ANNO IX - N° 77 - SABATO 7 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Nunzia Lattanzio
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Nunzia Lattanzio e Francesco Totaro. Grazie ai due consiglieri regionali di maggioranza, non è stato possibile discutere ed approvare la modifica della legge per l'istituzione del quinto assessore. Al momento, così, è stato mandato all'aria un provvedimento estremamente negativo per le casse regionali e per l'immagine stessa dell'istituzione. Il Molise ha bisogno di altro e non già di questi stratagemmi che servono solo a evitare frizioni politiche interne. Una posizione, quella dei due consiglieri, che andrebbe emulata.
Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia
IL Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. L'assessore regionale all'Università, nel corso dell'incontro tenuto con gli studenti, sul taglio dei 22 milioni di euro all'Ateneo molisano per l'innovazione e la ricerca, ha cercato di dribblare l'argomento continuando la solita litania sul passato e accusando di demagogia alcuni universitari. La verità è che l'intento della Giunta regionale è quello di portare al commissariamento l'Ateneo e, quindi, di ridimensionarlo nelle Facoltà. Un brutto passaggio che non fa il bene degli studenti molisani.
REGIONE
Petraroia non risponde sul taglio dei 22 milioni A PAG. 3
CAMPOBASSO
Anche Villa Maria rischia di chiudere A PAG. 7
EDILIZIA
L’Acem a Ciocca “Le imprese attendono i pagamenti” A PAG. 5
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7 settembre 2013
TAaglio lto
Università, la Regione
la vuole chiudere? A vuoto l'incontro tra gli studenti e l'assessore Petraroia La Giunta vuole far restare in piedi solo due Facoltà
CAMPOBASSO. Ci hanno provato i rappresentanti degli studenti universitari a spiegare all'assessore regionale all'Università, Michele Petraroia, che i 22 milioni di euro destinati all'Unimol non dovevano essere cancellati dalla Giunta regionale. Stranamente assente il presidente Frattura. Ci hanno provato ma l'assessore ha cercato di dribblare l'argomento spostando il tiro su colpe passate e necessità di coprire il buco della sanità. Anche se si è palesemente scoperto nel momento in cui ha sottolineato come l'Università del Molise ha troppe lacune e che alcune Facoltà andrebbero chiuse fino a farne restare due o, forse, tre in piedi. Come dire, buttiamo l'acqua sporca con tutto il bambino. E', forse, questo
un sano ragionamento di chi occupa un posto di rilievo in una giunta regionale che, pure, dovrebbe provvedere a garantire all'Ateneo una sana e qualificata gestione? E' questo il compito di un assessore regionale che, pure, dovrebbe combattere per salvaguardare l'identità dell'Università della propria terra? O,forse, si intende per davvero portare alla chiusura l'Università del Molise? Interrogativi che restano aperti e che non hanno trovato risposte adeguate agli interrogativi che gli studenti universitari hanno posto sul tavolo dell'assessore Petraroia che dimentica, forse, di essere alla guida di un assessorato e dovrebbe mettere da parte
Quinto Assessore e altro: rispunta nell’aula di Palazzo Moffa E’ l’affaire quinto assessore e non solo a tenere banco in Consiglio Regionale. Una questione che si trascina da molti mesi, anche se vede una specie di resistenza passiva da parte di chi pur sedendo nei banchi della maggioranza non vuole perdere né visibilità né tanto meno i consensi da parte degli elettori. Una questione che a dir la verità non appassiona più di tanto, perché i Molisani hanno ben altro per la testa. Sanità, disoccupazione, tasse, infrastrutture, annientamento culturale e materiale di quel poco che ancora resiste. Problemi che nei palazzi del potere non si considerano anche se si sta muovendo qualcosa come cancellazione rimborsi chilometrici, art.7 ecc…. Cose che hanno messo ancora di più in subbuglio il parterre politico molisano. Quinto assessore e altro che è come spettri aleggiano nell’aula di Palazzo Moffa e non solo e come riportato da qualche blog sono materia di scambio per ricucire
vecchi strappi se non addirittura annoverare definitivamente tra le proprie file i vari Giano bifronte che militano in altre formazioni politiche, il che rende il terreno scivoloso sotto tutti i punti di vista. Quinto assessore e altro che da qualche tempo sono l’obiettivo da perseguire a tutti i costi altrimenti la cosiddetta quadratura del cerchio è vana. Una quadratura necessaria soprattutto perché all’orizzonte si delineano nuove elezioni politiche, visto le procelle che spirano sul Governo e di conseguenza sul Parlamento nazionale e non solo, ma anche perché nella primavera del 2014 i cittadini del capoluogo di regione dovranno scegliere il successore del dinamico Di Bartolomeo. Una quadratura che, se le cose dovessero precipitare, potrebbe fare gioco e di conseguenza mettere al riparo da eventuali colpi di mano i tanti “piccoli ammiragli” che da noi abbondano e che ancora non sono riusciti a portarci fuori dal naufragio socio-economico,
il solito giro di accuse contro chi l'ha preceduto. Anche perchè, in questo caso, chi l'ha preceduto i soldi all'Unimol li aveva dati mentre la Giunta di oggi li ha tolti. Questa è la realtà che l'assessore Petraroia dimentica. Poi, che l'Ateneo abbia la necessità di una revisione, di una riconfigurazione sono cose già risapute. E questo compito tocca anche al Governo regionale che, invece, evidentemente ha la voglia matta di mettere le mani sull'Unimol ma per portarla al commissariamento e, in definitiva, alla possibile chiusura. E' quanto è emerso dall'incontro tra gli studenti universitari e l'assessore Petraroia. Una brutta storia che i molisani non possono mandare giù.
amministrativo e politico. Questa è la chiave di lettura di questa “carta nautica”. La quale, specialmente in queste ultime settimane, ha messo ancora di più in evidenza che “i timonieri” non sono assolutamente in grado di schivare gli “scogli” che causano gli allagamenti nei vari comparti che costituiscono la maggioranza che governa il Molise. Timonieri che, pur di tenere salda la barra di comando, ripetiamo senza alcuna esperienza di navigazione, cercano in tutti i modi di salvare il salvabile senza sapere che la rottura tra i vari membri dell’equipaggio è talmente palese che difficilmente potrà essere mitigata da nuove manovre, leggasi nomine, che sono l’aspetto più deleterio del fare politica. Politica che nella ventesima regione d’Italia è materia di contendere soprattutto tra alleati che dimostrano, fortunatamente i molisani se ne sono accorti, molta arroganza, scarsa considerazione delle esigenze della collettività, menefreghismo e arrivismo smisurato, cosa che non appartiene al vocabolario di chi seriamente lavora per la gente e con la gente che vuole certezze, fatti e sicurezza; ecco perché ci vuole un inversione di rotta altrimenti il Molise sarà a lungo “l’isola che non c’è”, regno incontrastato di “Uncino” di dove neanche l’intrepido Peter Pan si sognerebbe di approdare per salvare il salvabile. Massimo Dalla Torre
TAaglio lto
3 7 settembre 2013
Cannata ammette il rifiuto per l'acquisto degli immobili vicini all'Ateneo negli anni passati
L'ombra delle torri gemelle
sui tagli all'Unimol Si tratterebbe di due palazzi a Campobasso del valore stimato in circa 20 milioni di euro riconducibili a Frattura e Cotugno CAMPOBASSO. Il taglio effettuato dalla Regione (22 milioni) cancellando il finanziamento dell'APQ "Innovazione e ricerca universitaria" comprende in primis, 7 milioni di euro finalizzati, non all’edilizia, ma a finanziare circa 60 contratti e progetti destinati a giovani ricercatori, molti dei quali saranno costretti ad abbandonare la loro attività didattica e di ricerca. I ritardi e le lacune cui si fa riferimento nel comunicato della Regione Molise, a giustificazione del “taglio”, non sono imputabili all’Ateneo, che ha tempestivamente e puntualmente elaborato i progetti, presentandoli secondo le indicazioni dei competenti uffici regionali. Le puntualizzazioni espresse dall’Unimol in questa guerra dichiarata dal Molise di tutti non ha prodotto i risultati sperati. Ieri mattina infatti il presidente Frattura non ha ricevuto i giovani universitari ma li ha spediti dal suo vice Michele Petraroia. Però, a dirla tutta, potrebbe esserci una soluzione per evitare il taglio di quei 22 milioni di euro che mettono a rischio commissariamento l’Unimol. Partendo dal dato che Paolo di Laura Frattura avrebbe gradito come nuovo rettore il professor Coppola e non il vincente Palmieri appoggiato dal suo predecessore Cannata, la soluzione dovrebbe prendere per la gola proprio il presidente della Regione. Come? Magari attraverso un progettino che lo stesso Cannata non ha mai preso in considerazione: creare una bella cittadella universitaria in una zona comodissima per gli studenti. Magari utilizzando quelle famose torri gemelle (che l’ex imprenditore Frattura aveva proposto
come sede della nuova Giunta regionale all’ex presidente Iorio ricevendone il rifiuto) e chissà, inglobando nel pacchetto anche una magnifica villetta in pietra che si trova in prossimità della facoltà di Economia. In fondo lo stesso Cannata non ha problemi a dichiarare pubblicamente: "Noi abbiamo costruito le strutture universitarie con fondi pubblici e su terreni pubblici. Resistendo alle sollecitazioni di offerte per territori o immobili diciamo nell’area prossima all’università perché dovevamo privilegiare il controllo della spesa". Ed in prossimità dell'Università gli unifici edifici esistenti sono la villa in pietra di Frattura e le Torri gemelle, due palazzi del valore stimato di 20 milioni di euro, riconducibili a Paolo Frattura (presidente della Regione) e Vincenzo Cotugno (consigliere regionale) soci in affari. L’intenzione odierna di un acquisto del genere da parte dell’Università, vista l’accusa di interessi nell’edilizia che l’esecutivo solleva nei confronti del rettore Cannata, potrebbe essere visto in maniera positiva dalla Giunta regionale piuttosto che recuperare edifici, arricchendo il patrimonio pubblico, per l’uso dell’Ateneo. In fondo il presidente Frattura guarda esclusivamente all’interesse pubblico quando decide cosa fare o cosa tagliare. Così come guardava all’esclusivo interesse dell’Ateneo quando siedeva nel Cda Unimol (fino al 2011). Sarebbe anche un modo, da parte dell’Università, per riaprire il dialogo con il governatore che forse, di fronte ad una simile allettante proposta, potrebbe evitare spedizioni di giovani studenti verso Michele Petraroia. Antonio Careca
L'intervento
Non dare i soldi all'Università è uno scotto per i cittadini e lavoratori Nell’imminenza dell’apertura del nuovo Anno Accademico e in attesa di conoscere i dati che forniscano un quadro più preciso dell’effetto che la crisi avrà sulle Istituzioni Accademiche e sulla nostra Università, anche in termini di iscrizioni ed immatricolazioni, la FLC CGIL guarda con preoccupazione alla tensione di questi giorni tra i vertici dell’Unimol ed il Governo Regionale. L’Università e la Ricerca devono essere realtà autonome e “laiche” nel senso più ampio. Una laicità politica non sempre praticata nel nostro ateneo. Preliminarmente il Governo nazionale deve dare chiari segnali di inversione di
tendenza rispetto alle fumose indicazioni del cosiddetto Decreto “del fare” che taglia i fondi per gli Atenei e per il diritto allo studio. Inoltre il Governo regionale deve chiarire il ruolo che vuole assumere nei confronti di una realtà strategica come quella dell’Università del Molise. La FLC CGIL aveva proposto alla classe dirigente regionale ed accademica, un tavolo di discussione per programmare la gestione delle risorse. Gli investimenti regionali devono avere una ricaduta positiva sulla crescita culturale ed economica del territorio. Per questo occorrono politiche lungimiranti per il rilancio della nostra pic-
cola Università. Si è trattato di proposte espresse in convegni ed occasioni pubbliche, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo regionale dell’Università. Per quanto riguarda l’argomento “scottante” di queste ore, che ha determinato una polemica tra Giunta ed Università, la FLC CGIL ha sempre sostenuto che i fondi destinati al Progetto “Conoscere per Competere”, dovessero essere precisamente quantificati, identificati come reali ed esigibili. Essi avrebbero costituito un effettivo beneficio per l’Università e per il Molise se ci fosse stata la volontà di investirli, non come palliativi o in contenitori infrastrutturali che rischiano di rimanere vuoti ma, per essere
utilizzati essenzialmente per valorizzare le professionalità (precarie o meno), che negli anni, con molti sacrifici, hanno coniugato i risultati della propria ricerca ai criteri di eccellenza richiesti. Questi argomenti richiamano gli attori istituzionali (il Presidente della Giunta Regionale, l’attuale ed il prossimo Rettore ) ad intavolare un confronto senza pregiudizi. Un confronto che sia, questa volta, aperto al contributo di tutti: rappresentanze sindacali, personale Docente, Ricercatore e Tecnico Amministrativo. Non è più rinviabile una programmazione che dia certezze ai lavoratori dell’Ateneo, ai giovani studenti molisani, ai ricercatori, precari e non, alle loro famiglie e al territorio. Tra i due contendenti non ce ne sarà un terzo, né autonomo né laico, a trarne vantaggio. E’, invece, certo che lo scotto ricadrà, come al solito, immancabilmente, sui lavoratori e sui cittadini del Molise.
TAaglio lto
4 7 settembre 2013
Il governatore avrebbe già rinunciato all'articolo 7 ma è una presa in giro: se nonsi abroga la legge verrà intascato a fine legislatura
Aumento delle indennità: tutto merito del centrosinistra Cavaliere (Pdl) precisa: "avevo presentato un emendamento che tagliava le indennità di funzione. Loro lo hanno bocciato"
CAMPOBASSO. Le indennità dei consiglieri regionali, checché ne dicano il presidente Frattura, il vice presidente del Consiglio Cristiano Di Pietro e il presidente di Palazzo Moffa Vincenzo Niro, sono aumentate. La
busta paga arrivata ieri ai consiglieri regionali lo dimostra. Così il presidente della Regione Molise potrà sventolare il ciodolino di agosto alla prossima manifestazione di protesta popolare continuando a prendere in giro i molisani. Intanto però il centrosinistra, con Francesco Totaro che propone l'abrogazione dell'articolo 7 (ossia i 2.500 euro per i portaborse) e i vice presidenti del Consiglio Monaco e Di Pietro che vogliono abolire il rimborso del carburante, con questi politici la maggioranza sta tentando un passo indietro. Per buona volontà o presa di coscienza sulla vergogna perpetrata? Secondo Cavaliere, consigiere regionale del Pdl, dietro al repentino cambio di strategia del centrosinistra sui tagli ai costi della politica si nasconde ben altro. “In realtà - afferma il consigliere regionale del Pdl - una strategia non c’è e non c’è mai stata. E anche l’ultimo annuncio di Totaro (sulla proposta di cancellare il fondo per i portaborse) rappresenta forse l’ennesima fuga in avanti all’interno di una coalizione che su tutti i temi cardine (tra cui appunto la razionalizzazione dei costi) non riesce mai a trovare la quadra e procede
inesorabilmente in ordine sparso e confuso. Anche perché, stando alle solite voci di corridoio, quella del Capogruppo Pd potrebbe a quanto pare essere l’inevitabile e decisa risposta all’ultima iniziativa personale del Governatore Frattura. Che, sempre secondo le stesse voci, avrebbe già rinunciato al fatidico Articolo 7 (il fondo riservato ai portaborse), smarcandosi clamorosamente dalla sua stessa maggioranza e abbandonandola quindi alle polemiche e all’escalation dei giudizi negativi dell’opinione pubblica. Gli slogan hanno sempre le gambe corte. Pure dietro questi ultimi accadimenti - prosegue l’esponente del Pdl si cela probabilmente la guerra ormai infinita e senza esclusione di colpi che da tempo scuote l’intero centrosinistra. Una faida che si ripercuote inevitabilmente sulle istituzioni e influenza le scelte politiche poste in atto da una maggioranza incapace fino adesso di affrontare compatta e determinata tutte le questioni all’ordine del giorno. Si può governare una Regione - incalza Cavaliere - a colpi di ripicche o comunque tramite iniziative di carattere individuale? Il taglio delle inden-
nità poteva e doveva essere affrontato sin dall’inizio a testa alta, con maggiore serietà, serenità e trasparenza. Le incomprensioni e le divisioni nate dentro la coalizione hanno soltanto contribuito ad alimentare il caos e ad aggravare i problemi invece di risolverli. Non è mai troppo tardi per porre rimedio agli errori. Ma su questo tema bisognava agire subito e in maniera risoluta e chiara. Il sottoscritto - conclude Cavaliere - aveva proposto in sede di discussione sulla spending review l’abolizione delle indennità di funzione, con la presentazione di un emendamento che salvava soltanto quelle destinate al presidente della Giunta e del Consiglio. L’emendamento è stato però bocciato e tutto quello che è accaduto dopo (con tanto di veleni, polemiche, guerre intestine e proteste dei cittadini) è purtroppo noto a tutti. Ma se si vuole davvero, come loro stessi invocano, lanciare un segnale forte all’opinione pubblica e procedere a un riduzione consistente delle indennità, si fa ancora in tempo ad approvare la mia proposta e passare quindi dalle parole ai fatti”.
LETTERA APERTA
Le Ferrovie non vanno
abbandonate di Filippo Poleggi* Gent.mo Assessore, Abbiamo apprezzato la decisa volontà, che ci ha comunicato, di impedire la chiusura della tratta Campobasso -Termoli e l’intesa di massima raggiunta con i dirigenti delle Ferrovie dello Stato in merito alla realizzazione della metropolitana leggera. La situazione delle ferrovie molisane versa ormai da molto tempo i condizioni al limite della praticabilità, non fornendo garanzie circa l’affidabilità dei tempi di percorrenza e della qualità del servizio in genere. La tratta molisana mantiene comunque un utenza di circa 1.300.000 (dati Trenitalia) viaggiatori annui che utilizzano il treno per raggiungere le destinazioni prescelte. Le distanze ferroviarie dai grandi centri di interesse economico, turistico, culturale e lavorativo, seppur non considerevoli, sopportano dei tempi di percorrenza notevoli e incerti dovuti ad un ritardo infrastrutturale che il Molise, anche in questo settore, subisce da ormai troppo tempo. I convogli che circolano quotidianamente sul territorio non sono più in grado di garantire ancora per molto tempo un accettabile livello di affidabilità ed economicità. I continui guasti che subi-
scono i treni comportano enormi disagi per i passeggeri e la limitata disponibilità materiale non consente di sostituirli o di aumentarne la capienza nei periodi di maggiore afflusso. Un primo intervento non oneroso e di rapida realizzazione sarebbe dunque a nostro parere ripristinare l’officina meccanica a Campobasso che abbia la possibilità di intervenire sulla totalità dei guasti che coinvolgono i mezzi, evitando di portare il materiale danneggiato a Benevento, consentendo di ridurre tempi e costi di riparazione ed allo stesso tempo avere maggiore disponibilità per le sostituzioni. L’officina a Campobasso consentirebbe di recuperare circa 900 km giornalieri di percorrenza, oggi utilizzati per il cosiddetto potenziamento del servizio Campobasso – Venafro – Caserta – Benevento di cui nessuno sentiva la necessità , Campobasso è già sufficientemente collegata a Caserta dall’ordinario servizio per Napoli; 900 km sono pressappoco quelli impegnati per la tratta Campobasso – Termoli, da impiegare per migliorare il servizio. La necessità di rendere efficiente l’impianto ferroviario molisano è però da considerare non solo relativamente ai benefici che potrebbero essere apportati
nel breve periodo con interventi più o meno costosi, ma anche in maniera programmatica considerando la necessità di ridurre il divario infrastrutturale che ci divide dal resto dell’Italia ed intervenendo con un progetto di ammodernamento ed elettrificazione della tratta molisana, pensato in un’ottica di sviluppo sociale ed economico. La tratta molisana si configura come un importante linea di transito che collega il versante tirrenico a quello adriatico, con l’ammodernamento e il rafforzamento non solo della tratta Campobasso-Roma, ma anche della Campobasso-Termoli, potrebbe essere garantito un traffico di persone e merci che apporterebbe indubbi vantaggi sociali ed economici al nostro territorio, questo ci pare anche coerente con la volontà di rimettere mano al progetto dell’interporto di Termoli, sia pure in tempi non rapidissimi per le limitate risorse economiche, che avrebbe un significato molto limitato se non proiettato in questa visione. Un’alternativa, proposta da Trenitalia, basata sul rinnovo del parco delle motrici a metano ed alcuni interventi di adeguamento tecnico della tratta Venafro – Campobasso significhe-
rebbe consegnarsi definitivamente ad un ruolo marginale con esclusione da tutti i possibili raccordi con i corridoi di traffico europei est-ovest. Rinunciare al progetto dell’elettrificazione a nostro parere significherebbe rinviare al futuro un intervento divenuto necessario già da molto tempo. Da queste riflessioni principali cogliamo l’occasione per rinnovarLe con forza le nostre richieste: Rivalutazione e rinforzo della tratta CampobassoTermoli; Elettrificazione di tutta la tratta molisana; Officina meccanica a Campobasso. Auspichiamo inoltre che voglia riprendere al più presto l’iniziativa concordata per gli interventi di miglioramento dell’assetto del binario 20 Bis nella Stazione di Roma Termini. Esprimiamo infine la nostra soddisfazione per la sua disponibilità che ha consentito un esame approfondito e confronto aperto sui temi del trasporto locale che ci fa ritenere possibile un lavoro comune, nei nostri rispettivi ruoli, per lo sviluppo del Molise. Le inviamo i nostri più cordiali saluti. * Presidente Comitato Forum TPL M
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TAaglio lto
7 settembre 2013
Ci può salvare solo il passato Coerente, pragmatico, intellettualmente onesto. L’assessore regionale Pierpaolo Nagni marca la differenza con il resto della compagnia politica e ribadisce la sua vocazione al fare più che al dire. Non disegnando, là dove ricorrono i termini, di riconoscere la validità delle scelte fatte dal precedente governo di centrodestra cui egli intender dare continuità e, possibilmente, sviluppo. L’unico e il solo. Lo ha confermato a Pietrabbondante nel corso dell’incontro in cui si sono intrecciati la volontà politica della Regione di valorizzare in senso compiuto il patrimonio archeologico territoriale, i finanziamenti europei, e i programmi strategici che egli, l’assessore, cura personalmente. Dall’insieme è venuto fuori un quadro in cui le intenzioni erano sistematicamente sorrette dalla disponibilità ad agire. Certo, sentire nel 2013 che “il Molise possiede un enorme patrimonio archeologico, in parte ancora inesplorato, che rappresenta un’opportunità di sviluppo economico e sociale per tutto il nostro territorio” è quantomeno sorprendente.
Questa considerazione è andata bene negli anni ’50,’60, ’70, ’80, ’90, 2000 ed tutt’ora valida a patto e condizione che non si perpetui oltre e passi a essere tradotta in modello operativo. Nagni ha capito l’antifona e non s’è tirato indietro nel momento in cui ha dovuto esplicitare il concetto. Semplice: “Opere di studio, recupero e restauro” per immaginare un futuro in cui il Molise diventi, a giusta ragione, importante meta di turismo archeologico. Non più momenti episodici quanto, invece, una linea di condotta stabile ed efficace. Per cui niente concessioni all’effimero, al transitorio, ma salda compattezza nella destinazione delle risorse, nell’approvazione e nell’esecuzione dei progetti: di studio (importantissimi per coinvolgere gli studiosi nel mondo), di recupero (allargando le indagini e gli scavi) e di restauro (soprattutto conservativo). Dopo di che l’affermazione andata bene nei decenni passati è pensabile venga finalmente resa praticabile nel corso di uno o due quinquenni ancora. Inutile girarci attorno. Un progetto serio di valorizzazione
Il patrimonio archeologico e storico del Molise ha peculiarità scientifiche che non possono essere banalizzate per un turismo che, si presuppone, alla Regione intendono di massa Urge la costituzione dell’Agenzia regionale per il turismo: soluzione cardine per impostare una politica regionale e per realizzarla
del patrimonio archeologico (da Pietrabbondante a Sepino, a Larino, a Vastogirardi, a Campodipetra, a Casacalenda eccetera), se impostato in forma organica, non è robetta da poco. Ci vorrà tempo, denaro e tantissima competenza da parte dei soggetti attuatori. Quindi, in parallelo, sarà opportuna la predisposizione di un piano di diffusione, promozione e valorizzazione con finalità anche (ribadiamo “anche”) turistiche. Il patrimonio archeologico e storico del Molise ha peculiarità scientifiche che non possono essere banalizzate per un turismo che, si presuppone, alla Regione intendono di massa. Sarebbe un grave errore. Mentre facendone un “unicum” soprattutto per un turismo colto, il risultato che si otterrebbe avrebbe ricadute importanti anche sul turismo di massa. Turismo. E’ ora di rompere la
spirale dell’incertezza e passare finalmente alla costituzione dell’Agenzia regionale per il turismo. Soluzione cardine per impostare una politica regionale e per realizzarla. Diversamente, le ambizioni di un Molise turistico rimarranno eternamente impigliate nella rete delle pro-loco, dei comitati festa, degli Enti provinciali per il turismo commissariati e degli assessori globe-trotter. Dardo
L'intervento
L'Acem replica al consigliere Ciocca: "Non ci interessano le strumentalizzazioni ma le imprese vanno pagate e non prese in giro" Prendiamo atto e manifestiamo rispetto per le affermazioni del Consigliere delegato alla Ricostruzione Salvatore Ciocca apparse sugli Organi di informazione in merito alla conferenza stampa indetta da questa Associazione il giorno 4 settembre sul pagamento dei lavori del sisma, ma riteniamo doveroso esplicitare alcune puntualizzazioni a riguardo. In merito all’ascolto ed all’attenzione prestati alla categoria evidenziate dal Consigliere, è necessario precisare che gli edili sono stati ricevuti ed ascoltati come settore in una sola occasione in 6 mesi, ossia nello specifico Tavolo tecnico del 5 agosto scorso, mentre una richiesta di incontro propria della nostra Associazione per affrontare e discutere i problemi dei suoi associati, è stata inoltrata con telegramma al Presidente della Giunta Regionale in data 8 aprile 2013 ed a tutt’oggi è rimasta inevasa. A voler discernere sulle risposte concrete che sarebbero state date negli ultimi 6 mesi alla categoria, pur rispettando il sicuro impegno e la buona volontà profusi, giova precisare che nel corso del tavolo del 5 agosto, sono stati forniti gli stessi numeri (rivenienti dai Fondi comunitari 2000/2006 e 2007/2013, pari a 618 milioni di euro complessivi ai quali aggiungere 450 milioni per l'autostrada e 128 milioni a valere sul POR FESR ecc.) che due anni fa ci furono illustrati dall’Assessore Vitagliano, un anno fa dall’Assessore Chieffo e il 5 agosto, per l’appunto, dall’attuale Amministrazione in carica, senza però che gli stessi si siano nel frattempo tramutati in fatti concreti quanto ad opere appaltate e fondi liquidati. A fronte di questi dati e cifre, rimasti immutati negli anni, ben altri numeri sono vistosamente calati nel frattempo e – al di là delle statistiche periodiche diffuse dagli istituti preposti – abbiamo avuto modo di constatarli di
recente con mano, nel produrre l’istruttoria sulla rappresentatività per il rinnovo del Consiglio di amministrazione della Camera di Commercio di Campobasso: imprese che 5 anni fa avevano in organico 180 operai oggi ne hanno una dozzina, imprese che avevano 70 operai ne hanno 7 e aziende che ne avevano 30 oggi ne hanno 5 e questo è ciò che conta. Quotidianamente operai che negli anni hanno perso il lavoro vengono in Associazione e chiedono di essere ricollocati ed agli stessi non è possibile dare risposta. E questo purtroppo è ciò che conta. In merito alle questioni passate, ampiamente accennate dal consigliere Ciocca, non tocca a noi giudicarle, perché l’Associazione è apolitica ed apartitica, però sul punto occorre un appello accorato che prescinde – lo si ripete - da colori e logiche di partito. Oggi – e il monito è rivolto a chiunque gestisca la cosa pubblica - in una fase storica in cui la gente è disperata e le imprese stanno per chiudere, non interessa più a nessuno che ad ogni cambio di amministrazione, inteso come cambiamento di colore di appartenenza, il nuovo eletto sostenga pedissequamente di aver rinvenuto le storture del predecessore, anche perché al nuovo amministratore, che magari sarà anche più avveduto, diligente e ben intenzionato, dopo uno o più mandati sistematicamente verrà rivolta la stessa accusa da chi ne prenderà poi il posto. E la storia ce lo insegna, dal rinnovo dei piccoli Comuni sino alle Amministrazione centrali, la filastrocca è sempre la stessa, per cui guardiamo oltre! Nella replica del consigliere Ciocca si parla anche di risposte che gli edili attendevano da anni: ci consenta e non ce ne voglia il Consigliere di replicare che non ne
abbiamo veduta alcuna, se non la promessa di riscuotere 5 milioni di euro (una goccia nell’oceano) prima di ferragosto, più 6-8 milioni entro il mese, ad oggi 6 settembre mai accreditati, in una fase in cui ogni giorno di ritardo però è di vitale importanza per la sopravvivenza stessa di un’azienda. D’altronde, se le risposte fossero state fornite non avremmo lanciato il grido d’allarme per il solo gusto di farlo e soprattutto anche altre aziende non appartenenti all’Associazione non si sarebbero riunite inquietate e terrorizzate mercoledì sera a Bonefro nel cuore del cratere, per concordare il da farsi. Prendiamo atto infine della disponibilità ed attenzione che il Consigliere dichiara di aver avuto verso gli operatori del settore che nessuno intende negare, per ribadire che anche noi ne nutriamo verso lui e le istituzioni tutte, ma di fronte alle osservazioni ampiamente illustrate nella conferenza stampa, al cui documento quest’oggi integralmente ci riportiamo senza ritrattarne minimamente i contenuti, benché vogliamo comprendere tutte le difficoltà tecniche, normative e procedurali, lungi dal populismo e dalle strumentalizzazione, siamo costretti a ribadire vivamente che le imprese sono stanche di essere prese in giro. Di certo, nessuno di noi intende addossare al Consigliere Ciocca o al nuovo Governo Regionale le responsabilità di un sistema complessivo che fa acqua da tutte le parti, ma neppure possiamo accettare di essere tacciati di populismo o faziosità. La settimana prossima intanto il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro convocherà gli associati in Assemblea straordinaria per decidere le iniziative da intraprendere. Associazione Costruttori Edili Molisani
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Campobasso
7 settembre 2013
Bimbi della materna Collodi da via Leopardi a via Scardocchia, il trasloco è ufficiale Il sindaco conferma il trasferimento della scuola dell’infanzia ma i genitori restano perplessi Il trasferimento dei bimbi della materna Carlo Collodi al piano terra dell’ex Romita di via Scardocchia è ufficiale. Come già annunciato dalla Gazzetta del Molise, sia ieri che l’altro ieri, la delibera di Giunta comunale del 30 agosto è diventata realtà. Il trasloco si farà grazie all’intesa raggiunta tra il Comune e la Provincia che si è resa disponibile a concedere al Comune l’utilizzo delle aule del piano terra dell’edificio che una volta ospitava il liceo Scientifico. A confermare la notizia è stato proprio il sindaco Gino Di Bartolomeo, con una nota ha comunicato che “grazie alla collaborazione con il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis e delle rispettive strutture tecniche, gli alunni della scuola dell’infanzia della Direzione Didattica Statale IV Circolo di via Leopardi verranno trasferiti nei nuovi locali completamente ristrutturati siti al piano terra dell’ex liceo
Scientifico di via Scardocchia a Campobasso. Questo risultato è la testimonianza - dice il sindaco - che quando le istituzioni collaborano tra di loro si ottengono rapidamente risultati utili alla
collettività”. La decisione di trasferire i bimbi nella struttura di via Scardocchia è dovuta all’aumento del numero dell’iscrizioni al quarto circolo di via Leopardi. Un incremento che ha creato non poche difficoltà a or-
ganizzare le classi e che quindi ha spinto l’amministrazione a dover trovare una soluzione alternativa. E allora perché non utilizzare il piano terra della struttura dell’ex Romita di via Scardocchia che è stato realiz-
zato di recente utilizzando avanzate tecnologie di isolamento sismico? De Matteis è d’accordo e allora al via il trasferimento. Però c’è un problema. I genitori dei bimbi che fino all’altro ieri non sapevano assolutamente niente, apprendendo la notizia del trasloco dai giornali non l’hanno presa proprio bene e in attesa di avere comunicazioni più dettagliate dal dirigente scolastico o dal Comune già ieri alcuni di loro hanno espresso forti perplessità. C’è da dire, infatti, che la nota del sindaco è abbastanza generica. Di Bartolomeo esalta la collaborazione istituzionale ma non precisa se il trasferimento coinciderà con la data di inizio delle attività didattiche fissato per martedì o se ci vorrà più tempo considerando che il Comune deve realizzare la pavimentazione d’ingresso, i percorsi di accesso e un’uscita di sicurezza. Teresa Manara
Diritto di replica CAMPOBASSO. In merito alla questione del laboratorio di Criminologia, la replica del dottor Gianluca Tramontano Gentilissima Redazione e Preg.mo Sig. Dardo, tornare su una questione sulla quale già avevo dato ampie delucidazioni (almeno a me così sembrava) è sempre fastidioso, ma tant'è: lo farò. Il Laboratorio non ha alcun costo per il Comune e né io né altri prendiamo un euro per le ricerche e le attività che compiamo quotidianamente o per la predisposizione di Progetti comunitari da inviare per l'assegnazione di finanziamenti comunitari. La mia nomina quale membro del Comitato Tecnico di gestione del Laboratorio è stata voluta dal Sindaco, Sen. Luigi Di Bartolomeo ed è agli atti (insieme al mio CV) consultabile, così come è consultabile tutto ciò che è stato fatto e scritto al Laboratorio. Potrebbe proporre anche lei qualche nome al Sindaco, magari di qualcuno più preparato di me, tanto la nomina è triennale ed è in scadenza. Il Laboratorio (cioè il Comune) non ha finanziato proprio nulla; il Progetto ACCESS, che io e il Prof. Barba abbiamo contribuito a strutturare, ha ottenuto un finanziamento comunitario che è passato soltanto attraverso l'Amministrazione in quanto Partner dello stesso;
“Criminologia, i soldi dall’Ue” Si, il mio cognome è Tramontano, come Alberto PLURICONSIGLIERE, e allora? Quando, e se, mi incontrerà per strada, caro Dardo avrò modo di dimostrarle che sono qualcosa di più, e di meglio, di un "fratello di". E del resto Lei di queste cose se ne intende. Probabilmente, chi vi ha, di nuovo, invitati a scrivere su questa questione non aveva voglia o capacità di cercare meglio; abbiamo prodotto tanto per ACCESS e vi allego qualcosa, così non dovrete neanche scomodarvi e potrete inoltrarlo a chi ne ha interesse. Magari potreste anche consultare il materiale cartaceo e i DVD; sono a vostra disposizione. Cordialmente, Gianluca Tramontano Ndr: Così il nostro Dardo. Abbiamo fatto centro. Il dott. Gianluca Tramontano ha soddisfatto (seppure parzialmente) la nostra e l’altrui curiosità sul fine e sul contenuto del laboratorio criminologia a Campobasso e, nello specifico, del Progetto Access, per il quale - ci dice il dott. Tramontano – il comune di Campobasso ha trasferito in suo favore e del prof. Barba 7.200 euro che gli erano
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
venuti da fondi europei. Cambia poco. Sempre di denaro pubblico si tratta. Questo dato contrasta – crediamo – con ciò che il dott. Tramontano dice in merito al fatto che “Il Laboratorio non ha alcun costo per il Comune e né io né altri prendiamo un euro per le ricerche e le attività che compiamo quotidianamente o per la predisposizione di Progetti comunitari da inviare per l'assegnazione di finanziamenti comunitari”. Meglio sarebbe pertanto fosse spiegato a chi sono andati e perché i 7.200 euro. Ma insistere sul punto è stucchevole. Sul problema del nome, nessuna connessione con il pluriconsigliere Alberto, ma solo, ribadiamo, la familiarità del cognome al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale rispetto ad un eventuale altro poco conosciuto. Come e perché poi dovrei intendermi, come dice il dott. Tramontano, delle fratellanze e delle differenziazioni di un fratello rispetto all’altro, mi risulta del tutto estraneo. Come continua a rimanere estraneo alla collettività campobassana l’esistenza del laboratorio fintanto continuerà ad essere una realtà
scientifica sconnessa alla realtà socioculturale locale. Siamo grati al dott. Tramontano per ciò che prodotto per Access; molto di più lo saremmo se avesse prodotto per la città e i cittadini.
AUGURI
Giorno di compleanno ieri per il consigliere regionale, Nunzia Lattanzio. Anche se con qualche ora di ritardo gli auguri più sentiti di Buon compleanno dai figli Romy, Riccardo, il marito Damiano e da tutta la redazione de La Gazzetta del Molise.
Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
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Campobasso
7 settembre 2013
Cosa spinge uomini e donne a candidarsi in questa fase storica di basso profilo economico e culturale? Nomi si accavallano a nomi nella corsa alla candidatura a sindaco di Campobasso. S’è composta una piramide al cui vertice, lo si voglia o meno, rimane Gino Di Bartolomeo, il quale ha confermato che in un modo (candidato del centrodestra) o nell’altro (a capo di una lista civica) si sottoporrà al giudizio degli elettori. Mancano pochi mesi all’appuntamento e, al solito, sarà una corsa affannosa, caotica, arrembante, priva, cioè, di chiarezza politica e programmatica. I partiti sono in confusione, in fibrillazione, privi di strategia e, sopratutto, di linee guida e di leader. Il Pd ha detto che darà vita alle primarie per selezionare il personaggio da proporre all’elettorato. Ma le primarie del Pd non godono di buona fama: sono taroccate. Emerge il meglio attrezzato nella gestione delle tessere e dei meccanismi della consultazione. Antonio Battista, il capogruppo del partito a Palazzo san Giorgio, è intenzionato fermamente a provarci. L’esperienza non gli fa difetto … anche nella gestione delle tessere e dei meccanismi della consultazione. Ma buona parte dell’establishment, sull’abbrivo del successo centrato con Frattura alla Regione, anela a conquistare simpatie e consensi ricorrendo all’esterno, alla società civile, e in quest’ottica ha nel mirino Michele Scasserra, giovane abbastanza, industriale collaudato, politico rodato ad alti livelli: assessore regionale e candidato al parlamento con Mario Monti, esperienze che lo sollevano dal sospetto di trasformismo, qualora aderisse all’invito del Pd, per aver tenuto nelle due circostanze appena dette una notevole autonomia.Tutta da considerare nella sua possibile evoluzione la figura di Massimo Romano dopo la non felice ultima esperienza regionale. Rimane un nome forte, incisivo, intrigante per chi voglia aprire
Crisi, debiti, difficoltà ad andare avanti, eppure c’è ressa intorno alla poltrona del sindaco s’intende! Non di meno mostra interesse a coglierlo (il successo), in una combinazione in cui la verve intellettuale sposa la determinazione propria delle donne di successo, il già assessore comunale con Augusto Massa, ed oggi consigliere d’opposizione a Gino Di Bartolomeo, Adriana Izzi. Sollecitata a più riprese dalla fascia sociale che teme l’ulteriore decadimento della città se lasciata in balìa dei potentati economici-profesionali-imprenditoriali in assenza di chi sia capace di contenerli. Dicono che non sia la sola tra la rappresentanza femminile a Palazzo san Giorgio a puntare in alto. Di sicuro, la migliore. Alle spalle di questa avanguardia di nomi e personaggi si muove, con dinamiche e manifestazioni di pensiero diverse tra loro, un gruppetto di consiglieri comunali che, avendo maturato esperienza, appreso e fatti propri gli elementi amministrativi adattabili alle dinamiche politiche nelle
una finestra sul misero panorama politico locale e creare i presupposti di un cambio generazionale e di mentalità. Ma le intelligenze eccessive, di qualunque colore politico, in genere vengono fatte appassire in fretta. In genere. Salvo eccezione. Passo lento, cadenzato, misurato distingue l’avanzata nel novero dei papabili di Pino Saluppo, giornalista di lunga traversata, già sperimentato felicemente sui banchi di Palazzo san Giorgio, espressione di un moderatismo innovativo. Guadagna credito in misura proporzionale alla serietà dell’impegno sociale e culturale che pone nella quotidianità. Ben diversa s’annuncia l’irruzione di Paolo Spina dalla poltrona della presidenza della Confcommercio. Il piglio è garibaldino, alimentato da trascorsi radicali, orientato a perseguire traguardi concreti, anche personali. Il vertice di Palazzo san Giorgio lo intriga parecchio. Per le fortune del commercio e dell’economia cittadina,
materie cardine del governo della città (urbanistica, lavori pubblici, società partecipate, gestione dei servizi), si sente maturo, oltre che pronto, a darne dimostrazione. Una realtà, questa cui accenniamo, che rende in modo aderente la oggettiva condizione del governo cittadino e la volontà di non modificarla: amministrare il quotidiano, assecondare le tendenze sociali più spregiudicate, ipotizzare demagogicamente traguardi futuri, gestire gli spazi della discrezionalità in chiave clientelare. Il quadro di riferimento sarebbe questo e, dicono le voci interne al Palazzo, se ne vorrebbe avvalere il consigliere Colagiovanni, indubbiamente, nel lotto, quello con maggior tasso di elasticità. Vien da chiedere qual è la molla che spinge tanta gente ad accollarsi l’onere di amministrare in una transizione storica carica d’incognite e di difficoltà. L’ambizione? Crediamo, non basti. Dardo
Dal 16 settembre cassa integrazione per i dipendenti. CAMPOBASSO. Si parla di nuovi assessori, di prebende e quant'altro e intanto cala il gelo sulle nostre imprese. Prossima alla chiusura è Villa Maria a Campobasso. Dal 16 settembre 60 persone andranno in cassa integrazione. Grazie, anche, alle responsabilità dei cosiddetti dirigenti della Sanità. E mentre ci si accapiglia sul nome del commissario e, poi, del direttore generale dell'Asrem (solo poltrone da coprire) nessuno più pensa a un sistema sanitario malridotto che si regge solo grazie all'abnegazione del personale. Tanto che gli uti-
Villa Maria verso la chiusura litarismi della politica applicati alla sanità hanno determinato un forte squilibrio, tale da rendere il Cardarelli di Campobasso un ospedale di serie B. E tutto questo mentre per effettuare un'ecocardiografia bisogna attendere a febbraio 2014 e per un'ecografia a settembre prossimo. Le colpe del passato sono conosciute oggi, purtroppo, si conoscono
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anche quelle odierne frutto dell'incapacità di una classe politica che pensa a tutt'altro. E che come nel caso delle imprese edili, che chiedono i soldi per i lavori già eseguiti, le definisce animate da "spirito demagogico". Si sta creando un deserto tutt'intorno che lascia senz'acqua tutti noi e quella stessa classe politica non s’accorge che il Molise è fermo, in preda alla
CAMPOBASSO-NAPOLI
più devastante delle crisi economiche e delle perniciose inefficienze amministrative. Ciò in quanto si preferisce stare dietro alle polemiche della politica, all’utilità o meno dei commissari ad acta, e alla fanfaluche dei tanti soloni che s’improvvisano maestri, e sono semplici apprendisti stregoni. E la medicina degli stregoni porta alla morte.
CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA
ANNO IX - N째 77 - SABATO 7 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Isernia
7 settembre 2013
“Le false promesse sull’ospedale di Venafro” Mario Pietracupa interviene sul nosocomio alle prese con troppi problemi VENAFRO. E' il consigliere di minoranza, Mario Pietracupa, a scrivere una lunga lettera sulal situazione in essere all'ospedale di Venafro. "Ricevo quotidianamente sollecitazioni ad intervenire sulle vicende amministrative e politiche del Comune di Venafro in nome di una opposizione che, per definizione, dovrebbe censurare ogni comportamento della maggioranza, a prescindere da quello che mette in atto. Sicuramente le motivazioni ci sarebbero tutte. Non a caso il sindaco Sorbo, da sempre paladino della trasparenza e della buona amministrazione, almeno fin quando faceva opposizione, nella seduta di insediamento non ha ritenuto opportuno neanche illustrare le linee programmatiche, trincerandosi dietro la ‘norma’ che non lo prevede esplicitamente. In quella occasione da ‘minoranza costruttiva’ non entrammo in polemica aspettando, come assicurato in quella sede, una immediata seduta di Consiglio per un confronto più articolato in cui
L’Area “Tutela vittime della violenza” di Fratelli d’Italia Molise, coordinata dalla Dr.ssa Silvia Gagliardi, promuoverà, lunedì 9 settembre, a partire dalle ore 17.00, presso la Sala Gialla della Provincia di Isernia, un convegno dal titolo: Urla nel silenzio - Prevenire e Combattere la Pedofilia. Interverranno il dr. Nicola Malorni - psicologo analista dell’infanzia e adolescenza, membro ordinario AIPA e IAAP, coordinatore centro
si parlasse di obiettivi condivisi. Il tempo è trascorso inutilmente se non per esibizioni sui social network e per dure repliche, questo sì in linea con il suo caratteristico atteggiamento rancoroso, del sig. Sindaco a chiunque non la pensasse come lui, unico depositario della verità. I fatti, intanto, parlano da soli. La campagna elettorale del sig. Sorbo e dei suoi seguaci è stata incentrata sulla demonizzazione degli avversari, definiti una lobby pericolosa per l’interesse collettivo ad iniziare dalla tutela dell’Ospedale di Venafro. Ebbene, ora che la lobby è stata sgominata, cosa ha fatto di concreto il sig. Sindaco per scongiurare il depotenziamento, se non la chiusura dell’Ospedale? Niente. Anzi sia lui che altri paladini si sono appiattiti completamente salvo qualche sporadica sortita di facciata e addirittura chiedendo sostegno in una SEDUTA MONOTEMATICA SULL’OSPEDALE.. Ancora? E’ facile fare del populismo ma ancora più facile è non proporre soluzioni. Noi, che cre-
diamo nel ruolo importante di un presidio sul territorio ed abbiamo anche un’idea su quello che andrebbe fatto, sopratutto per la vera emergenza, aspettiamo che si incateni davanti all’ospedale e inizi lo sciopero della fame e della sete. Lo libereremo quando ci avrà fatto capire che cosa vuole e se, quello che vuole, è compatibile con le risorse disponibili ed in linea con la politica regionale. Altro che seduta monotematica!!! Che dire poi dell’aumento del numero degli assessori. Addirittura uno in più di quelli regionali. Lui che ha sempre condannato il ricorso alle soluzioni politiche in nome di una sobrietà che però riguarda solo gli altri e non ha pensato nemmeno per un secondo di rinunciare alla indennità o almeno di ridurla. BRAVO! questa si che è coerenza, come lo è stato l’accordo politico con forze di centro destra, quelle che ha sempre combattuto e bollato e che ora sono maggioranza nella sua coalizione. Per non parlare del cumulo di incarichi e di cariche. Aspettiamo ancora che si dimetta da qualcosa e, naturalmente, l’invito vale anche per qualcun altro che dovrebbe rappresentare la ‘novità’ della politica locale. Aspettiamo, inoltre, ancora segnali sulla trasparenza degli interventi messi in atto, a dire il
esaltanti ma ora vanno liberati gli spazi perché anche altri possano dare il proprio contributo di idee. Restano le esperienze positive e tra queste l’affermazione del Presidente Paolo FRATTURA, a cui va la piena e rinnovata fiducia ma non va dimenticata la nostra collocazione di autonomia e di indipendenza. Mario Pietracupa
vero molto scarsi ed alcuni per fortuna ereditati dal passato. Non sembra, poi, che la sua OMNISCIENZA, per non dire prepotenza, sia stata premiata visto il verdetto del TAR Molise su una delle poche iniziative intraprese. Sulla bontà del suo operato siamo sicuri si esprimeranno i cittadini, gli stessi che lo hanno scelto per guidare la Città ed è a loro che dovrà dare conto. Per quanto mi riguarda dopo aver dato piena disponibilità per un rapporto di leale collaborazione, ritengo poco dignitoso, soprattutto nel momento di seria difficoltà che stanno vivendo i cittadini e non solo quelli di Venafro, diventare parte integrante di un meccanismo basato solo sulle censure e sulla delegittimazione altrui. Soprattutto però mi spaventerebbe replicare quanto il sig. Sorbo ci ha insegnato in questi anni: vivere con la carta da bollo in tasca, ossessionato dal dover ricorrere in ogni sede, giudiziaria ed amministrativa. In questo stato di fatto dare un contributo utile alla collettività diventa problematico se non impossibile per chi come me ha sempre lavorato per aggregare e non per demolire. Ho rassegnato, pertanto, le dimissioni da consigliere comunale per le suddette ragioni con la soddisfazione di essere sostituito da un consigliere giovane, tenace, che ha dimostrato passione e correttezza in campagna elettorale e, per di più, donna. Non è sicuramente un caso che da oggi i rappresentanti della nostra lista in Consiglio Comunale siano in maggioranza di altro genere. Uno spazio che non è stato concesso ma guadagnato con coraggio La politica la si può fare anche senza incarichi ed è quello che farò mettendo a disposizione anche l’attuale ruolo di coordinatore regionale di RIALZATI MOLISE. Anche lì c’è necessità di nuovi innesti e coinvolgimenti. Ho vissuto insieme ai tanti amici e sostenitori del movimento momenti
Veglia di preghiera per la pace Questa sera nel chiostro comunale di Piazza San Francesco ISERNIA. La Comunità di Sant’Egidio, accogliendo l’appello lanciato da Papa Francesco, ha organizzato a Isernia, per questa sera , una speciale veglia di preghiera e di digiuno per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo. Il raduno si effettuerà, dalle ore 19, nel chiostro comunale di palazzo San Francesco, da dove, su uno schermo, in diretta streaming, si potrà seguire la veglia di piazza San Pietro a Roma, guidata dal Sommo Pontefice. «Sin d’ora – ha detto il Papa – esprimo riconoscenza ai fratelli cristiani, ai fratelli delle altre religioni e agli uomini e alle donne di buona volontà che vorranno unirsi, nei luoghi e nei modi loro propri, a questo momento». La veglia organizzata a Isernia è aperta a tutti. Chiunque potrà partecipare, pregando per la pace.
Prevenire e Combattere la pedofilia Fratelli d’Italia promuove un incontro sul tema V.A.T.M.A, Don salvatore Rinaldi - diocesi Isernia Venafro, la dr.ssa Leontina Lanciano – psicopedagogista, già giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Campobasso ed il dr. Saverio Moscato – Sostituto Procuratore presso il
Tribunale per i Minorenni di Campobasso. "L’area “Tutela vittime della violenza” di Fratelli d’Italia sottolinea Gagliardi - sta portando una kermesse culturale denominata “IN-GIUSTIZIA” sull’intero territorio nazionale
per sensibilizzare la cittadinanza sulle problematiche che, sempre più spesso, affliggono i soggetti più deboli della società come donne e bambini. Anche qui in Molise si è voluto organizzare un incontro-dibattito e si è scelto di concentrare l’at-
tenzione sulle modalità di prevenzione e contrasto ai fenomeni di pedofilia. Spesso, infatti, non ci rendiamo conto dei pericoli che possono correre i nostri bambini anche solo accendendo un Pc o andando al parco giochi".
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Termoli
7 settembre 2013
Istituzione referendum consultivo: la prima commissione consiliare invita i cittadini a presentare proposte mento consultivo nell’ambito della democrazia partecipativa e riconoscendo l’utilità di qualunque contributo esterno che possa favorire e migliorare la qualità del Regolamento in fase di analisi e di prossima approvazione, invitano i cittadini, anche in forma associata, a presentare entro dieci giorni a far data da oggi, eventuali proposte utili ad arricchire il percorso già avviato. "La bozza del Regolamento è consultabile sul sito istituzionale del Comune di Termoli www.comune.termoli.cb.it nella sezione “Avvisi”. Le proposte potranno essere presentate all’ufficio protocollo, debitamente firmate ed indirizzate alla Prima Commissione Consiliare del Comune di Termoli, oppure inviate alla seguente mail: portavoce@comune.termoli.cb.it.
TERMOLI – La Prima Commissione Consiliare, presieduta dal consigliere Agostino De Fenza, rende noto che è in fase di analisi e di prossima approvazione il Regolamento per la disciplina degli organismi di partecipazione popolare e dell’istituto del Referendum Consultivo. L’iniziativa, scaturita da una proposta del gruppo di minoranza, con primo firmatario il consigliere Paolo Marinucci, ha trovato immediatamente riscontro nelle attività della Commissione composta, oltre che dal presidente De Fenza, anche dai consiglieri Ragni e D’Agostino per la maggioranza e da Giuditta e Mottola per la minoranza. La Prima Commissione Consiliare e l’intera Amministrazione comunale, sottolineando l’importanza di un valido stru-
Obbligo di esporre cartello con informazioni per l’impiego di pesce e cefalopodi freschi
Prime misure - città a misura di bambino
TERMOLI – Dal 25 agosto è scattato l’obbligo per gli operatori commerciali di informare i consumatori sul corretto impiego di pesce e cefalopodi freschi. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 187 del 10 agosto scorso è stato pubblicato il decreto del Ministero della Salute su “Informazioni obbligatorie a tutela del consumatore di pesce e cefalopodi freschi e di prodotti di acqua dolce”in attuazione del “Decreto Balduzzi”. L'articolo 2 del decreto stabilisce che "l'operatore del settore alimentare che offre in vendita al consumatore finale pesce anche di acqua dolce e cefalopodi freschi, sfusi o preimballati per la vendita diretta deve esporre apposito cartello con le informazioni: “In caso di consumo crudo, marinato o non completamente cotto il prodotto deve essere preventivamente congelato per almeno 96 ore a -18 °C in congelatore domestico contrassegnato con tre o più stelle. Il cartello deve essere apposto in modo da essere facilmente visibile dalla posizione in cui il consumatore prende o riceve la merce. Le informazioni riportate devono essere chiaramente leggibili ed in nessun modo nascoste, oscurate, limitate o separate da altre indicazioni scritte o grafiche o da altri elementi suscettibili di interferire. L'articolo 1, comma 2, prevede invece che il cartello non si applica ai prodotti della pesca decongelati che sono stati conservati congelati per un periodo di tempo sufficiente a uccidere i parassiti vivi. Per i contravventori è prevista una sanzione pecuniaria da 600 a 3500 euro per il mancato rispetto dei suddetti obblighi informativi.
TERMOLI - Servizi igienici pubblici, area relax con fasciatoio e parcheggi “rosa”: sono queste le idee progettuali nate durante gli incontri con i cittadini sul tema “Quale Termoli?”. Le idee “tradotte” in mozioni da presentare al Consiglio comunale, partono dalla constatazione della vocazione turistica della nostra città che purtroppo, troppo spesso, non offre servizi idonei per quanti decidono di soggiornarvi. È lampante, ad esempio, la mancanza di servizi igienici pubblici che si traduce in una
fonte di notevole disagio per il turista o per il cittadino termolese che può averne temporaneamente bisogno. Ciò che chiediamo è che ai servizi pubblici venga annessa una stanza “relax” con fasciatoio per rispondere alle esigenze delle famiglie con neonati che si trovano in difficoltà per il cambio del pannolino o, ad esempio, per l’allattamento. Sempre nella direzione di venire incontro alle esigenze delle famiglie con neonati o con figli in arrivo, si pone l’altra proposta:
Presentata la seconda edizione del “Divinolio” TERMOLI - Nella Galleria Civica, organizzato dal Presidente del Consiglio Comunale di Termoli Alberto Montano, si è tenuta la presentazione della seconda edizione del “Divinolio 2013” e del libro “Italia Revolution – Rinascere con la Cultura” di Christian Calandro. A illustrare la prossima manifestazione del Divinolio Rudy Rinaldi e Celeste Di Lizio. La mostra e la degustazione dei vini molisani, (oltre 23 sono i produttori di vino che hanno dato la loro adesione) insieme con i produttori degli oli, si svolgerà nel Borgo Antico. La manifestazione, come è stato descritto non è la solita "sagra" ma vuole essere un modo per promuovere e far conoscere in Italia i prodotti
genuini del Molise. La grande novità di quest'anno sarà un "gemellaggio" tra l'organizzazione del Divinolio e l'Istituto Alberghiero di Termoli. Presentato anche il libro del professor Christian Calandro con l'indroduzione da parte del Presidente del Consiglio Comunale Montano, di Gino Natoni patron dell'associazione Naca Arte e del saggista e critico letterario Simone Gambacorta che, dopo il suo intervento sul libro “Italia Revolution – Rinascere con la Cultura” ha tenuto un dibattito con l'autore. Ad allietare la serata, nella cornice dell’espo-
sizione di quadri del maestro Achille Pace, Maria Chiara Guarino accompagnata alla chitarra da Michele Di Carlantonio.
quella di istituire dei parcheggi “rosa”, riservati alle donne in dolce attesa o con figli piccoli che dovranno esporre un talloncino rilasciato dal medico in cui si certifica la gravidanza. Tutte le proposte vanno nella direzione di rendere Termoli una città accogliente per tutti e sensibile alle necessità, in particolar modo, di donne e bambini. L’auspicio, dunque, è che l’amministrazione comunale le accolga nell'interesse della collettività. Paolo Marinucci
Nuovi incarichi sportivi per Francesco Caruso TERMOLI - Un altro incarico prestigioso per l’avvocato Francesco Caruso nell’ambito dello sport nazionale, con la sua designazione a componente dell’AVL - Commissione per l’autorizzazione ad adire le vie legali della Federazione italiana Giuoco Calcio (FIGC), con sede a Roma. Inoltre, è stato ufficializzato in questi giorni dal presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio, il rinnovo per il biennio 2013/2015 come componente della CAE – Commissione Accordi Economici della Lnd.
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Termoli
7 settembre 2013
Firmato il decreto che dimezza le trivelle in mare ISOLE TREMITI - Il ministro allo Sviluppo economico Flavio Zanonato ha firmato il decreto che di fatto dimezza il numero di attività off shore nel mare iotaliano, che passeranno da 255mila a 139mila. Il decreto dovrebbe scongiurare quindi la realizzazione dell’impianto e trivellazioni al largo delle isole Tremiti. , al centro di battaglie e già bocciato dal Tar, al largo delle Diomedee. Il decreto determina la chiusura a nuove attività delle aree tirreniche e di quelle entro le 12 miglia da tutte le coste e le aree protette, con la contestuale residua apertura di un’area marina nel mare delle Baleari, contigua ad aree di ricerca spagnole e francesi. “Con questo provvedimento - ha detto il ministro - sosteniamo lo sviluppo delle risorse nazionali strategiche, concentrando le attività di ricerca e sviluppo di idrocarburi
Di Brino:“Esprimo soddisfazione per la firma del decreto che scongiura nuove perforazioni
in poche aree marine a maggior potenziale e minor sensibilità ambientale. “Il decreto – ha detto in chiusura Zanonato - prevede l’impiego dei più elevati stan-
dard di sicurezza e di tecnologie di avanguardia nelle quali le aziende italiane detengono una posizione di leadership internazionale”.
Ospedale Vietri, centro trasfusionale chiuso per tre settimane
LARINO – Brutte notizie per gli utenti giungono dall’ospedale “Vietri”. Per la mancanza di un infermiere, almeno questa la versione data agli utenti, il centro trasfusionale interomperà le prestazioni per 18 giorni. . Una chiusura momentanea che creerà comunque non pochi problemi a chi abita nel centro frentano e nei paesi del cratere sismico, usufruisce del servizio. L’imprenditore Antonio Campitelli è uno degli utenti e la sua protesta, anche se pacata, è molto incisiva. “Chi come me necessita periodicamente di terapia di ferro non sa dove andare per continuare la propria cura che è urgente, non posso assumere ferro per bocca ma soltanto per via endovenosa. Il
ferro è vitale e per tanti come me è necessaria una terapia periodica. Non capisco perché un centro trasfusionale come quello di Larino che raccoglie oltre 1.200 sacche di sangue l’anno debba chiudere. La sanità Basso Molisana dov’è in tutto questo? Si sta creando un ulteriore disservizio per tanti cittadini dell’area del cratere che avevano nel centro trasfusionale di Larino il loro fondamentale punto di riferimento. Ancora una volta chi lavora bene e ottiene risultati viene punito piuttosto che essere premiato”. Campitelli, in chiusura, esprime la propria solidarietà al dott.Trivisonno “che si sta battendo da tempo contro questa situazione”.
Chiamata d’imbarco per un marittimo VASTO - L’Ufficio Circondariale marittimo del porto di Vasto ha diramato la chiamata di imbarco per marittimi con qualifica di marinaio a bordo del peschereccio “Walter Natarelli”. Gli interessati dovranno presentarsi negli uffici della caserma alle ore 10 del 9 settembre, muniti di libretto di navigazione o foglio di ricognizione, tesserino attestante l’iscrizione nel registro dei pescatori e dei certificati medici di idoneità in regolare corso di validità.
TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino commenta positivamente la firma del decreto da parte del Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, in merito al riordino delle zone marine aperte alla ricerca e alla coltivazione di idrocarburi. “Mi dichiaro estremamente soddisfatto per la firma, da parte del ministro Zanonato, del decreto dedicato al riordino delle zone marine aperte alla ricerca e alla coltivazione di idrocarburi. Di fatto – continua Di Brino – il Decreto ministeriale ha scongiurato la possibilità di vedere ulteriormente turbato l’ecosistema marino nello spazio di mare antistante le coste molisane e nell’area delle Isole Tremiti. La limitazione imposta dal Decreto ministeriale in merito alla ricerca ed estrazione di idrocarburi entro le 12 miglia
dalla costa e dalle aree protette ci conforta, rendendo giustizia alle numerose azioni di protesta che hanno visto il Comune di Termoli in prima fila nella ferma opposizione a nuove attività di questo tipo, che avrebbero potuto sconvolgere uno spazio di mare sul quale si sono concentrate fin troppo attenzioni da parte di società italiane e straniere. Ricordo, come già fatto in passato, che su questo argomento la nostra Amministrazione si è costituita in giudizio con apposito ricorso al Tar del Lazio, oltre ad essersi impegnata ad organizzare e a partecipare alle manifestazioni tenutesi sia a Termoli che in altri comuni, al fine di contrastare scelte che nulla avevano a che vedere con il benessere dei cittadini e del territorio. Oggi possiamo finalmente dire che le nostre ragioni sono state ascoltate”.
Ricerche petrolifere, Pecorella: "Salve le Tremiti ma il pericolo incombe sul Gargano, Puglia e su tutto l'Adriatico"
ISOLE TREMITI - "Il nostro è un urlo di gioia strozzato in gola”. Così il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, Avv. Stefano Pecorella, commenta la notizia della firma da parte del Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato del decreto di riordino delle zone marine aperte alla ricerca e coltivazione di idrocarburi, in coerenza con le norme di legge approvate dal Parlamento nell’ultimo anno e con la direzione indicata dalla Strategia Energetica Nazionale. “Abbiamo vinto una battaglia, ma non la guerra – chiarisce il Presidente Pecorella -. Come auspicato l'Area Marina Protetta Isole Tremiti è al riparo dalla balzana idea di ricercare petrolio nelle sue vicinanze, ma il resto del Gargano e della Puglia sono interamente inclusi nelle zone a disposizione per questo tipo di pericolose operazioni, così come gran parte dell'Adriatico che, va ricordato, è un mare chiuso e in malaugurato caso di incidente su qualche piattaforma, il disastro colpirebbe indelebilmente tutti da Nord a Sud.La linea più morbida adottata dal Ministro Zannotato ci spinge a continuare a perorare la causa di un'Italia che deve vivere attraverso la tutela e la valorizzazione del suo patrimonio dal quale trarre il vero profitto. Ci sono tante altre forme alternative e non invasive per fornirsi di energia – conclude Pecorella - quali la geotermia e i mini pannelli fotovoltaici per l'autoproduzione sui quali l’Ente Parco sta già investendo anche per diffondere sul territorio questo modus operandi rispettoso dell’ambiente e del territorio, nonché vantaggioso per le tasche dei cittadini".
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Sport
7 settembre 2013
Alla vigilia dell’avvio del campionato riassumiamo tutto ciò che si è verificato in casa del Lupo.
Domani si gioca con il Roseto Tutto quello che c’è da sapere su Santeliana, Acli, Lozzi, Falcione, Perretta, Perrucci e via dicendo Domani è giorno di campionato. Si parla e scrive Eccellenza, ma è un abito un po’ stretto per la città capoluogo. I tempi sono mutati e bisogna dire: va bene così. Deve andar bene per forza. L’estate è stata una stagione rovente per i cuori rossoblù. Dopo la caduta del regno di Capone e la discutibile intrusione di Giulio Di Palma ci sono stati picchi e cadute di umori. Si è arrivati a ipotizzare l’acquisto del titolo della Santeliana e anche quello delle Acli, scendendo, per quest’ultima di un’altra categoria. Poi, per fortuna, è affiorato il buon senso ed è stato acquistato il titolo del 1919, società costruita da Umberto Lozzi che l’ha mollata, sentendosi accerchiato dal fiato caldo dell’opinione pubblica che gli si è schierata contro. Forse anche in modo immotivato. Lozzi ha portato in banca 40 mila euro (parte già incassati e parte da riscuotere più avanti) e s’è tolto in un colpo solo qualche debituccio che aveva col fisco e qualche altro che aveva verso terzi. Sempre per motivi calcistici. Perché qui si parla di pallone non certo d’altro. Anche perché Lozzi è una persona a modo che conosce bene il sentiero del saper vivere. Certo, non deve essere stato semplice per l’Umberto rimanere senza la sua amata creatura: il 1919 per lui è stata la linfa per mantenere vive le passioni. Ora che l’ha perduta, la notte si gira nel letto, per cercare la posizione giusta per il riposo, sempre più tormentato. DEBUTTO Torniamo al campionato. Ci è parso doveroso dare una ripassata ai fatti, in modo da far capire al lettore come stanno. Riassumendo nel nostro singolare Bignami gli accadimenti della bella stagione. In campo ci vanno i rossoblù di Giulio Perrucci, presidente senza portafoglio che però ha avuto il merito di riaccendere la speranza, attraverso la raccolta dei fondi e l’accensione del fuoco della rinascita. Nessuno deve dimenticare, però, che alle spalle del valente presidente di complemento c’è la premiata ditta Falcione che pur navigando in acque piene di squali spera di uscire al più presto dal pericolo, per rimettersi a navigare, con il vento in poppa.
Rossoblù grandi favoriti del campionato, ma attenzione alla supponenza FALCIONE Edoardo è un nome familiare agli amanti del calcio molisano. Il figlio di Gigino Falcione è stato legato ai successi del Trivento. Poi la luce s’è spenta: troppi i soldi per una
squadra che non ha bruciato i cuori dei suoi tifosi, mentre di soldi ne sono stati spesi troppi. E allora è arrivata la fine. Non certo ingloriosa, perché certe spese si giustificano se almeno si rimuovono le inerzie. Edoardo, l’Edoardo in questione, con generosità s’è spinto a rilanciare il calcio della sua città, Campobasso. Non certo Pescopennataro, dove è nato, ha fatto il sindaco, e ha lasciato i maggiori sentimenti. Edoardo sa che l’importante è cominciare a vincere. In modo da mettere subito in ordine i numeri della classifica. Ma sa perfettamente che da subito bisognerà creare le basi per formare una società che garantisca il futuro. Entro la quale bisognerà riportare al più presto anche Errico Perretta che s’è affacciato come una meteora. PERRETTA Chi sa bene i fatti ha svelato che Perretta per il momento si è messo da parte. Non senza aver firmato due assegni, uno da 10 mila euro (per la Santeliana per l’operazione andata in fumo) e 5 mila per la prima dazione di danaro fornita a Umberto Lozzi. Dopodichè, forse spaventato dalle previsioni di spesa (circa 200mila euro, complessivi) per l’intero campionato ha voluto respirare profondamente, provando prima a guardarsi intorno. Nella speranza di innamorarsi del nuovo mondo, verso il quale non ha avuto mai neppure il più piccolo flirt. ROSETO Negli anni che furono a Campobasso c’era un ristorante, in contrada Conocchiola, che si chiamava Roseto. Oggi, invece, Roseto è “solo” il nome del primo avversario dei nuovi Lupi che domani giocheranno nell’antistadio di Selva Piana, ove per anni ha lottato la squadra di Lozzi. PREZZI POPOLARI L’abbonamento costa appena 60 euro, l’equivalente di 4 euro a partita. Chi, invece, intende dare una mano più consistente alla causa rossoblù dovrà versare 200 euro, etichettandosi, come socio benemerito. Il biglietto costa 5 euro e presto servirà per seguire i rossoblù al Romagnoli. Forse alla terza giornata la nuova squadra debutterà sul campo principale. Impianto che compete alla maggiore formazione
Mentre Panico sta per cambiare maglia ecco le vigilie delle quattro sorelle molisane.
Fa specie come Panico, capitano e punto di forza della squadra, abbia deciso di lasciare l’Isernia. Sembra che a fargli adottare la clamorosa decisione siano state le pressioni esercitate dal Boiano e dello stesso Fornelli. Il quale Fornelli non sembra essersi ridimensionato dall’ingresso nella giostra del Campobasso 1919, che è diventato il club principale del capoluogo. Il Termoli dal canto suo dovrà vedersela ad Ancona, dove non sarà certo facile uscire con i punti in bisaccia. Il calendario non sembra favorevole alla
Panoramica su Agnone, Boiano, Isernia e Termoli squadra adriatica che dopo aver debuttato, con un certo affanno, contro la titolata Maceratese si trova a fronteggiare lo squadrone di Giovanni Cornacchini, il famoso condor di provincia che nel suo palmares ci ha messo anche qualche gol segnato con la maglia del Milan stellato. Il Boiano tonificato dal successo esterno sembra improvvisamente tonificato. Biso-
gnerà vedere subito quale sarà la vera forza dei bifernini. Che sembravano destinati a disputare una stagione modesta. Certo, 90 minuti sono niente.
Si annuncia una domenica piena di affanni per le nostre formazioni
Bisognerà giocare almeno una decina di partite per capire dove potrà arrivare la squadra matesina che in un modo o nell’altro, da decenni, si sta comportando in maniera onorevole. Intanto, il patron del Boiano Di Conza già se la ride. Ma domani bisognerà fare i conti con la Civitanovese di Pazzi, goleador di vecchia razza. L’Agnone si guarda dalla
sfida contro il Sulmona, appena tornato in Serie D. In alto Molise stanno con i piedi per terra: sono sicuri di dover soffrire per tenersi lontani dalle zone scomode della classifica. Ma non per questo si crucciano. Prima di tutto c’è il bilancio da tenere a posto. Per non correre rischi. Per durare ci vuole il pragmatismo. E ad Agnone sono maestri di vita. Per questo non è impensabile che anche quest’anno i granata si prenderanno nuove soddisfazioni, senza dissanguarsi economicamente.
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Spettacolo
7 settembre 2013
Musica vs Siae Un nuovo emendamento nel decreto del ‘Fare’ di questo Governo, abolirebbe licenze per i live di Charles N. Papa Ci siamo già occupati della Siae e del ‘furto’ dei bollini su dischi, libri e dvd. Ora, un emendamento del nuovo decreto del ‘Fare’ del Governo Letta, sancirebbe quanto segue: “La musica dal vivo, con un massimo di 200 partecipanti, può essere eseguita senza più particolari licenze, ma con una semplice segnalazione ad uno sportello del proprio Comune”. E’ il testo di un emendamento al decreto del “Fare” presentato dalla Commissione cultura di Palazzo Madama, presieduta da Andrea Marcucci e firmato dai componenti Pd della stessa commissione, Josefa Idem, Francesca Puglisi, Corradino Mineo, Walter Tocci, Rosa Maria Di Giorgi e Claudio Martini. Sarebbe una bella rivoluzione, ma soprattutto, darebbe ossigeno a piccoli club, strozzati ora da mille balzelli burocratici per la musica dal vivo. Questa proposta farebbe in modo, altresì,
che tanti gruppi live, emergenti, avrebbero molte più possibilità di esibirsi e di avere visibilità, liberando dal cappio della Siae i gestori dei locali. L’emendamento prevede anche l’eliminazione del pagamento del diritto d’autore per le associazioni non a fine di lucro che organizzano esecuzioni di brani musicali dal vivo. Insomma, un vero e proprio cambio di rotta, che ammorbidisce la recrudescenza verso la classe politica, che offre nuove opportunità alla cultura, alla proposta live che in Italia, è appannaggio dei grandi club e delle grandi produzioni. I piccoli locali sono tagliati fuori, e sono vessati dai cittadini che, invece di trovare un rimedio per dormire, prefersicono armarsi e fare la guerra alla notte. Nel capoluogo molisano, i residenti hanno perso la loro battaglia, ed ora, gli esercenti, possono solo dimostrare civiltà e gusto musicale dopo che hanno vinto contro chi, per un mese, li ha ‘ammutoliti’ dalla mezzanotte in poi.
Piazzetta Palombo
“SuonaNapoli”
CAMPOBASSO - Sabato 14 settembre, una serie di live in piazzetta Palombo, animeranno la fine degli estivi nel capoluogo. “Rock’n’crafts” è la serata che prevede musica dalle 19.00 (dj Smith’n’roll), a seguire i live di Blue Iguana (ore 21.00), Adam’s Apple (ore 23.00). A contorno della notte, l’artigianato artistico delle botteghe presenti in piazzetta.
JELSI - Questa sera alla birreria bavarese Hackerhaus nella Valle del Cerro “SuonaNapoli” è la serata di musica napoletana (ore 21.30) con il trio Enrico Varriano (chitarra), Michele Mucci (mandolino), Alessia D’Alessandro (voce). La serata si conlcude con le selezioni musicali di Peppe’d’Buss.
Il vino e la sua festa a Riccia in un weekend di allegria RICCIA - Edizione numero 82 per “La festa dell’uva” a Riccia, il prossimo weekend. Due giorni di festa, di allegria, tra musica e e vino, con la sfilata dei carri allegorici,momento clou della due giorni. Il programma di domenica 8 settembre: 13.30 - Raduno carri allegorici, 15.00 - Sfilata per le vie cittadine, 20.30, Luca Rossi (vincitore del 9° Festival dell'Adriatico), 21.00 Tammurrìa in concerto (canti e suoni della terra del Salento),00.00 - Premiazione Carri.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
Appuntamenti RIPALIMOSANI - Il “Mojito party” è la serata di oggi al Blue Note Summer Village. Sino alla mezzanotte ingresso gratuito uomodonna.Info 3296509450. CAMPOBASSO - Venerdì 13 settembre il Move club (via Garibaldi) presenta un evento disco con i dj Vins Montera, Mazu e Diego Colangelo. Ingresso euro 8,00. Info 3274521446.
Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo