TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 116 - SABATO 7 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno agli studenti dell’Unimol
L'Oscar del giorno lo assegniamo agli universitari. L'aumento delle tasse universitarie ha portato, finalmente, gli studenti dell'Unimol a comprendere di essere stati presi in giro in tutti questi mesi. Dov'è finita la proposta di legge per il diritto allo studio promessa a novembre scorso dalla Regione? Dove sono finiti i soldi destinati alla Ricerca e all'Innovazione? Perchè sono stati chiusi il Parco Tecnologico (mentre continuano le nomine) e il Consorzio universitario? E le famiglie dovranno pagare di più per le tasse universitarie.
Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia
Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. L'ineffabile assessore regionale all'Università avrebbe dovuto avere maggiore riguardo per un'istituzione importante nell'assetto molisano. Al contrario, sembra avere quasi un rigetto. Sembra che prima l'Unimol chiuda i battenti e meglio potrebbe essere per tutti. Non un solo, vero, atto si è avuto nonostante i tanti incontri di fine anno scorso. Poi, però, è calato il silenzio più assoluto e, soprattutto, sono mancati atti consequenziali. Ma i figli del popolo molisano non hanno diritto a studiare anche nella propria terra?
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7 giugno 2014
Medici in prima linea
Il commissario taglia i posti letto solo negli ospedali pubblici, al via la ribellione
contro Frattura
CAMPOBASSO. Hanno avuto fiducia in lui prima delle elezioni, si sono fidati delle sue promesse, delle firme apposte agli atti di protesta dei comitati a difesa degli ospedali pubblici. Lo hanno supportato, votato, osannato contro colui che “ha distrutto il Molise”. Ed oggi, se si fa un giro negli ospedali pubblici, c’è un vociferare sottomesso contro il liberatore, falso, del Molise: Paolo di Laura Frattura. A dire il vero non si riesce a comprendere se le decisioni del governatore dipendono da incompetenza nei vari settori, da menefreghismo verso la sua terra e il suo popolo, oppure sono scelte fatte con consapevolezza e guidate da interessi politici ed economici. Qualunque sia la causa, in tema di sanità, lo sfascio è totale. Lo avevamo anticipato in piena campagna elettorale per le amministrative, oggi se ne sono accorti anche gli addetti ai lavori: con il nuovo piano operativo 2013 – 2015, i molisani non sanno più dove andarsi a curare. Al di là della sparizione dell’integrazione Cattolica – Cardarelli, gli ospedali pubblici sono decurtati di 101 posti letto, passando da 628 a 527. Nelle strutture private, invece, i posti restano gli stessi: 276. E come se non bastasse, nella riorganizzazione che sarà di fratturiana memoria, ci saranno conseguenze inenarrabili sui servizi offerti ai cittadini che ledono il diritto alla salute. Proviamo a capire perchè partendo dall’analisi dei posti letto per acuti, cioè i posti letto “veri”, che servono a chi si sente male, va al pronto soccorso, e dev’essere ricoverato. Frattura lascia gestire al settore privato 419 posti letto, al pubblico ne rimangono 731. Con la differenza che, mentre le strutture pubbliche (Cattolica e Neuromed in primis) sono strutture d’eccellenza mirate che si occupano di neurologia (per Neuromed) oncologia (per Cattolica). Le strutture pubbliche invece si occupano di tutto. Da questo emerge, in pratica, che se calcolato sui posti di degenza per acuti, il peso del privato è superiore al 50%. In Lombardia il rapporto è intorno al 20%. Chiude l’anatomia patologica a Termoli e Isernia. Che vuol dire? Cerchiamo di capire. In genere la chirurgia generale opera i tumori. Quando si operano i tumori si asporta “il pezzo” e lo si manda all’ anatomia patologica per la diagnosi del tumore. Con il nuovo Piano “il pezzo” asportato deve essere analizzato a Cam-
pobasso. Va bene, si dirà, qual è il problema? Per ogni paziente che viene operato si dovrà mettere il pezzo in un formalino, prendere l’ambulanza che deve partire e andare a Campobasso. A volte però succede che il medico “apre” il paziente, ha necessità di fare una biopsia immediatamente, e in base al risultato dell’analisi decide se continuare o meno l’intervento. Se il pezzo deve subire la biopsia a Campobasso, il paziente dovrà attendere il risultato restando sotto anestesia in sala operatoria? Chiude Oncologia a Isernia e Termoli. Niente più chemioterapia sul posto per i pazienti delle zone. Anche qui, arrivare fino a Campobasso non è la fine del mondo, si penserà. Ma il rischio di aumentare la mobilità passiva è altissimo. Perché è più probabile che i pazienti del basso Molise vadano a Vasto e quelli delle zone di Sesto Campano ecc… starebbero più comodi a Caserta. E la Regione subirà comunque costi più elevati per l’aumento della mo-
bilità passiva. Inoltre, un solo reparto a Campobasso con appena 10 posti letto riuscirà a soddisfare le esigenze di tutto il territorio molisano? Frattura avrà pensato che si potranno dirottare i pazienti alla Cattolica, il che fa imbestialire e non poco i medici del pubblico. Novità anche con la Cardiologia: anche qui, ridotti i posti letto. A Termoli sembra siano passati da 32 a 10, a Isernia da 24 a 12, a Campobasso da 24 a 10. Però tutte hanno l’Utic (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica). La Cattolica avrà 18 posti letto con un’altra Utic. Avremo così, su tutto il Molise, quattro emodinamiche. Addirittura Campobasso ne avrà due a pochi chilometri di distanza. Tolgono la Vascolare come unita operativa complessa a Campobasso e assegnano posti letto per Stroke Unit e chirurgia vascolare alla Neuromed che non partecipa all’urgenza. Stroke Unite significa, in pratica, trattamento in urgenza dell’ictus. Ma se non c’è il pronto soccorso a Neuromed, come si fa ad operare in urgenza? Inoltre, per dare la stroke unite a Neuromed è stato necessario assegnarle anche la vascolare riducendola all’ospedale pubblico. Ma l’urgenza vascolare continuerebbe a farla Campobasso, con meno posti letto di Neuromed che non fa urgenza. Non è che tra poco ci sentiremo dire che al Neuromed andrà il pronto soccorso? Sembra che anche la Diabetologia sarà chiusa come unità operativa complessa nonostante il 7,2% della popolazione molisana sia diabetica. Quindi il reparto non esisterebbe più. Un po’ di posti letto per il settore sono previsti altrove. Infatti al reparto di Medicina del Cardarelli, in compenso, si darebbe un indirizzo metabolico. E Isernia e Termoli? Niente, i diabetici devono andare a Campobasso. Infine vi sarebbe una contraddizione in termini. Nel documento pare si dica che alcuni reparti in Molise non esistono perché il bacino demografico non consente di averli. Un esempio è il reparto per grandi ustionati. Tuttavia compare, sembra, una Uoc di chirurgia maxillofacciale alla Fondazione unita alla chirurgia ricostruttiva (ossia la chirurgia plastica). Il che, altro non è se non il facsimile del reparto “grandi ustionati”. Ma dicono che non serve perchè viene inserita?
"Rafforzare le unità di Anestesia" Il sindacato dei medici denuncia la gravità della situazione nell'area Emergenza
CAMPOBASSO. Possibile che negli ospedali molisani non debba funzionare una guardia anestosiologica? E' l'interrogativo che pone il sindacato di categoria dei medici anestesisti. Del resto l’obbligatorietà della guardia concerne i presidi di terapia intensiva ed i servizi di anestesia degli ospedali sede di dipartimento di emergenza di primo e secondo livello. Questo è quanto prevede, in linea generale, l’articolo 16 del CCNL 2002_2005, che disciplina l’istituto della guardia, con le precisazioni contenute nell’allegato 2 dello stesso contratto. In Molise, però, la realtà parla un'altra lingua. L'Aaroi-emac, associazione di categoria degli anestesisti-rianimatori ospedalieri italiani- emergenza area critica, hanno scritto un documento al presidente della Regione, Frattura perchè si intervenga nelle more delle decisioni dei futuri Piani di riordino della sanità. "Ritiene non più procrastinabile la redazione di un piano che garantisca, tra l'altro, uniformemente su tutte le sedi ospedaliere del territorio regionale, in attesa della loro necessaria e urgente riqualificazione, la guardia
anestesiologica h24 all'interno della struttura dove sono degenti pazienti che sono sottoposti ad intervento chirurgico. Laddove vi sono i punti nascita si garantisca, inoltre, nel primario interesse delle pazienti e dei nascituri, h24, 7 giorni su 7, la presenza di tutto quel personale previsto dalle Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo della Conferenza permanente Stato Regioni, senza fare più impropriamente ricorso alla pronta disponibilità e/o alla presenza del medico di guardia delle Unità di Rianimazione-Terapia intensiva che in caso di emergenza, in alcune sedi, deve abbandonare la sua postazione. L'Aaroi Emac auspica che si avvii finalmente il confronto su un piano che garantisca, tra l'altro, gli interventi di emergenza h24, 7 giorni su 7, uniformemente sul territorio regionale, in caso di politrauma o di problematiche cardiovascolari, tenendo presente che, ad esempio, la sede ospedaliera di Isernia, dove giungono i codici rossi della provin-
cia, è dotata di un'Unità di Rianimazione, ma non di una di Ortopedia-Traumatologica attiva che, invece, opera a Venafro dove, viceversa, non c'è un'Unità di Rianimazione. Ritiene indispensabile e indifferibile una definitiva soluzione ai problemi dei pronti soccorso e dell'area critica ripresi più volte dalle cronache, anche supportandoli con servizi diagnostici organizzati anche questi in modo da dare risposte pronte h24, 7 giorni su 7, confrontandosi colla medicina territoriale e col servizio 118. Tutto questo verosimilmente è possibile ottimizzando l'utilizzazione delle risorse dispo-
nibili, riqualificando o riconvertendo i piccoli ospedali, potenziando il trasporto di emergenza per spostare in tempi rapidissimi i pazienti verso strutture in grado di affrontare la maggior parte dei casi, anche quelli complessi. Si discuta sulla ripartizione delle risorse e dei posti letto tra pubblico e privato chiude l'Aaroi-Emac - e si giunga ad una reale integrazione di quest'ultimo nel sistema dell'urgenza-emergenza, cosicchè possa trovare definitiva soluzione anche il problema del sovraffollamento delle Unità di Terapia Intensiva-Rianimazione degli ospedali pubblici".
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7 giugno 2014
I soldi dalla Regione arrivano solo se c’è un diretto tornaconto e/o interesse politico, economico, se non addirittura personale, da parte di chi paga e di chi riceve
L’accordo quadro della Regione con l’università
per la Ricerca e l’Innovazione
puzza di strumentalismo La cronaca è piena zeppa di fatti e vicende in cui gli intrecci parentali, familiari, amicali e via discorrendo, condizionano la vita pubblica e le attività economiche nella regione
Accordo di Programma Quadro tra la Regione Molise ( assessorato al welfare) e l’università, in favore dell’Innovazione e della Ricerca settori di cui, nell’Ateo molisano, su delega del rettore Palmieri, si occupa la dottoressa Gilda Antonelli che passa comunemente per essere la compagna del presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura. Un Accordo raggiunto sulla base di un finanziamento di un milione e mezzo di euro che servirà a coprire parte del costo di otto specifici progetti e di 29 ricercatori. Come dicevamo, sia i soldi che i progetti e i ricercatori, faranno capo all’Antonelli e, per un’ideale, quanto supposto, processo di vasi comunicanti, al presidente della giunta regionale. Il quale, in questa circostanza ha scucito il milione e mezzo, ma per altro verso, il lato peggiore, è lo stesso soggetto che all’università del Molise ha tagliato ben 22 milioni di euro creando i presupposti perché l’università del Molise retrocedesse sul piano dell’operatività e diventasse sempre meno appetibile al bacino scolastico regionale interregionale. Il milione e mezzo di euro è uno squarcio di luce nella fitta foschia che avvolge il rapporto istituzionale tra le due parti e sa troppo di strumentale per essere oggettivamente apprezzabile. Vogliamo dire che i soldi, dalla Regione, arrivano solo se c’è un diretto tornaconto e/o interesse politico, economico, se non personale, da parte di chi paga e di chi riceve. Succede
ormai con una regolarità impressionante su più fronti e in più circostanze. La cronaca è piena zeppa di fatti e vicende in cui gli intrecci parentali, familiari, amicali e via discorrendo, condizionano la vita pubblica e le attività economiche nella regione. E troppo spesso i fatti e le vicende in cui interagiscono parenti, familiari, famigli, amici e via discorrendo, vanno a sfiorare, se non proprio a riversarsi, sul ruolo e sulla figura amministrativa della presidenza regionale per essere oggettivamente il perno intorno al quale ruota ormai in maniera coatta qualsiasi attività che voglia o possa avere uno sbocco o un futuro. Gli incarichi apicali, professionali, amministrativi e gestionali sono per molti aspetti la cartina del Tornasole di un sistema che, addossato e fatto pagare pesantemente a Michele Iorio su impulso, regia, e gestione di Frattura, è tornato prepotentemente alla ribalta e, nonostante sia spocchiosamente vistoso e urticante, non trova ancora alcuna attenzione da parte degli organi di controllo. Succede finanche che più le vicende della cronaca mettano in evidenza cointeressenze poco chiare e trasparenti (le due torri in costruzione a Vazzieri, la gestione dell’Unioncamere Molise, della Camera di Commercio di Campobasso e la vicenda dell’ente di Formazione e assistenza alle imprese “Fai” per dirne alcune), più si alimenta il gigantismo e l’onnipotenza del governo regionale e del suo ineffabile conduttore. Gigantismo e onnipotenza che a quanto pare riescono a impressionare in egual misura l’opinione pubblica e gli apparati giurisdizionali, al punto da renderli attoniti e incantati. In questa condizione fiabesca gli unici capaci di trarre utilità e di affermarsi nella loro preponderanza sono i padroni della Regione, resi tali dall’assoluta insipienza politica e strategica di chi a Palazzo Moffa vegeta all’opposizione. Dardo
L'intervento
Gli studenti non devono pagare gli effetti di una crisi che non hanno determinato
Ormai è un dato strutturale: in Italia si laureano in pochi. Solo il 21% dei 30enni. Gli obiettivi di Lisbona 2020 hanno posto l’asticella al 40%. Irraggiungibile per il nostro paese. Anzi, prosegue l’abbandono scolastico: il 17% del 2013, a fronte di una media dell'11,9% per l'Ue a 27. Con l'aggravante che in sei Regioni il tasso di abbandoni rispetto al 2012 è addirittura salito: il Molise (+5,4%), Basilicata (+1,6%), Sicilia (+1,%), Campania (+0,3%), Puglia (+0,2%) e Lombardia (+0,1%). In Molise occorrono politiche lungimiranti che ci tolgano dagli ultimi posti di queste classifiche. La FLC CGIL nell’agosto dello scorso anno aveva inviato una richiesta all’allora Rettore dell’Università del Molise per chiedere di agevolare gli studenti delle famiglie in difficoltà applicando l’esonero dal
pagamento delle tasse. Gli organi accademici di allora accolsero la nostra richiesta e proposero di prevedere l’esenzione di tasse e contributi per gli studenti che avessero documentato, entro il 15 ottobre 2013, di trovarsi nella condizione di avere genitori (ovvero portatori di reddito appartenenti al nucleo familiare) in disoccupazione, mobilità o cassa integrazione. In seguito, la FLC CGIL Molise ha condiviso la volontà di non aumentare le tasse agli studenti, sebbene questa pratica determinasse un paradossale punto di merito secondo opinabili parametri valutativi ministeriali verso atenei che avevano una contribuzione elevata da parte degli studenti. In questi giorni è in via di attuazione, per l’Università del Molise, un Regolamento Tasse e Contributi che prevede un aumento
di 100 euro per la prima rata a carico della stragrande maggioranza degli studenti immatricolati ed iscritti all’Università. Tale determinazione non sembra essere in linea con gli impegni assunti dalla nuova governance dell’Ateneo. La FLC CGIL ha più volte stigmatizzato le politiche degli ultimi governi nazionali che, con il taglio del Fondo di Finanziamento Ordinario alle piccole realtà accademiche, (ormai dimezzato per il Molise) hanno determinato l’insostenibilità di presidi formativi e culturali importantissimi per i territori di riferimento. Allo stesso tempo ha richiamato la classe politica locale ad attivarsi, attraverso un ampio patto sociale, per preservare una istituzione come l’Università, considerata di importanza fondamentale per la crescita e lo sviluppo del Molise.
Gli organi accademici devono conservare gli esoneri verso le famiglie indigenti e non devono far gravare sugli studenti e sulle loro famiglie il peso già oneroso della crisi. I diversi attori istituzionali hanno l’obbligo di prestare un’attenzione costante verso la realtà universitaria molisana. Bisogna essere al fianco al fianco dei lavoratori, delle famiglie e sostenere la mobilitazione degli studenti studentesche dei prossimi giorni. I temi dell’Università e della conoscenza saranno al centro della grande marcia per il lavoro organizzata in Molise, insieme a CISL e UIL per il prossimo 28 giugno, e che sarà conclusa dal Segretario Nazionale Susanna Camuso. FLC CGIL MOLISE
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7 giugno 2014
Senza lavoro un giovane su due
Il dato della disoccupazione giovanile è il più alto d'Italia
CAMPOBASSO. Giornata dell'Economia alla Camera di Commercio di Campobasso nel corso della quale è stata fotografata la realtà regionale. Del resto, proprio la Camera di Commercio è ancora senza un Presidente. A reggere la giornata quello della struttura di Isernia, Piersimoni. Su tutto, a preoccupare sono i dati relativi al mondo del lavoro. Le informazioni sulla dinamica del mercato del lavoro, desunte dai dati dell’indagine Istat, segnalano per la nostra regione una situazione ancora più preoccupante di quella riscontrata a livello nazionale. Le caratteristiche della realtà locale sono, infatti, improntate ad un tasso di occupazione più basso rispetto a quello dell’intero Paese pari al 47,4% contro il 56,6% dell’Italia, mentre il tasso di disoccupazione regionale è del 15,8% rispetto alla media
nazionale pari al 12,2%. La disoccupazione giovanile (15-24 anni) in Molise raggiunge addirittura il 48,9% (circa un giovane su due è in cerca di lavoro). Il tasso di partecipazione al lavoro è anch’esso più basso (56,4%) rispetto alla media nazionale (63,5%). Il numero complessivo delle imprese registrate nella regione Molise al 31/12/2013 è pari a 35.109 unità, in diminuzione dello 0,6% rispetto al 2012; le attive sono circa 31.300 e diminuiscono dell’1,2%. In provincia di Campobasso sono 26.011 quelle registrate, di cui 23.530 attive con una diminuzione percentuale del 2,2% per le prime e del 3,1% per le seconde. In provincia di Isernia le imprese registrate sono 9.008, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2012. Da una sintesi della demo-
grafia delle imprese del 2013, emerge che da inizio anno i Registri Imprese delle due Camere di Commercio hanno registrato l’iscrizione di rispetto all’anno precedente) e la cessazione di 2.184 imprese di cui 1.895 sono al netto delle cessazioni praticate d’ufficio. Rispetto al 2012, si registra un saldo positivo al netto delle cessazioni di ufficio uguale a +85 imprese. Il risultato positivo regionale deriva però da un andamento totalmente differente tra le due provincie: in quella di Campobasso il numero delle cessazioni non d’ufficio (1.512) superano di gran lunga il numero delle iscrizioni (1.342) con un saldo finale del numero delle iscrizioni sono state 638 a fronte delle 383 cessazioni non d’ufficio, quindi con un risultato finale che nel 2013 raggiunge le +255 unità.
Cassa integrazione, ci si vuol vedere chiaro Pochi i vini molisani nelle guide specializzate, ma buoni Con la pubblicazione di Bibenda 2014, la guida dei vini e della ristorazione a cura dell’Associazione italiana sommelier, c’è chi si è preoccupato di fare subito la tabella comparativa delle cinque guide dei vini italiani uscite nel 2014: oltre a Bibenda, con il premio “5 grappoli” ai vini eccellenti; Espresso, con “5 bottiglie”; Veronelli, con “Super 3 Stelle”; Gambero, rosso con “3 bicchieri” e Touring club italiano con “Corona”. Sono 1669 i vini che hanno ottenuto almeno una segnalazione al top, e due, un “Primitivo di Manduria”, Es 2011, di Gianfranco Fino, e un “Brunello di Montalcino Riserva”, Tenuta Greppo 2007, di Biondi Santi, sono risultati eccellenti per tutt’e cinque le guide. Per il Molise sono solo cinque i vini che le guide hanno valutato eccellenti e riguardano tre aziende. Due “Tintilia del Molise” doc, la “Rutilia” annata 2010 della Cantina Salvatore di Ururi, e quella dell’annata 2011 di Angelo D’Uva vignaiolo in Larino, eccellenti entrambe per la guida Touring club italiano e, quindi, premiati con la “Corona”; due “Molise Aglianico” doc: il “Contado”, con un “Super tre stelle” della Guida Veronelli, e il “Biorganic” 2011 con i “Tre bicchieri” del Gambero rosso. Il Don Luigi Riserva 2010, doc “Molise rosso” è, con i 5 grappoli, sulla Guida “Bibenda-Ais”, con “Super tre stelle” su Veronelli e “tre bicchieri” su Gambero rosso. Questi ultimi tre vini sono di una sola azienda, la Di Majo di Campomarino. Cinque vini di sole tre aziende, quindi, portano il Molise ad essere il fanalino di coda di una realtà ricca di 1669 vini, di cui ben 330 del Piemonte, 309 della Toscana, 142 del Trentino-Alto Adige, 117 del Veneto, 116 del Friuli Venezia Giulia, 79 della Lombardia e, a rappresentare il sud e le isole, della Sicilia 75 e della Campania 74. Come si può vedere le guide, e gli stessi concorsi, non premiano con generosità i vini molisani e i tanti bravi vitivinicoltori singoli, e associati in cooperative.
Un'inchiesta è stata aperta a Campobasso sugli atti assunti a suo tempo dalla Regione
CAMPOBASSO. Uomini della Guardia di Finanza di Campobasso si sono recati presso gli uffici competenti della regione Molise per acquisire documentazione in merito alla gestione della cassa integrazione in deroga degli ultimi anni, segnatamente quella della precedente legislatura. La gestione dei milioni di euro della cassa integrazione in deroga da parte della Regione Molise, è stata fatta in maniera a dire il meno superficiale. E poi c'è la procedura di approvazione della cassa integrazione. Una procedura solo formale, dove (e sembra che su questo si stia incentrando l'attenzione dei finanzieri) si riempivano solo dei moduli con le crocette e a volte non c'erano nemmeno dei bilanci analitici a supportare la richiesta di sussidio pubblico.
La cassa integrazione era diventata una specie di bancomat per quelle aziende, fortunate, che sapevano dell'esistenza di questo contributo. Alcuni lavoratori hanno avuto anche il coraggio di denunciare quanto loro accaduto. Querele dettagliate e specifiche sono state depositate alle Procure competenti. In esse si trova di tutto: qualcuno messo in cassa integrazione e costretto a fare campagna elettorale per il proprio rappresentante legale; qualcun altro messo in cassa integrazione solo perchè era antipatico al rappresentante legale e il cui lavoro, lungi dall'essere in crisi, viene affidato, con contratto a tempo indeterminato di fascia alta, a persone più malleabili e sensibili alla voce del padrone.
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7 giugno 2014
La cultura ridotta a strumento di promozione politica e di consensi elettorali
Il Progetto Integrato Molise “In-Out Culture System” scippato alla Fondazione Molise in favore dell’assessorato regionale
Con l’avvento di Frattura, la Fondazione ha perso l’orchestra stabile, che era il suo fiore all’occhiello, ed è stata ridotta ad una appendice servile della presidenza della giunta e del consigliere delegato Ioffredi Il Progetto Integrato Molise Arte e Cultura denominato “InOut Culture System” risale alla giunta presieduta da Michele Iorio con una dotazione finanziaria di 1.548.876,62, soggetto attuatore la Fondazione Molise Cultura, organismo in house della Regione Molise e strumento per la realizzazione delle finalità culturali istituzionali dell’assessorato alla Cultura: braccio operativo dell’assessorato dunque, ma con una precisa personalità giuridica. Chiari, quindi, soggetto e missione. Fintanto presidente della Regione è stato Michele Iorio la Fondazione è rimasta nel solco della sua natura giuridica e operativa (creazione dell’orchestra stabile, Mostra antologica di Gino Marotta tra le soluzioni più significative e importanti). Con l’avvento di Frattura, le cose sono cambiate. Alla Fondazione è stata tolta l’orchestra stabile che era il fiore all’occhiello, ed è stata ridotta ad una appendice servile della presidenza della giunta e del consigliere delegato alla cultura, Ioffredi. Detta la premessa, quel progetto, con deliberazione della giunta regionale numero 212 del 30 maggio scorso è stato articolato in due linee: una linea detta “dentro l’arte – l’arte dentro”, dell’importo di 700.000 euro, finalizzata alla valorizzazione del sistema culturale regionale attraverso la promozione degli spazi del Palazzo dell’ex Gil ; e la linea “fuori per l’arte” di 848.876,62 euro, finalizzata alla promozione del sistema culturale esterno (Sic! – ndr) rispetto al baricentro culturale dell’ex Gil, assegnata all’assessorato regionale alla cultura. Dagli atti regionali non siamo riusciti a risalire all’alchimista di questa operazione con la quale alla Fondazione è stata, seppure in parte, sottratta la titolarità del progetto nella sua interezza per passare una tranche all’assessorato regionale. Un
modo come un altro per fare confusione, sovrapposizione, interferenza, clientela, manipolando e trattando la stessa materia: la Cultura! Quel “dentro” sta a significare che la Fondazione deve e si può interessare di iniziative che si possono realizzare utilizzando gli spazi vitali della struttura di Via Milano; il “fuori” riguarda evidentemente tutto il bailamme culturale che può essere distribuito e attribuito al territorio in una visione chiaramente autarchica dell’assessorato: mostre en plein air, sagre, concerti, raduni folk, kermesse: il solito sistema di ridurre l’attività culturale a strumento di promozione politica e di ricerca di consensi elettorali, “contro legge”. Consuetudine consolidata, ma mai espressa con tanta sfacciataggine e con tanta arroganza nel sottomettere la Fondazione agli interessi assessorili e presidenziali. Vicenda resa possibile dalla cortese disponibilità della Fondazione a dividere funzioni e risorse con altri, nonostante il progetto integrato fosse di sua piena pertinenza. Cortesia che alla Fondazione è stata ripagata con un bonus di 34.581,52, “per le attività di assistenza tecnica”. I soldi che la Fondazione e l’assessorato si sono spartiti, devono essere spesi entro il 31 dicembre 2017 mediante la presentazione progressiva delle schede degli interventi stralcio alla Cabina di regia che provvederà, nei limiti del budget assegnato e della verifica della coerenza delle attività svolte, all’approvazione delle stesse dopo aver verificato che gli interventi non se ne sono andati per la tangente, ossia sono rimasti in linea con la filosofia e i fini del Progetto integrato. La Cabina di regia è composta dal direttore della giunta regionale (il solito cavolo a merenda, Mariaolga Mogavero, con
l’incarico di garantire i desideri e gli obiettivi della presidenza della giunta), dal direttore dell’Area seconda, Massimo PIllarella, e dal direttore dell’Area terza, Alberta De Lisio ( i cocchi di mamma Regione), con il compito di approvare i singoli interventi presentati dalla Fondazione e dall’assessorato. Sul piano formale sembra che non faccia una piega, ma non è così. Il Progetto integrato è soggetto a ben altre verifiche e approvazioni che non quelle messe in piedi dalla giunta regionale. Sul piano sostanziale, poi, lo scippo perpetrato a danno della Fondazione, e la straordinaria accondiscendenza del direttore generale Sandro Arco al suo datore di lavoro Paolo di Laura Frattura, mettono umanamente tristezza. Dardo
Vertenza esattorie: la disperazione dei lavoratori
tra soluzioni mancate e promesse disattese Siamo infine giunti al momento della verità nella vertenza che riguarda i 68 lavoratori molisani impiegati nella riscossione dei tributi in Molise e in forze presso il Concessionario Esattorie S.p.a., in concordato da giugno 2013. Dopo un anno di cassa integrazione in deroga, la Esattorie spa ha avviato le procedure per il licenziamento collettivo dell’intera forza lavoro e, nel frattempo, nessuna soluzione è andata in porto per garantire i livelli occupazionali di un collettivo altamente professionalizzato, che aveva speso, per anni, la propria esperienza e capacità nello svolgimento di un servizio pubblico essenziale. Come noto, i lavoratori e le OO.SS. si erano rivolti al Governo Regionale per elaborare una soluzione che potesse, sì, salvare i posti di lavoro, ma, soprattutto, garantire la continuità e la qualità del servizio, e, magari, cogliere l’occasione per migliorare il sistema, a beneficio dell’economia e della cittadinanza molisana. Si potrebbe pensare che tante sono le vertenze “gestite” (!) dalla Regione, ma quella dei lavoratori ex Esattorie non è una tra tante: innanzitutto perché le norme nell’ambito della riscossione dei tributi impongono che la soluzione passi necessariamente per gli Enti Pubblici che fruiscono del servizio, ed in secondo luogo perché si tratta di un settore altamente strategico, dal punto di vista economico
di una regione, che non avrebbe mai dovuto subire un anno di empasse - come invece è avvenuto - in quanto ogni inefficienza ricade direttamente nelle tasche dei cittadini. Sin dall’inizio, dal governo regionale è arrivata, non una soluzione, ma una richiesta di suggerimenti, e le parti sociali si sono attivate sviluppando l’idea - condivisa ai tavoli tecnici con gli assessorati competenti - di una Società in House, con l’obiettivo di abbassare i costi, migliorare il servizio e salvaguardare il personale. I lavoratori sono stati chiamati direttamente in causa; pur senza stipendio da mesi, e con il solo reddito familiare della cassa integrazione (in deroga), si sono accollati l’attività di informazione, mappatura del territorio, raccolta dei dati nei comuni e sono arrivati alla formulazione di un progetto, peraltro approvato e condiviso dalle Dirigenze e dagli Assessori interessati. Tutto sembrava procedere, la politica dichiarava la strada spianata e faceva grandi annunci:“la nuova Equitalia regionale si sarebbe chiamata Molise Entrate, e avrebbe salvato 68 lavoratori”! Ma poi…si sono susseguiti i rimpalli, i rimandi, i lunghissimi tempi morti, da un assessorato all’altro, da un dirigente all’altro, da un approfondimento all’altro. Una volta c’erano le primarie, un’altra le elezioni per il rinnovo del partito, un’altra ancora le amministrative, e il
tempo è trascorso nel disinteresse più bieco, nell’intento ultimo di fiaccarci. Il tempo perso per i lavoratori è stato utile alla burocrazia che, invece di cercare le soluzioni, era intenta a cercare problemi, come Penelope la notte disfaceva la tela tessuta durante il giorno. E poi i politici…(sostantivo pregno di significato solo se lo si associa a De Gasperi per cui “Politica vuol dire “realizzare”, mentre i nostri attuali governanti si ispirano a Machiavelli, per cui “governare è far credere”). Sotto la scure di una serie di cavilli e norme che, come sempre, si contraddicono, essi si trinceravano dietro questo o quel parere tecnico. Dopo mesi di tarantelle, eminenti Professori sentenziavano che il tempo per costituire una società pubblica sarebbe stato troppo lungo rispetto allo scadere degli ammortizzatori sociali, e consigliavano di ripiegare su soluzioni più immediate, affidando il servizio, attraverso gara, ad un Concessionario Privato che avrebbe, comunque, dovuto assorbire il personale. Tanta era la sicurezza di queste garanzie che l’impegno era stato preso anche dinanzi all’opposizione incalzante. Le preoccupazioni dei lavoratori e dei loro sindacati erano presto minimizzate: al via nuove promesse e rassicurazioni: “state sereni, sono cose che si fanno ordinariamente…lo abbiamo fatto con i lavoratori dei trasporti, si fa nel settore delle puli-
zie…è una soluzione immediata, fra tre mesi siete al lavoro…a gennaio 2015 si parte…” L’arte di far credere, appunto. Ed eccoci al momento della verità, che arriva insieme al preavviso di licenziamento: la clausola sociale non è tecnicamente possibile se intesa come salvaguardia dei 68 lavoratori; la decisione finale spetta all’azienda che vincerà il bando, qualora dovesse decidere di assumere i lavoratori e nel numero che preferisce. Le promesse sono state smentite, le garanzie sono state “reinterpretate”, ma, cosa più infida, i 68 lavoratori hanno creduto di sentire ciò che non è mai stato detto…insomma si è trattato di un fenomeno di allucinazione collettiva. Ci hanno trattato come carne da macello. Quanta soddisfazione per i risultati raggiunti dopo il tempo, il lavoro e le risorse economiche impiegate in un anno dai lavoratori! Abbiamo indicato soluzioni e procureremo un ottimo appalto a qualche azienda privata, di chissà dove, che farà fortuna sul territorio molisano…magari la salveremo dalla crisi, o garantiremo la continuazione di occupazione per i suoi dipendenti. Speriamo che qualche unità molisana venga presa a lavorare. Ci hanno ridotti a questo. Ringraziamo e ci complimentiamo per l’acutezza che caratterizza la nostra classe dirigente e politica.
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Campobasso
7 giugno 2014
Democrazia popolare, Giovanni diventa Giovanna e il cognome di due candidati è sbagliato
Dopo lo scambio tra Enzo e Enza nella lista dell’Iv scoperti altre tre strafalcioni elettorali nel Polo civico
Giovanna Nuzzi invece di Giovanni Nuzzi, Guglielmo Di Cicco invece di Guglielmo De Cicco e Giuseppina Naella invece di Nasella. Sono ben tre gli errori che compaiono in Democrazia Polare una delle liste del Polo Civico che alle amministrative di Campobasso ha sostenuto il candidato sindaco Michelle Scasserra. Tre strafalcioni di cui nessuno si è accorto e che si aggiungono allo scambio di Enza Iannetta con Enzo Iannetta nella lista dell’Idv . C’è una differenza, però. Nel caso della candidata dipietrista, infatti, l’errore di trascrizione è comparso solo sui manifesti elettorali affissi lungo le strade della città perché la commissione ha fatto in tempo ad avvertire, con apposita comunicazione, i presidenti di seggio che hanno corretto a penna i manifesti all’interno delle sezioni. Le cose sono andate diversamente per gli aspiranti consiglieri di Democrazia Popolare. Una donna al posto di un uomo, Giovanna invece di Giovanni nel caso del candidato Nuzzi e l’er-
rore commesso nel la trascrizione del cognome di De Cicco e Nasella sono passati del tutto inosservati e quindi sono rimasti su tutti i manifesti, fuori e dentro i seggi, mandando in tilt chi ha votato o avrebbe voluto votare per i tre candidati di Democra-
zia Popolare. Tra lo scrutinio paralizzato per giorni, le contestazioni , i ricorsi e il “caso Enza”, ecco che spuntano nuovi inghippi nella consultazione elettorale culminata con la vittoria di Antonio Battista. Teresa Manara
Luoghi e strade del capoluogo prendono il nome di don Giovanni Battista, Aldo Impallomeni, fra’ Immacolato Brienza, Michele De Nigris e Gianluca Battistini Luoghi e strade senza nome saranno intitolate a campobassani benemeriti scomparsi da oltre un decennio come don Giovanni Battista, Aldo Impallomeni, fra Imamcolato Brienza, Ginaluca Battistini e Michele De Nigris. L’iter procedurale è iniziato nel corso dell’amministrazione di Di Bartolomeo e siccome i luoghi in questione sono privi di denominazione, il loro assetto non comporta modifiche alla numerazione civica quindi l’intitolazione assume valore di riconoscimento e memoria e prescinde da esigenze di genere toponomastico. L’anello circostante la chiesa di San Giorgio sarà intitolato a don Giovanni Battista, scomparso nel 1999 sacerdote molto amato nella città. Don Giovanni spese la vita nella cura dei più deboli e degli adolescenti in difficoltà. Il suo alto magistero, fondato su di una profonda religiosità vissuta in costante contestualizzazione con i tempi e con le problematiche ad essi connesse, fa di lui un esempio indimenticabile che - apprezzato negli anni dalla cittadinanza - torna, oggi, di grande attualità nella Chiesa voluta da Papa Francesco. La localizzazione della spazio che sarà a lui intitolato è coerente con l’attività di don Giovanni, che trovò il suo fulcro nel Borgo antico. Il largo che circonda la rotonda stradale a valle di via Scardocchia sarà intitolata al pittore Aldo Impallomeni, scomparso nel 1999. Paesaggista la cui fama travalica i confini regionali e si estende oltre i confini nazionali per gli apporti culturali e tecnici cui la sua opera fa riferimento, Impallomeni amò appassionatamente il Molise e Campobasso anche negli anni della forzata lontananza e riportò, nelle sue opere, i colori e le atmosfere di questa terra. Fu apprezzato maestro di pittura e di arte, ma anche maestro di vita per tante generazioni di allievi, che da lui appresero i grandi valori della onestà, della lealtà,
della correttezza e semplicità del vivere quotidiano. Il largo a lui dedicato è vicino a tre istituti scolastici e ad alcune sedi universitarie. Il giardinetto di piazza Cuoco sarà intitolato a fra’ Immacolato Brienza, scomparso nel 1989, la cui “positio” è stata celebrata, lo scorso aprile, da monsignor Bregantini e sarà reiterata da Papa Francesco. Fra’ Immacolato, considerato dalla cittadinanza in odore di santità, ha costituito un chiaro esempio di incarnazione di un profondo ed autentico spirito religioso; le sue meditazioni sono ancora oggi, nei consessi religiosi, oggetto di riflessione e fondamento di alto magistero. La localizzazione dello spazio oggetto di intitolazione è particolarmente adatta perché sul giardino affacciano le finestre della casa natale del frate. Di intitolare Lo spazio antistante la chiesa di San Bartolomeo sarà intitolata al maestro Michele De Nigris, scomparso nel 1912, autore del “Teco vorrei”, le cui note accoglieranno papa Francesco nella sua visita nel capoluogo, quasi ad emblema di questa terra. La scelta del luogo è legata al cuore antico della città,che non muta e le cui radici risiedono nel Borgo, a ridosso di quel Monte che costituisce l’emblema del capoluogo. Il largo da cui prende avvio il Rally Città di Campobasso-Memorial Battistini sarà intitolato a Gianluca Battistini, scomparso, all’età di 23 anni, a seguito di incidente stradale, nel 1991. Questa scelta è determinata dalla volontà di ricordare, a livello fortemente paradigmatico, le giovani vittime della strada, proprio in un luogo in cui si svolge l’unica importante gara automobilistica intitolata a questa città e compresa tra le prove del campionato nazionale, il cui svolgimento, giunto alla 22esima edizione, è stato fortemente voluto, con valenza di memorial, dalla famiglia del giovane tragicamente scomparso.
Il tartufo e il Parco del Matese Il versante molisano del massiccio, però, alle prese sempre con la proposta
Il Presidente del Parco Regionale del Matese, Umberto De Nicola, accompagnato dal Consigliere Comunale di Piedimonte Matese, Giuseppe Simonetti, in rappresentanza della Comunità del Parco e il dott. Vincenzo D’Andrea, in qualità di vice presidente dell’Associazione Micologica del Matese, su espressa invito del Presidente dell’"Associazione Nazionale Città del Tartufo" il 17 Maggio a Valtopina (PG), hanno partecipato all’assemblea ordinaria delle “Città del Tartufo” per esporre con un loro diretto intervento, le peculiarità del territorio e, dove è stata ratificata l'adesione del Parco Regionale del Matese alla comunità degli Enti (Città, Province, Regioni, Comunità Montane) rappresentanti le aree tartufigene nazionali. Il Parco Regionale del Matese è stato il Primo Parco d'Italia ad entrare a far parte dell'Associazione, rivestendo un ruolo di privilegio e di "apripista" alle nuove organizzazioni territoriali. La "Associazione Nazionale Città del Tartufo" è tra le più influenti Associazioni che rappresentano le Città di Identità italiane, facendo parte dell'importante organizzazione di "Res Tipica". Tra le sue fila annovera le grandi realtà tartuficole nazionali come Alba, Norcia, Acqualagna, San Miniato, San Pietro Avellana ma anche province particolar-
mente importanti come Isernia, Chieti, Mantova e l'intera Regione Molise. L'entrata del Ente Parco nella grande famiglia dell'A.N.C.T. (sono 54 gli Enti aderenti) ha avuto grande accoglienza dai vertici della stessa Associazione che hanno già potuto apprezzare le bellezze del Matese e valutarne le notevoli potenzialità, anche per il settore tartuficolo. La benevolenza è stata tale da proporre ed ottenere dall'Assemblea dell'Associazione la modifica ed integrazione dello Statuto, permettendo così al Parco Regionale del Matese di essere il primo Ente Parco d'Italia ad esserne parte associata. Con l’ammissione all” A.N.C.T. il Matese diventa definitivamente ed ufficialmente un'importante realtà della tradizione tartuficola regionale e nazionale, da sostenere e soprattutto da tutelare. Tale evento sarà celebrato prossimamente con un Convegno presso l'Auditorium della Casa del Parco di Sant'Angelo d'Alife (CE), con la partecipazione di tecnici esperti del settore e di rappresentanti di altri Enti dell'A.N.C.T, proveninti da tutta Italia, che evidenzieranno particolarità e peculiarità del tartufo, evidenziando come anche questo prezioso fungo ipogeo possa essere sprono nel dare crescita agro-gastronomica ad un Territorio particolarmente vocato nelle produzioni selvatiche.
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Campobasso
7 giugno 2014
Teatro Savoia, sì della Provincia ai lavori di manutenzione C'è l'ok del Consiglio, unico 'no' da Crema(Forza Italia): le opere saranno eseguite dalla Regione a spese di Palazzo Magno
La Provincia di Campobasso ha dato il via libera alla Regione per eseguire gli interventi di manutenzione al teatro Savoia di cui l'ente di Palazzo Magno è proprietario. Il Consiglio, riunitosi ieri, ha votato sì quasi all'unanimità con l'unico voto contrario espresso da Roberto Crema di Forza Italia. Con questo atto, inizia ad aprirsi uno spiraglio di luce su una storia che ha gettato buio e discredito su uno dei simboli della cultura campobassana e del Molise intero. Già nel 2012, la fondazione Teatro Savoia era stata sull'orlo della chiusura, divenuta poi realtà nel settembre scorso quando il Consiglio provinciale ne aveva decretato lo scioglimento - poi revocato - per i noti problemi finanziari. E giù polemiche. Lo scorso 17 febbraio, poi, il governatore, Paolo Frattura, e il presidente della Provincia, Rosario De Matteis, avevano firmato a Palazzo Vitale il protocollo per la fusione con la fondazione Molise Cultura che prevede, tra l'altro, la cessione in comodato d'uso gratuito della struttura alla Regione per i prossimi nove anni. E adesso, con questo voto, finalmente, il teatro Savoia potrà tornare ad accoglier... Le stelle. Adimo
Avanti tutta
di Massimo Dalla Torre Non è il titolo della trasmissione notturna condotta da Renzo Arbore ma l’imperativo che da ieri echeggia nelle orecchie degli organizzatori per la prossima visita del Santo Padre in città. Evento straordinario che, a quanto pare, con moltissimo ritardo ha risvegliato dal sonno chi doveva agire poiché ci manca poco meno di un mese all’evento. Risveglio che somiglia a quello che avviene nelle camerate quando all’improvviso si sente la sirena e tutti “sbrandano” cercando affannosamente gli indumenti e soprattutto le dotazioni fino a questo momento alquanto poco adatte all’abbisogna. Risveglio, accompagnato dalle parole d’incitamento che ci vogliono nessuno escluso “volontari” per far si che Francesco, uomo tra gli uomini, concreto, diretto e soprattutto poco avvezzo agli stereotipisti, possa avere un immagine di Campobasso degna del successore al soglio di Pietro. Una città che, subito dopo il cosiddetto “allerta sta”, si è freneticamente messa in moto come un formicaio, pronta a rivoluzionate tutto e tutti, nessuno escluso. Insomma un arruolamento che certamente darà i risultati sperati, almeno ce lo auguriamo, altrimenti, “sai che figura”. Una città che nella sonnacchiosa tranquillità di questo inizio d’estate dopo settimane di trepidante, e diciamola tutta, grottesca attesa, si è accorta che quello che altre città dello stivale si augurano è in arrivo. Un arrivo ciclonico, con tanto di protocollo e di etichetta, ma anche dove la primogenitura ha
fatto si che i ritardi siano palesi e sotto gli occhi di tutti. I quali, sono stati mascherati da una sorta di “se non mi vanta mamma, mi vanto io” che anche in queste ore è rimbalzato sulle pagine dei giornali, senza sapere che se si vogliono ottenere i risultati migliori non ci si deve perdere né in chiacchiere né tanto meno in vetrinature utili solo per il “non share”. Vetrinature che non depongono assolutamente a favore di chi si è detto pronto ad affrontare una sfida assolutamente improponibile per le forze che si hanno a disposizione. Vetrinatura che, ha esposto al pubblico ludibrio le varie anime della vicenda, facendo si che lo sconcerto e i dissensi della gente fossero ancora più espliciti. Vetrinatura che per i prossimi trenta giorni vedrà tutto millimetricamente studiato, messo a punto, forse, tanto da suddividere la toponomastica cittadina in tantissimi quadranti come quelli che utilizzano i geologi o le forze armate, pur di arrivare al traguardo. Un arrivo a nostro modesto giudizio su cui pende però una spada di Damocle: il sito. Luogo che porterà a breve Papa Francesco a ricevere l’abbraccio della città all’ex stadio Romagnoli alquanto fuori luogo, non perché il Pontefice non può essere accolto in questo spazio, Lui è abituato a ben altro, ma perché è la scelta meno felice che si potesse fare. Scelta molto probabilmente dettata dalle diatribe e dagli appelli dei cosiddetti intellettuali, di politici datati e dell’ultima ora, ma soprattutto dai “soliti noti” che indignati per le soluzioni proposte,
forse più appropriate sotto tutti i punti di vista, si sono scatenati e che hanno fatto si che la scelta cadesse su di un sito poco consono e soprattutto scomodo. Sito dove diecimila persone non potranno mai accedere perché come c’insegna la legge sulla impenetrabilità dei corpi, non si possono “ammassare” in uno spazio che ad occhio e croce può accoglierne si e no un migliaio di fedeli per giunta stretti. Sito che ha un grosso handicap: è il primo spartitraffico cittadino che permette di raggiungere non senza difficoltà sia il centro sia la periferia, tant’è che nelle ore di punta, diventa un vero e proprio imbuto dove basta un semplice rallentamento a creare il caos. Il quale è l’unica certezza in tutta questa avventura perché non è un mistero per nessuno Campobasso e caos da sempre fanno “tazza e cucchiaio”.
Associazione “Il Pentagramma”, gran concerto di fine anno con talenti di tutte le età
Un altro anno è andato, l'estate sta arrivando, la scuola sta finendo e gli allievi dell’associazione e scuola musicale “Il Pentagramma” si sono salutati come di consueto con un fantastico concerto di fine
corso. Aspettando di rivedersi a settembre ieri sera a Bojano il Pentagramma ha sparso talento e tanta musica. Un concerto di allievi, insegnanti, alcuni dei quali componenti della Riserva Moac,
ed ex allievi che ora sono in conservatorio o insegnano al Pentagramma che vive nel perfetto spirito della grande famiglia. Brani classici e moderni, tanto rock e canzoni che hanno fatto la storia
della musica: il tutto all'insegna del suonare in gruppo, della socialità, dell'amicizia. Come sempre, è stato privilegiato il lavoro di squadra e la musica d'insieme, con le band dei
laboratori musicali ma anche facendo interagire tutti gli allievi dei vari corsi musicali, tra di loro e con gli insegnanti. Non un saggio di fine anno, dunque: un vero proprio concerto.
TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 116 - SABATO 7 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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Isernia
7 giugno 2014
Inchiesta su di un caseificio Sequestrata per scarico abusivo la conduttura dei reflui industriali di una struttura Venafro – Sequestrata dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Nipaf e dei Comandi stazione di Venafro e Forlì del Sannio, la conduttura dei reflui industriali di un caseificio di Venafro per scarico abusivo e sversamento di liquidi biancastri e maleodoranti in un canale di scolo delle acque meteoriche adiacente alla SS. 85 Venafrana. Il sequestro preventivo, compiuto per iniziativa della Polizia Giudiziaria e convalidato dal GIP presso il Tribunale di Isernia che ha ritenuto sussistenti i reati ipotizzati, è stato eseguito al termine di un’attenta attività di osservazione e monitoraggio della zona, che ha permesso di risalire all’origine e la provenienza dei liquidi presenti nel canale di scolo. Dai successivi accertamenti, fatti anche di sopralluoghi ed ispezioni, è stato accertato che il caseificio scaricava i reflui industriali misti a siero in
assenza di autorizzazione perché scaduta e senza sottoporre gli stessi al preventivo trattamento depurativo a causa del malfunzionamento dell’impianto di depurazione. Inoltre, le acque non depurate e miste a sostanze che non possono in ogni caso confluire negli scarichi (il siero) venivano scaricate in un canale di scolo praticamente asciutto, in violazione perciò anche delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione (scaduta) rilasciata dalla Provincia di Isernia, con la quale si imponeva il divieto di effettuare scarichi nei periodi
di portata nulla del corpo ricettore. Al fine, quindi, di impedire il ripetersi dell’illecito e l’aggravamento della condizione ambientale, è stata posta sotto sequestro la chiave di arresto posizionata sulla conduttura di scarico dei reflui industriali che collega l’impianto di depurazione a servizio del caseificio allo scarico finale posto all’interno del canale di scolo lungo la SS. 85 utilizzato come corpo ricettore, in modo da impedire nuovi scarichi e per obbligare il titolare del caseificio a smaltire regolarmente come rifiuti liquidi i reflui provenienti dall’attività in-
Le ‘Fantasie’ di Tonino Atella
Un testo di racconti fantastici del nostro collega giornalista VENAFRO. “Delizioso e carico di umanità, oltre che di speranza, pensieri positivi e gioia di vivere”. Sono state le definizioni a caldo dopo le prime letture di “Fantasie”, testo di racconti fantastici di Tonino Atella, presentato in un affollatissimo Bar Hyppocampus di Venafro, neo caffè letterario della città, relatori Maria Grazia Fascitelli, giornalista di Rai Molise, e Francesco Giampietri, giovane filosofo e saggista. “C’è bisogno urgente di rilanciare a Venafro iniziative, ap-
puntamenti ed attività in ambito culturale -è stato detto da diversi partecipanti all’evento- per cui è risultata indovinata l’idea di un caffè letterario al centro della città e quindi alla portata di tutti. Auguriamoci che ci siano altre proficue manifestazioni di tal genere”. I protagonisti della presentazione di “Fantasie” : il giovane trio musicale Eleonora Maisto (violino), la sorella Milena (tastiera) e Isidoro Grasso (sax) che hanno deliziato i presenti riscuotendo fragorosi con-
sensi, il saluto dello sponsor Sergio Albanese, agente cittadino di Axa Assicurazioni, che ha spiegato la propria convinta vicinanza ad iniziative di natura culturale, la graziosa presentazione di Ilary Bucci, finalista di Miss Italia, le relazioni della Fascitelli e Giampietri, che hanno focalizzato il testo evidenziandone i contenuti storici, sociali ed umanitari, e le conclusioni dell’autore Tonino Atella, il quale ha parlato delle fiducia nei giovani e del loro determinante ruolo per risol-
vere i problemi dei tempi contemporanei. Sono seguiti gli apprezzati interventi dei dr. Costantino Kniahynicki di Isernia e Placido Busico di Agnone, che si sono soffermati sulle tematiche emerse nel corso della presentazione, condividendone i contenuti. Quindi l’omaggio di “Fantasie” ai partecipanti voluto dallo sponsor Albanese ed il ricco buffet offerto dal titolare di Bar Hyppocampus, Tommaso Mainardi, a suggellare la piena positività dell’evento.
dustriale. Al titolare del caseificio sono stati contestati i reati previsti per l’inosservanza delle disposizioni concernenti la materia degli scarichi contenute nel testo unico ambientale. Le indagini condotte dal Corpo Forestale dello Stato rientrano nel più ampio intervento costituito da un’intensa attività di controlli posti a tutela del territorio, dei corsi d’acqua e degli ecosistemi naturali, nonché per garantire la salvaguardia della salute dei cittadini e per prevenire situazioni di degrado.
Gli anziani e le patologie
ISERNIA. Gestione dell'anziano e delle sue patologie, l'associazione dei cardiologi ambulatoriali del Molise promuove il terzo meeting tra esperti del settore per riesaminare alcuni temi che hanno maggior impatto nella pratica clinica: l'appuntamento è per questa mattina presso l'aula magna dell'Università, nell'ex convitto vescovile di Isernia.
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Isernia
7 giugno 2014
Sanità, si taglia con l'accetta
In piazza contro le decisioni assunte dalla Regione e dal presidente Frattura ISERNIA. Tagli con l'accetta, così Frattura si prepara ad azzerare l'offerta sanitaria pubblica in provincia di Isernia. Nei tre ospedali di Isernia, Agnone e Venafro spariranno numerosi servizi. La cosa più eclatante è che nella provincia pentra ammalarsi di tumore equivarrà ad una sentenza di morte. Infatti oncologia scompare, per curarsi bisognerà andare a Campobasso, così come per il diabete. Una catastrofe, nella totale indifferenza di Brasiello, Sorbo e Carosella che fingono di arrabbiarsi, ma non fanno nulla contro la politica demenziale di Frattura, presidente ed assessore regionale alla sanità. Ma vediamo cosa resterà della sanità pubblica a Isernia, Agnone e Venafro. ■ Ospedale di Isernia: disattivare le unità operative complesse di oncologia, neurofisiopatologia, oculistica e anatomia patologica; istituire una unità operativa semplice di medicina trasfusionale; riconvertire l’unità operativa di farmacia da unità operativa complessa a unità operativa semplice. ■ Ospedale di Agnone, stabilimento del presidio di Isernia: disattivare le unità operative complesse di chirurgia generale e farmacia ospedaliera; predisporre dotazione di personale, programma di investimenti per eventuali ristrutturazioni e attrezzature per la lungodegenza e la
riabilitazione; definire i protocolli per il day service e day surgery effettuato da equipe del presidio di Isernia o Campobasso; mantenere attivo il punto di primo soccorso con autoambulanza medicalizzata del servizio 118; ■ Ospedale di Venafro, stabilimento del presidio di Isernia: disattivare le unità operative complesse di ortopedia e traumatologia, laboratorio d’analisi e medicina generale, portare a regime l’unità operativa di riabilitazione e lungodegenza,
Ittierre, si paga la Cigs
Verso la soluzione il problema dei versamenti ai 600 ex dipendenti
ISERNIA. Verso la soluzione il problema dei pagamenti della cassa integrazione straordinaria ai 600 ex dipendenti Ittierre. Infatti la Finmolise ha predisposto il protocollo d'intesa da far approvare all'Abi. Il documento prevede che i costi dei conti correnti e dei relativi scoperti saranno anticipati dalla Finanziaria della Regione Molise, in modo da permettere l'erogazione delle indennità. Mercoledì della prossima settimana è prevista la firma dell'Abi, a seguire l'avvio della procedura. In pratica i dipendenti Ittierre, senza alcuna indennità da circa due mesi, potranno ricevere la cassa a partire dalla metà di giugno.
programmando dotazione di personale, investimenti per eventuali ristrutturazioni e attrezzature; mantenere attivo il punto di primo soccorso con autoambulanza medicalizzata del servizio 118. Negli ospedali riconvertiti di Agnone e Venafro sono, inoltre, disattivati i laboratori di analisi chimicocliniche e microbiologia mantenendo un punto di prelievo per pazienti ambulatoriali; per gli esami diagnostici di chimica-clinica in emergenza è allestito un Point of care in ciascuno stabilimento.
A Miss Mondo due isernine Si tratta di Rita Cardinale e Oriana Cutone
ISERNIA. Due giovani bellezze isernine, Rita Cardinale e Oriana Cutone (nelle foto), hanno superato la fase delle selezioni nazionali e sono in corsa per l'aggiudicazione del titolo di Miss Mondo Italia. La finale che è in programma venerdì 13 giugno, a Gallipoli, in Puglia. A loro due gli auguri della Gazzetta del Molise. Un particolare e caloroso in bocca al lupo anche a Ciro Cardinale, papà di Rita e coach della squadra di basket di Isernia.
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Termoli
7 giugno 2014
Ballottaggio, domenica si vota per il rinnovo dell’amministrazione comunale TERMOLI – Domani dalle 7 alle 23 si torna a votare per il ballottaggio che vede confrontarsi per la vittoria alla carica di sindaco Angelo Sbrocca per il centrosinistra e Michele Marone per il centrodestra. I due candidati al primo turno dello scorso 25 maggio ottennero rispettivamente 4.880 voti pari al 24,97% e 4.785 pari al 24,49%. Al terzo posto si piazzò Paolo Marinucci con 3.883 preferenze e con una percentuale del 19,87, quarto Remo Di Giandomenico con 3.549 voti e il 18,61%, quinto Nicolino Di Michele con 2.444 preferenze e il 12,51%. Nel primo turno gli iscritti sono stati 28.490 mentre hanno esercitato il voto 20.419 e tra questi 9.967 maschi e 10.452 fem-
mine pari al 71,67%. Anche al ballottaggio gli iscritti sono 248.490 divisi in13.857 maschi e 14.633 femmine che potranno esercitare il diritto al voto in 29 sezioni, compresa quella del nuovo Ospedale San Timoteo. Gli elettori iscritti nelle sezioni 22 e 23 della scuola chiusa di Via Tremiti, votano nel plesso scolastico di Difesa Grande. Il confronto tra i due candidati Sbrocca e Marone è tutto aperto visto che al primo turno non hanno votato circa 8.000 elettori. La domanda è se questi aventi diritto e assenti al primo turno si recheranno alle urne per chi voteranno? Non resta che attendere la chiusura delle urne e lo spoglio.
Si insediano presidenti e scrutatori Giovane indiano investito da un Tir
TERMOLI – Questo pomeriggio alle 16 si insediano i presidenti e scrutatori di seggio in vista del ballottaggio di domenica. Presidenti e scrutatori sono gli stessi impegnati lo scorso 25 maggio nel primo turno delle vo-
tazioni amministrative così come resta immutata la composizione dei seggi del primo turno. Pertanto dalle 16 gli interessati dovranno presentarsi nei rispettivi seggi e dare il via alle operazioni di prassi prima del voto.
Termoli – Poteva terminare imn tragedia un investimento avvenuto ieri pomeriggio lungo la statale 87 alle porte sud di Termoli. Un 25enne di nazionalità indiana è stato investito da un mezzo pesante mentre camminava sulla
Fiat, vendite in leggero calo a livello nazionale
TERMOLI - La direzione aziendale della Fiat ha annunciato un nuovo ricorso alla cassa integrazione guadagni per il mese di luglio anche per gli addetto dello stabilimento di Rivolta del Re. Una decisione dettata dall’andamento di mercato e dalle prenotazione di acquisto di nuove autovetture del marchio. Vediamo quali sono i risultati del gruppo vista anche l’attuale situazione finanziaria del Paese evidenziata dalla flessione del Pil nel primo trimestre dell’anno. Le vendite di Fiat Chrysler Automobiles a maggio sono scese , su base annua, dell’11.03% con 36.720 immatricolazioni. In contrazione anche la quota di mercato che a maggio è
scesa al 27,9% contro il 30,16% nello stesso periodo dello scorso anno. Comunque Fiat, secondo i dati forniti dall’Anfia, mantiene la leadership tra le automobili più vendute in Italia. Al primo posto Fiat Panda con 10.263, seguono la Fiat 500 L con 5.878, Lancia Ypsilon con
5.175 e Fiat 500 con 4.876 consegne. Infine, da registrare, che Fiat nei primi cinque medi di questo anno ha immatricolato più di 134mila autovetture, lo 0,15 in meno dello scorso anno per una quota del 21,3%, in calo di 0,7 punti percentuali.
carreggiata a zig zag. L’autista del mezzo pesante è riuscito a fermare il mezzo e l’urto non è stato violento. Prontamente soccorso soccorso dal medico e volontari della Misericordia, il giovane indiano è stato trasportato all’Ospe-
dale San Timoteo per gli accertamenti del caso: le sue condizioni fisiche non destano preoccupazioni. Sul posto per i rilievi una pattuglia della Polizia Stradale. Il transito sul luogo dell’incidente è rimasto chiuso per circa un’ora.
Notizie in breve
VASTO – Era accusato di omissione di soccorso a seguito di un incidente stradale con feriti avvenuto a Vasto nel 2010. N.D.M., 30enne di Termoli, è stato assolto dal giudice che ha accolto la tesi dell’avvocato difensore del giovane, Marcello Benevento, ed ha assolto il termolese. TERMOLI – Da oggi i volontari della Misericordia avranno a disposizione due nuove ambulanze. La cerimonia si terrà alle 16,30 nella sede della Misericordia in via Biferno. Nel corso della consegna dei mezzi verrà spiegato il sistema di sanificazione automatica, unico i Italia, dei vani sanitari.
Oggi allo stadio Cannarsa la Fun Football 2014
TERMOLI – Festa grande oggi allo stadio Gino Cannarsa che ospita 500 bambini in rappresentanza di 30 società provenienti dalle scuole calcio del Molise che prenderanno parte al “Fun Foot-
ball” 2014, organizzata dal settore giovanile e scolastico della Figc Molise e dal Comitato Regionale Molise Figc-Lnd. La manifestazione, riservata alla categoria “piccoli Amici” (bambini/e nati
negli anni compresi tra il 2005 e 2008 e che hanno compiuto il 5° anno di età regolarmente tesserati con società affiliate alla Figc) e la cui partecipazione è obbligatoria per tutte le scuole calcio ri-
conosciute della passata stagione. L’obiettivo è quello di creare un momento di aggregazione e favorire i rapporti sociali per vivere un momento all’insegna dello sport e del divertimento.
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Termoli
7 giugno 2014
Rapina in un bar, carabinieri arrestano un giovane MONTENERO DI BISACCIA Durante la scorsa notte i Carabinieri della Stazione di Montenero di Bisaccia hanno arrestato un giovane del luogo con l’accusa di rapina aggravata dall’uso delle armi. I fatti si svolti in pieno centro nel Comune basso-molisano quando in tarda ora il giovane è entrato all’interno del bar “Harrys” impugnando una pistola e intimando al barista dietro il bancone di consegnargli qualcosa da mangiare. Il giovane, minacciando l’esercente ha poi arraffato un inusuale bottino, alcuni snack e una bibita, al-
Nella cava dismessa scoperte cento mila tonnellate di rifiuti
LARINO – Ignoti usavano una cava non più in funzione per scaricarvi vari rifiuti ma tutto è stato scoperto dalla Guardia di Finanza della Compagnia frentana. Le Fiamme gialle infatti, durante un servizio finalizzato a prevenire e reprimere reati di natura ambien-
tale, hanno scoperto che nella cava che si estende su una superficie di circa 26mila metri quadrati, erano stati scaricati centomila tonnellate di rifiuti, compreso materiale in amianto: laterizi, pezzi di asfalto, calcestruzzo, materiale ferroso, tubazioni di plastiche, bi-
doni metallici e pneumatici di autovetture. L’area è stata recintata e posta sotto sequestro su disposizione dell’Autorità giudiziaria del tribunale di Larino che ha coordinato tutta l’operazione. Le indagini proseguono per risalire a chi depositasse il materiale di scarto
Ricostruzione post sisma a rilento, protestano i residenti
BONEFRO. “La situazione è al limite del tollerabile e stanchi di promesse non mantenute”. Questa l’affermazione del comitato dei residenti colpiti dal sisma del 2002, i quali chiedono che nel centro basso molisano i lavori riprendano al più presto. “Visto il continuo rimpallo di responsabilità tra Amministratori Regionali, Agenzia Regionale di Protezione Civile, Amministrazioni Locali, Tecnici e Imprese – è scritto nel comunicato del comitato con la conseguenza che i lavori di ricostruzione post-sisma sono fermi da oltre un anno, non accettando che si met-
tano terremotati contro imprese e tecnici contro amministratori, chiedono chiarezza e ripresa dei lavori al più presto. Non accettando che i lavori restino fermi chiediamo, con forza, un incontro chiarificatore, nel più breve tempo possibile, con gli Amministratori Regionali, l’Agenzia Regionale di Protezione Civile, gli Amministrazioni Locali, i Tecnici e le Imprese. I terremotati ormai stanchi e in assenza di una sollecita risposta si sentiranno costretti ad intraprendere azioni più incisive per ottenere il rientro nelle proprie abitazioni danneggiate dal terremoto 2002”.
Presentazione del libro di Sante Biello
CASACALENDA - “L’a-Dio nella Storia nella Filosofia nella Scienza” è il titolo del libro di Sante Biello che verrà presentato questo pomeriggio alle 18 nella Sala convegni della Fondazione “Caradonio-Di Blasio”. Introdurrà la presentazione la Presidente della Fondazione, Rosa Marcogliese, alla presenza dell’autore, Sante Biello, della professoressa Maria Francesca De Lisio, presidente del Circolo neo illuminista “Donna Olimpia Frangipane”, della dottoressa Anna Di Fonzo e del professor Gianluca Massimini, scrittore e collaboratore di riviste letterari e nazionali. L’autore, da sempre sensibile ai temi esistenziali dell’uomo, conduce il lettore in un viaggio intorno all’idea di Dio, interrogando filosofi e scienziati, dall’antica Grecia fino ai nostri giorni.
lontanandosi dal locale dileguandosi nelle strade circostanti. L’esercente, ripresosi dallo shock, ha dato l’allarme alla Centrale Operativa del Comando Compagnia di Termoli tramite 112, la quale ha inviato immediatamente sul posto la pattuglia del Comando Stazione che, come ogni notte, presidia il territorio. Il tempestivo intervento ha consentito di raccogliere le prime informazioni utili a intuire di chi si trattasse e rintracciarlo nell’arco di pochi minuti. Il giovane, R.D., 27 anni, disoccupato già noto alle forze dell’ordine, vistosi
ormai scoperto ha così consegnato ai militari la pistola che aveva provveduto ad occultare in una scatola. L’arma, una Beretta 6.35 con 8 colpi nel caricatore è stata sottoposta a sequestro e dagli accertamenti effettuati è risultata essere stata sottratta ad un familiare che la deteneva regolarmente. Per il giovane sono scattate le manette con la pesante accusa di rapina aggravata dall’uso delle armi e, dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso il carcere di Larino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Arrestato per detenzione di droga assolto dall’accusa di spaccio
TERMOLI – Circa tre anni fa la Guardia di finanza di Termoli, con l’ausilio di unità cinofila, arrestò nel porto di termoli mentre si imbarcava per le Isole Tremini, un medico di 50 anni, P.D.T., perché trovato in possesso di 250 grammi di droga. Il professionista è comparso davanti al giudice per l’udienza preliminare Maria Paola Vezzi e processato con il rito abbreviato. Il medico, che ha dal momento dell’arresto sempre sostenuto che la droga trovata era per uso personale, assistito dall’avvocato Jo Mileti è stato assolto dall’accusa e spaccio di sostanze stupefacenti perché il fatto non sussiste
Insediamento del sindaco e nuovi amministratori comunali
SAN MARTINO IN PENSILIS – Domenica si riunisce il primo Consiglio comunale, dopo le elezioni dello scorso 25 maggio, con l’insediamento della nuova amministrazione e il giuramento del sindaco Massimo Caravatta. L’assise è stata convocata per le ore 19,30 con la nomina di presidente e vice presidente del Consiglio comunale. La nomina dei componenti la Giunta e del vicesindaco. Inoltre saranno nominate la commissione elettorale comunale e per lo statuto e del relativo regolamento del Consiglio comunale.
Inizio campagna disinfezione, disinfestazione e derattizzazione
MONTENERO DI BISACCIA – L’amministrazione comunale rende noto ai residenti che da qualche giorno è iniziata la campagna di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione su tutto il territorio dell'Asrem Termoli - Larino. Per quanto concerne
la zona di Montenero di Bisaccia, a partire dalle ore 3 di oggi e fino alle prime luci dell'alba, gli operatori specializzati effettueranno gli interventi previsti presso la località Costa Verde, mentre il giorno 24 giugno, sempre a partire ore 3 e fino alle prime luci del-
l'alba, gli operatori effettueranno gli interventi di disinfezione all'interno del centro abitato. Si consiglia alla cittadinanza l'adozione di misure minime di cautela, chiudendo ad esempio le finestre delle proprie abitazioni nel periodo interessato dagli interventi.