ANNO IX - N° 58 - MERCOLEDÌ 7 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Di Lisa e D'Angelo
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Di Lisa e D'Angelo. I due sindaci rispettivamente di Roccavivara, Domenico Di Lisa e di Montefalcone del Sannio, Gigino D'Angelo questa mattina terranno una conferenza stampa sui costi della Casta. La denuncia è ancora più forte perchè viene da due sindaci di piccoli comuni che conoscono ogni giorno sulla propria pelle i disagi e le difficoltà dovuti alla mancanza di fondi. Tutto questo mentre in Consiglio regionale si è pensato bene di far passare gli aumenti degli stipendi ai singoli consiglieri.
Il Tapiro del giorno alla Rai
Il Tapiro del giorno lo diamo alla Rai. E' possibile che da anni nessun molisano riesca più a potere lavorare giornalisticamente presso la sede regionale? La struttura molisana, infatti, sta conoscendo solo l'arrivo, di tanto in tanto, di giovani promesse provenienti da fuori regione che, dopo un periodo di tirocinio, tornano nelle rispettive sedi. Ed arriva, puntualmente, un'altra schiera di giovani di belle speranze. In questo andirivieni, però, nessuno ha in tasca la carta d'identità di residente in Molise. Non è un fatto grave?
REGIONE
Le assunzioni alla Rai non includono i molisani A PAG. 4
POLITICA
Dove costruire la sede regionale? La confusione in maggioranza A PAG. 5
CAMPOBASSO
Il Comune prova ad appaltare alcune opere A PAG. 7
TAaglio lto
2 7 agosto 2013
Conferenza stampa dei sindaci di Roccavivara e Montefalcone del Sannio stamani, alle 11, presso l’incubatore delle imprese in Via Monsignor Bologna
Di Lisa e D’Angelo contro la “casta” regionale e in difesa dei cittadini Invito alla società civile a svegliarsi dal torpore che sembra anestetizzarla e a manifestare la propria indignazione di fronte ad atteggiamenti che offendono chi soffre e chi non ha più alcuna prospettiva di futuro Due sindaci di sinistra, una sinistra interpretata sempre in chiave ideale e non ideologica, Domenico Di Lisa, primo cittadino di Roccavivara, e Gigino D’Angelo, primo cittadino di Montefalcone del Sannio, stamattina, alle 11, presso l’incubatore delle imprese in Via Monsignor Bologna, affronteranno le vessate questioni dell’aumento delle aliquote Irpef, dell’Irap e del bollo automobilistico a carico dei cittadini, e dell’aumento degli emolumenti in favore dei consiglieri regionali, in barba a tutti gli impegni elettorali. E’ la prima reazione significativa del mondo amministrativo molisano alle mattane della maggioranza regionale, la cui intenzione va ben oltre l’analisi e la critica dei fatti, nel tentativo di promuovere e assecondare una mobilitazione dell’opinione pubblica perché manifesti la propria indignazione ed esca fuori dal torpore in cui pare essersi confinata. La protesta, per quanto legittima, soppesata, credibile e concreta degli addetti ai lavori, cioè di coloro che hanno le mani in pasta nella pubblica amministrazione e nella militanza politica, spesso ha un effetto leggero, a volte impalpabile, sulla scorza dura degli interessi economici e personali della casta politica. Occorre pertanto che si levi forte e minacciosa (se neces-
sario) la voce del cittadino che, in buona sostanza, è la vittima dell’arroganza del potere. Di Lisa, già consigliere regionale, e D’Angelo, già consigliere provinciale, sono voci “nobili” della sinistra, autori, in diverse circostanze, di prese di posizioni critiche in contrasto con il viatico qualunquistico e affaristico della maggioranza dei colleghi. Si ripetono in questa loro diversità fatta di riflessioni, valutazioni e considerazioni a largo raggio in difesa dei valori (che ancora rimangono) della socialità e, quindi, della giustizia, dell’equilibrio, della trasparenza. Detta da loro, la vergogna del consiglio regionale, autore della più strafottente dimostrazione di forza mettendo tasse ai cittadini e altri soldi nelle tasche dei consiglieri, è certamente un gesto incisivo, credibile, destinato a mettere con le spalle al muro i partiti della colazione di sinistra che, benché inquinata dalla parte peggiore della destra che ha cambiato bandiera, si dice e si professa tale. Oddio!, con un liberale della più bell’acqua come Frattura al vertice della giunta; con un già democristiano alla presidenza del consiglio, e un gruppetto di voltagabbana (sempre di destra) a tenerli in piedi, c’è poca da stargli dietro. Di Lisa e D’Angelo hanno
rotto gli indugi su una vicenda le cui ricadute sono pesantissime sulle spalle dei cittadini contribuenti (onesti). Il salasso che gli verrà praticato a partire dal primo gennaio 2014 con l’aumento delle aliquote Irpef, dell’Irap e del bollo automobilistico, probabilmente li desterà dal torpore, li farà reagire, prendere posizione contro un atto di
violenza amministrativa finalizzato alla ricerca di risorse finanziarie per aumentare le indennità dei consiglieri, degli assessori e dei presidenti di giunta e del consiglio. Due sindaci, legittimati più di ogn’altri a parlare a nome e per conto della gente. E, per di più, di sinistra! Dardo
La lettera aperta
Costi politica, il Pd faccia un passo indietro Il Circolo PD Oratino esprime il proprio dissenso verso i provvedimenti presi dal consiglio regionale del Molise in attuazione del decreto legge 174/2012, imposto dal Decreto Monti, legge che nel titolo cita “Riduzione dei costi della politica …”. Dai dati si evidenzia infatti un adeguamento alla normativa nazionale ma si evince un aumento delle spese accessorie diaria e rimborso spese, per lo piu' esentasse, non accettabili in un'ottica di riduzione dei costi della politica che deve essere un baluardo dell'azione
politica ed istituzionale del Partito Democratico a tutti i livelli, ancor più in un momento di crisi diffusa nel tessuto socio economico molisano. Gli aderenti ed i simpatizzanti del Circolo PD di Oratino fanno appello agli organismi reg.li di partito e ai propri rappresentanti in consiglio reg.le per rivedere questi provvedimenti, riducendo i costi degli organismi istituzionali e dirottando i fondi recuperati verso azioni che rilancino l'occupazione e lo sviluppo economico della Regione Molise.
Sono inoltre pronti a iniziative pubbliche, petizione popolare ed anche alla restituzione delle tessere di partito qualora non si mettano in discussione tali provvedimenti ed il partito non prenda le distanze dalle scelte del consiglio regionale. A tutto questo il Partito Democratico del Molise deve rispondere con forza.Nessuno deve rimanere indietro, rispettiamo la dignità e la difficoltà economica dei molisani e ripartiamo insieme! Il Circolo Pd Oratino
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TAaglio lto
7 agosto 2013
Fischi e insulti: la casta sfila e sfida gli indignati Protesta del Movimento 5 stelle davanti al Consiglio regionale per l’aumento delle indennità CAMPOBASSO. Non si può certo parlare di una manifestazione di protesta popolare quella che è andata in scena in via IV Novembre a Campobasso. Il popolo, in massa, non ha partecipato. Ma i cittadini che hanno preso parte al sit in davanti al Consiglio regionale hanno fatto sentire la loro voce contro l’aumento delle indennità che i consiglieri regionali, grillini a parte, si sono approvati spacciandole per riduzione. Ed anche se il presidente Frattura definisce popu-
lismo questo genere di rabbia, ed anche se la stessa rabbia non ha portato in piazza centinaia e centinaia di cittadini, il malumore per ciò che la classe politica molisana ha consumato senza dimostrare un minimo di sensibilità in questo periodo di crisi, quel malumore è tangibile. E non ci sono parole né cedolini da sventolare che possano far placare gli animi. Così l’ultima seduta prima delle ferie estive si è consumata a suon di “vergogna” pronunciato tra i fischi. Tra di
loro, tra gli indignati, sfilavano i politici per fare il loro ingresso a Palazzo Moffa e procedere al penultimo lavoro decisionale prima di andare in vacanza. La Fusco Perrella si urta, la Lattanzio non ci sta a questo genere di comportamenti e si lascia sfuggire qualcosa come querela per ciò che si dice. Già, proprio lei, la consigliera dell’Udeur che nel giorno della votazione per l’aumento delle indennità ha letto in aula la relazione per spiegare i motivi dell’altro aumento:
quello delle tasse. Nico Ioffredi, il cognato del presidente Frattura, eletto con Sel, si ferma e annuncia che ha già firmato per la rinuncia al bonus dell’articolo 7, i cosìdetti portaborse. La firma l’ha protocollata, a detta del vendoliano, proprio ieri mattina. Si è fermato anche Paolo Frattura. Coraggioso o populista? Perché il fermarsi a parlare con i manifestanti non toglie la vergogna di cui si è reso oggetto insieme a tutti gli altri, al di là del colore politico.
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TAaglio lto
7 agosto 2013
Rai, chi entra e chi esce Nessun molisano nella rotazione dei giornalisti alla Tv pubblica
CAMPOBASSO. Agosto sahariano malori e colpi di sole all’ordine del giorno e Rai che macina in ambiente con aria condizionata bidoni su bidoni. La premessa è che nulla è contestato ai bravi colleghi che, attualmente in servizio presso il Tgrmolise, pare stiano lasciando il nostro capoluogo per migliori destinazioni (nonostante il contratto sembra obbligasse a non chiedere trasferimenti nel quinquennio), nè per gli 8 nuovi che andranno in redazione Rai Molise. Si è trovata la quadratura del cerchio: i 3 già sono iscritti al sindacato, altri 8, in arrivo, si iscriveranno andando ad ingrassare le fila dei supporter dei vertici Assostampa Molise. Ma il vero problema non è questo, sta a monte, nella organizzazione di questo diabolico marchingegno che, come ultimo provvedimento, porta ad un bando di selezione interna finalizzata ad individuare 40 giornalisti da destinare alle redazioni di Milano, Napoli e Torino. Ma come funzionano le selezioni in Rai? La Rai, pur essendo una SPA partecipata totalmente dal Ministero del Tesoro (99%) assume tramite i bacini dei precari storici che hanno avuto rapporti con la Rai, che sono stai oggetto di contrattazione e ora costituiscono un numero chiuso per contratti. Una quota dei giornalisti vengono assunti facendo riferimento alla scuola di giornalismo di Perugia partecipata finanziariamente dalla Rai e a cui si accede tramite concorso dopo la laurea. Quindi Dracula paga il suo sicario per procurarsi sangue fresco. Nella disattenzione totale, a partire dal Presidente della commissione Vigilanza, al Direttore Generale ed al cosiddetto sindacato unitario USIRAI è stato bandito l’avviso di selezione interna giornalisti 2013, avviso a cui nessun professionista che non ha avuto rapporti di lavoro con la Rai potrà partecipare. Perché nel Molise non è stato mai costituito o istituito il bacino dei disoccupati e dei precari? Una risposta potrebbe darla una seria indagine giudiziaria qualora se ne ravvisasse la necessità perché in presenza di eventuali reati. Dall’altra parte ai professionisti, esclusi a prescindere, dalla possibilità di partecipare all’avviso pur in possesso dei prerequisiti di iscrizione all’albo e di laurea specialistica non resta altro che promuovere una class action nei confronti della Rai. Potrebbe mai un professionista di Ventimiglia disoccupato accollarsi il
costo di una vertenza al Tar Lazio? Su questo gioca l’azienda. Forse un’azione comune presso il Giudice del lavoro, presso il Tar competente e presso gli uffici del Pubblico Ministero, potrebbe aprire uno squarcio in un’atmosfera plumbea di connivenze, “raccomandazioni” ed eventuali prestazioni. Intanto, sotto l’ombrellone godiamoci il rispetto per la speending review della Boldrini attuale Presidente della Camera dei Deputati. Buon sangue non mente mai e la nostra ne ha pieno rispetto. Il presidente della Camera dei Deputati, alla faccia del falso moralismo che traspare dal suo sguardo strafottente, ha i quadruplicato lo staff di comunicazione apportando una vera rivoluzione. Non proprio in linea con la spending review. Perché a dispetto della tradizione, che vuole che il presidente della Camera una volta insediato porti con sé un proprio portavoce e si appoggi per il resto delle mansioni ai giornalisti dell’ufficio stampa della Camera, l’ex portavoce dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati ha portato quattro “esterni”. Di peso. C’è Roberto Natale, già capo del sindacato Usigrai, la Casta delle Caste, capace di piegare tutti, politici compresi e di spianare la strada per l’assunzione in RAI di propri raccomandati, pardon giornalisti di grandi capacità leccatorie, nonché ex presidente della Fnsi, Federazione della Stampa italiana. Alle ultime elezioni politiche è stato candidato nelle liste di Sel, ma non è riuscito a essere eletto. E così a dare rifugio a Natale ci ha pensato la Boldrini, che lo ha nominato suo portavoce. C’è Valentina Loiero, figlia del democratico Agazio già governatore della Calabria, nominata capo della comunicazione. Per anni inviata del Tg5 a Lampedusa, proprio nell’isola la Loiero ha conosciuto Laura Boldrini. Da lì è iniziato un rapporto di stima, tanto che il neo presidente della Camera ha firmato la prefazione al libro “Sale nero” scritto dalla giornalista e insieme hanno collaborato alla stesura della “Carta di Roma” – codice deontologico sui migranti. Coincidenza vuole che nel giorno stesso dell’elezione della Boldrini, Agazio Loiero espresse parole di encomio nei confronti del presidente della Camera – perché anche per i padri le figlie so’ pezzi ‘e core. Poi Giovanna Pirrotta (che non risulta né candidata alle ultime elezioni né figlia d’arte) si occuperà dell’immagine sui social network e delle nuove tecnologie. Infine, secondo quanto scritto da Telesio Malaspina, firma de L’espresso, a far da consigliere politico-istituzionale alla Boldrini sarà Carlo Leoni, già vicepresidente della Camera in quota Pd. Anche lui non rieletto. E a ricoprire il ruolo di addetta ai rapporti con gli organismi internazionali c’è Giulia Laganà, nonché figlia dell’ex parlamentare Pd Tana de Zulueta.
L'Intervento
Berlusconi non muore politicamente di Alberto Montano Sono giorni di passione, insulti, lacrime, applausi e cattiverie. Tutti nascono dai sentimenti contrastanti che la condanna di Berlusconi suscita in coloro che gli sono amici e in coloro che gli sono nemici. I nemici di Berlusconi in particolare, i soldati duri e puri dell’anti-berlusconismo militante, sembrano vivere una fase di orgasmo politico, un po’ come una gran Mantide Religiosa, l’insetto che uccide il proprio amante dopo l’amplesso. Essi come la Mantide appaiono stretti nell’ultimo abbraccio con colui che ha dato loro la ragione per esistere e, dopo il piacere avuto nell’ebbrezza giudiziaria, lo divorano, per poi scoprire di non avere più ragioni per la propria esistenza. Ma in realtà essi si accorgeranno ben presto di non aver divorato Berlusconi, ma solo il suo simulacro, quel berlusconismo opposto dell’ anti-berlusconismo e vissuto dai più come adesione acritica e osannante all’ unico vero leader politico della storia nazionale degli ultimi vent’anni. Quindi berlusconismo e antiberlusconismo si preparano a morire insieme. Berlusconi no. Non muore Berlusconi, il leader carismatico capace nel 1994 in pochi mesi di costruire un fronte politico moderato e liberale di successo, l’imprenditore capace di dar vita ad un impero economico, il premier protagonista della scena internazionale che ha spaventato i massoni burattinai della finanza internazionale, la personalità diplomatica più forte e pragmatica che l’Italia abbia avuto negli ultimi decenni. Così come non muore l’uomo Berlusconi, con la sua grande generosità e le sue debolezze, la sua spavalderia , l’idealista sognatore e a volte politico ingenuo, l’uomo che si commuove davanti ai manifestanti, l’irresistibile e elegante ammaliatore così come il barzellettiere che non resiste alla battuta non opportuna per luogo e momento. Berlusconi non muore. Egli potrà infine pagare oggi e domani il suo tributo alla Magistratura e ai 50 e più processi intentati in questi anni su ogni cavillo della sua azione imprenditoriale e politica ma, possono stare tranquilli i suoi felici nemici, egli resterà importante riferimento politico di un’area politica popolare che forse più e meglio di ieri potrà costruirsi non sul berlusconismo degenerato ma su tutto ciò che di buono e valido egli ha rappresentato nel ’94 con la sua discesa in campo nella sanguinosa arena politica italiana. Il Paese ha bisogno ancora, ora come allora, della rivoluzione politica su base popolare, liberale e solidale, per non morire di finanza per pochi ricchi, socialismo della povertà e populismo sfascista alla Grillo. L’Italia ha ancora oggi lo stesso reale bisogno di cambiamento di ieri, si chiami Forza Italia o in altro modo. Alberto Montano
TAaglio lto
5 7 agosto 2013
Il presidente Frattura ha affidato alla parola del consigliere delegato Cotugno la notizia secondo cui è intenzione del nuovo governo regionale perseguire lo sviluppo e la qualificazione urbani
Eureka! Finalmente una buona notizia dalla Regione Molise per la città capoluogo. Per bocca del consigliere Vincenzo Cotugno delegato ad occupasi dei problemi dello sviluppo del territorio attraverso gli investimenti pubblici e privati, è venuta a galla l’intenzione della giunta di riavviare, riveduto e corretto, il master plan: quindi la realizzazione della sede unica regionale utilizzando i volumi dell’ex Hotel Roxy e parte dell’area dell’ex campo sportivo “Romagnoli”. Una resipiscenza improvvisa quanto apprezzabile, che attutisce l’impatto autarchico della nuova maggioranza sulle questioni ereditate dalla passata maggioranza di centrodestra ancora aperte e in fase di svolgimento, e che recupera un progetto di specifica natura urbanistica, ancorché sostenuto da una estenuante riflessione sulla validità socioeconomica e culturale. Il percorso avviato nel 1985 è arrivato fino alla soglia dei maggiori studi professionali del mondo, dopo che Regione e Comune avevano finalmente superato la barriera ideologico-minimalista dei sostenitori di un parco (!) pubblico sull’ex “Romagnoli”. Sostenitori (occulti?) di interessi fondiari, professionali, economici e finanziari, del tutto ignari e indifferenti alla constatazione che i parchi pubblici cittadini hanno una loro limitata utilizzazione e una loro precaria destinazione anche per via di un clima poco favorevole alla vita all’aperto. D’altronde basta valutare il numero e la qualità dei frequentatori della stupenda, unica nel suo genere, Villa de Capoa, per avere la misura di quanto sia pretestuoso e strumentate cian-
L'Intervento
Con il recupero funzionale del master plan e la sede regionale nell’area murattiana della città Campobasso torna a sperare in un futuro meno povero d’idee, di opere e di qualità della vita
ciare di un parco pubblico sul “Romagnoli” e la sede regionale in periferia, magari su terreni privati da pagare a peso d’oro, o a Selvapiana, luogo dove sono fallite tutte le iniziative di carattere pubblico (Frigo macello - Centrale del latte - Stadio comunale - Cittadella dell’economia - Centro espositivo - Moliseinfiera). Pertanto bisogna prendere atto e compiacersi del fatto che prima di cancellare le motivazioni, le analisi, gli approfondimenti e gli studi sul rapporto (urbanistico, economico, sociale e culturale) tra la collocazione della sede sull’ex Romagnoli e lo sviluppo della città, il presidente Frattura abbia affidato alla parola del consigliere delegato Cotugno la notizia secondo cui è intenzione del nuovo governo regionale tenere in piedi il master plan, seppure non disgiunto dalla necessità di una revisione (in basso) per via della crisi economica e delle ridotte disponibilità finanziarie (le risorse necessarie dovrebbero essere reperite con il leasing in costruendo). Cotugno ha preconizzato un contenimento rispetto alla grandezza progettuale presupposta dal fatto che, seppure in una fase embrionale, essa ha riguardato i maggiori studi professionali del mondo. Un contenimento che non dovrebbe incidere più di tanto sulle ragioni che hanno consigliato la collocazione della sede nell’area murattiana, la più qualificata e riconoscibile della città, per rifornirla di nuove energie, di nuovi interessi, di nuovi elementi identificativi (anche architettonici), dopo l’impoverimento economico, commerciale e sociale di cui è stata vittima per via della sconcertante politica di decentramento.
Seppure, probabilmente, ridotto in tutte le sue componenti (tecniche, economiche e costruttive), il master plan e la sede regionale sul “Romagnoli” rimangono la scelta e la decisione politico-amministrativa di calibro culturale, di valore strategico, di contenuto urbanistico e di larga prospettiva degli ultimi decenni da parte di una classe politica che deve emendarsi della colpa di aver consentito il depauperamento del territorio, l’orgia edilizia, la dequalificazione architettonica e l’abbassamento qualitativo della vita sociale della città, che la storia vorrebbe fosse “Città regione”; “Centro direzionale”; “Città metropolitana”. Ci accontenteremmo fosse una città appena
Scelta e decisione politico-amministrativa di calibro culturale, di valore strategico, di contenuto urbanistico e di larga prospettiva degli ultimi decenni appena più civile, moderna, dinamica, riconoscibile. Con una sede regionale degna di rappresentarla. Dardo
Mercati postali, numeri preoccupanti
di Antonio D'Alessandro* I mercati postali stanno affrontando una crisi strutturale senza precedenti, globale e generalizzata i numeri sono preoccupanti: nell'ultimo quinquennio, a livello mondiale il decremento dei volumi è pari al 14,8%; a livello Ue la riduzione è pari al 17,3%; negli Stati Uniti la riduzione è ancora più significativa: -21,8%; in Italia registra un calo impressionante: -26%. E' notizia di questi giorni che dopo 500 anni di onorato servizio pubblico la Royal Mail inglese sarà totalmente privatizzata, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.L'andamento generale dei volumi nei Servizi Postali, purtroppo ancora in flessione, conferma la scelta coraggiosa che i sindacati hanno portato avanti con l'Azienda Poste, con l'obiettivo di creare maggiore sviluppo attraverso un nuovo assetto a questo importante core business di Poste Italiane.In questi giorni sono state pubblicate le graduatorie definitive della mobilità nazionale, provinciali e regionali, ricordo che i responsabili della CISL Poste sono a disposizione come sempre dei lavoratori interessati, anche durante le consuete ferie estive. Nel frattempo proseguono gli incontri sulle tematiche ancora aperte su Mercato Privati. È un momento delicato anche per i servizi finanziari di Poste Italiane. Con il recente incontro del mese di luglio, si darà avvio al Progetto Semplificazione Rete, un progetto sperimentale volto a semplificare l'attività degli Uffici Postali ed aumentare la capacità di attrarre la clientela. Un progetto che SLP guarda con attenzione e interesse e che ridefinisce la mission dell'UP. Ma dobbiamo affrontare con decisione la posizione del personale Quadri sposizionati/sovrainquadrati a causa della nuova clusterizzazione degli UP, ai quali noi vogliamo dare piena tutela.Necessità di tutela emersa anche in oc-
casione della recente Assemblea Nazionale dei Quadri SLP, svoltasi a Frascati il mese scorso, i Quadri avranno sempre nella nostra Organizzazione un sindacato aperto e disponibile lo abbiamo fatto nel passato e continueremo nel futuro.ul versante della strategia aziendale è necessario un cambio di passo apriremo un focus sull'attività commerciale di Poste Italiane per chiarire alcuni aspetti già presenti nella relazione del Congresso SLP, a cominciare dall'ampliamento delle reti terze che alla lunga potrebbe togliere potenzialità e occupazione a Poste, nonché sulla incomprensibile apertura di numerosi Kipoint sul territorio nazionale che prefigurano una concorrenza interna alla stessa azienda.Ma l'attenzione principale della CISL Poste, appena terminata la pausa estiva, sarà concentrata sul rinnovo contrattuale del C.C.N.L. di Settore e del Gruppo Poste, sui quali sembrano, finalmente, convergere le volontà comuni delle parti datoriali. Nostra priorità la definizione di un CCNL di settore che consenta di dare nuove certezze all'intero mondo dei servizi postali attraverso l'individuazione di regole comuni e condivise nella gestione del rapporto di lavoro nelle aziende operanti nel mercato di riferimento e di dare un forte impulso alla contrattazione di secondo livello. Ma per il raggiungimento di questi obiettivi serviranno trasparenza politica, impegno e responsabilità sia da parte aziendale che sindacale. Il management tenga ben presente che Poste Italiane è un'azienda assai complessa per essere governata in solitudine ed in SLP avrà sempre un interlocutore autorevole, attento e intelligente per favorire strategie di sviluppo aziendale e benessere dei lavoratori. *Segretario Cisl Poste
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Campobasso
7 agosto 2013
Provincia allo stremo, prima del dissesto gioca tutte le carte La maggioranza cerca alternative per evitare la procedura di riequilibrio finanziario, l’opposizione incalza: si poteva fare di più per ridurre le spese La Provincia è allo stremo ma prima del dissesto finanziario l’amministrazione vuole provarle tutte per rimettere i conti in ordine partendo da un atto tecnico e al tempo stesso politico. Si tratta di una delibera che riguarda i provvedimenti relativi alla programmazione finanziaria e che, dopo essere stata approvata dalla Giunta, ieri mattina, è stata sottoposta all’attenzione del Consiglio provinciale. “L’intento – ha spiegato l’assessore al Bilancio Fabio Talucci - è giocarsi tutte le carte per smuovere una situazione che dipende esclusivamente dai tagli dei trasferimenti statali decisi dal Governo; si tratta di un atto fondamentale per dimostrare alle istituzioni e ai cittadini che la Provincia ha posto in essere tutto ciò che è in suo potere per correggere il tiro di una politica nazionale scellerata”. A spingere l’Esecutivo di Palazzo Magno ad elaborare e approvare il documento per poi coinvolgere anche il Consiglio è stata la relazione del dirigente finanziario che ha certificato l’effettiva condizione economica dell’ente. “Anche se ancora non si è al dissesto – ha continuato Talucci - il disquilibrio finanziario è reale e i tagli del Governo stanno rendendo vani tutti gli sforzi dell’amministrazione per ridurre le spese ma, prima di attivare la procedura di riequilibrio finanziario che permette di spalmare il disavanzo in più anni e di riequilibrare i conti in maniera morbida, ci sono ancora delle alternative e delle strada che la Provincia può percorrere e che sono contenute nella delibera: innan-
CAMPOBASSO. Un Castello Monforte, ormai, destinato a base per le antenne di ogni specie. E' quello che salta evidente all'occhio di chi si porta nella parte alta della città alla ricerca di uno spazio che non sia quello frenetico della vita in basso. E cosa si trova? Antenne, fili, tiranti e la stazione metereologica dell'Aereonautica. E' possibile che un monumento nazionale, un maniero che identifica la stessa città capoluogo di Regione possa essere considerato la piattaforma di tutto questo? Noi crediamo proprio di no e, per questo, da tempo che andiamo sottolineando la necessità che quella foresta di an-
zitutto rendendo pubblica la situazione”. In pratica, se proprio tutto dovesse andare male si ricorrerà all’attivazione della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ma prima si dovranno intraprendere una serie di iniziative per coinvolgere il prefetto e il presidente della Regione. Si tratta di atti formali perché, in realtà, sia Francescopaolo Di Menna che Paolo di Laura Frattura conoscono bene la situazione ma serve un atto forte nei confronti dello Stato e della Regione in modo che non si possa dire che la Provincia non ha giocato tutte le carte prima del dissesto finanziario. Il vertice dell’ente di via Roma Rosario De Matteis ha lanciato l’allarme e ha annunciato la sospensione dei servizi essenziali a partire dal 20 agosto, la Giunta ha lanciato l’allarme, i dipendenti di Palazzo Magno hanno lanciato l’allarme, la
maggioranza ha lanciato l’allarme. Insomma tutti hanno espresso preoccupazione per il destino della Provincia ma all’opposizione sono restati dubbi e perplessità. Non si tratta di diffidenza precostituita, i consiglieri non sono affatto certi che l’amministrazione abbia fatto il possibile per ridurre le spese, per battere cassa in Regione ed evitare la sospensione dei servizi ai cittadini. Le loro perplessità sono maturate nel corso del tempo fino a diventare convinzioni ed anche la presa di posizione della Giunta è stata considerata un po’ tardiva. Vari elementi, dunque, hanno spinto l’opposizione a esprimere voto contrario al documento portato in aula e approvato esclusivamente dai consiglieri di maggioranza. Se le critiche sollevate dall’opposizione sono state lecite, altrettanto lecita ma facilmente prevedibile è stata la
reazione della maggioranza che si è giustificata puntando il dito contro il Governo nazionale. “Alla decurtazione effettuata dal Governo, che nel giro di tre anni ha superato il 76%, si aggiunge anche la mancata attribuzione dei fondi regionali necessari per consentire alla Provincia di svolgere le funzioni delegate dalla stessa Regione Molise. Si tratta di somme talmente elevate che non possono essere compensate con la riduzione della spesa e che quindi stanno mettendo a dura prova la Provincia. In queste condizioni è a dir poco impensabile che l’ente riesca ad elaborare il Bilancio di previsione 2013 e di quello pluriennale 2013-2015 anche perché, le numerose sollecitazioni inviate dal vertice di Palazzo Magno al presidente della Giunta regionale sono rimaste inascoltate. Conti alla mano: la spesa prevista per il 2013 è di circa 24 milioni di euro, le entrate non arrivano a 21 milioni quindi lo squilibrio è di circa 4 milioni e 200mila euro, l’avanzo di amministrazione è di oltre 8 milioni e 200mila euro ma il contesto finanziario è tale da rendere impossibile, in mancanza delle attribuzioni statali e regionali, il pagamento delle spese necessarie per assicurare i servizi essenziali”. De Matteis è pronto a percorrere tutte le strade per raggiungere l’obiettivo e riordinare i conti ma nel caso in cui non dovesse riuscirci verrà proposto al Consiglio di deliberare l’attivazione della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Teresa Manara
Monforte, un castello dimenticato Troppe le antenne sul maniero mentre vanno via 173mila euro tenne che caratterizza da tempo il castello venga immediatamente spazzata via. Tra l'altro, va detto, che anche il dipartimento dell'Aereonautica ha espresso il proprio parere favorevole allo spostamento della stazione in altra sede. Certo, evidentemente, avrà chiesto al Comune uno sforzo finanziario per accelerare il trasferimento. Ed è questa l'occasione per chiudere una partita che si trascina da anni e che permetterebbe il recupero della parte più alta della torretta di
guardia. Lo stesso dicasi per gli altri ripetitori ed antenne che non si sa nemmeno se i proprietari degli impianti paghino un fitto, almeno, adeguato considerato che trattasi di un monumento nazionale. L'amministrazione comunale non può fare finta di ignorare il problema o di rinviarlo alle calende greche. Anche se ha dovuto rimandare indietro al mittente, il Ministero, ben 173mila euro perchè non spesi per la valorizzazione del Castello e dell'area circostante. Il castello
Monforte deve tornare ad essere quello che era un tempo. Anzi, va valorizzato ulteriormente con piccoli interventi, come la realizzazione del ponte levatoio e la stradina che lo costeggia che hanno un costo irrisorio ma che ne andrebbero a valorizzare le sue caratteristiche. Al pari della possibilità di usufruire dei torrioni ai quattro lati. Ma se un Comune non riesce a risolvere una questione come questa è nelle condizioni di affrontare temi ben più scottanti e difficoltosi?
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Campobasso
7 agosto 2013
A chi gli dice di non aver programmato lo sviluppo della città tira fuori il piano triennale.
Le opere pubbliche su cui Di Bartolomeo vuol giocarsi la (ri)candidatura Il passaggio dalla stasi amministrativa all’appalto di 11 milioni di euro sarà epocale per un’amministrazione che ha vissuto di piccole cose A chi gli dice di non avere idee concrete per lo sviluppo e l’organizzazione territoriale della città, e di essere un lamentoso, il sindaco Di Bartolomeo tira fuori, lesto, il programma triennale delle opere pubbliche: il suo asso nella manica. Gli varrà la possibilità di sostenere a ragion veduta la sua ricandidatura, e di dimostrare che ha fatto di tutto per reperire i finanziamenti necessari e per non perderne altri, anzi per recuperarli. Il riferimento è agli 11 milioni di euro destinati alla galleria di collegamento del terminal delle autocorriere con Via Insorti d’Ungheria inutilmente appaltati sotto la gestione del sindaco Di Fabio. Nella ricerca e nel recupero dei soldi, e della loro destinazione, gli è stato prezioso il contributo tecnico-dirigenziale dell’ingegnere Rodolfo Cocozza. Questa è la premessa di una argomentazione politico-amministrativa su cui il primo cittadino è intenzionato a sviluppare dettagliatamente le sue intenzioni non appena il programma triennale delle opere pubbliche, allegato al Bilancio 2013, sarà passato al vaglio del consiglio comunale. Di là in poi, di nuovo appoggiandosi all’operatività del settore Lavori pubblici, metterà in cantiere le strutture e … la sua ricandidatura. Basterà? Staremo
a vedere. Il passaggio dalla stasi amministrativa - imputata al Patto di stabilità interno e alla carenza di risorse finanziarie - all’appalto del completamento del terminal per due milioni e 400mila euro, della realizzazione della scuola elementare in contrada Mascione (1milione di euro), della nuova viabilità interna e di collegamento in contrada san Giovanni in Golfo (3milioni e 400mila euro), della sistemazione del piano seminterrato della scuola elementare di Via Roma (750mila euro), della trasformazione del piano terra della scuola media Petrone (200mila euro), dell’adeguamento della scuola media D’Ovidio (1milione e cinquecentomila euro) e dell’adeguamento della scuola elementare di Via Leopardi (1milione e trecentomila euro), sarà un passaggio epocale. Certamente un crescendo di considerazioni Cicero pro domo sua ,soprattutto sulla messa insicurezza e sulla piena agibilità del sistema scolastico cittadino: il pezzo forte del sindaco fin dal primo giorno del suo ingresso a Palazzo san Giorgio. Con il sistema della perequazione urbanistica (il comune concede volumi edilizi e
l’impresa una adeguata contropartita in opere di urbanizzazione) sarà realizzata una nuova scuola elementare in Via Quattro Novembre, dell’importo di 4milioni di euro di cui 3.500.000 a carico del costruttore degli appartamenti nella zona). Le scuole dice-
vamo; la loro sicurezza: chiodo fisso del primo cittadino. Attingendo ai fondi delle aree sottoutilizzate (Fas), il sistema scolastico locale avrà una nuova scuola materna in Via S.Antonio dei Lazzari (1.848.500 euro) e una nuova scuola materna in Via Crispi (1.151.000 euro); coi fondi del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) saranno realizzati interventi di messa in sicurezza (prevenzione e riduzione dei rischi di vulnerabilità) negli edifici delle scuole materne, delle scuole elementari e della scuola media D’Ovidio.Altri soldi attinti da altre fonti pubbliche (Regione Molise, Project financing, programma attuativo regionale Par, mutui) saranno destinati alla manutenzione dei depuratori, alla cura della discarica di Cerrete, alla manutenzione dello stadio e dell’antistadio di Selvapiana, al ripristino dei marciapiedi e del manto bituminoso delle strade dissestate, ai lavori di completamento del padiglione fieristico della cittadella dell’economia eccetera eccetera.Al di là degli investimenti, è chiaro l’autoassolvimento del sindaco per gli anni di inattività e il desiderio (confessato) di restare in sella. Dardo
Oggi a Monacilioni si rinnova una piacevole tradizione.
Il paradosso calcistico del capoluogo al centro dell’estate.
Farro sotto le stelle
Due squadre modeste al posto di una buona
L’organizzazione è stata affidata alla Cooperativa Castrum Monacilionis e Pro Loco Una in Eccellenza e l’altra in Promozione sono il segno del ridicolo Rieccola, piacevolmente attuale, la manifestazione che va sotto la romantica etichetta "Farro sotto le stelle”, organizzata dalla Cooperativa Castrum Monacilionis, in collaborazione con la Pro Loco di Monacilioni, comune agricolo della valle del Fortore. L’appuntamento è per questa sera, alle 21, in cui sono stati fissati momenti di degustazione del Farro (capostipite del grano) preparato in gustose ricette, molte delle quali rivisitate e alleggerite: zuppa alla molisana, tauboulè, pastiera; per gli appassionati della birra ecco un’assoluta novità: birra di farro. Tanto per non farsi mancare niente gli organizzatori hanno pensato in grande, mettendo insieme farro e tartufo, proponendo un’accoppiata assolutamente nuova, per autentici ghiottoni. II farro, il più antico dei cereali, è una recente riscoperta dell'agricoltura molisana e può rappresentare una valida alternativa alle coltivazioni tradizionali. La richiesta di questo prodotto è in continua crescita sia in Italia che all'estero. Viene commercializzato sia sotto forma di chicchi che sotto forma di farina e pasta. Inoltre viene utilizzato per
dolci, crackers e ultimamente per produrre una birra speciale. La positiva attenzione dei consumatori verso questo prodotto deriva da una sempre maggiore ricerca per alimenti capaci di tutelare la sua salute e di evocare ricordi e tradizioni con conseguenti emozioni interiori. Un cibo pensato dunque il Farro. La produzione e valorizzazione del Farro Molisano e dei prodotti a base di Farro in Molise sono attivate da due società con interessanti prospettive di sviluppo: la Castrum Monacilionis e la Pantanella di Isemia. L'Università del Molise, il Parco scientifico e tecnologico , l'ARSIAM e la Regione Molise hanno avviato numerose ed importanti iniziative per sostenere lo sviluppo di questo cereale e dei suoi prodotti derivati. Nell'occasione sarà possibile visitare l'antico Mulino a palmenti Iosue collocato in un edificio facente parte della rete delle Dimore Storiche Molisane. Questo mulino, inserito in tutte le guide per la qualità delle produzioni, ha funzionato fino agli anni ottanta ed è stato un centro di riferimento per tutti gli agricoltori dell'area. (a.d.m.)
Ve lo immaginate un santone del pallone, un accademico della Crusca, un Magnifico Rettore del Romagnoli che si mette e discettare di Promozione? Che faccia pensate possa avere mentre cerca un solo ascoltatore a cui dare lezioni di calcio, di vita, di tutto? In queste poche righe si racchiude il piccolo dramma calcistico campobassano. Un popolo abituato per decenni all’opulenza calcistica, costretto ora a mescolarsi a squadrette di poco conto. Squadre che sono il frutto del sudore e della costanza di infinite realtà molisane che si superano ogni anno per abilità e iniziative. Per riuscire a iscrivere la loro squadra al campionato e per farla poi marciare partita dietro partita. I soldi per il tesseramento, poi quelli per le divise, il piccolo gettone da dare al mister, unico tra i tesserati ad aver diritto al compenso. Anche se poi, al tirar delle somme anche il mister allena per il gusto di farlo. Per non perdere il vizio, per poter dire a sè stesso e in famiglia “la mia squadra, i miei ragazzi”. Questo è il sugo dell’estate campobassana. Un sugo leggero, come si conviene a chi ha dovuto per forza di cose mettersi a dieta. Lasciando da parte le grandi abbuffate, le sfide contro gli squadroni di città con tanto di nome e di palle, la fresca nobiltà, la presunzione davanti a tutto. Succede che nonostante gli sforzi si siano fatti pochissimi passi avanti. Di soldi se ne sono raccolti meno del previsto. Anche le regole non si sono lette bene. La storia dei 100mila euro da versare a fondo perduto alla Lega per accedere direttamente in Eccellenza si è appresa strada facendo. Né da via Campania qualcuno si è premurato di far passare il messaggio ai vertici del comitato. I quali una brutta mattina si sono svegliati con il peso di dover cacciare, tanto per gradire, 100mila euro.A quei soldi bisognava aggiungerne almeno altri 250mila, per poter pensare di correre per il primato. Più o meno tanto ha speso di recente l’Isernia che ha vinto; la Turris che è arrivata seconda ha tirato fuori circa 200mila euro. Con colpevole supponenza si è dimenticato di contattare Lozzi, padre-padrone del 1919. Sentendosi snobbato, il professore di educazione fisica che ancora oggi possiede una tecnica raffinata, quando è stato avvicinato (in ritardo) si è tirato la calzetta. Chiedendo ai potenziali subentranti 60 mila euro “per lo scomodo”. Salvo poi dire loro: “Signori, grazie. Non vendo”. Ora capita che anche quei pochi a cui il pallone di Campobasso possa ancora interessare siano rimasti spiazzati. Può darsi che prima o poi torni la ragione: invece di due squadre di media taglia meglio confezionarne una a vincere. Magari partendo dall’Eccellenza. Farsi la guerra in famiglia è da stolti. Specie quando non si hanno finanziatori di riferimento e bisogna girare con il cappello in mano per raccogliere fondi. (pi.pò)
ANNO IX - N° 57 - MERCOLEDÌ 7 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
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Isernia
7 agosto 2013
Casa dello Studente, arriva il bando ISERNIA. Confe¬renza stampa di presentazione del bando per l’assegnazione degli alloggi della Casa dello Studente. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il sin¬daco Luigi Brasiello, il vicesindaco Maria Teresa D’Achille, l’assessore Roberto Di Baggio, il consigliere comunale Edmondo Angelaccio e alcuni rappresen¬tanti dell’associazione “Unione degli Studenti” «Il bando riguarda ventinove posti letto – ha dichiarato il vicesindaco D’Achille –, verrà pubblicato fra qualche giorno e sarà consultabile sul sito web del Comune. Nel contempo, la giunta cercherà di risolvere il problema della mensa, attualmente dislocata lontano dalla sede universitaria di via Mazzini. In tal senso, si confida nella possibilità d’una convenzione con alcuni ristoratori che operano nel centro
L'assegnazione interesserà 29 posti letto destinati ai fuori sede
storico». «Finalmente la Casa dello Studente svolgerà il ruolo per il quale è stata co-struita – ha aggiunto l’assessore Di Baggio –. Isernia, quindi, si affiancherà
an¬cor più compiutamente alle altre città universitarie italiane». La conferenza stampa è stata anche l’occasione per rendere noto l’affidamento dell’ex Lavatoio
Il paese commemora Felice Casciato il lavoratore morto nella miniera belga.
all’associazione “Unione degli Studenti”, al fine di allestirvi un mercatino dei libri usati e attivare un punto informativo sulle ini¬ziative offerte dalla città durante il pe-
riodo estivo. «L’amministrazione comunale – ha dichiarato il sindaco Brasiello – ha ac-colto la richiesta dell’Unione degli Studenti tesa ad ottenere dei locali per atti¬vità fi¬nalizzate allo scambio di esperienze e di conoscenze fra i giovani. Abbiamo pensato di con¬cedere l’uso dell’ex Lavatoio, uno spazio che, essendo collocato in una zona di cerniera fra la parte alta e quella antica della città, ben si presta a promuovere l’aggregazione». Sono, infine, intervenuti i rappresentanti dell’Unione degli Studenti che hanno ringraziato la giunta comunale per l’affidamento dei locali e hanno pre¬annun¬ciato l’idea del mercatino del libro usato. Un modo di agevolare l’acquisto dei testi in un momento in cui il caro libri rischia di mettere in di-scussione il diritto allo studio.
La Provincia ha chiesto al governo di intervenire per rendere sicura l'arteria.
In ricordo di Marcinelle Fondovalle Sangro, la riqualificazione
SANT'ANGELO DEL PESCO. Come ogni anno, Sant’Angelo del Pesco l’8 agosto ricorda Felice Casciato, una delle 262 vittime, su un totale di 274 lavoratori presenti in miniera, del disastro di Marcinelle. Come ogni anno i cinque comuni molisani da dove i minatori erano partiti per trovare lavoro e fortuna in Belgio, a rotazione, ospitano gli altri per commemorare l’immane tragedia. Quest’anno, in cui ricorre il 57° anniversario del disastro, ad ospitare autorità e parenti delle vittime, insignite nel 2001 con la Stella al Merito del Lavoro, sarà il comune di Sant’Angelo del Pesco. Il programma prevede nella mattina dell’8 agosto, alle ore 10.00, il ritrovo presso la sala consiliare del comune dell’Altissimo Molise, intitolata proprio ai Caduti di Marcinelle, per poi spostarsi con un corteo al cimitero comunale, dove sarà deposta una corona sulla tomba di Felice Casciato.
“Ricordiamo sempre con grande dolore – sottolinea il sindaco Guglielmo Delle Donne – l’anniversario dell’incidente in cui il nostro concittadino, Felice Casciato, e altri sei corregionali persero la vita”. “La nostra regione, nei disastri minerari, non solo Marcinelle, penso anche a Monongah – continua il primo cittadino di Sant’Angelo del Pesco -, ha pagato sempre un pesante tributo, per il cui il nostro pensiero da amministratori non deve essere rivolto solo al passato e al ricordo, ma deve fungere da stimolo a che incidenti e disastri del genere non si verifichino più. E questo aspetto risulta quanto mai attuale laddove l’imperante crisi economica ha riportato ad accettare lavori poco sicuri e a risparmiare sui sistemi di sicurezza. Mai come in questo momento il ricordo di Marcinelle deve rappresentare un richiamo forte al rispetto delle norme di sicurezza su tutti i luoghi di lavoro”.
ISERNIA. Differimento della chiusura della bretella che va da Sant'Angelo del Pesco a Quadri (Sp 88) a ottobre da parte della Provincia di Isernia a patto che il Governo intervenga finanziariamente per effettuare la messa in sicurezza di questa Provinciale.Apertura ad ottobre della variante Quadri-Gamberale. Richiesta al Governo di utilizzare una parte dei 30 milioni di euro derivanti dalla legge di stabilità per intervenire sulla Fondo Valle Sangro (Ss 652). Convocazione di un tavolo tecnico con il Governo per il prossimo 8 agosto per programmare gli interventi da effettuare sulla Statale 652. Questi i punti salienti delle iniziative illustrate nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina nella sede di Confindustria Chieti di Val di Sangro in merito alle problematiche riguardanti la Fondo Valle Sangro e la bretella stradale tra Sant’Angelo del Pesco e Quadri.All'incontro con la stampa hanno preso parte anche i presidenti delle Province di Isernia e Chieti, Luigi Mazzuto ed Enrico Di Giuseppantonio e il presidente di Confindustria Chieti, Paolo Primavera. È stato proprio il numero uno di Confindustria Chieti ad aprire l’incontro, sottolineando l'importanza della Fondo Valle Sangro che collega l’Adriatico al Tirreno e della bretella che va da Sant'Angelo del Pesco a Quadri per tutta l’area industriale della Val di Sangro. Bretella che ha un mole di traffico importante di 900-1000 veicoli pesanti al giorno. Primavera ha quindi sollecitato un’azione incisiva da parte di tutte le istituzioni per migliorare la viabilità. Successivamente, è intervenuto il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio che ha evidenziato la necessità di intervenire in maniera risolutiva sulla questione.“La chiusura della bretella è un problema drammatico - ha sottolineato il Presidente Di Giuseppantonio - . Se confermata rischia di mettere in ginocchio l'intero sistema industriale della Val di Sangro poiché significherebbe spostare il traffico sulla Trignina con evidenti negative ripercussioni sulle aziende di autotrasporti, già in condizioni precarie a causa della crisi economica. Il completamento della Fondovalle Sangro non è
più indifferibile, a ottobre verrà aperta al transito la variante di Quadri, che libererà il paese da inquinamento e enormi rischi. L'intento del protocollo d'intesa è fare squadra per andare a Roma con le idee chiare e soprattutto con la richiesta di interventi concreti". Il Presidente della Provincia di Isernia Luigi Mazzuto ha spiegato perché si è arrivati alla decisione di chiudere la bretella di Sant’Angelo e perché tale decisione è stata poi differita ad ottobre. “Su questa bretella – ha detto il Presidente della Provincia di Isernia – c’è un problema di sicurezza stradale. Fino a quando abbiamo potuto abbiamo gestito questa strada ma adesso non abbiamo i soldi per intervenire.Tutto ciò ha creato difficoltà al nucleo industriale di Val di Sangro visto che questa strada rappresenta uno snodo importante di collegamento tra l’Adriatico e il Tirreno. Così ho recepito le indicazioni e le sollecitazioni provenienti dall’Abruzzo ma ci siamo anche dati un tempo definito (gli inizi di Ottobre) per realizzare un intervento che ci consenta di far viaggiare mezzi. Mi auguro – ha aggiunto Mazzuto- che in questi due mesi ci possano essere pressioni per risolvere il problema. La metodica è quella che abbiamo messo in evidenza. Ci vuole un intervento mirato con il convincimento che qualcosa possa essere portato a termine. L'Anas ha chiesto oltre 120 milioni di euro per completare i 3 chilometri e 800 metri mancanti della Fondo Valle del Sangro. Credo che con meno della metà di questi soldi sia possibile mettere in sicurezza la bretella di Sant’Angelo del Pesco. Il prossimo 8 agosto si svolgerà a Roma un tavolo tecnico con il sottosegretario Legnini per affrontare questa problematica. E credo che si tratterà di un incontro decisivo”. Il presidente della Provincia ha anche sottolineato come si stato predisposto un protocollo di intesa tra tutti gli enti interessati sulla gestione della viabilità tra Molise e Abruzzo da sottoporre al Governo. “Il tutto – ha concluso Mazzuto – per attivare una serie di sinergie che ci permettano di presentarci in maniera ancor più forte al tavolo in programma a Roma”.
Il ristorante-pizzeria più esclusivo nel salotto buono della Campobasso murattiana. Ecco il miglior modo per valorizzare la più prestigiosa piazza cittadina, crocevia di interessi, storia e vita: un gioiello incastonato all'interno del teatro Savoia. Il ristorante Savoia riesce a coniugare perfettamente una raffinatezza e una cucina dallo stile sopraffino a prezzi decisamente normali e alla portata di tutti. Aperto a pranzo e cena dà la possibilità a chiunque di gustare prodotti di prima qualità legati alla stagione anche solo per un pasto veloce con menù fisso personalizzabile. Al suo interno, poi, le ambientazioni stagionali delle sale donano al ristorante Savoia un'atmosfera indimenticabile
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Termoli
7 agosto 2013
Falò di San Basso: i “Barbari” colpiscono ancora” TERMOLI - La storia si ripete. Anche quest’anno i falò accesi lungo l’arenile di Rio Vivo hannio lasciato traccia di se. Traccia di inciviltà e poco rispetto nei confronti del prossimo da parte di giovani che credono, e gli è consentito, di fare quello che vogliono. L’ennesimo scempio si è consumato nella notte tra il 4 e 5 agosto quando un migliaioo di ragazzi e ragazze si sono riversati sulla spiaggia di Rio Vivo per dare vita ai rituali falò, richiamando anche coetanei e non dai centri limitrofi e anche da fuori regione. Nulla di male, per carità, se non come da sempre in questo rituale, lasciare all’alba l’arenile pieno di immondizia, bottiglie vuote e residui degli incendi. E anche quest’anno, dunque, la “tradizione” degli sporcaccioni ha fatto i suoi danni in barba all’ordinanza del Sindaco che vietava i falò di San Basso su gran parte della spiaggia. A nulla sono serviti i controlli e i “barbari” a briglia sciolta hanno fatto il comodo loro. Certamente non si può imputare nulla alle forze dell’ordine già severamente impegnate a per-
lustrare la città e l’area portuale dove si è tenuto lo spettacolo pirotecnico alla presenza di migliaia di persone. E allora i “barbari” hanno dato sfogo al loro istinto da cretini: musica ad alto volune per tutta la notte incuranti dei residenti; birra, vino ed altro tipo di alccol a fiumi per accompagnare la “cena” e poi gli avanzi lasciati li sull’arenile. Ieri mattina lo spettacolo agli occhi dei bagnanti che usufruiscono della spiaggia libera è stato deprimente in at-
La cooperativa Nardacchione e il CSM di Termoli presentano “Cinema e Follia” CASACALENDA - La cooperativa Nardacchione è la promotrice dell'evento speciale “Cinema e Follia” all'interno della programmazione di Molise Cinema, in collaborazione col Centro di Salute Mentale di Termoli, come afferma il direttore dello stesso CSM, Angelo Malinconico: “In realtà la collaborazione della Nardacchione con i tecnici della salute mentale ormai è trentennale, con la gestione delle due Comunità a Casacalenda e successivamente del Centro Diurno a Campobasso, in un continuo processo di specializzazione nei servizi riabilitativi per persone con disagio psicosociale. La forte valenza simbolica e culturale del tema che abbiamo scelto in questa occasione per Molise Cinema si incardina in una programmazione polimorfa, illuminata, aperta ai temi sociali. Il CSM e la Nardacchione non potevano mancare. Cercheremo di mostrare come l’immagine della follia è andata modificandosi nel corso degli ultimi decenni e come il cinema possa di diritto entrare nei processi terapeutici”. “L’obiettivo principale - afferma la presidente della Nardacchione, Carmen Vaccaro, è da sempre quello di offrire alle persone svantaggiate la possibilità di partecipazione alla rete sociale
e di un radicamento sul territorio solidale e concreto, costruire partnership con gli enti pubblici, promuovere la cultura della salute mentale, attivare percorsi per la lotta allo stigma”. Oggi dalle ore 17, presso il Cinema comunale di Casacalenda, prima attraverso le proiezioni di un documentario del concorso Frontiere di Molise Cinema, poi del backstage “Esuli” di Giuseppe Sansonna (regista, sceneggiatore, scrittore), della presentazione di un “Blob” di Ignazio Senatore (psichiatra e psicoterapeuta) e delle riflessioni di Malinconico, i partecipanti avranno l'opportunità di riflettere sui rapporti tra Cinema e Follia.
tesa che gli addetti alla pulizia intervenissero. Caro Sindaco, per il proissimo anno si ravveda e vieti completamente questa manifestazione. Dove è scritto che il cittadino termolese con le tasse che paga debba anche sovvenzionare la pulizia della spiaggia lasciata sporca da questi incoscenti. Dove è scritto che i residenti durante la notte tra il 4 e 5 agosto debbano restare insonni a vanbtaggio di “persone” che non hanno rispetto per il prossimo e la natura. Se poi non si volesse proibire questa “tradizione” si prendano provvedimenti. Almeno un mese prima i capi tribù facciano regolare domanda e si rendano responsabili di ripulire l’arenile una volta terminati i bagordi. Basta assegnare degli spazi, come si fa alla fiera, e ognuno di questi ha un responsabile precedentemente identificato che, poi, ne risponde in prima persona. In questo modo tutti saranno responsabilizzati non solo nel ripulire l’arenile ma anche ad allontanare possibili infiltrati senza permesso. Sindaco ci pensi.
Detenzione di droga, denunciato termolese TERMOLI - I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Termoli hanno effettuato numerosi controlli sulle persone e sui bivacchi di giovani accorsi per la festa in onore di San Basso. Tra questi non sono mancate le sorprese, infatti un giovane di 21 anni di Termoli è stato trovato in possesso di 4,4 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish nascosto in una tasca. Le successive indagini sono state estese all’abitazione del giovane dove sono stati rinvenuti ulteriori 15,5 grammi dello stesso stupefacente. Il tutto è stato sequestrato e il giovane è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Larino con l’accusa di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Evade le tasse, commerciante termolese nel mirino della Finanza TERMOLI – Da tempo non presentava le dichiarazioni dei redditi e di corrispondere i pagamenti dell’imposta dovuta, anche se emetteva regolarmente gli scontrini fiscali per la sua attività. Nel mirino della Guardia di Finanza della Compagnia di Termoli un floricoltore della città che, secondo quando accertato dagli uomini delle Fiamme gialle, gli scontrini fiscali venivano emessi regolarmente, i libri contabili erano in ordine, venivano eseguite annotazioni e registrazioni, ma la ditta non avrebbe denunciato redditi e Iva. Per quanto sarebbe stato accertato durante i controlli, il commerciante è stato ver-
balizzato per violazioni all’Iva per oltre 65mila euro e oltre 300mila euro di ricavi sottratti a tassazione. Questo è uno degli innumerevoli controlli compiuti dalla Guardia di Finanza di Termoli nelle varie attività commerciali della propria giurisdizione per contrastare la possibile evasione fiscale. Controlli serrati in supermercati, bar, ristoranti e pizzerie, trattorie e paninoteche, senza tralasciare i punti vendita di prodotti ittici freschi e surgelati. Dall’inizio del 2013, a livello nazionale, la Guardia di Finanza ha individuato complessivamente 15 evasori totali, accertando ricavi non dichiarati o indebita-
mente detratti per oltre 45 milioni di euro e violazioni per quanto riguarda l’Iva per importi che superano i 10 milioni di euro.
Posticipato a venerdi lo spettacolo teatrale “La Bella e la Bestia”
Calici di stelle: conferenza stampa di presentazione
TERMOLI - L’Amministrazione comunale rende noto che lo spettacolo teatrale “La Bella e la Bestia”, a cura dell’Associazione teatrale “Ouverture” di Campobasso, andrà in scena venerdì 9 agosto, alle ore 21, presso il “Teatro Verde” all’interno del Parco comunale “G. La Penna”, anziché giovedì 8 agosto. Il costo del biglietto comprensivo di prevendita è rispettivamente di: Euro 15 (primo settore), Euro 13 (secondo settore), Euro 10 (terzo settore), disponibile presso: Info-point del Comune, Belvedere alla Torretta; Info-point del Comune, Piazza Garibaldi (nei pressi della Stazione Ferroviaria).
MONTENERO DI BISACCIA, 06 AGOSTO 2013 – Il sindaco Nicola Travaglini e il presidente molisano dell’Associazione Turismo del Vino, Gabriele Di Blasio, questa mattina terranno una conferenza stampa che si terrà alle ore 10 presso la Sala consiliare del Comune di Montenero di Bisaccia, dedicata alla presentazione dell’evento “Calici di Stelle”. L’appuntamento di oggi, al quale parteciperanno anche l’assessore regionale alle Politiche Agricole ed Agroalimentari Vittorino Facciolla e alcuni produttori locali, sarà utile per divulgare i dettagli dell’iniziativa dedicata agli enoappassionati che si terrà a Montenero di Bisaccia sabato 10 agosto.