuto alcun tipo di aiuto economico volto a favorire il loro sviluppo, una disattenzione delle Istituzioni, un restringimento del settore bancario, la crisi economica che avanza, tutto ciò porta a fare rete tra le organizzazioni di categoria. "E' il momento di unirsi tra le varie associazioni di categoria - afferma il presidente di Confmolise e Vice Presidente Confesercenti regionale Giuseppe Montesanto - dobbiamo cercare di non disperdere le nostre forze". La piccola media impresa anche in Molise è in difficoltà tra le problematiche maggiori - continua il presidente Montesanto - troviamo la difficoltà di accesso al credito, stiamo cercando un canale per potenziare proprio questo settore; riscontriamo anche la necessità di rafforzare i servizi per esempio con la Camera di Commercio, potenziare o addirittura in alcuni casi aprire ai corsi di aggiornamento e formazione per la Piccola Media Impresa, questo permetterebbe sia di qualificare i dipendenti che avere una maggiore qualità dei prodotti; cercare in poche parole di andare incontro a quelle esigenze quotidiane che potrebbero fare la differenza e che attualmente mancano". Diventa quindi importante fare rete per sopravvivere da una parte e crescere dall'altra, soprattutto in una regione piccola come il Molise ''evidentemente c'è la necessità di fare rete, finora se ne è parlato ma in fatti concreti non è mai stato messo in atto niente del genere. Non e' più tempo di parole, - conclude il Presidente Montesanto bisogna passare all'azione. E come ho già detto bisogna far leva sull'associazionismo per non isolarsi e rischiare l'ennesima chiusura di attività commerciale o imprenditoriale".

stione di residui di lavorazione agricola, potature ed altre sostanze naturali non pericolose non è un’attività di gestione dei rifiuti, ma una normale pratica agricola. Come sollecitato da Coldiretti, è stata modificata e migliorata dal Senato in sede di conversione in legge del decreto, la norma che consente la combustione dei residui agricoli, già prevista nel decreto legge 24 giugno 2014, n.91. Dunque, chiarisce la Coldiretti Molise, non sarà più necessario un deliberato, per singolo comune, da parte dei Sindaci, ma sono rese nazionali le modalità di tale pratica, purché nel rispetto dei periodi dichiarati di massima emergenza per gli incendi, in cui la bruciatura è sempre vietata. Il decreto legge è ora all’esame della Camera dei deputati e sarà necessario attendere la chiusura dei lavori, per l’approvazione definitiva della norma.Inoltre, l’iter parlamentare del decreto legge sulla competitività, in particolare del pacchetto “#campolibero”, a favore dell’agricoltura, prosegue, anche qui mi-

gliorando ulteriormente le misure previste, rappresentando, secondo Coldiretti Molise, un buon passo in avanti per il rilancio delle campagne dove, con la green economy, si aprono opportunità per oltre centomila posti di lavoro, in Italia, che possono contribuire alla crescita sostenibile e alla ripresa economica ed occupazionale del Paese. Il provvedimento, al Senato, si è arricchito di ulteriori specifiche, sollecitate dalla Coldiretti, sotto il profilo della semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese agricole, dei controlli e del sostegno all’occupazione giovanile. Misure attese dagli imprenditori agricoli che devono adesso essere confermate nel prosieguo dell’esame parlamentare. Coldiretti Molise esprime apprezzamento per il lavoro svolto, su tale provvedimento, dal ministro delle Politiche Agricole, dalla Commissione Agricoltura dell’aula del Senato e dai Senatori.


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Campobasso

5 agosto 2014

Ex Romagnoli, Fare Verde: “Con 40mila metricubi di cemento in arrivo, c’è poco da esultare”

Ex Romagnoli, l’associazione Fare Verde lancia l’allarme sulla possibile colata di cemento. “Riunito in seduta straordinaria e monotematica, il Consiglio Comunale di Campobasso ha nuovamente affrontato la questione ex Romagnoli”, sciupando l’ennesima occasione per scongiurarvi una colata di cemento di circa 40.000 metri cubi, che stravolgerà irreversibilmente, limitando l’ampiezza e l’aspetto dell’area, l’intero centro cittadino. L’invito esplicito arrivato dalla minoranza di porre dei limiti precisi circa le volumetrie da poter realizzare sull’area (fissando un limite agli attuali 5 mila mq dell’ex Roxy, con possibilità di ampliamento fino a 7/8 milla mq.) è stato respinto dalla maggioranza, lasciando quindi campo libero alla Regione Molise di poter edificare nella misura indicata di 13.000 mq, una misura certamente sovrastimata rispetto alle reali esigenze, anche in considerazione dei futuri sviluppi politico istituzionali che vedranno certamente ridurre le piante organiche di diversi enti, Regione Molise in primis. Esprimersi ufficialmente in ma-

niera netta contro ulteriori edificazioni dell’area, sarebbe invece stato un bel segnale di autodeterminazione da parte dell’amministrazione, un modo per rivendicare la sovranità del Consiglio in materia urbanistica, un modo per farsi portavoce della volontà dei cittadini che invece, ancora una volta, sono stati completamente esautorati: non a caso l’ipotesi di un referendum

avanzata dai promotori della seduta straordinaria del consiglio è stata depennata in maniera unilaterale dal sindaco, evidentemente avverso alla consultazione popolare. Ha quindi prevalso la logica di partito e di schieramento, con l’amministrazione comunale costretta, per ordini di scuderia, ad assecondare in maniera amorfa le volontà dell’”organo superiore” Regione. Ne è venuto

fuori un provvedimento zoppo, che preserva sì il terreno di gioco e l’area circostante, ma sacrifica l’intera “curva sud” per nuovi pesanti interventi edilizi. Una scelta che certamente limita i “danni”, ma scontenta quanti chiedevano alle istituzioni di desistere definitivamente dalla volontà di localizzare nel pieno centro città un ulteriore edificio direzionale che aumenterà

congestionamento e carico urbanistico; scontenta quanti vedevano nei gradoni della “curva sud” un’ occasione per creare uno spazio sociale per eventi culturali, teatrali e musicali, di cui la città è notoriamente sprovvista; scontenta quanti erano disposti di buon grado ad accettare la ristrutturazione o la ricostruzione dell’ex Roxy, ma senza ulteriori ed eccessivi aumenti delle volumetrie, che invece andranno a triplicare rispetto a quelle ad oggi esistenti, riducendo considerevolmente gli spazi da poter destinare a quel “parco urbano” che tutti i cittadini si aspettano. Un’ occasione storica è andata quindi sciupata; resta l’indiscusso apprezzamento per la meritoria attività condotta in consiglio da chi, nel recepire le istanze di cittadini, comitati ed associazioni, ha tentato di salvare il salvabile, ottenendo l’importante risultato di limitare e circoscrivere l’area di prevista edificazione, salvaguardare la superficie del campo sportivo affinché non diventasse una grande aiuola spartitraffico e, soprattutto, prescrivere la designazione “Parco Urbano” alla destinazione dell’area.

Incontro con le auto di ieri, nuovo MoliseCinema, il festival si apre con l’omaggio a Flavio Bucci successo per il gruppo “Il Sorpasso” Va in archivio la dodicesima edizione della manifestazione di auto d’epoca, “Incontro con le auto di ieri” organizzata dal Gruppo “Il Sorpasso” di Bojano. La tre giorni matesina si è conclusa domenica tre agosto, con l’esposizione in piazza Roma di Bojano di circa un centinaio di autovetture storiche, molte provenienti dalla Campania, Lazio, Puglia, Basilicata, e Calabria. Da segnalare inoltre, l’equipaggio del Sig. Licianci Gennaro che con la sua FIAT 1100 R del 1967, proveniente da Torino, ha percorso circa 900 Km per partecipare all’evento. Anche quest’anno le tre giornate della manifestazione sono state ricche di appuntamenti; in particolare quest’anno la giornata clou del sabato ha fatto tappa a Gambatesa. La visita a Gambatesa, fortemente voluta dalla nuova amministrazione comunale, ha permesso ai par-

tecipanti al raduno di visitare le importanti bellezze del centro storico e degli affreschi del Castello Di Capua nonché di apprezzare prelibatezze eno-gastronomiche locali, il tutto allietato dagli stornelli tipici della tradizione delle Maitunate proposti dal giovane gruppo “Nu sapem manche nuje”. Il nuovo sindaco di Gambatesa, Carmelina Genovese, nel ricevere i partecipanti alla manifestazione ha illustrato come il passaggio della XII^ edizione dell’”Incontro con le auto di ieri” è stata occasione importante per Gambatesa che rientra nella politica dell’amministrazione di consolidare la vocazione turistica del paese, confermando in pieno l’attenzione verso ogni forma di turismo sostenibile. “Come tradizione il Gruppo Il Sorpasso - spiega il presidente Federico Petrino - non ha mancato di celebrare ricor-

renze che nel tempo si sono presentate, quest’anno infatti, nella giornata di domenica, in piazza Roma di Bojano, con la cornice fornita dalle auto partecipanti, è stata celebrata la FIAT 850 che quest’anno compie 50 anni. Nella tre giorni matesina, gli equipaggi hanno fatto inoltre tappa a Civita Superiore di Bojano, e San Polo Matese ove oltre ad ammirare le bellezze naturali hanno potuto degustare gustose pietanze paesane ed allietati da musiche e balli. L’intento di far conoscere il territorio molisano, divulgare la storia dell’automobile, sottolineare i valori di ospitalità, affetto ed amicizia, anche quest’anno hanno trovato riscontro attraverso l’apprezzamento che tutti gli intervenuti hanno manifestato agli organizzatori del raduno. Arrivederci al prossimo anno per la trecidesima edizione”.

Al via questa sera la XII Edizione di Molisecinema con una serata speciale dedicata a Flavio Bucci a cui il festival dedica una retrospettiva. Come evento inaugurale Bucci porta al festival la nuova versione di un suo grande successo teatrale: Il Diario di un pazzo, lo spettacolo che nel 1988 incantò le platee di tutta Italia diventando in breve una pièce di culto.Tratto dall’omonimo romanzo di Gogol, per la regia dello stesso Bucci, è un adattamento di Mario Moretti e per l' anteprima di Molisecinema sarà interpretato da Marco Caldoro. La rappresentazione avverrà alle 19 presso il cinema teatro e introdurrà l'omaggio retrospettivo che MoliseCinema dedica all'attore con la presentazione di 7 suoi film.A seguire alle 20.45 nell’Arena Bucci incontrerà il pubblico del festival accompagnato dal direttore artistico Federico Pommier Vincelli e dal sindaco di Casacalenda Michele Giambarba. Bucci è infatti originario proprio di Casacalenda. Data la grande richiesta di partecipazione lo spettacolo “Diario di un pazzo” sarà replicato mercoledì 6 agosto, alle ore 12, con ingresso libero. Al via anche il concorso per lungometraggi “Paesi in lungo”: alle 21.30, all’Arena, sarà presentato Il Venditore di Medicine, opera seconda di Antonio Morabito, un film di denuncia sulla corruzione medica che racconta una storia di scottante attualità. Il film sarà presentato da Giorgio Gobbi, uno degli interpreti (e che con Flavio Bucci è tra gli attori del Marchese del Grillo) del film che vede

tra i protagonisti anche Claudio Santamaria, Isabella Ferrari e il giornalista Marco Travaglio, per la prima volta attore. La serata inaugurale del festival culminerà alle 230 presso Cinestelle,Arena Piccola, con il concerto de La Pingra, una band che propone un mix di elettronica, pop, musica low-fi e drum machine anni '80. I Lapingra eseguiranno per MoliseCinema gran parte della colonna sonora tratta dal loro film (di prossima uscita) The Spectaculis. Un mix di musica ed immagini, per un concerto multisensoriale,, ispirato a grandi film del passato.Tra gli eventi della giornata alle 18 è prevista l’inaugurazione della Mostra fotografica Dettagli & Orizzonti curata da Linda Pietropaolo. Lunga è la carriera di Flavio Bucci che esordisce al cinema sotto la guida di Elio Petri, che lo dirige d protagonista ne “La proprietà non è più un furto”, uno dei film che saranno presentati a MoliseCinema. Da allora un interessante e lungo percorso artistico. Monicelli lo ha reso leggendario nel celebre monologo di Don Bastiano sul patibolo de Il Marchese del Grillo. Notevole la sua interpretazione di Ligabue di Salvatore Nocita, passando per Don Sturzo, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, Maledetti vi amerò di Marco Tullio Giordana, Suspiria di Dario Argento fino al Divo di Paolo Sorrentino.Tutti titoli che verranno presentati nella retrospettiva di MoliseCinema che è introdotta da un testo in catalogo del critico Raffaele Rivieccio.


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Campobasso

5 agosto 2014

L’ostacolo più alto che al sindaco gli si para davanti, è lo sfacelo delle strutture comunali. Non ce n’è una che funzioni a pieno regime

Il Comune avanti (?) ad interim

Partenza in salita per il sindaco Battista, che maschera le apprensioni con molta nonchalance e un rassicurante sorriso stereotipato sul volto. Gli sono occorsi due mesi per mettere in piedi la giunta, una riunione dell’esecutivo, e un consiglio. Ma l’ostacolo più alto che gli si para davanti è lo sfacelo delle strutture comunali. Non ce n’è una che funzioni a regime. Il comandante dei vigili urbani, Franco Primiani è andato in pensione e, ad interim, almeno fino a dicembre, lo sostituisce il dirigente Vincenzo De Marco; il responsabile dell’Ufficio legale, l’avvocato Antonio Calise è andato in pensione e, ad interim, lo sostituisce il dirigente del personale, Nicola Sardella; la responsabile del servizio Bilancio e Patrimonio, Maria Veronica Gallinaro, ha preferito Gaeta a Campobasso e, ad interim, la sostituisce il segretario generale; i responsabili (a tempo) dei Lavori pubblici e dell’Urbanistica, gli architetti Peppe Giarrusso e Paola Lozzi, sono prossimi alla scadenza dell’incarico ma solo uno dei due verrà surrogato dal ritorno in servizio, dopo l’amara esperienza a capo dell’Area quarta della Regione Molise, dell’inge-

GAMBATESA - Anche se con un po' di ritardo la Proloco Gambatesa ha definito il programma degli eventi di questa estate. Nonostante la situazione (soprattutto economica) non sia delle migliori, si è resa necessaria una cernita che ha prodotto un inevitabile ridimensionamento delle giornate dedicate agli eventi per poter puntare, in tal modo, a valorizzare manifestazioni che diano impulso a un settore, quale quello turistico, decisamente strategico per il rilancio del nostro paese. In particolar modo il Festival della Canzone Dielattale Molisana, per i suoi risvolti sociali e culturali che vanno al di là della semplice

Con una dirigenza dimezzata, che senso può avere mai aver riconfermato 12 commissioni consiliari permanenti?

gnere Rodolfo Cocozza. In una situazione del genere, con una giunta con due transfughi da destra (Massimo Sabusco e Salvatore Colagiovanni) e tre neofite (Bibiana Chierchia, Alessandra Salvatore e Emma De Capoa), un presidente del consiglio anch’egli transfuga da destra, Sabino Iafigliola, e un’assemblea già percorsa da brividi di freddo, c’è poco da stare allegri. Infatti, crediamo che Antonio Battista lo sia davvero poco (allegro) anche se, come diciamo, maschera bene sentimenti

e risentimenti. Oltretutto, pare ci siano problemi amministrativi che gli impedirebbero di provvedere a coprire i posti dirigenziali diventatati vacanti. Altra tegola in testa e un solo sollievo: il ritorno di Cocozza. Gli consentirà di mettere

assieme Lavori pubblici e Urbanistica, giusto per risparmiare. Con un pesante rammarico, quello di non poter trattenere (confermandolo o dandogli altro incarico) l’architetto Giarrusso autore nei pochi mesi di permanenza a Palazzo san

Gambatesa, definito il programma estivo

gara canora, entra di diritto e prepotentemente, dopo il successo del suo rilancio, tra gli eventi da esaltare ed enfatizzare al meglio. Naturalmente la Proloco auspica una maggiore collaborazione da persone di buona volontà cui sta a cuore il destino della nostra comunità. Sia di esempio l'A.S.D. Real Gambatesa che con la Proloco organizza la festa dell'Emigrante del 16 agosto. Siano di esempio i ragazzi che per il secondo anno consecutivo si sono

presi in carico di programmare e pianificare la serata del 9 agosto, evento anch'esso ormai consolidato e di sicuro gradimento. Siano di esempio coloro i quali si sono offerti volontari per dar vita alla 25° edizione del Festival. La comunità tutta dovrebbe tessere un solenne encomio al coraggio di queste persone che amano il loro paese e non si curano delle critiche che arriveranno puntuali. Chi può fare e fa, non ha né tempo né voglia di troppo criticare ciò che fanno gli altri. Oc-

corre andare avanti e il segreto per farlo è iniziare. Questi ragazzi lo hanno già fatto. La pro loco lancia un appello “Ora tocca a te! Anche se ciò che puoi fare è soltanto una piccola goccia nel mare, può darsi che sia proprio quella a dare significato alla tua esistenza. Un piccolo contributo economico basterebbe per cominciare a dar vita al tuo fare. Esitare va benissimo, se poi fai quello che devi fare. Contiamo sul tuo aiuto (non solo economico)”.

Giorgio di una forte accelerazione dei progetti in stand-by e delle gare di appalto. Un peccato perderlo. Ma la ghigliottina dei regolamenti, delle norme, del contenimento della spesa pubblica è inesorabile. Anche se, stando alle voci che corrono, sarebbe in atto un’approfondita ricognizione delle possibilità che porterebbero di nuovo Antonio Iacobucci, attuale direttore dell’ex Ersam, a Palazzo san Giorgio nella veste che gli cala a pennello di direttore generale. Personaggio particolarmente legato a Battista per essergli stato prezioso collaboratore nel periodo in cui il sindaco di oggi è stato assessore alle Finanze. Campobasso: comune in stallo, da riorganizzare, da (ri)motivare, da sorreggere con molta pazienza e buona volontà. Altra notazione: con una dirigenza dimezzata, che senso può avere mai aver riconfermato 12 commissioni consiliari permanenti? Almeno la meta di esse non avrà un dirigente di riferimento su cui far leva nel momento delle decisioni da sviluppare. Siamo di nuovo alla perdita di tempo e allo spreco di denaro pubblico. Dardo



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Isernia

5 agosto 2014

Ospedale, parte l’esposto Il sindaco di Agnone ha firmato l'atto di denuncia nei confronti di Frattura

Senza esito le ricerche dell'anziano

AGNONE. Il sindaco di Agnone Michele Carosella ha presentato presso la Caserma dei Carabinieri un esposto denuncia contro il Commissario ad acta alla sanità del Molise, Paolo di laura Frattura, il sub Commissario Nicola Rosato e il direttore generale dell’Asrem Gaetano Fuiano. Con l’esposto si invita la Procura della Repubblica di Isernia ad agire contro i tagli indiscriminati verso la struttura sanitaria dell’Ospedale Caracciolo di Agnone, iscritti nel nuovo Piano Sanitario regionale. Insieme all’esposto sono stati allegati anche altri due documenti, uno a firma dell’Ufficio Pastorale della Salute della Curia di Trivento ed il ricorso al TAR a firma degli avvocati Franco Cianci e Simone Dal Pozzo.

Dal 29 luglio non si hanno più notizie dell'82enne disperso a Carpinone

Si rinnova il successo per la Pezzata A Capracotta tantissima gente per la 49esima edizione della manifestazione

CAPRACOTTA. Nonostante un tempo non propriamente bello, sul pianoro di Prato Gentile di Capracotta, si è ripetuta la splendida manifestazione de “La Pezzata”, a ragione ritenuta una tra le dieci “sagre” più caratteristiche d’Italia. Giunta alla sua 49^ edizione, “La Pezzata” ha acquisito una visibilità ed un’importanza sempre maggiore all’interno del cartellone delle manifestazioni estive proposte dal Molise, fino ad assurgere al ruolo di principale attrattore per la promozione delle tipicità del Molise Altissimo. Un invidiabile primato che la manifestazione ha saputo costruirsi poco per volta, soprattutto perché ha contribuito a promuovere l’immagine di una terra laboriosa, dove le tradizioni più significative si sono tramandate di padre in figlio, mantenendone però inalterato il significato. “La Pezzata” è, dunque, proprio uno dei momenti più significativi dell’estate molisana in cui il cartellone capracottese ha un particolare rilievo grazie agli sforzi economici compiuti dall’Amministrazione comunale, dalla Pro Loco e dagli operatori economici locali, che continuano a credere in questo grande momento di aggregazione, che ogni anno richiama sul pianoro di Prato Gentile migliaia di persone. Quarantanove edizioni, si diceva, ed ogni anno gli stimoli sono sempre gli stessi, forti come quelli della prima edizione quando l’allora festa della montagna ha preso corpo. Il ricambio generazionale, inoltre, offre le ragioni della continuità tra padri e figli, tra vecchi e giovani, tra generazioni che si alternano, con maestria, a preparare una festa che incarna i sentimenti della gente capracottese e che ne arricchisce e valorizza sempre più il significato. Ed è proprio attorno al concetto di alta qualità si sta cercando di costruire qualcosa di importante, che sostenga l’economia del territorio e contribuisca a promuovere quella filiera del gusto che, assieme al turismo, rappresenta il vero punto di forza del Molise. Ma “La Pezzata” è anche sapori di una terra che vuol mantenere inalterate nel tempo le proprie tradizioni. Il cibo, carne di pecora e di agnello, assieme ai formaggi locali, è il concentrato di tutte queste cose.

ISERNIA. Dal 29 luglio 2014, è attiva una Task Force dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Isernia, per la ricerca di un anziano di 82 anni disperso in zona “Colle dell’Orso” nel comune di Carpinone. Da ieri, Domenica, il Posto di comando Avanzato è stato ubicato in un sito limitrofo adiacente ad una struttura messa a disposizione dal Comune di Frosolone; al fine di una migliore logistica. Le squadre di ricerca utilizzano le più moderne tecnologie e per la gestione delle stesse è presente in loco un Istruttore Nazionale di Topografia applicata al Soccorso. Le aree in cui si presume sia disperso l’anziano sono state battute anche con l’utilizzo di

un cospicuo numero di operai forestali, con una tecnica di ricerca detta a rastrello, purtroppo senza esisto. L’area in cui finora è stata effettuata la ricerca è di ben 320 ettari. In collaborazione con le Forze dell’Ordine continua anche l’attività infoinvestigativa vagliando tutte le ipotesi possibili. La Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Isernia svolge compiti di direzione e coordinamento nelle operazioni di ricerca e soccorso di persone, con elevate capacità tecnico-logistiche e con il concorso di professionalità capaci di assicurare -in stretta collaborazione con la Prefettura - l’intera gestione dell’intervento.

Parco olivo, scatta l’antincendio Un'ordinanza è stata emessa dal Comune di Venafro per evitare rischi all'area

VENAFRO. L’Ordinanza n. 46 del 23.07.14 ad oggetto “Prevenzione Incendi e pulizia fondi incolti”, emessa dal Comune di Venafro è un ulteriore strumento a difesa del territorio olivicolo pedemontano e del Parco Regionale dell’Olivo. Questo nuovo strumento puntualizza in maniera chiara le sanzioni cui saranno esposti i trasgressori, ovvero coloro che detengono in stato di abbandono gli oliveti. Questa ordinanza va ad aggiungersi alle norme individuate dalla Legge regionale n. 30/2008, istitutiva dell’area protetta, così recita all’art.5 (Divieti e norme di salvaguardia), comma 1, lettera A,: a) i proprietari ed i conduttori dei fondi coltivati ad olivo ricadenti nel Parco provvedono …ad attuare pratiche agronomiche rispettose dell’ambiente, alla manutenzione dei terrazzamenti, allo sfalcio, anche tramite l’aratura, delle erbe alte ed al contenimento della vegetazione al fine di prevenire gli incendi… La contravvenzione alle norme di salvaguardia è sanzionato con multe variabili da 1.000 a 25.000 euro. A questi strumenti legislativi che danno ampia facoltà di azione ai corpi di polizia cui è

dovuto l’accertamento e la repressione dei fenomeni illegali nel Parco, deve aggiungersi la collaborazione sempre più pressante e compiuta, tra Ente Parco e Comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato anche attraverso la Stazione di Venafro. Recentemente, infatti l’Ente Parco ha affidato in gestione al Corpo Forestale dello Stato, una prima parte di strumenti tecnologici per la prevenzione dei fenomeni illegali nell’area protetta. Nonostante l’adeguamento alle norme di polizia sopra citate di molti proprietari di appezzamenti olivicoli all’interno del Parco, ancora molti sono i furbi che sperano di farla franca e che sono oggetto delle giuste lamentele di coloro che vedono messi a repentaglio i propri oliveti per la cattiva manutenzione degli oliveti limitrofi. Ci si affida quindi alla sensibilità e al dovere di chi ancora contravviene alle norme, in quanto i controlli saranno sollecitati costantemente dall’Ente presso gli organi di Polizia forestale deputati alla vigilanza del territorio del Parco.


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5 agosto 2014

Termoli

Vigili, musi storti per il piano ferie

TERMOLI. Come annunciato alla vigilia di San Basso si è svolta ieri presso i locali del comando di Polizia Municipale di Termoli l’assemblea dei dipendenti della Polizia Municipale, convocata dall’organizzazione sindacale Diccap sulla re-

Assemblea della Diccap per la revoca delle ferie stabilita dal dirigente

voca delle ferie nei giorni principali di agosto e la contrattazione 2014. Una discussione contestuale alla processione a mare del Santo Patrono. Dopo la discussione interna,

la posizione dell’organizzazione sindacale non si è mutata di una virgola. Casus belli, dopo i piani comunicati a cavallo di seconda e terza decade del mese di aprile, la revoca disposta dal vicecomandante Alessandra Marchetti appena il 30 luglio, a soli 4 giorni dalla festività patronale. Circostanza che per il Diccap ha determinato di fatto un’accettazione parziale del piano ferie consentendo il congedo delle ferie al personale che aveva stabilito il periodo feriale nei mesi di giugno e luglio. “Considerato che la disposizione di revoca, d’iniziativa della Marchetti prevede il diniego delle ferie anche nei giorni non rientranti nella disposizione stessa e visto il lasso di tempo trascorso e non essendo pervenuta alcuna rimostranza al piano ferie presentato, il personale interessato ha provveduto alla programmazione dei propri impegni in funzione del periodo feriale presentato. Pertanto non essendo state comunicate, ai partecipanti, richieste di variazioni di date e ravvisato che non vi sono eventi imprevedibili e non programmabili tali da far revocare il piano ferie presentato, l’assemblea decide di rispettare il piano ferie presentato e le variazioni successivamente concordate a partire dal giorno 4”.

Ruba il rame, arrestato La Polizia acciuffa un 62enne che portava via il prezioso metallo dalla linea ferroviaria

TERMOLI. Al fine di prevenire e contrastare il fenomeno dei furti di rame, che negli ultimi tempi ha registrato un notevole incremento soprattutto lungo la costa adriatica molisana, sono stati predisposti mirati servizi di prevenzione generale e controllo del territorio. Nel corso degli stessi, nella mattinata di sabato 2 agosto, personale del Posto di Polizia Ferroviaria di Termoli ha tratto in arresto un pregiudicato abruzzese, F.G. di anni 62, resosi re-

sponsabile di furto aggravato del metallo sempre più prezioso. Gli operanti, intervenuti sulla linea ferroviaria Termoli-Montenero di Bisaccia per segnalazione di persona sui binari, sorprendevano l’uomo intento a trasportare cavi telefonici di proprietà della Rete Ferroviaria Italiana. Prontamente bloccato, il predetto veniva trovato in possesso di una borsa contenente numerosi attrezzi atti allo scasso. L’immediato sopralluogo consentiva, inoltre, di rinvenire

metri 200 di tronconi di cavo già arrotolati. Il pregiudicato veniva, quindi, tratto in arresto in flagranza di reato per furto aggravato e posto a disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Larino che ne disponeva l’accompagnamento presso le Camere di Sicurezza del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Termoli in attesa del giudizio per direttissima. I servizi di controllo straordinari proseguiranno per tutto il periodo estivo.

Condizionatore in panne al Pronto soccorso L'eccessiva condensa degli apparecchi scarica a terra una specie di pioggerellina

TERMOLI. Che l’aria condizionata funzionasse ce n’eravamo accorti, ma che addirittura lo facesse così bene dal cambiare l’estate in inverno non ce l’aspettavamo. Insomma, battute a parte, fa un certo verso vedere nella corsia del pronto soccorso San Timoteo traverse, lenzuola e secchi atti a contenere e dominare la “pioggia” che imperversa nell’ala del plesso ospedaliero.Colpa della condensa eccessiva dei condizionatori (e forse di un impianto non “opportuno”), l’acqua che si accumula si sversa direttamente nelle corsie e così, tra un’emergenza e un’altra, il medico, l’infermiere o l’inserviente di turno hanno anche a tener a mente di sistemare e svuotare il secchio sennò “il pronto soccorso s’allaga di brutto”: “Se portano anche la sabbia possiamo emulare la spiaggia”, commenta sorridendo una paziente. Sarà il caso di dire che c’è chi “fa acqua da tutte le parti”?

Alle mani due extracomunitari L'eccessiva condensa degli apparecchi scarica a terra una specie di pioggerellina

TERMOLI. Lite tra venditori ambulanti extracomunitari nel tardo pomeriggio di ieri sul tratto di spiaggia adiacente al lido Stella Marina. A scatenare il bisticcio, prima solo con un diverbio a parole e passato a vie di fatto la contestazione su dove mettersi a vendere la mercanzia. La crisi, infatti, ha eroso non poco anche la propensione della gente agli acquisti sul mare e questo crea nervosismo tra gli immigrati, che sempre più a fatica sbarcano il lunario. Tuttavia, proprio mentre se le stavano dando di santa ragione anche davanti a donne e bambini sbigottiti, è intervenuto qualcuno che ha intimato loro di finirla e di andare via, altrimenti avrebbe chiamato le forze dell’ordine. Detto fatto, zuffa arrestata ed extracomunitari a cercare altre zone in cui operare la ‘tentata vendita’, facendo tornare la calma.


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Termoli

5 agosto 2014

Erosione della costa, stanziati 3 milioni

TERMOLI. È un massiccio programma di interventi quello che l’assessorato regionale ai LL.PP. ha messo a punto per la difesa della costa molisana contro il fenomeno dell’erosione . “Partiamo in prima battuta con tre distinti interventi - ha dichiarato l’assessore regionale ai LL. PP. Pierpaolo Nagni - che dovrebbero ripristinare le condizioni ottimali nell’area adriatica di Campomarino , Termoli e Termoli nord. È già stato avviato a gara il primo stralcio del lotto 12 – ha spiegato che interessa l’intera area della costa di Montenero di Bisaccia e

Si tratta di 3 distinti interventi per il ripristino delle condizioni ottimali dell’area adriatica molisana

che vedrà la realizzazione di opere di rifioritura delle scogliere, di sistemazione di pennellature realizzando, inoltre, il rifacimento dell’argine destro, con scavo e ripulitura, del fiume Trigno. Il tutto per un investimento di 480.000 di euro. Di ben altra entità è, poi, il finanziamento previsto per il lotto 9 che ammonta a 1.945.000 euro da destinarsi a diversi interventi sull’area della costa di Campomarino e Termoli sud fino alla Torretta, non solo

attraverso il rifiorimento delle scogliere esistenti e l’allungamento di pennellature ma anche attraverso la realizzazione di due nuove scogliere; una di 120 metri nella zona Rio Vivo , e l’altra, di 100 metri lungo l’area antistante il depuratore comunale. Infine, il lotto 13 che interessa sempre la costa del comune di Termoli nel tratto che va dalla Torretta alla scogliera. In quest’ultimo lotto sono state inserite tutte le criticità non previste dal lotto 9, con un investimento di ulteriori 500.000 euro. Si tratta soltanto di un primo passo – ha sottolineato l’assessore Nagni - rispetto ad un quadro complessivo. È infatti presente, nell’agenda della Regione Molise, la volontà e l’intenzione di andare a coprire anche tutte quelle aree attualmente sprovviste di frangiflutti e le zone dove si stanno verificando azioni di implementazione turistica, penso alla costa di Petacciato, interessata anch’essa da fenomeni di erosione. La nostra priorità sarà ora quella di porre attenzione allo sviluppo della zona Termoli nord in cui rientra anche la stessa area di Pe-

“Scuole, Termoli dimenticata” Solo 200mila euro per le strutture scolastiche cittadine. "La Regione ci dimentica?" TERMOLI. L’impegno dell’associazione ‘La Giusta scuola’ per mettere in sicurezza le scuole primarie e secondarie di Termoli di proprietà del comune adriatico. Per questo, l’annuncio, anzi la conferma del finanziamento da 200mila euro per alcuni plessi cittadini, il presidente Susy Mariani non si accontenta per nulla. “Apprendo dalla stampa locale che al comune di Termoli sono

stati assegnati solo duecentomila euro dei dodici milioni di euro stanziati per la regione Molise (Decreto Del Fare), giudichiamo tale cifra irrisoria e del tutto inadeguata rispetto alle necessità delle strutture scolastiche termolesi, le cui problematiche: gas radon, eternit, mancate certificazioni di sicurezza (collaudo statico, conformità degli impianti, idoneità igienico sanitaria e di prevenzione incendi) sono ben

note. L’associazione dunque chiede al sindaco Sbrocca di attivarsi presso la Regione per recuperare almeno un milione di euro, considerato che Termoli, seconda città nel Molise per numero di abitanti avrebbe diritto almeno a un 10% delle somme stanziate. “Quo usque tandem” dovremmo sopportare tale palese ingiustizia? Forse che i nostri figli sono meno importanti degli altri”.

tacciato che, per la sua bellezza e le sue caratteristiche, merita di essere salvaguardata. La costa molisana è stata interessata, nell’ultimo periodo di tempo da un consistente fenomeno di erosione costiera che ha determinato ricorrenti condizioni di pericolo per

la pubblica incolumità. Una situazione grave alla quale va posto rimedio con interventi più consistenti e duraturi che possano ripristinare le normali condizioni di sicurezza. Per questo– ha concluso - contiamo, subito dopo l’estate, di poter partire con i lavori del primo stralcio del lotto 12, procedendo poi spediti con l’avvio delle gare anche per il lotto 9 e il lotto 13”.

Castello di vino, un buon successo

Ampiamente riuscita la manifestazione organizzata dall'Onav Molise

TERMOLI. Ampiamente riuscita la manifestazione Castello Di Vino organizzata dall’ONAV Molise Venerdì primo Agosto nelle sale del Castello Svevo di Termoli. I tanti visitatori hanno potuto apprezzare da vicino e degustare i vini di ben undici Cantine Molisane Angelo D’Uva Vignaiolo, Az. Agricola Vincenzo Cianfagna, Az Agicola Maria Antonietta De Lisio , Borgo di Colloredo, Claudio Cipressi Vignaiolo, Cantina Catabbo Vini, Cantina Giagnacovo, Cantina San Zenone, Cantina Valtappino, La Cantina di Remo, L’Arco Antico Azienda Agricola. Dai bianchi, ai rossi ai rosati, una passeggiata attraverso i profumi, le peculiarità, la qualità dei prodotti dell’enologia molisana. L’ attenzione, la conoscenza, e la partecipazione all’evento , voluto dall’ONAV Molise, hanno reso testimonianza alla qualità espressa dalle cantine presenti. “ Una manifestazione riuscita- ha detto la delegata ONAV Molise, Carla Iorio,- che conferma la voglia di una crescente numero di persone di conoscere più da vicino i vini delle cantine molisane, apprezzate per la qualità che cresce di anno in anno, e testimoniata dai premi e riconoscimenti che si ottengono a livello nazionale. Per noi dell’ONAV, poi, si tratta di un ottimo veicolo per il buon bere molisano e per l’affermazione dei nostri vini, a partire dalle nostre tavole.”



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Opinioni

5 agosto 2014

Poste, un futuro nebuloso di Antonio D’Alessandro*

Dopo oltre due mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione, si è svolto l’incontro tra i sindacati di categoria e Francesco Caio, nuovo AD di Poste Italiane. “La riunione tanto attesa da noi è stata ricondotta ad una mera informativa da parte dell’AD sulla propria visione aziendale, rinviando nella sostanza l’intera discussione in autunno” afferma Mario Petitto, Segretario Generale SLP-Cisl. “Mi rammarica dover constatare che durante l’incontro abbiamo solamente assistito ad una lezione postale svolta a noi che trattiamo di Poste da sempre. E pure c’era tanto da dire. Come rappresentanti dei lavoratori avevamo il diritto di conoscere non solo il piano industriale, ma come si posiziona la nostra azienda rispetto al delicatissimo contesto di Alitalia, delle modalità e dei tempi rispetto alla prevista quotazione”. “Nell’incontro, non un riferimento su Alitalia da parte dell’AD di Poste – sottolinea Mario Petitto - “Ricordo che al momento dell'ingresso di Poste Italiane nel capitale di Alitalia, di fronte ai nostri dubbi, ci fu assicurato che la quota di 75 milioni di euro versata da Poste doveva considerarsi uno sforzo finanziario per il salvataggio della compagnia di bandiera e che non avrebbe precostituito ulteriori impegni onerosi in quella operazione”. Ma dal nuovo AD Caio non sono stati minimamente toccati anche la quotazione in borsa e i futuri scenari aziendali. “La partita complessa e articolata della parziale privatizzazione di Poste Italiane fu affrontata dalla Cisl con il precedente governo Letta, fissando una quotazione parziale del 40%, mantenendo una unicità aziendale, favorendo l’azionariato diffuso per evitare conflitti d’interesse da parte degli investitori istituzionali e ponendo le basi per una riforma

L’8 agosto nel cuore del centro storico di Larino si terrà uno degli eventi più attesi, soprattutto dai giovani, ma non solo, dell’estate Frentana. Enzimi Musicali 2.0 Dai ragazzi dell’associazione Mama Koko è stato approntato un percorso musicale itinerante, tra i vicoli del centro storico, con vari artisti. Il palco principale verrà montato

della governance di Poste attraverso la democrazia economica, da sempre obiettivo politico della nostra confederazione, che avrebbe potuto sperimentare l’apertura a nuovi modelli europei, già consolidati, con la presenza di rappresentanti dei lavoratori nel Consiglio di Amministrazione. Su quella indicazione noi avevamo dato il nostro assenso ”evidenzia Petitto“ Ma nel frattempo le carte in tavola sono cambiate. Il Ministero dell’Economia ha fatto saltare tutte queste condizioni ed oggi siamo ritornati a quello che da anni SLP ha sempre avversato con vigore, una privatizzazione attuata soltanto per fare cassa, in quanto il governo attuale ha un disperato bisogno di somme economiche per tamponare le emergenze”. “Questo non era il patto iniziale, questo non era il disegno del governo, questo non era il desiderio del sindacato – rimarca con forza Petitto – Per questo motivo, nel corso dell’incontro, noi abbiamo ufficialmente comunicato all’AD Francesco Caio che sul cammino di preparazione alla quotazione non daremo il nostro contributo e non accompagneremo le scelte aziendali in tutta questa intera fase”.

Nella riunione l’AD ha rappresentato uno scenario negativo per Poste italiane e, in nome di una discontinuità col passato, ha affermato la necessità della differenziazione dei ruoli tra management e sindacato: “Non si può dimenticare il ruolo esercitato dal sindacato durante questi ultimi 15 anni nei processi pesanti e delicati di riorganizzazioni, ristrutturazioni e di riduzione del personale – evidenzia il Segretario della CISL Poste Molisana Antonio D’Alessandro – Ma quel passato che oggi si vuole cancellare ha permesso ad un vecchio carrozzone fatiscente della pubblica amministrazione di diventare uno degli operatori postali più importanti e più invidiati al mondo, prova ne è che in molti Paesi provano ad imitare il modello postale che abbiamo costruito in Italia. E noi, rispetto ai sacrifici e alle fatiche che sindacato e lavoratori hanno profuso in questa trasformazione, lezioni da parte di neofiti non ne accettiamo! La discontinuità con il passato attraverso una netta distinzione tra il ruolo del management e del sindacato è un principio condivisibile in un contesto ottimale dell’Azienda, attraverso l’assunzione di

responsabilità e competenze distinte, ma difficilmente attuabili in una situazione complessa e articolata come Poste Italiane, dove le scelte strategiche devono essere condivise e portate tra i lavoratori per farle comprendere, e questo non può farlo il management”. Sul versante delle relazioni industriali, la CISL Poste – continua Antonio D’Alessandro - ha posto due priorità: il nuovo accordo sul premio di risultato 2014 e il rinnovo del contratto di lavoro. “Sul PdR abbiamo chiesto la sottoscrizione di un accordo prima delle ferie estive per dare certezza al pagamento in categoria. SLP ritiene che la discussione debba riguardare il PdR dell’intero anno e non limitarsi al solo anticipo di settembre, come l’Azienda ha già fatto intendere. Se fosse confermata l’intendimento aziendale, noi non sottoscriveremo nessuna intesa – commenta Antonio D’Alessandro – Mentre sul fronte rinnovo del c.c.n.l., tramontata la proposta unitaria di un contratto di settore a causa delle negligenze, delle indecisioni e talvolta della indisponibilità delle altre aziende private postali, SLP ritiene di non poter perdere ulteriore tempo e ha proposto

l’apertura del confronto per sottoscrivere il rinnovo contrattuale solo come Gruppo Poste Italiane. I lavoratori attendono dal 2013 il rinnovo e pertanto bisogna offrire loro certezze economiche, attraverso un accordo ponte veloce per l’anno in corso che preveda l’erogazione di un una-tantum immediato e il rinvio al negoziato all’inizio nel 2015”. Come già dichiarato alla stampa, il giudizio di SLP sulla riunione con l’AD è fortemente critico, “Siamo insoddisfatti. Non tanto per i discorsi accademici e dottrinali che ha esposto Caio, ma insoddisfatti perché pensavamo di conoscere nel dettaglio i piani dell’Azienda, mentre è stato tutto rimandato al prossimo autunno – dichiara Mario Petitto – Per noi è impensabile congelare Poste Italiane per tutti questi mesi senza una visione strategica, senza un tavolo di relazioni industriali. E’ un rischio notevole per un’Azienda che quotidianamente deve affrontare le sfide del mercato. Una situazione che potrebbe portare ad una consistente perdita di ricavi e di utili nel bilancio 2014”. “A partire da settembre nei nostri organismi discuteremo ed analizzeremo la situazione di Poste – conclude Antonio D’Alessandro – Assumeremo le nostre decisioni e lo faremo da soli, come SLP. Non perché non vogliamo essere unitari, ma per il motivo che ogni altra organizzazione ha espresso legittimamente valutazioni diverse e che difficilmente possono essere ricondotte ad una sintesi unitaria. Quindi ci assumeremo le nostre responsabilità che ci derivano come sindacato di maggioranza assoluta nel Gruppo Poste e con l’impegno, la competenza e la capacità politica e negoziale che ci ha sempre contraddistinto faremo la nostra parte fino in fondo, per il bene dell’azienda e dei lavoratori”. *Segretario Regionale Cisl Poste

A Larino gli enzimi Musicali

a Via Santa Maria, ove aprirà prima il saggio di danza della Tribù Salsera, molto nota nelle zone, e a proseguire la serata ci saranno dapprima i Fiftyniners, gruppo abruzzese rockabilly, ed infine chiuderà la serata la dance hall a cura

dell’attesissimo artista Raina dei Villa Ada Posse intorno alla mezzanotte, per almeno un paio d’ore. Sull’altro palco installato presso “le caselle”, si esibirà il Maestro Roberto di Carlo e la sua Jazz Band, mentre il terzo punto musica sarà

dedicato al Rap, a cura dei Brooklin Clan di Casacalenda. Nel percorso vi saranno infine installati dei mercatini hobbistici, e si sta lavorando per ulteriori attrattive da inserirvi ulteriormente. L’associazione Mama Koko,

aspetta tutti coloro che vogliano passare una serata all’insegna del divertimento e della musica, ma anche una serata suggestiva, dato che la cornice è costituita da alcuni splendidi spaccati, dei vicoli di uno dei centri storici più belli del Molise.



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