6 luglio 2013

ANNO IX - N° 31 - SABATO 6 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Marcello Veneziale

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Marcello Veneziale. L'ex presidente della Regione ha inteso sollevare la questione del mancato taglio ai costi del Consiglio regionale e cercato, per telefono, il presidente attuale per una sana discussione sull'argomento. Non ha avuto risposta. Quel galantuomo di Veneziale, così, ha voluto dire la sua al di là di sterili posizioni di parte. E ha tracciato una linea morale per mettere in evidenza che la politica non può ignorare leggi e, soprattutto, le aspettative dei cittadini che attendevano ben altro.

Il Tapiro del giorno alla città di Campobasso

Il Tapiro del giorno lo diamo alla città di Campobasso. Sta vedendo morire anche il calcio dopo essere scesa a livello culturale, economico e sociale. Un degrado che sembra non conoscere la parola fine. Una mossa se la dovrebbe dare la Regione Molise chiamata a restituire al Capoluogo le giuste prerogative e i dovuti finanziamenti. Non ci sono più scuse di appartenenza territoriale. Tutti accusavano Iorio di difendere la Pentria.

Oggi il presidente è del centro Molise.

Aspettiamo fatti e non più promesse.

TRASPORTI

L’11 luglio i pullman potrebbero restare a secco A PAG. 5

POLITICA

Le distinzioni e le distonie del consigliere Ciocca A PAG. 2

SINDACALE

Alla Cgil arriva il commissario Acquiescenza con il potere A PAG. 5

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TAaglio lto

6 luglio 2013

I pozzi erano avvelenati, e li bonificheremo tutti Gentilissimo Dardo, vengo chiamato in causa per la seconda volta in poche settimane dal Suo autorevole giornale a causa di presunte mutazioni genetiche del dna politico che mi avrebbero colpito subito dopo aver vinto le elezioni regionali ed essere diventato “uomo di maggioranza”.

Non sono abituato, per cultura e forma mentis, a modificare il mio atteggiamento a seconda del ruolo che mi trovo a giocare: ero, sono e resterò contro i privilegi, le connivenze, il metodo del do ut des che ha caratterizzato il nostro recente passato e che contamina, ancora oggi, troppi settori della nostra piccola realtà quotidiana. Inutile girarci attorno, egregio Dardo: nel corso della passata legislatura abbiamo conosciuto, grazie alla “sinistra parolaia” la punta di tanti iceberg.

Ma i privilegi e le storture non riguardano solo i “colletti bianchi”, come Lei ben sa.

Che dire, ad esempio, dei nominati della politica che risultano ancora inamovibili perché prima del voto del febbraio scorso qualcuno ha provato a renderli “intoccabili”?

Che dire dei privilegiati che hanno ottenuto contratti di pregio senza alcuna selezione pubblica ma solo per questioni politico-familiari?

Che dire dei tanti dipendenti di enti, aziende ed agenzie direttamente riconducibili alla Regione Molise che in questi dodici anni hanno trovato un posto sicuro grazie solo al fatto di essere “figli di” oppure “parenti di”?

Che dire delle tante aziende private che vivono solo perché in oltre un decennio si è trovato il modo - al limite del legale - per farle andare avanti, privilegiando però solo le posizioni di chi “comanda” e non tutelando affatto “chi lavora”?

Voglio rassicurarLa: in questi mesi, in silenzio e con profonda abnegazione, ho scavato più in profondità. Ci stiamo liberando delle macerie - sociali, economiche e culturali - che ci hanno soffocato, in un lungo e troppo oneroso decennio. Ma non è ipotizzabile immaginare che tutto questo possa avvenire grazie al classico

colpo di bacchetta magica...

Non mi meraviglia affatto l’attesa che larghissima parte dei molisani avverte rispetto alle azioni di questa maggioranza e dell’Esecutivo regionale: l’apnea è finalmente finita ma per risalire in superficie - come è evidente - ci vorranno tempo, dedizione e anche la necessaria determinazione che, stia tranquillo, non ci difetta affatto. I pozzi erano avvelenati, gentilissimo Dardo, e li bonificheremo tutti. Può esserne certo. Buona giornata e buon lavoro Salvatore Ciocca _______________________________________________________ Gentile consigliere, ho fatto cronaca usando la buona abitudine di non dimenticare ciò che viene detto, promesso e/o fatto dalla classe politica cui lei, con grande passione, sta partecipando dapprima da consigliere regionale d’opposizione, quindi di maggioranza. Non è abitudine corrente dei media locali andare a ritroso, con vostro (classe politica) gaudio e sollazzo. Non ho mai detto o dubitato che potesse cambiare il dna politico. Ci rimetterebbe di brutto. Ho voluto solo invitarla a dare seguito alle iniziative incisive e urticanti prese da oppositore. Una sollecitazione, mi creda, per evitarle di cadere nella rete dei rinvii, delle dilazioni, delle scappatoie che sono tentatrici per chiunque deve prendere decisioni non proprio semplici, non proprio popolari, meno che mai clientelari.

Niente di più, niente di meno. A ben guardare, anche un segno di riguardo per la sua linearità nel muoversi tra le faccende regionali che, mi permetta, non tutte fanno capo a chi ha governato prima di lei. Insistere ad occhi bendati su questo tasto è oltremodo manicheo e, se lo lasci dire, poco elegante. D’altronde, al di là della sua personale dedizione a ciò che affronta, non è che la maggioranza di cui fa parte sinora ha dato segnali di novità e di capacità tali da rassicurare il più ottimista dei molisani. Mi inonda di una domanda retorica: Che dire dei nominati della politica …? Che dire dei privilegiati …?

Che dire dei tanti dipendenti “figli di” oppure “parenti di”?

Che dire delle tante aziende private che per farle andare avanti s’è privilegiato chi “comanda” e non s’è tutelato “chi lavora”?

Non dico niente; ne ho scritto e parlato a tempo debito. Ora dico si dia da fare, tocca a lei, e porti a casa qualche risultato tangibile. Senza far uso della bacchetta magica. Come sua abitudine. Ci conto. E si abitui ad essere chiamato in causa.

Dardo

DAL MANUALE

Il politichese nel nuovo linguaggio fratturiano Il politichese, si sa, è una lingua difficile da capire o meglio, da tradurre. Quel che si dice non è mai quello che é. Si viaggia a interpretazione. Dal 2013 però in Molise si è trasformato. Passando dalla semplice assenza dei “no”, parola mai pronunciata da Michele Iorio e ben sostituita dal “mo’ vediamo”, a varie frasi del così detto politichese fratturiano.

“Il tema”: è espressione ricorrente per indicare l’argomento trattato “Non ci appassiona”: indica la gentile richiesta, esplicita per gli addetti ai lavori, a non trattare determinati argomenti perché inopportuni per la situazione politica del momento “Non ci appartiene”: generalmente utilizzato per mascherare un dato comportamento che di solito ricalca la modalità di gestione attuata dagli avversari politici “Siamo sereni e pacati”: un segnale di fumo per avvisare che di lì a breve qualcuno in coalizione sbotterà contro qualche collega di maggioranza “Non c’è problema”: espressione indicata per celare il “come ne esco da questa situazione?”

“Tranquillo, andiamo avanti”: indica una modalità per mantenere a galla equilibri instabili tentando di rassicurare l’interlocutore pur sapendo che le sue richieste rischiano di non essere accontentate

“Per sopraggiunti impegni istituzionali”: si utilizza quando, di fronte allo stallo politico, occorre prendere tempo nell’approvare o meno provvedimenti o nel concedere deleghe. Di solito si ricorre alla pratica dei sopraggiunti impegni istituzionali per rinviare assemblee o incontri che renderebbero evidenti le stonature della coalizione “Chiamami Paolo”: è spesso utilizzata per accorciare le distanze tra il ruolo istituzionale della guida della Regione e i cittadini. Un’espressione per rendere cordiale e aperto il rapporto distruggendo quel muro di formalismi che spesso separano i potenti dai comuni mortali e che, tradotto nel linguaggio comune, produce il seguente effetto: non chiamarmi presidente, chiamami Paolo, ma quando contatterai la mia segreteria per un appuntamento, ricordati che io non ti riceverò mai “Non è vero che non facciamo le cose, ne facciamo tante ma non le comunichiamo”: frase che spesso si “Tuuuuu tuuuu tuuuu”: è il suono emesso dal cellulare del governatore che, già alla guida della Camera di Commercio, aveva una cattiva gestione del cellulare ma, da quando è diventato presidente della Regione, non osa rispondere più a nessuno. Amici compresi….

Ovviamente perché è sempre in riunione.

TAaglio lto

3 6 luglio 2013

Consiglio regionale, la vergogna dei mancati tagli Entro il 2 luglio l'assise avrebbe dovuto approvare la riduzione degli stipendi per Presidenti, assessori e consiglieri

CAMPOBASSO. Il Consiglio regionale del Molise avrebbe dovuto procedere attraverso un'apposita legge a tagliare i lauti stipendi di presidenti, assessori e consiglieri e delle spese dei gruppi. L'avrebbe dovuto fare entro il 2 luglio.

Così come hanno fatto i Consigli di Lazio e Lombardia pure rinnovati nel mese di febbraio come da noi.

L'adeguamento obbligatorio ai tagli dei costi della politica regionale è configu-

rato in una legge dello Stato come «condizione» per l’erogazione di una quota pari all’80 per cento dei trasferimenti erariali a favore delle Regioni.

Oggi il Molise è inadempiente e il bilancio regionale corre il rischio di non vedersi accreditato l'80 percento dei trasferimenti dello Stato. Mentre il Consiglio ha altri 90 giorni di tempo per adeguarsi, pena lo scioglimento.

Ma se oggi è già inadempiente, con danni per i cittadini del Molise, non

Gruppi regionali a tinte softcore di Vincenzo Musacchio* Lo scandalo dei gruppi consiliari alla regione Molise sembra si connoti anche di tinte “softcore”. L’impressione, scherzi a parte, è che se le indagini venissero estese a tutti i settori nevralgici della Regione probabilmente ne emergerebbe un quadro a dir poco imbarazzante. Tutto, ovviamente, a spese dei poveri cittadini. La Commissione Regionale Anticorruzione del Molise, pertanto, continua ad esprimere viva preoccupazione perché si tratta di fatti molto gravi. Riteniamo, dunque, che, alla luce di quanto sta accadendo e si sta sviluppando di giorno in giorno vi sia la improrogabile necessità del controllo dei bilanci dei partiti ed anche di altre spese, dal momento che deve essere palese che quando si tratta di soldi pubblici sono necessari controlli e verifiche puntuali e specifiche. La nostra idea sarebbe quella di prevedere un controllo preventivo da parte di un organo esterno, indipendente ed autonomo come ad esempio la nostra Commissione che ha al suo interno le competenze ed il supporto logistico idonei. Penso, con assoluta sincerità, che ogni altro rimedio non garantirà queste esigenze di fondo e men che meno un gruppo di revisori esterni che sono stati già previsti e sperimentati in alcune realtà regionali e come si è potuto constatare recentemente non hanno dato i risultati sperati (cfr. il caso Piemonte). Noi come Co.Re.A. Molise ci siamo proposti più volte ed a titolo assolutamente gratuito ma probabilmente abbiamo nel nostro dna qualcosa che non va. Comunque sia, noi proseguiremo il nostro lavoro a

testa bassa e con massimo impegno (non ci fermeremo neanche nel periodo estivo) e come ho preannunciato a metà settembre presenteremo il piano triennale anticorruzione per la regione Molise studiato e realizzato con l’ausilio dell’Olaf e dell’Istituto di studi sulla pubblica amministrazione, lo presenteremo nel capoluogo di regione in una pubblica assise alla presenza dei cittadini molisani e poi lo depositeremo presso gli uffici della regione Molise affinché l’ente ne faccia l’uso che ne ritiene più opportuno. Voglio precisare ancora una volta fino allo sfinimento che le radici ideologiche che muovono la Commissione Regionale Anticorruzione del Molise sono semplici: legalità, etica pubblica e lotta alla corruzione. Il nostro obbiettivo è riportare il Molise ai primi posti nella lotta alla corruzione e nel rispetto della legalità e del merito oltre ad un sereno confronto democratico su tali tematiche con la classe politica dirigente. Al centro poniamo la rappresentanza dei più deboli, un livello di legalità accettabile in cui i beni comuni siano tutelati al massimo livello e l’attenzione per la persona guidi ogni nostra singola azione. Possibile che in una regione intera gli unici politici che di fatto ci hanno teso la mano sono alcuni Sindaci e l’On. Laura Vennittelli?

Tutto il resto della classe politica perché non si interessa al nostro lavoro? Io non credo di costituire un pericolo forse potrei essere una risorsa? Una cosa è certa. I cittadini molisani sono con noi lo testimoniano i fatti e la controprova sarà a settembre quando presenteremo il piano anticorruzione a Campobasso. *Presidente Co.Re.A. Molise.

avrebbe dovuto vedere già lo scioglimento perchè inadempiente?

O il mancato accredito dell'80 percento delle somme da parte dello Stato al Molise è da considerarsi una bazzecola tale da mantenere in piedi chi il danno ha provocato? Anche perchè la legge introduce "nuovi e più incisivi strumenti di politica economica tali da non consentire agli enti regionali di sottrarsi agli obblighi di compartecipazione alle misure di rigore richiesti alle istituzioni statali, ai cittadini ed alle imprese se non al prezzo di doverne rendere conto in termini economici e politico-istituzionali ai citta-

dini da essi amministrati".

E allora perchè altri 90 giorni al Consiglio regionale già oggi ritenuto "inadempiente"? E' questo l'interrogativo che pesa come un macigno dinanzi alla mancata approvazione di una legge per la decurtazione di stipendi e fondi ai gruppi. I Consigli regionali di Lazio e Lombardia, eletti sempre nella tornata di febbraio, hanno già deliberato in tal senso. Da noi, invece, l'allegra Casta ha continuato a percepire le stesse somme di sempre, quelle più alte rispetto agli altri consessi. Mentre si è continuato a parlare del quinto assessore e delle deleghe per 8 consiglieri.

Ancora senza Statuto, Assoconsum diffida la Regione Frattura perde tempo e la segreteria nazionale dell’associazione sbotta: è incostituzionale CAMPOBASSO. Lo Statuto regionale c’è ma non viene promulgato. Il presidente Frattura continua a prendere tempo per risolvere la questione dell’allargamento della Giunta. “entro settembre” pare abbia promesso, per l’ennesima volta, il governatore al socio Vincenzo Cotugno.

Motivo per cui lo stesso Frattura continua a non promulgare la carta principale che disciplina la vita della Regione Molise. Già, perché lì, in quella Magna Charta, è stabilita la riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori. A cercare di dare un’accelerata a questo atteggiamento incostituzionale spalleggiata dall’atteggiamento delle opposizioni (centrodestra e grillini) ci pensa l’Assocnsum.

Come?

Con una bella diffida in cui si chiede appunto la promulgazione.

“Il differimento dell'entrata in vigore del nuovo regolamento è causa di pregiudizio per i Molisani

in quanto consente il propagarsi di disposizioni normative che, oltre ad essere in odore di forte incostituzionalità mal si adatta alla riduzione dei costi della politica, tema di interesse collettivo”. E’ questo l'incipit della comunicazione ufficiale rivolta dalla Segreteria Nazionale dell'Assoconsum, una delle 18 associazioni dei consumatori riconosciute dal Ministero dello Sviluppo Economico, al presidente della Giunta Paolo Frattura. “L'Associazione auspica un riscontro pronto da parte dell'Ente – dichiara il Segretario Regionale Corrado Ientilucci – che deve dimostrarsi capace di una politica responsabile e mai strumentale a logiche non rivolte alla collettività tutta. L'Assoconsum è altresì interessata a raccogliere le istanze dei cittadini Molisani legate al funzionamento della macchina amministrativa degli enti locali – conclude Ientilucci – per poter dare un contributo concreto, ove possibile e lecito, alla loro soddisfazione”.

TAaglio lto

4 6 luglio 2013

L’argomento è stato affrontato nel corso dell’incontro a tre

Frattura, Nagni e Ferrovie italiane: Ok alla ripresa della Metropolitana leggera Rimessa in carreggiata sul piano programmatico, dovrà essere illustrata nel dettaglio e fatta capire al semplice cittadino, all’operatore economico, al politico e al sindacalista La Metropolitana leggera, il collegamento rapido su rotaia tra le stazioni di Matrice e Boiano, torna ad essere un argomento concreto nell’agenda del presidente della giunta regionale Frattura, dell’assessore ai trasporti, Nagni, e delle Ferrovie italiane. Si sta cercando il modo di recuperare, attualizzandoli, lo studio di fattibilità e il progetto di massima che alle casse regionali sono costati all’incirca un milione di euro. Si dovrà cercare inoltre di attualizzare l’idea della Metropolitana, come nasce, perché nasce, e quali sono le vere, effettive, potenzialità che può sviluppare su un territorio interno quale quello che sarebbe interessato.

Riprendere il discorso, quindi, utilizzando le coordinate tecnico-economiche che lo hanno avviato. Il presidente Frattura ha una grossa dotazione di notizie in proposito, conosce la ratio del progetto, ne ha sostenuto, da presidente della Camera di Commercio di Campobasso, la validità, ritenendolo funzionale al miglioramento dei

collegamenti, del trasporto di uomini e cose, e al miglioramento delle infrastrutture dell’area del Molise centrale.

L’attenzione sulla Metropolitana leggera è stata ravvivata nel corso dell’incontro presso l’assessorato ai trasporti dall’assessore Nagni, con Frattura e Rfi, all’interno del quadro generale delle linee ferroviarie in esercizio e del loro futuro. Quadro tutt’altro che rassicurante, con la mannaia del taglio di uno storico ramo secco: la tratta Campobasso-Termoli. Se n’è discusso e si continuerà, presumiamo, a discutere. A latere, ma con una sua precisa connotazione progettuale, ripetiamo, è stata trattata la Metropolita leggera.

Che, una volta riesumata e rimessa in carreggiata sul piano programmatico, dovrà essere illustrata nel dettaglio e fatta capire al semplice cittadino, all’operatore economico, al politico e al sindacalista.

L'Adoc sollecita la necessaria liberalizzazione delle offerte

Saldi estivi 2013: qualità ed equità CAMPOBASSO. Da oggi partono in Molise i saldi estivi che, ancora una volta, devono affrontare l'impatto della crisi economica.

Per Adoc Molise i saldi possono rappresentare l'occasione giusta per recuperare il rapporto fiduciario e di lealtà tra commercianti e consumatori, per valorizzare la qualità e per ottimizzare i consumi, basati "Con i saldi in tempo di crisi i commercianti puntino su qualità dei prodotti e prezzi equi - dichiara Nicola Criscuoli, presidente dell'Adoc Molise- "La crisi ha reso i consumatori più attenti al momento dell'acquisto, oggi solo la qualità paga - continua e' stato un anno difficile, le famiglie sono state tartassate e i soldi a disposizione sono limitati, tanto che il budget medio de-

stinato agli acquisti a saldo da parte delle famiglie ammonta a 150 euro. Per i prossimi saldi pertanto conviene, anche agli stessi commercianti, puntare sulla qualità dei prodotti e sulla bontà delle offerte. Solo in questo caso si potrebbe verificare un auspicabile aumento delle vendite, pari al 510%, che gioverebbe enormemente alla ripresa economica".

L'Adoc chiede anche che vengano previsti incentivi ai commercianti da parte degli Enti Locali.

“Inoltre – a parere dell'Adoc Molise - e' oramai chiaro a tutti che il vincolo burocratico delle stagioni dei saldi commerciali, nel terzo millennio, in un’epoca nella quale il settore del terziario commerciale ha subito notevoli cambiamenti, con liberalizza-

zioni impensabili fino a qualche anno addietro, non ha più motivo d’esistere “. “Ancora una volta - continua Criscuoli sollecitiamo la Regione Molise a porre finalmente mano alla legge sul commercio affinché si liberalizzino i periodi nei quali i singoli esercenti commerciali possono decidere di effettuare gli sconti sulla merce, senza essere soggetti a vincoli che possono essere, peraltro, facilmente aggirati, come è possibile verificare anche in questi giorni” “Nella regione Lombardia e nella Provincia di Trento, lo scorso anno, i saldi sono stati liberalizzati – puntualizza l'Adoc – e la sperimentazione ha funzionato: saldi attivati per tutto l’anno a discrezione di ogni singolo commerciante, previa comunica-

Cassa integrazione, il ministro firma ma i soldi non bastano Al Molise spettano poco più di quattro milioni, ora si attende il via libera dell’Inps ROMA. Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini, e il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, hanno firmato il decreto che assegna 550 milioni a Regioni e Province autonome per la concessione o la proroga della cassa integrazione in deroga per il 2013 ai lavoratori delle aziende in crisi. E' quanto rende noto un comunicato del ministero del Lavoro.

L'importo, che trova copertura nel Fondo sociale per l'oc-

cupazione, comprende il trattamento di sostegno al reddito e il riconoscimento della contribuzione figurativa.

L'importo maggiore è destinato a finanziare la Cig in deroga della Regione Lombardia che potrà usufruire di 94.542.993,70 euro, seguita dalla Puglia alla quale andranno 50.219.990,95 euro.

Al terzo posto il Veneto con 47.344.242,99. Al Lazio spettano 43.994.784,89 euro mentre all'Emilia Romagna

zione al Comune o alla Camera di Commercio almeno 15 giorni prima del periodo scelto, e per una durata di sessanta giorni “.

“Provvedimenti questi che potevano funzionare da apripista per tutto lo stivale, con una sorta di rivoluzione nazionale nel settore”.

E intanto, a pochi giorni dall’inizio dei saldi si moltiplicano i consueti inviti agli acquirenti a porre molta attenzione, facendo, laddove possibile, un confronto con i prezzi degli stessi capi osservati nei giorni precedenti Uno sconto “normale” dovrebbe attestarsi al massimo intorno al 30% ed in ogni caso conviene controllare bene la merce all’atto degli acquisti, per verificare che non si tratti di capi difettati o di fondi di magazzino “

41.963.205,78 euro e al Piemonte 40.775.960,57.

Alla Toscana competeranno 36.044.024,43 euro; alla Sardegna 26.791.430,88 e alla Sicilia 26.225.932,68.

E ancora: la Calabria potrà disporre di circa 26 milioni; l'Abruzzo di 18.426.136,69; le Marche di 16.490.146, 27; la Liguria di 11.443.458,87; l'Umbria di 10.699.343,84.

Il Friuli Venezia Giulia potrà disporre di 7.787.038,26 euro; la Basilicata di 6.396.445,71 euro: il Molise di 4.265.532,35 euro; la Provincia autonoma di Trento di 2.825.235,40; la Provincia autonoma di Bolzano di 1.972.510,14 e la Valle D'Aosta di 715.553,96 euro.

Ed ora che il decreto di attribuzione alle Regioni delle risorse è stato firmato, bisogna confidare che l’Inps sia immediatamente autorizzato ad erogare le indennità.

Purtroppo, come già detto più volte, queste risorse sono insufficienti a far fronte alle domande presenti negli uffici regionali.

TAaglio lto

5 6 luglio 2013

In arrivo da Roma un plenipotenziario per il processo di normalizzazione

Cgil a misura di governo regionale: docile e remissiva Brutta storia, e pessime prospettive per le miglia di lavoratori senza lavoro, per i precari e i cassaintegrati Uno che uno, tra le miglia di lavoratori senza lavoro, di precari, di cassaintegrati che si sia portato in questi 4 mesi di governo di centrosinistra in Via Genova a protestare il proprio disagio e il proprio stato di precarietà. Di sindacati neanche a parlarne. Cgil, Cisl e Uil muti.

E continueranno ad esserlo se la missione romana di Michele Petraroia, già segretario regionale della Cgil e tutt’ora vate e tutore della Confederazione molisana, darà i risultati sperati: una Cgil tacita fiancheggiatrice del governo regionale. Capace di devitalizzare ogni forma di protesta e di addolcire le pillole amare che aziende e lavoratori dovranno inevitabilmente inghiottire.

Una Cgil domestica, docile, votata al sostegno dell’azione politica e gestionale del centrosinistra by Frattura.

Che è tutto dire. Petraroia il suo l’ha fatto. Sia da segretario regionale Cgil, a tempo debito, che da mallevadore ed attore principale della giunta in carica. Riannodando i viaggi romani, gli incontri, gli intermezzi e leggendo tra le pieghe delle cataste di comunicati che redige, firma e diffonde, l’obiettivo di avere una Cgil piegata agli interessi politici della maggioranza di centrosinistra è nelle cose.

Certamente nella decisione della segreteria nazionale di mandare un plenipotenziario (Sandro Del Fattore) predisposto ad assecondare il piano di normalizzazione caro a Petraoia, condiviso dal segretario organizzativo Scudiero e benedetto Guglielmo Epifani, ancorché utile a Frattura e maledettamente indigesto ai lavoratori. Come abbiamo riportato in cronaca, Petraroia con Epifani ha avuto un abboccamento al termine del-

l’incontro con il ministro Lorenzin, e prima ancora nel corso dei lavori assembleari degli Ecodemocratici.

A riprova che il (vice)presidente della giunta regionale è in cielo in terra e in ogni luogo. Per la gloria sua, della Cgil e della maggioranza. Il sindacato però vive giorni difficili, bistrattato e offeso nella sua tradizione unitaria, la segreteria regionale dimissionaria, e carico di debiti. Roma ne avrebbe piene le scatole di questo andazzo che nella sua lingua complicata di compromessi interni, di minacce di emarginazione e di abbandoni forzosi (è storia, spiega il tormento delle dimissioni della Mignelli e l’arrivo normalizzatore del plenipotenziario romano. Né la Fiom e il tessile, che sono agli estremi (e stremati), hanno la forza necessaria per alzare la voce.

Quattro mesi di crisi, di inattività istituzionale della Regione Molise e nemmeno un cenno di protesta. Sindacati muti e arrendevoli. E la Cgil ancora di più. Brutta storia, e pessime prospettive per le miglia di lavoratori senza lavoro, per i precari e i cassaintegrati. Certezza di tranquillità, invece per gli inquilini del Palazzo di Via Genova, sede della giunta regionale.

Dardo

Trasporti, l'indefinito Nagni L'assessorato non riesce ancora ad assegnare la gara d'appalto CAMPOBASSO. Sull'annosa vicenda che interessa, ormai da tempo, il trasporto pubblico su gomma, quotidianamente registriamo nuovi episodi che riguardano soppressioni di tratte, con conseguenti disagi per i cittadini molisani, principalmente residenti nei comuni periferici. È recente, infatti, l'eliminazione, da parte dell'Atm, di un elevato numero di corse che servivano proprio utenti di Comuni molisani residenti in paesi alquanto isolati.

“La soppressione, affermano i vertici aziendali, ha riguardato quelle corse che rappresentavano i servizi aggiuntivi

alla rete dei servizi minimi, a sostegno della stessa.

La causa dell'azione, naturalmente, riguarda la mancanza di fondi destinati a far sopravvivere tali chilometraggi.

L'Atm per circa 18 mesi ha sostenuto i costi derivati da tale attività ma, ad oggi, dopo un anno di continui solleciti, né siamo stati autorizzati ad inserire tali corse nel piano regionale, tantomeno l'Ente ha inteso pagarci gli arretrati fin ora maturati.

Allora, ci chiediamo: cosa sta facendo la Regione Molise per garantire ai propri contribuenti questi servizi essen-

ziali? Come intende regolarsi per il futuro? Giunti a questo punto, o si procede al saldo delle spettanze, che ammonta a circa un milione e mezzo di euro, oppure all'autorizzazione ad espletare regolarmente tali corse.

In merito all'aggiudicazione della gara, vinta proprio dall'Atm qualche mese fa, i titolari si domandano: “Come mai non si procede all'affidamento definitivo del servizio, dopo che la gara ce la siamo regolarmente aggiudicati ed il Tar si è pronunciato anche favorevolmente nel merito, sui ricorsi presentati contro la nostra società?"

A questo punto, la palla passa all'Assessore regionale ai Trasporti, Pierpaolo Nagni, ed alla sua Struttura, affinché si trovi, al più presto una soluzione definitiva, che riporti il servizio ai livelli degni di un grado di civiltà sostanziale.

Quello del pubblico trasporto, infatti, rimane uno dei servizi basilari di cui il cittadino deve poter beneficiare, in uno Stato ed in una Regione evoluta.

Ittierre, Scarabeo dice sì alla fideiussione L’assessore però precisa: la Regione non deve fare impresa ma aiutare le aziende nei momenti di difficoltà CAMPOBASSO. A margine dell’incontro con i sindacati della Ittierre per la quale azienda, dopo un tira e molla e liti sui giornali col patron Bianchi, l’assessore Scarabeo ha deciso di accettare la fideiussione di 5milioni di euro, l’esponente del Pd precisa: “La Regione non deve fare impresa.

Ma deve accompagnare le aziende nei momenti di crisi”. Finalmente pare che la teoria di Iorio sia entrata nella testa anche di questo governo di centrosinistra.

Così, dopo la ricapitalizzazione di 17 milioni alla Gam, la linea di continuità prosegue anche con la Ittierre. Fideiussione accordata con dei paletti: la metà dei fondi

devono andare a coprire i debiti con fornitori e fasonisti. La proposta è stata condivisa dai sindacati e dai fasonisti. Resta solo un’incognita da sciogliere: non sarebbe stato meglio applicare da subito questa strategia innovativa piuttosto che far perdere tempo e soldi all’azienda con inutili disquisizioni sui mass media fingendo di non voler più immettere fondi pubblici nelle imprese? D’altro lato non c’è che gioire per questa presa di coscienza del governo regionale.

La Giunta pare si stia accorgendo, pian piano, che si vive nel periodo di maggiore crisi economica del secondo dopoguerra e che quindi gli amministratori non

possono fare il Ponzio Pilato della situazione lavandosi le meni di fronte alle difficoltà di imprenditori e lavoratori.

E se i fatti dimostrano che, quand’anche questo governo viaggia a passo di lumaca, forse alla fine della legislatura si potrà dimostrare che l’unica alternativa al governo di centrodestra è data dal cambio dei nomi al vertice e dalla presa di coscienza di un dato: quando a concedere fideiussioni e ricapitalizzazioni era Iorio si trattava di Regione che faceva impresa, se lo fa il centrosinistra è accompagnare le imprese in un momento di crisi.

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Campobasso

6 luglio 2013

Il Premio ha il merito di estrapolare valori e personaggi che arricchiscono il diario delle eccellenze molisane

A Ermanno Dell’Omo il Premio Cultura del Coni 2013 L’applauso rimarrà nella memoria e nel cuore di Dell’Omo, come le sue sagge parole e le sue dotte riflessioni sul senso e il valore della vita cristiana nella memoria e nel cuore dei presenti Raramente la motivazione di un pubblico riconoscimento s’è attagliata alla figura del premiato, come quella del Premio Cultura 2013 indetto dal Coni Molise presieduto da Guido Cavaliere, alla figura del dottore Ermanno Dell’Omo. Il succo della cerimonia è stato, appunto, nella motivazione: “Ermanno dell’Omo uomo di profonda fede cattolica e medico per sentita vocazione; professionista esemplare per disponibilità, sensibilità, dedizione e umanità. Come riconoscimento dei prestigiosi traguardi conseguiti nel campo della medicina, per l’instancabile opera a sostegno dei malati, per il suo alto impegno morale e civile, sempre realizzati nella più autentica di-

screzione. Testimone ed esempio tra i più significativi della cultura scientifica”.

Non una parola fuori luogo.

Prima di arrivarci c’è stata una chiara, sentita, commossa introduzione da parte del presidente Cavaliere che al Premio Cultura ha voluto imprimere una dignità molto alta andando di volta in volta a premiare chi davvero lo merita. Nel caso di Dell’Omo le parole sono fluite limpide, colte, profondamente umane, dedicate ad un personaggio che della discrezione e della riservatezza è un esempio palmare, pari solamente alla sua dotazione scientifica e, in maniera esponenziale, alla sua profonda umanità. Un excursus brillante da parte di Cavaliere capace di interes-

Chi semina, raccoglie È proprio vero che quando uno semina qualcosa sempre raccoglie. E mai come oggi è tempo di seminare per programmare e, così, avere la possibilità di raccogliere domani, o, è il caso di dirlo, il domani. È questo quello che hanno pensato i giovani dell’Associazione di promozione sociale “I COLORI DELLA VITA” di Campolieto, quando hanno deciso, con il loro tutore Mario Ialenti e i tanti nuovi amici di Campolieto, di stare insieme e dar vita a un progetto che aveva come obiettivo la semina di terreni abbandonati e, anche di quelli, messi a disposizione per rilanciare l’attività che è sempre stata primaria nell’area, l’agricoltura. C’è da dire anche che è una emozione grande quello che uno prova quando raccoglie i primi frutti della semina che ha riguardato mais “Agostinella”, grano “saraceno”, ortaggi e fra questi le preziose zucchine che si prodigano più di altri a dare i loro frutti. E sono proprio le zucchine, come segno di un’alimentazione all’insegna della sobrietà e della buona salute e, quindi, di buon auspicio, i primi frutti raccolti dai ragazzi de “ I colori della vita”.

Tutto questo a pochi giorni dalla stipula del contratto di adesione alla cooperativa della curia vescovile con la messa a disposizione, da parte del primo più convinto sostenitore dell’iniziativa, Mons. Bregantini, di 11 ettari di terreno non lontano da Campolieto, e di Giovanni e Carmela Maiuro della loro azienda in San Giovanni in Galdo, in particolare gli olivi della varietà “Sperone di Gallo”, che possono rappresentare un importante veicolo dell’immagine della cooperativa. Una realtà che può diventare un esempio per le aree interne nel Molise e la speranza di rilancio delle stesse che, per chi conosce e sa cos’è il Molise, sono l’anima e il cuore di una tegione che ha nella sua “arretratezza” della sua ruralità e della sua agricoltura, e, soprattutto nei piccoli diffusi progetti, il suo futuro. Il 23 luglio, a Campo lieto, la presentazione del progetto CAMPO-LIETO, che vede protagonista la cooperativa “I colori della vita”, in occasione dell’incontro internazionale “Programma See – Progetto Agro-Start” in programma alle ore 18.30.

Pasquale Di Lena

sare la platea attraverso spiragli di vita e di esperienze vissute intorno all’opera dell’oculista principe del Molise, raccontate con un pizzico di elegante ironia che certo non escludevano la sua personale propensione ad essere coprotagonista.

N’è venuto fuori un dialogo spontaneo che, alle conclamate qualità di uomo di medicina, di personaggio schivo e modesto, ha tradotto un opinato Dell’Omo ricco di verve che lo ha maggiormente legato ai sentimenti di simpatia e di amicizia presenti nell’affollata platea. Il Premio del Coni ha il merito – va detto – di estrapolare valori e personaggi che arricchiscono il diario delle eccellenze molisane, molte delle quali poco conosciute.

L’applauso che ha sottolineato la consegna del Premio rimarrà, ne siamo certi, nella memoria e nel cuore di Dell’Omo, come le sue sagge parole e le sue dotte riflessioni sul senso e il valore della vita cristiana nella memoria e nel cuore di ha avuto la fortuna di essere presente.

(A. C.)

La Camera di commercio ha avviato la terza edizione

Imprenditrice dell'anno, il premio CAMPOBASSO. Hanno tempo fino al 31 luglio le imprese femminili per presentare la candidatura e partecipare alla 3^ edizione del “Premio Imprenditrice dell’Anno Maria Rossi Sabelli”: l’iniziativa, promossa dal Comitato per l'Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Campobasso, ha la finalità di premiare donne imprenditrici e dirigenti che, con il proprio lavoro, hanno raggiunto importanti obiettivi e apportato significative innovazioni e competenze, affermando altresì l’identità femminile con un alto valore professionale e che, nell'attività svolta, hanno dato particolare lustro e prestigio al mondo femminile nel campo dell’imprenditoria.

Nello specifico il Premio è rivolto alle PMI operanti nella provincia di Campobasso, iscritte alla Camera di Commercio di Campobasso, in attività da almeno 5 anni e in possesso dei seguenti requisiti: -ditte individuali il cui titolare è una donna; -società di persone, di capitali e cooperative le cui socie ricoprano le cariche di presidente; -società in cui il ruolo di amministratore delegato, amministratore unico o direttore

generale è ricoperto da almeno 3 anni da una donna.

Per le imprenditrici originarie del Molise, che concorrono al premio “imprenditrice molisana nel mondo”, il solo requisito richiesto è quello di esercitare una attività di impresa da almeno due anni in un paese estero.

Per consultare il regolamento e partecipare all’iniziativa è necessario compilare la modulistica presente sul sito www.cb.camcom.gov.it che dovrà pervenire alla Camera di Commercio di Piazza della Vittoria, 1 - 86100 Campobasso, entro il giorno 31 luglio 2013 in una delle seguenti modalità: -direttamente a mano durante gli orari di apertura degli uffici al pubblico; -tramite e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: cciaa@cb.legalmail.camcom.it.

“In un momento difficile per il mondo produttivo- afferma il Presidente della Camera di Commercio Amodio De Angelisl’imprenditoria femminile rappresenta un’importante opportunità e una risposta di grande interesse alla crisi, contribuendo in maniera significativa alla crescita del PIL italiano. Offrire un premio all’universo

femminile rappresenta un riconoscimento non solo per l’impegno profuso nel proprio lavoro, ma anche alla determinazione e creatività delle donne, che con energia, passione e volontà di mettersi in gioco sanno affrontare con originalità e stile i problemi che si presentano. Con questa iniziativa, quindi, desideriamo non solo valorizzare “l’economia femminile”, ma anche aumentare la visibilità delle tante donne che si impegnano ogni giorno, in tutti i campi e i tutti i settori, per garantire la crescita imprenditoriale, etica e sociale del nostro territorio.”

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Campobasso

6 luglio 2013

Webcam in Consiglio, storia di un’attivazione mai avvenuta A quattro anni dall’approvazione resta al palo la mozione sulle riprese audio video delle sedute Correva l’anno 2009, sono trascorsi quattro anni dall’elezioni comunali che sancirono la vittoria della coalizione di centrodestra e portarono a Palazzo San Giorgio l’armata guidata da Gino Di Bartolomeo. A giugno del 2009 le elezioni, il 14 luglio, nell’anniversario della presa della Bastiglia, l’insediamento del Consiglio, a fine luglio la prima assemblea.

Esattamente quattro anni fa i consiglieri iniziarono a discutere e tra interrogazioni, mozioni e proposte di deliberazione si diede inizio al dibattito infinito tra maggioranza e opposizione.

Ma, il primo argomento che trovò il consenso unanime dell’aula fu l’installazione delle webcam nella sala consiliare di Palazzo San Giorgio per consentire a tutti gli internauti di seguire in diretta le riunioni dell’assise civica e ascoltare gli interventi degli eletti.

La proposta venne presentata, attraverso una mozione, dal gruppo Costruire Democrazia , a dire il vero ai tempi era Italia dei Valori.

Tutti furono d’accordo all’introduzione in aula delle telecamere ed infatti la mozione passò all’unanimità e fu il primo documento approvato dal neo Consiglio.

Una bella soddisfazione per i consiglieri che dimostrarono, subito, di voler dare un segnale di trasparenza e limpidezza consentendo ai cittadini di poter ascoltare i loro interventi in aula con l’aiuto della tecnologia. “Che bella novità”, pen-

sarono tutti e l’entusiasmo si riaccese quando, l’anno dopo, vennero installate in aula le telecamere. Installate, si badi, non attivate perché ancora serviva, per una questione di privacy, l’approvazione del regolamento che disciplina le riprese audio video delle sedute consiliari. ’ostacolo è stato superato da poco ma, nonostante questo, ad oggi, le telecamere ancora non sono attive per la “solito” motivo che impedisce all’amministrazione di agire sia fuori che dentro il Palazzo: il

Comune non ha soldi.

Anche se non serve una grande cifra, la somma non può essere sborsata damblè ma deve essere inserita nel Bilancio di previsione. Un ennesimo passaggio che, considerando i tempi dell’amministrazione, impedirà l’attivazione delle webcam nel corso di questa consiliatura che, come è ben noto, è ad un anno dalla conclusione.

Nonostante la buona volontà l’amministrazione non è riuscita a concretizzare

“Cercemaggiore…In Vista” Grande successo per il concorso fotografico. I premi per le categorie Il concorso fotografico “Cercemaggiore…In Vista”, facente parte del progetto “Molise…In Vista” e organizzato dall’Associazione In Vista, volge ormai al termine.

Grande il successo della manifestazione sia per il numero di visitatori dell’esposizione fotografica che per quello dei partecipanti al concorso: infatti sono oltre cento le foto presentate dai concorrenti. Dopo il voto

della giuria tecnica riunitasi il 28 giugno e composta da Luigi De Michele (Fumettista), Carlo Terenzi (Fotografo professionista), Vincenzo Testa (Grafico e Web Designer), Lilia Zappone (Psicologa), Oriano Cincindella (Fotoamatore dell'Associazione In Vista), il 2 luglio tutti i visitatori dell’esposizione hanno avuto modo di votare la propria foto preferita.

ORARI AUTOBUS

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CAMPOBASSO-NAPOLI

la prima mozione passata con il consenso di tutti.

E pensare che si tratta anche di una questione apparentemente semplice, non si osa immaginare cosa si potrebbe scoprire se si andasse a verificare l’evoluzione delle altre mozioni approvate in Consiglio nell’arco di quattro anni, soprattutto quelle incentrate su temi complessi e importanti per il benessere della città.

Teresa Manara

Infine, nella serata del 3 luglio, il Presidente dell’Ass.ne In Vista, Stefano Di Maria ha premiato i vincitori delle tre categorie in gara: per la categoria Borghi il primo classificato è stato Angelo D’Agata con la fotografia “Da sopra vi proteggo”, per la categoria Paesaggi è stato premiato Dario Calabrese con la fotografia “Cercemaggiore” e per la categoria Personaggi, infine, la vincitrice è stata Veronica Petraroia con la fotografia “Il sarto”.

Per i primi classificati di ogni categoria erano in palio 100 €. Tutte le foto del concorso rimarranno esposte presso il chiostro del Convento della Madonna della Libera di Cercemaggiore fino al 14 luglio.

CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA

ANNO IX - N° 31 - SABATO6 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA L’Oscar del giorno a Giuseppe Di Pangrazio

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Giuseppe Di Pangrazio consigliere regionale dell'Abruzzo. E' da tempo, e lo ha rifatto ancora ieri, a preoccuparsi del tratto ferroviario Isernia-Sulmona. Proprio perchè ancora una volta si parla della soppressione di questa opera ferroviaria, è tornato ad occuparsene al di là delle chiacchiere che continuano ad essere fatte in Molise. Non a caso, questa volta, ha scritto all'assessore Petraroia nella speranza che qualcosa possa muoversi concretamente anche da noi e non lasciare il tutto alla mercè del tempo.

Il Tapiro del giorno a Luigi Brasiello

Il Tapiro del giorno lo diamo a Luigi Brasiello. Il sindaco di Isernia dopo i roboanti annunci delle prime ore sembra essere caduto in catalessi. E' pur vero che ha dovuto vincere le resistenze di qualche partito per la composizione della Giunta fino a comporre una da cinque assessori. Fuori Sel e Udc. Poi si è dovuto inchinare alle pretese del Pd per la elezione di Capone alla presidenza del Consiglio comunale bruciando il capo dell'opposizione, D'Apollonio, che, pure, aveva pensato di fargli ricoprire il ruolo istituzionale. Di sicuro non una bella partenza.

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10 6 luglio 2013

Isernia

Il presidente della Provincia, Mazzuto, scrive al Governo

"Lo Stato ci dia 17 milioni di euro" CAMPOBASSO. Il presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, ha espresso soddisfazione per l’accoglimento da parte della Corte Costituzionale dei ricorsi presentati dalla Regione Molise contro i provvedimenti del Governo Monti del 2011 e del 2012 che avevano previsto prima il ridimensionamento dell’ente di via Berta e poi l’abolizione con l’accorpamento ad un’altra Provincia.

Ricorsi sostenuti anche dalla Provincia di Isernia che è intervenuta ‘ad adiuvandum’ e che hanno permesso all’ente di non scomparire. “Il Governo – ha commentato Mazzuto – non può procedere, e questo lo avevamo sempre detto, con decreti legge per mettere mano a quella che è la Carta costituzionale del Paese. Il ricorso ad adiuvandum da noi presentato a supporto di quello della Regione Molise – ha aggiunto Mazzuto – ha dato i suoi frutti ed è stato accolto”. Mazzuto ora guarda avanti, sottolineando che i problemi delle Province, però, non sono affatto risolti.

“La Provincia di Isernia ha presentato un decreto ingiuntivo al Ministero dell'Interno e il Ministero dell'Economia per mancate rimesse di vantati crediti pari a 17,5 mln. E' un credito accertato - ha detto Mazzuto - per anni abbiamo anticipato fondi per gli interventi di messa in sicurezza delle scuole e delle strade, ora le casse sono vuote. Non abbiamo piu' la forza economica di caricarci tutto noi''. Il Governo – ha concluso il presidente della Provincia –deve riconoscere alle Province i fondi per i quali ha già effettuato tagli consistenti. Noi in tre anni abbiamo subito tagli dal Governo per circa dieci milioni di euro e nell’ultimo anno per tre milioni e 800mila”.

Le lagnanze di un cittadino impossibilitato ad uscire

Isernia, città non per disabili

ISERNIA. Uscire di casa, attraversare la strada, salire sul bus, raggiungere il posto di lavoro ... azioni di una routine quotidiana alle quali spesso non facciamo più caso. Non è cosi per A. G. 32enne. Quello che per molti fa parte dell'agire pratico e consueto rappresenta una difficoltà insormontabile per chi come il giovane è affetto da un deficit visivo che gli impedisce completamente la vista.

Lavora ad Isernia, come centralinista presso la casa circondariale di Ponte San Leonardo ed affronta con coraggio ogni momento delle sue giornate ma lo sconforto a volte lo attanaglia. Soprattutto quando deve restare in attesa per un tempo immemore perché non senta più i rumori delle auto: solo allora, su corso Risorgimento, può tentare di attraversare perché il segnale acustico al semaforo non funziona o con tutta probabilità, come dice lui stesso: "non ha

mai funzionato!" L'inefficienza in città è diffusa: il semaforo nei pressi della Caserma dei Carabinieri e quello di fronte alla Polizia Municipale versano nelle medesime condizioni.

Quello che è incomprensibile è, però, l'indifferenza, l'ennesima procrastinazione, di chi dovrebbe provvedere là dove la dignità delle persone viene lesa.

Il giovane ha più volte sollecitato il Comune perché intervenisse, segnalando il mancato funzionamento dei semafori ma le promesse di intervento sono rimaste disattese.

"Quando ero a Lucca per lavoro una mattina - dice A. - si ruppe il pulsante per l'attraversamento e chiamai il municipio. Mi richiamarono sul cellulare dopo un ora dicendomi di aver risolto il problema". Questo perché nel nostro territorio l'amministrazione ritiene che garantire dignità nella vita di tutti possa attendere.

Passaggio delle consegne nell' Inner Wheel club di Isernia Il giorno 4 luglio 2013, nella cornice naturale del "Parco degli ulivi" a Fornelli, si è tenuta la Cerimonia del Passaggio delle consegne, dalla Presidente uscente Giovanna Perna Palumbo alla Presidente Incoming Carla Sacco D'Annesse. Alla presenza delle autorità innerine, rotariane e civili la neoeletta Presidente ha ringraziato tutti i presenti per la calorosa partecipazione ed ha esposto il Programma del club per l'anno sociale 2013/14.Tante le iniziative previste sia culturali che umanitarie, così come nelle finalità dell' International Inner Wheel Club, promuovere la vera amicizia, essere a servizio degli altri e favorire la comprensione internazionale.

La serata si è rivelata un piacevolissimo incontro tra amiche ed amici con interessi comuni, obiettivi e finalità rilevanti e soprattutto condivisibili con persone che vogliono lavorare in sinergia.

Termoli

11 6 luglio 2013

Goletta Verde condanna il Molise, troppa cementificazione della costa e due foci con acque inquinate TERMOLI – Nulla di nuovo dai tecnici della Goletta Verde dopo il loro monitoraggio della delle acque molisane: troppa cementificazione lungo la costa e alcune parti di acqua inquinate. Alla presenza degli uomini della Capitaneria di Porto e dell’onorevole Laura Venittelli, l’equipe di biologi e i rappresentanti molisani di Legambiente hanno fatto il quadro della situazione riscontrata. Ma la piaga maggiore è proprio quella della cementificazione dove è emerso che su circa 35 chilometri di costa ben 17 sono cementificati.

Qui è sono intervenuti i rappresentanti di Legambiente Molise che chiedono alla Regione di istituire un protocollo di inedificabilità a un chilometro dal mare. Cosa inoltre risaputa è che i risultati delle campionature hanno riconfermato, l’inquinamento delle acque, per la carenza di depuratori a monte, in due punti, sempre i soliti da anni: a Termoli alla foce del canale Rio Vivo e alla foce del fiume Biferno, al confine tra il comune di Campomarino e Termoli. La Goletta Verde ha salpato le ancore ieri pomeriggio con rotta verso la Puglia.

Ricostruzione gabbionata su via C. Colombo: da lunedi disposte modifiche alla viabilità TERMOLI – L’Amministrazione comunale, per far eseguire lavori urgenti di manutenzione su strade comunali e per la ricostruzione della gabbionata su via C. Colombo, ha emesso una propria ordinanza che regola la viabilità. Dal lunedì prossimo e per la durata dei lavori presunta di 15 giorni, entra in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata e l’interdizione temporanea della circolazione dei veicoli di ogni ordine e grado per il tratto di Via C. Colombo interessato com-

preso tra l’intersezione con Via Oliviero e l’intersezione con Via M. Milano, che verrà sottoposto a divieti, limitazioni e/o interdizioni temporanee a seconda delle esigenze operative dell’impresa esecutrice dei lavori, ad eccezione dei veicoli e dei mezzi d’esercizio di proprietà della ditta. La ditta esecutrice assicurerà l’apposizione di cartellonistica adeguata di indicazione e presegnalazione dei lavori in corso.

E’ disposta inoltre l’inversione temporanea del senso di marcia per il tratto di Via Oliviero compreso tra l’intersezione con Via C. Colombo e l’intersezione con Via Sannitica in direzione C. Colombo per Via Sannitica, con conseguenti modifiche temporanee della segnaletica verticale presente: modifica dell’obbligo vigente all’intersezione di Via sannitica con Via Oliviero; modifica dell’obbligo vigente all’intersezione di Via Oliviero con Via Sannitica. Se durante l’esecuzione dei lavori, dovessero intervenire situazioni tecniche contingibili tali da determinare eventuali ritardi nell’esecuzione degli stessi o disservizi per l’utenza, l’impresa esecutrice provvederà, unitamente al Comando di Polizia Municipale, alla predisposizione di una diversa regolamentazione della circolazione veicolare.

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Termoli

6 luglio 2013

Tentato furto, poliziotto ferito durante la cattura del ladro CAMPOMARINO – Un poliziotto ferito, un albanese arrestato e altra persona ricercata è il quadro di quanto avvenuto la scorsa notte nella cittadina del litorale. E’ stato proprio l’agente di Polizia ad accorgersi che dall’appartamento attiguo al suo provenivano strani rumori. L’agente, che si era coricato, immediatamente ha allertato i carabinieri della locale stazione e poi è intervenuto, sorprendendo due persone che cercavano di ripulire l’appartamento.

Coraggiosamente li ha affrontati ed è scoppiata una

Alleanza Coop in audizione alla Camera, proposte di leggge vanno nella giusta direzione LITORALE - “Tutte le proposte di legge che ci sono state presentate contribuiscono alla urgente esigenza di dotare il settore ittico di nuove norme in grado di innovare, semplificare, agevolare, le attività di pesca e acquacoltura” lo afferma il coordinamento pesca dell’Alleanza delle cooperative italiane al termine dell’audizione informale presso la XIII Commissione permanente della Camera dei Deputati, che ha avuto come tema di confronto l’esame di alcune proposte di legge sul settore ittico.

Le proposte toccano a 360 gradi il comparto e vanno dalla regolamentazione della pesca dei grandi pelagici, all’Iva, passando per i titoli professionali marittimi.

Nel corso dell’intervento, l’Alleanza ha evi-

denziato il forte stato di malessere vissuto dal comparto, alle prese con problemi congiunturali, problemi strutturali complessi e profondi.

Da qui l’esigenza, sottolinea l’Alleanza, di rafforzare le imprese operanti nel comparto per metterle in grado non solo di rispondere alle norme comunitarie in continua evoluzione, ma anche di garantirsi un futuro, nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale ed economica e degli obiettivi di sviluppo occupazionale. “Per fronteggiare la crisi e i bisogni di riposizionamento della filiera è indispensabile colmare con risorse aggiuntive le dotazioni di bilancio che, falcidiate dell’80% negli ultimi dieci anni, oggi risultano del tutto insufficienti a dare risposta alla gravissima crisi che investe il settore” afferma l’Alleanza

nel chiedere “un congruo incremento delle risorse del programma triennale, degli stanziamenti previsti per la cassa integrazione e, nel prossimo biennio, di risorse adeguate per politiche economiche destinate alla crescita e al rilancio delle imprese”.

Dall’Alleanza delle Cooperative italiane della pesca arriva il ringraziamento a “tutti i firmatari delle proposte di legge in esame e alla Commissione per l’audizione.

Diamo la nostra piena disponibilità a collaborare per la individuazione dei problemi sensibili e la identificazione delle possibili soluzioni, lavorando ad una politica della pesca che risolva le criticità nazionali non risolvibili da Bruxelles e che affronti le priorità e le emergenze del settore in corso dell’intervento”.

Regata velica, ordinanza della capitaneria di porto LITORALE- Domenica 7 luglio, dalle ore 11 alle ore 16, il tratto di mare antistante il litorale di Rio Vivo segnalato con boe di colore arancione/gialle poste ai vertici dello stesso, sarà interessato da una regata velica per il campionato zonale classe “Laser”, organizzata dal “Circolo della Vela di Termoli” e vedrà impegnati 20 unità partecipanti. Per motivi di sicurezza e per salvaguardare l’incolumità fisica, il comandante della Capitaneria di Porto Capitano di Fregata (CP) Claudio Manganiello ha diramato una propria ordinanza con la quale fa divieto nello specchio acqueo interessato

alla regata di: navigare, ancorare e sostare con qualunque unità sia da diporto che ad uso professionale; praticare la balneazione, effettuare attività di immersione con qualunque tecnica; svolgere attività di pesca di qualunque natura. Sono escluse dal divieto le unità dell’organizzatore in servizio di assistenza ai partecipanti alla manifestazione oltre che il personale; le unità della Guardia costiera, delle forze di polizia nonché militari in genere, in ragione del loro ufficio; le unità adibite ad un pubblico servizio che abbiano necessità, non prorogabile, di accedere all’area in ragione

delle finalità istituzionali perseguite dall’ente di appartenenza. Tutte le unità che a qualunque titolo accedono all’interno del campo di gara sono tenute ad assicurare la possibilità di idoneo collegamento via VHF o telefonico col recapito 1530 per le situazioni di emergenza. Infine le unità in navigazione a distanza inferiore a 500 metri dai limiti esterni dell’area di regata dovranno procedere a velocità ridotta, prestando particolare attenzione alla navigazione delle unità che partecipano alla manifestazione, al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo.

Successi per gli atleti della Asd Body Art Club alle nazionali di “Ginnastica in Festa” GUGLIONESI – Buoni successi per i giovani atleti dell’Asd Body Art Club che hanno preso parte alla fase nazionale di “Ginnastica in Festa” che si è svolta a Pesaro, e che ha visto la partecipazione di circa quattordicimila atleti di tutta Italia. I concorrenti di Guglionesi Giammarco Lamanda, Antonio Senese, Gianmarco Scarpone, Antonio Sorella, Cesare Totaro, Gioele Verrecchia, Giulia Camoni, Lorenza Lamanda, Giulia Picanza, Ilaria Sorella, Francesca Turdò, accomopagnati dagli itruttori Gabriele Lamanda e Teresa Rossi, si sono egregiamente comportati ottenendo buoni successi e piazzamenti. Antonio Sorella (cat. 2^fascia, 2°livello) ha ottenuto la medaglia d’oro ed è campione italiano di specialità alle parallele pari laureandos; Gioele Verrecchia (cat. 4^ fascia, 3° li-

vello) 2° classificato alle parallele pari e alla sbarra, 4° posto al corpo libero; Cesare Totaro (cat.3^ fascia, 2° livello) 2° classificato alle parallele pari e 5° posto al corpo libero; Giammarco Lamanda (cat.3^ fascia, 3° livello) 6° posto alle parallele pari;Antonio Senese (cat. 2^fascia, 2°livello) 6° posto alle parallele pari; Gianmarco Scarpone (cat. 2^fascia, 2°livello) 11° posto alle parallele pari. Per le categorie femminili, Francesca Turdò (cat. 3^fascia, 2°livello) 31° posto al corpo libero e 35° alla trave; Ilaria Sorella (cat. 3^fascia, 2°livello) 36° posto alla trave; Giulia Picanza (cat. 3^fascia, 2°livello) 35° posto al minitrampolino. Infine da sottolineare il quinto posto per la squadra maschile di 3^ fascia si è confermata ai vertici nazionali anche nella competizione a squadre denominata “Coppa Italia”.

violenta colluttazione durante la quale, pur riuscendo a bloccare uno dei ladri, ha riportato la frattura di un dito della mano e Varie escoriazioni. All’arrivo dei carabinieri uno dei malviventi, di nazionalità albanese, è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Larino mentre il complice è attivamente ricercato. Il poliziotto è poi stato trasportato all’ospedale dell’ospedale San Timoteo dove è stato medicato e giudicato guaribile in 25 giorni. L’albanese arrestato dovrà rispondere alle accuse di furto, resistenza e lesioni personali.

Torre di Montebello: sopralluogo sullo stato dei lavori MONTENERO DI BISACCIA – Tewcnici e amministratori comunali hanno svolto una verifica dello stato di avanzamento dei lavori presso la Torre di Montebello, conosciuta anche come “Torre di Vialante”. All’incontro erano presenti, oltre al sindaco Nicola Travaglini, all’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Magagnato e al responsabile di settore del Comune, ing. Giuseppe Morrone, anche il Soprintendente ai Beni architettonici e paesaggistici del Molise Carlo Birrozzi, il dirigente regionale del Provveditorato alle Opere Pubbliche Campania e Molise Gaetano Pellegrino,Antonio Manzo del Provveditorato Opere Pubbliche, il responsabile del progetto architetto Salvatore Russo, il collaudatore della struttura ingegner. Claudio Falcione, i rappresentanti delle ditta Cipriani, impegnata nei lavori di ristrutturazione della Torre, il direttore tecnico dell’impresa Cipriani Antonio Orsi e l'ingegner Domenico Iannaccone, direttore dei lavori. Il sopralluogo ha evidenziato l’ottimo lavoro svolto sino ad ora dall’impresa che sta provvedendo al ristrutturazione della “Torre di Vialante”; i tecnici presenti hanno potuto constatare che si è arrivati ormai a circa il 75% dell’opera, potendo vedere da vicino gli interni dell’edificio storico, fino a poco tempo fa non praticabile a causa di un degrado strutturale molto avanzato. “Quello che avevamo previsto per la Torre di Motebello – ha commentato il sindaco Nicola Travaglini – lo stiamo realizzando. Dopo aver riacquisito la Torre al patrimonio comunale, siamo ora in attesa dell’ultimo passaggio burocratico da parte della Regione che porterà all’acquisizione degli edifici e della piazza circostanti. Siamo molto contenti per lo stato di avanzamento dei lavori, che permetterà già entro la fine di luglio di poter vedere la Torre senza le impalcature, anche se non ancora aperta al pubblico per via dell’ultimazione di alcune opere interne. In questo modo residenti e turisti potranno ammirare questa meravigliosa testimonianza storica che ha caratterizzato epoche passate del nostro territorio. Il cronoprogramma prevede comunque la riconsegna definitiva dei lavori entro l’autunno di quest’anno. Dopo l’opera di restauro che abbiamo potuto giudicare, entrando all’interno della Torre e salendo sul suo terrazzo, abbiamo potuto apprezzare appieno le potenzialità turistiche di questo nostro patrimonio pubblico.

Non vediamo l’ora, quindi, di poter sviluppare ulteriori progetti finalizzati alla riqualificazione di quest’area”.

Aperte iscrizioni al Petacciato’s Got Talent PETACCIATO - Scade il prossimo 15 luglio il termine per iscriversi al Petacciato’s Got Talent, manifestazione estiva organizzata dalle Associazioni "La Bottega delle Simpatiche Canaglie" e "I 4 elementi”. E le associazioni organizzatrici lanciano l’invito: “Se sai ballare, recitare, cantare oppure hai del talento in qualcosa, iscriviti a "Petacciato’s got Talent", da solo o in gruppo avrai la possibilità di esibirti e divertirti davanti ad un pubblico vero”.

Gli organizzatori informano che fino al 15 luglio la sede dell’associazione "La Bottega delle Simpatiche Canaglie" resterà aperta dalle 17 alle 18 (sotto le scuole elementari in viale Pietravalle). Per maggiori informazioni si può telefonare al numero 3402541716.

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Sport

6 luglio 2013

Ecco la strada per impedire la fine del calcio rossoblù

Tre ipotesi per non “morire” Ripescaggio, fusione con il Bojano acquisizione del 1919 le possibilità Si sommano le ipotesi, ma intanto tutto resta come prima. Da quando Di Palma s’è squagliato galleggia la rabbia e svolazzano fragili ipotesi di salvezza. La realtà è dura da accettare, ma per il popolo rossoblù si avvicina a passi sempre più veloci la fine di tutto.

Stando a ciò che s’è capito si rischia di rimanere addirittura al palo. Perché oltre alle parole non è successo proprio niente.

Pur con tutto il rispetto per la lodevole iniziativa da parte del Comitato che ha provato ad affrontare il problema, coinvolgendo tutti quelli che poteva mettere dentro al caldaio. Facendo un bollito da cui difficilmente potrà venirne fuori qualcosa di saporito.

E’ appena il caso di spiegare che qui non si va contro la linea del Comitato, ci mancherebbe altro. Si cerca solo di attenersi ai fatti. I quali, con crudeltà, ci mostrano una situazione difficile da sanare.

Il programma di massima, per la rinascita, prevedeva la partenza dalla Serie D. Conti alla mano non c’è voluto molto a spiegare al volgo che bisogna trovare entro una quindicina di giorni 350 mila euro in contanti per l’iscrizione e il versamento a fondo perduto. Già 350 mila euro. Una somma che in qualsiasi momento sarebbe stata sempre pesante. Oggi, in tempi di congiuntura, diventa utopistica poterla mettere insieme. Solo dopo questo primo atto si potrebbe cominciare a formare la squadra che, verosimilmente, dovrebbe puntare in alto, per non vanificare gli sforzi dell’estate.

Anche qui è venuta fuori una cifra che fa ancora più spavento (anche se spalmabile

nel corso dell’intera stagione) stimabile in altri 650-700mila euro. Per un totale di un milione.

A fare i contabili siamo stati tutti bravissimi. Del resto non ci voleva un master in economia per fare i conti della spesa. Certo, i 700 mila euro della gestione potrebbero anche diminuire , abbassando le pretese.

Rinviando ad altra data i sogni di raggiungere attraverso meriti sportivi nuovamente la Lega Pro. Che nella nuova versione presenterà una sola categoria, tornando indietro alla fine degli anni Settanta. Prima cioè che avvenisse la dicotomia della C, in C1 e C2.

SECONDA IPOTESI Come seconda ipotesi ci sarebbe quella di rilevare il titolo conquistato sul campo dal Bojano che, malgrado gli sforzi di Giancola e la volontà del sindaco, non è riuscito a trovare la copertura finanziaria. Neppure per pagare l’iscrizione, primo atto di una serie di pesanti impegni, attualmente fuori portata della piazza bifernina. Ben lontana da quella opulenta di un tempo, in cui tra polli, mozzarelle , palline di argilla espansa e affini i soldi cadevano giù come coriandoli.

Ecco perché, qualora dovesse non concretizzarsi l’intesa tra Giancola e un imprenditore napoletano, il titolo del Bojano sarebbe in qualche modo disponibile. Magari dietro un modesto versamento a favore del presidente uscente che in questo modo potrebbe pagare gli arretrati ai giocatori e qualche altra pendenza spicciola.

Resterebbe a quel punto solo come fare per giocare le partite casalinghe a Campo-

basso. Cosa già fatta in altre realtà analoghe.

TERZA IPOTESI Se dovesse svanire anche l’ipotesi Bojano resterebbe l’Eccellenza. E in questo caso il primo passo da fare sarebbe di andare dal 1919 di Lozzi, con due proposte. La prima intesa a formare una società più forte, per costruire una squadra a vincere. L’altra è di rilevare il titolo e affrontare in proprio la stagione. Restando fermo il proposito di uscire dal campionato regionale dopo un solo anno di sacrifici.

SINTESI Detto e scritto si arriva alla conclusione.

In ogni caso ci vogliono i soldi. Che secondo quel che s’è capito nessuno è pronto a tirar fuori. Perché la laboriosa raccolta dei fondi attraverso l’azionariato popolare non solo non porterà a formare un ricco salvadanaio, ma richiede tempo e dedizione. Far cacciare i soldi alla gente –parliamo di chi li ha, naturalmente- è esercizio ardimentoso. Per questo servirebbe come frate questuante una figura di riferimento di alto profilo: sindaco, presidente provincia, assessori vari.

Emerge che senza la presenza di qualche imprenditore facoltoso, intenzionato a spendersi per la città, sarà veramente dura passare dalle parole ai fatti.

Mentre si va alla ricerca di un uomo in grado di guidare la nuova squadra

Grazie a tutti i Presidenti del Lupo Una foto degli anni 80 ne ritrae 9, altri 7 ce ne sono stati in questi ultimi 30 anni “Tiro… rete” venne al mondo nel settembre del 1981, 32 anni fa. Eravamo giovani e il vento spingeva forte alle nostre spalle. Il calcio era il nostro fiore all’occhiello. Mai avremmo potuto immaginare che presto o tardi il pallone sarebbe scoppiato.

Tiro… rete è stato un periodico che fece epoca. Diverso da tutti gli altri, si ritagliò per l’abilità di chi lo concepì e lo condusse uno spazio tutto suo. Andò poco sull’avvenimento domenicale, per scendere con piacevole gusto sul sociale, puntando molto sulla satira, oltre che sulla bella scrittura. Ma dire che Liberato De Filippis che fu braccio e mente di quella rivoluzionaria trovata giornalistica non stesse sulla notizia è sicuramente sbagliato. Ad esempio, in uno dei primi numeri, distribuiti come sempre gratuitamente, fu dedicata una copertina ai presidenti del passato. Visto che quello in carica era Tonino Molinari a cui il periodico dedicò da lì in poi tutto lo spazio che un uomo così vincente e generoso meritasse.

Così, alla buona, furono ritrovate le foto dei vecchi presidenti. In quegli anni le foto non è che abbondassero ed erano tutte in bianco e nero. Per cui il risultato grafico fu modesto, come del resto la composizione della stessa copertina. Che mise nove facce, dimenticando di scrivere accanto a ognuna a chi appartenessero.

Capitò che solo i campobassani più scafati abbiano potuto riconoscere il bel profilo di Gigino Carnevale, gli occhialini dell’avvocato Alessandro De Gaglia, la faccia rotonda di Giacinto Tanassi, l’aria di attore holliwoodiano di Franco Nucciarone, l’aspetto troneggiante, vagamente somigliante a Mao, del dottor Saggese, gli occhiali dorati di Angelo Palladino, il bocchino d’osso di Adolfo Colagiovanni, il cappotto di montone di Gigino Falcione, il volto

Dall’alto: Carnevale, De Gaglia, Tanassi, Nucciarone, Saggese, Palladino, Colagiovanni, Falcione e Vitale. sorridente di Carlo Vitale.

Noi siamo qui a riproporvela quella foto. Alla quale bisognerebbe aggiungerne almeno un’altra con i presidenti che sarebbero venuti dopo. A incominciare dal già citato Molinari sino all’ineffabile Di Palma, l’ultimo di una serie, non sempre meritevole di elogi.

In mezzo ci sono stati: Scasserra, Di Stefano, Berardo, Rizzi, Capone e Di Palma.

Nel bene e nel male tutti (eccetto l’ultimo) hanno fatto sacrifici per sostenere il nostro club. Più di uno ci ha rimesso di suo, altri si sono limitati a intercettare finanziamenti da parte di imprenditori e della politica. A ognuno, persino a Capone che è uscito di scena in modo discutibile, dobbiamo dire un grazie. Visto che niente ci era dovuto e niente c’è dovuto oggi. Il fatto che in tanti si siano arricchiti nella nostra città, alcuni provenienti anche da altre regioni, non è certo una colpa. Né un modo come un altro per dire loro: e ora cacciate un po’ dei vostri milioni. Sino a prova contraria le loro fortune sono state accumulate con il lavoro, con l’ingegno e qualche volta anche con la speculazione che nel mondo degli affari non solo è lecita, ma addirittura indispensabile.

In attesa che venga fuori il presidente che verrà anche la Gazzetta ringrazia gli ex presidenti rossoblù. Sperando che quanto prima possa fare lo stesso con quello che assicurerà ai nostri colori la rinascita. (pi.pò)

Spettacolo

14 6 luglio 2013

“Rocka in musica”

Seconda giornata per la kermesse di Roccamandolfi

La battaglia dei cuscini volanti di Charles N. Papa

ROCCAMANDOLFI - Seconda giornata di “Rocka in musica” oggi a Roccamandolfi. Alle 14.00 pranzo in musica, alle 21.30 il via ai concerti. Aprono i What a funk, a seguire Fire for sanity, Rosso retrò, Fadà, Wizard. Alle 0.30 la lunga notte della jam session. Si chiude domani con Zibba & Almalibre e Electric super fuzz.

Sempre domani, dalle 20.00 alle 21.30, si terrà lo showcase degli allievi dell’ultimo anno academico della scuola di muisca “Il pentagramma”. Info 3298005569.

Appuntamenti RIPALIMOSANI - Oggi al Blue Note, nell’area live alle 22.30 concerto di El Santo. Nell’area disco la “Black & white night” con sexy animation. Info 087439530.

TRIVENTO - Domani al Club Cafè live di Chiara Izzi (foto) con: Marco Mancini, Nicola Corso, Donato Cimaglia.

CASACALENDA - Il 14 luglio presso l’oasi naturalistica sulla fondovalle Biferno (bivio Lupara-Casacalenda), prima edizione del Fresh Water Festival.

La Zampognorchestra segna il tour estivo oltreconfine La Zampognorchestra (quattro zampogne) parteciperà al festival di Corsica “Estivoce” dal 9 all’11 luglio. Il 20 e 21 luglio ospite di altre due kermesse in Francia, a Bogeve e Montjoie. Il 27 a Marina di Pisticci (MT) e il 3 agosto a Viggiano (PZ).

Chi, da bambino, non ha, almeno una volta, fatta a battaglia di cuscini sul lettone dei genitori, o tra fidanzati.

Chiunque vorrebbe sfogarsi, non potendo fare una guerra, prendere a cuscinate, ma con i cuscini che ‘esplodono’ di piume, qualcuno, per antipatia o affetto, e riempirlo di cuscinate senza sosta.

E’ sicuramente uno sfogo terapeutico, un modo per scaricare tensioni, per appagare la parte più violenta di ognuno.

Farlo con i cuscini, diventa un modo simpatico e multicolore per rallegrare una piazza, visto che più volte, è stata organizzata all’aperto in molte città italiane.

Da protagonisti o da semplici spettatori, la battaglia dei cuscini, forse è più spettacolare di un flsah mob, evento, quet’ultimo, già caduto nel dimenticatoio, per la sua complicata organizzazione(uno su tutti, resta però quello dei Black Eyed Peas, basiti ad un concerto con i fans immobili).

Una “Pillow fight” è prevista a Campobasso venerdì 26 luglio in piazza Municipio alle 18.00.

L’evento è molto atteso, ma soprattutto incuriosisce.

L’appuntamento nel centro del capoluogo, prevede una gara che verrà poi giudicata dagli organizzatori.

Saranno premiati coloro che avranno un costume originale, o che indosseranno una maschera singolare.

Ci sono tutti i presupposti per rendere la giornata goliardicamente simpatica.

Ci si può presentare con un cuscino proprio e tenersi pronti a battagliare con amici e con sconosciuti, dando libero sfogo a stress e problemi.

Prima edizione della “Pillow fight”, come prendersi a cuscinate nel centro della città. Appuntamento venerdì 26 luglio in piazza Municipio

Oggi alla 11.30 la presentazione

“Kemafà?” il nuovo disco di Noflaizon CAMPOBASSO - Questa mattina alle 11.30 presso la birreria Pulp in via Duca d’Aosta, i Noflaizon presentano alla stampa il nuovo disco (il secondo) “Kemafà?”, intitolato alla memoria di ‘Polpetta’.

La promozione del disco inizia il 12 luglio con la prima data del tour estivo alle Quattro Vianove a Vinchiaturo.

Toccherà poi a Petrella Tifernina (20), Jelsi (25), Castelbottaccio (7 agosto), Montecilfone (18).

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