TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 114 - GIOVEDÌ 5 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Ulisse Di Giacomo
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Ulisse Di Giacomo. Il senatore del Nuovo Centrodestra è in procinto di presentare un'interpellanza sulla situazione venuta a galla in questi ultimi giorni in merito ai soldi scomparsi alla Fai della Camera di commercio di Campobasso. Una questione, tra l'altro, che era già stata sollevata nel passato ma che non aveva trovato una sponda politica. Ora, però, alla luce delle carte e dei fatti emersi qualcuno dovrà prendersi la briga di vedere cosa è realmente accaduto e,soprattutto, come sono stati impiegati i soldi.
Il Tapiro del giorno a Paolo Spina
Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Paolo Spina. Il presidente di Confcommercio ha tentato la scalata in solitaria proprio alla guida dell'Ente camerale campobassano ma, nonostante gli appoggi e che fosse candidato unico, non è riuscito a raggiungere il quorum necessario. Ora si sta pensando, seriamente, a trovare altro candidato da fare eleggere come presidente della Camera di commercio. A Spina non resta altro che restare alla presidenza dei commercianti anche se pure in quest'ambito non pochi sono i mal di pancia e i mugugni.
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5 giugno 2014
“Il bando regionale del concorso
Per evitare che il Molise e gli Ordini professionali vengano sommersi dal ridicolo
va ritirato”
d’idee per la sede regionale Se alle parole seguiranno i fatti, ovvero se le analisi critiche degli Ordini professionali saranno trasferite in una diffida, avremo molto più chiaro il quadro della situazione e le motivazioni che fanno del bando regionale un evento di cui vergognarci
Crediamo di aver colto nel segno; di aver centrato in pieno la fasullaggine del bando regionale per il concorso d’idee per la sede regionale al campo sportivo Romagnoli (Gazzetta del Molise del 30 maggio). Gli Ordini professionali (Architetti e Ingegneri in particolare) starebbero ultimando l’analisi critica del bando e s’appresterebbero a diffidare la Regione dal mandarlo avanti. Un gesto “storico” da parte degli Ordini, che
non hanno mai ritenuto opportuno valicare i confini della tolleranza ogni qualvolta - e le occasioni non sono mancate - hanno rilevato imprecisioni, improprietà, sciatteria e superficialità negli atti tecnico-amministrativi degli organi regionali, preferendo il suggerimento sottovoce, l’invito amichevole alla correzione e/o alla revisione. Questa volta avrebbero deciso di travalicare i confini di buon vicinato per andare
dritto all’obiettivo di sottrarre il Molise (e gli Ordini) dal ridicolo, dalla considerazione di regione molto prossima al Terzo Mondo in materia di amministrazione pubblica, di gestione del territorio e delle risorse. Il bando di cui ci siamo occupati e ci occupiamo, stando ai rilievi e alle critiche che si vanno registrando, sarebbe la quintessenza di imprecisioni, improprietà, sciatteria e superficialità riassunte nella manifestazione di volontà politica tradotta nella ricerca di idee per realizzare con un tasso di dignità progettuale la sede regionale. Ottimo il fine, pessimo il mezzo. Ne abbiamo scritto crediamo a sufficienza per sentirci soddisfatti nel vedere organismi tecnici specifici convenire sul carattere autarchico del bando in questione (privo, ad esempio, della indicazione delle esigenze della committenza, alias Regione Molise) e adombrarne la fraudolenza laddove talune carenze indicative aprono all’ipotesi che il bando sia una sorta di caccia al tesoro per premiare chi sa “a priori” il tesoro dov’è nascosto, in quale recesso mentale della committenza regionale sia custodita l’idea progettuale gradita a Frattura e compagni. La pietra maggiore dello scandalo sarebbe la inattuabilità della proposta di recupero e ri-
strutturazione dell’ex albergo Roxy, in particolare la relazione del perito che lo ha valutato perché fosse acquistato dalla Regione. Allo stato delle cose, contrariamente all’indicazione del bando, che vorrebbe la struttura recuperata e ristrutturata, è solo da abbattere e da ricostruire. 5milioni e mezzo di euro sarebbero pertanto stati spesi per un “rudere”, il cui valore periziale sarebbe ben diverso da quello certificato e pagato. In proposito abbiamo scritto che in una realtà amministrativa appena appena responsabile e rigorosa, porterebbe i responsabili dinanzi al procuratore della Corte dei Conti e del Tribunale penale. Ma siamo nel Molise, terra in cui la dilapidazione del denaro pubblico è una costante. Un costume di vita, con punte parossistiche configurabili nelle vicende dei finanziamenti ai gruppi consiliari regionali e, di recente, nel buco finanziario dell’ente camerale di Formazione (Fai). Tornando correttamente al bando regionale, se alle parole seguiranno i fatti, come è auspicabile, ovvero se le analisi critiche degli Ordini professionali saranno trasferite in una diffida ufficiale, avremo molto più chiaro il quadro della situazione e le motivazioni che fanno del bando regionale un evento di cui arrossire. Dardo
L’Almanacco del Molise 2014 celebra i 50 anni della Regione
Dal 1969, invenzione e realizzazione di Enzo Nocera Editore, l’Alamanacco del Molise continua ad essere il sunto, anno dietro anno, delle dinamiche sociali, economiche e culturali della regione, raccontante e illustrate da firme autorevoli, e con approfondimenti che al dato scientifico uniscono spesso, e con grande incisività, intermezzi marcatamente autarchici suggeriti, a volte imposti, all’autore dalle esperienze personali. Ne viene fuori una documentazione varia, variamente descritta, variamente illustrata e commentata che, a mo’ di un pantografo disegna i contorni della molisanità e ne fa un segno ogni anno più marcato. Un aiuto autorevole alla formazione e alla valorizzazione della identità collettiva. Bravura, certo,
degli autori che nei decenni si sono passati il testimone; lungimiranza di Enzo Nocera, benemerito dell’editoria, al quale sullo stesso piano della passione per il mestiere, arricchito da mezzi tecnologici avanzati, ha dato seguito Vincenzo Manocchio con la sua creatura Habacus editore. Si deve a lui la prosecuzione dell’Almanacco “non senza difficoltà”, testimonianza di fede nei valori e nelle energie locali, dimostrazione concreta che tutto è possibile se concorrono convinzione e determinazione. Leggere e ri-leggere l’Almanacco consente anche al più superficiale e distratto dei lettori rendersi conto cosa hanno sedimentato gli uomini e la storia del Molise.
Per l’Almanacco 2014 prendiamo a prestito dal pensiero di Manocchio le ragioni per cui è un’edizione speciale ancorché un segno di discontinuità e di rinnovamento essendo stato declinato al femminile, curato da Isabella Astorri e Gabriella Di Rocco. Scrive l’editore: “Non potevamo tralasciare l’occasione offerta dalla ricorrenza appena conclusa del cinquantesimo anniversario dell’istituzione della Regione Molise (1963.201). Il volume si compone di otto corposi saggi, ciascuno corredato da un ampio apparato iconografico, redatti da studiosi e specialisti delle diverse discipline, la storia politica ed economica, l’urbanistica, l’architettura, l’archeologia, l’arte, l’etnografia, la letteratura, proposte in chiave analitica e critica, talvolta provo-
catoria, e al contempo propositiva per quanti vorranno trarne spunti ed elementi di riflessione per il futuro”. Affiancato all’Almanacco ancora una volta il Diario del Molise 2013 (cronaca giornaliera di un anno) curato da Valentina di Toro e Mauro Di Iorio. Pubblicazioni utili, gradevoli, accattivanti e stimolanti. Uno spaccato del Molise che vale.
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5 giugno 2014
La situazione patrimoniale della società del presidente del Molise che deve costruire la sede della Regione
Le torri di Frattura e i debiti
di 26milioni di euro CAMPOBASSO. Visti i "conflitti d'interesse" di Paolo di Laura Frattura, ci siamo chiesti: quest'uomo avrà la mente libera per guidare bene la Regione Molise? La domanda sorge spontanea soprattutto se si guarda l'esposizione bancaria del governatore del Molise impelagato nell'imprenditoria edile. Con cosa? Con la famosa società "Le Torri srl" che ha un'esposizione bancaria, in altre parole "debiti", pari a 26milioni di euro. Vero è che, sempre la società, ha un debito anche verso Paolo Frattura di 8milioni. Ossia il governatore del Molise ha prestato alla società "Le Torri" 8 milioni che gli devono essere restituiti con interessi. E quelli maturati fino al 2012 ammontano a oltre 1 milione di euro. Quindi, stando così le cose, queste costruzioni devono arrivare all'obiettivo finale altrimenti il socio delle Torri, Paolo Frattura, ci rimetterà se non tutto, troppo a livello economico. Ma cos'è la società "Le Torri"? A Campobasso, nel quartiere Vazzieri, tra la sede della Facoltà di Economia e il Centro universitario sportivo, sorgono tre stabili: una villa in pietra, residenza di Paolo di Laura Frattura, e due torri. Le torri, ancora in costruzione, valgono una cifra come 36milioni di euro. La progettazione è affidata alla società "Proter srl" creata da Paolo Frattura nel 1991 con il compito di fornire servizi di consulenza aziendale, programmazione industriale, assistenza allo start-up alle imprese, studi preliminari di fattibilità, redazione di Piani Comunitari, finanziari, pianificazioni territoriali e programmazione tecnica e finanziaria, monitoraggio, rendicontazione, valutazioni e verifiche. La Proter ha poi approcciato al settore immobiliare e a quello energetico. La costruzione delle torri è affidata alla ditta Nidaco (di proprietà di Nicandro Cotugno figlio del consigliere regionale Vincenzo a sua volta cognato dell’europarlamentare Aldo Patriciello). Il committente dei lavori è l’impresa immobiliare “Le Torri srl” le cui quote di maggioranza (il 51%) sono di proprietà di Paolo di Laura Frattura. Lo stesso è stato amministratore unico delle "Torri srl" fino a maggio 2013 quando, dopo la sua elezione a presidente della Regione, ha ceduto il posto ad un tal Pietro Ferrazzano (dopo che Frattura governatore lo
ha inserito presso la segreteria politica del presidente della Regione e cugino del consigliere regionale Domenico Ioffredi a sua volta cognato del presidente della Regione Molise). La società "Le Torri srl" nasce nel 2006 quando vince un bando pubblico della Regione Molise che cercava la sede istituzionale. All’epoca Frattura presentò l’offerta che venne valutata dall’assessorato alla Programmazione. Anche se la società "Le Torri srl" legalmente non esisteva ancora. Sarà iscritta alla Camera di Commercio di Campobasso (di cui lo stesso Frattura era presidente) solo 10 giorni dopo la scadenza del bando. Al 31 dicembre 2012 la società "Le Torri srl" ha una situazione debitoria pari a circa 26 milioni di euro. In questa cifra sono racchiusi i seguenti debiti: debiti verso i soci per finanziamenti pari a 9milioni 540mila euro, debiti verso i fornitori pari a 110mila euro, debiti tributari di 6.138 euro, acconti pari a 2milioni 665mila euro, debiti verso istituti di previdenza (2.071 euro), debiti diversi pari a 5.207. Il debito verso il socio Paolo di Laura Frattura, per finanziamenti alla società, pari a 8milioni 150 mila euro, è fruttifero di interessi che ammontano a 1milione 389mila 700 euro. Oltre all’esercizio finanziario, i debiti esigibili sono rappresentati da: debiti verso le banche. In particolare si tratta di 13milioni 530mila per le rate di due mutui ipotecari con la Banca dell’Adriatico, e di 11milioni e 30mila euro con l’Istituto Monte dei Paschi di Siena per 2milioni e mezzo ancora da rimborsare. Vista la situazione debitoria, le due torri non possono rimanere così. Saltato il progetto con l'Università per far diventare le torri cittadella universitaria (ma non è detto che non si possa ripredere il discorso con l'attuale rettore Palmieri), questi stabili dovranno essere necessariamente venduti se non si vogliono far andare in fumo milioni di euro. Ma a chi? E per farci cosa? Qualunque sia la destinazione, una cosa è certa: è necessaria una via di fuga. Nel senso reale della parola. Perché per andare alle torri ci sono 3 metri di strada senza uscita. Tant'è che, pare, la necessità sia stata già individuata: basti guardare il bando del concorso di idee per la sede regionale. E' in quell'ambito che si troverà la soluzione? Antonio Careca
Mentre si parla di accorpamenti la Regione dovrebbe fare presto
Autonomia, una nuova ossatura CAMPOBASSO. Proprio nel momento in cui si torna a parlare di autonomia regionale e c'è chi pensa che tornando il Molise ad essere costola di regioni più grandi sia lo sbocco inevitabile, noi ribadiamo la necessità che l'autonomia venga preservata alla luce, però, del fatto della sua completa revisione istituzionale. La possibilità, seppure forzata, di rivedere l'ossatura della Regione, deve essere il momento più importante per la politica molisana. Un momento solenne nel quale tutte le forze politiche dovranno dire la loro su come intendono salvaguardare il Molise e, anzi, proiettarlo verso il futuro. Si chiede per primo alla politica regionale e poi alla politica nazionale che gli sforzi e gli impegni di ogni singolo cittadino vengano ripagati in modo trasparente, per un progetto di nuovo sviluppo e di nuova coesione sociale.
Pensiamo che sia importante vedere il modello di sviluppo di cui tutti parlano ma che nessuno ancora ci ha mostrato nei fatti. Un modello di sviluppo basato sul turismo diffuso, sulla economia verde, su un sistema di produzione e commercializzazione agroalimentare concreto e presente in tutti gli spazi rurali con un sistema a filiera. Pensiamo che il Molise debba recuperare un proprio patto con l'Unione Europea che consideri i vincoli strutturali alla luce delle caratteristiche della nostra economia. Pensiamo sia finalmente il tempo di mettere ordine alla nostra macchina burocratica semplificandola e portandola più vicina ai cittadini, con risorse vere. Ribadiamo la necessità di un nuovo modello di orientamento, formazione e riqualificazione dei lavoratori che si metta in relazione stretta con i tanti cassintegrati, i lavoratori in mobilità. Ci si faccia promotori, senza ripetere
gli errori del passato, di una nuova epoca dell'economia sociale e civile in Molise che recuperi il ruolo del Terzo Settore rilanciandolo come asse portante della società molisana. Non è giusto che oggi non abbia ancora la capacità di conoscere almeno una strada di sviluppo per i nuovi poveri, per i giovani ed i futuri lavoratori. Viviamo una situazione regionale difficile e siamo preoccupati perchè non vediamo delinearsi all'orizzonte un modo per uscire dalla crisi a testa alta e non con dei cadaveri alle spalle. La classe politica deve essere in grado di proporre un progetto, riaprire i tavoli per le occasioni di confronto, coi mondi vicini come quello del lavoro, per un disegno credibile per la nostra terra. La politica, moralmente, deve porsi il problema di tutto questo. Il tempo dell'autoreferenzialità è terminato. Occorrono, ora, i fatti.
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Speciale Elezioni
5 giugno 2014
Il cinismo applicato alla politica (degli affari) e al sistema economico capitalista
Petraroia e Frattura non collimano su come affrontare, e con quali strumenti, la crisi industriale: questione vecchia e irrisolta. Ma fino a quando può durare?
Assindustria Molise, d’accordo il presidente della giunta, professa la fuoriuscita della Regione dal capitale sociale di Gam/Solagrital, Ittiere e Zuccherificio; Petraroia pretende una soluzione politica e strutturale Se c’è un asse empatico ed anche “affaristico”, inteso quest’ultimo quale comune interesse del presidente della giunta regionale Frattura e dell’Associazione degli industriali del Molise a sviluppare l’economia (eccome se c’è!), non si può dire che lo stesso asse ci sia tra l’Assindustria Molise e il vicepresidente della giunta regionale Michele Petraroia che a differenza di Frattura non è un industriale, non è stato un liberale né un democristiano, bensì un ex sindacalista e un comunista. La discrasia è nei fatti. Frattura e gli industriali di Assindustria Molise professano la stessa fede e usano lo stesso linguaggio. La fede nella riduzione della spesa pubblica mediante la fuoriuscita della Regione Molise dai capitali sociali di Gam/Solagrital e dello Zuccherificio, ad esempio, e il linguaggio apodittico di chi è convinto che solo mandando a gambe all’aria quelle industrie e mettendo sul lastrico centinaia di famiglie, l’economia molisana potrà riprendere a svilupparsi. Soprattutto se i capitali regionali recuperati dalla fuoriuscita da Gam/Solagrital e Zuccherificio, andranno in favore dell’apparato industriale rappresentato e protetto dal-
l’Associazione di Via Cardarelli. Il cinismo applicato alla politica (degli affari) e al sistema economico capitalista. Petraroia, sebbene spesso in maniera caotica e contraddittoria, è portatore di una spiccata vocazione all’ecumenismo per cui il suo orizzonte politico-amministrativo e le sue ricette per lo sviluppo economico sono le più ampie e articolate possibili. Sulla crisi economica vista e trattata da Frattura e da Assindustria nel modo appena sopra accennato, molto autoreferenziale e particolarmente restrittivo, diverge nettamente. Egli (Petraroia) per favorire la reindustrializzazione del territorio e consentire il riassorbimento dei lavoratori dell’Ittierre, della Gam e delle altre imprese coinvolte del tessile, dell’agroalimentare e dell’indotto dell’auto è dell’avviso che occorre chiamare a raccolta tute le energie possibili e i soggetti istituzionali: un modello classico della gestione partecipata. La più larga possibile: dal Governo di Roma, chiamato al riconoscimento dell’Area di Crisi del Distretto Produttivo Bojano-Isernia-Venafro, alla stipula dell’Accordo di Programma con l’impiego di risorse comunitarie, nazionali e regionali, a tutte le altre rappresentanze amministrative del territorio.
La sua posizione si distingue dunque in modo chiaro rispetto a quella professata da Assindustria Molise e Frattura. La ricerca del salvataggio dell’Ittr e della Gam non può certamente realizzarsi attraverso le procedure concorsuali e i tribunali, come di fatto non si va realizzando, per cui spetta alle istituzioni e alla Regione, in testa, definire gli interventi necessari per ridare slancio alla produzione e distribuire le risorse finanziarie all’interno di una pianificazione strategica avendo disponibili i fondi comunitari (2014-2020) nazionali e regionali. Altro che fuoriuscita dal capitale, così e semplicemente, delle aziende partecipate! Il distinguo è politico nella parte in cui Frattura si appiattisce sulle posizioni di Assindustria, anche se nel corso dell’ultimo consiglio regionale ha adombrato un piano d’intervento, e Petraroia apre alle partecipazioni e al confronto; ed è operativo là dove Frattura, dinanzi all’urgenza di una scelta e di una decisione, traccheggia debole e indeciso come l’asino di Buridano, con la variante che a morire d’inedia non è lui, ma la struttura economica e produttiva del Molise. Dardo
L'intervento
Vertenza Molise come la Electrolux di Cosmo Tedeschi*
Occupazione, il Molise flagellato dalla crisi economica ha bisogno di misure urgenti per evitare una bancarotta a cui sarebbe difficile, poi, trovare rimedio. Alla luce delle tante, troppe vertenze lavorative che stanno caratterizzando la Regione, ritengo opportuno rimarcare come non sia più possibile affrontare tutte queste situazioni prese singolarmente, ma sia necessario definire una più ampia ‘Vertenza Molise’, che tenga conto della situazione generale di estrema difficoltà in cui versa il territorio. Di fronte a un simile scenario occorre chiedere l’aiuto urgente del Governo centrale, affinché dedichi alla Vertenza Molise tutte le attenzioni necessarie. A rendere il quadro generale ancora più fosco contribuiscono alcuni dati oggettivi che non possono essere sottovalutati. Primo fra tutti il fatto che il Molise sia una delle regioni italiane con il più basso reddito pro capite. E in seconda battuta
il fatto che sia tre le regioni più svantaggiate per quanto riguarda la presenza delle infrastrutture necessarie allo sviluppo economico. Per tutti questi motivi, appare indispensabile fare fronte comune per ottenere il sostegno del Governo. Così come è stato per la questione dell’Electrolux, che ha visto un immediato interessamento del Governo e che solo pochi giorni fa ha avuto una positiva conclusione, così anche per la Vertenza Molise è dovuto un coinvolgimento diretto degli esponenti dello Stato. La questione molisana, infatti, non è certamente meno rilevante di quella dell’Electrolux. E affinché si giunga anche per la nostra regione a un esito altrettanto efficace, è necessario porre in essere le stesse misure già utilizzate per risolvere la crisi dell’azienda svedese. Crisi che ha visto una soluzione positiva grazie alla coesione di tutte le parti sociali interessate, dai lavoratori ai sindacati, dalle Regioni al Governo. La vertenza è stata sbloccata grazie
agli interventi diretti del Governo, come ad esempio la riduzione del 10 per cento dell'Irap, e grazie alle iniziative delle Regioni. L’ente regionale in Friuli Venezia Giulia, ad esempio, ha garantito il sostegno agli investimenti nell’ambito di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica, nell’ambito dei contributi per i contratti di solidarietà e per i progetti di formazione e riqualificazione professionale, e attraverso la conferma della candidatura delle aree relative agli insediamenti produttivi del settore dell'elettrodomestico tra quelle dove sono possibili aiuti di Stato a maggiore intensità, in considerazione dello svantaggio socioeconomico. L’unità d’intenti, e un serio interessamento delle istituzioni governative, ha permesso così di salvaguardare migliaia di posti di lavoro. Ciò deve avvenire anche per quel che riguarda il Molise. Non si può più attendere oltre. *Responsabile per lo Sviluppo economico della segreteria del Pd
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TAaglio lto
5 giugno 2014
Università distrutta
dalla Regione
Il taglio di 22 milioni di euro ha reso ancora più fragile l'Ateneo L'assessore al ramo Michele Petraroia cosa ci sta a fare? CAMPOBASSO. Provate a leggere queste righe e chissà che non saggerete tristezza, vergogna e rabbia come quelle che abbiamo provato noi. "Rilanciare l’università pubblica, è l’impegno della Regione Lazio", così l'assessore laziale all'Università. E stanzia oltre 131 milioni per quest'anno per il sistema scuola. "Devono restare solo due Facoltà", così l'assessore molisano Petraroia e taglia all'Unimol 22 milioni per l'Innovazione e la Ricerca e sfila i 45mila euro per la sede di Isernia. Due maggioranze di centrosinistra, due amministrazioni elette a febbraio scorso, due mentalità all'opposto. Ma notizie come quelle del Lazio possono essere riscon-
trate in tutte le altre regioni d'Italia dove insiste un'Università. Ricerca, innovazione e diritto allo studio in Molise restano una chimera. Ma l'assessore Petraroia e la Regione Molise si sono chiesti a cosa serve la ricerca, perché finanziarla, cosa fanno i ricercatori, che relazione c'è tra ricerca ed insegnamento? Evidentemente non credono che su una cosa non c'è dubbio: se ben gestito, il finanziamento alla ricerca non è un costo ma l'investimento più lungimirante che si possa fare per il futuro del paese e delle nuove generazioni. Si sono chiesti Petraroia e la Regione Molise che vanno a colpire la fragilità del sistema universitario molisano facendolo barcollare con il rischio del crollo?
Nella logica da condominio - incapacità di guardare lontano - che domina il ceto politico molisano non v'è da stupirsi dell'atteggiamento che si manifesta verso il mondo della ricerca, dell'insegnamento universitario e dell'Università stessa: misconoscimento dell'una, svalutazione dell'altro, mannaia sull'Unimol. Quello che, ciò malgrado, sorprende è l'impudicizia con cui si procede, che desertifica ulteriormente il territorio molisano. Cosa ci rimarrà? Cosa ne sarà del futuro e del diritto allo studio di tanti giovani? La catastrofe che si vuole dell'università non è la fine di un settore; è, piuttosto, l'annuncio della fine delle speranze di una Regione.
L'intervento
Aumentano le tasse
all’Unimol, al via la protesta Al sit in in programma per questa mattina aderirà anche il gruppo studentesco Target. Il gruppo di rappresentanza studentesca Target Unimol, in merito all’aumento della contribuzione studentesca disposta dall’Università degli Studi del Molise, esprime rammarico e si rivolge alla politica molisana e agli organi direttivi dell’Ateneo. Se è vero, come sentiamo spesso ripetere, che bisogna puntare sui giovani e sull’università, perché le tasse aumentano e i servizi diminuiscono? Perché nessuna istituzione si
occupa di finanziare i servizi agli studenti? Da fonti interne all’Università, abbiamo appreso che, da due anni, l’Ateneo soffre l’assenza di finanziamenti pubblici indirizzati al miglioramento dei servizi agli studenti e che tale assenza si protrarrà per gli anni a venire. Ci chiediamo, allora, come possa realizzarsi l’intento di tutti gli amministratori locali, per adesso solo annunciato, di investire sui giovani e sugli studenti universitari. Non v’è traccia di alcun intervento programmato per il prestito librario, per gli spazi a disposizione
per gli studenti (aule studio), per i servizi minimi (pulizia e riscaldamento), per i partenariati con le imprese utili all’immissione nel mondo del lavoro, per le borse di studio, per il servizio abitativo e per altri sussidi agli studenti. Nessun ente locale ha previsto alcun intervento in merito e l’Università riesce a stento a sostenere le spese ordinarie. Oggi, giovedì 5 giugno, il gruppo Target Unimol aderirà alla mobilitazione promossa dal Collettivo 2k8, che si terrà alle ore 11 dinanzi alla Facoltà di Economia, per protestare contro l’au-
mento ingiustificato delle tasse. La Regione Molise, già responsabile di non aver investito risorse in servizi agli studenti, non solo ha ridotto di un terzo il finanziamento previsto per le borse di studio, ma non ha neanche previsto alcuna copertura del fondo al diritto allo studio, obbligatoria per legge. A fronte dell’ingiustificato e continuo aumento della tassazione studentesca, non si hanno riscontri oggettivi in termini di servizi offerti agli studenti, nonostante negli slogan annunciati da più parti continuino a campeggiare parole di conforto e vicinanza agli studenti. Pertanto, chiediamo di prendere seriamente in considerazione il nostro appello volto a rilanciare l’Università, abbandonando definitivamente la pratica assai diffusa negli ultimi anni di negare quei finanziamenti utili per offrire agli studenti servizi migliori ed arginare l’emorragia di iscritti presso il nostro Ateneo.
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5 giugno 2014
Campobasso
Elezioni, partono i ricorsi CAMPOBASSO. Il Movimento Cinque Stelle ha deciso di presentare il ricorso al Tar per chiedere il riconteggio dei voti delle ultime elezioni comunali di Campobasso. E' quanto hanno annunciato in conferenza stampa il candidato a sindaco dei grillini Roberto Gravina e il consigliere regionale Antonio Federico. Oltre al ricorso verrà presentato anche un esposto in Procura per verificare che tutte le operazioni di voto si siano svolte regolarmente. " Noi riconosciamo la vittoria di Battista, ma considerato che è stato evitato il ballottaggio per soli 3 voti, è un dovere fare il riconteggio. E' una questione di trasparenza, ce lo chiedono i cittadini". Gravina ha espresso dubbi su un elevato numero di schede nulle, 863, l'annullamento di molte preferenze ottenute col voto disgiunto, 20 schede contestate, che alla fine non sono state assegnate e alcune incongruenze nei verbali di seggio tra le quali quella ritenuta "clamorosa" nel seggio 35 dove al candidato grillino erano stati attribuiti 163 voti e, poi, si trova la cifra di 117 voti. "Abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti - ha spiegato il candidato
I Cinque Stelle chiedono il riconteggio dei voti mentre il gruppo che fa capo a Di Bartolomeo pensa all'annullamento delle elezioni
sindaco Gravina - che ci ha dato ragione perché esiste realmente una differenza tra il verbale depositato all'Ufficio Centrale elettorale e quello che è stato depositato all'Ufficio elettorale del Comune, sappiamo che il riconteggio potrebbe anche essere a nostro sfavore, ma pretendiamo la verità". Intanto, sul fronte Di Bartolomeo, si starebbe lavorando alla richiesta di annullamento delle operazioni di voto. Alla base della richiesta, la verbalizzazione dei voti in buona parte dei seggi ritenuta incongrua, la presenza di matite non copiative in un seggio in via Roma, il nome errato di Enzo e non già Enza per una candidata e della presenza alla competizione della lista Realtà Italia che presenterebbe alcune irregolarità. Su queste incongruenze starebbero lavorando gli avvocati ai quali è stato dato mandato per studiare i casi aperti. Del resto, il voto è significativo per la democrazia e, per questo, deve avere il massimo della trasparenza.
Maltrattava i cani, denunciato
Sotto osservazione il possessore di dieci cani di Campobasso CAMPOBASSO. Il possessore di dieci cani da caccia è stato denunciato a piede libero per maltrattamento di animali e sanzionato amministrativamente per irregolarità nelle registrazioni presso l’anagrafe canina. La struttura in cui i cani erano detenuti è risultata inidonea sia dal punto di vista edilizio sia da quello sanitario. I controlli sono stati effettuati dal personale del Comando Stazione Forestale di Campobasso unitamente a quello del Servizio Veterinario di Campobasso che ha proceduto ad accertare le condizioni di salute di dieci cani meticci
e segugi. I cani erano custoditi in spazi sporchi e angusti, di dimensioni inferiori al dettato minimo normativo. Alcuni animali erano legati in maniera da limitarne ulteriormente i movimenti. Il Servizio Veterinario ha eseguito il controllo clinico degli animali e dettato prescrizioni per l’adeguamento delle strutture. E’ stato riscontrato lo stato di malnutrizione di due dei dieci cani, alimentati per lo più con scarti di macelleria. Oltre al contestato maltrattamento, punito con reclusione da 3 mesi a un anno o multa da tremila a 15mila euro, sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 1.500 euro per omesse registrazioni all’anagrafe canina, concernenti passaggi di proprietà o decessi di altri animali registrati a nome del denunciato presso la stessa anagrafe.
I tumori della tiroide, workshop in fondazione Giovanni Paolo II Giovedì 12 Giugno dalle 10 nell’Aula “Crucitti” della Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” di Campobasso, si terrà un workshop sul tema: “I tumori della tiroide – Gestione clinico-chirurgica e nuove prospettive terapeutiche”. I lavori inizieranno con i Saluti del Direttore Generale, Dr. Gianfranco Rastelli, del Direttore Scientifico, Prof. Giovanni Scambia, e del Direttore del Dipartimento di Oncologia, Prof. Camillo Cavicchioni. Al congresso, coordinato dal Dr. Pietro Princi, parteciperanno quali relatori illustri docenti di endocrinologia ed endocrinochirurgia riconosciuti a livello mondiale come esperti dell’argomento ovvero il Prof. Alfredo Pontecorvi, Direttore dell’Endocrinologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore-Policlinico A. Gemelli di Roma, il Prof. Rocco Bellantone, Direttore della Chirurgia Endocrina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore-Policlinico A. Gemelli di Roma, il Prof Furio Pacini Direttore della Struttura Complessa di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena e la Prof.ssa Rossella Elisei, Responsabile delle attività cliniche di“Oncologia Endocrina” del Dipartimento di Endocrinologia dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa. Tali relatori, considerati fra i maggiori esperti a livello nazionale ed internazionale, illustreranno le più moderne strategie di diagnosi e cura di questa patologia. Il carcinoma differenziato della tiroide rappresenta la neoplasia più frequente tra quelle che colpiscono le ghiandole endocrine. Interessa in maggioranza pazienti di sesso femminile ed è caratterizzata da un’incidenza in significativo aumento. La
diffusione dell’ecografia del collo, pur avendo consentito la diagnosi di lesioni nodulari della tiroide in un maggior numero di casi, non ha permesso in egual misura un miglioramento della diagnosi precoce di malattia neoplastica proprio per la frequenza delle patologie nodulari benigne e della difficoltà di diagnosi differenziale. Il ricorso all’agobiopsia tiroidea (agoaspirato), d’altra parte non sempre consente di chiarire il dubbio diagnostico. Pertanto di estrema attualità rimangono i criteri radiologici e clinici di sospetto e le indicazioni all’agobiopsia con ago sottile (quale nodulo pungere, quando, dopo quanto tempo ripetere l’esame). In tale ambito nuove metodiche come il “thin-prep” o l’utilizzo delle metodiche di biologia molecolare sono state proposte anche se va chiarita la loro effettiva utilità. In sintesi molte sono le problematiche relative alla diagnosi che meritano un’attenta riflessione. In ambito terapeutico la chirurgia endocrina ha risentito dell’influenza di nuove tecnologie mini-invasive che devono comunque essere impiegate con attenta ponderazione dei criteri di selezione. Infine va riconsiderato l’impiego di una terapia adiuvante come il radioiodio anche allo scopo di ridurre al minimo gli effetti collaterali e di effettuarla solo in caso di effettiva necessità. Nell’ambito del congresso vi sarà inoltre una video-session con ampio spazio alle tecnichemini-invasive e robotiche utilizzate in chirurgia endocrina. In contemporanea con lo svolgimento dell’evento sarà allestita la mostra “Franz Borghese”.
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Campobasso
5 giugno 2014
Visita del Santo Padre, il cuore del capoluogo si prepara ad accoglierlo
Esattamente tra un mese papa Francesco arriverà in Molise. Una visita inaspettata, una sorpresa che dopo aver suscitato stupore, clamore e soddisfazione adesso sta creando un certo scompiglio dovuto alla fase organizzativa. Mettere a punto l’arrivo del papa e fare in modo che tutto fili liscio non è facile ma tocca rimboccarsi le maniche e curare ogni aspetto e ogni dettaglio per accogliere al meglio il Santo Padre. Buttando giù una bozza di programma, è subito emerso il primo intoppo a causa delle condizioni in cui
si trova il luogo scelto per la celebrazione eucaristica del papa: lo stadio di Selvapiana. La struttura presenta dei problemi che hanno messo in discussione l’intera tappa campobassana del papa e soprattutto l’utilizzo di quell’area per la celebrazione eucaristica a cui dovrebbero partecipare circa 30mila fedeli. Al di là delle polemiche e delle proposte alternative anche un po’ fantasiose, non è stata esclusa la possibilità di mettersi a lavoro per rendere agibile lo stadio. Anche se i tempi stringono non sarebbe affatto
Di Bartolomeo, Gravina e Scasserra: "Papa Francesco sia ospitato nel centro della città" "La visita di Papa Francesco a Campobasso, per la straordinarietà ed unicità dell’evento, necessita di una organizzazione impeccabile e puntuale. Nel confermare la nostra disponibilità a cooperare ed a collaborare con tutte le istituzioni preposte, chiediamo a gran voce che il Pontefice sia accolto nel centro cittadino e non, come da indiscrezioni trapelate, nell’area industriale della città. Immaginiamo, in questa direzione, di dover veicolare tutte le attenzioni all’organizzazione del traffico cittadino prevedendo un servizio di navette gratuite che regolino l’affluenza dei fedeli garan-
tendo la sicurezza del Pontefice e della cittadinanza tutta. Ospitare il Santo Padre nel cuore della nostra città sarebbe un'occasione importante per valorizzare l'immagine che il capoluogo di regione merita. Del resto, lo stesso neo eletto sindaco Antonio Battista, nel corso della campagna elettorale, ha sottolineato l'esigenza di ospitare il Santo Padre nel centro cittadino. Ci aspettiamo azioni consequenziali”, è quanto dichiarano in una nota congiunta le forze politiche rappresentate in Consiglio comunale da Luigi Di Bartolomeo, Roberto Gravina e Michele Scasserra.
un’impresa impossibile riordinare l’intera zona per l’arrivo del papa ma, per ora, pare che la questione stadio sia stata archiviata e, dopo un lungo incontro al vertice, sembra proprio che sia stata trovata una soluzione alternativa in grado di accontentare tutti, in particolar modo chi desidera che il papa sia ospitato nel centro del capoluogo. Tutte le novità saranno esposte nel corso di una conferenza stampa che si terrà questa mattina in curia. TeMa
La zona industriale di Campobasso apre le porte a Francesco: uomo tra gli uomini di Massimo Dalla Torre
Dopo settimane di continui stop and go, finalmente la scelta è stata fatta: Papa Francesco parlerà ai Campobassani dalla zona Industriale, che poi d’industriale diciamolo non ha nulla, se non qualche insediamento che fa da corollario ai centri commerciali. Un luogo che a detta di molti non è assolutamente idoneo ad accogliere il successore al soglio di Pietro, perché privo di anima. Un luogo che invece, consentiteci di spezzare una lancia in favore di chi ha fatto la scelta, è più vicino a quello che è lo spirito e la personalità dell’uomo vestito di bianco che è arrivato dalla lontana e martoriata Argentina. Paese che meglio di ogni altra nazione, per le contraddizioni che la caratterizzano, ha fortificato e fatto si che Mario Jorghe Bergoglio si compenetrasse in quelle che sono le mi-
serie e le vicissitudini dell’uomo così com’è; ecco perché non ci sentiamo in disaccordo sulla scelta. Una scelta che sicuramente farà si che le parole del Santo Padre arrivino dirette alle migliaia di persone che saranno li ad accogliere il portatore della fede. Un luogo criticato si ma giusto, altrimenti Francesco non sarebbe potuto venire a Campobasso, città non propriamente idonea e preparata ad accogliere colui che richiama da ogni parte del mondo i fedeli. I quali, sicuramente, sapranno onorare la visita del pontefice che con la semplicità, la serenità ma soprattutto con la determinazione fa si che ogni qualvolta parla, ferma le cosiddette “lancette dell’orologio” perché arriva dritto al bersaglio che è il cuore, la mente, lo spirito, anche del più umile ma colpisce. Sicuramente dopo l’annuncio della scelta fatta non mancheranno le polemiche e gli
attacchi, specialmente da parte di chi voleva che la visita fosse onorata dalla città in modo più consono, senza sapere che il cemento, i capannoni, gli stradoni sono il miglior viatico per accogliere chi rifugge dagli sfarzi e dai convenevoli, anche perché, non dimentichiamolo quando era a Buenos Aires viveva profondamente la realtà di una delle parrocchie più difficili della capitale Latino Americana. Non sappiamo cosa né pensa, anche perché a differenza di Benedetto XXVI papa da leggere, Francesco è l’uomo tra gli uomini. Figlio del popolo che vive ancora tra il popolo che soffre per gli sfarzi della città del Vaticano. Uomo che meglio di altri esprime con i gesti quello che è. Uomo non icona. Uomo non simulacro. Uomo con cui è facile confrontarsi perché in tanti anni di apostolato, nonostante gli sia stato attribuito da parte di chi non l’ha compreso azioni poco comprensibili, come il silenzio nei confronti del regime dei militari autori di nefandezze e omicidi, è stato capace di dare speranza a chi speranza non ha. Parola che oggi più che mai è essenziale, altrimenti le parole e i gesti che rivolge a tutti senza alcuna distinzione vanno vanificati e quando la vanificazione annulla il pensiero significa che non si è capito che il silenzio serve più del clamore, perché è un silenzio fragoroso. Un silenzio che anche in quest’ occasione sarebbe bene osservare se si vuole onorare Francesco latore di un messaggio che lascerà sicuramente una traccia in tutti noi che lo aspettiamo magari con la speranza di poterlo toccare, parlargli, chiedere una preghiera che in cuor suo da sempre rivolge in nome e per conto a chi, sono parole sue è “l’avvocato” specialmente dei più disperati.
TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 114 - GIOVEDÌ 5 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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Isernia
5 giugno 2014
Fresilia, al momento si riapre ISERNIA. A partire da ieri è ripreso regolarmente il traffico sulla Fresilia. Un bypass stradale è stato eseguito nella zona in frana, grazie a un apposito finanziamento dell'importo di 40mila euro stanziato dell'Assessorato regionale ai Lavori Pubblici. L'intervento è di tipo provvisorio in attesa di poter agire definitivamente sulla frana per la stabilizzazione della stessa. Si attende a tal proposito l'approvazione di un programma regionale di risanamento dell'arteria predisposto dall'Assessorato ai Lavori Pubblici. Il presidente della Provincia di Isernia Luigi Mazzuto dà atto della velocità dell'intervento del settore tecnico della Provincia di Isernia e si dice soddisfatto dell'eliminazione dei disservizi causati ai cittadini dei comuni del medio-trigno (Frosolone, Torella e Civitanova del San-
Intanto si attendono i fondi regionali per i definitivi lavori
nio), ma non "bisogna fermarsi qui. "È necessario – ha dichiarato Mazzuto – da parte della Regione fare uno sforzo per trovare finanzia-
menti per circa 2 milioni di euro per intervenire sugli altri punti di cedevolezza del piano viabile della Fresilia.
L'attuale intervento è stato fatto in emergenza, per rimettere in piedi un traffico veicolare necessario soprattutto al buon funziona-
mento del nucleo industriale di Frosolone. Si è, quindi, voluto alleggerire le difficoltà in maniera temporanea, occorre, invece, poter garantire interventi urgenti per i quali abbiamo presentato un progetto unitario. L'auspicio è che la Regione Molise ci metta a disposizione le cifre necessarie. Personalmente non avrei riaperto l'arteria al traffico veicolare, perché di fatto il tratto non è in sicurezza. Cause di forza maggiore, come la difficoltà delle aziende del nucleo industriale di Frosolone, ci hanno costretto a intervenire con una certa urgenza. Abbiamo tamponato momentaneamente il problema, purtroppo non l'abbiamo ancora risolto" – ha concluso il vertice di via Berta.
Vaccone torna ad incatenarsi Estorceva denaro, arrestato I carabinieri hanno arrestato una donna di 50 anni di Sesto Campano VENAFRO. Una cinquantenne di Sesto Campano in manette per estorsione. A Pratella, infatti, Pasqualina Forte è finita nella rete dei Carabinieri della locale stazione. Il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha spiccato un provvedimento restrittivo scaturito dall’attività investigativa effettuata a seguito dei reiterati episodi di violenza,
Prosegue la protesta del comitato Ss Rosario in difesa dell’ospedale cittadino. Gli attivisti del comitato si sono nuovamente incatenati alla struttura con il presidente del comitato civico Giovanni Vaccone che ha preso la decisione
di incatenarsi ad oltranza, iniziando, tra l’altro, anche lo sciopero della fame finché “non ci saranno precise risposte da parte della classe politica un merito alla ‘chiusura’ del nosocomio”. Anche il sindaco Sorbo ha annunciato che
resterà incatenato per i prossimi tre giorni. Una modalità di protesta, questa dell’incatenamento, già preannunciata durante la manifestazione popolare in difesa della struttura sanitaria cittadina.
anche psicologica nonché estorsione, commessi nei confronti di un cinquantenne di Pratella. La vittima sarebbe stata costretta, in più occasioni, a consegnare all’arrestata cospicue somme di danaro nell’arco temporale intercorso dal luglio 2012 al marzo 2014. Pertanto Pasqualina Forte è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari.
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Isernia
5 giugno 2014
Esattorie, tutto a gambe all’aria In una lunga lettere i dipendenti spiegano le ragioni dal fallimento della proposta ISERNIA. Di seguito pubblichiamo la lettera aperta di uno dei lavoratori di Esattorie del Molise che dice tutta la verità su una vertenza che ha suscitato l'idignazione di tutti: “Questo governo regionale (sedicente) di sinistra, che per più di un anno prende in giro 68 lavoratori, impiegandoli per mesi nell'elaborazione di un piano industriale teso alla costituzione di una società che definì pubblicamente (cit. Frattura) "Equitalia Regionale", coinvolgendo la Finmolise e i Comuni. Che poi, senza ben definite "ragioni" e dopo aver deliberato la costituzione della fantomatica "Molise Entrate Spa", fa improvvisamente marcia indietro! Che contemporaneamente (sic!) affida la riscossione del bollo auto all'ACI, con le conseguenze che tutti ormai conoscono, con dispendio di soldi pubblici e disagi per i contribuenti. Nella totale inerzia di tutti i rappresentanti regionali di maggioranza che, nel corso dei mesi, di volta in volta, si sono passati di mano la patata bollente. Senza prendere nessuna iniziativa. Senza assumersi responsabilità. Senza assumere posizioni forti e decise a tutela dei lavoratori nelle varie sedute del Consiglio Regionale alle quali abbiamo assistito (cosa che sarebbe legittimo aspettarsi soprattutto da consiglieri sedicenti di "sinistra"). Che non ha saputo e voluto rimuovere nessuno degli ostacoli tecnici e giuridici che, puntualmente, abbiamo dovuto affrontare noi lavoratori, facendo ricorso a tutte le nostre risorse, competenze e conoscenze... Che poi, voilà, sceglie la strada più sbrigativa del bando di gara per l'affidamento a un privato. Dichiarando, in assemblea con i lavoratori ormai allo stremo (per voce del Presidente Frattura: "state sereni"...), che sarebbe stato garantito il riassorbimento dei posti di lavoro tramite l'inserimento di una clausola di salvaguardia e garantendo pubblicamente circa l'effettiva e legittima possi-
bilità di tale soluzione. Ma che poi, da ultimo, cambia di nuovo le carte in tavola, causa l'illegittimità di una clausola siffatta. E, pertanto, decide di procedere ad un bando aperto con una clausola nella quale si da facoltà alle società che parteciperanno alla gara di beneficiare di un maggior punteggio qualora si avvarranno di un certo numero degli ex dipendenti di Esattorie. Quindi, 1, 3, 5,10.... Ma anche 0. E, al di là degli annunci, questo è stato oggetto della discussione di ieri al Tavolo con l'assessore Cotugno e altri dirigenti incaricati. Tavolo al quale Lei, Presidente, non era presente. Intanto i Comuni non sono stati seriamente coinvolti. Intanto la revoca del bollo all'ACI ancora non c'è. Ora, caro Presidente, torni al tavolo con tutti noi e spieghi chiaramente a 68 persone/famiglie perché anche questa sua ultima rassicurante promessa altro non era se
Sindrome di Rett, nuova ricerca
Esiste un nesso di casualità fra stress ossidativo e la sindrome di Rett: questo il risultato di un studio condotto da un’equipe di 23 ricercatori internazionali e pubblicato sulla nota rivista scientifica “Neurobiology of Disease”. Ma quando parliamo di stress ossidativo e di sindrome di Rett, cosa intendiamo? Si tratta in entrambi i casi di malattie patologiche. In condizioni di stress ossidativo, l’organismo non è in grado di decomporre ed eliminare la quantità di radicali liberi in eccesso e ciò favorisce l’insorgenza di numerose patologie, tra le quali un’accelerazione dell’invecchiamento cutaneo. L’epidermide si assottiglia, si disidrata e perde tonicità ed elasticità. La sindrome di Rett, che prende il nome dal suo “scopritore” Andrea Rett, e colpisce lo sviluppo neurologico quasi esclusivamente delle bambine, durante i primi anni di vita e dopo un periodo di apparente normalità. Molti genitori si sono soffermati spesso sul carattere “cinico e violento” della malattia proprio per quel suo improvviso e tragico manifestarsi. A contribuire allo studio di questo nesso di casualità tra le due malattie, sono stati anche alcuni ricercatori del Neuromed, da anni impegnati nello studio dei meccanismi di questa malattia rara e progressiva.
non l'ennesima presa in giro. E spieghi anche come è possibile che un suo consulente regionale (da migliaia di € al mese) possa arrivare a proporre, ancora una volta a noi, di studiare e preparare una bozza di clausola che possa prevedere una qualche garanzia per noi stessi e che sia tale da non incorrere nella paventata illegittimità. Basta. Abbiamo collaborato, lottato costruttivamente, non siamo mai stati aggressivi, abbiamo seguito sempre la strada della correttezza. Abbiamo pazientemente atteso che Lei, Presidente, tra un impegno elettorale e istituzionale e l'altro (primarie, rimpasti etc.) potesse dedicarci qualche ora del suo tempo. Abbiamo investito tempo, risorse, soldi (da cassaintegrati quali siamo...) nella ricerca della soluzione migliore per tutti. Non abbiamo preteso. Abbiamo proposto. Sempre nella consapevolezza che nulla ci è "dovuto".
L'unica cosa che avremmo voluto sin dall'inizio era CHIAREZZA. Ma questo termine, ahimè, è incompatibile con la Sua politica delle "non decisioni" e con i suoi, politicamente, inerti, dormienti e sottomessi assessori. Questo si che È CHIARO. Ah, a questo punto viene anche da chiedersi dove siano gli attuali Sindaci e Consiglieri dei Comuni della nostra Regione che ci hanno chiesto il voto per Lei e la Sua maggioranza. Tranne sparute eccezioni, che fanno anche un po' tenerezza, il loro silenzio è "dorato". E, ancora, dove sono i partiti di sinistra (in primis, il primo) ed i loro esponenti (vecchi e "nuovi", di spicco e non) che La hanno sostenuta nella campagna elettorale e che oggi sono la Sua maggioranza? Viene da pensare che come andrà a finire questa nostra travagliata storia interessi e conti poco. Tanto le elezioni sono lontane. È questo il #cambiaverso?
Chi ha libri ha labbra
La premiazione ad Agnone degli studenti di alcune scuole AGNONE.Si è svolta ieri la premiazione dell’ultima edizione del premio di lettura “Chi ha libri ha labbra”, indetto dall’Assessorato alla Cultura del capoluogo altomolisano e organizzato dalle Biblioteche Riunite Comunale e Labanca. Diviso in due sezioni – una estiva ed una per l’anno scolastico – il concorso ha distribuito premi in denaro e attestati a cinque alunni dell’Istituto omnicomprensivo Giuseppe Nicola D’Agnillo. A premiare i giovanissimi campioni di lettura sono stati il Sin-
daco Michele Carosella e la Dirigente scolastica Maria Pia Tomassetti. Ecco i vincitori: Sezione Estiva – “Un libro per l’estate 2013” Ciobanu Alex Fantilli Francesco Masciotra Samuela Sezione Anno scolastico 2013 /14 – “Campioni di lettura” Orlando Chiara Verdile Sergio Ciascuno dei premiati ha ricevuto una pergamena e un buono
acquisto di 100 Euro per l’acquisto di libri, giocattoli e materiale scolastico. Dal primo giugno 2014 scatta la “gara” di lettura per l’estate del 2014 che si concluderà il prossimo 30 agosto. L’iscrizione al Premio di lettura deve essere richiesta presso la reception delle Biblioteche Riunite Comunale e B. Labanca dove si possono richiedere informazioni più dettagliate, anche telefonando allo 0865.779173 o scrivendo a: agnonebiblioteca@gmail.com
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Termoli
5 giugno 2014
Autorizzazioni demaniali marittimi stagionali TERMOLI - Il Commissario straordinario Dott.ssa Laura Scioli ha deliberato di confermare, anche per la stagione balneare 2014, le direttive per il rilascio di concessioni e autorizzazioni stagionali demaniali marittime. Pertanto saranno attivate le procedure per il rilascio delle autorizzazioni stagionali per: l’assegnazione stagionale di arenile ripasciuto frontalmente e dell'arenile antistante l'area già in concessione agli stabilimenti balneari; posa di gazebo e/o chioschi stagionali da posizionare all’interno dell’area già in concessione agli stabilimenti balneari; autorizzazioni stagionali di breve durata su aree demaniali marittime libere anche per manifesta-
zioni, eventi sportivi locali, mercatini; rilascio di concessioni/autorizzazioni stagionali per la sola posa di ombrelloni e sedie, senza opere, a servizio di strutture alberghiere e complementari ricettive, con collegamento funzionale con l'arenile, per la stagione balneare 2014. Infine la dottoressa Scioli ha deliberato di confermare anche per la stagione balneare 2014, quali aree demaniali da destinare ad attività sportive-ricreative da assentire, previo avviso pubblico, ai soggetti e associazioni sportive che praticano attività inerenti gli sport acquatici. Le aree individuate sono quella compresa tra il Lido Sirena Beach e il Lido Blutuff, e l’area nord di Rio Vivo.
Conferimento spazzatura, intervento dell’associazione “La prevenzione è salute” TERMOLI - Raffaele Orlando, presidente dell’associazione, “La prevenzione è salute”, ha inviato alle massime autorità della Regione e Provincia, un documento con il quale fa una disamina sugli orari del conferimento della spazzatura, scelti e imposti alla città dalla caduta amministrazione Comunale. “Prendiamo ad esempio due Ecopoint, quello di via Cannarsa - via D’Ovidio e quello di via Leopoldo Pilla e via Belvedere – scrive Raffaele Orlando -. Come si legge dalla Delibera di Giunta affissa sui due gazebi di legno, i rifiuti debbono essere conferiti tassativamente dalle ore 22 alle ore 6 del mattino. Si stenta a credere che questa delibera sia stata scritta dalla Giunta comunale. Possibile che nessuno dei componenti la Giunta, si sia reso conto che sono orari assurdi e pericolosi, specialmente per gli anziani e per le donne. Per tutto questo inverno i vecchi, il più delle volte sotto la pioggia, partendo da via D’Ovidio hanno dovuto camminare per 150 metri per raggiungere via Cannarsa. Un tragitto tra le auto che provengono alle spalle, tra i gradini dell’unico marciapiede e tra i fossati che si trovano in mezzo alla strada. I vecchi di 70 e 80 ed anche 90 anni, sia maschi che donne, alle ore 21 dovrebbero già andare a letto, come raccomandano i medici, ma purtroppo i vecchi debbono aspettare l’ora precisa. Possibile che nemmeno i consiglieri, tranne qualcuno, non si siano accorti che questo orario era ed è pericoloso non solo per la salute, ma anche per il pericolo di perdere la vita. Non è una esagerazione, come potete leggere nei ritagli di giornali che tra qualche giorno saranno sul sito www.prevenzione-salute.it”. Orlando spiega nel dettaglio quali sono questi pericoili per gli anziani. “Il pericolo di perdere la vita può avvenire sia con le botte ricevute da malviventi in cerca di poche monete e sia per il freddo e la pioggia che si vanno ad aggiungere alle tante influenze e virus che abbiamo avuto quest’anno. L’anziano muore, sembra una morte naturale e magari a fargli alzare l’influenza è stato il “22”. Ecco perché, quale presidente di questa associazione, ho coinvolto tanti Enti. Dai ritagli dei giornali – continua Raffaele Orlando - si evince che i ladri, per lo più giovani, per attaccare gli anziani li aspettano nei pressi dei box della spazzatura. In via Cannarsa alle 9 del mattino due giovani hanno tolto la borsa ad una signora che andava al lavoro. Nei primi giorni di quest’anno due giovani in motocicletta hanno strappato la borsa dalle mani ad una signora che è caduta e ha riportato ferite, che ancora oggi non riesce a sanare. Il marito, che era con lei quando è stata scippata, è stato uno dei migliori carabinieri che abbiamo avuto a Termoli. “La Malavita con la globalizzazione è aumentata, ogni due minuti in Italia una casa viene svaligiata. I cittadini vivono nella paura e si fanno giustizia da sé. E’ quanto afferma il collega giornalista Fabrizio Gatti nell’articolo Far West Italia, apparso sull’Espresso del 13 marzo 2014. Vi chiederete perché ho inviato a tanti Enti ed Autorità questa documentazione. Perché molti di questi Enti, visti i pericoli che corrono gli anziani, potrebbero già intervenire immediatamente, ne hanno piena facoltà. Ma li ho coinvolti anche per indicare ad eventuali anziani presi di mira a chi chiedere il rimborso per eventuali danni subiti. Ai procuratori dei Tribunali chiedo di verificare se nel provvedimento preso dalla Giunta ci sia qualcosa che non poteva fare”.
Guardia Forestale trova cuccioli di cane abbandonati TERMOLI - Gli uomini della Guardia Forestale, nella contrada Fosso di Valle Cupa, hanno trovato abbandonati cinque cuccioli di cane di razza meticcia. I cuccioli, quattro maschi ed una femmina, sono stati prelevati e rifocillati e poi consegnati agli organi preposti per le possibili procedure di adozione. Gli uomini della Forestale, che pattugliano
continuamente il territorio, ritengono, a giusta ragione, che “più spesso ci si disfa dei cuccioli di animali domestici che non sempre hanno la fortuna di essere ritrovati da persone che se ne prendono cura”. Pertanto lanciano l’invito a “segnalare tali fatti, penalmente sanzionati dal codice penale, e collaborare nella ricerca degli autori”.
Studenti di Giffoni visitano la città
Notizie in breve
TERMOLI – Questa mattina alle ore 10 S.E. il Prefetto di Campobasso, Dott. Francescopaolo Di Menna, si recherà in visita per motivi istituzionali presso la Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Termoli.
TERMOLI – Un gruppo di studenti scrittori dell’Istituto Comprensivo di Giffoni - Acerno diretti alle Isole Tremiti, prima di salpare per le Diomedee, hanno visitato Termoli accompagnati dal locale presidente dell’Archeoclub Oscar
De Lena. I giovani, sull’isola di San Domino, prendono parte fino a domani alle attività organizzate dalla Bimed per la "Staffetta di scrittura creativa" e il "Festival dei giovani scrittori", un mix di laboratori, giochi, incontri e riflessioni.
TERMOLI – Anche quest’anno, come per i precedenti, l'Università delle tre età (Unitre), organizza il concerto di fine anno. Per questa edizione sarà ospite il “Trio Napolincanto”, gruppo molto conosciuto a livello nazionale e che ha riscosso tanto successo in varie manifestazioni. L’appuntamento, con ingresso libero, è per oggi 5 giugno presso il cinema Sant’Antonio alle ore 20,30.
TERMOLI – Il prossimo 8 giugno, presso il Palasabetta dalle ore 9 la “Prima Festa dello Sport per disabili senza barriere” organizzata dall’associazione SAE 112. E’ un appuntamento dimostrativo e sostenere che lo sport può
abbattere ogni limite e ogni isolamento. Dunque una giornata di festa che coinvolgerà atleti da tutta l’Italia che si cimenteranno nelle varie discipline: Karate, Judo, Kick Boxing, Pallacanestro, Pallavolo, Tennistavolo. Gli organizzatori
dell’associazione di volontariato SAE 112, l’ASD Dynamic Karate di Termoli del maestro Antonio Laghezza e l’ASD Free Fight del maestro Antonio Gino, comunicano che la festa proseguirà presso la struttura La Vida di Termoli.
Prima festa dello sport per disabili senza barriere
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Termoli
5 giugno 2014
Fiat, ancora cassa integrazione nel mese di luglio BASSO MOLISE – Ancora Cassa integrazione guadagni peri i lavoratori dello stabilimento Fiat di Rivolta del Re. Lo ha annunciato ai sindacati la direzione aziendale comunicandoi anche il calendario: Il 30 giugno e e 7 luglio fermi tutti gli addetti dell’unità motori 8 e 16 valvole e cambi C 510; 1,2,8 e 9 luglio unità motori 16 valvole, mentre lavoreranno regolarmente gli addetti al reparto cambi M40. “Naturalmente - afferma il segretario regionale della Fim-Cisl, Riccardo Mascolo - nonostante una sensibile diminuzione della cassa integrazione ordinaria – ha detto il segretario regionale della Fim Cisl Riccardo Mascolo -, resta comun-
que preoccupante la situazione di stallo che si vive all’interno dello stabilimento accompagnata anche dal mancato rinnovo del contratto”. E proprio di contratto si è parlato durante il coordinamento nazionale dei delegati del gruppo Fiat. “Siamo di fronte a un appuntamento decisivo – ha detto il segretario nazionale della Fim Ferdinando Uliano -. Non ci sono più le condizioni per ulteriori rinvii o si giunge ad un accordo per il rinnovo del contratto o si apre una fase di conflittualità. L’azienda ci ha illustrato in sede tecnica una proposta sul World Class Manifacturing con la quale erogare aumenti salariali per il 2014. Una proposta che presenta
alcune problematiche non di poco conto che dovranno essere risolte nel negoziato. Per noi – continua Uliano - è indispensabile per il 2014 una soluzione salariale chiara, garantita e generalizzata per tutti i lavoratori del gruppo, vicina alle nostre rivendicazioni e che abbia una continuità strutturale anche nei prossimi anni. La soluzione salariale per il 2015 – conclude il segretario nazionale della Fim - dovrà essere collegata all’incremento dei minimi tabellari. Il negoziato dovrà fare chiarezza sul secondo livello di contrattazione, che deve essere nelle condizioni di redistribuire i miglioramenti di produttività, reddi-
Sabato il convegno sul risparmio energetico
PETACCIATO – “Energia: il risparmio energetico” è il tema di un convegno che si terrà alle 10,30 di sabato 7 giugno nella sala consiliare del Comune. Alla conduzione dei lavori gli allievi delle classi 5e sez A e B dell’istituto comprensivo "G. Marconi", con una loro relazione incentrata sul tema del risparmio energetico: come ottimizzare le fonti energetiche rinnovabili e molti consigli su come risparmiare energia nelle abitazioni. Il convegno giunge a conclusione
del progetto "Energia" portato avanti durante l’anno scolastico in collaborazione con Ambiente Basso Molise. Durante il convegno verrà distribuito, a cura del Cds il Melo-
grano di Larino, l’opuscolo "Nuova fonte di energia: il risparmio energetico". L’iniziativa è patrocinata dal Life europeo Maestrale, del comune di Petacciato e dalla Regione Molise che con una nota “riconosce e valorizza la portata e il significato di iniziative, che conferiscono lustro e decoro al territorio e, al tempo stesso, contribuiscono ad alimentare lo sviluppo sociale, culturale, artistico, ricreativo, turistico ed economico della comunità regionale".
Aperte adesioni al “Mercatino delle pulci e del libro usato”
SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI – Anche quest’anno l’amministrazione comunale organizza il “Mercatino delle Pulci e del Libro usato” che si terrà il 21 giugno a partire dalle ore 19 in piazza Roma. Le prenotazioni si possono presentare entro le ore 13 del 16 giugno inviando la documentazione all’indirizzo: protocollo @comune.sangiacomo.cb.it All’iniziativa possono partecipare esclusivamente privati cittadini e/o Associazioni senza scopo di lucro che non svolgano attività commerciale in modo profes-
sionale, ma che offrano al pubblico oggetti usati o di propria produzione, che non hanno valore storico o artistico. Nel disciplinare (in dotazione presso il Comune di San Giacomo degli Schiavoni) è chiaramente indicato che i titolari dell’esposizione non devono essere in possesso di autorizzazioni per l’esercizio del commercio in sede fissa o su aree pubbliche; e non devono essere artigiani che vendono i propri articoli prodotti in forma imprenditoriale o professionale, ma vendono al pub-
tività e di efficienza prodotti nei vari stabilimenti già dal corrente anno; inoltre la trattativa dovrà poi com-
blico in modo del tutto sporadico ed occasionale. Per poter partecipare alla manifestazione dovrà essere presentata al Comune preventiva comunicazione annuale di partecipazione su apposito modulo (presente sul sito ufficiale del Comune) in qualità di espositore, che contenga: Dichiarazione (modulo rilasciato dal Comune stesso), redatta in forma di autocertificazione che attesta il possesso dei requisiti del disciplinare inerente il Mercatino; dati anagrafici e codice fiscale del richiedente; tipologia degli articoli da esporre.
pletare tutti gli altri aspetti di natura normativa non ancora conclusi positivamente dal negoziato”.
Al via lavori al porto turistico
CAMPOMARINO – L’amministrazione comunale, anche in considerazione della prossima stagione estiva e l’arrivo di turisti e diportisti, deve far i necessari lavori di verifica e sistemazione degli ormeggi installati nel porto turistico. Mesi addietro la ditta Servizi Marittimi di Termoli, specializzata nel settore, ha eseguito dei sopralluo-
ghi indicando gli interventi da eseguire a condizioni ritenute congrue dall’amministrazione comunale. Pertanto è stato determinato che la ditta esegua con urgenza i lavori di sistemazione e sostituzione degli ormeggi installati nel porto turistico, fornire e posa in opera di catenaria di ormeggio.
ACQUAVIVA COLLECROCE A seguito delle elezioni amministrative del 25 maggio è stato eletto sindaco Francesco Trolio. Con lui eletti anche i consiglieri comunali di maggioranza a lui collegati con la lista Za Kruc Uniti per Acquaviva Collecroce:
Enrica Antonella Vetta, Simona Tamburro, Angela Piaccia, Emanuele Vetta, Antonio Blascetta, Stefano Mileti, Luca Mirco. All’opposizione per la lista Kruc: il candidato alla carica di sindaco Antonio Mirco, Michele Neri e Vincenzo Vetta.
Nuovo sindaco e consiglieri comunali
Venerdì assegnato premio poetico Fidapa
LARINO – Venerdì 6 giugno, nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico "San Pardo", si terrà la cerimonia di assegnazione del Premio poetico indetto dalla sezione frentana della Fidapa. La cerimonia avrà inizio alle 10 alla presenza dei vertici regionali Fidapa e varie autorità.