ANNO X - N° 31 - VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Rosario De Matteis
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Rosario De Matteis. Il presidente della Provincia, nonchè Commissario ad acta per il completamento della fondovalle Rivolo, sta portando a compimento la sua azione ma il problema è che, una volta realizzata, non si saprà chi dovrà garantirne la manutenzione. La Provincia no, la Regione no, forse l'Anas. Così, dopo 30 anni dall'inizio dei lavori, occorrerà altro tempo per scegliere chi dovrà garantirne l'ordinaria manutenzione. Occorrerà un nuovo commissario ad acta per procedere il tal senso?
Il Tapiro del giorno a Mauro Natale
Il Tapiro del giorno lo diamo a Mauro Natale. Il presidente di Assindustria continua imperterrito a difendere le ragioni politiche della Giunta regionale e le scelte programmatiche del presidente Frattura. Senza rendersi conto, però, che si è sulla strada del non ritorno tra aziende che chiudono e di quelle già chiuse. Dimenticando che sono i titolari delle imprese a lamentare l'assenza di qualsiasi programmazione da parte della politica regionale. Passaggio, però, che il presidente di Assindustria non sembra vedere.
MASTERPLAN
Uno svincolo speciale per le Torri di Frattura A PAG. 2
REGIONE
I dipendenti delle Esattorie aspettano risposte A PAG. 3
Adriana Izzi, rompi gli indugi
MONTAGANO
Il Movimento 5 Stelle denuncia nuovi lavori alla discarica A PAG. 7
COMUNALI CAMPOBASSO - RIFLESSIONI PER I LIBERI, FORTI ED ONESTI
di Tommaso Di Domenico
Primarie del centro-destra per la guida del Capoluogo, nel quale centro, destra e sinistra si miscelano continuamente in ricerca del Potere e mai discutono della Città, dei suoi problemi, dei suoi giovani. Pretendenti che vanno in pellegrinaggio a Montevergine, prima di passare a Ceppaloni, altri che vanno a San Petronio e poi da Pierferdy, altri ancora alla Cattedrale
di Monreale e poi da Alfano, da ultimo quelli che si sentono furbi e si recano a palazzo Grazioli, in attesa di essere ricevuti da Lui, l'immarcescibile, l'inossidabile, il moloch della politica nazionale. Poveretti, vanno per dimostrare che sono Ferrari, in realtà sono solo vecchie Trabant dell'ex DDR. Invertiamo la proposizione aristotelica. Se Campobasso ha sete di Cultura e quindi di una rivoluzione copernicana, cerchiamo nella società locale persone che esistono ma non par-
lano perché la Cultura è impotente di fronte all'ignoranza e all'arroganza. Rompiamo gli schemi, proponiamo ai Campobassani una donna, rompendo un tabù ultra decennale che spariglia i giochi delle lobbies campobassane, ormai vero cancro che sta generando metastasi in tutta la Città. Non chiediamo alla donna di "colorarsi", ma di dirci prima, chi è, cosa propone ed i tempi ragionevoli di realizzazione. Facciamola lavorare e coinvolgere i cittadini con incontri
nell'agorà e possibilmente fornendo ad essi gli strumenti per esprimersi positivamente-negativamente o lodare. Democrazia diffusa e partecipata, di questo dovrà nutrire i cittadini. Non me ne vogliano gli altri concorrenti, la sintesi di ciò che ho scritto calza a pennello ad una donna straordinariamente colta e con l'esperienza amministrativa maturata: Adriana Izzi. Questo è il mio modestissimo parere. Adriana, rompi gli indugi e proponiti per le primarie. Ricordati di Tucidide-Storia della guerra peloponnesiaca-: “sicuramente i più coraggiosi sono coloro che hanno la visione più chiara di ciò che li aspetta, così della gloria come del pericolo, e tuttavia l'affrontano”. Sii coraggiosa, Campobasso ti premierà.
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Uno svincolo speciale per Le Torri di Frattura TAaglio lto
7 febbario 2014
Il progetto è stato inserito nel Masterplan ma al Comune di Campobasso nessun consigliere si è accorto (o fatto finta) del 'pasticciaccio'
CAMPOBASSO. “Alla fine del mio mandato il Masterplan sarà cosa fatta”. Sono state queste le parole del presidente della Regione Frattura quando, il 15 gennaio scorso, ha partecipato al Consiglio comunale di Campobasso per discutere del progetto. Con lui in aula si è presentato il consigliere regionale, nonché cognato dell’eurodeputato Patriciello e socio di Frattura nelle Torri, Vincenzo Cotugno. Insomma, Frattura ha detto chiaramente “vorrei essere io a tagliare il nastro” del progetto (realizzato) della costruzione della sede della Regione Molise. Così, mentre i consiglieri comunali di destra e sinistra dormono o fingono di dormire, ecco spuntare fuori, dalla revisione del Masterplan, riveduto e corretto, la nuova viabilità per servire, guarda caso, il complesso edilizio Le Torri a Campobasso che gravita nella sfera del pre-
sidente della Regione, Frattura. Un'opera altamente impattante e finanziata attraverso i fondi pubblici. A scoprirlo, visto che in Consiglio comunale a Campobasso nessuno ha parlato, è stato il settimanale, nonchè giornale on line, 'Informamolise'. Riportiamo integralmente l'articolo. "Si tratta di una notizia che pochi hanno colto. Ma che potrebbe essere interessante nell'ambito degli equilibri urbanistici di Campobasso. Come si ricorderà qualche settimana fa il presidente della Giunta regionale, Paolo Frattura ha partecipato ad un consiglio comunale del capoluogo regionale, insieme al consigliere delegato Vincenzo Cotugno, per affrontare il tema della rivisitazione del Masterplan di Campobasso. Nel corso della riunione è stato affrontato il tema del palazzo della Regione ed è stato sancito il definitivo accanto-
namento dell'ipotesi di costruirlo nell'area del vecchio Romagnoli. Si è anche definito il destino del vecchio albergo Roxy, oggi di proprietà della Regione che sarà abbattuto e poi ricostruito con criteri edilizi più adeguati. Ma nelle more del progetto ci sono anche altre novità urbanistiche per il capoluogo. Una, in particolare, sta presentando alcune difficoltà interpretative e operative, almeno a detta dei tecnici del settore. Nel nuovo Masterplan rivisto e corretto da Frattura e dal nuovo governo regionale è prevista anche la realizzazione di un nuovo svincolo stradale tra l'area di Vazzieri e la parte finale di via Manzoni, quella adiacente al parcheggio comunale con le strisce blu. Si tratta di uno svincolo che metterebbe in comunicazione la zona di nuovi insediamenti edilizi di via Scardocchia e via De Sanctis, in zona Vazzieri e il centro cittadino, proprio nelle adiacenze del vecchio stadio Romagnoli. En passant questo svincolo sarebbe strada d'accesso anche per il complesso edilizio, ad uso prevalentemente di uffici promosso dal presidente della Giunta Regionale, noto a Campobasso come “Le due torri”. Ma non è questo il punto. Il punto sembrerebbe logistico. Per realizzare questo nuovo svincolo secondo gli esperti bisognerebbe superare delle pendenze molto importanti, creando rampe di accesso a via Manzoni quasi da strada di montagna. Oppure bisognerebbe creare opere di alta ingegneria, magari dei ponti in sospensione per potere ottenere il collegamento tra questi nuovi insediamenti e il centro di Campobasso. Il nuovo Masterplan intanto sta facendo il suo corso ma sembra che sinora nessuno sia voluto entrare nel merito della questione e valutare il rapporto costi benefici, o addirittura la stessa fattibilità del nuovo svincolo ed anche la sua indispensabilità e la sua necessità". Possibile che nessun consigliere, assessore e Sindaco se ne sia accorto? Ai posteri l'ardua sentenza.
"Ferrovie, Molise ad un bivio" L'assessore Nagni ribadisce a Trenitalia la necessità di scelte oculate
CAMPOBASSO. Si è svolto presso il ministero dei trasporti a Roma l’ audizione convocata dal sottosegretario D’Angelis, con l’amministratore delegato di Trenitalia, dott. Soprano e l’amministratore delegato di Rfi dott. Elia al fine di avviare una discussione atta a migliorare il servizio di trasporto su ferro sull’intero territorio nazionale. All’incontro hanno partecipato le rappresentanze di tutte le Regioni. Tra gli interventi, anche quello dell’assessore Pierpaolo Nagni il quale, ha analizzato la difficile situazione del Molise con riferimento alle tratte attualmente soppresse e a quelle che si avviano ad essere chiuse ma, soprattutto, ha rappresentato le problematiche legate all’unica linea sensibile per il territorio molisano che è quella della Campobasso – Roma. “Essendo in fase di scadenza del contratto – ha puntualizzato Nagni in assemblea – la
volontà della Regione Molise è quella di capire se Trenitalia intende, per il futuro, avviare con noi un rapporto diverso, più organico ed efficiente, oppure vuole continuare a renderci un servizio di scarsa qualità e non funzionale alle esigenze dell’utenza”. Alle mie sollecitazioni – ha fatto sapere l’assessore - l’amministratore delegato di Trenitalia Soprano ha risposto in linea generale, di fatto dribblando accuse e richieste, e parlando di Trenitalia come di una struttura indebitata, in grossa difficoltà e in grado di garantire un servizio efficiente soltanto in aree dove esiste un rapporto economico conveniente per l’azienda. Ha però manifestato la volontà di voler sentire i vertici della Regione Molise per affrontare in maniera specifica le questioni che ci riguardano. A fare da contraltare al quadro decisamente poco incoraggiante reso da Trenitalia, ha
l’atteggiamento collaborativo e conciliante dimostrato da Rfi che, alla mia richiesta di inserire lavori di ammodernamento tra i quali l’elettrificazione di tutta la linea ferroviaria molisana tra le infrastrutture di carattere nazionale, ha aperto un piccolo spiraglio rispetto a possibilità future di sostegno sia da un punto di vista tecnico che finanziario. Quello che occorre capire – ha concluso Nagni – è che il Molise si trova oggi davanti ad un bivio rispetto al quale le nostre scelte avranno importanti ricadute almeno per il prossimo decennio. Ecco perché ogni decisione dovrà essere ben ponderata e laddove sentiremo il bisogno di ottenere un supporto da parte dei cittadini, in merito alla questione del trasporto su ferro, attiveremo tutte le procedure di informazione affinché la popolazione possa esprimere la propria volontà”.
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7 febbario 2013
Bio.com, indagati
Il presidente della Regione e il commercialista di famiglia nei guai per un finanziamento pubblico di 265mila euro
Frattura e Del Cioppio CAMPOBASSO. Le indagini sulla società Bio.com prendono forma. Il pm Fabio Papa ha iscritto nel registro degli indagati il presidente della Regione Molise (Paolo di Laura Frattura) e il commercialista Vittorio Del Cioppo nell’inchiesta che vede coinvolti i due professionisti nella storia della società che ha incassato 265mila euro di fondi pubblici mai utilizzati e mai restituiti alla Regione Molise che oggi Frattura guida nel ruolo di presidente. Si tratta di finanziamenti ottenuti con l’articolo 15, il programma pluriennale di interventi diretti a favorire la ripresa produttiva del Molise. E Frattura, nel 2008, aveva deciso di utilizzare questi finanziamenti per costruire una centrale biogas a Termoli. Così forma una società srl, di cui detiene l’80% delle quote, con capitale sociale di 10mila euro (insieme ad un’altra società (la C&T S.p.A.). Il 30 maggio del 2008 la Bio.com ottiene un anticipo sulla somma totale del finanziamento e incassa 265mila euro dalla Regione Molise. Ma nel 2010, non avendo iniziato i lavori (perché il Comune di Termoli non aveva concesso l’autorizzazione) la Regione Molise chiede indietro la somma finanziata per mancato rispetto delle clausole. Frattura (amministratore unico della Bio.com) non restituisce i soldi e nel 2011 mette in liquidazione la società. Al posto dell’amministratore unico, Paolo Frattura, viene nominato un commissario liquidatore: Vittorio Del Cioppo. Il professionista di Campobasso, commercialista del padre di Frattura (ma che il figlio Paolo dichiara di non conoscere nel corso della conferenza del 22 febbraio 2013) assume l’incarico. Quindici giorni dopo la conferenza stampa in cui Frattura nega di conoscere il commercialista, lo stesso Del Cioppo acquista le quote societarie di Frattura per la modica cifra di 800 euro come dichiarato dallo stesso governatore. Intano la Digos, che si sta occupando delle indagini, qualche giorno fa ha fatto visita nella sede di Sviluppo Italia per reperire documentazione a riguardo. E secondo i bene infor-
mati avrebbe anche ascoltato l’ex presidente della Regione Molise, Michele Iorio su una storia che evidentemente ha dei punti oscuri. Tra tutti uno in particolare: dove sono finiti i 265mila euro dei molisani che sono stati incassati per favorire un’impresa mai partita, anzi, messa in liquidazione? Accanto al procedimento penale aperto a carico del governatore, c’è un aspetto che oggi è davvero inquietante: come farà Frattura presidente a chiedere indietro i soldi a se stesso in qualità di imprenditore? E soprattutto, se si dovesse malauguratamente arrivare ad un rinvio a giudizio, cosa farà Frattura presidente: costituirà la Regione Molise parte civile in un processo contro se stesso su richiesta del vice presidente Michele Petraroia? Giovanna Ruggiero
Molise Entrate Spa, Nicola Cavaliere scrive al governatore CAMPOBASSO. In merito all’incontro in programma lunedì 10 febbraio 2014 con i dipendenti di Esattorie Spa, il Consigliere regionale Nicola Cavaliere ha ritenuto opportuno inviare urgentemente una lettera al Presidente Paolo Frattura per sollevare alcune questioni di vitale importanza. L’esponente di Forza Italia ha esortato, come già accaduto in precedenza in occasione di un’interrogazione presentata a Palazzo Moffa, il governatore ad accele-
rare i tempi, a dare finalmente risposte concrete ai lavoratori e a valorizzare e rispettare le loro riconosciute qualità professionali. “Insieme a questi lavoratori - si legge nella missiva - va presa però in considerazione anche la posizione dei dipendenti di Pianeta Service Srl, società che dal 2007 ha provveduto, proprio per conto di Esattorie Spa, a svolgere tecnicamente un lavoro preparatorio e propedeutico alla riscossione dei tributi”. Da qui l’invito a convocarli al prossimo incon-
Questore indagato, come andrà a finire? CAMPOBASSO. Nell’ambito dell’inchiesta Bio.com si continua a tenere alta la soglia di attenzione sull’altra inchiesta collegata: quella del questore di Campobasso Gian Carlo Pozzo. Questo infatti è sospettato di aver favorito il presidente della Regione Molise nell’ambito del procedimento preliminare riguardante la sparizione di 265mila euro di fondi pubblici. Nella ricostruzione della storia infatti, Pozzo avrebbe per ben due volte dirottato le indagini, senza averne il potere, spostandole dalla Digos sulla Squadra Mobile. La storia del capo della Polizia di Campobasso ha creato un vero e proprio cortocircuito non solo in Questura ma anche in Procura. Il pm Papa che aveva aperto il fascicolo è stato affiancato dal collega D’Angelo che oggi però conduce in solitudine le indagini. Tanto che da più parti è sorto il sospetto di un tentativo di affossamento. Come andrà a finire?
tro del 10 febbraio o comunque in una data successiva. L’esponente azzurro ha poi sollecitato Frattura a una rapida definizione della proroga della concessione della Cassa integrazione in deroga per i dipendenti ex Esattorie e quella regionale per i dipendenti di Pianeta Service srl. “Mi auguro - ha concluso Nicola Cavaliere che il futuro dei lavoratori sia delineato con certezza e che l’Agenzia Molise Entrate possa presto operare sul territorio”.
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7 febbario 2013
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Industria, troppe disattenzioni Il settore non riesce da anni a conoscere un piano di sviluppo
CAMPOBASSO. Qualcuno avrà anche delle responsabilità politiche per non avere portato avanti un'organica politica di investimenti per il settore industria nel suo complesso in tutti questi anni. Così come
non si è riuscito nell'intento di ridurre i Nuclei industriali da tre a uno. I casi Zuccherificio e Solagrital, alla luce di quanto oggi in essere, devono, pure, dimostrare qualcosa. Come l'assenza dell'Università
del Molise dalle politiche per il territorio nonostante i copiosi fondi dirottati alla stessa dalla Regione. In verità, bisogna fare un passo indietro per vedere che la questione si pone diversamente, e per fare questo è necessario porre un quesito fondamentale: gli incentivi sono stati effettivamente progettati come strumenti di politiche finalizzate ad incidere e orientare le scelte delle imprese verso obiettivi economicamente e socialmente rilevanti? I fatti mettono in luce come ciò non sia accaduto e come, piuttosto, l’orientamento delle politiche che si sono andate affermando sia stato di fatto quello di non intervenire a modifica delle caratteristiche del sistema produttivo a cui erano rivolte. L’attuale clamore che circonda il tema della “riconversione ambientale” dell’economia attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili, con prospettive quasi miracolistiche di recupero della stagnazione economica, ne è un ulteriore emblematico esempio. Bisogna considerare come
alla base di quell’inefficacia a cui si è fatto appello per screditare il ricorso alle politiche industriali stia proprio quell’abbandono di “visione” della politica industriale registrata fino ad oggi. Un paradosso, questo, che sembra non trovare limiti nella sua capacità di accrescimento. Guardando al Molise, le insufficienze del sistema industriale e dell’intervento pubblico per le imprese assumono, infatti, proporzioni ancor più rilevanti. Il circolo vizioso si è ormai però innescato: l’incapacità delle politiche industriali di agire per quello che ora sono, lascia gioco facile nel dimostrare che ogni euro in più speso dallo Stato è un euro sprecato e che, per questo, bisogna “lasciar fare” al mercato. In questi ultimi anni la politica ha fallito, non perché non abbia messo risorse e buona volontà, ma perché è mancata la capacità di analisi e di monitoraggio del contesto e, quindi, di porvi rimedio. Sembra che il rilancio industriale non interessi la Regione Molise.
L'intervento.
Imprenditori che lavorano e non parlano di Mauro Natale* Utilizzando lo stesso veicolo, devo rispondere alla nota di “un gruppo di imprenditori del basso Molise” (pubblicata sulla stampa locale pochi giorni fa, e a me personalmente indirizzata a mezzo stampa), ma con un certo imbarazzo: apprezzo le critiche costruttive, ma non comprendo la difficoltà di metterci la faccia, ossia un nome e cognome in calce alle riflessioni svolte. Comunque, a costoro, che si definiscono “imprenditori che lavorano e non parlano”, smentendosi, però, subito dopo con l’intento di “ristabilire la verità”, mi rivolgo tornando su un tema centrale del mio mandato da Presidente regionale della più grande organizzazione di rappresentanza dell’industria italiana, ossia Confindustria: il rilancio e lo sviluppo dell’industria in Molise. Come sto dicendo da tempo - e come risulta dalle interviste che rilascio, dai comunicati stampa e dai talk show in onda sulle emittenti televisive locali, cui mi è stato chiesto di partecipare - un territorio può superare la crisi e crescere se è competitivo, in Italia e in Europa. E lo è, se le imprese lì operanti e i cittadini possono contare su una tassazione contenuta e servizi efficienti e all’avanguardia; se gli amministratori pubblici si impegnano a organizzare strutture consortili a sostegno delle imprese, e favorire la semplificazione delle procedure; se vi sono strutture formative di alta qualità capaci di attrarre intelligenze e professionalità di livello globale. In pratica, si determinano le condizioni per un futuro di sviluppo solo là dove tutto il contesto dimostra di essere consapevole che, solo, dalla diffusione dell’impresa può derivare la ricchezza del territorio e l’occupazione. Nell’area di Termoli, quella di provenienza di questi “imprenditori che lavorano e non parlano” (o perché l’eloquio li imbarazza o perché troppo oberati di lavoro nelle loro realtà produttive) purtroppo, siamo lontani anni luce da questa idea di competitività, come dimostrano le ultime vicende che hanno riguardato l’ampliamento della Momentive”. E’ ovvio, ma vale la pena ribadirlo, che per tutti noi, che siamo prima di tutto cittadini e poi anche imprenditori, interessa moltissimo la salute e la tutela dell’ambiente in cui viviamo!
Ma non accetto e non consento a nessuno che si denunzi la presenza di aziende inquinanti e di tumori da queste provocate senza che sia dimostrabile un nesso di causalità certo e comprovato tra gli elementi in questione. Soprattutto quando esistono autorizzazioni e certificazioni ambientali rilasciate e monitorate di continuo dalle autorità competenti, ma in modo particolare, se queste denunzie provengono da chi si maschera dietro un anonimato non qualificabile. Per quanto riguarda i dati nazionali dell’Isnart riportati nella nota degli “imprenditori che lavorano e non parlano”, per il ruolo che ricopro e prima ancora come imprenditore da sempre impegnato nel turismo e nell’enogastronomia, ci tengo a precisare che conosco perfettamente l’andamento del settore agroalimentare e le potenzialità del turismo del nostro bel Paese. Tra l’altro da mesi sono impegnato, insieme ai miei colleghi del sistema Confindustria a promuovere le attività di Expo 2015 a Milano, che, come certamente noto a questi “colleghi anonimi” si svolgerà proprio sul tema “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita”. Un tema, nemmeno a farlo apposta, legato alla valorizzazione del turismo e dell’enogastronomia, come contributo da sviluppare nel nostro Paese per il futuro del Pianeta. Ma apprezzare e riconoscere l’importanza di questi temi, non attenua la mia convinzione sul ruolo fondamentale che, per la crescita dell’Italia e dei territori in generale, deve continuare ad avere il settore manifatturiero, grazie al quale siamo ancora oggi la quinta potenza industrializzata del mondo.
Sottovalutare questo aspetto, o negare il ruolo prioritario che l’industria deve avere per lo sviluppo, anche della nostra regione, significa non avere a cuore il problema principale che oggi abbiamo, in Italia e in Molise: quello dell’occupazione. Concludo dicendo che chi continua a sostenere che in Molise si possa fare sviluppo senza le industrie, ma soltanto valorizzando la gastronomia, i tratturi, le sagre e la neve, denuncia i propri limiti e la propria incapacità di uscire dagli stretti confini del proprio agire imprenditoriale, rimanendo legato alla salvaguardia di sé, senza tener in debito conto l’interesse generale della collettività. Spero di aver espresso compiutamente la posizione “del nostro folto gruppo”, quello di Confindustria Molise, fatto di imprenditori di settori diversi, anche confligenti tra di loro, che però sono abituati a riunirsi e a parlare dello sviluppo del Molise guardandosi in faccia. Ed è anche per questo che, dall’inizio del mio mandato, mi sono adoperato perché, nella nostra Associazione, al fianco delle industrie chimiche, metalmeccaniche, della gomma, della plastica, dei materiali da costruzione, dell’energia e così via, potessero entrare anche le piccole e piccolissime imprese della vinificazione, della trasformazione del latte, dell’agroindustria in generale. Sono, infatti, convinto che solo dal confronto aperto e dalla riflessione comune tra molteplici e diversi soggetti, fuori dagli schemi dell’individualismo e della chiusura ideologica, si possono determinare quelle condizioni per la crescita della nostra collettività regionale, cui prima ho fatto cenno.
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7 febbario 2013
I quadri del Pd sono apertamente contro il modo di fare e di agire del presidente Frattura Forte richiamo alla coerenza dal segretario provinciale del Medio Molise Pietro Maio
“No all’aumento del numero degli assessori regionali, sì alla riduzione delle indennità, dei vitalizi e dei gruppi consiliari”
Da un anno i molisani stanno assistendo ad una delle più inveterate dimostrazioni di come l’esercizio del potere al di fuori delle regole (etiche e amministrative) sia la negazione dei valori di giustizia e di trasparenza Ruta, Leva, Frattura e il corpo di ballo che li asseconda nella gestione del partito e della Regione, non vivono, come si dice, giorni tranquilli, ciò al di là che i primi due, alle primarie del 16 febbraio sostengano la Venitel0li, e l’altro la Fanelli, in aperta competizione tra loro, e senza esclusione di colpi (bassi). Dal personale punto di osservazione ritengono che i “fastidi” che provengono dalla base e dalla sinistra (dal Pdci in particolare) sul modo con cui agiscono, decidono e si muovono, siano punture di spillo, niente di più. Diversamente, invece, dovrebbero considerare e tenere in conto le dichiarazioni che il segretario provinciale del Medio Molise, Pietro Maio, va inanellando con estrema chiarezza sulla necessità che alle affermazioni di principio (recezione e rilancio del cambiamento predicati dal nuovo segretario nazionale del PD Matteo Renzi per porre termine a errori, ritardi e scelte che hanno deluso i cittadini del centrosinistra) seguano atteggiamenti e comportamenti consequenziali e coerenti. La linea politica di Renzi, fa notare Maio, alla quale, a parole, si richiamano la Venitteli e la Fanelli, e i rispettivi mallevadori, non può essere ulteriormente disattesa. La sollecitazione è forte, incisiva, puntuale. Tra il dire e il fare c’è un abisso. Motivo per cui sarebbe deleterio – dice Maio – continuare a far credere di essere rinnovatori, modernizzatori, cultori della giustizia sociale, eppoi, nei fatti, tra i peggiori conservatori (di prebende, di poltrone, di vantaggi e di favori) e prevaricatori delle più elementari norme di equità. Strano davvero il Pd, che con gli uomini di spicco si traduce in arroganza e
decisionismo finalizzati ai loro interessi di bottega, e con gli uomini di fatica, quelli che reggono le segreterie e i circoli, che si sentono con la base e vivono le pene quotidiane, si manifesta nella sua ispirata natura sociale e culturale. Di questa dicotomia si va rendendo interprete rigoroso ed attento il responsabile del Pd del Medio Molise che, ribadiamo, senza ulteriori infingimenti sta indicando in Frattura la pietra dello scandalo, il personaggio che alle promesse di cambiamento di metodo, di passo, di contenuti, di scelte e di programmi rispetto al passato, va contrapponendo una serie di volgarità politiche e amministrative. Alle quali, appunto, Maio vorrebbe venisse posto fine. Come? “Evitando l’aumento del numero degli assessori regionali, diminuendo le indennità ed i vitalizi, riducendo i gruppi consiliari regionali ed eliminando varie voci di spesa e di rimborsi erogati a vario titolo agli amministratori pubblici”. La stringatezza del messaggio lo rende incisivo e penetrante, comprensibile anche all’ultimo dei molisani che da un anno sta assistendo ad una delle più inveterate dimostrazioni di come l’esercizio del potere al di fuori delle regole (etiche e amministrative) sia la negazione dei valori di giustizia e di trasparenza. Crediamo però che sia Maio per primo a rendersi conto che la corazza indossata dal presidente e dai suoi coautori politici, fintanto le critiche e i rilievi rimarranno nell’ambito del dissenso fine a se stesso, li renderà impermeabili ad ogni sollecitazione che miri a farli recedere dal loro atteggiamento scopertamente antidemocratico. Fino a
quando? Non è dato sapere. Né il futuro prossimo apre spiragli. Infatti, se la Venittelli a tratti, qua e là, qualche dubbio sulla politica di Frattura l’ha avanzato, la Fanelli, che passa per renziana, che più renziana non si può, non ha emesso fiato sul quinto assessore, né sulle indennità e sui vitalizi. Per cui il segretario del Pd del Medio Molise rischia di continuare ad abbaiare alla luna. Dardo
Per l'Adoc, poi, redditi fino al 25% più bassi rispetto a media europea
Affitto e bollette, le più care
Campobasso. Quanto pesano i costi di casa, in particolare affitti e bollette, agli italiani? Molto, moltissimo secondo un’indagine dell’Adoc. Assorbono mediamente il 61,4% del reddito di una singola persona, il 7,6% in più della media europea. La causa è il basso reddito, inferiore del 25% rispetto alla media europea, nonostante i costi di affitto siano più bassi di 100 euro mensili. La casa rappresenta una spesa enorme, quasi ingestibile per le famiglie italiane, a differenza di quanto accade nel resto d’Europa – dichiarano dall'Adoc Molise – mediamente i costi di affitto e bollette assorbono il 61,4% del reddito disponibile netto mensile, quasi l’8% in più della media europea. Per quanto concerne i costi di affitto, in Italia si spendono al mese circa 100 euro in meno rispetto alla media europea, ovunque tranne che in Spagna i costi sono più alti. Ma la differenza è che ogni mese la rata d’affitto “sottrae” oltre la metà dello stipendio di un singolo lavoratore, mentre ad esempio in Germania l’impatto non supera il 38%. Se gli affitti sono bassi le bollette sono invece molto più care, in Italia si spendono in media quasi 160 euro al mese contro
i 145 euro della media europea. In Germania, Spagna, Francia e Svezia i costi sono molto più contenuti. Nel nostro Paese luce, acqua, gas e rifiuti impattano per oltre il 10% sul reddito mensile, in Svezia solo il 4%. Ma il vero problema è la bassa disponibilità reddituale, lo stipendio netto medio è inferiore di un quarto alla media europea, in Germania si guadagna il 36,4% in più, in Svezia oltre il 50% in più. E’ evidente che questo si traduce in un impatto reddituale maggiore delle spese, comportando per molte famiglie l’impossibilità di avere una casa. Occorre poi considerare le disparità di “guadagno” esistenti in Italia: si pensi che secondo i dati divulgati dall’Istat, il reddito disponibile per abitante, in Italia, si attesta a 20.800 euro sia nel Nord-ovest che nel Nord-est, è pari a 19.300 euro nel Centro, mentre scende a 13.400 nel Mezzogiorno (il 25,5 per cento in meno della media nazionale). La graduatoria regionale del reddito disponibile per abitante vede al 15esimo posto il Molise con 15.198 euro. Anche le spese per l’acquisto di una casa sono im-
pegnative, il prezzo medio al mq di un appartamento in periferia è superiore dell’8% rispetto alla media europea, in Germania si spende il 44% in meno al metro quadro, in Olanda il 20% in meno. Va detto inoltre che in Paesi come Francia, Inghilterra e Olanda il 17-18% delle abitazioni sono in housing sociale, con costi contenuti per sostenere il diritto di alloggio a famiglie e cittadini meno abbienti. In Italia invece questa soluzione è prevista solo nel 5% dei casi. Pertanto crediamo che ci siano valide ragioni economiche e sociali affinché venga calmierato il mercato delle case in affitto. “Occorre garantire un’alternativa credibile per le famiglie meno abbienti, che non hanno casa né possono pensare di comprarla”- dichiara Nicola Criscuoli dell'Adoc Molise- “Dato che il sistema bancario è sempre più rigido nel concedere mutui e prestiti alle famiglie, l’attenzione va posta sulle locazioni. Soprattutto gli Enti Locali e le Regioni devono prevedere incentivi sulle case in affitto, calmierando il mercato portando il costo delle locazioni a livelli medio bassi, sempre garantendo il mercato libero. Crediamo che questo possa essere un investimento sia sociale sia economico, che andrebbe incontro alle richieste delle famiglie più in difficoltà e ridarebbe fiato a un mercato, quello immobiliare, in forte crisi”.
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Campobasso
7 febbraio 2014
Urbanistica, Costruire Democrazia: “Speculazione edilizia in atto” Coralbo, Durante e Cuomo denunciano i “sotterfugi” dell’amministrazione comunale Che l’urbanistica è un settore che consente di fare affari d’oro è cosa risaputa ma, non è altrettanto noto che la materia in questione è di competenza del Consiglio comunale e che quindi, ogni provvedimento che riguarda anche la più insignificante variazione dell’assetto urbano deve per forza essere sottoposta al vaglio dell’assise civica. Un assunto che evidentemente è sfuggito agli amministratori comunali e che invece è stato sottolineato dagli esponenti di Costruire Democrazia Michele Coralbo, Michele Durante e Teresa Cuomo. Perimetrazione Lucarino, modifiche al Piano casa e determine dirigenziali di edilizia sociale convenzionata sono stati al centro della conferenza stampa convocata, ieri mattina, dai consiglieri d’opposizione per dimostrare che l’amministrazione sta mettendo in atto una forte pressione edilizia. “L’organo consiliare perde competenza – ha detto Cuomo - il Consiglio viene raggirato e non si esprime più in materia urbanistica; un fatto grave su cui non si può restare in silenzio”. Ad illustrare i tre principali aspetti della questione è stato Coralbo che ha evidenziato l’approssimazione con cui vengono adottati provvedimenti che stravolgeranno la città con ulteriori colate di cemento favorendo gli interessi di studi legali e tecnici. “Approfondendo lo studio del provvedimento della perimetrazione Lucarino - ha spiegato Coralbo – abbiamo scoperto che il documento non è mai stato sottoposto al va-
La formazione Web Marketing Specialist La Confesercenti organizza il corso per il ruolo professionale glio del Consiglio e che, inoltre, si tratta di un documento empirico estrapolato da una foto aerea e che, dunque, le linee tracciate non rappresentano uno studio univoco, in sintesi la delibera dovrebbe essere revocata”. Molte le perplessità esposte da Coralbo anche sulle modifiche del Piano casa, approdate in Commissione consiliare, che prevedono una pressione edilizia sulle zone agricole dieci volte superiore a quella attuale consentendo operazioni edilizie che alcuni studi starebbero già proponendo ai cittadini interessati. “A tutto questo si aggiunge una determina dirigenziale del 4 febbraio che riguarda il programma costruttivo di edilizia sociale convenzionata a Porta Napoli, richiesta dalla ditta “Mascioli Dino Guglielmo e figlio” che, lo scorso maggio, ha
ricevuto parere favorevole da parte della Conferenza di servizi decisoria; nella determina – ha continuato Coralbo - viene specificato anche che in fase istruttoria si è provveduto alla pubblicazione degli atti relativi all’iniziativa costruttiva sul Burm e che, insomma, dichiarando la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa, il procedimento proseguirà ; sembrerebbe tutto normale – ha commentato il consigliere – peccato, però, che l’atto il Consiglio comunale ne è completamente allo scuro”. Per il Gruppo Costruire Democrazia è inammissibile che, a tre mesi dalla fine del mandato, l’amministrazione capeggiata da Gino Di Bartolomeo continui a forzare la mano sull’urbanistica. Teresa Manara
Successi per la Finanza Evasione fiscale e controlli tributari nel controllo delle Fiamme Gialle L’evasione fiscale, in qualunque forma sia perpetrata, sottrae risorse all’erario e genera gravissime distorsioni di mercato ed iniquità sociale, costituendo un arduo ostacolo allo sviluppo del Paese e all’adozione delle misure redistributive. Ed è per questo che il primario obiettivo del Corpo è quello di garantire l’equità fiscale rendendo effettivo il dettato costituzionale secondo cui ciascun cittadino è tenuto a concorrere alla spesa pubblica in relazione alla propria capacità contributiva. Parallelamente alla tradizionale attività volta a tutelare le entrate erariali, la Guardia di Finanza, anche alla luce dell’attuale contesto socio-economico che richiede una sempre maggiore attenzione nell’impiego delle risorse collettive, garantisce un costante impegno nell’individuazione delle diverse forme di sperpero di denaro pubblico. Nel SETTORE TRIBUTARIO sono state eseguite nr. 118 VERIFICHE e nr. 215 CONTROLLI per un totale di 333 soggetti economici ispezionati. In tale ambito sono stati segnalati per il recupero a tassazione circa 172,5 milioni di euro tra elementi positivi di reddito non dichiarati e costi indeducibili, nonché constatate violazioni all’I.V.A. per oltre 39 milioni di euro. Particolare riguardo, inoltre, è stato riservato alla prevenzione e repressione dell’economia sommersa, settore nel quale sono state effettuate nr. 60 verifiche nei confronti di nr. 54 evasori totali, (soggetti che pur operando regolarmente non presentano le dichiara-
zioni obbligatorie ai fini iva e ii.dd. e pertanto risultano “sconosciuti al fisco”, anche se per una sola annualità) e nr. 6 paratotali, (soggetti che omettono di indicare in dichiarazione più del 50% del reddito imponibile), per una base imponibile complessiva sottratta a tassazione di quasi 89 milioni di euro, cui si deve aggiungere la somma di circa 11,7 milioni di euro per violazioni all’IVA. Nel settore del CONTROLLO DELLA SPESA PUBBLICA sono state ulteriormente intensificate le attività di polizia finanziaria a tutela del Bilancio Comunitario, Statale e degli Enti locali. La suddetta attività è stata eseguita mediante il riscontro: - dell’effettività dei requisiti previsti per l’accesso ai finanziamenti pubblici; - della corretta gestione del sistema sanitario nazionale; - delle effettive condizioni di reddito di quei soggetti che richiedono le cosiddette prestazioni sociali agevolate. In tale ambito, sono state denunziate all’Autorità Giudiziaria nr. 39 soggetti responsabili a vario titolo reati connessi all’indebito conseguimento di erogazioni pubbliche per un importo di circa 5,8 milioni di euro. Il fenomeno dell’illecito TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI continua a costituire motivo di particolare allarme sociale, pertanto, è stata rafforzata l’attività di contrasto nello specifico settore sia ad opera del Gruppo Operativo Antidroga di Campobasso che degli altri Reparti dipen-
denti che si avvalgono dell’ausilio delle unità cinofile in forza alla locale Compagnia. Nello specifico comparto sono stati conseguiti i seguenti risultati: - sequestro di 17.520 gr. di hashish, 710 gr. di cocaina, 21 gr. di eroina, nr. 26 semi di cannabis indica e nr. 1 autovettura; - verbalizzazione di nr. 266 soggetti dei quali nr. 15 in stato di arresto, nr. 38 denunciati a piede libero e nr. 196 segnalati all’Autorità Prefettizia in quanto assuntori di sostanze stupefacenti. La funzione di POLIZIA GIUDIZIARIA delle Fiamme Gialle molisane è stata orientata alla scoperta di reati a carattere generale ed alla ricerca dei relativi autori. In tale ambito, sono state svolte numerose indagini, sia d’iniziativa che su delega dell’Autorità Giudiziaria, che hanno consentito di verbalizzare nr. 389 soggetti dei quali nr. 220 denunziati a piede libero. La specifica attività volta a contrastare i reati contro la Pubblica Amministrazione ha consentito, inoltre, di denunziare all’Autorità Giudiziaria nr. 92 persone responsabili a vario titolo dei reati di peculato, abuso d’ufficio, corruzione ecc. In materia di contrasto alla Criminalità Organizzata il “G.I.C.O.” - Gruppo Investigativo sulla Criminalità Organizzata - del Nucleo PT di Campobasso continua a svolgere un’azione indirizzata all’individuazione delle possibili infiltrazioni dei sodalizi criminali nelle varie attività economiche della Regione.
Con lo sviluppo del World Wide Web, dal 1994 in poi, centinaia di migliaia di aziende si sono gettate su Internet attirando milioni di utenti che a loro volta stanno coinvolgendo altri milioni di aziende. Internet ha ormai superato la massa critica, vale a dire quella dimensione che comporta l'auto alimentazione del proprio sviluppo e pertanto la sua crescita è divenuta inarrestabile. Questo boom è dovuto soprattutto grazie alla semplicità di utilizzo e ai tanti vantaggi che internet dà al navigatore. Internet ha cambiato radicalmente il modo di fare impresa (vendite online, visibilità, contatti) e il mondo delle imprese di conseguenza, il giudizio degli utenti è divenuto cruciale per il successo di un prodotto. La presenza online e sui social network è determinante per orientare le scelte dei potenziali clienti. Nel 2013, le ricerche legate a prodotti del Made in Italy sono cresciute del 12% sul motore di ricerca: la moda è la categoria più cercata, turismo e agroalimentare le categorie che segnano la crescita più significativa . I prodotti molisani sono in grado di rispondere ad esigenze di grande qualità e forte personalizzazione e questo li rende ideali per avere successo in internet. Tuttavia, il Made in Italy è ancora poco presente sul web, solo il 34% delle PMI ha un proprio sito internet e solo il 13% lo utilizza per fare ecommerce. La Confesercenti Provinciale di Campobasso organizza il corso di formazione per Web Marketing Specialist. Il Web Marketing Specialist è il ruolo professionale più strategico dell'era di internet una specie di mago, che pianifica strategie e interventi per garantire la visibilità online dei siti web e il loro posizionamento nelle prime pagine dei motori di ricerca. Il corso formerà una figura professionale in grado di lavorare a tutto tondo nel mondo della comunicazione e della promozione digitale con quegli strumenti che rappresentano, ormai, una risorsa imprescindibile per lo sviluppo aziendale. Coloro che sono interessati ad avere maggiori informazioni, possono partecipare gratuitamente all’incontro che si terrà presso la sede del Gal Molise verso il 2000 in Via Monsignor Bologna, 15 il giorno 7 Febbraio 2014 dalle ore 15.00.
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Campobasso
7 febbraio 2014
Il commissario ad acta De Matteis è pronto a consegnare l’opera viaria alla Regione.
Fondo Valle Rivolo: fatta la strada, chi la gestisce? Ci sono voluti oltre trent’anni per avere ragione delle peggiori negatività della Pubblica amministrazione Trent’anni e passa per un collegamento viario non sono un primato nel Molise (c’è di peggio), ma confermano che la burocrazia, il tecnicismo esasperato, il groviglio amministrativo, formano una rete inestricabile e una volta capitatici dentro, è arduo venirne fuori. Ce l’ha fatta, a fatica, ma ce l’fa fatta, il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis a venirne fuori in veste di commissario ad acta, ovvero a portare a termine (dopo oltre trent’anni) il collega-
mento del capoluogo alla Fondo Valle del Biferno attraverso il Rivolo, il torrente da cui prende il nome il collegamento. Diciamo che alla consegna dell’opera alla Regione, che n’é proprietaria, mancano poche settimane, il tempo necessario di stendere per un tratto residuo il manto bituminoso (il macadam è stato steso da un pezzo) e di completare la messa in opera delle barriere lungo la bretella che congiunge la Rivolo alla tangenziale di Campobasso. Dettagli, rifiniture, di un’opera stradale che ne ha viste di tutti i colori: politici, amministrativi, tecnici. Al punto da diventare l’emblema delle peggiori negatività della Pubblica amministrazione. Prima di De Matteis, altri commissari ad acta hanno tentato di mettere il sigillo finale, senza venirne a capo; la pazienza, accompagnata da un’espressione cordiale, tipica sua, ha fatto il “miracolo”. Difatti, è riuscito a coordinare l’impresa, la direzione dei lavori, e gli altri soggetti che hanno attraversato il lavoro dalla fase dell’appalto agli stati di avanzamento, fino, come diciamo,
alla conclusione. Non è stato facile. Realizzata e consegnata la strada, rimane aperto il capitolo di chi dovrà gestirla e curarla. Non certo la Provincia che ha il problema gravissimo di mantenere in esercizio la propria rete stradale (oltre 1500 chilometri che si snodano in pianura, in collina, a mezza costa, e in montagna). Toccherà pertanto alla Regione, proprietaria dell’opera, trovare il soggetto idoneo tra l’altro nella condizione finanziaria di provvedere alla costante percorribilità della Fondo Valle Rivolo. Provincia no; Regione no; non rimane che rivolgersi all’Anas. Dovrebbe essere l’Azienda di Stato a farsene carico, come del resto ha fatto con l’Ingotte e con la Bifernina. I rapporti con la Regione sono fattivi, e lasciano ben sperare. Diversamente si corre il rischio che ai trent’anni per realizzarla se ne dovranno aggiungere, non diciamo altrettanti, ma un buon numero per percorrerla. D’altronde noi molisani siamo famosi per sopportare sopraffazioni, inefficienze, ritardi e malversazioni di ogni genere. Abbiamo atteso docili e pazienti per oltre un decennio che l’Ingotte, il collegamento che permette ai campobassani di raggiungere la costa, fosse rimesso in pristino. Potremmo attendere docili e pazienti anche il soggetto istituzionale che si dovrà incaricare della Fondo Valle Rivolo. Prezioso collegamento di per sé, e valida alternativa all’Ingotte. Dardo
“Discarica di Montagano, colpo all'ambiente” I consiglieri del Movimento Cinque Stelle denunciano i nuovi interventi CAMPOBASSO. "Può un ente messo in liquidazione da oltre 2 anni presentare progetti di 10 milioni di euro, finanziarne con risorse proprie il 75% e chiederne il cofinanziamento alla Regione per la restante parte? Può lo stesso ente, con firma del commissario liquidatore preposto, approvare Piani triennali di opere pubbliche di discutibile finalità con lo stanziamento di altri 10 milioni di euro, nonostante il responsabile del servizio finanziario abbia dato espressamente parere negativo in ordine alla regolarità e alla copertura finanziaria? Legittime domande che abbiamo formulato ufficialmente in una interrogazione alla Giunta regionale depositata pochi giorni fa". Così i consiglieri regionali del movimento Cinque Stelle in merito alla discarica di Montagano della Comunità montana "Molise centrale". "L’ente in liquidazione a cui facciamo riferimento è la Comunità montana “Molise centrale”, proprietaria della discarica con impianti annessi sita nel comune di Montagano, che è “titolare dell’autorizzazione alle operazioni di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e dell’autorizzazione alla gestione dell’impianto di compostaggio, ai soli fini della preparazione di compost di qualità, e ad utilizzare rifiuti compostabili provenienti da terzi.”Che le dieci comunità montane del territorio regionale siano state soppresse e messe in liquidazione ai sensi della legge regionale n.6 del 24/03/2011 lo sapevano tutti, ma non si sapeva che una di queste, seppur la più grande e unica proprietaria di un impianto di smaltimento rifiuti, potesse ancora operare normalmente e potesse così facilmente impegnare ancora tanti milioni di euro con risorse proprie, anche con l’aiuto della Regione, che è la fonte anche di tutte le disposizioni normative successive (riportate nell’interroga-
zione) che hanno sollecitato il processo di estinzione e posto atti di indirizzo più stringenti per i commissari liquidatori. Con la DGR n.714 del 28/12/2013 infatti viene approvato, con proposta dell’Assessore Facciolla d’intesa con Frattura, un cofinanziamento tramite fondi FSC (vecchi fondi FAS), e quindi l’avallo, a un mega intervento di valorizzazione dell’impianto già esistente di compostaggio sino a 50mila tonn/anno e in pratica si impegna la Comunità montana alla revisione dei costi di conferimento del rifiuto umido per i Comuni della Regione da 77€ a 55€ a tonnellata (esiguo il risparmio rispetto al costo comunale totale della gestione del servizio rifiuti, ma oltretutto chi paga i costi del trasporto?!). Facciolla, come si legge nella sua proposta riportata in allegato alla delibera, fa rientrare l’intervento in questione nel Piano sulla raccolta differenziata recentemente presentato, che mira al raggiungimento degli Obiettivi di Servizio “Gestione dei rifiuti urbani” incidendo sui tre indicatori vincolanti. La raccolta differenziata deve essere giustamente incentivata, in Molise siamo molto indietro, anche se ci chiediamo in effetti come mai l’unico dei tre indicatori quasi raggiunto in Molise, cioè la Percentuale di frazione organica e verde
L'interrogativo: Come sarà realizzato l'impianto a biogas?
trattata in impianti di compostaggio sulla frazione di umido nel rifiuto urbano totale, sia oggetto della delibera con un investimento pubblico così cospicuo per arrivare a trattare fino a 50mila tonnellate all’anno di frazione umida (dati ARPAM 2007 di frazione umida trattata in questa discarica 440 tonn/anno). Forse si vuole far arrivare l’organico anche da fuori regione, con una maggiore congestione stradale e conseguente inquinamento, costruendo inoltre un impianto biogas (citato nella nota allegata)? È vero, per il miglioramento dell’indicatore possono essere trattati anche i rifiuti urbani da raccolta differenziata avviati a digestione anaerobica, però vorremmo conoscere prima i dettagli sulla costruzione di un impianto di questo tipo, oltretutto la Comunità montana sembrerebbe ad oggi non essere ancora autorizzata a produrre biogas con i rifiuti organici. Dettagli che vogliono conoscere anche gli abitanti dei paesi attorno alla discarica, già testimoni di diverse anomalie (es. camion di cui non si conosceva né il carico né la provenienza, recinzioni inadeguate, assenza di Autorizzazione Integrata Ambientale), molto preoccupati da queste recenti evoluzioni rilevate non solo dalla delibera 714/2013. Montagano non si vuole sentire la pattumiera del capoluogo regionale. Ci si chiede infatti se è stata avviata una Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per l’ampliamento della discarica, previsto chiaramente nel Piano triennale delle opere pubbliche (10 milioni di euro stanziati in tre anni) approvato dal commissario liquidatore Avv.Marinelli, come detto con un parere negativo; ci si chiede inoltre se l’impianto fotovoltaico di quasi 1000Kw rientra nel Piano rifiuti oppure sia una scelta imprenditoriale del Commissario; ci si chiede soprattutto: Da dove arrivano tutti questi soldi se
Cercemaggiore, furto al supermarket Razzia di generi alimentari e un Doblò parcheggiato nei pressi. Ladri in azione anche a San Giovanni in Galdo CERCEMAGGIORE. Hanno agito nel cuore della notte, tra il 4 ed il 5 febbraio, alle porte di Cercemaggiore, nei pressi del cimitero dove sorge un piccolo minimarket. Alcuni ignoti si sono introdotti nell’esercizio commerciale dove hanno fatto razzia di salumi, articoli vari, oltre a “prelevare” anche i contanti presenti in cassa. Dopo aver “ripulito” il negozio, i ladri hanno rubato anche un Fiat Doblò parcheggiato li vicino utilizzato, probabilmente, per scappare dal paese della Valle del Tammaro. La scoperta da parte dei proprietari solo questa mattina al momento dell’apertura. Sul caso indagano i Carabinieri della Stazione di Cercemaggiore del Maresciallo Giuseppe D’Amico. Ennesimo furto, qualche giorno fa, anche a San Giovanni in Galdo. Alcuni malviventi si sono introdotti in un’abitazione dove hanno portato via una borsa ed un marsupio nei quali erano contenuti documenti e contanti. A scoprire che in casa qualcosa mancava è stata la proprietaria, rientrata da Campobasso dove lavora. Dopo aver denunciato il fatto alle forze dell’ordine la donna, uscita di casa e viaggiando in direzione di Campodipietra, ha rinvenuto sul ciglio della strada gli oggetti che le erano stati rubati: all’interno delle borse vi erano ancora tutti i documenti ma mancavano i contanti. Sul caso indagano gli inquirenti.
ISERNIA
ANNO X - N° 31 - VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Isernia
7 febbraio 2014
Università, sede pagata dal Consorzio Sciogliendo l'ente sono stati recuperati i fondi per il fitto dell'immobile ISERNIA. Il Rettore dell’Università degli Studi del Molise, Prof. Gianmaria Palmieri, raccogliendo l’auspicio del Presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura e del Sindaco di Isernia, Luigi Brasiello, esprime la disponibilità dell’Ateneo ad utilizzare parte delle risorse del Consorzio Universitario del Molise, in conseguenza dello scioglimento dello stesso, per sostenere gli oneri relativi al pagamento dei canoni di locazione fino alla conclusione dell’anno accademico in corso, per l’eventuale uso, da parte dell’Università, della sede in Isernia alla via Mazzini. "Il
tutto subordinatamente alla conclusione del relativo accordo con la Curia Vescovile di Isernia, proprietaria dell’immobile, e della conferma da parte dell’assemblea del Consorzio Universitario del Molise della messa in liquidazione dell’Ente". Il Rettore esprime altresì la disponibilità dell’Ateneo a valutare di usufruire della predetta sede isernina anche per i prossimi anni accademici, purché i costi per il pagamento dei canoni di locazione non gravino sul bilancio di Ateneo e l’uso dell’immobile sia concesso per una durata ragionevolmente lunga.
L’intervento.
L’autovelox di Macchia è irregolare di Tiziano Di Clemente* Invitiamo tutti i tartassati dall’autovelox illegittimo di Macchia, a non dare alcun credito alle fanfaluche false e fuorvianti diffuse dal sindaco di Macchia sui media locali, secondo cui “l’autovelox sarebbe regolare” perché “le poche sentenze del Giudice di Pace” avrebbero accolto i ricorsi solo per coloro che hanno giustificazioni di salute. Nulla di più falso: la sindaca è ben a conoscenza del testo delle numerosissime sentenze del Giudice di Pace dalle quali per tabulas risulta clamorosamente smentita, laddove si accerta con chiarezza che il suo autovelox è abusivo poiché collocato sul lato opposto a quello autorizzato a parte altri abusi e violazioni, annullando gli illeciti ed esosi verbali del suo comune. Non contenta, la sindaca è diventata come la camera oscura che guarda gli oggetti capovolti, al punto da infamare come “speculatori” Di Schiavi e Turdò che, invece, stanno stoicamente difendendo le masse popolari ed operaie tartassate dal suo autovelox abusivo e sanguisuga, rifondendoci, tempo, salute e denaro (con i piccoli contributi di 20 euro non recuperano neanche le spese per carta, stampe, tempo e benzina… e salute). In questa infame campagna di questi giorni, non ci è sfuggita l’apparizione contestuale di uno sconosciuto individuo, tale Di Lorenzo Giovanni, che si è presentato ai media diffondendo la falsa notizia di “aver pagato 30-35 euro agli speculatori Turdò e Di Schiavi” per farsi preparare il ricorso come le centinaia di altri ricorrenti, facendo da eco alle stupidaggini diffuse dalla sindaca di Macchia. Sennonché, il “sospetto” intervento tutta fuffa di questo tale sconosciuto Di Lorenzo, ci ha subito indotto ad “indagare”: costui non ha presentato alcun ricorso, né tramite Di Schiavi né tramite Turdò, come gli stessi ci hanno confermato. Gli stessi Di Schiavi e Turdò ci riferiscono che lo stesso individuo l’altra sera li aveva chiamati (con numero coperto non individuabile) e li aveva ag-
grediti verbalmente asserendo, con ciascuno di essi, di aver perso il ricorso da loro fatto (alla stampa invece ha dichiarato che il suo presunto ricorso è stato accolto ma per motivi diversi da quelli da noi eccepiti). Dunque chi è questo sconosciuto? Un millantatore ? E quali interessi protegge con questa campagna falsa e denigratoria ? Invero abbiamo anche scoperto che questo Di Lorenzo pare sia di Cassino, cioè compaesano dello stesso del titolare della Avenue SRL (già candidato trombato nel Lazio per “Fermare il Declino” la lista iperliberista di Giannino il falso laureato) , società affidataria dell’appalto con il Comune di Macchia (consultabile sul sito comunale), che percepisce il canone annuo di € 22.572,00 (più altri compensi) per la dotazione dell’autovelox sanguisuga e promotore della famosa riunione in Prefettura dell’ aprile 2012 (v. su notizie da internet) da cui partì il progetto degli autovelox nella nostra provincia. Solidarietà tra cassinesi ? Sarà. Per parte nostra, invece, esprimiamo tutta la nostra stima e solidarietà a Di Schiavi e Turdò, contro la meschina e puerile campagna infamante tentata con tali ridicoli e demenziali espedienti: stanno prestando la loro opera volontaria per assistere i tartassati dell’autovelox illegittimo con estrema competenza, rifondendoci tempo, salute e denaro, proprio per tutti coloro che non hanno la possibilità di pagare avvocati per difendersi dalle vessazioni delle istituzioni borghesi. Gli speculatori, per converso, abbiamo ben capito da tempo chi sono in questa storia: per cui, cari diffamatori di chi si batte per la giustizia sociale mettetevi l’anima in pace con le vostre meschinerie e camarille. La nostra lotta continua, fino a che questa macelleria sociale che si aggiunge a quella del governo dei banchieri non finirà con lo spegnimento dell’autovelox abusivo, poiché sindaco e prefetto dovranno adeguarsi senza indugio alle sentenze del Giudice di Pace che ci danno ragione. *Segretario Partito Comunista dei Lavoratori
“Non mandateci via”
I baraccati degli oliveti non vogliono essere spostati
VENAFRO. E’ il caso di dire che si stavano facendo i conti senza l’oste. Tutti ad affannarsi per trovare soluzioni, talvolta anche alquanto improbabili, ma nessuno si era finora preoccupato di ascoltare i diretti interessati. Stiamo parlando del caso dei “baraccati” di Venafro, la coppia di ultra 50enni che vive tra gli oliveti alle spalle della cattedrale. Il nostro collega Tonino Atella si è preso la briga di andare ad ascoltare cosa pensano, in veste di diretti interessati, del polverone mediatico sollevato attorno alla loro vicenda: Mentre la solidarietà della gente continua a muoversi – c’è chi porta loro da mangiare mentre altri stanno mettendo su una cordata per fittare un alloggio nel centro storico di Venafro in modo da toglierli dalla baracca tra gli uliveti del Campaglione in cui si trovano – ecco quanto asserisce l’uomo della coppia “baraccatasi” tra gli antichi olivi alla periferia ovest di Venafro. “Nel mio uliveto di S. Aniello sto da re, assieme a mia moglie !”. Così un sorridente e deciso Pasquale, 55 anni, dal 14 gennaio ricoveratosi assieme alla moglie 53enne Paola nel proprio uliveto alle spalle della Cattedrale di Venafro, non avendo dove altro andare date le loro precarie condizioni economiche. “Abbiamo una stufa a gas, un fornello ed una lampada sempre a gas -prosegue l’uomo- che ci hanno portato i tanti venafrani che ci stanno aiutando e che ringrazio moltissimo per la loro generosità. Disponiamo di acqua potabile corrente, per cui stiamo sostanzialmente bene e non abbiamo grossi problemi, grazie anche ai 280 euro di pensione di mia moglie coi quali possiamo tirare avanti senza dare fastidio ad alcuno. Quello che ci manca è un wc chimico, che può essere installato nel mio uliveto data la presenza dell’acqua corrente. Chiedo perciò alle istituzioni la posa in opera di tale servizio”. Su un concetto però Pasquale è fermo ed assolutamente categorico : “Da qui non ci spostiamo - afferma l’uomo - e intendiamo restare senz’altro a Venafro. Ringrazio le offerte logistiche arrivate da altri Comuni, ma è nostro desiderio continuare a vivere a Venafro”. Così il “baraccato” di S. Aniello, incontrato al bar mentre sorseggiava un caffè. E’ tranquillo, trova anche la forza di sorridere rinfrancato dalla solidarietà popolare, è sempre contrariato per quanto affermato dai vertici municipali cittadini all’indomani dell’esplodere del caso e per nulla abbattuto dalla condizione in cui si ritrovano lui e la moglie. “E’ Paola che mi preoccupa - afferma Pasquale, che al pensiero della moglie cambia espressione - data la sua salute. Ha perso la vista ad un occhio, ha qualità visive ridottissime all’altro, ma ciononostante si fa forza. Anche lei intende restare tra gli olivi di Sant'Aniello, in attesa di una soluzione logistica migliore, ma sempre e solo a Venafro. Perciò chiediamo di non essere sgomberati d’autorità dal nostro uliveto della Cattedrale, perché per noi sarebbe la fine … !”.
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Termoli
7 febbraio 2013
Carabinieri, controllo straordinario del territorio da parte dei carabinieri TERMOLI - I Carabinieri della Compagnia di Termoli, e specificatamente quelli delle Stazioni di Termoli, Campomarino, Petacciato, Montenero di Bisaccia e Mafalda, nell’ambito dei rispettivi territori, con l’ausilio di un elicottero del 6° Elinucleo di Bari, hanno svolto un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione di reati in genere ed in particolare contro il patrimonio. I risultati non si sono fatti attendere. Infatti sono state denunciate a piede libero complessivamente 6 persone ed avviate le procedure per l’emissione del foglio di via obbligatorio nei confronti di 4 persone. In particolare: a Portocannone i Carabinieri della Stazione di Campomarino, notavano transitare un’autovettura il cui conducente e gli occupanti, alla loro vista si davano alla fuga riuscendo ad abbandonare il
veicolo e facendo perdere le loro tracce nella fitta vegetazione delle campagne circostanti. L’autovettura a seguito di controlli è risultata essere stata rubata a Termoli durante la notte precedente. Il mezzo veniva restituito al legittimo proprietario. A Campomarino
Convocato il consiglio comunale TERMOLI – Torna in riunione il Consiglio comunale convocato in seduta straordinaria, per lunedì 10 febbraio alle ore 18,30, in prima convocazione, e martedì 11 febbraio alle ore 19,30, in seconda convocazione. All’Ordine del giorno 11 argomenti da trattare e tra questi: La verifica delle condizioni di eleggibilità e incompatibilità del Consigliere comunale surrogante Monti Anacleto; Proposta di deliberazione: "Emergenza abitazione - Fondo sfratto"; Proposta di approvazione regolamento comunale per la celebrazione dei matrimoni civili; L’approvazione del nuovo regolamento per la somministrazione di alimenti e bevande e del nuovo regolamento per il commercio su aree pubbliche; Provvedimenti sull’accordo di Programma "Sistema turistico integrato Riviera Molisana"; I provvedimenti per l’adesione a "Cittaslow" e l’approvazione del Regolamento partecipazione dei cittadini.
Conferenza stampa opposizione consiliare
TERMOLI - Non potendo rimanere silenti di fronte alle ardite affermazioni del Sindaco Di Brino, che in una recente nota di stampa ha bollato come "inconsistenti" e "buchi nell'acqua" le iniziative dell'opposizione consiliare, convochiamo una conferenza stampa presso la saletta delle minoranze per oggi 7 febbraio alle ore 10. In quella sede, documenti alla mano, illustreremo il reale svolgimento dei fatti che, com'era prevedibile, è l'esatto contrario delle ricostruzioni fornite dal Sindaco. I Gruppi di opposizione al Comune
Roberto Fiore (Forza Nuova) oggi in città TERMOLI - Forza Nuova comunica che venerdì 7 febbraio, alle ore 17.00, il segretario nazionale del movimento, Roberto Fiore, questo pomeriggio alle 17 terrà una conferenza pubblica presso il locale “Villa Livia” in contrada Fucilieri. “L'oramai imminenti appuntamenti elettorali di maggio e le numerose ultime aperture di nuclei e sedi in tutta Italia – si legge in una nota - hanno determinato un considerevole effetto trascinamento in termini di consensi che si è spinto anche in Molise, regione fino ad ora rimasta scoperta.
gli stessi militari unitamente a quelli di Colletorto, hanno deferito in stato di libertà per il reato di Violazione degli obblighi imposti dal Giudice, A.M.A. 54enne del luogo, in quanto sottoposto al regime degli arresti domiciliari con il permesso di recarsi a lavoro in
una ben definita fascia oraria, nonostante i vari controlli eseguiti dai militari, lo stesso non veniva rintracciato né sul lavoro che presso la propria abitazione. A Montenero di Bisaccia i militari dell’Arma della locale Stazione, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria B.A., 61enne del luogo, in quanto lo stesso veniva sorpreso mentre trasportava fuori dalla propria abitazione un fucile da caccia cal.16, senza essere in possesso della prevista autorizzazione di polizia: l’arma è stata sequestrata. Infine gli stessi militari hanno denunciato a piede libero T.S. 47enne, T.P. 85enne – D.L. 54enne – P.C. 42enne e C.G. 47enne tutti del luogo e rispettivamente nella qualità di committente dei lavori, direttore dei lavori, ditta esecutrice dei lavori e collaudatore dei lavori, per non aver ottempe-
rato ad una ordinanza sindacale, con la quale si doveva dare seguito ad alcuni lavori relativi alla realizzazione di un giunto antisismico su un edificio in fase di realizzazione in quel centro e finalizzata all’eliminazione di una situazione di pericolo a tutela della pubblica e privata incolumità. Sempre a Montenero di Bisaccia i Carabinieri, nel corso di controlli alla circolazione stradale e sempre con la preziosa collaborazione dell’unità aerea, procedevano al controllo di 4 persone di nazionalità albanese e romena, provenienti dai vicini comuni di Casalbordino, San Salvo e Pollutri (CH), tutte con vari precedenti e pendenze penali e, pertanto, nei confronti degli stessi sono state avviate le procedure per l’emissione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno a Montenero.
Il gruppo giovani Avis a convegno TERMOLI - In occasione della Settimana del Malato, l’Avis Giovani di Termoli organizza un convegno Interregionale con le Avis Giovani delle regioni limitrofe Lazio, Abruzzo, Puglia e Campania per un confronto sulle tematiche della solidarietà della donazione e l’impegno dei giovani per il rinnovamento e la crescita dell’Avis Nazionale. La comunione di intenti che stringe le rispettive realtà cittadine sprigiona una tale forza di umana solidarietà che porta i sodalizi ad essere i primi soccorritori dei più bisognosi e ad essere sempre pronti a dare quello che di più prezioso si possiede “Il Sangue”. Al convegno sul tema “Salute e Malattia donare per la vita”, che si terrà questa mattina, venerdì 7 febbraio alle ore 11 nel cinema S.Antonio, interverranno: S.E.mons. Gianfranco De Luca vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, il Presidente Avis Regionale Luigi Santella, il Presidente Avis Prov.le Antonio Sciandra, il Presidente Mondiale della F.I.O.D.S. federation International Organization Blood Donors Ing.Gianfranco Massar, vv.Antonio Cianfagna Bracone Cons.del Gran Giurì Avis Nazionale, la Dott.ssa Federica Ianieri coordinatrice Avis
Giovani, il Dott.Pasquale Spagnuolo Dir.U.O.C. Asrem Medicina Trasfusionale. Inoltre parteciperà la sig.ra Laura Montesano che ci ren-
derà partecipi di un racconto sotto certi punti di vista inverosimile ma purtroppo reale “Io, mamma e viva grazie a tutti voi Donatori”.
Donazione sangue cordonale: consegna attestati TERMOLI - Sabato 8 febbraio, alle ore 11, presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale San Timoteo, ci sarà la consegna di ulteriori attestati da parte del policlinico Gemelli di Roma, ai neonati che hanno donato il sangue cordonale e
la cui donazione è andata a buon fine. In tale occasione sarà resa pubblica dal direttore Bernardino Molinari, l’attività svolta dall’Ostetricia nel 2013 e data comunicazione di un’importante iniziativa per le donne.
Inaugurazione mostra di Simona Materi TERMOLI – Verrà inaugurata sabato alle 18,30 nella Officina Solare Gallery la mostra di Simona Materi: “Osmosis, Grafiche e installazioni” a cura di Tommaso Evangelista. La prima riflessione di Merleau-Ponty sulla pittura di Cézanne – scrive Tommaso Evamgelista -, esposta nel saggio Il dubbio di Cézanne, nasce sulla base dei temi delineati nella Fenomenologia della percezione, identificando nella pittura la forma più pregnante con cui si esplicita il linguaggio silen-
zioso del corpo vissuto. “Noi percepiamo le cose, ci intendiamo su di esse, siamo ancorati ad esse e solo su queste fondamenta di “natura” costruiamo delle scienze. Cézanne ha voluto dipingere questo mondo primordiale, ed ecco perché i suoi quadri danno l’impressione della natura alla sua origine”. Questo mondo primordiale del segno e della sensazione lo si ritrova nell’opera grafica e nelle installazioni di Simona Materi che declina la molteplicità della carne at-
traverso lo scavo divergente nella materia. Nel suo tentativo di unire spirito, intuizione e sostanza, nella ricerca di una concreta organicità e di un senso intimo e nascosto, infatti, è possibile intuire una profondità di analisi introspettiva, ambigua e perturbante, che parte dalla linea e dallo studio sull’umano per aprire le forme alla condizione disarmonica dell’esistenza contemporanea. L’esposizione resta aperta tutti i giorni dalle 18,30 alle 20,30
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Termoli
7 febbraio 2014
Droga, finiti in manette Iifferenziata, intervento due albanesi di San Martino Libera La coppia è stata arrestata dai carabinieri che hanno rinvenuto 1,700 chili di marjuana SAN MARTINO IN PENSILIS Altro duro colpo inferto dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Larino e della Stazione di San Martino in Pensilis, nell’ambito dell’incessante attività di contrasto agli illeciti in materia di sostanze stupefacenti. A breve distanza dalla brillante operazione “Budi” che come si ricorderà lo scorso 24 gennaio, ha visto impegnati gli stessi militari sgominare una organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nel basso Molise, con l’arresto di n.3 persone e il deferimento a piede libero di 11 persone, hanno arrestato in flagranza di reato una coppia di cittadini albanesi, L.I. 27enne e R.M. 25enne, residenti a San Martino in Pensilis. L’attività investigativa svolta dai militari dell’Arma è culminata con una perquisizione domiciliare eseguita presso
l’abitazione della coppia, dove sono stati rinvenuti 1,700 chili di sostanza stupefacente del tipo “Marijuana”, nonché 200 grammi circa di sostanza da taglio denominata “Mannite”: tutta la partita di droga è stata sequestrata. Da settimane i carabinieri tenevano d’occhio e pe-
dinava la coppia e l’assiduità dell’operato a dato i suoi frutti con l’arresto dei due. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale di Larino mentre la donna presso quella di Chieti a disposizione della Procura della Repubblica di Larino.
BASSO MOLISE – Si continua a parlare della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, dei costi di smaltimento, possibili risparmi e future iniziative. Nel merito entra anche il Movimento Civico San Martino Libera che diramato una nota. “Ci conforta sapere che, a cinque anni dell’inizio del servizio di raccolta differenziata a San Martino in Pensilis, alcune granitiche certezze cominciano a vacillare e finalmente, si comincia a parlare di efficienza ed efficacia”. Un pensiero condito da un pizzico di ironia e che si colloca nell’ambito dell’incontro dibattito tenutosi tra gli amministratori comunali di Campomarino, l’assessore regionale all’ambiente Vittorino Facciolla e il presidente dell’Unione dei Comuni Franco Pallotta. “Ci siamo presi la briga – incalzano da San Martino Libera - di calcolare quanto il nostro paese, che detiene la percentuale più alta di raccolta differenziata e di componente umida, risparmierebbe in un anno cogliendo l’opportunità offerta dal conferimento nell’impianto di Montagano anziché in quello di Guglionesi. Posto che il quantitativo di umido che San Martino in Pensilis produce è di circa 550 tonnellate – continua la nota -, il risparmio sarebbe di circa 12.100 euro, meno del 3 per cento del costo totale della gestione del servizio rifiuti pari a circa 420 mila euro (2013). Naturalmente, i comuni con percentuali di raccolta differenziata più basse otterrebbero risparmi più esigui”. Infine la stoccata e riflessione: “Ci conforta però sapere che a cinque anni dell’inizio del servizio di raccolta differenziata a San Martino in Pensilis, dal 2010 - 2011 attivo in quasi tutti i paesi aderenti all’Unione, dopo aver speso 2,5 milioni di euro del fondo Sorgenia, dopo aver aumentato di oltre il 50% il costo del servizio a carico dei comuni, alcune granitiche certezze cominciano a vacillare e finalmente, si comincia a parlare di efficienza ed efficacia”.
Al via progetto SPRAR Dissesto idrogeologico, triennio 2014-2016 la proposta di Parpiglia e Di Pietro
CASACALENDA - Al 25° posto della graduatoria, sui 57 progetti ammessi a finanziamento in tutta Italia per i minori non accompagnati richiedenti asilo, c’è Casacalenda. È grande la soddisfazione dell’Amministrazione Comunale per il risultato ottenuto che consentirà di ricevere un finanziamento dal Ministero dell’Interno di circa 550 mila euro, in tre anni, ai quali si aggiungeranno altri 130 mila circa di cofinanziamento, per la gestione del centro che accoglierà 10 minori in fuga dalle zone di guerra dei loro paesi. La struttura, di proprietà comunale, è posta al centro del paese ed è adiacente la Scuola Media. Fino a qualche anno fa ospitava le Suore dell’Asilo Sacro Cuore e, nel recente passato, è stata utilizzata per l’emergenza Nord-Africa per accogliere 14 migranti. Il servizio inizierà, così come previsto dal bando, entro 60 giorni dalla data della pubblicazione della graduatoria (29 gennaio) e consentirà non solo a 10 minori di trovare una sistemazione dignitosa in attesa del riconoscimento del loro status di rifugiati, ma anche di aumentare il numero degli iscritti nelle Scuole di Casacalenda, di dare la possibilità a qualche giovane disoccupato di trovare un posto di lavoro e servirà anche a portare un po’ di “ossigeno” nell’economia dei fornitori locali. “Un grande ringraziamento va alla dottoressa Rosa Marcogliese che ha redatto il progetto e preparato tutta la fase istruttoria con l’aiuto della struttura comunale. La sua esperienza e le sue capacità hanno consentito di ricevere un punteggio altissimo che colloca Casacalenda ai primi posti tra gli Enti che hanno partecipato al bando SPRAR per la prima volta”.
BASSO MOLISE - L'erosione e il dissesto idrogeologico sono problemi di grandissima portata e che nel corso degli ultimi anni paradossalmente nonostante la disponibilità di più tecnologia sono aumentati. L'abbandono di numerosi terreni agricoli e l'iper meccanizzazione nella loro gestione hanno concorso in maniera violenta ad utilizzare scorrettamente il suolo con conseguente danno alla natura, all'ambiente, e alla pubblica incolumità. Negli ultimi decenni ogni evento meteo di particolare consistenza ha comportato danni estremamente rilevanti al profilo geomorfologico del territorio. Negli ultimi anni si è altresì vista l'adozione da parte di alcune amministrazioni periferiche territoriali di regolamenti e ordinanze volte a sopperire la benché minima presenza di una normativa specifica, salvo il ricorrere, a danni causati, ai codici civili e penali vigenti. Con la presente legge si vuole colmare questo vuoto, uniformare la gestione del territorio molisano allineandola non solo a delle astratte regole di buon senso sempre applicate dai nostri avi, ma alle più moderne e vigenti direttive comunitarie. In particolare la proposta si compone di 12 articoli, che dettano disposizioni volte a regolare l'attività di polizia rurale, cioè il controllo degli interventi di gestione e trasformazione del suolo, delle strade, delle acque, ai fini della tutela e della preservazione degli stessi e dell'ambiente. L'articolo 1 contiene le finalità che consistono nella tutela della salute e dell'incolumità pubblica e contestualmente nella conservazione e valorizzazione della natura e dell'ambiente. L’articolo 2 investe il Consiglio Regionale, a partire dal 01/01/2015, del compito di programmare gli interventi di prevenzione relativi al dissesto idrogeologico, individuando un apposito capitolo di bilancio, ottemperando così alle direttive del D.L. 136/2013. L'articolo 3 detta disposizioni in materia di sistemazioni agrarie, come la regimazione delle acque piovane che cadono sui terreni da parte dei proprietari, attraverso opere quali solchi acquai, temporanei o permanenti, fasce inerbite, strade fosso per il passaggio delle macchine agricole, collettori naturali o artificiali, drenaggi sotterranei e rippature profonde. L'articolo 4 contiene disposizioni generali in materia di tutela delle strade e regime delle acque, dettando obblighi di manutenzione e divieti per i proprietari dei fondi e per i frontisti di corsi d'acqua. L'articolo 5, in particolare, riguarda la gestione dei fossi e dei canali privati, nonché di corsi d'acqua minori, naturali o artificiali. I
proprietari devono provvedere alla loro pulizia al fine di consentire il normale deflusso delle acque, rendendoli sgombri dall'eccessiva vegetazione e da eventuali depositi di materiale.Anche l'articolo 6 introduce divieti in materia di gestione dei corsi d'acqua e di deflusso, quali il divieto di scarico delle acque dei campi sulle strade e il divieto di convogliare qualsiasi sostanza o materiale diversi dalle acque meteoriche nei fossi delle strade pubbliche, vicinali o interpoderali, ovvero nelle scoline e nei canali di scolo. L'articolo 7 reca una disposizione in materia di consolidamento dei versanti soggetti a fenomeni di dissesto, introducendo l'obbligo di adottare, ove possibile, le tecniche di ingegneria naturalistica e, in ogni caso, le tipologie di intervento meno invasive dal punto di vista paesaggistico-ambientale. L'articolo 8 prevede specifiche fasce di rispetto nella realizzazione di arature di terreni adiacenti a strade, corsi d'acqua, formazioni vegetali e calanchi, mentre l'articolo 9 impone precisi adempimenti ai frontisti di strade, come il divieto di deporre o gettare sulle strade pietre, zolle di terra, rami o altri materiali, ovvero l'obbligo di conservare in buono stato e in perfetta efficienza gli sbocchi degli scoli e delle scoline che affluiscono nei fossi o nelle cunette stradali. Gli articoli 10 e 11 disciplinano le procedure che devono essere attuate per consentire il deflusso delle acque nelle strade comunali e provinciali, e nelle strade vicinali. Da ultimo l'articolo 12 contiene le sanzioni amministrative pecuniarie per la violazione delle disposizioni della proposta di legge.
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Spettacolo
7 febbraio 2014
Il ritorno del venerdì Impera l’ingresso libero al weekend. La musica nei club, bar, discopub di Charles N. Papa Trattasi di evoluzione o involuzione? Il denaro gratifica l’arte? In poche parole, una cosa che non si paga, ha lo stesso valore di una che si paga? Il trend di questi ultimi tempi, complice la contrazione economica, la mancanza di soldi in tasca, fa si che i giovani dirottino le proprie scelte verso luoghi di aggregazione il cui ingresso è libero. Tutto questo, con buona pace di gestori che, invece, si vedono costretti ad aprire le porte dei locali per rimpinguare le casse e per avere la pista affollata. L’ultimo ad accodarsi (malvolentieri) a questa forma di vita notturna, è il Kamaloca. Il club alla periferia del capoluogo, realizza due serate a settimana, entrambe ad ingresso gratuito. Quella di riferimento è il venerdì. Andrea Palazzo, deus-ex-machina del locale, è il dj di punta e con lui, Mario Tallari e Andrea Dir. il sabato è dedicato ai live, alle performance artistiche come sfilate, esposizioni, mostre. Nel capoluogo, il venerdì è dedicato alla movida, di quella che tira l’alba, che sceglie dancefloor con la musica che piace, dalla house alla commerciale, dai balli di gruppi alle serate caraibiche. Un classico del weekend è la puntata da Pulp, il giovedì, ma oggi realizza la serata
“Aperitivo ad alta quota” con le selezioni di dj Hinobe, virtuoso di drum machine e tastiere. Un aperitivo che ormai è un appuntamento fisso da circa due anni, è quello con il Cafè Prestige, si parte con la cena dalle 20.30 con un ricco buffet a seguire e dj set. Dj sempre a rotazione, oggi tocca a Francesco Di Marzo e Flavio Liguori dopo il live dei Triovivo. Un altro appuntamento fisso del venerdì è con il Move club. Da questa stagione, la serata parte con la cena e si prosegue poi, con la serata disco. In consolle Alex C., Andrea Barletta, Nian Project, Luciano Barletta. La new entry della movida quest’anno è il Caffè Marconi. Il bar del centro storico, si è distinto per la continuità della programmazione dj e live al venerdì e sabato. Oggi tocca a dj Koba, domani sarà live il trio formato da Luca Tozzi, Chiara Izzi e Nicola Corso. Il Mari&Monti (ex Enotria), sempre al centro storico, il venerdì si è ricavato un piccolo spazio tra il popolo della notte, quello di prima serata, con i live e degustazione nella grotta grande. Stasera si esibirà stefano Di Nucci, giovane talento cantautorale. Per gli amanti della danza caraibica, oggi il nuovo club Aynamà realizza la serata. Ad Isernia il Roof club, ha una nuova programmazione in essere. Stasera la serata è dedicata al reggae.
Spazio al tronista Conversano
Mariano Bruno da “Made in sud”
RICCIA - Trovano ancora spazio i cosiddetti tronisti, gli adoni della De Filippi e di “Uomini e donne”. Resiste Giovanni Conversano, che trova terreno fertile in giovani teenager senza ambizione, ma con la voglia di vedere da vicino un uomo così ambito in tv. Conversano sarà ospite l’8 marzo al complesso turistico “Il casaccio” sulla ss212 Riccia Cb. Ingresso euro 7,00.
Video
CAMPOBASSO - All’apice del successo “Zelig circus”registrò la prima puntata della messa in onda in prima serata proprio a Campobasso, al teatro Savoia. Di li solo una scia di gran successo e di ascolti che veleggiavano sui 7/8 milioni a puntata. Poi nacque “Colorado”, poi nacque “Made in sud”. le prime due, figlie di Meadiaset, la terza nata in Rai e diretta concorrente delle altre. Gli ascolti in calo perchè l’offerta è aumentata, e “Made in sud” che rastrella gratificazioni e share, appena passato in prima serata su Rai2. La corazzata di Tunnel si contrappone a Bananas e ottiene gran ascolto al sud mentre stenta al nord. Sulla scia del successo, molti volti nuovi, trovano successo al di fuori delle trasmissione. Tra i molti, Mariano Bruno, quello di “A cett, cett”. Sarà in Molise il 15 febbraio al ristorante Aciniello di Fossato cupo.
Musica
CAMPOBASSO - La nuova produzione della Incas è una web series umoristica dal titolo “Non capiscoi un gà”, con Francesco Vitale nei panni da Tarenzio Frappè. La messa in onda della prima puntata è prevista per lunedì prossimo.
CAMPOBASSO - Anche la Cioccolateria partenope (S.Maria della Croce), ora realizza live il sabato, domani tocca al trio Suona Napoli. Chitarra, mandolino e voce.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
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