ANNO IX - N° 59 - GIOVEDÌ 8 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno ad Ulisse Di Giacomo
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Ulisse Di Giacomo. Gli va riconosciuto il merito di essersi dimesso e di aver lasciato, finalmente, campo libero all'interno del Pdl oggi e domani, forse, Forza Italia. Un cambiamento necessario che sarebbe stato auspicabile fin dai congressi provinciali del partito sul territorio che già misero in luce la voglia di nuovo da parte della base nonostante le forzature fatte. Ora, invece, ci ha pensato Ulisse a lasciare il campo ad un commissario per cercare di recuperare qualcosa dalle macerie sparse nell'area del centrodestra.
Il Tapiro del giorno a Nico Ioffredi
Il Tapiro del giorno lo diamo a Nico Ioffredi. Ha detto di volersi privare dei soldi destinati ai portaborse. Ma non sarebbe preferibile privarsi dell'indennità di funzione? Non solo per la Regione si tratterebbe di un maggiore risparmio, quando il venir meno dei soldi per i cosiddetti portaborse vanno a detrimento di quei giovani che collaborando con il consigliere riescono a guadagnare qualche soldo. Diversamente, bisognerebbe pensare a una rendicontazione di questi fondi per essere certi dell'effettivo uso nel senso di legge.
REGIONE
I sindaci Di Lisa e D’Angelo contro i soldi alla Casta A PAG. 5
POLITICA
Di Giacomo lascia a reggere il Pdl arriva il commissario A PAG. 3
CAMPOBASSO
De Matteis: “La fondovalle Rivolo aprirà a fine anno” A PAG. 7
TAaglio lto
2 8 agosto 2013
La distrazione sembra essere di casa in Via Genova
E’ possibile deliberare il 26 luglio la richiesta ai comuni di restituire entro il 31 marzo 2013 gli euro non spesi per le borse di studio? Presidente, assessori, segretario della giunta, dirigente e direttore del servizio finanza e direttore generale, che hanno firmato la delibera e gli allegati, non si accorti di nulla Non si sa come sia possibile amministrativamente deliberare il 26 luglio la richiesta ai comuni molisani che non hanno consumato per intero l’importo loro assegnato per l’erogazione di borse di studio relative agli anni scolastici 2010/2011, di restituire le somme entro il 31 marzo 2013. Arcani regionali. Stiamo infatti commentando la delibera della giunta presieduta da Paolo di Laura Frattura, la numero 369, assunta, appunto il 26 luglio con la presenza degli assessori Petraroia, Nagni, Facciolla e Scarabeo, e sottoscritta dal segretario Mariaolga Mogavero. Nessuno che si sia accorto della intempestività e che vi abbia posto riparo. Nemmeno il responsabile del servizio finanza Dal Cin, il direttore del servizio Smargiassi, e il direttore generale Francioni che hanno apposto le proprie firme in calce agli allegati. Se si valuta quanto pesa all’erario regionale una giornata del presidente, degli assessori e dei dirigenti e dei funzionari che hanno allestito e firmato la deliberazione in questione, c’è da mettersi le mani nei capelli. Non sappiamo come si muoveranno i comuni in proposito. Al di là di questo piccolo (ma significativo) dato di cronaca, resta il fatto che sono tanti, e tra questo spicca Campobasso, i comuni che non hanno trovato la maniera e la possibilità di utilizzare in toto il finanziamento regionale andando in soc-
corso degli studenti evidentemente meritevoli. Su 136, ben 74 sono i comuni chiamati a restituire le somme non utilizzate. Tra questi, manco a dirlo, il comune capoluogo con 10mila euro dei 66.292,93 messi insieme dalle altre amministrazioni. Comune recidivo: solo pochi gironi fa, infatti, ha mandato indietro al ministero delle infrastrutture circa 200mila euro non spesi per l’at-
tuazione del Prusst “Città Territorio”, in particolare per la mancata progettazione della ristrutturazione e valorizzazione del Castello Monforte. A questo punto diventano insopportabili le lamentele per la mancanza di risorse. La maggior parte degli amministratori alla prova dei fatti si mostra incapace, spesso disattenta, inefficiente a fronteggiare la carenza gestionale
delle proprie strutture interne. Insomma, le somme che tornano indietro (alla Regione e allo Stato) sono la cartina del Tornasole di una classe dirigente poco capace. Pertanto, più che ristorata, come purtroppo succede, con i premi di rendimento e di posizione, andrebbe coerentemente posta in castigo, e gli amministratori bocciati alle urne.
L'assessore Talucci ha richiesto i 5 milioni dovuti all'ente
"La Regione ci dia i nostri soldi" CAMPOBASSO. La Provincia di Campobasso ha avviato un percorso politico per uscire fuori dall’emergenza economica attuando due strategie: la prima legale, la seconda di natura programmatica. Nella prima è stato dato mandato all’ufficio legale dell’ente di avviare tutte le normali procedure al fine di recuperare le somme che la Provincia avanza sia dall’Erario che dalla Regione Molise. Solo con le somme che Palazzo Magno deve ottenere dalla Regione, (almeno 5 milioni di euro per le immatricolazioni dovute
da gennaio), si recupererebbe il disavanzo per il corrente esercizio finanziario. Per il secondo aspetto, è stata avviata la fase del riequilibrio, dopo la delibera approvata oggi in sede consiliare. “Il Consiglio provinciale odierno, dopo una nota del dirigente ed una delibera di Giunta – ha affermato il vice presidente Fabio Talucci – rappresenta una svolta per la vita amministrativa dell’ente, un cambio di rotta decisionale sia dal punto di vista della programmazione
che della politica in senso stretto. In pratica, una norma del T.U., l’art. 243, offre la possibilità agli enti che si avviano verso il dissesto, ad avviare l’iter del riequilibrio di bilancio. Pertanto, oltre alla fase del recupero credito nei confronti di chi deve versare somme all’ente, sono state fatte le comunicazioni allegando la delibera, al prefetto di Campobasso ed al presidente della Giunta regionale. Con questo deliberato, noi sostanzialmente – continua l’assessore al Bilancio Talucci - spalmiamo questi debiti, questo “rosso”, nell’arco di almeno tre anni del nostro mandato. Un accantonamento del debito a garanzia, nell’attesa del recupero delle somme dovute. Un atto quindi fondamentale che pone le basi per un futuro riequilibrio di bilancio ed ha una valenza di lungimiranza politica”.
TAaglio lto
3 8 agosto 2013
“Consiglieri supplenti?
Un'indecenza” Il consigliere Nunzia Lattanzio bolla la proposta di legge e restituisce le deleghe al presidente Frattura "Logiche che non mi appartengono" CAMPOBASSO. Colpo di scena all'interno della maggioranza in Regione. Il consigliere regionale Nunzia Lattanzio che da tempo reclama una pausa di riflessione sulle cose da fare, e non velatamente, aveva già scritto sull'inopportunità di continuare nel solco della logica della conquista di posti di potere, ieri è uscita allo scoperto. Sul proprio profilo di Facebook ha postato un durissimo intervento sui costi della politica, sulle iniziative di alcuni consiglieri regionali e sulla proposta di modifica dello Statuto regionale firmata dai presidenti della Giunta e del Consiglio regionale, Frattura e Niro. "Alcuni Colleghi consiglieri regionali dopo aver intascato per 10 anni o per 5
mesi il contributo mensile afferente all'art. 7, oggi dichiarano 'misteriosamente' di rinunciarvi. Due rondini che 'eticamente' non fanno certo primavera! Verificata la legittima applicazione dell'art. 7, ritengo invece doverosa la introduzione della obbligatoria norma di rendicontazione. Un reale cambio di passo, dopo anni di oscurantismo fiscale ed etico. Trasparenza e serietà quindi. Tornando ai due valorosi Colleghirondini, vorrei formular a loro specifica domanda: cosa pensano della proposta di legge 'indecente' di modifica dello Statuto a firma dei presidenti Niro e Frattura, nel cui articolato si contemplano norme relative all'allargamento a 5 della Giunta regionale e la non obbli-
gatorietà partecipativa dei componenti la giunta alle sedute del Consiglio regionale (norma che anticiperebbe una leggina ad hoc utile ad introdurre nel nostro dettato normativo la sospensione
degli assessori regionali)? Attendo risposte chiare e nel frattempo auspico che nel cielo terso molisano presto si alzi in volo un'aquila o una fenice! Meditate amici, meditate!". Successivamente, sul tardi della mattinata, ha ritenuto di dovere riconsegnare nelle mani del presidente Frattura le deleghe precedentemente avute ovvero: politiche giovanili e della famiglia e pari opportunità. "Occorre una pausa di riflessione - ha detto l'esponente politico regionale perchè dobbiamo dare segnali seri e precisi alla gente molisana che non può subire soltanto ma ha la necessità di attenzione e soluzioni ai problemi. Non possiamo continuare solo a parlare di assessori, consiglieri supplenti e nomine come si tenterà ancora di fare nel Consiglio fissato, guarda caso, lunedì ad inizio di settimana di Ferragosto. O cambiamo registro o per davvero rischiamo di ritrovarci assediati. Non essendo questo lo spirito che anima la mia passione per la politica - ha chiuso Nunzia Lattanzio ho ritenuto di dovere rimettere le deleghe ricevute":
Il coordinatore regionale lascia in attesa di andare in Senato e riprecisa a Iorio: fatti da parte
Di Giacomo fuori dal Pdl, arriva il Commissario Sarro CAMPOBASSO. Arriva in concomitanza con la comunicazione della segreteria nazionale la nota con cui Ulisse Di Giacomo dichiara di lasciare la guida del Pdl regionale. Un po’ di verità e un po’ di ipocrisia non mancano nelle parole del coordinatore che, in attesa che la Giunta mandi via da Palazzo Madama il senatore molisano Berlusconi, dice di rassegnare volontariamente le dimissioni. A dirla tutta la decisione era stata presa all’incontro romano del 24 luglio quando, all’indomani della chiamata di Piana dei Mulini di Michele Iorio in vista di Forza Italia,Verdini aveva deciso di far sedere di fronte i rappresentanti del Pdl molisano. Primi fra tutti Iorio e Patriciello. E’ stato lì a Roma, alla presenza anche del sottosegretario De Camillis e del coordinatore Di Giacomo, che Verdini ha ribadito il feeling tra Iorio e Berlusconi. Un’intesa politica che, a quanto pare, nessuno dei tre molisani presenti può surclassare. Il commissariamento del Pdl arriva in Molise proprio per risolvere in maniera pacifica i rapporti interni. Con un Patriciello che governa la Regione al fianco del Pd ma che vuole tornare a Bruxelles con il Pdl, lo spalleggiamento di un Di Giacomo che non aveva digerito la scelta di Berlusconi (inducendo a pensare che Iorio avesse premuto per la scelta del seggio molisano), il feeling tra Di Giacomo e Patriciello
per relegare Iorio in un angolo soprattutto dopo la sconfitta elettorale, tutti questi elementi avranno indotto Verdini a non assegnare, quel 24 luglio, il commissariamento ad un esponente molisano. Per cui, riconoscendo la leadership di Iorio che ha concordato il processo da seguire proprio con Berlusconi, da Roma si sta tentando di risolvere le beghe molisane cercando di far salvare la faccia un po’ a tutti. E in fondo è anche giusto così. Di Giacomo lascia la reggenza del Pdl Molise non per sua volontà come afferma, dunque, ma per contrattazione con i vertici romani. Che lo faccia con “convinzione e serenità” non ci sono dubbi, anche perché sorride alla poltrona di Berlusconi. Ovviamente, come nel suo solito, non poteva non lanciare qualche frecciatina allo stesso Iorio. Della serie me ne vado ma ripuntualizzo che anche tu devi sparire. Insomma, Di Giacomo, a detta sua, se ne va “perchè il momento delicato che il Partito sta vivendo nella fase di transizione verso Forza Italia richiede da parte di tutti un comportamento serio e il coraggio di fare davvero un passo indietro, per dare agli organismi nazionali la possibilità di investire su nuovi volti e su un ricambio generazionale vero. L'ho fatto nelle speranza che il mio esempio venga al più presto seguito da altri,
soprattutto da chi tenta di riproporsi ipocritamente come " il nuovo che avanza " oppure come " capopopolo autoreferenziale ", dimenticando di essere stato in questa Regione il protagonista della distruzione di una intera classe politica”. E forse è vero. Iorio ha distrutto una classe politica perché ha affidato la sua fiducia e ha combattuto per candidature immeritate regalandole a gente come lui. Perché se una classe politica di centrodestra è stata distrutta, il merito va anche a chi ha gestito i partiti come fossero un bene personale autorizzato solo dalla benedizione nel ricoprire certe cariche arrivate da Roma. Mai una candidatura con il rischio di un proporzionale nudo e puro con preferenze annesse. E al primo momento opportuno, la fuga in avanti per beghe interne che hanno condotto ad un indebolimento sì di Michele Iorio, ma del Pdl in particolare. Sulla stregua di una barca che affonda ed in vista del si salvi chi può. Il nuovo commissario sarà Carlo Sarro. Il nuovo senatore Di Giacomo precisa che lui lascia “con l’orgoglio e l’onestà di avere le mani e il volto puliti, e di poter guardare negli occhi uno ad uno tutti i cittadini molisani”. Ed ora che Di Giacomo è fuori da coordinatore e dentro in Senato, l’appello il popolo del centrodestra molisano dovrà rivolgerlo proprio a Michele Iorio, con la speranza che aiuti il Molise a rinnovare la sua classe dirigente, purché ci si affidi a gente seria disposta ad impegnarsi nella politica non solo in campagna elettorale, che abbia il coraggio di mettere in discussione il proprio valore coinvolgendo quanti, tra il popolo, si sono tirati indietro in questi anni di fronte all’imperialismo regnante nel partito troppo preso ad essere guidato (e qui Di Giacomo era in buona compagnia) verso riposizionamenti personali piuttosto che alla discussione su temi seri e concreti che interessavano i cittadini e il bene comune. IC
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TAaglio lto
8 agosto 2013
"Caccia, la Giunta l'ha chiusa" Calendario venatorio, Nicola Cavaliere incalza nuovamente Frattura e Facciolla:"Pronto ad un confronto pubblico sul tema" L'intervento
Sulla Gam strano silenzio della maggioranza
CAMPOBASSO. “C’è una moda, tanto in voga negli ultimi tempi dalle parti di via Genova. Una moda che ha per così dire stregato il presidente Frattura e i suoi sodali: quella della ‘non risposta’. Potrai chiedergli di tutto e interrogarlo su svariati argomenti, ma puoi stare anche tranquillo: lui replicherà con altre domande, con riferimenti al passato oppure parlerà di ben altro, provando a spostare l’attenzione verso territori meno ostili. Io però non mi arrendo e, per il bene di tutti, ci riprovo”. Il consigliere regionale Nicola Cavaliere torna sull’argomento caccia e decide quindi di interrogare nuovamente il Governatore e l’Assessore Facciolla sulla recente approvazione del calendario venatorio: “Entrambi fanno riferimento al parere dell’Ispra che secondo loro risulta essere vincolante. Vorrei ricordargli che il parere c’è quest’anno, come c’era pure nel 2012, nel 2011, nel 2010 e negli anni precedenti, ma i cacciatori molisani hanno potuto comunque svolgere, nonostante tutto, la loro attività dal primo settembre per la tortora e dalla terza domenica dello stesso mese per la quaglia, il fagiano e il colombaccio”. “Non capisco - prosegue Cavaliere - cosa c’entri poi in tutto questo l’osservatorio faunistico, che è un organo che potrebbe sostituire il parere dell’Ispra e che il sottoscritto non ha istituito perché essendo di natura tecnico scientifica avrebbe bisogno di un particolare livello di competenza da individuare per forza di cose al di fuori delle risorse umane dell’ente regionale. Non avendo a disposizione le risorse economiche necessarie per tale progetto, si è ricorsi, come oggi, a richiedere il parere dell’Ispra. Che pero, ripeto, è solo consultivo e non vincolante”.
Il punto cruciale del problema, secondo l’esponente del Pdl, è un altro e riguarda la mancata anticipazione delle aperture. E proprio su questo punto, che Frattura e Facciolla hanno preferito ignorare nella loro nota inviata alla stampa, si è generato l’unanime dissenso dei cacciatori molisani. “Un dissenso reale e motivato, - spiega Cavaliere - anche se loro vogliono rinnegare l’evidenza e derubricarlo (forse per stare in pace con la coscienza) a semplice strumentalizzazione politica. Gli emendamenti che ho presentato in commissione non nascono certo con l’intento di avviare un’azione di disturbo fine a se stessa. Sanno tutti che conosco bene e da vicino il settore e il mio obiettivo non è stravolgerlo ma apportare miglioramenti nell’interesse di tutti e in piena sintonia con le regole”. Il consigliere del Popolo della Libertà pone pertanto delle domande secche al Presidente e all’Assessore: “Gli appassionati locali potranno andare a caccia per tre giornate (dal primo settembre fino alla terza domenica) per la tortora? Potranno gli stessi andare a caccia dalla terza domenica di settembre per la quaglia, il fagiano e il colombaccio? E portare i loro cani da ferma fino al 31 gennaio, così come è concesso a chi possiede cani da seguita?”. “Non pretendo - conclude Nicola Cavaliere una risposta sui giornali, ma nei fatti. Attraverso una delibera tesa a correggere una decisione probabilmente figlia di consigli sbagliati e fuorvianti. Se ciò non accadrà, invito Frattura e Facciolla ad un dibattito pubblico sul tema, dove potranno verificare direttamente il consenso o il dissenso della loro decisione. Sarà per me un onore e un piacere confrontarmi con il Presidente della Giunta regionale e il suo Assessore”.
Nella giornata di ieri, 6 Agosto, si è tenuto presso la sede della Regione Molise, il Consiglio Regionale con all’ordine del giorno tre punti di cui due di essi riguardanti la Gam. Molte erano le aspettative sugli esiti della riunione consiliare, aspettative purtroppo andate disattese da un dibattito decisamente scarno e povero di indicazioni sulle prospettive della filiera avicola. Nette e decise invece le richieste che venivano da sindacalisti, lavoratori e trasportatori e rivolte al Presidente Frattura ed alla sua giunta, di iniziative da prendere nei confronti del CdA e del management della Gam al fine di rimuovere quanti costituiscono la causa prima dello stato di grave crisi dell’azienda e delle attività della filiera e di quelle indotte. Ovvio inoltre anche la loro richiesta di dare sostegno alle difficoltà economiche che gli stessi lavoratori e trasportatori stanno sostenendo oramai da diversi mesi.Purtroppo dallo stesso Presidente è stata evidenziata la necessità di procedere con “cautela” nei riguardi di manager e consiglieri della Gam quasi facendone di essi una categoria di “intoccabili” che avrebbero tutte le carte in regola per rimanere al posto che ancora occupano alla luce soprattutto dei “brillanti” risultati conseguiti (per inciso il bilancio 2012 si è chiuso con una perdita superiore al 14 milioni di euro). Eppure un tempo non molto remoto le indicazioni che venivano dall’attuale compagine governativa era di altro tenore.Ma ad un consiglio Regionale deludente si contrappone una sentenza di un altro giudice del lavoro che, con sentenza emessa non più tardi di una settimana fa, dichiara illegittimo il licenziamento di una lavoratrice della Solagrital messa in mobilità dall’azienda a fine Novembre del 2012. E’ la seconda sentenza che, nel giro di qualche mese, si esprime in termini di illegittimità di iniziative poste in essere dall’azienda nei confronti di dipendenti, ed è il caso di porre in evidenza che tali azioni vengono intraprese nel periodo di gestione commissariale; è quindi inevitabile un richiamo alla responsabilità dello stesso Commissario Liquidatore nominato dal Ministero, Dott. Danilo Tacchilei, che, in una fase aziendale delicata, sostiene e supporta iniziative che non certo fanno onore a chi aveva manifestato, al momento della nomina, l’intenzione di difendere e tutelare gli interessi dei lavoratori. Al Commissario non possiamo che suggerire di procedere ad un suo e personale attento riesame e valutazione (di metodo e di merito) delle azioni (accordi compresi) che, nel corso dei mesi che hanno preceduto e seguito la sua nomina, hanno determinato l’insorgere di vertenze e cause di lavoro già passate in giudicato o che si presenteranno nel prossimo futuro. Poniamo inevitabilmente anche all’attenzione della Giunta e del Consiglio Regionale le sentenze di lavoro sinora emesse che, di fatto, costituiscono un indicatore importante ed inequivocabile di comportamenti non rispondenti a norme giuridicamente in essere. Comitato Lavoratori Solagrital
TAaglio lto
5 8 agosto 2013
Il governo regionale inchiodato alle sue malefatte e responsabilità
La sinistra vera, contro quella contraffatta Nel giorno in cui due sindaci di sinistra, Domenico Di Lisa e Gigino D’Angelo, hanno informato l’opinione pubblica su alcuni retroscena della politica in atto da parte della Regione Molise e, in particolare, della vergognosa decisione di aumentarsi le prebende e di tosare i cittadini, nello stesso giorno un ex consigliere regionale di ultrasinistra,Italo Di Sabato, di Rivoluzione Democratica, del governo regionale ne fa un ritratto impietoso. Scopre gli altarini, lo classifica un Organismo Geneticamente Modificato della destra vista, vissuta e praticata da Michele Iorio. Assesta un colpo mortale alla precaria credibilità politica del presidente Frattura in veste di alfiere di un centrosinistra largamente inquinato da voltagabbana di destra. Il campionario delle accuse che Di Sabato sciorina mette a nudo la pagina più moralmente debole della politica molisana, in cui si sono sommati volgari interessi di bottega ad altrettanti volgari interessi personali, che a loro volta si sono sommati ad una strategia di potere in cui non è possibile separare “biblicamente” il grano dal loglio.Afferma che l’operazione politica che ha portato Frattura alla presidenza regionale “E’ stata solo una spartizione di potere tra singoli personaggi degli schieramenti contrapposti, e ciò grazie soprattutto ad una buona parte di elettorato che si è fatto coinvolgere, in modo totalmente acritico e interessato”. Non solo la politica predatrice e vorace è sott’accusa quant’anche un elettorato acritico (per una parte ) e l’altra parte (la più cospicua) interessato a raccogliere possibili e promessi vantaggi economici, di carriera, di futuro.
L'Intervento
Il mix ha generato un pastrocchio, un inganno, una situazione di assoluta mistificazione aggravata, tra l’altro, dalla paralisi di cui sono afflitti Frattura e i suoi boy. er questa testata che del governo regionale non passa in giorno in cui non sollevi questioni, problemi, compromissioni, inefficienze e contraddizioni, che ha parlato di un amalgama mal riuscito, di strumentalismo finalizzato al potere per il potere, che segnala inefficienze, incompetenze, dilettantismo e - ultimo aggravio
- il salasso fiscale in contrapposizione all’ingrossamento delle prebende delle “casta”, le parole di Di Sabato sono musica celestiale. Ancorché un ulteriore motivo per tenere aperte le pagine al coraggio di quanti e di coloro che non intendono piegarsi a un potere politico e amministrativo generato dall’imbroglio e finalizzato all’impoverimento delle masse a vantaggio di gruppi, fazioni, potentati, aggregazioni, associazioni cointeressati allo sfruttamento delle risorse pubbliche al solo fine
del proprio arricchimento. Sulla linea di Rivoluzione Democratica sono attestati Costruire Democrazia, il Movimento 5 Stelle, e i cittadini che hanno scelto la strada dell’astensione pur di non sporcarsi le mani. Un fronte che il 19 agosto a Montecilfone, all’interno dell’iniziativa “Libera Festa.. Liberi Tutti!!? “ continuerà nella sua opera di sanificazione politica e di sollecitazione delle coscienze. Dardo
Noi lo avevamo previsto. Gli alibi sono caduti
Quanto accaduto in Consiglio Regionale in merito alla approvazione del provvedimento sull’aumento delle tasse regionali e sul decreto ai costi della politica, rappresenta la conferma che, in cambio di un reinnesto nel sistema di potere regionale, alcune forze politiche di centro destra hanno compiuto una azione di trasformismo al fine di ottenere un O.G.M. politico . La manifestazione di ieri davanti al Consiglio regionale ad opera degli attivisti del Movimento 5 Stelle, mostra quanto sia distante la politica dai bisogni reali dei cittadini compresi quelli che questo governo regionale lo hanno votato e sostenuto. Oggi, davanti alla rabbia di centinaia di persone, inizia il “teatrino della rinuncia” del famigerato art.7 (dimenticandosi la diaria) da parte di due ecumenici consiglieri che pure hanno votato contro gli emendamenti alla legge e, infine, concesso il loro voto nel silenzio colpevole. Buon senso vorrebbe che i due consiglieri oltre a “rinunciare” presentassero urgentemente un disegno di legge di abrogazione dell’art.7 e della legge che regolamenti la diaria, solo allora si potrà dire che all’interno della maggioranza “non tutti sono uguali”!. Ma non è tutto. 100 giorni sono passati e altri ne passeranno a coprire l’inerzia programmatica di una coalizione politica che avevamo denunciato come contigua al sistema di potere instaurato da Michele Iorio. Oggi è facile sentire Patriciello che vanta la sua permanenza nel centrodestra e intanto gestisce e decide, indisturbato, questioni importanti e delicate della Regione Molise. Le ele-
zioni regionali sono state solo un sistema per consentire a parti di centrodestra di archiviare l’epoca di Michele Iorio. Frattura ha vinto le primarie. Oggi ognuno può capire quello che dicevamo su quella propedeutica farsa elettorale. E’ stata solo una spartizione di potere tra singoli personaggi degli schieramenti contrapposti, e ciò grazie soprattutto ad una buona parte di elettorato che si è fatto coinvolgere, in modo totalmente acritico e interessato. Il sistema Iorio ha distrutto questa regione, le ha tolto dignità e l’ha esposta al ridicolo in Italia e in Europa. Ma non dimentichiamo che i principali strumenti di programmazione economica, i metodi usati per rinforzare posizioni di potere personale sono stati ampiamente condivisi, politicamente ed istituzionalmente, da molti personaggi di questa nuova amministrazione, compreso Frattura e compreso buona parte della “opposizione politica” presente in Consiglio regionale. L’economia regionale attuale è governata da quanto deciso e attuato, e anche da quanto omesso, nel Patto per lo Sviluppo del Molise 2010-2013 sottoscritto nel luglio 2010 da Di Laura Frattura, Presidente Unioncamere,Vitagliano,Assessore regionale alla programmazione, Iorio, Presidente Regione Molise, Cannata, rettore Università degli Sudi Molise, Scasserra, Presidente Associazione Industriali Molise. Potevamo starcene tranquilli, intrupparci in maggioranza,aspettare ricompense con incarichi e prebende, come stanno facendo tanti. Non lo abbiamo fatto noi di Rivoluzione Democra-
tica, non lo hanno fatto gli elettori di Costruire Democrazia, non lo ha fatto il Movimento 5 Stelle, non lo hanno fatto tante associazioni e cittadini che hanno scelto la strada dell’astensione. Oggi, con questo governo, perde principalmente la parte più debole della società molisana, perché questo centrosinistra è troppo simile al vecchio che ci ha lasciato e troppo impegnato a scimmiottare le sciagurate politiche del Pd a livello nazionale, impegnato, come evidente, al mero presenzialismo mediatico ammantato dal “welfare caritatevole” di qualche assessore, mentre i veri capi provvedono a governare, a decidere, a costruire alleanze spurie. NON C'E' LIMITE AL PEGGIO. A questo O.G.M. di governo regionale, a questa destra che tenta di rinnovarsi riesumando il vecchio, non possiamo regalare l’incomunicabilità tra gli oppositori. Dobbiamo essere capaci di riallacciare rapporti interrotti, riparlare tra di noi senza alterità, organizzare momenti che diano voce a tutte le altre forze e associazioni, che non si sono mescolate con il “modello Frattura” con gli scontenti delle promesse mancate quali il lavoro,le tasse,il welfare, i costi della politica. E quale occasione migliore se non quella dell’appuntamento programmato a Montecilfone il 19 agosto all’interno dell’iniziativa “Libera Festa.. Liberi Tutti!! ? Rivoluzione Democratica Campobasso
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Campobasso
8 agosto 2013
Fondovalle Rivolo verso il completamento Alla ditta Falcione l’affidamento dei lavori coclusivi, entro Natale l’inaugurazione della strada Fondovalle Rivolo, dopo un’attesa lunga più di trent’anni e dopo aver speso oltre trentasei milioni di euro, finalmente si sta per arrivare al completamento della strada. Ieri, nella sala Giunta di Palazzo Magno, la firma del contratto con cui il presidente della Provincia Rosario De Matteis , in qualità di Commissario del Rivolo, ha affidato i lavori alla ditta guidata da Edoardo Falcione che, dopo aver già realizzato gran parte dell’opera, avrà il compito di portarla a termine. Il pezzetto mancante costerà un milione e settecentomila euro ed è la bretella di un chilometro e mezzo che congiunge la fondovalle alla tangenziale Nord e che, salvo imprevisti, sarà realizzata entro Natale. I lavori inizieranno a settembre e nel giro di centoventi giorni l’opera dovrebbe essere considerata chiusa definitivamente. L’uso del condizionale è doveroso considerando i problemi, le difficoltà e le magagne economiche e burocratiche che finora hanno ostacolato il completamento della strada. Questa volta, però, pare che non ci dovrebbero essere più intoppi, il lungo iter si avvia alla conclusione grazie all’intesa raggiunta tra Provincia e
Ordinanza antirumore, il punto di Ruta e Romano Regione così come evidenziato, nel corso della conferenza stampa, dal vertice di Palazzo Magno, dall’assessore regionale ai Lavori pubblici Pierpaolo Nagni e dal presidente della Regione Paolo di Laura Frattura. “Abbiamo recepito subito l’sos lanciato dalla Provincia – ha precisato il Governatore perché riteniamo che le infrastrutture siano il vero volano dell’economia, il completamento del Rivolo rappresenta un elemento di auspicio per le imprese e sono convinto che un nuovo ciclo ripartirà proprio da quest’opera”. L’ottimismo del presidente della Regione è stato condiviso anche da Nagni. “La stagione dell’incompiu-
tezza è terminata, la Regione si sta impegnando e lavora seriamente per completare le opere sospese, soprattutto nella viabilità, e per mettere in sicurezza quelle esistenti”. Oltre alla fondovalle Rivolo, infatti, i cittadini attendono da anni il completamento della tangenziale nord ma Frattura è certo che, anche in questo caso, si passerà dall’incompiutezza al collaudo. A suggellare con un augurio l’affidamento dei lavori coclusivi del Rivolo anche don Vittorio Perrella perché, come ha detto scherzando De Matteis, dopo tutto quello che accaduto, una benedizione ci vuole proprio. Teresa Manara
Suolo gratis per la sosta degli amministratori e del personale della giunta in cambio di niente (finora).
Il parcheggio negato a Iorio verrà consegnato a Frattura Tra il presidente e il sindaco cresce l’intesa alimentata dalla immediata disponibilità del primo ad accogliere la richiesta di un finanziamento di 800mila euro fatta per la sicurezza delle scuole. Basta poco per cedere le armi Non se ne viene a capo tra la Regione Molise e il Comune di Campobasso per mettere la parola fine alla utilizzazione del parcheggio per gli amministratori e il personale della giunta regionale nei pressi di Via Genova, realizzato su un’area di proprietà comunale concessa a titolo gratuito per dare un chiaro vantaggio alla mobilità di quella gente, in aggiunta ai tanti che si trascina dietro a dispetto dei cittadini ai quali, qualche settimana fa, è stato riservato l’aumento delle aliquote Irpef e il bollo automobilistico. Il parcheggio è stato realizzato ma, stranamente, non viene utilizzato. Si mostra nella geometrica ripartizione degli stalli (tinta bianca su manto bituminoso rigorosamente nero), total-
mente libero da ingombri. Cosa impedisca ai regionali di utilizzarlo non si sa.A quanto dicono, ci sarebbero alcuni aspetti da chiarire e tra questi la mancata contropartita di una struttura sociale polivalente che la Regione avrebbe dovuto realizzare e consegnare al Comune entro il 2013. Ma la Regione (presidenza Iorio) s’è guardata bene dal realizzarla, nonostante fosse stata inserita nell’atto originario di concessione dell’area comunale: “conditio sine qua non”, e più volte ribadita negli atti aggiuntivi che si sono resi necessari per chiarimenti e puntualizzazioni tra le parti. Nel rapporto Regione-Comune non tutto è filato liscio, nonostante patti e condizioni fossero perfettamente definiti fin dall’inizio.
L’ultimo atto aggiuntivo risale all’agosto 2012 col quale tra le parti è stato convenuto che la struttura sociale polivalente (un piccolo fabbricato di due piani –ndr) verrà inserito nella programmazione della Regione (2014-2020) con l’impegno di realizzarla e consegnarla al Comune entro il 31 dicembre 2014. Intanto, è già passato un anno e la Regione non ha mosso un dito. Come si possa pensare che nell’anno che rimane realizzi e consegni la struttura, è del tutto velleitario. Lo stallo della situazione si deve a questa incertezza e alla volontà del Comune di non fare la figura di un ente amministrato da peracottari.Vale a dire preso per i fondelli una prima volta (la struttura polivalente doveva essere rea-
Il Tar ha rigettato l’istanza di sospensione d’urgenza dell’ordinanza antirumore emessa dal sindaco Gino Di Bartolomeo. La notizia è stata ampiamente trattata ma, per evitare equivoci , gli avvocati Pino Ruta e Massimo Romano, difensori con il collega Giovanni Di Giandomenico del Codacons e di alcuni residenti del centro storico, hanno voluto precisare il percorso finora tracciato. Come tutti sanno il primo cittadino ha imposto , allo scoccare della mezzanotte, l’interruzione di qualsiasi diffusione sonora ai locali del centro storico, di piazza Pepe, via Ferrari e piazza Cesare Battisti. Il divieto è scattato il 27 luglio ma l’imposizione non è piaciuta ai titolari dei pub che, rappresentati da Paolo Santangelo presidente dell’Apem (associazione pubblici esercizi Molise) e difesi dagli avvocati Vincenzo Fiorini e Vincenzo Iacovino, hanno presentato ricorso al Tar per ottenere, in primis, l’immediata sospensione del provvedimento e poi l’annullamento. Il primo obiettivo non è stato raggiunto perché il Tar ha respinto l’istanza cautelare provvisoria proposta dai ricorrenti. Ciò significa che l’ordinanza del sindaco resta in vigore e che bisognerà aspettare il 29 agosto, giorno in cui si riunirà la Camera di Consiglio e si entrerà nel merito della vicenda. “Evidentemente il presidente del Tar – ha precisato Romano – ha ritenuto che fossero rilevanti le posizioni dei residenti”. In effetti, la questione è delicata perché non è facile trovare l’equilibrio tra i diversi interessi: quelli dei cittadini che risiedono nelle zone in cui c’è un’alta concentrazione di locali e quella dei titolari dei pub che, pur non dovendo interrompere l’attività a mezzanotte ma solo la musica, ritengono che il provvedimento del sindaco vada a ledere e svilire il proprio lavoro basato su divertimento e svago e, quindi, anche sull’intrattenimento musicale . In mezzo c’è l’amministrazione che dopo anni di polemiche e scontri ha deciso di prendere una posizione scatenando le reazioni che ben si conoscono.“Le amministrazioni devono farsi carico della regolamentazione – ha aggiunto Ruta – la questione ha rilevanza di carettere sociale e considerando il livello a cui si era arrivati, ai limiti della giungla, è giusto che si stabilsca un regime più chiaro in materia di sanzioni e controlli”. Il fatto è che i principali contestatori della decisione criticano, non solo la sostanza ma, soprattutto la forma del provvedimento adottato, come si sa, attraverso un’ordinanza sindacale. I tiitolari dei pub,sostenuti anche da alcuni consiglieri di opposizione di Palazzo San Giorgio, non condividono i modi del sindaco che, come è ben noto, non spicca per qualità mediatrici. In sintesi, la scarsa propensione al dialogo e al confronto avrebbe portato il sindaco a decidere autonomamente senza coinvolgere i diretti interessati. Teresa Manara
I difensori del Codacons e dei residenti del centro storico ripercorrono le tappe della vicenda
lizzata e consegnata al Comune entro il 31 dicembre 2013) e una seconda volta, come si paventa, se entro il 31 dicembre 2014 la struttura non sarà ugualmente realizzata e consegnata, come scritto e sottoscritto nell’atto aggiuntivo dell’agosto 2012. Così almeno suggeriscono le carte. Ma questa posizione rigida del Comune pare stia cedendo il passo ad una posizione possibilista. Via libera al parcheggio e allungamento dei tempi di realizzazione della struttura sociale polivalente.Tra la Regione di Paolo di Laura Frattura e il Comune di Gino Di
Bartolomeo si vanno frattanto realizzando passi notevoli di avvicinamento, alimentati dalla immediata disponibilità del presidente della giunta regionale ad accogliere la richiesta di un finanziamento di 800mila euro fatta dal sindaco per la sicurezza delle scuole. Un gesto apprezzato dal primo cittadino, ritenuto propedeutico ad altre disponibilità. Tra cui quella del sindaco a non dare alcun fastidio (politico e amministrativo) al nuovo inquilino di Via Genova. Bella prospettiva! Dardo
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Campobasso
8 agosto 2013
Altro colpo basso alla speranza di rimettere in moto la microeconomia.
Campobasso è fuori dalla short list della Zona franca urbana Ceduto il passo a città con un maggior indice di disagio socio-economico. Politicamente contiamo poco Dei 50 milioni di euro del ministero dello Sviluppo economico stanziati nel 2009 in favore delle zone franche urbane (Zfu), il comune di Campobasso non ne avrà neanche uno, nonostante sia stato reinserito nell’elenco stilato dalla stesso ministero, regione per regione. La mano lesta (e pesante) di Mario Monti, il primo ministro italiano che dicono abbia salvato il Paese dal baratro del fallimento, è stata implacabile nell’eliminarci. Lesta e implacabile, a danno delle realtà economiche, politiche e amministrative di scarso rilievo. Di ciò dovrà prendere atto il governo regionale in carica, in aggiunta alle tante altre delusioni che lo riguarderanno ogni qualvolta vorrà far valere le sue buone ragioni e quelle dei molisani a confronto con realtà coperte da maggiore prestigio e da maggiore capacità di farsi valere. Il rammarico per l’esclusione è del
CAMPOBASSO. Il Medico Anestesista è uno specialista che ha un ruolo fondamentale nella gestione delle emergenze, è “l’angelo custode” del paziente in sala operatoria e in Terapia Intensiva e cura il dolore nelle sue forme più molteplici. Per aiutare il comune cittadino a familiarizzare con questa figura, il 6 agosto è stato organizzato, a Petrella Tifernina, il convegno sul tema “L’Anestesista, tra Emergenza e Terapia del Dolore”. Dopo il saluto del Parroco, don Domenico Di Franco e del Sindaco, Ing. Fulvio Di Lisio, la professoressa Cynthia Barilaro, Direttore del Dipartimento Anestesia, Terapia Intensiva e Medicina del Dolore della Fondazione Giovanni Paolo II, ha parlato della “mission” dell’anestesista tramite la sua lunga esperienza in questa branca, illustrando le attività del Dipartimento che dirige, che, come tutte le specialità cliniche della Fondazione, è orientato all’eccel-
sindaco Di Bartolomeo, che sperava di creare fermento nel settore delle microimprese, in quanto destinatario di sostanziali vantaggi economici. Tra cui, ad esempio, le agevolazioni fiscali e previdenziali quali l'esenzione totale dalle imposte sui redditi per i primi cinque anni, dal sesto al decimo anno a un'esenzione del 60%, per l'undicesimo e dodicesimo anno del 40% e del 20% per i successivi due anni per le nuove attività avviate nell’ambito delle Zfu, ed altri incentivi ancora. L’individuazione della zona franca urbana e la candidatura al finanziamento risalgono alla gestione amministrativa di Peppe Di Fabio, il sindaco che più di ogni altro ha sottoscritto programmi, accordi e sperimentazioni territoriali andati a vuoto. In ordine di tempo, va annoverato questo delle zone franche urbane. Sfumano così le attese che pure si erano generate
nelle microimprese e nelle micro attività (commericiali, artigianali e di servizio) della fascia urbana compresa tra Via Garibaldi, Fontana Vecchia, e Via Mazzini, un’area contraddistinta da un chiaro disagio socio-economico, in quanto sostanzialmente marginale. A nulla sono valse, ha detto Di Bartolomeo,
le sollecitazioni fatte al Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) che gestisce la short list delle zone franche urbane insieme alla direzione generale della Concorrenza dell’Unione Europea. Dal gruppo tecnico del ministero dello Sviluppo economico incaricato della
Professione anestetista Convegno organizzato a Petrella Tifernina dalla Fondazione Giovanni Paolo II lenza e all’alta specializzazione. Il dottor Nicola Camposarcone e il dott. Leonardo Palumbo, dirigenti medici anestesisti dello stesso Dipartimento, hanno parlato successivamente delle varie tecniche di anestesia, dell’emergenza e della terapia del dolore. Il lavoro dell’anestesista è un lavoro complesso e difficile, di grande responsabilità. Prima dell’intervento l’anestesista valuta il rischio anestesiologico, ne discute con il paziente al fine di ottenerne il consenso informato ed espone le diverse possibilità di trattamento. In base al rischio anestesiologico, condizionato da tipologia di intervento, patologia di base e patologie correlate, età, peso, eventuali aller-
gie, sceglie il tipo di anestesia più opportuno. L’anestesista è sempre presente per tutta la durata dell’intervento, garantendo la vita e la stabilità dei parametri vitali, come la respirazione, la pressione arteriosa, il battito cardiaco, la temperatura corporea, la quantità di ossigeno nel sangue attraverso il monitoraggio costante ed interventi farmacologici. L'Anestesista Rianimatore è un medico specialista di situazione clinica, non d’organo o di patologia: ha, pertanto, le migliori caratteristiche di vero esperto nelle situazioni di Emergenza. La formazione specialistica di base e le specifiche competenze professionali consentono a questa figura
medica di gestire a tutto campo la stabilizzazione delle funzioni vitali dei soggetti in condizioni critiche o in pericolo di vita. Altro argomento affrontato è stata la terapia del dolore. Le opzioni utilizzabili dipendono da molti fattori, comprendenti l'eziologia e l’entità del dolore, la durata prevista della terapia, le condizioni cliniche generali del paziente e la sua capacità di adattamento ad un determinato programma terapeutico. E’ necessario differenziare l’approccio al dolore dei pazienti oncologici e non oncologici. Questo è indispensabile poiché, pur essendo identico l’obiettivo primario, l’approccio terapeutico può essere molto diverso. In ambito oncolo-
selezione è trapelato che Campobasso ha dovuto cedere il passo a città con un maggior indice di disagio socio-economico che si sono rivelate essere, tra le altre, Catania, Torre Annunziata, Napoli, Taranto, Cagliari, Gela, Mondragone, Sora e Velletri. Dardo
gico, il sollievo dal dolore deve essere un obiettivo prioritario in ogni fase della malattia e se ciò non può essere ottenuto tramite farmaci, è possibile ricorrere a nuove tecniche mininvasive, a gestione anestesiologica, che si rivelano molto efficaci e durevoli. Il numeroso pubblico presente in sala ha molto apprezzato questa tematica e le relazioni hanno suscitato curiosità ed un vivo dibattito. La professoressa Barilaro ha infine chiuso l’incontro, puntualizzando il ruolo dell’anestesista nella diffusione della cultura sulla gestione dell’emergenza. I corsi BLSD, organizzati in Fondazione, permettono il riconoscimento di un arresto cardiaco e istruiscono anche personale non sanitario ad eseguire correttamente le procedure di rianimazione di base anche al di fuori dell’ambiente ospedaliero in attesa dei soccorsi specifici.
ANNO IX - N° 58 - GIOVEDÌ 8 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
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Isernia
8 agosto 2013
L'intervento.
Santa Maria delle Monache, perchè è stato chiuso? di Emilio Izzo* In Molise sui Beni Culturali si è passato ogni limite. L’ultimo provvedimento emanato dal soprintendente per avocazione dott. Famiglietti lascia allibiti tutti. Infatti, con nota del 26.07.2013 prot. 0004311, cl.16.19.05/8.1 inviata ad una serie di soggetti ma non tutti (sono rimasti infatti esclusi dai destinatari la Prefettura, il Comune interessato, la Provincia, le OO. SS., il personale la stampa, ed il pubblico), l’avv. Famiglietti ordina la chiusura del Complesso di Santa Maria del Molise per i pomeriggi di tutto il mese di agosto (ferma restando la chiusura del sabato pomeriggio e della domenica per tutto l’anno, già disposta con le medesime modalità)! Mentre il MiBAC, d’intesa con le OO. SS, in queste ore, comunica, secondo ormai tradizione le aperture dei siti culturali anche per la festività di ferragosto, in Molise (d’intesa con … nessuno) si chiude per tutto agosto! Già così la cosa appare gravissima ma se meglio la si analizza, si vedrà come il direttore Famiglietti si rapporti con il territorio e come gestisca un settore così importante. Il dirigente motiva il suo
provvedimento con la mancanza di personale di custodia e con l’incombenza di dover tenere aperto il Museo del Paleolitico. Questo è però aperto da oltre un anno e non risulta che, nel frattempo, ci siano stati mutamenti nella dotazione organica. Per inciso la parziale fruizione del Museo del Paleolitico è stata attuata senza contrattazione, consultazione ed informazione alcuna e con spostamento di personale in modo unilaterale. L’apertura, si ricorda, riguarda una sola sala controllabile a vista e, all’uopo, viene utilizzato anche personale ex lsu (quattro unità), tanto per la vigilanza quanto che per l’accoglienza, in dispregio delle regole. Oggi chiude il Complesso di Santa Maria per tutto il mese, dimenticando l’importante afflusso estivo e dimenticando che all’interno della struttura, oltre alle sale espositive, insistono gli uffici di tre soprintendenze. Nessuna comunicazione alle OO.SS. di quanto sta accadendo, né tantomeno agli organi di informazione. Addetti ai lavori, capo servizio e l’unica O.S. vicina alle scellerate decisioni del direttore Famiglietti stanno facendo circolare la voce che i dipendenti
Sabato e domenica alla Tana dell'Orso di Frosolone.
per accedere al luogo di lavoro devono procurarsi una copia delle chiavi visto che uno dei soprintendenti, interpellato per le vie brevi, avrebbe risposto di arrangiarsi! In tutta questa procedura illegittima e, si osa dire, inverosimile, si dimentica che all’interno del Complesso ci sono diverse sale espositive, con collezioni di varia natura e che le stesse sarebbero prive di qualsiasi garanzia di tutela. Relativamente alla mancanza di personale poi, gli atteggiamenti ondivaghi del direttore sono ancor più evidenti. I castelli di Venafro e Gambatesa e l’area architettonica-archeologica di
San Vincenzo al Volturno, per esempio, sono aperte al pubblico grazie all’impegno di funzionari (non personale di custodia) tutti iscritti UIL BAC all’uopo sensibilizzati dallo scrivente segretario, che con grande senso di responsabilità garantiscono turni per assicurare, unitamente all’esiguo personale di sorveglianza, le aperture, anche straordinarie. Ad Isernia invece, chi vuole dare, come sempre, la propria disponibilità per migliorare la fruizione e la valorizzazione dei siti culturali statali, viene inviato ad altre amministrazioni (si veda il ben noto caso dello scrivente segretario), in as-
senza di qualsivoglia tentativo di accordo simile a precedenti già attuati. È chiaro che non si parla di mancanza di personale bensì di incapacità di gestionale e di confronto. Si chiede, ancora una volta, unitamente alla CGIL ed alla CISL che condividono la presente nota, al MiBAC un tavolo nazionale urgente e non più differibile ed al Prefetto e al Sindaco di Isernia un tavolo istituzionale per il superamento dell’incredibile stasi gestionale. Si chiede inoltre agli organi competenti di verificare la legittimità dell’interruzione del pubblico servizio. Intanto mentre nella giornata di lunedì 5 agosto la scrivente O.S. si accingeva a portare avanti la protesta annunciata davanti all’ingresso del Complesso Monumentale di Isernia, alla quale hanno aderito alcune associazioni culturali, il sindaco di Isernia ed la presidente della Commissione Cultura del medesimo comune, la dirigenza faceva affiggere un cartello per il pubblico con ben cinque giorni di ritardo, confermando così l’omissione comunicata da questa O.S. e replicando inesattezze e nuove omissioni ! *Segr. Regionale UILPA BAC
La mappa del “gusto” della XIX edizione di Frammenti d’Antico.
Sagra della vacca argentina
A Bagnoli la manifestazione
FROSOLONE. Il giorno 10 e 11 agosto 2013, sulla Montagna di Frosolone a Colle dell’Orso, si svolgerà una giornata da vivere a contatto con la natura e all’insegna della eccellente gastronomia. Il proprietario del Ristorante “La Tana dell’Orso”, Luigi Di Maria, anche quest’anno riserva ai numerosissimi ospiti che raggiungeranno la notissima località montana l’evento che da ben 17 anni allieta i palati dei buongustai. Infatti, il locale noto per annoverare tra le proprie specialità la carne alla brace, presenta quest'anno la diciassettesima edizione della SAGRA DELLA VACCA ARGENTINA. Esperti cuochi argentini cucineranno carni esclusivamente locali secondo la tradizione argentina. Intere parti di vitello fissate su assi di ferro verranno disposte alla distanza di circa 3 metri tutte intorno ad un grande fuoco di legna di quercia e lasciate cuocere col riverbero del fuoco per circa 8-10 ore. In questo modo si manterranno tutte le proprietà delle carni che, bagnate con una particolare salsa argentina il “cimiciurro”, acquisteranno incredibili e particolari sapori, restando tenere e gustose. Per un giorno sarà come essere nella pampas argentina, allietati dall'immancabile intrattenimento musicale.
BAGNOLI DEL TRIGNO – In questi giorni l’intero centro abitato di Bagnoli del Trigno è in fermento.A poco più di una settimana dalla XIX edizione di Frammenti d’Antico il paese è un vero e proprio cantiere all’aperto che da qui a qualche giorno sarà pronto per accogliere le migliaia di persone e turisti che giungeranno nella “Perla del Molise” per prendere parte ad un evento più unico che raro sia da un punto di vista squisitamente della ricostruzione storica sia da un punto di vista gastronomico. Su quest’ultimo aspetto, quest’oggi, vorremmo porre la nostra attenzione. Oltre ai tanti eventi e spettacoli dal vivo, oltre alla ricostruzione storica di eventi che caratterizzarono il passato di Bagnoli del Trigno, Frammenti d’Antico si caratterizza fortemente anche per la promozione e divulgazione di alcuni piatti tipici che, grazie alla dislocazione di diversi stand all’interno del perimetro del cento abitato, hanno da sempre attirato l’attenzione dei buon gustai e di chi da sempre è alla ricerca di sapori genuini e di qualità superiore. Per poter ambire all’assaggio di queste autentiche prelibatezze l’avventore, all’ingresso, dovrà cambiare gli euro nella moneta corrente del tempo, vale a dire i ducati, 1 du-
cato=1 euro, 4 carlini=50 centesimi, unico e vero mezzo di scambio durante tutta la festa. Il ricco menù proposto prevede la possibilità di degustare ben 17 portate diverse per una serata davvero all’insegna della qualità e della bontà dei piatti tipici di uno degli scorci più beli del nostro Molise. Il menù Pappardelle al sugo di cinghiale 6 ducati* Cavaceci cavatelli e ceci 6 ducati* Lo scattone sagne e vino 3 ducati* Bruschetta semplice 1 ducato Bruschetta condita 2 ducati Lo scarcio frittella tipica dolce o salata 3 ducati La patata de la duchessa gauteau di baccalà 4 ducati La pescia co la salsiccia focaccia tipica con salsiccia arrosto 5 ducati La pescia co lo cacio focaccia tipica con formaggio alla piastra 5 ducati La pescia pelosa focaccia tipica con formaggio e pomodori 4
ducati Re macciucche formaggio da latte appena munto 3 ducati Le Palle del duca pastella fritta con nutella 3 ducati La ciammaruca lumache al sugo 6 ducati* La Perzca ‘mbriaca pesca al vino 3 ducati La ricotta stregata dolce tipico con ricotta flambé 3 ducati Occhi di fata dolce tipico con glassa 3 ducati Trignolino e fiocchi d’amore doce tipico con liquore bagnolese 3 ducati Succo di malto birra 2 ducati** Succo di cola pepsi 2 ducati** Vino al boccale 1 ducato** * Il prezzo si intende comprensivo di 2 euro della ciotola, riutilizzabile successivamente senza costi aggiuntivi. ** È necessario munirsi del boccale per le bevande al costo di 2 euro.
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Termoli
8 agosto 2013
Messa in sicurezza del fiume biferno: giovedi a Roma per evitare la perdita del finanziamento TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino comunica che prenderà parte oggi 8 agosto alle ore 15 alla riunione convocata dall’On. Sabrina De Camillis presso la sede del Sottosegretariato di Stato per i Rapporti con il Parlamento a Roma, per discuterte sugli interventi di sistemazione del Biferno, nel tratto compreso fra la Diga del Liscione e la foce del fiume. La richiesta di aprire una discussione urgente su questo argomento, si ricorderà, era stata sintetizzata cinque giorni fa dallo stesso sindaco di Termoli in una nota inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, al sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Sabrina De Camillis e al Prefetto di Campobasso Francescopaolo Di Menna, al fine di sollecitare la pronta definizione dell’iter proce-
Fuochi artificiali e pro loco, opposizioine interroga il sindaco
durale finalizzato alla realizzazione dell’intervento di messa in sicurezza dell’argine del fiume Biferno, paventando anche una possibile revoca del finanziamento concesso in caso di scadenza dei termini. A tale scopo il Sottosegretario di Stato Sabrina De Camillis ha dato seguito alla richiesta di Di
Brino, ritenendo utile incontrare tutte le parti interessate “per un esame generale della questione – si legge nella lettera di convocazione – al fine di valutare e superare tutte le problematiche per le quali, allo stato, le opere, anche se per lotti funzionali, ancora non vengono eseguite”.
GUGLIONESI – Dopo la moria di uccelli e due scouattoli a seguito dei fuochi pirotecnici dello scorso 29 luglio, il gruppo di Unità democratica ha presentato una interrogazione al Sindaco sia sui fuochi artificiali sia sulla Pro Loco. Sulla prima questione l’opposizione consiliare chiede se “esiste un’ordinanza sindacale che stabilisce i luoghi e le modalità per l’incendio dei fuochi pirotecnici e se è stata autorizzata la utilizzazione, come luogo preposto, la villa comunale”. Nella seconda l’opposizione fa riferimento alla nomina del commissario straordinario della Pro Loco chiedendo al primo cittadino di sapere perché “non ha proceduto alla nomina dei rappresentanti del Comune pur avendo il Consiglio con delibera n° 9 del 7.06.2013 approvato gli indirizzi per la nomina dei rappresentanti del comune presso enti, aziende e istituzioni; in virtù di quale norma della Statuto vigente della Proloco il Sindaco ha proceduto al commissariamento; all’art.14 dello Statuto tra le entrate non è prevista alcuna voce come capitale di dotazione.A che titolo il Comune ha inteso versare la somma di 3.500 euro?. Per quali compiti istituzionali da svolgersi ‘in via sussidiaria’?”.
Gli eventi previsti Riccardo III: Massimo Ranieri per la giornata di oggi a Termoli per l’unica rappresentazione TERMOLI – L’Assessore alla Cultura, Spettacolo e Turismo del Comune di Termoli Michele Cocomazzi ricorda a residenti e turisti gli eventi inseriti nel cartellone dell’Estate Termolese previsti per la giornata di oggi giovedì 8 agosto. Dalle ore 21, presso il bar “Via Firenze”, in Contrada Porticone, si terrà il “Beer Festival via Firenze”: la serata sarà allietata dal concerto dei “Jackson Band Mania”; Alle ore 21,30, presso il cortile della scuola Media “O. Bernacchia”, angolo piazza Garibaldi, la rassegna Cinemare, a cura dell’Associazione Kimera Cineclub, propone la proiezione del film “La finestra sul cortile” del regista Alfred Hitchcock.
sulla costa adriatica TERMOLI - – Dopo il successo ottenuto con lo spettacolo dello scorso anno intitolato “Canto perché non so nuotare”, Massimo Ranieri torna al Teatro Verde di Termoli sabato 10 agosto alle ore 21,30 con “Riccardo III”, accompagnato dalle splendide musiche del Maestro Ennio Morricone. Termoli ha un’esclusiva: su venti date della tournée italiana di Ranieri, quella di Termoli è l’unica rappresentazione organizzata sulla costa adriatica! Un impegno importante dell’Amministrazione comunale, per un altro evento culturale di punta del cartellone
estivo termolese. L’invito è quindi quello di non perdere assolutamente l’occasione di poter ammirare dal vivo un grande artista come Massimo Ranieri, anche perché lo spettacolo, dopo l’ultima rappresentazione del 28 agosto a Napoli, non sarà più riallestito in futuro. In merito allo spettacolo, l’Assessore alla Cultura, Spettacolo e Turismo del Comune di Termoli Michele Cocomazzi ricorda a residenti e turisti che è possibile acquistare in prevendita i biglietti per lo spettacolo teatrale intitolato “Riccardo III”, con Massimo
Ranieri e le musiche composte dal Maestro Ennio Morricone, previsto per sabato 10 agosto alle ore 21 presso il “Teatro Verde” del Parco comunale “G. La Penna”. Il costo del biglietto comprensivo di prevendita è rispettivamente di: Euro 40 (primo settore), Euro 35 (secondo settore), Euro 23 (terzo settore), disponibile presso: Info-point del Comune, Belvedere alla Torretta; Info-point del Comune, Piazza Garibaldi (nei pressi della Stazione Ferroviaria); Bar Masaki, Corso Nazionale 50.
GUARDIALFIERA – S’interrompe a Guardialfiera il “Festival di San Lorenzo”. E’ rinviato al prossimo anno l’appuntamento del 10 agosto con “Lagoinfiamme”, inconfondibile per le esplosioni di luce, zampilli di fuoco, propulsioni cromatiche scagliate da cinque
postazioni simultanee e ricadenti nel bacino infuocato fra danze di cigni estasiati. Ultima fantasmagoriapoetica piromusicale, lo scorso anno nel centenario di Giovanni Pascoli: lirica avvincente declamata da Aldo Gioia, accompagnata dal pianto di stelle e dalla
ballata del “Toreador” daslla Carmen, dalla voce appassionante di Lucio Dalla in “Caruso” ed in “Vincerò” di Pavarotti. Tante stravaganze piriche che, per quest’anno, non riusciranno a calamitare il 10 agosto, la consueta moltitudine oceanica di gente.
Presentazione dello spettacolo teatrale Non si terrà il 10 agosto “Lagoinfiamme” “La Bella e la Bestia” TERMOLI – In occasione della rappresentazione teatrale de "La Bella e la Bestia", a cura dell’Associazione Culturale “Ouverture” di Campobasso, che si svolgerà venerdì 9 agosto, alle ore 21 presso il Teatro Verde di Termoli, l’evento sarà presentato durante una conferenza stampa che si terrà quersta mattina alle ore 10 presso la Torretta Belvedere, sede degli uffici Cultura, Turismo e Sport del Comune.
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Termoli
8 agosto 2013
Fai Cisl, rinnovo contratto per cooperative agricole BASSO MOLISE - Dopo una lunga trattativa con una rottura, seguita da una forte azione sindacale di lavoratori di comparto, si è concluso il confronto tra Fedagri – Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agrital Agci e Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, per il rinnovo delcontratto collettivo nazionale lavoro per i lavoratori dipendenti delle cooperative e consorzi agricoli. Il rinnovo con valenza triennale 2013 – 2015 ha visto la salvaguardia del potere d’acquisto con l’aumento delle retribuzioni del 6,7% equivalente a 86 € in tre tranche: 30 € dal 1 luglio 2013, 30 € dal 1 gennaio 2014, 26 € dal 1 luglio 2015. “Un risultato soddisfacente – dichiara Augusto Cianfoni segretario generale FAI – accompagnato da un rafforzamento della contrattazione di secondo livello e dal miglioramento del welfare
Ecomusei organizza escursione sul tratturo
contrattuale che si sviluppa in adeguamento della contribuzione aziendale per la pensione integrativa, nella possibilità di accesso al FILCOOP sanitario per tutti gli operai a tempo determinato con rapporto di lavoro strutturato”. “Finalmente, dopo anni di rivendicazione, acquisiamo – aggiunge Fabrizio Scatà – la cont r a t t u a l i z z a z i o n e dell’integrazione retributiva in caso di malattia e/o infortunio per tutti i lavoratori O.T.I. e O.T.D., la cui cooperativa non aderisca alla mutualità territoriale. Tutto questo a conferma che l’interazione contrattuale su previdenza complementare, assistenza sanitaria ed integrazione del reddito in caso di malattia e/o infortunio, porta valore e risposte alle esigenze dei lavoratori senza compromettere la competitività delle cooperative”.
MONTEFALCONE NEL SANNIO - Il 10 e l’11 agosto 2013, L’Associazione Aria Nuova di Montefalcone nel Sannio, con la collaborazione dell’Ecomuseo Itinerari Frentani e dell’Associazione Equestre del Liscione organizza un’escursione a piedi e a cavallo su sentieri, strade e tratti del tratturo Sant’Andrea – Biferno – Ateleta che si terrà il 10 e 11 agosto. Una due giorni avvoilti dalla natura e storia che vedrà coinvolti diversi paesi quali: Roccavivara, Montefalcone nel Sannio, Montemitro e le altre minoranze croate, Palata, Larino, effettuando il percorso a piedi o a cavallo. Il percorso potrebbe, a causa di problemi climatici e altre problematiche, subire variazioni in termini di durata e lunghezza.
Il Parco del Gargano da’ “voce” Presentazione del Festival Musicale “Le Contaminazioni Musicali” all’estate delle Diomedee ISOLE TREMITI - Niccolò Fabi, Mario Venuti e Nicola Giuliani. Saranno questi tre artisti talentuosi e di grande calibro a dare “voce” alle Isole Tremiti in questa estate 2013 con tre concerti unplugged gratuiti , dalle musicalità dolci e intime, organizzati dall’Area Marina Protetta e sostenuti dal Presidente del Parco Nazionale del Gargano, Stefano Pecorella, che si terranno il 9, 18 e 31 agosto, negli scorci più suggestivi delle isole. Un fremito scuoterà il mare Adriatico. Nelle torride notti d’agosto illuminate solo dalle stelle delle Isole Diomedee, una musica dolce, armonica, acustica riscalderà l’aria e l’animo dei visitatori. Un susseguirsi di concerti unplugged per le strade del borgo di San Domino e San Nicola. Un cartellone di concerti “compatibili”, a basso impatto visivo e sonoro, ma d’enorme appeal, come solo le performance in acustico sanno essere e che si apprestano a dare spinta e visibilità alle Isole Tremiti rimaste “senza voce” a causa delle enormi difficoltà finanziarie del Comune. “Alla luce di ciò – spiega il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, Stefano Pecorella -, con l’assenso dell’Amministrazione comunale, abbiamo ritenuto elevare l’attenzione nelle attività tese a migliorare l’offerta turistica dell’arcipelago e abbattere un pregiudizio d’isolamento fisico e sociale con la terraferma. L’Area Marina Protetta Isole Tremiti è un gioiello d’inestimabile valore non sono naturalistico, ma anche da un punto di vista sociale ed economico, per il nostro territorio. E nei momenti di difficoltà – sottolinea il Presidente – i gioielli di famiglia non vanno svenduti per sopravvivere, anzi essi rappresentano il punto di forza dal quale ripartire.Abbiamo voluto fortemente che le nostre Tremiti non restassero orfane di un cartellone d’eventi estivi degno del loro splendore. Un tributo non solo all’arcipelago ma anche per chi non è più con noi e che, delle isole Tremiti, aveva fatto la sua seconda casa. L’impegno del Parco è rivolto poi ai veri tremitesi ed ai loro discreti e gentili ospiti: i turisti. Non vogliamo richiamare folle, come quelle dei concerti ,ma accarezzare con la melodica della voce degli artisti e di pochi strumenti la fine della giornata e consegnare ai sogni una dolce anteprima. Sono certo – conclude il Presidente – che le Diomedee sapranno cogliere quest’occasione, offrendo ospitalità ed accoglienza così come fecero con l’indimenticabile Lucio Dalla”. Nell’intenzione degli organizzatori, i concerti unplugged saranno utili anche per tenere accesi i riflettori sulle Diomedee e sui pericoli d’inquinamento e di speculazione che solo di tanto in tanto, grazie al clamore mediatico, destano una diffusa, ma assai sporadica, attenzione. Con l’avvicinarsi di ‘Tremiti Unplugged’, cresce l’attesa per i tre artisti. Si inizierà il 9 agosto con Niccolò Fabi che si esibirà nella Piazzetta panoramica di San Domino. Il 18 agosto sarà la volta di Mario Venuti nella Piazzetta Belvedere di San Nicola ed, infine, a chiudere il cartello d’eventi, il 31 agosto sarà Nicola Giuliani che eseguirà la sua perfomance in Piazza Pertini a San Domino.
ROCCAVIVARA - L’Amministrazione comunale di Roccavivara promuove per l’estate 2013 il Primo Festival Musicale dedicato alle ‘Contaminazioni Musicali’. Il sindaco, Domenico di Lisa, ideatore della manifestazione, ne ha così delineato i tratti fondamentali e le prospettive:“E’ una manifestazione che la nostra Amministrazione ha inteso realizzare per sensibilizzare il territorio e i giovani, aprendo lo spirito alla bellezza ed alla riflessione. Un piccolo progetto che, partendo dalla musica, linguaggio universale ed accessibile a tutti, presenta elementi di riflessione sul pluralismo imposto dalla globalizzazione e sulla ricchezza delle differenze che rendono più partecipativa l’uguaglianza democratica. Un progetto e una prospettiva di media durata, di cui l’edizione del 2013 è solo il punto di partenza. Nella consapevolezza che ‘la cultura e la condivisione pubblica dell’arte’ sono gli strumenti per uscire da una crisi, soprattutto di ‘valori’, il percorso è chiaro:‘per maggio 2014 è previsto un ciclo dedicato alla ‘Musica e Sacralità’, nel Santuario di Santa Maria di Canneto (la manifestazione si avvale già del prestigioso Coro della Venerabile Cap-
pella Giulia della Basilica di San Pietro in Vaticano) e nell’estate 2014, con il coinvolgimento dei Comuni limitrofi, una rassegna di ‘Musica e Cinema’, (agosto 2014) che vedrà, accanto alla proiezioni di filmografia italiana (‘ La leggenda del pianista sull’oceano” di Tornatore), la realizzazione ‘dal vivo’ delle musiche originali affidate ad importanti esecutori (al riguardo è stata già coinvolta la pianista Gilda Buttà, nota al pubblico per essere l’interprete privilegiata di Ennio Morricone ed esecutrice di tutte le musiche delle sue colonne sonore (sue sono le virtuosistiche interpretazioni del film ‘ La leggenda del pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore)’. Il progetto nella sua integrità sarà approfondito da esperti del settore il giorno 10 agosto alle ore 17,00, aperto alle integrazione e ai suggerimenti del pubblico interessati, sempre nell’intento di favorire connessioni molteplici tra diverse strutture di valori e tra sconosciuti modelli di vita. La musica dovrebbe così diventare la messa in scena pratica di una convivenza possibile capace di inclusione sociale e di compatibilità simbolica delle differenze: rendere cioè visibile la guida culturale della politica
democratica e dell’impegno amministrativo, a partire dalle esigenze concrete della cittadinanza. Non a caso la programmazione dei tre concerti previsti nei giorni 9, 10 e 11 agosto di quest’anno intende evidenziare alcune contaminazioni linguistiche e culturali nell’ambito della musica colta occidentale, ma non per questo meno democratica. Il programma del concerto del fisarmonicista Angelo Miele (sabato 10 alle 21) è concepito come una panoramica della musica colta europea, dal seicento italiano e tedesco di Scarlatti e Bach, alle esperienze ‘operistiche’ di Rossini, al nazionalismo di Albeniz fino alla contemporaneità dell’avanguardia russa di V. Semionov e S. Voitenko. I due concerti previsti alle ore 21 quello jazzistico di venerdì 9 con Riccardo Fassi e l’Analog Trio (Riccardo Fassi , Tastiere e Minimoog; Pierpaolo Ranieri, Basso e Davide Pettirossi Batteria) e domenica 11 del Trio “Itinerario Brasile” (Gianluca Persichetti, chitarra; Stefano; Rossini, batteria/percussioni; Marco Loddo, basso), intendono evidenziare alcune tematiche musicali della tradizione musicale ‘orale’ extraeuropea contaminato con i linguaggi della musica colta.