6 marzo 2014

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ANNO X - N° 54 - GIOVEDÌ 6 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Carmine Vasile

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Carmine Vasile. Da tempo il segretario della Fials si sta battendo perchè l'argomento sanità torni ad essere al primo punto dell'agenda politica. Ad oggi, però, nessun riscontro alle sue richieste all'Asrem e alla Regione. A partire dalla carenza di personale che sta mettendo in ginocchio le strutture sanitarie regionali. Un argomento, però, che non trova la politica pronta e, soprattutto, in grado di assicurare risposte. Proprio per la sua tenacia l'Oscar lo ha ampiamente meritato nel silenzio di una classe politica e dirigenziale distratta.

Il Tapiro del giorno a Sabrina Varriano

Brasiello e la favola di Isernia di Irene Corsini

Il Tapiro del giorno lo diamo a Sabrina Varriano. L'addetto stampa del Presidente della Giunta regionale non invia alla nostra redazione i comunicati stampa attinenti l'attività del Governatore. Ne avevamo fatto menzione allo stesso Frattura nel corso della conferenza stampa dello scorso 7 febbraio. Il presidente ci aveva rassicurato del suo intervento. Ad oggi, però, nessun comunicato ufficiale arriva alla nostra redazione. Perchè? Ma è possibile che anche la comunicazione istituzionale conosca la lavagna buoni e cattivi?

Si dice che il primo cittadino di Isernia tutte le mattine si posiziona davanti al suo specchio magico e pronuncia la solita frase: specchio specchio delle mie brame, chi è l’eletto del prossimo reame? E dallo specchio magico compare l’immagine di Frattura che sussurra: tu mio caro Luigi. Preso da queste rassicurazioni, Luigi Brasiello, dopo aver tentato di portare il mare ad Isernia (copiando il programma elettorale di Camaiore) ha deciso di studiare per svignarsela in Regione. Un giorno però lo specchio magico gli consiglia: per realizzare il tuo sogno hai bisogno della spalla dei tuoi soldati. Pensa e ripensa a come fare, al primo cittadino s’illumina la mente: devo chiedere la collaborazione del Consiglio Comunale pentro per elaborare una legge elettorale nuova per le prossime regionali. Dallo specchio magico ricompare Frattura che rassicura di nuovo: “Tranquillo, ti farò da zerbino, ci penso io a presentarla in Consiglio regionale. Sistemo gli equilibri politici e la faccio ap-

provare”. Un giorno Brasiello si veste da paladino, si presenta alla conferenza dei capigruppo a Palazzo San Francesco, e si trasforma in statista. “Noi siamo i protagonisti della nostra storia – afferma con voce altisonante – dobbiamo presentare una proposta di legge elettorale per le prossime regionali che salvi Isernia dall’isolamento politico a Palazzo Moffa”. La leggina elettorale dello statista Brasiello infatti dovrebbe, ad occhio e croce, salvaguardare la provincia di Isernia ad oggi penalizzata per la mancata rappresentanza nell’assemblea legislativa. Ed ecco che Brasiello, mente diabolica, elabora l’escamotage: “Ogni consigliere comunale di Isernia elaborerà una proposta da portare in Consiglio comunale. L’assise civica farà un ordine del giorno condiviso con un copia e incolla tra le varie proposte, lo approva e io lo spedisco a Frattura che lo porta in Regione come proposta di nuova legge elettorale. Ma fate attenzione – avverte Brasiello – non copiate alla lettera qualche proposta sarda che compare su internet”. CONTINUA A PAGINA 3


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Alla Regione è saltato il tappo che sigillava l’inadeguatezza dell’organizzazione interna. S’è reso necessario un immediato corso di aggiornamento dell’intero organico

L’introduzione del protocollo unico informatico ha mandato in tilt i servizi e il personale Ciò ch’è accaduto è sintomatico di una situazione che ha bisogno di una profonda azione di rinnovamento dei quadri direttivi, innanzitutto, quindi di una radicale azione di formazione L’introduzione del protocollo unico informatico presso la sede della giunta regionale in Via Genova (Palazzo Vitale) ha fatto saltare il tappo che sigillava l’arretratezza del personale in materia. Dai direttori d’area a finire all’ultimo dei livelli funzionali. Tutti a digiuno o in difficoltà col computer, con la digitalizzazione, al punto che per tamponare il disagio che si era venuto a creare, con gente in allarme, con la posta in tilt (in entrata e in uscita), il personale, dal primo all’ultimo, è stato chiamato a un veloce conclusivo corso di aggiornamento. Dal 24 febbraio, giorno di entrata in vigore del protocollo unico informatico e della cancellazione di decine di postazioni di protocolli a mano, nella varie strutture e servizi regionali è stato il caos. Alcuni, più solerti, si sono dati da fare, altri hanno preferito contestare standosene a braccia conserte. Sicché le procedure informatiche del protocollo unico non sono mai entrate a regime. Sono stati (e crediamo, saranno) giorni di concitazione, contrassegnati anche dalla sequenza di determinazioni del direttore generale Di Mirco per determinare il numero e le qualifiche del personale da impiegare in Via Genova. Anche questa una dimostrazione di come l’organizzazione regionale faccia acqua da tutte le parti. L’informatizzazione dei servizi è roba vecchia; risale a diverse e reiterate direttive del ministero per la riforma della Pubblica amministrazione. Le Regioni avanzate culturalmente e responsabilmente governate sono state al passo; la Regione Molise ha preferito mantenere in vita situazioni e condizioni obsolete, ma pronta, più di tutte le altre Regioni, a concedere vantaggi economici, progressioni di carriera, passaggi di qualifica al personale, con improbabili leggi ad hoc, che, difatti, non trovano riscontro in nessun’altra realtà amministrativa. Vantaggi economici, progressioni di carriera, passaggi di qualifica concessi al personale che, alla prima innovazione, ha mostrato tutta la sua incapacità ad adeguarsi. Primi in clienteli-

smo; ultimi in funzionalità. Eppure anche la razionalizzazione della spesa pubblica fa obbligo che il i sistemi informatici sopperiscano in toto i sistemi tradizionali cartacei. Anche questa legge non ha trovato corrispondenza se, come diciamo, alla Regione Molise sono ancora in funzione i fax e la di cancelleria è una delle voci più rilevanti della spesa. Dicono che il direttore generale Di Mirco, che viene da Milano, non ha ancora superato lo schok dovuto all’impatto con la cultura amministrativa locale che si ciba di rinvii, di sotterfugi, di furbizie, di menefreghismo. Dicono che al termine dell’anno di contratto, voluto apposta da lui per verificare se ci fossero valide ragioni per restare o andare via, il direttore generale sia intenzionato a tornarsene in Lombardia.

Nel qual caso, un altro successo da ascrivere al governo Frattura, alla sua dinamica azione innovatrice e riformatrice. Ciò ch’è accaduto con il protocollo unico informatico è sintomatico di una situazione che per essere aggiornata e modificata in direzione della modernizzazione ed efficienza dei servizi, ha bisogno di una profonda azione di rinnovamento dei quadri direttivi, innanzitutto, quindi di una radicale azione di formazione del personale. Ma, soprattutto, di una classe dirigente e politica che si ponga essa per prima in discussione e sappia trovare le motivazioni necessarie per arretrare gli interessi clientelari rispetto all’interesse generale dei molisani. Dardo

“Nolente o volente rimango sempre io il capitano” di Massimo Dalla Torre Qualche giorno fa, intervenendo in merito alla situazione venutasi a creare in seno alla maggioranza in Consiglio regionale, ci è venuta alla mente una scritta che leggemmo su di un portachiavi che anni addietro vedemmo in una vetrina in un negozio di gadget a Londra. Scritta che riportiamo tradotta testualmente: “nolente o volente rimango sempre io il capitano”. Scritta dalla quale si evince che le contrapposizioni di qualche “colonnello” della maggioranza di palazzo non inficiano assolutamente l’azione del ponte di comando di questa nave senza nocchiero, tant’è che continua imperterrita nell’azione di governo ignorando il resto degli

ufficiali, primo fra tutti il secondo. Non accusateci di usare metafore quando scriviamo, ma le metafore e le similitudini rendono più evidenti le situazioni. Ecco perché, abbiamo riportato la scritta che si sposa appieno con la situazione che si registra all’interno del PD molisano. Il quale, nonostante la tregua, si fa per dire tregua, siglata in occasione della prima assemblea del partito svoltasi sabato scorso a Campobasso, sotto banco vede la cosiddetta branca forte del partito armata di tutto punto facendo si che la riappacificazione è un utopia. Un qualcosa che se vivessimo nell’Italia del risorgimento neanche Cavour, il tessitore per eccellenza, saprebbe raccordare in un'unica linea politica. Come non bastasse ad aggiungere brace al fuoco la cronaca fa

registrare il silenzio di chi siede nella stanza dei bottoni che inspiegabilmente si è chiuso in un silenzio Tibetano, anche se fortemente decisionista. Un qualcosa che lascia gli osservatori della politica in trepidante attesa che pone due interrogativi su tutto: è meglio aspettare che l’avversario si stanchi delle sortite che non apportano nessun beneficio e cede definitivamente le armi? Oppure dare il segnale definitivo di attacco? Quesiti che allo stato delle cose non vorremo mascherino, il timore di rimanere “senza filipp’ e u’ panar’” come suggerisce un detto locale, poiché le fondamenta del palazzo scricchiolano da tempo. Una sorta d’instabilità politica che contrappone due volontà forti, radicate profondamente

nei dettami del partito, almeno una lo è. Dettami che allo stato attuale fanno si che i proclami, i proponimenti, le promesse di rinascita del Molise sono state accantonate causa faide interne che non giovano assolutamente al Molise e ai Molisani che, credeteci, sono stanchi di assistere a dispute di pollaio in cui “galli e galline” si beccano senza esclusione di colpi ignorando quelle che sono le esigenze della collettività. Fortunatamente a quanto c’è dato sapere, anche perché siamo “sopportati a mala pena” nel parterre della maggioranza, la soluzione sembra vicina, solo allora tutti i dubbi saranno sciolti, almeno si spera. Soltanto allora sapremo se la scritta riportata sul portachiavi, è frutto di fantapolitica o realtà.


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La Sanità, Frattura

Roma boccia il piano, il commissario va verso la rimozione e il Pd di Ruta e Scarabeo solleva barricate

e i regali a Patriciello Il governatore ci prova: pronto soccorso al Neuromed senza un tetto massimo di spesa e i 40 posti letto a Salcito

Il sindacato Fials denuncia

Ennesimo rinvio dell' incontro fissato dall’azienda Asrem

La FIALS, sindacato maggiormente rappresentativo dei lavoratori della sanità molisana, intende stigmatizzare pubblicamente l’atteggiamento che sta perpetuando la dirigenza dell’Asrem e la politica tutta nei confronti del sindacato in generale, ma più in particolare nei confronti dei lavoratori che sempre più sono stanchi di sopportare gli eccessivi carichi di lavoro creati dal blocco del turnover conseguente al piano di rientro per la grave carenza di personale. Il 26 febbraio scorso, a fronte di un accorato appello fatto dai lavoratori e supportato dal sindacato, il direttore generale dell’Asrem e il direttore sanitario dell’ospedale di Termoli e Larino, invitati a partecipare ad una assemblea del personale, hanno declinato l’invito fissando un ulteriore incontro fra le parti sindacali e la dirigenza aziendale nella data di ieri. Puntualmente, l’incontro è stato di nuovo aggiornato al prossimo 12 marzo. Per questo motivo si intende denunciare pubblicamente l’atteggiamento talvolta ostile di chi, invece di salvaguardare la salute del cittadino e le condizioni lavorative il più possibile favorevoli dei lavoratori, patrimonio inestimabile dell’azienda stessa, continua a rinviare i problemi sollevati. Di fronte a chiusure così eclatanti al sindacato non resta fare altro che mobilitare lavoratori e cittadini per dire basta ai continui soprusi. Segreteria provinciale Angelucci Gianluigi Segreteria regionale Vasile Carmine

CAMPOBASSO. Che la sanità molisana sia in brutte acque è sotto gli occhi di tutti. Di certo non si può puntare il dito sulla gestione Frattura visto che negli anni passati non era al timone di comando. Ma in un anno il governatore e commissario ad acta ha aggravato la situazione. A dirlo sono i tecnici romano che, nel corso dell’ultimo incontro, hanno scritto nero su bianco: “A ciò si aggiunga una gestione del corrente fortemente gravata dal ritardo che l’attuale Commissario sta accumulando nel compimento del mandato a lui attribuito dal Consiglio dei Ministri, dall’assunzione di provvedimenti non coerenti con il Piano di rientro stesso e dalla mancata attuazione di impegni assunti dallo stesso Presidente - Commissario che, ad esempio, ancora oggi non ha nominato il nuovo vertice dell’unica azienda sanitaria della regione (mentre si era impegnato a farlo entro novembre 2013) – ora Frattura ha dato come scadenza i primi di marzo - dalla continua messa in discussione del ruolo del Subcommissario governativo”. Motivi questi già sufficienti, secondo i tecnici romani, a rimuovere Paolo Frattura da commissario alla Sanità. Ma c’è un altro dato

da tener presente: "Per il Molise, oltre alle "lunghissime" osservazioni sulle questioni economiche il Tavolo giudica «poco chiari i meccanismi di attribuzione dei posti letto alle strutture pubbliche a ancor più a quelle private, inficiati da inadeguata metodologia di determinazione del fabbisogno”. Si tratta dei “regali” a Patriciello. In particolare il riferimento è alla gestione del pronto soccorso di Venafro al Neuromed senza un tetto massimo di spesa come previsto nel Piano Operativo 2013 – 2015 bocciato. Un regalo bocciato che Frattura ha tentato di elargire e che aveva già visto la netta opposizione di quella parte del Partito Democratico con l’insurrezione in particolare di Leva, Ruta e Scarabeo. E alla situazione di Venafro si aggiunge anche quella di Salcito, alla clinica che fa sempre parte del gruppo Patriciello: l'accreditamento di ben 40 posti letto per la struttura riabilitativa della Fondazione Pavone. Tutti in regime del cosiddetto codice 56, ovvero riabilitazione post-acuzie. Quella che costa alle casse della Regione Molise ben 400 euro al giorno a posto letto, 480mila euro al mese, quasi sei milioni all'anno.

Brasiello e la favola di Isernia SEGUE DALLA PRIMA PAGINA Per cambiare la storia, pensa Brasiello, è necessario mettere in scaletta delle priorità. E al momento la priorità della Regione Molise (dove si è votato appena un anno fa) e del Comune di Isernia (dove si è votato meno di un anno fa) è proprio quella di creare l’ennesima crisi politica per scrivere una legge elettorale che permetta a Brasiello, che inizia a sentire odore di elezioni anticipate, di essere eletto in Regione senza correre il rischio di farsi una candidatura a perdere.

L’ultima volta lo specchio magico gli ha suggerito di stringere i tempi, magari iniziando la discussione in Consiglio Comunale già il 20 marzo prossimo. Intanto Brasiello studia: come fare per conservare entrambi gli incarichi (sindaco e consigliere regionale? Ma lo specchio magico gli ha suggerito l'ipotesispecchio valutando l’ipotesi: i consiglieri regionali possono essere assegnati in ragione inversamente proporzionale alla popolazione. Da allora la voce dallo specchio non ha sussurrato più nulla.


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Il consigliere Perrella lamenta la mancata attuazione delle politiche per il lavoro

"Renzi lancia il ‘Jobs Act’ e Frattura?" CAMPOBASSO. “Il neo governo Renzi ha messo al primo punto della sua agenda politica il ‘Jobs Act’: si tratta di un piano di lavoro volto a cercare di contrastare e risolvere anche e soprattutto il problema dell’elevato tasso di disoccupazione giovanile. Il Molise, è giusto sottolinearlo, è stato sicuramente all’avanguardia in materia, visto che tra il 2007 ed il 2011, sono state intraprese e promosse molte iniziative per aiutare i giovani ad entrare con meno difficoltà nel mondo lavoro. Peccato che, attualmente, malgrado gli strumenti a disposizione, l’attuazione di tali iniziative sia totalmente assente”. Così il consigliere regionale, Angiolina Fusco Perrella.

“La politica, che nella sua definizione originaria si intende come ‘amministrare nel bene di tutti’, per essere degna di questo nome nome deve abbracciare tutti i settori nevralgici della società civile, in primis i giovani. Ma in Molise – continua la Fusco Perrella – tutto ciò non avviene. Malgrado, come già rimarcato, l’attuale giunta abbia tutti gli strumenti per favorire l’inserimento lavorativo delle generazioni più giovani. Diverse iniziative dunque, in passato, sono state messe in cantiere. E tanto ancora, vista la disponibilità attuale, si potrebbe fare. Se solo l’interesse della Giunta fosse proiettato principalmente sul Molise e sui cittadini molisani”.

"Servizi per l'impiego: e i livelli occupazionali?" Il consigliere regionale Micone ha presentato una specifica mozione

CAMPOBASSO E' stata presentata in Consiglio Regionale una mozione sulla situazione critica che sta interessando i Centri per l'Impiego della Provincia di Campobasso ed Isernia. Sul punto interviene il consigliere regionale Salvatore Micone: “Avendo ricoperto per due anni la carica di Assessore

provinciale con delega al lavoro, ho avuto la possibilità di vivere e constatare quotidianamente l'importanza dei servizi erogati dai Centri per l'Impiego alla collettività. Negli ultimi anni questi ultimi si sono arricchiti di ulteriori servizi innovativi introdotti grazie ai fondi provenienti dal POR Molise 2000/2006 e successivamente 2007/2013, quali i servizi di consulenza alle imprese ed ai lavoratori, i servizi della ricollocazione, quelli di assistenza all'autoimpiego, l'accounting aziendale, l'accoglienza ed orientamento e l'incontro domanda offerta di lavoro. Detti servizi sono gestiti da circa n. 62 operatori che personalmente ritengo veri e propri

professionisti della materia, da salvaguardare per tutelare e garantire ai cittadini un servizio qualitativo ed efficiente. Tutto questo oggi più che mai è necessario visto il momento storico di grave crisi economica ed occupazionale del nostro territorio. Mi auguro pertanto che il governo regionale, in attesa della nuova programmazione, reperisca tra i residui del POR 2007/2013 i fondi necessari per garantire l'allungamento dei tempi contrattuali legati alle risorse umane interessate e quei servizi essenziali tanto al tessuto imprenditoriale regionale quanto alle migliaia di inoccupati e disoccupati in cerca di lavoro”.

Formazione professionale, questa sconosciuta Lettera aperta

di Ferdinando A. Mancini* Caro Presidente e consiglieri, in base al dettato costituzionale, la Formazione Professionale è una competenza esclusiva delle Regioni, è un servizio pubblico che ha la funzione di favorire l'occupazione in stretto collegamento con le richieste che provengono dal mercato del lavoro e dal territorio. L'obiettivo del decentramento è stato quello di rendere il sistema di FP flessibile e vicino alle esigenze territoriali, adeguato alle specificità dei sistemi produttivi e alle potenziali forze lavoro locali. La legge quadro 845 del 1978 riconosce la funzione di indirizzo e di coordinamento del governo, nel cui ambito ciascuna regione può agire in modo autonomo e secondo la propria linea politica. Con la riscrittura del Titolo V, si è ribadito che l'istruzione è materia esclusiva dello Stato, "salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale", di competenza regionale. La Regione Molise, a differenza di tante altre regioni Italiane, ha deciso di affidare tramite convenzioni l'attività di Formazione Professionale ad Agenzie ed Enti accreditati riconosciuti idonei a svolgere questa attività. Purtroppo, però, questa scelta sembra non essere risultata sempre la migliore.È da tempo ormai che presso l'Assessorato alla Formazione Profes-

sionale in Via Toscana a Campobasso, si tengono riunioni con l'Assessore al ramo, Michele Petraroia, e con i Dirigenti della Struttura per cercare di fare il punto sul futuro della Formazione Professionale Molisana, tanto da poter contribuire allo sviluppo del Molise e anche per trovare una soluzione al problema di 95 lavoratori, 77 iscritti all'Albo Regionale e 18 di supporto, che sono in procinto di perdere il proprio posto di lavoro per l'incapacità di programmazione della stessa Regione Molise. Bisogna premettere che questi operatori svolgono da oltre 8 anni il proprio lavoro non su attività dirette di formazione ma su attività collaterali di "orientamento", non per questo di minore importanza, soprattutto presso strutture pubbliche.Da circa 10 mesi si è avviato un confronto, richiesto dai sindacati e dagli Enti di FP, con l'Amministrazione Regionale in quanto il progetto su cui sono caricati i suddetti lavoratori e finanziato con il Fondo Sociale Europeo, è in via di scadenza (31 marzo 2014). Mai come in questo periodo è stata così necessaria l'attività svolta dagli operatori della formazione professionale. E' noto anche a tutti Voi che l'FSE finanzia in tutta l'Unione Europea iniziative volte a migliorare l'istruzione e la formazione e ad assicurare che i giovani completino il loro percorso formativo e ottengano competenze in grado di renderli più com-

petitivi sul mercato del lavoro. Certo, siamo consapevoli che l'attività di orientamento andrebbe pianificata e regolamentata per dare un servizio di qualità all'utenza e per evitare doppioni nell'erogazione (Centri per l'Impiego, Agenzia Regionale Molise Lavoro, Assessorati Regionali, Scuole ecc...). E' per questo che da maggio 2013 è stato chiesto all'Assessore di istituire un tavolo tecnico di lavoro per affrontare il problema e per non arrivare in prossimità della scadenza e dover ricercare poi una soluzione affrettata per rispondere solo alle necessità dei lavoratori. Si è invece tergiversato sul da farsi tanto che ad oggi, nonostante le diverse proposte dei sindacati e degli Enti, non si è giunti ad una conclusione, soprattutto perché non si conosce ancora l'importo che la Regione è disposta ad investire per finanziare le nuove attività. Si è parlato in tutto questo tempo solo di dover tagliare sulle spese, perché siamo in tempo di crisi, e di diversificare le situazioni. Abbiamo avanzato diverse proposte, ma nessuna sembra soddisfare la Struttura Regionale. Non abbiamo ricevuto proposte alternative o modificative da parte della struttura Regionale.Crediamo sia arrivato il momento che la politica molisana dica esplicitamente cosa vuol farne della FP. Riteniamo necessario

ed urgente predisporre un progetto che possa riformare il settore della FP e coinvolgere più settori (turismo, artigianato, agricoltura, formazione, ecc.) per rilanciare l'intera regione Molise. Riteniamo altresì indispensabile ed urgente mettere a frutto nei migliori dei modi i capitali che provengono dall'Unione Europea e che spesso, si sa, restano inutilizzati, nonostante le grosse necessità del territorio, dei lavoratori e delle popolazioni molisane. La legge regionale n. 10 del 1995, il CCNL della Formazione Professionale e la legge regionale n. 10 del 2006 stabiliscono dei doveri ben precisi in capo alla Regione Molise nei confronti degli operatori iscritti all'Albo regionale: chiediamo solo che questa normativa venga rispettata. Nulla di più. Occorre reperire risorse per incentivare la fuoriuscita degli operatori che si trovano in prossimità del pensionamento. Da una nostra stima, abbiamo calcolato che potrebbero essere interessate più di una decina di persone senza un eccessivo impegno per la Regione. Assicurando un incentivo di 1.500,00 euro mensili per dipendente, basterebbero € 370.000,00 con un risparmio complessivo di circa € 450.000,00 in 2 anni. Fiduciosi nell'impegno che la Regione vorrà assicurare, e a disposizione per qualsiasi chiarimento. *Segretario Generale UIL Scuola Molise


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Il mondo dell’associazionismo ha reagito alla installazione di pale eoliche sull’area archeologica di Sepino

Petraroia non è stato lasciato solo Una battaglia di questa portata, contro una Regione e un cartello d’interessi economici rilevantissimi, non può essere affidata ad un solo rappresentante delle istituzioni locali Italia Nostra Molise, Con Mario Iannantuono; l’Associazione italiana insegnati di geografia, con Rocco Cirino; la Lipu del Molise, con Carlo Meo; L’Adoc Molise, con Nicola Criscuoli; il Movimento dei Cristiano sociali del Molise, con Michele Nardolillo; L’associazione Forche Caudine, con Giampiero Castellotti; L’Istituto Nazionale dei castelli, con Onorina Perrella; La lega delle Autonomie locali, con Giuseppe Di Lella; Il Comitato nazionale del paesaggio Molise, con Gianluigi Ciamarra; il S.I.P.B.C. Molise , con Gabriella Di Rocco; Libera contro le mafie Molise, con Franco Novelli; gli Ecologisti democratici del Molise, con Anna Pellecchia; Cittadinanzattiva Molise, con Pasquale Cirino; l’Altra Italia ambiente Molise, con Filippo Poleggi; il Movimento consumatori del Molise, con Maria Ulderica Di Donato e il Wwf Molise, con Giuseppina Negro, si sono schierati con Michele Petraroia contro la Regione Campania che si sta predisponendo a concedere l’installazione di circa 200 pale eoliche sui crinali del Matese, alcune decine delle quali a ridosso dell’area archeologica di Sepino. Appena ieri, su queste colonne, abbiamo titolato in grassetto “Petraroia non va lasciato solo”. Invito raccolto, come annotiamo con soddisfazione. Riteniamo, infatti, che una battaglia di questa portata, contro una Regione e un cartello d’interessi economici rilevantissimi che insidiano un’area archeologica e il contesto ambientale matesino del versante molisano, non può essere affidata ad un solo rappresentante delle istituzioni locali (Petraroia è assessore dimissionario della ineffabile giunta Frattura), ma ha bisogno della partecipazione collettiva. Il mondo associazionistico ha risposto e reagito con sollecitudine sottoscrivendo un documento di protesta per chiedere il rispetto di tutte le normative in vigore, nonché il disposto dell’art. 9 della Costituzione, del Codice Nazionale dei Beni Culturali (Decreto legislativo

42/2004) oltre a tutte le altre leggi, regolamenti europei e norme amministrative emanate a salvaguardia dell’arte, dei siti archeologici, dei beni paesaggistici e delle aree protette, riservandosi il diritto di agire in ogni sede a tutela dell’agricoltura, dell’ambiente, dell’arte e della natura. Il mondo associazionistico, dicevamo, s’è mosso, ha reagito, ha mostrato di esistere e di credere nel dettato del proprio statuto, mentre quello sindacale, della partitocrazia, della cultura, delle istituzioni territoriali non ha battuto ciglio, congelato nell’inedia, preda di un progressivo disfattismo. Da non credere, questo stesso mondo, che in gran parte ha sostenuto l’ascesa di Frattura alla presidenza della regione Molise, non s’è fatto scrupolo di coinvolgere in chiave critica l’esecutivo regionale, chiamandolo in causa a viso aperto. Informati del disastro in evenienza anche i ministri all’Ambiente e ai Beni culturali. Servirà a qualcosa? Dardo

"Treni, tocca alla Regione" In merito al taglio dei servizi, interviene l'ufficio di Trenitalia

CAMPOBASSO. In merito al possibile taglio dei servizi ferroviari tra Termoli e Campobasso, interviene l'ufficio stampa di Trenitalia. "Ribadiamo, ancora una volta, che i servizi ferroviari regionali sono regolati da uno specifico Contratto di Servizio tra la Regione e Trenitalia. E’ quindi il committente pubblico - nella sua veste di programmatore e finanziatore dei servizi - a stabilirne quantità e caratteristiche e non certo Trenitalia, il cui compito è invece quello di effettuare i collegamenti richiesti e finanziati. Ogni modifica dei servizi ferroviari tra Campobasso e Termoli – così come di quelli effettuati sulle altre linee regionali – è quindi di esclusiva competenza della Regione Molise".

Il senatore Ruta presenta una interrogazione urgente al ministro dell'interno

"La scuola allievi non sarà soppressa"

CAMPOBASSO. Il senatore Roberto Ruta ha presentato un' interrogazione urgente al Ministro dell'Interno per chiedere quali misure intende adottare per scongiurare la soppressione delle sezioni della Polfer di Campobasso, della Polizia Stradale di Larino e della Polizia Postale di Isernia, messa a punto dal Progetto di razionalizzazione delle risorse e dei pre-

sidi della Polizia di Stato sul territorio, dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero. Dai tagli resta fuori comunque la Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato "Giulio Rivera" di Campobasso che non sarà soppressa, come confermato anche dal Sottosegretario all'Interno, On. Gianpiero Bocci.


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Campobasso

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Tossicodipendenti, arrivano 35 borse lavoro per tornare a vivere senza vergogna Il lavoro come strumento terapeutico e di inclusione sociale per consentire ai tossicodipendenti di stare a contatto con altre persone e formarsi senza vergogna. E’ questo lo spirito del progetto, presentato ieri mattina nella sala consiliare di Palazzo San Giorgio, dal sindaco di Gino Bartolomeo. Al suo fianco l’assistente sociale del Comune Raffaella Ferro e le dottoresse del Sert Annamaria Loffreda e Giovanna De Cerce. Un finanziamento di 180mila euro che Di Bartolomeo ha preferito utilizzare per aiutare le famiglie che vivono questo dramma, genitori disperati che non sanno come aiutare i propri figli tossicodipendenti e che invece ora avranno la possibilità di essere reinseriti nella società svolgendo dei lavori per il Comune. Servizi per il verde pubblico, per la segnaletica stradale, per il canile comunale o altre attività che saranno svolte con il sostegno di tutor. In particolare saranno chiamate persone con problemi di tossicodipendenza che sono già assistite dal Sert e che quindi stanno già seguendo un percorso per uscire dal tunnel della droga. Il sindaco ha voluto tendere la mano a queste persone “perché - ha detto in conferenza stampa - la società non può far finta di non vedere il problema, ripudiare i tossicodipendenti e girarsi dall’altra parte evitando di affrontare il problema che, invece, purtroppo a Campobasso è una realtà”. I numeri forniti

sede operativa e collaborerà per la realizzazione del progetto attraverso l’individuazione di tutor operativi e organizzativi. Ogni progetto di Borsa lavoro avrà la durata di otto mesi senza vincoli di subordinazione con il datore di lavoro e prevede un impegno di 25 ore settimanali, distribuite in cinque ore giornaliere dal lunedì al venerdì , e a titolo di rimborso è previsto il pagamento di un rateo mensile posticipato di 500 euro. Teresa Manara

dalla dottoressa De Cerce direttore del Sert Distretto sociosanitario di Campobasso sono solo la punta dell’iceberg perché, in realtà, il fenomeno è molto più diffuso. A fine 2013 nel capoluogo risultano circa 400 persone con problemi di tossicodipendenza, 195 alcolisti e 17 persone con problemi di ludopatia la malattia che rende incapaci di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse L’obiettivo del progetto di inclusione sociale per persone tossicodipendenti ad elevata emarginazione è

Usura ed estorsione, condannati 3 rom Erano state arrestate al termine di un'operazione della Mobile CAMPOBASSO. Condanne esemplari per tre persone di nazionalità rom arrestate dalla Squadra Mobile di Campobasso lo scorso 27 giugno con le accuse di estorsione ed usura. I tre, Angelo Cirelli, 40 anni, Silvana Sellini, 37, ed Emilia De Rosa di 67 anni (marito, moglie ed una loro zia), sono stati condannati rispettivamente a 4 anni, 3 anni e 6 mesi, e 2 anni e 6 mesi di reclusione oltre a dover pagare 10.000 euro di multa in via provvisionale alle vittime del loro giro di usura ed estorsione. I tre furono tratti in arre-

di Giuseppe Saluppo

Microimprese apre lo “sportello anticrisi” La struttura per assistere piccoli imprenditori e artigiani della città schiacciati da debiti, fisco e malaburocrazia

sto a termine di minuziose ed accurate indagini condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Campobasso che, grazie a sei casi accertati, riuscirono a smantellare il giro messo in piedi nel capoluogo molisano dal gruppo criminale che, come anticipato, metteva in atto estorsioni e usura con tassi che oscillavano tra il 400 e il 1000 per cento che andava avanti da diversi anni. L’ottimo risultato conseguito nel giugno scorso dagli agenti campobassani portò il caso alla ribalta anche su testate giornalistiche a carattere nazionale.

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quello di promuovere e sostenere processi di inclusione sociale attraverso l’apprendimento di specifiche mansioni lavorative con fasi di formazione ed acquisizione di capacità professionali che in seguito potranno essere utilizzate sul mercato del lavoro. Venti beneficiari della Borsa lavoro saranno inseriti negli ambiti formativo – lavorativo del Comune, mentre per 15 percorsi ci si avvarrà della collaborazione della Sea che, in quanto società in house dell’ente comunale , fungerà da

CAMPOBASSO. L’associazione delle microimprese italiane COMITAS lancia oggi a Campobasso lo “Sportello Anticrisi” che fornirà in città assistenza a piccoli imprenditori e artigiani in difficoltà. “Oramai non passa giorno senza che un imprenditore schiacciato dalla crisi economica si tolga la vita – spiega Comitas – La conferma a tale fenomeno arriva dai numeri: negli ultimi 4 anni in Italia i suicidi per cause economiche sono aumentati del 30%. Una vera e propria emergenza che può essere affrontata for-

nendo strumenti utili di difesa agli artigiani e ai titolari di piccole attività”. “Attraverso lo “Sportello Anticrisi” uno staff di legali, commercialisti ed esperti darà assistenza agli imprenditori di Campobasso su diversi fronti: cartelle esattoriale, debiti col Fisco, ritardi nei pagamenti da parte della P.A., banche, interessi usurari e malaburocrazia – prosegue Comitas – Tutte le situazioni in cui i titolari di attività risultano vessati o subiscono una violazione dei propri diritti, verranno denunciate in sede penale, al fine di far valere le ragioni dei piccoli e

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salvare realtà che con il giusto supporto possono continuare ad operare”. “I piccoli imprenditori sono abbandonati a loro stessi – afferma il presidente Comitas, Francesco Tamburella – Con tale Sportello Anticrisi vogliamo non solo offrire strumenti concreti di difesa, ma anche far sentire meno solo chi oggi, schiacciato dalla crisi economica, arriva a compiere gesti estremi perché dimenticato dalle istituzioni”. Lo Sportello Anticrisi Comitas di Campobasso fa capo all’Avv. Veronica Judith Orsini - Via G. Mazzini, 65.

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Campobasso

6 marzo 2014

Aggiudicata a Valentina D’Andrea per un milione e 355mila euro

La farmacia di Via Calabria non è più comunale Al Savoia Yuri Bashmet

Non è da escludere, considerato l’entità dell’affare, che i farmacisti “comunali” possano esercitare il diritto di prelazione Data via per un milione e 355mila euro. Un affare per Valentina D’Andrea, nata a Fondi il 24 maggio 1983 e residente a Campobasso. E’ finita ieri, 5 marzo 2014, la storia della terza farmacia comunale di Via Calabria. E’ andata via per poco meno della metà del valore iniziale a base d’asta. Un affare, ripetiamo, per chi l’ha comprata. Una boccata d’ossigeno, appena un boccata, per le casse comunali che hanno sofferto e soffrono di penuria. Che ne farà di quel milione e passa il sindaco Di Bartolomeo non è dato sapere I cittadini che si sono visti privare di un bene collettivo sono ansiosi di saperlo. Non fosse altro per capire a quale logica ha corrisposto la testardaggine comunale di privarsi di un cespite del peso economico e dell’importanza strategica di una farmacia. Quel milione e passa di euro si volatilizzerà in un baleno, vista la situazione debitoria del comune, mentre servirà, si può essere certi, al privato che s’è aggiudicata la farmacia, per dare vita ad un’attività produttiva a maggior scorno della gestione pubblica. Cosa fatta capo ha. Per cui è stucchevole tornare sulla decisione degli amministratori di Palazzo san Giorgio di privarsi

di un bene che se gestito a dovere, con acume e raziocinio, avrebbe assicurato, com’è stato per anni, una delle poche entrate certe. L’assurdità o, quantomeno, la scarsa logicità che ha portato alla messa all’asta della farmacia di Via Calabria, verrà fuori presto, non appena la gestione privata sarà nella condizione di dimostrare che quella farmacia, in quel quartiere, con un bacino di utenza che si allarga ai comuni limitrofi, è una piccola miniera. Che solo la incoerenza amministrativa e gestionale pubblica non è stata in grado di valorizzare. Comunque, prima che i conti si risicassero fino al limite della gestione in perdita, quella farmacia, però,

come le altre due di proprietà comunale, ha pienamente corrisposto alla funzione di servizio pubblico per la cittadinanza, e di voce attiva del bilancio comunale. Non avendo meriti da iscrivere al proprio mandato, l’amministrazione che sta cedendo il passo, ha pensato bene quindi di arricchire l’elenco delle improprietà, delle insufficienze, delle carenze, delle illogicità con cui s’è distinta, con la messa all’asta della farmacia di Via Calabria ricavando poco più della metà del valore iniziale a base d’asta (2 milioni e 400mila euro). Valore, tra l’altro, di cui non s’è capito mai, perché mai dimostrato analiticamente, da dove salti fuori. Sta di fatto che

la farmacia è andata via non appena ha assunto un valore appetibile al capitale privato; il che contraddice in termini assoluti la salvaguardia dell’interesse pubblico. Il giudizio sull’operazione a questo punto scavalca l’aspetto “politico” per entrare interamente in quello economico, e nella sfera delle responsabilità. Crediamo che, nel merito, abbiano titolo a pronunciarsi i revisori dei conti e la Corte dei conti. La commissione comunale presieduta dal dirigente Sardella non ha avuto difficoltà alcuna a procedere all’assegnazione provvisoria avendo dovuto aprire e valutare solo due offerte: quella dell’aggiudicataria D’Andrea e l’altra concorrente, che ha perso per una differenza di circa 80mila euro. L’aggiudicazione è provvisoria. Per quella definitiva si deve prima attendere l’esito del diritto di prelazione riservato al personale. Non è da escludere, pertanto, considerato l’entità dell’affare, che i farmacisti “comunali” si possano fare avanti. Nel caso, un’altra beffa per gli amministratori, specie per coloro che in questa vicenda hanno indossato i panni del mallevadore. A perdere. Dardo

"Banca per il sud: una soluzione importante" A sostenerlo è il direttore di Confesercenti, D'Agostino. "Determinante per le imprese" CAMPOBASSO. Il Direttore della Confesercenti Molise, Graziano D’Agostino, ha incontrato la settimana scorsa a Roma i vertici della Banca per il Mezzogiorno, istituita nel 2009 dal Governo e operativa dal 2012. Il ruolo importante della Banca, totalmente statale e della Cassa Depositi e Prestiti, è di vitale importanza per tutte le Imprese del sud, ruolo che ha ricoperto nel passato la Cassa per il Mezzogiorno. Oggi più che mai, sottolinea D’Agostino, l’investimento che la Banca fa per il rilancio delle Imprese e per il loro consolidamento sui mercati è fondamentale, in un momento in cui gli Istituti di Credito stentano a dare liquidità necessaria alle

Imprese. Le imprese che possono rivolgersi alla Banca non hanno distinzione di trattamento, indipendentemente dal settore di appartenenza: Commercio, Artigianato, Agricoltura, Industria, Turismo, Servizi. E’ intenzione della Confesercenti Regionale del Molise, istituire a breve sportelli presso le proprie sedi, che daranno assistenza iniziale a tutte le Imprese interessate, per l’istruttoria delle richieste di finanziamento. Cosa importante, prosegue D’Agostino, è che si possono rivolgere all’Istituto anche privati cittadini per la stipula di mutui per acquisto casa, cosa non da poco, se pensiamo alla crisi economica delle famiglie.

Il grande violista si esibirà sabato in concerto CAMPOBASSO. Sabato 8 marzo 2014 alle 18,30 il Teatro Savoia di Campobasso ospiterà un concerto straordinario che vedrà protagonista il grande violista Yuri Bashmet, che il Times ha definito "senza alcun dubbio, uno dei massimi musicisti viventi". Insieme a Bashmet si esibirà l'Orchestra de I Solisti di Mosca. In programma "Lachrymae" per viola e archi di Benjamin Britten, il Concerto per viola e orchestra in re maggiore di Franz Hoffmeister e "Souvenir de Florence" di Pyotr Ciajkovskij. Nato nel 1953 a Rostov sul Don in Russia, Yuri Bashmet ha studiato al Conservatorio di Mosca prima con Vadim Borisovsky - il violista del Quartetto Beethoven - ed in seguito con Fedor Druzhinin. Nel 1976 ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale di Monaco; di qui prenderà l'avvio la sua strepitosa carriera internazionale, propiziata da una prodigiosa sonorità, da un magistrale dominio dell'arco e da un'eccezionale sensibilità. Parallelamente alla sua attività solistica, Bashmet dirige l'orchestra, da lui fondata nel 1986, i Solisti di Mosca che, attraverso tournées e dischi, ha già raggiunto una grande notorietà internazionale. Bashmet è molto richiesto anche come musicista da camera: ha collaborato con Sviatoslav Richter, Natalia Gutman, Gidon Kremer, Mstislav Rostropovich, Viktor Tretiakov, il Quartetto Borodin e molti altri ancora. L'orchestra de I Solisti di Mosca si è costituita nel 1984 sotto la direzione di Yuri Bashmet, violista di fama internazionale. Caratteristica peculiare dell'orchestra è che i componenti sono tutti solisti laureati di concorsi internazionali. Dal momento della sua formazione l'orchestra si esibisce sempre più frequentemente in tournées internazionali. Il repertorio comprende opere dei musicisti classici e di numerosi compositori russi contemporanei che hanno composto e dedicato concerti per viola ed orchestra, eseguiti in prima assoluta. L'orchestra è stata ospite delle celebrazioni per il centenario del Concertgebouw di Amsterdam e di quelle per il centenario della Carnegie Hall di New York. I biglietti saranno in vendita sabato 8 marzo a partire dalle ore 17.30 presso il Teatro Savoia. Ingresso: 16 euro intero - 8 euro ridotto



ISERNIA

ANNO X - N° 54 - GIOVEDÌ 6 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Isernia

6 marzo 2014

“Tribunale, troppe carenze strutturali” La Cisl torna a denunciare la critica situazione della struttura di giustizia ISERNIA. Viva partecipazione dei dipendenti all'assemblea della CISL Fp Abruzzo-Molise, tenutasi presso il Palazzo di Giustizia di Isernia. L'evento è stato fortemente voluto da questi ultimi, affinché si aprisse un confronto sulla riorganizzazione in essere nel sistema Giudiziario Italiano, nonché sulle necessità e problematiche che da anni affliggono il Palazzo di Giustizia Pentro: endemica carenza di personale, nuovi opportuni assetti organizzativi, salubrità dei luoghi di lavoro, ma principalmente, si è auspicato di ricercare una nuova metodologia del "benessere organizzativo" che consente di approfondire non solo la qualità delle relazioni e dell'ambiente di lavoro, ma anche la capacità dell'Ente di essere produttivo, pur mantenendo un adeguato grado di benessere dei lavoratori. Dunque, l'indiscutibile attenzione riservata dalla CISL Fp Nazionale e Territoriale alle questioni che attanagliano questo "Palazzo di Giustizia", fanno ben sperare in un soffio vitale, per innovare e sollecitare un inedito percorso riformatore nel sistema delle relazioni sindacali rispettose delle prerogative di ciascuno

e scevri da pregiudizi e da opportunismi. Bisogna far rinascere quello spirito di squadra che porti tutti i dipendenti a svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi, affinché l'operato svolto venga

apprezzato all'esterno dai cittadini/utenti ed elimini definitivamente quell'infamante concezione del "FANNULLONE" che per troppo tempo ha etichettato ingiustamente i dipen-

Furti e rapine, l'azione dell'Arma I Carabinieri hanno effettuato servizi straordinari per frenare i malviventi ISERNIA. I Carabinieri del Comando Provinciale di Isernia hanno attuato negli ultimi giorni un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato in particolare a prevenire fenomeni di criminalità diffusa, quali reati predatori come furti e rapine in abitazione ed esercizi pubblici, che creano un rilevante allarme sociale, nonché garantire la sicurezza stradale lungo le arterie principali che attraversano i vari Comuni della Provincia. Con numerosi posti di controllo, i militari delle Stazioni e dei Nuclei Operativi e Radiomobile delle Compagnie di Isernia, Venafro e Agnone, hanno presidiato strade e piazze ricadenti nei rispettivi territori di competenza, anche durante le ore notturne. Un occhio di riguardo è stato riservato alla guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto influenza di stupefacenti che risultano tra le cause più frequenti di gravi incidenti stradali. A Frosolone, i militari della locale Stazione hanno tratto in arresto un 28enne del luogo, in quanto ha forzato un posto di blocco notturno, tentando di darsi alla fuga. Ne è nato un inseguimento protrattosi per alcuni minuti finchè il giovane non è stato bloccato. A suo carico numerosi precedenti per rapina e altri reati contro la persona ed il patrimonio. Le manette sono scattate per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato ebbrezza alcolica, poiché è stato riscontrato che il tasso alcolemico superava il limite previsto dalla normativa vigente. L’auto è stata sottoposta a sequestro, mentre il 28enne è stato trasferito presso la casa circondariale di Isernia. Intanto sui motivi del tentativo di fuga sono in corso

ISERNIA. Domani, alle ore 10:00, presso la sala convegni della Camera di Commercio di Isernia, sarà presentato uno studio del territorio della provincia di Isernia che ne delinea i profili ed i campi tematici dal punto di vista turistico. Lo studio, realizzato con la collaborazione del Professore Franco Avicolli, verrà illustrato venerdì 7 Marzo 2014, alla pre-

ulteriori accertamenti. Sempre ad Isernia, un 50enne del posto è stato sorpreso in stato di ubriachezza e pertanto denunciato alla competente Autorità Giudiziaria. Nel corso delle attività sono stati sottoposti a controllo novanta veicoli in transito, identificate centoquindici persone tra conducenti e passeggeri, mentre venti sono state le contravvenzioni contestate per infrazioni che vanno dal mancato rispetto dei limiti di velocità e della segnaletica stradale al mancato possesso dei documenti di guida o di circolazione, dalla mancata revisione del veicolo al mancato uso delle cinture di sicurezza e l’uso del telefonino cellulare durante la guida. Ritirati anche cinque tra documenti di guida e di circolazione e sottoposti a sequestro tre veicoli privi di copertura assicurativa. Ancora ad Isernia, inoltre, un 19enne del posto è stato denunciato per furto aggravato, in quanto sorpreso a rubare alcuni prodotti commerciali all’interno di un esercizio pubblico. E sempre nei pressi di Isernia i Carabinieri hanno ritrovato un’autovettura Mercedes 250 E, rubata alcuni giorni fa in provincia di Campobasso. Il veicolo è stato restituito al legittimo proprietario che ha voluto ringraziare personalmente i militari per la loro professionalità. Infine a Sesto Campano e a Civitanova del Sannio, due titolari di imprese commerciali sono stati denunciati per violazioni alle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sfruttamento di lavoratori in nero. In quest’ultima circostanza sono entrati in azione anche i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Isernia.

denti pubblici.Per il Segretario Nazionale dott. DI GIROLAMO, le persone devono poter vivere la propria vita lavorativa in un contesto dinamico all'interno del quale si respira un clima di collaborazione e di fiducia nelle capacità del management. Il patrimonio di competenze nell'Ente, deve essere sentito come una risorsa di cui andare fieri e non come un elemento sul quale disinvestire sempre più. I ritmi di lavoro sono intensi e comportano l'impegno di elevate energie fisiche e mentali. A tutto ciò, ribadisce il Segretario Nazionale, farà sicuramente riscontro la disponibilità delle persone a dedicare all'Ente, il proprio impegno anche in virtù del forte sentimento di appartenenza e del buon livello di soddisfazione complessiva. In questo quadro, la CISL Fp, affiancherà i lavoratori tutti, sostenendo e stimolando quei miglioramenti richiesti, sulle cui questioni nei prossimi giorni verranno ideate dalla Segreteria Territoriale e dalle RSU, in accordo con le altre sigle sindacali (CGILUIL) i criteri per accompagnare le giuste rivendicazioni.

Parco archeologico, la scelta del territorio Depositato il progetto di legge per l'istituzione dell'area ISERNIA. "Dopo aver depositato il progetto di legge regionale che dovrà istituire il Parco Archeologico di San Vincenzo al Volturno e dopo aver dato massima disponibilità ai Sindaci di Castel San Vincenzo e di Rocchetta a Volturno su come meglio articolare la proposta, chiedo agli stessi amministratori di condividere il progetto, posto che le bellezze storiche, architettoniche, naturalistiche di questa area, hanno un potenziale turistico enorme che vanno preservate, promosse e rese fruibili il più possibile. L'importanza del turismo nella nostra regione quale fonte di reddito, soprattutto in un momento critico per l'intera economia molisana, resta un punto di traino da sostenere e rivalutare. Per farlo occorre la collaborazione di tutte le istituzioni, ad ogni livello, in un programma di sviluppo or-

ganico soprattutto sotto il profilo organizzativo. Allo scopo ho richiesto alle Amministrazioni locali di Castel San Vincenzo e Rocchetta al Volturno, un incontro per discutere del progetto e ricevere idee e proposte da inserire in questa prima fase di approvazione della legge regionale. Resto convinto che otterrò il massimo della collaborazione, in ragione del fatto che lo sviluppo del territorio non può prescindere da realtà come San Vincenzo che rappresentano la storia e la cultura di questa regione e dell'Italia. Per questo bisogna fare in modo che il sito di San Vincenzo torni ad essere fruibile da tutti affinché diventi il punto di riferimento turistico nazionale ed internazionale di questa Regione", così l'Assessore regionale Massimliano Scarabeo.

Turismo, arriva la nuova carta Uno studio del territorio provinciale per aiutare lo sviluppo del sistema senza del Dott. Claudio Scarpa, Direttore dell’Associazione Veneziana Albergatori, con la quale si intende creare una partnership che potrà vedere la realizzazione di collaborazioni su progetti comuni, quali, ad

esempio, una esposizione di prodotti del territorio nei migliori alberghi di Venezia, la promozione di stage per gli alunni dell’Istituto Alberghiero di Agnone e la sezione turistica dell’Istituto Tecnico

Commerciale E. Fermi di Isernia, presso albergatori veneziani. Alla giornata interverrà il Ministro della Cultura dello Stato messicano del Campeche, Dott. Carlos Vidal.


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Termoli

6 marzo 2014

Elezioni amministrative, nel Pd spuntano le prime candidature Consiglio di stato dà ragione a Greco sulla realizzazione della vasca sul tetto

TERMOLI – Il tempo stringe in vista delle elezioni amministrative e in casa Pd sono spuntati i primi nomi per la candidatura alle primarie di coalizione. Hanno risposto all’invito della segreteria cittadina ufficializzato la loro partecipazione: l’ex consigliere comunale Franco Scurti, il consigliere provinciale Fiore Aufiero, il commercialista Michele Giuliano e Maurizio Cicchetti. Non è comparso il nome di Antonio Russo, dato dai più per certo papabile, ma da fonti certe avrebbe ritirato una sua possibile candidatura. Ora si attendono le reazioni degli altri partiti e movimenti di centrosinistra cittadini che, a loro volta, presenteranno propri candidati. Infatti la volontà annunciata era quella di una candidatura condivisa da tutti oppure ogni schieramento avrebbe presentato un proprio esponente.

Primi movimenti anche nel centrodestra TERMOLI – Anche se lentamente anche nel centrodestra si registrano i primi movimenti. E sono di quelli pesanti che potrebbero stroncare la ricandidatura a primo cittadino dell’ex sindaco Basso Antonio Di Brino, il quale aveva dato la sua disponibilità solo se la coalizione di centrodestra era coesom sul

suo nome. Orbene pare proprio che così non possa essere. La conferma è un incontro che il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Luciano Paduano, che ha incontrato prima l’ex capogruppo in Consiglio comunale, Francesco Roberti, e l’ex sindaco Di Brino. Proprio a quest’ultimo ha detto a chiare lettere che Fratelli d’Italia è per le

Chiamata d’imbarco per due marittimi LITORALE – La Capitaneri di Porto venerdì 7 marzo alle ore 9 e alle 9,30, effettuerà una chiamata per due marittimi con qualifica di marinaio da imbarcare rispettivamente a bordo del motopesca “Marpesca” iscritto nei registri della Capitaneria di porto di Termoli, e sul motopesca “Adriana” iscritto nei registri navi minori e galleggianti della Capitaneria di porto di vasto abilitata alla pesca mediterranea. I marittimi interessati dovranno presentarsi presso l’ufficio della Capitaneria di porto muniti di: Libretto di navigazione di 1a categoria o foglio di ricognizione di 3a categoria; tesserino di iscrizione nel registro pescatori; certificato medico di visita preventiva d’imbarco e per i soli marittimi muniti di libretto di navigazione (1 categoria della Gente di Mare), visita biennale in corso di validità.

Festa donne, proiezione del film “La Sconosciuta” TERMOLI - In occasione della prossima Festa delle Donne, le Associazioni della Banca del Tempo, la Consigliera di Parità Provinciale e lo Spi, domani 6 marzo alle ore 17,00 presso la sede della CGIL "Sala Montefalcone" di Via Asia, sarà proiettato il film del regista Giuseppe Tornatore: "La Sconosciuta". La trama racconta la storia di Irena, donna ucraina emigrata in Italia con un tragico passato e un solo bel ricordo: un malinconico amore.Tra gli interpreti: Ksenia Rappoport, Michele Placido, Claudia Gerini, Clara Dossena, Pierfrancesco Favino.

primarie e decideranno gli elettori l’eventuale candidato a Sindaco. Proprio dalla dichiarazione di Paduano si evince che quella coesione chiesta da Di Brino non esiste e ciò lo metterebbe all’angolo. E poi, notizia confermata dell’ultima ora, anche in Forza Italia non tutti sarebbero convinti della sua ricandidatura.

TERMOLI – Il notaio Vincenzo Greco, ex sindaco di Termoli, non ha commesso nessuna infrazione facendo realizzare una vasca sul tetto del suo studio professionale in via XX Settembre. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con propria sentenza ricono scendo la piena “legittimità” dell’opera edili fatta realizzare. Una sentenza che contraddice quanto semtemziato dal Tar Molise circa la presunta illegittimità di una Dia chiesta dal notaio, e che era costata a Greco un’ordinanza di abbattimento da parte del Comune di Termoli. Il Consiglio di Stato ha quindi accolto pienamente il ricorso presentato dall’avvocato del notaio, Angelo Sbrocca,. Termina dopo ben tredici anni una vicenda che ha fatto molto rumore in città senza tralasciare le strumentalizzazioni politiche.

Federpesca : sin dove vuole arrivare l’Europa con i suoi provvedimenti? TERMOLI – Una riunione d’urgenza del Consiglio della Pesca Costiera e Mediterranea di Federpesca, si è tenuta per esprimere le prime valutazioni in ordine agli sviluppi della proposta della Commissione europea relative all’obbligo di sbarco degli esemplari di taglia inferiore a quella fissata e dal Piano d’Azione per la pesca italiana reso noto nei giorni scorsi. Nel caso della proposta di regolamento, si tratta di un atto che – qualora entrasse in vigore così come formulato – provocherebbe conseguenze talmente dannose da porre in serio rischio l’esistenza stessa del comparto. Dal 1° gennaio 2015, in caso di pesca accidentale di esemplari sotto taglia minima, gli stessi non potranno più essere rigettati in mare ma correrà l’obbligo dello sbarco in porto. A tale obbligo, già per se molto oneroso per l’impresa, si aggiungerebbe quanto previsto nella proposta di regolamento (889/2013), che tra l’altro imporrebbe di installare sui pescherecci telecamere in grado di controllare l’attività di bordo, per verificare che non abbia luogo alcun rigetto. Tale proposta appare una chiara violazione del diritto alla privacy del lavoratore ma, soprattutto, lesiva della dignità dell’impresa di pesca così assoggettata come nessun’altra attività economica ad un monitoraggio continuo e vessatorio nella presunzione di comportamenti illegittimi. Quanto al

Piano d’Azione adottato nello scorso mese di settembre con atto coperto da segreto e divulgato solo nei giorni scorsi, la Commissione europea a fronte di presunte carenze nell’attività di controllo nei confronti delle attività di pesca, ha stabilito una serie di obblighi e adempimenti a carico dell’Italia. Le misure da adottare appaiono però sproporzionate rispetto alle carenze rilevate, tanto più in un Paese come l’Italia dove l’Amministrazione centrale della pesca e gli Organi di controllo compiono un’attività di prevenzione e repressione intensa, assidua ed efficace. L’inasprimento delle sanzioni che è stato imposto al nostro Paese arriverà a comminare la revoca della licenza di pesca dopo due sole infrazioni, conseguenza paradossale e sproporzionata a carico delle imprese di pesca per la presunta carenza di controlli nei confronti degli stessi! A consuntivo dell’incontro dell’Organo federale è stato deciso di invitare il Ministro Maurizio Martina, appena insediato, a pretendere dalla Commissione l’immediata riforma del Piano d’Azione, riportando lo stesso a criteri di coerenza e ragionevolezza. Altrettanta sensibilizzazione sarà operata nelle prossime ore nei confronti del Parlamento Europeo, affinché intervenga a scongiurare misure che comporterebbero danni enormi ed irreversibili a carico del settore.


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Termoli

6 marzo 2014

Giada ha incontrati i responsabili dei servizi sociali PORTOCANNONE – Dopo insulti e aggressioni verbali da parte di concittadini Giada Vitale, la ragazza che ha denunciato presunte “attenzioni sessuali” da parte dell’ex parroco Marino Genova, si è incontrata con i referenti dei Servizi sociali del Comune. La ragazza era accompagnata dalla madre, Rina e da Francesco Zanardi della Rete dell’Abuso, è rimasta a colloquio per circa un’ora. Un incontro che ha gettato le basi per ricevere una assistenza economica e sociale per la ragazza,

oggi diciottenne, e per sua madre in difficoltà economiche esenza l’aiuto del marito deceduto. Al termine del colloquio la ragazza e la madre hanno avuto assicurazioni sull’immediato sistentamento di base mentre per un’integrazione socio-lavorativa, si dovrà attendere il parere del Sindaco. Giada è rimasto alquanto soddisfatta dai risultati dell’incontro e ringrazia pubblicamente Francesco Zanardi, l’avvocato Sergio Cavaliere e il Vescovo della diocesi Gianfranco De Luca.

Visita dell’urna Alcuni caseifici molisani spingono per fare di San Gabriele a meno del latte regionale, la denuncia di Coldiretti dell’Addolorata CASTELMAURO – Fino al 7 marzo i fedeli hanno la possibilità di adorare l’urna con le spoglie di San Gabriele dell’Addolorata, abitualmente conservato nel Santuario che porta il suo nome a Isola del Gran Sasso (TE), tra i luoghi di culto più frequentati al mondo, con circa due milioni di pellegrini che vi si recano annualmente. Dichiarato Patrono dell’Abruzzo dal Beato Giovanni XIII nel 1959 e compatrono della gioventù cattolica, San Gabriele è innanzitutto il Santo dei giovani, egli è nato ad Assisi il 1 Marzo 1838 con il nome di Francesco decise di prendere i voti nei Padri Passionisti e chiamarsi Gabriele dell’Addolorata a 18 anni. Proveniva da una famiglia aristocratica, il futuro Santo è un ragazzo che ama divertirsi ma le vicende della vita gli si manifestano effimeri, decide così di voltare pagina e di iniziare il noviziato. Dopo aver ricevuto gli ordini minori però si ammala di tubercolosi e muore a 24 anni nel 1862 prima di diventare sacerdote. Dopo una settimana di predicazione dal 23 febbraio al 2 marzo a cura dei Padri Passionisti (P.Pino Simeoni e P.Sesto Giamberardini) le reliquie del Santo sono giunte a Castelmauro ieri pomeriggio proveniente da Ripalimosani, sono state accolte in piazza Monumento dai fedeli e dalle autorità civili e religiose provenienti anche dai paesi limitrofi. Sono state portate in processione fino alla Chiesa Madre di San Leonardo Confessore e qui il Rettore del Santuario di S.Gabriele (P.Natale Panetta) ha prtesieduto la solenne celebrazione eucaristica con l’imposizione delle Sacre Ceneri. Questa mattinata é dedicata alle Sante Messe e ai bambini di scuola elementare e ai ragazzi di scuola media, nel pomeriggio alle ore 17,30 ci sarà la solenne processione col l’Urna del Santo per il paese addobbato a festa con drappi, fiori, candele, per manifestare affetto e devozione a San Gabriele, affluiranno anche i fedeli di alcuni paesi della provincia di Chieti. Alle ore 21ci sarà il concerto-testimonianza di don Elio Benedetto parroco di Palata. Venerdì 7 marzo la mattinata e dedicata alle Sante Messe, nel pomeriggio ci sarà la messa del vescovo di Termoli-Larino S.Ecc.za Mons. Gianfranco de Luca e al termine il Padre Rettore del Santuario regalerà alla Parrocchia di Castelmauro una Insigne Reliquia del Corpo di San Gabriele contenuta in un prezioso reliquiario. L’Urna del Santo lascerà Castelmauro per raggiungere in serata Montefalcone nel Sannio.

BASSO MOLISE - Coldiretti Molise ha denunciato spesso il rischio derivante dalle speculazioni di catalogare come prodotti molisani latticini fatti con materie prime provenienti dall’estero, tra cui semilavorati e cagliate, addirittura fino a sconfinare, in alcuni casi, in frodi vere e proprie, come smascherato dal Corpo Forestale della nostra regione, facendo perdere il giusto rispetto per il made in Italy. A conferma del pericolo a danno dei consumatori e degli allevatori, arriva ora anche la scoperta, in Gran Bretagna, della vendita di veri e propri kit per falsificare i formaggi made in Italy più celebri, come la mozzarella, prodotto rinomato in Italia e nel Molise. La Coldiretti Molise riporta

che le confezioni scoperte in Gran Bretagna dall'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressioni Frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), che fa capo al Ministero italiano delle Politiche agricole, promettono di ottenere una mozzarella in appena 30 minuti e gli altri formaggi stagionati italiani in appena due mesi, e contengono recipienti, colini, garze, termometri, piccole presse oltre a lipasi ed altre polveri, e garantiscono di ottenere prodotti caseari famosi, che sono una chiara contraffazione dei nostri più celebri formaggi. Un danno economico e soprattutto di immagine incalcolabile che, sostiene la Coldiretti Molise, mette a rischio la credibilità conquistata da prodotti divenuti simbolo del Made in Italy di qualità, grazie al lavoro di intere generazioni, di allevatori e casari, impegnati a rispettare rigorosi disciplinari. Nel Molise, denuncia ancora Coldiretti Molise, solo in alcuni particolari casi i caseifici garantiscono agli allevatori zootecnici un prezzo del latte remunerativo, spesso il prezzo del

Convegno “Dal femminicidio allo stalking: problema di leggi o di cultura?” LARINO - Sabato prossimo, 8 marzo alle ore 17, nella sala della Comunità di Larino in piazza Pretorio, si svolgerà la conferenza "Dal femminicidio allo stalking: problema di leggi o di cultura?". Ospite d’eccezione del Centro di Servizio per il Volontariato “il Melograno” la dottoressa Annamaria Gatto, Presidente della V Sezione Penale del Tribunale di Milano, da sempre impegnata sul tema della violenza contro le donne e sui soggetti vulnerabili, tra gli altri, presidente del collegio giudicante del cosiddetto processo “Ruby bis”. In tempi di rapidi cambiamenti, di innovazioni epocali, ciò che fa più fatica ad entrare nella logica dei pur indispensabili mutamenti è l'ethos relativo al rapporto fra i sessi. Se, da un lato, alle

donne si aprono scenari di responsabilità sociali e politiche, dall'altro, la loro vulnerabilità nei confronti di violenze perpetrate dagli uomini, spesso quelli più vicini, sembra farsi più insuperabile, nel silenzio, spesso assordante, di quella società che dovrebbe esserne il naturale antidoto. Offrire alle donne, nel giorno loro dedicato, un concreto motivo di speranza, attraverso una riflessione mirata ad un sempre più concreto empowerment circa gli strumenti a loro tutela finalmente adottati dalla legge, è la scelta che il CdS “il Melograno” ha fatto, nell'ottica dell'impegno per una complessiva crescita di quella società civile di cui il volontariato vuole essere fermento e lievito.

latte alla stalla va, addirittura, al di sotto dei costi di produzione. Gli allevamenti del Molise, di piccole dimensioni, in zone montane o collinari, con una alimentazione prevalentemente autoprodotta in azienda, se da un lato fanno latte di buona qualità, dall’altro sostengono maggiori costi di produzione. Ancora poche sono le industrie casearie regionali che si qualificano con un sistema di tracciabilità, che garantisca la provenienza e la qualità del latte utilizzato. Il risultato è che da anni si sta strozzando la zootecnia molisana e la maggior parte del latte di qualità prodotto in Molise viene venduto fuori regione, mentre molte industrie casearie molisane si forniscono di latte di importazione a basso prezzo, ma anche di “semilavorati”. Il consumatore più attento tende, quindi, a rivolgersi, ove ne ha la possibilità, ai piccoli caseifici di aziende agricole, che trasformano il latte della propria stalla e vendono i formaggi direttamente nello spaccio aziendale o attraverso i canali di Campagna Amica di Coldiretti. Intanto succede che, se alcuni caseifici molisani spingono per fare a meno del latte regionale, all’estero ci si attrezza, in modo fraudolento, per fare a meno dei caseifici.

Carla Maria Russo presenta il suo libro “lL regina irriverente” LARINO – Oggi alle 18, presso il centro culturale Afra, durante un incontro, la scrittrice Carla Maria Russo presenta il suo ultimo lavoro letterario “La regina irriverente". Il libro è un romanzo storico imperniato sul matrimonio burrascoso e ricco di colpi di scena tra la bellissima e sensuale Aliénore d’Aquitania, nipote di Guglielmo il Trovatore, e Luigi, secondogenito del re di Francia, animato da una religiosità quasi ossessiva. Tutti i romanzi di Carla Maria Russo sono stati tradotti in tedesco, inglese e serbo.


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Spettacolo

6 marzo 2014

Agenda

La ballata dell’orso Dal 2008 a Jelsi, si ripete il rito con la teatraltà di Pierluigi Giorgio di Charles N. Papa CAMPOBASSO - Il rito della ballata dell’orso, diventa il collegamento tra due stagioni e consacra un rito ancestrale, crudo,cruento, di sofferenza. L’animale incarna il senso della vita, la modalità di chi vive in una società frenentica, assopita sulle reali esigenze dei singoli, tenuta a bada dal denaro, da vincoli che sono ‘doveri’ e non ‘piaceri’. Mestieri che si sono persi nel tempo e che diventano storia per chi assiste al rito, come quello di chi tramanda storie, tradizioni, racconti. Oggi paradossalmente, si perde materiale che racconta il passato, se non viene tenuto con cura da chi è custode di certe evoluzioni storiche, che non sia una memoria esterna di un pc. Dal 2008, a Jelsi si tiene “La ballata dell’orso”: Tenuto a catena da un domatore e un aiutante che gli impongono di danzare sotto la minaccia di percosse con un bastone. Tra accenni di ribellione e passi di danza, si espandono in paese le note di improvvisati musicisti. Di tanto in tanto, fra i

vicoli del borgo, il gruppo bussa alle porte delle case e al comando: “Orso a posto! Orso olè! Balla orso!” la famiglia ospitante offre da bere e da mangiare. L’evento, sin dalla sua nascita, ha visto al suo fianco, anche la parte più teatrale curata da Pierluigi Giorgio. In questa, appare il coro, il tenore, i popolani, e il testo cantato e musicato con rime, tese a spiegare bene come avviene la cattura dell’orso e il suo asservimento. Una storia cruenta, che vede soccombere l’orso, nonostante la sua forza e la sua stazza. Per gli autori, l’orso è la paura del diverso, di quello che accade spesso ai giorni nostri e di come, quasi sempre, ci sia la paura di affrontare una ‘cosa nuova’, la cattura è la non volontà ad affronatre l’oscuro, e a voler tenere dentro ognuno, quella parte meno razionale che, se uscisse, sarebbe la parte vera di ogni persona, sicuramente più animalesca ma certamente più vera. L’appuntamento è a Jelsi domenica 9 marzo alle 17.30.

CAMPOBASSO - Inaugura oggi il don Giovanni,ristorante &cocktail bar, in via Gazzani 18 nel capoluogo. Stasera dalle 19.00 aperitivo, buffet e live. CAMPOBASSO - L’aperitivo in musica oggi dalle 20.00 al Plaza Cafè con “From disco toi disco”. Selezioni di Mario Tallari. CAMPOBASSO - Domani al Cafè Prestige, aperitivo,cena e cockatil bar. In consolle Fabio Tosti. CAMPOBASSO - Il venerdì del Move club, parte dalla cena. A seguire disco con Andrea Barletta, Angelo Frezza er Alex C. FERRAZZANO - La rassegna Loto Sud Music Club nel teatro di piazza Spensieri, domani avrò il secondo appuntamnento con il live di Pejman Tadayon e Sufi ensemble. Ogni concerto è preceduto da aperitivo e dj set a cura di Andrea Rizzi, Luca Basilico, Massimo Petrarca, Jackie Brown. GUGLIONESI - Domani al teatro Fulvio in scena “Equità, ad ognuno il suo debito”, con Palma Spina e Marco Caldoro. CAMPOBASSO - Al Ragnarok domani, cabaret con “Gli squattrinati”, a seguire karaoke. CAMPOBASSO - I vinilia live domani al LIbertine Cafè Boutique. ISERNIA - Il Roof club domani presenta il live di 2Flava, combo rap campobassano, formato in parte da ex componenti dei Blues ash of Manhattan. Sul palco saliranno Ryo, Alessio D’Uva, Francesco Fanelli, Ivan Ribattezzato, dj Geen, L-sasa (mc). CAMPOBASSO - Nuovo appuntamento al Kamaloca club. Coem sempre la consolle è guidata da Andrea Palazzo e Mario Tallari, Andrea Dir. con la voce di Chino.

Ultimi concerti al teatro Savoia CAMPOBASSO - Ultimi quattro appuntamenti per i concerti dell’associazione Amici della musica. Sabato al teatro Savoia i Solisti di Mosca con Yuri Bashmet, viola e direttore. Il 15 marzo si esibirà l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, il 22 per piano solo Varvara Nepomnyashcaya e si chiude il 29 marzo. Tutti i concerti hanno inizio all e18.30, la prevendita un’ora prima al botteghino del Savoia. Info 416374.

“Off ” all’auditorium del Liceo Classico CAMPOBASSO - Si rinnova la rassegna teatrale “Off” all’auditorium del Liceo Classico. nel 2013 parteciparono William Mussini, Palma Spina, Nicola Macolino, Gianni Manusacchio e Roberto Colella, con psettacoli propri. Quest’anno la Incas si ripropone con la seconda edizione e sempre con professionisti molisani. Primo appuntamento il 9 marzo.

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

Dove acquistare il libro

CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


Sport

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6 marzo 2014

Il return-match è in programma mercoledì 12 marzo Domenica l’Eccellenza osserverà un turno di riposo

Il Campobasso è a un passo dalle semifinali di Coppa Italia Lazzarini e Fazio stendono i sardi del Portocorallo Il 2-0 fa ben sperare per la gara di ritorno

Riccardo Lazzarini, autore del vantaggio del Campobasso (Foto Riccardo Coccaro) Il Campobasso vede la semifinale di Coppa Italia, grazie al 2-0 rifilato ai sardi del Portocorallo con i gol di Lazzarini e Fazio. Due reti che consentiranno ai rossoblù di mister Farina di affrontare l’incontro in terra sarda, in programma mercoledì prossimo, con la consapevolezze di partire con la qualificazione quasi in tasca. Un successo, quello maturato al ‘Selva Piana’, pienamente meritato per il Campobasso, che avrebbe potuto anche incrementare il bottino di gol. Ma poco importa: l’importante era vincere e l’obiettivo è stato raggiunto. A Villaputzu, in provincia di Cagliari, toccherà al Portocorallo fare la partita e cercare di trovare la via della rete. Il Campobasso sarà chiamato a gestire l’incontro. La cronaca – Farina schiera i lupi con uno spregiudicato 4-3-3 con Cattenari tra i pali; difesa, da destra a sinistra, con Scudieri, Minadeo, Scampamorte e Volpecina. In mezzo al campo Fazio con Pignataro e Cianci. In avanti il tridente Palumbo, Lazzarini e Vitelli. Il trainer sardo, Virgilio Perra, in campo con un 4-4-2, che in fase di non possesso si trasforma in un 4-2-4, modulo spregiudicato che non crea, comunque, grossi grattacapi alla difesa dei lupi. Si vedono subito i lupi con Fazio, la cui conclusione è neutralizzata dall’estremo difensore Manis. Il mediano campobassano entra subito in partita e al 6’ ancora una volta è il numero uno sardo a salvare sul tiro di Fazio. Il Portocorallo si vede al quarto d’ora con Avanzini, che ci prova dai venticinque metri. Cattenari è attento e re-

spinge l’insidioso tiro. Poco prima della mezz’ora la squadra di Farina mette il piede sull’acceleratore e i rossoblù battono quattro calci d’angolo consecutivi. Al 29’ arriva il vantaggio locale con il bomber Lazzarini, che raccoglie un rasoterra proveniente dalla sinistra e sottomisura batte l’estremo difensore sardo. Il Campobasso passa meritatamente in vantaggio. Sono sempre i lupi a fare la partita e la squadra di Farina si vede con Fazio (38’) e Vitelli (41’): il primo tentativo è sventato da Manis, l’altro termina sul fondo. Gli ospiti si vedono con Avanzini (44’), la cui conclusione si spegne sul fondo, e con Taraschi al 46’. Anche quest’ultima soluzione non ha la giusta mira. I lupi, nella ripresa, provano a chiudere l’incontro. Al 51’ ci prova il capitano Minadeo su calcio piazzato dai venticinque metri. Il numero uno sardo, Manis, alza la conclusione sopra la traversa, rifugiandosi in calcio d’angolo. Il Campobasso raddoppia al 60’. L’azione insistita sulla destra è di Palumbo, che entra nel cuore dell’area di rigore, servendo un rasoterra nei pressi del dischetto del rigore. Non ci arriva Lazzarini, ma la sfera arriva a Fazio, che con molta freddezza non fallisce il rigore in movimento. È il 2-0 della sicurezza, in chiave qualificazione. I lupi non sono ancora sazi e sfiorano il tris con Fazio e Palumbo: in entrambe le circostanze para il portiere sardo, Manis. Nell’ultimo quarto d’ora il Campobasso perde Vitelli per infortunio e Lazzarini perché esausto, così in avanti resta il solo Palumbo e il folto centrocampo a cinque va proteggere il risultato maturato fino a quel momento. Il Portocorallo prova a trovare il gol della speranza e lo fa in zona ‘Cesarini’ con Arcamone (89’) e Taraschi (91’). Il numero uno rossoblù, Cattenari, sventa entrambe le minacce. I lupi vedono le semifinali, anche se mercoledì prossimo in Sardegna occorrerà fare molta attenzione alla voglia di rivalsa del team cagliaritano. Domenica l’Eccellenza molisana osserverà un turno di riposo, quindi i rossoblù restano concentrati sulla kermesse tricolore. Oggi giornata di relax, la squadra tornerà ad allenarsi domani pomeriggio.

CAMPOBASSO - PORTOCORALLO 2-0 Campobasso: Cattenari, Scudieri, Volpecina, Pignataro, Scampamorte, Minadeo, Cianci (89’ Mauriello), Fazio, Lazzarini (83’ Di Lallo), Palumbo, Vitelli (68’ Corradino). All. Francesco Farina. Portocorallo: Manis, Massessi, Chiarelli, Giunta, Capelli, Del Nero, Porru, Avanzini, Arcamone, Nuvoli (75’ Gigli), Taraschi. All. Virgilio Perra. Reti: 29’ Lazzarini, 60’ Fazio. Ammoniti: Lazzarini (C); Massessi, Chiareli, Porru, Avanzini (P). Espulso: Farina, allenatore del Campobasso, allontanato dalla panchina. Arbitro: Daniele Rutella di Enna (Affronti di Ostia Lido-Yoshikawa di Roma1).

Il Catania San Pio X si impone di misura sul Casarano nell’andata dei quarti di finale Catania San Pio X – Casarano 1-0 Catania San Pio X: Vitale, Marino, Orlando, Caruso, Orefice, Scalia, Truglio (32’st Palermo), Arena, Pasca, Riccobono, Panatteri. A disposizione: Cavone, Pistorino, Ranno, Garufi, Febbraio, Cristaldi. Allenatore: Giuseppe Anastasi. Casarano: Leopizzi, Giannuzzi, Salvadore, Rosciglione (35’st De Razza), Mirabet, Calabuig, Prinari, Lezcano, Impallari, Regner, Marinelli. A disposizione: De Marco, Mignaco, Marzo, Margagliotti, Stechina, Urso. Allenatore: Antonio Rogazzo. Reti: 53’ Riccobono Arbitro: Marco Ricci, di Firenze. Note: Ammoniti: Truglio, Vitale, Palermo (SPX). Recupero: 1’pt e 2’st. Gara giocata allo stadio “Bonaiuto Somma” di Mascalucia (CT).

Il tecnico rossoblù: “Un plauso va ai ragazzi, che hanno vinto la trentaquattresima partita stagionale”

Farina: “Un successo importante e un arbitraggio scandaloso” L’allenatore: “Il direttore di gara ci ha negato tre rigori. Potevamo chiudere sul 3-0 a fare il turn-over in Sardegna”

Francesco Farina, allenatore del Campobasso, è raggiante dopo il successo per 2-0 contro il Portocorallo, anche se come è nella sua indole, anche dopo una vittoria, va a cercare dove si sarebbe potuto fare meglio. “Dico da allenatore che ha vinto la partita – le dichiarazioni del post-partita di mister Farina – che ho visto l’arbitro peggiore che abbia mai diretto una partita del sottoscritto. È facile parlare quando si perde, io invece lo faccio dopo aver vinto la gara. Ci ha negato tre calci di rigore nettissimi, l’ultimo dei quali addirittura con un doppio fallo di mani. È subito partito male il direttore di gara con troppi formalismi negli spogliatoi. Se

l’incontro termina 3-0 vado in Sardegna con un piglio diverso, faccio anche il turn-over, che a questo punto della stagione è quasi obbligatorio. Ora, invece, sono costretto ad andare a giocare una partita vera contro una squadra che ha speso il triplo di noi. Meno male che c’è la sosta di campionato domenica, anche se indubbiamente i regolamenti vanno rivisti. Non si può giocare con questi ritmi, ogni settimana. Quando nel 2005 arrivai, sempre con il Campobasso, alle semifinali di Coppa Italia contro l’Altamura, si scendeva in campo ogni quattordici giorni e la finalissima si disputava a maggio. Quest’anno, invece, si gioca

a ritmi serrati e il 2 aprile già si disputerà la finalissima”. Sulla gara, Farina ha proseguito: “Avevamo preparato la gara con gli inserimenti di Fazio in una zona del campo dove loro avevano dei punti deboli. Albino ha interpretato bene la partita, ha segnato e poteva anche fare un altro gol. Noi prepariamo sempre le partite sui punti deboli degli avversari e devo dire che ho un gruppo di ragazzi che mi segue a meraviglia”. Per concludere un cenno anche sulla squadra: “I miei atleti sono eroi. Abbiamo disputato, contro il Portocorallo, la 36^ partita ufficiale, vincendo trentaquattro volte e pareggiando ad Avezzano e a Fornelli. Voglio fare un plauso ai ragazzi, che hanno dimostrato di essere molto uniti. Basta pensare alla doppia dedica a Guglielmi, in occasione delle due marcature. Questo gruppo ha un’anima importante, ma sono anche consapevole che con i ritmi che stiamo supportando, con partite ogni tre giorni e sempre al massimo delle potenzialità, potrebbe verificarsi qualche incidente di percorso. Hanno dimostrato, comunque, contro il Portocorallo di essere stati più bravi di me, perché non si sono innervositi per un arbitraggio, a dir poco, scandaloso”.



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