ANNO X - N° 55 - VENERDÌ 7 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Roberto Ruta
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Roberto Ruta. Il presidente della Regione si disinteressa della questione Ittierre e il senatore campobassano cerca di metterci mano nel tentativo di non mandare a casa tutti i lavoratori. Non a caso questa mattina terrà una conferenza stampa per illustrare una sua proposta nel silenzio della Regione. Si tratta di un passaggio politico importante anche perchè mette in rilievo l'assurdo di una situazione che vede il disinteresse del presidente Frattura dinanzi alla drammaticità della situazione.
Il Tapiro del giorno a Carmelo Parpiglia
Ruta, il senatore che colma il vuoto del presidente del Molise di Giovanna Ruggiero
Il Tapiro del giorno lo diamo a Carmelo Parpiglia. Il consigliere regionale dell'Italia dei Valori è tra i dispersi in Consiglio. Non si sente, nè registriamo alcun suo intervento. L'ultima sua apparizione, guarda caso, fu in occasione della presentazione dei defibrillatori per il mondo sportivo. Dopodichè, però, non è stata registrata alcuna scossa dialettica dalle sue parti. Un consigliere che non 'consiglia' che consigliere è? E' l'interrogativo che si pongono i molisani che hanno perso le tracce dell'eletto del popolo.
Non si capisce bene se sia più choosy (fannullone) Frattura o più “sfigato” Roberto Ruta. Perché? Perché mentre il presidente ufficiale della Regione Molise gongola con i suoi 12.500 euro nel non far nulla (tranne nomine e azzeramenti inesistenti di Giunta), a risolvere i problemi del Molise ci devono pensare gli altri. Ruta è “sfigato”. Perché gli tocca colmare il vuoto della presidenza della Regione prendendo iniziative che sarebbero più consone ad un governatore. Ed è “sfigato” perché quando ha scelto di “regalare” la presidenza a Frattura, non sapeva che doveva supplire a tutte queste mancanze. Ma forse il senatore del Pd ha capito che se lascia gestire le questioni a Frattura, il Molise ne uscirà impoverito e tornerà indietro di 50 anni. Insomma, si potrebbe quasi affermare che Roberto Ruta agisce, al di là dei suoi compiti da senatore, per senso di responsabilità sia nei confronti dei molisani sia nei confronti della coalizione. Perché Ruta sa benissimo, o per lo meno si può ipotizzare che possa pensarlo, che la modalità di gestione impressa da Frattura porterà ad una ribellione popolare dei cittadini verso l’intero centrosinistra. E mentre Frattura pare comportarsi come se future elezioni non gli interessano, Ruta non ha alcuna intenzione di mollare la politica. Così, mentre il governatore ufficiale mette in campo atti ufficiali che vanno nella sola direzione di soddisfare soci in affari, prestanomi e Patriciello (quasi ne fosse succube), Ruta
che fa? Si occupa finanche delle crisi aziendali. Prendiamo ad esempio la conferenza stampa che terrà questa mattina. Il senatore del Pd si è preso la briga di dialogare con tutti i soggetti della Ittierre, si è preoccupato di ideare una proposta di rilancio ed oggi la lancerà ufficialmente. Come a dire: visto che l’azienda tessile di Pettoranello rischia di fare la fine della Gam, è arrivato il momento di prendere l’iniziativa per salvare il salvabile. Cosa dirà Ruta questa mattina non è dato sapere, ovviamente. Ma ormai il quadro è chiaro: se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. E non si può certo sperare che queste iniziative vengano prese dai consiglieri regionali di maggioranza per lo più vicini al governatore ufficiale. Insomma, parliamoci chiaro, non si può mica pretendere che il calciatore Parpiglia, il geometra Ciocca, il dentista Ioffredi, il poliziotto Di Pietro (tanto per citarne alcuni) possano non dormire la notte per capire come risolvere i problemi del Molise. Loro hanno altro a cui pensare. Non solo per non irritare Frattura mettendolo in penombra, ma soprattutto per incompetenza politica. Loro sarebbero più portati a fare il giro del mondo in 80 giorni per scrivere un nuovo libro facendo concorrenza a Jules Verne. Con la differenza che loro, i consiglieri, viaggiano con i soldi dei molisani. Lo ha dimostrato Niro con gli arabi, ma anche Ioffredi che è andato in Olanda, Di Pietro che è stato in Francia… E mentre loro viaggiano, Frattura pensa solo a come inserire Patriciello in Giunta facendo fuori Ruta, e Ruta cerca di occuparsi del Molise. Almeno ci prova.
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7 marzo 2014
Chiesta dal governo una prova di serietà degli amministratori e, soprattutto, delle strutture tecniche
Sicurezza nelle scuole: arriveranno due milioni di euro
da spendere in fretta Il Molise meritava di più se avessero ricordato il dramma della scuola Iovine di San Giuliano e l’alto grado di sismicità del territorio Due milioni di euro al Molise da investire per la sicurezza nelle scuole. Provengono dalle decisioni assunte in sede di conferenza unificata il primo agosto 2013. Ovvero, per effetto della legge 98/2013. Pochi, oggettivamente pochi, anche in rapporto allo stanziamento complessivo di 150 milioni da ripartire sul territorio nazionale. Il Molise meritava indubbiamente di più se solo ricordiamo il dramma della scuola Iovine di San Giuliano e lo stato generalizzato di insicurezza che caratterizza l’intero patrimonio scolastico regionale, e l’alto grado di sismicità del suolo molisano. Comunque, “a caval donato non si guarda in bocca”, per cui anche due milioni di euro, se spesi con giudizio, possono aiutare ad avere scuole più sicure. Almeno si spera. Va da sé che se si aspetta la manna dal cielo (il Governo di Roma), della sicurezza nelle scuole se ne parlerà in eterno. Fare quindi di necessità virtù mettendo in circolo risorse autonome. Un impegno che la Regione Molise dovrebbe inserire nel bilancio e centellinare con interventi mirati, circoscritti, e realizzati sulla scorta di priorità certificate sotto il profilo tecnico e dell’urgenza. In una situazione generalizzata di pericolo, qual è quella che caratterizza lo stato delle strutture scolastiche molisane, non è oggettivamente facile stabilire dove intervenire, e con quale intensità. Se davvero si vuole seguire un filo logico e non cadere nel favoritismo, non c’è via diversa da quella di una oggettiva graduatoria delle priorità stilata rigorosamente in base ad una analisi tecnica da seguire. In questi frangenti la politica deve restare fuori dall’uscio. Non sappiamo se lo sarà (fuori dall’uscio) ora che ci sono questi due milioni di euro da spendere. Sappiamo che ad essere interessate in prima battuta sono le am-
ministrazioni comunali di Campobasso, Isernia, Larino, Cercemaggiore, Venafro, Riccia, Pietracatella, Palata, Matrice, Macchiagodena, Baranello, Trivento e Termoli. Comuni in cui sussistono plessi scolastici che necessitano di sicurezza e, crediamo, pronti più degli altri a redigere i progetti degli interventi. Ora hanno da vedersela col tempo a disposizione per l’affidamento dei lavori. La data ultima fissata dal Governo è il 30 aprile prossimo. Dovranno quindi darsi da fare e non perdere tempo, pena lo slittamento della graduatoria. Di comuni in lista d’attesa se ne contano parecchi. Quella che viene chiesta è una prova di serietà agli amministratori e, soprattutto, alle strutture tecniche. Due entità che nel Molise in fatto di scarsa efficienza si reggono a vicenda. In gioco questa volta, però, oltre alle risorse finanziarie, c’è la sicurezza delle scuole: ergo della popolazione scolastica. La giunta regionale ha stabilito i criteri delle priorità, vogliamo credere sulla scorta di un’analisi tecnica. Stando al deliberato, le priorità sono queste: 1) l’eliminazione dell’amianto; 2) interventi finalizzati all’acquisizione del Cpi (Certificato di prevenzione incendi); 3) interventi strutturali; 4) lavori di nuova costruzione o completamento. Sempre in materia scolastica, è stata accolta con favore l’iniziativa del presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, di finanziarie un plesso quale segnale della volontà di assegnare priorità alla sicurezza.
A Palazzo san Giorgio il sindaco di Bartolomeo e il responsabile dei Lavori pubblici, l’architetto Giuseppe Giarrusso, sono impegnati a cercare la soluzione giusta indicando il sito (un’area all’interno del Cep), il tipo di struttura (prefabbricata?), e la destinazione (polifunzionale). Dardo
Molise terra non solo di “inciuci” di Massimo Dalla Torre Eccoci nuovamente in vostra compagnia per continuare a scrivere di quanto sta accadendo nei palazzi della politica regionale. A quanti hanno manifestato gradimento ai nostri articoli, almeno questo è quello che esterna la gente quando c’incontra per strada, vorremo ribadire, tanto per essere chiari, che quello che scriviamo lo scriviamo, non per acredine verso il “palazzo”, anche perché i personalismi li lasciamo agli altri, lo facciamo esclusivamente per dare voce a chi voce non ha, ma soprattutto per tenere alto il livello di guardia nei confronti di chi crede di essere “il signore del castello” e nel Molise di “ca-
stellani” ve ne sono fin troppi. Baruffe tra “nobili di campagna”, si fa per dire nobili, perché nella fattispecie la nobiltà è una parola grossa, che evidenzia inquietudine, protagonismo e rivalsa assoluta. Baruffe e litigi che ogni giorno di più prendono corpo tanto da poterle annoverate nella categoria dei “gialli”. I quali, sono fondati sulla capacità di distrarre l’opinione pubblica dai mali che opprimono e offendono il Molise. Gialli con trame talmente squallide che, questa è l’assurdità della cosa, hanno la capacità di mitigare la gravità della situazione. Trame che si palesano soprattutto grazie all’intesa sempre più evidente tra le alte sfere che governano questa nave
senza timoniere e alcuni esponenti di spicco della destra, anch’essa in un mare di procelle. Personaggi che, ironia della sorte, si dicono pronti a scendere in campo avverso, in vista delle elezioni di maggio, e poi fanno “comunella” con l’avversario, fregandosene altamente dei destini dei Molisani. Cose che, nella dannosità e nell’assurdità alquanto imbarazzante, denota spregiudicatezza disarmante e poca oculatezza da parte dei protagonisti a dimostrazione che “il lato oscuro del potere ammalia”. Un rebus cui fra Guglielmo da Baskerville, protagonista de “in nome delle rosa”, non saprebbe dare la soluzione definitiva. Insomma caos che si aggiunge a caos. Confusione
che tra l’altro, ha trovato l’humus ideale nella “faida” che si è scatenata in casa PD. “Guerra tra casati” che potrebbe vedere a breve, anche se da qualche giorno regna una calma apparente, l’azzeramento e la sfiducia verso alcuni esponenti di spicco della giunta regionale che, a nostro giudizio operano bene affinché il Molise esca dal pantano che ci ha relegato agli ultimi posti delle classifiche economico-finanziare. Una “Resa dei Conti” mascherata dalla necessità di svecchiamento e rinnovamento che si contrappone al conservatorismo assoluto. Cosa che applica appieno il fine “giustifica il mezzo” di Machiavellica memoria che invece vorremo affidare, con la speranza di non irritare nessuno, visto che le vendette sono all’ordine del giorno, alla saggezza e alla sagacia di un proverbio popolare: “Quando gli asini litigano i barili, si rompono”.
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Rimpasto Giunta: 7 marzo 2014
Frattura tenta la strategia dei numeri per far fuori Scarabeo ma i conti non tornano
si attende Facciolla che entra nel Pd Esecutivo bloccato fino al tesseramento del braccio destro del governatore in quota Fanelli
Giunta è servito ma solo a metà. Il governatore Frattura ha lasciato il gioco a bocce ferme: gli assessori sono tutti lì, tutti bloccati in attesa di conoscere il proprio futuro. Cosa si sono detti Ruta e Frattura venerdì scorso, nel giorno in cui il governatore doveva azzerare l’esecutivo regionale? Non si sa. Ma di certo Ruta avrà utilizzato la stessa tecnica di inizio legislatura: se togli Petraroia e Scarabeo, o anche uno solo di loro, non mantenendo fede all’accordo pre elettorale firmato, il Pd in Consiglio regionale ti darà un appoggio esterno. Ossia voterà i provvedimenti come riterrà più opportuno. Parole che avrebbero portato Frattura a fermare i passi avanti per elaborare un nuovo esecutivo. Fermare sì, ma solo momentaneamente nel tentativo di studiare a tavolino, con i suoi fedelissimi, un via di fuga al tunnel senza uscita prospettato da Ruta. Cerchiamo di capire come. Frattura deve mantener fede
al patto con il Partito Democratico che prevede due punti fermi: inserire due assessori e rispettare il manuale Cencelli (ossia scegliendo chi ha preso più voti). Regole che, stando così le cose, prevedono in ogni caso Petraroia e Scarabeo in Giunta. Ma se nel Pd si tesserasse l’assessore Vittorino Facciolla? Cavolo, si dirà, ma Facciolla fa già l’assessore! Certo, risponde Frattura, ma se Facciolla si tessera nel Pd, e lo farà al momento giusto, il governatore rispetterebbe il patto preelettorale firmato con il suo partito. Anzi, andrebbe oltre. E vediamo perché. Il Pd, dopo la nuova leadership regionale, è diviso in due tronconi: 50% sta con la Fanelli (e con Frattura), l’altra metà con il gruppo Ruta. Con il tesseramento di Facciolla, il buon Frattura potrebbe fare questa proposta: basta con le differenze interne. In Giunta mi metto due assessori del Pd legittimati dal manuale Cencelli scegliendo uno in quota Fanelli (ossia Facciolla che pur essendo stato eletto in una lista civica ha preso 3.711 voti), uno in quota Venittelli. Ma sia Scarabeo che Petraroia sarebbero in quota Venittelli (gruppo Ruta). Chi dei due quindi uscirebbe dall’esecutivo? Quello che ha preso meno voti: Petraroia ne ha 3.387, Scarabeo ne ha 2.768. L’idea di Frattura, così ad occhio e croce, potrebbe andare. Se non fosse per una pecca: le quote percentuali. E qui i conti non tornano perché Facciolla e Petraroia hanno preso il 2% nella circoscrizione di Campobasso, Scarabeo ha preso il 5% nella circoscrizione di Isernia. Insomma, per fare l’assessore si può anche prescindere dai voti (vedi gli assessori esterni come Nagni o la possibile quota rosa in capo a Patriciello), per cacciare un esponente dall’esecutivo ci vogliono i voti (ossia chi ha preso più preferenze va fuori). giorug
Precari Protezione, troppe disparità
Il coordinamento dei lavoratori contesta le scelte della Regione
CAMPOBASSO. "In riferimento alla determina del Direttore dell'Agenzia Regionale di Protezione Civile n. 11/P.S. del 28/02/2014 e pubblicata sul sito istituzionale dell'ARPC in data 03/03/2014, questo Coordinamento di nuova costituzione, manifesta la totale contrarietà rispetto a quanto previsto nella predetta Determina". Si legge così nella nota di protesta inoltrata al presidente della Giunta, Frattura e al direttore dell'agenzia di Protezione civile. "Nei fatti, nonostante quanto sottoscritto nel corso dell'ultimo tavolo tecnico tenutosi presso il palazzo di Governo, alla presenza del Prefetto di Campobasso, il giorno 10 Febbraio 2014, (vedasi Determina del Direttore ARPC n. 7 del 12 feb 2014 "allegato C" – albo pretorio ARPC) è palese che vi è stata una totale difformità d'intenti, eliminando in concreto 110 lavoratori che non sono stati inclusi nella succitata Determina del 28/02/2014, e quindi non più contrattualizzati. Inoltre, nulla si dice
in merito alla turnazione degli stessi lavoratori, così come stabilito nel predetto tavolo tecnico del 10 Febbraio. E' evidente, quindi, che la disparità di trattamento risulta palese e pertanto il Coordinamento, al fine di tutelare i diritti di tutti gli aderenti, ha deciso di attuare ogni iniziativa opportuna, senza escludere, prioritariamente, le vie giudiziarie. Alla luce della grave crisi che sta attraversando la nostra Regione, è quanto meno inopportuno tutelare solamente 100 lavoratori (che nel frattempo a seguito di vari "mercanteggiamenti" sono diventati 110 o forse di più, non è dato saperlo!!! La situazione è in continua evoluzione!!!), oltretutto per un periodo esiguo di 4 mesi, e gettare nello sconforto altri 110 dipendenti che hanno maturato negli anni competenze professionali e tecniche necessarie e indispensabili, anche ai fini di una certa celerità nella conclusione delle procedure di ricostruzione post sisma".
La sindachessa manda a monte lo Statuto e nomina 25 membri nella segreteria invece che 15
Micaela Fanelli calpesta le regole del Partito Democratico
CAMPOBASSO. La notizia è stata divulgata da Isernianews: Micaela Fanelli rottama le regole. All'interno dell'organo di partito si contano 25 membri quando il numero massimo sarebbe pari a 15. Solo due giorni prima i componenti erano 23, tra cui l'imprenditrice Sabrina Ricci, poi misteriosamente depennata e sostituita con ben tre persone. La segreteria della nuova guida del Pd, si legge sull’online, è partita all'insegna di almeno quattro nodi da sciogliere: i nomi e il numero dei componenti; il perché siano stati cambiati dalla sera alla mattina; il perché siano stati inseriti soggetti non iscritti al partito; il perché sia stato violato lo Statuto del Pd. Ma andiamo con ordine per capire cosa sia accaduto da quando il sindaco di Riccia ha vinto le Primarie contro Laura Venittelli. Domenica scorsa, 2 marzo, la Fanelli comunica i nomi dei membri della segreteria attraverso una nota ufficiale: ne fanno parte 23 persone. Passano 48 ore e la Fanelli, per motivi assolutamente misteriosi, cambia le carte in tavola e, dalle colonne di Facebook, in barba al comunicato ufficiale, posta i nomi della nuova segreteria con 22 conferme. Viene depennato solo il nominativo di Sabrina Ricci sostituito con tre innesti: Liberatore, Petracca e Laurelli. Una dimenticanza? Un errore? La necessità di mettere una pezza? O, Sabrina Ricci a parte, un'esplicita volontà di violare le regole? Già, perché la Fanelli, in ambo i casi, calpesta il comma 3 dell'articolo 15 dello Statuto del Pd, che statuisce letteralmente come "La composizione numerica delle direzioni e degli esecutivi, a tutti i livelli, non può essere superiore a quella dei corrispondenti organismi nazionali di cui agli art. 7 e 8 del presente Statuto". In altre parole, la segreteria dovrà contare "non più di quindici membri". La circostanza, passata nel silenzio generale, sarà sfuggita con ogni probabilità anche alla neo presidente del Pd, Laura Venittelli, che ha già presentato ricorso contro l'elezione della Fanelli dopo il caso Riccia (oltre 1.500 votanti in 12 ore con un solo seggio, con una media da record che ricorda il caso di Diamante, in Calabria, anch'esso oggetto di ricorso). Ultimo aspetto: sia la segreteria da 23 membri che quella da 25 annovera al suo interno Cosmo Tedeschi (ex vicesegretario regionale Idv e oggi responsabile dello Sviluppo Economico del Pd) e Alessandro Aceto (già candidato alle Regionali 2013 con Sel). Trattandosi del massimo organo di indirizzo politico, la prassi ha sempre voluto che, al suo interno, fossero nominate persone rigorosamente iscritte al partito nei termini previsti. Come si vede, la rottamazione tanto sbandierata riguarda le regole, più che le facce.
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7 marzo 2014
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Poste, una chiusura dissennata In Molise nessuna amministrazione ha ritenuto ricorrere avverso i tagli
CAMPOBASSO. La scomparsa progressiva degli uffici postali diffusi sul territorio (perché questo non è che l’inizio…) è cosa preoccupante: fa sì che luoghi e strutture geografiche (le Poste) radicati nel DNA di ciascun peculiare paesaggio urbano, con alcune loro funzioni “sociali” (gli anziani che ritirano direttamente la pensione, senza imposizione di accrediti automatici; la possibilità che essi hanno, anziani, di andare presso l’ufficio abbastanza vicino a casa in un luogo comunque “famigliare”, dove conoscono l’impiegato, magari chiedono qualche consiglio sul risparmio, come impiegarlo…)… ebbene tutto questo sembra che debba scomparire del tutto (perché già lo è, quasi scomparso, ma non ancora del tutto). Se la modernizzazione e il risparmio sulla spesa (ammesso che sia vero) impone scelte drastiche che cambiano antropologicamente il vissuto delle relazioni sociali con gli enti pubblici di un luogo (le Poste, il Comune, gli uffici delle imposte, dell’Enel, del gas… di ogni servizio) è pur vero che va ripensato e progettato con un’alternativa credibile a quel “luogo di servizi” che viene estirpato in quest’epoca di globalizzazione: cioè è sufficiente l’accredito automatico della pensione con un prelievo in bancomat? (…e se voglio avere
qualche informazione? … se quel luogo era un punto “di comunicazione” nel quale individuavo un impiegato, un funzionario di mia fiducia?…e pure un punto di “socialità”, dove trovare persone dello stesso quartiere, borgo, paese…); è sufficiente l’uso di internet dalle abitazioni (per chi ne è in grado, creando luoghi virtuali di comunicazione, come la mail o blog come questi, che francamente hanno tutti i limiti che possiamo immaginare…)? Già in passato studiosi, sociologi, avevano lanciato il loro grido di allarme per l’inizio della scomparsa che stava avvenendo nei piccoli paesi di montagna degli uffici postali (tra l’altro in un contesto storico di allora dove la funzione delle Poste era strategica nella vita di ciascuno; non come ora che le Poste cercano di vendere allo sprovveduto cliente un po’ di tutto: dai titoli finanziari, ai libri, giocattoli, telefoni, cd e non sappiamo che altro…). Perché, la scomparsa dell’ufficio postale locale significa appunto perdere la possibilità di un contatto diretto (raggiungibile, a piedi, in bicicletta…) con un luogo che dà “servizi”, in un contesto non anonimo ma di conoscenza diretta tra “fornitore” e “cliente”. Oggi, purtroppo, il tutto è diventato realtà.
Uffici per l'Impiego, 62 unità a rischio
Chiesto l'intervento della Giunta regionale. La mozione è di Totaro CAMPOBASSO. La scadenza, il prossimo 31 marzo 2014, dei progetti esecutivi relativi al Masterplan dei servizi per il lavoro e dei piani organizzativi dell'area della ricollocazione, finanziati con le risorse afferenti il POR Molise FSE 20072013, determinerà la cessazione degli incarichi per 62 lavoratori e dei relativi servizi amministrativi, di assistenza tecnica e consulenziale presso i Centri per l'Impiego di Campobasso, Termoli ed Isernia, i cui profili professionali sono specifici,
non previsti nella pianta organica del personale di ruolo dei Centri per l'Impiego, la maggior parte dei quali opera presso i servizi pubblici per l'impiego da almeno dieci anni. Per questo, il consigliere regionale del Pd, Francesco Totaro, ha presentato una mozione per chiedere alla Giunta regionale di intervenire. "La cessazione degli incarichi a tempo determinato e la collocazione a riposo di alcuni dipendenti del personale di ruolo, per raggiungimento del requisito pensionistico, pregiudicherà la realizzazione dei servizi che saranno previsti nell'ambito del nuovo Programma comunitario "Youth Guarantee". La mozione presentata dal Partito Democratico mira ad impegnare la Giunta Regionale affinchè accerti urgentemente le risorse regionali non spese, derivanti dai residui di cui al Programma Operativo Regio-
nale FSE – ASSE II – Occupabilità (Programmazione 2007/2013), al fine di impegnare le somme necessarie a finanziare la proroga dei servizi per il lavoro erogati dai Centri per l'impiego fino al 31 dicembre 2014. L'esecutivo regionale è stato inoltre sollecitato a inviare una richiesta urgente al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali di anticipo dei contributi da programmare a carico del bilancio dell'unione Europea ai sensi del comma 219, lett. d), art. 1 della Legge di Stabilità 2014 (Legge n. 147/2013) per finanziare i servizi per il lavoro erogati dai Centri per l'Impiego di Campobasso, Isernia e Termoli, al fine di consentire l'espletamento delle nuove attività previste dalla Giunta Regionale del Molise (nuove direttive in materia di stato di disoccupazione) e dal Programma comunitario "Youth Guarantee".
Guardie mediche abbandonate a se stesse Riapre la polemica sui servizi garantiti dai medici in turnazione
CAMPOBASSO. Nei mesi scorsi la questione dei medici delle guardie mediche e la necessità di una riorganizzazione del servizio sul territorio, era tornata prepotentemente alla ribalta. Poi, però, il silenzio è calato su questa vicenda. Al contrario, proprio alla luce della bozza del piano sanitario, bisognerebbe tornare a riprendere l'argomento. L'ipotesi di rimodulazione delle Guardie mediche in Molise, che prevede una razionalizzazione del servizio finalizzata al risparmio con l’eliminazione di postazioni oggi esistenti in alcuni comuni, pone l’atten-
zione sulla proposta organizzativa che se venisse confermata - comprometterebbe la copertura territoriale della continuità assistenziale e determinerebbe un aumento dei ricoveri ospedalieri e del ricorso alle prestazioni del servizio di emergenza – urgenza. In Molise, è pur vero, così come per altre realtà territoriali, l'indice di presenza sul territorio di medici per pazienti è tra i più alti. Altrettanto vero, però, è che in molti comuni della regione, soprattutto nelle aree interne e in quelle zone che presentano maggiori difficoltà di collegamento, i presidi di guardia medica costituiscono
spesso l’unico riferimento sanitario nelle ore notturne e nei giorni festivi. Pertanto la riorganizzazione del servizio di guardia medica dovrebbe avvenire sulla base di criteri che tengano conto del fabbisogno dell’utenza e della funzionalità territoriali. La questione torna, così, di stretta attualità proprio nel momento in cui erano stati proprio i medici di guardia medica a sollecitare la Regione ad assumere provvedimenti in merito ad un migliore e diverso criterio di ripartizione sul territorio per garantire una migliore funzionalità del servizio.
Troppo spesso operanti in strutture di fortuna, privi anche dei più elementari servizi le guardie mediche hanno garantito, comunque, prestazioni efficacie e, soprattutto, immediate. Oggi, per una politica di ridisegno del sistema, si rischia di privare ancora di più il territorio di punti di guardie mediche a scapito di quanti abitano nei centri più piccoli tra l'altro mal collegati tra di loro. La soppressione di alcuni di loro, pertanto, porterebbe a un dilatamento delle zone da servire con grave nocumento per la tempestività dell'intervento stesso.
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7 marzo 2014
Scuola, il caos di Petraroia
L'assessore scrive l'ennesima lettera ma il Piano di dimensionamento è sospeso
CAMPOBASSO. Il Governo stanzia i fondi per l'edilizia scolastica ma la Regione Molise non ha ancora il Piano di dimensionamento scolastico. Significa che i soldi potrebbero andare a edifici scolastici pronti per essere chiusi. E cosa fa l'assessore Petraroia? Scrive l'ennesima lettera al Ministro. Ma quel Piano sospeso al Tar non è, forse, carente? Non è stato dettato, anche, da incongruenze e garantire dirigenti? E oggi perchè a pagare dobbiamo essere noi tutti e, soprattutto, la funzionalità degli istituti scolastici? Sembra di rivivere la triste e brutta storia dell'Università del Molise alla quale sono stati tagliati fondi,
cancellato il Parco Tecnologico e Scientifico e il Consorzio Universitario. E l'assessore all'Istruzione Petraroia, pensa a scrivere al Ministro. Senza il dimensionamento persiste il rischio che lo Stato continui a finanziare interventi su scuole destinate a chiudersi, con un dispendio di risorse irragionevoli al quale si è assistito per anni con progetti di adeguamento sismico, di innovazione digitale e di strutture di supporto che costituiscono un monumento all'ignavia. La nota esplicativa del Provveditorato agli Studi del Molise del 04 marzo scorso conferma che in caso di accoglimento dei ricorsi sul dimensionamento scolastico da parte del TAR non ci sarà nessun vincitore, si tornerà a n. 82 autonomie al posto delle n. 54 concordate con il Ministero, rimarranno n. 41 autonomie sottodimensionate senza dirigenti a tempo pieno, si perderanno posti di lavoro, non saranno assunti gli 11 dirigenti vincitori di concorso, si bloccheranno i trasferimenti del personale, si dovranno rifare le graduatorie, si rinvierà la costruzione dell'anagrafe degli edifici da mettere in sicurezza e l'anagrafe degli studenti, e si creeranno problemi di funzionalità e disservizi per 43mila studenti e 6.500 docenti, personale ATA, DSGA e dirigenti. Ma l'assessore Petraroia sa che suo compito, come delegato all'Istruzione, comporta l'assunzione di provvedimenti concreti e afferenti alla realtà territoriale? Non quella dello scrivano.
"No al parco eolico a ridosso del sito di Altilia" Interrogazione dell'on.Leva. “Bisogna impedire che venga danneggiato un patrimonio”
CAMPOBASSO. Il deputato molisano del Pd, Danilo Leva, interviene sulla questione della possibile installazione di pale eoliche nei pressi del sito archeologico di Sepino – Altilia con un’interrogazione atta a sapere quali iniziative il Governo centrale intenda adottare a tutela del parco archeologico ma anche a tutela delle prerogative della Regione Molise, verosimilmente‘violate’ da parte della Regione Campania. Nel testo dell’interrogazione l’onorevole Leva, ripercorrendo le tappe della vicenda – dall’attivazione di una conferenza dei servizi da parte della Campania per ottenere il via libera alla realizzazione di un impianto eolico nella Valle del Tammaro, alla mancata convocazione al tavolo di Regione Molise e Direzione regionali dei Beni Culturali, nonostante le stesse ne avessero avanzato richiesta – evidenzia come il progetto presentato dalla Regione Campania insista in prossimità del parco regionale del Matese e nelle vicinanze del sito Sapinum-Altilia, il cui territorio è sottoposto a vincolo paesaggistico ed è peraltro attraversato dall’antico percorso tratturale Pescasseroli – Candela. Fatte queste considerazioni, il deputato Pd auspica che l’intervento diretto del Governo nella questione possa scongiurare l’installazione di pale eoliche. “Bisogna impedire – afferma Leva – che venga danneggiato l’immenso patrimonio storico-culturale di questa Regione”.
La Lettera Ciao Dardo, per il Distretto militare di via Verdone nella nostra ormai deserta città capoluogo, vorrei indicare un progetto che sicuramente non sarà condiviso: utilizzare l’ormai deserta struttura a favore dei cittadini che amano il corso come luogo di incontri amichevoli. Se si abbattesse il muro che mantiene il cancello su Via Scatolone avremmo una grande area che comprenderebbe Piazza della Repubblica e via Petrella, con ingresso alla Villa De Capoa, e tutti i locali del Distretto a piano terra, compresa la Piazza d’armi, potrebbero essere aperti a botteghe artigiane e negozi, ed inoltre lo spazio potrebbe essere utilizzato da giovani artisti. Poi, volendo andare sulle nuvole, si potrebbe creare una galleria che porterebbe al vecchio Romagnoli dove ... e mi fermo. Che ne dici? Poi a proposito delle ferrovie, visto che non si risolve una rotaia, si potrebbero mettere su un carro, attaccato alle famose 663, dei cavalli da soma che interverrebbero quando la locomotiva è stanca.....Un saluto Aldo Abbazia ______________ (Ndr) - Dico che sono idee brillanti e fattibili. Che appartengono ad un cittadino solerte e volitivo ma assenti nelle menti sclerotizzate dei vecchi e giovani ammini-
stratori che di Campobasso hanno fatto scempio lasciandosi andare al nullismo. Dico che un’amministrazione con gli attributi chiederebbe al ministero della Difesa di dimostrare che l’immobile di Via Verdone, costruito sul suolo comunale ceduto gratuitamente, ma con la clausola che una volta finita la destinazione militare sarebbe tornato alla fonte, svolge funzioni attinenti alla difesa. Dubito che da Palazzo san Giorgio parta la richiesta di un chiarimento e di una dimostrazione in tal senso. Eppure, i presupposti perché il Distretto torni ai campobassani ci sono tutti. E sarebbe davvero facile, come tu immagini, creare le condizioni per un’area urbana aperta, ampia, qualificata. A proposto delle ferrovie, qualcosa si sta facendo per indurre Trenitalia e Rfi a tenere in considerazioni le esigenze di mobilità dei molisani. Un sentiero impervio, sul quale si vanno muovendo con buona lena l’assessore regionale Pierpaolo Nagni e il direttore dell’area 4, l’ingegnere Rodolfo Cocozza. Il tuo richiamo alla famose locomotive a vapore 663 non è affatto “impertinente”. Siano a quelle condizioni, con la sola variante di essere passati dal carbon fossile al gasolio (e vorremmo passare all’elettrificazione), e dalla vecchie vetture a quelle meno vecchie, ma pur sempre vecchie se paragonate al materiale rotabile che circola nel resto d’Italia. Noi, però, siamo il Molise. Con rinnovata stima e cordialità Dardo
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Campobasso
7 marzo 2014
Parco Foce, gara deserta: il Comune ci riprova e abbassa il canone di 300 euro Da 850 si passa a 550 euro mensili per gestire la struttura realizzata all’interno dell’area da adibire a punto di ristoro e promozione turistica Tempi duri per l’amministrazione che non riesce a piazzare l’immobile realizzato all’interno del Parco Foce, una struttura che potrà essere trasformata in punto di ristoro e di promozione turistica. La prima gara, infatti, è andata deserta ed allora l’amministrazione ha deciso di riprovarci abbassando di trecento euro il canone mensile e sperando che, questa volta, qualcuno si faccia vivo. Il prezzo a base di gara è passato da 850 euro, richieste inizialmente. a 550 euro. L’amministrazione ha dovuto per forza riproporre la gestione della struttura perché la ristrutturazione dell’intera area e dell’immobile realizzato all’interno del Parco Foce sono frutto della collaborazione tra Comune e Provincia che ha fornito un supporto finanziario. La sottoscrizione dell’accordo di programma per costituire ed avviare il progetto di interventi per la valorizzazione
naturalistica, turistica ed ambientale dell’area Foce risale al 2006. Gli interventi hanno riguardato principalmente la ridefinizione della rete sentieristica originaria, l’illuminazione, la realizzazione di speciali attrezzature per il ristoro ed il riposo dei fruitori, la realizzazione di una struttura da destinarsi a punto di ristoro e di promozione turistica e l’apposizione di cartellonistica sia indicativa che didattica. Terminati gli interventi la Provincia di Campobasso ha riconsegnato definitivamente l’area al Comune che, sempre per concretizzare l’accordo di programma ha indetto la gara per l’affidamento della struttura fissando quale canone di concessione minimo da porre a base di gara la somma di 850 euro mensili. Dopo il flop, la decisione di indire una nuova gara e di abbassare il prezzo. TeMa
Camera commercio, il patrimonio informativo
Campodipietra: 13 anni di Eternit
Da oggi cambia la visura camerale: più chiara accessibile ed affidabile
Un'interrogazione è stata presentata in Consiglio regionale
CAMPOBASSO. Da oggi gli utenti del Registro Imprese della Camera di Commercio di Campobasso (aziende, amministrazioni, professionisti, cittadini) possono consultare le visure in modo più semplice ed efficace grazie alla nuova veste grafica e ad una nuova impaginazione. La ‘nuova visura’ diventa più fruibile in tutti i suoi contenuti. Sulla prima pagina sono evidenziate le principali informazioni dell’azienda (dati anagrafici ed economici, le informazioni relative all’attività esercitata e un riepilogo dei documenti e delle certificazioni). Tramite l’indice navigabile si accede alle informazioni da approfondire ottenendo un’immediata sintesi dei dati attraverso semplici prospetti riassuntivi. Nella prima pagina è inoltre indicato il QR Code, cioè il nuovo codice identificativo dei documenti ufficiali della ca-
CAMPOBASSO. Il MoVimento 5 Stelle ha depositato un'interrogazione per fornire risposte alla comunità di Campodipietra circa la situazione relativa al sito in Località Selva, vista la pericolosa condizione in cui versa la struttura della ditta “Fasolino carni”, situazione che, preoccupantemente, si protrae ormai da 13 anni. Infatti la copertura dei suddetti capannoni in cemento-amianto o Eternit, risultano crollati e conseguenzialmente spezzati nonché abbandonati all’azione degli agenti atmosferici, rappresentando quindi la tipica condizione di rischio per questo tipo di strutture in quanto, le onduline in Eternit, se lesionate, liberano nell’ambiente le proprie fibre altamente cancerogene. Già nel 2001, ‘A.R.P.A. Molise, effettuò un primo sopralluogo presso i capannoni in questione, praticando i relativi prelievi di campioni di materiale di cemento- amianto. L’analisi dei suddetti campioni evidenziò la presenza di numerose fibre affioranti di tipo crocidolite, crisotilo e amosite; inoltre, il sopralluogo, appurò lo stato di avanzato degrado della struttura. Pertanto, come si evince dalla relazione ufficiale, l’A.R.P.A. Molise ravvisò l’esistenza del rischio per la salute pubblica e, di conseguenza, il Comune di Campodipietra fece redigere un progetto per la bonifica ma, non disponendo della cifra necessaria allo svolgimento dei lavori (circa €75.000), ne chiedeva il finanziamento sia alla Regione Molise che alla Provincia di Campobasso. Dopo ulteriori sopralluoghi nel 2007 prima e nel 2012 dopo l’A.R.P.A. Molise accerta nuovamente che “tutto il complesso aziendale appare abbandonato a se stesso in condizioni di completo disfacimento”. Dopo 13 anni nulla è cambiato! Un immobilismo delle istituzioni decisamente preoccupante, aggravato dal fatto che il sito, già dal 2001, venne indicato dall’Agenzia come un “rischio per la salute pubblica”.
mera di commercio, grazie al quale chiunque può verificare la corrispondenza tra il documento in suo possesso e quello archiviato dal Registro Imprese al momento dell’estrazione. La lettura del QR Code avviene tramite l’app "RI QR Code" realizzata da InfoCamere e scaricabile gratuitamente dai principali store o dal portale delle Camere di Commercio registroimprese.it. “L’obiettivo – spiega il Presidente della Camera di Commercio di Campobasso Amodio De Angelis– è incrementare l’accessibilità del patrimonio informativo della nostra Camere di Commercio, strumento di trasparenza e di legalità nel mondo dell’economia. L’Ente camerale, infatti, oltre a essere all’avanguardia sul fronte dell’innovazione tecnologica, è in prima linea nel dare risposte veloci e concrete al mondo imprenditoriale locale “
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
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CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
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Campobasso
7 marzo 2014
La bandiera della provvisorietà sventola e garrisce sul municipio
Il concorso per la dirigenza dell’area 2 di Palazzo san Giorgio tra esposti, denunce e ricorsi Il sindaco Di Bartolomeo, costretto a sopperire all’assenza della dottoressa Gallinaro nella nomina del sostituto per mandare avanti i servizi finanziari e tributari, minaccia azioni di responsabilità Da un decreto del sindaco Di Bartolomeo del 5 marzo, è facile rilevare come sia in grave difficoltà con i servizi e le strutture interne. Costretto, pertanto, in prima persona, a tamponare falle a destra e a manca. Non gliene va bene una al primo cittadino in questo finale di mandato se ai problemi interni di inagibilità, deve aggiungere le difficoltà a salvaguardare la sua ricandidatura. Per la quale viene spontaneo chiedere, visto gli accadimenti e le difficoltà che gli piovono addosso,” Ma chi glielo fa fare?”. Questi dei primi giorni di marzo sono particolarmente impegnativi per l’amministrazione civica alle prese con il consuntivo 2013, con il bilancio di previsione, col patto di stabilità, la relazione di fine mandato, le scadenze, le responsabilità (non solo politiche). Il venir meno della presenza e del contributo professionale del dirigente dell’area 2 – Servizi finanziari e tributari – Maria Veronica Gallinaro, lo ha mandato in bestia e il disappunto, senza perifrasi e addolcimenti linguistici, è, come diciamo, trascritto a chiare lettere nel decreto sopra accennato. Alla dirigente, già assente dal
servizio dal 28 febbraio, viene addebitato la mancata nomina di un sostituto per garantire il funzionamento del servizio, e quella di una Posizione organizzativa all’interno del settore. Competenze e responsabilità omesse, dice il sindaco, che lo hanno costretto a intervenire e a nominare lui un sostituto, “per garantire il funzionalmente del servizio”, nella persona di Vincenzo De Marco. Una soluzione
Tagliato il pino secolare per fare spazio alla rotonda
CAMPOBASSO. La Campobasso che scompare. Anche il pino secolare che delimitava l'accesso a viale del Castello è stato abbattuto per fare un po' di spazio in più alla rotonda inventata in quell'area. Un ulteriore sfregio all'immagine di una città sempre più sbiadita che ha perso i suoi connotati.
tampone, urgente; se si vuole, anche istintiva, che conferma la penuria di risorse umane alternative all’interno del Palazzo. Probabilmente le relazioni umane e professionali risentono della carenza di empatia. Troppi umori contrastanti, troppe discrezionalità, scarsa tutela dei ruoli e delle responsabilità hanno segnato il percorso amministrativo che fa capo alla maggioranza di centrodestra. Il decreto
certifica inequivocabilmente lo stato di provvisorietà che vige e vive a Palazzo san Giorgio. Alle “defezioni” dirigenziali, alle nomine dovute e non fatte, si devono aggiungere le riunioni consiliari sistematicamente deserte e le spaccature all’interno della giunta con due assessori, Gesualdo e Cefaratti, in bilico tra il dimettersi o essere cacciati, comunque in una condizione politica e amministrativa quantomeno
controversa. Il disappunto del primo cittadino al venir meno del contributo professionale del responsabile dei servizi finanziari e tributari in una fase delicata della vita amministrativa (la redazione del bilancio di previsione), lo ha spinto a riservarsi eventuali azioni di responsabilità nei confronti della dottoressa Gallinaro. La quale, diciamolo, vincitrice del concorso per l’assegnazione della dirigenza dell’area 2, è fatta bersaglio di esposti e di denunce da parte dei concorrenti interni all’amministrazione che la seguono in graduatoria (Santina Melfi, Angelo Ruggi e Francesca Smargiassi). Non bastasse, esposti e denunce fioccano vicendevolmente anche tra questi, a riprova del guazzabuglio che s’è prodotto una volta concluso il concorso con esiti probabilmente non corrispondenti alle attese. Non sono da escludere pertanto sviluppi giudiziari della faccenda. Che l’amministrazione e gli amministratori hanno fin qui dimostrato di non avere la capacità di affrontare, chiarire, e risolvere. La bandiera della provvisorietà sventola e garrisce su Palazzo san Giorgio. Dardo
Elezioni comunali di Campobasso ai nastri di partenza di Avv. Carmen Di Iorio Con l’avvicinarsi della scadenza dei termini per la presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio comunale del capoluogo di Regione, si iniziano a delineare gli schieramenti in campo. Ad oggi sono quattro le liste che concorreranno per l’elezione del Sindaco: il Movimento 5 Stelle, che ha scelto con il suo metodo il candidato Gravina; il centro sinistra, che si accinge a designare il suo candidato con le primarie; il sindaco uscente, Di Bartolomeo; l’outsider Saluppo con le sue liste civiche. Prima di sviluppare alcune considerazioni su questo scenario, bisogna fare i conti con un sottobosco che, come un avvoltoio, si aggira sulla città, pronto a entrare nella competizione a fianco del candidato che aprirà le proprie porte ai suoi voti o del cavaliere bianco che, con il suo aiuto, spariglia le carte. Proprio questo sottobosco, rappresenta il vero pericolo da cui gli elettori, ma anche gli schieramenti in campo, devono guardarsi: una caduta di senso, nella sua indifferenza alla cura del bene comune (che è il bene di tutti) e nel riproporre la dicotomia tra interesse individuale ed etica pubblica. Questo sottobosco presenterà il conto e potrà permettersi di riproporre, sulla base delle sue convenienze, quella instabilità politica e quella ingovernabilità che caratterizzano la scena politica comunale e regionale da diverse legislature. Costoro sono portatori di un relativismo politico che tutto omologa e, per l’effetto, diventa indifferente se stare a destra o sinistra, di lato o al centro: tutto si converte in lotta per il potere a garanzia di interessi individuali e settoriali e in occupazione di posizioni di controllo, senza offrire il giusto supporto ai processi positivi di sviluppo della società campobassana e molisana. Anche papa Francesco ha segnalato, tra i pericoli che minacciano la democrazia, il neoindividualismo possessivo: un individualismo libertario ed edonista, asociale e amorale. Tornando agli schieramenti in campo, le
differenze sono notevoli: - il Movimento 5 stelle ha presentato il suo candidato scegliendolo con il suo sistema basato sulla rete, senza presentare però né un programma, né un progetto per la città, facendo affidamento esclusivamente sul brand del Movimento che garantisce una rendita di voti; - il centro sinistra sceglierà il suo candidato sulla base delle primarie, sistema sicuramente più aperto della rete, ma anche qui, si è chiamati a scegliere la persona, mentre l’idea di città, di comunità, viene dopo; - il sindaco uscente, dal suo punto di vista, chiede ai suoi concittadini, con il voto, un giudizio sul suo operato e la fiducia per continuare sulla strada intrapresa; - infine, il candidato Saluppo, sostenuto da diverse liste civiche, si presenta proponendo un progetto e un’idea di città rivolti a quella che una volta veniva definita società civile. Quest’ultimo rappresenta, a mio avviso, la possibilità di un vero rinnovamento, in quanto esce dagli schemi tradizionali e dai rituali dell’odierno teatrino politico, forte della assenza, all’interno del suo schieramento, di politici “professionisti”. In questa prospettiva, anche le primarie, più volte sollecitate, perdono di significato perché esse hanno una logica, all’interno di schieramenti precostituiti, solo se vi è una proposta da presentare al vaglio dei cittadini. Sembra, invece, per come si stanno presentando che le primarie rappresentano una moda, anzi, per dirla con don Giussani, “è come se non ci fosse più nessuna evidenza reale se non la moda, perché la moda è un progetto di potere”. In conclusione di questa mia breve e parziale analisi, i cittadini di Campobasso, a maggio, avranno la possibilità scegliere la novità di un progetto integrato e con una visione a lungo termine, che non esclude nessuno, che da una speranza alla città e che propone un’idea di presente per costruire il futuro.
ISERNIA
ANNO X - N° 55 - VENERDÌ 7 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Isernia
7 marzo 2014
Tasse evase per 7 milioni, denunciato I controlli della Finanza hanno portato alla scoperta del giro di un imprenditore di Isernia ISERNIA. A seguito di indagini, le Fiamme Gialle di Isernia hanno denunciato un imprenditore isernino che dal 2010 al 2012, ha omesso di presentare le dichiarazioni fiscali ed occultato tutta la documentazione amministrativo-contabile dell'azienda. L'imprenditore pentro, che operava nel settore edile e delle pulizie industriali, al fine di evitare controlli, aveva trasferito in maniera fittizia la proprietà dell'azienda intestandola ad un prestanome romano, questo senza fissa dimora è risultato irreperibile, inoltre avrebbe spostando la sede legale della società a Roma ad un indirizzo che è risultato appartenere ad un parrucchiere. Oltre alla tassazione evasa per oltre 7 milioni di euro, l'isernino non aveva nemmeno versato l'Iva per un valore corrispondente a circa 2 milioni di euro. Il rappresentante della società ed il prestanome sono stati denunciati alla procura della repubblica di Isernia per i reati di omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali e di occultamento delle scritture contabili.
Prevenzione oncologica, Hera Ambiente, i controlli Aia la manifestazione Soddisfazione è stata espressa A Isernia si svolgerà la XIII edizione dell'evento della Lilt
dal Comitato 'Mamme per la salute'
ISERNIA. Dal 16 al 23 marzo 2014 si terrà la XIII edizione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, uno dei principali appuntamenti della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Istituito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, l’evento ha come obiettivo informare correttamente, sensibilizzare e rendere tutti consapevoli che la Prevenzione rappresenta oggi lo strumento più efficace per i vincere i tumori. Focus particolare di questa edizione è il ruolo dell’obesità e del sovrappeso infantile ed adole-
VENAFRO. Hera Ambiente (ex Energonut) verso l’A.I.A. pubblica. Lo comunicano dal loro sito internet le Mamme per la Salute e l’Ambiente di Venafro., che hanno pubblicato “copia del verbale della Conferenza dei servizi del 05 dicembre 2013, conferenza che si conclude con la determinazione concorde di sottoporre l’impianto ad A.I.A. La nostra associazione aveva presentato proprie osservazioni volte a sollecitare le autorità competenti a dar luogo alla procedura autorizzativa con evidenza pubblica; le motivazioni contenute in dette osservazioni sono state condivise dal Parco Regionale storico agricolo dell’Olivo di Venafro a cui va il nostro grazie. L’azione continua e calzante della nostra associazione, unitamente alla fattiva collaborazione del presidente del Parco dell’Olivo di Venafro e alle indagini che la Comunità Europea continua a svolgere su quanto segnalato dalla nostra Associazione, ha prodotto un risultato importante rispetto alle aspettative di una comunità che vuole veder tutelata la propria salute”.
scenziale come fattore favorente lo sviluppo di tumori. Un numero crescente di studi dimostra infatti che i bambini e gli adolescenti in eccesso di peso o obesi hanno un rischio sostanzialmente aumentato di sviluppare vari tipi di tumore. Anche la sezione provinciale di Isernia aderisce all’iniziativa nazionale e, per l’occasione, ha voluto organizzare una serie di incontri volti a promuovere e diffondere le virtù della “dieta mediterranea”, celebre per le sue proprietà salutari, ed il consumo soprattutto dell’olio extravergine
ISERNIA. Nel pomeriggio alle ore 17:00, presso la sala conferenze del Centro Sociale Sabino D’Acunto, ex Scuola Elementare Ignazio Silone in Piazza Michelangelo ad Isernia, prenderà il via il ciclo di conferenze promosso dall’ASCA (Associazione Solidarietà Cultura Anziani), nell’ambito del “Progetto storia, poesia e musica del nostro territorio”, selezionato e sostenuto dalla Regione Molise. L’iniziativa, voluta fortemente dai soci e
di oliva, testimonial storico della campagna, noto per le sue qualità protettive nei confronti di vari tipi di tumore. Non a caso, il 5 marzo 2014, il presidente della Lilt sezione di Isernia, la dott.ssa Maria Ottaviano, interverrà al Corso di coltivazione e potatura dell’olivo, organizzato dall’Amministrazione Provinciale in collaborazione con l’Arsiam – Agenzia regionale per lo sviluppo dell’agricoltura in Molise, per parlare di “Alimentazione e Salute”. L’appuntamento è, alle ore 19:30, nella sala convegni dell’Ente di via Berta.
Il progetto storia Isernia E' l'Asca ad organizzare il ciclo di conferenze per conoscere il territorio dal Presidente Antonietta Di Bucci, affronterà un arco di tempo che va dalla preistoria all’era fino a tutto il Novecento al fine di veicolare i temi trattati non solo tra gli associati ma anche tra tutti coloro che vor-
ranno approfondire le proprie radici. Il primo dei quattro appuntamenti previsti con cadenza quindicinale verterà sui caratteri generali della preistoria, con particolari riferimenti al prestigioso giacimento
paleolitico di “Isernia La Pineta” a cura di Emilio Izzo, già Coordinatore delle Attività di Comunicazione e Valorizzazione dei Beni Culturali in Molise, e del periodo sannita e romano che ha fortemente caratterizzato il nostro territorio, a cura di Fernando Cefalogli, già Direttore della Biblioteca Comunale “Michele Romano” di Isernia. Per l’intero ciclo di conferenze, visto il forte richiamo culturale e popolare dei temi, è previsto il libero ingresso.
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Termoli
7 marzo 2014
Detenzione di droga, Polizia denuncia un pugliese TERMOLI - La Polizia di Stato, nel corso di mirati servizi di prevenzione e controllo finalizzati al contrasto dello spaccio di stupefacenti, inseguiva e bloccava un uomo di 42 anni di origini pugliesi. Sottoposo a perquisizione personale, gli agenti gli hanno trovato in bocca una bustina contenente 5 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina che è stata sequestrata. L’uomo è stato quindi denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Larino per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupe-
Sel, presentazione del candidato a sindaco
facenti. Sempre a Termoli, il personale del Commissariato, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Larino, ha arrestato un 57enne, responsabile di reati contro la famiglia. L’uomo, già in precedenza sottoposto al provvedimento dell’allontanamento dalla casa familiare, aveva violato le prescrizioni, rendendosi nuovamente pericoloso per le vittime e reiterando quindi il reato che aveva giustificato il precedente allontanamento.
Giornata della donna in Ostetricia TERMOLI - Per iniziativa congiunta della Direzione Sanitaria dell’ospedale San Timoteo e della Divisione di Ostetricia e Ginecologia diretta dal facente funzioni dr. Bernardino
Molinari, l’8 marzo si terrà la I giornata della donna in Ostetricia. Per l’intera giornata, presso i locali dell’ambulatorio divisionale, saranno effettuate prestazioni gratuite. In tale
occasione, alle ore 10, nel piazzale antistante l’ospedale, verranno attivati due “parcheggi rosa”. Si tratta di aree di sosta riservate alle donne in gravidanza.
TERMOLI – Questa mattina alle ore 9,30 nella sede in corso Umberto I, 79, si terrà la conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco di Sel. Il partito prosegue nel suo percorso di trasparenza e di coerenza rispettando i tempi della campagna elettorale. Il candidato sindaco che verrà presentato nel corso della conferenza stampa, infatti, sarà anche il candidato che verrà proposto in sede di primarie.
Ricerca e giovani, in visita Festa della donna in compagnia di Flora Gualdagni alla Neuromed studenti del liceo classico “Perrotta” TERMOLI - In vista della Settimana Mondiale del Cervello, 10-16 marzo, la Fondazione Neuromed accoglie oggi gli studenti del Liceo Classico “G. Perrotta” di Termoli. Una mattinata dedicata alla ricerca e all’approfondimento dei temi legati alle neuroscienze, alla ricerca e degli argomenti vicini alle problematiche vissute dalle giovani generazioni come ad esempio le tossicodipendenze. I circa 60 ragazzi delle classi secondo e terzo Liceo arriveranno al Parco Tecnologico di Pozzilli alle ore 9:30 e, dopo un welcome coffee, seguirà un seminario dal titolo “La Ricerca in Neuromed: dal laboratorio al paziente”. Successivamente gli studenti visiteranno i laboratori del centro ricerche, accompagnati dai ricercatori stessi che spiegheranno loro attività e prerogative della ricerca targata Neuromed. “Da sempre l’IRCCS Neuromed accoglie gli studenti nei suoi laboratori – afferma il Presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa. A seguito della convenzione stipulata con l’Ufficio Scolastico Regionale, abbiamo intenzione di aprire sempre di più le porte dell’Istituto alle nuove generazioni perché fermamente convinti dell’importanza di promuovere ed informare sulle tematiche ed i valori insiti del mondo della ricerca e, perché no, stimolare i ragazzi maggiormente predisposti ad avvicinarsi al settore scientifico. Un obiettivo, quello della divulgazione e dell’informazione, che viene perseguito anche dalla Settimana Mondiale del Cervello in vista della quale anche noi vogliamo avvicinare gli studenti, i cittadini in generale, non solo al mondo della ricerca scientifica ma anche allo studio di uno degli organi del corpo umano meno conosciuto nonostante le numerose scoperte degli ultimi anni. L'IRCCS Neuromed è un istituto d’eccellenza internazionale nell’ambito delle neuroscienze per questo crediamo fortemente nell’iniziativa e crediamo, altresì, nella indispensabilità della divulgazione scientifica a tutti i livelli”. TERMOLI - Il Liceo Scientifico Alfano, l’Associazione donne Fidapa di Termoli e il gruppo “Donne Lettrici” propongono lo spettacolo intitolato “Se dico basta. Ascoltami!” che si terrà questa sera alle ore 21presso il cinema Sant’Antonio. Lo spettacolo viene proposto in occasione della festa della donna e la tematica sul quale si sviluppa è quella del femminicidio, affrontata già con il progetto “Mai nessuna più”, spettacolo che il Liceo Scientifico ha proposto il 27 gennaio per la Giornata della Memoria. “Il tema – spiega Alessandra Benaduce, regista dello spettacolo - significativo e tristemente attuale, ci è parso troppo coinvolgente per rappresentarlo in ambito esclusivamente scolastico”. Da qui l’intento di riproporlo con la partecipazione, accanto agli studenti, di donne, come le socie Fidapa, impegnate a vario titolo in ambiti social e lavorativi. La giornata internazionale della donna
TERMOLI - Si rinnoverà anche quest’anno, per la nona volta consecutiva, l’ormai immancabile Giornata diocesana della donna dal tema “Donna, maternità senza frontiere”, che vuole essere opportunità per offrire alla cittadinanza lo sguardo e l’immagine della donna che rivive nelle lettere e nella testimonianza di don Tonino Bello e del beato Giovanni Paolo II. Anche quest’anno l’evento si svolgerà alla straordinaria presenza di un ospite ragguardevole che risponde al nome di Flora Gualdani. Figlia spirituale di Giovanni Paolo II, Flora Gualdani ha vissuto un rapporto speciale e diretto con l’amato Pontefice al punto da esserne anche ispiratrice per l’enciclica “Evangelium vitae”, promulgata il 25 marzo 1995. Fondatrice di "Casa Betlemme", Gualdani è una laica aretina nata nel 1938 che “a un certo punto del suo cammino ha aperto la propria abitazione per un servizio alla vita nascente”. Figlia di contadini, nel 1959 Flora diventa ostetricapuericultrice e riceve una chiamata da Gesù:“preghiera, sacrificio, letizia” e così, mentre lavora in ospedale, viaggia per il mondo e rimane turbata incontrando donne volate all’estero per abortire. Percepisce che è urgente fare qualcosa, ne parla in Azione cattolica ma i tempi non sono maturi e s’incammina da sola. Episodio importante per la sua scelta di vita è l’aver salvato la figlia di una donna malata di cancro che non intendeva abortire nemmeno davanti al consiglio dei medici; Flora le rimane accanto, la bambina nasce, è sana; se la porta a casa tenendola qualche anno, finché quella madre coraggiosa, lentamente, guarirà. Di lì a poco prenderà tanti bambini in affidamento, per qualche mese o per vent’anni. Le istituzioni la conoscono e la stimano: collabora con il Tribunale per i Minorenni, l’ospedale, i servizi sociali. Lo fa gratis. Intanto continua a viaggiare in un personale servizio alla “maternità senza frontiere”: spende tutte le ferie in Bangladesh e India, dall’Africa alla Svezia, Cina e Messico, l’inferno della guerra in Cambogia. Durante il conflitto in Bosnia tornerà a Medjugorje per togliere dallo stupro etnico un gruppo di donne portandole con sé. Mentre lei gira per il mondo, il mondo comincia ad arrivare a casa sua. Le bussano alla porta gestanti in difficoltà, sono gli anni della legge 194. La casa diventa stretta. Flora chiede al padre la divisione dell’eredità e combina l’opposto del giovane ricco: usa il suo
ettaro di terra per costruirci alcune casette immerse in un grande parco. Lo fa con ingenti sacrifici personali e l’aiuto di qualche amico. Non la fermeranno né l’ernia né i debiti. Non si affida a convenzioni ma a forti convinzioni, e ai suoi tre santi: Francesco d’Assisi, Caterina da Siena,Teresa di Lisieux. Così l’opera sta in piedi da mezzo secolo perché lei continua a stare in ginocchio. Il cuore di Casa Betlemme risiede in una cappellina dove la fondatrice, per volontà del Vescovo, tiene l’Eucarestia fin dai tempi del Concilio Vaticano II: è un cenacolo permanente di preghiera centrato nella contemplazione del mistero dell’Incarnazione e nell’esaltazione della maternità di Maria corredentrice. E poi il rapporto con Giovanni Paolo II, da cui si sente “sostenuta in modo straordinario, specialmente di fronte a certe mitragliate”. Casa Betlemme diventa poi una scuola di formazione dove approdano tante persone: laici e consacrati, analfabeti e professori, giovani e meno giovani. Negli ultimi cinque anni, con la formula dei " laboratori di bioetica cristiana" si sono preparate in questo centro circa quaranta persone, tra cui coppie di sposi, operatori sanitari, operatori pastorali, educatori ed insegnanti, operatori sociali, artisti e giornalisti. L'iniziativa individuale di Flora è divenuta associazione di volontariato nel 1982 ed ha ottenuto il primo riconoscimento ecclesiastico dopo 40 anni, nel Natale del 2005, con decreto della Diocesi di Arezzo - Cortona - Sansepolcro che ha eretto l'opera ad "associazione pubblica di fedeli". I suoi scritti poetici hanno ricevuto diversi premi letterari. Nel 1983 le è stato assegnato il "Premio della bontà" e nel 1994 la sua città le ha conferito, come operatrice sociale, il premio "Chimera d'oro". L’incontro pubblico con Flora avverrà il prossimo 8 marzo, a partire dalle 15,30, presso il cinema Sant’Antonio cui seguirà la celebrazione eucaristica, alle ore 18, presso la chiesa di Sant’Antonio in Termoli, che sarà presieduta dal vescovo diocesano, monsignor Gianfranco De Luca. L’appuntamento sarà preceduto da una veglia di preghiera, il 7 marzo alle ore 19, presso la chiesa parrocchiale del Sacro Cuore in Termoli.A organizzare l’evento il Comitato donne che opera sul territorio della diocesi di Termoli-Larino, con il sostegno diretto del sacerdote padre Enzo Ronzitti e del vescovo Gianfranco De Luca.
“Se dico basta. Ascoltami!” in scena le donne (comunemente definita in modo improprio “festa della donna”) ricorre l’8 marzo, di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse, ancora, sono fatte oggetto in molte parti del mondo. È solo il caso di ricordare che la festa della donna fu istituita nel 1908 per ricordare le 129 operaie morte arse a causa di un incendio scoppiato nell’industria tessile Cotton di New York, proprio mentre scioperavano contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. La festa doveva essere l’occasione per riflettere sulla condizione femminile nella prospettiva di migliorarne lo standard di vita la-
vorativa e sociale. Nel corso degli anni si è tuttavia perduto il vero significato di questa ricorrenza, diventata ormai un fatto consumistico e di costume. Bisogna ricordare però che tuttora sussistono quelle condizioni di disagio e di discriminazione che ne fecero una giornata di lotta, e che dopo anni di svilimento la donna ha più che mai bisogno di riconquistare la propria dignità. Per queste ragioni lo spettacolo vuole essere uno stimolo affinché l’8 Marzo torni ad essere considerato un momento di riflessione e di confronto da parte di tutti coloro che rifiutano la sopraffazione e la violenza.
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Termoli
7 marzo 2014
Alleanza Coop, Lega Pesca accelera percorso verso centrale unica LITORALE - Quello della pesca si candida ad essere il primo coordinamento settoriale a procedere in forma più concreta verso l'assetto della costituenda centrale unica della cooperazione italiana, in attuazione a quanto deliberato lo scorso 29 gennaio dalla IV Assemblea nazionale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. Ha rilanciato senza indugi questo obiettivo la Direzione Nazionale di Lega Pesca, svolta oggi a Roma con la partecipazione del direttore generale di Legacoop, Giancarlo Ferrari, con l'approvazione all'unanimità di una delibera che dà mandato al presidente, Ettore Ianì, di intraprendere ogni azione o iniziativa finalizzata ad individuare i criteri e le modalità gestionali di tale processo, nonché i tempi di attuazione e le relative scadenze. E' condivisa l'esigenza di rendere immediatamente operativa l'intesa già raggiunta con le altre Organizzazioni cooperative (AGCI Agrital e Federcoopesca/Confcooperative) sulla base del sempre più alto grado di interazione avviata sia sul piano della rappresentanza, che progettuale e della strumentazione consortile, che vanta l'esperienza maturata in seno ai tre Consorzi nazionali (Fidipesca Italia per il credito, Unimar per la ricerca, Uniprom per la promozione). La
Elezioni, strappati manifesti dell’opposizione SAN MARTINO IN PENSILIS – Nel centro bassomolisano a maggio si torna a votare per il rinnovo dell’amministrazione comunale e la campagna elettorale è già iniziata. Già in campo il gruppo consiliare di opposizione San Martino Libera, movimento civico locale che ha fatto affiggere, negli appositi spazi, dei manifesti che riportano la spesa corrente comunale dal 2006 al 2013. Ma quelli affissi la strada principale e nella piazza del paese sono stati strappati, non permettendo ai residenti di poterli leggere. Il fatto, senza commenti, è stato denunciato pubblicamente dai componenti il movimento civico San Martino Libera.
Tribunale, due nuovi magistrati in organico LARINO – Nel Tribunale frentano, sotto organico da tempo, sono in arrivo due nuovi magistrati. Già operativa nel Palazzo di giustizia Veronica D’Agnone, magistrato ordinario in tirocinio, mentre è atteso per oggi l’arrivo dal Tribunale di Bari di Daniele Colucci. Anche se sale a sei il numero dei magistrati la pianta organica resta al di sotto degli 8 minimo previsti e dei tredici di cui ci sarebbe bisogno per far fronte agli oltre diecimila pratiche da smaltire tra penale e civile.
riorganizzazione del sistema della rappresentanza è ritenuta senza ombra di dubbio una delle sfide cruciali per dare nuove risposte ai bisogni delle imprese, al centro di una crisi straordinaria che invoca il rilancio dell'azione di governo di fronte ai vincoli sempre più stringenti della programmazione nazionale e al gravoso processo di adeguamento imposto dalle normative europee. Sono proposte concrete quelle su cui Lega Pesca sollecita il confronto con le altre Associazioni per entrare nel vivo della di-
scussione e definizione di nuovo assetto della rappresentanza cooperativa nel settore ittico. La Delibera approvata dalla Direzione nazionale mette nero su bianco 6 ipotesi di lavoro: Istituire un’anagrafe unitaria per rafforzare la consistenza in occasione della verifica della rappresentatività; Avviare una sperimentazione localizzata in tre Regionicampione, per un sistema di rappresentanza unica, al fine di incominciare a verificare ed analizzare gli effetti e le problematiche che ne
potrebbero derivare; Avviare una razionalizzazione dei servizi, iniziando da quelli di consulenza, per un contenimento dei costi ed una maggiore univocità di risposte sui servizi, su assistenza, su formazione ed informazione; Porre l’accento su una gestione unitaria di tutti i Consorzi, sia quelli unitari, sia quelli associativi, per una loro unificazione; Avviare un piano di riduzione dei costi per spese di logistica e funzionamento delle tre Associazioni; Redigere un piano di priorità per aggredire l’emergenza, vista la straordinaria crisi dovuta alla mancanza di una direzione politica dovuta al repentino cambio dei Ministri, all’assenza prolungata di un Direttore generale, a nuovi e gravosi compiti legati alla nuova regolamentazione comunitaria, al nuovo Programma triennale ed alla diminuzione dei finanziamenti pubblici. Considerata la rilevanza sia programmatica sia organizzativa che strutturale del processo di unificazione della rappresentanza, la Direzione nazionale di Lega Pesca ha dato mandato al Presidente di convocare l’Assemblea nazionale dell’Associazione per adempiere a quanto necessario per portare a compimento il processo di aggregazione ed integrazione.
Ieri chiuse le scuole materna ed ex scuola media MONTENERO DI BISACCIA – Nella giornata di ieri con ordinanza del Sindaco, per motivi di sicurezza e pubblica incolumità, sono rimaste chiuse le scuole dell’Istituto Omnicomprensivo: la materna Statale di via Palermo e la scuola secondaria di primo grado (ex scuola media) di via Valentina. L’ordi-
Tavola rotonda su la violenza sulle donne URURI – “La violenza sulle donne, aspetti etici e giuridici” è il tema di una tavola rotonda che si terrà alle 17 di oggi nella Sala consiliare del Municipio. Dopo i saluti del sindaco, Luigi Plescia, e del Consigliere comunale Donato Frate, sono previsti gli interventi del presidente del Lions Club di Larino professor Marco Tagliaferri (Etica ed estetica della donna); professor Vincenzo Musacchio, presidente COREA Molise (Normativa penale contro la violenza sulle donne); dottoressa Nunzia Lattanzio, Consigliere della Regione Molise (Legge regionale 10 ottobre 2013 n.15, strumento di tutela e di garanzia); dottor Galileo Cosimiro, presidente dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Campobasso, (Evoluzione della legislazione in materia di lavoro delle donne e violenza nei luoghi di lavoro). La Tavola rotonda sarà moderata dal giornalista Michele Mignogna. Per i Consulenti del Lavoro che prenderanno parte all’evento sono riconosciuti 2 crediti validi ai fini della formazione continua.
nanza sindacale è stata emessa a seguito dell’avviso dell’ENEL dell’interruzione di energia elettrica dalle ore 9 alle 13. L’interruzione del servizio di fornitura dell’energia elettrica avrebbe pregiudicato il corretto svolgimento delle attività didattiche, l’utilizzo degli impianti di riscaldamento e avrebbe reso
impossibile l’attivazione, in caso di emergenza, delle procedure di sicurezza ed evacuazione scolastica. Pertanto il primo cittadino, dopo aver ascoltato il dirigente scolastico e l’Ufficio tecnico Comunale, ha disposto la chiusura delle due scuole che riapriranno regolarmente questa mattina.
Tempo di Quaresima, il messaggio del Vescovo
BASSO MOLISE - Ecco ora il giorno favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!” (2Cor 6,2). La nostra esistenza personale, come la vita sociale, è attraversata da tensioni e segnata da conflitti, che inquietano e a volte opprimono, relegando nella solitudine e imprigionando il cuore nella tristezza. Dentro questo vissuto è presente e accade un fatto, originato dalla libera e gratuita iniziativa di Dio: Lui “ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo” e ci ha resi capaci di una vita riconciliata: piena e gioiosa, fraterna; infatti “trattò da peccato in nostro favore, colui che non aveva conosciuto peccato” Gesù Cristo. La Chiesa, comunità dei credenti in Cristo, è, nello stesso tempo, frutto, ambasciatrice e strumento efficace di quest’azione riconciliante di Dio. La celebra e se ne alimenta continuamente nella liturgia Eucaristica, la partecipa al mondo e, nel ritmo annuale dell’anno liturgico, vi si immerge con rinnovato slancio con la celebrazione della Pasqua, rinnovando l’adesione a Cristo di ciascuno dei suoi membri nella solenne Veglia pasquale. Ecco ora il giorno favorevole, ecco ora il giorno della salvezza” (2Cor 6,2). Con queste parole dell’Apostolo, la Chiesa, ogni anno, apre il suo cammino verso la Pasqua. Rimette, così, al centro della sua vita e dell’esistenza di ciascun fedele la “memoria” viva e operante del Dono che il Padre ha fatto per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo e che, grazie al Battesimo, è deposto e vive nel cuore di ciascun cristiano: la possibilità di vivere da figli suoi e di amare come Lui ama. Un Dono che va continuamente riconosciuto, accolto e vissuto come compito di testimonianza. Gli strumenti che da sempre caratterizzano il cammino quaresimale: il digiuno, la preghiera e la condivisione fraterna sono finalizzati proprio a questo. Col digiuno, infatti, siamo invitati a concentrarci pienamente sul Dono come “unico pane” che nutre una vita che non muore; con la preghiera, illuminata e nutrita dall’ascolto della Parola di Dio, abbiamo la possibilità di renderlo vivo ed efficace nella nostra esistenza quotidiana e con la condivisione fraterna donarlo e condividerlo attraverso con quanti quotidianamente incontriamo. Infatti, il vangelo ci insegna che ogni dono lo si possiede realmente nella misura in cui lo si dona. Ecco ora il giorno favorevole, ecco ora il giorno della salvezza” (2Cor 6,2). Per ben due volte, in questa breve frase, vengono ribadite l’attualità e la fruibilità immediata del Dono.“Ecco ora”: sì, è proprio qui, adesso, per me. Ogni momento è quello opportuno. Questo che vivo adesso, è l’unico momento opportuno. Quante volte rimaniamo prigionieri del nostro passato e ingabbiati nei fallimenti, nei rancori e nelle delusioni patite. Quante volte evadiamo in un futuro inesistente, solo ardentemente desiderato e comunque sempre di là da venire! No, oggi è il tempo propizio; è qui, adesso, la possibilità concreta di vivere da figlio di Dio, di guardare le cose con gli occhi del Padre, di entrare nelle circostanze con la certezza del Suo amore provvidente, di amare ognuno con il Suo stesso amore.Tutto mi è donato, qui adesso, tutto va restituito, qui adesso. Nell’oggi vissuto così, viene sanato il passato ferito e reso possibile un futuro pieno e sereno. La vita è compiuta: quale libertà, quale leggerezza! Ecco ora il giorno favorevole, ecco ora il giorno della salvezza” (2Cor 6,2). Il momento presente, è l’occasione donata per entrare nella Pasqua di Cristo, annegando nel suo amore tutte le nostre fragilità, omissioni, resistenze e quant’altro appesantisca la nostra anima; uscendo dalle ristrettezze del nostro tornaconto personale e aprendoci nel dono e nel servizio verso ogni persona che ci sta accanto: “siamo passati dalla morte alla vita perché abbiamo amato i fratelli” (1Gv 3,16). In questo modo il cammino della quaresima diventa un itinerario di apprendimento spirituale nel quale si impara a sperimentare e a testimoniare sempre più profondamente la Gioia dell’essere cristiani. E’ bello esercitarci in questo modo, è bello essere consapevoli di farlo insieme, sostenuti dalla preghiera ed edificati dall’esempio reciproco. Buon cammino verso la Pasqua. Gianfranco De Luca
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Spettacolo
7 marzo 2014
Teatro a scuola Seconda edizione della rassegna “Off” all’auditorium del Liceo classico di Charles N. Papa CAMPOBASSO - Il pubblico ha affollato l’auditorium del Liceo classico l’anno scorso, alla prima edizione della rassegna teatrale “Off”, organizzata dalla Incas produzioni. Domenica 9 marzo, prende il via la seconda edizione con quattro spettacoli sino al 6 aprile. L’intento, è quello comune a tutte le rassegne amatoriali: promuovere i talenti regionali, e questo rende merito alla Incas. Giovani attori molisani lavorano ad opere scritte da altri molisani, riescono ad avere un booking regionale notevole, ma al di fuori dei confini regionali, ben pochi raccolgono soddisfazioni. Ai più manca la grande occasione. A molti altri, la bravura, la tenacia, la scommessa. Il cartellone di “Off”, premia il talento di: Giorgio Careccia (foto) che replica “La caparra” di Adelchi Battista la prima sera. Il testo dello scrittore molisano, esalta la bravura di Careccia e ne trae un profilo che ammalia la platea. Il monologo non è pesante, e il contadino Giovanni Zuccolitti è simpatico. Il 16 marzo in scena “Mollisani”, di e con Walter Santoro,e la sua band formata da Giuliano Gabriele, Lucia Cremonesi, Stefano Barbaresco, Tiziano Palladino, Mariassunta Cerio. Un racconto in musica nel quale Santoro, con il suo eloquio leggero e semplice, strappa più di un sorriso.
Il 30 marzo “La cipria nel cielo” di Francesco Vitale tratto dal romanzo di Massimo Brunno “Nel cielo di cipria”. Il poliedrico attore molisano, tra i più promettenti al momento, si avvale di un gruppo di colleghi come Barbara Petti, Massimiliano Vitolo, Maria Teresa Spina, Francesco Vitale, Michele Manicchio, Davide Iapaolo. Vitale tra le altre cose, è ora sul web con la mini serie “Non capisci un gà”. Si chiude il 6 aprile con “Dolmen” di Nicola Macolino. Un cartellone dunque con eccellenze molisane che si propone tra altri cartelloni e che mette in imbarazzo lo spettatore, a volte, per la superofferta temporanea. Ma sicuramente meglio dover e poter sceglirere, che non avere nulla. Se ora ci sono più proposte culturali, meglio. Certo, i detrattori diranno che non si può concentrare tutto nello stesso periodo per poi avere lunghi momenti vuoti, ma probabilmente la sovraesposizione di spettacoli teatrali fissa la creatività degli operatori culturali, che si muovono a seconda delle opportunità. Va dunque cancellata ogni stucchevole presa di posizione ‘contro’, va detto che l’unica discriminante, è sempre il denaro, è solo quello. Tutto dipende da quanto, ogni famiglia, può investire in cultura. Che dunque la scelta sia la più ampia, per accontentare tutte le fasce di età e di quelli più esigenti.
La coppia Palma Spina-Marco Caldoro al Fulvio
Musica sufi al teatro del Loto FERRAZZANO - Il teatro del Loto ha in essere la rassegna “Loto sud music club”. Dopo la prima serata con Carolina Bubbico, stasera il concerto di Pejman Tadayon & Sufi ensemble. Sul palco: Martina Pelosi, Carlo Cossu, Simone Pulvano, Zaira Giannotti, Jolina Iavicoli. L’ensemble unisce musica e danza sufi, con la poesia , per celebrare alcuni grandi mistici orientali come Jalalludin Rumi, Hafez, Omar Khayyam.
GUGLIONESI - La coppia Spina-Caldoro, ripropone con succeso la commedia “Equità, ad ognuno il suo debito”. Scritto e diretto da Palma Spina, lo spettacolo ha nella coppia di attori molisani, un affiatato ‘gruppo’ì di lavoro, visto che entrambi recitano più personaggi. La pièce rientra nella programmazione della Frentania Teatri al Fulvio di Guglionesi. Aperitivo, degustazione e musica precedono ogni spettacolo. Info 3894390397.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
Dove acquistare il libro
CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
Sport
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7 marzo 2014
Da mercoledì per la squadra di Farina inizia un tour de force tra campionato e coppa
I Lupi fanno un pensierino alla finale della Coppa Italia in programma a Firenze I rossoblù, dopo l’ottima prestazione con il Portocorallo, credono nella manifestazione tricolore
Francesco Farina, allenatore del Campobasso Il Campobasso tornerà in campo questo pomeriggio per riprendere gli allenamenti dopo il giorno di riposo concesso ieri al gruppo dall’allenatore Francesco Farina, all’indomani del successo contro il Portocorallo, che ha spalancato ai rossoblù le porte delle semifinali di Coppa Italia. Il trainer dei lupi, però, non si fida dei sardi, come ha affermato nel post-gara e per Farina la partita a Villaputzu, mercoledì prossimo, sarà gara vera, aperta a qualsiasi esito. Non si può, però, non affermare che il Campobasso, dopo il 2-0 dell’andata, ha almeno l’80% delle possibilità di agguantare le semifinali, obiettivo peraltro già raggiunto da un club rossoblù, nel 2005 sempre con l’allenatore Farina. Nove anni fa il Nuovo Campobasso Calcio, società fallita la scorsa estate, si arrese all’Altamura in semifinale: successo all’andata per 2-1 in Molise, fatale ko per 1-0 in Puglia. Il traguardo delle semifinali fu raggiunto due anni fa dal Termoli del presidente Nicola Cesare: anche i giallorossi eliminarono ai quarti una squadra sarda, la Torres, squadra che oggi milita in Lega Pro. Al penultimo atto della manifestazione, il Termoli cedette il passo al Bisceglie, che grazie alla kermesse tricolore poi fu promosso in serie D. La Coppa Italia procede a ritmi frenetici: mercoledì è in programma il ritorno dei quarti di finale, nei due mercoledì successivi, il 19 e il 26 marzo, si giocheranno le semifinali, con la finalissima in programma a Firenze il prossimo 2 aprile, giorno in cui si co-
noscerà il nome della squadra che sarà promossa in serie D tramite la manifestazione tricolore. Il Campobasso, dopodomani, usufruirà di una salutare sosta, così come tutta l’Eccellenza molisana, che consentirà alla truppa di Francesco Farina di preparare al meglio la contesa in terra sarda. Da mercoledì prossimo, se i lupi dovessero agguantare le semifinali, inizierà un ciclo terribile che vedrà i rossoblù scendere in campo 6 volte in 18 giorni. La striscia di allungherebbe a 9 partite in 30 giorni, qualora il Campobasso dovesse giungere fino alla finale tricolore. Si inizierà mercoledì 12 con la gara di Villaputzu, in provincia di Cagliari; domenica 16 marzo al ‘Selva Piana’ arriverà l’Alife; tre giorni dopo, in caso di qualificazione, ci sarà la semifinale di andata della Coppa Italia contro il Casarano o il Catania San Pio X; domenica 23 i lupi saranno di scena a Gambatesa, mercoledì 26 è in programma il ritorno della semifinale. Il 30 marzo, per il campionato, al ‘Nuovo Romagnoli’ giungerà il Sesto Campano. Se i lupi dovessero qualificarsi per la finalissima di Coppa Italia, questa si giocherà mercoledì 2 aprile al Centro Federale ‘Bruno Buozzi’ di Firenze. Il ciclo si completerebbe con le gare di campionato di domenica 6 aprile a Montenero e giovedì 10 contro il Vairano al ‘Selva Piana’, con le gare della 28^ giornata di Eccellenza anticipate da domenica 13 a giovedì 10 aprile, per gli impegni delle rappresentative al Torneo delle Regioni, che quest’anno si disputerà in Friuli. Dal 10 aprile, poi, una lunga e salutare sosta sino a domenica 27 aprile, quando è in programma la penultima gara stagionale e quando ormai tutti i giochi saranno fatti. Sarà, dunque, un mese importante per il Campobasso: campionato e Coppa Italia, con l’ormai quasi certo ritorno in serie D. A parte questo che è stato sempre l’obiettivo stagionale, la manifestazione tricolore fa gola perché proietterebbe il club rossoblù nella storia calcistica dilettantistica. È pur vero che Farina dovrà attuare, per quanto possibile, il turnover, perché sinora la squadra ha disputato 36 partite ufficiali, vincendo 34 volte e pareggiando ad Avezzano e Fornelli. Il numero di gare potrebbe arrivare fino al 10 aprile, ovvero tra esattamente un mese, a 45. Il Campobasso questo lo sa, ma ovviamente i lupi non voglio rinunciare a nessuno degli obiettivi per i quali la squadra è ancora in corsa. Le attenzioni, comunque, da oggi saranno focalizzate sulla gara in terra sarda con gli allenamenti di oggi, domani, lunedì e martedì mattina, l’ultimo che precederà la partenza per Cagliari con volo in programma dall’aeroporto di Ciampino.
Sabato scorso, per la gara contro il Potenza, la palestra ‘Sturzo’ è stata assediata dagli appassionati di futsal
Serie A2 calcio a 5, l’Aesernia medita di trasferirsi a Campobasso
L’Aesernia Calcio a 5 del presidente Antonio Di Franco è rimasta piacevolmente stupita del calore trovato a Campobasso, dove alla palestra ‘Don Luigi Sturzo’, sabato pomeriggio ha giocato la gara del campionato di serie A2 contro il Potenza, vinta dai lucani. Il club pentro ha trovato un pubblico numeroso, come mai era avvenuto sinora a Miranda, sede delle gare casalinghe, nonostante negli ultimi anni l’Aesernia ha vinto due campionati, di serie C1 regionale e di B, e quest’anno si trovi a disputare un torneo importante, quale è quello di serie A2. Il patron del sodalizio biancoceleste, Antonio Di Franco, così starebbe pensando di giocare di giocare a Campobasso anche la prossima partita casalinga, il prossimo 22 marzo, contro l’Odissea 2000, questa volta però al ‘Palaunimol’. Nei prossimi giorni l’Aesernia comunicherà la propria scelta. Intanto, i calciatori Grana e Cucolicchio hanno fatto il loro ritorno in Brasile con un mese e mezzo di anticipo. Una scelta fatta di comune accordo con la società dell'Aesernia con motivazioni differenti, ma che alla fine sancisce la fine di una storia, più lunga per Grana, meno per il centrale ex Venafro. "Ci hanno lasciato due grandi giocatori e professionisti – ha affermato il presidente Antonio Di Franco attraverso le colonne del sito ufficiale della società –. Ci siamo incontrati dopo la gara con il Potenza e abbiamo convenuto di anticipare di un mese e mezzo la partenza. Gustavo ha seri problemi familiari a casa e la sua scelta di tornare subito in Brasile è stata comprensibile. Per quanto riguarda Marcio, la squalifica rimediata contro il Potenza ce l'avrebbe fatto riavere a disposizione solo per le ultime due settimane di campionato ad aprile, così abbiamo deciso la rescissione consensuale. Una scelta, comunque, dettata anche da motivi legati al difficile momento economico”. L’Aesernia, comunque, resta competitiva per una salvezza ormai a un passo, che garantirà anche per il prossimo anno un nuovo campionato di serie A2.
Senza dirigenza, domenica per il derby con l’Agnonese sarà indetta la giornata biancoceleste per pagare i debiti
I calciatori dell’Isernia gestiranno la società Il capitano Nicola Panico e i suoi compagni di squadra puntano a non far fallire il club L’Isernia è in autogestione: questo è quanto emerso dalla conferenza stampa convocata e tenuta dai calciatori biancocelesti e dallo staff tecnico. Il capitano Nicola Panico si è fatto interlocutore di una società oramai assente, soprattutto dopo le dimissioni del presidente Mario Ciampittiello, anche se si vocifera che il rappresentante legale sia altra persona, e del direttore sportivo Dino Petrangelo. Panico ha fatto un discorso rivolto al futuro, per salvare la società dal fallimento. Messa in preventivo la retrocessione e il conseguente ritorno in Eccellenza, il capitano Panico, d’accordo con i compagni di squadra, rinuncerebbe a tre delle ultime cinque mensilità, firmando le li-
beratorie, andando ad incassare il prossimo mese di giugno la fidejussione depositata, presso il Comitato Interregionale, con la quale pagare gli stipendi di due mensilità. I soldi che i calciatori riusciranno a racimolare in questi ultimi due mesi della stagione, invece, serviranno per pagare le vertenze degli ex calciatori, in modo che a luglio chiunque vorrà prendere il club lo farà senza debiti pregressi e con un progetto nuovo ripartendo dal massimo campionato regionale. Domenica, per il derby contro l’Olympia Agnonese, i calciatori guidati da Nicola Panico vorrebbero indire la giornata biancoceleste, ovvero tutti dovranno passare per
il botteghino per assistere all’incontro, in modo che con l’incasso si pagherà la vertenza dell’ex calciatore Calabrese, che sta per scadere e se non dovesse essere saldata l’Isernia sarà penalizzata di un altro punto in classifica. Non ci sarebbe, comunque, soltanto questa vertenza, ma anche altre controversie economiche farebbero tremare il club pentro. Intanto, la squadra in condizioni precarie sta preparando il derby contro l’Olympia Agnonese, gara che rappresenterà per l’Isernia l’ultima spiaggia per poter ambire a disputare i playout e non retrocedere direttamente.