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ANNO IX - N° 151 - VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Vincenzo Niro

L’Oscar di oggi al dottor Vincenzo Niro, Presidente del Consiglio Regionale, dichiarato, per la candidatura proposta dal mondo accademico e dall’Associazione degli ex Presidente della Suprema Corte Costituzionale, patrimonio dell’UNESCO. Si aggiunge, quindi, alla riserva di Collemeluccio ed alle emergenze storico-architettoniche di Bovianum Vetus, Pietrabbondante e Saepinum. Il Molise splende sempre più, grazie a Niro, nel panorama culturale italiano e mondiale. Riconosciamo anche il merito per averlo scoperto a tal Clemente Mastella da Ceppaloni. Non dubitiamo che il nostro si libererà quanto prima di coloro che ritiene falsi patrimoni esistenti, quale la Nunzia Lattanzio che ha l’ardire di dichiararsi più acculturata,trasparente ed efficacia di lui.

Il Tapiro del giorno a Donato Toma

Il Tapiro del giorno lo diamo a Donato Toma. Sul suo profilo Facebook ha sottolineato come lui non ci fosse ancora, in qualità di assessore, nel 2012 quando la Giunta Di Bartolomeo ritenne di innalzare l'aliquota Imu. Per cui, secondo il nuovo assessore, le colpe sono di chi l'ha preceduto e, dunque, il Tapiro alla nostra redattrice. Che, simpaticamente, lo prende e lo rigira all'ineffabile assessore. Non è stato lui, nel redigere il Bilancio di previsione 2013, ad insistere perché le entrate della tassa sulla prima casa, che valgono 5 milioni di euro, venissero iscritte nonostante già si parlasse della cancellazione della stessa da parte del Governo? Oggi che è intervenuto il Governo i cittadini di Campobasso dovranno pagare la mini Imu. Bel risultato.


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La guerra nel Pd scatena Cotugno per un posto al sole Anche i parenti di Forza Italia s’inseriscono nel dibattito per le primarie in attesa di ricompensa CAMPOBASSO. Botta e risposta tra Leva e Frattura sul tema costi della politica. Il presidente della Regione annuncia le riduzioni, dopo aver proposto l’aumento, e l’onorevole Leva ribadisce: il partito aveva evidenziato al governatore della necessità di tagliare i costi già da questa estate. Senza contare la questione del quinto assessore. “Siamo stati contrari fin dall’inizio” ha precisato Leva rompendo così il silenzio e rendendo ufficiali le indiscrezioni lanciate più volte dalla Gazzetta del Molise. Un dibattito, quello deegli stipendi d’oro di Frattura e degli eletti di Palazzo Moffa, che trova spazio all’interno delle primarie del Partito Democratico. Frattura sta con Renzi, Leva e compagni con Cuperlo. Frattura oggi, in vista del voto di domenica, ripromette ciò che aveva già promesso in campagna elettorale per le regionali salvo poi fare, di fatto, il contrario di ciò che aveva detto. Perché mai oggi i cittadini dovrebbero credergli? Intanto però nel dibattito si inseriscono forze esterne al Partito Democratico: Di Pietro usa Frattura per reinserirsi sulla scena mediatica nazionale con il suo appoggio a Renzi. Ma anche i parenti di Forza Italia intravedono uno spiraglio per ottenere ciò che il presidente Frattura aveva promesso dall’inizio: un assessore. E’ questo il caso di Vincenzo Cotugno, cognato dell’eurodeputato del Pdl Aldo Patriciello che mentre governa la Regione Molise con il Pd di Frattura si ac-

cinge ai preparativi per la prossima campagna elettorale che vedrà il cognato candidato con Forza Italia. Cotugno replica con ironia alle parole dell’onorevole Leva sulla riduzione di indennità e sul “no” al quinto assessore. Così il parente di Forza Italia dice di condividere la sollecitazione del segretario regionale Pd ed evidenzia un dato di fatto: “Dei cinque componenti della Giunta Regionale il PD ne ha tre; a questi si aggiungono un componente dell’Ufficio di Presidenza (Di Nunzio), un Presidente di Commissione (Totaro) nonché i Presidenti di Finmolise, Molise Acque, Funivie Molise. Quanto costa il PD alla Regione Molise? E’ evidente che il Partito Democratico rimodulerà a breve la sua presenza nelle istituzioni regionali così come richiesto dalla sua Segreteria Regionale”. Tira in ballo anche il consigliere del comune capoluogo Pietro Maio che rimarca la necessità di rispettare gli impegni presi in campagna elettorale. “sono particolarmente lieto che il PD abbia finalmente deciso di rispettare gli impegni assunti in campagna elettorale; tra questi infatti rientra anche l’ingresso in Giunta di Rialzati Molise, il che eliminerebbe definitivamente la questione del 5° assessore che è bene ricordare è nata per un solo motivo ovvero per il fatto che il PD all’epoca della formazione della Giunta Regionale pretese di nominare due assessori invece di uno.

Dunque alla luce di queste importanti dichiarazioni rese dai vertici del PD molisano, auspico che nei prossimi giorni accadranno due cose: che tutti i consiglieri del PD che rivestono altri incarichi, (Assessori, Presidenti, etc…) rinunceranno per legge alla maggiorazione della loro indennità prevista per gli incarichi ricoperti e che il PD ritirerà uno dei due assessori dalla Giunta archiviando definitivamente la questione del 5° assessore”. Povero Cotugno, chissà se Frattura nel momento in cui ha chiesto aiuto per le primarie a favore di Renzi avrà di nuovo rassicurato il consigliere di Rialzati Molise come ha fatto con i cittadini molisani con la riduzione delle indennità. Ma sarebbe il caso di ricordare che domenica, dopo l’esito del voto, nel Pd tutti diranno che è stata una grande festa democratica. Chiunque sarà il vincitore. Perché la vera battaglia sarà quella di marzo quando sempre il Pd chiamerà a raccolta tutti, di nuovo, per la scelta del segre-

tario regionale. Fino ad allora a Cotugno non resterà che aspettare la decisione del Tar sulla sua ineleggibilità che si deciderà il 17 dicembre. giorug

L'intervento

Quanto costa il Pd alla Regione? Non è ora di lasciare un assessorato? di Vincenzo Cotugno* Ho molto apprezzato le dichiarazioni rilasciate ad una emittente locale dai vertici della Segreteria Regionale del PD: On.le Danilo Leva (Segretario Regionale) e Pietro Maio, oltre alle dichiarazioni in Consiglio Regionale del Capogruppo PD Francesco Totaro, i quali, hanno impegnato il loro partito su due punti che pienamente condivido e che spero troveranno immediata attuazione. Mi riferisco in particolare alle dichiarazioni dell’On.Le Leva e del Capogruppo Totaro sui costi della politica con l’esortazione al Presidente Frattura a ridurre quanto prima i costi degli apparati regionali. Faccio mia questa esortazione che però vorrei tradurre in alcuni dati di fatto: dei cinque componenti della Giunta Regionale il PD ne ha tre; a questi si aggiun-

gono un componente dell’Ufficio di Presidenza (Di Nunzio), un Presidente di Commissione (Totaro) nonché i Presidenti di Finmolise, Molise Acque, Funivie Molise, …Quanto costa il PD alla Regione Molise? E’ evidente che il Partito Democratico rimodulerà a breve la sua presenza nelle istituzioni regionali così come richiesto dalla sua Segreteria Regionale. Quanto poi alle dichiarazioni del Consigliere Maio, sono particolarmente lieto che il PD abbia finalmente deciso di rispettare gli impegni assunti in campagna elettorale; tra questi infatti rientra anche l’ingresso in Giunta di Rialzati Molise, il che eliminerebbe definitivamente la questione del 5° assessore che è bene ricordare è nata per un solo motivo ovvero per il fatto che il PD all’epoca della formazione della Giunta Regionale pretese di nominare due assessori invece di

uno.Dunque alla luce di queste importanti dichiarazioni rese dai vertici del PD molisano, auspico che nei prossimi giorni accadranno due cose:1. Tutti i consiglieri del PD che rivestono altri incarichi, (Assessori, Presidenti, etc…) rinunceranno per legge alla maggiorazione della loro indennità prevista per gli incarichi ricoperti;2. Il PD ritererà uno dei due assessori dalla Giunta archiviando definitivamente la questione del 5° assessore. Sono certo che la svolta impressa dalla Segreteria Regionale presieduta dall’On.Le Leva, troverà il più ampio consenso in tutti gli esponenti del Partito Democratico oltre che dell’intero popolo molisano che non potrà che apprezzare questo atto di responsabilità e di coerenza. * Capogruppo di Rialzati Molise

Pronta la replica a Cotugno dell'onorevole Danilo Leva

"E quanto costa la famiglia Patriciello" CAMPOBASSO. “Il Partito Democratico è impegnato per la riduzione dei costi della politica e per il contenimento della spesa pubblica attraverso la riduzione degli sprechi. Quanto costa, invece, alla Regione Molise la famiglia Patriciello, il cui ‘capostipite’, per libera scelta, ha aderito, in qualità di parlamentare europeo, a Forza Italia con Berlusconi e all’opposizione del governo Letta". E' questo l'interrogativo che, a sua volta, pone l'onorevole Danilo Leva dopo l'intervento di Cotugno. "La domanda sorge spontanea: dopo Di Pietro, con la sua Italia dei Valori, e Ciocca dei Comunisti Italiani, non è che pure Forza Italia abbia deciso di partecipare e condizionare le primarie del Pd?”.


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ESCLUSIVA

Sanità, Frattura dà il colpo di grazia:

il disavanzo sale a 46 milioni Rimane alto il livello di contenzioso delle strutture private per lo più difese dal consulente del governatore CAMPOBASSO. Non ci saranno più proroghe per lasciare che Frattura rivesta ancora il ruolo di commissario ad acta della sanità molisana. Ultima data utile è il 10 dicembre. O Frattura invierà al tavolo tecnico romano il Programma operativo 2013-2015 oppure si procederà ad applicare l’articolo 2 della legge 191 del 2009. Il che, tradotto in altri termini, vuol dire che Roma invierà un commissario rimuovendo Frattura. E’ quanto deciso nell’ultima riunione tenutasi lo scorso venerdì in cui Paolo di Laura Frattura è stato praticamente contrastato su tutti i punti. Non solo il commissario governatore, in quasi un anno, non ha prodotto la documentazione necessaria, non solo dal 21 marzo 2013 (giorno della nomina a commissario) ad oggi non ha definito alcuna programmazione, ma non ha neppure utilizzato i fondi Fas sbloccati da Roma il 17 aprile 2013. Eppure si tratta di 118 milioni di euro per il recupero del deficit sanitario suddiviso in 55 milioni di Fondi Fas e 63 milioni a valere dalle premialità del Fondo sanitario. A dirlo é il verbale del Tavolo tecnico che, insieme al Comitato, “va-

Il tavolo tecnico certifica che in un anno il commissario ad acta non ha fatto nulla tranne nominare dg Lastoria confermato inconferibile

lutano non più procrastinabile la definizione della programmazione”. Qualcosa, a dir la verità, il buon Frattura l’ha fatta: l’11 ottobre ha nominato direttore generale alla Salute Antonio Lastoria , dipendente della Cattolica (in contenzioso con la Regione Molise). Una nomina che gli stessi tecnici romani reputano inconferibile tanto da restare in attesa (ancora) “di conoscere le iniziative che verranno assunte” ovviamente da Frattura. Per di più continua a “permanere l’alto livello di contenzioso espresso in particolare dalle principali strutture private accreditate a diretta gestione regionale”. Strutture che, come più volte evidenziato sulle pagine di questa testata, sono puntualmente difese dal “consulente” di Frattura, l’avvocato Di Pardo, che per volontà dello stesso Frattura siede anche ai tavoli con la struttura commissariale che ha l’obiettivo di architettare l’assetto del sistema sanitario molisano. Le inadempienze di Frattura sono tante, troppe. Così come le sollecitazioni del tavolo tecnico che chiedono, tra l’altro, “di procedere – con tempestività – a regolamentare il fenomeno della mobilità sanitaria attraverso la sottoscrizione di Accordi di confine soprattutto per quanto riguarda le strutture di Neuromed e Fondazione Giovanni Paolo II”, strutture per le quali “i provvedimenti di accreditamento risultano ancora carenti nell’istruttoria”. Si sottolinea, inoltre, “l’estremo ritardo con il quale si procede nella stipulazione di convenzioni con le strutture private accreditate per i diversi setting assistenziali”. Per l’anno 2013 la regione e l’advisor “stimano un disavanzo di 46 milioni di euro. Tale proiezione evidenzia un disavanzo non coperto valutabile in 24 milioni che si

aggiunge al disavanzo non coperto a tutto il 2012”. Sembrano quindi ormai superate le parole di Frattura quando annunciava: “sapremo risanare i conti, porteremo a termine gli adempimenti previsti dalla legge per il risanamento del deficit, dimostreremo di non essere contrari a processi di cambiamento, menterremo fede agli impegni presi per il Piano di rientro senza più produrre quegli atti inidonei e insufficienti che finora ci hanno sempre contestato i Ministeri dell’Economia e della Salute”. Così come cade nel vuoto la promessa fatta a marzo scorso: “Il Molise sarà capace non solo di risanare i conti ma anche di offrire un servizio di qualità ai suoi abitanti diventando un esempio di buone pratiche per il Paese”. Parole che forse si avvereranno. Ma in un’altra vita. Giovanna Ruggiero

L'intervento

Cgil: ammortizzatori in deroga, il decreto porterà all’esclusione del diritto di moltissimi lavoratori Presentato lo schema del decreto ministeriale che dovrà normare e definire le modalità di accesso e durata degli ammortizzatori in deroga. Il decreto, se verrà licenziato senza modifiche, porterà all’esclusione del diritto di moltissimi lavoratori. Il decreto, infatti, pone, a differenza di quanto previsto dalla norma sugli ammortizzatori ordinari (3 mesi di anzianità lavorativa), come requisito di accesso alla Cigd un’anzianità di 12 mesi. Alla Cigd potranno accedere solo imprese di cui all’art. 2082 del c.c. che significa escludere dall’ammortizzatore molte tipologie di aziende quali, ad esempio, studi professionali, mense, pulizie e tutte quelle imprese che non rien-

trano nella norma originaria. Vengono esclusi, inoltre, i lavoratori apprendisti, i somministrati, i lavoratori a domicilio ecc. Saranno escluse, salvo casi di eccezionalità, tutte le imprese sopra i 15 dipendenti e i tempi di fruizione verranno ridotti in maniera significativa,viene esclusa la possibilità di accesso alla Cigd a tutte le imprese in fallimento disconoscendo ai lavoratori di rimanere legati alle aziende anche durante i periodi di vendita o di riconversione della stessa. Significa che viene snaturata, in questo modo, la filosofia che era alla base dell’ammortizzatore in deroga cioè l’estensione del diritto per includere nella tutela i lavoratori che ne erano esclusi.

La determinazione del diritto, inoltre, sarà affidata all’Inps e il ruolo della regione e delle Parti sociali sarà praticamente inesistente. La Cgil Molise lancia l’allarme su questi temi poiché l’ammortizzatore in deroga ha avuto un ruolo determinate nella gestione della crisi evitando il licenziamento di migliaia di lavoratori e garantendo , se pur minimo, un reddito alle famiglie. Il Governo assume a sé la responsabilità di licenziamenti di massa e mette in discussione la democrazia rappresentativa negando il ruolo delle parti sociali. Si inibisce, inoltre, con la cancellazione del ruolo della regione, la possibilità di integrazione tra politiche attive e passive

che rappresenta una delle poche possibilità di inclusione sociale. Il testo verrà licenziato probabilmente a fine anno. In questi giorni si terranno a livello ministeriale incontri con Regioni e Parti sociali. La Cgil, che sarà impegnata nella discussione con il Ministro a modificare il testo del decreto, lancia un appello alla Regione Molise affinché, insieme alle altre regioni, agisca per incidere positivamente sul cambiamento della norma perché la tutela e l’inclusione dei lavoratori licenziati a causa di una crisi che dura da troppo tempo possa essere riaffermata come diritto e come principio di dignità delle persone. Segreteria regionale Cgil Molise


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La Coldiretti sposta la protesta dinanzi Montecitorio

"Difendiamo il Made in Italy"

CAMPOBASSO. Sfidando il freddo e gli importatori del falso made in Italy, continua il presidio al Brennero della Coldiretti, cui stanno dando sostegno centinaia di agricoltori molisani, mentre in piazza Montecitorio a Roma, dalle ore 10,00 da oggi, ci saranno anche i maiali che gli allevatori non riescono più a mantenere nelle stalle, per la concorrenza sleale di pro-

sciutti e salami provenienti dall’estero, che vengono spacciati come italiani. La Coldiretti ai rappresentanti delle Istituzioni chiede di “adottare un maiale”, assunto a simbolo della protesta a favore di tutte le produzioni agricole italiane, con l’impegno a sostenere gli agricoltori e gli allevamenti italiani e di difenderli dalle imitazioni, promuovendo l’obbligo di un

corretto sistema di etichettatura. “Nel presidio al Brennero – comunica Vittorio Sallustio, presidente di Coldiretti Molise – abbiamo trovato mozzarelle provenienti dalla Germania e destinate alla Sicilia, latte proveniente dalla Polonia e destinato a Brescia, cagliate industriali per fare il formaggio provenienti dal Belgio e destinate a Verona, prosciutti provenienti

dalla Germania e destinati a Modena. Sono solo alcuni degli "inganni" smascherati al valico del Brennero dalle migliaia di agricoltori della Coldiretti. La contraffazione del made in Italy agroalimentare penalizza fortemente le produzioni tipiche del Molise, come latte e formaggi, cereali e pasta, olio extravergine di oliva, ortofrutta, ecc. Non possiamo continuare a tollerare mercati snaturati come quello, ad esempio, che vede l’Italia essere il secondo esportatore mondiale di olio extravergine di oliva, ma il primo importatore di olio di oliva e sansa.” “Il 27 per cento dei 170 tir, camion e container fermati e controllati al presidio della Coldiretti, al valico del Brennero, – sottolinea Roberto Scano, direttore della Coldiretti Molise - trasportava prodotti alimentari stranieri destinati ad essere venduti come Made in Italy. Un vero e proprio "furto" ai danni delle produzioni italiane, come avviene con i grandissimi quantitativi di cagliate di latte semilavorate che arrivano in Molise per essere rivendute come latticini freschi, all’insaputa del consumatore.” “Stiamo registrando, - evidenzia Giovanni Monaco, presidente della Coldiretti Provinciale di Isernia - con soddisfazione, sostegno politico di parlamentari ed istituzioni, come quello del Ministro dell’Agricoltura, al valico del Brennero, al fianco degli agricoltori che lottano per difendere il lavoro, le aziende e la buona e sana alimentazione in Italia. Occorre, però, che diano attuazione alle dichiarazioni di intenti, sostenendo le misure chieste dalla Coldiretti, che, cosa importantissima, sono a costo zero per i contribuenti, in quanto sono regole di trasparenza per il mercato, che tutelano il consumatore, ma non prevedono alcun capitolo di spesa per l’Europa e per l’Italia.”

Quattro direttori d’area, cinquantatre direttori di servizio da nominare e la spesa del personale da ridurre con l’eliminazione degli esuberi e il pensionamento volontario

Regione Molise in stand-by L’utenza, il lavoro, i programmi? Attendere “please!” In agenda una cura dimagrante per la Regione Molise (e non solo). Da predisporsi entro il 31 dicembre, termine fissato alle pubbliche amministrazioni per prevedere e quantificare le possibili cessazioni di personale in servizio. Un dimagrimento forzato (ma non troppo), fondato sugli esuberi e sull’esistenza dei requisiti previsti dalla legge per andare in pensione. Non si parla apertamente d’incentivi ma non è detto che prima o poi non affiorino. L’obiettivo dichiarato è ridurre la spesa pubblica. Gli organici dei ministeri, degli enti, delle istituzioni spesso traboccano. Darci un taglio sarebbe salutare per l’erario e, dicono, anche per i destinatari. Alla Regione ci lavora il direttore generale Di Mirco, ma l’impegno non gli torna semplice. La conta del personale e l’individuazione dei criteri della spending review da applicare alla riduzione dell’organico si vanno rivelando una matassa ingarbugliata. Dai possibili destinatari di una uscita anticipata (sotto osservazione sarebbero i direttivi “categoria D”, classe 1955) è partita una frenetica attività di copertura, di insabbiamento, di defilamento. Né l’apparato politico e amministrativo pare sufficientemente determinato a

farsi valere. Il direttore generale, per dirne una, sinora non è riuscito neanche a incasellare i 53 direttori dei servizi, eppure sembrava cosa fatta dopo aver messo assieme le preferenze espresse dagli interessati. La lunga mano della politica pare lo stia sostanzialmente condizionando. Nell’attribuzione dei servizi, oltre alla valutazione delle competenze dei singoli direttori, dei loro curriculum e della necessità di realizzare una ragionata rotazione delle cariche e degli incarichi, è costretto (ob torto collo) a considerare anche la loro l’appartenenza politica, il comparaggio, le amicizie altolocate. Lavoro improbo da completare, stando a sentire qualche assessore meno ermetico, entro la settimana. Dopodiché si passerebbe alla individuazione e alla nomina dei 4 direttori d’area (esterni), sulla base di specifiche e motivate considerazioni di opportunità. Questa è la parte della riorganizzazione che riguarda i dirigenti, ovvero la “nobiltà” della burocrazia regionale alla quale, però, sono pochi coloro disposti a riconoscere una capacità operativa tale da prefigurare una nuova e diversa conduzione dei servizi e degli uffici, un nuovo e diverso atteggiamento nei confronti del-

l’utenza. I latini, in circostanze del genere, pur di rimuovere gli ostacoli, promuovevano (Promoveatur ut amoveatur). I regionali pare siano intenzionati a seguire l’esempio. Con quale costrutto, rimane una incognita. Come un’incognita rimane il numero degli esuberi da certificare e i pensionanti anzitempo da individuare. Da una condizione così generata, andando per uffici e corridoi regionali, si colgono solo accrocchi e discussioni su come proteggersi, cosa chiedere, cosa ottenere. L’utenza, il lavoro, i programmi? Attendere please! Dardo


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Preoccupano i comportamenti e gli stili di vita dei giovani di età compresa tra i 14 e 18 anni

Ce n'è abbastanza per essere allarmati

dell’uso di alcool e di droghe Al di là dei rilievi statistici rimane la necessità di vagliare, indagare, e scandagliare tra le pieghe della società civile (nelle famiglie, nella scuola, e nei luoghi di aggregazione)

Combattere e, possibilmente, vincere tutte le forme di dipendenza. Tra le più drammatiche (il termine non appaia esagerato): alcool e stupefacenti. Combattere avendo a base i dati statistici che, con buona approssimazione, traducono la realtà. Merito intanto a coloro che affrontano questo terreno minato della società moderna in cui, purtroppo, ad essere "vittime" sono soprattutto, se non prevalentemente, i gio-

vani. Le implicazioni cui vanno incontro sono molteplici: di ordine sanitario, psicologico, comportamentale, e culturale. Una battaglia dura da vincere, che chiede impegno, capacità d'intervento, e tanta disponibilità da parte degli operatori pubblici e privati che si occupano di questa "epidemia" sociale in cui non sono affatto estranee le centrali del crimine (nazionali e internazionali). Dicevamo delle statistiche. Sono im-

portanti, un elemento in più da utilizzare per arrivare alla radice delle cause (o delle motivazioni?) che spingono i giovani a lasciarsi andare all'uso smodato e improprio di alcool e di droghe, ma non devono costituire l'unico punto d'appoggio per capire l'entità (e la gravità) del fenomeno. Per questo non è sufficiente soffermarsi sui numeri che sono stati rilevati nel corso dell'indagine svolta sul territo-

rio provinciale dalla Cooperativa sociale “Ricerca & Progetto” che ha riguardato gli stili di vita e di comportamento dei giovani di età compresa tra i 14 ed i 18 anni, condotta nell’ambito del Progetto “Andromeda” che si occupa in particolare dell’uso e dell’abuso di alcool da parte dei ragazzi, numeri professionalmente commentati da Enrico Tempesta, Presidente del Laboratorio scientifico dell’Osservatorio Giovani e alcool. Alcool e non droga. Ma la distinzione non sposta di un millimetro la gravità del fenomeno e le ripercussioni negative che riversa sulla collettività, oltre che sulla vita propria dei giovani. Al di là dei rilievi statistici rimane la necessità di vagliare, indagare e scandagliare tra le pieghe della società civile (nelle famiglie, nella scuola, e nei luoghi di aggregazione), alla ricerca dei punti di rottura, cioè, laddove si verifica il trauma che nei giovani produce l'abbassamento della soglia di percezione tra ciò ch'è bene e ciò ch’è male: darsi all'alcool, e perché. Nella nostra realtà il fenomeno ha la misura statistica per essere classificato allarmante. Bisogna pertanto approfondire ulteriormente gli aspetti sociali che non corrispondono più ai valori e agli stili di vita della nostra cultura moderata, di estrazione contadina. Da queste colonne ci prestiamo volentieri a dare voce a quanti sono impegnati nella lotta all'uso delle sostanze alcoliche e contro tutte le droghe, certi che ogni tassello dell'informazione possa essere utile alla causa.

Quella stalla che distrugge il Molise A proposito della nota “Basta con la liturgia dei no”, diffusa dall’Associazione Industriali del Molise, noi del Comitato “No Stalla, Sì Molise Bene Comune”, diciamo subito, con la sincerità e il rispetto che merita l’emerita associazione che se il ragionamento è questo i No hanno campo spianato per vincere una battaglia che salva il Molise dall’insediamento di una “Stalla” di 12.000 manze. Non crediamo al ripensamento di chi, il Sen. Ruta, si è fatto vanto dell’invito alla Granarolo a scegliere il Molise al posto della Puglia. Diciamo subito, ma solo per ricordarlo a chi fa finta di non saperlo, la stalla che il Sen. Ruta voleva (vuole) nel Molise è un allevamento intensivo a carattere industriale che non ha niente a che vedere con l’agricoltura. Una “stalla” tutta concentrata in uno spazio pari a 100 campi sportivi legati insieme. In pratica 100 ettari, cioè uno spazio esteso per un chilometro quadro, che fa dire che il paragone con il Trentino non ha alcun senso. Non 7, bensì 12.000 in un solo chilometro quadro, è il dato che subito ha allarmato Noi e quanti sono convinti come noi che il

No a questa industria è un dovere di ogni molisano che ama la sua terra e, anche, come riporta la nota con un pizzico di ironia, il suo orticello fonte di bontà e di salute. L’emerita associazione degli industriali molisani ha fatto, così, il suo primo autogol!Il secondo autogol è quello che i No, da subito e ancor prima di dar vita al Comitato, hanno avanzato una proposta alternativa sintetizzata in “No una ma 100 stalle” che abbiamo avuto modo di ripetere più volte. Il terzo è quello dei posti di lavoro che è, poi, la pubblicità diffusa di quanti sperano e vogliono questa industria, che al Molise prende e nulla dà. Neanche posti di lavoro, perché quei pochi, 40 o 50 promessi, rubano un numero ben superiore di posti di lavoro che i 100 ettari danno con la sola attività agricola che, lo ricordiamo, dona a tutti cibo e, nel caso del Molise, di qualità. C’è di più, la realtà che si vuole importare nel Molise, mette in seria difficoltà le aziende agroalimentari molisane che, con non pochi sacrifici, si sono affermate sui mercati del mondo e stanno dando immagine al

Molise. Possiamo continuare parlando di ambiente, salute, acqua, aria, elementi che, evidentemente, interessano poco o niente l’associazione degli industriali, ma ci fermiamo qui per rispondere subito alla domanda “quale idea avete di futuro”, che riteniamo non solo del tutto pertinente, ma centrale per noi che diciamo con sempre più forza NO. Il Comitato del “No Stalla, Sì Molise Bene Comune” è ben lieta di rispondere che l’idea del futuro dei No è quella opposta al tipo di sviluppo, che ha portato e sta tenendo il Paese sull’orlo del baratro e posto ai margini il Molise, con le aree interne e il mezzogiorno d’Italia. Una realtà che ci porta a pensare e credere ad un percorso alternativo, soprattutto per il Molise, che è quello di dare forza e slancio alla vocazione propria del suo territorio qual è quella legata all’agricoltura e al suo carattere di ruralità. Agroalimentare (l’alimentare di cui si dovrebbe preoccupare anche la Confindustria, visto il peso ch esso ha avuto e ancora ha all’interno della stessa associazione) e turismo, pilastri solidi di un ponte che si avvale della

conoscenza, cioè di innovazioni e tecnologie, a partire da quelle messe a disposizione dalla nostra Università . No alla “Stalla” ma, anche, “No alle industrie, a partire dalle chimiche, che tolgono peso e prestigio al territorio molisano e cioè l’ambiente, il paesaggio, la qualità dei suoi prodotti che il territorio, quale origine, esprime. Come abbiamo già detto, le industrie legate all’agricoltura ed al turismo purché non invasive e inquinanti. Non rispondiamo alla successiva domanda delle sagre e tradizioni paesane o del rilancio della patata, della cipolla perché la riteniamo offensiva per il Molise e i molisani e, comunque, testimonianza di una cultura approssimativa se non sbagliata del valore del territorio e delle sue peculiari risorse. Per chiudere, il Molise, con l’adesione spontanea e convinta al nostro No, dimostra un aspetto nuovo che è proprio di guardare al futuro, nell’interesse soprattutto delle nuove generazioni, avendo percepito che la proposta della Granarolo con il suo allevamento esageratamente intensivo, è già storia del passato. Comitato No Stalla


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Campobasso

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Cda casa Pistilli, nomina di un rappresentante del Comune Nessuno risponde alla chiamata, riaperti i termini per la presentazione delle domande

Da oggi la campagna di raccolta fondi per la cura delle malattie ematologiche

L’amministrazione rende noto che sono riaperti i termini di scadenza per la presentazione della disponibilità a ricoprire l’incarico di rappresentante del Comune nel Consiglio di amministrazione dell’azienda di servizi alla persona “Don Carlo Pistilli”. L’avviso scadeva lo scorso 29 novembre ma siccome non sono pervenute comunicazioni il Comune ha riaperto i termini per la presentazione delle domande di disponibilità a ricoprire la carica che deve essere espressa direttamente al sindaco Gino Di Bartolomeo attraverso una formale comunicazione corredata da curriculum. Questa volta la richiesta dovrà pervenire all’ufficio protocollo del Comune al piano terrà di Palazzo San Giorgio entro le 13 di questa mattina.

Mini Imu

I campobassani la pagano

Le Stelle di Natale per l’Ais CAMPOBASSO. Inizia oggi la raccolta fondi con le “STELLE DI NATALE AIL 2013”. Le Stelle di Natale saranno distribuite nei giorni 6, 7 e 8 Dicembre nelle principiali piazze molisane, presso i Centri Commerciali della Città di Campobasso nonché all’interno del P.O. “Cardarelli”, della Fondazione “Giovanni Paolo II” (Cattolica) e l’ospedale S.Timoteo di Termoli. Le altre Piazze dei Comuni partecipanti sono elencate sul sito www.ailcampobasso.it "Una campagna di solidarietà che ha davvero una importanza fondamentale all’assistenza dei malati e dei loro familiari e per la ricerca e cura delle malattie ematologiche nel Molise".

A Campobasso la 46esima Marcia della Pace Il 31 dicembre la manifestazione voluta dalla Conferenza Episcopale

L’Imu è stata esclusa per l’abitazione principale ma siccome il Governo cambia idea in fretta è meglio aspettare la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del provvedimento con cui è stata eliminata la tassa dalla prima casa. Per ora si sa che i contribuenti di Campobasso entro il 16 gennaio dovranno fare i conti con la mini Imu. Il Comune del capoluogo, infatti, è uno di quegli enti che ha deliberato per il 2013 un’aliquota sulla prima casa superiore a quella standard del 4 per mille. Proprio perché il Comune ha fissato l’aliquota a 5 per mille, i campobassani dovranno corrispondere una mini Imu sulla prima abitazione entro il 16 gennaio a meno che il Governo Letta

non trovi 200 milioni necessari per cancellare del tutto l’imposta. Il 16 dicembre, invece, scade il termine per versare la seconda rata dell’imposta comunale sulla seconda casa. I Comuni potranno “equiparare” alla prima casa le abitazioni date in comodato ai parenti di primo grado in linea retta che la utilizzano come abitazione principale, dunque figli o genitori. Ma il tempo stringe e il calcolo dovrà essere effettuato in fretta perché bisogna controllare la delibera Imu che deve essere pubblicata sul sito entro lunedì. In soli sette giorni bisognerà, quindi, reperire la delibera, esaminare le aliquote, le detrazioni, il regolamento, applicare l’Imu e pagare.

CAMPOBASSO. Campobasso è la città che la Conferenza Episcopale Italiana ha scelto per ospitare la 46esima Marcia Nazionale per la Pace che si terrà il 31 dicembre. "Fraternità, fondamento e via per la Pace" è il tema scelto da Papa Francesco per la Giornata mondiale della Pace intorno al quale ruoteranno tutte le iniziative culturali, sociali, di carità, di spiritualità in preparazione all'evento e lungo tutto l'anno 2014. A partire dal raduno presso la Chiesa di San Giu-

seppe Artigiano in via Gramsci, come prima tappa, la Marcia si snoderà lungo via Montesanto , luogo significativo dove sarà avviata la Mensa Caritas, per giungere all'aula Magna dell'Università degli Studi del Molise e sostare per incontro culturale e testimonianze dei relatori, con la partecipazione di alcuni cori della città e dell'orchestra di ottoni del conservatorio di Musica Campobasso. Dall'università al Carcere di Campobasso, spazio di incontro tra carcere e società, per fare un

momento di riflessione e preghiera. Dopo la sosta al Carcere la Marcia riprende, passando dinanzi al Municipio, verso il centro storico per altra tappa a S. Antonio Abate, luogo Ecumenico delle diverse culture, per giungere alla Cattedrale della Ss. Trinità per la Celebrazione Eucaristica alle ore 22,30 in diretta su TV Sat 2000. Dopo la santa Messa in piazza Prefettura, dinanzi alla Cattedrale, è previsto un momento conviviale equo-solidale di scambio augurale.

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Campobasso

7 6 dicembre 2013

Progettato per consentire ai viaggiatori e ai pendolari di raggiungere rapidamente il centro cittadino

Il collegamento pedonale del Terminal con Via Mazzini è un’altra opera pubblica bloccata dalla stupidità amministrativa Senza soldi non si cantano messe: la P.Q. Edilizia, suo malgrado, è stata costretta a sospendere i lavori e a mettere in mora l’amministrazione comunale Mancherebbe poco al completamento dei lavori per la realizzazione del collegamento pedonale dal terminal a Via Mazzini. Ma il Patto di stabilità, una delle formule amministrative più controverse e astruse - che limita l’autonomia gestionale degli enti locali, e sta mettendo in ginocchio le imprese - impedisce, appunto, che alla ditta appaltatrice dei lavori, la P.Q. Edilizia, vengano pagati gli stati di avanzamento. E, siccome senza soldi non si cantano messe, la P.Q. Edilizia è stata, suo malgrado, costretta a sospendere i lavori. Ormai e quasi un anno che il cantiere è chiuso e attende di essere riaperto, cosa che sarebbe possibile se ci fosse qualcuno in grado di by-passare il Patto di stabilità dando il via libera a ciò che rimane da fare per completare l’opera. Stiamo parlando di un progetto vecchio di 20 anni. Finanziato per una parte con i fondi della legge 64 (Cassa per il Mezzogiorno) e per l’altra con i fondi regionali. Anche questa duplicità di finanziamento, naturalmente, non giova alla snellezza delle procedure. Comunque, molte difficoltà sono state superate. Ciò che invece rimane un ostacolo insormontabile è il Patto, tanto più se in presenza della disponibilità delle risorse finanziarie per tacitare l’impresa e per portare a termine i lavori. Un Paese che impiegando 20 anni progetta un’opera pubblica, riesce a trovare i finanziamenti, riesce ad appaltare i lavori e, a un passo dal concluderli, se li vede

bloccati dal Patto di stabilità, è un Paese da barzelletta. Un Paese, cioè, in cui è del tutto naturale trovarsi in crisi, incapace di ripartire, di investire, di svilupparsi. Campobasso, visto il numero di opere pubbliche che datano 10 e più anni, ancora da portare a termine, può essere elevato a paradigma della crisi e della impossibilità di superarla. Il collegamento pedonale rientra tra le scelte programmatiche a corredo della piena agibilità e funzionalità del terminal delle autocorriere. Dovrebbe consentire alla massa dei viaggiatori, soprattutto in corrispondenza degli orari di entrata e d’uscita dalle scuola e dagli uffici, di defluire comodamente e di raggiungere rapidamente il centro cittadino. Sono anni, invece, che lo sciame umano lungo le carreggiate degli svincoli d’accesso e d’uscita dal terminal, è costretto a vedersela con il traffico automobilistico, sistematicamente a rischio della propria incolumità. Uno spettacolo a dir poco indecente per una città che si fregia del titolo di capoluogo regionale. Spettacolo tanto più intollerabile se posto dinanzi alla constatazione che il collegamento pedonale è lì, che fa bella mostra di sé, ma inutilizzabile per via del Patto di stabilità che impedisce all’impresa P.Q. Edilizia di completarlo, ma non di mettere in mora la stazione appaltante. Spettacolo, tra l’altro, di cui, stando così le cose, non è preventivabile la fine. Dardo

“Massa ci ha lasciato senza casa” Giovanni e Luigina hanno manifestato dinanzi il Comune. "Vogliamo un tetto" CAMPOBASSO. Rischiano di passare il Natale senza un tetto sulle loro teste. Fino al 14 dicembre il gruppo religioso Suore Santa Famiglia di Bordeaux ha messo a loro disposizione un piccolo locale in contrada Fontanavecchia, poi Giovanni e Luigina, di 48 e 53 anni, attualmente disoccupati e con una figlia di 23 anni a carico, non sapranno dove andare. “Sig. Prefetto, le case per emergenza abitativa ci sono per tutti ma non per noi. Perchè?”, si legge sul cartello che Giovanni ha appeso al collo. E ancora: “Sig. Sindaco provate voi a passare il Natale per strada”. Lui e sua moglie da giorni stanno protestando davanti a Palazzo San Giorgio, in attesa che il loro appello venga raccolto.“Non ci muoveremo da qui”, continuano a ripetere irremovibili e intenzionati anche a sfidare il freddo dello ore notturne per ottenere ciò che chiedono. Dallo scorso 19 novembre sono rimasti senza casa a seguito di un’ordinanza della Corte d’Appello, l’Ufficio del Patrimonio di Campobasso ha stabilito che avrebbero dovuto versare 13 anni di fitto arretrato sull’abitazione di proprietà del Comune che l’amministrazione aveva messo a loro disposizione. Giovanni e Luigina hanno versato solo le somme garantite dal Patto di Inclusione Sociale. La vicenda va avanti dal 2000, quando era allora sindaco Augusto Massa. Ai due coniugi, all’epoca in affitto in un’abitazione di via Herculanea, venne destinata un’altra casa comunale – in via Toscana – per questioni di sicurezza, perché la precedente abitazione era pericolante. Quelle case vennero poi abbattute e al loro posto sono sorti nuovi complessi residenziali. L’amministrazione Massa si sarebbe poi impegnata a garantire un fondo di bilancio da destinare all’emergenza abitativa. Ora Giovanni e Luigina puntano il dito contro l’ex sindaco per come si è evoluta la situazione. Il procedimento partito dalla denuncia presentata dai due coniugi è pendente in secondo grado. E l’attuale amministrazione non ha ancora trovato una soluzione per loro. Dagli uffici comunali sembra sia già pronto un iter per l’affidamento di una casa popolare. Ma non è più tempo delle parole a poche settimane dal Natale.“Basta chiacchiere”, ha detto Giovanni, che denuncia di non poter usufruire di una pensione di invalidità nonostante risulti invalido al 55%. “Vogliamo anche noi una casa dove andare.Vogliamo garantire un tetto a nostra figlia”.


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TERMOLI CAMPOBASSO BOJANO ISERNIA VENAFRO CASSINO PERUGIA SIENA FIRENZE

IL SERVIZIO È SVOLTO NEI GIORNI FERIALI DI LUNEDÌ - MERCOLEDÌ - VENERDÌ

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IL SERVIZIO È SVOLTO DAL LUNEDÌ AL SABATO NEI GIORNI FERIALI

CAMPOBASSO TERMOLI SAN SALVO MARINA RIMINI FORLÌ IMOL A BOLOGNA

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IL SERVIZIO È SVOLTO NEI GIORNI FERIALI DI LUNEDÌ - MERCOLEDÌ - VENERDÌ CAMPOBASSO - TERMOLI - PESCARA CORSE

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ANNO IX - N° 151 - VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



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Isernia

6 dicembre 2013

“Sanità, solo problemi” Il sindaco di Scapoli, Sparacino, denuncia la criticità della situazione ISERNIA. "Nelle ultime settimane si è aggravata in maniera esponenziale la situazione già insostenibile nella quale versano le strutture ospedaliere della Provincia di Isernia". La denuncia viene dal sindaco di Scapoli, Renato Sparacino. "Alle ben note difficoltà dell’Ospedale di Venafro e di quello di Agnone, si stanno aggiungendo anche quelle dell’Ospedale di Isernia, basti pensare che per una semplice distorsione o per una banale colica renale i cittadini di Scapoli e dei comuni limitrofi vengono inspiegabilmente dirottati presso il “San

Timoteo” di Termoli, ormai diventato di fatto il nosocomio di riferimento della Valle del Volturno, con conseguente immaginabile disagio per i pazienti e per i loro familiari vista la notevole distanza da percorrere (oltre 100 chilometri) e soprattutto in presenza di carenti collegamenti pubblici". Il Sindaco Renato Sparacino, a nome di tutta la collettività Scapolese, rivolge un accorato appello al Governatore della Regione Molise e Commissario Straordinario alla Sanità Paolo Di Laura Frattura affinché ponga mano definitivamente e concreta-

mente alla grave situazione che vede sempre più penalizzati da un sistema sanitario regionale ormai al collasso i cittadini delle aree più interne del Molise. "Questa situazione paradossale, tra l’altro, rischia di incidere pesantemente anche su quei servizi sanitari di eccellenza che esistono sul territorio, come ad esempio il 118-Molise Soccorso, i cui operatori, vivendo costantemente nell’incertezza della destinazione di ricovero dei pazienti soccorsi, non sono messi nelle condizioni di esprimersi al meglio."

A proposito di viabilità per le “Aree interne” di Albino Iacovone In questi giorni si è tornato a parlare di viabilità delle aree interne ( in particolare del completamento della " Fresilia"). Come cittadino e pubblico dipendente prima e come pubblico amministratore dopo, ho cercato sempre di dare un contributo di idee nel settore viabilità delle nostre zone interne. Negli anni '80 si era paventata , su iniziativa del Comuni di Belmonte del Sannio e Poggio Sannita, la realizzazione di un " Collegamento viario variante S.S.86 Fondovalle "Trigno", il cui pro-

getto, redatto dagli ingg. Marti, Iadanza e Bottone,approvato dai relativi Consigli comunali, fu consegnato alla Regione Molise ( Presidente il prof. Paolo Nuvoli) per l' inserimento nel programma triennale dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno di cui alla legge 1.3.1986 n.64-importo complessivo preventivato dell’ opera lire 21.500.000- In quella circostanza cercai, pur nella mia modestissima sfera di competenza, di sensibilizzare , anche per i benefici che tale opera poteva arrecare alla zona compresa tra l' Abruzzo e il Mo-

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

lise ( tant'è che la strada fu denominata " Fondovalle Sente" dall' omonimo fiume a confine delle due regioni), con la mia nota del 23 settembre 1987,il Ministro Remo Gaspari, gli Onorevoli Parlamentari Molisani Lello Lombardi, Osvaldo Di Lembo, Girolamo La Penna, Bruno Vecchiarelli, Florindo D’ Aimmo e Edilio Petrocelli,i Presidenti della Giunta Regionale del Molise e del Consiglio Paolo Nuvoli e Lelio Pallante, i Consiglieri Regionali del Molise, eletti in Provincia di Isernia,Mario Di Ianni, Mario Verrecchia, Enrico Santoro, Ettore di Domenico e Giovanni Di Pilla, i Consiglieri Provinciali dell’ Altissimo Molise Franco Giorgio Marinelli, Armando Amicone e Bambino Palomba, il Presidente della Comunità Montana”Alto Molise” Antonio Sciulli,i Presidenti delle Pro loco di Belmonte del Sannio , Poggio Sannita e Agnone, rispettivamente, Urbano Di Filippo, Raffaele Battista e Romolo Ferrara nonché i Sindaci di Belmonte del Sannio, Poggio Sannita, Agnone e Schiavi d’Abruzzo . Al di là della condivisione e dei buoni propositi circa la valenza strategica dell’ arteria, espressa sia dal Ministro per il Coordinamento della Protezione civile On. Remo Gaspari ( nota 8/10/1087), sia dal Presidente della Regione Molise Prof. Paolo Nuvoli ( nota

12/10/1987), sia dall’ Assessore al Lavoro Regione Molise prof. Mario Verrecchia ( nota 2/11/1987 ), sia dall’ Assessore alla Sanità Regione Molise Prof. Mario Di Ianni ( nota 29/4/1988 ),non vi è stato mai un seguito e il progetto dell’ opera è rimasto nel cassetto! Oggi , nella situazione economico – finanziaria non brillante in cui vive la Nazione e le Regioni interessate,non è facile riavviare questa iniziativa ma ciò non toglie che tale arteria possa essere vista ancora come opera strategica, per l’ Altissimo Molise ed Alto Chietino,di congiunzione della SS.86 da Castiglione Messer Marino ( Ch)- Belmonte del Sannio(IS) e la Fondovalle Trigno seguendo l’ asse principale della S. P. Sprondasino con il tratto da completare della F. V. Fresilia, in questi giorni, tornata di attualità e che sembra trovare il consenso del Presidente della Regione Paolo di Laura Frattura ( almeno da quello che è emerso nel convegno tenutosi a Frosolone). All’ epoca tale arteria,così come ideata ,già aveva quelle caratteristiche di opera interregionale; oggi,credo, sarebbe ancora più attuale in previsione di una possibile ed auspicabile riaggregazione del Molise con l’ abruzzo in un’ ottica più generale della macro regione Abruzzo- MoliseMarche , il cui processo sembra sempre di più ineludibile!

“Acquedotto Volturno, troppi dubbi” L'assessore provinciale Taccone scrive alla Regione ISERNIA. Gino Taccone, assessore con delega all’Ambiente e alla Tutela delle Acque della Provincia di Isernia, ha preso posizione in merito alla questione riguardante la concessione richiesta da una società per derivare a scopo idroelettrico le acque del fiume Volturno con opere di presa nei comuni di Montaquila e di Monteroduni e di restituzione nel comune di Montaquila. In particolare, Taccone, in una lettera inviata al Servizio tutela e gestione delle acque pubbliche della Regione Molise, ha espresso alcune perplessità sulla realizzazione dell’opera.Tra queste, nella missiva Taccone sottolinea, soprattutto, che “il prelevamento dell’acqua per alimentare la centrale idroelettrica determina una notevole ed ingente diminuzione dell’attuale flusso idrico lungo il tratto del fiume Volturno interessato dal punto di captazione e sino a quello di restituzione, rischiando di compromettere l’intero habitat dell’area ove ricade l’opera”. L’assessore provinciale invita, quindi, il Servizio tutela e Gestione delle acque pubbliche della Regione Molise “a valutare adeguatamente i rilievi esposti al fine di pervenire ad una ponderata decisione di tutti gli interessi in gioco, primo tra tutti quello della salvaguardia dell’intero patrimonio naturalistico dell’area interessata”.

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Termoli

6 dicembre 2013

Incontro Fai Cisl pesca per esaminare le opportunità di sviluppo e di tutela del settore GENOVA - Si sono riuniti i responsabili regionali e territoriali della Fai Cisl del settore pesca coordinati da Silvano Giangiacomi (Fai Cisl nazionale) e da Armando Pavia (Consulente Fai Cisl per la Formazione). Scopo dell’incontro, come svolgere al meglio nelle marinerie territoriali il lavoro in rappresentanza e di tutela dei lavoratori della pesca e dell’acquacoltura. Sono state esaminate diverse tipologie di imprese, imbarcazioni, difficoltà ed opportunità. La Fai Cisl Pesca svolge, anche attraverso il proprio programma attività finalizzate allo sviluppo dell’occupazione. “La gestione contrattuale del mestiere di pescatore – ha dichiarato Silvano Giangiacomi, coordinatore nazionale della Fai Cisl - si realizza attraverso la tutela della retribu-

zione nelle diverse forme previste (salario e compartecipazione sul pescato). Indispensabile inoltre – ha specificato Giangiacomi – l’identificazione di un innovato sistema di welfare che tenga conto delle due tipologie di lavoratori (autonomo e subordinato, ivi compresi i soci lavoratori) realizzando un complesso di tutele sociali innovative idonee a creare ‘sistema’, con un forte senso di imprenditorialità in coerenza con le norme legislative e regolamentari che ne costituiscono il quadro di riferimento”. “Ruolo del sindacato – ha dichiarato Fabrizio Scatà, Segretario nazionale della Fai Cisl - far crescere, anche a livello culturale, un nuovo approccio lavorativo di tutti gli attori del settore e cercare di dare voce, a livello istituzionale nazionale ed europeo, delle sue

specificità”. “E’ indubbio – ha sottolineato Augusto Cianfoni, Segretario generale della Fai Cisl - che se continuiamo a sfruttare il nostro mare in modo irresponsabile, tra pochi anni ci troveremo in grave

difficoltà in un settore che già soffre di una crisi importante. Nella Politica comune europea (stiamo attendendo entro il secondo semestre 2014 il nuovo Fondo a sostegno della Politica comune sulla pesca)

siamo riusciti ad ottenere una specifica attenzione, con norme più appropriate per la pesca nel Mare Mediterraneo rispetto ai precedenti anni. L’Italia dovrebbe, in tal senso, impegnarsi appieno per sfruttare e gestire questa opportunità”. “Azioni specifiche quindi – ha concluso Giangiacomi - formative ed operative nello stesso tempo, che dovranno caratterizzare la nostra azione di tutela e di rappresentanza in tutte le marinerie“. Il Dr. Armando Pavia ha analizzato il settore esponendo le sue difficoltà tecnico organizzative suddivise per Regione e segnatamente nelle singole marinerie, in modo da poter individuare una scheda diversificata per tipologie lavorative, utile poi nella individuazione dei bisogni di tutela e di assistenza dei lavoratori del settore.

Femminicidio, “La legge 119/2013: Bocciato il Porcellum, Sel: evento storico prime riflessioni a confronto” TERMOLI - Oggi 6 dicembre alle ore 15 con il patrocinio dell’Università e l’intervento dell’Ordine degli Avvocati di Larino, si terrà presso l’Aula Adriatico in Via Duca degli Abruzzi il Convegno organizzato da CamMiNo – sede di Termoli - per approfondire il recente D.L. femminicidio e la tematica della violenza dal titolo: “la L. 119/2013: prime riflessioni a confronto”, “Tra vuoti normativi, deficit di tutela ed emergenze legislative”. Ai lavori interverranno: Anna Di Loreto, vice Presidente Nazionale CamMiNo: Dalla Convenzione di Lanzarote alla Convenzione di Istanbul; Ludovico Vaccaro, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Larino: La Legge 119/2013 : le novità

introdotte; Maria Rita Mottola, avvocato Foro Casale Monferrato: Tra teoria e prassi, le riforme mancate; Maria Santoli, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato: Nuovi profili intervento per gli operatori di polizia giudiziaria; Maria Teresa Rotondaro Aveta, Procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Campobasso: Non c’è tutela efficace senza coordinamento delle indagini; Antonella Presutti, Docente e scrittrice: “Con il Corpo Capisco …”; Giuditta Lembo, Consigliera Regionale di Parità: Le concrete azioni di sostegno alle vittime di violenza di genere. Con l’intervento di esponenti dell'Avvocatura, della Magistratura, della Questura e referenti istituzionali si

discuterà della conversione del D.L. femminidicio, delle novità, delle criticità, delle prassi operative, con particolare attenzione ai profili operativi per gli operatori del settore. CamMiNo - Camera Nazionale Avvocati famiglia e Minorenni - è un'associazione di avvocati e praticanti che operano prevalentemente nel campo del diritto minorile e della tutela delle persone fragili con lo scopo di promuovere lo studio, la ricerca, la formazione e l'aggiornamento professionale nell'ambito delle suddette discipline. La partecipazione al Convegno è libera”. L’evento è stato accreditato con 3 crediti formativi. Per informazioni: termoli@cammino.org oppure 0875 714610.

Regolamentazione della circolazione per le strade cittadine per la “9^ Scopritermoli TERMOLI – La Polizia Municipale comunica di aver emesso apposita Ordinanza per la regolamentazione temporanea della circolazione stradale, in occasione della gara podistica “9^ Scopritermoli – La Corsa dell’Immacolata”. Il provvedimento riguarda quindi la sospensione della circolazione stradale dei veicoli di ogni ordine e grado, per il giorno 8 dicembre,

lungo le vie interessate alla manifestazione podistica non competitiva, per il tempo necessario allo svolgimento della gara, della durata presunta di due ore, ad accezione dei veicoli in servizio di Polizia, di Pronto Intervento e di Soccorso. Ore 10 circa, percorso di Km. 10: Partenza da Piazza V. Veneto – C/so Nazionale – Via Roma – Via C. Colombo (contromano) –

nuovo parcheggio C. Colombo – giro di boa – Via del Mare – Via Firenze – Via Volturno – Via Tevere – Via Arno – Via Sangro – Via Giappone – Via del Molinello – Ingresso Parco G. La Penna – giro interno – uscita dai campi da tennis – Via del Molinello – Via Tremiti – Viale Marinai D’Italia – Porto – Via Aubry – Borgo Vecchio – C/so Nazionale – Piazza V. Veneto.

TERMOLI - La sentenza della Consulta che ha bocciato il Porcellum non è un piccolo fatto giudirico ma un evento storico, agli atti infatti rimarrà scritto, anche fra un secolo, che l'Italia fra il 2006 e il 2013 non è stata una vera democrazia perchè governata secondo una legge elettorale incostituzionale e quindi da un Parlamento eletto in modo illegittimo. Lo sapevamo tutti, lo abbiamo detto per anni, ma da oggi rimarrà scritto per sempre, a carico in primo luogo di Berlusconi e dei suoi, ed è giusto così, come ha dichiarato Nichi Vendola: "questa sentenza è un raggio di sole nel gelo della democrazia italiana". Oltre un milione di italiani hanno firmato per il ritorno al Mattarellum, già lo propone Sel, il M5s, Civati e tanti altri, ora chiediamo ai nostri parlamentari, eletti qui in Molise anche grazie ai diecimila voti di Sel, di dimostrare coerenza, senso dello stato e rispetto della Costituzione e di farsi promotori in Parlamento di una rapida, rapidissima, abrogazione della legge "porcata" che ci ha fatto ancora una volta vergognare davanti al mondo intero. Sinistra Ecologia Libertà Termoli

Celebrata festività del patrono San Basso TERMOLI – Ieri mattina in Cattedrale il Vescovo della diocesi monsignor Gianfranco De Luca ha celebrato una Santa Messa in onore del patrono San Basso. Alla cerimonia hanno presenziato varie autorità civili, militari, forze dell’ordine e rappressentanti della marineria termolese. Durante la cerimonia religiosa c’è stato anche un momento di raccoglimento nella cripta e declamato l’inno dedicato al Santo. Subito dopo, nel piazzale del porto, è stata depositata una corona di alloro al Monumento ai Caduti. La giornata è proseguita nel pomeriggio nella Galleria Civica d’Arte Contemporanea dove si è tenuta la cerimonia di premiazione alla Gente di mare.

Inaugurazione della mostra “Ri Letture” TERMOLI – “Ri Letture” è il titolo della mostra dell’artista Salvatore Amedei, a cura di Tommaso Evangelista, che verrà inaugurata sabato 7 dicembre alle ore 18,30 nei locali dell’Officina Solare Gallery in Via Marconi. L’esposizione resterà

aperta fino al 23 dicembre e si può visitare tutti i giorni dalle 18,30 alle 20,30. “Classe 1985 – scrive il critico Tommaso Evangelista -, dopo un corso triennale alla Scuola Internazionale di Comics inizia a lavorare come disegnatore di fumetti matu-

rando un’espressione personale e perfettamente riconoscibile che coniuga la caricatura alla riduzione dei tratti, attraverso una grafia che semplifica le forme e addolcisce i colori, e uno stile cartoon genericamente anti-naturalistico. Negli ultimi anni,

sperimentando il bianco e nero come colori esclusivi di campitura, è arrivato ad effetti calligrafici di grande suggestione con le figure che emergono da un intelligente lavoro di inchiostrazione. Il segno semplice ma curatissimo e pulito, rotondeg-

giante e dinamico, senza tratteggi, campiture, modulazioni o mezzi toni, costruisce le forme attraverso contrasti monocromi, giocando sui contorni e la composizione che si avvale quasi sempre di un punto di vista frontale.


Termoli

13 6 dicembre 2013

Si è dimesso l’assessore ai lavori pubblici e alle attività produttive Angelo Magagnato MONTENERO DI BISACCIA – Il sindaco Nicola Travaglini informa di aver ricevuto la lettera con la quale l’assessore ai Lavori Pubblici e alle Attività Produttive Angelo Magagnato ha comunicato le sue dimissioni dalla Giunta. Magagnato ha argomentato la sua decisione, fornendo motivazioni di carattere personale e professionale, ribadendo la stima per il primo cittadino di Montenero e il sostegno a questa Amministrazione nel ruolo di Consigliere comunale. “Non condivido, ma accetto le motivazioni che hanno portato Magagnato alle dimissioni – ha commentato il sindaco Travaglini – non nascondendo nel contempo il fatto che questa decisione ha provocato in me un sentimento di grande malinconia. Sono particolarmente dispiaciuto perché sono cosciente del fatto che da ieri è venuto a mancare l’apporto di una persona sempre pronta a sostenere

le ragioni profonde del nostro lavoro, un ottimo professionista e un assessore comunale particolarmente attivo, presente e competente; ma prima di tutto sono dispiaciuto perché viene a mancare il contributo in Giunta di un vero amico, una persona dai solidi principi che sento di dover ringraziare di cuore, pubblicamente, a nome dell’intera cittadinanza montenerese. Un grazie, infine, lo rivolgo a Magagnato per il sostegno che ha dichiarato di voler proseguire a dare nell’impegno di Consigliere comunale, tra i banchi della maggioranza. La solidità e la compattezza di questa maggioranza mi ha garantito la possibilità di poter nominare il nuovo Assessore, che è stato individuato nella persona del consigliere comunale Pasqualino D’Ascenzo, al quale auguro buon lavoro. La delega sarà attribuita nei prossimi giorni”.

Festa del ciclismo Primarie pd, di pietro: regionale 2013 in molise sosterrò Frattura e premiazioni PETACCIATO – E’ il momento clou di ogni anno, l’appuntamento per antonomasia per la Fci Molise durante il quale si traccia il bilancio dell’attività svolta durante tutto l’anno e nel quale si premiano tutti coloro che si sono maggiormente distinti nelle varie specialità. Un momento di grande condivisione che riesce ad unire tutti insieme atleti, dirigenti, tecnici, famiglie, amici e parenti attorno ad uno sport che da sempre è sinonimo di sacrificio e dedizione totale. E’ questo, in sintesi, il sentimento che pervade, anno dopo anno, la Festa del ciclismo regionale che, quest’anno, si svolgerà sabato 7 dicembre alle ore 16,30 presso la sala consiliare del comune di Petacciato. Alla manifestazione saranno presenti le principali autorità politiche e sportive locali, provinciali, regionali e un testimonial d’eccezione della F.C.I.. In occasione della manifestazione verranno premiate le seguenti società: A.S.D. Ciclistica S.Timoteo, A.C.S.I. Cicloamatori Club Torella, A.S.D. G.S. Cicli Bonefro, A.S.D. Cicli Di Niro 1980,A.S.D. G.S. Oratino,A.S.D. Molise Tour Bike,A.S.D. S.C.Venafro,A.S.D. Sessan Bike Sport & Natura,A.S.D.Amatori MTB Termoli,A.S.D. G.S. Garofalo Mobili, A.S.D. G.S. Molise Ricambi, S.C.D.Team Vittoria, A.S.D. Molisana Castelpetroso, A.S.D. Isernia Bike Team, A.S.D. Isernia Bike Store, A.S.D. Pedale Molisano, A.S.D. G.S. Pedale Petacciatese, A.S.D. G.S. Crecchio Molise,A.S.D. Novaricambi, A.S.D.Termoli On Bike,A.S.D. Bike PromoFaga Gioielli Racing Team.Verranno inoltre, premiati i vincitori dei singoli Campionati Regionali. STRADA: Fratangelo Mattia, Parlapiano Federica, Notte Gino, Ronchetti Elisa, De Santis Riccardo, Giugliano Saverio,Totaro Giuseppe, Di Nauta Daniele,Valentino Marco, Petrera Gennaro, Di Bernardo Sileno, Orlando Cosimo, Romanella Domenico, Di Ioia Francesca; Gran Fondo: Lombardi Emiliano,Valentino Marco, Orlando Cosimo; Medio Fondo: Giuliani Luca, Berardini Francesco, Struzzolino Giovanni, Iuliano Antonio, Mastrangelo Carmelo Nicola, Della Pigna Raffaele, Ritota Carlo, Pacale Franco, Romanella Domenico; MTB: Altieri Stefano, Cardillo Andrea, Casertano Claudio,Valentino Marco, Cardillo Lino .

MONTENERO DI BISACCIA - Oggi il presidente dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro sarà in Molise per sostenere la candidatura alle primarie del Pd di Paolo Di Laura Frattura nella lista di Matteo Renzi. Di Pietro e Frattura terranno un incontro pubblico nella sala consiliare del Municipio. L’appuntamento è previsto per le ore 18. “Domenica, 8 dicembre, mi recherò a votare per le primarie del Pd, in Molise, e sosterrò la candidatura dell’attuale Presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, a delegato per l’Assemblea nazionale del Partito democratico”. Lo afferma il Presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Voglio ricordare che Frattura amministra la Regione Molise contando sul nostro pieno sostegno. Anche per questo, appoggiandolo, non sto facendo altro che proseguire un percorso già iniziato. Ho fatto la mia scelta ma non la impongo agli altri. Infatti, sul territorio nazionale, ci sono diversi circoli dell’Italia dei Valori che hanno deciso di appoggiare altri candidati. Ognuno vada a votare secondo coscienza. L’ho già detto e lo ribadisco: le primarie del Pd rappresentano un mo-

mento importante di democrazia e l’aspetto più importante è la partecipazione: i cittadini si devono riappropriare della politica e tornare ad essere protagonisti. Qualunque sarà il risultato – conclude Di Pietro - noi dell’Italia dei Valori continueremo a lavorare per formare un’alleanza di governo di centrosinistra”. Poi Antonio Di Pietro risponde al presidente della Commissione congressuale regionale del Molise, Antonio Battista, che ha precisato con una nota che lo statuto del Pd non permette a dirigenti di altri partiti di votare alle primarie di domenica. “Ne prendo atto ma voglio ricordargli che questo non è il mio caso. Tutti sanno che la scorsa estate, dopo le mie dimissioni da presidente del partito, l’Italia dei Valori ha celebrato un regolare congresso ed ha eletto una nuova dirigenza. Pertanto, attualmente, non ricopro alcun incarico dirigenziale nel partito, ma sono solo, orgogliosamente, un militante. Il Pd molisano – conclude Di Pietro in modo netto e chiaro, dovrebbe dire se vuole escludere dalla votazione per le primarie persone che non gli fanno comodo assumendosene la responsabilità, e andando contro le stesse regole che si è dato”.

Discussione sulle tre mozioni congressuali del Pd MAFALDA – Questo pomeriggio alle ore 18 presso l'Agriturismo La Tramontana ci sarà la presentazione delle 3 mozioni congressuali per la segreteria nazionale del Pd. Una occasione di confronto per poter discutere delle tematiche sociali ed economiche che stanno a cuore alla gente e dare ad ognuno gli strumenti per poter scegliere il candidato che meglio risponde alle proprie aspettative del Pd che sarà. La mozione a sostegno del candidato Giuseppe Civati sarà presentata da Michele Di Giglio, quella a sostegno di Matteo Renzi dall'Onorevole Laura Venittelli e quella di Gianni Cuperlo sarà presentata da Davide Vitiello. Seguirà un dibattito aperto sulle questioni trattate.

Chiusura al transito veicolare del piazzale antistante "La Madonnina" CAMPOMARINO - L’Associazione Socio Culturale “La Madonnina” organizza per il 7 dicembre organizza la manifestazione “Aspettando il Natale”con la partecipazione dei bambini dell’asilo e delle scuole elementari, che si terrà dall’incrocio delle vie Favorita – Cuoco – Morandi. L’amministrazione comunale al fine di tutelare l’incolumità dei partecipanti e di disciplinare la circolazione dei veicoli nelle vie interessate ha emesso una ordinanza di chiusura al transito veicolare del piazzale antistante "La Madonnina" dalle vie Morandi e Favorita per il 7 dicembre dalle ore 14 alle 23, con relativo divieto di sosta ma con esclusione dei mezzi di soccorso e di Polizia.


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Spettacolo

6 dicembre 2013

Recitare negli Usa Fabrizio “Molletta” Brienza vive e lavora come attore a New York di Charles N. Papa NEWYORK - Un’eccellenza molisana che vive e lavora a New York, è l’attore Fabrizio Brienza (gli amici di Campobasso lo ricordano come ‘molletta’). Con un passato da studente del Romita nel capoluogo, uno sportivo, nelle mitica squadra di basket “Foreste molisane”, Brienza (classe ‘69), decide di partire per gli states dove diventa subito un fotomodello e attore. La decisione di lasciare il Molise, seppure sofferta, è lo slancio che gli serve per affermarsi nello showbiz americano. Negli anni ‘90, nella crew dell’Amadeus, il pub che lanciò la moda del venerdì nel capoluogo, Brienza brilla di suo, la velleità artistica, lo porta ad essere simpaticamente guascone e, per la sua bellezza, circondato da ragazze.In quel periodo, quello in cui la ‘movida’ si formava, lui era un punto di riferimento per molti. Oggi, nel suo curriculum, si leggono passi importanti nel mondo del cinema. Sicuramente quello più importante in “Duplicity”, thriller del 2009 con Clive Owen e Julia Roberts in cui, recita la parte del direttore d’albergo. Ma la sua filmografia comprende anche parti in “The Versace murder” del 1998 sino a “I guardiani del destino” (2011) di George Nolfi con Emily Blunt, Terence Stamp e Matt Damon. Un film che ha incassato circa 62 milioni di dollari in America e poco meno di 2 in Italia e nel

quale Brienza è il Sig. Miller. Tra gli altri lavori, non va dimenticata la partecipazione nel film “The Doorman” (2008) di Wayne Price dove ha interpretato la parte di se stesso.Una lunga serie di apparizioni in Italia come in “La sai l’ultima”, “Drive in”, “Occhio al falco”, ma anche in serie come “Law & order”, “I soprano”.Fabrizio Brienza non si fa mancare niente, è responsabile della sicurezza di alcuni locali importanti di New York, per un periodo ne gestisce qualcuno, partecipa a video di Ricky Martin e Gloria Estefan, recita in spot per Hyundai e Nokia, insomma, dal Molise all’assalto della grande mela. Con dedizione, con il piglio di chi crede nelle proprie forze, di chi vuole riuscire ad avere una propria identità in campo artistico, di chi non si ferma davanti a delusioni, pali, rifiuti, flop, fanno di Brienza un personaggio noto nello showbiz e nel gossip americano. Oggi, l’attore molisano è modello presso Look Model Agency, attore/modello presso Innovative Artists e attore presso Sag-Aftra.Gli esempi di chi, senza indugio, trova lavoro lontano dalla propria terra, va considerato nell’ottica dell’investimento sulla propria professione ed arte. Il Molise, e lo si vede quotidianamente, non preserva i talenti, non alleva la curiostà e la formazione all’arte, non concede molti spazi, non crea opportunità, anzi, spesso, demoralizza chi invece tenta di creare alternative, non concedendo strutture o denaro.

Libri. Le poesie di Cacciavillani VASTO - Prosegue il tour promozionale del poeta agnonese Andrea Cacciavillani con la sua raccolta di poesie “Minore di diesis”. Oggi alle 18.30 la presentazione presso la “Nuova libreria” di Vasto. Ingresso libero.

Il colpo di coda del teatro del Loto a Ferrazzano FERRAZZANO - Il colpo di coda del teatro del loto, ha in serbo alcuni appuntamenti sino alla fine del mese. Dopo il successo del duo Arteritano/Vitolo, domani e domenica, secondo cartellone, in scena “Frustallà”, con Matilde Caterina, Flavio Brunetti e la Banda di Montagano. Dal 13 al 15 “Le petit magic circus” con Soraya Esteban, Luca La Gatta, Paolo Santoro. Testo e regia di Stefano Sabelli.

Il corto indipendente al Dlf

Teatro

CAMPOBASSO - Oggi al dopolavoro ferroviario alle 21.00 “Il corto indipendente”, a cura del regista William Mussini. Il tema sarà Il cinema sperimentale. L’evento è inserito nel cartellone “Binario uno, in viaggio con...”.

ISERNIA - Domani e dopodomani in scena al Proscenio “La banda degli onesti”, di Salvatore Mincione Guarino, tratto dall’omonimo film con Totò. Ingresso euro 7,00. Sabato ore 21.00 e domenica ore 18.00. Info 3392694897.

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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6 dicembre 2013

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0874.698012 VERRANNO ACCETTATI SOLO GLI ANNUNCI PRESENTATI CON DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO VALIDO. ROTOSTAMPA MOLISE SI RISERVA DI MODIFICARE PAROLE O FRASE RITENUTE POCO IDONEE ALLA PUBBLICAZIONE NELLA SEZIONE DEGLI ANNUNCI



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