ANNO X - N° 3 - DOMENICA 5 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Christian Del Pinto
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Christian Del Pinto. Il sismologo molisano, costretto a settembre a dovere lasciare la Protezione civile, ha avuto il merito di avere sollevato la questione delle centraline di rilevazione sismica praticamente ferme. E' pur vero che ci pensa l'Istituto di Geofisica nazionale ma non è concepibile che non ci sia sul territorio una vera rete di rilevazione dei fenomeni sismici e, soprattutto, di lettura dei dati forniti dalle centraline stesse. Così come accade in tutte le altre regioni d'Italia.
Il Tapiro del giorno a Mario Caruso
Il Tapiro del giorno lo diamo a Mario Caruso. Il presidente di Molise Funivie ha cercato di sottolineare a più riprese la bontà dell'azione posta in essere dalla sua gestione rispetto a quella passata. Ha sottolineato come tutto andasse per il meglio nelle stazioni sciistiche molisane propagandando risultati sempre più rosei. Ma è tutto oro quello che luccica? Non pare proprio che tutto funzioni al meglio nei centri di Campitello e Capracotta nonostante le risorse economiche, pure, impegnate.
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5 gennaio 2014
TAaglio lto
Sanità, un taglio Patto che fa male "EconilVenafro?" Il Piano previsto dalla Regione spazza via ospedali e servizi
CAMPOBASSO. Ecco l’unica cura adottata dalla politica per il sistema sanitario regionale: il taglio dei posti letto. Tagliare i posti letto, però, non significa razionalizzare la spesa sanitaria. Anzi. In questo modo il sistema rischia di implodere. Negli ultimi 10 anni sono stati tagliati oltre mille posti letto in Molise ma le spese sono lievitate lo stesso. Con il nuovo piano saranno in tutto 959 (in linea con gli standard nazionali, tre ogni mille abitanti), così suddivisi: 228 al Cardarelli di Campobasso, 141 al Veneziale di Isernia, 258 al San Timoteo di Termoli, 25 al Caracciolo di Agnone, 116 alla ex Cattolica, 101 al Neuromed, 54 a Villa Ester, 40 a Villa Maria. Niente più ricoveri ordinari dunque a Larino e Venafro dove però ci saranno posti letto per riabilitazione, day ospital e osservazione breve. E’ vero, una sanità avanzata non potrà più prescindere da sacrifici degli ospedali come li conosciamo oggi, ma nell’ottica di una modernizzazione e di territorializzazione della medicina. Ma non sarebbe stato più onesto prevedere due aree di intervento: la diagnostica, diffusa capillarmente sul territorio per fare in modo che ogni cittadino abbia la possibilità di ottenere una diagnosi tempestiva senza doversi spostare dal luogo in cui vive e lavora e la seconda area, la medicina terapeutica, che deve puntare su ospedali altamente tecnolo-
gici e specializzati e organizzati in alcuni casi in modo da garantire ricoveri brevi e un ampio ricambio di pazienti? Questa sì che avrebbe portato ad una rivoluzione copernicana della sanità che comunque richiede investimenti, razionalizzazioni e non tagli. E, scusate, non ci vuole mica uno scienziato per capire che il Cardarelli portato a 220 posti letto dagli attuali 292 e la ex Cattolica ridotta a un ‘volgare’ centro servizi che integrazione potranno avere? Altro che Polo della Salute a Campobasso, altro che Campobasso centro portante del sistema. E continueremo a dover andare raminghi per altre terre per essere considerati pazienti da curare.
Il sindaco Sorbo rigetta il piano di Frattura dimentico degli accordi
CAMPOBASSO. Per il sindaco di Venafro, Antonio Sorbo, il colpo è da rintuzzare anche a seguito di quanto detto da Frattura in campagna elettorale che con i cittadini di Venafro sottoscrisse un Patto: “Il piano aziendale dell’Asrem che azzera gli ospedali di Venafro e Larino è una truffa. Se i vertici della sanità regionale - afferma - intendono attuarlo troveranno da parte nostra ogni forma di resistenza. Il diritto alla salute è troppo importante per affidarne la tutela ad una burocrazia lontana dai problemi della gente e del territorio. Non è un discorso campanilistico, è un richiamo alla responsabilità della politica che prima di usare la calcolatrice deve guardare negli occhi le persone. Confido nel senso di responsabilità di chi ci amministra a livello regionale e in particolare dei rappresentanti del nostro territorio. Non è chiudendo gli ospedali piccoli che si risolvono i problemi della sanità molisana - conclude Sorbo -, ma investendo i soldi in qualità”. E duro è anche il commento di Ulisse Di Giacomo, ex assessore regionale alla Sanità: “Nel 2007 - sottolinea - cominciarono a serpeggiare dubbi e paure sul destino dei nostri Presidi Ospedalieri. Allora spiegammo che avremmo difeso con tutte le nostre forze le strutture sanitarie del Molise e che finché ci saremmo stati noi al Governo della Regione nessun territorio sarebbe stato privato del proprio Ospedale. Non firmammo nessun documento, perché per noi la parola data è sacra e gli impegni assunti vanno rispettati. E fino al 2011 abbiamo tenuto fede alla promessa. Ma il Molise non aveva ancora fatto i conti con Frattura e i suoi amici, non immaginava ancora cosa avrebbe dovuto subire. E così - conclude Di Giacomo - puntualmente, responsabilmente, serenamente si chiudono gli ospedali
Il consigliere regionale Nicola Cavaliere incalza la maggioranza: “Il centrodestra ha difeso fino all’ultimo il diritto alla salute dei molisani, a voi è bastato poco per capitolare”
“Sanità, promesse da marinaio”
CAMPOBASSO. “E’ la realtà dei fatti che in politica, come sempre, fa la differenza. E la realtà anche stavolta rivela che il centrodestra molisano negli anni passati ha sempre tenuto fede agli impegni presi con gli elettori, difendendo fino all’ultimo la sanità regionale ed opponendosi alla chiusura degli ospedali, mentre le promesse del centrosinistra targato Frattura si sono presto infrante (a meno di un anno dalla campagna elettorale), schiacciate inesorabilmente dalla fine dei nosocomi di Larino e Venafro”. E’ ciò che dichiara il Consigliere regionale di Forza Italia Nicola Cavaliere, che aggiunge: “Inutile girarci intorno, nessuna scusa reggerà dinanzi all’evidenza dell’azzeramento dei posti
letto nei due ospedali, che significa semplicemente fine della sanità pubblica in queste due importanti località. Penalizzando tra l’altro in modo particolare il Basso Molise, considerata pure la chiusura del reparto di Emodinamica al San Timoteo di Termoli”. “Questa riorganizzazione sanitaria - spiega l’esponente azzurro - mette in luce le lacune politiche di una maggioranza che di fatto non ha saputo proteggere, come invece era accaduto in passato, gli interessi dei cittadini molisani nei cosiddetti palazzi romani ed è quasi subito capitolata. Mi chiedo a questo punto che fine abbia fatto quella sinistra (oggi poco di piazza e tanto di governo) davanti a una sanità che favorisce
palesemente i privati a discapito del pubblico (i numeri non lasciano via di scampo). Comitati, presidi, cortei? Fino adesso non pervenuti. Così come il tanto reclamizzato diritto alla salute. Sembrano ormai passati secoli dalle battaglie contro il governo Iorio”. “E a proposito di governo Iorio, - conclude Nicola Cavaliere - l’unico aspetto positivo della riorganizzazione sembra riguardare l’integrazione pubblico-privato a Campobasso (Cardarelli - ex Cattolica), ideata e lanciata proprio dal centrodestra. Invece di scaricare, come sempre, la colpa su di noi, il Governatore Frattura potrebbe almeno stavolta dirci grazie. Ma sono sicuro che non lo farà”.
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Funivie Molise, un caos TAaglio lto
5 gennaio 2013
da 800 mila euro:
e la Regione che fa? Subbuglio nell’ente che gestisce gli impianti sciistici dopo la nomina del nuovo amministratore unico Caruso
CAMPOBASSO. Sono passati appena due mesi dal cambio al vertice della Funivie Molise S.p.A. ed è già caos. Uomo vicino all’assessore regionale Scarabeo, il presidente Mario Caruso, giovane imprenditore di Isernia, finisce nel mirino del malcontento più totale relativo alla conduzione della società che gestisce gli impianti sciistici molisani. Una questione di sperpero di denaro, secondo le prime indiscrezioni, a cui sembrerebbe si
aggiunga un’assunzione di 33 persone (oltre alle 25 già presenti) tra cui figurerebbero il cognato dell’assessore Scarabeo e altri parenti e nipoti vari di altri consiglieri regionali di opposizione. Oppure una spesa, si dice di 75mila euro, per falciare l’erba. Soldi prelevati dalla Regione Molise da un fondo vincolato per un importo totale di 800mila euro. Mercoledì prossimo si riunirà il Cda ed in molti si aspettano una presa di posizione del
governatore Frattura su una possibile rimozione del nuovo amministratore unico. Frattura che peraltro già dall’8 dicembre aveva annunciato, tra le righe ma in maniera piuttosto palese, di voler rimuovere l’assessore Scarabeo. Entrambi del Partito Democratico ma su posizioni diverse in occasione delle primarie per la segreteria nazionale: con Renzi il governatore, con Cuperlo l’esponente dell’esecutivo. All’annuncio però non è seguito nessun fatto concreto. Anzi. Secondo i bene informati al momento la questione del rimpasto di Giunta sarebbe stato congelato dal presidente Frattura per evitare di mettere a serio rischio l’intera maggioranza. In fondo Scarabeo rappresenta il Partito Democratico che in Consiglio ha ben 4 esponenti. In ogni caso nei prossimi giorni c’è il rischio che scoppi un’altra polemica all’interno della coalizione di centrosinistra che, nonostante i proclami e i ripetuti salvataggi di
apparenze, tutto sembra tranne che unita. Ne è un esempio anche il settore sanità dove il Piano Sanitario presentato dal commissario ad acta Frattura non piace proprio a nessuno. Da Cotugno di Rialzati Molise (cognato di Aldo Patriciello di Forza Italia) al capogruppo del Pd Francesco Totaro che, in una nota stampa, non usa mezzi termini: “quello contenuto nel nuovo piano di riorganizzazione dell’Asrem non è il sistema sanitario voluto dai molisani e dalla maggioranza politica in consiglio regionale”. Una maggioranza che però non viene coinvolta nelle scelte del leader Frattura tanto che, spesso e volentieri, i consiglieri non sono aggiornati sull’operato né dell’esecutivo né del presidente. Insomma, la befana del 2014 porta a Frattura una bella gatta da pelare, non solo politica. In primis una presa di posizione chiara e netta nei confronti dell’assessore Scarabeo, suo compagno di partito. red.pol.
Vicenda Granarolo docet: “Il Molise non può essere regalato al primo venuto” Non basta una tavola rotonda, né una festa dei 50anni di un Molise riconosciuto regione o le poche iniziative che hanno preceduto la celebrazione dei 50 anni, a dare una risposta esauriente e condivisibile alla domanda “Il Molise, quale futuro”. Una domanda di grande attualità, davvero interessante che, in un momento delicato com’è quello in cui le decisioni meritano di essere ponderate e condivise, dovrebbe essere rivolta a ogni molisano. E questo non solo per avere utili suggerimenti, ma per interessarlo e, così, coinvolgerlo, per dar vita a una programmazione partecipata, e renderlo protagonista delle scelte fatte . Il futuro di questa nostra piccola grande Regione sta nella possibilità di riscontrare la più ampia partecipazione e nella capacità di interpretare le ragioni di una crisi, che continua a tenerci sull’orlo del baratro; analizzare bene il presente, in particolare le risorse che sono a disposizione, per dare ai sogni quelle gambe che servono per raggiungere i traguardi che portano al domani. C’è di mezzo il futuro del Molise e dei nostri figli e non si può lasciarlo nelle mani di pochi che hanno già mostrato di avere un’idea non molto precisa e chiara del Molise, di conoscerlo più per sentito dire, nel momento in cui hanno mostrato, nel passato e ancor più negli ultimi anni, di non avere l’orgoglio per i valori e le risorse del suo piccolo, ma prezioso, territorio. Questa mancanza di orgoglio è dimostrato dal modo in cui è stato svenduto in questi cinquant’anni e, ancor più, oggi che si decide di regalarlo a megaprogetti o opere faraoniche che, invece di dar senso al nuovo logo della Regione “Molise, grandi si diventa”, lo faranno diventare poca cosa, visto che il territorio viene sperperato e non utilizzato per il domani dei molisani. Ecco che un patrimonio unico di risorse e di valori, da conservare, tutelare, promuovere e valorizzare per farlo diventare base, oltretutto già definita e bene impostata, sulla quale progettare e costruire il do-
mani di questa nostra terra, viene sperperato stupidamente, distrutto. E questo proprio quando bisognerebbe dare ad esso la possibilità di esprimere al meglio le proprie vocazioni, che sono le attività legate alla ruralità e all’agricoltura e quelle dei turismi possibili, che - lo voglio sottolineare - non sono solo il mare o le montagne, ma la freschezza delle sue acque, la salubrità dei suoi ambienti, il verde della sua campagna, la bontà dei suoi prodotti e della sua cucina, la creatività del suo artigianato. Credo che chi ha, soprattutto in questa fase terribile, il non facile compito di amministrare, governare, dirigere questo nostro Paese o questo nostro Molise, la prima cosa da fare – se mi posso permettere un consiglio – è quella di riflettere per correggere le scelte sbagliate del passato e per pensare a cosa succederà tra dieci, venti, trent’anni. Riflettere, prima di ogni scelta, sulle conseguenze a carico del territorio se si vuole essere orgogliosi e, soprattutto, dare un futuro possibile al Molise e più libertà di scelta alle nuove generazioni. E’ un dovere farlo, com’è un dovere evitare quella cattiva abitudine di regalare questo nostro bene prezioso al primo che arriva, in cambio di quattro spiccioli e di opere, che non servono ma feriscono il Molise, soffocano il suo futuro. Il mio è un appello alla riflessione, che sento di fare, in questo momento molto difficile per il Paese e, soprattutto, per il Molise, alla classe politica e dirigente molisana. Un momento irto di rischi e di pericoli visto che le scelte sono impegnative e, una volta fatte, irreversibili. Scelte che non possono passare sulla testa dei molisani, ma cha dai molisani devono avere quel consenso che serve per attuarle, e, mentre si fa questo, la partecipazione diventa respiro della democrazia. Solo – ripeto - se siamo orgogliosi e, come tali, anche gelosi di questo nostro territorio e lo sappiamo spendere, evitando regalia e spreco, possiamo costruire quel futuro che serve al Molise e renderlo anche esempio per le altre regioni italiane e, no. Pasquale Di Lena
Il mondo politico saluta Gennaro Chierchia L’ex consigliere regionale colpito da un infarto
CAMPOBASSO. Si è spento ieri mattina l’ex consigliere regionale Gennaro Chierchia colpito da infarto a soli 49 anni. In lutto il mondo politico molisano che lo ricorda come “un uomo corretto la cui azione politica è sempre stata improntata al rispetto e all’amore verso la propria terra” commenta ad esempio l’onorevole Danilo Leva. Il pensiero di tutti va ai familiari colpiti da questa improvvisa del professore stimato e amato a Campobasso.
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4 gennaio 2013
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Gam, incognite sul futuro Sei mesi fa abortito il piano ministeriale delle cooperative per seguire Leocata BOJANO. Vicenda Gam, dopo avere mandato all'aria il piano del sistema cooperativistico previsto fin dal mese di giugno, perchè la Regione ritenne di dovere seguire la strada Leocata, poi fallita, nuovo incontro in Giunta sulla questione. E’ stata consegnata ai sindacati la proposta di piano industriale per il rilancio della Gam di Bojano, in un incontro tenutosi ieri pomeriggio a porte chiuse, all’interno di palazzo Vitale. Presenti il presidente Paolo di Laura Frattura, l’amministratore GAM Nicola Baranello, l’avvocato Carmela Lalli, il Direttore Generale del Piano Industirale, ingegner Massimo Pillarella, oltre ai vertici sindacali, la riunione si è conclusa poco dopo le 21.U Nessuna nota ufficiale ma da in-
L'iniziativa della Soprintendenza di aprire tutte le strutture
Epifania nei musei
CAMPOBASSO. Un’altra buona occasione per visitare i Musei del Molise, per passare una giornata all’insegna della Cultura ed è per questo che la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Molise, Soprintendenza per i beni archeologici del Molise, per il giorno dell’Epifania apre al pubblico musei, siti archeologici e castelli. A Campobasso resta aperto dalle 8,30 alle 14, e dalle 14,30 alle 17,30 il Museo Sannitico; a Sepino l’area archeologica di Altilia dalle 8 alle 14 e dalle 14,30 alle 17; a Larino resta aperto l’anfiteatro e il Parco Archeologico dalle 8 alle 14: a Pietrabbondante l’area archeologica dalle 10 alle 15,30; a Isernia il Museo Paleolitico dalle 9 alle 19. A Venafro restano invece aperti il museo archeologico di Santa Chiara dalle 14,30 alle 10,30 e il Castello Pandone dalle 8 alle 19. Infine a Gambatesa dalle 8 alle 19 resterà aperto il Castello di Capua.
discrezioni sembra che la ristrutturazione dovrebbe avere una durata di 16 mesi e deve ancora partire, gli operai saranno in cassa integrazione. La ristrutturazione riguarderà tutti i reparti: il macello, il mangimificio e l’incubatoio. La Regione sembrerebbe aver individuato i fondi necessari, 25 milioni di euro, probabilmente nel Psr. Inoltre sembrerebbe la possibilità di un partner privato esterno, come sarebbe dovuto avvenire con il gruppo Leocata (accordo poi sfumato), sia da escludere. Ora i sindacati hanno dieci giorni per dare una risposta alla Regione e ai vertici aziendali. Cgil e Cisl hanno espresso qualche perplessità dopo l’incontro dal momento che rimane alta la preoccupazione tra
E Frattura dimentica l'Ugl
Il sindacato lamenta la mancata convocazione al tavolo BOJANO. In una nota la UgL Agroalimentare denuncia l'esclusione della rappresentanza al tavolo regionale per la presentazione del Piano di rilancio della Gam. nella nota si legge " la riunione si è svolta con la sola presenza delle sigle sindacali di Cgil, Cisl, Uil e rispettive Rsu, escludendo dal tavolo regionale sia la delegazione UGL sia la Rsu eletta nella lista Ugl dagli stessi lavoratori Gam. Essendo una vertenza che dovrebbe avere un alinea unitaria, ci sembra corretto stigmatizzare la scelta fatta dalla Presidenza. Ricordando che la Ugl oltre ad essere un Sindacato Confederale è firmataria del CCNL di categoria, ed ha eletto una RSU che è espressione degli stessi lavoratori". ( Giuseppe Di Iorio - Segretario Provinciale Ugl Agroalimentare).
le fila dei dipendenti della filiera. Nei prossimi giorni sarà organizzata un’assemblea generale in azienda tra i lavoratori. Altro dato importante le unità in esubero: tra i 272 operai che lavoravano prima della chiusura della produzione, i primi esuberi sarebbero stati conteggiati in 69 unità. Mentre resta il dubbio sul mancato avvio del piano industriale proposto a Roma sei mesi fa che prevedeva la nascita di sei/otto cooperative per il rilancio della filiera agricola molisana. Piano che aveva avuto l'avallo a livello ministeriale e la cui predisposizione era stata seguita dal senatore Ruta. Ma la Regione ritenne di volere avallare la proposta Leocata finita come si sa.
Presentato il Piano industriale top secret Il governatore annuncia il rilancio ma i soci lavoratori che devono fare investimenti non lo conoscono
CAMPOBASSO. Dove si può leggere il Piano industriale della filiera avicola molisana? Presentato in Giunta regionale, la strategia di rilancio della Gam è stata consegnata solo ai massimi esponenti delle confederazioni perché possano pronunciarsi nel merito. E i lavoratori a cui è stata proposta la formazione di una cooperativa? A loro non è dato sapere. I futuri soci lavoratori dovranno fare degli investimenti che al momento continuano ad essere a scatola chiusa. Un tuffo nl futuro, al buio. In nome della trasparenza tanto sbandierata dal governo regionale. Un modo di procedere della Regione guidata da Paolo Frattura che sembra piacere poco ai lavoratori Tanto che gli stessi parlano di “vera assurdità”. Anche se, a dirla tutta, qualcuno annuncia che il Piano di ristrutturazione non c’è. Al momento esiste solo una proposta. Motivo per cui questa non è stata comunicata ai lavoratori senza lavoro. Insomma, tra gli operai ormai circola un mormorio univoco: continuano a prendere in giro con promesse non mantenute. Basti pensare che davanti alle telecamere il presidente Frattura aveva annunciato: entro il 19 dicembre non solo presenteremo il Piano di ristrutturazione, ma vado oltre, persino il marchio. Al momento invece c’è solo una proposta da valutare di colui che è stato definito il “presidente risparmiatore a danno degli altri”.
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TAaglio lto
5 gennaio 2013
"La rete sismica va riutilizzata" Il sismologo Del Pinto rilancia la necessità di una struttura capillare sul territorio
"Rilanciamo le nostre produzioni"
CAMPOBASSO. Fino a pochi mesi fa, era attiva una rete di monitoraggio sismico specificamente molisana che ha visto il prezioso contributo del dottor Christian Del Pinto, 42enne originario di Bojano laureato in Fisica (Orientamento Geofisico-Spaziale) con Dottorato di Ricerca in Fisica (Sismologia) presso Università degli studi de L’Aquila. “Si tratta – spiega Del Pinto – di un opera che nasce da un progetto personale realizzata a seguito di un’approvazione da parte della Regione Molise con apposita delibera nel 2006 configurandosi, quindi, come un progetto voluto dall’Ente stesso affiancato alle attività dell’Agenzia di Protezione Civile. Nel corso dell’attività della rete sismica molisana, che forniva dati in tempo reale, abbiamo quadruplicato il numero dei terremoti registrati nella nostra regione incrociando i nostri risultati con quelli diffusi
dall’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) dando un contributo scientifico davvero rilevante. Dopo sette anni di operato, però, questa rete è stata gettata nel dimenticatoio. Personalmente, fino alle mie dimissioni del settembre 2013, sono stato sempre in prima linea nella gestione di questa opera composta da ben cinque stazioni (due sui Monti del Matese, area del Molise più a rischio in termini di fenomeni sismici, attive già dal 2007, ed altre tre in provincia di Isernia, precisamente a Frosolone, Macchia d’Isernia e Castel San Vincenzo, inaugurate nell’aprile del 2008). Già nel primo lustro di vita della rete si sono riscontrate le prime difficoltà in quanto mi sono trovato a gestire da solo il tutto senza avere dei collaboratori nonostante ne avessi fatta esplicita richiesta all’ente Regione. Inoltre, in questi anni, ho più volte segnalato il non funzionamento delle stazioni in provincia di Isernia ma nessuno che avesse competenze tecnicoelettroniche (che io ammetto di non possedere) si è mai recato sul posto per riparare i guasti. Le uniche stazioni attualmente funzionanti sono quelle sui Monti del Matese, proprio lì dove si è registrato il violento terremoto di domenica 29 dicembre. Quello che mi auguro è che si torni ad utilizzare concretamente e con professionalità la rete di monitoraggio sismico del Molise (attualmente in uno stato di completo abbandono) strumento che costituisce un valore aggiunto per la regione andando ad accentuare la conoscenza del nostro territorio.”
Per la Coldiretti è essenziale riprendere il discorso dell'agricoltura
CAMPOBASSO. "Nell’ancestrale spirito di rinascita della Befana, presente nella religione come nella natura, la Coldiretti Molise auspica che rinvigorisca la determinazione e la vita dei molisani e degli italiani, con una nuova ripresa, dopo il decadimento della crisi economica e le ristrettezze della recessione, grazie alle semine che istituzioni, parti sociali e cittadini sapranno fare nel terreno dell’economia e dello stato sociale, così come in quello dello spirito di giustizia". Intanto, sicuramente positivo, anche per il Molise, è il record storico del valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani registrato per il 2013, arrivando a quota 33 miliardi di euro. Tra i principali prodotti del Made in Italy, evidenzia Coldiretti Molise, vi sono quelli maggiormente diffusi in Molise. Il prodotto più esportato si conferma il vino, con 5,1 miliardi (+8 per cento) davanti all’ortofrutta fresca (4,5 miliardi di euro), che cresce del 6 per cento, mentre l’olio, che fa segnare un +10 per cento, porta il valore complessivo a 1,3 miliardi. Aumenta anche la pasta che rappresenta una voce importante del Made in Italy e del Molise sulle tavole straniere, con 2,2 miliardi (+4 per cento).
Unioncamere prospetta il 2014 Un anno che per il Molise presenterà una stagnazione della sua economia
CAMPOBASSO. Da Unioncamere giungono i dati proiezione per quel che si vivrà nell’anno appena ai nastri di partenza: dati importanti che proporranno le regioni Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte quali “lepri” del 2014 mentre al Sud si avrà un Pil a +0,1% con un calo dei consumi del -0,2%. Nessuna buona nuova sul fronte disoccupazione che si assesterà nel 20,2% nel Mezzogiorno mentre si porrà al 7,7% al Nord est Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte. Resta vivo un impulso alla crescita che giunge maggiormente dalla domanda estera (+3,7 per cento l’export
previsto nel 2014) e lascia giocare un ruolo essenziale alle tre Regioni già citate mentre il Mezzogiorno dovrebbe continuare a sonnecchiare, teatro di una più bassa apertura all’estero, che continuerà a penalizzare il territorio. Sulla base del detto, quindi, scaturirà l’ampliamento dei divari territoriali con il Pil pro-capite delle regioni del Sud che si ridurrà a poco più della metà di quello delle regioni più ricche del Nord Ovest. Tornando ai dati, nel biennio 20142015, l’Italia resterà ancorata a una crescita modesta del Pil e specificatamente, per il 2014, si preve-
derà una significativa accelerazione della crescita dell’export che dovrebbe portarsi sul 3,7 per cento, risentendo positivamente della crescita più intensa della domanda internazionale, specialmente di quella extra-Ue. A livello regionale, infine, per quest’anno l’attività economica in corso dovrebbe arrestarsi in tutte le regioni italiane. Per alcune piuttosto che dei primi accenni di ripresa si tratterà però di una stasi: è il caso di Molise e Calabria, in primo luogo, ma anche di Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna caratterizzate da una crescita del Pil che non si spinge oltre lo 0,1 per
cento; in trend contrario Lombardia (1,2 per cento), Emilia-Romagna (1 per cento), Piemonte (0,9 per cento), Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Umbria (tutte 0,8 per cento); regioni che sono anche quelle che dovrebbero maggiormente beneficiare della ripresa di esportazioni e investimenti. Il 2014, infine, sarà anche l’anno dei cali occupazionali che continueranno ad interessare la Liguria e le regioni del Mezzogiorno, mentre la crescita più ampia, attorno allo 0,4 per cento, dovrebbe interessare Lombardia ed Emilia-Romagna.
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5 gennaio 2014
Campobasso
Petizione popolare in favore del mantenimento delle farmacie comunali.
Viviamo di decadenza: dei tre presidi farmaceutici (di cui uno già posto all’asta) e quella più grave di una città cui non è stata riservata un’opera pubblica, un investimento, un progetto di valenza europeo Il fallimento delle tre farmacie comunali è il contraltare del fallimento della gestione amministrativa di Palazzo san Giorgio. Cose mai viste. Eppure accadute. Per evidente inappropriatezza di chi ha tra le mani la responsabilità della conduzione dell’una e dell’altra realtà. Incredibile la maniera con cui è stata assecondata la progressiva decadenza dei tre presidi farmaceutici (di cui uno già posto all’asta) e quella più grave di una città cui non è stata riservata un’opera pubblica, un investimento, un progetto di valenza europeo. Costretta ad impoverirsi finanziariamente con il salasso dei debiti fuori bilancio di cui sono responsabili soprattutto le amministrazioni passate. Saranno gli elettori a giudicare e a decidere se e come cambiare. Dovrebbero essere gli amministratori in carica, invece, a fare delle farmacie comunali una gestione positiva, organizzata su concetti gestionali collaudati, su una nuova motivazione al lavoro del personale, sulla capacità di essere davvero (e con entusiasmo) servizio
pubblico. Assistiamo invece al lento ripiegamento su se stessi di chi amministra, senza esserne capaci, e di chi è preposto al banco dei medicinali, senza la volontà di ribaltare lo stato delle cose. Che sono certamente complicate e compromesse da una routine gestionale del tutto inadeguata per fronteggiare le dinamiche delle farmacie private che, a quanto se ne sa, sono perfettamente in salute. Il difetto è nel manico, quindi. Ed è il manico che andrebbe cambiato e non certo vendute o fatte fallire le farmacie comunali. Sulla questione il già assessore Antonio Battista, oggi consigliere di opposizione, si va battendo con leonina determinazione. Le sta provando tutte: dentro l’aula consigliare e tra la collettività. Alla quale, infatti, ha chiesto (ed ottenuto) che si schieri a sostegno del mantenimento delle comunali nel numero originario di tre e che nel limite del possibile trovino la capacità di essere ciò che sono state. Tre realtà territoriali a servizio della gente. Dardo
A cena con i poveri L'iniziativa è stata adottata dalla comunità di San Giovanni Battista CAMPOBASSO. Come per gli anni precedenti, anche quest'anno, la comunità di San Giovanni Battista, unitamente alla Caritas parrocchiale, promuove per questa sera, con inizio alle ore 20.00 una cena di solidarietà con i poveri. Diversamente dagli anni passati, in cui l'incontro si è tenuto presso i locali della parrocchia, questa volta i meno
abbienti della città capoluogo di regione, in numero superiore rispetto alle iniziative precedenti, saranno ospitati in una tenda messa a disposizione dalla Protezione Civile, dinanzi al Convento. Si tratta di una manifestazione che vuole aggregare, intorno ad un momento di svago e di festa, persone e famiglie di diverse
realtà parrocchiali di Campobasso, bisognevoli di situazioni capaci di far dimenticare, per una serata, la propria condizione di indigenza. Alla serata, che sarà preceduta da una celebrazione eucaristica, alle ore 18.30 è stato invitato anche S.E. Mons. Bregantini, vescovo della diocesi di Campobasso - Bojano.
Al Loto doppio appuntamento con il Coro Unimol Doppio appuntamento con il Coro dell’università del Molise al teatro del Loto di Ferrazzano, questa sera alle 22 "Rock the Choir!" con Angelo Miele al piano e Damiano Paolantonio alle chitarre elettriche . Rock the Choir tende a privilegiare il lato pop e rock del repertorio trattato nei primi dieci anni di attività del Coro, cercando di tradurre questa idea in modo originale, divertente e accattivante. Sotto la guida sicura del suo direttore, Gennaro Continillo, e grazie alla qualità di due ottimi musicisti come Angelo Miele (piano) e Damiano Paolantonio (chitarre elettriche) che ne formano la sezione strumentale, il gruppo corale dell’Ateneo molisano esplora con piacere (e con piacere fa esplorare al pubblico) il fascino di quel genere coinvolgente definito «vocal pop», basato sull’interpretazione (e talvolta sulla rilettura) di grandi canzoni pop dell’ultimo cinquantennio in versione corale. L'Inghilterra dei ruggenti sixties dominati dalla musica dei Beatles s'incammina col calore tipicamente gospel di "This little light of mine". In un viaggio piacevole e accattivante, privo di pregiudizi intellettuali, da frizzanti classici, anni ’60, come "Save the last dance for me" il Coro passa all'interpretazione di immprtali songs dei Beatles, dei loro dirimpettai d’oltreoceano, i Beach Boys, come pure, da Simon and Garfunkel, approda allo Spiritual e al Gospel con l’esecuzione delle straordinarie "People get ready" e "Guide my feet", sempre navigando in un caleidoscopico viaggio nella storia della canzone. Domani mattina alle 11,30 e in programma con Suoni per…aria. Il secondo appuntamento col Coro dell’Università del Molise ha un doppio, interessante significato. Nel senso più comune, sta a indicare - come per ogni evento musicale suoni che si diffondono nei luoghi, nell’ambiente, nell’atmosfera, all’interno della quale, senza l’aria che veicola le onde sonore, i suoni morirebbero nell’istante stesso della loro emissione. Con i suoni, naturalmente (e non potrebbe essere altrimenti, trattandosi dell’ineffabile "ars musica"), vivono emozioni, stati d’animo, riflessioni, sensazioni… Da parte di chi produce musica e simultaneamente da parte di chi l’ascolta. Tuttavia, il senso più intrinseco, in questo caso, di "Suoni per… aria" è quello più profondo, che si ricollega al principio stesso delle vibrazioni caratteristiche del bajan - la tipica fisarmonica a bottoni di cui Angelo Miele è giovane ma già riconosciuto maestro di livello internazionale - e delle voci umane, vale a dire l’aria stessa che si fa suono. Nata dall’intuizione di Gennaro Continillo, direttore del Coro dell’Università del Molise, e dell’eccezionale versatilità di Angelo Miele, docente di Fisarmonica presso il Conservatorio “Perosi” di Campobasso, nonché storico pianista del Coro dell’Università, l’idea di abbinare voci e bayan risale ad alcuni mesi fa. Questa scelta artistica, sicuramente singolare e rara, ma pure d’immediato successo per pubblico e “addetti ai lavori”, non si è arrestata e il felicissimo connubio Coro-Fisarmonica continua più vitale, ricco di originalità, fascino e valore musicale. La genuinità e la particolarità di "Suoni per… aria" certamente rappresenta una proposta musicale innovativa che unisce due favolosi mondi musicali: quello della Fisarmonica e della coralità, di ieri e di oggi, unendo - con gran merito - due elementi musicali, troppo spesso confinati in cliché nazionalpopolari che li mortificano e li relegano in ambiti angusti, mentre, al di là dei luoghi comuni, questi suoni fluttuano meravigliosamente in aria, regalando la sua buona Epifania, il suo avvento anche al Teatro del Loto… proprio domani 6 gennaio! Andare al Loto è sempre stato qualcosa di più che un semplice andare a Teatro o studiare Recitazione ma oggi, ancora di più, condividere le attività del Loto e la filosofia che le alimenta significa anche e soprattutto progettare il Bene Comune e la qualità della Vita in Molise. Prerogative, queste, che rappresentano il cuore del progetto umano e professionale. Perché gli esseri umani, rimangono e rimarranno sempre, il referente privilegiato di chiunque operi e lavori al Loto.Per questo il Loto lancia la nuova Stagione di attività, con uno slogan che, soprattutto in tempo di crisi, mette ancor di più ogni singola persona al centro del nostro cuore e gli diciamo: Ricomincio da te!
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Campobasso
5 gennaio 2014
L’associazione Città Viva spiega i motivi della mancata realizzazione della manifestazione.
Presepe vivente, ecco perché l’evento non è stato organizzato Il Presepe vivente non si terrà, l’aveva già annunciato il sindaco Gino Di Bartolomeo nel corso della conferenza stampa del 19 dicembre organizzata per la presentazione degli eventi natalizi che si stanno svolgendo al mercato coperto di via Monforte. Il sindaco, senza fare alcun nome o specifici riferimenti, aveva parlato di disguidi e problemi organizzativi che hanno portato alla mancata realizzazione dell’evento precisando in maniera generica ma molto chiaramente che più di qualcuno s’era messo di traverso per evitare che l’amministrazione comunale venisse messa troppo in luce. L’associazione Città Viva Campobasso onlus, organizzatrice di varie manifestazioni tra cui sette edizioni consecutive del “Presepe Vivente a Campobasso” si è sentita chiamata in causa e per questo motivo ha ritenuto doveroso rendere note al proprio esterno le reali motivazioni della mancata organizzazione della manifestazione. “Da settembre 2013 il Consiglio direttivo si è attivato secondo il consolidato percorso che prevede due fasi: la prima, che termina in genere entro metà ottobre, permette di elaborare, dopo tante riunioni e vari sopralluoghi, una o più proposte di Presepe. In questo arco temporale si contattano i vari attori pubblici e privati per capire il sostegno finanziario all’iniziativa viste le scarse disponibilità dell’associazione. La seconda, che prende avvio con la scelta definitiva dell’idea, consiste in tutto l’iter necessario per l’organizzazione e la realizzazione della manifestazione. A conclusione della prima fase quest’anno sono state elaborate due proposte progettuali, una complessa, costosa,
Torna Campobasso in Fiera
impegnativa ma stimolante al tempo stesso da realizzare in un luogo chiuso simbolo di Campobasso (il mercato coperto), l’altra tecnicamente più fattibile ma ugualmente molto impegnativa e dal costo inferiore da realizzare in una zona della città non ancora utilizzata per i nostri eventi (Sant’Antonio Abate). Al momento di individuare l’idea unica sulla base sia della fattibilità tecnica ed economica sia delle risorse umane disposte a partecipare al gruppo di lavoro, il Consiglio direttivo ha constatato molte criticità tra cui due si sono rivelate di grande ostacolo. La prima è stata la tempistica degli enti pubblici, Comune di Campobasso in primis, le cui risposte, quest’anno in particolare, sono giunte con ampio ritardo rispetto ai tempi a noi necessari per poter scegliere tra le alternative e dare avvio all’organizzazione dell’evento. Solo i primi giorni di Dicembre sono arrivate risposte più precise sul sostegno finanziario disponibile ed ovviamente un mese non è un tempo ragionevole per organizzare una manifestazione così complessa soprattutto quando, come in questo caso, non si trattava di replicare il modello dell’anno
precedente. La seconda è stata il ridotto numero di componenti del direttivo disponibili ad affrontare un impegno considerevole in tempi brevi. Motivi lavorativi ed altri impegni personali non hanno consentito al “solito gruppo” di dare quella disponibilità full time che ha sempre permesso la realizzazione degli eventi passati. Di conseguenza nell’ultimo direttivo avvenuto in data 8 dicembre 2013 con molto rammarico si è dovuto prendere atto dell’impossibilità di portare avanti una delle due proposte di Presepe e all’unanimità i componenti hanno concordato sulla necessità di un piccolo periodo di pausa nel quale iniziare a pensare all’organizzazione dell’evento di Pasqua 2014. Un elemento necessario, secondo tutti i soci dell’associazione, per garantire migliore organizzazione, è la maggiore partecipazione delle risorse umane locali quindi si coglie l’occasione, di questo comunicato stampa, per invitare coloro che hanno apprezzato quanto fatto in questi anni e che vogliono dare il loro apporto sotto ogni forma a contattarci quanto prima ai seguenti recapiti: 334 2964466 o info@cittaviva.cb.it. Questa sopra riportata è
“Tuteliamo la cultura, proteggiamo la biblioteca Albino” La Uiltucs interviene sulle prospettive non rosee che sembrano interessare la struttura
Tutto pronto per la 56esima edizione di “Campobasso in Fiera”, la tradizionale fiera di fine mese organizzata dalla Anva Confesercenti Provinciale di Campobasso che, questa volta slitta di una settimana, cadendo nella “prima domenica del mese” e cioè oggi. Dopo i successi delle edizioni di ottobre e novembre che ha visto confluire nella nuova location di via Falcione, nella zona industriale del Capoluogo, oltre 10.000 persone per visionare i circa 90 stand delle aziende espositrici, anche per il nuovo anno è prevista una simile se non superiore affluenza.
CAMPOBASSO. La UILTUCS Molise, nella persona del Segretario Generale Pasquale Guarracino, denuncia con preoccupazione lo stato attuale dei centri di cultura molisani. Dopo la chiusura del Cinema Teatro Ariston, dopo le problematiche del teatro Savoia, adesso bisogna interrogarsi sul futuro della Biblioteca Provinciale Albino di Campobasso, da anni fulcro della cultura libraria molisana. La preoccupazione nasce principalmente dalla quanto mai probabile sottrazione del settore cultura dalla competenze della Provincia: se tale previsione diventerà legge, chi si occuperà della Biblioteca Provinciale Albino? Al fine di tutelare un patrimonio culturale di tale rilevanza, gestito con grande professionalità da un gruppo persone, la cui occupazione deve essere salvaguardata, la UILTuCS Molise ha già inoltrato alla Provincia di Campobasso due richieste di incontro, ad oggi ancora non riscontrate; la speranza del Segretario Generale della UILTuCS Molise è
che la gestione della Biblioteca Albino non diventi, nel tempo, una di quelle vertenze senza soluzione, per le quali tanto spesso ci si guarda indietro e si pensa che qualche azione positiva andava messa in campo, a tutela del settore, dell'occupazione e dell'economia molisana. Per questo motivo, Pasquale Guarracino annuncia, sin da ora, che non si stancherà di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della cultura molisana e di chiedere l'intervento del Presidente della Giunta Provinciale, del Presidente del Consiglio Provinciale, dell'Assessore alla cultura presso la Provincia di Campobasso, del Sindaco di Campobasso, dell'Assessore alla Cultura presso il Comune di Campobasso, nonché del Presidente della Giunta Regionale, del Presidente del Consiglio regionale e dell'Assessore alla cultura della Regione Molise, affinchè si elabori un progetto concreto e serio a tutela della Biblioteca Albino, delle persone che vi lavorano e dell'intero settore della cultura molisana.
l’unica motivazione della scelta dell’associazione Città Viva Campobasso di non realizzare quest’anno il Presepe vivente, non c’è alcuna spaccatura interna all’organizzazione né tantomeno una intrusione della politica come sembra si possa capire dall’articolo pubblicato il 20 dicembre su “La Gazzetta del Molise”. Città Viva Campobasso è un’associazione apartitica ed apolitica che ha realizzato dal 2007, anno della costituzione, eventi ed attività per la valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed architettonico di Campobasso. In questi anni l’associazione si è interfacciata con amministratori pubblici di vario livello e di diversa appartenenza politica richiedendo un sostegno finanziario sulla base di proposte progettuali da valutare sempre per il merito. È opportuno ricordare che alcune edizioni del Presepe Vivente e del Sacro Monte sono state realizzate solo ed esclusivamente con le nostre forze e con le risorse che autonomamente siamo stati in grado di reperire al di fuori del canale pubblico. È opportuno ancora sottolineare che il sostegno ottenuto dai vari enti ed in primis dal Comune di Campobasso ha sempre coperto solo in parte, soprattutto nelle ultime due edizioni, le ingenti spese che l’associazione ha pagato e deve ancora pagare. L’impegno gratuito di tanti soci e simpatizzanti, l’entusiasmo dei partecipanti, la validità delle idee elaborate in gruppo con dedizione, tempo, buon senso ed utilizzando le tante e diverse competenze che si integrano nell’associazione sono stati e saranno le caratteristiche distintive dell’associazione Città Viva Campobasso”.
ANNO X - N째 3 - DOMENICA 5 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it
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Isernia
5 gennaio 2014
Paleolitico, la sfida del museo La nuova struttura base per il rilancio della cultura a Isernia ISERNIA. Anche a livello nazionale l'apertura del Museo Paleolitico di Isernia, con la pagina che il Corriere della Sera ha voluto dedicare all'evento, a testimoniare l'importanza del sito. Zanne di elefante, canini di ippopotami, le corna ramificate dei megaceri e quelle ritorte dei bisonti, gigantesche vertebre rotte per succhiarne il midollo. Sono i resti degli incredibili pasti consumati oltre 600 mila anni fa dai primi uomini europei, accampati sulle alture dell'attuale Molise che allora aveva l'aspetto assai meno tranquillizzante di una savana. Frutto di una campagna di scavo avviata alla
fine degli anni Settanta da Alberto Solinas dopo il primo fortuito ritrovamento durante la costruzione della superstrada Napoli-Vasto, questi reperti, tesoro del Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia, raccontano da domani anche ai più piccoli, con gli 800 metri quadri del nuovo Padiglione Didattico, l'avventura straordinaria della vita alle origini della nostra storia. Mentre un'eccezionale passerella sospesa consente di seguire dall'alto gli scavi ancora in corso.Considerato tra i giacimenti paleontologici più importanti, meta da decenni di un fitto pellegrinaggio scientifico inter-
nazionale, questo sito così unico ha di fatto già all'attivo un paio di miracoli. Perché ad un anno e mezzo dall'apertura del primo padiglione (dedicato alla ricostruzione del paleosuolo) ha già richiamato 11 mila visitatori, certo non pochi per una città che ne conta in tutto 22 mila. E grazie a un progetto condiviso tra ministero, enti locali e università, sottolinea il direttore regionale Mibact Gino Famiglietti, ''si è anche impedita la fuga di cervelli'' offrendo lavoro a 25 giovani archeologi molisani (cinque nel museo di Isernia, gli altri 20 in altri siti della zona da Sepino a Venafro).
Lettera aperta
Assessore Scarabeo, sulla Ittierre troppe lacune
di Massimo Saluppo Egregio Assessore Scarabeo, lo avevo più volte detto sulla mia pagina che la prima risposta utile, da parte dei politici molisani alla richiesta dei Commissari di Ittierre, sarebbe stata: "..... il vecchio Governo Regionale ha concepito l'accordo fidejussorio e noi possiamo farci ben poco". Ascoltata la sua intervista sono sobbalzato dalla sedia: pronostico azzeccato. Ed i...ntanto perchè non risponde ai 750 dipendenti e agli altri 950 dell'indotto alla seguente domanda: Perchè la Regione non escute il pegno, concorda con i Commissari un prolungamento della fidejussione, riunisce tutte le attuali componenti creditorie di ITTIERRE, sottoscrive assieme a questi ultimi un accordo per un progetto industriale che salvi l'azienda, concordi con Bianchi una partnership con la New-Co che consenta anche l'ammissione alla procedura concordataria, chieda al MEF di anticipare la CIGS non già ai dipendenti ma alla New-Co che così non licenzierebbe nessuno e procedere con l'assistenza finanziaria ai laboratori ????? ah, già, dimenticavo che questo era il progetto di Castelpetroso e forse non il suo. Dimenticavo ancora che
forse questo doveva essere consigliato dall'avvocato Lalli che vi ha accompagnato al tavolo tecnico e che per contratto forse dovrebbe fare questo. La proposta di Castelpetroso era diretta ad ottenere proprio questo Dott. Scarabeo: un progetto industriale (già pronto) condiviso con tutte le parti e beneviso dalla politica non in quanto spettatore pagante, ma partner; fatto ciò e recuperati 750+950 dipendenti, banche, laboratori e terzi fornitori, si presentava il progetto al MEF ed ai Commissari, alla presenza dell'imprenditore, al quale vero... è che spettava l'ultima decisione se intraprendere detta strada o meno, ma vero è anche che ciò gli consentiva l'ammissione al concordato e soprattutto la possibilità di esercitare, dopo che l'azienda fosse ripartita, un opzione call sulle azioni degli altri soci. Di seguito il passaggio inserito nel progetto di Castelpetroso..." e per fare ciò necessita la presenza delle Istituzioni Nazionali e Regionali al fianco dei proponenti; infatti è imprescindibile una proposta che non contempli la partecipazione attiva della classe politica, atta a garantire da un lato le maestranze sulla bontà della medesima, e dall’altra a supportare il progetto. l buon esito per il mantenimento dell’attuale stato occupazionale dipende dalla presenza politica: non può esserci il progetto senza la partecipazione di questa componente. La presente proposta prevede la necessaria presenza della Regione e del Ministero dello Sviluppo non già quali meri spettatori paganti, ma partner discreti a sostegno della finanza necessaria".
Macchiagodena, sciolto il Consiglio Dopo le dimissioni di cinque consiglieri arriva il commissario prefettizio ISERNIA. Il Prefetto di Isernia, dottor Filippo Piritore ha awiato la procedura di scioglimento del Consiglio Comunale del Comune di Macchiagodena, a seguito delle dimissioni contestuali di cinque consiglieri comunali su nove assegnati a quel comune. Nelle more del pro-
cedimento di scioglimento del suddetto Ente, ha conferito i poteri relativi all'amministrazione del Comune di Macchiagodena al Dott. Antonio Incollingo, Vice Prefetto Agg.to in servizio presso la Prefettura di Isernia. Il Dott. Antonio Incollingo, ieri, si è insediato in Comune.
La Befana porta i libri L'iniziativa è stata avviata con il contributo dei cittadini ed è destinata ai bambini ISERNIA. La Befana arriverà a partire dalle 16 di domani sempre nel palazzo dell’ex Opera X Settembre a Isernia per la donazione di libri a bambini e adolescenti nel programma di diffusione della cultura attraverso la lettura. Dopo la distribuzione dei libri, ci sarà una merenda con pane e cioccolata per tutti e l’animazione musicale con gli ‘Swing Flight’. Quest’anno altro che cenere e carbone, la Befana regalerà libri. E’ questa l’iniziativa avviata a Isernia che vedrà la sua conclusione domani, quando la vecchina più attesa dai bambini porterà loro i doni. Per il 2014, però, non saranno dolci né balocchi. Bensì i cari, vecchi e salutari libri. Perché nutrire la mente ha la stessa importanza da fare scorpacciate di leccornie. Sabato e domenica presso l’edificio ex Opera X Settembre sono stati raccolti i libri che i lettori più adulti hanno ritenuto regalare ai ragazzi. Gli stessi che la Befana porterà nel suo sacco e infilerà nelle calze dei più piccoli domani pomeriggio.
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Termoli
5 gennaio 2014
Finisce in tragedia una lite tra due termolesi I protagonisti, un 42enne e un 24enne, trasportati al San Timoteo TERMOLI – Prima una discussione animata per poi passare alle mani fino a quando non sarebbe spuntato un coltello che ha ferito in modo non grave uno dei due contendenti. Entrambi sono stati trasportati nell’ospedale San Timoteo e le loro condizioni non destano preoccupazioni. Attori della lite, avvenuta nei pressi della chiesa, un 42enne e un 24enne. Ad avere la peggio
l’uomo più anziano che ha riportato una ferita all’addome da arma da taglio; ferito per escoriazioni varie il giovane. Sul posto, insieme ai medici del 113 e volontari della Misericordia, anche una pattuglia del Commissariato che ha avviato subito le indagini e denunciato a piede libero le due persone. Ora gli atti sono al vaglio del magistrato del Tribunale di Larino.
I consiglieri Farina e Sciarretta escono dall’Udc
Ospedali, l’intervento di Francesco Totaro
BASSO MOLISE - “Il nuovo Piano di Riorganizzazione Aziendale dell’Asrem è semplicemente un atto prodotto dalla struttura tecnica, mentre le scelte restano in capo alla politica e alla maggioranza di centrosinistra alla guida della Regione, votata nemmeno un anno fa per salvaguardare un sistema sanitario al servizio della popolazione e non dei tavoli tecnici romani”. Così il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale Francesco Totaro, nel
commentare le notizie relative alle determinazioni del nuovo Piano di Riorganizzazione Sanitaria che, tra le altre cose, ha stabilito il declassamento degli ospedale di Larino e Venafro a poliambulatori specialistici. “Inoltre, anche altri aspetti andranno sicuramente riconsiderati, come ad esempio la soppressione dell’Emodinamica a Termoli che rappresenta – ed io l’ho sperimentato sulla mia pelle – una specialità in grado di salvare la vita delle persone in caso di infarto. Ma anche il re-
parto di Oculista di Larino, capace di attivare grandi numeri sul fronte della mobilità attiva da fuori regione o il problema del Basso Molise che resterà con un solo ospedale operativo, impossibilitato a garantire sul territorio di riferimento i livelli essenziali di assistenza previsti dalla legge nazionale. Dunque, quella contenuta nel Piano di Riorganizzazione non è l’idea di sistema sanitario voluta dai cittadini e dalla maggioranza politica in Consiglio Regionale – ha concluso il consigliere Francesco Totaro, auspicando – l’avvio di un immediato confronto con tutte le parti interessate, amministrazioni cittadine, sindacati, comitati, operatori sanitari, per arrivare alla riscrittura del documento di riordino sanitario da approvare in Consiglio Regionale. Se invece si darà seguito a quanto stabilito nel nuovo Piano di Riorganizzazione Aziendale, fin d’ora annuncio la mia ferma contrarietà a qualsiasi ipotesi di smantellamento della sanità in Basso Molise, in difesa degli ospedali di Termoli e Larino e anche di quello di Venafro”.
TERMOLI – Brutto colpo per l’Udc ma non per l’amministrazione comunale. I consiglieri Angelo Farina e Nicola Sciarretta si sono autosospesi dal partito per “l’impasse registrata ormai da troppo tempo e la mancanza di progettualità, sul piano regionale e su quello
nazionale, insieme all’assenza completa di attività e di chiarezza sulle sorti future del partito”. Comunque i due amministratori hanno anche precisato che restano “saldamente a sostegno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Basso Di Brino”.
Befana del detenuto, raccolta nella chiesa di San Timoteo TERMOLI - La Parrocchia di San Timoteo, in collaborazione con la Iktus Onlus, organizza anche quest’anno “La Befana del Detenuto”. Domani, 5 gennaio, durante le Sante
Messe delle 8,30 – 11 e 18 i fedeli potranno portare prodotti per l’igiene personale quali sapone, dentifricio, dopo barba, shampoo; biancheria intima e vestiario nuovo da donare alla popola-
zione carceraria ospite nella casa circondariale di Larino. Chi aderisce all’iniziativa potrà consegnare il proprio contributo al momento dell’offertorio ai piedi dell’altare.
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Termoli
5 gennaio 2014
Coldiretti dopo la crisi auspica “nuova ripresa” BASSO MOLISE - La Coldiretti Molise, in occasione della festa della Befana, rivolge il suo augurio a tutti i molisani e italiani auspicando una nnuova ripresa. “Intanto – fanno sapere dall’associazione di categoria -, sicuramente positivo, anche per il Molise, è il record del valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani registrato per il 2013, arrivando a quota 33 miliardi di euro. Tra i principali prodotti del Made in Italy, vi sono quelli maggior-
mente diffusi in Molise. Il prodotto più esportato si conferma il vino, con 5,1 miliardi (+8 per cento) davanti all’ortofrutta fresca (4,5 miliardi di euro), che cresce del 6 per cento, mentre l’olio, che fa segnare un +10 per cento, porta il valore complessivo a 1,3 miliardi. Aumenta anche la pasta che rappresenta una voce importante del Made in Italy e del Molise sulle tavole straniere, con 2,2 miliardi (+4 per cento)”.
Legge di stabilità, pesca: si alla cassa integrazione LITORALE – E’ stata pubblicata sul supplemento ordinario n. 87 della Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27/12/2013 la legge di stabilità anno 2014 – legge n. 147/2013 – costituita di un unico articolo con ben 749 commi. Il comma 184 ha previsto il finanziamento per l’anno 2014 della cassa integrazione in deroga per la pesca, con la precisazione dell’importo massimo di 30 milioni di euro di finanziamento relatrivo. Questo il testo: “ Per l’anno 2014, nell’ambito delle risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione
di cui all’articolo 18, comma 1, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, destinate al finanziamento degkli ammortizzatori sociali in deroga è destiunata una somma finio a 30 milioni di euro finalizzata al riconosciumento della cassa integrazione giuadagni in deroga per il settore della pesca”. Una notizia molto attesa da armatori e pescatori che, benchè sussistano ancora problemi per la categoria, vedono il futuro più sereno.
Strutture per fauna selvatica, Bambini orfani della Bosnia ospiti arriva il contributo BASSO MOLISE – L’Ambito territopriale di Caccia 2 Termoli, al fine di favorire la riproduzione e crescita naturale della fauna selvatica, erogherà un contributo per realizzare strutture mobili per il preambientamento di lepri, faggiani e starne in recinti a cielo aperto nei comuni di: Bonefro, Campodipietra, Campolieto, Campomarino, Casacalenda, Castellino del Biferno, Cercemaggiore, Cercepiccola, Colletorto, Ferrazzano, Gambatesa, Gildone, Ielsi, Larino, Macchia Val Fortore, MaSannitico, ;irabello trice, Monacilioni, Montelongo, Montorio nei Frentani, Morrone del Sannio, Pietracatella, Portocannone, Provvidenti, Rotello, Riccia, Ripabottoni, San Giovanni in Galdo, San Giuliano del Sannio, San Giuliano di Puglia, San
Martino in Pensilis, Santa Croce di Magliano, Sant’Elia a Pianisi, Sepino, Termoli, Toro, Tufara e Ururi. Le strutture di ambientamento, per la cui gestione è previsto il compenso, saranno costituite principalmente da recinti mobili elettrificati con su-
perficie di un ettaro e solo per i fagiani voliere mobili, capanni antipioggia, abbeveratoi e mangiatoie. L’attività consiste nel preambientamento di 20 leprotti e 100 faggiani e starne Possono accedere al compenso i Coltivatori diretti iscritti alla Camera di Commercio di Campobasso e all’INPS. Al gestore della struttura di ambientamento, l’ATC n.2 di Termoli erogherà un contributo lordo complessivo di 300 euro per la gestione di faggiani e starne, e di 250 euro per le lepri. Coloro che vorranno concorrere all’iniziativa devono inoltrare apposita istanza, reperibile presso la stessa sede, entro il 21 febbraio prossimo. Per qualsia informazione e chiarimento si può contattare il numero telefonico 0874 – 493957.
Internet gratuito in piazza municipio
BONEFRO – E’ partito in piazza Municipio il servizio Wifi gratuito. in piazza municipio a Bonefro. Lo ha annunciato l’amministrazione comunale a mezzo dell’assessore Domenico Vaccaro: “Al giorno d’oggi molti utenti sono dotati di pc o smartphone e molti hanno la necessità di collegarsi ad internet per scopi comunicativi, per utilizzare la posta elettronica o per effettuare ricerche approfondite. A tale scopo l’amministrazione ha approvato il progetto della realizzazione di un im-
pianto Hot spot in piazza Municipio”.Il servizio è erogato dalla società Arianet a titolo gratuito per un anno e igni urente può usufruirne per due ore al giorno. L’assessore al turismo Claudia Lalli ha affermato che:“siamo certi che oltre ad aver offerto ai nostri cittadini un servizio utile e moderno, abbiamo anche allineato tecnologicamente Bonefro ai fini turistici garantendo utili servizi a chi soggiornerà nel nostro piccolo paese”.
di famiglie molisane
PORTOCANNONE – Ripartiranno il 20 gennaio i 33 bambini orfani bosniaci (che fanno parte di un gruppo di 300 giunto in Italia) che sono ospiti di famiglie sparse sul territorio nazionale. Una iniziativa che anche in questa occasione vede in prima linea l’associazione nazionale onlus Luciano Lama ong. Ad accogliere all’arrivo i piccoli ospiti, accompagnati dai direttori degli orfanotrofi di Turija e Zenica, i loro “genitori” adottivi, la dirigente scolastica dell’Istituto scolastico, Cristina Acciaro, Giuseppina Stanziale presidente del Comitato Molise Luciano Lama e il presidente nazionale Giuseppe Castellano, il sindaco di Portocannone Luigi Mascio, il primo cittadino di Sassinoro Cusano e il dottor Licursi. Nel suo intervento Giuseppina Stan-
ziale ha detto: “Grazie alla solidarietà delle Istituzioni, delle famiglie molisane, e di tutti coloro che si sono messi a disposizione per rendere possibile tutto ciò e in particolar modo ringraziando l’Assessore regionale Facciolla che ha messo a disposizione tutto ciò era possibile fare per questi ragazzi. Mi auguro che questa solidarietà possa crescere”. “Sono dieci anni che faccio parte di questa associazione - ha aggiunto la preside Acciaro - e ogni anno è sempre più commovente”.In chiusura la dirigente scolastica ha ringraziato tutti i volontari che contribuiscono all’iniziativa e tra questi la protezione civile di Portocannone, Campomarino e San Martino in Pensilis e i City Angels di Campomarino.
Corso per acquisto di presidi fitosanitari PORTOCANNONE - La giunta comunale, considerato che l’ARSIAM di Campobasso si è resa disponibile ad effettuare nel territorio comunale un corso per il rinnovo - rilascio di autorizzazioni per l’acquisto di presidi fitosanitari
per minimo 25 persone, ha deliberato di organizzare il corso. L’amministrazione comunale precisa che non ci sarà messuna spesa per l’Ente comunale che dovrà mettere a disposizione solo locali idonei
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5 gennaio 2013
Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
A CAMPOBASSO E’ ARRIVATA LA REGINA DEL PIACERE, PROVOCANTE BRUNA, PICCANTISSIMA SUDAMERICANA, SENSUALISSIMA, FISICO STATUARIO,BELLEZZA ESPLOSIVA, 6^ MISURA NATURALE, AMANTE DEI PRELIMINARI ...FACCIO TUTTO QUELLO CHE VUOI...SONO L’UNICA CHE TI FARA’ DIVERTIRE ANCHE GIOCHI PARTICOLARI, AMBIENTE RISERVATO ANCHE LA DOMENICA DALLE 8 ALLE 23. TEL. 327.1743420 A CAMPOBASSO PRIMISSIMA VOLTA BELLISSIMA BAMBOLINA BIONDA, STREPITOSA, SNELLA, FISICO MOZZAFIATO, FONDOSCHIENA DA URLO, 6^MISURA NATURALE, GIOVANISSIMA,
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