7 agosto 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 167 - GIOVEDÌ 7 AGOSTO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Alfonso Mainelli L'Oscar del giorno lo assegniamo ad Alfonso Mainelli. L'avvocato di Bojano ha bacchettato il vice (?) presidente Petraroia ritenendo di dovere diffidare dai finti rivoluzionari avvitati alla poltrona. Non è successo per la filiera avicola, per il Parco del Matese, per il Contratto d’ Area Molise interno, per le nuove programmazioni dei fondi strutturali, più in generale per l’occupazione, e non succederà nemmeno per l’assurda vicenda delle biomasse. Non ha risparmiato critiche a nessuno mettendo in risalto la sterile e controproducente demagogia dell'assessore e della Giunta.

Il Tapiro del giorno a Angela Fusco Perrella Il Tapiro del giorno lo diamo a Angela Fusco Perrella. Continua a ripetere che la posizione espressa sulla sanità non sia vicina al centrosinistra. Noi, invece, continuiamo a credere, al contrario, che per quanto si continui a sostenere la tesi di volere dare soluzioni alla maggioranza, la voglia politica manifesta è quella di pensare ancora di svolgere il ruolo assessorile. Anche se, nei momenti che era in maggioranza, di sanità ne ha parlato pochissimo. A fronte di risultati negativi che sono ancora, purtroppo, sotto gli occhi di tutti.


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7 agosto 2014

I bilanci firmati da Iorio e Vitagliano erano truccati o no? Due ispettori da Roma e la commissione consiliare permanente non hanno sciolto l’arcano

“Molto rumore per nulla” Sembrava avrebbero finalmente scoperto le magagne dei bilanci regionali firmati da Michele Iorio, ma sostanzialmente attribuibili a Gianfranco Vitagliano: il deus finanziario del centrodestra. Ne erano certi, e sulla certezza hanno emesso giudizi malevoli e anticipazioni che prefiguravano allarmi e scandali. Al governo amico di Roma avevano chiesto l’invio di due ispettori della Ragioneria generale dello Stato. Avrebbero provveduto costoro a sancire ciò che s’aspettavano: bilanci sbilanciati, errori strumentali e strutturali, forzature ragionieristiche: base del deficit. Gli ispettori sono venuti, hanno soggiornato, hanno guardato gli elaborati, esaminato le cifre ma, a quanto ne sappiamo, non hanno sollevato eccezioni né addebitati errori ed omissioni tali da rendere Iorio e Vitagliano colpevoli, come avrebbe gradito il presidente Frattura (molto meno il presidente Niro che di quei bilanci pregressi firmati Iorio-Vitagliano è stato un solerte mallevadore). Sta di fatto che il centrosinistra regionale avrebbe voluto specularci il possibile dalla faccenda per dimostrare che il governo che lo ha preceduto è stato fasullo. Per arrivare allo scopo, Frattura&Company avevano incaricato i direttori delle varie aree interne della Regione

di accertare, uno ad uno, i residui attivi e passivi relativi agli anni 2011 e 2012 per stabilire una volta per tutte quali erano da considerare in perenzione, quali in prescrizione e quali insussistenti, base da cui partire per arrivare a stabilire il grado di affidabilità delle poste di Bilancio dal 2006 a venire in su, da consegnare agli ispettori per la “sentenza” definitiva. Che, guarda caso, non c’è stata, e se c’è stata non contiene gli elementi critici che i censori del centrosinistra s’aspettavano per buttarsi a corpo morto su ciò che resta di politicamente ancora vivo e valido di Iorio (Vitagliano s’è vaporizzato). Dal dato tecnico-numerico, quindi, nessun appiglio. Ma c’era il seguito. C’era la commissione consiliare incaricata, a sua volta, di indagare sullo svolgimento delle politiche finanziarie e di bilancio, sulla formazione e sulla gestione del debito, e sull’efficienza della programmazione economico-finanziaria del passato governo di centrodestra. Altro materiale da manipolare. Altra circostanza da montare ad arte per polemizzare. Di tutto questa articolata impalcatura però non restano che “I silenzi degli innocenti”. O meglio: “Molto rumore per nulla” (Shakespeare). Dardo

L’intervento

Frattura, i buoni propositi lasciati sulla carta di Giovanni Muccio* “Dalla disoccupazione ad una diversa occupazione. Siamo convinti che il reddito da sostegno non sia solo una forma di solidarietà, ma un baluardo di civiltà. Reputiamo di erogare un sussidio per sostenere giovani in cerca di prima occupazione, purché inseriti in percorsi di qualificazione o disoccupati non beneficiari dell'Aspi, momentaneamente in difficoltà. Non c'è giustizia se non si interviene tempestivamente, evitando la trasformazione del disagio

in emergenza sociale. Con apposito emendamento alla legge finanziaria, abbiamo introdotto in Molise uno strumento di Welfare avanzato che merita di essere implementato ed adeguatamente finanziato. Lo faremo”. Caro Paolo Di Laura Frattura, questo è uno dei tanti punti del nostro programma elettorale, presentato al Popolo molisano e sottoscritto anche dal Guerriero Sannita. Purtroppo, a malincuore, devo constatare un'amara realtà: bei

propositi sulla carta, ma, nella sostanza, fino ad adesso, non si è fatto nulla sul reddito minimo garantito. Un progetto privo di esecutività, in pratica solo chiacchiere fatte al Popolo perchè votasse la nostra coalizione. Dico ciò con tanta amarezza, rileggendo nel nostro programma: “non c'è giustizia se non si interviene tempestivamente”. L'ingiustizia è, quindi, tra noi ed in tutta coscienza, considerato che non si è proceduto tempestivamente, che il disagio si è

trasformato in emergenza sociale e che, oramai, sono migliaia e miglia le famiglie molisane nella più totale disperazione. Centinaia e centinaia i nuclei familiari con luce e/o gas staccati, perchè non possono ottemperare al pagamento delle bollette. Centinaia, poi, le famiglie su cui grava uno sfratto esecutivo. Il nostro Presidente Frattura questo lo sa? O vive in un altro mondo? “Lo faremo”, così concludeva il paragrafo riguardante il reddito mi-

nimo garantito. Ma quando “lo farai”, caro Presidente della Giunta regionale, Paolo Di Laura Frattura? Con che faccia ci presenteremo all'elettorato tra qualche anno, se non abbiamo mantenuto le promesse programmatiche nei confronti del Popolo molisano? Credo che il programma di ogni coalizione rappresenti un contatto con il proprio Popolo e i contratti vanno sempre onorati. Il Guerriero Sannita si augura che ciò avvenga, anche se, ad onor di verità, non nutro più speranze, al contrario di Gustaw Herling-Grudziński, il quale affermava: “C'è sempre posto per la speranza quando la vita diventa così completamente disperata” . *Presidente del Movimento regionale “Guerriero Sannita”


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7 agosto 2014

Sanità, il gioco del centrodestra che non piace a Patriciello

Iorio, Fusco, Cavaliere e Sabusco dettano la linea al governo: no alla revoca della legge regionale CAMPOBASSO. Sono stanchi di sentirsi dire che fiancheggiano il governo Frattura ma non hanno alcuna voglia di lasciare il Molise nelle mani di chi non ha idea su come risolvere il problema sanità. Iorio, Fusco Perrella, Cavaliera e Sabusco indicono una conferenza per spiegare cosa è necessario perché il Molise detti la linea nel settore in cui l’allarme è ormai rosso. L’unica strada da seguire, loro ne sono convinti nonostante le accuse di amici come il senatore Di Giacomo (che più volte ha dichiarato di non condividere questo “spalleggiamento” al governo regionale) e di quanti nella maggioranza (non concorde sul da farsi) preferiscono eliminare qualsiasi legge regionale in tema sanità (la numero 18 del 2008 in particolare). Iorio parla per tre quarti d’ora spiegando la situazione, e lui la conosce bene meglio di chiunque altro.“Difende”, se così si può dire, il governo regionale sulle critiche del tavolo tecnico. Ma non perché difende anche il centrosinistra. Anzi. “Il tavolo tecnico dice e scrive le stesse cose ormai da 7 anni. Su alcuni aspetti ha ragione – come quando dice che si favorisce troppo la sanità privata e puntualizza alcune discrepanze con Neuromed di Patriciello – su altri no”. Cosa fare per uscire dal pantano di una sanità commissariata, dove il Tar Molise boccia i provvedimenti del commissario (in questo caso Frattura ma in futuro non sarà più lui, questo è certo) creando un blocco che produce l’aumento dei costi e la disfunzione dei servizi? Bisogna approvare una nuova legge regionale che dia ampi poteri al commissario ma fissando alcuni paletti inderogabili. Nel senso che, se il commissario, “qualunque sia il suo nome”, metterà in campo atti contrari ai paletti fissati dalla legge regionale, quelle tematiche dovranno essere discusse in Consiglio regionale che dovrà adeguare la legge alle richieste commissariali se lo riterrà opportuno. L’unico modo per aggirare il Consiglio sarà quello di attuare un decreto del Consiglio dei Ministri ma allora il problema diventerà politico e si potrà discutere nelle sedi giurisdizionali per ingerenza nelle competenze proprie delle regioni, quali appunto la sanità. L’idea che ha Iorio è chiara. Ha provato anche da governatore ad applicarla ma inutilmente, con la contrapposizione del centrosinistra che preferiva sfilare ai cortei dei Comitati contro la chiusura dei piccoli ospedali piuttosto che risolvere il problema. Oggi il centrosinistra governa, senza un’idea di cosa farne della sanità regionale, ma si trova nelle condizioni di dover seguire la linea dettata per l’appunto dal centrodestra. E non c’è scelta, perché “ormai la sanità è fuori controllo” tuona Iorio. Frattura, dapprima concorde con la linea, l’altro giorno se n’è uscito con la trovata: “Al momento si potrebbe sopprimere la legge del 2008 – l’unica che riesce a

Neuromed e il mistero della moltiplicazione dei posti letto L’opposizione resta “responsabile”: punto per punto, ecco cosa fare per uscire dal pantano

bloccare lo strapotere del commissario ad acta attraverso le azioni legali al Tar – e votare un ordine del giorno che io commissario mi impegno a rispettare”. Iorio controbatte: “A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”, e visto che un eventuale disimpegno di Frattura, in vista della chiusura degli ospedali pubblici o il rafforzamento dei posti letto ai privati (che significa più soldi), non produrrebbe sanzioni, Iorio non si fida e rilancia: “Va bene se la maggioranza vuole più tempo e si approva la nuova legge a settembre, ma quella precedente (del 2008) non si tocca”. I grillini spalleggiano

invece l’altra strada. Forse non c’hanno capito niente oppure, visto che qualcuno ipotizza che il suggeritore di Frattura possa essere il gruppo Patriciello, anche il M5stelle fa il gioco dell’europarlamentare di Forza Italia? Anche il primario emerito Pippo Sabusco, vicino al centrosinistra con le comunali di Campobasso, in Regione e sul tema sanità ha un atteggiamento critico verso il governo regionale. “Questo rinvio a settembre che chiede il centrosinistra a me non sta bene, è un rinvio ingiustificato dovuto al mancato accordo sul da farsi che c’è in maggioranza”. giorug

Quando una famiglia si trasferisce da un’abitazione all’altra mantiene inalterato, generalmente, il numero dei letti. In Molise succede che una struttura ospedaliera privata accreditata si ritrova con un aumento dei letto superiore del 50%. Capita, neanche a dirlo, al Neuromed. Dalle carte, in partica, sparisce la struttura di Salcito che è in causa con la Regione Molise per un motivo che vale 8 milioni di euro all’anno (ad occhio e croce). Struttura che fa capo a Neuromed, dove si parla di un accreditamento di 40 posti letto, ma in raltà nessuno in Regione è a conoscenza se questo accreditamento c’è stato o no. Lo diamo per scontato visto che c’è una causa in corso dovuta alla liquidazione (di soldi). Ma sempre il nome Nueromed compare a pagina 17 del verbale del tavolo tecnico che parla chiaro e chiede spiegazioni a Frattura. “Dai dati registrati nel Sis – sistema informatico sanitario a capo del quale a giugno è stato messo Tamburro – per Neuromed risultano 302 posti letto accreditati mentre nel Piano Operativo e nella varia documentazione di accreditamento pervenuta ne risultano 156-160”. Il povero sub commissario precisa: c’è stato un errore, il Sis provvederà subito a correggerlo. I posti letto non sono 302. Anche Iorio, dal Molise, evidenzia l’anomalia. Sabusco spiega: “Ho chiesto chiarimenti al governo regionale e mi hanno detto che è un errore derivante dal trasferimento della struttura dal vecchio immobile al nuovo immobile”. E da quando nei trasferimenti i posti letto raddoppiano o triplicano? “Ah non lo so – replica Iorio – l’unica cosa certa è che qualcuno ha scritto quel numero. La domanda è: chi?”. E’ una questione di miracoli. In Palestina c’era quello della moltiplicazione dei pani e dei pesci, in Molise c’è il mistero dei posti letto.

I paletti della nuova legge sanitaria per frenare il commissario

No ai pronto soccorso alle strutture private e organizzazione di Termoli, Isernia e Campobasso “L’emergenza deve rimanere pubblica”. Questo è il primo paletto che Iorio e il resto dell’opposizione (Fusco, Cavaliere e Sabusco) pongono al centrosinistra guidato da Frattura e Patriciello. Il che tradotto vuol dire: niente pronto soccorso alle strutture private. Uno “sgambetto” al berlusconiano diVenafro che probabilmente aveva già tentato di ottenere il pronto soccorso al Neuromed con Frattura che ne aveva previsto lo spostamento (persino senza il tetto massimo di spesa) dall’ospedale di Venafro.Affare stoppato dal tavolo tecnico romano con tanto di tirata d’orecchie al presidente commissario. Inserire questa “specifica” nella nuova legge regionale per la sanità vuol dire porre un freno alla bramosia del buon Aldo. Ma ci sono anche altri due paletti che, se inseriti, vincolano il commissario (qualunque sia il suo nome):Termoli e Isernia devono avere un Dea di primo livello mentre il Cardarelli di Campobasso dev’essere un Dea di secondo livello. Cosa vuol dire questo per i pazienti? Che gli ospedali di Isernia e Termoli devono garantire oltre alle prestazioni fornite dagli ospedali sede di pronto soccorso anche le funzioni di osservazione e breve degenza, di rianimazione (attraverso spazi appositi, noti come sala rossa) e devono inoltre garantire

interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, cardiologia con UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologia). Devono essere inoltre assicurate prestazioni di laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche, di diagnostica per immagini, e trasfusionali. Il Cardarelli di Campobasso, invece, a parte queste funzioni, deve anche assicurare funzioni di più alta qualificazione legate all’emergenza, tra cui la neurochirurgia, la cardiochirurgia, la terapia intensiva neonatale, la chirurgia toracica e la chirurgia vascolare, secondo indicazioni stabilite dalla programmazione regionale. Questo in via generale. Poi ci sono Larino e Venafro, dove Iorio continua a rimanere delle sua idea: devono essere convertiti in Rsa se si vogliono salvare le strutture. E Agnone? Una cosa è certa. “E’ ridicolo tenere un ospedale con soli 8 posti letto. Praticamente gli stessi che io ho a casa mia”. E visto che ci sarebbe un metodo di calcolo che Frattura non conosce, dal conteggio di mobilità attiva e passiva si possono recuperare 45 posti letto che spettano al Molise. Di questi, 30 possono andare ad Agnone “che va assolutamente salvaguardato come ospedale di montagna” precisa l’ex governatore.

Notizie in pillole

La contrapposizione alla legge: il ruolo dei comitati

C’è una frase pronunciata dagli addetti ai lavori a margine della conferenza stampa e riguarda coloro che non vogliono la legge regionale.Tra questi, si scopre, sembra ci siano anche i comitati a difesa dei vari presidi ospedalieri. Secondo le osservazioni pronunciate tra i denti, gli esponenti dei comitati avrebbe maggiore potere contrattuale con il commissario senza l’esistenza di leggi regionali. Il punto è: un potere contrattuale che viene utilizzato per scopi e posizioni personali di chi va a trattare o in nome e per conto, effettivamente, della sanità pubblica?

Il siparietto dei suggerimenti

Michele Iorio è uno che di sanità ci capisce. E pure troppo forse. Così a volte capita che, parlando parlando, si lascia sfuggire i segreti del mestiere. Stavolta qualcuno gli ha tirato le orecchie in diretta stampa. E se a farlo è stato il consigliere dell’Udc Sabusco, da sempre vicino a Frattura, è tutto un dire. Insomma, Iorio spiega alla stampa sulla sanità che i posti letto da tagliare non possono essere 101 nel pubblico e 9 ai privati, come fatto da Frattura, ma 50 e 50. Poi inizia i suoi conti tra mobilità attiva e passiva e spiffera, alla stampa, che ci sono 45 posti letto che Frattura si è fatto scippare ma che sono del Molise. E mentre Iorio spiega come fare per recuperarli ecco che Sabusco si urta: “Ma non lo dire! – tuona – Così suggerisci alla maggioranza cosa fare”. Per bacco, avrà pensato Angiolina Fusco Perrella che prosegue “poi dicono che spalleggiamo il centrosinistra”. E Iorio, col suo fare che resta quello da presidente, replica secco:“Io non spalleggio nessuno, ma ho la responsabilità di dire a questi cosa fare altrimenti il Molise va a rotoli”.


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“Ai molisani nemmeno l’asfalto” Per l'Acem non è ammissibile che l'Anas acquisisca i conglomerati bituminosi da impianti lontani con le aziende locali ferme al palo CAMPOBASSO. L’ACEM, facendo proprie le doglianze manifestate dalle aziende associate, con una nota a firma del Presidente Corrado Di Niro, si è rivolta ieri al Capo Compartimento ANAS del Molise ed all’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici Pierpaolo Nagni, manifestando il proprio dissenso sul modus operandi dell’ANAS nell’acquisizione di commesse riguardanti i conglomerati bituminosi. Il disappunto riguarda in particolare l’acquisizione di commesse dirette, operata dal Compartimento ANAS del Molise, per le quali accade che nel mentre le norme tecniche richiedano

che gli impianti di confezionamento dei conglomerati bituminosi debbano essere collocati entro un certo raggio di chilometri rispetto alla zona di realizzazione dell’intervento, l’acquisizione materiale avviene presso impianti ubicati ben oltre la distanza necessaria, a discapito della qualità del prodotto e quindi dell’opera finale. Infatti, trattandosi di una tipologia di commesse la cui qualità risente notevolmente della lontananza degli impianti di produzione rispetto al sito di stesa, dovrebbe assumere valenza prioritaria l’idoneità localizzativa delle aziende e quindi la vicinanza dell’impianto di confezionamento.

“Poste, subito il rinnovo del contratto” Per la Cisl non c'è più tempo da perdere. Piattaforma pronta CAMPOBASSO. La Cisl Poste chiede l’apertura del confronto per il rinnovo c.c.n.l., ma questa volta - dichiara il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro - solo per il Gruppo Poste Italiane. Con una nota inviata all’AD Ing. Francesco Caio, la SLPCisl ha chiesto l’avvio immediato delle trattative per il rinnovo del CCNL di Gruppo Poste. Antonio D’Alessandro riferisce che nel mese di dicembre 2012 è scaduto il contratto collettivo nazionale del personale non dirigente di Poste Italiane e che, nei termini previsti dagli accordi interconfederali, la CISL Poste insieme ad altre OO.SS. aveva provveduto ad inviare all’Azienda la prevista piattaforma contrattuale. Purtroppo, bisogna consta-

tare che ad oggi la successiva richiesta di un più ampio confronto di settore inviata a Confindustria non ha avuto alcun riscontro e conseguentemente è per la Cisl Poste

da considerarsi superata. Questa posizione politica della CISL Poste – conclude Antonio D’Alessandro - è stata anche reiterata nell’incontro tra AD e sindacati di

categoria, in quanto non sono più possibili ulteriori ritardi per un rinnovo contrattuale che gli oltre 140.000 lavoratori del Gruppo attendono da tempo.

L’ACEM non riesce a comprendere come mai ciò possa accadere se solo si tiene conto che le aziende del posto hanno gli impianti praticamente fermi da tempo a causa della crisi; per questo nella lettera inoltrata all’ANAS ed all’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici, nel rivendicare con orgoglio la professionalità e serietà della produzione locale, ha messo in evidenza che si tratta dell’ennesimo grido di allarme della categoria ed ha avvertito che senza un cambio di rotta, si diventa moralmente responsabili del fallimento delle aziende del territorio e della perdita di numerosi posti di lavoro.

Molise Dati, una situazione d'inerzia

La Uiltucs continua a denunciare l'assenza di progettualità per i dipendenti

CAMPOBASSO. La UILTuCS Molise, continua a denunciare a gran voce ed ancora una volta la situazione di inerzia in cui si trova, attualmente, la vertenza dei lavoratori a progetto della società Molise Dati s.p.a.La società – azienda in house della Regione Molise – si avvale da ormai moltissimi anni, in maniera costante, del contributo di circa 13 lavoratori che possiedono competenze tecniche e professionali indispensabili per lo svolgimento dei servizi assegnati alla società; pur a fronte della continuità dello svolgimento della prestazione lavorativa, la società non ha mai provveduto a stabilizzare i suddetti lavoratori, inquadrandoli, invece, di volta in volta, con contratti a progetto rinnovati o prorogati, lasciandoli nella condizione di eterni precari, impedendo agli stessi di costruire dignitosamente un futuro certo unitamente alle proprie famiglie. Quale potrebbe essere una soluzione? Basterebbe – continua Guarracino – intanto rivedere i costi interni dell’Ente, la somma data alle 13 unità è pari circa ad uno stipendio di un dirigente, si potrebbe iniziare la revisione dei costi invece di licenziare e lasciare senza futuro lavorativo queste 13 unità, che ribisco, hanno competenze specifiche.


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Il 28 luglio abbiamo sollecitato fosse fatto ciò ch’è necessario per affrontare il riconoscimento di area di crisi del distretto industriale Boiano-Isernia-Venafro

Frattura, s’è svegliato, ed ha deciso di svolgere le proprie prerogative Convocati per la tarda mattinata di oggi le parti Sociali, le Amministrazioni locali e le rappresentanze delle imprese e delle associazioni per affrontare i problemi della crisi

Il presidente della giunta regionale Frattura ha convocato per la tarda mattinata di oggi le parti Sociali, le Amministrazioni locali e le rappresentanze delle imprese e delle associazioni per affrontare i problemi della crisi e, in particolare, per avviare formalmente, con i crismi della partecipazione, le procedure per ottenere dal Governo di Roma il riconoscimento di area di crisi del distretto industriale Bojano – Isernia – Venafro. Il 28 luglio, commentando la lettera del vice presidente della giunta regionale Michele Petraroia inviata al sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio dei ministri Graziano Del Rio, al ministro per lo sviluppo economico, Federica Guidi, al ministro per il lavoro, Giuliano Poletti, al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e, per conoscenza, solo per conoscenza, mero gesto di cortesia, alla delegazione parlamentare molisana (senatori Ruta e Di Giacomo; onorevoli Venittelli e Leva) e ai prefetti di Campobasso e Isernia (a che titolo? – ndr), con la quale intendeva aprire con il Governo di Roma una “Vertenza Molise”, abbiamo titolato l’articolo “Qualcuno dica a Petraroia che il presidente della Regione Molise, fino a prova contraria, è Paolo di Laura Frattura”, e abbiamo concluso che quell’azione era destinata a non produrre altro che lo sconcerto nei palazzi romani che si vedono invasi di richieste di nessuna incidenza politica e amministrativa (tanto è vero che non gli hanno mai risposto), ancor-

ché fatti oggetto d’interventi che, come per i 24 contratti di sviluppo stipulati per le regioni del Mezzogiorno, discendono da un accordo parlamentare. Abbiamo concluso anche, aggiungendo, che uguale sconcerto le sue iniziative erano destinate a creare nella frastornata maggioranza regionale già di per sé solennemente inconcludente. Siccome, però, di mezzo

ci vanno il Molise e i molisani, che si facesse in modo di contenere Petraroia, spiegandogli quali sono i suoi compiti, le sue funzioni e i suoi limiti, e di svegliare il resto della compagnia. Detto fatto. Oggi, la compagnia di Petraroia s’è svegliata, e ha imboccato l’unico sentiero percorribile per arrivare laddove voleva arrivare lui da solo, in veste di Don Chisciotte. Frattura ha

L'intervento

Perché non si attivano gli indignati dello sport? di Sergio Genovese Il degrado in cui siamo immersi irrobustito persino dalle stesse persone che ( fingono ) di indignarsi, si pensi a qualche figura di riferimento, che sino a quando faceva parte della casta non aizzava le piazze ed ora che non intasca più il gruzzolo, ha riscoperto una vis sociale perlomeno dubbia, non poteva lasciare immacolato il mondo dello sport. La vigilia delle elezioni del Presidente Nazionale della Federcalcio si è vivacizzata con tutto il corredo delle ammuine giusto percorso di un contesto che quando si appresta a

scegliere un proprio rappresentante, si fa convincere non da ragionamenti e scelte lineari ma da elucubrazioni in cui primeggiano retroscena, opportunismi, substrati di mediocrità e interessi da sottoscala. Quando lo sport ha scelto i suoi leader alto locati ( in campo nazionale ) e basso locati ( nelle periferie regionali) è sempre stato così, salvo eccezioni. Si pensi che quasi sempre desta scalpore la doppia candidatura abituato come è, il sistema perverso, a non dare corpo ad un profilo plurale e garantista, assurdo! Dovremmo informare Frattura, Renzi e soprattutto Malagò.

Ma ritorno al discorso delle elezioni del successore di Giancarlo Abete che ho conosciuto e apprezzato ma che con il potere nelle mani è stato una delusione stritolato da vere e proprie bande più potenti della sua buona fede e della sua eleganza. Dopo la incredibile dichiarazione di Tavecchio che ha scatenato l’unta insurrezione della retorica e il giusto intellettualismo di chi al di là della affermazione grave ha sostenuto la tesi che guidare la Federcalcio è come essere titolare di un dicastero e un ministro che non sa ragionare sulle cose che dice è decisamente inappropriato, sono ve-

preso nelle proprie mani le redini della questione (come gli compete) ed ha deciso di portare la faccenda crisi e il riconoscimento dell’area industriale BoianoIsernia-Venafro nelle sedi istituzionali corrispondenti, e all’attenzione e degli apparati pubblici e privati che formano il nucleo delle attività produttive messe a dura prova dalla crisi globale. Lo ha fatto come avevamo ritenuto si dovesse fare. Ovvero, coinvolgendo istituzionalmente e definendo in dettaglio le ragioni e le motivazioni che dovrebbero indurre il Governo di Roma a considerare il distretto industriale Boiano-Isernia-Venfaro una specifica area di crisi per ottenerne il riconoscimento e l’intervento finanziario del potere centrale. Come peraltro è stato fatto per altre aree del Paese. Crediamo però che anche Frattura abbia peccato di presunzione dimenticando di coinvolgere in presa diretta al delegazione parlamentare molisana per essere favorito nell’accesso ai Palazzi governativi. Nel comunicato in cui viene data notizia (da Petraroia !!!! – ndr) dell’incontro di oggi, non c’è accenno al riguardo. La resipiscenza è una virtù e non sempre viene praticata. Diamo atto a Petraroia di essersi finalmente accorto che da solo non sarebbe andato da nessuna parte, rendendosi parte diligente nel dare notizia delle ragioni e dei motivi dell’incontro odierno presso la giunta regionale, accodandosi. Dardo

nute a galla malefatte che da tempo qualche voce afona aveva tentato di denunciare. Pensate Repubblica ( non un giornale di provincia) sta dedicando pagine intere alla storia di Tavecchio che al di la dei guai giudiziari che non avrebbero dovuto consentirgli la elezione per qualsiasi ruolo federale ( Malagò perché non chiarisce ? ) ha cercato di scusarsi sostenendo la tesi di essere un volontario del terzo mondo avendo fatto costruire campi di calcio in Africa ( con i suoi soldi ?) ma soprattutto riempiendosi di orgoglio per essere icona di un mondo, il calcio dilettantistico, fatto di purezza, passioni e soprattutto volontariato. Per la miseria che volontariato ! Sempre Repubblica, io ne ero già a conoscenza, ha informato i suoi lettori, che tutti i Presidenti dei Comitati regionali della Lega Nazionale Dilettanti, percepiscono per una deliberazione voluta dallo stesso Tavecchio, rimborsi mensili teoricamente a copertura delle spese sostenute, di circa tremila euro, compenso decisamente superiore allo stipendio di un dirigente scolastico! Che farsa, uno spettacolo indecente per indignati veri e non finti.


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Campobasso

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Gestione esercizio 2013, il Consiglio approva il rendiconto Cancellazione Imu-Ici terreni agricoli, Coralbo: “Battista smentisce se stesso”

Con 19 voti il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto della gestione dell’esercizio 2013. Una seduta, tutto sommato “tranquilla” anche perché si è trattato di un passaggio obbligatorio e inevitabile per il proseguimento dell’attività amministrativa. Nessun colpo di scena, le critiche doverose dei consiglieri di opposizione, soprattutto di Francesco Pilone e Michele Coralbo , qualche frecciatina al presidente del Consiglio Sabino Iafigliola e l’astensione degli esponenti del Movimento CinqueStelle che ai tempi in cui gestiva Di Bartolomeo ancora non sedevano in Consiglio. L’amministrazione, in effetti, è ancora in fase di rodaggio, il mandato ancora non entra nel vivo ed è ancora troppo presto per giudicare gli atti messi in campo. L’opposizione, tuttavia, scalpita ed è pronta a evidenziare qualsiasi scorrettezza . L’ha fatto, ad esempio, il consigliere Pilone presentando un ordine del giorno, poi respinto, sulla nomina di due rappresentanti all’interno dell’azienda servizi alla persona “Don Carlo Pistilli”. Pilone non ha gradito la decisione del sindaco di emanare, lo scorso 19 giugno, l’avviso per la presentazione delle candidature senza gli indirizzi del Consiglio comunale che si è insediato solo il 7 luglio. “Si tratta di una questione di correttezza istitu-

zionale e politica nei confronti di questa assise – ha detto Pilone Battista avrebbe dovuto aspettare l’approvazione degli atti di indirizzo, non capisco come mai abbia emanato l’avviso con tanta urgenza visto che, ad oggi, ancora non c’è stata la nomina dei rappresentanti”. Il sindaco ha rimandato

le accuse al mittente precisando di aver ottemperato a tutti gli obblighi, di aver applicato il regolamento vigente spinto dalla necessità di dover rinnovare i rappresentanti all’interno dell’azienda Don Carlo Pistilli che da aprile è senza Cda. TeMa

Dopo le positive riuscite delle precedenti edizioni della “Medio Fondo dell’Alto Biferno” che ha visto partecipare oltre 100 ciclisti, impegnati lungo le suggestive strade dislocate nella porzione alta della valle del Biferno, il Comune di Casalciprano, con la collaborazione del partner tecnico “Ciclorianimatour” e dell’associazione sportiva “Molise Tour Bike” di Campobasso, ha voluto riproporre a tutti gli appassionati della bicicletta la “Medio Fondo dell’Alto Biferno”, che si svolgerà il prossimo 10 Agosto a Casalciprano, giunta al traguardo della 5a edizione.

L’obiettivo è quello di trascorrere una giornata di sport ed amicizia, insieme alla possibilità di ammirare, da una prospettiva diversa, i pregi naturalistici e paesaggistici che contraddistinguono la nostra regione, unica nella sua varietà, a cui troppo spesso non viene rivolta una adeguata valorizzazione. La volontà del Comune di Casalciprano, nel puntare anche quest’anno su una passeggiata ciclistica aperta a tutti, scaturisce da un impegno assunto dall’amministrazione volto alla

promozione del territorio locale attraverso la collaborazione attiva con le varie associazioni, che costantemente si dedicano alla promozione di eventi, le cui tematiche sono rivolte essenzialmente al rispetto dell’ambiente, favorendo il benessere della salute attraverso l’attività fisica. Seguendo tali linee-guida, il team del “Ciclorianimatour”, insieme agli amici del “Molise Tour Bike”, ha attivato tutti i componenti per la predisposizione ed organizzazione della manifestazione, che si svolgerà do-

Battista smentisce se stesso. Il consigliere comunale del Polo Civico Michele Coralbo ha pungolato il sindaco Antonio Battista durante la seduta del Consiglio comunale in riunione questa mattina per l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio 2013. Alla domanda del consigliere di opposizione in merito alla cancellazione dell’Imu-Ici sui terreni agricoli, il sindaco ha riposto in “politichese”. “In pratica – commenta Coralbo - Battista ha ammesso di aver preso in giro i cittadini e , una volta ottenuto il consenso elettorale sulla falsa promessa di rivedere il provvedimento, li costringe al pagamento delle somme da lui stesso contestate”. Coralbo ha ricordato al sindaco che solo pochi mesi fa, quando cioè Battista sedeva tra i banchi dell’opposizione, è stato firmatario di un ordine del giorno volto all’eliminazione dell’imposta sui terreni agricoli e che, insieme ai colleghi di partito Pietro Maio e Augusto Massa, ha addirittura organizzato riunioni politiche in tutte le contrade della città per contrastare il documento varato dall’amministrazione Di Bartolomeo. “Chi mente agli elettori ha l’obbligo di abbandonare ogni incarico pubblico – aggiunge e conclude Coralbo – quindi, se Battista non manterrà fede agli impegni presi durante la campagna elettorale chiederò ufficialmente le sue dimissioni”.

Casalciprano, il Ciclo rianima tour menica, 10 Agosto, a Casalciprano, con importanti novità rispetto alle passate edizioni. Per soddisfare le esigenze di tutti i ciclisti è stato introdotto un percorso specifico per gli amanti dell’OFFROAD e della mountain bike, mentre quello dedicato ai ciclisti su bici da strada torna ad avere un circuito unico con opzione per un percorso breve ed uno lungo. Il raduno è previsto per il 10 Agosto a Casalciprano, in piazza Largo della Vittoria dove, dalle ore 08:00 e fino alle ore 09:00,

è possibile effettuare le iscrizioni. Alle ore 09:00 scatterà la partenza dei BCiclisti che dovranno affrontare un percorso di 30 Km in MTB o 76 Km con bici da strada con opzione, per questi ultimi, di un percorso di 30 Km per i meno allenati. I percorsi interesseranno i territori comunali di Casalciprano, Castropignano, Torella del Sannio, Molise, Frosolone, Sant’Elena Sannita e Spinete. Ai partecipanti sarà garantita l’assistenza tecnica e medica, spogliatoi con docce, pacco gara e pranzo.


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Campobasso

7 agosto 2014

Sindaci alla prova della Regione Molise: Di Bartolomeo ha fallito, a Battista non è consentito

Antonio Battista, campobassano come il predecessore Gino Di Bartolomeo, ha il dovere politico, amministrativo e morale di accertare il grado di attenzione e di interesse di Frattura, della giunta e del consiglio regionali, verso i problemi che attanagliano la città e renderlo noto alla gente Il sindaco Di Bartolomeo non ha voluto o non ha saputo instaurare un confronto con la Regione Molise pur avendo mille motivi (pratici) per farlo. A cominciare dall’Accordo di programma “Asse città” con una dotazione finanziaria di 25 milioni di euro. Non ha voluto o non ha saputo, pur stazionando su posizioni politiche antitetiche a quelle di Frattura. Ora capita che a governare la città sia un sindaco - Battista - che appartiene allo stesso partito (il Pd) di Frattura ma ancora non abbiamo alcun sentore se abbia anche lui voglia o meno di aprire un dialogoconfronto con il vertice regionale per capire quali sono i margini per rimettere in moto i meccanismi economici e programmatici dell’Asse città, ad esempio. Di Bartolomeo, stranamente (ma non troppo), ha evitato la possibilità di affrontare il destino e il futuro di Campobasso in chiave regionale. Eppure, tutto (politicamente ed amministrativamente) suggeriva, anzi imponeva l’avesse fatto allo scopo di tirare fuori dalla tana il vertice regionale che in campagna elettorale aveva giudicato Campobasso “la bella dimentica” da Michele Iorio.

Crediamo che Frattura muoia dalla voglia di riannodare il discorso, di liberare le idee e i programmi che ha in serbo, di aprire un nuovo orizzonte al capoluogo regionale, la città in cui vive e lo ha sostenuto nella scalata al potere, lusingata dalle sue parole e soggiogata dalle sue promesse. Su questo abbrivo, quindi, siamo ansiosi di vedere il sindaco Battista ( dicono abbia quotidiani abboccamenti con Frattura) avviare un confronto a cielo aperto sulle problematicità urbanistiche, economiche, sociali e culturali del capoluogo che loro (Battista e Frattura) giudicano essere stato profondamente compromesso dagli uomini del centrodestra. Ridiscutere l’Accordo di programma quadro “Asse città”, sancito peraltro in atti protocollari, con una dotazione finanziaria di 25milioni di euro destinata al miglioramento della viabilità, al risanamento ambientale, alla qualificazione urbana (sede regionale sul Romagnoli, interventi di ricucitura dell’ingresso lato “Porta Napoli” della città, riqualificazione di Piazza Savoia, sistemazione dell’intersezione di Via Monsignor Bolo-

Dopo le prime due giornate del Festival, che hanno visto quali ospiti Flavio Bucci e Rolando Ravello, diventa sempre più intenso il programma di MoliseCinema. Oggi arriva al festival di Sergio Basso che presenterà il film Amori elementari nella sezione Paesi in lungo alle 22 nell’Arena di Casacalenda. Con un'esperienza di documentarista alle spalle, Basso dirige il suo primo lungometraggio con uno stile vario e fantasioso che è dedicato al mondo in movimento dei bambini che stanno per diventare adolescenti. Gli "amori elementari" non sono quelli adolescenziali ma quelli dei dieci e undici anni, che Basso racconta con ritmo e grazia inconsueta. Protagonista è Cristiana Capotondi che arriverà al Festival in serata e presenterà al festival anche “La mafia uccide solo d'estate” previsto per domani. Amori elementari è preceduto da Fuoristrada di Elisa Amoruso, la storia di un amore solo apparentemente non convenzionale che partecipa al concorso per documentari. Alle 17.00 al Cinema teatro prende il via il concorso internazionale Paesi in corto saranno presentati i cortometraggi Invisible spaces di Dea Kulumbegashvili, Lothar di

gna con Via Gazzani e Viale Manzoni, sistemazione dell’ex albergo Roxy - non escluso l’abbattimento e la ricostruzione -, riqualificazione ambientale del torrente Scarafone e tutta una serie di altri aggiustamenti territoriali ed urbanistici). Non es-

sendo stati chiariti (e non sono stati chiariti) i punti controversi della vicenda “Asse città”, il sindaco di Campobasso, alludiamo a Di Bartolomeo, avrebbe dovuto assumersi la responsabilità quantomeno di non aver denunciato il perché del fallimento dell’operazione e la sparizione (o spartizione? -ndr) del finanziamento. Ma è stato abile a far finta di niente. Vicenda deplorevole, inammissibile, per un primo cittadino che teneva morbosamente al progresso della sua gente. Comunque, la vita delle amministrazioni pubbliche è contraddistinta dalla continuità per cui ciò che non è stato, può essere; soprattutto i progetti, i programmi e le opere approvati e finanziati. E’ il caso, pertanto (impellente e improcrastinabile) di riaccendere il tema, di riaprire il confronto, di riannodare ciò ch’è possibile ancora riannodare dell’Accordo di programma quadro “Asse città” (mai ufficialmente annullato o dato per decaduto) e cosa il presidente Frattura ha in serbo, e quali risorse, per dare al capoluogo il ruolo direzionale che gli compete, non più con la vaghezza delle parole, ma in con-

MoliseCinema, arriva Sergio Basso

Luca Zuberbihler, Detour di Michael Kam, Shades of gray di Alexandra Averyanova, 7°4S di Adriano Valerio e Aissa di Clément Tréhin-Lalanne, in anteprima italiana e premiato all’ultimo festival di Cannes. Nell’arena piccola Cinestelle, invece, l'intera giornata sarà dedicata al rapporto tra cinema e arte, in collaborazione con l'associazione Kalenarte e l'associazione Ciam. Alle 17 Acquerello in piazza, happening estemporaneo di pittura aperto la pubblico del Festival. Alle 21,30 la proiezione de L’approdo delle anime migranti di Simone Salvemini, documentario breve sull'opera dell'artista greco Costas Varostos realizzata in onore dei migranti. Alle 22 sempre in Arena Piccola, il film concerto Pinocchio Parade del noto trombonista e compositore Giancarlo Schiaffini con le immagini di Cristina Stifanic e la regia di Ilaria Schiaffini. Pinocchio Parade è la versione in

chiave musicale e artistica della favola del burattino bugiardo che da oltre 130 anni è tra le più note al mondo. Alle 18 sempre al Cinema Teatro per Frontiere Concorso Doc. sarà presentato il documentario Almas en juego di Ilaria Jovine, che è la nipote del grande scrittore molisano Francesco Jovine autore, tra l'altro, di “Terre del Sacramento”. Il film racconta la quotidiana lotta per la felicità di una coppia divisa dall'oceano e unita dall'amore e sarà accompagnata dalla presenza della regista che incontrerà il pubblico del festival. Alle 19.00 il Focus Rifugiati con la proiezione di Non morire fino a primavera di Camilla Ruggero e Raffaele Rivieccio. Il documentario tenta di esplorare, all’interno di un centro di accoglienza romano, il complesso rapporto tra gli operatori che vi lavorano e i rifugiati politici. Partecipano all'incontro che segue il documentario la re-

creto. Lo esige la reiterata volontà politica degli ultimi 40 anni e la necessità, una volta per tutte, di affrancare e depurare la città delle scorie culturali minimaliste di gran parte delle sue figure politiche e amministrative, finalmente messa nelle condizioni di aprire all’hinterland e alla realtà regionale le proprie prerogative direzionali. Non più città pattumiera, città “usa e getta”, città di transito e di speculazioni edilizie. Il sindaco Battista, campobassano come il predecessore Di Bartolomeo, ha pertanto il dovere politico, amministrativo e morale di accertare il grado di attenzione e di interesse di Frattura, della giunta e del consiglio regionali, verso i problemi che attanagliano la città, e di verificare su quali basi certe sussistono le condizioni che si possono favorevolmente sviluppare. Non può assolutamente invece menare il can per l’aia come il predecessore, senza rendersi responsabile di una imperdonabile omissione. Che sarebbe il segnale inequivocabile di una sua totale sudditanza culturale e politica alla classe dirigente regionale. Dardo

gista, Raffaele Rivieccio, Donatella Terni e Michele Petraroia. L’evento è in collaborazione con centri SPRAR del Molise (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati del Molise). Il Festival pone così l'attenzione su un tema delicato e importante come quello dell'immigrazione e dell'asilo coinvolgendo gli operatori del settore. Prosegue l’omaggio a Flavio Bucci con la proiezione di Ligabue di Salvatore Nocita alle 10.30 al Cinema Teatro e alle 21.30 quella di La proprietà non è più un furto di Elio Preti. Alle 11,30 sempre presso il Cinema Teatro gli istituiti di Bojano e Casacalenda saranno protagonisti della mattinata con la presentazione di un cortometraggio e l'interpretazione di canzoni e balli locali. Alle 20.30 presso l’Arena prosegue la programmazione di Punto Luce - Frammenti di storia italiana – in collaborazione con Cinecittà Luce. Per la terrazza dei libri al Bar Centrale alle 19,30 la presentazione de Il coraggio di dire no di Paolo de Chiara che affronta la storia di Lea Garofalo la donna che sfidò la n’drangheta. Con l’autore ne parla l’ex deputato Famiano Crucianelli.



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Isernia

7 agosto 2014

Proma Ssa, 29 licenziamenti

L'azienda metalmeccanica ha avviato le procedure di mobilità per i lavoratori

“Parco dell'Olivo, ci vogliono le strade”

I proprietari dei terreni chiedono al Comune la realizzazione delle infrastrutture

VENAFRO. L’Azienda multinazionale del comparto metalmeccanico, che opera nel settore automotive, con lettera datata 28 luglio 2014 ha avviato la procedura di mobilità per il licenziamento collettivo di 29 dipendenti. "L’azienda ci ha comunicato con raccomandata, pervenuta il 5 agosto scorso, che i motivi che hanno determinato

la volontà di risolvere i rapporti di lavoro con 29 dipendenti, su una forza complessiva di 224 addetti, sono prettamente economici, causati da una eccessiva e penalizzante pressione fiscale e da un eccesivo costo delle materie prime e dei trasporti. Liliana Errante dell’A.S.La COBAS di Cassino, ha richiesto formalmente un incontro

all’azienda e alla Confindustria di Isernia, per esperire l’esame congiunto previsto dalla legge 223/91 e individuare, congiuntamente, soluzioni alternative ai licenziamenti. Auspichiamo che Vi sia la piena volontà delle parti per evitare di ridurre sul lastrico 29 famiglie già pesantemente colpite dalla crisi economica".

“Rava, il Comune faccia da solo”

La Regione scrive a Sorbo in merito alla pulizia dell'alveo del torrente VENAFRO. L’abbiamo scritto giorni addietro e lo ribadiamo a chiare lettere, e senza timore di smentite di sorta : il “Rava”, fiume/torrente che bagna Pozzilli e Venafro (la stessa Regione Molise in una sua lettera una volta parla di torrente ed un’altra di fiume ; bisognerà prima o poi mettersi d’accordo … !) ed il fiume San Bartolomeo (a Sesto Campano sulla spalletta del ponte in pianura stranamente definito “torrente” ; valle a capire certe istituzioni pubbliche !) che interessa Venafro e Sesto Campano sono a rischio esondazioni, causa la mancata regimazione, manutenzione e ripulitura di entrambi i corsi d’acqua ! E la gente che vive, lavora, risiede o fa sport nei pressi è decisamente impaurita per tale delicatissima situazione, tanto da aver “bussato” alle porte della Regione Molise per sollecitare finanziamenti per interventi a hoc. L’ente Regione però è stato categorico ed implacabile nella risposta : “ … Lo scrivente fa presente -ha scritto testualmente la Regione Molise, secondo la comunicazione diramata dal Consorzio

di Bonifica della Piana di Venafroche la disponibilità economica di spesa a far carico sul bilancio regionale per l’anno in corso non consente la predisposizione di iniziative progettuali tese alla eliminazione del fenomeno (esondazione, allagamenti, danni ect., ndc) in questione”. Ergo la Regione Molise se ne lava le mani, il Consorzio di Bonifica idem non disponendo a sua volta di risorse finanziarie ed il “povero” cittadino è costretto suo malgrado a pericoli a 360° tra animali selvatici e pericolosi che annidano nella vegetazione fittissima cresciuta a dismisura lungo gli argini di detti corsi d’acqua e soprattutto per “la spada di Damocle” di esondazioni, allagamenti ect. che pendono pericolosissime sulla sua testa e che non sono eventualità nient’affatto remote ! Unica via d’uscita -è la Regione Molise che ne da notizia ufficiale- è rappresentata dai “Sindaci, competenti per territorio, -scrive l’Ente regionalenella qualità di organismo di Protezione Civile … Sono tenuti ad adottare tutti i provvedimenti necessari alla tutela e salvaguardia della

pubblica e privata incolumità”. Ed allora tutti dinanzi ai Palazzi di Città di Venafro, Pozzilli e Sesto Campano a reclamare interventi della massima urgenza per il regolare deflusso di torrenti, fiumi, canali e rii, prevenendo esondazioni, allagamenti, danni e paure ! Che triste destino, bisogna ammetterlo, abitare, lavorare e vivere nei pressi di corsi d’acqua senza le dovute e necessarie garanzie, protezioni e tutele preventive ! Intanto, restando in tema di torrente/fiume Rava a Venafro, da segnalare che dal pomeriggio di martedì 5 agosto un fiume di acqua scura e melmosa viene riversata nel letto del “Rava”, proveniente da canali artificiali di adduzione. Tale acqua/melma affluisce nel corso d’acqua all’altezza del rettilineo del LungoRava, ossia in territorio del Comune di Venafro, proveniente con tutta probabilità dal Consorzio Industriale d’Isernia/Venafro che immette acqua nel “Rava”. Previsti domani controlli e sopralluoghi per accertare natura e provenienza di tali acque, e loro probabile inquinamento.

VENAFRO. All’indomani dell’ordinanza emessa dall’ufficio tecnico del Parco Regionale dell’Olivo di Venafro in materia di obbligo di manutenzione e pulizia degli oliveti del Parco al fine di prevenire incendi ed altre azioni illegali, e firmata dal presidente Emilio Pesino, riceviamo da proprietari ed olivicoltori della vasta zona est del Parco stesso, confinante a nord con l’abitato cittadino ed estesa lungo i pendii pedemontani di Monte Santa Croce, la nota che entra nel merito dell’annoso discorso sollevato dall’ordinanza dell’ente e che di seguito pubblichiamo. “Premettiamo che in qualità di proprietari olivicoli, di conduttori di oliveti e di diretti olivicoltori -prendono a dire costoro- siamo i primi a tenere a cuore la salvaguardia e la valorizzazione dei secolari oliveti ad ovest di Venafro, zona Campaglione, tenendo lontane minacce quali gli incendi ed altre azioni illegali. Parimenti però dobbiamo doverosamente sottolineare la disparità di situazioni in atto e quindi di trattamento tra gli oliveti dell’ovest del Parco e quelli della zona est. I primi, bontà loro, sono attrezzati e curati nei minimi dettagli con strade asfaltate, acqua corrente, zone picnic, tabelle turistiche, antichi sentieri e tutto quanto permette di accedervi con assoluta facilità con mezzi agricoli, in auto o a piedi, e di tenere puliti, curati ed efficientissimi ogni singolo oliveto, ottenendo l’ottimo olio venafrano. Di contro ad est del Parco, o del Campaglione che dir si voglia, i nostri oliveti sono praticamente irraggiungibili tanto a piedi che su mezzi agricoli, mancando del tutto sentieri e strade di collegamento ! Praticamente trattasi di una natura ultrasecolare impenetrabile ed inospitale, impossibile da accudire, tanto da non riuscirne a ricavarne da decenni una sola goccia d’olio !”. Ed allora, chiediamo ? “Occorre che l’Ente Parco e quindi la Regione Molise intervengano in maniera precisa e capillare ad est del Parco, attrezzandolo di tutto quanto necessario per raggiungerlo, accedervi e curare gli oliveti, ossia strade, servizi e quant’altro, in maniera che tali ultrasecolari piante tornino ad essere produttive. Solo allora saremo i primi ad attivarci per cura, manutenzione, efficienza e produzione dei nostri oliveti, aspetti che stanno a cuore a tutti noi proprietari ed olivicoltori dell’area orientale del Parco”. La conclusione di tali olivicoltori : “Suggeriamo perciò al Parco, previo finanziamenti della Regione Molise, d’intervenire quanto prima nello specifico del problema adoperandosi finalmente per l’area orientale olivetata, piuttosto che emanare ordinanze che risultano punitive per tanti di noi e che non tengono conto di tutto quanto da noi denunciato, ossia l’esatta realtà dell’est del Parco Regionale dell’Olivo di Venafro”!.

Gaza: massacro di civili, l’Italia interrompa la fornitura di armi a Israele

ISERNIA. Mentre viene annunciata una nuova tregua umanitaria, Emergency guarda con dolore e indignazione il bilancio degli attacchi contro i civili e le gravi violazioni del diritto umanitario compiute a Gaza nell'ambito dell'operazione Protective Edge.A oggi si contano almeno 1.800 morti palestinesi (per il 70% civili, secondo le Nazioni Unite) e 67 vittime in Israele (tra cui 3 civili). A Gaza sono state colpite scuole, strutture sanitarie, infrastrutture. Un massacro di civili inaccettabile, portato avanti in nome del “diritto all'autodifesa”, fingendo di ignorare che questa guerra, cosi come quelle che l’hanno preceduta, non porterà sicurezza o pace né ai cittadini israeliani né a quelli palestinesi. Porterà solo nuovi lutti, nuova distruzione, nuovo odio, nuova guerra. L'Italia, all'interno dell'Unione Europea, è il principale fornitore di sistemi militari a Israele. Chiediamo che il nostro Stato, la nostra Repubblica che ripudia la guerra, non sia complice di questa delirante spirale di violenza. Chiediamo che il governo italiano sospenda immediatamente l'accordo di cooperazione militare con Israele, le prossime esercitazioni dei caccia israeliani nei cieli di Sardegna e la fornitura di sistemi militari, nel rispetto della legge italiana (la legge 185/90 vieta di vendere armi a Paesi in conflitto o responsabili di gravi violazioni dei diritti umani) e dell’articolo 11 della nostra Costituzione che ripudia la guerra. Ci uniamo a tante voci, italiane e internazionali, nel chiedere che l'Italia, nel semestre di presidenza dell'Unione Europea, si faccia promotrice di un vero percorso di pace, con gli strumenti della diplomazia e dei diritti.


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Termoli

7 agosto 2014

Palazzina di via Montecarlo, è polemica

I residenti ribadiscono al Comune la contrarietà al progetto Termoli. Una decina di giorni fa le ruspe, le betoniere e gli operai hanno fatto ritorno nel cantiere più contestato di Termoli. Autorizzati, in regola. I residenti della zona hanno storto il naso, si sono allarmati, hanno chiesto spiegazioni e hanno appreso - non senza sorpresa - che i lavori della palazzina da 36 appartamenti in via Montecarlo potevano ripartire. E ora valutano il da farsi. Se optare per una richiesta di sospensiva d’urgenza dell’edifizio da presentare ai giudici del Tar Molise, oppure se rivolgersi direttamente - e in via formale - all’Amministrazione, con la speranza che il progetto si possa modificare. "Chiediamo l’intervento del sindaco - spiegano - perchè crediamo che ci siano i margini per cambiare il progetto". Quello che vogliono, in alternativa all’abbattimento dell’edificio che sta prendendo forma e che difficilmente, a questo punto, potrà essere "raso al suolo" per effetto di sentenze giudiziarie, è una piazza di quartiere, uno spazio fruibile da tutti con aiuole, panchine, illuminazioni, giochi per bam-

Torna in carcere un 66enne

Era stato condannato a due anni di reclusione poi la sospensione della pena

bini. Un’oasi al posto di una parte del parcheggio e della strada di congiunzione tra via Martiri della Resistenza e via Montecarlo. "Non vogliamo subire troppi danni, non vogliamo che quest’area diventi uno snodo trafficato e pieno di rumore. almeno quello...". Ci avevano già provato quando il sindaco di Termoli era ancora Antonio Di Brino, la cui maggioranza aveva approvato in Consiglio il palazzo della Blu Costruzioni in virtù di un vecchio accordo di programma e sotto la professata minaccia di

“Pesca, qualcosa si muove” Il sindacato Cisl ritiene fondamentale il piano presentato dal ministro Martina

TERMOLI. Si comincia a muovere qualcosa sul piano della pesca. “Quello presentato ieri dal Ministro Maurizio Martina congiuntamente al sottosegretario Giuseppe Castiglione merita il nostro convinto plauso” – dichiara Augusto Cianfoni Segretario della Fai Cisl. “Nei 5 punti del piano, – continua Cianfoni – rileviamo favorevolmente un impegno concreto di questo Governo per la pesca con l’obiettivo dichiarato di sostenere “l’occupazione, il reddito dei pescatori e rilanciare un settore strategico del nostro Paese”. “La rimodulazione così come prevista – prosegue Fabrizio Scatà della Segreteria nazionale – conferma l’impegno del Governo nell’utilizzare al meglio le risorse disponibili residue, finalizzate anche a sostenere misure socio-economiche. Questa attenzione, da noi auspicata da tempo, è una novità assoluta in quanto le risorse specifiche settoriali non vanno solo ed esclusivamente a sostenere le imprese, ma anche direttamente i lavoratori. Silvano Giangiacomi, coordinatore nazionale pesca della Fai, afferma che “la costituzione della Task Force potrà essere lo strumento operativo più idoneo a rendere efficace l’azione amministrativa nel suo complesso al fine di utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili. Occorre evitare il disimpegno automatico, come avvenuto nel recente passato, e permettere al sistema pesca di uscire nel più breve tempo possibile da una crisi aggravata di molto negli ultimi anni” . “La Task force – secondo Cianfoni – è anche strumento di un prezioso lavoro orientato alla partecipazione ed alla responsabilizzazione tra livelli istituzionali, tra istituzioni e corpi intermedi della rappresentanza sociale secondo una sana cultura sussidiaria che sembra essersi ovunque perduta”.

dover sborsare risarcimenti milionari. Ci avevano provato, i residenti, a chiedere una variante del progetto. Ma non avevano ottenuto nulla. Adesso, dieci mesi dopo, molte cose sono cambiate. Ed è cambiato anche lo scenario politico. Non è per niente escluso che Angelo Sbrocca, sindaco attuale ma fino a poco tempo fa avvocato difensore dei residenti che si sono opposti ai lavori, riesca a trovare una mediazione con l’impresa edile di Fedele e Desiderio, i titolari della Blu Costruzioni.

LARINO. Aveva usufruito di un provvedimento di sospensione della esecuzione di un ordine di carcerazione per l’espiazione di una condanna a quasi due anni, per il reato di detenzione di sostanza stupefacente commesso in Larino a gennaio del 2010. Ma nel mese di Luglio appena trascorso, la Procura della Repubblica frentana ha emesso un provvedimento di revoca della sospensione stessa, delegando ai Carabinieri della Compagnia di Larino il rintraccio del condannato, un

66enne residente in quel Comune, per la notifica e l’esecuzione del provvedimento restrittivo. Ed i militari della Stazione di Larino, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile dello stesso centro, in pochi giorni hanno rintracciato il 66enne ricercato, per notificargli l’ordine di carcerazione e tradurlo, al termine delle formalità di rito, presso il carcere del piccolo centro frentano, ove l’uomo sconterà la condanna inflittagli dal Tribunale di Larino.

Musica in campo, 14 in gara I concorrenti pronti per aggiudicarsi un videoclip

CAMPOMARINO. Il lungomare degli Aviatori del Lido quale location ideale per far decollare la carriera di giovani musicisti. Stasera e domani ci sarà il debutto assoluto di una manifestazione che se opportunamente lanciata e assistita potrà diventare un Must della costa sotto il cielo d’agosto. Parliamo dell’evento ‘Musica in campo’, festival di musica live nato dalla collaborazione tra le associazioni InArte e Giovani e Musica per coinvolgere artisti e gruppi locali. La presentazione della kermesse è stata ospitata ieri pomeriggio a Palazzo Norante, a Campomarino, alla presenza dell’assessore al Turismo Anna Saracino, front-woman dell’amministrazione Cammilleri nell’estate 2014 e della ideatrice, Giovanna De Benedictis, che spiega da quale intuizione sia venuta fuori l’idea di Musica in Campo. “Nasce dalla mia passione per la realizzazione di video clip e allora perché invece di scegliere da sola un artista non realizzare due serate per dare a tutti i partecipanti la possibilità di aggiudicarsi la possibilità di comparire un video clip? Ci sono arrivate richieste da tutto il Molise, per generi diversi come dall’heavy metal al rock al pop, ci sono cantautori, ci auguriamo di creare due serate di spettacolo e di intrattenimento”. Gli artisti sono 14 e la scaletta prevede un

primo e un secondo tempo con sette artisti ciascuno e nelle due serate eseguiranno due brani diversi. La giuria di qualità è stata scelta in un panorama variegato e sarà presente anche il nostro Giovanni Perilli. In conferenza stampa c’era anche Fabrizio Sparta diplomato e scrittore di testi per canzoni, nonché curatore di eventi talent. Per ogni canzone sarà espresso un voto da 6 a 10 e alla fine si farà la somma, nella prima serata non ci saranno esclusioni, sarà eletto solo il migliore interprete a cui sarà data una pergamena. Nella finale sarà composto un podio e tutti pari merito al 4^ posto gli altri. Ma quali sono i premi per i vincitori? Al primo posto una registrazione in studio di un inedito garantito con composizione e testo e la realizzazione del video se singolo Se vince il gruppo avrà diritto a una registrazione in studio a Fiuggi e la realizzazione del video. Secondo premio un book fotografico di promozione visiva dell’artista unità alla grafica di promozione. Terzo posto una cena per due persone offerta dal Thaddeus e la targa. Per tutti i partecipanti ci saranno attestati. Le serate saranno presentate da Amelia Amodio, che sarà coadiuvata da Fabrizio Della Corte.


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Termoli

7 agosto 2014

“Bel biglietto da visita per Termoli” Il sindaco Sbrocca soddisfatto per la risposta della città e la qualità degli eventi

“Via Maratona è pericolosa” Lettera aperta indirizzata al sindaco da parte dei residenti della strada

TERMOLI. “Direi che è andata tutto molto molto bene. Sono stati due giorni intensi e molto partecipati”. Si esprime con queste parole il sindaco Angelo Sbrocca all’indomani della festa patronale di San Basso. Per il primo cittadino “non ci sono dubbi”, tutto è filato liscio come l’olio “da parte dei termolesi e dei tanti turisti che si trovano a Termoli”. Parole decise che trovano spazio per ringraziare anche “i tanti che hanno partecipato alla

processione in mare e a quella conclusiva del quattro sera per le strade cittadine”. “Anche la Celebrazione dedicata ai pescatori, quella del 4 mattina, ha avuto un grande seguito. Merito, questo, del fatto che la tradizione e la ricorrenza del santo patrono Basso è tuttora forte nell’animo dei miei concittadini”, continua Sbrocca che non lascia spazio a dubbi: è l’“entusiasmo” il sentimento predominante in lui. Al suo primo “San Basso” con la fascia tricolore,

Intensificati i controlli sul territorio

Le forze dell'ordine in campo per frenare l'aumento della delinquenza

TERMOLI. Nei giorni 4 e 5 agosto, in attuazione delle strategie straordinarie di controllo del territorio e di ordine e sicurezza pubblica poste in essere lungo la costa adriatica molisana ed in particolar modo nella zona di Termoli al fine di prevenire e contrastare specifiche fenomenologie di criminalità diffusa, quali rapine e furti, il cui aumento nel periodo estivo è direttamente collegato all’incremento della popolazione dovuto al notevole afflusso di turisti, sono stati predisposti mirati servizi nelle fasce orarie pomeridiane e serali. Nel corso di detti servizi, effettuati dai vari Uffici operativi della Questura coadiuvati da personale della Sezione di Polizia Stradale e del Reparti di Prevenzione Crimine appositamente aggregati, sono stati controllati 95 veicoli, contestando 4 infrazioni al Codice della Strada, ed identificate 143 persone. Sono stati, inoltre, controllati 15 cittadini extracomunitari per i quali è stata verificata la regolarità della presenza sul territorio italiano. Altrettanto incisiva è stata l’attività di controllo nei confronti di 20 soggetti agli arresti domiciliari e sottoposti a misure di prevenzione e sicurezza. I servizi proseguiranno nei prossimi giorni.

Sbrocca si è poi sentito chiamato a fare e dire di più all’udire lo sprone del vescovo Gianfranco De Luca il quale a margine della processione del 4 ha usato parole forti verso la politica, chiamata a rinnovarsi e a fare il bene della città; in tale contesto, per Sbrocca c’è la convinzione che: “Sua Eccellenza ha pienamente ragione, la politica deve essere diversa da quello che sinora è stata e noi, sono certo, saremo questo per la nostra città di Termoli”.

TERMOLI. Una lettera aperta indirizzata al sindaco Sbrocca arriva dai residenti di via Maratona. “Egregio signor Sindaco, la invitiamo (qualora non l’avesse già fatto) a risalire dal mare utilizzando la macchina nell’orario di punta, o peggio, nel fine settimana. Si renderà così conto (essendo persona dotata di grande senso civico) che con la nuova viabilità sul lungomare nord le condizioni minime di vivibilità per i residenti di via Maratona non più garantite. Ci riferiamo all’interminabile colonna di autovetture che abbandona la spiaggia e che, oltre a provocare un consistente inquinamento acustico e ambientale, è causa di problemi legati all’attraversamento pedonale, o semplicemente al passeggio, divenuto impossibile senza mascherine antigas; per non parlare delle difficoltà a camminare con passeggini o sedie a rotelle. Fra le altre cose è evidente che via Maratona non sia stata costruita per sopportare questi grandi flussi veicolari, marciapiedi tendenzialmente stretti e abitazioni al piano terra lo dimostrano. A questo punto ci domandiamo: se quest’anno (fra l’altro con le presenze in netto calo) la situazione è così critica, gli anni venturi, con la ripresa del turismo, che succederà? Crediamo, ma su questo siamo certi del suo appoggio, che non esistano cittadini di seria A e serie B, ed è per questo che le chiediamo aiuto. Pensiamo che invertire il senso di marcia sul lungomare nord (ed evitare quindi il passaggio obbligato per via Maratona) sia la cosa più sensata, ma -qualora fosse un’ipotesi impraticabile- le chiediamo interventi compensativi come il rifacimento e l’allargamento dei marciapiedi. Anche alberare, ove possibile, può essere utile a stimolare i cittadini a scendere e risalire a piedi dal mare, come pure certi arredi urbani come panchine e fontanelle per rinfrescarsi. Speriamo, in conclusione, che questa ‘strana viabilità’ sia motivo per riqualificare una zona da sempre abbandonata a se stessa e al degrado. Fiduciosi in un suo riscontro, le auguriamo buon lavoro

E Bennato accende la piazza Scontato successo per l'artista napoletano che ha coinvolto tutte le fasce d'età TERMOLI. Saranno pure “solo canzonette” ma quelle di Edoardo Bennato di ieri sera hanno acceso migliaia di animi tra fans e cittadini che, in barba al timore della pioggia, sono scesi in piazza per cantare, ballare e applaudire a quello che per molti è considerato il capostipite del rock italiano. Insomma, che il concerto fosse stato atteso è cosa nota, che sarebbe piaciuto era una speranza, una sorta di sfida che, in pochi minuti, è diventata certezza nell’osservare la platea composta di uomini e donne di tutte le età, bambini, bam-

bine, ragazzi, ragazze, innamorati e innamorate pronti a immergersi in atmosfere tanto singolari quanto uniche che solo il “menestrello” del rock italiano poteva far vivere. Sogni, esigenze, voglia di riprendersi la vita e la protesta dell’Italia che vuole rinascere, hanno rivissuto nelle chitarre e nell’armonica del “Bennato nazionale” partendo proprio dalla sua “Abbi dubbi”, quel brano tratto da uno degli album che, forse, maggiormente ha incarnato la denuncia sociale, il degrado del suo territorio, della sua Napoli e quel ricordo dell’infanzia e dei valori persi

negli anni. Un album intenso e carico che conteneva anche un altro grande successo: la hit-tormentone “Viva la mamma” interpretata ieri sera dal corista di Bennato con un sound tutto nuovo che assumeva parvenze miste tra rock e reggae ancor più accentuate. Spazio poi a “Sono solo canzonette” e “Il gatto e la volpe” per una partenza decisamente “da urlo” e da “gran botto” per quelle migliaia di braccia che applaudivano e le tante gambe che saltavano con i motivetti dell’artista partenopeo.



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Opinioni

7 agosto 2014

Enoch’s books written backwards

di Michele Santelia Il 12 aprile 2014 ho terminato di ritrascrivere al Contrario digitando contemporaneamente su 4 tastiere bianche di computer, senza vedere il videoterminale durante la digitazione l’ultima mia Opera che si intitola “Enoch’s Books Backwards”. Ho iniziato tale ritrascrizione lo scorso 8 marzo 2014. Il è stato il secondo personaggio nell'Antico Testamento , il sesto discendente di Adamo ed Eva lungo la linea di Set. Enoch è stato un patriarca antidiluviano e, secondo la Genesi è stato il padre di Matusalemme ed il bisnonno di Noè. Particolare la sua fine: "Enoch visse in tutto 365 anni, e camminò con Dio, poi non fu più veduto, perché Iddio lo prese". Infatti, secondo la tradizione cui egli sarebbe stato rapito in Cielo come il profeta Elia poiché piaceva al Signore e quindi fu rapito in cielo. Così lo si ritrova anche nel Nuovo Testamento dove si narra che "Per fede Enoch fu trasportato via, in modo da non vedere la morte; e non lo si trovò più, perché Dio lo aveva portato via. Per questo Enoch è stato il profeta più amato da Dio. Abbiamo un particolare inedito intorno a questo patriarca: non è mai citato nella Divina Commedia di Dante Alighieri, però è citato in un altro caposaldo della letteratura italiana, “l'Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto, perché il paladino Astolfo lo trova nel Paradiso Terrestre insieme ad Elia e San Giovanni apostolo. Inoltre, nel libro Il nome della rosa di Umberto Eco è citato nel dialogo tra due frati, Ubertino e Guglielmo che dicono: "Dio manderà i suoi servi, Elia ed Enoch, che egli ha conservato ancora in vita nel para-

diso terrestre perché un giorno confondano l'Anticristo, e verranno a profetare vestiti di sacco, e predicheranno la penitenza con l'esempio e la parola..." Enoch è un personaggio fondamentale nella religione di Mormoni. Egli è stato citato anche nell'ultimo dialogo fra Marco Polo e Kublai Kan; è presente ne “Le città invisibili” di Italo Calvino. Enoch rivelò al figlio Matusalemme che sarebbe avvenuto il Diluvio Universale. Infatti si narra che il diluvio Universale è stato pianificato da Dio e da Enoch anche se quest’ultimo non voleva la distruzione di tutto il genere umano; infatti intercesse presso Dio affinché non avesse distrutto completamente il genere umano, ma non fu ascoltato.

I farmaci di fascia C, medicinali non essenziali, senza obbligo di ricetta (S.O.P.) e completamente a carico del consumatore, in Italia costano di più delle vicine Francia e Germania. L’indagine dell’Adoc ha preso in esame cinque tipologie di farmaci (antipiretici, analgesici, anti acidi, lenitivi del dolore, antinfiammatori) comparando, a parità di concentrazione del principio attivo e del quantitativo presente nella confezione, i costi per l’acquisto in Italia, Francia e Germania. Mediamente, per l’acquisto di un farmaco da banco, in Francia si spende il 125% in meno, in Germania il 94% in meno. Considerando che la spesa media annua di una famiglia italiana, per l’acquisto di farmaci di fascia C, si attesta sui 120 euro, ri-

Lo stesso Noè, notando la corruzione degli uomini si recò ai confini della Terra per parlare col suo avo, che gli annunciò la morte degli empi (attraverso il diluvio) e la sua sopravvivenza, mostrandogli gli angeli pronti a liberare le acque. Poi Dio si rivolgerà a Noè ribadendo il messaggio di Enoch. La tradizione ebraico-cristiana ha riferito 3 distinti testi del nostro patriarca, nessuno dei quali accolti negli attuali canoni biblici ebraico o cristiano. Tali testi sono: 1) Enoch etiope; 2) Enoch slavo; 3) Apocalisse ebraica di Enoch che io ho ritrascritto al contrario usando l’antico alfabeto Etiopico Ge’ez che è una lingua semitica,

oggi estinta, parlata nell'Impero d'Etiopia fino al XIV secolo. L’Opera “Enoch’s Books Backwards” è composta complessivamente da: Pagine 1.279 Parole 70.548 Caratteri 374.484 Paragrafi 2.340 Righe 20.595 Pesa kg. 30,1; E’ alta cm. 27 e misura cm. 56 X 39 ed è il 73° volume che ho ritrascritto al contrario. Altra particolarità: rappresenta la mia seconda Opera al Contrario più pesante e più grande dopo il libro dei Morti degli Antichi Egizi. Ho dedicato “Enoch’s Books Backwards” al principino primogenito della casa reale inglese dei duchi di Cambridge William e di Ca-

Farmaci C perchè più cari in Italia?

sulta che per lo stesso quantitativo di medicinali in Francia si spendono 70 euro annui (il 71% in meno), in Germania 55 euro (il 118% in meno). Ad esempio, una confezione di antipiretici in Italia si paga in media 4,50 euro, oltralpe 1,95 euro (-130%), in terra teutonica 2,40 euro (-87,5%). Differenze enormi di prezzo che gravano profondamente sui conti e sui bisogni delle famiglie

italiane. Tale aumento di costi si aggiunge ai tagli alla sanità che, di recente, stanno subendo le famiglie italiane e, in particolare, molisane.“Gli alti costi dei farmaci incidono profondamente sui conti e sulla salute delle famiglie, a partire dalle cure basilari – dichiarano dall’Adoc Molise – I prezzi non in linea con la media europea mette in crisi anche la concezione del malato <<euro-

therine, George Alexander Louis per via di uno strano sogno che mi è occorso lo scorso 4 aprile 2014, un sogno molto semplice, che però mi ha dato tanto da pensare. La copertina dell’Opera riporta quasi al centro incastonata l’immagine del Profeta Enoch ed è rilegata in legno antichizzato le cui tavole rappresentano il legno dell’Arca di Noè, simbolo del Diluvio Universale che il patriarca aveva pianificato insieme al Signore ed annunciato a Noè. Pertanto a tutt’oggi ho ritrascritto al contrario digitando contemporaneamente su 4 tastiere bianche di computer senza vedere il videoterminale durante la digitazione, 73 enormi volumi composti complessivamente da: Pagine 28.847 Parole 3.870.650 Caratteri 21.791.904 Paragrafi 277.080 Righe 575.398 La Torre di Libri al Contrario più alta del mondo misura 5,29 metri di altezza e pesa kg. 555,5 Inoltre in una pergamena gigantesca che misura cm. 105,5 X 155 ho appena terminato di inserire tutti i miei records, dal primo al settantatreesimo volume, con tutti i dati relativi al numero di caratteri, parole, pagine, paragrafi, righe, peso e delle misure delle singole opere; è stato un lavoro molto impegnativo che ho riportato anche su un foglio elettronico di Excel in modo da avere automaticamente il risultato finale di tutti i miei records, ancora una volta, quale prova veritiera ed inconfutabile dei miei calcoli. Comunicherò ed invierò al Guinness World Records londinese tale documentazione.

peo>>, transnazionale, tendente a una maggiore accessibilità, anche economica, alle cure e ai trattamenti sanitari”.“A tutto ciò, si aggiunge la riduzione delle risorse indirizzate alla spesa sanitaria. E’ necessario che la politica trovi la soluzione migliore al fine di di tutelare i cittadini – sostiene Nicola Criscuoli, responsabile dell’associazione – e di non sottovalutare le esigenze di prevenzione, massima competenza e accessibilità, sia in termini di domanda di salute, che di spesa sanitaria. Fondamentale è e sarà garantire una completa <<risposta>> sanitaria che possa potenziare la qualità dei servizi. La salute non può essere toccata”. Adoc Molise



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