ANNO IX - N° 32 - DOMENICA 7 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Sabrina De Camillis
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Sabrina De Camillis. Se non si occupa del Molise viene crocifissa dagli avversari politici, se se ne occupa da Report. Ma lei imperturbabile continua per la sua strada. I risultati che otterrà saranno giudicati sul piano nazionale dal suo partito e dagli avversari politici sul piano molisano dai cittadini ed elettori. Non crediamo che questo incidente diplomatico interrompa la cadenza della conferenza stampa istituzionale. Sarà interessante conoscere gli sviluppi di questo "giallo" dell'attenzione di Report sulla De Camillis.
Il Tapiro del giorno a Report
Il Tapiro del giorno lo diamo a Report. Perchè con molto anticipo rispetto alla riapertura delle trasmissioni ha anticipato tutti i molisani nell'aprire una finestra di una loro inchiesta sui sottosegretari di Stato nell'attuale Parlamento. Hanno pensato bene, forse, di iniziare dagli esponenti di governo del Molise. Finalmente la nostra regione tornerà ad essere conosciuta come autonoma dopo tutti i tentativi fatti e proposti da autorevoli esponenti del Pd, Fassina, per farlo diventare di nuovo colonia dell'Abruzzo.
TRASPORTI
Metropolitana leggera, la Cgil critica la scelta regionale A PAG. 4
POLITICA
Mazzuto a Leva “Province, tagliamo 13 onorevoli” A PAG. 4
SINDACALE
Zambianchi “Ittierre, dubbi sui criteri di Scarabeo” A PAG. 5
TAaglio lto
2 7 luglio 2013
In relazione con le Canarie, la Transilvania, la Marmara e la Loira
L’assessore Scarabeo inneggia ed apre ai Clusters Sarebbero gruppi formati da imprese ed operatori collegati tra loro, e dalle istituzioni, con capacità a sviluppare “perizie, servizi, risorse, e a fornire assistenze specializzate” Essere dentro alle cose, quale che siano: buone e cattive, utili e inutili. Sembra essere questo il verbo dell’assessore Scarabeo (che non disdegna le cerimonie e la mondanità, protagonista, con figlia al seguito, all’ambasciata croata, in occasione dell’entrata in Europa di quella nazione, in rappresentanza del Molise). Finora le cose utili, seppure cercate col lanternino, non ne troviamo. Quelle inutili invece non mancano. Prendiamo il “Towards World-Class Clusters: Promoting Cluster Exccellence”, senza farci impressionare dalla pomposità (e complessità linguistica) del titolo. E’ una iniziativa che mira a promuovere lo sviluppo dei Clusters che sono gruppi formati da imprese ed operatori collegati tra loro, e dalle istituzioni, con capacità a sviluppare “perizie, servizi, risorse, e a fornire assistenze specializzate”. Nella notizia non mancano le vaghezze tipiche di questi progetti europei, né le difficoltà per una realtà come il Molise a prendere le misure per una partecipazione realistica. Non vediamo infatti a quale Cluster potremmo rifarci. Eppure l’assessore Scarabeo che ha avuto l’ardire di dare dignità di programma di promozione turistica ad uno stanzia-
mento di 230mila euro, pare non abbia dubbio alcuno sulla bontà del “Towards World-Class Clusters: Promoting Cluster Exccellence” se ha ritenuto di doversi esprimere in questi termini: “Ci sarà un coinvolgimento diretto delle autorità pubbliche locali e regionali nella gestione dei clusters, che avranno un ruolo fondamentale nel trasferimento e nell’applicazione del know how (sapere come - ndr), a tutto vantaggio dei principali beneficiari delle iniziative, ossia le organizzazioni dei clusters composte da imprese locali”. Superiamo pure la genericità della dichiarazione - una in più una in meno non fa numero-, ma se andiamo a vedere poi con chi, con quali altre realtà economiche e sociali il Molise dovrebbe reagire c’è da rimanere esterrefatti. Intanto dovremmo avere un Clusters e, per quanto ne sappiamo, non ne abbiamo. Quindi, come accennavamo, dovremmo interagire (udite! udite!) con l’Istituto Tecnologico delle Canarie, con l’Agenzia di Sviluppo della Transilvania (senza scomodare Dracula! –ndr), l’Agenzia di Sviluppo dell’Est Marmara e l’Agenzia dell’Innovazione della Loira. Apriamo il cuore alla speranza. Dardo
Cosa sta preparando Report? I giornalisti della Gabanelli si presentano dalla De Camillis Dopo un periodo di ombra, specie rispetto, all’asse franco-tedesco, l’Italia ha riconquistato quel ruolo centrale che le compete e merita all’interno dell’Unione europea. Le politiche di crescita avviate in Italia attraverso il cosiddetto decreto del fare – ha proseguito il Sottosegretario – sono diventate centrali anche in Europa, in special modo quelle volte a favorire l’occupazione giovanile. Grazie all’Italia, al primo punto dell’agenda europea c’è adesso il mondo del lavoro. Ben nove i miliardi stanziati in questo comparto di cui un miliardo e mezzo per l’Italia. C’è adesso l’opportunità per aziende e imprese di assumere nuova forza lavoro anche grazie agli sgravi fiscali contenuti nel “Piano lavoro” varato dal Governo lo scorso 26 giugno, una serie di misure che aprono la prospettiva di 200mila nuovi posti di laCAMPOBASSO. Una conferenza stampa istituzionale in Prefettura. Era questo l’appuntamento che il sottosegretario di Stato Sabrina De Camillis aveva fissato per ieri. Ed ecco che nel Palazzo Governo si presentano i giornalisti di Report. Argomento centrale della conferenza stampa è stato quello delle politiche per il lavoro, con particolare riferimento al successo ottenuto dall’Italia al recente vertice dell’Unione europea. “Come ha sottolineato anche il Capo dello Stato – ha detto De Camillis – quello ottenuto dall’Italia in sede europea è un successo del quale dobbiamo sentirci tutti fieri e orgogliosi.
voro”. Un piano che, a dirla tutta, soddisfa ben poco visto che i beneficiari sono i ragazzi tra i 18 e i 29 anni (cioè in piena età universitaria) ma, neppure il tempo di sviluppare un pensiero, ecco intervenire i giornalisti della trasmissione di Rai3 che ha distrutto Antonio Di Pietro e la sua Idv. Allora ci si chiede: cosa sta preparando Report? Come mai i giornalisti si sono scomodati a venire fino a Campobasso, percorrendo le atipiche strade molisane, solo per poter fare qualche domanda al sottosegretario di Stato? Per saperlo, purtroppo, dovremo aspettare l’autunno.
L'intervento.
La politica che dimentica di Vincenzo Musacchio* La legge 7 dicembre 2012, n. 213, all'art. 2, regolamenta la riduzione dei costi della politica nelle regioni e recita testualmente che ai fini del coordinamento della finanza pubblica e per il contenimento della spesa pubblica, a decorrere dal 2013 una quota pari all'80 per cento dei trasferimenti erariali a favore delle regioni, diversi da quelli destinati al finanziamento del servizio sanitario nazionale ed al trasporto pubblico locale, nonché al 5 per cento dei trasferimenti erariali destinati al finanziamento del servizio sanitario nazionale, e' erogata a condizione che la regione, con le modalità previste dal proprio ordinamento, entro il 30 novembre 2012, ovvero entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto qualora occorra procedere a modifiche statutarie. Qualora le regioni non adeguino i loro ordinamenti entro i termini di cui al comma 1 ovvero entro quelli di cui al comma 3, alla regione inadempiente e' assegnato, ai sensi dell'articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131, il termine di novanta giorni per provvedervi. Il mancato rispetto di tale ulteriore termine e' considerato grave violazione di legge ai sensi dell'articolo 126, comma 1, della Costituzione con la previsione di nomina di un Commissario ad acta da parte del Consiglio dei Ministri. Il presidente Niro da ciò che leggo sui giornali avrebbe annunciato la presentazione di un testo unico: riduzione delle indennità, dei fondi ai gruppi e nuovo regolamento consiliare, dichiarando che conta di farlo approvare entro luglio, senza arrivare all’autunno. Ma una domanda sorge spontanea (come diceva un noto giornalista della Rai) con la tempesta che si sta per abbattere sui gruppi consiliari della Regione Molise e con la grave crisi occupazionale non era meglio attuare in anticipo su tutti la spending review ed essere l'esempio positivo per tutte le altre regioni? Sarebbe stato un ottimo esempio di lotta agli sprechi della casta oltre ad una presa di coscienza della grave situazione in cui versa il Molise. Questo perché il “buon pastore” del governo molisano pensa non solo ai suoi amministratori ma a tutti i molisani in modo indifferenziato. *Commissione Anticorruzione del Molise
TAaglio lto
3 7 luglio 2013
Silenzio assordante sul mancato taglio delle indennità come previsto dalla legge E il Molise rischia il blocco dell’80% dei finanziamenti per i cittadini
I grilli non cantano ma intascano i soldi CAMPOBASSO. Non molto tempo fa il leader molisano del Movimento 5 stelle Molise aveva dichiarato, in una intervista, che il suo sogno era “suonare Zappa in Consiglio regionale”. I cittadini, quelli incazzati neri con la politica tanto da mettere la segreta croce delle urne sul simbolo pentastellato, sperano che questo sogno si realizzi al più presto così che gli eletti rivoluzionari del terzo millennio possano iniziare a marcare a uomo i governanti. Ammesso che ne abbiano voglia. Perché qualcuno potrebbe sospettare che con il cambio
di residenza in vista dei ricorsi elettorali, e la coincidenza di rivolgersi allo stesso legale di Frattura per salvare la poltrona dai ricorsi elettorali, Antonio Federico e Patrizia Manzo cambiando appunto residenza non ricevano le giuste segnalazioni sull’andamento dei lavori di Palazzo Moffa. Probabilmente le loro figure sfuggono al controllo di Beppe Grillo abituato a monitorare i suoi eletti. Proprio lui che in campagna elettorale, quando ha fatto tappa in Molise, ha preso tanto in giro i principali candidati presidenti, Iorio nel centrodestra e Frattura del
“Conseguenze gravissime per la Regione” Il consigliere del Pdl, Nicola Cavaliere , aveva più volte messo in guardia sui pericoli per la mancata attuazione della legge di revisione della spesa per la politica CAMPOBASSO. In una nota del 10 maggio 2013, il Consigliere regionale del Popolo della Libertà Nicola Cavaliere commentava così lo stato di paralisi amministrativa provocato dalla spasmodica ricerca da parte della Giunta Frattura di una soluzione alla prima (e a quanto pare oggi ancora irrisolta) crisi politica della maggioranza: “Il danno purtroppo rischia di essere non solo d’immagine (la stampa nazionale ha tra l’altro già ampiamente messo in risalto la vicenda), ma anche sostanziale. Il mancato rispetto dei tempi per la modifiche imposte dalla Legge 174 (sulla trasparenza e sulla riduzione dei costi degli enti territoriali) potrebbe creare penalizzazioni in merito al trasferimento di risorse tra Stato e Regione, procurando un danno enorme per la nostra comunità e per quegli investimenti che dovrebbero rilanciare l’occupazione e garantire un futuro a questa terra”. Ma il monito lanciato a mezzo stampa dall’esponente Pdl è caduto nel vuoto. Mancavano quasi due mesi alla scadenza del 2 luglio, in questo lasso di tempo però il centrosinistra si è preoccupato di tutt’altro. Troppo affaccendato tra quinti assessori, consiglieri speciali e direttori di enti da rimuovere con un tratto di penna.
“Attraverso una mozione - commenta ora Nicola Cavaliere - avevamo chiesto al Governatore di promulgare lo Statuto e ammonito la maggioranza sulle gravissime conseguenze che sarebbero scaturite dalla mancata attuazione del decreto 174. Purtroppo l’appello è rimasto inascoltato. E non c’è stata data in queste settimane nemmeno l’opportunità di affrontare l’argomento in Aula e di dare magari il nostro contributo, perché la maggioranza è sparita e ha “abbandonato” Palazzo Moffa. Chiusa negli uffici di Via Genova per lunghi e interminabili vertici su questioni interne alla coalizione e non sul futuro e sulla sopravvivenza della Regione”. “E’ semplice - ha concluso Cavaliere - adesso scaricare le responsabilità sull’intera classe politica e chi lo fa ha probabilmente l’obiettivo nemmeno troppo celato di allentare le pressioni su una maggioranza ormai indifendibile e completamente allo sbando, secondo la collaudata regola del ‘tutti colpevoli, nessun colpevole’. Proprio nella nota inviata il 10 maggio scorso avevo messo in guardia il presidente Frattura pure sulle ricadute che tali condotte avrebbero avuto nel rapporto politicacittadino. Ora che la bomba è esplosa lui e la sua Giunta non potranno più scappare e dovranno rispondere di tutto dinanzi al popolo molisano”.
centrodestrasinistra, ora non si rende conto che quelli che dovrebbero essere i suoi piccoli cloni non proferiscono parola. Tacciono a tal punto da non intervenire neanche quando organizzano le riunioni dei 5stelle. Già. Perché al mancato adeguamento al decreto 174, e quindi il taglio delle indennità e le relative sanzioni (come il blocco dell’80% dei finanziamenti statali al Molise e il rischio dello scioglimento del Consiglio) di certo loro non sono immuni. Un “tema” sfuggito a causa dei lavori di trasloco? O forse le prove per suonare Zappa a
Palazzo Moffa hanno assorbito in toto la concentrazione dei nuovi consiglieri regionali? In alternativa per loro ci sarebbe un suggerimento: lo zappone, una zappa più robusta, con una lama lunga ed appuntita che viene usata per lavorare i terreni particolarmente duri e sassosi, e per cavare patate, bietole ed altri tipi di tuberi. In fondo, se il futuro regionale si basa sull’agricoltura e la pastorizia, oltre alle 12mila manze lanciate dal Pd sarebbe il caso che qualcuno si prepari ad insegnare ai giovani come coltivare la terra.
Finmolise o Sviluppo Molise? Frattura pensa a Marco Zollo CAMPOBASSO. Cambiare tutto per non cambiare niente. Il Gattopardo ormai è il liet motive di questo piccolo Molise. Le ultime elezioni regionali hanno dato vita al nuovo governo di centrosinistra che, come alternativa alla passata maggioranza, ha solo lo spoli system a partire dalla Giunta. Per il resto è tutto come prima, anzi, peggiore. Lo dimostra il rischio di scioglimento del Consiglio dovuto al mancato recepimento del taglio delle indennità, lo dimostra il rischio di scioglimento del Consiglio a causa della mancata promulgazione dello Statuto per la quale c’è una diffida da parte dell’Assoconsum. Lo dimostrano i creatori dello iorismo che stanno tutti al fianco del primo iorista: Paolo di Laura Frattura. Cambiare tutto per non cambiare nulla. Quindi via i consulenti di Iorio, tutti raccomandati
e incompetenti. Avanti tutta per i consulenti di Frattura, persone competenti e pieni di voglia di lavorare. Via il direttore della Protezione Civile, un arrogante iorista da far fuori per sostituirlo con un uomo di Patriciello tanto da far nascere l’accusa di voto di scambio. Ora il presidente alternativo della Regione Molise deve decidere per i vertici di Finmolise e Sviluppo Molise. Altre nomine sarebbero pronte secondo la logica del principe Don Fabrizio Salina. Un papabile sembrerebbe essere Marco Zollo, già consulente della Camera di Commercio di Campobasso negli anni di reggenza dello stesso Frattura e direttore generale alla Provincia di Isernia. Insomma, senza nulla togliere al dottor Zollo, è proprio il caso di dire: avanti tutta presidente. Spazio al merito.
TAaglio lto
4 7 luglio 2013
I pendolari sono sempre più alle prese con disguidi e mezzi vecchi
Ferrovie, troppi ritardi CAMPOBASSO. Chi viaggia lo sa: i treni arrivano in ritardo, vengono anticipati o posticipati talvolta senza valutare le conseguenze sulla tratta, vengono soppressi, hanno tempi di percorrenza lunghissimi, versano in condizioni di degrado, sono sovraffollati. La nostra redazione è subissata giornalmente da e-mail di protesta. Eppure il servizio costa qualcosa come 18 milioni di euro l'anno e sarebbe stata necessaria una politica gestionale più attenta al comparto locale, perché è inaccettabile trovarsi sempre dinanzi gli stessi problemi. Forse, bisognerebbe prendere ad esempio quanto fatto in Trentino per una tratta locale. Tale ferrovia è diventata in Italia un esempio da seguire, una dimostrazione vivente del fatto che, se si organizzano bene le cose e si investe mentalmente ed economicamente sul treno, i risultati non mancano e la gente considera tale mezzo utile ed indispensabile, sia per i propri trasferimenti per lavoro e studio, sia per motivi di svago, turismo e divertimento. Un esempio di ciò che si potrebbe realizzare anche da noi, solo se ci fosse veramente la voglia di farlo. Alla Regione devono andare i compiti di programmazione, assegnazione del servizio e controllo, alle società la gestione. Le alternative ci sono la Regione svolga il suo compito di programmazione, affidamento e controllo; costituisca un’Autorità regionale indipendente con il compito di programmare e assegnare il servizio sugli indirizzi stabiliti dalla Regione e svolgere i controlli. Ma ciò che più serve di più è investire risorse per il trasporto regionale anche attraverso il proprio bilancio. Bisogna infine aprire una vertenza con il governo nazionale per equilibrare le risorse destinate al trasporto ferroviario regionale. Ad oggi infatti al Molise arrivano dallo Stato 9,30 euro a chilometro, mentre alla Puglia ne arrivano 16 e alla Campania 14,5. Una sfida che va lanciata anche seguendo le tracce dell'Unione europea in materia di ferrovie.
L'Intervento
“Taglino tredici rappresentanti del Governo, piuttosto che 107 province!” di Luigi Mazzuto* Le dichiarazioni del parlamentare molisano On. Danilo Leva in merito all’abolizione delle Province offendono in primis il nome di quanti, prima di lui, in quella stessa aula di Parlamento, si sono battuti perché anche in Molise i cittadini potessero vedersi riconosciuti diritti e servizi che gli enti provinciali hanno assicurato in tutti questi anni di attività. E oltre alla mancanza di rispetto nei riguardi dei suoi predecessori, dimostra di non condividerne prerogative e capacità nella garanzia al popolo molisano di una adeguata rappresentanza. Vada Danilo Leva a interpellare sul ruolo degli enti provinciali i presidenti delle province che, come lui, si riconoscono tra le fila del Partito Democratico e ci riferisca se gli stessi condividono la sua posizione. Oppure consulti al riguardo l’On. Edilio Petrocelli. Ricordi l’On. Leva che il costo della democrazia rappresentativa di tutte le 107 province italiane grava quanto la spesa per il mantenimento di soltanto tredici parlamentari, come da studi effettuati dall’Università Bocconi. Non credo, però, che il peso di 107 province italiane, con i molteplici servizi che dispensano sul territorio, sia equivalente all’attività svolta da tredici parlamentari. Taglino dunque tredici rappre-
sentanti del Governo, piuttosto che 107 province! È davvero un peccato che l’On. Leva, non appena varcata la soglia di Montecitorio, abbia dimenticato da dove proviene e la depressione economica, sociale e culturale che si scatenerebbe sul suo territorio e a danno dei suoi concittadini a seguito della cancellazione delle province in Molise. Daremo battaglia contro tutto e contro tutti quanti si opporranno all’esistenza di questi enti. Quanto ai 17 milioni e mezzo di euro per i quali l’ufficio legale della Provincia di Isernia ha emesso un decreto ingiuntivo nei confronti del Ministero dell’Interno, sarebbe stato sufficiente che Danilo Leva si accertasse della veridicità di tale ammanco presso il settore finanziario dell’ente. A tal proposito, inoltre, si registra l’ennesimo tentativo da parte dello Stato italiano di riconoscere maggiore dignità a quelle regioni che già godono di vantaggi perché rappresentate da interlocutori di una certa caratura, a scapito delle aree più depresse del Paese. Basti pensare che, mentre Isernia vanta 17 milioni e mezzo di crediti, la provincia di Milano ne vanta 28 milioni di euro. Uno squilibrio che evidenzia chiaramente l’intento del Governo centrale di cancellare l’identità politica e amministrativa dei territori più deboli. *Presidente Provincia di Isernia
La lettera
Metropolitana leggera, ma se si chiude la Campobasso-Termoli? di Giorgio Simonetti* Da quel che si legge sulla stampa odierna, dell'incontro tra Regione ed RFI, sul futuro delle nostre linee ferroviarie, si deduce che dovremo ancora sopportare atteggiamenti minacciosi e limitativi del nostro Diritto alla mobilità e possibili conseguenti provvedimenti di riduzioni di personale impiegato in questo Servizio Pubblico. La prima riflessione sulle risultanze della riunione, riguarda il concetto di antieconomicità dell'Esercizio delle linee non frequentate e tra queste la Campobasso- Termoli: tutte le linee regionali di tutte le Regioni Italiane sono "antieconomiche" ed è questa la ragione per la quale sono le Amministrazioni Regionali a riconoscere attraverso il Contratto di Servizio, le compensazioni finanziarie per permettere alle Aziende di Trasporto di svolgere il Servizio Pubblico, anche in assenza di profitti. L'Esercizio della tratta Campobasso-Termoli risulta rientrare nel Contratto di Servizio che lega la Regione(Committente) con Trenitalia(Concessionario). Che RFI, altra Società del Gruppo FS possa chiudere la linea la cui Gestione rientra in un accordo ancora in essere, dubito possa accadere senza la revisione, almeno per la parte economica, dello stesso Contratto. A ciò bisogna ricordare che il Committente non ha espresso alcuna volontà di chiudere la Linea, anzi si legge che vorrebbe rilanciarla. Pertanto, viene ribadita la facoltà della Regione di mantenere l'Esercizio sulla tratta, chiedendo il rispetto delle condizioni e degli obblighi derivanti dal Contratto e questo ci conforta.Inoltre troviamo incoerente la chiusura della linea citata ed il contestuale atteggiamento possibilista di RFI sul raddoppio della parte ad unico binario della Direttrice ferroviaria Adriatica. E' una idea che prefigura un aggravamento del fenomeno di isolamento dei piccoli
centri urbani del Molise e della loro popolazione, che senza la possibilità di utilizzo del treno, soprattutto in condizioni meteo critiche, risulterebbero impossibilitate a qualunque spostamento verso la costa o verso Campobasso.Crediamo piuttosto che linea possa ricominciare ad essere frequentata e possa far valere le potenzialità commerciali, se si attua una politica di investimenti infrastrutturali finalizzati alla riduzione dei tempi di percorrenza della tratta. Un' ultima considerazione riguarda il parallelo provvedimento di chiusura della linea Campobasso-Benevento, che di fatto riducono i collegamenti ferroviari dal Molise, alla sola linea per e da Roma ed un risicato collegamento da e per Napoli. La chiusura della Campobasso Benevento, seppur avvenuta in assenza di scalpore, ha azzerato le possibilità per il Molise, di collegarsi alla costruenda rete Alta Velocità Bari-Napoli che si aggancia alle linee AV NapoliMilano- Torino, Napoli- Venezia.Ancora una contraddizione che leggiamo, consta nella valutazione positiva da parte della Soc. RFI, sulla cosiddetta "Metropolitana di superfice", collegamento ferroviario tra Matrice e Boiano e la paventata chiusura della Campobasso-Termoli. Come sarebbe possibile attuare questo progetto di Metropolitana, se il tratto iniziale della linea che si vuole sopprimere, è parte integrante del progetto stesso? Domande che indicano l'assenza di idee chiare sul trasporto ferroviario presente e futuro in Regione. Noi chiediamo che, per favore, si inizi a discutere di riaperture e non di ulteriori chiusure, di discutere di come alleviare i disagi attuali dei viaggiatori molisani e di ciò che verosimilmente attuabile nel breve-medio e lungo periodo, poi ci sarà tempo per conversazioni accademiche. *Segretario Regionale Filt-CGIL Molise
TAaglio lto
5 7 luglio 2013
"Ittierre, la Regione dimentica i 20 milioni" La Filctem Cgil rilancia la necessità di mettere in moto questi soldi fermi in Finmolise CAMPOBASSO. "Ittierre, piena condivisione dei sindacati sulla proposta di Scarabeo. Leggo questo titolo sul web e i distinguo diventano doverosi". Non ammette superficialismi e sotterfugi il segretario della Filctem Cgil, Lino Zambianchi dopo l'incontro in assessorato regionale. "Sull’incontro di venerdì, avevo già espresso la mia opinione nel comunicato stampa del 01 luglio scorso “ E’ così difficile capire che ai tavoli di trattative si discute i sindacati e con l’imprenditore e non con l’assenza prima degli uni e dopo dell’altro?”. Oggi sono arrivate diverse risposte dall’Assessore Scarabeo, ma non c’è stata una vera discussione che comunque sarebbe stata monca, vista l’assenza dell’imprenditore e dei fasonisti. Piuttosto c’è stata una comunicazione alle organizzazioni sindacali che va elaborata nei tavoli negoziali utilizzando il punto di vista di tutti. La proposta dell’Assessore Scarabeo che rimane sua e di cui non è stata espressa condivisione, per lo meno dalla Filctem CGIL, lascia in piedi tante perplessità sulla possibile <<sostituzione>>
in corsa di un imprenditore che ha procurato lavoro a 700 persone per due anni e mezzo, anche perché le licenze dalle quali proviene tale lavoro, andrebbero via insieme a lui. Ci vorrebbe molta più cautela nel propinare soluzioni preconfezionate dove si individua in un tavolo ministeriale da aversi entro fine luglio che sia risolutivo di tutti i problemi di Ittierre, la Filctem CGIL ha seri dubbi che ciò possa avvenire". Zambianchi rilancia, poi, la questione dei 20 milioni di euro fermi in Finmolise. "Piuttosto, confermato che esistono più di venti milioni di euro presso Molise Sviluppo, è il caso di attivarsi per utilizzarli al meglio in attesa di verificare gli effetti di una fideiussione di 5 milioni di euro che la Regione Molise ha messo a disposizione dell’Ittierre. Se ciò dovesse generare, come asserisce il Dott. Bianchi, un ciclo virtuoso di fatturazioni che
danno nuova spinta all’Ittierre, avremmo tutti più tempo per discutere del futuro di questa azienda, uscendo dal carattere di urgenza attuale. La risoluzione poi
delle partite in sospeso tra Amministrazione Straordinaria ed Ittierre, - chiude Zambianchi - sarebbe ancora manna dal cielo per questa azienda e per il Molise".
"Vigilanza.A rischio il futuro di sette famiglie" Per i tagli della Regione ai metronotte, interrogazione di Fusco e Romagnuolo CAMPOBASSO. “In un contesto delicato come quello attuale, contraddistinto da una crisi che ormai quasi quotidianamente mette in costante difficoltà centinaia e centinaia di famiglie, la decisione di ‘riorganizzare’ il servizio di vigilanza presso gli uffici regionali appare una scelta quanto mai inopportuna” A parlare i consiglieri della Regione Molise Angiolina Fusco Perrella e Nicola Eugenio Romagnuolo. I due consiglieri hanno presentato a tal proposito un’interrogazione al Presidente del consiglio regionale del Molise. L’oggetto, come già specificato, riguarda la
riorganizzazione del servizio di vigilanza presso gli uffici regionali. La giunta regionale, infatti, con delibera n.224 del 25/05/2013 ha stabilito di provvedere alla rimodulazione del servizio di vigilanza presso gli uffici regionali. Il risultato sarà la conseguente riduzione di 7 unità lavorative: nello specifico saranno interessate la sede di Via Toscana 9, la sede di Via Mazzini 126, la sede di Via Colitto 2/6, la sede di Via Sant’Antonio Abate 236. Inoltre, per gli uffici regionali di Isernia, è prevista la riduzione degli orari da 14 ore giornaliere a 11 nei giorni di
rientro e a 6 ore e 30 nei restanti giorni. “Chiediamo – aggiungono i consiglieri Fusco Perrella e Romagnuolo – quali misure il Presidente della Giunta regionale, Paolo di Laura Frattura, intende adottare per far fronte e preservare i lavoratori che verranno coinvolti dalla deliberazione n. 224 del 25 maggio 2013 inerente la ‘Riorganizzazione del servizio di vigilanza presso gli Uffici Regionali’; se intende sospendere la delibera sopra citata in attesa di una riorganizzazione del servizio di vigilanza e di un eventuale bando di gara per la riassegnazione del servizio stesso”.
Gran Manze, i dubbi per il basso Molise Previsto un modello produttivo superintensivo che danneggia il territorio CAMPOBASSO. L'unico modello produttivo, superintensivo, che propone la Granarolo prevede tutt'altro che pascoli, ma piuttosto allevamento in stalla, alimentazione a base di mangimi concentrati, insomma una forzatura delle produzioni volte a conseguire redditi alti e ridurre i costi. Senza rilasciare nulla al territorio molisano in termini di occupazione e lavoro. Sulla questione è intervenuto anche il direttore della Confesercenti, Graziano D'Agostino. “In una Regione come il Molise tutte le iniziative che portano ricchezza nel nostro territorio sono ben accolte. Oltre ai plausi e le critiche che si sono avvicendate nei giorni scorsi sulla stampa, dalla politica a qualche organizzazione sindacale, credo che bisogna riflettere sulla compatibilità ambientale e terri-
toriale poste alla base dell’intervento. Non c’è dubbio che ogni iniziativa industriale, agricola, commerciale o artigiana porta nel nostro territorio beneficio sia in termini occupazionali che di sviluppo economico dell’area, ma bisogna capire quali sono gli effetti collaterali socio economico, che ogni intervento proposto provoca. Termoli, come tutti sanno, è un’area a vocazione turistica, il territorio è prestato molto allo sviluppo turistico balneare e presenta tutte le condizioni per sviluppare ancora di più quel patrimonio tanto trascurato dalla politica e dalle scelte programmatiche sino ad oggi messe in campo dalle Istituzioni ad ogni livello. Ipotizzare oggi di insediare l’allevamento di mucche in un territorio che per condizioni climatiche e geografiche non è nemmeno adatto all’uso, sa-
rebbe andare a rompere quell’equilibrio ambientale, già stravolto con l’insediamento industriale degli anni settanta, ma quella è una altra storia. Perchè non ipotizzare di effettuare l’iniziativa nell’Alto Molise, territorio che per tradizioni e vocazione è prestato all’allevamento di qualità, ricco di pascoli, condizioni eccellenti per la produzione di carni e latticini di qualità, così come già avviene da parte delle piccole aziende agricole già presenti sul territorio? Spero che questa riflessione venga fatta a vantaggio, senza dubbio, dell’economia Regionale, che non può essere sviluppata solo dagli interventi fatti da aziende provenienti da fuori regione, ma deve essere sviluppata utilizzando il territorio in base alla propria vocazione”.
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Campobasso
7 luglio 2013
Regione, Province e Comuni: inadempienze a catena per by-passare l’obbligo della trasparenza
Debiti della pubblica amministrazione: sul web non c'è traccia di importi e tempi dei pagamenti Facciamo seguito all’articolo sugli obblighi della trasparenza nella pubblica amministrazione e dei servizi online forniti dal Comune di Campobasso. Ieri l’altro sono scaduti i termini previsti dal decreto legislativo 3572013 sull’obbligo di pubblicare sul sito internet l'elenco completo dei debiti per i quali sono stati comunicati ai creditori l'importo e la data di pagamento. Non sappiamo dove va a collocarsi e con quale motivazione il Comune di Campobasso rispetto al dettato del decreto legge e nemmeno in quale eventuale sanzione è incappato. Fra i comuni maggiori, alla scadenza dei termini, risultavano in regola solo Venezia, Firenze, Napoli (che ha indicato solo pagamenti di spese correnti) e Palermo. Torino ha messo online l'elenco, ma senza indicare con precisione la data di pagamento e, tra l’altro, ha dimenticato di oscurare i dati relativi ai creditori, contravvenendo a quanto previsto, per evidenti ragioni di tutela della privacy, dalla circolare della Ragioneria generale dello stato n. 30/2013. Se i comuni sono stati largamente inadempienti, peggio ancora le Regioni, col solo Piemonte in regola. Questa premessa per ribadire l’allergia della Pubblica amministrazione ad adeguarsi al dettato della trasparenza (obbligatoria per legge )nonostante il legislatore, cosciente di avere a che fare con amministratori e amministrazioni riottosi, abbia puntato tutto sulle sanzioni: in base all'art. 6, comma 9, del dl 35, infatti, la mancata pubblicazione è rilevante ai fini della misurazione e della valutazione della performance individuale dei dirigenti responsabili ed è causa di responsabilità dirigenziale e disciplinare. Ma molti se ne fregano. E’ l’Italia.
Saldi per chi è senza soldi Prezzo pieno o scontato, per chi è senza soldi i saldi non contano. Chi attraversa un momento di difficoltà o vive in ristrettezze economiche non è fuori dal giro del consumismo, riesce a capire benissimo la convenienza degli sconti ma, se proprio non può permettersi di fare acquisti l’inizio dei saldi non influenza minimamente la sua esistenza. Non comprava prima, a prezzo pieno, non compra adesso che i prezzi sono calati. Insomma saldi o non saldi, se non ci sono soldi c’è poco da fare. Lo dimostrano i negozi del capoluogo che ieri, nonostante l’inizio degli scontii, erano praticamente deserti fatta eccezione per i grandi magazzini del centro e della periferia. I consumi sono calati e le famiglie risparmiano non solo sul superfluo ma anche sul cibo. A confermarlo sono i dati Istat che rilevano un calo della spesa alimentare. O meglio la spesa alimentare è sostanzialmente stabile, passa da 477 a 468 euro, anche grazie alle strategie di contenimento della spesa messe in atto dalle famiglie per fronteggiare l'aumento dei prezzi ma crescono le percentuali di chi ha ridotto la qualità e la quantità dei generi alimentari acquistati (dal 53,6% del 2011 al 62,3% del 2012) e di coloro che si rivolgono al discount (dal 10,5% al 12,3%). La spesa non alimentare diminuisce del 3% e scende nuovamente sotto i 2.000 euro mensili: calano le spese per abbigliamento e calzature (-10,3%), per arredamenti, elettrodomestici e servizi per la casa (8,7%) e quelle per tempo libero e cultura (-5,4%), a fronte però di un aumento del 3,9% delle spese per combustibili ed energia. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo 229 euro, cioè meno di 100 euro a testa. Se nel 2010 il mercato dei saldi estivi valeva 4,2 miliardi, nel giro di tre anni il business si è ridotto a 3,6. La spesa media per famiglia, spiega Confcommercio, è scesa di oltre 50 euro.
Questa sera l’inaugurazione della mostra nella sala Axa Palladino Company
Taccuini d’artista,118 artisti… ricordando Van Gogh Una grammatica di icone, segni e scritture. Il taccuino d’artista è un condensato di creatività, una novità stilistica contemporanea e un tramite che porta via dritto, senza scorciatoie comode, all’opera d’arte. Ecco perché il connubio formato da Donato Di Poce e Mauro Rea, ben noti ai molisani appassionati d’arte, hanno deciso di incamminarsi sul percorso di Taccuini d’artista, mostra internazionale itinerante che toccherà Campobasso nella sua seconda tappa. Questa sera alle 20 l’azienda per le arti della Palladino Company ospiterà l’inaugurazione di un evento interessante, articolato e numericamente importante. E’ sufficiente specificare che “I percorsi nascosti della CreaAttività” – questo il sottotitolo dell’iniziativa – accoglie i segreti tecnici e le intuizioni di ben 118 artisti in rappresentanza di 12 nazioni. La serata, studiata nei dettagli dal direttore artistico Mauro Rea, offrirà un saggio di tutto il materiale a disposizione. A corredo di questi veri e propri libretti dei sogni l’installazione, performance e il concerto di Peppe Renne e Mauro Rea dal titolo La stanza di Arles–Avezzano. Si tratta di un progetto musicale - dedicato a Vincent Van Gogh, ritrovato e riammirato nella sua famosa tela
raffigurante la stanza da letto di Arles - che accompagna l’installazione dell’omonima opera di Rea. Il maestro Peppe Renne ha realizzato il video e le musiche che, per il tramite di una performance concerto, permetteranno al pubblico di ascoltare cinque brani e altrettante frasi di Van Gogh lette da Rea. Una sorta di ambientazione emotiva di un celebre quadro di uno dei più geniali e tormentati artisti mai esistiti. “Cerchiamo nuove forme di contaminazione tra forme d’arte – spiega Mauro Rea – soprattutto tra la parola e l’immagine, esperienze artistiche contemporanee che si configurano come terreno fertile per le sperimentazioni”.La performance permetterà ai presenti di penetrare il significato più profondo del rapporto tra l’artista e la sua opera. Il tramite sono i numerosi taccuini d’artista presenti, trasformati da contenitori di un messaggio a veri oggetti d’arte. “Analizziamo e presentiamo – spiega l’altro curatore, Donato Di Poce - quel medium che già nel Rinascimento, con Leonardo Da Vinci, aveva trovato il suo più geniale interprete, in cui l’artista ascolta il respiro e inventa il
suo linguaggio…”. A Di Poce si deve l’idea di base di questa straordinaria raccolta. La sua ricerca e la custodia dell’archivio internazionale dei Taccuini d’artista illuminano uno scrigno dai contenuti preziosi e dall’inestimabile bellezza e valore storico. Dopo la tappa nella Casa degli Stampatori di Soncino, tocca a Campobasso assaporare la delicata miscela artistica preparata per l’occasione. Una serata speciale, da non perdere.La mostra Taccuini d’Artista resterà aperta nella sala Axa della Palladino Company fino al 28 luglio.
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Campobasso
7 luglio 2013
Ex Roxy, Coralbo: pattumiera a cielo aperto Il degrado dell’ex Roxy è sotto gli occhi di tutti. Il sindaco Gino Di Bartolomeo ha risolto la questione con qualche tavola di legno ed ha scaricato la responsabilità sulla Regione, ente proprietario dell’immobile. L’applicazione delle assi di legno può tenere lontane le persone ma non può impedire a sporcizia e animali di vario genere di insinuarsi nella struttura. Il disinteresse mostrato dall’ente regionale spinge il consigliere comunale di Costruire Democrazia Michele Coralbo a intervenire per richiamare l’attenzione sullo stato di abbandono in cui si trova l’edificio di piazza Savoia. “La disinfestazione dell’ex Roxy rimane un’eterna promessa, a poche settimane dalle festività del Corpus domini e dopo numerose sollecitazioni inviate a tutte le istituzioni competenti, compreso Comune e Regione, proprietaria della struttura, i cittadini di piazza Sa-
voia sono nuovamente costretti a rivolgersi a pochi amministratori e agli organi di informazione per far valere i propri diritti; l’edificio è diventato una pattumiera a cielo aperto, eppure, è datata 10 aprile 2013 la nota con cui l’Asrem invita la Regione, (protocollo n.144 Isp/Vig) a bonificare l’area di sua proprietà in modo tale, si legge nel documento, da poter procedere ad un’efficiente e accurata derattizzazione e disinfestazione; in modo particolare – continua Coralbo – l’Azienda sanitaria invita la Regione a eliminare ogni tipo di rifiuto presente nell’area e al taglio dell’incolto; è inammissibile che in Regione si continui a discutere di nomine e poltrone e non si provveda alla cura di un’area centrale del capoluogo che, allo stato attuale, oltre ad essere esteticamente indecorosa, rappresenta un serio pericolo per residenti e passanti”.
Case di riposo, si torna a discutere Le due strutture campobassane al centro del confronto politico
CAMPOBASSO. Una ricognizione sullo stato generale in cui versano le strutture campobassane “Colitto” di via Garibaldi e “don Carlo Pistilli” di via delle Frasche, la prima destinata a residenza socio-sanitaria e per la quale sono stati appaltati lavori di ristrutturazione e adeguamento nel 2010 e la seconda già attiva da anni, ma che presenta non poche difficoltà ad operare in maniera serena per poter garantire un servizio di qua-
lità ai propri ospiti. Se ne è discusso in un incontro tenutosi presso la Sala “Nicola Trematerra” dell’Assessorato regionale al Lavoro, promosso dal Vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, il cui obiettivo principale è consistito nel promuovere un confronto con l’Amministrazione comunale del capoluogo, gli Assessorati regionali alle Politiche Sociali e alla Salute, la dirigenza e i vertici amministrativi della Casa di cura “don Carlo Pistilli” di Campobasso. Nel corso della riunione si è cercato di definire una modalità condivisa circa il dove e come intervenire per portare a compimento, in tempi rapidi, i lavori di ristrutturazione della struttura di via Garibaldi e, al contempo, accelerare l’iter amministrativo della riconversione della struttura di Via delle Frasche in Residenza Sanitaria Assistita (RSA). Al dibattito hanno contribuito con vari spunti di riflessione l’Assessore regionale, Michele Petraroia, il Sindaco del Comune di Campobasso, Luigi Di Bartolomeo, i dirigenti regionali del Servizio Ospedalità Pubblica e Privata, Sandra Scarlatelli, e del Servizio Assistenza Socio-sa-
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CAMPOBASSO-NAPOLI
nitaria e Politiche sociali, Michele Colavita, la Presidente della Casa di riposo “Pistilli”, il consigliere comunale Tommaso Iocca e vari funzionari amministrativi della struttura sanitaria, oltre all’avv. Alberto Sipio Pistilli, quale ultimo erede della famiglia che donò la struttura alla città, e membro di diritto del Consiglio di Amministrazione. “Occorre – ha affermato l’Assessore regionale Michele Petraroia – recuperare il lascito di Don Carlo Pistilli e restituire ai cittadini di Campobasso un luogo dove sia aperta una mensa per i poveri ed offerto un alloggio per i casi di necessità, aiutando gli orfani, i migranti e chi è privo di reddito.Pur in presenza di difficoltà oggettive connesse col Piano di rientro dal debito sanitario, le rappresentanze degli amministratori intervenuti insieme ai dirigenti regionali e della Casa di Riposo, hanno convenuto sull’opportunità di riaprire la sede di Via Garibaldi chiusa dal 1996 e avviare le procedure per l’accreditamento della struttura in Residenza Sanitaria Assistita. In tal modo si potrebbero potenziare i servizi della medicina territoriale con un forte contenimento di spesa pubblica. Si risparmierebbero 800 euro al giorno tra un ricovero in ospedale ed un ricovero nella RSA, attivando tra l’altro nuovi posti di lavoro per infermieri, assistenti sociali, psicologi, medici e personale ausiliario. Sarebbe sbagliato non completare gli ultimi adempimenti amministrativi e non utilizzare una struttura sostanzialmente già pronta e che è costata milioni di euro per la sua realizzazione e ristrutturazione.
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ANNO IX - N° 32 - DOMENICA 7 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA L’Oscar del giorno a Luigi Mazzuto
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Luigi Mazzuto. Finalmente il presidente della Provincia di Isernia si è destato dal torpore ed è uscito allo scoperto per ricordare all'onorevole Danilo Leva che invece di chiudere le Province sarebbe il caso di tagliare 13 parlamentari. "Ricordi l’On. Leva che il costo della democrazia rappresentativa di tutte le 107 province italiane grava quanto la spesa per il mantenimento di soltanto tredici parlamentari, come da studi effettuati dall’Università Bocconi". A buon intenditor poche parole.
Il Tapiro del giorno agli istituti di credito
Il Tapiro del giorno lo diamo agli istituti di credito. Sono tante le aziende locali che lamentano la stretta sui conti correnti e il credito che stanno portando al fermo le attività produttive della città e dell'intero comprensorio. Proprio le difficoltà del momento, invece, dovrebbero portare le banche ad aprire maggiormente la borsa dei soldi per evitare il crollo del sistema economico isernino. Un Tapiro, quindi, quanto mai meritato per gli istituti di credito che non riescono a comprendere i problemi delle aziende.
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Isernia
7 luglio 2013
Entro il prossimo anno le elezioni per il sostituto di Brasiello. Monaco in pole position
Camera di commercio, si pensa al presidente ISERNIA. Con l'elezione di Gigi Brasiello a sindaco di Isernia è rimasta vuota la casella della presidenza della Camera di commercio della provincia pentra. Benché l'ente camerale isernino con ogni probabilità confluirà nell'unica camera di commercio regionale, causa spending review, al momento resta nella pienezza delle proprie funzioni e deve sostituire il presidente dimissionario. E lo deve fare selezionando, come già è successo a Campobasso con Frattura, il successore tra coloro che compongono l'attuale consiglio camerale dell'ente. Nell'attesa ovviamente già circolano i nomi dei papabili. C'è ne per tutti i gusti: si va dall'agricoltura all'industria al commercio. Una cinquina i nomi più accreditati. Per l'agricoltura c'è l'attuale vicepresidente Giovanni Monaco, in quota Coldiretti. Ma le chance di Monaco sono attenuate dalla considerazione che la Coldiretti esprime già il presidente della camera di commercio Campobasso, Amodio De Angelis e una doppia presidenza squilibrerebbe tutti gli assetti tra le diverse categorie produttive regionali. L'associazione
industriali, fino a qualche anno fa vera king maker dei presidenti camerali, attraversa invece una fase di profonda riorganizzazione e trasformazione. Lo choc dell'uscita della Fiat unitamente al quasi azzeramento del tessuto industriale molisano hanno avuto un profondo impatto sull'organizzazione di via Cardarelli, portandola ad un ripiegamento sulle tematiche organizzative e gestionali interne. E infatti ad Isernia gli industriali sembrano spaccati su due nomi: Paolo Vacca e il consulente a largo raggio Pasqualino Piersimoni. Il primo però sembra troppo vicino, per storia e vita vissuta, all'ex presidente della regione Michele Iorio, il che ovviamente oggi è politicamente più un ostacolo che un'opportunità. Il secondo non è un'industriale ma come abbiamo detto un consulente e quindi deve aggregare sul suo nome forze tradizionalmente abituate
ad esponenti del comparto produttivo vero e proprio. Resta poi il commercio. C'è il presidente della Confcommercio Isernia, Angelo Angiolilli ma ha scarsa visibilità e poi non è neanche un commerciante o un operatore del terziario. E' infatti un agente assicurativo e, quindi, dovrebbe più ragionevolmente rappresentare l'Ania o il comparto finanziario e bancario, cosa che oggi non è nel cuore di molti. Dalla sua ha però il fatto che Brasiello militava (e forse milita, chissà) nella sua stessa organizzazione. Resta infine il direttore della Confesercenti regionale Graziano D'Agostino che dalla sua ha una forte visibilità e il fatto che, in tempi di progressivo smantellamento delle organizzazioni datoriali ù, ha incrementato il numero dei suoi associati su base provinciale e regionale. Di questi tempi una cosa certamente non facile
L'Intervento
Gli abitanti dell’alto Molise pagano più tasse, hanno meno servizi e vengono lasciati soli dalla politica di Luciano Scarpitti Anche quest’anno l’Associazione di Iniziative culturali, sociali ed economiche “Il Glicine” di Carovilli ha voluto ripetere lo studio sui consumi di gas per verificare se i dati emersi l’anno scorso possano in qualche modo essere confermati oppure siano stati determinati soprattutto dalla stagione particolarmente fredda che ha costretto gli abitanti a far ricorso al riscaldamento in modo eccezionale. Ha inoltre voluto estendere l’approfondimento anche ai mesi meno freddi, come agosto e settembre, fino a giungere al mese di dicembre, per notare il diverso sviluppo dei consumi. Lo studio ha quindi preso in esame un utente dell’Alto Molise, per comodità di Carovilli, che con i suoi quasi 900 metri è sufficientemente rappresentativo dei paesi di montagna, uno di Isernia che con i suoi 400 metri ha un clima collinare, ed uno di Venafro, che in pianura gode di un clima particolarmente mite. Già il periodo agosto-settembre mostra che comunque le differenze esistono: in quel bimestre l’utente di Carovilli ha speso circa 115 euro, mentre quello di Isernia soltanto 82 e quello di Venafro appena 45. La differenza è già evidente, sebbene i mesi siano estivi, tanto che il consumo di gas a Carovilli è superiore del 40% rispetto ad Isernia e del 155% rispetto a Venafro. Anche ad Isernia il consumo è superiore dell’82% a quello di Venafro. In questo periodo le tasse pagate dai tre utenti sono molto diverse: il carovillese ha versato quasi 38 euro, tra imposta sui consumi e IVA, mentre quello di Isernia meno di 26 euro e quello di Venafro soltanto 13 euro. Nel bimestre successivo, ottobre-novembre, per l’utente di Carovilli si manifesta un primo forte aumento, tanto che la spesa raggiunge quasi 535 euro, mentre l’utente di Isernia spende meno di 149 euro e quello di Venafro soltanto 140. La differenza è forte e arriva al 259% rispetto ad Isernia e al 280% rispetto a Venafro, mentre si riduce molto la differenza tra Isernia e Venafro. Si nota pertanto che all’arrivo dei primi freddi a Carovilli vengono messi in funzione gli impianti di riscaldamento, cosa che a Isernia e Venafro avviene con un sensibile ritardo e con un forte risparmio. In questo periodo anche le tasse pagate sono molto diverse: quasi 45 euro a Venafro, 52 ad Isernia e ol-
tre 182 a Carovilli. L’ultimo confronto riguarda il mese di dicembre: la differenza si attenua proprio perché il riscaldamento delle abitazioni diventa necessario anche ad Isernia e a Venafro, perciò vediamo che la spesa raggiunge 500 euro a Carovilli, 230 ad Isernia, con una differenza del 118%, e 157 a Venafro, con una differenza percentuale del 219%. Si allarga anche la differenza tra Isernia e Venafro che arriva al 46%. Le tasse pagate in questo mese ammontano a quasi 48 euro a Venafro, a meno di 92 euro ad Isernia e a più di 164 euro a Carovilli. Nell’intero periodo di 5 mesi l’utente di Venafro ha speso 342 euro, quello di Isernia ha speso 461 euro, mentre quello di Carovilli è arrivato a 1.150 euro, cioè ben il 150% in più rispetto ad Isernia e oltre il 235% in più rispetto a Venafro. E mancano dai nostri calcoli i due mesi solitamente più freddi dell’anno: gennaio e febbraio. Ma la cosa che disturba fortemente e alimenta la preoccupazione e lo scontento degli abitanti di tutti i paesi di montagna è la pressione fiscale sui consumi di gas. Intanto dobbiamo ricordare che il fisco interviene in due modi: con le imposte (quella erariale sui consumi e l’addizionale regionale) e con l’IVA, che si applica al 21% anche sulle imposte, come se queste rappresentassero un valore aggiunto rientrante nell’area della produzione. Si tratta di una grave anomalia che ricade pesantemente su tutti i cittadini italiani, ma soprattutto su coloro che per necessità climatiche, non per spreco o per lusso, sono costretti a fare ricorso frequente e abbondante al gas di riscaldamento. Ebbene, nei cinque mesi oggetto dello studio le imposte totali sono state di oltre 384 euro per l’utente di Carovilli, di meno di 150 euro per quello di Isernia e di 106 euro per quello di Venafro. Desta meraviglia anche il fatto che le differenze percentuali risultano addirittura superiori a quelle delle spese complessive, cioè: più 164% di Carovilli rispetto ad Isernia e più 297% di Carovilli rispetto a Venafro. Estendendo tali valori a tutto l’anno, possiamo stimare, con poche possibilità di errore, che in un anno l’abitante di Carovilli si trovi a versare all’Erario, per la sola fornitura di gas da riscaldamento, una cifra di circa 1.000 euro mentre quello di Isernia intorno a 350 euro e quello di Venafro forse a 250 euro. Le differenze
sono notevoli e sembra impossibile che i nostri politici non se ne siano accorti e non abbiano fatto niente per modificare questa assurda realtà. Il nostro compito è quello di segnalare quelle che riteniamo siano ingiustizie sociali, non vogliamo giungere alla conclusione che in Italia esista la volontà di penalizzare coloro che vogliono continuare ad abitare nelle zone di montagna, nonostante tutte le difficoltà che questo comporta. Probabilmente qualcuno considera questi cittadini degli spreconi da convincere con le buone o, forse in futuro, anche con le cattive a trasferirsi in città di pianura o al massimo collinari. Ma non si stia a preoccupare; lo spopolamento, iniziato da molto tempo, sta dando i suoi tragici frutti: i giovani sono già quasi tutti “scappati” dai paesi montani e quando si estingueranno le generazioni di anziani le montagne molisane saranno deserte. Tuttavia esiste un problema di democrazia che deve essere rilevato: poiché di fronte allo Stato i cittadini sono tutti uguali, o dovrebbero essere tali, e siccome nelle nazioni moderne le tasse servono proprio per assicurare i servizi essenziali e
per aiutare i cittadini che si trovano in difficoltà, abbiamo la sensazione che i cittadini che abitano le zone di montagna in Molise siano considerati di serie C, tanto che vengono privati dei servizi essenziali e sono chiamati a contribuire alle spese dello Stato con cifre molto più elevate degli altri. Occorre invece comprendere la pesante situazione di disagio degli abitanti dei paesi montani ai quali viene ogni giorno tolto qualche servizio, dalle scuole ai trasporti, dai presidi ospedalieri alle preture ed altro, mentre nello steso tempo si trovano a versare allo Stato cifre superiori a quelle di altri che nelle città possono facilmente usufruire di tutti i servizi pubblici. Il nostro intervento vuole richiamare l’attenzione su questi problemi e suggerire che è indispensabile restituire al più presto agli abitanti delle zone montane un barlume di fiducia e di ottimismo, senza il quale non si affronta il futuro, e adottare interventi mirati, a cominciare da una fiscalità di vantaggio, per proseguire con aiuti alle giovani coppie, che si costituiscono e mettono al mondo figli, ed incentivi alla piccola imprenditoria capace di produrre ricchezza e occupazione.
Trasporti sicuri per i bambini Il progetto è stato realizzato dall'Aci con i Consultori familiari ISERNIA. In occasione del Convegno Nazionale dell'ANVU Associazione Polizia Locale d'Italia, svoltosi a Isernia, il Direttore dell'ACI Campobasso e Isernia Giovanni Caturano ha presentato il progetto "TrasportACI sicuri" per il trasporto in sicurezza dei bambini in auto, coordinato dagli Automobile Club e dagli Uffici Provinciali ACI del Molise. I vertici dell'ANVU e dell'AMOPOL presenti insieme ai numerosi agenti di Polizia Locale e Provinciale hanno concordato con gli Automobile Club molisani iniziative congiunte di formazione
sui temi della educazione e sicurezza stradale.In Molise l'ACI ha già organizzato numerosi corsi di formazione per il trasporto sicuro dei bambini in auto. Soltanto nel secondo trimestre del 2013, grazie alla collaborazione con i Consultori Familiari di Campobasso e Isernia, sono stati organizzati tre corsi a Campobasso e tre corsi a Isernia. Il Convegno Nazionale ha rappresentato anche l'occasione per rafforzare i rapporti già intensi di collaborazione tra l'ACI e le forze di Polizia Locale sui temi della educazione e della sicurezza stradale.
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Termoli
7 luglio 2013
Urbanistica: prorogata al 31 dicembre 2013 la possibilità di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà TERMOLI – L’assessorato all’Urbanistica ha avviato nel corso degli ultimi giorni un’apposita attività informativa dedicata alla possibilità, per gli assegnatari di alloggi costruiti nell’ambito di Piani di Edilizia Economica e Popolare, di trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà.L’Amministrazione comunale ricorda, infatti, agli assegnatari degli alloggi costruiti nell’ambito di Piani di Edilizia Economica e Popolare, su aree cedute in diritto di superficie, che la Giunta comunale di Termoli ha prorogato i termini per le richieste di trasformazione in diritto di proprietà al
31 Dicembre 2013, con la possibilità di rateizzare la somma prevista senza aspettare i termini stabiliti dalla Legge per l’acquisizione del diritto stesso. Si ricorda che il periodo massimo di rateizzazione è di tre anni. I vantaggi di questa possibilità sono innumerevoli, soprattutto se si ha la necessità di vendere un appartamento o le sue pertinenze, in caso di affitto, o nei casi più consueti di donazioni o successioni. Per ogni ulteriore informazione sulle possibilità offerte da questa iniziativa, oltre a consultare la Legge n. 106 del 12/07/2011, art. 3 bis, è possibile recarsi allo Sportello
Unico per l’Edilizia (S.U.E.) al piano terra del Comune, in Via Sannitica n. 5, o contattare l’ufficio ai seguenti recapiti: 0875.71.25.05 – 0875.71.25.19 – 0875.71.25.04. “Questa ulteriore forma di comunicazione – dichiara l’assessore Bruno Verini – che passa anche attraverso l’affissione di locandine nelle aree dove insistono gli immobili oggetto di questa normativa, va nella direzione di informare e agevolare al massimo i cittadini interessati, dando loro la possibilità di acquisire subito la proprietà degli immobili senza aspettare il corposo numero di anni previsto dalle leggi vigenti”.
Polizia Municipale sequestra articoli da mare gonfiabili con marchio non conforme TERMOLI – Il Nucleo di Polizia municipale amministrativa, coordinato dal vicecomandante Alessandra Marchetti e coadiuvato dal personale della Capitaneria di Porto di Termoli, ieri ha eseguito sul litorale nord della città, il sequestro amministrativo di oltre un centinaio di articoli da mare gonfiabili, prodotti in Cina e non conformi al marchio CE, quindi potenzialmente dannosi per la salute. Il sequestro è avvenuto sul tratto di spiaggia compreso tra i lidi Alcione e Pirata. Il sequestro, finalizzato alla confisca, è stato eseguito a carico
di ignoti in quanto all’arrivo delle forze dell’ordine gli extracomunitari, privi dell’autorizzazione per il commercio su area pubblica, si sono dati alla fuga. Si tratta del primo di una serie di controlli congiunti che verranno effettuati dalla Polizia municipale di Termoli, in ottemperanza alle disposizioni impartite dalla Questura di Campobasso per la stagione estiva 2013, che prevedono una serie di servizi straordinari di controllo del territorio e di ordine e sicurezza pubblica sulla fascia costiera.
Convocato il Consiglio comunale TERMOLI – Il presidente del Consiglio comunale Alberto Montano ha convocato per domani, lunedì 8 luglio, alle ore 19 in prima convocazione e martedì 9 luglio alle 20, in seconda convocazione in seduta straordinaria, l’Assise civica. All’ordine del giorno sono da trattare 4 mozioni e una interpellanza.
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Termoli
7 luglio 2013
Federpesca: senza ammortizzatore sociale la pesca muore LITORALE – Permane lo stato di agitazione nel settore, fortemente preoccupato per i continui e immotivati rinvii della sottoscrizione dell’accordo di cassa integrazione per la pesca che dovra0sbloccare il pagamento delle giornate del primo semestre 2013 e degli anni pregressi. Mercoledi010 luglio, in concomitanza con l’ennesima riunione presso il Ministero del lavoro, e0stato organizzato un presidio con la partecipazione dei rappresentanti regionali delle organizzazioni nazionali del settore e delle Organizzazioni Sindacali. “Se non si concludera0l’accordo - commenta Federico Bigoni, presidente del Consiglio della Pesca Mediterranea di Federpesca -, e0a rischio anche il regime di indennizzi agli equipaggi connesso al fermo biologico che iniziera0in
Adriatico fra poco piu0di due settimane. E se non verranno reperite e stanziate ulteriori risorse per almeno 15 milioni di euro, verra0a mancare la Cassa integrazione per il periodo successivo al fermo e sino alla fne del 2013, proprio quando la stagione autunnale e invernale imporra0numerose giornate di inattivita0 ”. Dal canto suo Luigi Giannini, Vice Presidente di Federpesca per le Politiche di Filiera, osserva che “il sistema di ammortizzazione sociale, peraltro accordato in deroga alla pesca solo da due anni a questa parte, ha riequilibrato almeno parzialmente lo svantaggio competitivo dei nostri prodotti ittici. Non si puo0tornare indietro, ma piuttosto bisogna intervenire con urgenza affnche0la cassa integrazione venga riconosciuta al settore in via ordinaria”.
Aree di accesso alle spiagge libere sul litorale nord: in corso i lavori per il ripristino della transitabilità
TERMOLI – L’assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Sabella informa che sono in corso i lavori di manutenzione delle aree di accesso alle spiagge libere sul litorale nord di Termoli. I lavori, che termineranno entro la prossima
settimana, consistono nel livellamento del terreno, nell’eliminazione delle piante infestanti e nel ripristino della transitabilità con la stesa di stabilizzato granulometrico. Le opere riguardano le seguenti aree di accesso al mare: In prossimità del distributore di carburanti “Esso”; In prossimità del Villaggio “Airone”; In corrispondenza del Residence “Le dune del cardo”; In prossimità dell’ex Hotel “Glover”. In merito a quest’ultimo punto di accesso, saranno inoltre effettuati ulteriori accertamenti circa le condizioni del terreno, al fine di stabilire la possibilità di proseguire i lavori. “Si tratta di interventi necessari – ha commen-
tato l’assessore Sabella – al ripristino delle normali condizioni di decoro e sicurezza degli accessi, finalizzati ad assicurare la fruibilità di quelle aree soprattutto nel periodo estivo. L’opera di programmazione di questi interventi è partita già da diversi mesi; la prossima settimana residenti e turisti potranno sfruttare al meglio gli accessi alle spiagge libere del litorale nord. Nell’esprimere soddisfazione per questo risultato, che dimostra l’attenzione concreta di questa Amministrazione nei confronti dei cittadini e del territorio, ringrazio il Sindaco, la Giunta, il gruppo di maggioranza e la struttura comunale”.
Allevamento manze a Termoli, Confesercenti commenta TERMOLI – Ancge il Direttore regionale della Confesercenti Graziano D’Agostino, entra nel merito all’iniziativa produttiva proposta dalla Granarolo di realizzare un mega allevamento di mange nel territorio termolese. “In una regione come il Molise tutte le iniziative che portano ricchezza sono ben accolte. Oltre ai plausi e le critiche che si sono avvicendate nei giorni scorsi sulla stampa, dalla politica a qualche organizzazione sindacale, credo che bisogna riflettere sulla compatibilità ambientale e territoriale poste alla base dell’intervento. Non c’è dubbio che ogni iniziativa industriale, agricola, commerciale o artigiana porta nel nostro territorio beneficio sia in termini occupazionali
che di sviluppo economico dell’area, ma bisogna capire quali sono gli effetti collaterali socio economico, che ogni intervento proposto provoca. Termoli, come tutti sanno, è un’area a vocazione turistica, il territorio è prestato molto allo sviluppo turistico balneare e presenta tutte le condizioni per sviluppare ancora di più quel patrimonio tanto trascurato dalla politica e dalle scelte programmatiche sino ad oggi messe in campo dalle Istituzioni ad ogni livello. Ipotizzare oggi di insediare l’allevamento di mucche in un territorio che per condizioni climatiche e geografiche non è nemmeno adatto all’uso, sarebbe andare a rompere quell’equilibrio ambientale, già stravolto con l’insedia-
mento industriale degli anni settanta, ma quella è una altra storia. Perchè non ipotizzare di effettuare l’iniziativa nell’Alto Molise, territorio che per tradizioni e vocazione è prestato all’allevamento di qualità, ricco di pascoli, condizioni eccellenti per la produzione di carni e latticini di qualità, così come già avviene da parte delle piccole aziende agricole già presenti sul territorio ? Spero che questa riflessione venga fatta a vantaggio, senza dubbio, dell’economia Regionale, che non può essere sviluppata solo dagli interventi fatti da aziende provenienti da fuori regione, ma deve essere sviluppata utilizzando il territorio in base alla propria vocazione”.
I recapiti della guardia medica in spiaggia
Domenica la gara ciclistica "Città di Petacciato”
LITORALE – E’ stata attivata dalla Asrem la Guardia medica turistica nei centri balneari e sono a diisposizione due ambulanze con equipaggi di 118. Di seguito i numeri telefonici da contattare in caso di emergenza: Campomarino lido ( P/za Aldo Moro) dalle 8 alle 20 prefestivi e festivi Tel. 3351349834; Petacciato lido – : falle 9 alle 19 Tel. 3487313203; Montenero di Bisaccia presso il Centro Commerciale Costa Verde dalle 9 alle 19 Tel. 3292508032; Campomarino paese dalle 20 alle 8 feriali, dalle 8 alle 20 prefestivi e festivi Tel. 0875/530069;Termoli via del Molinello dalle 9 alle 19 Tel. 3487313207
PETACCIATO – Oggi appuntamento ciclistico con il primo Trofeo "Città di Petacciato" memorial "Camillo Di Girolamo", gara amatoriale aperta a tutti e organizzata dall’Asd Termolionbike in collaborazione con la pro loco Petacciato. Il ritrovo e l’iscrizione si terrà dalle 13,30 alle 15 con partenza alle 15,30. Il circuito, di 6 chilometri da ripetere 11 volte per un totale di 66 chilòometri si snoda in viale Pietravalle, strada provinciale Petacciato, rotatoria Petacciato, litoranea, via del Progresso, via Battirolo, via Adriatica, via Napoli, viale Pietravalle). La premiazione è prevista per le 18 e per iscrizioni e informazioni si può Roberto Ciccotosto al numero 338 4083318.
Al via l’avviso per le attività integrative e manutentive di pulizia e iardinaggio alla scuola materna e nei centri sociali per anziani TERMOLI – L’Amministrazione comunale rende noto che è stato pubblicato sul sito Internet del comune l’avviso che consente di poter svolgere attività integrative e manutentive di pulizia e giardinaggio alla scuola materna comunale e presso i centri sociali per anziani. Per meglio comprendere i dettagli del progetto riportiamo qui di seguito il testo integrale, comunicando che è possibile richiedere ulteriori informazioni al Settore Politiche Sociali del Comune, sito in Largo Martiri delle Foibe.“Il Comune di Termoli intende realizzare il progetto “Sostegno sociale” rivolto a cinque cittadini di età compresa tra i 20 e i 35 anni e cinque cittadini di età compresa tra i 36 e i 50 anni. Il settore d’intervento delle unità impegnate nel progetto è quello delle Politiche Sociali. Le attività previste nel progetto riguardano azioni integrative e manutentive di pulizia e di giardinaggio alla scuola materna comunale e ai centri sociali per anziani. Il progetto “Sostegno sociale” non si configurerà, sotto alcun punto di vista, come lavoro subordinato o assimilabile, ma esclusivamente come intervento a finalità socio assistenziali. Il progetto “Sostegno sociale” richiederà, a fronte di un contributo mensile, un impegno di 4 ore giornaliere per 4 giorni settimanali e avrà la durata di sei mesi. Il contributo mensile verrà riconosciuto solo se le presenze, certificate da un registro, saranno pari al 40% dei giorni lavorati mensili. I beneficiari del progetto “Sostegno sociale” dovranno garantire l’espletamento delle attività loro assegnate dal Responsabile del settore Politiche Sociali, per le ore previste, e sottoscrivere un apposito registro delle presenze. La domanda di ammissione alla selezione, da redigersi utilizzando l’apposita modulistica, dovrà pervenire a mezzo raccomandata a/r o a mano, presso l'Ufficio Politiche Sociali del Comune di Termoli entro e non oltre le ore 12 del 30° giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso sull’Albo Pretorio dell’Ente. La selezione dei candidati sarà realizzata da personale del settore politiche sociali, che valuterà i documenti presentati, il possesso dei requisiti e procederà alla redazione delle apposite graduatorie. Saranno selezionati gli aspiranti partecipanti al progetto che avranno conseguito il più alto punteggio.A parità di punteggio verrà data precedenza al partecipante più anziano”.
Donna scippata davanti chiesa del Carmelo TERMOLI – Ennesimo scippo in pieno centro città nei confronti di una donna anziana. E’ accaduto ieri mattina intorno alle 10 nei pressi della chiesa del Carmelo dove l’anziana è stata avvicinata da un uomo che le ha strappato la borsetta per poi fuggire a piedi. Alcuni passanti che hanno visto l’accaduto hanno fatto intervenire i carabinieri che immeditamente hanno iniziato le ricerche del malvivente.
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