ANNO IX - N° 30 - VENERDÌ 5 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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POLITICA
Gran manze, la Confcommercio entra malamente sull’argomento A PAG. 2
L’Oscar del giorno a Federico Mandato
TRASPORTI
Perchè ancora non viene assegnata la gara? A PAG. 3
L’Oscar del giorno lo diamo a Federico Mandato che, in qualità di editore della locale Molise Tv, ha ideato il primo concorso televisivo regionale dedicato ai ragazzi, di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, che sappiano cantare, danzare o suonare uno strumento musicale. Un progetto che darà risalto risalto anche all’intero territorio regionale con la troppe televisiva che girerà in lungo e in largo il Molise partendo ieri da Civitacampomarano e terminando il 7 settembre a Montenero di Bisaccia. Un modo diverso di far vivere l’estate ai giovani molisani e ai loro genitori.
POLITICA
Il ritorno di Forza Italia Si parte a fine luglio A PAG. 3
Il Tapiro del giorno a Luigi Barbieri
CAMPOBASSO
Il sito on line del Comune funziona a intermittenza A PAG. 7
Il Tapiro del giorno lo diamo a Luigi Barbieri. Il sindaco di San Giuliano di Puglia si è detto disponibile ad ospitare le 12mila manze, che il senatore Roberto Ruta vede come il sol dell'avvenire per il Molise e pronto ad ospitare i profughi nelle casette che erano state realizzate per i terremotati. Non c'è che dire: un bello scenario si andrebbe a profilare per gli abitanti di San Giuliano di Puglia e per le aree limitrofe. Un bel Tapiro non glielo toglie nessuno proprio per la portata delle sue decisioni che potrebbero stravolgere un territorio.
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TAaglio lto
Quel 199 per 50mila euro Quale gruppo regionale ha pagato bollette telefoniche per linee 'bollenti"? CAMPOBASSO. Night, champagne, scontrini e ricevute nei bar ma anche due bollette telefoniche per oltre 50mila euro in quattro mesi. Potrebbe essere, quest'ultima, la cifra che un gruppo consiliare avrebbe pagato perchè qualcuno, pare, si sarebbe attardato in più occasioni per avere composto il numero 199. Nei giorni scorsi sarebbe stato ascoltato dagli organi inquirenti di Isernia un consigliere regionale per le due bollette telefoniche, da 32mila euro e 17mila euro, pagate dal rispettivo gruppo politico. Al momento non si conoscono le motivazioni che avrebbero portato gli agenti ad ascoltare l'esponente politico regionale nè, tantomeno, a quale raggruppamento appartenga. L'unica certezza, pare, sia proprio quella relativa alle bollette telefoniche di una certa entità tale
A Roma per affrontare i problemi della sanità, ha saputo approfittare per fare luce sulle difficoltà di giornali e Tv regionali
Diavolo di un Petraroia! Maestro di captatio benevolentiae nei confronti di chi scrive e parla ai microfoni Tv!
Impareggiabile, oggettivamente impareggiabile il (vice)presidente della giunta regionale del Molise Petraroia, nel suo modo di essere e di fare (politica e amministrazione), con un occhio attentissimo alla comunicazione. Come detto ieri, eravamo sicuri che avrebbe infornato della sua andata a Roma, presso il ministero della sanità, ad incontrare il ministro Lorenzin per discutere dei tagli al bilancio della Stato e, quindi, della riduzione delle risorse a disposizione delle Regioni. Problema di vasta portata, con implicazioni esiziali per tutte le forme di assistenza socio-sanitaria. Con il ministro è stato convenuto un successivo confronto tecnico sul ruolo delle politiche sociali e sanitarie da inserire nel nuovo Patto per la salute per fare in modo che l’una non ricada sull’altra e viceversa. Ma stando a Roma, e non certo per diporto, Petraroia s’è dato da fare passando per il suo vecchio amico di Cgil, l’onorevole Epifani, per una riverniciata, quindi ha pensato bene di mettere a frutto tempo e denaro (lo facessero il presidente Frattura e i colleghi assessori in
viaggio per il globo e, in particolare, il presidente del Consiglio!), passando dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle comunicazioni Gianni Legnini, al quale ha avuto modo di rappresentare lo stato di difficoltà in cui versa l’intero mondo della comunicazione nel Molise. Anticipando il proprio orientamento governativo, il sottosegretario ha confermato la proposta di riordino del settore allo studio del Governo, che sarà resa pubblica entro breve termine. Rapido come una faina Petraroia, che, lo ripetiamo fino alla noia, surroga Frattura sul piano politico e rappresentativo, ha invitato il sottosegretario, che ha accolto l’invito, a tenere immediatamente dopo la presentazione a livello nazionale della proposta di riordino, un evento specifico in Molise con tutti gli operatori del settore e con le rappresentanze degli operatori regionali dell’informazione. Diavolo di un Petraroia! Maestro di captatio benevolentiae nei confronti di chi scrive e parla ai microfoni Tv! Dardo
da portare al controllo. Anche per valutare come sia stata possibile una spesa del genere e se il traffico abbia interessato le sole utenze oppure sia il frutto di collegamenti con siti i più disparati. Al pari, non è dato conoscere se il tutto rientri in un'indagine unica oppure si tratti di un filone diverso. Certo, non è la prima volta che esponenti politici vengano ascoltati proprio per conoscere talune modalità di movimento che si sono avute. Ed anche questa volta sembra proprio che il filone d'inchiesta sia quello per una valutazione sull'operato della classe politica. Anche le linee bollenti fanno parte di quel pacchetto del 'vizio' in uso in qualche gruppo regionale. E l'indignazione della gente è già forte.
Pensa all’off shore e alle GranManze
Intanto l’economia muore CAMPOBASSO. Mentre in Molise l’economia attraversa la sua fase più critica, il presidente della Confcommercio Paolo Spina filosofeggia e prende parte al dibattito schierandosi, da buon sostenitore, con i politici di centrosinistra. Dice sì al progetto GranManze e soprattutto al parco eolico in mare. Evidentemente, vista la congiuntura economica e la chiusura di numerosi attività commerciali sul territorio, il presidente Spina nella sua lungimiranza avrà sicuramente immaginato che il futuro sarà nel tornare alla pastorizia allevando manze da cui poi altri trarranno benefici ed entrate economiche che probabilmente saranno ben spese in Emilia Romagna. E vista la poca soddisfazione nel sostenere la Granarolo, sempre il presidente della Confcommercio dà il suo ok all’off shore. Così si potrà rilanciare il turismo in regione, magari con una guida che faccia attraversare ai visitatori questo lembo di terra facendo lo slalom tra i pali a terra e poi magari, dopo aver raggiunto la costa, imbarcarsi per godere gli slalom in acqua. Del resto perché Spina dovrebbe occuparsi delle saracinesche che si abbassano definitivamente nei locali vuoti della città? Perché dovrebbe mediare cercando di trovare una soluzione tra chi è favorevole alla liberalizzazione e all’apertura no stop delle attività commerciali e chi invece si batte per riposare almeno nei giorni di festa? La sua opposizione a questi provvedimenti, a cui è giunto solo dopo l’approvazione della legge regionale da parte del governo Iorio, sembra essere tale solo a parole. Perché non concentra la propria attenzione a produrre proposte nel suo settore di competenza visto che alla vigilia dei saldi estivi i commercianti che sopravvivono saranno costretti a scontare la merce rimasta invenduta e depositata nei magazzini ancora pieni? Perché, inoltre, il presidente non si chiede come mai sempre più frequentemente i soci di Confcommercio abbandonano l’associazione dichiarando anche attraverso comunicati inviati alle redazioni giornalistiche, di non condividere la linea politica della guida? Non sarà il caso di concentrarsi sul ruolo che ricopre dopo una seria autocritica? Infine c’è solo una domanda che rivolgiamo al presidente Spina: visto che il Molise ha già dato molto alla produzione di energia pulita senza che i cittadini si siano visti risarciti (ad esempio non pagando le bollette), e vista la sua simpatia per l’off shore, non sembra il caso di battersi per veder riconosciute le agevolazioni economiche dovute allo sfruttamento del territorio?
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TAaglio lto
5 luglio 2013
Forza Italia Molise, si parte il 23 luglio Michele Iorio a lavoro per organizzare il lancio del nuovo progetto politico incontro all’ex governatore per comunicargli la propria simpatia al progetto. Michele Iorio ha in mente un partito che, a livello locale, sia più radicato sul territorio. Certo la sua presenza nel ruolo di regista potrebbe infastidire più di qualche vecchia volpe. Ma anche qui Iorio non si crea troppi problemi. Della serie: io ricomincio da dove sono partito nel ’94, gli altri facessero un po’ come vogliono. Tanto ormai, con questi tenta-
tivi di salto in lungo per raggiungere l’altra sponda nel tentativo di restare sempre a galla sul carro dei vincitori, una cosa è certa: bisogna ripartire con chi ha le idee chiare. Coloro che chiedono un rinnovamento ma si collocano sull’asse di battuta a seconda di come tira il vento rendono un partito poco credibile. Quindi meglio liberarsene. Irene Corsini
Trasporti, che fine ha fatto la gara? CAMPOBASSO. La chiacchierata riservata con Berlusconi ha sciolto il blocco politico nel centrodestra. Michele Iorio è a lavoro per dare il via al nuovo progetto politico: Forza Italia Molise. Archiviata l’esperienza di guida della Regione Molise, “non ho alcuna intenzione di ricandidarmi” ha precisato, l’ultradecennale presidente è fermamente intenzionato ad essere il padre putativo di un progetto che abbia come finalità la nascita di una nuova classe dirigente regionale. I principi ispiratori sono quelli che fanno riferimento al Partito Popolare europeo. Non si chiuderà in un bunker per capire in che modo si dovrà agire in Molise. Le idee sembra averle già chiare: niente piramide verticistica che si chiuda con una sola persona a capo, coinvolgimento di chiunque abbia voglia di fare seriamente politica, fase decisionale conclusiva che vedrà la partecipazione di un direttivo. Quindi basta coordinatori o segretari, ma forma assembleare in cui al coinvolgimento di più soggetti corrisponderà non solo una maggiore partecipazione fattiva ma anche una maggiore assunzione di responsabilità verso i risultati da raggiungere. I cittadini che hanno voglia e tempo di impegnarsi saranno chiamati a
raccolta il prossimo 23 luglio. Il luogo sarà, con molta probabilità, Piana dei Mulini. Sarà la solita chiamata alle armi dei soliti uomini? Sembrerebbe di no. I fedelissimi di Iorio saranno sicuramente coinvolti. Ma il 23 luglio sarà solo il primo incontro da cui si getteranno le basi per l’organizzazione della struttura partitica che vedrà concretizzarsi a settembre con una manifestazione molto più ampia. Si dice che non ci saranno chiamate personali. L’evento sarà pubblicizzato sui mass media e sarà aperto a tutti coloro vorranno essere in prima fila e dietro le quinte per settembre. Iorio ha messo in conto anche l’eventuale fronda anti Forza Italia. Ulisse Di Giacomo, tanto per fare un esempio, potrebbe non essere della partita viste le sue titubanze sulla nascita della nuova Forza Italia. E con l’attuale coordinatore regionale potrebbe esserci anche qualche sponente locale, come Salvatore Colagiovanni capogruppo Pdl al Comune di Campobasso e aspirante sindaco del capoluogo, che sembra sia intenzionato a preferire un movimento civico. La cosa però pare non preoccupare troppo il regista dell’operazione. Anche perché dopo aver saputo dalla stampa del suo incontro con Berlusconi, sembra che in molti abbiano chiesto un
Mentre aumentano i disagi per i viaggiatori, la Regione non assegna le linee CAMPOBASSO. Pesa, e non poco, la mancata assegnazione in via definitiva la gara per i trasporti pubblici in Molise in un momento di difficoltà estrema del settore per il continuo taglio dei fondi. Questo, mentre l'Atm bussa a soldi alle porte della Regione per non trovarsi in difficoltà nell'erogazione dei servizi. Dall'11 luglio, infatti, i mezzi rischiano di restare senza carburante. In prima battuta basti ricordare l’enorme differenza fra il costo di gara e l’attuale spesa ( circa 25 centesimi in più a Km, per un totale di 2.850.000 euro e per altri euro 1.440.000 per altre percorrenze), senza contare i servizi aggiuntivi che sono stati richiesti in gara e che avrebbero colmato i tagli effettuati per imposizione della legge finanziaria. Tra l'altro, solo l’aggiudicazione della gara avrebbe potuto garantire la salvaguardia integrale della occupazione del settore. Lo Stato ha tagliato consistenti fette di finanziamento e, soprattutto, ha accumulato grossi ritardi nel tra-
sferimento delle risorse. Se a questa situazione di incontestabile difficoltà si aggiungono le diverse azioni di impedimento all'aggiudicazione definitiva della gara, allora la conseguenza è una sola: lo sfascio generale di un settore strategico della vita sociale e dell’economia del nostro territorio. A questo va aggiunto il fatto che in Molise le società operanti hanno debiti rispetto alle banche pesanti per quello che riguarda il passato. In pratica, i servizi sono stati effettuati grazie alle anticipazioni fatte dalle società. Per risollevare l'intero sistema, che necessita di un impellente bisogno di far fronte alle criticità che da sempre costituiscono una difficoltà evidente per avviare quel processo di ammodernamento che, mai come adesso, è di primaria importanza per garantire all'utenza il diritto alla mobilità nella nostra regione. Perchè, allora, si preferisce andare avanti alla meno peggio? Perchè si corre il rischio di arrivare alla cancellazione delle corse?
Quanto è necessario rilanciare il Molise? Torniamo molto volentieri, anche perché la questione ha bisogno di attenzione, su di un argomento che ci sta particolarmente a cuore. Un problema che, nonostante si sia cercato di cambiare pagina, è ancora irrisolto. Il problema è quello del rilancio del Molise. Una realtà che ogni giorno di più sbiadisce. Una regione affetta da clorosi, gli addetti ai lavori capiranno il significato. E’ Inaudito che, per il rilancio dell’ identità, ci si debba affidare ancora alle manifestazioni di massa in cui si cerca l’appoggio della collettività quando oramai è tutto fatto, anche se si vuole far credere il contrario. Giorni addietro, leggendo i dati sulla situazione economica del mezzogiorno, anche alla luce di quanto si discute quasi ogni giorno di questa porzione di Paese, siamo sempre di più convinti che “siamo a bocce ferme”. Dati che ci hanno lasciato alquanto perplessi e sgomenti, se si pensa che per anni si
sia guardato al Meridione come “il bambino prodigio” da cui aspettarsi grandi cose. Un problema che tiene banco senza soluzione alcuna perché, a questo punto fatecelo dire a voce alta anche se siamo sicuri di non essere i soli, non c’è volontà di risolverlo. Un problema che fa gridare nel silenzio più assordante una rabbia all’indirizzo di chi dovrebbe agire e non agisce. Una situazione che la dice lunga su come certe questioni, pur di portare vantaggi a pochi, anzi a pochissimi, puntualmente sono rinviate “sine die”. Eppure le immagini che ci giungono attraverso i media si commentano da sole. Immagini che ci convincono sempre di più che “l’affaire Sud” è quanto mai scottante. Allora quali le soluzioni? Senza entrare nel merito, anche se ne avremo tutto il diritto, consentiteci in nome dell’intera collettività molisana di suggerire a chi spetta
di pianificare, non raccontateci che si fa da tempo, perché quello che si fa è soltanto un palliativo. Il tempo delle favole della buona notte è finito. Non siamo più disposti a farci dileggiare e prendere in giro da chi ci considera cittadini di serie B. Il Molise e i suoi abitanti sono stanchi di essere considerati “i servi sciocchi”. Lasciate da parte i personalismi, il protagonismo, date un segnale forte. Soltanto così i problemi che affliggono questa realtà, ne sono molti, potranno essere risolti e non procrastinati nel tempo, ma soprattutto non affidateli ai proclami che alimentano ancora di più i nostri mali. Fate si che le nostre speranze, non vadano vanificate. Soprattutto non permettete di chiudere le illusioni nelle valige di chi sempre più sconcertato lascia il Molise per cercare risposte e non promesse che sapete di non poter mantenere. Massimo Dalla Torre
TAaglio lto
4 5 luglio 2013
Per la Fondazione Giovanni Paolo II la salvaguardia dei posti di lavoro è strettamente correlata alla stipula di quanto già delineato
"La Regione firmi l'accordo" AMPOBASSO. La Fondazione Giovanni Paolo II è tornata a sollecitare la Regione Molise, nella persona del Commissario ad Acta Frattura, perchè intervenga e sottoscriva gli accordi precedentemente presi. In maniera specifica per potere dare corso ai contratti di solidarietà ed evitare, così, il licenziamento di 45 infermieri. "Oggi abbiamo fatto, su decisione del CdA, un incontro con le rappresentanze sindacali del comparto sia dei medici che degli infermieri. Abbiamo preso atto della mancata tutela da parte della Regione Molise di un'ipotesi di accordo che prevedeva come componente essenziale la ratifica davanti la Regione, ma questo fino ad oggi non ha avuto luogo. Tenuto conto che i tempi tecnici di una procedura , basati sulla Legge 223 del 91, hanno ormai scadenza il CdA pima di prendere una decisione ha invitato tutti quanti a riflettere. C'è una criticità ed una perdita di bilancio da punto di vista delle spese, la Regione aveva assunto degli impegni, abbiamo portato avanti una situazione di conciliazione che si è risolta con un'ipotesi di accordo che prevedeva proprio la tutela alla presenza della regione. Non possiamo fare altro che stimolare il go-
verno regionale", questa la motivazione del direttore Rastrelli. "La Regione ci dica se ci vuole ancora qui. Se non ha più interesse ad averci allora ne prenderemo atto. Ma è una decisione non legata a noi, noi vogliamo restare e continuare a fare quello che abbiamo fatto in questi anni". E' stato lo stesso Rastelli a sottolineare che la possibile salvaguardia dei posti di lavoro passi proprio per l'accordo con la Regione. "Al momento non posso dare una risposta, la competenza è del CdA, l'ipotesi di accordo prevedeva che sia il personale infermieristico che medico, anche attraverso il referendum, decurtandosi l'8% dallo stipendio, facessero una sorta di prestito a favore delle 45 unità, il cosiddetto contributo di solidarietà, che poi dovevea essere restituito nel giro di un anno. L'accordo doveva partire il 1 giugno scorso, ma la condizione era che la Regione Molise doveva tutelare lo stesso accordo firmato in sua presenza. C'è attesa anche per la proposta di Piano sanitario sulla quale si fondano le speranze future. "Il futuro di questa azienda è nel Piano Sanitario e di una integrazione fra le strutture sanitarie presenti a Campobasso".
Nessuno si è accorto per tempo di quanto stava accadendo
Sanità, troppi i tagli CAMPOBASSO. Oggi tutti si avvedono delle mire che ha il governo e, dunque, il commissario della sanità per il Molise, Filippo Basso, per abbassare i livelli di assistenza in un momento così difficile per il nostro paese e della nostra regione. Circa 30mila posti letto in meno negli ospedali pubblici italiani, con un rapporto di 3,7 posti letto per mille abitanti contro gli attuali 4,2. E’ quanto prevede la spending review. In sostanza, i posti letto passeranno da 252mila a 222mila. In Molise, di conseguenza, scenderanno ancora rispetto a quelli già tagliati. Conseguentemente a tale riduzione, anche
attraverso una verifica, sotto il profilo assistenziale e gestionale, della funzionalità dei piccoli ospedali pubblici "è promosso l’ulteriore passaggio dal ricovero ordinario al ricovero diurno e dal ricovero diurno all’assistenza in regime ambulatoriale, favorendo l’assistenza residenziale e domiciliare". I piccoli ospedali saranno drasticamente tagliati: verranno chiusi tutti quelli con meno di 120 posti letto. Per Filippo Basso, quindi, da cancellare gli ospedali di Agnone, Venafro e Larino. Ma anche sostanziale riduzione delle attività per Neuromed e Cattolica. Sicuramente
ci saranno passaggi che vengono dal passato. Altrettanto, però, ci ha messo la politica che non è riuscita a definire una propria strategia, un proprio piano, un proprio programma. Anche l'aver cincischiato in Consiglio regionale senza, cioè, affondare il colpo con una proposta di piano ha finito o finirà di dare ragione alle azioni poste in essere dal governo e che saranno messe in pratica dal commissario. Ora, invece, i problemi dei tagli commissariali potrebbero inficiare la stessa struttura pubblica della sanità molisana.
Commercio, legge da rivedere La Uiltucs rilancia la necessità di correggere le norme regionali di settore CAMPOBASSO. In Regione si riapre il dibattito sull'attuale stesura della legge regionale sul commercio. La UILTuCS Molise ha sempre contestato i contenuti della legge sul commercio, che, così come articolata, ha ostacolato lo sviluppo del settore: molto spesso il dibattito è stato accentrato esclusivamente sulla questione delle aperture domenicali, tralasciando tutto quello che negli anni non è stato fatto, pur essendo esplicitamente previsto nella legge stessa.
Pasquale Guarracino, segretario generale della UILTuCS Molise, ha posto l'accento sugli aiuti alle piccole e medie imprese mai messi in atto e sulla totale assenza di benefici per il settore commercio derivati dalla aperture selvagge operate in questi anni, in particolare dalla grande distribuzione organizzata: come dimenticare che, successivamente all'approvazione della legge regionale sul commercio e della legge sulle liberalizzazioni, aziende come Carrefour hanno chiuso i battenti
in Molise e altre, come Leclerc, hanno aperto procedure di mobilità, poi convertite nell'applicazione dei contratti di solidarietà? Discutere in maniera seria la legge regionale sul commercio - legandola alla realtà del territorio molisano e delle sue imprese - è l'unica soluzione per far ripartire, dopo anni di crisi, le aziende del settore: la UILTuCS Molise, a tal proposito, porterà avanti, come sta facendo da anni, azioni di difesa dei lavoratori del settore commercio, impiegati nella piccola, media e grande distribuzione, senza alcuna esclusione, convinta che, solo con un impegno costante nel tempo, si potrà riuscire a mettere in atto azioni proficue di sostegno al settore commercio e di tutela di tutti i lavoratori ivi impiegati.
TAaglio lto
5 5 luglio 2013
Polo produttivo di lavoratori autonomi all’interno di spazi condivisi
Sulla scena dell’economia ha fatto irruzione il Coworking: una possibilità per il Molise che non sa mai guardare avanti Michele Petraroia, il (vice)presidente della giunta regionale che, si sa, è il rappresentante della Regione Molise che muove se stesso, gli assessori e il presidente, ne ha preso la paternità Irrompe, tra i tanti già in uso, un termine nuovo (coworking) cui dovremo abituarci se vogliamo sperimentare lo sperimentabile per uscire dalla crisi in cui siamo impantanati. Coworking sta per “poli produttivi di lavoratori autonomi all’interno di spazi condivisi”. Gli esperti lo spiegano così: “Una società, o un’associazione, gestisce lo spazio e chi utilizza una postazione paga una quota flessibile in base al tempo e alla tipologia d’uso. L’unione fa la forza e stando insieme non solo si risparmia sulle spese gestionali, ma si ha la possibilità di creare filiere produttive, con vocazione all’innovazione e alle nuove tecnologie, nonché di fare co-progettazione, cioè di presentare progetti a firma di più professionisti che coprono differenti competenze”. La novità sta perdendo piede: “A Milano, ad esempio, Comune e Camera di commercio stanno investendo risorse, attraverso un bando pubblico, per la creazione di un albo di questi poli già funzionanti (in genere strutture private, promosse da multinazionali) e per sostenere l’accesso di lavoratori autonomi attraverso buoni-spesa (voucher) che ne abbattono o ne annullano le quote di
partecipazione. Anche la Provincia di Lucca ha emesso un bando per il sostegno economico alla partenza di tre coworking tutti al femminile. Ferrara sta puntando su <Grisù>, spazio condiviso all’interno di un ex caserma dei vigili del fuoco. Non mancano iniziative anche in piccoli paesi, come a Veglio, 600 residenti in provincia di Biella”. Una mappa prevalentemente nordista, segno che lì sono più avanti nella ricerca e nella sperimentazione e nella voglia di creare, realizzare, ricominciare. Non solo Nord, comunque. Incredibile, ma vero, è Roma ad avere il numero più alto di iniziative e di proposte di coworking. Informano che il governatore Nicola Zingaretti ha lanciato un programma di 200 realizzazioni nei prossimi cinque anni all’interno di spazi pubblici, per lo più dismessi. L’iniziativa pilota è la “Millepiani” ed è nata qualche mese fa nel quartiere Garbatella, all’interno di un’area comunale di quattrocento metri quadrati. Non abbiamo creduto ai nostri occhi quando leggendo di questa notizia, ossia del coworking della Garbatella, abbiamo trovato coinvolto il
nome di Michele Petraroia, il (vice)presidente della giunta regionale che, si sa, viene avvistato in ogni dove, dentro e fuori il Molise, nelle situazioni e nelle circostanze le più disparate. Lo andiamo scrivendo e lo ripetiamo: è lui il vero rappresentante della Regione Molise che muove se stesso, gli altri assessori e il presidente. Non era solo Petraroia a rappresentare il Molise. Nell’occasione aveva al suo fianco Giampiero Castellotti, presidente dell’associazione dei molisani a Roma “Forche Caudine”. Non venendo meno alla sua brillante capacità di interagire nelle più disparate delle situazioni e condizioni, anche questa volta ce l’ha fatta affermando che la formula può facilmente adattarsi alla realtà molisana e, per non esporsi oltre il lecito, suo solito, ha pensato bene di chiamare in causa l’università, gli ordini professionali e le associazioni di categoria. Un classico petraroiano. D’altronde di scatole vuote (prediamo il Roxy hotel costato oltre milioni di euro; prendiamo il centro espositivo di Selvapiana) ce ne sono diverse. Spazi pubblici che po-
Denatalità: pericoloso calo di nascite I dati sono dell’Istat: le regioni del Mezzogiorno soffrono di più CAMPOBASSO. Il fenomeno della denatalità nelle regioni italiane prosegue senza fermarsi dal 2009. Lo confermano gli ultimi dati dell’Istat secondo cui sono stati 546.607 gli iscritti in anagrafe per nascita nel 2011, circa 15 mila in meno rispetto al 2010. L’incremento delle nascite che si era riscontrato a livello nazionale tra il 1995 e il 2008 è stato il risultato di opposte dinamiche territoriali: l’aumento dei nati si è registrato solo nelle regioni del Centro e del Nord, mentre al Sud e nelle Isole è proseguito il fenomeno della denatalità. In particolare il Molise ha registrato, nel periodo 1995 – 2008 un tasso di denatalità di oltre il 15%, mentre si
attesta al 5% la denatalità tra il 2008 ed il 2011. In tale periodo nelle regioni del Centro e del Nord si sono osservati incrementi compresi tra l’11% del Trentino-Alto Adige e il 30% della Lombardia. Un caso a parte è quello dell’Emilia-Romagna, che a metà degli anni Novanta mostrava il livello di fecondità più basso e che ha fatto registrare al 2008 oltre il 50% di nati in più. Nelle regioni del Mezzogiorno, al contrario, tra il 1995 e il 2008 è continuata la riduzione delle nascite con valori compresi tra -5% della Sardegna e -21% della Basilicata. Secondo l’Istat il calo della nascite dal 2009 è un feno-
trebbero essere messi gratuitamente a disposizione di giovani architetti, ingegneri, artisti, registi, designers, creativi, informatici, esperti in scienze ambientali o culturali. Un mondo e modo per contrastare la fuga di cervelli molisani all’estero. Nonché giovani talenti messi nella condizione di misurarsi in attività imprenditoriali d’avanguardia: la sfida di oggi e, soprattutto, di domani. Dardo
meno in parte riconducibile a un effetto “strutturale”: infatti, stanno via via uscendo dall’esperienza riproduttiva le babyboomers, ovvero le generazioni di donne nate a metà degli anni ’60, molto più numerose delle generazioni più giovani che via via raggiungono le età feconde, convenzionalmente fissate dai demografi tra 13 e 50 anni. Le cittadine straniere hanno finora compensato questo squilibrio strutturale andando a riempire i “vuoti” di popolazione femminile ravvisabili nella struttura per età delle donne italiane. Inoltre, le cittadine straniere fanno in media più figli delle donne italiane. Negli ultimi anni si nota, tuttavia, una diminuzione della fecondità delle donne straniere. Quindi, a meno di una inversione di tendenza verso un deciso aumento della fecondità delle donne italiane, al momento difficile da immaginare, la diminuzione delle nascite è destinata ad accentuarsi.
Lavoro e occupazione, un disastro I dati dello Svimez metteno in risalto una situazione pericolosa CAMPOBASSO. E' sempre più nera la situazione del Molise per il lavoro e l'occupazione. Lo rivelano i dati del rapporto Svimez . E' infatti proprio il Molise la regione italiana che nell'ultimo anno ha avuto l'incremento maggiore di disoccupati che sono cresciuti del 18 per cento. Tradotto in posti che si sono bruciati il dato è eloquente: 1900 disoccupati in più. Quanto al quadro generale, rispetto all'anno precedente, i disoccupati sono aumentati al sud (+2%, pari a 19.600 unità), con il record negativo appunto al Molise seguito dalla Campania (+11,5%, pari a 29.800 nuovi disoccupati). Scendono invece al centro-nord di 14.200 unità, pari
all'1,2%. In testa alla non invidiabile classifica, la Campania, con un tasso di disoccupazione del 15,5%, seguita dalla Sicilia (14,4%) e dalla Sardegna (13,5%). Numeri pessimi per il Molise anche per quanto riguarda la crescita. Il sud nel 2012 è stato sostanzialmente fermo a +0,1%. Più in particolare, la forbice oscilla tra il boom della Basilicata (+2%) e appunto la flessione del Molise (-1,1%), che accusa particolarmente la crisi del tessile e dell'abbigliamento. Dopo la Basilicata, che si conquista la palma nazionale di regione virtuosa nella crescita, all'interno del Mezzogiorno, la crescita più alta spetta al-
l'Abruzzo (+1,8%), che consolida e conferma l'incremento dell'anno precedente (+1,7%). Segni positivi anche in Sardegna (+0,9%) e Puglia (+0,5%). In calo invece la Calabria (-0,7%), la Campania (-0,6%) e la Sicilia (-0,2%). Crediamo che dinanzi a questi dati i tanti “esperti” che si riempiono la bocca “dei giovani”, se non sono in grado o non vogliono per loro interesse personale garantire il loro ingresso nel mondo del lavoro in modo stabile e permettergli così di crearsi una vita non certo agiata (non lo chiedono) ma dignitosa (questo sì), dovrebbero almeno avere la decenza di starsene zitti.
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Campobasso
5 luglio 2013
Il cittadino non sempre è informato Il sito online del Comune dovrebbe essere un appuntamento quotidiano per chi ha interesse ad esercitare diritti e doveri
Questa è una nota di servizio in favore del cittadino-lettore. Al quale vogliamo ricordare che il Comune deve pubblicare all’albo pretorio online tutti gli atti emanati. Sicché, volendo, e dovrebbe volerlo, per essere un cittadino informato e responsabile, può conoscere vita e miracoli di Palazzo san Giorgio. Ciononostante i buchi non mancano. Ad esempio (ma può darsi abbiano provveduto) l’elenco delle locazioni pas-
sive e i costi relativi per le casse comunali. Più agevole per il cittadino, invece, è avere notizie sul piano anticorruzione, sul testo della legge 241/90 e su quello degli enti locali, sullo statuto comunale, sui regolamenti comunali e sulle circolari. Ovvero, una fonte cospicua da cui attingere diritti e doveri del pubblico amministratore e di se stesso. Così come è di grande utilità per l’utente conoscere l’or-
ganigramma e il funzionigramma, il regolamento degli uffici e dei servizi e la mappa delle sedi per orientarsi dove e come muoversi. Chi non vorrebbe infine conoscere il codice di condotta del segretario generale, dei dirigenti e dei dipendenti comunali per constatare se il modo con cui agiscono è conforme o meno a ciò che prescrive la legge? Utile è conoscere l’elenco dei consulenti e dei collaboratori, compreso ciò che
percepiscono e fino a quando. Per non dire della tabella della dotazione organica per categoria e profili (posti teorici, posti coperti, costo dei posti coperti e la retribuzione tabellare), nonché il conto annuale e il piano occupazionale, per capire se esiste o meno la possibilità di creare nuova occupazione, quale e come. E’ possibile inoltre soddisfare i contenuti dell’elenco dei servizi erogati, conoscere la carta dei servizi e gli standard di qualità. Ciò che difettano sono i tempi e i modi di erogazione dei servizi, la lista d’attesa. Importante inoltre sono la graduatoria degli alloggi dell’Edilizia residenziale pubblica (Erp), l’elenco dei pagamenti dell’ente e l’indicatore di tempestività nei pagamenti e, dulcis in fundo, il programma delle opere pubbliche. Irrinunciabile per il cittadino conoscere la pianificazione e il governo del territorio: il suolo che calpesta, gli spazi che vive, i panorami che guarda. Pertanto nel sito del Comune dovrebbero potersi leggere il Piano di governo del territorio, i Piani urbanistici attuativi, le proposte di variante al Piano di governo, le proposte di Piani urbanistici attuativi presentati da privati, le proposte di accordi/convenzioni in ambito urbanistico presentati da privati. Un piccolo novero di cose da completare. Per un servizio agli utenti che renda il Comune trasparente ed accessibile.
A Campobasso restano ancora problemi nella vendita e nelle locazioni di abitazioni
Mercato immobiliare, prezzi ballerini CAMPOBASSO. La prima parte dell’anno ha evidenziato stabilità nelle quotazioni immobiliari di Campobasso. Dopo i precedenti ribassi, la zona Mazzini non ha evidenziato variazioni. Chi è intenzionato a vendere deve fronteggiare la minore disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti, che a loro volta incontrano difficoltà sul mercato del credito. La zona più apprezzata è quella che si sviluppa intorno al “Parco dei Pini”. Nella prima metà degli anni ’90 sono state realizzate piccole palazzine, con attività commerciali al pianterreno, dotate di posto auto e immerse in spazi verdi: i prezzi si sono mantenuti stabili e si aggirano intorno a 1700 € al mq. Piccole case indipendenti del ‘600-‘700, nel centro storico, possono essere acquistate a 900-1000 € al mq. In Via Mazzini gli immobili in cemento armato sono valutati mediamente 1000-1100 € al mq. Il quartiere San Giovanni è sorto negli anni ’70-’80 con appartamenti di 120-130 mq dotati di soffitta, cantina e box che si scambiano a 1000-1100 € al mq. Per acquistare una soluzione indipendente ci si deve spostare a Colle dell’Orso, dove per una villetta singola o bifamiliare si spendono 250 mila € se usate e fino a 280 mila € se di nuova costruzione. Prezzi stabili in zona XXIV Maggio e Regina Elena. Il mercato risente positivamente dell’Università, che attira studenti pugliesi e campani, e della presenza di strutture amministrative pubbliche. La disponibilità economica è in calo. Le nuove costruzioni stanno soffrendo notevolmente e, in alcuni casi, i lavori sono bloccati anche se nei semestri scorsi si erano vendute abitazioni su carta. Sul mercato delle locazioni c’è una forte domanda di studenti e lavoratori trasfertisti che ricercano appartamenti di piccolo taglio e ai quali si sottopongono contratti transitori. Le famiglie si orientano sui quadrilocali, che costano circa 350 € al mese (fino a 400-450 € con box auto), mentre le giovani coppie ricercano bilocali o trilocali, per i quali si spendono 300 €. Una stanza singola si concede a 150-200 €. Della parte meridionale di Campobasso l’area più apprezzata è quella dei Vazzieri, grazie alla vicinanza con
i poli universitari. Nella parte orientale sono apprezzate le abitazioni presenti lungo viale XXIV Maggio e parallele (tra cui via IV Novembre): si tratta di immobili realizzati negli anni ’70 che presentano valori compresi tra 800 e 1000 € al mq. Via Gramsci, via Scarano è via Fortunato sono le strade principali della zona più popolare della città, dove le quotazioni scendono a 600-700
€ al mq. Nella frazione Colle dell’Orso le compravendite sono sempre state difficili perché era una zona soggetta a vincoli comunali, ma da pochi mesi l’area compresa tra via Liguria, via Lombardia e via San Giovanni è stata sbloccata: una parte delle abitazioni è stata riscattata e attualmente si parla di transazioni nell’ordine di 1000 € al mq.
Ieri la cerimonia presso la caserma di Campobasso
Finanza, giurano i Sovrintendenti
CAMPOBASSO. Presso la Caserma “M.O.V.M. Finanziere Antonio ZARA”, sede del Comando Regionale Molise della Guardia di Finanza, sedici Militari promossi al grado superiore di Sovrintendente, già tutti in forza ai Reparti dipendenti del Molise, alla presenza del Capo di Stato Maggiore - Col. Alessandro VITOBELLO - hanno prestato giuramento individuale di fedeltà alla Repubblica Italiana. Durante la sobria ma significativa cerimonia il Colonnello VITOBELLO ha inteso rimarcare il profondo significato dei doveri e dei valori contemplati nella formula di giuramento. Al termine dell’evento il Comandante Regionale Molise, Generale di Brigata Fernando VERDOLOTTI, ha voluto complimentarsi con i Sottufficiali ed esprimere loro i migliori auspici per il prosieguo di carriera.
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Campobasso
5 luglio 2013
Urbanistica, la maggioranza non rinuncia agli accordi di programma Il Consiglio boccia la mozione con cui il Pd ha chiesto la revoca delle delibere dell’era Di Fabio “Accordi di programma: strumento potente, elastico e veloce se lo si sa utilizzare”. Così l’assessore comunale all’Urbanistica Nicola Gesualdo ha definito le procedure messe in piedi dall’amministrazione Di Fabio per programmare l’assetto urbanistico del territorio. Gli accordi di programma sono stati istituiti con due delibere, una di Consiglio del 2007, e una di Giunta del 2008 per ovviare alla bocciatura inferta dalla Regione al Piano regolatore generale della città di Campobasso. In sintesi, si tratta di strumenti che consentono la trasformazione dell’assetto urbanistico sulla base di accordi consensuali tra diversi attori, pubblici e privati. In poche parole, dalla formazione e dall’attuazione degli accordi di programma ne deriva “un’urbanistica negoziata o contrattata”. Fin qui la premessa, doverosa, per comprendere il senso della mozione con cui il Partito Democratico ha chiesto la revoca delle due delibere dell’era Di Fabio che hanno definito la formazione degli accordi di programma. La mozione, portata ieri all’attenzione del Consiglio comunale, è stata respinta con dieci no e sei si ma la votazione è stata preceduta da un lungo dibattito che si è protratto per l’intera mattinata. Nonostante le poche presenze in aula, la discussione è stata incentrata
sulla validità degli accordi di programma visto che a chiederne la revoca sono stati gli esponenti del Pd tra cui il capogruppo Antonio Battista, assessore ai tempi di Di Fabio e favorevole alla loro introduzione. Proprio Battista ha, infatti, precisato che “all’indomani della bocciatura da parte della Regione del piano regolatore della città, era necessario introdurre degli strumenti che consentissero di costruire con un minimo di logica, ora però ad un anno dalla fine della consiliatura è necessario lavorare per spingere la prossima amministrazione a tornare all’introduzione di un Piano regolatore”. In effetti, gli accordi di programma se, da un lato, hanno colmato l’assenza di pianificazione urbanistica, dall’altro, a causa della mancanza di regole e limiti ben definiti, hanno, di fatto, stravolto la città rendendo edificabili terreni che non lo sono e indebolendo il Comune nel rapporto tra pubblico e privato. Di per sé, dunque, l’accordo di programma non è uno strumento negativo ma è necessario garantire trasparenza e parità di diritti tra le parti per non far soccombere il più debole. Il sindaco Gino Di Bartolomeo, pur condividendo in gran parte il contenuto della mozione, ha tenuto a precisare di non aver mai utilizzato, in quattro anni, lo strumento dell’accordo di programma, di
averne ereditato uno, quello che porterà alla costruzione degli alloggi di via Facchinetti e di essere intenzionato a non attuarne dei nuovi fatta eccezione per un caso, la messa in sicurezza delle scuole. “Se è l’unico mezzo per avere degli istituti scolastici a norma – ha detto il sindaco – allora sono disposto a utilizzare lo strumento dell’accordo di programma”. L’affermazione di Di Bartolomeo non è andata giù all’esponente di Citt@DiNoi. “E’ inammissibile e strumentale – ha tuonato Adriana Izzi - utilizzare l’edilizia scolastica per giustificare il mantenimento degli accordi di programma, strumenti che,
"Umiliata Civitacampomarano" Il sindaco Manuele denuncia la manifestazione "Castelli d'autore" CIVITACAMPOMARANO. "L’iniziativa “Castelli d’Autore”, ideata da un’associazione culturale del capoluogo di regione, è stata possibile realizzarla (secondo quanto “imposto” da qualcuno che ha un nome e cognome), con il “tassativo diktat” di escludere la partecipazione diretta del Comune di Civitacampomarano". Lo sostiene il sindaco del paese, Paolo Manuele. "Nello specifico non si è permesso l’inserimento del logo del Comune sulle locandine, ed addirittura si è organizzata il 3 luglio u.s.presso la Provincia di Campobasso - una conferenza
stampa “alquanto insolita”. Da alcuni organi d’informazione apprendo che ci si chiedeva come mai non ci fosse il Sindaco, oppure un esponente dell’Amministrazione, semplicemente non sono stato inviato. Nello specifico vado oltre, a priori la medesima persona che ha imposto la non partecipazione dell’ Ente, ha altresì preteso che la conferenza stampa potesse svolgersi ad una sola condizione: vietando di invitare il sottoscritto. Mi chiedo, e vi chiedo, questo è una stato di democrazia oppure uno stato di assedio? Mi preme sottolineare
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CAMPOBASSO-NAPOLI
se l’amministrazione comunale non è in grado di gestire, possono diventare dirompenti nel tessuto urbanistico della città”. Considerando la posizione del primo cittadino, l’aula ha cercato di trovare una soluzione alternativa; la. proposta poteva essere quella di revocare o rivedere le delibere che prevedono l’attuazione degli accordi di programma lasciando la possibilità di utilizzarli per la realizzazione di scuole antisismiche ma, alla fine l’intesa non è stata raggiunta. La mozione è stata bocciata, gli accordi di programma restano. Teresa Manara
che corre l’obbligo di ringraziare, l’Associazione Moliart e la Provincia di Campobasso, per l’impegno profuso e la forte volontà manifestata nell’organizzare un evento di valenza nella Comunità civitese. Per quanto mi riguarda sono deciso ad intraprendere tutte le azioni, nell’ambito della legalità, per evitare questa autentica mortificazione, sia come cittadino sia come Sindaco. Si è deliberatamente violata, oltraggiata, la figura del Sindaco, non in quanto semplice persone, bensì come figura che rappresenta una Comunità. Queste magre vittorie di consolazione - chiude il sindaco Manuele - le lascio volentieri ad altri, bensì continuerò a porre, nelle sedi opportune, serie questioni sul tema della non completa valorizzazione e fruizione dei beni: questo è un argomento che interessa tutti i molisani".
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ANNO IX - N° 30 - VENERDÌ 5 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA L’Oscar del giorno a Mario Pietracupa
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Mario Pietracupa. E' stato nominato presidente della fondazione Neuromed. La Fondazione Neuromed è nata nel 2000 in continuità con le attività dell’IRCCS Neuromed, la cui eccellenza raggiunta nel campo delle neuroscienze è riconosciuta a livello internazionale. Tra gli obiettivi del nuovo Presidente, dunque, alla stregua dell’IRCCS, puntare ad un riconoscimento territoriale più ampio, anche e soprattutto per sollecitare l’orgoglio molisano, e per valorizzare la qualità e le eccellenze che sono presenti sul nostro territorio.
Il Tapiro del giorno a Domenico Izzi
Il Tapiro del giorno lo diamo a Domenico Izzi responsabile dell'Udc. Ha fatto di tutto per potere affiancare la corsa del neo sindaco Brasiello ed oggi il suo partito è fuori dalla Giunta. Un bel colpo politico, non c'è che dire, per Izzi che, pure, era stato sempre vicino al centrodestra quando imperante era Iorio. Poi, d'improvviso, l'avvicinamento al centrosinistra e la battaglia ingaggiata a livello comunale per sostenere la candidatura di Brasiello. Grazie ai voti dell'Udc la battaglia politica è stata vinta ed oggi Mimmo Izzi ne raccoglie il risultato.
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10 5 luglio 2013
Isernia
"Abbiamo vinto una battaglia" Salva la Provincia di Isernia, il presidente Mazzuto ritiene che bisogna continuare a lottare
ISERNIA. "Abbiamo vinto una battaglia ma non la guerra", ha scritto a caldo il presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto dopo la decisione assunta dalla Consulta Costituzionale sul ricorso presentato da alcune Regioni tra le quali il Molise. La riforma delle Province contenuta nel decreto Salva Italia e il loro riordino, che ne prevede la riduzione in base ai criteri di estensione e popolazione, non sono materie da disciplinare con decreto legge: lo ha deciso la Consulta, ac-
cogliendo le questioni di legittimità costituzionale sollevate da diverse regioni. La sentenza della Corte Costituzionale conferma la bontà giuridica e politica della nostra impostazione sul taglio delle province con decreto che in Molise avrebbe portato alla soppressione completa di quella di Isernia. Soddisfatto il presidente Michele Iorio che era stato uno dei firmatari del ricorso. "Avevamo sottolineato l’inopportunità dello strumento utilizzato, l’ingiustizia del taglio discriminatorio di un
ente e non di un altro nell’ambito del Paese e l’intollerabilità del riposizionamento della strutturazione dei servizi, delle forze dell’Ordine e delle varie strutture periferiche dello Stato scaturente dal cosiddetto riordino delle province. Un riordino fatto senza un confronto politico vero, consapevole e partecipato, frutto di un’idea complessiva degli Enti locali e del bilanciamento dei poteri e delle competenze tra i vari livelli istituzionali. Abbiamo condotto una battaglia, debbo dire in completa solitudine rispetto a molte forze politiche soprattutto quelle del centrosinistra, ma alla fine abbiamo avuto ragione. E’ bene che il tema della strutturazione istituzionale venga affrontato in un contesto ampio, con un ragionamento senza preconcetti e con l’idea di migliorare, di razionalizzare le risorse, di evitare costi inutili, ma senza mai pensare a iniziative spregiudicate che depauperino il territorio, mortificando la presenza delle istituzioni repubblicane, a cominciare da quelle dello Stato in prossimità di ogni cittadino ovunque egli abbia le sue radici e intenda vivere. Siamo pronti ad un confronto, abbiamo le idee chiare ma siamo disponibili a ragionare con tutti, certi di non poter negoziare però sul diritto dei cittadini delle aree interne, di quelle scarsamente popolate, di quelle montane e di quelle con vari problemi, ad avere servizi, prestazioni e rappresentanza al pari con le zone più popolate e ricche del Paese".
“Punteremo sullo sviluppo della ricerca e sulla valorizzazione delle giovani generazioni”
Copris, approvato Pietracupa, presidente il bilancio della fondazione Neuromed VENAFRO. “Non solo sono onorato di ricoprire questo prestigioso incarico, ma soprattutto sollecitato e stimolato visto l’ambito particolare in cui opera la Fondazione”. Così, Mario Pietracupa, a proposito della nomina odierna a Presidente della Fondazione Neuromed. Il Presidente uscente, il prefetto Marcello Palmieri, resterà in carica di vice-presidente, affiancato dal prof. Guido Cavaliere. A loro, e a tutti i componenti del vecchio CdA, è stato rivolto il sentito ringraziamento del Presidente Pietracupa che ha sottolineato l’importante lavoro svolto fino a questo momento e che ha voluto al contempo esprimere il conforto che trae dalla costituzione del Cda composto interamente da persone di grande caratura. Infatti, ha aggiunto, “non è compito facile ma altamente qualificante impegnarsi a promuovere e sostenere lo sviluppo della ricerca e puntare sulla formazione degli addetti ai lavori e, in particolare, sulla informazione anche dei cittadini partendo, come ho già fatto in altri ambiti, dalle giovani
e giovanissime generazioni”. La Fondazione Neuromed è nata nel 2000 in continuità con le attività dell’IRCCS Neuromed, la cui eccellenza raggiunta nel campo delle neuroscienze è riconosciuta a livello internazionale. Tra gli obiettivi del nuovo Presidente, dunque, alla stregua dell’IRCCS, puntare ad un riconoscimento territoriale più ampio, anche e soprattutto “per sollecitare l’orgoglio molisano, e per valorizzare la qualità e le eccellenze che sono presenti sul nostro territorio e di cui dovremmo farci portavoce”. Fin dalla sua costituzione, la Fondazione si impegna per il progresso scientifico, sociale e culturale dell’intera comunità. Un obiettivo sul quale il Presidente Pietracupa ha voluto soffermarsi particolarmente poiché, ha sottolineato, “è importante dare soddisfazione alle aspettative dei cittadini che sostengono e apprezzano la ricerca, specie quella traslazionale, attraverso la quale si dà valore aggiunto non solo alla qualità della società, ma alla vita stessa”.
Nonostante una leggera perdita, il consorzio resta solido ISERNIA. E’ stato approvato lo scorso 18 giugno dal Consiglio di Amministrazione il bilancio consuntivo 2012 del consorzio Copris. Il documento contabile, il successivo 28 giugno, ha visto anche l’approvazione da parte dell’Assemblea dei soci. Come spiegato dal presidente del Copris, Antonio Conti, l’esercizio 2012 ha fatto registrare una leggera perdita che, tuttavia, non compromette in alcun modo la solidità patrimoniale del consorzio. La perdita medesima deriva sostanzialmente dai costi sostenuti per l’avvio del programma di sensibilizzazione ed implementazione della raccolta differenziata. Il Cda ha provveduto anche ad approvare il bilancio di previsione 2013, che contempla un leggero utile. Il budget è stato preventivato tenendo conto delle sole attività e dei relativi contratti già in essere nell’esercizio 2012, senza procedere alla programmazione di nuovi investimenti o implementazioni delle iniziative in corso. La ragione di questo approccio prudenziale risiede nel fatto che il consorzio da un lato, per le attività promosse fino ad oggi, ha sempre trovato un riscontro non perfettamente rispondente alle aspettative in termini di collaborazione e proposta da parte dei consorziati. Dall’altro, l’esistenza
auguri
di vincoli e impedimenti di carattere normativo ha palesato l’esigenza imprescindibile di un’azione di supporto da parte di soggetti istituzionali, quali la Provincia di Isernia e la Regione Molise, in termini di atti di indirizzo e di definizione degli ambiti di intervento. Ma in merito a tale supporto, peraltro richiesto in più occasioni dal Consorzio, finora non c’è stato alcun riscontro. Nell’esercizio 2013 il Copris, nell’ambito delle funzioni organizzative, di indirizzo e coordinamento delle attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel territori della Provincia di Isernia, Ato 1, proseguirà nelle attività di indirizzo e monitoraggio della raccolta rifiuti e nell’implementazione del progetto di raccolta differenziata. Sempre nell’esercizio 2013 si prevede di smaltire negli impianti di Tufo Colonoco 30mila tonnellate di rifiuti solidi urbani provenienti dall’Ato1 e 1.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani provenienti extra Ato1. Dal punto di vista finanziario, infine, l’analisi del rendiconto finanziario e degli indici evidenzia che la struttura finanziaria del consorzio rimarrà sostanzialmente inalterata con un ricorso al finanziamento di terzi pressoché nullo. Il margine di struttura e di tesoreria rimarranno, dunque, positivi.
"Per la dottoressa Angela Di Salvo. Gli anni per te sono come la cornice per un quadro..fanno da contorno ma la differenza e' nel soggetto!!!.Buon compleanno con affetto i tuoi amici"
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Termoli
5 luglio 2013
Fiat, Corte Costituzionale: illegittima escusione Fiom dalla trattativa TERMOLI - La Corte Costituzionale ha emesso un verdetto con cui ha sancito “llegittima l’esclusione della Fiom Cgil operata dalla direzione aziendale negli stabilimenti Fiat”., accolta con soddisfazione dal sindacato Fion Cgil. »: la segreteria regionale del sindacato esprime con un volantino la soddisfazione per il verdetto della Corte costituzionale. «E’ importante – crive la segreteria regionale del sindacato metalmeccanici - la ragione che la suprema Corte ha individuato la partecipazione della Fiom alla trattativa. La verità ha la testa dura. Tutte le bugie per le quali sarebbe stata la Fiom ad abbandonare la trattativa sono cancellate. Questa sentenza, che riporta nelle fabbriche la Costituzione, è fondamentale per tutti i lavoratori sottoposti alle pressioni e ai ricatti. In questi anni iscritti e delegati della FiomCgil hanno resistito ed è innanzitutto merito loro, grazie anche alla riuscita dello sciopero e della manifestazione della sola Fiom-Cgil del 28 giugno, se oggi è riconosciuto il diritto dei lavoratori a negoziare e contrattare in tutti gli stabilimenti Fiat. Libertà conquistata dopo anni di durissima crisi e
unilateralismo aziendale. Libertà per tutti i sindacati di dire di no ai ricatti. Ora la Fiat dismetta una guerra inutile e dannosa alla democrazia costituzionale del nostro Paese. Applichi le sentenze e non impedisca alle lavoratrici e ai lavoratori di esser liberi di scegliere il proprio sindacato, alle delegate e ai delegati il diritto di esserlo e ai sindacati, a partire dalla Fiom, di esercitare il diritto di assemblea e tutti gli altri diritti sanciti dallo Statuto dei lavoratori. E’ ora il tempo che il Parlamento faccia una legge sulla rappresentanza che garantisca il voto democratico delle lavoratici e dei lavoratori e la rappresentanza proporzionale fra le organizzazioni sindacali. E’ ora il tempo che venga abolito l’abominio giuridico dell’articolo 8 che permette le deroghe ai contratti e alle leggi. Chiediamo al Governo di convocare urgentemente un tavolo nazionale con la presenza della Fiat – conclude la nota Fiom -, per discutere il piano industriale e gli investimenti utili a garantire la salvaguardia dell’occupazione in tutti gli stabilimenti”.
Sopralluogo del curatore del premio Termoli Gallo alla Galleria Civica TERMOLI – Il professor Francesco Gallo Mazzeo, critico d’Arte di fama internazionale, docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma e curatore della LVIII Edizione del Premio Termoli di Arte Contemporanea, ha incontrato l’assessore alla Cultura del Comune di Termoli, avv. Michele Cocomazzi, effettuando successivamente un sopralluogo nei locali della Galleria Civica di Piazza Sant’Antonio, sede della mostra, e dell’area espositiva del Mercato di San Timoteo. Il professor Gallo Mazzeo, che ha già curato alcune delle passate edizioni del
Premio tra gli anni ottanta e novanta, tornerà in città nei prossimi giorni, quando sarà pianificata la progettualità artistica di questa edizione che assumerà, quest’anno, un significato molto particolare visto che andrà a coincidere con i novant’anni del grande Maestro Achille Pace, ideatore del Premio, a cui sarà dedicata una particolare sezione espositiva. “Come ho già ampiamente rappresentato nei giorni scorsi – ha commentato l’assessore Cocomazzi – sono onorato e lusingato per la ritrovata e compiaciuta disponibilità del
profrssor Francesco Gallo Mazzeo alla direzione ed organizzazione della prossima edizione del Premio Termoli. Una presenza che porterà indiscutibilmente lustro al mondo della cultura termolese, attraverso il rilancio di questa edizione nel panorama artistico e culturale italiano; un evento di grande rilevanza per la nostra città, che ha già visto nel corso del tempo transitare nomi illustri della storia dell’arte contemporanea internazionale e che sono certo riscuoterà anche quest’anno un grande consenso di pubblico”.
Ristorante "Cala Sveva" premiato dal Gambero Rosso TERMOLI – Un importante riconoscimento è stato a ssegnato dal Gambero rosso al ristorante "Cala sveva" a cui è stato assegnato il titolo di campione regionale per la specialità del cartoccio di frittura di paranza. Lìambito premio è stato ritirato a Roma durante la
presentazione della guida sullo Street Food italiano. Il titolare della Cala Sveva, Fabrizio Vincitorio e lo chef Massimo Talia, hanno espresso la propria gratitudine al Gambero Rosso per la scenta nei confronti del ristorante termolese.
Schiuma sul litorale, il consigliere provinciale del PD Fiore Aufiero interroga De Matteis TERMOLI - In merito al caso della schiuma biancastra che spesso ormai viene avvistata nel tratto del mare termolese, il consigliere provinciale, Fiore Aufiero, ha presentato una interrogazione al Presidente Rosario De Matteis e all’assessore all’ambiente, per conoscere come la Provincia di Campobasso intenda procedere, per quanto di sua competenza. Aufiero chiede all’assessore all’Ambiente di conoscere gli interventi messi in atto dalla Provincia, nell'ambito delle sue competenze, al fine di acclarare le cause dell'increscioso fenomeno. “Considerato che siamo all'inizio della stagione balneare scrive Aufieri - e che vi e0la necessita0in essere di un maggior controllo al fine di tutelare i bagnanti in primis, ma anche e soprattutto gli operatori turistici e le maestranze che traggono sostentamento dall'attivita0turistico-balneare”, chiede sempre all’assessore all’Ambiente quale azione intende porre in essere al fine di rafforzare il controllo e la tutela dell'ambiente marino e costiero.
Vivere il Porto, i sub recuperano rifiuti dai fondali TERMOLI – E’ stata seguita da molte persone l’iniziativa “Vivere il Porto” che ha visto gli specialisti del reparto emergenze subacquee (Res) e del reparto emergenze in acque (Rea) riportare in superficie molti rifiuti che erano adagiati sul fondale del porto: pneumatici, funi, reti, stivali di plastica, bottiglie e tanto altro. E dalle testimonianze dei sub il fondale del porto è pieno di cavi in acciaio e per recuperarli occorre una imbarcazione con la gru che verrà utilizzata prossimamente come ha evidenziato Silvano Guidotti, presidente dell’“Associazione Molise Sub”. All’iniziativa “Vivere il Porto”, organizzata grazie all’interessamento del circolo Legambiente di Termoli, della Capitaneria di Porto e della Lega Navale Italiana Sezione di Termoli, ha assistito anche l’Assessore all’Ambiente Augusta Di Giorgi. I rifiuti raccolti e portati in superficie sono stati a loro volta presi in consegna dagli operatori ecologici della Teramo Ambiente e conferiti in parte nell’isola ecologica del Porto e parte trasportati nel centro di raccolta.
Appuntamenti estivi, la Notte Blu sul lungomare TERMOLI – Il prossimo 19 luglio, con un giorno di anticipo, i due lungomare ospiteranno la Notte Blu. La scelta è stata molto ponderata ed ha lo scopo di far vivere i lungomare nord e sud anche nelle ore serali. L’iniziativa coinvolgerà moltissime associazioni e gruppi musicali locali che si esibiranno fino a notte innoltrata. Dieci le postazioni dove si esibiranno in concerto 6 band, un piano bar e 12 dj, inoltre ci saranno esibizioni di danza e arti marziali con la partecipazione del pubblico. All’iniziativa aderiscono molti stabilimenti balneari.
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Termoli
5 luglio 2013
Carabinieri denunciano otto persone e sequestrano armi bianche ed altro materiale di dubbia provenienza BASSO MOLISE - A Colletorto i militari della locale Stazione, unitamente al personale del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Campobasso, a conclusione di mirati accertamenti, hanno denunciato per attività di gestione di rifiuti non autorizzata e interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire 6 persone, di età compresa tra i 70 ed i 53 anni, i quali, in concorso
tra loro in qualità di eredi, avevano eseguito in contrada “Cupazzo” un ampliamento edilizio senza le prescritte autorizzazioni nonché provveduto alla sistemazione autonoma di una stradina di accesso sulla SP 40; sul conto di uno di essi, D.P.A., si è accertato, inoltre, che aveva realizzato un piazzale di 400 mq. circa utilizzando rifiuti speciali non pericolosi prodotti da attività di demolizioni edili.A Guglionesi, a conclusione di attività investigativa, i carabinieri hanno denunciato a piede libero per i reati di furto aggravato, ricettazione e possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere D.C.L., 51enne, residente a San Martino in Pensilis, già censito. Gli operanti, nel corso di predisposti servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione dei furti nelle aziende agricole, hanno intercettato e con-
trollato in località “San Vito a Cettelle” un Fiat Doblò di proprietà e condotto dal denunciato il quale, a seguito di perquisizione personale e veicolare, veniva trovato in possesso di 3 coltelli a serramanico di genere proibito nonché di diverso materiale di probabile provenienza furtiva, tra cui una telecamera marca JVC, alcune zanche per motozappa, 7 centraline per autovetture e 3 compressori per climatizzatori di autovettura. Il materiale è stato sequestrato. sottoposto a sequestro. A Tavenna i militari della Stazione di Palata hanno denunciato in stato di libertà alla competente Autorità giudiziaria D.A.A., 30enne del luogo, per il reato di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. Secondo quanto accertato, nel corso di un controllo alla circolazione stradale in via Regina Elena, l’uomo cir-
Spina di Confcommercio interviene sull’allevamento grandi manze BASSO MOLISE – “I molisani sappiano dire “sì” ai progetti che servono a costruire il loro futuro”. Entra cosi nel merito La Confdcommercio sul paventato insediamento nelle piane di Larino dell’allevamento “Gran manze” della Granarolo. “In via generale, ma ancor più di fronte alla crisi che sta portando il Mezzogiorno d’Italia, in misura maggiore rispetto alle altre zone, alla “canna del gas” - afferma Paolo Spina, presidente della Confcommercio -, opporsi ad un’idea di crescita imprenditoriale di grande portata, significa tagliarsi da soli le gambe e non avere più speranze di correre incontro a nuove prospettive occupazionali”. Spina rafforza la sua opinione portando alcuni esempi.“Dobbiamo prendere spunto da esempi che hanno funzionato, e continuano a funzionare, anche di fronte alla crisi. Penso all’Emilia, regione in cui il turismo, anche di massa, l’allevamento e l’agricoltura,
pur se intensivi, e la tradizione industriale, convivono alla perfezione, tanto da costituire un classico modello di buone pratiche che ci viene invidiato e copiato all’estero”. Poi il presidente di Confcommercio lancia un monito al senatore Ulisse Di Giacomo “il quale pare avere, come obiettivo, esclusivamente quello di navigare contro un determinato modo di fare politica e contro l’ente che sostiene il progetto, cioè la Regione Molise. Ma, di fronte alle sue esternazioni, potremmo chiedergli cosa lui abbia fatto, nel corso degli anni, per portare positive ricadute imprenditoriali e occupazionali in Molise. Quali iniziative, magari altrettanto valide economicamente, ma meno “pericolose per l’ambiente”, il senatore abbia messo in campo fino ad oggi, non è in effetti dato sapere”. Poi spina cambia argomento e si riferisce all’impianto Off- shore al largo della costa molisana.
“È giunto il momento in cui anche sul punto la Regione torni ad esprimersi, con chiarezza e in maniera definitiva, su un progetto sul quale l’attuale presidente della Giunta Frattura, all’epoca in cui presiedeva la Camera di Commercio, si era mostrato ampiamente favorevole. Questo, affinché un’altra occasione di crescita, che da quanto risulta avrebbe fruttato centinaia di posti di lavoro e circa 200milioni di Euro, ossia approssimativamente un quarto del bilancio della Regione Molise, non vada sprecata sempre per il consueto motivo. Quella “puzza sotto al naso”, cioè, che contraddistingue in troppi casi i molisani, i quali vogliono le innovazioni, ma purché non vengano realizzate “in casa loro”, salvo poi presentarsi, puntualmente, a pretenderne i frutti da chi ha saputo e voluto rischiare pur di dare speranza al proprio territorio”.
Estate montenerese 2013, un cartellone ricco di eventi MONTENERO DI BISACCIA – Un cartellone estivo ricco di eventi, con una particolare predilezione per spettacoli di cabaret, concerti e feste di quartiere che coinvolgeranno l’intero territorio cittadino. Queste le caratteristiche principali dell’Estate Montenerese 2013, illustrate nella dal sindaco Nicola Travaglini e dal vicesindaco con delega al Turismo Giuseppe Di Pinto nella foto), nel corso della conferenza stampa tenutasi in Municipio. “Il cartellone degli eventi estivi di quest’anno – ha dichiarato il sindaco Nicola Travaglini – conferma la volontà di questa Amministrazione comunale di coinvolgere l’intero territorio di Montenero, partendo dai quartieri storici del paese, passando per Montebello, fino ad arrivare alla Costa Verde. Visti i risultati degli anni precedenti, abbiamo deciso di puntare molto sugli spettacoli di cabaret, sempre più graditi da residenti e turisti. L’Estate Montenerese inizierà ufficialmente questa sera, ma merita di essere segnalato il primo evento di rilievo, completamente gratuito, che si terrà sabato 6 luglio in Piazza della Libertà con “Nuzzo
e Di Biase Live Show” i due comici – la Di Biase è di origini Molisane – che si sono fatti apprezzare negli ultimi anni nel corso del noto programma televisivo di Canale 5 “Zelig”. Molto importante anche l’evento “Profondo Sud”, che si terrà il 19 Luglio, con la partecipazione del giornalista Pino Aprile e con Eugenio Bennato ed Ezio Lambiase. Il 20 e il 21 luglio, per gli amanti delle prelibatezze gastronomiche, sarà la volta della Sagra della Ventricina Montenerese. Il 28 luglio ci sarà la festa del Cuore Immacolato di Maria, in contrada Montebello. Il 6 ed il 7 agosto ci sarà l’ormai tradizionale, ed anche molto partecipata, “Notte nel Borgo Antico”, organizzata dalla Pro Loco Frentana: nel cuore della zona storica del paese ci saranno mercatini di prodotti tipici, gastronomici ed artigianali. Venerdì 9 agosto ci sarà la settima edizione di “Una serata con Bacco”, con la partecipazione di due comici provenienti dalla trasmissione televisiva di Rai 2 Made in Sud, Alessandro Bolide e Tony Figo. Merita una menzione particolare l’unica data molisana dell’evento or-
colava alla guida dell’autovettura Fiat Marea di sua proprietà con il contrassegno assicurativo contraffatto. Infine a Montenero di Bisaccia i carabinieri della locale Stazione sono intervenuti presso il centro commerciale “Costa Verde”in contrada Padula e hanno denunciato in stato libertà per furto aggravato H.S.F., 22enne rumeno domiciliato a Cupello (CH) , con precedenti penali. Il giovane aveva cercato di asportare dall’esercizio commerciale “Piazza Italia”, alcuni capi di abbigliamento occultandoli all’interno di una borsa facendo scattare, all’uscita, il sistema di allarme antitaccheggio. La refurtiva, per un valore di circa 100 euro, è stata recuoperata e restituita ai proprietari. Il rumeno, inoltre, è stato proposto per l’emissione della misura del rimpatrio con foglio di via obbligatorio.
La Goletta Verde di Legambiente approda a Termoli
LITORALE – Ha attraccato ieri pomeriggio nel porto di Termoli la Goletta Verde per discutere con esperti e amministratori di pesca sostenibile, cementificazione della costa, qualità delle acque, scarichi fognari e accessibilità ai servizi turistici per i disabili. Anche quest’anno la campagna itinerante di Legambiente, che ogni estate realizza un monitoraggio sullo stato di salute del mare e dei litorali italiani, tocca la costa molisana. Per il ventottesimo anno consecutivo, la storica imbarcazione ambientalista, realizzata anche con il contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio Oli Usati, è tornata a monitorare le coste italiane per schierarsi contro i “pirati del mare”. A bordo dell’imbarcazione viaggia un team di biologi che conducono il monitoraggio scientifico a caccia dei punti più critici riguardo la mancata depurazione; raccolgono le segnalazioni dei cittadini denunciando le situazioni che mettono maggiormente a rischio le nostre acque. Legambiente, inoltre, mette a disposizione di cittadini e turisti il servizio SOS Goletta che consente di inviare segnalazioni di situazioni di inquinamento del mare e dei laghi. Per lanciare l’SOS ci si può collegare a www.legambiente.it/sosgoletta o inviare un SMS o MMS al numero 346.007.4114 con una breve descrizione della situazione e le informazioni utili per individuare il luogo esatto. Da Termoli Goletta Verde salperà domani per fare rotta verso il porto di Barletta. ganizzato dal Movimento Turismo del Vino in Molise, “Calici di Stelle”, in programma Sabato 10 agosto, con degustazione vini in Piazza della Libertà e con il concerto del gruppo jazz “Louis Mr. Jazz”. Il 14 agosto sarà la volta della Festa dedicata alla “Nostra Signora del Mare”, presso la Costa Verde: nel corso della serata ci sarà il concerto delle “Ninfe della Tammorra” e, a seguire, lo spettacolo gratuito di “Chicco Paglionico, Commesso dell’Ikea”, anche lui proveniente dal noto programma televisivo di Canale 5 “Zelig”. L’ultimo evento di rilievo che merita di essere segnalato, è quello del 25 agosto, con l’esibizione dei Mudù, con “Uccio De Santis Tour 2013”; la serata sarà caratterizzata anche dall’evento “Notte Fucsia”. Da non perdere, inoltre, gli appuntamenti con il teatro dialettale, le sagre, le feste di quartiere, gli spettacoli dedicati agli anziani e ai bambini. Un’estate per tutti i gusti, quindi, che siamo certi potrà regalare momenti di sano divertimento e spensieratezza a tutti i nostri ospiti”. “Sono particolarmente fiero di questo
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Sport
5 luglio 2013
Il Comitato voluto dal Sindaco mira a salvare la società rossoblù con un colpo di coda
Attaccati a un filo di speranza Per accedere in D, attraverso il ripescaggio occorrono subito 350mila euro. La stessa somma servirebbe per puntare a vincere l’Eccellenza, perdendo un anno e tifosi
Gli speculatori di ogni conio e risma quando c’è da fare qualcosa per il sociale si guardano bene da farsi avanti. Così i professionisti che si sono esageratamente arricchiti non già perché dotati di un ingegno fuori dal comune, ma solo per aver saputo seguire il solco che porta nella stanza del tesoro. Che si è aperta a ripetizione per mano del potente di turno che ha fornito loro incarichi d’oro. Chi sta fuori dai muri del Palazzo non immagina a quanto ammontino certe parcelle per perizie, perizie
suppletive e via discorrendo; né possono supporre quanti bei soldini fruttino certe presidente e gli incarichi di commissari. L’importante è stare in lista e aspettare il proprio momento e la ricchezza arriva puntuale, come il Natale. Fatta questa (debita)premessa è il caso di dire subito che è meglio mettersi l’anima in pace: i ricchi della città, per la maggior parte, continueranno a tenere i loro soldi in cassaforte, in banca, nei paradisi fiscali. Del nostro Campobasso calcio poco importa, se non di taglio, nella breve lettura dei giornali, nella visione distratta dei telegiornali locali o al bar, nel sorseggiare il caffè schiumato al latte. Tanto loro la domenica allo stadio non vanno, non sono quasi mai andati, meglio il lungo pranzo al ristorante “dove si mangia bene e si spende poco”, il weack end a Parigi o a Montecarlo, la gita a Capri o la salutare sciata sulle nevi di Roccaraso, visto che Campitello è robetta da basso ceto. IL COMITATO Il sindaco Di Bartolomeo in coda alla lunga, ma non certo barbosa, riunione dei cuori rossoblù ha avuto uno scatto d’orgoglio, nominando, seduta stante un comitato per cercare in tempi velocissimi di dare una sterzata alla nostra triste situazione. Non c’è dato di sapere che cosa ne verrà fuori dal citato comitato, ma intanto è già il primo passo per non far morire la speranza. SERIE D Tutti d’accordo: il massimo che si potrà ottenere è la serie D. Un gradino in meno di dove stavamo e dove erano riusciti a restare, con un girone di ritorno formidabile, i ragazzi di Vullo. In Lega Pro, bisogna ricordarlo, il Campobasso era salito non certo per meriti sportivi, ma comparativi. Tre anni sono bastati per liquefarne le ali e farlo cadere a pioggia. Con un teatrino che ha pochi precedenti nella storia calcistica. Ciò che sono riusciti a
Un tuffo nel passato
Gli amici Ruzzi e Persich
La foto che pubblichiamo in pagina è datata. Non solo perché i due soggetti che si sono messi in posa indossano cappello e giaccone. Ma perché lo scatto è stato fatto diversi anni fa. I due signori sono Mario Ruzzi, scomparso appena un anno fa e Bruno Persich che per sua e nostra fortuna ancora è bello e arzillo. Entrambi hanno fatto parte del Campobasso calcio del passato. Sono stati due ottimi centrocampisti. Mario ha giocato anche in difesa, dedicandosi ai nostri colori, da campobassano verace. Anche per questo è stato degno capitano. Bruno è un fiumano che si è sposato nella nostra città dove si è fatto ben volere, prima in campo e poi con la divisa di vigile urbano, nel cui corpo è arrivato a guadagnare i gradi di luogotenente. Anche suo figlio Tony è vigile urbano, prima aggregato al comando di Campobasso e da qualche anno a Termoli, città di mare, dove può dare fondo alla sua passione di sub.
Premio alla Cultura a Dell’Omo Il dottor Ermanno Dell’Omo ha ricevuto dal Coni regionale il prestigioso premio alla Cultura 2013 presso la sala di rappresentanza di via Carducci
Il dottor Ermanno Dell’Omo tra i Generali Verdolotti e Barbano e il presidente del Coni regionale Guido Cavaliere
fare Capone e Di Palma meriterebbe di essere riportato in teatro, al cinema, racchiuso in un libro di un grande scrittore, cantato a squarciagola sulla spiaggia, messo in versi da un poeta folle. La D è lì che aspetta. Ma si potrà entrare solo portandosi dietro un borsone con 350 mila euro. In caso contrario è meglio non bussare neppure il campanello. La Lega è questa: se hai i soldi, prego si accomodi, in caso contrario ripassa con il titolo in mano. Di titoli il Campobasso non ne ha, ora è rimasto come certi avversari di Mourihno, rimasti senza “tituli”. Quello che aveva se l’è portato via Di Palma che s’è divertito sino all’ultimo minuto a giocare con i sentimenti dei campobassani. Trovando la tracotanza per annunciare di aver pagato l’iscrizione, per venire smentito dal comunicato della Lega uscito 24 ore dopo. (pi.pò)
Il triste primato rossoblù difficilmente eguagliabile
Quattro radiazioni in 20 anni Il fisco potrebbe andare a spiare cosa è successo col passaggio da Capone a Di Palma Siamo tra i primi per i costi pro capite della sanità. Non ci batte nessuno in fatto di radiazioni. Brutta parola sinchè si vuole radiazione, ma è quella che veste meglio lo sbrindellato Campobasso che in 20 anni ha raggiunto una posizione niente affatto invidiabile. Quattro fallimenti –chiamiamoli così, per restare in tinta con i tempi che stiamo vivendo- sono una bella cifra. Roba inespugnabile. Addirittura infrangibile. Chi scrive ama andare a braccio, senza il conforto dei numeri e della statistica, ma così, a semplice percezione, non è dato di sapere se qualche altro lembo della terra italica abbia visto morire per ben quattro volte la propria squadra di calcio. Qui le retrocessioni non c’entrano, fanno parte del gioco, quelle. Fanno arrossire, invece, le cancellazioni dai circuiti calcistici che contano. Appena la nostra squadra raggiunge la serie professionistica dopo un paio-tre anni si affloscia e getta la spugna. Era già successo con l’ultimo bolso Molinari, passando per Johnny Di Stefano, per chiudere a Berardo. Il nome nuovo che si è andato ad aggiungere ai tre è quello di Giulio Di Palma, anche se sarebbe giusto farlo precedere da quello di Ferruccio Capone che ha dato a tutti la sensazione di aver preparato questo fallimento, usando una “testa di legno”. In modo da non far apparire in giro per il mondo calcistico e quello imprenditoriale il suo nome. Non ci è dato di sapere se anche la guardia di finanza vorrà essere così magnanima nei suoi confronti. Avendo tutti i motivi per andare a vedere dove sono finiti i soldi non versati all’erario e che, stando così le cose, non verranno mai recuperati. Perché quando un’impresa fallisce triste a chi ci capita. Fosse pure l’erario. Che tante volte è duro con i piccoli evasori mentre è tollerante con i pesci grossi. E chi si sottrae agli impegni con Equitalia per oltre 700mila euro può rientrare in questa lista. Non è nostro compito fare i delatori, ma una dritta ai signori del fisco è bene che qualcuno la dia, perché l’operazione Capone-Di Palma odora di bruciato: la società appena ceduta che nel giro di pochi giorni si arrende crea qualche sospetto. Staremo a vedere che ne verrà fuori.
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