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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 140 - DOMENICA 6 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno aGianmaria Palmieri

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Gianmaria Palmieri. Il rettore dell'Università del Molise ha centrato l'argomento da trattare in occasione della visita del Papa all'interno dell'aula magna. Ha sottolineato come siano proprio i piccoli atenei a soffrire maggiormente per i tagli del governo. Ha provato a tracciare il quadro della situazione economica molisana contrariamente all'immagine che qualcuno ha cercato di fornire in toni sicuramente più rosei e, a tratti, agro pastorali. Palmieri, invece, l'analisi l'ha prospettata giusta.

Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. La liturgia dei tavoli istituzionali, del patto per il lavoro e via dicendo ha trovato contezza nel quadro del Molise che si è voluto fornire al Santo Padre. Un quadro che sa di lontananza di cattocomunismo. Del resto, proprio i Cristiano sociali, a cui fa capo proprio l'attuale assessore al Lavoro, rappresentano quest'area. E così tra il buonismo, la messa in scena, i soliti voluti attori si è consumato l'ennesimo quadro che viene allestito ogni qualvolta c'è un'iniziativa.


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La speranza TAaglio lto

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La “gita” di papa Francesco accolto con entusiasmo nel piccolo lembo di terra dimenticato da tutti

è passata per il Molise CAMPOBASSO. Una giornata storica questo 5 luglio 2014. Il volto della speranza è arrivato in Molise facendo tappa nelle due piccole province della regione. Papa Francesco è arrivato puntuale. Alle 8.30 l’elicottero su cui viaggiava è atterrato nel piazzale dell’Università di Campobasso. “Non avrà trovato traffico” ha ironicamente commentato qualcuno. Fedeli e non si sono riversati per strada per veder scorrere sulle vie di Campobasso la papalina con quell’uomo vestito di bianco che salutava tutti, accarezzava bambini, stringeva la mano a giovani e anziani. E’ la prima volta nella storia che quell’auto abituati a guardare in tv ha girato sulle strade molisane. Un’emozione unica per tutti. “L’ho visto da vicino casualmente – dichiara una ragazza laica – Mi sono emozionata”. Proprio lei, una ragazza che ha vissuto per anni a Roma ma non ha mai avuto la curiosità di andare a Piazza San Pietro una domenica. La folla per strada era ordinata. Dalla curia comunicano che nel capoluogo c’erano circa 80mila persone. Segno che l’idea di far fare una gita a Bergoglio, portandolo nel pomeriggio anche al santuario di Castelpetroso e a Isernia, ha funzionato del suddividere i fedeli e visitatori nelle diverse zone del Molise. Telenorba, Telemolise e Teleregione Molise hanno trasmesso l’evento storico a reti unificate. Così chi non è potuto recarsi sul posto ha avuto la possibilità di vedere cosa stava accadendo a pochi chilometri di distanza, hanno potuto emozionarsi o provare indifferenza. Ma hanno comunque seguito l’evento. Noi de La Gazzetta del Molise abbiamo seguito l’evento per strada, in mezzo

ai comuni mortali, senza sostare negli spazi adibiti ai giornalisti. Monsignor Bregantini non ce l’ha concesso, non ha risposto alla nostra richiesta per i pass. Infastidito, forse, da alcuni articoli di stampa che nei giorni scorsi hanno evidenziato un lato buio di questa Chiesa molisana con l’utilizzo del lavoro nero nelle case di riposo o nelle curie (notizia proveniente dai tribunali in cui si stanno discutendo le vertenze di lavoro). Eppure proprio da quell’altare costruito dai ragazzi della Comunità La Valle di Toro, di tossicodipendenti, da lì papa Francesco è tornato a ribadire l’importanza del lavoro come dignità dell’uomo ammettendo: “ Anche nelle nostre comunità infatti non man-

cano atteggiamenti negativi, che rendono le persone autoreferenziali, preoccupate più di difendersi che di donarsi”. In fondo, come ha dichiarato il medioevalista Le Goff prima di morire, “Se c'è un elemento comune a San Francesco e a Papa Bergoglio è proprio la lotta contro il denaro e la difesa dei poveri”. E forse è per questo che Francesco si è recato in Molise, una terra povera amministrata da uomini avidi sempre pronti ad accrescere la povertà altrui per poter continuare a gestire indisturbati il potere. Una terra talmente dimenticata da essere considerata irrilevante anche parlando in termini elettorali e di voti. E sempre per riprendere le parole di Le

Goff, Francesco è il papa della crisi, il primo nella storia ad aver innalzato il vessillo della povertà come simbolo della Chiesa. Non poteva, per queste ragioni, non prendere in considerazione il Molise. Anche se gli spostamenti sono sempre dettati da qualche motivo oscuro per i comuni mortali. Il pranzo? In un ex asilo nido a via Montegrappa a Campobasso, in mezzo al popolo. Da bere ha preferito assaggiare l’acqua che sgorga dalle nostre fonti. Gli avevano raccontato che in Molise l’acqua “del rubinetto” è buona. E che orgoglio per i tifosi del Campobasso veder sventolare la maglia rossoblu tra le mani di Bergoglio mentre la papalina proseguiva il suo cammino per le strade della città. Il primo luogo d’incontro è stato all’Università, dove si è confrontato con il mondo di lavoro. Da lì ha lanciato la richiesta per l’attuazione “del patto per il lavoro per il Molise per poter recuperare i tanti disoccupati attraverso una strategia concordata con le autorità nazionali, un patto che sappia cogliere le opportunità offerte dalle normative nazionali ed europee”. Un appello accolto dall’assessore regionale al ramo, Michele Petraroia, il quale piuttosto che agire ha evocato l’appello del papa. Il tema del giorno, accanto alla crisi occupazionale, è stata la libertà. Quella libertà che si conquista con la sapienza, con la conoscenza. Unico rimedio all’oppressione che deriva dall’ignoranza. Parole sante pronunciate in questo piccolo lembo di terra dove la conoscenza, soprattutto di quanto accade a livello locale, viene spesso accantonata. giorug


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All’Università Le parole di Papa Francesco del Molise

Signor Rettore, Autorità, Professori, studenti, personale dell’università, cari fratelli e sorelle del mondo del lavoro, vi ringrazio per la vostra accoglienza. Vi ringrazio soprattutto per aver condiviso con me la realtà che vivete, le fatiche e le speranze. La mia visita in Molise comincia da questo incontro con il mondo del lavoro, ma il luogo in cui ci troviamo è l’Università. E questo è significativo: esprime l’importanza della ricerca e della formazione anche per rispondere alle nuove complesse domande che l’attuale crisi economica pone, sul piano locale, nazionale e internazionale. Lo testimoniava poco fa il giovane agricoltore con la sua scelta di fare il corso di laurea in agraria e di lavorare la terra “per vocazione”. Un buon percorso formativo non offre facili soluzioni, ma aiuta ad avere uno sguardo più aperto e più creativo per valorizzare meglio le risorse del territorio. Condivido pienamente ciò che è stato detto sul “custodire” la terra, perché dia frutto senza essere “sfruttata”. Questa è una delle più grandi sfide della nostra epoca: convertirci ad uno sviluppo che sappia rispettare il creato. Un’altra sfida è emersa dalla voce della mamma operaia, che ha parlato anche a nome della sua famiglia: il marito, il bambino piccolo e il bambino in grembo. Il suo è un appello per il lavoro e nello stesso tempo per la famiglia. Grazie di questa testimonianza! In effetti, si tratta di cercare di conciliare i tempi del lavoro con i tempi della famiglia. Questo è un punto “critico”, un punto che ci permette di discernere, di valutare la qualità umana del sistema economico in cui ci troviamo. E all’interno di questo ambito si colloca anche la questione della domenica lavorativa, che non interessa solo i credenti, ma interessa tutti, come scelta etica. La domanda è: a che cosa vogliamo dare priorità? La domenica libera dal lavoro – eccettuati i servizi necessari – sta ad affermare che la priorità non è all’economico, ma all’umano, al gratuito, alle relazioni non commerciali ma familiari, amicali, per i credenti alla relazione con Dio e con la comunità. Forse è giunto il momento di domandarci se quella di lavorare alla domenica è una vera libertà. Cari amici, oggi vorrei unire la mia voce a quella di tanti lavoratori e imprenditori di questo territorio nel chiedere che possa attuarsi anche qui un “patto per il lavoro”. Ho visto che nel Molise si sta cercando di rispondere al dramma della disoccupazione mettendo insieme le forze in modo costruttivo. Tanti posti di lavoro potrebbero essere recuperati attraverso una strategia concordata con le autorità nazionali, un “patto per il lavoro” che sappia cogliere le opportunità offerte dalle normative nazionali ed europee.Vi incoraggio ad andare avanti su questa strada, che può portare buoni frutti qui come anche in altre regioni. Infine, vorrei dirvi che mi ha colpito il fatto che mi abbiate donato un dipinto che rappresenta proprio una “maternità”. Maternità comporta travaglio, ma il travaglio del parto è orientato alla vita, è pieno di speranza. Allora non solo vi ringrazio per questo dono, ma vi ringrazio ancora di più per la testimonianza che esso contiene: quella di un travaglio pieno di speranza. Grazie!

All’ex stadio Romagnoli

«La sapienza liberò dalle sofferenze coloro che la servivano» (Sap 10,9). La prima Lettura ci ha ricordato le caratteristiche della sapienza divina, che libera dal male e dall’oppressione quanti si pongono al servizio del Signore. Egli, infatti, non è neutrale, ma con la sua sapienza sta dalla parte delle persone fragili, discriminate e oppresse che si abbandonano fiduciose a Lui. Questa esperienza di Giacobbe e di Giuseppe, narrata nell’Antico Testamento, fa emergere due aspetti essenziali della vita della Chiesa: è un popolo che serve Dio ed è un popolo che vive nella libertà donata da Lui. Anzitutto noi siamo un popolo che serve Dio. Il servizio a Dio si realizza in diversi modi, in particolare nella preghiera, nell’annuncio del Vangelo e nella testimonianza della carità. E sempre l’icona della Chiesa è la Vergine Maria, la «serva del Signore» (Lc 1,38; cfr 1,48). Subito dopo aver ricevuto l’annuncio dell’Angelo e aver concepito Gesù, Maria parte in fretta per andare ad aiutare l’anziana parente Elisabetta. E così mostra che la via privilegiata per servire Dio è servire i fratelli che hanno bisogno. Alla scuola della Madre, la Chiesa impara a diventare ogni giorno “serva del Signore”, ad essere pronta a partire per andare incontro alle situazioni di maggiore necessità, ad essere premurosa verso i piccoli e gli esclusi. Ma il servizio della carità siamo chiamati tutti a viverlo nelle realtà ordinarie, in famiglia, in parrocchia, al lavoro, con i vicini… La testimonianza della carità è la via maestra dell’evangelizzazione. In questo la Chiesa è sempre stata “in prima linea”, presenza materna e fraterna che condivide le difficoltà e le fragilità della gente. In questo modo, la comunità cristiana cerca di infondere nella società quel “supplemento d’anima” che consente di guardare oltre e di sperare. È quello che anche voi, cari fratelli e sorelle di questa Diocesi, state facendo con generosità, sostenuti dallo zelo pastorale del vostro Vescovo. Vi incoraggio tutti, sacerdoti, persone consacrate, fedeli laici, a perseverare su questa strada, servendo Dio nel servizio ai fratelli, e diffondendo dappertutto la cultura della solidarietà. C’è tanto bisogno di questo impegno, di fronte alle situazioni di precarietà materiale e spirituale, specialmente di fronte alla disoccupazione, una piaga che richiede ogni sforzo e tanto coraggio da parte di tutti. Quella del lavoro è una sfida che interpella in modo particolare la responsabilità delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e finanziario. È necessario porre la dignità della persona umana al centro di ogni prospettiva e di ogni azione. Gli altri interessi, anche se legittimi, sono secondari. Dunque la Chiesa è il popolo che serve il Signore. Per questo è il popolo che sperimenta la sua liberazione e vive in questa libertà che Egli le dona. La libertà anzitutto dal peccato, dall’egoismo in tutte le sue forme: la libertà di donarsi e di farlo con gioia, come la Vergine di Nazareth che è libera da sé stessa, non si ripiega sulla sua condizione – e ne avrebbe ben avuto il motivo! – ma pensa a chi in quel momento ha più bisogno. E’ libera nella libertà di Dio, che si realizza nell’amore. Questa è la libertà che, con la grazia di Dio, sperimentiamo nella comunità cristiana, quando ci mettiamo al servizio gli uni degli altri. Allora il Signore ci libera da ambizioni e rivalità, che minano l’unità e la comunione. Ci libera dalla sfiducia, dalla tristezza, dalla paura, dal vuoto interiore, dall’isolamento, dai rimpianti, dalle lamentele. Anche nelle nostre comunità infatti non mancano atteggiamenti negativi, che rendono le persone autoreferenziali, preoccupate più di difendersi che di donarsi. Ma Cristo ci libera da questo grigiore esistenziale, come abbiamo proclamato nel Salmo responsoriale: «Sei tu il mio aiuto e la mia liberazione». Per questo i discepoli del Signore, pur rimanendo sempre deboli e peccatori, sono chiamati a vivere con gioia e coraggio la propria fede, la comunione con Dio e con i fratelli, e ad affrontare con fortezza la fatiche e le prove della vita. Cari fratelli e sorelle, la Vergine Santa, che venerate in particolare col titolo di “Madonna della Libera”, vi ottenga la gioia di servire il Signore e di camminare nella libertà che Egli ci ha donato. Maria vi aiuti ad essere Chiesa materna, accogliente e premurosa verso tutti. Ella sia sempre accanto a voi, ai vostri malati, ai vostri anziani, ai vostri giovani. Per tutto il vostro popolo sia segno di consolazione e di sicura speranza.


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Crisi economica, tacciono tutti

Perchè non tenere un Consiglio regionale da dedicare al progetto di sviluppo del Molise?

Un silenzio assordante (non troviamo di meglio che un ossimoro) distingue il distacco che s’è creato tra la Regione e la società civile. Tacciono tutti: sindacati, università, consorzi industriali, comitati, ordini professionali, associazioni di categoria, finanche Confcooperative Molise che per anni è stata la voce del dissenso (se c’era da dissentire dalla politica programmatica della Regione) e della volitività (se c’era da spingere e da sollecitare), in forza della sua larga rappresentatività numerica e qualitativa di molti settori della produzione e dei servizi. Spesso è stata la scintilla della polemica costruttiva e della provocazione. Ricordiamo, ad esempio, la richiesta della convocazione di un Consiglio regionale da dedicare al progetto di sviluppo del Molise, dopo averlo opportunamente preparato nei contenuti e nelle modalità di partecipazione. Fu catalogata giu-

stamente una proposta saggia e necessaria, che non faceva sconti ad opportunismi e tatticismi, a sostegno dell’urgenza di affrontare la realtà del momento e gli strumenti programmatici ed operativi da utilizzare e, soprattutto, la tempestività nell’utilizzarli. Stesse condizioni sussistono oggi, con la differenza che tutti tacciono, compreso Confcooperative Molise che avrebbe, ora come allora, motivi da vendere per chiedere la convocazione di un Consiglio regionale da dedicare al progetto di sviluppo del Molise, dopo averlo opportunamente preparato nei contenuti e sulle modalità di partecipazione, s’intende. Ricordiamo inoltre la pervicacia nel pretendere il rispetto delle leggi regionali (e non solo in materia di cooperazione), dei programmi infrastrutturali e che la Pubblica amministrazione fosse efficiente, che l’accesso al credito fosse garantito e protetto, che le parti sociali fossero coinvolte e

responsabilizzate, che l’imprenditoria e la cooperazione facessero il proprio mestiere e la propria attività svincolate dal cappio dell’assistenzialismo. Perché dunque non più oggi? La paralisi istituzionale si va pertanto consumando tra l’indifferenza generale, quasi fosse uno spettacolo chiuso in se stesso, nell’ambito sempre più angusto della logica politica di Palazzo Moffa: una zona franca, dove i consiglieri regionali, indisturbati, badano ai propri destini e non a quelli della collettività. Col complice silenzio di tutti (non proprio tutti, dando atto ai cittadini indignati del Molise di essere l’unica spina nel fianco della giunta regionale). E da parte di tutti, l’incapacità di affrontare le cause vere della crisi e il tentativo di risolverla. Dardo

Sanità, manca il coraggio di agire

Quali le prospettive del Sistema sanitario regionale? Come andare a costruire un percorso nuovo alla luce della confusione dei tagli del governo e del Piano di rientro? Chi si occupa di cambiamento dal punto di vista teorico, così come il manager chiamato concretamente a gestire il cambiamento, sa quanto possa essere importante trovarsi di fronte ad un momento di crisi significativa. Perché dalla consapevolezza dell’esistenza di una crisi, dei rischi connessi, delle possibili conseguenze e dell’urgenza di dover affrontare alcuni nodi decisionali ed operativi, emerge la predisposizione a cambiare. Tecnicamente si identifica questo aspetto con il fatto che sistemi, organizzazioni ed individui tendono ad essere problematistic searcher, cioè si attivano per cambiare quando percepiscono un fenomeno come un problema degno di essere affrontato e di portata tale da richiedere un mutamento di prassi, consuetudini, regole vigenti. Bisogna

partire dalla presa visione del problema nella sua intierezza per poter ripartire a costruire un'ossatura nuova del sistema. Indubbiamente i Piani di rientro potevano rappresentare un’occasione per rendere più incisiva la percezione collettiva dell’importanza di cambiare, nella politica, nella dirigenza, nei professionisti, nella cittadinanza, a tutti i livelli e latitudini del sistema sanitario regionale. Un’occasione per ridefinire una visione di sistema, un’ambizione collettiva attorno a cui aggregare motivazione, senso di appartenenza, identità con il sistema. Per fare ciò occorreva usare il Piano di rientro non solo come documento tecnico per identificare colpevoli, capri espiatori e spazi di razionalizzazione (e razionamento), ma soprattutto come strumento di valorizzazione delle potenzialità, di prefigurazione di scenari a cui tendere. Da noi, invece, la politica ha preferito il terreno dello scontro,

delle ripicche, delle accuse e delle denunce. Dimenticando il suo ruolo di proposta e di programma. Girando il ragionamento all’inverso: occorreva cambiare non per risolvere tanti problemi, pur veri, ma soprattutto per ambire a costruire un servizio regionale sanitario moderno, efficiente, innovativo. Può sembrare una questione di lana caprina, ma non lo è se consideriamo quanto sia importante nella motivazione delle persone la comprensione e la condivisione della ragione per cui vale la pena lavorare, impegnarsi al di là dei propri interessi individuali e di gruppo. Era poi anche l’occasione per delineare alcune grandi strategie direzionali di mediolungo periodo quali scheletro della visione futura del Servizio regionale. Il canovaccio di fondo, invece, è rimasto quello dell’approccio razionale-burocratico al cambiamento, fatto da un pensiero normativo scollegato dalla diretta valutazione della

azionabilità dei cambiamenti prefigurati, almeno stante le non mutate condizioni di scarsa coesione politica e capacità gestionale del sistema. Il Piano di rientro, così, ha finito con il prefigurare spesso interventi occasionali, talvolta virtuali perché costruiti su informazioni formali e non sostanziali (si pensi alla questione dei posti letto), anacronistico in alcuni aspetti (ad esempio la dotazione dei PL fissa o per specialità quale senso ha nell’epoca degli ospedali pensati per intensità di cura ed assistenza?). Si poteva fare meglio? Viene facile dire di sì. E allora oggi la politica abbia un sussulto, parta dalla costruzione di un Piano di rientro con più 'personalità' rispetto allo stesso schema richiesto dalla burocrazia delle relazioni interistituzionali. Si arrivi ad un suo più estensivo nel sistema per attivare a tutti i livelli la consapevolezza della necessità a cambiare.


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I problemi incalzano ma nessuna soluzione Troppe le aziende in crisi mentre si susseguono solo tavoli politici

CAMPOBASSO. I problemi incalzano, le soluzioni latitano, i servizi ridotti al lumicino e la politica molisana rincorre i bavagli per stampa e cittadini e continua imperterrita con gli incarichi e previsione di nuovi balzelli. E, perchè, no qualche nuovo artificio contabile riguardante la busta paga dei consiglieri regionali. Semmai con una tassazione maggiore per le prossime settimane, per mostrare una busta paga leggermente dimagrita, per, poi, recuperare tutto a conguaglio. Dinanzi, però, a chi ha perso il posto di lavoro, a chi rischia in queste ore di perderlo,a chi non lo troverà mai e fa valigia, a chi non ce la fa più a pagare tributi e tasse sempre più alte, la risposta qual è? "Per ora ne parliamo, poi , se tutto va bene, passeremo alla fase di studio, quindi, possibilmente, alla fase operativa". Sembra essere diventato questo il canovaccio della politica molisana.

Il che equivale, in genere, a menare il can per l’aia. Concertazione, tavoli, confronti e dialogo a iosa, ma nessuna concretezza. Si sono spenti i fari sui 45 licenziamenti alla ex Cattolica, ma il discorso integrazione langue ma dalla istituzione Regione nessuno ha proferito parola, indicazione di percorso o uno straccio di piano.Anzi, il redivivo Petraroia ha proposto l'apertura di un nuovo tavolo (l'ennesimo) istituzionale. Come nel caso dell’insediamento di un tavolo di crisi con tutto il Partenariato Sociale presso la Presidenza della Giunta Regionale; come nel caso della Gam-Solagrital-Codisal con il ministero dello Sviluppo; come nel caso dell’Azienda di servizi alla persona “Don Carlo Pistilli”; come nel caso della Cooperativa “Cultura, solidarietà e sviluppo” di Santa Croce di Magliano”, come nel caso dei poliambulatori Asrem; come nel caso dello Zuccherificio e delle Comunità

montane, e ci fermiamo qua perchè l'elenco è lungo. Fra poco, poi, si apriranno le questioni assai più delicate degli ospedali pubblici che non ce la fanno più a reggere e di altre situazioni che si stanno incancre-

nendo. Finora non c’è stato alcun gesto politico e amministrativo che abbia indicato una soluzione, un intervento, o abbia stabilito un tempo certo di realizzazione.

Come si riducono L'intervento

i servizi pubblici Il 7 luglio anche sotto la Prefettura di Campobasso ci sarà un presidio di Cgil fp, Cisl e Uil fpl, dalle 12, 00 alle 14, 00 in merito al riordino degli enti territoriali e alla conseguente riduzione dei servizi pubblici, cgil cisl e uil hanno presentato una contropoposta che genera nuovi posti di lavoro risparmi veri e che dá valore al lavoro ai servizi e ai lavoratori.-Sfidiamo il governo e le amministrazioni-Riprogettiamo insieme i servizi alle comunità locali5 azioni concrete per cambiare davvero:5 proposte concrete:-Avviare cabine di regia, nazionale e locali, per la definizione delle funzioni da attribuire a ciascun livello amministrativo (Comune, Provincia, Città metropolitana, Unione di comuni) in base alle specificità di ciascun territorio: bisogni, servizi,ambiti ottimali, fabbisogni di competenze. Nuove reti territoriali con flessibilità organizzativa, tenuta dei livelli occupazionali, formazione e qualificazione del personale.-Applicare costi standard e Lep a tutti gli enti locali, centrali unificate di acquisto regionali. Fabbisogni, costistandard e livelli essenziali delle

prestazioni per tutte le funzioni fondamentali di Regioni, Province, Comuni e Città metropolitane, a partire dalla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni. Via la pletora delle stazioni appaltanti e degli uffici acquisto: una centrale unificata di acquisto in ogni regione.-Turn-over generazionale. Altro che staffetta: le norme sul turn-over nascondono un nuovo taglio agli organici. Il personale che andrà in pensione (43mila nei prossimi 4 anni) sarà sostituito solo in parte. La previsione di una mobilità dei lavoratori in un perimetro di 50 chilometri è una paradossale “mobilità delle carenze”, senza nessun obiettivo di riforma. Mentre si mantengono i privilegi di magistrati e alti papaveri, si taglia su figure importanti come i segretari comunali. Vogliamo un reale turn-over generazionale con almeno 50mila giovani per portare innovazione, velocità, cambiamento organizzativo. Allo stesso tempo occorrono percorsi per dare certezza ai lavoratori precari e ai vincitori diconcorso.-Innovare con la partecipazione. L’innovazione organizzativa deve essere perseguita

attraverso la possibilità per i dipendenti, insieme a cittadini e contribuenti, di entrare nel merito di come deve essere organizzato e funzionare ilservizio, di che cosa deve essere soppresso, cambiato o denunciato come illegale. Piani di riorganizzazione obbligatori in ogni ente e rilancio della contrattazione integrativa sono gli strumenti da attivare. No a tagli lineari, sì alla razionalizzazione e all’integrazione di funzioni. A partire dalle Camere di Commercio.-Rilanciare la contrattazione. L’ingiusto blocco dei ccnl, che dura ormai dal 2010, deve essere superato. Il salario accessorio in godimento dei lavoratori non può essere toccato: i dipendenti degli enti locali non devono pagare per la cattiva gestione dei bilanci, la mancata trasparenza e un sistema di controlli carente che penalizza la certezza delle risorse. Va recuperata la funzione organizzativo/sociale del contratto integrativo valorizzando quegli aspetti dell’organizzazione del lavoro e dei servizi legati alle specificità territoriali.Su questi punti chiediamo risposte! Segreterie Cgil, Cisl e Uil



Campobasso

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Contrada Feudo, aggiudicati i lavori di manutenzione dell’edificio che accoglierà i rifugiati Sono stati aggiudicati definitivamente i lavori di “Manutenzione straordinaria dell’immobile di contrada Feudo per attività sociali”, l’edificio servirà ad accogliere i rifugiati. Continua l’iter iniziato con la creazione da parte del “Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati” (Sprar) del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (Fnpsa) a cui hanno avuto accesso gli enti locali che prestano servizi finalizzati all’accoglienza dei richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria. Le risorse del Fondo sono state messe a disposizione attraverso la procedura concorsuale indetta dal ministero dell’Interno per la selezione delle proposte provenienti dai

diversi enti. Tra questi c’è stata la Provincia di Campobasso che sulla base della proposta progettuale elaborata dall’associazione “Dalla parte degli ultimi” ha proposto, quale ente capofila con la collaborazione dell’Asrem, del dipartimento della Salute Mentale, del Ctp della Montini e dei i Comuni di Campobasso, Pietracatella e Ferrazzano, domanda di contributo per il Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell’asilo per gli anni 2014-2016. Il progetto, approvato con un finanziamento di 1 milione e 300mila euro, prevede l’accoglienza di 38 richiedenti asilo e rifugiati ai quali verrà offerto vitto e alloggio nonché assistenza sanitaria, assistenza legale per il disbrigo della pratiche burocratiche necessarie

all’ottenimento della protezione internazionale. Un ulteriore servizio riguarda la mediazione linguistico culturale per accompagnare i cittadini stranieri all’inserimento socio economico nel territorio italiano. Il Comune di Campobasso sostiene il progetto concedendo in comodato d’uso gratuito lo stabile dell’ex scuola elementare di contrada Feudo. La struttura sarà adibita all’accoglienza di 15 beneficiari del sistema di protezione ma prima bisognerà ristrutturarla. I lavori di adeguamento costeranno circa 73mila euro di cui 50mila a carico dell’amministrazione comunale ed 23.547 euro a carico di quella provinciale.

Fratianni in mostra

L’arrivo del papa ha spinto l’ex Gil ad anticipare la mostra dell’artista Domenico Fratianni. Tra le acqueforti esposte nella casa della cultura molisana c’è anche un’opera dal titolo ‘Crocefissione’, realizzata nel 2000, per poi diventare la copertina di ‘Fioretti Giubilari’, un volume di poesie dedicato a Papa Giovanni Paolo II, al quale il testo fu consegnato al termine dell’Udienza del mercoledì, a San Pietro, nell’agosto del 2000, l’anno del Giubileo. “Interpretai in chiave lirica e drammatica il tema del Giubileo – ricorda l’artista Domenico Fratianni –. La cosa più gratificante è che l’opera finì tra le mani del Santo Padre, perché l’opera ‘Crocefissione’ fu scelta per essere la copertina del testo. Fu un momento emozionante e ancora oggi mi emozione al sol pensiero che un mio lavoro sia esposto in Vaticano, nella casa della Chiesa Cattolica. È un momento culturalmente importante per la città di Campobasso e per l’intero Molise, con diversi eventi che si sovrappongono in questa estate 2014”. L’acquatinta-acquaforte ‘Crocefissione’ è in esposizione all’ex Gil e resterà fino a tutta la durata della mostra dell’artista Domenico Fratianni, la cui chiusura è in programma il prossimo 29 agosto.

Cercepiccola, vespe in raduno

Si svolgerà oggi a partire dalle ore 9.00 il IV Vespa raduno di Cercepiccola, tradizionale evento motoristico della Valle del Tammaro organizzato nell’ambito del programma di raduni del Vespa Club Campobasso. Il ricco programma, aperto quest’anno a tutti i veicoli a due ruote, storici e non, vede l’incontro dei partecipanti alle ore 9.00 a Cercepiccola, in località Portella (al centro del paese) dove si effettueranno le iscrizioni GRATUITE di tutti i centauri ai quali sarà offerta la colazione insieme ad un gadget realizzato per l’occasione. Seguirà il motogiro per i comuni di San Giuliano del Sannio, Vinchiaturo e Cercemaggiore prima di fare ritorno a Cercepiccola dove sarà consumato il pranzo (offerta pasto completo, bibite incluse, a soli 12.00 euro). Nel pomeriggio, poi, si svolgeranno dei giochi di abilità con relative premiazioni.Presso il banchetto iscrizioni, inoltre, saranno in vendita i biglietti della lotteria del Vespa Club Campobasso associati al Raduno Nazionale del 30 e 31 agosto.




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Termoli

6 luglio 2014

Dipendenti Teramo ambiente

in stato di agitazione TERMOLI – I dipendenti della Teramo ambiente S.p.a., che smaltisce i rifiuti della città, iscritti ai sindacati all’Ugl e allo Slai Cobas hanno proclamato lo stato di agitazione e bloccato, con effetto immediato, le ore di lavoro straordinario. La decisione è stata presa dopo che gli stessi sindacati non sono riusciti ad avere un “confronto serio con il gestore della Team finalizzato solo a migliorare le condizioni del lavoro, a rendere la città più pulita ed accogliente, a ripristinare una corretta relazione con i sindacati, cessare le continue discriminazioni tra dipendenti nell’assegnazione di mansioni, automezzi, turni ed orario, l’applicazione delle norme di sicurezza e tutela della salute sul posto di lavoro, l’applicazione delle norme igienico/sanitario in

cantiere e nello spogliatoio, cessare la condotta antisindacale in danno delle scriventi sigle in favore di una sola e precisa sigla sindacale che fa capo alla società”. Lo stato di agitazione, come sottolineano i sindacati, è anche dovuto alla “vergognosa e discriminatoria condotta nei confronti di alcuni dipendenti riservando agli stessi turno pomeridiano ad hoc e che prima della loro assunzioni tutti gli altri dipendenti di pari livello svolgevano in straordinario e le vessazioni, discriminazioni e persecuzioni nei confronti dei nostri associati”. Infine l’Ugl e lo Slai Cobas chiedono al sindaco Angelo Sbrocca di convocare le parti al fine di “esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione”.

Al via il mercatino popolare dei libri scolastici TERMOLI – Torna anche quest’anno, per combattere la crisi e i prezzi elevati dei libri scolastici, il mercatino popolare. L’iniziativa “Voltiamo pagina alla crisi” è organizzata dal collettivo "I Mazzemarille" e dall’associazione di promozione sociale R@p Molise (Rete per l’autorganizzazione popolare) creano un’alternativa e una risposta alla crisi e propongono lo scambio a metà prezzo dei libri di testo delle scuole superiori. “Proprio mentre il reddito medio non ce la fa a stare al passo con tutte le necessità di una normale famiglia – scrivono gli organizzatori -, il prezzo dei libri scolastici tende ad aumentare sempre più, e molti ragazzi e ragazze spesso sono costretti a comprare nuove edizioni che cambiano solo in pochi dettagli (e nel prezzo, sempre aumentato rispetto all’anno precedente). Noi crediamo che l’educazione non debba diventare un privilegio per pochi ma tornare ad essere un diritto di tutti. Per questo per il secondo anno consecutivo, abbiamo deciso insieme, studenti medi, universitari, insegnanti e famiglie, di proporre nel nostro piccolo un’alternativa, per creare, autonomamente e dal basso, un sostegno al reddito nella forma del risparmio”. L’iniziativa andrà avanti per tutto il mese di luglio e i libri raccolti in conto vendita saranno venduti ad agosto. A luglio la raccolta si tiene i lunedì e mercoledì dalle 20 alle 21,30 e il sabato dalle 17 alle 20. Per qualsiasi informazione telefonare al 3202355339.

Iniziato il servizio gratuito

navette per la spiaggia TERMOLI – E’ iniziato ieri e durerà per tutto il periodo estivo il servizio gratuito di bus navetta che collega il piazzale parcheggio del cimitero al lido nord. Iniziativa che servirà a decongestionare il transito di autoveicoli lungo il litorale. Il servizio è gratuito grazie all’accordo raggiunto dall’amministrazione comunale e i gestori dei lidi balneari che provvederanno a sostenere la spesa al 50%. La navetta, che transiterà ogni quarto d’ora, dal parcheggio del cimitero percorrerà tutto il lungomare per poi salire in via Magellano e terminare la corsa al parcheggio del cimitero.“Non posso che dirmi soddisfatto – ha detto il sindaco An-

gelo Sbrocca –. L’accordo con gli operatori balneari, raggiunto dopo aver ascoltato le loro esigenze e aver cercato una soluzione che tenesse conto dei loro bisogni ma anche di quelli del Comune, è un ottima base di partenza. Naturalmente continueremo a collaborare con gli operatori balneari per creare un dialogo costante che porti a pianificare gli interventi e le azioni da mettere in atto già per la prossima stagione balneare per fornire ai termolesi e ai turisti servizi sempre più efficienti che gli permettano di godere al massimo della bellezza del nostro mare e delle offerte delle nostre strutture”.

Lunedì traversata a nuoto “Maratona in mare”

ISOLE TREMITI – La Capitaneria di Porto di Termoli comunica che lunedì dalle ore 8 alle 13 la “Pro Loco Isole Tremiti” organizza una traversata a nuoto denominata “Maratona in mare” dove verranno impiegati 50 nuotatori, 11 unità navali in assistenza, con partenza dall’approdo dell’isola di S. Domino e con arrivo all’approdo dell’Isola di San Nicola. Pertanto è stata diramata un’ordinanza con la quale vieta nel raggio di 200 metri la navigazione, il transito e la sosta di tutte le unità na-

vali nonché lo svolgimento di ogni altra attività connessa con l’uso del mare sia di superficie che subacquea lungo il percorso della manifestazione. Non sono soggette al divieto: le unità ed il personale che fanno capo all’organizzatore in servizio di assistenza ai partecipanti alla manifestazione; le unità della Guardia costiera, delle forze di polizia nonché militari in genere, in ragione del loro ufficio; le unità adibite ad un pubblico servizio che abbiano necessità,

non prorogabile, di accedere all’area in ragione delle finalità istituzionali perseguite dall’ente di appartenenza. Tutte le unità in transito nei pressi del convoglio della manifestazione dovranno, secondo perizia marinaresca, transitare al di fuori della suddetta distanza di sicurezza ed alla minima velocità consentita per il governo in sicurezza dell’unità ed evitare di creare movimenti ondosi che possano disturbare lo svolgimento della manifestazione.

Iniziato il servizio di guardia medica turistica

LITORALE – Ha preso il via il servizio di Guardia medica turistica che resterà in vigore fino al 31 agosto. Quattro le sedi a disposizione dei turisti dalle 9 alle 19: a Termoli nella sede del vecchio ospedale di in via del Molinello, Petacciato Marina, in piazza Aldo Moro a Campomarino Lido, per l’assistenza notturna dalle 20 alle 8 è aperta la sede di Campomarino. Confermate anche le assistenze odontoiatriche dai dentisti che hanno dato la loro disponibilità nei casi di urgenze.


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Termoli

6 luglio 2014

Agricoltura sociale, bene ok commissione su testo di legge

ROMA – “Apprezziamo lo sforzo della Commissione Agricoltura che ha definito il Testo della proposta di legge sull’agricoltura sociale che ora è pronta ad approdare all’Aula di Montecitorio. Riteniamo tuttavia imprescindibile – si legge in una nota congiunta dei presidenti dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri e del portavoce Alleanza delle Cooperative Sociali Giuseppe Guerini - che nel testo si provveda nel corso dell’iter parlamentare a introdurre opportune modifiche, affinché la disposizione normativa non rechi pregiudizio alle migliaia di

cooperative sociali che da anni si occupano di inserimento lavorativo delle persone svantaggiate attraverso lavori agricoli: nei terreni confiscati alla criminalità organizzata, con le tantissime comunità che accolgono i giovani che intraprendono percorsi di riabilitazione dalle dipendenze, con le opportunità che diamo a persone con disabilità fisiche e psichiche di lavorare. Paradossalmente – continua la nota - con la formulazione del DDL approvata in Commissione la stragrande maggioranza delle realtà che oggi fanno agricoltura sociale sarebbero tagliate

Successo per le iniziative dedicate ai più giovani

MONTENERO DI BISACCIA – Il sindaco Nicola Travaglini esprime il proprio apprezzamento per le numerose iniziative dedicate esclusivamente ai ragazzi che si stanno svolgendo in questi giorni in paese. Molto partecipato, ad esempio, è il campo scuola organizzato dalla Comunità Pastorale Maria Santissima di Bisaccia e guidato dai parroci don Luciano e don Luigi; oltre 90 ragazzi, tra gli 8 e i 14 anni, si recano ogni mattina e fino all'11 luglio, sabati e domeniche escluse, presso il locali della parrocchia di San Paolo per svolgere un cammino di crescita nella fede, dedicandosi inoltre a numerose attività ludiche e di svago in generale. I giovanissimi ospiti restano anche a pranzo in parrocchia, per tornare a svolgere giochi, canti e balli nel pomeriggio e facendo ritorno nelle proprie case in tempo per la cena. "Abbiamo voluto organizzare questa iniziativa - ha commentato il parroco don Luigi seguendo anche l'invito che il Papa sta facendo ormai da diverso tempo a tutti noi, e cioè di risvegliare la Chiesa e dargli un volto più giovane. Ci sembrava questo il momento più adatto, che giunge tra l'altro a poche settimane dalla chiusura delle scuole, per dare un segnale concreto di vicinanza della Chiesa ai giovani; sono molto contento di aver constatato, però, che i giovani sono molto vicini alla Chiesa e questo mi conforta. Il tema di questo Campo Scuola è incentrato sul cartone animato del Re Leone, che nel nostro caso è stato sviluppato e discusso attraverso i concetti principali della Fede Cristiana. Voglio ricordare che proprio in questo Campo doveva essere presente in veste di animatore Giamarco Pezzotta, il giovane montenerese che ha perso la vita la scorsa settimana a causa di un incidente di moto. Ringrazio i genitori dei ragazzi per la fiducia che hanno riposto in noi e i tanti benefattori che hanno contribuito a rendere possibile questa esperienza, senza dover pesare, se non per la parte di un contributo simbolico, sulle tasche delle singole famiglie". "L'ingresso nella prima settimana di luglio - ha dichiarato il sindaco Travaglini – è coincisa con l'inizio degli eventi legati all'Estate Montenerese. Sono particolarmente lieto, però, di poter annoverare tra le tante iniziative in programma anche altre attività non presenti nel cartellone estivo, ma ugualmente significative per questa comunità, come nel caso del campo scuola che si sta tenendo presso la Parrocchia di San Paolo, nella zona bivio. Dato il successo di questa iniziativa, voglio rivolgere un plauso a don Luciano, a don Luigi, alle suore, agli animatori e a tutte le volontarie che stanno contribuendo alla riuscita dell'evento. Grande successo sta riscuotendo anche l'iniziativa del Calcio Splash Baby, patrocinata dal Comune di Montenero di Bisaccia, che vede coinvolti circa 100 ragazzi, tra i 9 e i 14 anni, che si divertono a giocare a calcetto su una superficie appositamente bagnata per rendere difficoltosi i movimenti. La nutrita partecipazione e il grande divertimento stanno decretando, di fatto, il successo di questa iniziativa. Anche in questo caso rivolgo i miei ringraziamenti a Leo Benedetto per l'impegno che sta mettendo nel coinvolgere così tanti ragazzi e nell'organizzazione di questi tornei. Esprimo grande soddisfazione, quindi, per il fatto di poter vedere finalmente le diverse zone del paese animate da ragazzi che giocano e socializzano, nonostante l'agguerrita concorrenza dei passatempi elettronici. Ed è proprio questo l'obiettivo che la nostra Amministrazione intende perseguire per i giovani di questa comunità, cioè quello di creare opportunità per tornare a divertirsi stando insieme e condividendo le proprie passioni e i vari momenti di svago".

fuori perché non sarebbero considerate “agricoltura sociale” nella definizione che ne danno gli articoli 1 e 2 del DDL”, spiega Guerini. “Il limite minimo del 30% del fatturato in agricoltura previsto dal DDL è una percentuale troppo alta e in sostanza taglierebbe fuori il 90% delle cooperative sociali che oggi fanno agricoltura sociale in maniera seria, rigorosa e improntata ad autentici principi di solidarietà. Addirittura all’articolo 2, il Disegno di legge finisce con l’equiparare l’inserimento lavorativo di un disabile grave o una persona con pesanti problemi psichiatrici con un giovane neodiplomato. E’ importante quindi che la Camera corregga questi punti del disegno di legge. Apprezziamo il fatto che

in materia di organizzazioni di produttori (OP) il testo approvato dalla Commissione Agricoltura abbia fatto riferimento alla disciplina nazionale e comunitaria di riferi-

mento. Così facendo – conclude la nota -, si è evitato di snaturare il ruolo delle OP, ossia quello di aggregare l’offerta e commercializzare il prodotto dei soci”.

Bando per l’affidamento organizzazione Fiera d’Ottobre 2014 LARINO – L’amministrazione comunale, in vista della 272^ edizione della “Fiera d’Ottobre” che si terrà presso il Campo sportivo comunale, si avvarrà della collaborazione di Enti, Associazioni Culturali presenti sul territorio, Pro-Loco, Associazioni di Volonta-

riato, singoli cittadini, nonché il personale dipendente, che a vario titolo potranno partecipare alle attività di organizzazione ed allestimento della manifestazione fieristica. Pertanto procede all’affidamento di servizi per l’allestimento e gestione della Fiera con la gara di aggiudicazione dell’appalto con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le of-

ferte dovranno pervenire entro le ore 13 del prossimo 22 luglio presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Larino. Le buste con le offerte verranno aperte il 23 luglio alle 10 alla presenza dei legali rappresentanti delle ditte concorrenti. Per qualsiasi informazione si può contattare il responsabile unico del procedimento al numero telefonico 0874/828218.

BASSO MOLISE - L’Unione dei Comuni del Basso Biferno, partner del progetto “Medpaths”, promuove una passeggiata cicloturistica per promuovere il territorio, alla scoperta delle risorse naturalistiche, culturali ed enogastronomiche dei dieci comuni appartenenti all’Unione e dei

due Comuni molisani di origine croata. Dallo studio dei percorsi, sono stati creati tre itinerari riconducibili a tre temi specifici: la natura, l’enogastronomia e la storia. L’itinerario prevede tappe intermedie nei vari Comuni dell’Unione per domani.

Possono partecipare tutti i cicloturisti tesserati con la Federazione Ciclistica Italiana o con un ente della consulta nazionale. Per tutte le informazioni relative all’adesione, rivolgersi all’A.S.D. Cycling Team Usconio “Angelo Lorito” www.teamusconio.org teamusconio@gmail.com

Passeggiata cicloturistica per promuovere il territorio

Tutto pronto per la XIX edizione del San Gia…zz festival

SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI – Tutto è pronto nel piccolo centro del litorale per ospitare la XIX edizione del San Gia…zz Festival, appuntamento estivo organizzato dall’Associazione Culturale “San Gia…zz” che quest’anno ha per titolo “Jazz & More…, Wine And Food”. Tre giorni del migliore jazz e blus italiano e straniero con musicisti di fama internazionale e sonorità che variano dalla bossanova-latin jazz al rock-blues all’Hard Bop, che si potrà ascoltare in Largo del Tempio gratuitamente. Con la direzione artistica di Francesco Rosati, la manifestazione musicale prende il via lunedì 11 agosto alle 22 con Alfredo Paixao Quartet (Alfredo Paixao - basso & voce, Ettore Carucci – piano, Pietro Iodice – batteria. Rosario Giuliani – sax); Martedì 12 Agosto alle 22 si esibirà Mario Schilirò Band (Mario Schilirò – chitarra, Michael Brill - basso elettrico e voce, Pino Liberti – batteria); Mercoledì 13 Agosto sempre alle 22 sul palco Daniele Cordisco Organ trio (Daniele Cordisco – chitarra, Antonio "Caps" Capasso - organo hammond, Giovanni Campanella – batteria, Daniele Scannapieco - sax tenore, Giovanni Amato – tromba).



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