ANNO IX - N° 76 - VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Giovanni Cannata
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Giovanni Cannata. Il Rettore dell'Università del Molise ha avuto la forza e la capacità, in una terra troppo spesso omertosa, di dire la sua dopo il taglio di 22 milioni di euro all'Ateneo decretato dalla Regione. E alla risposta della stessa Giunta regionale è tornato a parlare per specificare che a casa sono stati già mandati i ricercatori. Le diatribe tra enti e istituzioni non possono intaccare il buon andamento delle strutture chiamate, come in questo caso, a offrire qualità e cultura ai giovani.
Il Tapiro del giorno a Salvatore Ciocca
SANITÀ
Ex Cattolica, i sindacati contro i licenziamenti Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Ciocca. Il consigliere regionale delegato alla Protezione civile ha ritenuto rigettare il grido di allarme delle imprese edili che non percepiscono ancora un euro per i lavori fatti per la ricostruzione post sisma. Eppure era stata proprio la Giunta, prima di Ferragosto, a dire che sarebbero stati pagati almeno 5 milioni per i lavori realizzati. Ad oggi, però, le aziende ancora non riscuotono nulla. E questo grido di allarme sarebbe da rigettare per il consigliere regionale delegato Ciocca?
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REGIONE
Numeri in crescita per dirigenti e funzionari A PAG. 2
CAMPOBASSO
E’ polemica dei genitori sulla scuola Collodi A PAG. 7
TAaglio lto
2 6 settembre 2013
I boiardi che hanno impedito ogni tentativo di cambiamento non si faranno certo da parte
Il nuovo atto di organizzazione dei servizi regionali non elimina il cancro del clientelismo e del favoritismo Cosa verrà fuori, e con quale capacità d’incidenza nel rinnovamento delle strutture e della qualità dei servizi, è tutto da vedere
La Regione Molise è un ente vecchio di mezzo secolo, che opera su schemi organizzativi obsoleti, molti dei quali fatti su misura per realizzare vantaggi di carriera e di remunerazione al personale. Che alle urne ha saputo spesso sdebitarsi nei confronti degli amministratori che ne hanno tenuto conto. Schemi che alla lunga, proprio per essere stati tarati su esigenze particolari e non sull’efficienza, sull’efficacia, e sulla trasparenza, hanno mostrato la corda ed oggi costituiscono il più grosso ostacolo alla modernizzazione dei servizi e degli apparati regionali. Un palla di piombo al piede della nuova giunta prigioniera, come
tutte le altre giunte precedenti, di un pugno di boiardi che hanno impedito e impediscono ogni tentativo di mettere ordine, di creare efficienza, di stabilire gerarchie e responsabilità. Siamo convinti che il travaglio per arrivare ad un nuovo atto di organizzazione dei servizi regionali sarà lungo e faticoso. Perché c’è la solita contraddizione di fondo a fare da ostacolo: il pugno di boiardi che ha impedito e che vorrà impedire di cambiare lo stato di fatto che gli torna comodo e remunerativo. Fintanto l’ipotesi di un nuovo atto di organizzazione della Regione si avvarrà del contributo degli apparati di vertice interni (sentite le organizzazioni sindacali), è improbabile che si arrivi ad una qualche conclusione, nonostante l’ipotesi di organizzazione che la giunta sta valutando, per buona parte mantenga le cose come sono, e le innovazioni appaiono un ulteriore vantaggio da poter mettere a frutto da parte dell’apparato dirigenziale. Vogliamo dire che, come per il passato, l’organizzazione che si vorrebbe introdurre, mantiene la sua quota di clientelismo e di favoritismo. Sfacciatamente. Sono i numeri a dirlo e saranno i numeri, una volta redatto l’atto conclusivo di organizzazione, a
ribadirlo. Basandoci sull’ipotesi formulata di una nuova e diversa organizzazione dei servizi, si ha l’impressione di un gigantismo che non annuncia niente di buono. La Regione avrà 4 aree: Programmazione regionale, coordinamento delle politiche di sviluppo territoriale; Attività produttive, agricole, forestali e ittiche; Politiche formative, culturali, del lavoro e del sociale; Politiche del territorio, dell’ambiente e delle infrastrutture, e quattro direzioni d’area. Una direzione generale e una direzione generale per la salute. Quindi 51 servizi: da quello di gabinetto del presidente della Regione e degli affari istituzionali a quello del sistema informativo. I servizi a loro volta prevedono le materie di competenza di ciascuno. Qui i numeri salgono vertiginosamente. Abbiamo contato 613 titoli tra cui l’ufficio per le relazioni esterne, la gestione dello stemma e del gonfalone della Regione. Oppure, l’ufficio per le attribuzioni regionali in materia di persone giuridiche. O ancora il supporto tecnico e organizzativo al Nucleo di valutazione per l’attività e le prestazioni dei dirigenti; all’Amministrazione regionale nei confronti e nei negoziati con
"I lavori non vengono pagati dal 22 aprile" L'Acem denuncia i ritardi della Regione nonostante le chiacchiere CAMPOBASSO. "Le imprese sono state solo prese in giro". Lo sostiene Corrado Di Niro, presidente dell'Acem. "Ricostruzione post sisma, dopo gli annunci della giunta e i titoloni
di giornale, la verità raccontata direttamente dalle aziende creditrici, ormai sull'orlo del fallimento. I lavori non vengono più pagati dal 22 aprile scorso – ha rivelato – e su ben 344 inter-
diversi livelli di governo nazionale e comunitari; all’attuazione della politica di coesione nazionale e comunitaria e dei relativi documenti di programmazione approvati; all’organo politico in tema di raccordo e razionalizzazione delle politiche di intervento realizzate attraverso la partecipazione in Enti e Fondazioni; al servizio competente per la riscossione di entrate derivanti dalla gestione del demanio e del patrimonio regionale; al direttore generale per l’attività di coordinamento dei direttori d’area ed i rapporti con l’esecutivo regionale. Una enormità che traduce ciò che abbiamo paventato e fatto cenno: clientelismo e favoritismo. Un enorme sminuzzamento di competenze e di attribuzioni. Ci fermiamo qui perché il magma organizzativo è tale e tanto che non può certo essere riassunto in un articolo di giornale. L’ipotesi di organizzazione, ripetiamo, è vasta e articolata. Cosa ne verrà fuori, e con quale capacità d’incidenza nel rinnovamento delle strutture e della qualità dei servizi, è tutto da vedere. Specie se rimarrà intatta la cappa della clientela e delle premialità ad personam. Dardo
venti complessivi di classe A, per un totale di 64milioni di euro, il rischio concreto che si sta per correre è quello di non ricevere i pagamenti, sia quelli già maturati che quelli da maturare ancora. Una situazione drammatica che sembra contrapporre due mondi distinti e separati, quello virtuale della politica, dei progetti, dei numeri, delle idee e quello reale, dove le imprese, sull’orlo del fallimento, sono chiamate a fronteggiare i problemi di domani, con un’unica constatazione in tasca: quella di non aver rimosso un centesimo di quanto sbandierato fino ad adesso".
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6 settembre 2013
Il capogruppo del Pd prende le distanze sull'aumento delle indennità e sul quinto assessore
Segnali di rottura: Totaro si sgancia da Frattura A Palazzo Moffa slitta la discussione sull'aumento dell'esecutivo: dall'aula esce anche Nunzia Lattanzio CAMPOBASSO. Ha fatto da relatore alla proposta firmata da Frattura e Niro che ha decretato l'aumento di circa mille eurp delle indennità regionali. Oggi Francesco Totaro annuncia il ritorno dell'argomento in Consiglio con una proposta, a firma del Pd, volta ad eliminare l'articolo 7, i fondi per i cosìdetti portaborse. Smentendo, automaticamente, le dichiarazioni del suo presidente Frattura che per tutta l'estate non ha fatto altro che ripetere la non veridicità dell'aumento, e la giusta remunerazione per la classe politica perchè loro lavorano. Ma Totaro precisa anche altro: "“Dopo la riduzione del numero dei consiglieri regionali, dei componenti della Giunta (4) e dei gettoni di presenza per i consigli di amministrazioni degli enti sub regionali e dei consorzi industriali, come ulteriore segnale il Gruppo consiliare del Pd si farà promotore dell’abolizione dell’articolo 7”. La lotta vera, quella che porta all'ulteriore rottura della maggioranza, è la questione del quinto assessore. Richiesta avallata da Frattura per aumentare il suo esecutivo. Ma mentre l'idea era nata per accontentare Rialzati Molise, oggi sembra che il governatore stia pesando di cambaire il tiro in-
serendo sempre qualcuno del Pd che, per sua sfortuna, potrebbe altrimenti stringere accordi con Roberto Ruta. La maggioranza ci ha provato l'altro ieri a portare la legge in Consiglio. Il centrodestra ha chiesto un rinvio accettato dal centrosinistra. Segnale evidente che in coalizione ci sono diverse anime disposte anche a dire di "no" alle richieste del presidente Frattura. Infatti lo stesso Totaro e il consigliere dell'Udeur Nunzia Lattanzio sono in prima linea e disposti a prendere pubblicamente le distanze da questa maggioranza di cui fanno parte. All'internoi del Pd, se il tutto dipende da posizioni di lotta all'interno del partito, non é dato sapere. Con Fioroni che appoggia Renzi che farà Ruta? E Leva che invece segue la linea Bersani? Totaro ad oggi è sempre stato affiancato a Roberto Ruta ma la sua amicizia con il segretario Leva è però quasi indissolubile. Senza contare l'avversione di Totaro per gli atteggiamenti di Frattura e l'ostilità verso l'assessore Facciolla. Riuscirà Frattura a ricucire i rapporti? Intanto la rottura si manifesta con l'articolo 7. Va eliminato, secondo Totaro, perché "rinunciandovi semplicemente, si correrebbe il rischio di ritrovarselo accreditato per intero a fine legislatura, come già accaduto.
Ragion per cui, indipendentemente dall’esito del parere tecnico chiesto all’Ufficio Legale del Parlamento sulla legittimità dell’articolo 7, è ora di dire basta e lanciare un primo, concreto segnale all’opinione pubblica molisana, che ha votato il centrosinistra anche per la riduzione dei costi della politica”. C'é solo una domanda: ma tu, Francesco Totaro, che quest'idea l'hai tenuta chiusa in un cassetto dall'inizio, perché ti sei fatto abbindolare dal suono delle sirene lo scorso luglio?
L’intervento
Art.7: Autonomia e funzioni del Consiglio Regionale La soppressione dell’art. 7, L.R. 3 giugno 2002, potrebbe risultare una giusta operazione se mirata ad evitare l’ipotetico uso distorto di quel contributo che, sin dall’entrata in vigore della richiamata misura legislativa, ovvero da ben 11 anni, è stato erogato e percepito dai consiglieri regionali a “titolo di rimborso forfettario”, senza rendicontazione. Il famigerato art. 7, oggetto di tanta cattiva pubblicità, in realtà nacque e fu introdotto dal legislatore regionale per scopi costituzionalmente validi. Entrando nel dettaglio, il comma 2, che recita come segue: ‘il fondo potrà essere utilizzato per la stipula di contratti privatistici a ter-
mine, per collaborazione, per fornitura di servizi specifici occorrenti e per l’assistenza ai consiglieri’, pone le basi per favorire un duplice vantaggio: occupazione per un numero elevato di giovani, e formazione mirata per la puntuale conoscenza giuridica e politico-amministrativa dell’attività svolta dal singolo consigliere regionale e dalla struttura consiliare. L’inghippo, quello afferente la trasparenza e la correttezza nella gestione contabile e finanziaria del fondo, risulta quindi essere l’unico elemento demonizzante, mentre lo stimolo che tanti giovani potrebbero trovare nel corso dei lunghi 5 anni di consiliatura, andrebbe, natural-
mente, salvaguardato. Mi preme ora volgere l’attenzione su un altro aspetto di rilevante importanza che sembra essere passato inosservato. Il ridimensionamento del ruolo del Consiglio e le seppur condivisibili sforbiciate a cui assistiamo negli ultimi mesi, l’assegnazione di numerose deleghe a ben 6 consiglieri regionali, la presenza in Consiglio di 3 consiglieri componenti l’esecutivo, tutto ciò tende a deprivare nell’autonomia e nella propria funzione il Consiglio regionale. Appaiono, in tal guisa, minate le prerogative dell’Assise più alta del Molise. La riduzione dei costi della politica in seno
alla Giunta regionale, con estrema franchezza, in questo contesto di pubblica denuncia permanente non ha ricevuto la stessa attenzione riservata all’Assemblea regionale. Richiamando un principio costituzionale, ritengo che in questo particolare periodo storico, in cui si accentuano le caratteristiche personalizzanti della rappresentanza politica, sia quanto mai importante un’azione di riequilibrio tra le due figure istituzionali, Presidente e Consiglio regionale, poiché entrambe traggono legittimazione democratica dalla stessa fonte: il voto popolare. Ritornando all’art. 7, il problema pare quindi non essere quello della sua struttura, ma il calibrato aggettivo “forfettario”, intralcio superabile con la soluzione offertaci dal Parlamento europeo che prevede, in riferimento all’introduzione delle figure degli assistenti ai consiglieri/parlamentari, quanto segue: un’unica tipologia contrattuale con griglia salariale definita.. Il Consigliere Nunzia Lattanzio
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4 6 settembre 2013
"E basta a dare fastidio alle imprese" L'Atm interviene dopo l'ennesima lettera della Regione sulle fermate lungo le linee CAMPOBASSO. "Siamo stati abituati negli ultimi mesi a scambi di vedute, di varia natura, tra la maggiore azienda di trasporto pubblico locale e l'Assessorato regionale competente. Sul terreno, pagamenti arretrati, corse autorizzate e non, fatture esatte o non esatte, gare di appalto e via discorrendo. Questa volta, alla base della controversia, le fermate lungo le corse che gli autobus effettuano sul tutto il territorio regionale". Lo sostiene il direttore del servizio Atm, Giovanna De Santis. "La Regione Molise, nella persona del Direttore del Servizio Mobilità, ha inviato una comunicazione piuttosto decisa in merito all'argomento. Nella fattispecie, attraverso detta nota, l'avv. Angela Aufiero, invita le ditte concessionarie ad effettuare lungo il tragitto soltanto fermate previste dal programma di esercizio ed autorizzate dall'art.352 del Regolamento di attuazione del Codice della Strada, declinando responsabilità da parte dell'Ente qualora non si utilizzino quelle unicamente. Tale intimazione, di fatto, tocca parecchio gli autobus che effettuano le tratte verso i piccoli comuni, dove spesso alcune fermate si "improvvisano", causa mancanza di siti idonei".Nella sua nota di replica, la De Santis
solleva un problema di fondo che è quello sull'autorizzazione delle fermate. Infatti, a detta sua, quelle che i pullman della sua Azienda effettuano, sono proprio quelle indicate dalla Regione Molise, che è responsabile della sicurezza delle stesse. Quindi, tale breve e fugace nota, appare piuttosto paradossale, toccando poi argomento delicato e complesso. Premesso questo, secondo l'imprenditrice, il problema sembra assumere una diversa connotazione rispetto a quella della questione intrinseca della sicurezza delle soste."nfatti, se la nota dell 'avv. Aufiero dovesse esser presa alla lettera, i pullman, di fatto, non effettuerebbero quasi più fermate, creando un
disservizio ai passeggeri. Oltre a questo tecnicismo, poi, la De Santis non le manda a dire e testualmente afferma, nei confronti della Dirigente "Sembra, alla luce delle svariate iniziative che Ella sta assumendo nei diversi segmenti del trasporto pubblico locale, anche e soprattutto in merito a procedimenti già da lungo tempo avviati, che stia prevalendo un clima di diffidenza e, a volte, perfino di contrasto verso un'azienda che fin ora ha ben funzionato, garantendo servizi capillari a tutto il territorio regionale ed anzi ha anche ottenuto lusinghieri risultati, che vengono riconosciuti a livello nazionale, per quanto riguarda lo stato di attuazione di riforme e di rior-
ganizzazione del comparto altrove ancora fermo a vecchi schemi. Fa specie constatare come alcuni dipendenti regionali lavorino quotidianamente contro gli interessi della Regione e contro quelli della collettività, pur di soddisfare interessi privati di terzi. Saremmo davvero preoccupati, come Azienda di trasporto, ma siamo sicuri che non è così, se la fonte ispiratrice di tante iniziative, come molti asseriscono e menano vanto, dovessero essere gruppi fra loro coalizzati, di varia appartenenza, il cui unico obbiettivo, da tempo dichiarato, è quello di distruggere, di contrastare, di sollevare ad arte problemi con lo scopo di impedire il funzionamento dei servizi e l'attuazione dei provvedimenti di chiara e vagliata legittimità. La polemica sulla mancanza di sicurezza delle fermate è vecchia ed è una polemica ce appartiene interamente alle provocazioni irresponsabili di questi gruppi di facinorosi, che sembrano oggi trovare larga udienza." Dopo questa chiarissima e durissima posizione, il vertice A.T.M. si è detto in attesa di specifiche disposizioni sulle fermate, declinando responsabilità sulla ricaduta sull'utenza, nonché sull'adempimento delle clausole sul contratto di Servizio in essere".
Continua il successo dei vini italiani nel mondo e tra questi i vini molisani Siamo il Paese che esporta di più e che continua a vincere sul mercato con i suoi grandi vini, mentre arretra paurosamente la superficie viticola in Italia e nel resto del Mediterraneo. È iniziata la vendemmia in quasi tutte le regioni italiane e le previsioni parlano di buona qualità e, anche, di un aumento delle quantità (45 Mln di hl., con un recupero di quelle perse negli ultimi due anni Si prevede a fine anno una crescita degli scambi di vino a livello mondiale del 5%, secondo le stime elaborate da Corriere Vinicolo, mentre per l’Italia la crescita delle esportazioni si aggirerà intorno al 10% che non è poca cosa, visto che continua il successo dello scorso anno. Si parla di un valore pari a 35 miliardi di dollari alla fine del 2013, secondo l’andamento del primo semestre da poco trascorso, con l’Italia che andrà a registrare il record dei 5 miliardi di euro.A trarre maggior vantaggio dall’aumento degli scambi mondiali di vino è, sempre secondo le stime del Corriere Vinicolo, lo sfuso con un +10% per un valore pari a 4 miliardi e 300 mila dollari, a seguire il confezionato (+5% e un valore di quasi 25 miliardi di dollari) e, poi, gli spumanti per un valore di poco superiore ai 5,7 miliardi di dollari, con il Prosecco, sempre sull’onda del successo, con un +3,7% . Stante alle previsioni, gli spumanti dovrebbero far incassare al no-
stro Paese 900 milioni di dollari (+19%) e il vino confezionato 4,7 miliardi di dollari (+6%) che, in questa classe di vini, ci porta ad avvicinare la Francia sempre prima con il 26,1% delle quote del commercio mondiale, con l’Italia seconda con il 19%. È su questi mercati del mondo che si realizza la metà del fatturato del vino italiano, a dimostrazione che serve più che mai una strategia di marketing che porti a rafforzare questo dato e non a tenerlo sospeso con la paura di sorprese nel prossimo futuro. Con queste buone notizie viaggia la vendemmia che è appena iniziata un po’ ovunque, con gli Assoenologi che parlano di qualità e, anche, di un recupero delle quantità (intorno ai a 45 milioni di ettolitri) perse negli ultimi due anni. Speriamo che queste previsioni vengano confermate e che il vino torni ad essere la bevanda di tutti e non solo di un’élite, nel momento
in cui la scienza medica ha accertato che un bicchiere a pranzo e uno a cena, tutt’i giorni, fa bene per chi (come diceva Orazio) può bere. C’è da dire, però, che continua a scendere (ormai sotto i 40 litri procapite) il consumo e questo è, per me, un dato preoccupante per il futuro stesso del vino. C’è da dire, che se va avanti così, bisogna reimpiantare i vigneti là dove sono stati spiantati, con un dimezzamento delle superficie negli ultimi anni. Il vigneto Italia è grande 650.000 ettari che è poca cosa per il Paese del Vino per eccellenza. Non a caso in quanto a produzione siamo ancora una volta secondi alla Francia. Anche il Molise (nella tabella degli Assoenologi esiste insieme con la Basilicata, Val d’Aosta, Liguria e Calabria) segue quest’andamento produttivo e si dice che oltre un’ottima qualità, si dovrebbe raccogliere un 20% in più dello scorso anno. Pasquale Di Lena
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6 settembre 2013
I sindacati denunciano le tensioni con l'azienda per i licenziamenti
"Alla ex Cattolica solo ricatti" CAMPOBASSO. Per la fondazione nessuna soluzione al licenziamento. Così perentoriamente si sono presentati i rappresentanti di tutte le sigle sindacali al tavolo della conferenza stampa convocata stamane. " Possiamo definire chiusa la fase di perlustrazione con un risultato negativo, quello di un mancato accordo. Avevamo proposto una soluzione che non generava un impegno di risorse. Ricordiamo anche i fondi generati dalla formazione on the job, ma ad oggi non nessuna notizia su come siano stati usati. Vogliamo ricordare a tutti che recentemente, attraverso referendum, si era votato positivamente il contrato di solidarieta, ma tale procedura non è mai stata avviata senza una motivazione chiara e definita". Altro dato rilevante è che la Fondazione ha rigettato la cassa integrazione proposta dalla Regione, preferendo comunque il licenziamento. " La ex Cattolica - continuano i rappresentanti dei Sindacati - nonostante l'accordo di solidarietà ha addirittura preferito non garantire la restituzione delle somme generate dal contratto di solidarietà. Facemmo uno studio sul personale minimo da collocare e risulta quello attuale indispensabile all attività. A fronte di ulteriore richiesta di posti letto, ancora neanche riesce a riempire quelli che ha. Poi se ciò dovesse accadere senza quel personale non potrebbe catara torre i livelli minimi di assistenza. Coinvolgeremo anche altre istituzioni compreso l' ispettorato del lavoro". Su 45 nominati nelle lettere di licenziamento, 25 hanno mandato certificato medico di assenza, mandando in tilt la struttura. A causa di tali disagi si ricomincerà ad andare
fuori regione, nonostante le grandi tasse che i molisani continuano a versare alle casse." Dal 2010 ormai è sopravvivenza, senza programmazione senza ipotesi di crescita.Già si sono persi 100 posto di lavoro di lavoratori a termine. Se invece di pensare a chi deve fare cosa, si lavorasse attorno ad un progetto serio, non assesteremmo più a questa emorragia di lavoro. La politica oggi non si sta occupando si questo problema nel modo in cui dovrebbe.In qualità di sindacati riteniamo che l'accordo sottoscritto dopo il referendum anche in refettra non po' essere disdegnato dalla fondazione unilateralmente.Un accordo sottoscritto deve essere rispettato ed applicato altrimenti procederemo con attività anti sindacale, in quanto frutto di percorso costruito con la fondazione e con le altre parti. Chiederemo ai giudici se questo comportamento è contrattualmente corretto. La fuga di medici e professionisti fa intendere anche come la ex Cattolica voglia andar via". In alcuni
caso non ci sono più i farmaci per curare i pazienti La regione si dice disponibile alla cassa integrazione in deroga, con Petraroia, ma la fondazione non ha accolto tale eventualità. " Se la fondazione ha un piano di rilancio, si potrebbe anche ragionare di sacrifici, ma in un tale clima di confusione non è percorribile. Non si accetta la cassa integrazione che potrebbe garantire ancora 8 mesi di lavoro. Chiederemo alla direzione sanitaria le turnazioni, le coperture dei turni, per verificare gli standard necessari. Se si accetta la cassa integrazione e si ritirano i licenziamenti siamo disposti a riaprire un tavolo tecnico con l'azienda. Altrimenti siamo dinanzi ad un ricatto e nulla più". Non c'è più serenità dei lavoratori, e la conseguenza è che ne risente anche l'andamento aziendale. Dai sindacati viene chiesto anche di rivedere i requisiti per gli accreditamento ed attendono una convocazione urgente dal governatore.
Taglio di fondi: Unimol compatta contro Frattura L’Ateneo ribadisce le considerazioni espresse dagli Organi Accademici in merito alla cancellazione del finanziamento dell’APQ "Innovazione e ricerca universitaria" Con riguardo al comunicato pubblicato sul sito della Regione Molise, con il quale il Presidente architetto Paolo Di Laura Frattura, il vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, e gli assessori regionali, Vittorino Facciolla, Pierpaolo Nagni e Massimiliano Scarabeo hanno inteso replicare al documento approvato in data 3 settembre 2013 sia dal Consiglio di Amministrazione dell'Università degli Studi del Molise che dal Senato Accademico, con il quale si manifestavano stupore e delusione per la cancellazione del finanziamento dell'APQ "Innovazione e ricerca universitaria", l’Ateneo, astenendosi dall'entrare nel merito degli “apprezzamenti” di tipo personale rivolti al Rettore Prof. Cannata, ribadisce le considerazioni svolte nel predetto documento, segnalando: a) che il taglio effettuato dalla Regione com-
prende, in primis, 7 milioni di euro finalizzati, non all’edilizia, ma a finanziare circa 60 contratti e progetti destinati a giovani ricercatori, molti dei quali saranno costretti ad abbandonare la loro attività didattica e di ricerca; b) che i ritardi e le lacune cui si fa riferimento nel comunicato della Regione Molise, a giustificazione del “taglio”, non sono imputabili all’Ateneo, che ha tempestivamente e puntualmente elaborato i progetti, presentandoli secondo le indicazioni dei competenti uffici regionali; c) che il documento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione e dal Senato Accademico, in entrambi i casi all’unanimità. Il documento dell’Università, pertanto, non esprime una posizione personale del Rettore Cannata, bensì dell’Ateneo nelle sue diverse componenti (personale docente, tecnico-ammi-
nistrativo, studenti, rappresentanti esterni) presenti negli Organi accademici. Inoltre, si intende precisare che l’autonomia dell’Ateneo è presieduta dalle norme costituzionali e dallo Statuto e, nel suo ambito, ovviamente, non può non essere auspicata ogni forma di dialogo istituzionale secondo il principio della leale collaborazione. Si conferma la necessità del ripristino di un dialogo istituzionale sulla base dell’assunzione da parte della Regione di iniziative volte a garantire, come indicato nel suo comunicato, “un’eventuale nuova copertura degli interventi annullati”. Il tutto nell'interesse della collettività, dei giovani, dello sviluppo economico e sociale del territorio, che ambedue le Istituzioni pubbliche hanno il dovere di salvaguardare.
6 6 settembre 2013
Campobasso
Finanziato dal comune non si riesce ancora a capirne il fine pubblico.
Finanziato dal comune non si riesce ancora a capirne il fine pubblico A cosa serva, o sia servito fin qui, e servirà in futuro, il laboratorio di Criminologia costituito con deliberazione della giunta comunale il 28 ottobre 2004, non è una curiosità del cronista quanto un’esigenza di trasparenza che la pubblica amministrazione, nel caso il comune di Campobasso, è tenuta, per legge, a soddisfare, soprattutto se vengono impiegate risorse finanziarie. Siccome nella sussistenza del laboratorio concorrono risorse comunali anche significative, che venga detto a cosa serva o sia servito e servirà in futuro, appare richiesta legittima. Ad esempio, a cosa è servito l’aver speso 7.200 euro per la partecipazione del dottor Gianluca Tramontano e del professore Davide Barba, in qualità di consulenti, all’interno del progetto europeo Access ( Against Crime. Care for Elders Security and Support) commissione europea direzione generale giustizia, libertà e sicurezza? Dalla determina dirigenziale con cui è stata data la consulenza ai suddetti Tramontano (cognome familiare ai consiglieri comunali e provinciali di Campobasso) e Barba, abbiamo appreso che il progetto Access è “orientato ad informare gli operatori su come rapportarsi a uomini e donne
7.200 euro per la partecipazione del dottor GianlucaTramontano e del professore Davide Barba, in qualità di consulenti, all’interno del progetto europeo Access (Against Crime. Care for Elders Security and Support) anziane che abbiano avuto conseguenze negative a seguito di vittimizzazione, in particolare sulla memoria e, conseguentemente, sulla loro capacità testimoniale. Access orientato ad informare gli operatori su come rapportarsi a uomini e donne anziane che abbiano avuto conseguenze negative a seguito di vittimizzazione, in particolare sulla memoria e, conseguentemente, sulla loro capacità testimoniale. Access vuole fornire informazioni generali sulle condizioni di uomini e donne vittime del crimine, definendo quadri di riferi-
mento di servizi e strategie per recuperare la loro piena autonomia a seguito del trauma. Le forze di polizia, gli avvocati, ma anche gli operatori sociali hanno bisogno di particolari competenze e conoscenze per rapportarsi agli anziani e garantire loro sicurezza, anche accompagnandoli nel decorso seguito alla vittimizzazione. L’azione finale promossa dal progetto è quella di delineare dalle Linee Guida, per polizia locale e operatori, in grado di integrare i servizi territoriali per rispondere alle diverse esigenze emergenti”. Parole
grosse, impegnative per un’amministrazione comunale di una città dove il crimine non alberga in misura tale e tanta da giustificare il mantenimento in vita di un laboratorio di criminologia e tanto meno l’impiego di denaro pubblico per forniture consulenziali. A meno che, come sarebbe giusto fosse soddisfatta, la curiosità di avere notizie sugli esiti di queste partecipazioni e gli scopi per i quali sono state autorizzate, non ci dicano il contrario. E il laboratorio sia in grado di dimostrare nei fatti la propria utilità. Dardo
Presso la sede della Confcommercio saranno Territori e comunità, un nuovo bando L'obiettivo è quello di incoraggiare studi consegnate le Aquile a chi ha contribuito allo sviluppo economico e sociale del territorio e iniziative sullo sviluppo locale attraverso la sua lunga attività imprenditoriale CAMPOBASSO. La 50&Più organizza anche quest'anno l'evento “Aquile del Commercio 2013”, che si terrà domenica 15 settembre alle 17 e 30 presso la sede della Confcommercio in contrada Colle delle api a Campobasso. I soci riceveranno l'Onoreficenza delle “Aquile d’Argento”, “Aquile d’Oro” e “Aquile di Diamante”, rispettivamente per i 25, 40 e 50 anni di attività imprenditoriale dediti alla crescita della propria azienda e quindi dell’intero sistema economico e sociale
locale. Un modo per riconoscere l’importanza del ruolo attivo e prezioso rivestito da chi ha dedicato una vita al lavoro e allo sviluppo di questa città e questa regione. A seguire, esperti in materia tratteranno il tema: “Alimentazione ed esercizio mentale per vivere meglio e in salute”, con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione su come una corretta alimentazione e l’esercizio mentale possono aiutarci a vivere meglio in buono stato di salute e più a lungo.
CAMPOBASSO. Borghi Autentici d'Italia apre un nuovo bando di concorso per tesi di laurea incentrate su temi legati al Manifesto BAI, dal titolo "...territori e comunità che ce la vogliono fare...". L'obiettivo è quello di incoraggiare studi e iniziative su taluni temi dello sviluppo locale di interesse dei Comuni partecipanti alla rete nazionale Borghi Autentici e a questo scopo istituisce un premio di euro 2.500,00 da assegnare alla migliore tesi di laurea su argomenti che attengono alle condizioni e alle prospettive dei borghi e delle loro comunità. La tesi dovrà trattare contenuti di uno o due (massimo) dei cinque temi indicati di seguito: •I giovani sono il futuro del borgo, senza i quali il borgo non ha futuro; •L'altra metà del cielo nei borghi; •Lo scrigno dei borghi;
•Borgo intelligente; •Rifiuti zero. Possono partecipare al concorso i laureati o laureandi di qualsiasi facoltà universitaria italiana, pubblica o privata, che abbiano discusso o preparato una tesi inerente ad uno o due temi di cui sopra. I partecipanti devono aver depositato la propria tesi dal 2 settembre 2013, data di pubblicazione del presente avviso, e comunque prima della data di presentazione della richiesta di partecipazione al concorso. Le domande di partecipazione vanno inviate con gli allegati in pdf indicati nel bando, entro e non oltre il 30 aprile 2014, esclusivamente online all'indirizzo: premio.tesi@borghiautenticiditalia.it , utilizzando l'apposita domanda di iscrizione e specificando il tema o i due temi a cui si intende partecipare, pena l'esclusione dal concorso stesso.
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Campobasso
6 settembre 2013
Bimbi della materna Collodi da via Leopardi a via Scardocchia, trasloco ancora teorico L’utilizzo delle aule del piano terra dell’ex Romita dipende dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Comune e Provincia
La notizia del trasferimento della scuola materna Carlo Collodi al piano terra dell’edificio di via Scardocchia ha scatenato la reazione dei genitori dei bimbi che a pochi giorni dall’inizio delle attività didattiche non hanno avuto ancora alcuna comunicazione. E come potevano averla ? La Provincia è disposta a concedere al Comune l’utilizzo delle aule del piano terra della struttura che una volta ospitava il liceo Scientifico Romita ma, praticamente , il protocollo d’intesa tra i due enti ancora deve essere sottoscritto. Nell’articolo pubblicato ieri sulla Gazzetta del Molise, infatti, si precisa che la Giunta comunale ha approvato la delibera con cui si dà mandato al sindaco di stipulare il protocollo d’intesa ma, di fatto, è ancora tutto teorico e della futura intesa c’è solo lo schema. Ecco perché i diretti interessati non sanno nulla del trasferimento dei bambini della scuola materna. I genitori, come il dirigente scolastico, di sicuro sanno che que-
st’anno, con l’aumento del numero di iscrizioni alla scuola di via Leopardi , ci sarebbero state enormi difficoltà ad organizzare le classi. Il problema è stato risolto con il trasferimento della scuola materna Carlo Collodi in via Scardocchia ma le buone intenzioni non bastano, bisogna mettere nero su bianco. Nella delibera di Giunta comunale è infatti specificato che l’intesa tra Comune e Provincia ha effetto dalla data di sottoscrizione. Quindi, prima si sottoscrive l’intesa, prima i bambini della scuola materna potranno essere trasferiti. Considerando poi che nello schema viene anche specificato che il Comune s’impegna a realizzare la pavimentazione d’ingresso, i percorsi di accesso e un’uscita di sicurezza, è facile intuire che il tutto non si farà nel giro di pochi giorni ma ci vorrà del tempo. Quanto, non si sa. Di certo, l’anno scolastico inizia martedì e dove andranno i bimbi della Collodi resta un mistero. Teresa Manara
La lettera
Noi, genitori perplessi Questa mattina, 5 Settembre 2013, apprendo da alcuni organi di stampa locale che la scuola dell’Infanzia “Carlo Collodi” di Campobasso, dove ho iscritto al terzo anno il mio secondogenito, cambia sede collocandosi nella struttura dell’ex Liceo Scientifico “A. Romita” di Campobasso sita in Via Scardocchia, dichiarata a suo tempo inagibile, ma attualmente, a quanto si dice, messa in sicurezza. Premesso che non è mia intenzione entrare nel merito o quanto meno conoscere le motivazioni che hanno spinto verso questa scelta, è giusto che si sappia che ad oggi non c’è alcuna comunicazione ufficiale da parte della Scuola nei confronti dei genitori degli alunni circa questo spostamento. A quanto è dato sapere di ufficiale non c’è neanche la comunicazione del Comune (che ha avuto dalla Provincia la struttura) verso la Scuola. Quindi la scuola, ad oggi, ancora non ha le chiavi della nuova struttura. Addirittura, per quello che è scritto sugli organi di stampa, ci sono dei lavori da fare e poi si potrà procedere al trasloco. Secondo il calendario scolastico regionale l’apertura delle Scuole nella Regione Molise è prevista per il prossimo 10 Settembre cioè fra 5 giorni compreso sabato e domenica. Sono convinto che sia solo una “boutade” giornalistica e che quindi Martedì 10 Settembre 2013 potrò accompagnare regolarmente mio figlio alla Collodi ubicata in Via Leopardi per il suo terzo anno di Scuola dell’Infanzia, anche perché ripetere l’esperienza dell’anno scorso sarebbe veramente una “iattura”. Grazie Francesco Pilone GENITORE
ANNO IX - N° 76 - VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
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Isernia
11 6 settembre 2013
“Incendi, fenomeno preoccupante” Per l'assessore provinciale Taccone sono sempre meno i soldi a disposizione
Truffe on line, denunciate due donne L'operazione è scattata da parte della Polizia postale di Isernia
ISERNIA. "Quella degli incendi è una terribile piaga che, ogni estate, torna puntualmente ad affliggere il nostro Paese colpendo e devastando in particolar modo le regioni del sud Italia e le isole maggiori. Con il passare degli anni questo fenomeno ha assunto proporzioni sempre più gravi e preoccupanti e, nonostante il vero e proprio dispiegamento di forze ad opera dello Stato per limitarne le conseguenze, è diventato un problema di primaria rilevanza e urgenza". Lo sostiene l'assessore provinciale, Taccone. "L’impegno economico necessario per fronteggiare siffatta emergenza diventa ogni anno maggiormente significativo ma, al di là del dispendio di denaro pubblico che in alternativa potrebbe essere utilizzato per realizzare opere di comune interesse anziché per la lotta contro gli incendiari, il danno maggiore deriva dalla perdita e dalla distruzione di migliaia e migliaia di ettari di aree boschive con la loro flora e la loro fauna; talvolta arrivando persino a pagare con un triste tributo di vite umane. L’infaticabile lavoro, sia di prevenzione che di lotta e spegnimento, perpetrato dagli organismi preposti alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio come Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, Protezione Civile, nonché da una innumerevole quantità di volontari, non basta ad arginare l’opera nefasta e devastante degli scellerati piromani, veri e propri criminali responsabili della stragrande maggioranza dei roghi. Si stima infatti che oltre l’ottanta per cento degli incendi sia di origine
ISERNIA. I giovani componenti di tre associazioni isernine, A.S.D. Soft Air Isernia, A.D.A.T. Associazione per la Difesa dell’Ambiente e del Tartufo e Fontana di Trevi, in collaborazione con il Comune, la Provincia e la Proloco di Isernia e con la Regione Molise, hanno organizzato in occasione del “Settembre Isernino” una passeggiata tra gusto, storia e tradizioni di 7 km che si svilupperà tra sentieri, boschi e l’area preistorica dell’Homo Aeserniensis. “I tempi sono difficili. Continuiamo a dirci di essere una generazione di sfortunati. Noi – ha affermato con decisione Andrea Zullo dell’Associazione Soft Air – vogliamo fare il possibile per restare nella nostra città e nella nostra re-
dolosa. Il fenomeno dei roghi diventa ancora più preoccupante se si considera che, a seguito dei cambiamenti climatici che interessano il nostro pianeta e della conseguente diminuzione delle precipitazioni contemporaneamente all’aumento della media delle temperature, la situazione è destinata a subire ulteriori peggioramenti negli anni a venire. Per contrastare questo allarmante problema e ridurre in modo drastico questa angosciante statistica occorrono il contributo e l’aiuto di tutti. E’ fondamentale avere piena coscienza del fatto che si sta riducendo in cenere il futuro nostro e dei nostri figli. Soltanto con il massimo della collaborazione e della sensibilizzazione di massa riusciremo a tutelare l’ambiente dal pericolo e dall’insidia delle fiamme e a salvaguardare il territorio mettendone al riparo il prezioso patrimonio naturalistico. Abbiamo il dovere di contrastare con tutte le nostre forze coloro che, per incomprensibili e futili motivi, portano alla distruzione delle nostre aree boschive, è noto che basta un rogo di poche ore per mandare in fumo un patrimonio naturalistico e faunistico che nella maggior parte dei casi ha impiegato molti decenni per raggiungere estensioni, caratteristiche e biodiversità di inestimabile valore. Oltre al dovere di preservare le nostre foreste abbiamo il diritto di poterne godere i benefici e di consegnarle intatte alle future generazioni. Il nostro plauso pertanto a chiunque e con qualunque mezzo si oppone all’opera devastatrice dei piromani fosse pure semplicemente con l’ausilio di poche bottiglie di acqua minerale e di tanta buona volontà”.
ISERNIA. Nel decorso mese di agosto la Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Isernia ha deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria, una donna di Napoli la quale, attraverso l’utilizzo della rete internet, aveva posto in essere una truffa in danno di un cittadino residente nella provincia dell’Aquila. La presunta venditrice, dopo aver creato un falso sito e-commerce sul quale il denunciante aveva acquistato una telecamera marca Panasonic, si faceva accreditare su conto corrente postale la somma ricavata dalla finta vendita non provvedendo pertanto alla sua spedizione. Altresì la citata Sezione ha deferito all’Autorità Giudiziaria una trentaquattrenne, anch’essa residente a Napoli, per uso indebito di carte di credito e sostituzione di persona ai danni di una donna residente nella provincia di Isernia che, nel visionare l’estratto conto della propria carta postepay , constatava che erano state effettuate nr. 2 operazioni di addebito non riconosciute, di cui una per una ricarica postepay risultata, a seguito di indagini, intestata all’autrice del reato.
Passeggiata del gusto nel settembre isernino La valorizzazione di aree e risorse per potere sperare in un futuro per i giovani gione. è qui che vogliamo garantirci un futuro professionale, puntando sulle risorse che questo territorio ci offre e preservandolo dall’usura del tempo e dell’incuria. Capitalizzare il potenziale naturalistico di Isernia e dintorni, infatti, significa avere anche la possibilità di tutelarlo e di
proteggerlo, perché rimanga ai posteri come patrimonio e risorsa. Ecco com’è nata l’idea di ‘Passeggiata del gusto’. Quanti vorranno aderirvi avranno la possibilità di percorrere un cammino per riscoprire le antiche vie della transumanza e i sapori genuini d’una volta
12 6 settembre 2013
Termoli
Turista trentino muore mentre fa il bagno in mare Bando piscina comunale, opposizione interroga il sindaco
TERMOLI - Ancora un decesso in mare si è registrato ieri mattina sul lungomare Nord. A perdere la vita Giovanni Paolo Alberti, un 68enne turista del Trentino che si trovava in ferie con la moglie ed alcuni amici. La tragedia è avvenuta intorno alle 12 nel tratto di spiaggia libera a ridosso della Stazione di servizio Esso. L’uomo si trovava in mare quando, forse a causa di un malore, non ha dato più segni di vita. Ad accorgersi dell’accaduto la moglie che ha immediatamente chiesto aiuto ed un altro bagnante è intervenuto riportando a riva il corpo di Alberti. Nel frattempo è giunta sul posto l’ambulanza con i medici del 118 e volontari della Misericordia che hanno tentato, in tutti i modi, di rianimare l’uomo ma vanamente. L’uomo, insieme alla moglie ed alcuni amici, era giunto a Termoli per trascorrervi alcuni giorni di ferie. Gli uomini della Capitaneria di Porto accorsi sul posto hanno avvisato dell’accaduto il magistrato del Tribunale di Larino a cui spetta la decisione se far eseguire o meno l’autopsia.
Operazioni di polizia marittima: pesca abusiva e vigilanza area marina protetta delle Isole Tremiti LITORALE - La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Termoli, nella prima mattina di ieri, ha portato a termine una operazione di servizio per contrastare il fenomeno della pesca abusiva nel periodo di fermo dell’attività. Dopo aver atteso il rientro di una piccola unità da pesca negli approdi di Montenero di Bisaccia, sulla stessa sono stati rinvenuti attrezzi da pesca (reti e divergenti) appositamente predisposti ed adattati per consentire la pesca a strascico sottocosta con l’impiego di piccoli battelli. Si è proceduto quindi a sanzionare il comandante della barca per esercizio abusivo della pesca in tempi e luoghi vietati per un importo complessivo di circa 5.000 euro con relativo sequestro degli attrezzi illegali e del pescato sottomisura presente a bordo. E’ stata accertato, inoltre, l’imbarco di equipaggio non regolarmente assunto con conseguente contestazione della ulteriore violazione a carico del medesimo soggetto. L’attività di controllo nel periodo di fermo biologico assume particolare rilevanza vista la fondamentale esigenza di assicurare il ripopolamento ittico e proseguirà ad opera della Guardia Costiera di
Termoli nelle acque di giurisdizione. Va rimarcato che la gravità di detti comportamenti determina anche l’irrogazione di una sanzione accessoria direttamente applicata alla licenza di pesca e al titolo professionale del comandante che in caso di recidiva comporta la sospensione o il ritiro della documentazione abilitante all’attività. In altra operazione l’equipaggio del battello costiero GC B34, dislocato presso le Isole Tremiti, durante una ricognizione nelle acque della riserva marina, ha verificato la presenza di circa 3 km di filari di palangari non segnalati, (attrezzatura da pesca fissa in acqua dotata di ami) posizionati abusivamente da pescatori di frodo. Tutta l’attrezzatura è stata posta sotto sequestro e nei circa 150 ami erano stati catturati tre esemplari di tonno rosso (specie ittica pregiata con limitazioni di pesca e periodi di assoluto divieto quale l’attuale) per quasi 2 quintali e mezzo di peso. L’attrezzatura sequestrata, per la notevole estensione e per la posizione in cui è stata rinvenuta (in corrispondenza della rotta dei traghetti) poteva costituire un serio pericolo per la navigazione.
TERMOLI - Tra pochi giorni riprendono le attività nella piscina comunale e sono aperte le iscizioni ai corsi di nuoto anche se non tutto pare essere ancora chiaro.Almeno come sostenuto dai consiglieri comunali di opposizione che avanzano delle perplessità sulla definizione delle tariffe. Infatti, i firmatari del documento inviato al Sindaco, fanno esplicito riferimento alla definizione delle tariffe e al documento da trasmettere al Comune. Nel primo caso l’atto amministrativo stabilisce che: ”Il concessionario dovrà formulare le tariffe relative alla fruizione del servizio assicurando prezzi agevolati per favorire particolari attività (es. corsi di nuoto per scolaresche in orario mattutino etc), fasce di utenza meritevoli di attenzione sociale (anziani, disabili, utenti appartenenti allo stesso nucleo familiare, minori etc..), o per i residenti/associazioni del comune di Termoli. Le tariffe e le loro variazioni saranno proposte dal gestore e approvate della Giunta Comunale. Tali tariffe dovranno essere esposte a cura del concessionario in maniera ben visibile all’interno dell’impianto sportivo”. Nel secondo caso si fa riferimento alla documentazione da trasmettere al comune dove è riportato che: ”La convocazione in tutte le riunioni del Consiglio Direttivo di un membro designato dal Sindaco del Comune di Termoli che avrà solo parere consultivo e non esecutivo”. Per questi motivi I Consiglieri di opposizione interrogano il Sindaco per sapere: Il numero della delibera di Giunta comunale in cui sono state discusse e approvate le tariffe poste in essere dalla società appaltante; Dove sono “i prezzi agevolati” per i residenti del Comune di Termoli; Qual è il membro designato dal Sindaco autorizzato a partecipare al Consiglio Direttivo (numero atto di nomina) e a quante riunioni ha partecipato dalla stipula del contratto ad oggi.
La valorizzazione del patrimonio artistico e culturale per creare nuova occupazione TERMOLI - Scuola e Lavoro propone il corso di specializzazione per Cultural Manager finanziato totalmente dalla Regione Molise. Il Cultural Manager è una figura di alto profilo che si occupa della gestione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Possono accedere al corso i laureati disoccupati, inoccupati (anche in mobilità e in Cigs per cessazione attività o per procedure concorsuali) che possiedono un titolo di studio in ambito letterario, architettura, economico-statistico, politico-sociale. Il corso formerà Manager Culturali con competenze sia di carattere tecnico-specialistico (conservazione e fruizione dei beni culturali), sia di carattere manageriale, che spaziano dall’ambito economico e gestionale, al marketing e alla comunicazione d’impresa, con un focus su due temi di particolare attualità: la social innovation, ovvero la tecnologia applicata alla valorizzazione del patrimonio culturale e il legame del territorio e del contesto urbano al patrimonio culturale, in funzione di una rinnovata offerta turistico-culturale. L’immenso patrimonio artistico-culturale di cui gode anche la nostra regione, è tutt’ora un bacino inesplorato di possibilità occupazionali: ma per sfruttare appieno le sue potenzialità occorrono competenze e spirito di iniziativa. Non è un caso che il Decreto Lavoro appena pubblicato dal Governo (G.U. n. 193 del 22/08/13) ha istituito un apposito fondo a sostegno della tutela del settore dei beni culturali, attraverso la promozione di tirocini formativi e di orientamento nei settori delle attività e dei servizi per la cultura rivolti ai giovani. Il corso Cultural Manager, che è totalmente gratuito per i partecipanti, prenderà il via nel prossimo mese di novembre e prevede 270 ore di formazione in aula e 108 ore di stage e attività pratiche presso importanti aziende operanti nel settore dei beni culturali con sedi in Molise, Abruzzo, Lazio, Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. La scadenza per le iscrizioni è il 20 settembre 2013. Ulteriori informazioni sono reperibili presso Scuola e Lavoro di Termoli al numero 0875 702293.
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Termoli
6 settembre 2013
Lavori di manutenzione alle boe, ordinanza della Capitaneria vori anche i mezzi della Capitaneria di Porto, delle forze di polizia e di soccorso. I comandanti di unità navali in genere, in transito in prossimità degli specchi acquei interessati dovranno, secondo perizia marinaresca, transitare al di fuori della distanza di sicurezza ed alla velocità minima necessaria all’effettuazione delle manovre di governo. in modo da evitare di creare movimenti ondosi che possano disturbare lo svolgimento in sicurezza dei lavori; le unità navali adibite al trasporto passeggeri e merci dirette presso le banchine di San Nicola e San Domino nel periodo in cui le aree sono interessate dai lavori dovranno procedere con la massima cautela e perizia marinaresca allo scopo di evitare ogni possibile forma di pericolo.
ISOLE TREMITI – Nell’arcipelago delle Diomedee sono in atto i lavori di manutenzione alle boe perimetrali della riserva marina ed ai relativi segnalamenti marittimi con l’impiego di un unità appoggio e di un sommozzatore in immersione. A salvaguardia dell’incolumità fisica delle persone, la Capitaneria di Porto di Termoli ha emanato una ordinanza che, fino al 15 settempre prossimo, lo specchio acqueo perimetrale all’unità navale impiegata nei lavori per un raggio di 100 metri è interdetto alla navigazione, ai transito e alla sosta di tutte le unità navali nonché allo svolgimento di ogni altra attività connessa con il mare sia di superficie che subacouea. Dal divieto sono esonerati oltre alle unità dirette dalla Società che esegue i la-
Sede giudiziaria di Termoli si trasferisce a Larino TERMOLI – Mancano pochi giorni alla chiusura definitiva della sede staccata di Termoli del Tribunale di Larino. Tutto è pronto per il trasloco dei fascicoli ed arredi che entro il 13 settembre saranno collocati nella sede di Larino. Trasferimento dovuto allo Spending review dell’ex governo Monti che prevede la soppressione di 220 sedi distaccate di tribunali in tutta Italia. Il trasferimento degli atti ed arredi è stato disposto con la “massima urgenza” dal presidente del Tribunale di Larino. Nella ormai ex sede del Tribunale termolese di via De Gasperi saranno aperti gli uffici del Giudice di pace.
Giudici popolari, nomina della commissione comunale SAN MARTINO IN PENSILIS - La legge regola le attribuzioni dei Comuni in materia di formazione degli elenchi dei Giudici Popolari delle Corti di Assise e di Assise di Appello. Gli elenchi sono formati da un’apposita Commissione composta dal Sindaco o da un suo rappresentante e da due Consiglieri comunali e che la Commissione deve essere rinnovata a seguito della consultazione Amministrativa del 6 e 7 maggio 2012, la Giunta municipale ha deliberato di nominare, quali membri della Commissione comunale per la formazione e l’aggiornamento degli Albi dei Giudici Popolari delle Corti di Assise e delle Corti di Assise di Appello, presieduta dal Sindaco, con facoltà di farsi rappresentare: il consigliere di maggioranza Pasquale Mangiarape e il consigliere di minoranza Giovanni Di Matteo.
FIBA Confesercenti richiesta stato di crisi del comparto balneatori LITORALE - Lunedi 9 settembre alle ore 12 presso la sede della Confesercenti di Termoli, in Via Cavour 9, il Presidente Regionale della FIBA Confesercenti Pietro D'Andrea terrà una conferenza stampa e rilascerà dichiarazioni inerenti: la richiesta stato di crisi per calamità naturale (tromba d'aria del 24 giugno 2013); la situazione di crisi del comparto balneare per la stagione 2013.
Incontriamoci insieme - Il Meeting della Solidarietà 2013 CAMPOMARINO - Si svolgerà sabato, 7 Settembre, a partire dalle ore 9 presso la Chiesa Santo Spirito a Campomarino la 9^ Edizione del Meeting della Solidarietà. L’appuntamento inizierà alle 9 con il benvenuto agli ospiti da parte degli organizzatori e
poi la mattinata trascorrerà tra diverse animazioni. Dopo la sosta per il pranzo si riprenderà con le animazioni, equitazione e sport fino alle ore 18 quando don Rosario Candigliota celebrerà la Santa Messa nella chiesa della parrocchia Santo Spirito.