ANNO IX - N° 101 - SABATO 5 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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REGIONE
REGIONE
Progetti svaniti e una classe politica ancora in piedi A PAG. 2
Gli indignati: “Non siamo funzionali a nessuno” A PAG. 3
L’ango lo della tartaru ga Recita un famoso adagio: "l'intervento è riuscito ma l'ammalato è morto"; potrebbe rappresentarsi così la drammatica situazione della sanità molisana, anzi della nostrana salute. Salute pagata a caro prezzo ma mai ottenuta, pur se sempre inseguita (non perseguita) e sognata dopo ogni tassa aumentata. Povero ammalato: cura pagata e mai arrivata! E' ora che al danno, almeno, non segua la beffa. Anzi è ora che la medicina (intesa come farmaco) cominci a funzionare. Una sola speranza: che dalla tintura... di IORIO non si passi ad una scomposta... FRATTURA.
CAMPOBASSO
E’ scontro polemico sulle aiuole divelte
SANITA’
La Fials denuncia “Basta con i tagli al settore”
A PAG. 7
A PAG. 4
L’Oscar del giorno a D'Ascanio
Il Tapiro del giorno a Colagiovanni
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Nicola D'Ascanio. Ai suoi tempi adottò un protocollo d’intesa con la Fondazione “Voce di Padre Pio”, finalizzato alla promozione turistica del patrimonio religioso, culturale, morale e sociale incentrato sulla figura del santo di Pietrelcina. In provincia tanti i luoghi impregnati di testimonianze religiose, in cui sono vividi i ricordi e le testimonianze su e di S. Pio. L'amministrazione De Matteis, però, non ha ritenuto di dover riprendere i contatti con la Fondazione. Insomma, per il turismo molisano neanche i santi riescono a fare il miracolo.
Arieccolo, Salvatore Colagiovanni ancora in zona Tapiro. Perché? Perché ieri si è attapirato da solo andando alla ricerca disperata di chi avesse avuto la brillante idea di far notare ai campobassani che a pochi mesi dal voto prende le distanze dal suo sindaco. L’idea è piaciuta poco. Infatti si dice che lo stesso Colagiovanni abbia dato mandato ai suoi uomini di setacciare Campobasso per far sparire le copie della Gazzetta. Comunque a Colagiovanni raccontiamo una grande verità: Oscar e Tapiro vengono decisi dall’intera redazione valutando “perle” o “scivoloni” dei protagonisti della giornata. A lui va il tapiro, stavolta doppio.
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TAaglio lto
5 ottobre 2013
Ciò che doveva essere
e non è stato Il Molise “Polo innovativo”: una idea sballata di Michele Iorio, Paolo di Laura Frattura, Enrico Colavita, Peppe Di Fabio e Giovanni Cannata
Diciamo, dal 2005 al 2012, non si faceva in tempo a registrare un’iniziativa che già ne seguiva un’altra. Il Molise ha ribollito di buone intenzioni e di grandi speranze. La Regione targata Michele Iorio ha sfornato progetti e investimenti; la Camera di Commercio di Campobasso presieduta da Paolo di Laura Frattura s’è aperta a ventaglio sul territorio; altrettanto l’Università di Cannata, il Patto Territoriale per il Matese di Colavita, e le maggiori istituzioni locali. Sulla scia della Misura 4.3 del Por Molise aveva preso forma il primo esperimento di marketing territoriale: un’azione combinata a più mani e a più voci (Paolo di Laura Frattura, Enrico Colavita e Peppe Di Fabio, al tempo sindaco di Campobasso) per cambiare i connotati avvizziti del Molise d’antan, onde renderlo moderno ed accattivante, protagonista del Polo Inno-
vativo (Progetto comunitario <P.In.>) finanziato dal Programma comunitario Pic Interreg IIIA Transfrontaliero Adriatico, gestito dall’Unioncamere di Commercio (Paolo di Laura Frattura), in collaborazione con partner socio-economici territoriali e transfrontalieri adriatici (nel caso, l’Albania), con l’obiettivo di offrire agli imprenditori dei settori agroalimentare, medico, sanitario e ambientale gli spazi fisici, gli strumenti e i servizi buoni a stimolare e a rafforzare la loro capacità d’innovare le proprie aziende e le proprie strutture. Su questo abbrivo Paolo di Laura Frattura, Enrico Colavita e Peppe Di Fabio avevano sottoscritto un protocollo che li vedeva impegnati a dare corso e impulso alla Cittadella dell’Economia a Selva Piana e a rimettere in sesto l’incubatore di via Monsignor Bologna per creare, appunto, gli strumenti e gli spazi
operativi necessari a realizzare in concreto una seria politica di marketing territoriale. Per l’incubatore di via Monsignor Bologna a Campobasso sono stati spesi circa 500mila euro per ristrutturare ciò che era stata la caserma dei Vigili del Fuoco, e altri 300 mila euro per la sua rimessa in sesto e farne un punto qualificato di riferimento per l’imprese no - profit. Ma ciò che con il protocollo d’intesa sottoscritto dalla Camera di Commercio, dal Comune e dal Patto Territoriale del Matese s’intendeva realizzare era un’area “tecnologica” (la Cittadella dell’Economia) a Selva Piana: la Silicon Valley del Molise (by Frattura), con la possibilità, in base al Progetto comunitario <P.In.>, di oltrepassare la frontiera adriatica per collaborare con l’Albania sulla base di uno scambio virtuoso di modelli di sviluppo, nella logica
del partenariato. Chi non ricorda i viaggi dal Molise alla sponda opposta dell’Adriatico? L’idea del Polo Innovativo infatti era destinata ad ampliarsi e a lievitare nel momento in cui il processo di collaborazione e di scambio (dentro e fuori i confini regionali) si sarebbe potuto avvalere stabilmente delle strutture e dell’esperienza delle Istituzioni locali e territoriali, delle Associazioni di categoria, e dell’Università. Su questi binari sarebbe dovuta correre - alimentata dalle risorse regionali, nazionali ed europee - la locomotiva della crescita socio-economica del Molise alla cui guida erano macchinisti di provata esperienza (Iorio, di Laura Frattura, Colavita, Di Fabio e Cannata). Quel treno è deragliato, ma i macchinisti si sono salvati. Dardo
Occhio alle operazioni di finanza derivata Quella che nel Molise è stata salutata come un’operazione geniale potrebbe rivelarsi un boomerang La ristrutturazione del debito della Regione Molise con l’uso della finanza derivata, operazione che a suo tempo è stata accompagnata da non pochi apprezzamenti, potrebbe risolversi invece in una vicenda dai risvolti giudiziari. Quel tipo di operazioni si sono rivelate e continuano a rivelarsi poco trasparenti o, quantomeno, di una trasparenza sospetta, degna di essere presa in esame e
valutata dalla magistratura inquirente e dalla Guardia di Finanza. Notizia di ieri l’altro, magistratura e GdF hanno operato un sequestro preventivo di 15 milioni nelle sede di un’importante banca di Verona nell'ambito di un'inchiesta su operazioni di finanza derivata stipulate dal Comune scaligero. La somma,secondo gli inquirenti, corrisponderebbe ad un illecito profitto rea-
lizzato ai danni del Comune che nel corso degli ha stipulato contratti derivati per alcune centinaia di milioni di euro. Secondo l’ipotesi investigativa delle Fiamme Gialle la banca avrebbe, in particolare, omesso di indicare commissioni occulte per oltre 15 milioni di euro. Così facendo, avrebbe creato condizioni di mancata convenienza economica dell’intera operazione finanziaria
a danno della pubblica amministrazione. Perché ne parliamo in cronaca del Molise? Perché la situazione raccontata ricalca molto, ma molto, da vicino l’operazione di finanza derivata a carico della Regione Molise. Quella, come abbiamo accennato, che fu salutata come un colpo di genio dell’allora assessore regionale Gianfranco Vitagliano
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TAaglio lto CAMPOBASSO. Sapete cos’è una Ztl? È’ l’acronimo di Zona a Traffico Limitato. Qui in Molise non ve ne sono così tutti possiamo andare ovunque con l’auto. Ma a Roma la situazione è diversa. Che siano auto blu, verdi, rosse o gialle, nelle zone a traffico limitato ci sono restrizioni per la circolazione. Vuoi per limitare il traffico in alcuni orari, vuoi per mantenere bassi i livelli di inquinamento nelle zone centrali, vuoi per mantenere in sicurezza un centro storico. Insomma, nelle grandi città le ztl sono una realtà. E dal momento che la legge è uguale per tutti, chi vìola il divieto di ingresso viene multato. Si mormora che un esponente dell’esecutivo della Regione Molise a guida centrosinistra si trovava a Roma in missione pronto, si dice, a sedere ad uno dei tanti tavoli aperti con il governo nazionale. Forse stanco per il viaggio ed impossibilitato a raggiungere la sede dove doveva recarsi, l’assessore abbia chiesto all’autista di trasgredire al divieto. L’autista però sapeva bene che, in caso di multa, questa sarebbe stata recapitata al suo indirizzo e non a quello del suo “capo” con conseguente pagamento in capo al lavoratore. In ogni caso l’uomo al volante esegue l’ordine dell’assessore della Regione Molise. Passa qualche tempo e, come era inevitabile, arriva una multa: 80 euro da versare nelle casse della Capitale. La multa non viene pagata e, trascorso un ulteriore lasso di tempo, arriva a quota 250 euro. Una cifra consistente da sborsare. Soprattutto se si tiene conto che lo stipendio di un autista non ammonta a 11.500 euro come quella dell’assessore. Ma si ferma molto prima, dopo aver eliminato uno zero. L’autista cosa fa? Chiede aiuto al membro dell’esecutivo. Per uno che intasca 11.500 euro cosa significherà collaborare in tutto o in parte al pagamento di una multa da 250 euro? Eppure si dice che l’assessore, quasi certamente del Partito democratico, abbia fatto orecchie da mercante nonostante sia stato egli stesso a chiedere all’autista di passare con l’auto blu in una zona vietata al transito. La voce circola in città ormai da un po’ di tempo. Se trovasse fondamento, come siamo certi che è, non resta che esprimere piena solidarietà all’autista consigliando, per la prossima volta, di suggerire all’assessore di fare due passi a piedi vista la mancanza di collaborazione nel pagamento di sanzioni a causa del rispetto dei suoi ordini. Anche se, a dirla tutta, se
5 ottobre 2013
L’assessore ordina
e l’autista paga Un membro dell’esecutivo regionale si rifiuta di collaborare al pagamento di una multa. Nel centrosinistra si parla di solidarietà solo quando a cacciare i soldi sono i cittadini fosse vero anche che il membro dell’esecutivo appartiene al Partito Democratico, l’atteggiamento assunto non lascia stupiti. Cosa ci si può aspettare da chi non versa il 10% dell’indennità mensile come quota dovuta al partito di appartenenza? In fondo, visti anche gli aumenti di indennità per sé stessi da un lato e di tasse per i molisani in nome della solidarietà in un momento di crisi, c’è da capire le spallucce dell’assessore: la solidarietà è dovuta dai cittadini non certo dalla classe dirigente. Come dire: nella vita ci vuole coerenza e ci vuole serietà, ha pronunciato in aula proprio un esponente dell’esecutivo. E non c’è cosa più soddisfacente nel vedere che alle parole seguono i fatti. Giovanna Ruggiero
Ieri manifestazione di protesta davanti alla Giunta al grido di “ rimpiangiamo Iorio”
Gam, l’ingegnere Nicola Baranello è amministratore unico Il presidente della Regione ha firmato il decreto di nomina Campobasso. “La governance di Gam, azienda avicola matesina, ha un amministratore unico. Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha firmato il decreto di nomina per l’ingegnere molisano, Nicola Baranello”. A comunicarlo è una nota dell’ufficio stampa del governatore. “L’affidamento a un professionista che vanta un curriculum lavorativo di straordinario rilievo. L’ingegnere Baranello è manager con certificata e profonda conoscenza dei processi industriali e aziendali e dei relativi modelli e processi organizzativi, gestionali e economici. “La persona giusta al posto giusto”, così il governatore Frattura presenta il nuovo amministratore unico. “Affidiamo – dichiara il presidente – il delicatissimo compito di amministratore unico di una azienda in sofferenza, ma ancora di riferimento vitale nel panorama economico e occupazionale del nostro Molise, a un professionista che vanta indiscusse capacità manageriali, maturate e testate in 40 anni di esperienza nella gestione di complesse unità di business. Dell’ingegnere Baranello in particolare ci piace il rigore e la trasparenza del suo metodo operativo, nonché i risultati raggiunti nei diversi com-
piti apicali rivestiti. Siamo certi – aggiunge Frattura –, che con lui coroneremo per il meglio il processo di exit strategy della Regione nell’accompagnamento che sempre abbiamo assicurato per il rilancio dell’azienda e di tutta la filiera avicola molisana”. Tra le aziende nelle quali l’ingegnere molisano ha rivestito posizioni strategiche si ricorda la lunga esperienza in Fiat-Iveco e in altre società leader nazionali e multinazionali. Negli ultimi dieci anni è stato temporary manager in aziende di diversi settori merciologici”. Intanto sempre ieri mattina i lavoratori della Solagrital hanno manifestato davanti alla Giunta regionale in via Genova a Campobasso. Stanchi e avviliti per la situazione che con l’avvento del governo di centrosinistra è ulteriormente peggiorata. “Rimpiangiamo Iorio, i molisani hanno fatto un grave errore non votarlo” era la frase più ricorrente tra i partecipanti. Anche perché, il raffronto con la passata gestione della Regione Molise, oggi è inevitabile soprattutto da parte di persone che hanno creduto nella promessa fatta dall’attuale governatore Frattura e che, ad oggi, continua ad essere irrealizzata.
Il comitato degli Indignati contro la Casta ha respinto le accuse di Frattura
"Non abbiamo speso che pochi soldi" CAMPOBASSO. "Dietro di noi non c'è nessuno, siamo semplici cittadini e non abbiamo intenzione di fermarci qui: per la prossima manifestazione coinvolgeremo soprattutto i giovani. Le polemiche non ci appartengono e offendono la gente che ha partecipato alle manifestazioni". Tre giorni dopo la protesta davanti al Consiglio regionale contro gli stipendi dei politici gli organizzatori dell'evento convocano la stampa per fare un bilancio e, soprattutto, per rispondere alle accuse che gli sono state rivolte. "I politici non hanno dato risposte. In aula è stato approvato un ordine del giorno fatto con i piedi; annunciano che incontreranno le parti sociali, ma quelli che hanno protestato sono semplici cittadini. La gente ha partecipato liberamente per manifestare lo sdegno rispetto alle ultime decisioni sulle indennità. Siamo stati offesi da questa classe politica che tutto fa tranne che occuparsi dei problemi reali dei cittadini".E rispondono alle domande dei giornalisti a partire dai costi. "Abbiamo speso in tutto 1.274 euro per volantini, Siae, la vela e la macchina che ha girato con il megafono tirano le somme - e questa cifra è stata coperta con le sottoscrizioni volontarie. Dicono che abbiamo messo in giro le vele che sono costosissime, ebbene ne abbiamo utilizzata una sola per appena due giorni". Quindi la questione degli importi contenuti sui volantini. I consiglieri contestano le cifre riportate dicendo che sono state gonfiate. "La politica deve rendersi conto del clima che c'è in giro, dello stato d'animo della gente, se non lo fa si rischia di sfociare in atteggiamenti irrazionali. Restiamo con il nostro banchetto lungo il Corso di Campobasso, raccogliamo ancora le firme a sostegno della proposta di legge di Di Lisa e D'Angelo per il dimezzamento degli stipendi dei consiglieri".
TAaglio lto
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Mentre si pensa alla linea per Sulmona, tutto tace sul da farsi sulle altre tratte
Ferrovie, il dramma molisano CAMPOBASSO. Nel lento fluire della vita molisana non è più pensabile registrare solo tagli e chiusure di strutture e apparati pubblici sul territorio. Sintomatica di questa realtà è quella che vivono ogni giorno quanti viaggiano sui treni molisani costretti, spesso, a doversi sedere a terra per viaggiare perchè l'unica carrozza di vecchie e logore Aln 668 è stracolma. O i mezzi non si mettono in moto o, peggio, restano fermi per strada. Per non parlare del binario alla stazione Termini che risulta essere il 20 b. E' lecito, allora, porsi la domanda se questa regione continua ad esistere oppure no? Se per qualcuno è stata già cancellata e quello che resta non è, ormai, che un ologramma di ciò che è stato nel passato? Un sussulto d'orgoglio la classe politica nella sua interezza lo deve avere. Non può assistere in silenzio dinanzi a quello che quotidianamente accade. Nel mentre 'Italo', il treno di Montezemolo, corre velocemente verso il Nord del Paese, noi siamo ancora a imprecare su ritardi e viaggi in piedi. La politica regionale non può ignorare quanto accade e non basta solo un ordine del giorno approvato dal-
l'aula o una protesta verbale a salvare la faccia politica per dire "ma io mi son mosso" o avere recuperato altri 4 milioni di euro per la Campobasso-Termoli per ennesimi lavori di sicurezza che viaggiano da 30 anni a questa parte nella stessa direzione. Occorrono prese di posizione che scaturiscono da una base di programma e progetto, che partano dalla consapevolezza che il Molise esiste ancora, che non è stato affossato ma che per mantenere l'autonomia deve dimostrare di potere ancora garantire un futuro. Per farlo, però, deve mettere al bando le chiacchiere e ciascuna forza politica essere portatrice di un'idea sulla quale confrontarsi. Progetti e programmi capaci di sviluppare proposte e, soprattutto, azioni. Il chiacchiericcio, i ricorsi, le denunce contribuiscono solo ad abbassare la guardia e rendere ancora più fragile un tessuto sociale e produttivo già di per sè debole. I casi delle Poste o delle Ferrovie sono solo degli esempi ma significativi della considerazione che si ha di questa terra. Alla politica tocca il compito di restituirle certezze.
"Sanità, basta con i tagli" La Fials respinge la linea assunta nel settore. "Troppa la confusione" CAMPOBASSO. Nell'incontro con la stampa di ieri, presso la sede dell'Asrem, i rappresentarti delle sigle Sindacali della Sanità, si sono confrontate sulla delicata questione che riguarda il personale dipendente dell'Azienda sanitaria, personale che continuamente vede variare alcuni aspetti in merito posizioni, orari, ed anche retribuzioni. Carmine Vasile della Fials, uno dei sindacati maggiormente rappresentativi della categoria,
ha affermato che "Non possiamo più assistere a tagli sconsiderati, che guardano solo agli aspetti economici e non ai servizi ed alle necessità del personale e di conseguenza degli utenti. Stiamo attraversando un momento di gran confusione nella definizione dei carichi di lavoro, delle ferie, dei riposi e delle indennità dei dipendenti. Non si devono vedere i soli bilanci, ma l'intero sistema"."I sacrifici, ha continuato Vasile, devono com-
pierli tutti, in fase di riorganizzazione. Viviamo da 5 anni in continua precarietà, ormai da quando siamo in regime di commissariamento e nulla si sta facendo per uscire da tale condizione. Bisogna, ha concluso il Sindacalista, aprire una vera e propria vertenza sulla Sanità, con una revisione triennale degli accordi, anche in materia di assunzioni, dimenticando gli sconsiderati criteri che ormai vedono contrattualizzare personale ogni semestre, con una rotazione che mai permette una sana e stabile organizzazione del lavoro. È necessario, a riguardo, la stipula di un Contratto Integrativo, così da ordinare complessivamente il comparto e cercare di compensare le lacune ed i disagi che oggi cominciano ad essere davvero insostenibili per lavoratori ed utenti."
“Il me dolce naufragare in questo mare” a Lampedusa si è trasformato in tragedia di Massimo Dalla Torre Un mare di morti. Questo è il commento che i cronisti di tutto il mondo hanno fatto per descrivere la tragedia avvenuta nel mare di Lampedusa. Una tragedia che va ben oltre l’immaginabile. Una tragedia che con una violenza inaudita, fa si che l’uomo è poca cosa. Commenti che nascono dopo aver assistito attoniti allo scorrere delle immagini che sono giunte da Lampedusa ultimo avamposto, si fa per dire, dello stivale dove centinaia se non migliaia di profughi sbarcano o muoiono ogni anno per scappare dagli orrori della guerra, della povertà, della fame, della desolazione. Quattro parole che non dovrebbero esistere sul vocabolario della civiltà che, nell’incongruenza della parola “civile”, anche se pazzesco, permette accadimenti simili.
I quali, lasciano il vuoto dentro, perché non è concepibile che per colpa di conflitti che spesso e volentieri scaturiscono da interessi economici mascherati da questioni ideologiche o religiose, fanno si che l’esodo verso l’Europa si trasformi in un’ecatombe di dimensioni indescrivibili. Esodo verso chi? verso cosa? ci si domanda in queste ore. Esodo perché? Esodo con la speranza di trovare un luogo dove, se pur tra le vicissitudini, basti vedere le condizioni di vita che conducono questi sventurati, allontana lo spettro della desolazione, degli odi razziali. Tutte cose che non possono essere cancellate perché segnano profondamente. 300 o forse più le persone, almeno questo è il primo bilancio stimato dai soccorritori, che non potranno arrivare a destinazione. 300 per il momento anche se di queste sono 150 circa i ca-
daveri destinati a salire recuperati dai fondali e dalle acque antistanti la spiaggia dei conigli luogo amatissimo da mister volare ossia Domenico Modugno. 300 fratelli, come li ha chiamati papa Francesco che a gridato vergogna e che ad Assisi ha pregato sulla tomba dell’ umile tra gli umili, povero tra i poveri. Vergogna all’indirizzo di chi siede nei palazzi del potere europeo che finalmente si è deciso a prendere coscienza di quello che è accaduto. Vergogna collettiva aggiungiamo noi: perché al posto di salvaguardare la vita umana, anche se non della nostra stessa etnia, cerchiamo di scalzare “il vicino” con la speranza di guadagnare posizioni in una classifica che non ha alcun valore. Vergogna perché dinanzi alla disperazione anche dei soccorritori, come quella della dottoressa che si è abbandonata a un pianto dirotto, non ci si
può affidare né alle parole di circostanza né alle accuse xenofobe lanciate all’indirizzo di chi siede nei banchi del governo. Vergogna perché un’isola ma anche altri lidi non può essere scenario di tragedie dove il sorriso di un bambino, lo sguardo perso di una donna o l’ansimare di chi è affamato e assetato non può essere barattato con un falso pietismo. Un baratto causato dall’immobilismo culturale e materiale che si fa largo tra l’indifferenza totale che, oggi più che mai, deve necessariamente divenire presa di coscienza e non terreno di scontro tra fazioni avverse. Un baratto che una volta terminata l’emergenza lascia spazio al disinteresse per chi per una ciotola di acqua o per un pasto caldo oggi è solo una croce di legno con impressa una data di cui difficilmente cui si può dimenticare.
TAaglio lto
5 5 ottobre 2013
La giunta provinciale presieduta da Nicolino D’Ascanio aveva sottoscritto un protocollo d’intesa con la Fondazione “Voce di Padre Pio” Quella presieduta da De Matteis non ne ha tenuto conto
Il turismo non decolla, neanche se affidato ai santi Il Molise con le sue chiese, i suoi conventi, i luoghi della tradizione, avrebbe buone possibilità di dare impulso, spessore, e valore al turismo religioso
C’è una branca del turismo di cui si parla poco e meno si conosce. Eppure muove migliaia di persone da un capo all’altro del mondo: il cosiddetto turismo religioso. Gente che vuole vivere emozioni profonde, ritrovare le motivazioni della propria esistenza nei luoghi in cui le religioni hanno sedimentato la loro storia e detengono segni tangibili, ma non disdegna di vivere le tradizioni, la cultura, e l’ambiente del posto. Per avere un’idea della grandezza del fenomeno, si pensi alle mete religiose quali Gerusalemme, Roma, Lourdes, Loreto, Santiago de Compostela. Riducendo le proporzioni, ma tenendo a base le radici religiose dei viaggi e dei viaggiatori in rapporto ai luoghi e alla presenza di testimonianze delle fede cattolica, anche il Molise con i santuari, i suoi conventi, i luoghi della tradizione religiosa, ha la possibilità di entrare nel grande circuito del turismo religioso. Una realtà a sé stante, ma piena di motivazioni che se se colte col giusto senso della realtà e, soprattutto, se estrapolate e poste in risalto per ciò che valgono nella considerazione dei fedeli, può rappresentare
una porzione considerevole del turismo regionale. Se ne parla da tempo, sperando che nelle stanze delle istituzioni locali (Regione, Province, Comuni), là dove si programma e si discute, qualcuno ponga attenzione a questa componente turistica e la renda in una qualche maniera protagonista, sapendo di concorrere concretamente anche all’economia collettiva. Naturalmente, per far sì che la scelta trovi piena corrispondenza, va stabilito un rapporto con l’apparato religioso, con il quale studiare e realizzare tutte le formule possibili per creare ai viaggiatori le condizioni ideali per vivere la propria fede e la realtà dei luoghi. Un tentativo di uscire fuori dalla fin qui comprovata indeterminatezza lo si poteva cogliere dall’iniziativa avviata dalla giunta provinciale al tempo della presidenza di Nicola D’Ascanio, parliamo, quindi di circa un lustro fa, di adottare un protocollo d’intesa con la Fondazione “Voce di Padre Pio”, finalizzato alla promozione turistica del patrimonio religioso, culturale, morale e sociale incentrato sulla figura del santo di Pietrelcina. Nato nel beneventano, il monaco con le stimate ha trascorso alcuni anni nel Molise sostando
a Venafro, a Campobasso, e a S. Elia a Pianisi: luoghi impregnati di testimonianze religiose, in cui sono vividi i ricordi e le testimonianze su e di S. Pio. Sull’opera e la vita di questo santo è in essere una grandissima manifestazione di fede che ogni anno, da tutte le parti del mondo, muove milioni di fedeli verso S. Giovanni Rotondo e i luoghi dove la sua vita terrena si è snodata e compiuta. In questo itinerario, come accennavamo, il Molise e, in particolare, la provincia di Campobasso possono offrire davvero una enorme possibilità alla richiesta di conoscenza e di partecipazione dei fedeli. L’intuizione dell’Amministrazione Provinciale è stata ritenuta da più parti apprezzabile. Ma è finita là. Finito il mandato di D’Ascanio, il subentrante De Matteis non ha ritenuto di dover riprendere i contatti con la Fondazione “Voce di Padre Pio”, né con la struttura Comunicazione della Provincia Francescana, elemento di saldatura tra le visione laica del turismo, e quella religiosa. Insomma, per il turismo molisano neanche i santi riescono a fare il miracolo. Dardo
La Lettera
Assunzioni Rai, strano comunicato del Cdr di Cosimo Santimone* Ho letto il comunicato del Cdr della Tgr del Molise. L’ho letto e riletto. E, a prescindere dall’invito dell’amico Vincenzo, non posso non fare qualche riflessione in merito. Innanzitutto l’Ordine, da tempo, vigila scrupolosamente su selezione e andamento dei corsi delle scuole di giornalismo (attraverso il Comitato tecnico Scientifico, organismo del quale faccio parte). Così come è altrettanto vero che l’ordine può sollevare questioni di illegittimità. Ricordo al Cdr della Tgr Molise che all’ordine dei giornalisti, in quanto ente esponenziale (e dunque soggetto di diritto) viene riconosciuta la legittimazione attiva che può avere come finalità la tu-
tela degli iscritti. Qui non si parla di deontologia ma di norme e l’ordine, da un punto di vista assolutamente asettico, ha il diritto-dovere di denunciare eventuali situazioni che vadano a ledere i propri iscritti. A suffragio di tale tesi ci sono diverse sentenze, consultabili da chiunque, sulla legittimazione attiva degli ordini professionali (questo oltretutto è l’orientamento prevalente degli ultimi anni nella giurisprudenza): sentenza del Tar Puglia – Lecce – Sezione seconda – numero 1847 del 2011; Tar Lombardia – numero 74 del 2010; Consiglio di Stato – Sezione V° numero 6011 del 2009; Consiglio di Stato Sezione V° numero 2148 del 2011. Per quel che riguarda invece le ‘norme e sentenze
che vietano assunzioni su base regionale’ nessuno ha mai parlato di una redazione di ‘soli molisani’ ma appare inaccettabile, anche alla luce del decreto legislativo numero 165 del 2001 (testo unico sul pubblico impiego modificato dall’articolo 51 del decreto legislativo numero 150 del 2009) che negli ultimi anni non ci sia stato posto per qualche nostro conterraneo. Un ‘problema’, ahimè, non solo molisano se, come recita l’agenzia Asca dello scorso 25 settembre (dunque pochi giorni fa), “Il presidente dei deputati del Popolo della libertà, Renato Brunetta – si legge nel dispaccio di Agenzia - ha presentato un'interrogazione al presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi ra-
diotelevisivi , Roberto Fico, su alcune assunzioni fatte negli ultimi tempi alla Rai e sulle nomine già fatte o in programma a Viale Mazzini. ''Nell'arco di brevissimo tempo - scrive il capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati - sono stati già assunti in Rai, su pro posta del direttore generale, Luigi Gubitosi , e senza rispettare alcun criterio di pubblicità, trasparenza e soprattutto imparzialità, numerosi dirigenti apicali, molti dei quali provenienti dall'azienda 'Wind', in cui lo stesso direttore generale ha svolto in precedenza la propria attività lavorativa''. Il problema, in ogni caso, è un altro. Il sottoscritto, e credo di poter parlare a nome dei tanti colleghi che mi hanno scelto come rappresentante in seno al consiglio nazionale, si sarebbe aspettato un commento di ben altro tenore dal Cdr della Tgr del Molise. Lo sdegno, sinceramente parlando, è solo il nostro. Un ultimo appunto: il collega Cimino, e lo dico perché ho potuto apprezzarlo in prima persona, ha sempre operato ‘promuovendo lo spirito di collaborazione tra colleghi’ con estremo equilibrio e misura. *Consigliere nazionale dell'Ordine dei Giornalisti
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Campobasso
5 ottobre 2013
DOPO
PRIMA
Non toccate quelle aiuole Le aiuole di piazza Municipio sono state già adottate dalla Comunità di riabilitazione psicosociale Giovanni Falcone di Gambatesa. Sarebbe questa la motivazione che ha spinto l’amministrazione ad attivare la polizia municipale per sanzionare un gruppo di attivisti del Movimento Cinque Stelle Campobasso che un paio di settimane fa, in una azione dimostrativa di “Guerrilla Gardening”, ha osato rimettere a nuovo un paio di aiuole di piazza Municipio, completamente spoglie ed abbandonate da anni, mettendo a dimora una decina di piante per restituire decoro ad una parte della piazza e per spingere l’amministrazione ad avere una maggiore cura per il verde pubblico. Non l’avessero mai fatto. Le tabelline del Movimento Cinque Stelle sono state rimosse, le piante sono state estirpate perché secondo gli amministratori della città si trattava di “verde abusivo”e molto probabilmente uno degli autori del blitz riceverà il verbale dei vigili, che dovrebbe ammontare a circa 400 euro, per l’esposizione delle piccole tabelline fatte con una tavoletta di legno e scritte con il pennarello. E tutto questo putiferio solo perché le aiuole sono già state affidate alla comunità di Gambatesa. “Bastava dirlo, bastava una semplice telefonata – ha commentato Simone Cretella – la reazione dell’amministrazione è stata davvero eccessiva, l’estirpamento delle piante e l’eliminazione delle targhette del Movimento Cinque Stelle hanno più il sapore del dispetto politico che del rispetto della legalità”. Gli esponenti del Movimento del capoluogo sono lieti di apprendere che le aiuole della piazza sono state già adottate ma, a questo punto, i pentastellati del capoluogo si aspettano la stessa solerzia e la stessa tempestività d’azione da parte dell’amministrazione quando si tratta di affissioni abusive e di cemento abusivo.
Simone Cretella e Antonio Federico
Biblioteche, non chiudiamole L’Ugl in piazza Oggi giornata di sensibilizzazione per i centri di cultura Anche quest’anno le Biblioteche italiane scendono orgogliosamente in piazza con la seconda edizione della Giornata nazionale delle biblioteche e con il BiblioPride 2013, che in tutta Italia, sabato 5 ottobre, punta a rilanciare l’attenzione su un settore e un servizio pubblico ancora vitale e amato dalla popolazione. Cuore dell'evento, ideato dall'Aib-Associazione Italiana Biblioteche, è Firenze. Purtroppo, non sempre basta la voglia e l’orgoglio per migliorare le condizioni operative di un servizio quando, a livello nazionale, in meno di dieci anni, è stato re-
CAMPOBASSO. Nella Chiesa di San Giuseppe Artigiano a Campobasso, si è svolto il convegno “Nuove possibilità di cura per le malattie vascolari”. Il Parroco, don Vittorio Perrella, nell’introdurre i lavori ha ringraziato la Fondazione “Giovanni Paolo II” per aver promosso l’incontro, ricordando che questo tipo di incontri sono ormai diventanti appuntamenti periodici molto sentiti dalla comunità parrocchiale. Il Direttore Generale della Fondazione, dottor Gianfranco Ra-
gistrato un meno 60% di investimenti e organici ridotti all'osso per tutto il comparto bibliotecario pubblico. Anche nella nostra regione le biblioteche non se la passano bene. Tagli e prospettive poco rosee coinvolgono un po’ tutti gli istituti bibliotecari locali, a cominciare dalle due biblioteche cittadine di Campobasso, la Biblioteca provinciale “P. Albino”, con oltre centocinquant’anni di storia, e la BiblioMediaTeca comunale, che pur continuando a far registrare dati d’affluenza giornaliera notevoli, sono costrette a fare i conti con stanziamenti sempre più ri-
dotti. Perché non si verifichi anche per le nostre biblioteche cittadine quello che si è appena verificato per l’importantissima Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America, che da un giorno all’altro ha dovuto chiudere i battenti, anche online, e fermare tutte le proprie attività, è importante che l’onda lunga dell’amore, della passione, dell’orgoglio che possiamo vantare nel possedere una rete bibliotecaria così radicata sul territorio, si espanda andando ben oltre questa singola data del 5 ottobre.
"E' drammatica la situazione del nostro Paese" CAMPOBASSO. Oggi, davanti a tutte le Prefetture d’Italia saranno organizzati presidi dell’Ugl per sensibilizzare i Parlamentari e tutta la classe politica sullo stato drammatico del nostro Paese e sulle reali condizioni di vita dei cittadini italiani. Li invitiamo pertanto a partecipare ai nostri
presidi e a confrontarsi con noi. L’Unione Territoriale del Lavoro di Campobasso in piena adesione di tale evento ha organizzato un presidio, dove sarà presente una propria delegazione, davanti la sede della Prefettura di Campobasso dalle ore 10,00 alle ore 13.00.
Malattie vascolari, le nuove cure Nella chiesa di San Giuseppe Artigiano il convegno della Fondazione Giovanni Paolo II stelli, dopo aver ringraziato il Parroco, don Vittorio, e l’intera Comunità per l’accoglienza, ha illustrato brevemente le attività della Fondazione, sottolineandone i valori che animano tutti gli operatori e la valorizzazione della pratica clinica con riferimento alle malattie cardiovascolari ed oncologiche. Il dottor Pietro Modugno, Responsabile UOS di Chirurgia della Fondazione “Giovanni
Paolo II”, ha iniziato la sua relazione parlando della malattia di gran lunga più frequente delle arterie: l'aterosclerosi che è determinata dal deposito, all'interno dell'arteria, di materiali diversi, come grasso (colesterolo), cellule morte etc. Se le arterie si indeboliscono troppo, a causa dell'aterosclerosi, possono dilatarsi. Questo può avvenire in qualsiasi arteria, ma il più delle
volte a essere colpita è l'aorta. Quando l'aorta si dilata molto si forma l'aneurisma. Solitamente l'aneurisma non fa male, però è molto pericoloso, perché anche se non provoca dolore, può rompersi all'improvviso con conseguenze molto gravi (morte per emorragia). Per questo gli aneurismi devono essere operati prima che diano disturbi o comunque quando vengono scoperti. Questo avviene spesso in
occasione di accertamenti ecografici. Interventi chirurgici di questo tipo sono ad alta complessità e possono essere eseguiti solo in centri specializzati. I successi ottenuti in questi anni dall’Equipe di Chirurgia Vascolare sono dovuti anche alla presenza di Medici anestesisti altamente specializzati e qualificati che il dottor Modugno ha pubblicamente ringraziato.
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Campobasso
5 ottobre 2013
Per muovere la politica e la burocrazia bisogna incatenarsi.
Un passo avanti nella vertenza degli operai della Sangiuliano Scarl A Michele Petraroia gli va riconosciuto il merito, dopo gli estenuanti elenchi di incontri chilometrici finiti a buoni propositi e a buone intenzioni, di aver sciolto quantomeno la parte più complessa della vertenza Un gesto eclatante: l’incatenamento del Segretario generale regionale della Fillea Cgil Molise, Pasquale Sisto, all’inferriata esterna della sede del Provveditorato alle Opere pubbliche in viale Elena a Campobasso, ha fatto muovere la politica (l’assessore regionale Michele Petraroia) e la burocrazia (il provveditore alle Opere pubbliche Donato Carlea) sulla vicenda degli operai della ditta San Giuliano Scarl, impegnata nella realizzazione della galleria di San Giuliano di Puglia, ovvero del primo lotto del collegamento tra la Fondovalle Tappino e la Strada statale 87 (Piane di Larino), i cui lavori sono fermi dal febbraio 2012. Sul caso era sceso il silenzio e il disinteresse nonostante il licenziamento di 10 operai e la mancata erogazione della Cassa integrazione per il periodo compreso tra maggio 2010 e aprile 2011, alcune mensilità e il cinquanta per cento del Trattamento di fine rapporto(Tfr). Un bel cumulo di motivi di protesta e di rivendicazione che, come diciamo, finalmente sono stati affrontati nel corso dell’incontro
con il provveditore Carlea, il funzionario competente del provveditorato , Rossana Caruso, il consulente aziendale della Sangiuliano Scarl, Antonio Di Donato, il segretario regionale della Fillea Cgil Molise, Pasquale Sisto e il direttore del Servizio regionale Politiche per l’Occupazione, Vincenzo Rossi. Finalmente anche un risultato di una certa concretezza: l’impegno del Provveditorato alle Opere Pubbliche del Molise, committente dell’opera stradale, a provvedere al pagamento delle mensilità relative ai periodi di collocamento in Cassa
Il tradizionale appuntamento denominato “BioDomenica”, per promuovere l’incontro tra produttori, cittadini, associazioni e consumatori del mondo biologico, organizzato da AIAB e Coldiretti Molise, si svolgerà domenica, 6 ottobre prossimo, a Campobasso in Piazza Vittorio Emanuele dalle ore 10 al tramonto. Esso rientra nella campagna nazionale di promozione e informazione dedicata al biologico, per far conoscere i metodi dell’agricoltura biologica ed i suoi prodotti. Un’occasione che, come sempre, sarà ricca di tante iniziative, degustazioni guidate, laboratori dimostrativi, per grandi e piccini, ma anche incontri, scambi di opinioni e conoscenze per valorizzare l'incontro tra produttori, cittadini, associazioni, istituzioni e consumatori e favorire la moderna cono-
integrazione e mobilità ai lavoratori interessati, non appena l’impresa certificherà i crediti vantati da ciascun lavoratore. Un passo avanti, anche se poi bisognerà affidarsi alla buona volontà dell’impresa per avere le cifre da pagare. Questa volta a muovere le acque ha provveduto, incisivamente, l’assessore regionale Michele Petraroia, e gli va riconosciuto il merito, dopo gli estenuanti elenchi di incontri chilometrici finiti a buoni propositi e a buone intenzioni, di aver sciolto quantomeno la parte più complessa della vertenza. Merito anche del
provveditore Carlea espostosi in prima persona il quale, sull’abbrivo delle varie disponibilità affiorate nel corso dell’incontro, ha fatto intendere che c’è la possibilità di “gettare le basi per il completamento dell’opera infrastrutturale”: la struttura competente del Provveditorato infatti sarebbe già in possesso del progetto esecutivo del completamento dell’opera. Al completamento dell’opera stradale si sono espressi con vigore, anche in considerazione che a San Giuliano di Puglia è in atto la realizzazione di un centro di accoglienza profughi, i sindaci dei Comuni del cratere sismico “affinché possano essere migliorate le condizioni di viabilità che interessano proprio la zona ove è rimasta inconclusa l’opera della galleria della Sangiuliano Scarl”. Il tutto ha consentito all’assessore Petraroia di chiosare così l’incontro e i risultati raggiunti: “Quella che abbiamo costruito è un’occasione di fiducia per l’intero territorio di San Giuliano e dei Comuni limitrofi, di cui ci faremo portavoce affinché si possano creare le con-
dizioni per una collaborazione tra il ministero dell’Interno, e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per la realizzazione di un’arteria di grande interesse strategico per ciò che saranno le prospettive future di sviluppo del Molise”. Dardo
Michele Petraroia
Domani a Campobasso è BioDomenica Appuntamento in Piazza Vittorio Emanuele dalle 10 al tramonto scenza del mondo biologico ed il consumo di prodotti buoni, sicuri, di qualità, locali e sostenibili. Un luogo di incontro tra quanti hanno contribuito a rendere l'agricoltura biologica una realtà in perenne crescita ed in controtendenza rispetto al resto dell'agroalimentare, capace di attrarre ogni anno nuovi consumatori. Parlare di agricoltura biologica, oggi, significa infatti parlare di un modello vincente della Green economy, ma anche di rispetto per l’ambiente, di nuove prospettive occupazionali, di tutela della biodiversità, di salute, di gusto, di consumo consapevole e finanza etica. Oggi l’agricoltura biologica può contare
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di Giuseppe Saluppo
su diverse figure professionali molto evolute, in perfetta sintonia con le moderne tecniche produttive e fortemente motivati dalle ricche potenzialità del mercato e dalla ricerca di un nuovo stile di vita. Uno stile di vita che, in agricoltura, non può prescindere da un secco NO all’introduzione di coltivazioni OGM. E’ per questo che la Biodomenica sarà anche l’occasione per ribadire ancora una volta con forza un modello di agricoltura sostenibile e libero dalle coltivazioni geneticamente modificate. Un tema che verrà proposto anche ai cittadini nelle dieci domande del sondaggio “ Il Bio ha 10 domande per te”.
L’appuntamento è, quindi, a Campobasso in Piazza Vittorio Emanuele dalle ore 10 al tramonto, dove saranno presenti agricoltori ed altri operatori biologici nei gazebo allestiti da AIAB MOLISE e COLDIRETTI MOLISE, con la presenza dei giovani produttori biologici di mele, uva e ortaggi di stagione, olio, sottolii, conserve e confetture, funghi e tartufi conservati ed altri prodotti, ma anche luogo di incontro tra quanti hanno contribuito a rendere l'agricoltura biologica una realtà in crescita, capace di attrarre, ogni anno, nuovi estimatori alla ricerca di scelte eque e di un consumo critico e consapevole.
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Isernia
5 ottobre 2013
Provincia, sbloccati 900mila euro per le imprese Potranno essere pagati gli arretrati da destinare a sanare i ritardi
ISERNIA. Con la registrazione da parte della Corte dei Conti del decreto emanato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, è arrivato il via libera all'anticipazione al 2013 della seconda tranche di pagamenti dei debiti arretrati degli enti locali. Enti ai quali, verranno erogati, a breve e non più come inizialmente programmato il prossimo anno, altri 1,8 miliardi di euro per poter pagare i crediti arretrati vantati dalle imprese. Alla Provincia di Isernia saranno destinati, mediante il mutuo già contratto con la Cassa Depositi e Prestiti, altri 900mila euro. L'ente di via Berta, che ha già utilizzato la prima parte del mutuo per i debiti con le imprese, potrà usufruire immediatamente di questa seconda parte di fondi anziché dover aspettare il 2014. Cosa questa che permetterà, quindi, di pagare
entro quest'anno tutte le fatturazioni emesse al 31 dicembre 2012. A tal fine, infatti, è stata già inviata alla Cassa Depositi e Prestiti la richiesta per l'erogazione di questa somma. La Provincia di Isernia ha potuto beneficiare del finanziamento grazie alla presentazione, effettuata entro lo scorso 30 aprile da parte dall'Amministrazione provinciale e dei dirigenti, di tutta la documentazione richiesta nel decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze n° 35 dello scorso aprile. Soddisfazione è stata espressa dal Presidente Luigi Mazzuto, che già durante la conferenza stampa di ieri aveva annunciato l'imminente sblocco di altre somme per il pagamento dei crediti arretrati vantati dalle aziende che hanno effettuato lavori per conto dell'ente o fornito beni e servizi.
2 Super Nonni Venafrani festeggiano 1500 e più anni !!!!! VENAFRO. Due alberi di OLIVO, nati e cresciuti nel territorio di VENAFRO sono balzati alla ribalta e presto faranno arrivare anche tanti vantaggi al Molise. La loro location è strabiliante, infatti il primo si trova nella Piana del territorio a soli 2 Km. dal Centro storico della citta' e l'altro ugualmente a 4 Km. circa dal primo, ma in posizione Collinare. Le foto dei due alberi, riprese
dal dott. Giovanni Venuto, parlano da sole ed oltre a mostrare caratteristiche uniche, che la Natura ed i Secoli hanno scolpito in questi due eccezionali produttori di Olive AURINE (La Cultivar Unica, Storica ed Eccellente qualita' Venfrana), sono anche dei Testimonial importanti per l'entrata nel Mercato Globale dell'OLIO di Venafro, che all'inizio dell'anno 2014 debuttera' con il prodotto voluto e riscoperto dalla Nuova Coope-
rativa Agricola "COLONIA JULIA VENAFRANA". L'azione sinergica intrapresa anche con la collaborazione del PARCO REGIONALE dell'OLIVO Molisano, del Comune di Venafro, della REGIONE MOLISE e dell'Associazione Citta' dell'Olio Italiane (di cui anche Venafro è una dei fondatori), si spera che riportera' VENAFRO al posto che gli spetta in questo settore importantissimo dell' Agricoltura Nazionale.
Sportello legalità per le imprese ISERNIA. La Camera di Commercio di Isernia è titolare del progetto “ Sportello legalità – punto di ascolto per le imprese” che si prefigge di costituire e rendere operativo uno sportello provinciale di prima assistenza alle imprese esposte a situazioni di illegalità. Si tratta, cioè, di dare ascolto a tutti quei soggetti che sono in situazioni di indebitamento, di grave crisi finanziaria e in difficoltà economiche tali da porli a rischio racket e usura. Con questo sportello la Camera intende mettere a disposizione delle imprese un team di esperti (legali, commercialisti, psicologi) per prospettare azioni di aiuto e offrire un supporto specialistico concreto. Successivamente la Camera di Commercio stipulerà un protocollo di intesa con le diverse Associazioni presenti sul territorio che già si occupano di questi temi, al fine di dare un aiuto concreto alle imprese in difficoltà. A tal proposito, il Presidente dell’Ente camerale Piersimoni, ha incontrato i rappresentanti della Fondazione “San Pietro Celestino” e della Caritas che già sono impegnati nelle stesse problematiche per le famiglie, al fine di creare e mettere in campo sinergie ed esperienze e raccordarne le attività. La finalità di questo progetto, conclude il Presidente Piersimoni, è duplice, da un lato quello di promuovere la legalità attraverso la creazione di un apposito sportello per le imprese in difficoltà, colpite da crisi da sovraindebitamento e da usura per indirizzarle in un processo funzionale di gestione delle risorse economiche e ripianificazione dei debiti, dall’altro promuovere e combattere il fenomeno dell’usura, attraverso strumenti di prevenzione e contrasto, molto utili in un periodo di indebitamento per le imprese.
Le prospettive del Volturno Oggi l'incontro dibattito sul futuro della valle Si terrà oggi, a partire dalle ore 17, presso il centro comunitario ‘San Michele Arcangelo’ di Valloni di Colli, l’incontro/dibattito: “La Valle del Volturno: Quali prospettive?”. Tra i relatori: Vittorio Nola, presidente del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro, il quale intende promuovere la riorganizzazione del territorio della Valle al fine di utilizzare in maniera più efficiente le risorse ivi presenti; Claudio Papa, contitolare dell’azienda Dolceamaro, che si propone di investire nella zona per ricavare materie prime da introdurre nel ciclo produttivo della propria azienda; Domenico Di Meo, della sezione pentra del club alpino italiano, che illustrerà il progetto elaborato proprio dal Cai per un percorso turistico nella Valle del Volturno che interessa cinque Comuni; Dario Incollingo, dirigente della Banca Etruria (con una sede a Roccaravindola), il quale manifesterà l’interesse dell’istituto di credito nel favorire lo sviluppo dell’area; Vittorino Facciolla, assessore regionale all’Agricoltura, il quale essendo particolarmente impegnato nel rilancio del settore di propria competenza, raccoglierà le proposte avanzate nel corso del dibattito ed illustrerà piani ed obiettivi della Regione. L’intervento conclusivo sarà, poi, affidato al Presidente della Regione Molise Paolo Frattura. A moderare l’incontro/dibattito sarà, invece, Michele D’Alessio, in qualità di promotore del centro comunitario ‘San Michele Arcangelo’ di Valloni. Interverranno numerosi sindaci della provincia di Isernia.
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Termoli
5 ottobre 2013
In arrivo fondi per la tratta ferrata Termoli – Campobasso TERMOLI – Fondi in arrivo al Molise per migliorare la linea ferrata Termoli – Campobasso. I componenti la Giunta regionale ghanno incontrato i rappreesentanti di Trenitalia Rfi e siglato un accordo che permetterà gli interventi sulla lineas ferroviaria: A disposizione 4,5 milioni di euro dei quali 1,6 milioni da poter impiegare subito. All’incontro erano presenti al tavolo della trattativa il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, l’assessore ai Trasporti, Pierpaolo Nagni, il direttore Rfi della Direttrice adriatica, Paolo Pallotta e il capo dipartimento Rfi Napoli, Marco Gallini. Con i primi 1,6 mi-
glioni di euro saranno messi in sicurezza i binari mentre con la restante cifra, che sarà disponibile a maggio del prossimo anno, si potenzierà e ammodernerà l’intera linea ferrata di collegamento tra la costa e il capoluogo di regione. “Non solo non chiudiamo – ha detto il presidente Frattura -, ma rafforziamo e potenziamo un servizio per i nostri cittadini e diamo un segnale riconoscibile della viabilità che più ci piace. Il tanto temuto de profundis – ha continuato Frattura –, lo archiviamo definitivamente grazie allo straordinario lavoro condotto dall’assessore Nagni in una battaglia per nulla facile né scontata per la
Rilancio rete ferrata: l’accordo con Rfi conferma la strategia di sviluppo TERMOLI - Un primo passo verso la sostenibilità della mobilità regionale: l’accordo siglato dal presidente Frattura e dall’assessore Nagni con Rfi per l’ammodernamento della tratta, già condannata a morte, Campobasso -Termoli rappresenta il raggiungimento della prima tappa del percorso che il centrosinistra ha disegnato per i trasporti su rotaia del Molise. Finalmente - dopo anni di “menefreghismo” rispetto all’assoluta necessità che rappresenta per il nostro territorio l’ammodernamento sia della rete ferrata sia del parco macchine - l’input del Governo regio-
nale è stato raccolto nelle sedi opportune con una decisione di prospettiva. Investire in questa tipologia di mobilità, migliorare lo stato delle infrastrutture e rendere finalmente competitiva la migliore alternativa al trasporto su gomma: adesso, lo stesso piglio che il presidente e l’assessore hanno mostrato nell’affrontare la questione attinente la tratta “Campobasso – Termoli” deve essere mostrato per l’immediata elettrificazione delle rete ferroviaria tra Campobasso e Rocca d’Evandro. In Terza Commissione abbiamo affrontato l’argomento alla presenza
dell’assessore, delle componenti sindacali e delle rappresentanze di Trenitalia: continuiamo su questo “binario” che coniuga la maggiore sicurezza con la sostenibilità ambientale, lungo la strategia di sviluppo individuata dal centrosinistra e portata avanti con determinazione insieme al presidente Frattura e all’assessore Nagni. Il risultato portato all’incasso ieri deve essere solo il primo dei passi compiuti verso quella mobilità sostenibile che abbiamo sempre difeso e auspicato. Salvatore Ciocca
Tragedia di Lampedusa, L’intervento dell’onorevole Venittelli TERMOLI - Sulla tragedia avvenuta a Lempedusa interviene anche l’onorevole termolese del PD Laura Venittelli. “L’unica logica conseguenza politica di una tragedia immane, che ha visto la morte di centinaia di persone nelle vicinanze della costa italiana a Lampedusa, è quella di rivolgere un severo monito affinché il problema enorme dei flussi migratori e dello sbarco degli immigrati alla ricerca dello status di rifugiati politici divenga una priorità nell’agenda d’impegni dell’Unione europea, considerando l’impossibilità dell’Italia di affrontare da sola questa emergenza umanitaria. E’ la cronaca purtroppo quotidiana di tentati approdi che sfociano inevitabilmente in drammi personali e di massa a imporci l’urgenza, la necessità e l’indifferibilità di adottare soluzioni efficaci e rapide affinché si salvaguardino quante più vite umane possibili, ma si pensi anche a garantire la dignità e la prospettiva a chi è costretto a fuggire dalla propria terra e laddove rinvenissimo una inerzia della Commissione europea dovremmo agire con tenacia e insistenza per far sì che Bruxelles non rimandi in modo frammentario agli stati membri l’emergenza immigrazione ma ne faccia una bandiera d’integrazione di un’Europa dei popoli vera,
che sommi prerogative economiche a quelle politiche e sociali”. Venitelli sottolinea che è ormai improcastinabile attuare misure per scongiurare la tratta di esseri umani. “Non dobbiamo comunque abbandonare a loro stessi quanti sono già arrivati in Europa e qui si rende obbligatorio promuovere una integrazione che non divenga ghetto, come è stato anche il campanello d’allarme per l’utilizzo del villaggio provvisorio di San Giuliano di Puglia, altrimenti lo scenario nuovo per i profughi sarebbe peggiore di quello lasciato alle spalle”.
tratta ferroviaria Campobasso-Termoli e grazie alla sensibilità mostrata da Rfi e Trenitalia. Il traguardo che fissiamo oggi è importantissimo non solo per il presente, ma soprattutto per il futuro nell’utilizzo della rete da parte di Trenitalia”. Anche l’assessore Nagni si è detto soddisfatto degli interventi finanziati anche perché “la tratta ferroviaria dal capoluogo a Termoli è la vera alternativa, l’unica, alla fondovalle del Biferno, la cui condizioni di vetustà è sotto gli occhi di tutti. Ottenere un finanziamento così imponente in questo momento storico è davvero motivo di grandissima soddisfazione per tutti noi”.
Pax Cristi, l'ennesima tragedia in mare dei profughi ci tramortisce e ammutolisce TERMOLI - Ci è stato insegnato in tutti i modi che ciò che è importante, ciò che è prezioso, deve essere sottratto al discorso mondano delle parole quotidiane, non deve essere nominato invano. Ma questa volta ci sembra di capitale importanza esprimere la nostra riprovazione totale, che non può non accompagnarsi alla condanna dello sfruttamento sistemico delle zone povere di interi continenti, della difesa armata delle frontiere dei popoli e del commercio di armi. Se vengono meno questi falsi capisaldi, propri di un sistema della “sicurezza” per pochi, nessuno rischierà la vita come le vittime di questi giorni, di questi anni. Alla vigilia della visita del Papa ad Assisi, occasione per rimettere in discussione le ricchezze della chiesa, vorremmo che non significasse un falso impoverimento, ma un mettere le ricchezze a disposizione dei poveri. È possibile contattare l’Ufficio Stampa del Movimento cattolico all’indirizzo mail paxchristimolise@gmail.com.
Dragaggio porto, le associazioni ringraziano il comandante Nasti TERMOLI – Dopo i risultati positivi del tavolo tecnico sul dragaggio del porto, incontro chiesto dal comandante della Capitaneria Antonio Nasti, i rappresentanti delle associazioni del settore ittico lo ringraziano pubblicamente. “Ciò che rende lieti a noi come rappresentanti di categoria è la prontezza con cui ha fatto sua la necessità emersa oramai da alcuni anni di un rispristino del pescaggio del porto di Termoli nonostante abbia assunto l’incarico da soli un mese. Siamo certi che con la sua professionalità e competenza, dimostrataci già in così poco tempo, in sinergia con le istituzioni locali e con le rappresentanze, riesca a definire il problema che la più grande industria
del Molise il Porto oramai vive da anni. Le organizzazioni di categoria della Pesca - dichiara Domenico Guidotti della Federcoopesca Molise - da tempo stanno denunciando la situazione di degrado, incuria e abbandono di quella che dovrebbe rappresentare la principale risorsa economica del Molise. Il porto di Termoli é insabbiato, e bisogna ricorrere immediatamente ai ripari; un gesto così immediato da parte del nuovo Comandate dimostra la volontà di risolvere i problemi in tempi brevi”. Vivi ringraziamenti per l’operato sono stati espressi anche da Agostino De Fenza, presidente dell’AgciAgrital, e da Vincenzo Faieta della Lega Pesca.
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Termoli
5 ottobre 2013
Vertenza balneari, possibile rateizzazione canone di concessione LITORALE – Sembrerebbe che ci possano essere spiragli di accettazione alla richiesta dei balneari di riconoscere lo stato di crisi e di calamità, in modo da poter rateizzare il pagamento del canone di concessione che non verrebbe più pagato in unica soluzione ma dilazionato in quattro rate. A riferire una possibile apertura il presidente regionale della Fiba, Pietro D’Andrea. E’ lo stesso D’Andrea a dichiarare che: “Gli operatori che ritengono di aver subito danni stanno provvedendo alla compilazione della documentazione necessaria che attestare la veridicità dei danni economici subiti. Dopo ciò provvederemo a consegnare il tutto al Governo ed attenderemo eventuali esiti". E sugli aumenti dei canoni da parte della Regione Molise, i concessionari degli stabilimenti balneari della costa molisana asseriscono che: “Questa proposta potrebbe ledere moltissimo le nostre attività e testimonia la totale disinformazione del potere politico su quelle che sono le nostre istanze e i nostri impegni”.
L’amministrazione comunale ricorda le vittime civili della guerra mondiale GUGLIONESI - L’Amministrazione comunale, per ricordare e commemorare i concittadini deceduti durante la seconda Guerra Mondiale, invita tutti i concittadini a prendere parte alle 11 di domenica 6 ottobre alla deposizione di una corona di fiori al monumento ai Caduti nella Villa comunale. I guglionesani
Contributo: alla parrocchia vanno 40mila euro SAN MARTINO IN PENSILIS. Vedere un contributo di 40mila euro, di questi tempi, è strabiliante. Se poi rivolti ad una parrocchia è davvero un miracolo, visti i tempi di magra dal punto di vista economico. Eppure a San Martino in Pensilis è successo. La Fondazione San Leo, il patrono del paese, nel suo bilancio si ritrova tra le voci in uscita “contributo alla parrocchia” proprio la cifra di 40mila euro. Però la minoranza consiliare, facente capo al gruppo San Martino Libera, non è riuscita a capire dove siano i documenti giustificativi del contributo. Così i consiglieri comunali Giovanni Di Matteo e Domenico D’Adderio hanno deciso di tagliare la testa al toro e di presentare un’interpellanza all’assessore Pizzuti e al sindaco facente funzioni, Massimo Caravatta. Nello specifico si chiede come mai il Cda della Fondazione San Leo, presieduta da Giuseppe Zio, “ha approvato con delibera nr.1 del 15/01/2013 il Bilancio Consuntivo 2011. Nel Bilancio Consuntivo è iscritta tra le uscite la voce “contributo parrocchia” di euro 40.000,00 (quarantamila). Ebbene, con la presente interpellanza si chiede all’assessore competente ed al Sindaco F.F. di illustrare al Consiglio Comunale le ragioni che hanno indotto il Consiglio della Fondazione ad approvare il Bilancio Consuntivo 2011 il 15/01/2013, anziché il 30/04/2012, termine previsto dall’art. 7 dello Statuto. Si chiede, inoltre, di illustrare le ragioni per cui la Fondazione tra le uscite presenta la voce “contributo parrocchia” di € 40.000,00, rappresentando esso oltre il 70% del totale delle uscite della Fondazione. Infine, sempre per quanto attiene il cosid- detto “contributo parrocchia”, non avendo avuto esito positivo la nostra richiesta inoltrata alla parrocchia, si chiede dove siano conservati i documenti giustificativi”.
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di Giuseppe Saluppo
vogliono così commemorare, e i più anziani ricoirdare, quel pomeriggio del 6 ottobre 1943 quando apparvero nel cielo di Guglionesi alcuni aerei inglesi che bombardarono il paese provocando la morte di 22 civili. Nei giorni successivi, si aggiunsero altre 12 vittime per lo scoppio di ordigni bellici ad opera delle truppe tedesche.
Giovanni Musacchio, il discendente di Vlaika URURI - Giovanni Musacchio (1768-1845): [Dhonxhuàni Dhonmarkandònit Pëlàtit], sindaco di Ururi per tre mandati (1818-1822, 1826-1827, 18311836), di cospicua ed antica Famiglia, discendente, in linea diretta, dalla Principessa Vlaika Kastriota (una delle cinque sorelle dell'Eroe Nazionale Albanese Giorgio Skanderbeg) impalmata dal suo illustre antenato Gino Musacchio nella prima metà del XV secolo. Pertanto, in virtù di così Nobili Lombi, vanta una cuginanza in decimo grado con i Principi Filippo Kastriota Skanderbeg (1783-1835, quadrisnonno paterno del cinquantanovenne Giorgio Maria, attuale Capo della Casata) e Suleyman Alì Toptani (della progenie della Principessa Mamiza Kastriota e Carlo Thopëja nonché bisnonno materno di Zog I, quinto Sovrano d'Albania dal 1928 al 1939). Ritornando alle cariche civili cittadine, è interessante segnalare che la dinamica e poliedrica Discendenza del nostro Giovanni riuscirà a permeare di sè (e alla grande!) la vita politico-amministrativa
ururese sino alla seconda metà del secolo XX. Ecco, a proposito, le restanti dieci sindacature “targate” Musacchio: 1851-1852, 1856-1860, 18601863, 1866-1871, 1876-1877, 1878-1882, 1884-1886, 18891892, 1927-1944 e 1960-1964. Altro da aggiungere, caro lettore? Sì, dimenticavamo di menzionare che Ururi è testimone, il 9 aprile 1818, dell'annientamento della famigerata consorteria brigantesca “Vardarelli”. La fine del suo capo Gaetano Meomartino (e dei relativi accoliti) viene preparata ed attuata da alcuni coraggiosi maggiorenti del paese, con lo straordinario contributo dell'intrepido portocannonese Nicola Campofreda e, soprattutto, grazie ad una machiavellica regìa del Primo Cittadino: Giovanni Musacchio. Si chiude così, dopo anni di inaudite violenze e grassazioni perpetrate da quei criminali pugliesi a danno della nostra nobile Auròle e delle altre tranquille comunità bassomolisane, un importante capitolo della lotta contro il brigantaggio nell'Italia
centromeridionale. Il tutto con buona pace di storici come il molisano Giambattista Masciotta (1864-1933), il pugliese Antonio Lucarelli (1874-1952) e il lombardo Mario Monti (19252006) che, con stolida supponenza mista ad una anche se larvata impudente partigianeria verso un fantomatico “brigantaggio carbonar -liberal-massonico”, si ostineranno a “regalare” pesanti apprezzamenti e critiche feroci agli arbëreshë di Ururi e Portocannone, giungendo (perfino!) ad adombrare nella persona dell'integerrimo discendente di Vlaika una sorta di “vile longa manus” di Re Ferdinando I Delle Due Sicilie (1751-1825). Ultima annotazione. Il nostro Giovanni, spirito volitivo e discreto cultore delle patrie lettere, farà suo (per tutta la vita) questo significativo apoftègma latino del celeberrimo Sallustio: “Concordia parvae res crescunt, discordia maxime dilabuntur = Con la concordia le piccole cose crescono, con la discordia anche le più grandi vanno in rovina!". Tiberio Occhionero
Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
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Sport
5 ottobre 2013
Panoramica sul Girone F della Serie D
Derby Isernia vs Termoli, favoriti i giallorossi
Serie D gir.F 6^ GIORNATA FANO-FERMANA ANCONA-MATELICA BOJANO-VIS PESARO GIULIANOVA-CELANO ISERNIA-TERMOLI JESINA-AGNONE MACERATESE-ANGOLANA RECANATASE-CIVITANOVESE SULMONA-AMITERNIA
di Mauro Palladino Spunta un derby nel cuore della Sesta d’andata. Un derby un po’ annacquato. Proprio per il clima che si vive a Isernia, dove dire che si sta navigando nel caos non rende al meglio l’idea. A far visita ai pentri ci pensa il Termoli che ha qualche cosa da farsi perdonare: questione di concentrazione e di mira. Che gli sono valsi due preziosi punti che l’avrebbero portato sul vertice della classifica, al pari dell’Ancona che per la verità di punti ne ha fatti 11 e non 10 come dice la graduatoria. Uno le è stato tolto per una delle tante penalizzazioni che arrivano quando si ha il fiato corto con le scadenze e i pagamenti ai tesserati. Sulla carta i giallorossi di Giacomarro partono nettamente avvantaggiati, ma sarà bene che non sottovalutino l’impegno, proprio per non correre rischi contro una società allo sbando, con un allenatore che esiste solo sulla carta e con giocatori letteralmente frastornati da ciò che sta accadendo dall’inizio della preparazione. BOJANO Dici caos ed ecco che compare il Bojano che sembra voler fare il paio con l’Isernia. A conferma
L’Agnone deve invertire la marcia a Iesi, attesa anche per il Bojano in casa con la Vis Pesaro
CLASSIFICA ANCONA (-1) 10; CIVITANOVESE, SULMONA 9; TERMOLI, AMITERNINA, GIULIANOVA, JESINA 8; VIS PESARO, CELANO, AGNONE 7; FANO, MATELICA, MACERATESE 6; FERMANA E RECANATESE 5; BOJANO 4; ANGOLANA 3; ISERNIA 0. che la Serie D è diventata una categoria troppo larga per la maggior parte delle società della nostra regione. L’arrivo del nuovo mister che ha diretto anche un paio di allenamenti non ha chiarito le situazioni. Bonvini –è di lui che si parla- si è preso qualche giorno di tempo per mettere la firma in calce al contratto di mister. Aspetta evidentemente di osservare la squadra contro la Vis Pesaro prima di prendere una decisione. AGNONE Il calendario chiede all’Agnone di tirar fuori l’orgoglio per disputare una gara maiuscola a Jesi. Perché le due consecutive sconfitte con pesanti passivi hanno
rabbuiato l’ambiente che non è stato abituato a questi capitomboli. Keità e compagni debbono lasciare da parte lo specchio e rimboccarsi le maniche. Iniziando a recitare un nuovo copione. Perché a volte gli eccessi di elogi e i facili sogni di gloria possono fare veramente male. LE ALTRE L’Ancona torna in casa per cercare di far suoi i punti contro il Matelica che è di gran lunga meno attrezzato. La squadra di Giovanni Cornacchini sembra aver preso il coraggio a due mani dopo la succosa vittoria al Civitelle. Avvertendo le rivali che non ce ne sarà per nessuno. Neppure per La Civitanovese
che secondo i pronostici era stata indicata come la maggiore antagonista della squadra dorica. I rossoblù giocheranno a Recanati dove la poesia va sempre di moda, ma non le vittorie: la squadra di casa ha come obiettivo la salvezza, come conferma il suo organico pieno di punti interrogativi. Il Sulmona che riceve l’Amiternina dovrà dirci se si trova un punto sopra il Termoli per una serie di circostanze favorevoli o vuole veramente fare sul serio. Per una matricola in genere i programmi sono di taglio ridotto, ma quando si inizia a mangiare l’appetito aumenta, col passare delle domeniche.
Eccellenza 5^ GIORNATA ALIFE-VENAFRO MONTENERO-VASTOGIRARDI CAMPOBASSO-MONTAQUILA VAIRANO-SANTELIANA GAMBATESA-CLITERNINA ROCCARAVINDOLA-G. DAUNA SESTO CAMPANO-ROSETO POZZILLI- FORNELLI
CLASSIFICA CAMPOBASSO 12; FORNELLI 9 (-3); CLITERNINA, ROSETO, SESTO CAMPANO 7; G. DAUNA, VASTOGIRARDI, VENAFRO, SANTELIANA. MONTENERO, GAMBATESA 6; ROCCARAVINDOLA, ALIFE, POZZILLI 4; VAIRANO 3 MONTAQUILA 0.
La penalizzazione del Fornelli abbassa il livello
Campobasso solo al comando Il campionato di Eccellenza è quello che è. Dopo la punizione inflitta al Fornelli diventa anche un po’ più piccino. Tre punti in meno per la squadra di De Bellis sono ineccepibili: un giocatore ha giocato con il peso di una squalifica sul capo. Ma suonano come una beffa per la squadra fornellese che sta mantenendo il passo del Campobasso che può permettersi il lusso di tenere Monti e Scudieri in panchina, che tranquillamente potrebbero fare i titolari in Lega Pro. Ora la classifica ha cambiato faccia: i rossoblù sono rimasti soli al comando: il Fornelli scivola al secondo posto e non ha altre vie che rimpiangere la leggerezza commessa contro la Cliternina, società che
aveva perso sul campo e che ora si è vista premiata con tre ghiotti punti che la spingono verso l’alto (è arrivata al terzo posto a due sole lunghezze dallo stesso Fornelli). Il resto è poca roba. Prima di questo provvedimento causato dalla posizione irregolare del giocatore Fraraccio il campionato sembrava più avvincente. Ora, come si ricordava, sembra un po’ più povero. Dato per scontato che domani il Campobasso vinca facile con il modesto Montaquila e il Fornelli non è detto che farà altrettanto in trasferta. Già prima di questa giornata s’era capito che non ce ne sarebbe stato per nessuno, almeno per puntare
alla Serie D. Il discorso, dopo soli 360’ di gioco, sembrava circoscritto ai soli rossoblù e ai fornellesi. I quali con tre punti in meno e il morale fiaccato debbono riprendersi in fretta, per non lasciare semaforo verde all’undici del capoluogo regionale. Per il resto è poca roba. Proprio per quello che si appena spiegava. La maggior parte delle squadre dovrà lottare per evitare di finire nelle zone basse della classifica. Forse il solo Sesto Campano che ha perduto di misura ed in extremis con il Fornelli alla prima giornata può essere considerata una mina vagante. Troppo poco per dare un po’ di sapore a un torneo che sembra già saèido.
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Spettacolo
5 ottobre 2013
Per sempre in onda Carlo Freccero, ex Rai e Mediaset, presenta il il libro “Televisione”. Mercoledì nel capoluogo di Charles N. Papa
CAMPOBASSO - Come convivere con la televisione senza farsi impossessare da essa? Basta usare il telecomando. Niente di più semplice. La tv oggi si è trasformata, è diventata la compagnia quotidiana di casalinghe indaffarate, teenager svogliati, ex yuppies e manager falliti.Tanti vengono fagocitati dallo schermo, pochi riescono a discernere i contenuti. Oggi, l’elettrodomestico televisivo, non è altro che un album con tante fotografie. Specie d’estate, quando le repliche di programmi visti e rivisti, è più frequente. Tutto passa attraverso la televisione, gioie e dolori, risate e pianti. Il burattinaio mediatico, non risparmia nessuno per raggiungere un unico scopo, avere più spettatori possibili e quindi, introiti pubblicitari maggiori. Ecco dunque che se per fare ciò ci vuole il trash, sia. Tutto è giustificato in nome dell’audience, anche i pianti di mamme disperate, l’incedere della telecamere, nel dolore di senzatetto o di vedove impietrite. Tutto, purchè faccia numeri. Poi la qualità, lo spes-
sore, la cultura, la buttiamo in seconda o terza serata,tanto chissenefrega di spettatori attenti, sono pochi e non portano denaro. Per parlare di televisione, bisogna viverci dentro, non servono teorie o filosofi catodici, ci vuole la competenza di chi ha lavorato in tv magari cercando di cambiarla. Mercoledì 9 ottobre alle 18.00 presso l’ex Gil, Carlo Freccero presenterà il suo libro “Televisione”. Parlare di una evoluzione tecnologica, ma anche di quella delle comunicazione e di come oggi ognuno di noi la viva, cercando di capire quali sono i gusti, le scelte, le preferenze di ognuno. Interrogarsi su come lo spettatore, scelga il percorso che lo porta a vedere un programma piuttosto che un altro. Carlo Freccero ha diretto i canali di Rai e Mediaset. La sua tv è quella degli epurati come Enzo Biagi, Daniele Luttazzi e Michele Santoro. Una tv dunque contro, alternativa, sobria, fuori dal coro. Sarà lui a spiegare il tema del suo libro partendo dal presupposto che solo chi ha interagito in modo diretto con la tv, ne possa parlare.
Al via la stagione 2013/14
Corso base in otto lezioni
La prima dell’Alexander
Giornalismo di moda
Appuntamenti CAMPOBASSO - Stasera al caffè Marconi, “All mood revival”, aperitivo dalle 18.30, dalle 20.00 set di dj Frangetta. CAMPOBASSO - Inaugura questa sera “Deep movement”, la serata del sabato al Move club. In consolle, a rotazione, Braun, Koba, Ciakko, Uptown, Diego Colangelo. BOJANO - Al pub cat Woman sulla ss17, oggi è “Noche latina”. Dalle 22.30 revival e salsa, bachata, merengue, reggaeton, balli di gruppo. FROSOLONE - Alla festa della birra, stasera live di Blues Ash of Manhattan.
Teatro amatoriale
CAMPOBASSO - Il club più grande del Molise, la discoteca Alexander, inaugura questa sera la stagione 2013/14. Con un restyling e una parte dello staff rinnovato, l’Alexander si prepapara a vivere un altro anno da protagonista. Tutte le info al 337667648.
CAMPOBASSO - Dal 17 ottobre, otto lezioni per un corso base di giornalismo di moda. Un percorso formativo che va dalla storia della moda al ruolo del giornalista dimoda. Il costo è di euro 100,00. Info 3288627594.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
ISERNIA - Prende il via oggi il nuovo cartellone teatrale della compagnia CAST. In programma questa sera e domani “Nel mondo di Matteo” di Salvatore Mincione Guarino. Tutti gli spettacoli si terranno nel piccolo spazio libero Il Prosecnio.
Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo